Intervento salvavita al cuore per neonato “piuma”

“La Lombardia continuerà a essere zona rossa ancora per un po’”: a dirlo è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Stando a quanto riportato dal quotidiano “Il Corriere della Sera”, la decisione scatterebbe a seguito della pressione ancora alta sugli ospedali e a causa dell’incidenza del numero dei casi ogni centomila abitanti che, in quest’ultima settimana, scenderebbe ancora troppo lentamente.
La zona rossa dovrebbe dunque essere confermata per un’altra settimana (fino all’11 aprile)
Venerdì, alla cabina di regia del Cts, «potremo fare il punto della situazione. Certi dati stanno migliorando, come l’Rt che si è abbassato in maniera considerevole, ma abbiamo ancora valutazioni negative legate a occupazione di ospedali e terapie intensive». Tradotto, l’indice che calcola la velocità del contagio è ormai sotto l’1, ma non è più un parametro così di moda nelle valutazioni:
«Fino a venerdì sicuramente lo saremo e penso che lo saremo per tutta la settimana di Pasqua. Mi auguro che, finito il periodo delle vacanze pasquali, si possa ricominciare a respirare». C’è poi un altro elemento decisivo nelle valutazioni del monitoraggio. È quello dell’incidenza dei casi. Ad oggi la Lombardia registra 275 casi ogni 100 mila abitanti, sopra il cut-off di 250. Nell’analisi della cabina di regia si chiude il periodo di osservazione il giovedì, quindi per abbattere la media servirebbe domani un bollettino vicino agli zero casi. Cosa che non accadrà.
L’appuntamento dedicato al mondo del viaggio a 360 gradi si rinnova nel 2021, offrendo a operatori del settore e viaggiatori un’occasione di incontro con modalità completamente inedite.
Bit Milano si terrà per la prima volta in forma digitale dal 9 all’11 maggio 2021. A seguire, la manifestazione prolungherà la sua edizione con altri tre giorni, dal 12 al 14 maggio 2021, dedicati ai consumatori e alla promozione dell’offerta turistica a 360°. La versione digitale di Bit 2021 raddoppierà così la sua durata con una estensione successiva delle proposte messe a punto dagli espositori sulla piattaforma.
Gli operatori presenti in piattaforma avranno la possibilità di entrare in contatto con potenziali buyer e poter accedere così al ricco calendario di appuntamenti formativi e informativi, che da sempre contraddistinguono Bit Milano e che affronteranno temi di grande attualità e utilità per il rilancio dell’intero sistema turistico.
Questo ricco palinsesto di incontri, diretto ai professionisti del settore, costituirà il cuore della programmazione di webinar che si terranno sotto la direzione editoriale di Carlo Antonelli.
Bit 2021 sarà fortemente orientata a promuovere tutte le proposte che il settore ha elaborato e messo in pista per le mete lontane, ma con un focus sul turismo nel nostro Paese, che ancora per qualche tempo giocherà un ruolo fondamentale nelle scelte dei consumatori.
Così, anche quest’anno, il mondo di Bit Milano potrà continuare a incontrarsi attraversando i confini, per ammirare il bello di un’offerta espositiva senza limiti, una vera e propria passerella digitale, ricca di immagini, video, suggestioni e informazioni interessanti e coinvolgenti.
Tutti gli aggiornamenti saranno presenti sul SITO UFFICIALE
VIAGGI: ll ministro della Salute Speranza ha firmato un’ordinanza che dispone per arrivi e rientri dai Paesi dell’Unione Europea tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra EU.
La decisione del ministro arriva a pochi giorni dall’inizio delle festività pasquali ed è stata presa con l’obbiettivo di contrastare la diffusione del Covid-19 nel nostro Paese.
Arriva la stretta anche sui viaggi in Europa: il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato martedì 30 marzo un’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni.
Fino al 6 aprile, quindi, “tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti all’ingresso in Italia in uno o più Stati e territori” dell’Ue sono obbligati a “sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e ad un periodo di 5 giorni di quarantena”, al termine del quale sarà necessario effettuare un tampone rapido o molecolare.
La norma vale anche per gli stranieri intenzionati a venire nel nostro Paese per trascorrere le festività pasquali anche se la quarantena è già prevista per tutti gli arrivi dai Paesi extra europei. Il provvedimento arriva proprio a ridosso della Pasqua: l’obiettivo è evitare la fuga verso le mete europee, approfittando dei giorni di festa.
Ieri a protestare era stato anche il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, che aveva sottolineato come fosse vietato spostarsi tra le Regioni italiane ma fosse invece possibile andare all’estero, anche solo per turismo.
La lista di Paesi verso i quali è possibile muoversi, infatti, è lunga e ricca di mete appetibili vista la primavera.
Si va dal Belgio alla Danimarca, dalla Grecia ai Paesi Bassi e ancora Portogallo, Spagna, Svezia e altre decine.
Fino ad oggi la normativa prevedeva semplicemente l’obbligo di avere un tampone negativo eseguito massimo 72 ore prima del rientro, mentre al ritorno da altre mete – Austria, Regno Unito e Stati Uniti – esisteva già l’obbligo della quarantena fiduciaria per 14 giorni.
In questo modo la Spagna in particolare è già diventata meta privilegiata di molti turisti, italiani ma anche francesi e tedeschi, che si spostano per evadere dalle restrizioni locali.
Nella maggioranza prosegue lo scontro: se il ministro della Salute, Roberto Speranza, continua a sottolineare l’importanza del rigore e la cautela, preoccupato per la diffusione delle varianti e per l’impatto di una campagna vaccinale che procede a rilento, dall’altro lato c’è chi chiede di riaprire.
Il Consiglio dei ministri oggi dovrà quindi decidere come prorogare le restrizioni e le regole per contenere il virus: l’ipotesi più probabile è che si mantenga l’impianto normativo attuale, prevedendo però di allentare in modo automatico le misure in quei territori dove i contagi sono scesi a partire da fine aprile.
Dopo Pasqua nelle zone rosse potranno riaprire le scuole: il ritorno in classe dal 7 aprile è previsto per asili nidi, elementari e prima media. Ricordiamo che in zona arancione è già prevista la possibilità di tenere le scuole aperte anche alle superiori, sebbene alcune Regioni abbiano deciso di seguire la linea della prudenza e stabilire la Dad al 100%.
Niente spostamenti tra regioni né zone gialle fino al 30 aprile/inizi maggio. Ancora un mese di sole zone rosse e arancioni, quindi, con ristoranti e bar aperti solo per delivery e asporto, e possibilità di spostarsi solo all’interno del proprio Comune, salvo che per comprovati motivi lavorativi, di urgenza o necessità.
Assenza di zone gialle significa spostamenti limitati al Comune anche per tutto il mese di aprile. Chi è in zona rossa può uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione, residenza o seconda casa, anche fuori Comune e fuori Regione. Per giustificare gli spostamenti bisogna esibire l’autocertificazione.
In zona arancione si può uscire nel proprio Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, anche verso altre abitazioni private abitate. Gli spostamenti verso altri Comuni (e quindi anche quelli verso altre Regioni/Province autonome) sono consentiti soltanto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito il rientro nelle seconde case ubicate dentro e fuori regione, ma solo in compagnia del proprio nucleo familiare.
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti in zona arancione, sono permesse una sola volta al giorno, verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5.00 e le 22.00, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti è comunque consentito spostarsi entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.
Ma ‘è una speranza in caso di rallentamento dei contagi. Come funzionano le riaperture automatiche?
C’è una novità emersa negli ultimi giorni: l’atto in arrivo dovrebbe contenere la possibilità che da metà aprile, in base all’andamento dei contagi, si possa allentare la stretta. Nei territori che registrano i dati migliori tornerebbero così misure da zona gialla. Ciò significherebbe possibilità di spostarsi liberamente fuori Comune e riapertura dei ristoranti e dei bar a pranzo.
La data indicativa è quella del 20 aprile, quindi 10 giorni prima della scadenza del nuovo decreto. Prima di allora tutta Italia resterà arancione o rossa, ma inserendo la possibilità di allentare le misure anti-contagio dove la situazione epidemiologica lo permette aiuta a vedere la fine dell’emergenza. “Il testo del prossimo decreto Covid non è ancora pronto ma stiamo dicendo a tutti la stessa cosa: occorre dare ai cittadini una prospettiva di speranza”, ha commentato la ministra per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, spiegando che “fino al 15-20 aprile ci vorrà ancora molta attenzione, ma poi se i numeri migliorano all’interno del dl servirebbe un automatismo per prevedere aperture mirate”.
Cosa potrà cambiare da metà aprile
Dopo la metà del mese, quindi, alcuni territori potrebbero tornare a una sorta di zona gialla (anche se il nuovo Dpcm in via generale dovrebbe confermare la sospensione di questa fascia e la divisione dell’Italia in zone arancioni e rosse).
Questo significa che i bar e i ristoranti potrebbero tornare ad aprire, sempre nel pieno rispetto di tutte le norme anti-contagio. Non è ancora chiaro se si procederà anche con altre riaperture, come ad esempio quella di cinema e teatri che avrebbero dovuto ripartire dallo scorso 27 marzo. Il tutto è stato poi rinviato per il nuovo aumento dei contagi.
Gli scontri tra gli schieramenti al governo
La pressione per le riaperture arriva specialmente da alcune forze politiche, in primis la Lega. “Riaprire quando i dati lo permettono, diciamo quello che dice Draghi: non aprire in zona rossa, ma non possiamo stabilire oggi 30 marzo che per tutto aprile non si parla di riaperture”, ha commentato Matteo Salvini. “Decidere oggi che se ne riparla a maggio è scientificamente sbagliato, chiediamo che nel decreto del Cdm sia inserito che se i dati migliorano dopo Pasqua, si pensi alle riaperture”, ha aggiunto.
Il Gruppo Armani sarà una delle prime aziende con sede in Lombardia a dare il via alla campagna vaccinale anti Covid-19, come previsto dalla delibera regionale.
L’attività di vaccinazione verrà effettuata a Milano presso l’Armani/Teatro, luogo che da sempre ospita le sfilate della maison e che nel febbraio 2020 fu lo scenario della prima sfilata a porte chiuse.
“La vaccinazione avverrà nei modi e nei tempi che saranno comunicati nei prossimi giorni e la partecipazione sarà su base volontaria”, precisa il comunicato della società. “Appena sarà reso possibile, la vaccinazione verrà implementata anche nelle altre regioni. Anche questa iniziativa è stata fortemente voluta da Giorgio Armani in un’ottica di servizio e vicinanza ai suoi dipendenti in un momento ancora fortemente critico per la salute di tutti”.
La campagna, spiega il gruppo Armani, risponde all’obiettivo di ridurre il gravoso lavoro svolto dalle strutture sanitarie, facendo sì che le risorse siano impiegate all’incremento di assistenza e cura.
La decisione è stata presa: l’Idroscalo resterà chiuso nel weekend di Pasqua, dal tre al cinque aprile.
Lo ha decretato la Città Metropolitana milanese, ente gestore dello spazio dove moltissimi milanesi di città e dell’hinterland trascorrono il tempo in primavera e in estate.
E proprio perché i cittadini che si recano all’Idroscalo sono tanti, soprattutto in questo periodo, si è deciso di chiudere per evitare assembramenti e situazioni non in linea con le disposizioni per il contenimento della pandemia Covid durante le prossime festività pasquali.
Resta invece in programma la gara nazionale di velocità per le specialità canoa, kayak e paracanoa di sabato 3 aprile, organizzata dalla Asd Idroscalo Club e svolta sotto l’egida del Coni e del Cip; in questo caso però la manifestazione sarà disputata a “porte chiuse” e quindi aperta solo ad atleti, tecnici e giudici ma non agli spettatori
Il Parco Idroscalo chiude dal 3 al 5 aprile.
Milano 30 Marzo 2021. La Città metropolitana di Milano ha deciso la chiusura del Parco
Idroscalo per il 3, 4 e 5 aprile prossimi.
La decisione è stata presa al fine di evitare assembramenti e situazioni non in linea con
le disposizioni per il contenimento della pandemia durante le prossime festività
pasquali, anche in considerazione delle restrizioni dovute al posizionamento in zona
rossa della Lombardia.
Il Parco Idroscalo riaprirà regolarmente il 6 aprile.
Il filtro aria di un abitacolo di una macchina, è molto importante da tenere sotto controllo e va monitorato costantemente. Molti si chiedono perché è necessario utilizzare tale tipologia di filtro in un’auto. Ebbene, il compito di un filtro d’aria di una macchina è quello di ripulire l’aria che entra dall’esterno, dalla presenza di polvere o di altri elementi, come ad esempio, il polline. Si tratta di un meccanismo tanto utile quanto delicato, quindi va sempre tenuto sotto controllo. Infatti, senza il ricambio d’aria fatto in maniera adeguata, all’interno della macchina potrebbero entrare polvere, batteri, microbi e non solo. Vediamo com’è fatto un filtro e come funziona.
Il filtro d’aria di un’auto è realizzato con un materiale particolare che va ad ostacolare la presenza di particelle di sporco e di polvere. È generalmente fatto in carta (anche se esistono di vari materiali) ed è traspirante: ha una struttura che non si intasa perché la resistenza che ha nei confronti dell’aria è molto bassa. I filtri moderni, sono al carbone attivo (ha due strati in materiale sintetico ed uno al carbone attivo) ed infatti, permettono di tenere l’anidride carbonica per una qualità migliore dell’aria.
Il filtro d’aria di una macchina non è molto complesso come struttura. Funziona come quello di un aspirapolvere, ovvero va a filtrare sporco il polvere in modo tale che nella macchina possa entrare aria pulita. Nel tempo questo filtro finisce però per intasarsi e quindi va sostituito: ecco perché va tenuto sempre sotto controllo.
Quando un filtro si intasa, gli effetti negativi possono essere numerosi e vanno ad influire sulla salute dell’autista e dei passeggeri in maniera negativa. Bisogna quindi fare particolare attenzione a questo piccolo elemento in grado però di fare la differenza in auto.
In genere, a specificare quando sostituire il filtro d’aria di una macchina è lo stesso produttore. Infatti, la maggior parte degli standard europei, parlano di una sostituzione che deve avvenire ogni 15.000 km circa. In questo lasso di tempo il malfunzionamento del filtro però può verificarsi prima, soprattutto se magari vi è stata una sanificazione molto più profonda.
Per capire se è il momento di cambiare il filtro d’aria oppure no, bisogna verificare che ci siano una serie di condizioni. Ad esempio, se iniziano ad esserci dei segnali come un funzionamento inefficiente della ventola dell’abitacolo, odori sgradevoli nell’automobile e anche talvolta la condensa ai finestrini. Questi elementi sono dei segnali che indicano che il filtro va sostituito.
Il filtro dell’abitacolo in linea di massima va sostituito almeno due volte l’anno, ovvero in autunno e in primavera. Però se si utilizza molto spesso la macchina su strade polverose, in condizioni di traffico intenso oppure con un clima umido, allora talvolta può essere necessario intervenire prima con la sostituzione del filtro.
Per sostituire il filtro d’aria di un’autovettura, bisogna innanzitutto, identificare il modello della propria automobile e poi, procedere alla sostituzione. Il componente in genere, è posizionato dietro il vano portaoggetti, sotto il cofano o sotto il cruscotto. Una volta trovato il filtro, bisogna rimuovere il coperchio, poi andare a togliere i fermi che lo tengono bloccato. Successivamente, si rimuove il componente difettoso e si sostituisce col pezzo di ricambio nuovo.
Cambiare il filtro d’aria di una Toyota
In linea di massina, il marchio Toyota, prevede di cambiare il filtro ogni 16 mila km oppure in altri tempi a seconda di quello che è il modello specifico. Innanzitutto, comprate il filtro di ricambio e poi, troverete il filtro da sostituire sotto il cruscotto, nel cassettino. Togliete il fermo e inserite il nuovo filtro, in modo tale da garantire un ricambio d’aria in auto senza la presenza di sporco e di polvere.
Il filtro dell’aria di un’autovettura non può essere sottovalutato nella sua funzione perché è un elemento essenziale. Come i motori infatti non possono funzionare senza il ricircolo dell’aria, così c’è bisogno anche di aria pulita nell’abitacolo, priva di ogni tipo di impurità. Inoltre, l’aria è necessario che venga filtrata adeguatamente anche per la salute dell’autista e dei passeggeri della vettura.
Fonti di informazione:
https://www.pezzidiricambio24.it/ricambios/filtro-antipolline
https://www.wikihow.it/Cambiare-il-Filtro-dell%27Aria-dell%27Abitacolo-di-una-Toyota
A novembre il Regno Unito era tra i paesi con i numeri più pesanti sul contagio tanto da spingere più di tutti sull’avvio della campagna vaccinale, iniziata infatti a dicembre e proseguita a ritmi sostenuti, tanto da raggiungere le 800mila dosi al giorno contro le 200mila italiane.
A quattro mesi di distanza dall’allarme rosso Londra può “festeggiare” il successo della campagna vaccinale con un numero che parla da solo: nella capitale del Regno Unito, falcidiata dalla variante inglese del Sar-Cov2, dopo sei mesi non si è registrato nessun morto per coronavirus. 18 i decessi in tutto il Regno Unito.
Cio è quanto emerge dai dati diffusi dal Public Health England (Phe) relativi al 28 marzo e che evidenziano come non ci siano stati decessi di pazienti che nei 28 giorni precedenti avevano contratto il virus. Al picco dell’emergenza, ad aprile 2020, a Londra, che è stata l’epicentro nel Paese della prima ondata di coronavirus, si contavano in media 230 morti al giorno legati alla pandemia. “Questa è un risultato straordinario, ma siamo ancora lontani dal ritorno alla normalità”, ha dichiarato un medico citato dall’emittente Bbc .
Il primo ministro Boris Johnson : i casi di contagio sono in aumento in tutta Europa e che le varianti del coornavirus rappresentano ancora una minaccia: «Tutti devono continuare a rispettare le regole, ricordare di lavare le mani, usare la mascherina, rispettare il distanziamento e farsi avanti per un vaccino quando si sarà convocati».
Lo studio: “Dopo la prima dose riduzione del 62% dei contagi” – Nuovi studi confermano poi l’impatto significativo dei vaccini anti Covid (Pfizer e AstraZeneca) già dopo una singola dose. Una ricerca condotta stavolta da un team della prestigiosa University College London (Ucl) su una campione di 10mila anziani di 86 anni d’età media – dopo aver verificato nelle scorse settimane un’efficacia fra l’80% e oltre il 90% dei 2 sieri contro le forme acute d’infezione e contro il rischio di morte – rilevano ora un effetto di riduzione del 62% di tutti i contagi (inclusi quelli lievi) anche fra una delle categorie più vulnerabili, gli ospiti delle case di riposo, dove nella prima fase della pandemia si sono registrati focolai micidiali di diffusione del virus.
Lidl, catena di supermercati con oltre 680 punti vendita, di cui 50 inaugurati nel corso dell’ultimo anno, prosegue la propria politica di espansione capillare su tutto il territorio nazionale, puntando ad intensificare la propria presenza nelle aree metropolitane.
Particolare attenzione viene rivolta alle città di Roma e Milano, dove l’Insegna è attualmente presente con 19 punti vendita nella Capitale e 18 nel capoluogo lombardo. Sinergia, valorizzazione del tessuto urbano e riqualificazione del territorio: questi i valori che guidano la strategia alla base della crescita della rete vendita di Lidl.
La città, quindi, come fulcro della politica di espansione dell’Azienda che, per realizzare questo ambizioso piano nel cuore di due centri urbani strategici, ha consolidato la propria struttura real estate con due uffici sviluppo immobiliare dedicati. A Milano, l’ufficio sviluppo Lidl, situato in pieno centro storico e inaugurato dall’Azienda nel 2019, si occupa di ricercare le migliori opportunità di espansione nella città meneghina. Più recentemente, a settembre 2020, è stata inaugurata una struttura dedicata anche nel cuore di Roma, dove il team di collaboratori si impegna ad individuare le opportunità più adatte alla realizzazione di nuovi punti vendita che, oltre a fornire un servizio alla Comunità, diano anche nuova linfa ai quartieri, riqualificandone il tessuto urbano. Il tutto sempre con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale.
All’ampliamento della rete vendita corrisponde anche un rafforzamento dell’organico con l’assunzione prevista nel 2021 di 400 nuovi collaboratori di cui, indicativamente, 300 per Milano e 100 per Roma. I profili ricercati riguardano sia posizioni manageriali che ruoli più operativi di punto vendita, tra i quali l’Area Manager, responsabile commerciale di circa 6 punti vendita; lo Store Manager, responsabile del supermercato che coordina un team di circa 20 persone; l’Assistant Store Manager che supporta lo Store Manager nell’operatività quotidiana del punto vendita e il Graduate Program “Generazione Talenti”, un percorso di formazione e lavoro dedicato ai neolaureati.
La campagna di recruiting è attualmente in corso. Per far fronte all’attuale emergenza sanitaria e garantire la massima sicurezza dei candidati, vengono utilizzati solo strumenti di selezione digitali come video colloqui, video interviste in differita e online test in sostituzione agli incontri in presenza. Per maggiori informazioni sulle posizioni ricercate è possibile consultare il sito
I rider di Just Eat hanno vinto la loro battaglia e, per la prima volta da quando esistono i lavori su piattaforma, la multinazionale del food-delivery ha firmato un accordo con i sindacati che garantirà nuovi contratti ai lavoratori con una paga oraria, il TFR, tredicesima e quattordicesima, ferie, malattia, maternità, congedi parentali e i diritti sindacali.
L’accordo firmato tra Cgil, Cisl e Uil e Just Eat rappresenta un traguardo importante. Con l’applicazione del Ccnl Logistica, l’inquadramento nel lavoro subordinato dei rider dà ai lavoratori salario equo, diritti, maggiori tutele sociali e di sicurezza.
“L’accordo – riferisce la Filt Cgil – impegna Just Eat ad assumere con il contratto di lavoro subordinato, prevalentemente a tempo indeterminato, tutti coloro che hanno lavorato per l’azienda da agosto 2019 e che ne faranno richiesta. Con l’accordo vengono estese ai rider tutte le tutele tipiche del lavoro subordinato come la previdenza, l’assicurazione infortuni, la retribuzione contrattuale, il premio di risultato, la tredicesima, la quattordicesima, il Tfr, malattia e infortunio retribuiti al 100%, l’applicazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, ferie retribuite ed altro”.
“Sono previste – spiega infine la Federazione dei Trasporti della Cgil – anche indennità a titolo di rimborso chilometrico per l’utilizzo del proprio mezzo per le consegne e l’applicazione piena e integrale delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza”.
Una visita a Milano non può essere completa senza vedere i Navigli, e quale mezzo migliore della bicicletta per percorrerli?
I Navigli lombardi sono 5:
Si tratta dei più antichi canali artificiali d’Europa. Costruiti a partire dal XII secolo, permettevano di collegare Milano con il Lago Maggiore (attraverso il fiume Ticino), con il lago di Como (attraverso il fiume Adda) e con la città di Pavia e il fiume Po. Erano importanti vie d’acqua per il trasporto e per l’irrigazione dei campi. Sui Navigli transitò anche il marmo di Candoglia (dalle cave in Val d’Ossola), usato per la costruzione del Duomo di Milano.
Lungo questi canali si è sviluppato, nei secoli, un grande tesoro rappresentato da nobili residenze estive, mulini, castelli, abbazie, paesaggi rurali e naturali bellissimi. Ma guardiamo insieme i 5 percorsi in bicicletta tra sport, natura e arte.
PERCORSO IN BICI DA MILANO A ABBIATEGRASSO (20 km)
Il Naviglio Grande collega la Darsena di Milano al Ticino.
Il nostro itinerario in bici parte, però, dalla Stazione di Porta Genova perché i Navigli, una delle zone più vivaci della città, sono quasi interamente area pedonale e sono occupati da ristoranti e bar, con tavoli all’aperto.
A causa, poi, dei numerosi eventi che vengono realizzati nella zona, percorrere quest’area in bici può risultare disagevole.
Il percorso non è una “pista ciclabile” ma un’alzaia di servizio, completamente pianeggiante ed asfaltata, ma non protetta da parapetto (attenzione in caso portiate dei bambini) e percorribile con precise regole, quale il limite di velocità a 15 Km/h.
Partendo dalla Stazione di Porta Genova e mantenendo il Naviglio a sinistra, si incontra la Chiesa di San Cristoforo.
Il complesso è costituito da due chiese (XIII e XIV secolo). Il primo gennaio 1489 vi sbarcò il corteo nuziale di Gian Galeazzo Sforza con Isabella d’Aragona, venuta da Napoli per sposare il rampollo della più opulenta corte del nord Italia.
La posizione della chiesa, vicina al Naviglio e di fianco al ponte pedonale, la rende un soggetto molto popolare tra i pittori.
Lungo l’alzaia si incrociano le storiche società sportive dei Canottieri Milano e dei Canottieri Olona.
Oltrepassato Corsico, la tappa successiva è Trezzano sul Naviglio, borgo agricolo cresciuto intorno a due conventi – l’uno certosino e l’altro cistercense – ancor oggi visibili, anche se trasformati in case private.
Da qui inizia la pista ciclabile vera, parallela alla tangenziale.
Presso la Casa dell’acqua, fontanella pubblica provvista di rubinetti con acqua refrigerata gassata o naturale, i ciclisti possono fare una sosta per riempire le borracce.
Superato Trezzano sul Naviglio, si affacciano le prime campagne del Parco Agricolo Sud Milano.
A Gaggiano le case colorate si specchiano nelle acque immettendoci in un ambiente agricolo.
Gaggiano è un autentico gioiello architettonico sapientemente restaurato dal Comune e dai residenti.
Noterete senz’altro Villa Marino, prima e più evidente testimonianza della serie di ville e residenze di campagna fatte costruire dalla nobiltà e dalla ricca borghesia lungo questo tratto di canale.
Fatta realizzare probabilmente da Massimiliano Stampa, venne successivamente acquistato come dimora estiva dal finanziere genovese Tommaso Marino (da cui il nome), divenuto ben più famoso a Milano per aver commissionato la costruzione di Palazzo Marino, oggi sede del Comune di Milano.
A Gaggiano la ciclovia prosegue sull’altra sponda del Naviglio fino ad Abbiategrasso, dove il canale piega a gomito verso nord entrando nella valle del Ticino e nel suo magnifico parco naturale.
Proseguendo verso Ovest, ci si ritrova in località Castelletto, luogo un tempo fortificato in cui spicca il seicentesco Palazzo dei Cittadini, appartenuto a una nobile famiglia milanese, e la seicentesca Casa della Regia Camera o del Custode, che fu sede del Commissario del Naviglio Grande e Questore delle Acque.
Proseguendo per 1 km, si raggiunge Abbiategrasso, dove si conclude il nostro percorso. Potete ammirare la basilica di S. Maria Nuova, con un quadriportico rinascimentale e notare, sulla facciata, la grande arcata del pronao, lasciato incompiuto nel 1497 da Donato Bramante.
Passeggiando per il centro storico pedonalizzato, da osservare, in via Borsani 2, una casa quattrocentesca con ballatoio ligneo, e, in via Annoni, potete visitare l’ex monastero di S. Chiara, piccolo gioiello neoclassico ristrutturato come Pia Casa degli Incurabili da Leopoldo Pollack, architetto della Villa Reale di Milano.
Se vuoi scoprire gli angoli fioriti più belli in città, uno dei posti più incantevoli, dove essere letteralmente circondati da magnolie rosa, è Piazza Tommaseo.
Non puoi perderti neppure le due magnolie che si trovano dietro il Duomo, diventate vere e proprie “star” del web e dei social con migliaia di utenti che dedicano post e scatti a questo speciale set, posto proprio sotto i merletti di marmo e i grandi finestroni dell’abside.
Sempre in centro, la piazza davanti alla chiesa di Sant’Eufemia esplode di colori appena il clima mite primaverile risveglia la fioritura degli alberi di pruno.
Santa Maria delle Grazie non custodisce solo l’Ultima Cena di Leonardo, ma anche un tripudio di fiori di magnolia stellata nel chiostro delle rane.
In primavera si riempie di fiori dai mille colori anche il Parco delle Basiliche.
A Porta Nuova, impossibile perdere lo spettacolo del tappeto colorato dei fiori del terzo parco della città, la Biblioteca degli alberi, all’ombra del Bosco Verticale.
E che dire del boschetto di camelie a parco Sempione? Visibile dall’ingresso di viale Gadio, si staglia contro i resti delle mura del Castello Sforzesco.
La zona di via Lincoln è meravigliosa tutto l’anno con le sue case di mille colori, ma in primavera camminare per le sue strade è ancora più bello, grazie a tutti i fiori con cui gli abitanti decorano case e giardini.
Alberghi fermi da mesi per il divieto di spostamento tra Regioni e viaggi all’estero consentiti. Le nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze di Pasqua oltreconfine non piacciono a Federalberghi, che contesta normative che penalizzano il settore turismo nel nostro Paese. “Non comprendiamo – afferma il presidente Bernabò Bocca – come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”.
Questo significa che, con la classica autocertificazione, si è giustificati quando si raggiunge uno scalo aeroportuale per andare in vacanza nei paesi esteri dove è concesso andare. Dall’altro lato sta però l’intero comparto delle vacanze in Italia che a seguito delle norme si trova completamente bloccato.
Tutto il Paese sarà zona rossa nei giorni di Pasqua, questo significa che non si può praticamente nemmeno uscire dalla propria abitazione senza un valido motivo, figuriamoci valicare confini comunali e regionali per le ferie. In ogni caso il divieto di spostamento fra regioni sarà in vigore almeno fino al 30 aprile.
“Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra – il commento secco di Federalberghi – Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”.
“Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – afferma Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.
Federalberghi chiede che il governo adotti con urgenza un provvedimento per “liberare” le persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.
Tutte le informazioni e gli aggiornamenti con tutte le linee guida e le norme da rispettare sul portale online della Farmesina Viaggiare sicuri.
Si trasferiranno le direzioni Urbanistica, Mobilità, Transizione Ambientale, Politiche Sociali, Quartieri e Audit, un migliaio di dipendenti in tutto, anche se in parte in questo periodo sono in smart working. Un edificio luminoso, tutto di vetro, che vuole essere anche un riscatto simbolico delle periferie.
l nuovo palazzo del Comune di Milano che, a regime ospiterà circa mille dipendenti da sei diverse Direzioni (Urbanistica, Mobilità, Transizione Ambientale, Politiche sociali, Quartieri, Audit).
Non un edificio di nuova costruzione, ma una struttura già esistente riqualificata in modo ecosostenibile. Non nel centro cittadino, ma nel cuore del quartiere Corvetto,
“Il Comune di Milano abbandona sedi storiche centrali, spesso poco funzionali, e va nei quartieri con i propri uffici. A pochi minuti dalla metropolitana, con uffici nuovi e funzionali. E una pista di atletica di 300 metri sul tetto.
“In un periodo così complesso e difficile, come quello che stiamo affrontando – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -, l’apertura dei nuovi uffici comunali di via Sile 8 assume una valenza molto importante: non si tratta di una semplice riorganizzazione né di una mera operazione economico-immobiliare. Oggi diamo il via a una nuova fase della vita del Comune di Milano. Vogliamo dire ai milanesi che il Comune è vicino a loro, nel loro quartiere, pronto ad ascoltare e a intervenire per dare risposta alle loro necessità. La sede di via Sile 8 è ospitata in un edificio riqualificato in modo ecosostenibile ed è perfettamente integrato con il territorio circostante: ospiterà direzioni strategiche per la crescita e lo sviluppo della città. Questa, però, non sarà l’unica sede ‘decentrata’ del Comune. Nei prossimi mesi apriremo anche le sedi di via Durando 38/A e quella di via Principe Eugenio”.
L’edificio ha una superficie di 28.800 mq (suddivisi in 7 piani fuori terra, uno interrato e uno a terrazza), di cui oltre 20mila destinati ad uffici. È stato riqualificato secondo criteri di ecosostenibilità ed efficienza energetica ed è dotato di spazi per il pubblico, locali per archivi, posti moto e biciclette, terrazze e una pista da running sul tetto. Il piano interrato è riservato al parcheggio mentre sulla copertura insiste un impianto fotovoltaico con un cortile interno; all’esterno 9.500 mq di verde.
Il palazzo è stato definitivamente acquisito a dicembre scorso, con la firma del rogito tra Palazzo Marino e la società Ecomisile srl, per un valore di 67 milioni di euro. Come previsto i lavori sono terminati nel mese di febbraio per iniziare con i traslochi di arredi e personale nel mese di marzo.
La sua collocazione lo rende facilmente raggiungibile con la metropolitana M3 (Corvetto, Brenta) e lo vede circondato da diversi servizi di pubblica utilità.
Tanti gli interventi di riqualificazione dello spazio pubblico che saranno realizzati a scomputo oneri con l’obiettivo di rigenerare questo quadrante di città incrementandone vivibilità, connessioni di mobilità e verde.
Più spazi per ragazzi e bambini: un’ampia area alberata sarà realizzata all’interno del polo pubblico tra le vie Sile, Oglio e Mincio, tra la scuola media Lombardini, il polo Ferrara e il Circolo Arci, attrezzata tavoli da ping pong e canestro da basket; mentre lungo via Sile, all’incrocio con via Polesine, verrà realizzato un playground, caratterizzato da giochi per i più piccoli, aiuole e alberi.
Verrà rimossa la recinzione che delimita attualmente l’area di via Sile 8, con la realizzazione di nuove aree verdi e percorsi pavimentati che consentiranno la percorribilità pedonale all’interno dell’isolato. Una nuova configurazione è prevista anche per via Oglio, dove sarà eliminata la recinzione che delimita la piazza antistante la sede del Municipio 4, in modo da aprire alla comunità uno spazio attualmente di pertinenza dell’edificio. Verrà quindi rifatta la pavimentazione, con la posa di alberi e arredi, oltre al restringimento e rialzo della carreggiata, mantenendo i posti auto esistenti e garantendo la fruibilità del mercato settimanale.
Sostenibilità ambientale e sicurezza stradale saranno poi garantiti da marciapiedi più ampi, connessioni ciclabili, aiuole verdi e alberi. Verranno riqualificati i marciapiedi e le pavimentazioni lungo via Mincio, all’altezza dell’incrocio con via Oglio, con la posa di panchine, alberi e aiuole. L’incrocio tra via Oglio e corso Lodi prevede l’inserimento di due attraversamenti ciclabili adiacenti agli attraversamenti pedonali esistenti, mentre tra via Oglio e via Sile saranno allargati i marciapiedi e istituito un senso unico di marcia, consentendo così la regolamentazione della sosta. Marciapiedi più ampi previsti anche all’incrocio tra via Sile e via Polesine, con l’inserimento di una casa dell’acqua, e tra via Sile e via Gamboloita; mentre sarà tracciato un tratto ciclabile all’incrocio tra via Gamboloita e corso Lodi che viene riqualificata con un miglior tracciamento degli stalli di sosta, una nuova pavimentazione e nuove aiuole.
UOVA SOSPESE Grazie alla brillante idea della Benedetto Marcello Social Street .
L’Iniziativa Uovo sospeso AIL non si ferma e prosegue fino a Pasqua per continuare a far arrivare le uova di cioccolato nei reparti. Così come non si ferma l’impegno dell’Associazione a favore dei pazienti più fragili nell’emergenza. Fino ad oggi abbiamo:
Tante altre attività di supporto e finanziamento continueranno ad essere sostenute da AIL fino a che questa emergenza non sarà risolta per dimostrare ancora una volta che siamo dalla parte dei malati, dei medici e del personale sanitario.
E’ partito da Milano ieri ‘Io Apro tour’, una serie di manifestazioni per chiedere la riapertura di tutte le attivita’ dal 7 aprile, nuova iniziativa dopo quella di gennaio che aveva portato alla riapertura di diversi ristoranti, quando le norme anticovid non lo permettevano.
Il tour tocchera’ fra l’altro Napoli, Bologna, Palermo e Roma il 6 aprile.
Si sono trovati con cartelli emblematici, un tricolore che forma una finestra con le persiane aperte e al centro, ma anche scritte che inneggiavano all’apertura di estetiste e parrucchieri, o annunci di morte della costituzione.
“La voglia di tutti e’ una – ha spiegato dal palco allestito vicino alla Galleria Momi Tito El Hawi, uno degli organizzatori -riaprire al piu’ presto le attivita’, in sicurezza, come volete, perche’ altrimenti non si va piu’ avanti perche’ cosi’ non si puo’ andare avanti”. “Ora stiamo pagando noi – hanno aggiunto – ma poi la ruota gira. Arriviamo a Roma e riprendiamoci quello che e’ nostro”.
“Non e’ irresponsabilita’ e’ pura sopravvivenza” ha aggiunto Umberto Carriera, proprietario di sei ristoranti a Pesaro. “A noi dicono riaprirete a maggio, ma chi ci arriva?” ha chiesto, fra gli applausi del centinaio di persone presenti, un altro degli organizzatori, Antonio Alfieri.
Ecco il messaggio sui social :
E’ decollato domenica 28 Marzo dall’aeroporto di Milano Malpensa il 737 di Neos air diretto alle Canarie, precisamente a Fuerteventura. Il volo NO6080 segna la riapertura dei viaggi non essenziali, ovvero per turismo.
l progetto disegnato dal tour operator Alpitour, proprietario di Neos, è quello di creazione di un corridoio turistico tra l’Italia e le isole Canarie, i passeggeri si imbarcano su un volo covid free e possono trascorrere una settimana in una delle strutture del gruppo nell’isole per poi rientrare in Italia in tutta sicurezza.
E’ il primo tentativo in Italia di ripartenza di un settore, quello delle vacanze organizzate, profondamente colpito dalla pandemia.
Questo tipo di viaggio rispetta completamente tutti i protocolli di sicurezza e i DPCM. Nell’ultima versione delle regole volute dal Governo è stata ripristinata la possibilità di spostamenti per vacanza all’interno dei paesi dell’Unione Europea per tutti i cittaidini, indifferentemente dal colore della Regione di residenza.
Entro il 2100 la popolazione mondiale umana andrà incontro a uno storico calo, dopo un’impennata che la porterà a circa 9,7 miliardi di individui nel 2064 (attualmente si attesta a 7,8 miliardi di persone). Si prevede infatti che dopo aver toccato il picco, atteso fra 44 anni, il numero di esseri umani si ridurrà a 8,8 miliardi. L’ultima volta che fu registrata una decrescita demografica globale è accaduto durante il XIV secolo, nel Medioevo, a causa della diffusione della “peste nera”, una pandemia di Yersinia pestis che si stima uccise decine di milioni di persone, tra le quali un terzo di tutta la popolazione europea.
A determinare il crollo demografico, che avrà un impatto significativo sugli scenari geopolitici mondiali, è stato un team di ricerca dell’Università di Washington coordinato dai professori Stein Emil Vollset e Christopher J L Murray, docenti presso l’Institute for Health Metrics and Evaluation della Facoltà di Medicina dell’ateneo di Seattle. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a punto un modello matematico in grado di stimare l’impatto di fattori come mortalità, declino della fertilità, migrazioni e cambiamenti climatici sulla popolazione globale umana dei prossimi otto decenni. Come base hanno utilizzato i preziosi dati del Global Burden of Disease Study del 2017, che viene definito dall’autorevole rivista scientifica The Lancet “lo studio epidemiologico di osservazione più completo al mondo condotto fino a oggi”.
Come indicato, la popolazione globale umana subirà un’impennata fino al 2064, per poi iniziare a ridursi in modo significativo alla fine del secolo. Questo è tuttavia il dato globale, poiché dal modello matematico prodotto dagli scienziati americani emergono sostanziali differenze fra le diverse aree geografiche. Diversi Paesi fra i quali Spagna, Italia, Portogallo, Giappone, Thailandia e Corea del Sud subiranno un crollo della popolazione superiore al 50 percento. È un dato che non deve stupire soprattutto per il nostro Paese, tenendo presente il tasso di natalità bassissimo (1,34 nascite per donna nel 2017). Anche la Cina, con la sua popolazione di circa 1,4 miliardi di individui e considerato dall’opinione pubblica uno di quelli in rapida crescita demografica, in realtà entro il 2100 subirà un crollo drammatico, con una popolazione letteralmente dimezzata rispetto a oggi. Secondo Stein Emil Vollset e colleghi la popolazione cinese entro il 2100 sarà soltanto di 732 milioni di persone.
Per contro, altri Paesi come quelli dell’Africa sub-sahariana, del Medio Oriente e del Nord Africa avranno un vero e proprio boom di nascite: nel caso della prima si stima una popolazione addirittura triplicata, dato che passerà da 1,03 a 3,07 miliardi di persone entro il 2100. Tutto questo avrà un impatto significativo sugli equilibri geopolitici mondiali. Si stima che la Cina nel 2035 diventerà la prima potenza economica del pianeta, ma gli Stati Uniti dovrebbero riprendersi lo scettro appena prima della fine del secolo. Naturalmente si tratta di stime che possono essere fortemente influenzate da numerosi fattori, come guerre, carestie, pandemie e molto altro ancora, diversi dei quali contemplati nel modello matematico dell’Università di Washington.
Secondo il professor Stein Emil Vollset, intervistato da IFLScience, ci sono due fattori principali che possono spiegare questo crollo della popolazione mondiale: “i miglioramenti nell’accesso ai contraccettivi e l’educazione delle ragazze e delle donne”. “Questi fattori – ha spiegato lo scienziato – guidano il tasso di fertilità: il numero medio di bambini che una donna genera durante la sua vita, che è il principale fattore determinante della popolazione. Si prevede che il tasso di fertilità totale globale diminuirà costantemente, da 2,37 nel 2017 a 1,66 nel 2100, ben al di sotto del tasso minimo (2,1 nati vivi per donna) ritenuto necessario per mantenere il numero della popolazione”. I dettagli della ricerca “Fertility, mortality, migration, and population scenarios for 195 countries and territories from 2017 to 2100: a forecasting analysis for the Global Burden of Disease Study” sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica The Lancet .
La nuova norma vale per chiunque si muova verso e torni da un Paese dell’Ue, fatti salvi i soliti motivi di comprovata necessità e urgenza.
Ecco, di seguito, i Paesi per i quali si applica: Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faroe e Groenlandia) Estonia, Finlandia, Francia (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo) Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo) Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira) Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano) Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.