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martedì, Maggio 13, 2025
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VARIANTE INGLESE, perchè non dobbiamo aver paura delle mutazioni del Covid

coronavirus test
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«Non dobbiamo avere paura delle mutazioni del Covid-19. È attraverso le mutazioni che si favorisce l’adattamento del virus all’uomo. E questa che arriva dalla Gran Bretagna non è la prima».

Massimo Ciccozzi, responsabile dell’Unità di Statistica medica ed Epidemiologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dellUniversità Campus Bio-Medico di Roma, usa un tono rassicurante.

Ma non c’è il rischio che il vaccino sia meno o non sia più efficace?
Al momento si ipotizza una maggiore velocità nel contagio, che è quello che preoccupa maggiormente, ma non ci sono riscontri su una minore risposta del vaccino. Dobbiamo fare una sorveglianza molecolare e aspettare le prove di laboratorio.

Eppure sono proprio le mutazioni del virus dell’influenza che impongono vaccini sempre diversi…
Ma questo è un Coronavirus e le mutazioni sono assai più lente perché il genoma è molto più grande di quello dell’influenza. Anche se la mutazione interviene sul genoma, sulla proteina Spike, non agisce sulla superficie e quindi non inficia l’efficacia vaccinale. Del resto mutazioni ci sono già state. Tant’è che in Italia circolano almeno 13 varianti del virus che non sono però coinvolte né nella letalità né nella contagiosità e neppure nell’efficacia vaccinale.

Ma in questo caso sulla contagiosità c’è invece una forte accelerazione. Non è un segnale importante?
Non è la prima volta che una mutazione interviene accelerando la contagiosità di Covid-19. Già a marzo ipotizzammo una maggiore trasmissione a seguito della mutazione, intervenuta sulla proteina Spike, denominata DG614. A settembre su Nature hanno pubblicato uno studio secondo cui il ceppo originato da questa mutazione infettava 13 volte più degli altri. Oggi il 98% delle sequenze isolate sui pazienti italiani presenta questa mutazione. Il virus è cambiato ma non così tanto.

Quindi non bisogna modificare le misure per contrastarlo?
Distanza e mascherine ancora per un anno e nel frattempo vacciniamoci: così ne usciremo.

FONTE:IlSole24ore

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CONIO ITALIANO: nel 2021, sulle monete da 2 euro, un tributo speciale a tutto il personale sanitario

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CONIO ITALIANO: nel 2021, sulle monete da 2 euro, un tributo speciale a tutto il personale sanitario

Una donna e un uomo che indossano camice e mascherina chirurgica. Lei porta al collo uno stetoscopio, lui abbraccia una cartella clinica. Sarà questa l’immagine che il conio italiano imprimerà nel 2021 su ben 3’000’000 di nuove monete da 2 euro. Un omaggio a tutto il personale sanitario: medici, infermieri, operatori sociosanitari, volontari e a tutte le persone in prima linea contro il Covid-19. Sopra le due immagini spiccherà la scritta «Grazie», corredata a sinistra da una croce e a destra da un cuore. 

D’altronde, a causa della pandemia, il 2020 entrerà di diritto nei libri di storia. E con essa tutte le persone che hanno permesso di contrastarla. Anche la Francia, in quest’ottica, ha voluto dedicare 2 euro commemorativi al personale sanitario: sono infatti già stati emessi 310 mila esemplari che però, a differenza di quelli italiani, non sono stati destinati alla circolazione, ma solo distribuiti ai collezionisti all’interno di blister e cofanetti.

“Un gesto semplice ma significativo, che dà simbolicamente valore all’impegno dei medici e degli altri operatori sanitari nella pandemia di Covid”

spiega Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (Fnomceo). Sono 264, i medici, che in questi mesi hanno perso la vita per salvare quella degli altri.

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IL NUOVO CAMPUS DELLA STATALE DI MILANO SARÀ AFFIDATO A LENDLEASE

UNIMI Vista Alto min
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IL NUOVO CAMPUS DELLA STATALE DI MILANO SARÀ AFFIDATO A LENDLEASE

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università Statale di Milano ha approvato l’affidamento a Lendlease, gruppo internazionale leader nel real estate, dell’opera di progettazione, costruzione e gestione del Campus dell’Università degli Studi di Milano in MIND. Lo hanno annunciato alla stampa, dall’Aula Magna dell’Università degli Studi di Milano, il Rettore della Statale Elio Franzini, il Direttore Generale dell’Ateneo Roberto ConteAndrea Ruckstuhl, Head of Italy and Continental Europe di Lendlease e Igor De Biasio, Chief Executive Officer di Arexpo.

Lendlease Infrastructure Italy si è aggiudicata la gara con un progetto del valore complessivo di circa Euro 305 mln, oltre IVA, per un totale di circa Euro 338 mln. Il nuovo polo si estende su un totale di oltre 190.000 metri quadri e ospiterà una comunità di oltre 23 mila persone. La durata della concessione a Lendlease è pari a 30 anni: 1 anno progettazione, 3 anni lavori, 26 anni e 11 mesi gestione lavori.

La sostenibilità finanziaria del progetto di realizzazione del Campus nell’area MIND è stata definitivamente confermata. Su una previsione di spesa complessiva che si attesta attorno ai 338 milioni euro, il contributo pubblico sarà di circa 158 milioni di euro, di cui 135 milioni di finanziamento pubblico stanziato per la valorizzazione dell’area Expo 2015 nell’ambito del “Patto per la Lombardia” e 23 milioni coperti con fondi del bilancio dell’Ateneo. Il Concessionario privato cofinanzierà la realizzazione delle opere per circa 180 milioni di euro, a fronte della corresponsione da parte dell’Ateneo di un canone annuo di disponibilità, erogato in fase di gestione, di circa 8 milioni di euro e di un canone annuo per i servizi di facility management per circa 10 milioni di euro.

La concentrazione delle competenze scientifiche multidisciplinari che caratterizzano l’Ateneo in un unico Campus in MIND, dotato di infrastrutture di ricerca e tecnologiche di ultima generazione, potenzierà le sinergie tra ambiti diversi, favorendone l’interazione con un ecosistema fortemente orientato all’innovazione, a contatto con i laboratori di Human Technopole e con una rete di aziende che si stanno strutturando secondo formule funzionali all’interazione con le strutture di ricerca su grandi progetti di innovazione.

Il Campus della Statale a Mind: ingresso (Rendering Studio Carlo Ratti e Associati)
Il Campus della Statale a Mind: ingresso (Rendering Studio Carlo Ratti e Associati)

Nell’operazione di riqualificazione del patrimonio immobiliare dell’Ateneo a Città Studi sarebbe tra l’altro prevista anche la realizzazione di uno studentato nelle torri progettate da Magistretti e Soro, che andrebbero ad aggiungersi al piano riguardante la realizzazione di un Campus Umanistico comprendente in primo luogo, già nell’immediato futuro, anche l’ambito dei Beni Culturali, previsto nell’area demaniale ex Medicina Veterinaria.

Il Campus della Statale a Mind: la piazza (Rendering Studio Carlo Ratti e Associati)
Il Campus della Statale a Mind: la piazza (Rendering Studio Carlo Ratti e Associati)

 

 

 

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LE SIGNORE DELL’ARTE:34 artiste vissute tra il ‘500 e il ‘600 in mostra a Palazzo Reale

02 Fede Galizia Giuditta con la testa di Oloferne
02 Fede Galizia Giuditta con la testa di Oloferne

LE SIGNORE DELL’ARTE: storie di donne tra ‘500 e ‘600, in mostra a Palazzo Reale

LE SIGNORE DELL'ARTE: storie di donne tra '500 e '600, in mostra a Palazzo R
LE SIGNORE DELL’ARTE: storie di donne tra ‘500 e ‘600, in mostra a Palazzo Reale

La mostra “Le Signore dell’Arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600″ nasce per riscoprire l’arte e le incredibili vite di 34 diverse artiste attraverso più di 150 opere, a testimonianza di un’intensa vitalità creativa tutta al femminile, in un singolare racconto di appassionanti storie di donne già “moderne”. In mostra le artiste più note, ma anche quelle meno conosciute al grande pubblico, le nuove scopertecome la nobile romana Claudia del Bufalo, che entra a far parte di questa storia dell’arte al femminile, e alcune opere esposte per la prima volta. Sotto la curatela di Anna Maria BavaGioia Mori e Alain Tapié, le opere selezionate per la mostra provengono da ben 67 diversi prestatori, tra cui le Gallerie degli Uffizi, il Museo di Capodimonte, la Pinacoteca di Brera, il Castello Sforzesco, la Galleria nazionale dell’Umbria, la Galleria Borghese, i Musei Reali di Torino, la Pinacoteca nazionale di Bologna, dal Musée des Beaux Arts di Marsiglia e dal Muzeum Narodowe di Poznan (Polonia).

La mostra racconta non solo la maestria compositiva di queste pittrici, ma anche il ruolo sociale che hanno rivestito nel loro tempo, alcune affermate presso le grandi corti internazionali, altre vere e proprie imprenditrici ,tutte capaci di confrontarsi con i propri ideali e con diversi stili di vita.  Tra le eroine in mostra a Palazzo Reale domina per celebrità la figura di Artemisia Gentileschi: figlia di Orazio, icona di consapevolezza e rivolta, artista e imprenditrice, la sua arte rivaleggia con quella degli stessi pittori uomini dell’epoca e il suo successo la porta allo scarto dalla sua categoria sociale; un esempio di lotta contro l’autorità e il potere artistico paterno, contro il confinamento riservato alle donne.  Di Sofonisba Anguissola, cremonese che visse oltre 10 anni alla corte di Filippo II a Madrid, per poi spostarsi in Sicilia dove fu visitata da Antoon van Dyck nel 1624, saranno esposti tra gli altri la Partita e scacchi (1555), e per la prima volta la Pala della Madonna dell’Itria (1578). E ancora Lavinia Fontana, bolognese e figlia del pittore manierista Prospero Fontana in mostra con 14 opere tra cui l’Autoritratto nello studio (1579), la Consacrazione alla Vergine (1599) e alcuni dipinti di soggetto mitologico di rara sensualità. Ma anche la pittrice bolognese Elisabetta Sirani, in mostra con potenti tele in cui sono raffigurati il coraggio femminile e la ribellione di fronte alla violenza maschile; Ginevra Cantofoli, con Giovane donna in vesti orientali (seconda metà del XVII); Fede Galizia con l’iconica Giuditta con la testa di Oloferne (1596); Giovanna Garzoni, altra modernissima donna che visse tra Venezia, Napoli, Parigi e Roma, in mostra con rare e preziose pergamene.

La mostra, in programma dal 5 febbraio al 6 giugno 2021, si inserisce nel palinsesto I talenti delle donnepromosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, che fino ad aprile 2021 focalizza l’attenzione sulle donne, le loro opere, le loro priorità e capacità. Il progetto espositivo è realizzato con il sostegno di Fondazione Bracco, main sponsor della mostra, il cui impegno è da sempre rivolto a diffondere cultura, arte e scienza, con particolare attenzione all’universo femminile e alle protagoniste del pensiero creativo.

Biglietti

Open € 16
Intero € 14
Ridotto € 12
Abbonam. Musei Lombardia € 10
Ridotto speciale € 6
Biglietto Famiglia: 1 o 2 adulti € 10 / ragazzi dai 6 ai 14 anni € 6

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Laser Show,luci e proiezioni in Stazione Centrale per le feste natalizie

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Dal 20 dicembre e fino al 7 gennaio 2021 il ‘Super Light Show ‘ di TIM

Per il secondo anno consecutivo Tim accende la Stazione Centrale di Milano in occasione delle feste natalizie.

Oltre 7.000 mq della facciata della stazione saranno dedicati a proiezioni e giochi di luce, un laser show che dal tramonto alle 22 proporrà diversi spettacoli giornalieri con cinque torri e più di 100 proiettori.
“Così, a quasi 90 anni dall’inaugurazione, la Centrale – spiega Tim – si trasforma in un faro di luce e speranza per augurare buone feste a tutta la città”. “SenStation – aggiunge l’azienda – è un messaggio di speranza e di rinascita per la Città che, nonostante le difficoltà attraversate in questo anno, non si vuole fermare e che, grazie alle emozioni e alla potenza della luce, supera le distanze e le restrizioni per ritrovarsi unita, pronta per il futuro”. (ANSA).

Dal 20 dicembre e fino al 7 gennaio gli oltre 7mila metri quadrati della stazione saranno illuminati da proiezioni e giochi di luce, un laser show che ogni sera dalle 17 alle 22 proporrà diversi spettacoli giornalieri grazie a 5 torri, più di 100 proiettori laser e lasermapping.

“Disegnato e concepito per stupire ed emozionare ogni giorno con una esperienza diversa – spiega una nota – il Super Light Show di Tim  SenStation è un messaggio di speranza e di rinascita per la città che, nonostante le difficoltà attraversate in questo anno, non si vuole fermare e che, grazie alle emozioni e alla potenza della luce, supera le distanze e le restrizioni per ritrovarsi unita, pronta per il futuro”.

 

 

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In Italia trovato un paziente con nuova variante covid arrivato dall’Inghilterra

Coronavirus milano
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Variante Covid, in Regno Unito è record di casi +50% in una settimana. Oms: “Può incidere sui metodi diagnostici”. I Paesi Ue bloccano i voli, lunedì vertice d’emergenza

La variante del Covid proveniente dall’Inghilterra è stata isolata anche in Italia, nei laboratori dell’ospedale militare del Celio di Roma. In nota del ministero della Salute spiega che “Il Dipartimento scientifico del Celio, che in questa emergenza sta collaborando con l’Istituto superiore di sanità, ha sequenziato il genoma del virus proveniente da un soggetto risultato positivo” con la variante riscontrata nelle ultime settimane in Gran Bretagna. “Il paziente, e il suo convivente rientrato negli ultimi giorni dal Regno Unito con un volo atterrato presso l’aeroporto di Fiumicino, sono in isolamento e hanno seguito, insieme agli altri familiari e ai contatti stretti, tutte le procedure stabilite dal Ministero della Salute.

il virologo: “Il vaccino sarà efficace”

Giacomo Gorini, riminese, lavora allo Jenner Institute dell’università di Oxford che sta studiando il siero con AstraZeneca. “Non è più letale, ma pare si diffonda più velocemente. Ma sull’efficacia non mi sento preoccupato”. Pregliasco: “Rende il virus del 70% più contagioso ma non meno aggressivo” Limitare gli spostamenti è stata una decisione “saggia”.

E’ stato deciso lo stop ai voli con la Gran Bretagna. La decisione è stata ufficializzata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio: “Il Regno Unito ha lanciato l`allarme su una nuova forma di Covid che sarebbe il risultato di una mutazione del virus”.

Speranza blocca il traffico aereo con Londra da mezzanotte del 20 dicembre fino al 6 gennaio.

Interessati dalla misura anche gli scali lombardi: in particolare Malpensa, su cui convergono la maggior parte dei voli internazionali. Lo stop, secondo quanto riferito, riguarda sia i voli in arrivo che quelli in partenza.

Torna l’obbligo del tampone all’arrivo dal Regno Unito

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CASHBACK: mancata acquisizione dei pagamenti effettuati in modalità contactless

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Cashback di Stato e di Natale a pieno regime, ma occhio alla modalità dei pagamenti contactless per non rischiare di rimanere esclusi dal rimborso del 10% degli acquisti. A spiegare il problema, e a da re una soluzione possibile, è proprio PagoPa, la società incaricata dal ministero dell’economia a gestire l’operazione.

Chi si è iscritto al Cashback tramite l’app IO potrebbero rilevare la mancata acquisizione dei pagamenti Pagobancomat effettuati in modalità contactless (ovvero che avvengono avvicinando la carta al POS) tra le transazioni conteggiate come valide ai fini del rimborso.

Questo, non riguarda in alcun modo la tecnologia contactless in sé, né tanto meno differenze di funzionamento tra circuiti nazionali o internazionali.

Ma, nello specifico, si verifica nel caso in cui l’utente abbia registrato nella sezione Portafoglio dell’app IO la propria carta di debito utilizzabile su doppio circuito PagoBANCOMAT/Maestro o PagoBANCOMAT/V-Pay solo con la procedura guidata relativa alle carte PagoBANCOMAT e non anche come “carta di credito, debito o prepagata”, se precedentemente abilitata ai pagamenti online.

È il caso delle cosiddette carte “co-badge”, cioè che riportano i due loghi dei rispettivi circuiti e a cui sono associati due distinti codici PAN, ovvero due numeri di carta. Questo avviene perché il secondo PAN (Maestro o V-Pay) potrebbe essere utilizzato dal POS durante i pagamenti contactless.

Cashback e contactless: la soluzione

Già a partire da gennaio 2021, con l’entrata a regime del Cashback, sarà rilasciata una versione aggiornata dell’app IO che consentirà agli utenti titolari di questa tipologie di carte di partecipare appieno al programma caricando anche questo secondo PAN e senza modificare la propria esperienza di acquisto In alternativa, è già possibile utilizzare con entrambi i circuiti le carte co-badge registrate sui sistemi diversi dall’app IO messi a disposizione dai soggetti (bancari o altri) che emettono gli strumenti di pagamento elettronico, detti Issuer Convenzionati.

Pertanto per utilizzare le carte col “tocco” contactless occorre registrarsi per il cashback attraverso altri canali ammessi all’iniziativa con le loro app o tramite i loro siti di home banking, com’è già possibile fare, ad esempio, con Poste Italiane, Banca Sella, Nexi o Satispay.

In ogni caso le transazioni risultano sempre valide se al momento dell’acquisto inserisci la tua carta nel POS e digiti il PIN.

Tutti gli errori cashback che ci fanno perdere il rimborso

Un altro problema poco noto è che non è sufficiente che il negoziante (o l’artigiano, il professionista) abbiano il Pos perché il pagamento vada bene per il cashback. Il suo dispositivo di incasso deve essere anche di uno degli acquirer che hanno aderito a PagoPa, che gestisce IO.

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BREXIT: dal 1 gennaio 2021 la Gran Bretagna lascia l’Europa. Ecco cosa cambierà

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BREXIT -Il 2021 sarà caratterizzato da grandi cambiamenti su ambo le sponde della Manica con l’arrivo della Brexit. Dopo anni di trattative e tira e molla diplomatici, il Regno Unito sarà del tutto fuori dall’Unione Europea.

Ufficialmente, Londra si è separata da Bruxelles nel gennaio 2020. Tuttavia, è entrato in vigore il periodo di transizione post-Brexit, e così la maggior parte degli accordi esistenti sono stati finora mantenuti.

Questo periodo era previsto per introdurre tutte le misure necessarie ad implementare la Brexit dal 1 gennaio 2021 e a negoziare un accordo su una nuova partnership tra UE e Regno Unito, visto che UK ha deciso di non beneficiare degli accordi internazionali dell’Unione.

Fine della libera circolazione

Addio innanzitutto alla libertà di circolazione (un diritto condizionato e non assoluto dei cittadini UE di spostarsi in altri paesi UE per vivervi e lavorarvici). I cittadini comunitari non avranno più il diritto di trasferirsi nel Regno Unito per risiedervi o per motivi professionali, e viceversa.

Il Regno Unito introdurrà una nuova politica sull’immigrazione a partire dal gennaio 2021, dopo aver approvato una nuova legislazione in merito. In base al previsto sistema a punti previsto per attirare lavoratori qualificati, i cittadini UE non avranno più un trattamento preferenziale.

Un documento del governo del febbraio 2020 indica che uno degli obiettivi è quello di porre fine “alla dipendenza dalla manodopera a basso costo proveniente dall’Europa”.

La possibilità per i cittadini britannici, già stabilitisi in un paese UE, di spostarsi liberamente in altre nazioni all’interno dell’Unione Europea – diritto di cui hanno goduto fino ad ora – non è stata affrontata dall’accordo di divorzio.

Allo stato attuale delle cose, non potranno più farlo a partire dal gennaio 2021.

Diritti di residenza

I cittadini UE già residenti nel Regno Unito a fine 2020 – ma anche i britannici che vivono nel continente – hanno il diritto di rimanere e mantenere i diritti acquisiti in settori che includono l’occupazione e la sicurezza sociale. Un elemento vincolante nell’accordo di divorzio Brexit.

In futuro, tuttavia, sarà necessario un permesso di soggiorno.

Informazioni più dettagliate sono disponibili sui siti web dei gruppi “British in Europe” e “The3million”, indirizzato ai cittadini europei che vivono nel Regno Unito.

Regole di viaggio

La UE avverte i visitatori provenienti dal Regno Unito che l’ingresso nell’Unione sarà per loro meno semplice a partire dal 2021.

In un documento pubblicato dalla Commissione europea a luglio, ai britannici è stato detto che saranno “sottoposti a controlli approfonditi” alle frontiere quando entreranno nei paesi dell’UE (ad eccezione dell’Irlanda) e nell’area Schengen, in quanto saranno “trattati come cittadini di paesi terzi”.

Come regola generale, i cittadini britannici non avranno bisogno di visti per soggiornare nei Paesi UE per un massimo di 90 giorni, all’interno di una finestra temporale di 180 giorni. Non potranno però lavorare, in conformità con il Codice delle frontiere Schengen.

Il governo britannico consiglia ai propri cittadini di assicurarsi che i passaporti abbiano almeno sei mesi di validità e che siano stati emessi meno di 10 anni fa.

La consapevolezza che i britannici potrebbero non essere più in grado di trascorrere un tempo illimitato nelle seconde case del continente ha suscitato scalpore in alcuni ambienti della stampa britannica e sui social media. Ma non c’è nulla di nuovo sotto il sole, queste regole sono sempre state applicate ai cittadini extracomunitari (qui maggiori informazioni, in inglese).

Quanto alla durata temporale delle visite britanniche in Francia, il ministro francese per l’Europa, Clément Beaune, ha affermato di recente in Parlamento che “potrebbe essere possibile trovare una scappatoia, o quantomeno una maggiore flessibilità” nelle trattative. “Ma devo dire che i nostri amici britannici non hanno molta voglia di negoziare su questo punto dell’accordo”, ha aggiunto.

visitatori europei nel Regno Unito potranno soggiornare più a lungo: potranno infatti restare sul suolo di Sua Maestà per un massimo di sei mesi senza visto ma non potranno lavorare o tentare di vivere nel Regno Unito attraverso visite frequenti o successive.

I passaporti devono essere validi per tutta la durata del soggiorno, e ai visitatori possono essere richiesti dettagli sulle modalità di alloggio, sul sostegno finanziario e sui viaggi di ritorno.

La carta d’identità nazionale sarà sufficiente per l’ingresso nel Regno Unito fino ad ottobre 2021, dopodiché sarà necessario il passaporto. I residenti europei nel Regno Unito, assieme ad alcune altre categorie di viaggiatori, potranno utilizzare la carta d’identità nazionale fino alla fine del 2025.

I passeggeri che viaggiano tra UE e Regnnoo Unito potrebbero non essere più protetti dai diritti dei consumatori europei a seconda del mezzo di trasporto, ha aggiunto la Commissione europea.

Tessere di assicurazione sanitaria

Finora, il programma della tessera europea di assicurazione sanitaria (TEAM) europea ha permesso ai cittadini del Regno Unito e della UE di accedere all’assistenza sanitaria fornita dallo Stato durante i propri viaggi all’estero. Coperte ovviamente le sia condizioni preesistenti, sia i problemi legati al parto e alla gravidanza.

Tuttavia, la tessera non garantisce la gratuità delle cure, né equivale ad un’assicurazione di viaggio. Alcuni trattamenti che si possono programmare, come una chemioterapia o un parto cesareo, non sono presi in carico da un paese all’altro della UE salvo motivi di particolare urgenza.

Allo stato attuale, dopo il 31 dicembre 2020, le tessere sanitarie non saranno più valide per i cittadini britannici in visita nel continente o per i cittadini UE in visita nel Regno Unito.

A meno che i cittadini europei non abbiano lo status di residente nel Regno Unito, avranno bisogno di un’assicurazione sanitaria privata, poiché le cure del Servizio sanitario nazionale (NHS, National Health Service) non saranno più gratuite.

Il governo britannico consiglia alla maggior parte dei britannici che si recano nei paesi UE di stipulare un’assicurazione di viaggio con copertura medica.

Alcune categorie di persone potranno tuttavia richiedere le tessere sanitarie rilasciate dal Regno Unito per le visite mediche da effettuarsi in Europa a partire dal 2021: tra queste, i pensionati britannici che già vivono nella UE; gli studenti britannici che già vi studiano; i cittadini UE che già vivono nel Regno Unito e i “lavoratori frontalieri” – persone che vivono in un paese e lavorano in un altro.

Il Regno Unito sta cercando di negoziare un accordo reciproco che copra i visitatori a breve termine.

Brexit, le nuove regole dal 1° gennaio per lavorare e studiare a Londra, il sistema a punti.

A partire dal 1° gennaio 2021 avrà fine la libera circolazione tra le nazioni dell’Unione europea e il Regno Unito, di conseguenza andare a vivere Oltremanica per lavoro o studio non sarà più così semplice come lo è stato fino ad oggi.

L’avvento di una nuova legge sull’immigrazione porterà a un sistema a punti attraverso cui si potrà ottenere o meno il visto d’ingresso.

Chi oggi è già nel Regno Unito per motivi di lavoro o studio dovrà presentare domanda per l’Eu Settlement Scheme: se si ottiene una risposta positiva, si potrà restare definitivamente in Inghilterra anche dopo la Brexit.

Per la presentazione della domanda si ha tempo fino al 30 giugno del 2021, ma nel modulo si dovrà dimostrare che il trasferimento in Gran Bretagna risale a prima del 31 dicembre 2020, data in cui scadrà il periodo di transizione su cui si è scritto, parlato e discusso a lungo.

La differenza tra residenza provvisoria e permanente

Una volta che si è inoltrata la domanda all’Eu Settlement Scheme, i cittadini europei riceveranno lo status di settled status (residente permanente) e pre-settled status (residente provvisorio): se il primo concede lo status di residente permanente, il secondo ha una durata valida per cinque anni, al termine dei quali si potrà presentare una nuova domanda per il settled status.

Un requisito fondamentale per ottenere il settled status è quello di aver vissuto in maniera continuativa per almeno cinque anni nello Stato britannico, senza essersi trasferiti in un altro Paese per più di sei mesi nell’arco di un anno. Ecco perché la pandemia di coronavirus potrebbe aver complicato le cose a migliaia di italiani oggi a Londra, che nel corso della prima ondata hanno scelto di tornare in Italia dai propri cari.

Come funziona il sistema di immigrazione a punti

Per tutti gli italiani invece che desiderano trasferirsi nel Regno Unito dal prossimo anno dovranno per forza di cose richiedere il visto attraverso il nuovo sistema d’immigrazione a punti.

Il minimo richiesto è 70 punti, che si possono ottenere soltanto se si rispettano tre requisiti obbligatori:

  • salario annuo non inferiore a 25.600 sterline

  • offerta di lavoro da uno sponsor riconosciuto dall’Home Office

  • parlare in inglese a livello intermedio B1

Commercio con la Gran Bretagna, cosa cambierà dal 2021?

A partire dal 1° gennaio 2021, sarà necessaria l’autorizzazione all’esportazione per i prodotti e le tecnologie a duplice uso in partenza verso il Regno Unito, prodotti che attualmente vengono movimentati senza obbligo di licenza di esportazione.

Il 1°gennaio 2021 segna infatti il termine del periodo di transizione per la Brexit, e da quel momento ogni movimentazione di merce verso il Regno Unito si configurerà come un’operazione di esportazione/importazione, e non più di operazioni intracomunitarie.

Questo cambiamento di scenario introduce negli scambi UE-UK le tematiche di export control, ed in particolare il tema del duplice uso: ad oggi infatti la circolazione intracomunitaria dei beni duali (elencati nell’Allegato I del reg. (CE) 428/2009) non è soggetta ad autorizzazione.

Dopo la fine del periodo di transizione non si applicherà più al Regno Unito il regolamento (CE) n. 428/2009: questo significa che se fino al 31 dicembre sarà possibile continuare a fornire beni duali in UK senza autorizzazione, in quanto si tratterà ancora di cessione intracomunitaria, a partire dal 1° gennaio 2021 la fornitura di beni a duplice uso dall’UE verso il Regno Unito sarà subordinata all’ottenimento di un’autorizzazione all’esportazione rilasciata – in Italia – dal Ministero degli Affari Esteri e delle Cooperazione Internazionale – Autorità Nazionale UAMA.

La Commissione Europea ha proposto – per cercare di ridurre l’impatto sugli operatori unionali di questi nuovi adempimenti, e al contempo per limitare gli oneri di carattere amministrativo per le autorità nazionali autorizzative – di inserire il Regno Unito di Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord nella lista dei paesi verso i quali è valida l’autorizzazione generale di esportazione dell’Unione (EU001): tale lista ad oggi comprende Australia, Canada, Giappone, Nuova Zelanda, Norvegia, Svizzera e Stati Uniti. La detta autorizzazione è prevista dal reg. (CE) 428/2009 ed è già ampiamente conosciuta e utilizzata dagli operatori UE.

Anche le esportazioni da UK verso la UE di prodotti controllati saranno soggetti ad autorizzazione dal 1 gennaio 2021.

La Export Control Joint Unit del Department for International Trade (DIT) del Regno Unito ha pubblicato una Open General Export Licence (OGEL), che le aziende britanniche potranno usare per esportare la maggior parte dei beni e della tecnologia a duplice uso verso i paesi UE. La OGEL potrà essere ottenuta tramite il sistema SPIRE gestito dal DIT.

Alcuni beni più sensibili dovranno invece essere accompagnati da altre autorizzazioni, quali la Standard Individual Export Licence (SIEL) o la Open Individual Export Licence (OIEL).

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DECRETO NATALE, fondo perduto per la ristorazione, ecco i codici ATECO ammessi

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DECRETO NATALE- Oltre a dividere l’Italia in zona rossa e arancione a seconda dei giorni festivi, prefestivi e non, il Governo prevede anche in questo caso un contributo a fondo perduto da destinare all’attività dei servizi di ristorazione costrette alla chiusura a causa del decreto.

Al fine di sostenere gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive, viene riconosciuto un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 455 milioni di euro per l’anno 2020 e di 190 milioni di euro per il 2021.

Contributo a fondo perduto, a chi spetta

A chi? A favore dei soggetti che, alla data di entrata in vigore, cioè al 19 dicembre 2020, hanno la partita IVA attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO previsti nel decreto stesso (l’elenco lo trovate al fondo dell’articolo).

Spetta esclusivamente a chi ha già beneficiato del contributo a fondo perduto previsto nel decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, che non abbia restituito il ristoro.

Inoltre, il contributo non spetta ai soggetti che hanno attivato la partita IVA a partire dal 1° dicembre 2020.

A quanto ammonta il ristoro e come averlo

Il ristoro è corrisposto direttamente dall’Agenzia delle entrate mediante accredito diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è stato erogato il precedente contributo.

L’ammontare del ristoro è pari al contributo già erogato in precedenza. In ogni caso, l’importo del contributo non può essere superiore a 150mila euro.

Ai fini dell’immediata attuazione delle disposizioni, il Ministero dell’economia e delle finanze, dove necessario, può disporre il ricorso ad anticipazioni di tesoreria, la cui regolarizzazione è effettuata con l’emissione di ordini di pagamento sui pertinenti capitoli di spesa.

I codici ATECO ammessi ai ristori

codici ATECO ammessi ai ristori sono quelli afferenti al numero 56 e relativi alle attività dei servizi di ristorazione, e più specificatamente:

  • 561011: ristorazione con somministrazione
  • 561012: attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
  • 561020: ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
  • 561030: gelaterie e pasticcerie
  • 561041: gelaterie e pasticcerie ambulanti
  • 561042: ristorazione ambulante
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COVID: L’italia sospende i collegamenti con la Gran Bretagna, variante più contagiosa

ryanair ripartono i voli a luglio
ryanair ripartono i voli a luglio

E’ stato deciso lo stop ai voli con la Gran Bretagna. La decisione è stata ufficializzata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio: “Il Regno Unito ha lanciato l`allarme su una nuova forma di Covid che sarebbe il risultato di una mutazione del virus”.

Speranza blocca il traffico aereo con Londra da mezzanotte del 20 dicembre fino al 6 gennaio.

Interessati dalla misura anche gli scali lombardi: in particolare Malpensa, su cui convergono la maggior parte dei voli internazionali. Lo stop, secondo quanto riferito, riguarda sia i voli in arrivo che quelli in partenza.

Torna l’obbligo del tampone all’arrivo dal Regno Unito

Nel frattempo “chiunque si trovi già in Italia, in provenienza da quel territorio, è tenuto a sottoporsi a tampone antigenico o molecolare contattando i dipartimenti di prevenzione”.

L’obbligo del resto è stato in vigore fino al 9 dicembre, mentre dal giorno dopo, in base al Dpcm del 3 dicembre, chi è entrato nel nostro Paese ha dovuto esibire il risultato negativo di un tampone effettuato nelle 48 ore precedenti.

Ora torna il test all’arrivo e la norma vale per tutte le persone che negli ultimi 14 giorni hanno transitato nel Regno Unito, anche se asintomatiche.

I 110 passeggeri atterrati nel pomeriggio a Fiumicino con un volo proveniente da Londra Heathrow, probabilmente l’ultimo prima della sospensione, faranno il test in aeroporto. Eventuali passeggeri positivi al tampone saranno trasferiti allo Spallanzani per il monitoraggio e lo studio dell’eventuale variante del Covid.

Speranza: “Variante inglese si diffonde più velocemente”

 In Gran Bretagna è stata scoperta “una variante del coronavirus e la capacità di diffusione è di circa il 70% più significativa”. Lo ha detto, a “Mezz’ora in piu'” su Rai3, il ministro della Salute Roberto Speranza, sottolineando che “come misura di precauzione abbiamo deciso di bloccare i voli per la Gran Bretagna, per dare ai nostri scienziati la possibilità di comprendere la portata del virus che abbiamo di fronte”. Questa variante, ha aggiunto il ministro “non sembra fare più danni rispetto alla variante precedente, ma il fatto che possa diffondersi più velocemente porta a più contagi. Tutto questo rende ancora più importanti le misure di precauzione e cautela prese in questi giorni”.

“Vaccino può funzionare su nuova variante”

Sappiamo che il nuovo virus è piu veloce nel propagarsi, non sembra fare maggiori danni sugli individui ma un virus più veloce aumenta il numero dei contagiati – ha affermato ancora Speranza -. Dalle prime informazioni sembra che i vaccini in fase terminale possano funzionare anche su questa variante, però queste informazioni devono essere rese più solide, per questo abbiamo deciso di procedere subito con una misura di precauzione bloccando i voli dalla Gran Bretagna”.

Diffusione Fuori Controllo a Londra e non solo..

Il  ministro della Sanità britannico Matt Hancock ha detto oggi che la diffusione della nuova variante di coronavirus individuata in certe zone nel Regno Unito è “fuori controllo”.

La diffusione della variante sta interessando in particolare l’area di Londra e del Sud dell’Inghilterra. Hancock ha quindi indicato che le restrizioni imposte dal premier Boris Johnson nelle aree classificate come Tier 4 potranno rimanere in vigore fino a quando non sarà effettuata la campagna di vaccinazione.

Il ministro ha inoltre invitato la popolazione residente nelle aree più a rischio a comportarsi come se fossero infettati per arginare la diffusione del nuovo ceppo di coronavirus, che circola più rapidamente del precedente.

La nuova variante del coronavirus, che si sta diffondendo rapidamente nel Sud-Est dell’Inghilterra, è stata rilevata anche in Danimarca, Olanda e Australia. Lo ha detto in un’intervista Maria Van Kerkhove, esperta dell’Organizzazione mondiale della Sanità, spiegando che ora sequenziare il genoma di questa variante aiuterà gli scienziati a capire il virus e come si diffonde. L’esperta ha spiegato che “più si diffonde il virus e più possibilità ha di mutare” e ha sottolineato che a quanto si è ricostruito, la nuova variante è partita dal Sud-Est dell’Inghilterra o da Londra.

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Decreto Natale 2020 : cosa si può fare ? Ecco le risposte del Governo

conte babbo natale
conte babbo natale

LE FAQ CON LE RISPOSTE DEL GOVERNO

Il dpcm del 3 dicembre 2020 prevede che, nonostante i divieti, dal 21 dicembre al 6 gennaio si possa comunque far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Cosa si intende con questi tre termini?

  • Residenza
    La residenza è definita giuridicamente come il luogo in cui la persona ha la dimora abituale. La residenza risulta dai registri anagrafici ed è quindi conoscibile in modo preciso e verificabile in ogni momento.
  • Domicilio
    Il domicilio è definito giuridicamente come il luogo in cui una persona ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi. Il domicilio può essere diverso dalla propria residenza.
  • Abitazione
    Il concetto di abitazione non ha una precisa definizione tecnico-giuridica. Ai fini dell’applicazione del dpcm, dunque, l’abitazione va individuata come il luogo dove si abita di fatto, con una certa continuità e stabilità (quindi per periodi continuati, anche se limitati, durante l’anno) o con abituale periodicità e frequenza (per esempio in alcuni giorni della settimana per motivi di lavoro, di studio o per altre esigenze), tuttavia sempre con esclusione delle seconde case utilizzate per le vacanze.
    Per fare un ulteriore esempio, le persone che per motivi di lavoro vivono in un luogo diverso da quello del proprio coniuge o partner, ma che si riuniscono ad esso con regolare frequenza e periodicità nella stessa abitazione, potranno spostarsi per ricongiungersi per il periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 nella stessa abitazione in cui sono soliti ritrovarsi.

Io e il mio coniuge/partner viviamo in città diverse per esigenze di lavoro (o per altri motivi). Sarà possibile per me o per lui/lei raggiungerlo/a, anche dopo il 21 dicembre, per trascorrere insieme le feste?

Sarà possibile se il luogo scelto per il ricongiungimento coinciderà con quello in cui si ha la residenza, il domicilio o l’abitazione, definite nei sensi di cui alla FAQ precedente.

Le regole su spostamenti, aperture dei negozi, ristoranti etc. saranno valide per tutti, a prescindere dal “colore” dell’area in cui si vive o si trovano il negozio o il ristorante?

No, rimangono valide le distinzioni tra area rossa, arancione e gialla.

In quali casi è possibile spostarsi nella seconda casa nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021?

Premesso che dalle 22 alle 5 (e fino alle 7, il 1° gennaio 2021) è vietato ogni spostamento, se non per motivi di lavoro, salute o necessità, le regole da seguire per recarsi nelle seconde case sono le seguenti:

  • in area gialla e arancione, se la seconda casa si trova nello stesso comune, ci si potrà sempre andare (negli orari già precisati);
  • esclusivamente in area gialla, se la seconda casa è nella stessa regione, ma in un diverso comune, ci si potrà andare per tutto il periodo 21/12-6/1, ad eccezione dei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021.

Il mio coniuge/partner si trasferirà nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Potrò raggiungerlo/a tra il 21 dicembre e il 6 gennaio? E nel caso in cui con lui/lei si spostassero nella seconda casa anche i nostri figli minori, potrei raggiungerli?

La risposta è “no” per entrambe le domande. Il dpcm prevede il divieto di recarsi nelle seconde case in un’altra regione dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021. Il divieto vale anche per le seconde case che si trovino in un altro comune, nei giorni 25 e 26 dicembre 2020 e 1° gennaio 2021. Pertanto, nell’esempio indicato (seconda casa in una regione diversa), se si intende trascorrere insieme le feste sarà necessario trovarsi nello stesso luogo entro il 20 dicembre 2020.

Naturalmente, lo spostamento verso la seconda casa fuori in una regione diversa da quella di residenza o abituale domicilio è consentito soltanto a condizione che la seconda casa non si trovi in regioni, che, alla data del 20 dicembre, si trovino in zona arancione o rossa. In questi casi, infatti, permangono i divieti di entrate nei territori regionali (articoli 2 e 3 dpcm 3 dicembre).

Io e la mia famiglia ci trasferiremo nella nostra seconda casa, in un’altra regione, entro il 20 dicembre. Io dovrò tornare al lavoro, nella regione di provenienza, per alcuni giorni. Potrò tornare da loro entro il 6 gennaio?

No. Gli spostamenti verso le seconde case in una regione diversa dalla propria sono consentiti soltanto entro il 20 dicembre e dopo il 7 gennaio e comunque esclusivamente se il luogo di partenza e quello di destinazione si trovano entrambi in area gialla.

Pertanto, nel caso specifico, lo spostamento dalla seconda casa al luogo di lavoro nel periodo tra il 21 dicembre e il 6 gennaio non può essere addotto come motivo giustificativo di un nuovo rientro nella seconda casa, in un’altra regione, nello stesso periodo.

I miei genitori, anziani ma in buona salute, vivono in una regione diversa dalla mia. Posso andare a trovarli per le feste?

Gli spostamenti per fare visita o per andare a vivere per qualche giorno con parenti o amici, inclusi i propri genitori, saranno possibili per tutti solo se ci si muove da un luogo in area gialla a un altro luogo in area gialla, esclusivamente fino al 20 dicembre 2020 e a partire dal 7 gennaio 2021.

Nel periodo dal 21 dicembre al 6 gennaio, questi spostamenti saranno consentiti, sempre esclusivamente tra luoghi in area gialla, solo se si ha la residenza o il domicilio o la propria abitazione nella regione/provincia autonoma di destinazione. Nei giorni 25 e 26 dicembre e 1° gennaio sarà comunque possibile spostarsi solo all’interno del proprio comune.

In ogni caso, sarà possibile spostarsi tra comuni/province/regioni diversi per motivi di lavoro, necessità o salute.

I genitori separati/affidatari possono spostarsi tra il 21 dicembre e il 6 gennaio per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore?

Sì, come già precisato, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare.

Ho dei parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli, in un altro comune/regione, e ai quali periodicamente do assistenza. Potrò continuare a farlo anche dal 21 dicembre al 6 gennaio? Potranno venire con me anche il mio coniuge/partner e i nostri figli?

Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti sarà consentito anche dal 21 al 6 gennaio, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione.

Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori che abitualmente egli già assiste.

In base al nuovo dpcm è consentito andare in un altro comune o in un’altra regione per turismo?

Gli spostamenti per turismo all’interno del territorio nazionale sono consentiti, e comunque esclusivamente con partenza e destinazione in area gialla, se la partenza avviene entro il 20 dicembre 2020 o dal 7 gennaio 2021. Non sono consentiti spostamenti extraregionali per turismo in Italia tra il 21 dicembre e il 6 gennaio.

In caso di violazione dei più stringenti divieti di spostamento previsti dal dpcm durante le prossime festività si applica comunque la consueta sanzione amministrativa da 400 a 1.000 euro?

Sì, la sanzione applicabile rimane quella amministrativa, da 400 a 1.000 euro, in quanto prevista dall’articolo 4 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.*
Ciò in quanto i divieti previsti dall’articolo 1, comma 4, del D.P.C.M. del 3 dicembre 2020 (il quale, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, vieta nel territorio nazionale gli spostamenti extraregionali; nonché, nei giorni 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, altresì quelli extracomunali, sempre con le dovute e consuete eccezioni e specificazioni) integrano “limitazioni della circolazione delle persone” e “limitazioni o divieto di allontanamento e di ingresso in territori comunali, […] o regionali” e, in quanto tali, essi sono un’applicazione specifica della misure generali contemplate dall’articolo 1, comma 2, lettere a) e c) del citato decreto-legge n. 19 del 2020, con il corollario che la relativa violazione è sanzionata ai sensi dell’articolo 4 dello stesso decreto-legge.
Né tutto ciò può considerarsi alterato dal fatto che detto articolo 1, comma 4, del D.P.C.M. si richiami all’art. 1, comma 2, del decreto-legge 2 dicembre 2020, n. 158, giacché tale richiamo altro non reca se non che la specificazione che, in forza di tale norma legislativa sopravvenuta, risultano superati i limiti all’adozione e reiterazione, con D.P.C.M. (ossia ai sensi dell’art. 2 del citato D.L. n. 19/2020), delle misure limitative della circolazione nella stessa regione e verso altre regioni, che erano stati introdotti dall’articolo 1, commi 1 e 3, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33. In conclusione, resta confermato che anche alle violazioni dei predetti divieti specifici, posti dall’articolo 1, comma 4, del D.P.C.M. 3 dicembre 2020, si applicano le sanzioni amministrative di cui all’articolo 4 del D.L. n. 19 del 2020, in luogo della generale sanzione penale di cui all’articolo 650 del codice penale che sarebbe altrimenti applicabile.

In caso di accertamento di una violazione alle prescrizioni dei dpcm che non ritengo motivato, come posso far valere le mie ragioni?

La valutazione circa la sussistenza di motivi giustificativi, e in particolare quelli per le situazioni di necessità, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi in ciascuna vicenda concreta, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.

Posso andare a trovare un parente che, pur essendo autosufficiente, vive da solo, per alleviare la sua solitudine durante le feste, in deroga alle limitazioni di spostamento previste dal dpcm?

No. Di norma, lo stato di necessità si configura solo rispetto a persone non autosufficienti che, perciò, hanno  bisogno di essere continuativamente assistite. In generale, dunque, non integra una situazione di necessità quella di alleviare la solitudine di persone sole, ma autosufficienti.

Più in generale va chiarito che la valutazione circa l’eventuale sussistenza di motivi di necessità, in ciascuna vicenda concreta, rispetto alle variegate situazioni che possono verificarsi, resta rimessa all’Autorità competente indicata dall’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020 (che, per le violazioni delle prescrizioni dei dpcm, è di norma il Prefetto del luogo dove la violazione è stata accertata). Il cittadino che non condivida il verbale di accertamento di violazione redatto dall’agente operante può pertanto fare pervenire scritti e documenti difensivi al Prefetto, secondo quanto previsto dagli artt. 18 e seguenti della legge 24 novembre 1981, n. 689.

Cosa resta aperto durante le festività natalizie

L’elenco è inserito negli allegati 23 e 24 del primo Dpcm con le “zone colorate” del 6 novembre. Si tratta in totale di 35 attività tra cui supermercati, ipermercati, discount a tabacchi, latterie, alimentari, da parrucchieri e barbieri a ferramenta e negozi di computer. Ci sono poi ancora edicole, librerie, cartolerie, negozi di giocattoli, di biancheria e di articoli sportivi. E anche farmacie, parafarmacie, profumerie, fiorai, lavanderie, tintorie, pompe funebri, negozi per animali.

 

• Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
• Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
• Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
• Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
• Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
• Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
• Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
• Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
• Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
• Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati • Commercio al dettaglio di biancheria personale
• Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
• Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
• Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
• Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
• Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
• Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
• Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
• Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
• Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
• Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
• Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
• Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici

Allegato 24. Servizi per la persona
• Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
• Attività delle lavanderie industriali
• Altre lavanderie, tintorie
• Servizi di pompe funebri e attività connesse
• Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere.

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Ristoranti Milano: il menù di Natale a casa tua

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Un Natale decisamente diverso sta per arrivare, ma non per questo dovremmo rinunciare alle specialità italiane cucinate dagli chef dei ristoranti di Milano. Ecco qualche proposta.

28 posti

La box di Marco Ambrosino è pensata appositamente per due persone e include: burro, affumicato e pane fresco, pesto, trottole e pollo ripieno già pronto solamente da scaldare. A completare il dolce alsaziano e bottiglie a scelta. É possibile ritirare la box presso il ristorante o richiedere la consegna a casa – fino al 24 dicembre – nella fascia oraria 10.00-14.30.

[bu:r]

Lo Chef Eugenio Boer continua con il suo servizio di gastronomia da asporto (@buracasa) e per il pranzo di Natale propone un menù dai sapori tradizionali che sarà disponibile fino alle ore 13.00 del 24 dicembre.

God save the food

In occasione delle Feste, God Save the Food propone tre menù che verranno recapitati direttamente a casa in un’elegante box natalizia con prodotti gastronomici milanesi. Per il menù di Natale è possibile scegliere tra una proposta a base di carne, una a base di pesce e la box aperitivo. Tutte le box sono per un minimo di 2 persone e vanno ordinate con due giorni di anticipo.

Wicky’s Innovative Japanese Cuisine

Lo Chef Wicky Priyan propone il Wicky’s Special Menu, Natale 2020, composto da 8 portate, disponibile per take away e delivery.

 

Decreto Natale 2020 : cosa si può fare ? Ecco le risposte del Governo

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Folla in metro a Milano per lo shopping natalizio, tornelli chiusi più di 150 volte .

chiusi tornelli meteo
chiusi tornelli meteo

 

Ieri,Tornelli della metro chiusi per rispettare le misure anti-Covid contro gli assembramenti e persone che scavalcano lo stesso i cancelli per accedere alle banchine. E’ quanto immortalano le immagini di un video rimbalzato sui social nei giorni scorsi, girato alla fermata di Loreto, a Milano.

Solo ieri era intervenuto il Codacons che definisce le scene “vergognose” perché “mostrano l’inciviltà di alcune persone, che nonostante la chiusura dei cancelli all’ingresso della fermata della metropolitana di Loreto hanno deciso, incuranti delle norme anti-covid, di scavalcare i cancelli”.

Oggi invece fino alle 16,oo sono stati chiusi ben 150 volte i tornelli di alcune stazioni della metropolitana di Milano sono stati chiusi per evitare sovraffollamento sui mezzi, o meglio per rispettare il limite di capienza del 50% deciso dal governo come norma anticovid.
In una giornata di shopping, con moltissime persone che si sono riversate in centro, in più occasioni sono risuonati dagli altoparlanti gli avvisi che i tornelli erano chiusi per il tempo di liberare la banchina, solo pochi minuti prima di riaprirli.

Le fermate interessate maggiormente sono state Duomo, di Centrale e di Cadorna. A Duomo, Loreto e Cadorna è stato anche chiuso il passaggio da una linea all’altra della metropolitana, sempre per controllare il flusso di viaggiatori

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Orsi polari, luci e installazioni visive. Ecco il Natale alla Biblioteca degli Alberi

ALBERO DEI GHIACCI natale biblioteca degli alberi
ALBERO DEI GHIACCI natale biblioteca degli alberi

 

Ad accogliere i visitatori l’Albero dei Ghiacci, una costruzione poliedrica ispirata ai boschi del profondo Nord, che rientra nell’iniziativa Il Natale degli Alberi, a cura del Comune di Milano, ed è stata realizzata con materiali destinati al riciclo e al riutilizzo.

    “Tutti gli scarti generati – hanno spiegato gli organizzatori – dalla lavorazione dei materiali impiegati nell’opera sono stati riutilizzati e diventati parte dell’installazione stessa”.

Dai paesaggi artici all’area verde più iconica di Milano: per un mese, dal 18 dicembre al 17 gennaio, una costruzione magica e surreale racconta le ambientazioni artiche e subartiche con il linguaggio interpretativo dell’urban light art nel nel cuore della BAM, la Biblioteca degli Alberi a Portanuova. Un’opera visiva e sonora realizzata senza sprechi, con materiali destinati al riciclo e al riutilizzo: iceberg dalle imponenti strutture poligonali emergeranno dalle zone verdi, lo spazio circostante si specchierà sulle superfici scultoree e riflettenti di grandi orsi polari, giochi ed effetti di luce creeranno atmosfere suggestive e sullo sfondo i suoni della natura delle regioni più fredde del globo.

Ad accogliere i visitatori all’ingresso di quest’ambientazione l’Albero dei Ghiacci, una struttura poliedrica dai profili luminosi ispirata ai boschi del profondo Nord, che nella stagione invernale si ricoprono di un manto bianco e cristallino di spessa coltre di neve.

In collaborazione con BAM – Biblioteca degli Alberi Milano, un progetto della Fondazione Riccardo Catella.

BAM – Biblioteca degli Alberi
Via Gaetano de Castillia, 18-20
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DECRETO NATALE: ecco la bozza ufficiale che stasera Conte illustrerà in TV

conte 4 maggio
conte 4 maggio

DECRETO NATALE: la bozza indica dal 24 dicembre al 6 gennaio zona rossa nei festivi e prefestivi, arancione negli altri giorni.

Giorni ‘rossi’ e ‘arancioni’: il calendario – Al netto delle divisioni di maggioranza, la bozza del nuovo decreto Covid , composto da 3 articoli e anticipato dall’Ansa, prevede che l’Italia sarà in zona rossa per un totale di 10 giorni: dal 24 al 27 dicembre, dal 31 dicembre al 3 gennaio e poi il 5 e il 6 (l’Epifania).

Il 28-29-30 dicembre, così come il 4 gennaio, varranno invece le regole della zona arancione, in cui gli spostamenti interni al Comune sono concessi e possono aprire i negozi.

Di fatto, invece, bar e ristoranti resteranno chiusi per tutte le festività.

Deroga per i non conviventi, quindi fermo restando il divieto di spostamento tra le Regioni – sarà consentito, sia nelle giornate “rosse” che in quelle “arancioni” a massimo due non conviventi di effettuare visite nelle abitazioni private. Dalla deroga non sono conteggiati gli under 14, i cui spostamenti saranno quindi consentiti.

Nel decreto di Natale il coprifuoco rimane alle 22

Non è previsto alcun anticipo del coprifuoco, rispetto a quello stabilito finora alle ore 22, nel decreto sulla stretta di Natale. Nel testo, infatti, quando si parla delle visite consentite si fa riferimento “a un arco temporale che va dalle 5 alle 22”, ossia ai limiti dell’attuale coprifuoco.

Il governo però ha previsto anche una deroga agli spostamenti per consentire le visite a parenti e congiunti nei giorni di Natale: “Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle lì già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”, si legge nella bozza del decreto legge Covid.

Sanzioni da 400 a 1000 euro per chi sgarra.

“Nei giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 sull’intero territorio nazionale si applicano le misure di cui all’articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020. Nei giorni 28, 29, 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021 si applicano le misure di cui all’articolo 2 del medesimo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020”

Durante i giorni festivi e prefestivi compresi tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021 lo spostamento verso le abitazioni private è consentito una sola volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 05,00 e le ore 22,00, verso una sola abitazione ubicata nella medesima regione e nei limiti di due persone, ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

La bozza del decreto all’esame del Cdm di stasera apre anche alla possibilità di fare visita agli amici durante le festività. Nel testo infatti non è specificata la necessità che vi sia un grado di parentela, come invece era stato ventilato, per consentire le visite. Fermo restando che a soltanto 2 persone è permesso spostarsi verso abitazioni private con la ‘deroga’ per gli under 14 che non vengono conteggiati.

Gli spostamenti tra i comuni e la deroga per le due persone oltre ai conviventi nelle abitazioni private

Per quanto riguarda gli spostamenti tra i comuni la bozza dice che nei giorni feriali delle festività – ovvero 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio- “sono altresì consentiti gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia”.

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BEPPE SALA: dal 7 gennaio a scuola si entra alle 08.00 e 09.30, negozi dalle 10.15

banchi con divisori
banchi con divisori

Il sindaco di Milano Beppe Sala oggi si è detto d’accordo con la linea del Governo in vista delle feste, con l’ipotesi di due blocchi di “lockdown“.

Mi pare che si stia andando verso una decisione del genere e io non ho nulla da eccepire”ha detto a proposito della possibilità di dichiarare l’Italia ‘zona rossa’ durante il periodo natalizio.

Il primo cittadino ha parlato anche del post-feste. “Dal 7 di gennaio gli esercizi commerciali a Milano apriranno alle 10.15”. ”Mi ha appena scritto il prefetto Saccone che ringrazio, esclusi gli alimentari e i bar -ha detto i negozi apriranno alle 10.15 così scaglioniamo un po’ gli orari.

Un nodo fondamentale, anche in tema di didattica a distanza. “Io sono fermamente convinto che bisogna riportare i ragazzi a scuola, in questi giorni abbiamo lavorato, coordinati dal prefetto di Milano, Renato Saccone, perché il problema sono i mezzi di trasporto.

Le scuole – ha aggiunto – rimarranno in parte a distanza e vogliamo garantire che si possa portare un 75% di alunni in presenza, alcune classi entreranno alle 8 e altre alle 9.30″.

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NOTRE DAME DE PARIS al Teatro Arcimboldi rinviato al 2022. Ecco le nuove date

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NOTRE DAME DE PARIS racchiude un’alchimia unica e irripetibile, la firma inconfondibile di Riccardo Cocciante rende le musiche sublimi, regalando allo spettacolo un carattere europeo. Ecco le nuove date del tour italiano, riprogrammate post pandemia.

Il magistrale adattamento di un romanzo emozionante, come quello scritto da Victor Hugo, ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, diretto dal sapiente regista Gilles Maheu, si affianca alle coreografie e ai movimenti di scena ideati da Martino Müller. I costumi sono di Fred Sathal e le scene di Christian Ratz. Un team di artisti di primo livello che ha reso quest’opera un assoluto capolavoro.

In seguito al rinvio del tour 2020 di Notre Dame de Paris, dovuto allo Stato d’Emergenza per la situazione pandemica che sta interessando l’Italia e il resto del mondo, la tournée dell’opera popolare più amata di sempre si prepara a tornare in scena e lo fa rinnovando il calendario, a partire dall’autunno 2021 e per tutto il 2022.

Di seguito il calendario aggiornato con le date annullate e riprogrammate:
dal 3 al 5 luglio 2020 a Nichelino (To), Palazzina di Caccia di Stupinigi – Posticipati a luglio 2021 – Annullate
dal 10 al 12 luglio 2020 a Mantova (Piazza Sordello) – Posticipati al 9, 10 e 11 luglio 2021 – Annullate
dal 27 al 29 novembre 2020 Ancona, PalaPrometeo – Posticipato dal 9 aprile all’11 aprile 2021 – Riprogrammate: dall’8 al 10 aprile 2022 –
3 e 4 ottobre 2020 Eboli (Sa), PalaSele – Posticipato al 17 e 18 aprile 2021 – Riprogrammate: 6 e 7 novembre 2021
dal 24 al 27 settembre 2020 Catania, PalaCatania – Posticipato dal 22 al 25 aprile 2021 – Riprogrammate: dal 25 al 28 novembre 2021
dal 6 all’8 novembre 2020 Jesolo (Ve), PalaInvent – Posticipato dal 7 al 9 maggio 2021 – Riprogrammate: dal 17 al 19 dicembre 2021
dal 13 al 15 novembre 2020 Firenze, Nelson Mandela Forum – Posticipato dal 14 al 16 maggio 2021 – Riprogrammate: dal 6 all’8 maggio 2022
dal 21 ottobre all’1 novembre 2020 Milano, Teatro degli Arcimboldi – Posticipato dal 19 al 30 maggio 2021 – Riprogrammate: dal 9 al 20 marzo 2022
dal 13 al 15 agosto 2020 San Pancrazio Salentino (Br), Forum Eventi – Posticipato dal 12 agosto al 14 agosto 2021 – Annullate
18 e 19 settembre 2020 Soverato (Cz), Summer Arena – Posticipato al 27 e 28 agosto 2021 – Annullate
dal 4 al 10 settembre 2020 Palermo, Teatro di Verdura – Posticipato dal 3 settembre al 9 settembre 2021 – Riprogrammate: dal 24 al 30 giugno 2022

Lo spettacolo in programma il 24 e 25 luglio 2020 a Napoli, Area Flegrea, già posticipato al 23 e 24 luglio 2021, è stato riprogrammato al Palapartenope, il 3 e 4 dicembre 2021 ore 21. I biglietti precedentemente acquistati per le date in programma all’Arena Flegrea sono validi per le nuove date corrispondenti in programma al Palapartenope e verranno riposizionati dall’Organizzatore dell’evento, mantenendo la stessa categoria di prezzo e rispettando i posti già acquistati per la vecchia Venue. Coloro che non fossero interessati a partecipare alle nuove date in programma al Palapartenope potranno invece richiedere il rimborso.

Biglietti in vendita alle ore 12 di venerdì 11 dicembre

Info bambini e gruppi:
I bambini fino a 5 anni compiuti per i quali non è prevista l’occupazione di un posto a sedere, possono accedere al luogo dello spettacolo senza il biglietto qualora accompagnati da una persona che ne ha la responsabilità e munita di regolare biglietto. I bambini da 6 a 12 anni e i gruppi (composti da almeno 15 persone) hanno diritto all’ingresso ridotto rispetto al prezzo intero del biglietto.

Info bambini e disabili
Prima di effettuare l’acquisto, si prega di visitare la pagina dedicata per informazioni su modalità di richiesta biglietti ed agevolazioni previste (fino ad esaurimento posti). Clicca qui o scrivi a 

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Italia Zona Rossa per Natale : nuovo Dpcm con linea dura del Governo

il sogno del natale chiude
il sogno del natale chiude

Dpcm Natale, l’ipotesi: dal 24 dicembre al 6 gennaio zona rossa nei festivi e prefestivi

Italia zona rossa dal 24 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi e prefestivi. E’ quanto emerge dalla riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza sulle misure da adottare nel periodo di Natale e all’inizio del 2021 per arginare la diffusione del coronavirus. Gli altri giorni non festivi o prefestivi – il 28, 29, 30 dicembre – saranno zona ‘arancione’.

Questo significherebbe che non si potrà uscire di casa (se non per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità) e che bar e ristoranti resteranno chiusi.

bbe stato il premier a frenare sull’ipotesi di escludere il giorno dell’Epifania e la vigilia dalla stretta decisa dal governo. La questione è stata fortemente dibattuta nel corso del vertice. Il premier avrebbe chiuso la discussione sulle festività della Befana sottolineando i rischi legati a possibili assembramenti nei due giorni in questione, tanto più dopo il giro di vite sul periodo immediatamente precedente. “Purtroppo non possiamo rischiare – avrebbe detto il premier ai presenti – che si creino occasioni di festa e di convivialità”.

La deroga per i Comuni sotto i 15 mila abitanti

Come annunciato nei giorni scorsi, il governo ha pensato a una deroga per i piccoli Comuni: nel periodo delle festività si potrà uscire dal territorio dei centri sotto i 5mila abitanti, entro un raggio di 30 chilometri. Ma attenzione: non ci si potrà però muovere per andare nei Comuni capoluogo, anche se si trovano entro un raggio di 30 km.

 

Il nodo delle regioni arancioni

Resta il tema delle regioni attualmente arancioni ma che attendevano di diventare gialle domenica prossima. Si tratta di Toscana, Valle d’Aosta, Campania e provincia autonoma di Bolzano (l’Abruzzo sarebbe l’unica a rimanere color arancio). Cosa deciderà di fare il ministero della Salute? Le “promuoverà” a gialle anche se sarebbero destinate a diventare rosse dopo appena quattro giorni, insieme a tutto il resto d’Italia? Il buonsenso suggerirebbe di lasciare le cose come stanno, ma ciò significherebbe impedire di raggiungerle nell’unica finestra utile per farlo: il 20 dicembre. La promozione al giallo, infatti, diventerebbe effettiva proprio domenica 20, ultimo giorno possibile per spostarsi tra regioni.

Rezza: “Rt non scende”

il direttore della prevenzione del ministero della Salute, al Forum Risk Management di Arezzo, ha dichiarato: “C’è la tendenza a un’inversione in atto, l’Rt tende a non scendere più” e in questo momento “dobbiamo avere atteggiamenti previdenti per evitare che l’epidemia riparta durante la campagna vaccinale: questo è un rischio da scongiurare. Nelle scorse settimane abbiamo visto una tendenza positiva, ma ora abbiamo un numero di decessi ancora alto, siamo sopra-soglia per i posti occupati in area medica e intensiva. Non stanno più scendendo l’Rt e l’incidenza. In questa situazione si impone prudenza“.

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ATM: se potete evitate le ore di punta

distanza metro milano
distanza metro milano

Dopo l’aumento dei passeggeri degli scorsi giorni si diffonde la nota del servizio di trasporto milanese che incita a evitare orari di punta, se possibile.

ATM: evitare le ore di punta

Domenica 13 dicembre ATM ha dovuto chiudere i tornelli del metro in quanto era stata raggiunta la soglia di capienza del 50% prevista dall’ultimo DPCM. Allo stesso modo, com’era prevedibile, i numeri dei passeggeri sono nettamente aumentati da quando Milano è entrata in zona arancione.

E’ così che sul sito ATM spunta una nota che diceNei giorni feriali, se potete, viaggiate dopo le 9:30 del mattino: i mezzi restano comunque frequenti e c’è più spazio. Nonostante il servizio a regime rafforzato che stiamo offrendo, il limite di riempimento dei mezzi al 50% riduce gli spazi soprattutto nelle ore di punta. Anche nei week end considerate ingressi scaglionati nelle stazioni del metrò, possibili blocchi ai tornelli e maggiori attese prima di poter salire a bordo di treni, bus, tram e filobus. Se viaggiate in metrò, considerate orari alternativi a partire da quelli meno frequentati su stazioni.atm.it.”

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Al Mercato Steaks & Burgers inaugura il suo secondo punto vendita

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Non una ma due aperture in città durante un anno così duro per tutti ma in particolare per la ristorazione. È il caso di Al Mercato Steaks & Burgers. A soli tre mesi dall’inaugurazione del nuovo corso dell’insegna in via Sant’Eufemia, in totale controtendenza rispetto al periodo storico, lo Chef Eugenio Roncoroni apre un secondo ristorante.

Al Mercato Steaks & Burgers inaugura il suo secondo punto vendita

La nuova location è distribuita su ben cinque vetrine al civico 18 del centralissimo Corso Venezia a Palazzo Serbelloni.

Il concept rimane lo stesso, così come il menù. Si allargano però gli spazi in cui gli ospiti potranno degustare la proposta dello Chef. Come da copione, grande importanza è riservata alla carne, declinata in due versioni – “steaks” & “burgers” -, ma anche alle verdure, con particolare attenzione ai metodi di cottura e alla stagionalità.

La proposta di Eugenio Roncoroni fa della qualità nella semplicità il suo valore fondamentale e si caratterizza per la contaminazione franco-americana, che interessa la cucina, il servizio e gli interni del ristorante.

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