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lunedì, Giugno 16, 2025
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Marco Masini rinvia il tour teatrale in autunno 2021

Photo Credit Luisa Carcavale   marcomasini5457 FOTO LIBRETTO utilizzabili anche per promo e1593772330855
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L’emergenza sanitaria porta all’inevitabile rinvio di moltissimi eventi. L’ultimo annuncio riguarda il tour teatrale di Marco Masini che è stato attualmente rinviato all’autunno 2021.

Marco Masini rinvia il tour teatrale in autunno 2021

Ecco quindi qui di seguito le nuove date del tour:

  • 12 novembre – ORVIETO, TEATRO MANCINELLI (recupero dell’8 aprile e del 16 settembre 2020 e del 10 aprile 2021)
  • 16 novembre – GENOVA, TEATRO POLITEAMA GENOVESE (recupero del 19 maggio e del 18 ottobre 2020 e del 4 maggio 2021)
  • 20 novembre – LECCE, TEATRO POLITEAMA GRECO (recupero del 22 maggio e del 13 novembre 2020 e del 20 maggio 2021)
  • 27 novembre – ASSISI, TEATRO LYRICK (recupero del 29 aprile e del 7 novembre 2020 e del 15 maggio 2021)
  • 1 dicembre – PARMA, TEATRO REGIO (recupero del 18 maggio e del 27 ottobre 2020 e del 27 maggio 2021)
  • 4 dicembre – BRESCIA, TEATRO DIS_PLAY (recupero del 25 aprile e del 28 ottobre 2020 e del 24 aprile 2021)
  • 5 dicembre – ZURIGO, KAUFLEUTEN CLUB (recupero del 14 aprile e dell’8 ottobre 2020 e del 25 aprile 2021)
  • 9 dicembre – MONS, THEATRE ROYAL DE MONS (recupero del 3 aprile e del 10 ottobre 2020 e del 14 aprile 2021)
  • 10 dicembre – LIEGES, FORUM DE LIEGES (recupero del 4 aprile e del 9 ottobre 2020 e del 15 aprile 2021)
  • 13 dicembre – MILANO, TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI (recupero del 16 aprile e del 24 novembre 2020 e dell’11 aprile 2021)
  • 14 dicembre – MILANO, TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI (recupero del 28 maggio e del 25 novembre 2020 e del 24 maggio 2021)
  • 21 dicembre – BOLOGNA, EUROPAUDITORIUM (recupero del 30 aprile e del 13 ottobre 2020 e del 19 aprile 2021)
  • 22 dicembre – ANCONA, TEATRO DELLE MUSE (recupero del 18 aprile e del 17 novembre 2020 e del 20 aprile 2021)
  • 17 gennaio 2022 – ROMA, AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA (recupero del 2 maggio e del 26 settembre 2020 e del 30 maggio 2021)
  • 21 gennaio 2022 – FIRENZE, TEATRO VERDI (recupero del 15 maggio e del 24 settembre 2020 e del 7 maggio 2021)
  • 22 gennaio 2022 – FIRENZE, TEATRO VERDI (recupero del 16 maggio e del 25 settembre 2020 e dell’8 maggio 2021)
  • 23 gennaio 2022 – FIRENZE, TEATRO VERDI (recupero del 24 maggio e dell’8 novembre 2020 e del 9 maggio 2021)
  • 27 gennaio 2022 – TORINO, TEATRO COLOSSEO (recupero del 9 maggio e del 2 ottobre 2022 del 30 aprile 2021)

Resta invece confermato per il 30 settembre 2021 l’imperdibile appuntamento live all’ARENA DI VERONA (recupero del 20 settembre 2020). Entro il 31 maggio verrà comunicata la data di recupero del concerto al Teatro Goldoni di VENEZIA (recupero del 12 maggio e del 14 ottobre 2020 e del 12 maggio 2021).

I biglietti già acquistati in prevendita rimangono validi per le nuove date corrispondenti.

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Covid: in Inghilterra test rapidi offerti a tutti gratuitamente

londra zero contagi
londra zero contagi

Come riporta l’ANSA, il governo britannico offrirà da venerdì prossimo all’intera popolazione la possibilità di effettuare due test rapidi anti Covid alla settimana nell’ambito di un rafforzamento del piano nazionale di prevenzione contro il coronavirus: lo ha detto il ministro della Sanità, riporta oggi la Bbc, secondo il quale l’iniziativa contribuirà a sopprimere qualsiasi focolaio del virus nel momento in cui il Paese esce gradualmente dal suo lungo periodo di lockdown.
I test rapidi, che forniscono un responso entro 30 minuti, saranno disponibili gratuitamente in appositi centri, nelle farmacie e saranno anche inviati per posta.

Questi test vengono già offerti ai bambini nelle scuole e alle loro famiglie, oltre a tutti coloro che devono uscire di casa per recarsi al lavoro.
Il premier britannico Boris Johnson terrà una conferenza stampa alle 18 sui prossimi passi per l’uscita della Gran Bretagna dal lockdown anti-Covid. Secondo le anticipazioni dei media britannici il primo ministro dovrebbe confermare la riapertura dal 12 aprile dei negozi non essenziali, di ristoranti e locali all’aperto e dei parrucchieri.

In quella data dovrebbero riaprire anche i parchi a tema e il limite di persone che possono partecipare a matrimoni e funerali dovrebbe essere portati a 15. Resteranno vietate le riunioni al chiuso tra persone che non abitano sotto lo stesso tetto. Oggi Johnson dovrebbe anche dare maggiori informazioni sulle regole per i viaggi all’estero dal 17 maggio.

Stando a quanto riferito da Sky news Downing street sta preparando un piano per le vacanze che prevede una classificazione a “semaforo” dei Paesi basato sulle vaccinazioni e i casi di coronavirus. I britannici che si recheranno in quelli “verdi” non dovranno stare in quarantena al rientro nel Regno Unito.

In Italia sono state somministrate 11 milioni di dosi.

In Italia sono state finora effettuate 11.081.612 somministrazioni. Il dato è aggiornato alle 6 di oggi lunedì 5 aprile, così come si legge nel “Report Vaccini Anti Covid-19”: le persone cui a cui sono state somministrate la prima e la seconda dose di vaccino sono 3.443.161. Finora sono state immunizzate 6.576.611 donne e 4.505.001 uomini. Dall’inizio della campagna in Italia le dosi sono state così distribuite: 8.709.480 di Pfizer/BionTech, 2.752.400 di AstraZeneca e 1.328.200 di Moderna.

 

 

 

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Vaccino, Pfizier pensa alla terza dose contro le diverse varianti entro l’autunno

vaccino pfizer decessi linea previsioni nv41
vaccino pfizer decessi linea previsioni nv41

La campagna vaccinale procede a rilento, nonostante i migliori auspici iniziali. E le attività commerciali, così come le scuole, tardano a riaprire. Ma adesso emergono nuovi dubbi: è possibile che occorra una terza dose di vaccino per proteggersi dalle varianti del virus, con richiamo annuale.

Mentre in Europa si litiga ancora sul piano vaccini, dalla riunione “segreta” di Pfizer emerge che una terza dose agli over 80 sarà obbligatoria nei prossimi mesi e che con ogni probabilità il vaccino anti-Covid sarà di fatto inoculato per sempre

Le stime più ottimistiche dovranno probabilmente scontrarsi con una realtà diversa.

Ne è la prova il fatto che il Regno Unito – che ha utilizzato unicamente i vaccini di AstraZeneca e Pfizer – stia pensando all’ipotesi della somministrazione di una terza dose per contrastare la diffusione delle nuove varianti del coronavirus. Anche se, contemporaneamente, l’Inghilterra sta allentando le misure di sicurezza per favorire la ripresa della vita “normale”.

L’esigenza di una terza dose di vaccino potrebbe anche spiegare perché negli Stati Uniti vi siano più “scorte” di Pfizer – azienda statunitense che non rispetta i tempi di consegna in Europa – di quelle previste dai contratti con il governo americano. Questo nonostante le prescrizioni per il loro trasporto e la loro conservazione siano ormai più pratiche.

Frank A. D’Amelio, direttore finanziario e vicepresidente esecutivo della fornitura globale della multinazionale farmaceutica, ha fatto sapere che – nonostante il vaccino non abbia mostrato scarsa efficacia nella protezione dalle varianti inglese, brasiliana e sudafricana – le stesse varianti sono destinate a moltiplicarsi e ad aprire scenari futuri scarsamente prevedibili.

«Stiamo discutendo negli Stati Uniti e con vari governi la necessità di inoculare una terza dose del nostro vaccino, un richiamo, per allungare la durata della immunità e aumentare l’efficacia contro queste varianti emergenti del virus». Nuovo business, nuovo fatturato, nuovi utili. «Quindi forniremo continui aggiornamenti sui nostri ricavi Covid e sulle prospettive finanziarie».

Dunque si percepisce da una riunione a porte chiuse sui guadagni di Pfizer che probabilmente la campagna vaccinale in corso anche in Italia sugli ultraottantenni avrà bisogno già quest’anno di una terza dose del vaccino Pfizer più protettiva anche contro le varianti.

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AMAZON si scusa, corriere costretti a fare pipì in bottiglie negli USA

amazon ordini
amazon ordini

Amazon ha ammesso, dopo le accuse mossegli da un deputato del partito democratico Usa, che a volte i suoi autisti, pur di fare in fretta nella consegna delle merci, sono costretti a urinare nelle bottiglie.

Dopo aver respinto seccamente per settimane le affermazioni del membro del Congresso, la società alla fine ha ammesso la sua responsabilità, sottolineando come aver negato sia stato “un autogol“.

Non si tratta solo di qualche leggenda, purtroppo: Amazon ha ammesso che a volte i suoi dipendenti sono costretti a fare pipì nelle bottiglie di plastica per risparmiare tempo e non tardare le consegne.

Un fatto che era stato denunciato dal regista Ken Loach nel suo ultimo film e che ora è stato ammesso anche dallo stesso colosso statunitense dell’e-commerce: “Sappiamo che i nostri autisti possono avere e hanno problemi a trovare i bagni a causa del traffico o perché percorrono strade fuorimano e questo è stato particolarmente frequente durante la pandemia di Covid, quando molti bagni pubblici erano chiusi”, ha dichiarato la società.

Le polemiche si erano ulteriormente accese negli Stati Uniti dopo un tweet di Mark Pocan, esponente democratico alla Camera, che aveva scritto: “Solo perché paghi i tuoi impiegati 15 dollari all’ora non ti rende un posto di lavoro all’avanguardia se li costringi a fare pipì nelle bottiglie di plastica”.

Inizialmente il gigante dell’e-commerce aveva smentito. Erano però iniziate a trapelare alla stampa USA diverse testimonianze dei dipendenti che confermavano storie di questo tipo, in cui raccontavano di essersi ritrovati costretti a fare pipì in bottiglie di plastica per non arrivare in ritardo al luogo di consegna. Non solo, i lavoratori raccontavano anche che i dirigenti fossero perfettamente a conoscenza di tale pratica.

Amazon, che in un primo momento aveva smentito le parole di Pocan, ha poi chiesto scusa al politico, ammettendo che tale problema che riguarda i propri autisti sia in realtà “di lunga data”. E ancora: “Vorremmo risolvere il problema. Non sappiamo come, ma cercheremo delle soluzioni”, ha affermato l’azienda. Pocan, sempre attraverso Twitter, ha replicato: “Non si tratta di me ma dei vostri impiegati, che non trattate con sufficiente rispetto e dignità. Iniziate a riconoscere le condizioni di lavoro inappropriate che avete creato per tutti i vostri dipendenti”.

 

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Supreme Milano : apre il suo primo negozio in Italia

suprememilano
suprememilano

Supreme ha aperto un negozio a Milano

Il negozio si trova in Corso Garibaldi 20, è il tredicesimo store monomarca del brand americano

Qualche giorno fa un misterioso video su Instagram, spuntato sul profilo del brand, ha insospettito tutti i fashion addicted. Con la scritta “Coming soon”, infatti, l’account @supremenewyork ha pubblicato un filmato che riprende giovani skater, geotaggando proprio la città di Milano.

In molti hanno interpretato la cosa come un indizio sulla possibile imminente apertura del tanto atteso store in città ,

DOVE E QUANDO ?

Ha aperto ufficialmente il 6 maggio,

Lo store Supreme si trova in Corso Garibaldi, all’angolo con piazza San Simpliciano. Da tempo si vociferava in merito all’arrivo a Milano del marchio americano, recentemente acquisito dal gruppo Vf Corporation: varie affissioni pubblicitarie e un maxi schermo luminoso in piazza XXV Aprile con l’inconfondibile logo scarlatto avevano fatto intendere che presto ci sarebbero state delle novità. Il 5 maggio, inoltre, sul profilo Instagram ufficiale del brand, sono apparse alcune foto dello store meneghino.

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Nei pazienti Covid l’aspirina riduce il rischio di terapia intensiva e morte

DM il dentista modernostudenti medicina e odontoiatria enpam 681x454
DM il dentista modernostudenti medicina e odontoiatria enpam 681x454

Aspirina efficace contro Covid-19, dagli USA  l’ennesimo studio che conferma questa teoria

 

I risultati sono stati resi noti per mezzo della rivista “Anesthesia e Analgesia”, dalla cui lettura si evince che, in base a quanto rilevato, l’aspirina, assunta con un basso dosaggio, sarebbe in grado di ridurre il rischio di aggravamento dell’infezione da Covid-19 di oltre il 40%. Inoltre, dalla ricognizione eseguita sulle cartelle cliniche di 412 pazienti ricoverati tra marzo e luglio 2020 in strutture nosocomiali diverse, emerge come il 23,7% di loro avesse assunto un’aspirina nelle prime 24 ore dopo il ricovero o, comunque, entro la settimana antecedente.

Questi i dati elaborati da Jonathan Chow, assistente professore di Anestesiologia e direttore della Critical Care Anesthesiology Fellowship presso la George Washington University School of Medicine and Health Sciences, negli Stati Uniti d’America.

L’aspirina, dunque, parrebbe davvero essere un valido alleato nella lotta contro il Covid-19, visto che, come si legge nel prosieguo del report pubblicato su “Anesthesia & Analgesia”, la sua assunzione avrebbe determinato nei casi esaminati “una notevole riduzione del rischio di ventilazione meccanica, del rischio di ricovero in terapia intensiva e del rischio di morte, per via dei suoi effetti anticoagulanti”. A sostegno di tale tesi vi è un’altra ricerca, comparsa alcune settimane orsono su “Febs Journal”, nella quale venivano presi in esame i dati relativi a 10.477 persone sottoposte a tampone nell’arco temporale incastonato tra febbraio e giugno 2020, rivolgendo uno sguardo particolare alle statistiche inerenti a coloro che assumono regolarmente cardioaspirina. Ebbene, in tale circostanza, gli studiosi avevano riscontrato come l’assunzione regolare di tale medicinale fosse determinante nella riduzione delle probabilità di incappare nel Coronavirus (-29%) e, parallelamente, come chi fosse positivo, non lamentasse sintomo alcuno.

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I supereroi a sorpresa portano in ospedale le uova di Pasqua ai bimbi malati

supereroi in ospedale
supereroi in ospedale

Gradita sorpresa per i piccoli ospiti della clinica De Marchi di Milano

Quanti di noi avevano mai incontrato un super eroe?
Ebbene oggi i bambini della Clinica De Marchi ne hanno incontrati diversi, giunti da Gotham City a sollevare l’umore dei bambini ricoverati. In effetti non solo i bambini sono rimasti incantati dal vedere i super eroi calarsi dal tetto: con loro tanti medici, infermieri e passanti che rallentavano i loro passo incantati da quanto accadeva in De Marchi, perché in fondo, a qualsiasi età rimaniamo tutti bambini.
Ma sono stati solo i bambini della De Marchi a ricever dai supereroi le nostre uova di Pasqua. Un momento emozionante. Ma è anche emozionante scoprire che i veri supereroi sono ogni giorno nella nostra Clinica. Sono i nostri medici e i nostri infermieri. Come Batman fanno ogni giorno cose grandi e buone per poi ogni sera volare via inosservati.
supereroi uova di pasqua ospedale
Una fantastica sorpresa per tanti bambini che a causa anche della pandemia stanno trascorrendo lunghe giornate chiusi nelle loro stanze.
Un modo per festeggiare la Pasqua e donare un po’ di allegria.
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Mascherina obbligatoria a scuola per i bambini dai 6 ai 12 anni

scuola post Covid scaled 1
scuola post Covid scaled 1

Obbligo di mascherina a scuola per studenti dai 6 ai 12 anni.

Il Consiglio di Stato conferma l’obbligo di mascherina a scuola anche per i bambini di meno di 12 anni, respingendo l’istanza cautelare di un gruppo di genitori i cui figli non avevano nessun problema di salute e non soffrivano di problemi respiratori.

In un decreto monocratico il presidente delle Terza Sezione Franco Frattini, sottolinea che pur “nel contrasto tra valutazioni scientifiche, tutte certamente meritevoli di attenzione, l’obbligo contestato non si caratterizza per la ‘manifesta irragionevolezza’“, tanto da consentire al giudice di intervenire su decisioni di cui “il Governo si assume per intero tutta la responsabilità“.
Gli studenti dai 6 ai 12 anni hanno obbligo di mettere la mascherina a scuola. La decisione arriva dal Consiglio di Stato, che si è espresso su un ricorso portato avanti da una coppia di genitori. Una sentenza che inevitabilmente farà discutere, ma conferma la misura a pochi giorni dalla riapertura delle scuole annunciata dal premier Mario Draghi.

La notizia è delle scorse ore e arriva dalla terza sezione del Consiglio di Stato. Con un decreto del Presidente Franco Frattini, il Consiglio si è espresso sull’istanza cautelare di due genitori che hanno contestato l’uso della mascherina a scuola, almeno per le fasce d’età più giovane.

Un tema spinoso, quello della mascherina per i bambini, che si intreccia con quello della necessità di garantire un ritorno a scuola in sicurezza. La sentenza di oggi segue quella arrivata solo un mese fa, in cui lo stesso Consiglio aveva esentato una bambina dall’indossare la mascherina. In quel caso, era stata richiesta ulteriore documentazione scientifica che provasse non ci fossero problemi di salute per la bambina.

Il ricorso sull’obbligo di mascherina dai 6 ai 12 anni è stato respinto perchè “A fronte della documentazione scientifica depositata dagli appellanti – si legge nel decreto riportato da Ansa – esistono altre documentazioni scientifiche“.

Scuola zona arancione 

In questa zona è assicurato in presenza lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia (nidi e micronidi, sezioni primavera e servizi integrativi quali spazi gioco, centri per bambini e famiglie, servizi educativi in contesto domiciliare comunque denominati e gestiti); dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia (materna); dell’attività scolastica e didattica della scuola primaria (elementari); dell’attività scolastica e didattica della scuola secondaria di primo grado (scuole medie). Nello stesso periodo, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado (licei, istituti tecnici etc.) garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento telematico con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata.

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Positivi al Covid 7 infermieri vaccinati a gennaio con doppia dose Pfizer

tamponi fai da te covid
tamponi fai da te covid

Solo due avevano sintomi lievi, gli altri erano completamente asintomatici

Come riporta l’ANSA , un focolaio di Coronavirus, più precisamente della variante inglese, è stato identificato all’ospedale di Abbiategrasso, nel Milanese, dove sono risultati positivi 7 infermieri vaccinati a gennaio con due dosi Pfizer.
Di questi solo due avevano sintomi lievi, ovvero alterazione del gusto, cefalea e raffreddore, gli altri non avevano sintomi e hanno scoperto di essere positivi con i controlli.

Dei 7 solo uno lavora in un reparto Covid. “Il messaggio – ha spiegato Nicola Mumoli, primario di Medicina degli ospedali di Magenta e Abbiategrasso – è che il vaccino va fatto velocementead ampio raggio. Ora, sette giorni dopo la positività gli infermieri stanno tutti bene”.

Il vaccino protegge al 94,7 per cento

Il farmaco offre una protezione pari al 94,7 per cento sette giorni dopo la somministrazione della seconda dose. La restante percentuale indica che il contagio potrebbe comunque essere possibile. Come dimostrano questi casi però, è plausibile anche una riduzione della gravità della malattia: infatti i sintomi dopo il vaccino sono comunque inferiori quando non vi è copertura.

Prenotazione vaccino con il sistema Poste, oltre 192mila al primo giorno

In Lombardia la prima giornata di prenotazione per le vaccinazioni anti-Covid relativa alla fascia di età compresa tra i 75 e i 79 anni, alle ore 18 di oggi, ha fatto registrare complessivamente 192.114 prenotazioni, di cui 177.313 sulla piattaforma digitale ‘Regione/Poste Italiane’; 11.551 al Contact Center; 1.647 attraverso i portalettere; 1.603 agli sportelli Postamat. I dati sono stati comunicati da Palazzo Lombardia.

Vaccinazione massiva in Lombardia, al via il sistema di Prenotazione con Poste Italiane . Ecco tutte le info

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Vaccinazione massiva in Lombardia, al via il sistema di Prenotazione con Poste Italiane . Ecco tutte le info

vaccini lombardia covid prenotazione poste 2021
vaccini lombardia covid prenotazione poste 2021
E’ partita venerdì 2 aprile il nuovo sistema di prenotazione di Regione Lombardia, in collaborazione con Poste Italiane, per la vaccinazione massiva dei cittadini lombardi. Si comincia, esclusivamente, con i lombardi  tra i 75 e i 79 anni. Successivamente si sbloccheranno gli appuntamenti per le altre fasce d’età.

I numeri

“Ad oggi – ha ricordato Fontana – sono stati erogati 1.629.000 dosi di vaccino e il 63% degli over 80 ha ricevuto almeno una dose e il 28% anche una seconda dose. Stiamo dunque procedendo in maniera positiva e siamo confidenti che presto arriveranno maggiori quantità di vaccino necessarie ad affrontare la fase della vaccinazione massiva, cruciale per il futuro prossimo della nostra Regione”.

Un portale ad hoc per gli utenti lombardi

Quello messo in campo Poste Italiane su indicazione del governo lombardo, sarà un portale creato specificamente per Regione Lombardia e dedicato agli utenti lombardi che si sottoporranno alla vaccinazione massiva.

“Si tratta di un’infrastruttura dinamica, – ha spiegato Mirko Mischiatti di Poste Italiane – una piattaforma modulare sviluppata per gestire grandi volumi di traffico. Utilizza un linguaggio e delle tecnologie innovative ed è funzionale al numero di utenti che andranno ad accedervi. Importante è inoltre l’integrazione tra la piattaforma dell’Esercito che gestisce l’approvvigionamento dei vaccini e la piattaforma di Regione Lombardia. Questo infatti  aiuterà a garantire un controllo più attento all’intero ciclo della vaccinazione. La prenotazione digitale, inoltre, è svolta attraverso un algoritmo che tende a minimizzare la distanza tra utenti e centri vaccinali”.

Vaccinazione massiva, prenotazione su 4 canali differenti

La prenotazione è strutturata su quattro canali differenti. Il primo è il canale digitale che spiega la modalità di prenotazione (www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it) online dal 2 aprile. Il secondo prevede la prenotazione tramite call center (800 894 545). Il terzo riguarda la rete capillare dei 1.083 Postamat (presenti sul territorio regionale lombardo), da fruire con la tessera sanitaria. Il quarto, infine, si riferisce alla rete degli oltre 4.000 portalettere presenti in Lombardia. I postini rilasceranno quindi la ricevuta necessaria all’utente per presentarsi al centro di erogazione dei vaccini. La prenotazione è diretta e non necessita di una pre-adesione.

Si proseguirà il 9 aprile anche con l’attivazione delle prenotazioni per i soggetti fragili o con disabilità grave non direttamente seguiti da una struttura ospedaliera.
Il Piano regionale vaccini potrà subire modifiche e integrazioni in base alla disponibilità dei vaccini e all’evoluzione dell’ epidemia sul territorio regionale.
vaccinazione lombardia campagna massiva
Sistema di prenotazione:
 www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it
In alternativa è possibile prenotare anche: tramite sportello Postamat, anche se non sei correntista, inserendo la tessera sanitaria, il cap di residenza/domicilio e il tuo numero di cellulare con l’aiuto dei Portalettere, che possono effettuare per te la prenotazione
 telefonando al numero verde 800 894545
A partire dal 2 aprile, se hai un’età tra i 79 e i 75 anni, puoi prenotare la tua vaccinazione online: la procedura è semplice e guidata e ti consentirà in pochi minuti di fissare il tuo appuntamento scegliendo luogo, data e orario della tua prenotazione.
Dal 9 aprile, anche cittadini in condizione di fragilità indicati fra le categorie prioritarie, o con disabilità grave ai sensi della legge 104 art. 3 comma 3, potranno accedere al sistema di prenotazione online .

 

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Supermercati aperti a Pasqua e Pasquetta anche in zona Rossa

L25
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Il giorno di Pasqua molti supermercati saranno chiusi o faranno orario ridotto. A Pasquetta prevista qualche apertura in più. Alcune regioni poi hanno adottato provvedimenti ad hoc. Ad esempio in Piemonte i supermercati saranno chiusi a Pasqua dalle ore 13 mentre non apriranno del tutto il giorno di Pasquetta

COOP – Le Coop hanno deciso di rimanere prevalentemente chiuse, ma ci sono casi particolari in alcune regioni. In Liguria a Pasqua sono aperti i super (non gli iper), a Roma saranno aperti a Pasquetta con orario ridotto (la maggior parte dalle 8.30 alle 13), mentre le Coop di tutte le altre regioni e città saranno chiuse entrambi i giorni

Carrefour – In linea di massima i supermercati a marchio Carrefour saranno aperti sia a Pasqua sia a Pasquetta, in alcuni casi con limitazioni di orario.

Iper – I negozi a marchio Iper sono chiusi la domenica di Pasqua mentre sono per lo più aperti lunedì 5 aprile con orari talvolta ridotti.

LIDL – La catena Lidl ha scelto di chiudere a Pasqua e aprire a Pasquetta, per lo più dalle 9 alle 13

CONAD – Conad non ha dato indicazioni fisse tramite il Consorzio Nazionale. Ogni socio imprenditore decide in autonomia gli orari di apertura dei punti vendita. L’orientamento di massima sembra quello di aprire lunedì, con poche aperture la domenica

PAM – La catena Pam ha scelto di chiudere la domenica e rimanere aperta il lunedì

UNES – Infine Unes ha deciso per la chiusura generale domenica, mentre a Pasquetta le aperture potrebbero subire variazioni di orario da negozio a negozio

 

In zona rossa, compreso il periodo di Pasqua, i negozi che possono restare aperti secondo Dpcm sono i seguenti:

  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande (ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimenti vari)
  • Commercio al dettaglio di prodotti surgelati
  • Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici
  • Commercio al dettaglio di prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2), ivi inclusi gli esercizi specializzati nella vendita di sigarette elettroniche e liquidi da inalazione
  • Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (ICT) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4)
  • Commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro piano e materiali da costruzione (incluse ceramiche e piastrelle) in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari
  • Commercio al dettaglio di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura e per il giardinaggio
  • Commercio al dettaglio di articoli per l’illuminazione e sistemi di sicurezza in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di giornali, riviste e periodici
  • Commercio al dettaglio di articoli di cartoleria e forniture per ufficio
  • Commercio al dettaglio di confezioni e calzature per bambini e neonati • Commercio al dettaglio di biancheria personale
  • Commercio al dettaglio di articoli sportivi, biciclette e articoli per il tempo libero in esercizi specializzati
  • Commercio di autoveicoli, motocicli e relative parti ed accessori
  • Commercio al dettaglio di giochi e giocattoli in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati (farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica)
  • Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di cosmetici, di articoli di profumeria e di erboristeria in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
  • Commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali domestici in esercizi specializzati
  • Commercio al dettaglio di materiale per ottica e fotografia
  • Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento
  • Commercio al dettaglio di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
  • Commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali
  • Commercio al dettaglio ambulante di: prodotti alimentari e bevande; ortofrutticoli; ittici; carne; fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti; profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti; biancheria; confezioni e calzature per bambini e neonati
  • Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet, per televisione, per corrispondenza, radio, telefono
  • Commercio effettuato per mezzo di distributori automatici
  • Servizi per la persona:
  • Lavanderia e pulitura di articoli tessili e pelliccia
  • Attività delle lavanderie industriali
  • Altre lavanderie, tintorie
  • Servizi di pompe funebri e attività connesse

Restano chiusi i negozi di abbigliamento per adulti, i centri commerciali e i mercati, fatto salvo per le attività di vendita di soli generi alimentari, prodotti agricoli, fiori e piante.

All’interno dei centri commerciali restano aperti supermercati, punti vendita di generi alimentari, edicole, tabaccai, farmacie, parafarmacie e presidi sanitari

Come specificato nelle FAQ del Governo, i supermercati e i negozi che vendono generi alimentari o beni di prima necessità e che quindi rimangono aperti in zona rossa possono vietare l’acquisto di beni e prodotti diversi da quelli alimentari e di prima necessità. L’esercente deve organizzare gli spazi in modo da precludere ai clienti l’accesso a scaffali o corsie in cui questi altri prodotti sono riposti, o nel caso in cui ciò non sia possibile, devono essere rimossi dagli scaffali i prodotti la cui vendita non è consentita. Tale regola vale per qualunque giorno di apertura, feriale, prefestivo o festivo.

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Vacanza in Russia: il pacchetto comprende anche il vaccino anti-Covid Sputnik

croce rossa termoscanner coronavirus 1
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Volare in Russia non solo per turismo, ma per vaccinarsi contro il Covid. E’ questa la proposta che arriva dall’Eurasian Travel di Bologna. “Siamo un piccolo tour operator di Bologna – dice in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Pietro Di Febo, direttore dell’Eurasian Travel, specializzato per viaggi in Russia e in Cina-. Dalla fine dello scorso anno, abbiamo avuto decine e decine di richieste per potersi vaccinare in Russia. Non ci siamo mai occupati di turismo medicale, anche se è un settore molto forte: c’è gente che si muove per rifarsi i denti, i capelli e cure estetiche in generale”.

“I costi – sottolinea – sono relativamente accessibili perché, come in Italia anche in Russia, i prezzi degli alberghi sono crollati: un hotel a 5 stelle che un anno fa a Mosca si comprava a 300 euro a notte ora viene a costare 60 massimo 80 euro. Si parte dai 1.700 euro a salire, volo escluso che va ad incidere per 300 massimo 400 euro. Abbiamo però anche richieste di vedere il Sud della Russia, in questi caso offriamo pacchetti molto complessi che costano 8.000-9.000 euro a persona”.

Il tour ha già fatto il pieno di prenotazioni: dopo soli pochi giorni circa 400 famiglie hanno confermato da tutt’Italia, oltre la metà sono residenti nelle province della Lombardia più colpite dalla pandemia. Bergamo e Brescia prima tra tutte. “Sono soprattutto persone che vanno dai 50 e i 60 anni. Ovvero italiani che sanno che dovranno aspettare ancora un po’ prima di essere vaccinate in Italia e sperano quindi in una apertura prima delle frontiere con la Russia. E cosa ancora più importante, vogliono essere loro a scegliere il vaccino a cui si sottoporranno”, conclude Di Febo.

Green Pass, certificato UE per viaggiare durante la pandemia

Nelle prime dichiarazioni fornite a un gruppo di media internazionali, tra cui l’ANSA, Reynders ha infatti spiegato che il nuovo Green Pass  «non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi tra gli Stati membri, facilitare gli spostamenti dei cittadini europei e far ripartire il turismo in vista dell’estate».

La proposta legislativa della Commissione europea, che introduce il “certificato verde digitale”, istituisce un quadro comune per facilitare la libera circolazione sicura all’interno dell’UE durante la pandemia. Secondo la Commissione, i cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test (test NAAT/RT-PCR o test rapido antigenico) o di essere guariti dal Covid-19 e avere sviluppato gli anticorpi. Questi i contenuti chiave del nuovo Green Pass.

La Commissione aprirà uno “sportello” per garantire che i certificati possano essere verificati in tutta l’Unione e sosterrà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei pass. Gli Stati membri restano comunque responsabili nella decisione sulla scelta delle restrizioni di salute pubblica per i viaggiatori, ma dovranno applicare tali deroghe allo stesso modo ai viaggiatori in possesso di Green Pass. Ciò implica anche che se uno Stato membro accetta la prova della vaccinazione per eliminare determinate restrizioni di salute pubblica, come i test o la quarantena, allora sarà tenuto ad accettare, alle stesse condizioni, anche i certificati di vaccinazione emessi in base al sistema dei Green Pass.

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WOW Spazio fumetto compie 10 anni

wow museo del fumetto 1
wow museo del fumetto 1

Uno dei musei più particolari di Milano ha compiuto il 1° aprile dieci anni. Un compleanno speciale ma senza festeggiamenti e che si spera, che potrà ripartire presto, prima che sia troppo tardi.

WOW Spazio fumetto compie 10 anni

Era il 1° aprile 2011 quando, alla presenza del sindaco di Milano e dell’assessore alla cultura, venne inaugurato a Milano WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto, dell’Illustrazione e dell’Immagine animata, nello storico stabile di Viale Campania 12 (ex deposito ATM ed ex Fabbrica Motta).  Da allora sono trascorsi dieci anni di grandi soddisfazioni, sale piene con momenti emozionanti, dibattiti, rassegne cinematografiche, concerti e spettacoli, con più di 200 mostre all’attivo e oltre mezzo milione di visitatori, incontri con protagonisti del mondo del fumetto internazionale, un amichevole gemellaggio con il Museo del Fumetto di Bruxelles e tante collaborazioni con altri Paesi europei e oltreoceano.

Quest’anno, nonostante l’anniversario importante, WOW Spazio Fumetto non ha potuto aprire le sue porte ai visitatori per via dell’ordinanza che impone la chiusura precauzionale anti-Covid, ma quel che è peggio è che rischia di non poter più portare avanti nessuna attività. Mancano sostegni per far fronte a tanti costi vivi (affitti dello stabile e dei depositi, utenze, assicurazioni, tasse e oneri amministrativi, eccetera), che si accumulano ogni mese anche a museo chiuso: non potendo contare sul sostegno di sponsor importanti, le risorse della Fondazione Franco Fossati, l’ente che gestisce il museo, sono quasi esauste.

Per celebrare la ricorrenza giovedì 1° aprile, sulla pagina facebook del Museo, alle ore 18.00, è stata diffusa una visita guidata virtuale alla mostra “AMAZING! – 80 (e più) anni di supereroi Marvel”, l’esposizione avviata e poi sospesa per l’emergenza sanitaria, per consentire a tutti almeno un “assaggio” di fronte alla triste possibilità di non poterla riaprire al pubblico in tempi brevi.

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Scalo Milano tra i primi tre migliori outlet italiani

scalo milano
scalo milano

A 4 anni dall’apertura, l’outlet milanese è 3° in Italia e 11° in Europa tra gli outlet di grandi dimensioni stilata dall’Outlet Centre Performance Report Europe.

Scalo Milano tra i primi tre migliori outlet italiani

– L’OCPRE – Outlet Centre Performance Report Europe condotto da Ecostra e Magdus – ha scattato una fotografia a livello europeo, intervistando i manager di 1.149 negozi, appartenenti a circa 110 marche prodotte da 76 brand internazionali, per verificare le performance e la tenuta del rapporto con le proprietà in relazione ai mutati bisogni.

Se il primo posto lo riconferma l’inglese Bicester Village nell’Oxfordshire, nei successivi quattro si collocano strutture prossime a grandi città come il The Village di Villefontaine, a pochi passi da Lione; Las Rozas Village, outlet cittadino di Madrid; La Roca Village, nei pressi di Barcellona; Outletcity Metzingen, alle porte di Stoccarda. In Italia l’exploit è di Scalo Milano Outlet & More, a poco più di 4 anni dall’apertura, l’outlet della città metropolitana di Milano si colloca al 3° posto in Italia e all’11° in Europa facendo dell’innovazione, trasformazione digitale e di un rapporto di sostegno alle difficoltà dei propri partner commerciali il suo obiettivo principale.

Tra le novità annunciate dall’outlet c’è Future Vision Plan che prevede delle azioni concrete in ottica di sostenibilità e trasformazione digitale per essere sempre più in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) posti dall’Agenda 2030 UE. Il punto di partenza sarà un nuovo multipiano di 20.000 mq con ulteriori 800 posti auto, la prima realtà in Italia a perseguire la certificazione “Parksmart”, propedeutico all’ampliamento dell’outlet che porterà all’apertura nel 2023 di circa 45 nuovi negozi e che creerà altri 300 posti di lavoro che si aggiungono ai già 1200, diventando così una delle realtà più importanti dell’area sud di Milano.

A questo si aggiunge la realizzazione di una piazza sopraelevata dove troverà spazio sia una ristorazione innovativa di alto livello che nuovi brand premium del mondo fashion. Il tutto collegato al parcheggio multipiano tramite una passerella dedicata. In un’ottica votata alla visione del futuro 2030 verranno realizzati inoltre 1.500 metri quadrati di uffici desinati al coworking.

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Birra Menabrea Limited Edition : la dedica a Milano con il Duomo stampato sull’etichetta

birra menabrea bottiglia duomo milano
birra menabrea bottiglia duomo milano

Birra Menabrea Limited Edition: una chicca per collezionisti

L’Italia a tutta birra. Con una serie di bottiglie in edizione limitata Birra Menabrea rende omaggio al nostro Paese.

La bellezza e l’unicità delle città italiane si esprimono anche attraverso la veste grafica che personalizza le bottiglie, con delle bellissime immagini dedicate agli elementi più caratterizzanti delle varie città selezionate, per questa prima emissione.

Il più antico birrificio attivo in Italia, ha da sempre nel cuore quell’Italia che si contraddistingue per la sua bellezza, attaccamento e valorizzazione del territorio e delle tradizioni.

Birra Menabrea presenta una linea di 12 bottiglie in limited edition dedicate ad altrettante città: Torino, Milano, Napoli, Firenze, Venezia, Pisa, Roma, Genova, Siena, Verona, Palermo, Bologna per celebrare il bello dell’Italia.

La speciale skin della bottiglia della più classica delle birre Menabrea Lager è caratterizzata dalle immagini iconiche delle diverse città e da frasi celebri di poeti, scrittori e personaggi famosi che hanno celebrato quei luoghi. La bellezza e l’unicità del territorio italiano diventano così un “vestito” per la bottiglia di Birra Menabrea. Un invito e un auspicio per ritrovare un #ItaliaAtuttaBirra.

Le speciali bottiglie, disponibili dai distributori, potranno essere ordinate in cartoni da 24 o assortite secondo richiesta in comode cassettine da 12.

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I mercati rionali di Milano : 5 boutique a cielo aperto da provare !

mercati scoperti milano
mercati scoperti milano

A tutti piacerebbe fare la spesa al mercato un po’ più spesso: per passeggiare tra le vie di Milano, che diventano boutique a cielo aperto, cercare i pomodori più buoni d’Italia, assicurarsi che dal produttore al consumatore ci sia un ponte decisamente breve – quasi a pensare che la terra e il consumatore siano divisi soltanto dal tragitto dalla campagna alla città. A informarsi bene potrebbe essere anche così, e sarebbe un piacere sentire le voci dei commercianti che recitano “mandarini a 1 euro al kg” e poi acquistarli.

Milano non si tira indietro a offrire ai propri cittadini – e non solo – la possibilità di fare dello street urban shopping un appuntamento fisso di quartiere, dove la comunità si riunisce per riempire le dispense. Andare al mercato oggi è un momento collettivo fra personaggi divertenti, coppie di anziani che si accompagnano mano nella mano, o studenti Erasmus che preferiscono la spesa all’aria aperta a prezzi ragionati, nel rispetto dell’ambiente (l’utilizzo di plastica è molto più limitato che nelle catene commerciali).

Ogni quartiere ha il suo mercato in giorni ben stabiliti, spesso a cadenza settimanale. Noi ne abbiamo selezionati cinque ben forniti :

Mercato di via Fauché

Aperture: martedì 7:30 – 14:00 e sabato 7:30 – 18:00

Si tratta di uno dei mercati più grandi della città. E’ un luogo “ben frequentato”, che unisce gli abitanti dei quartieri Gerusalemme e Isola, ma c’è chi, anche da Milano sud, attraversa l’intera città per cercare la tenda giusta fra le meravigliose stoffe in vendita. Fauche’ infatti non vende solo frutta: ci sono bancarelle di vestiti firmatitessuti, piante; tre o quattro banchi dedicati ai fiori che riempiono di colore la via. I prezzi sono variabili, ma può capitare che un capo di abbigliamento sia costoso come se provenisse da una boutique privata.

Mercato Comunale della Darsena

Aperture: lunedì, 08:30 – 13:00; dal martedì al sabato, 08:30 – 13:00 e 16:00 – 20:00.

Chiusura: domenica.

Fra i mercati della città ci sono quelli Comunali: piccole piazze al coperto con negozi (per lo più gastronomici) dolcemente incastrati all’interno di casupole gialle. Se ne contano in tutto 21, facilmente riconoscibili, sparsi per tutta la città. Questi spazi sono aperti tutti i giorni e, oggi, sono molto frequentati soprattutto a causa dei prezzi ultra vantaggiosi. Alcuni di essi fanno parte di quel puzzle nato dalla riqualificazione di numerose aree (più o meno) periferiche di Milano.

In questo gruppo rientra il noto Mercato Comunale della Darsena. Aperto nel 2015, si compone di circa 23 negozi fra l’esterno e l’interno. Questo mercato è di sicuro un punto spesa della città, ma anche un luogo di incontro per momenti di aggregazione sociale – come l’aperitivo – con un’offerta che spazia dai calici di vino ai panini con la svizzera, fino ad arrivare ai più semplici spuntini o ai centrifugati di frutta, ideali per una merenda sana ed economica.

Mercato di via Crema/via Piacenza

Apertura: venerdì, 7:30 – 14:00

Questo mercato raduna notoriamente tutti gli urban shopper di Porta Romana e dintorni (come Piazzale Lodi e parte della circonvallazione esterna che si affaccia lungo viale Toscana). I banchi di frutta e verdura qui hanno ottimi prezzi, così come è possibile trovare salumi e formaggi adatti a tutti i budget. La qualità è alta, la merce spesso di produzione locale. Molti i banchi di biancheria intima.

Mercato di via Osoppo

Aperture: giovedì e sabato, 7:30 – 14:00

Anche la zona di De Angeli ha il suo mercato. Quello di via Osoppo ha prezzi vantaggiosissimi per quanto riguarda i prodotti ortofrutticoli, meno per quelli di rosticceria. E’ conosciuto anche per il buon pesce fresco in vendita. L’atmosfera è rilassata, si respira il piacevole melting pot tra culture e abitudini di etnie diverse. Disponibilissimi i mercanti, con alcuni è anche facile fermarsi a chiacchierare per raccogliere nuove ricette e consigli culinari. Anche qui è possibile ammirare e acquistare i bellissimi fiori in esposizione.

Mercato di via Volturno / via Sebenico

Apertura: martedì, 7:00 – 14:00

«Nei giorni di mercato, il martedì e il sabato, non ci si può sposare né si può morire». La tradizione popolare non tramonta facilmente, così la memoria storica di Isola racconta e ricorda come il giorno del mercato di quartiere fosse un momento importante per tutta la comunità. Ancora oggi via Volturno e via Sebenico si popolano di gente che da Garibaldi a Isola va a comprare la frutta. I prezzi variano tantissimo, è possibile acquistare di tutto: scarpe, tessuti e oggettistica, anche se i prodotti ortofrutticoli vanno per la maggiore. Essendo uno dei mercato storici di Milano è sempre particolarmente affollato, ma in una giornata di sole il tempo vola veloce così come le code ai banchi.

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Viminale ai prefetti, controlli serrati per Pasqua : presidiati parchi, autostrade e stazioni

POLIZIA LOCALE
POLIZIA LOCALE

Controlli serrati in parchi, autostrade, stazioni

In vista delle festività pasquali l’attenzione delle forze dell’odine sul territorio dovrà essere rivolta alla verifica “del rispetto delle vigenti misure di contenimento del contagio, con particolare riguardo a quelle riguardanti i divieti per gli spostamenti. Verranno intensificati i controlli nelle aree urbane più esposte al rischio di assembramenti, nei parchi, sui litorali, sulle arterie stradali e autostradali, nelle stazioni, nei porti e negli aeroporti”. Così il Viminale dopo la riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduta dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese .

Per il rafforzamento dei controlli di polizia nei giorni di Pasqua, è previsto l’impiego di 70mila agenti. A partire dall’inizio dell’emergenza epidemiologica, ricorda il ministero, nell’ambito dei servizi effettuati quotidianamente sull’osservanza delle misure adottate dal Governo per il contenimento della diffusione del virus Covid-19, sono state controllate 3.894.431 persone e 9.795.830 esercizi commerciali (nel periodo 11 marzo 2020-28 marzo 2021)

Le regole di Pasqua e Pasquetta

Dal 3 al 5 aprile cambieranno poi anche le regole della zona rossa. A Milano e in Lombardia sarà vietato uscire di casa a meno che non vi siano motivi legati a lavoro, salute e necessità. Saranno però concesse alcune deroghe, come le visite a casa di amici e parenti. Una sola visita sarà consentita al giorno verso una abitazione privata. Inoltre, così come è stato per il periodo natalizio, potranno spostarsi un massimo di due persone, esclusi i minori di 14 anni. I bar e i ristoranti resteranno chiusi e resterà in vigore anche il coprifuoco notturno dalle 22 alle 5. L’attività fisica all’aperto sarà consentita nella sola forma individuale e nei pressi della propria abitazione.

Polizia, carabinieri e guardia di finanza, supportati dagli agenti della polizia locale, intensificheranno i controlli in parchi, Darsena e luoghi a rischio assembramento della città, mentre verrà rafforzata l’attività di monitoraggio anche agli accessi delle autostrade e nelle stazioni ferroviarie. Questo per evitare che i cittadini tengano comportamenti scorretti e rispettino le normative anti Covid.

 

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Prenotazione vaccino covid : si parte con il sistema Poste Italiane, ecco il calendario

bertolaso moratti
bertolaso moratti

“Posso annunciare che il programma di Poste sarà operativo dal 2 aprile”. Lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in conferenza stampa da Palazzo della Regione. La Lombardia, indietro nel piano immunizzazione Covid, ha anche annunciato che dal 12 aprile partirà la vaccinazione “massiva” per fasce d’età.

Il calendario del piano vaccinale

Il coordinatore della campagna vaccinale in Lombardia, Guido Bertolaso, ha quindi fatto il punto sul calendario del piano di vaccinazione massiva e del nuovo sistema di prenotazione. “A partire dal 12 aprile partiremo alle 8 di mattina a vaccinare la fascia tra i 75 e i 79 anni. Questa categoria sarà vaccinata con una media di 35mila dosi al giorno. Si tratta di una platea di 450mila lombardi, i quali potranno iniziare a prenotarsi già da domani. La prima dose per questa categoria potrebbe essere somministrata entro il 26 di aprile”.

Le prenotazioni per il vaccino anti-covid sul portale di Poste Italiane riservate alle
categorie estremamente vulnerabili, disabili e caregiver, non partiranno da domani, ma dal prossimo 9 aprile.

Il portale delle prenotazioni per tutte le informazioni e modalità : prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it .

Le fascia  anni 70-74

“Dal 15 aprile apriremo poi le prenotazioni per 70-74ennni, che sono 546mila e che saranno tutti vaccinati entro il 12 maggio, ma se avremo ulteriori forniture di vaccino, come è verosimile, pensiamo di salire alle 65mila somministrazioni al giorno e chiudere le prime somministrazioni per questa fascia l’8 maggio” – ha aggiunto Bertolaso -. Apriremo quindi la prenotazione per la fascia tra i 60 e 69 anni, che sono 1,2mln”.

Fasce anni 60-69 e 50-59

Dopo tocca alla categoria fra 60 e 69 anni, 1,18 milioni di persone, per le quali le prenotazioni partiranno il 22 aprile. “In base alle dosi disponibili potranno essere tutti vaccinati entro il 9 giugno, con maggiori dosi disponibili si partirebbe prima e si finirebbe il 18 maggio”. Dopo tocca ai 50-59 anni che potranno essere vaccinati tra il 10 giugno 16 luglio” ma con più vaccini si può chiudere tra il 19 maggio e il 7 giugno.

Gli under 49?

Le prenotazioni per i vaccini per gli under 49 partiranno dal 13 giugno se verrà confermata l’attuale capacità di dosi. La data potrà essere anticipata al 14 maggio se verranno aumentate le consegne. Infine toccherà ai 4 milioni di under 40 che dovrebbero essere vaccinati entro il 18 luglio con un numero consistente di dosi di vaccino disponibile oppure entro il 20 ottobre, se la fornitura dovesse essere esigua. “Sulla base del confronto con la struttura del commissario – ha concluso Bertolaso – i numeri che vi faccio vedere potranno slittare di un mese e un mese e mezzo”.

I vaccini attualmente disponibili sono:

– il vaccino Pfizer – destinato ai soggetti più anziani e/o più fragili;

– il vaccino Moderna – destinato ai soggetti più anziani e/o più fragili;

– il vaccino AstraZeneca – destinato ai soggetti, anche over 65, non identificati come estremamente vulnerabili.


Vicepresidente Moratti: piano lombardo in totalmente in linea con quello nazionale

“Quest’incontro con il generale Figliuolo e Fabrizio Curcio è stato per noi un momento prezioso – ha detto Letizia Moratti – che ci ha rassicurato rispetto al piano vaccini massivo che è totalmente in linea con il piano nazionale. Lo presenteremo nei prossimi giorni, quindi non lo anticipo. Voglio, però, dire che quest’incontro che è improntato alla leale collaborazione tra Governo e Regione, ci ha rassicurato e ci dà la certezza che siamo sulla strada giusta. Sono stati fatti degli errori? Sì. Li stiamo rimediando. Nonostante questo, la Lombardia, pur avendo ancora una forte pressione da Covid, è la Regione che ha vaccinato di più con 1.570.000 dosi con 85% dosi ricevute”.

“Pronti a partire con vaccinazioni nelle aziende” “La Lombardia è pronta a partire con la vaccinazione in azienda. C’è un tavolo tecnico con la commissione Salute, la nostra posizione è vaccinare nelle aziende solo i dipendenti e non i familiari”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti. “C’è un confronto aperto, un ulteriore confronto sarà il 7 aprile e la questione verrà portata in Conferenza Stato Regioni l’8. Noi siamo pronti ma aspettiamo di avere il piano vaccinale che ci darà il commissario”, ha concluso.

Vaccinazione massiva in Lombardia, al via il sistema di Prenotazione con Poste Italiane . Ecco tutte le info

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Sindaco Sala : il livello di occupazione a Milano con la crisi dovuta al Covid ha «fatto un passo indietro di 5 anni»

beppe sala milano
beppe sala milano

Il livello di occupazione a Milano con la crisi dovuta a Covid ha «fatto un passo indietro di 5 anni». E’ quanto ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine della conferenza stampa promossa da Comune e Diocesi per l’anniversario della creazione del Fondo San Giuseppe, per andare incontro a chi ha perso il lavoro con la crisi. «Noi siamo tornati ai livelli occupazionali pre Expo, quindi abbiamo fatto un passo indietro in termini occupazionali di 5 anni – ha detto -.

“Io non ho altre ricette serie oltre a un sapiente utilizzo dei fondi del Recovery plan”, ha aggiunto il sindaco.

“Conto tantissimo su quello, perché abbiamo tanti progetti pronti e Milano si candida a poter fare un grande cambiamento dal punto di vista delle infrastrutture, della mobilità, dell’ambiente, e delle case popolari”.

Sala ha poi ricordato che “quei fondi devono essere spesi necessariamente entro il 2026-2027, è importante avere già progetti pronti a livello definitivo ed esecutivo. Io in questi mesi sto cercando di preparare questi progetti in modo che se otterremo i fondi potremo ripartire. Quella è la via principale per garantire occupazione”.

“Spero il governa possa darci risposte in fretta per i fondi del Recovery fund, speriamo che a cavallo dell’estate possa esserci qualche conferma”, ha aggiunto il primo cittadino.

“Ho incontrato i ministri Franco, Giovannini, Cingolani e Colao e ho rimandato ieri a Franco un dossier che riepiloga tutti i progetti, ne parlerò anche col presidente del Consiglio, Mario Draghi. Da quel punto di vista il nostro lavoro lo abbiamo fatto”.

In città nonostante tutto ci sono “segnali positivi, gli interessi tra gli operatori del real estate ci sono e questa situazione ha portato a capire che c’è bisogno di appartamenti a prezzi più bassi e penso che in varie zone della città partiranno nuove iniziative e poi, piano piano, si tornerà col turismo e con la Milano frizzante” ma “da quello che capiamo, ci vorranno due anni per ricreare quel turismo solido e tornare a un lavoro significativo”, ha concluso.

 

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Decreto Legge firmato : vaccino obbligatorio per medici, farmacisti ed operatori sanitari. Sanzioni per i no-vax

infermieri 1200 1050x551 1
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Obbligo vaccinale non solo per il personale medico, ma anche per infermieri, operatori delle Rsa e lavoratori delle farmacie.

Il nuovo decreto Covid firmato dal Consiglio dei Ministri, prevede l’introduzione dell’obbligo di vaccinazione anti-Covid per tutti gli operatori del mondo sanitario.

Entro 5 giorni dall’entrata in vigore del decreto, ogni ordine professionale territoriale interessato dal provvedimento deve trasmettere l’elenco dei suoi iscritti, così come devono farlo per i loro dipendenti i datori di lavoro di questi operatori.

Entro dieci giorni dalla ricezione degli elenchi, le Regioni e le Province autonome devono verificare se questi soggetti si siano già vaccinati. Chi non risulta vaccinato o non ha presentato richiesta per farlo, viene segnalato all’azienda sanitaria locale. La quale invita questi soggetti a presentare, entro cinque giorni, documentazione di avvenuta vaccinazione, o il suo differimento o la richiesta di essere sottoposti a somministrazione delle dosi.

Oppure spiega perché non si è sottoposto al vaccino, in caso di problemi di salute come specificati nel decreto. Se non viene presentata questa documentazione, l’azienda sanitaria locale invita il soggetto a ricevere la vaccinazione.

Le sanzioni per chi non rispetta obbligo saranno: demansionamento o sospensione.

Nel caso in cui non venga osservato l’obbligo vaccinale, l’azienda sanitaria lo comunica sia all’interessato che al suo datore di lavoro e all’ordine professionale di appartenenza. Con questo atto “determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2”.

Inoltre si prevede la sospensione da parte dell’ordine professionale di appartenenza. Una volta ricevuta la comunicazione, il datore di lavoro affida al soggetto che non si è vaccinato mansioni diverse, anche inferiori, con il corrispondente trattamento salariale, il che vuol dire che è possibile una diminuzione dello stipendio. Nel caso in cui non sia possibile affidare nuove mansioni a questi soggetti, allora è possibile ricorrere alla sospensione dal lavoro senza retribuzione o compensi.

Sanitari no-vax sospesi sino a fine anno

E durerà al massimo sino al 31 dicembre del 2021 la sospensione dei sanitari no vax. La sanzione scadrà prima se gli interessati ci ripenseranno e si sottoporranno alla vaccinazione o comunque al completamento del piano vaccinale.La sospensione interverrà solo se non sarà possibile l’assegnazione a mansioni diverse del lavoratore che non implicano il rischio di diffusione del contagio.

VACCINI ANCHE IN FARMACIA

Via libera alle vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie: i farmacisti potranno dunque somministrare direttamente il vaccino, previa la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall’Istituto superiore di sanità, ma saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi.

Le modalità operative per la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale sono indicate nell”Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma e Assofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2′, firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

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