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mercoledì, Giugno 18, 2025
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L’INTER vince lo scudetto, i tifosi invadono Piazza Duomo per i festeggiamenti

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INTER UFFICIALMENTE CAMPIONE D’ITALIA

Steven Zhang, presidente dell’Inter, ha celebrato su Instagram la vittoria dello Scudetto da parte dei nerazzurri.

«Grazie a tutti», questo il messaggio pubblicato da Zhang al termine del match tra Sassuolo Atalanta, che ha garantito la matematica alla squadra di Antonio Conte.

L’Inter vince lo Scudetto 2020/2021. Arriva a inizio maggio, con quattro giornate di anticipo, la matematica vittoria del titolo italiano per la formazione nerazzurra, che in virtù del successo di Crotone e dello stop dell’Atalanta in casa del Sassuolo, si laurea Campione d’Italia.

Una festa attesa undici anni per i tifosi dell’Inter, la prima gioia dopo il Triplete di Mourinho nel 2010. Dopo il successo dei cugini nel 2011, l’era della Juventus con nove titoli consecutivi ed ora lo Scudetto per i nerazzurri, proprio con Antonio Conte, autore della rinascita bianconera a inizio decennio.

Dopo una prima stagione con il secondo posto finale a poche lunghezze dalla Juventus, l’Inter ha conquistato lo Scudetto 20/21 dopo aver superato il Milan in classifica, allungando su tutte le rivali con una serie incredibili di vittorie, culiminate con quella decisiva a Crotone.

Conte: “Uno dei successi più importanti della mia carriera”

“Questo è di sicuro uno dei miei successi più importanti in carriera. Non era una scelta facile venire all’Inter dove comunque la squadra non era competitiva per vincere qualcosa di importante. Ho accettato la sfida con grande voglia e penso che con il lavoro siamo stati ripagati di tutti i grandi sacrifici che abbiamo fatto”

 

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SMART WORKING, cosa cambierà da maggio? 10 risposte alle vostre domande

telelavoro
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Smart working, via il limite del 50%: cosa significa e cosa succede ora negli uffici pubblici.

Passata l’emergenza sanitaria per molti italiani il “telelavoro” è rimasto comunque la regola, tanto che a oltre un anno dallo scoppio della pandemia da Coronavirus in Italia ci sono ancora 5,4 milioni di lavoratori dipendenti “agili” (oltre 7 milioni se si considerano anche gli autonomi, il 32% del totale) secondo le stime della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, rispetto ai 500mila dell’era pre Covid e agli 8 milioni di marzo 2020.
Per oltre 7 aziende su 10 i vantaggi dello smart working superano le criticità tanto che il 68% – secondo un’indagine condotta dall’Associazione dei direttori del personale Aidp – ha deciso che prolungherà le attività da remoto anche nella fase di ritorno ad una “nuova normalità”.
Dalla procedura per richiederlo alle regole per i dipendenti pubblici, dal diritto alla disconnessione ai buoni pasto, vediamo in 10 domande e risposte i punti chiave del lavoro agile, destinati a restare anche quando sarà finita l’emergenza.

Fino a quando è possibile fare smart working senza accordo individuale? Cosa succederà dopo?

Il decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 (decreto Riaperture) ha prorogato lo stato di emergenza al 31 luglio 2021 (articolo 10, comma 1): è stato così esteso a questa data il termine per l’utilizzo della procedura semplificata di comunicazione dello smart working.

Non servirà dunque l’accordo individuale tra azienda e lavoratore per avviare o proseguire il lavoro agile. Del resto anche l’aggiornamento delle regole anti Covid da rispettare sui luoghi di lavoro incentiva lo smart working con una serie di previsioni:

– la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli che possono funzionare con il ricorso al lavoro agile e da remoto;

– l’utilizzo del lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione.

E il regime semplificato di smart working potrebbe essere addirittura prorogato fino a settembre prossimo: la possibilità allo studio del governo è emersa nel corso del tavolo di confronto del 27 aprile tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, Cgil Cisl Uil e Ugl e le associazioni datoriali. Le imprese avrebbero chiesto un tempo maggiore, almeno fino a dicembre ma il governo si è limitato ad ipotizzare lo spostamento della data dal 31 luglio alla fine di settembre.

Per il futuro, invece , la strada tracciata dall’esecutivo prevederebbe la possibilità che il lavoro agile possa proseguire sulla base di “accordo quadro volontario “ fra le parti sociali, magari con il supporto di incentivi fiscali e altro.

Quando torneremo alla normalità, dunque, per lo smart working saranno necessari gli accordi individuali previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 81/2017.

Come funziona lo smart working nel settore pubblico?

Le regole sono diverse nel settore della Pa. Il decreto proroghe, varato dal governo il 29 aprile, ha fatto saltare l’obbligo dello smart working al 50% nella pubblica amministrazione, introducendo un’importante novità: il lavoro agile nel settore pubblico si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno.
Nel dettaglio la norma conferma lo smart working senza bisogno del preventivo accordo individuale anche nel pubblico impiego fino a massimo il 31 dicembre 2021, mentre per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico la scadenza viene legata a quella dello stato di emergenza, cioè il 31 luglio.
La misura però non si limita a intervenire sulle regole straordinarie applicate durante la pandemia ma anche sul nuovo sistema organizzativo a regime del settore pubblico: per le attività che si possono condurre con modalità smart le norme sui piani organizzativi per il lavoro agile (I cosiddetti Pola) prevedevano che i dipendenti si potessero avvalere dello smart working “almeno per il 60%” nell’ambito dei piani organizzativi e per minimo “il 30%” in caso di mancata adozione dei Pola. Ora la percentuale del 60% sparisce e il minimo passa dal 30% al 15%.

3) Chi lavora in smart working ha diritto al bonus baby sitter?

Gli ultimi provvedimenti del Governo Draghi hanno escluso dai beneficiari del voucher baby sitter gli smart worker, per cui se un lavoratore svolge la sua prestazione in modalità agile non ha diritto a chiedere questa agevolazione.
La ministra per la famiglia Elena Bonetti ha tuttavia dichiarato che il bonus baby sitter verrà esteso anche a chi lavora in smart working e ha bambini piccoli non autonomi durante la didattica a distanza.
«I criteri di assegnazione del voucher baby sitter vanno definiti a prescindere dalla modalità di lavoro – sottolinea Arianna Visentini, ceo di Variazioni, società di consulenza nata 10 anni fa per affiancare imprese e enti pubblici nella ricerca e nello sviluppo di percorsi di innovazione organizzativa – . Se si escludono dai beneficiari del voucher gli smart worker, il lavoro agile viene configurato come misura di welfare e come sostituto delle indennità di genitorialità trasferendo in questo modo i costi della conciliazione sull’azienda, con il rischio di diminuire la produttività delle persone in smart working. Qui c’è una grossa contraddizione: non si riconosce il voucher baby sitter quando si è in smart working e allo stesso tempo si chiede che una donna o uomo a casa con figli possa garantire il lavoro a distanza».

Esiste qualche obbligo di concessione dello smart working ai genitori?

In linea generale la risposta è no. Prima del Covid la legge di bilancio 2019 ( 30 dicembre 2018, n.145) ha, tuttavia, introdotto una corsia preferenziale per la concessione dello smart working alle madri nelle aziende che lo implementavano.
Il datore di lavoro che introduce in azienda il lavoro agile – secondo quanto stabilito dalla legge – deve riconoscere priorità alle richieste di svolgimento dell’attività in smart working alle lavoratrici nei tre anni successivi alla fine del periodo di maternità obbligatoria.

Il decreto Covid, in via temporanea, reintroduce dal 13 marzo fino al 30 giugno 2021 la possibilità – già prevista, con alcune differenze, per alcuni periodi del 2020 – per i lavoratori dipendenti di ricorrere al lavoro agile o, in alternativa, ad un congedo straordinario retribuito, per il periodo corrispondente ad alcune fattispecie relative al figlio minore, rispettivamente, di 16 o di 14 anni.

Le lavoratrici ai primi mesi di gravidanza hanno diritto allo smart working?

Solo in caso di caso di gravidanza a rischio, il datore di lavoro può offrire la possibilità di scegliere alle neo-mamme di proseguire il lavoro in sicurezza attraverso la modalità smart.

Ci sono regole particolare se il lavoratore in smart working si ammala?

La malattia resta un evento tutelato dalla legge, in cui non si svolge in alcun caso la prestazione lavorativa. Lo smart working non va quindi ad inficiare regole giuslavoristiche imprescindibili.

Il lavoratore smart ha diritto ai permessi?

Anche i permessi sono un patrimonio del dipendente per soddisfare esigenze ordinarie e di norma non sono un capitolo toccato dalla policy dello smart working. Ma indirettamente possono essere condizionati dall’introduzione del lavoro agile.

L’azienda, se non mette a punto un regolamento efficace dal punto di vista dell’organizzazione dei permessi, al di là della policy di lavoro agile, potrebbe correre il rischio di ritrovarsi con esubero di permessi non fruiti accumulati.

I lavoratori fragili e quelli che hanno figli disabili possono accedere più facilmente allo smart working?

Il decreto legge 17 marzo 2020, n.18 ha introdotto da un lato il diritto allo smart working:
– per i lavoratori disabili ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92;
– per i lavoratori che hanno un componente diversamente abile all’interno del nucleo familiare ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92, se compatibile con la prestazione lavorativa.

Dall’altro: la precedenza nell’accesso allo smart working per i lavoratori fragili.
In particolare il decreto legge 14 agosto 2020, n.104 prevede la possibilità di accedere allo smart working venendo adibiti a diverse mansioni, purchè ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento contrattuale oppure svolgere da remoto specifiche attività formative professionalizzanti.

Chi lavora in smart working ha diritto al buono pasto?

buoni pasto non sono un diritto previsto dalla legge: il ticket spetta se lo prevede il contratto collettivo applicato o il contratto di lavoro individuale. In caso affermativo dunque, anche il lavoro agile ha diritto ai buoni pasto. Secondo l’Agenzia dell Entrate – risposta a interpello 123/2021 – il buono pasto può essere corrisposto da parte del datore in favore dei dipendenti assunti, sia a tempo pieno che a tempo parziale, incluse le ipotesi in cui l’articolazione dell’orario di lavoro non preveda una pausa per il pranzo. Dunque, la normativa tiene conto che la realtà lavorativa è sempre più caratterizzata da forme di lavoro flessibili. conseguenza, i buoni pasto assegnati ai lavoratori agili hanno diritto alle agevolazioni fiscali.

Lo smart worker ha diritto a disconnettersi?

La legge 81/2017 sul lavoro agile si limita a contenere un riferimento generico e indiretto a l diritto alla disconnessione (nel solco della adeguata tutela della salute del lavoratore), rimettendone la specifica regolamentazione all’accordo individuale tra datore e lavoratore. Ma importanti novità stanno per arrivare. Le commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno infatti approvato un emendamento al decreto Covid che riconosce «alla lavoratrice o al lavoratore che svolge l’attività in modalità agile il diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche, nel rispetto degli eventuali accordi sottoscritti dalle parti e fatti salvi eventuali periodi di reperibilità concordati».
La disconnessione, inoltre, «non può avere ripercussioni sul rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi». Per la Pa resta la disciplina dei contratti collettivi.

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LOMBARDIA: apertura prenotazioni vaccini per fascia 16-49 anni con patologie

vaccini lombardia covid
vaccini lombardia covid

LOMBARDIA – Prosegue la campagna vaccinale anti Covid-19 in Lombardia.

La Regione Lombardia fa sapere che a partire dalle ore 18 di   sabato 1 maggio, in Lombardia, sarà estesa la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19 alla fascia d’età 16-49 anni (nati 1972-2005) con esenzione per patologia.

 L’esenzione per patologia che permette la prenotazione è un’esenzione per malattia cronica: si tratta di cittadini affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19.

Come si prenota il vaccino

Per le prenotazioni online è necessario collegarsi al sito https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/ e tenere a portata di mano il Numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale.

Possibili anche le prenotazioni al call center al numero 800 894 545; tramite i Postamat di Poste Italiane o attraverso i portalettere.

Moratti: la Lombardia sta correndo

Ieri la vice presidente della Regione e assessora al Welfare Letizia Moratti ha detto: “Confermo che entro l’estate tutti cittadini lombardi aventi diritto e quelli che lo desidereranno, saranno vaccinati”, se arriveranno i vaccini. “Dopo una partenza difficile e dopo essere passati dalla piattaforma Aria a quella di Poste, che ho voluto io – ha detto Moratti in merito alla campagna vaccinale – ora stiamo correndo”. “

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Variante indiana : falsi tamponi per arrivare in Italia, “con 30 dollari si prende l’aereo anche se malati”

materiale Cina
materiale Cina

Passeggeri atterrati a Fiumicino ammettono di aver pagato un finto certificato prima di  prendere l’ aereo

La variante indiana rischia di non essere fermata nonostante i divieti messi a punto dal ministero della Sanità italiana. Nell’ultimo volo arrivato a Fiumicino dall’India, il 9% dei passeggeri (compresi due membri dell’equipaggio), è risultato positivo al coronavirus. E questo nonostante avessero tutti un certificato di negatività. Questo è stato possibile perché, come ammesso da alcuni, hanno acquistato un certificato falsificato prima di partire.

A raccontare queste incredibili storie ci ha pensato il quotidiano Il Messaggero che ha sentito diversi passeggeri arrivati mercoledì sera a Fiumicino provenienti da Nuova Delhi. “Il tampone non l’ho fatto, ma ho pagato per farmi rilasciare un falso certificato col timbro”, racconta uno dei 223 passeggeri che però, appena arrivato in Italia è stato subito sottoposto a tampone rapido.

Per 30 dollari il finto tampone – Così è stato possibile aggirare l’obbligo che è previsto anche in India: si parte solo se si è in possesso di un tampone negativo fatto entro 48 ore dalla partenza. Sono però gli stessi media indiani a raccontare del mercato nero dei certificati fasulli, laboratori che falsificano i rapporti che vengono chiusi dalle autorità. Ma per uno che viene scovati chissà quanti restano ancora operativi e permettono a malati Covid di andare in giro a infettare la popolazione.

Australiani di rientro da India rischiano il carcere

Come ha riportato l’ANSA, i cittadini australiani che rientrano dall’India potrebbero rischiare fino a 5 anni di carcere e multe dopo che il governo ha bandito all’inizio di settimana i viaggi dal Paese asiatico. Lo riferisce la Bbc. Il ministro della Salute ha spiegato che la misura è “basata sulla proporzione di persone in quarantena che ha contratto il Covid-19 in India”, Paese alle prese con una nuova esplosione di contagi. Sono circa 9000 gli australiani in India, di cui 600 sono considerati vulnerabili. E’ la prima volta che gli australiani vengono criminalizzati per aver fatto rientro nel loro Paese, riportano i media locali. (ANSA).

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Birra Corona in lattina, in arrivo il nuovo formato per l’aperitivo

birra corona lattina
birra corona lattina

Corona lancia la sua birra in lattina

La storica birra Corona Extra sbarca sugli scaffali dei negozi nell’inedito formato lattina da 33 cl. Non sostituirà l’iconica bottiglia in vetro.

La lattina in alluminio di Corona Extra viene venduta nel classico formato da 33 cl e verrà distribuita a livello della grande distribuzione organizzata, quindi sbarcherà sugli scaffali dei supermercati e dei negozi, e verrà posizionata anche nell’area snack.

Anche in questa stagione così particolare, Corona invita tutti a disconnettersi dalla routine quotidiana per cercare il proprio momento di relax. Per questo, ha deciso di offrire ai suoi consumatori un nuovo formato, leggero e pratico, perché facile da trasportare e semplice da aprire.

La lattina in alluminio è adatta al consumo on the go per un momento di relax non solo domestico, ma anche all’aria aperta in città, nel proprio angolo di paradiso preferito, dove potersi rilassare, divertire e riconnettere con sé stessi.

Corona affianca dunque la lattina all’iconica bottiglia per stare insieme ancor di più ai propri consumatori nella ricerca degli angoli di paradiso e di relax, ovvero i momenti che vengono raccontati nella nuova campagna ADV Dove Inizia il Paradiso e in tutta la campagna digital dedicata al momento dell’aperitivo.

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Il tampone lecca lecca, le ricercatrici della Statale : “Funziona, ma non è riconosciuto dal ministero”

tampone lecca lecca
tampone lecca lecca

“Lo abbiamo pensato per i bambini perché a differenza del tampone nasofaringeo questo basta tenerlo in bocca un minuto, come un lecca lecca”. Si basa infatti sulla saliva il tampone Lollipop messo a punto da un team di ricercatrici dell’Università degli Studi Milano e che negli ultimi mesi è stato oggetto di alcune sperimentazioni nelle scuole, in aziende e in una casa famiglia.

Il test, che viene processato in laboratorio ricercando Rna del virus, assicura meno invasività e, spiegano dal team, anche una maggior capacità di trovare il virus in anticipo: “L’affidabilità è la stessa ma – racconta Elisa Borghi, professoressa associata di Microbiologia clinica – siccome il virus si replica prima nella saliva, si può trovarlo anche nelle fasi pre-sintomatiche, da 1 a 5 giorni in anticipo che con il molecolare classico”. Tutto molto bello, o quasi. Perché il tampone lecca lecca, che sarà usato da Regione Lombardia come strumento di screening nelle scuole, manca ancora di un vaglio a livello nazionale.

Come riporta Repubblica,se è vero infatti che c’è stata un’apertura da parte del ministero della Salute, che ha riconosciuto come tutti i test autorizzati in Paesi del G7 possano essere utilizzati anche in Italia e che la fase di validazione di Lollipop sia in corso, le ricercatrici vorrebbero un riconoscimento nazionale per questa metodologia soprattutto per ciò che concerne la saliva come base valida ai fini della ricerca del virus: “La nostra richiesta era partita il 12 gennaio e – racconta Valentina Massa, docente associata di Biologia applicata – questo test lo facevano solo negli Usa. All’epoca capivamo l’effetto novità, ora no. Non abbiamo risposte e non capiamo perché”.

I costi del tampone lecca lecca sarebbero simili se non inferiori a quelli di un molecolare standard.

Vaccini Covid, dati 1 maggio: in Lombardia 3.375.410 dosi, oltre un milione di over 80 vaccinati

Sono 3.375.410 le dosi di vaccino contro il Coronavirus somministrate in Lombardia su 3.826.650 consegnate, per una percentuale pari all’88,2 per cento del totale. I dati ufficiali, ancora non consolidati, sono contenuti nel report sui vaccini anti Covid-19 pubblicato sul sito del governo nella sezione relativa al commissario straordinario per l’emergenza. Ecco come procede a oggi, sabato 1 maggio, la campagna vaccinale nella regione italiana più colpita dal virus.

 

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Orari metro Atm circolazione 1 maggio Milano

metro senza mascherina
metro senza mascherina

1° maggio: servizio dalle 7 alle 19:30 

Sabato 1° maggio, giorno della Festa dei lavoratori, tutte le linee Atm fanno servizio dalle 7 alle 19:30. Qui sotto trovate gli orari delle prime e ultime partenze, linea per linea.

Linee metropolitane

Linea M1

 

Da Sesto FS per Bisceglie 7:10 19:06
Da Sesto FS per Rho Fiera 7:19 18:56
Da Sesto FS per Molino Dorino 7:19 19:12
Da Bisceglie per Sesto FS 7:21 19:16
Da Molino Dorino per Sesto FS 7:09 19:03
Da Rho Fiera per Sesto FS 7:22 19:00
Da Duomo per Bisceglie 7:29 19:25
Da Duomo per Molino Dorino 7:38 19:31
Da Duomo per Rho Fiera 7:38 19:15
Da Duomo per Sesto FS 7:28 19:30

 

Frequenze
Tratta Sesto FS-Pagano: treni ogni 8 minuti
Diramazione per Rho Fiera e Bisceglie: treni ogni 16 minuti

Linea M2

 

Da Abbiategrasso per Cascina Gobba 6:51 18:25
Da Abbiategrasso per Gessate 7:29 19:03
Da Abbiategrasso per Cologno Nord 7:11 18:40 19:11
Da Assago Forum per Cologno Nord 7:41 19:15
Da Assago Forum per Gessate 6:56
Da Assago Forum per Cascina Gobba 7:15
Da Gessate per Abbiategrasso 6:59 19:03
Da Cologno Nord per Assago Forum 6:53 7:08 7:41
Da Cologno Nord per Abbiategrasso 8:04 19:05
Da Cascina Gobba per Abbiategrasso 7:09 19:03
Da Cascina Gobba per Assago Forum 8:19 18:48

 

Frequenze
Famagosta – Cascina Gobba: treni ogni 7 minuti e 30
Assago Forum – Cologno Nord e Gessate: treni ogni 30 minuti

Linea M3

 

Da Comasina per San Donato 7:00 19:20
Da San Donato per Comasina 7:00 19:24
Da Duomo per San Donato 7:17 19:36
Da Duomo per Comasina 7:14 19:38

 

Frequenze
Treni ogni 7 minuti e 30

Linea M5

 

Da Bignami 7:00 19:34
Da San Siro 7:00 19:31
Da Garibaldi per Bignami 7:15 19:47
Da Garibaldi per San Siro 7:12 19:49

 

Frequenze
Treni ogni 4 minuti circa

Linee di superficie

Qui sotto trovate, linea per linea, gli orari delle prime e ultime corse in partenza dai capolinea.
– Tram
– Bus urbani
– Bus extraurbani
– Metrò e Milano – Limbiate
– Linee subaffidate

Rete notturna

La rete notturna non fa servizio nelle notti tra il 30 aprile e il 2 maggio. Qui gli orari delle prime e ultime partenze dai capolinea.

Metro leggera Cascina Gobba-San Raffaele

Sabato 1° maggio la metro leggera fa servizio dalle 13 alle 20.

Parcheggi

I parcheggi di Cologno Nord, Gessate, San Leonardo sono aperti e utilizzabili gratuitamente. Chiuso quello di Crescenzago.
I parcheggi di Molinetto di Lorenteggio, Vittor Pisani, Abbiategrasso e Bovio sono aperti a pagamento H24.
Tutti i parcheggi multipiano e il parcheggio di Forlanini sono aperti a pagamento dalle 6 alle 21.

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BackDoor 43: il bar più piccolo del mondo è proprio a Milano

backdoor 43 milano
backdoor 43 milano

È a Milano il bar più piccolo del mondo. Il Backdoor 43 in Ripa di Porta Ticinese 43.

Il record mondiale del bar più piccolo del mondo lo detiene Milano, più precisamente il BackDoor 43, che si trova in Ripa di Porta Ticinese al civico 43.

Grande, anzi, piccolo 4 metri quadrati, il BackDoor 43 ha una sola vetrina, un solo (piccolo) bancone e uno scaffale pieno di alcolici, necessari per preparare dei buonissimi drink.

Atmosfera suggestiva in stile anni ’30, ogni cosa nel bar è originale.

Inizialmente lo spazio in cui è allestito il BackDoor 43 era destinato a essere un magazzino, ma la missione è stata ritenuta impossibile a causa del poco spazio.

Da qui l’ispirazione e la nascita del bar più piccolo del mondo.

Inoltre, gli ideatori del BackDoor43 hanno introdotto il concetto di drink-away: prendi il tuo drink e lo bevi fuori dal locale, direttamente nella movida dei navigli.

Gli ordini avvengono tramite una piccola finestrella che affaccia nel locale.

In condizioni pre-emergenza sanitaria, il locale poteva ospitare al massimo tre persone contemporaneamente, la prenotazione è sempre stata necessaria e il locale è a disposizione di ogni gruppo per due ore.

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Milano Fashion Week Men’s 2021 si farà in presenza

Milano Fashion Week Mens 2021
Milano Fashion Week Mens 2021

Confermata in presenza l’edizione 2022 dell’evento annuale Milano Fashion Week Men’s. Ecco tutti i dettagli.

La conferma arriva dalla Camera della Moda: la Milano Fashion Week Men’s non solo si farà, ma si farà in presenza.

Secondo le ultime disposizioni del governo dovute alla situazione di emergenza sanitaria dal 15 giugno sarà possibile (salvo complicazioni future) riprendere gli eventi e le fiere in presenza.

La Milano Fashion Week Men’s – allora – farà da apripista al settore della moda e inaugurerà la ripresa degli eventi dal vivo.

Le date ufficiali sono dal 18 al 22 giugno 2021.

Per il momento non sono rilasciate dichiarazioni ufficiali riguardo la scaletta degli eventi o i partecipanti che saranno presenti. Resta certa solo l’ufficialità delle date.

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AUDIOVISIVA: la nuova piattaforma per i documentari

audiovisiva piattaforma
audiovisiva piattaforma

Audiovisiva è la nuova piattaforma streaming on demand. Nella raccolta documentari sui protagonisti della cultura italiana del XX e XXI secolo.

Sarà la Netflix degli amanti della cultura di nicchia. Audiovisiva è la piattaforma streaming culture che concentra le sue attenzioni sui protagonisti della storia e cultura italiana del XX e XXI secolo. I settori raccontati sono vari e molteplici: dal design alla musica, dal cinema alle storie di vita quotidiana.

Con una libreria di oltre 300 titoli (per ora!), Audiovisiva mette a disposizione di tutti la scoperta del mondo non fiction, rendendo finalmente disponibili perle fino a questo momento introvabili.

“Audiovisiva si propone di dare più ampia diffusione e accessibilità legale, tecnologica e linguistica a un patrimonio frammentato, poco fruibile e valorizzato, sostenendo allo stesso tempo la filiera creativa e produttiva del documentario culturale in una logica di ritorno e circolarità. Ricercatori, professionisti, curatori museali, appassionati, curiosi, docenti e studenti hanno a disposizione una mappa inedita per immergersi nella cultura italiana.”

I film presenti nel catalogo sono accessibili, a seconda dei casi, attraverso lo store di Audiovisiva oppure attraverso piattaforme terze come iTunes, Google Play, Amazon Video (solo per Stati Uniti e Inghilterra), Vimeo on demand e Kanopy.

Disponibili pacchetti per studenti e docenti.

Per il sito della piattaforma clicca qui.

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Berlusconi (nipote) apre un negozio in cui creare avatar

igoovy
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Billy Berlusconi apre a Milano una “fabbrica” di avatar, copie 3D di (potenzialmente) chiunque.

È Igoovy il nome della “Avatar Factory” che ha aperto a Milano in Via Negri Billy Berlusconi, laureato in economia alla Bocconi.

Billy Berlusconi, prima di entrare nel mondo dell’imprenditoria e delle start-up, ha lavorato all’interno del settore familiare nell’ambito del marketing e della gestione di piattaforme media europee e in una società di servizi aeroportuali con sedi in tutto il mondo nell’ambito dell’assistenza ai viaggiatori.

Infine si è avvicinato alla Tecnologia Blockchain, attratto dall’innovazione tecnologica.

Igoovy è il nome dello store in cui si creano e si vendono gli avatar, modelli 3d degli esseri umani, e che – dopo Torino – apre le sue porte anche a Milano.

Ma perché si dovrebbe decidere di avere un avatar di se stessi? Le ragioni possono essere diverse, spiega Billy Berlusconi. “Entrando in una speciale cabina si potrà ottenere una copia virtuale di se stessi da utilizzare per moda, wellness, medicale, social.”

Igoovy è al momento l’unica company in grado di fornire un servizio del genere sul mercato.

Il corpo digitale avrà tutte le caratteristiche del suo proprietario umano e potrà quindi facilitare lo shopping online provando virtualmente i capi al suo posto o, per esempio, ricevere consigli da nutrizionisti o personal trainer in base ai suoi dati e alla sua forma fisica.

Billy Berlusconi spiega: “Ciò che abbiamo fatto negli ultimi mesi, è stato potenziare i nostri avatar integrandoli con una vera e propria ‘Body Identity’: un dataset che comprende tutte le esatte misure fisiche della persona e una tabella taglie corrispondente, gli indici di massa corporea, grassa e magra, e un’analisi della propria bodyshape con consigli di abbigliamento per valorizzarla.”.

Lo scopo dell’imprenditore è sempre stato quello di rendere la vita di tutte le persone più semplice grazie alle nuove tecnologie.

Il mercato della società basata sulla realtà aumentata raggiungerà – secondo le stime – i 70 miliardi di dollari entro il 2023 e con la crescita dell’intelligenza artificiale i 190 nel 2025.

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GROM conquista anche i supermercati a suon di coni gelato

grom cono gelato supermercato
grom cono gelato supermercato

Arriva il cono gelato di Grom, la gelateria dallo slogan “il gelato come una volta”. In vendita nei bar e nella grande distribuzione.

“Il gelato come una volta” è lo slogan della nota gelateria Grom, eccellenza italiana di fama internazionale con sedi in tutto il mondo.

La catena è stata fondata a Torino da due amici: Federico Grom e Guido Martinetti e nel 2015 è stata acquistata dalla multinazionale Unilever.

Da Unilever è arrivata la decisione di chiudere diverse sedi in Italia. E oggi arriva un’ulteriore novità.

Grom sbarca al supermercato con i suoi coni gelato confezionati.

Il gelato sarà disponibile in 2.500 punti di vendita, in circa 50.000 bar italiani e negli store virtuali del brand sulle principali piattaforme di home delivery.

Anche il gelato confezionato sarà senza glutine, segno distintivo di Grom, e sarà disponibile in due varianti: il cono fior di panna e il cono pistacchio.

Nessuno dei due prodotti contiene coloranti o aromi, con lo scopo di mantenere la tradizionale passione di Grom per gli ingredienti naturali, sia per quel che riguarda le materie prima sia per quel che riguarda il prodotto finito.

Anche l’estetica del cono vuole essere un segno distintivo del marchio: la sua circolarità, infatti, fa da richiamo al movimento che la spatola compie quando riempie il cono Grom all’interno dei loro punti vendita.

Il marchio è infatti stato pioniere di un nuovo modo di intendere il cono gelato.

Nella composizione dei coni gelato – disponibili nei bar e nella GDO – Grom abbina per la prima volta il gelato alla crema spalmabile.

È possibile acquistare i coni gelato Grom da aprile in 2.500 punti vendita della grande distribuzione, in circa 50.000 bar in tutta Italia e nei punti vendita virtuali del brand sulle principali piattaforme di home-delivery.

Inoltre, per l’occasione, sarà disponibile in tutte le gelaterie d’Italia un’edizione speciale del nuovo cono variegato, farcito al momento con crema spalmabile gianduia abbinato a gelato al pistacchio.

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Dante arriva in Duomo

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Ma avete sentito? Ce’ Dante in Duomo! E no, non stiamo parlando della sua testa raffigurata tra le tantissime statue del monumento più importante di Milano, ma di una delle nuove iniziative per le celebrazioni dei 700 anni dalla sua scomparsa.

Dante arriva in Duomo

A partire da lunedì 3 maggio 2021 fino a 9 luglio, una delle opere più importanti della letteratura italiana entra in uno dei luoghi più belli di Milano. Ogni giorno infatti, dal lunedì al venerdì, parole e musica racconteranno l’intera Divina Commedia.

Un relatore speciale aprirà la lettura di ogni cantica che, ogni volta, verrà affidata a un personaggio diverso, al Direttore artistico, a ospiti o allievi del Piccolo Teatro, mentre i momenti musicali sono affidati all’Orchestra del Teatro alla Scala. L’evento avverrà in presenza alle ore 18.30 o in streaming e il giorno seguente sul sito del Duomo.

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Cineteca Milano riapre le sue sale

film da non perdere al cinema w 1920x720
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Con il mese di maggio continuano le riaperture e le ripartenze. Ecco qui allora il calendario di riaperture delle sale di Cineteca Milano.

Cineteca Milano riapre

Durante il lockdown Cineteca Milano non ha mai lasciato soli gli amanti del cinema offrendo tantissimi spettacoli in streaming. Ma finalmente è pronto a ripartire!

  • Da venerdì 7 maggio riparte la programmazione di Cineteca Milano Metropolis a Paderno Dugnano. Protagonisti saranno Nomadland di Chloé Zhao, che ha appena vinto agli Oscar 2021 i premi per miglior film, miglior regia e miglior attrice protagonista a Frances McDormand e Minari di Lee Isaac Chung, Premio Miglior attrice non protagonista a Yuh-Jung Youn.
    Cineteca Milano Metropolis, riconosciuta come Sala d’Essai dal Ministero e parte del Circuito Europeo di Europa Cinémas, continua nella sua programmazione di qualità, con prime visioni italiane, europee e internazionali, incontri con gli autori, rassegne tematiche, proiezioni scolastiche anche in lingua originale. La sala ospita dal 2018 anche una stagione teatrale in collaborazione con il Teatro Menotti di Milano e con il contributo di Fondazione Cariplo, che ha portato sul palcoscenico del cineteatro Lucia Vasini, Paolo Rossi, Lodo Guenzi e altre giovani e promettenti compagnie.
  • Da sabato 8 maggio riaprirà al pubblico anche Cineteca Milano MIC, con la sua sala cinematografica e il Museo Interattivo del Cinema, che dopo 10 anni dall’inaugurazione (2011), è stato ampliato e rinnovato nel suo allestimento. Il Museo conquista nuovi spazi espositivi per offrire percorsi sempre nuovi di avvicinamento al mondo del cinema e del suo linguaggio in continuo e rapido mutamento, in dialogo con le nuove tecnologie e le forme d’arte di tutti i tempi. Alle esperienze interattive già offerte dal MIC, si aggiungono sei nuovi spazi, il cui allestimento è curato dallo Studio Rossetti Brand Design di Milano. Il nuovo Museo Interattivo del Cinema di Milano farà sognare il pubblico in un percorso dove passato, presente e futuro s’intrecciano, dove strumenti antichi e device di ultima generazione convivono per un’esperienza cinematografica a 360°.
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Sabato 1 maggio: i musei aperti

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La zona gialla è tornata, e la pioggia di certo non aiuta chi avrebbe voluto godersi un primo maggio fuori città. Ma anche per chi decide di rimanere a Milano la cultura non si ferma! Ecco quindi i musei aperti sabato 1 maggio.

1 maggio musei aperti

Sabato 1° maggio, Festa dei lavoratori, rimarranno aperti al pubblico i principali istituti espositivi milanesi: Palazzo Reale, il Padiglione d’Arte contemporanea (PAC) e il Museo delle culture (Mudec). Tutte le mostre allestite nelle loro sale saranno accessibili nel weekend previa prenotazione da effettuarsi con le modalità indicate sul sito di ogni singola esposizione entro il giorno precedente la visita.

I musei civici resteranno invece chiusi sabato 1° maggio in omaggio alla Festa dei lavoratori, per riaprire insieme a tutte le sedi espositive domenica 2, offrendo alla città non solo un viaggio tra le loro collezioni permanenti, ma anche la possibilità di ammirare orare tutte le esposizioni allestite nelle loro sale. Anche qui è necessaria la prenotazione, da effettuarsi entro il giorno precedente la visita.

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30 aprile nuovo controllo sulle regioni: Lombardia prevede la zona gialla

lombardia zona gialla
lombardia zona gialla

Monitoraggio Iss: il controllo del 30 aprile potrà cambiare i colori delle regioni italiane da 3 maggio. La Lombardia prevede di rimanere in zona gialla. 

In attesa del monitoraggio Iss del 30 aprile e della conferma dell’ordinanza del Ministro Speranza, non mancano le ipotesi su quali saranno i nuovi colori delle varie regioni italiane.

La situazione dovrebbe rimanere per lo più invariata. Le uniche regioni in bilico sembrano essere la Puglia e la Valle d’Aosta.

La Puglia, infatti, se confermati i suoi dati in miglioramento, potrebbe passare in zona gialla, mentre la Valle d’Aosta rischia la zona rossa.

La Lombardia prevede di rimanere gialla anche a partire dal 3 maggio 2021, ma per qualunque certezza sarà necessario aspettare responsi ufficiali.

I controlli – che avverranno in data 30 aprile 2021 – porteranno a decisioni che saranno in vigore, come da prassi, dal lunedì successivo, dunque da lunedì 3 maggio 2021.

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Smog Milano: controlli rivelano aria (quasi) pulita

smog milano
smog milano

La media di Pm10 calcolata a Milano in data 28 aprile 2021 è stata di 31.1 µg/m³, dati decisamente inferiori rispetto ai limiti previsti. 

In data mercoledì 28 aprile 2021, l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) della Regione Lombardia ha effettuato i controlli sulla qualità dell’aria, attraverso le sue reti di controllo sparse lungo tutto il territorio regionale.

La rete di rilevamento della qualità dell’aria di ARPA Lombardia è costituita da 85 stazioni fisse del programma di valutazione che, per mezzo di analizzatori automatici, forniscono dati in continuo ad intervalli temporali regolari (generalmente con cadenza oraria).

Le specie di inquinanti monitorate in continuo sono NOX,SO2, CO, O3, PM10, PM2.5 e benzene.

Il Pm10, ovvero il Particulate Matter ≤ 10 µm, è un materiale particolato con dimensione inferiore o uguale a 10 micrometri, considerato un potente inquinante. Si tratta di materiale allo stato solido o liquido, disperso finemente nella bassa atmosfera.

I limiti per la presenza di polveri sottili, in questo caso, erano fissati a 50 microgrammi per metro cubo. La media di Pm10 calcolata a Milano è risultata essere di 31.1 microgrammi per metro cubo.

Le norme europee tollerano lo sforamento del limite imposto di Pm10 solo per 35 giorni all’anno.

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Notting Hill milanese: ecco il quartiere arcobaleno che non tutti conoscono

notting hill milano scaled
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La Notting Hill milanese si trova a Milano, più precisamente in Via Lincoln. Case colorate e atmosfere da film che aspettano solo di essere scoperte. 

Passeggiando per queste stradine di Via Lincoln, vi sembrerà quasi di veder apparire da dietro l’angolo Hugh Grant o Julia Roberts, intenti a girare una scena del film Notting Hill.

Il quartiere milanese che ospita le ville di Via Franklin e Via Lincoln, infatti, è conosciuto come la versione italiana di Notting Hill, il celebre distretto residenziale di Londra.

Villette colorate da tonalità pastello che si nascondono tra le vie del centro milanese, tra piazza Cinque Giornate e piazza del Tricolore, e fanno meritare alla zona interessata il soprannome di “Quartiere Arcobaleno”.

Le case sono circa 40, ognuna con il suo colore brillante e il suo giardino curato, e si oppongono volontariamente ai grattacieli milanesi che le circondano, mantenendo nella loro oasi un’atmosfera di fiaba e magia.

LA STORIA

Ma come nasce la Notting Hill milanese?

La storia del Quartiere Arcobaleno risale al 1889. Le ville erano destinate ai lavoratori di Porta Vittoria e l’obiettivo della cooperativa edilizia che le ha realizzate era quello di creare una “città giardino”, che fosse graziosa e gradevole, pur mantenendo dei prezzi accessibili.

Ogni villa avrebbe avuto il suo orto e sarebbe stata dotata di angoli relax per tutta la famiglia. Inoltre, secondo le intenzioni del progetto, quello sarebbe stato solo l’inizio di un esperimento che prevedeva molti altri nuclei di “città giardino”.

Il progetto però si scontrò con la realtà di due guerre mondiali e fu costretto a interrompersi, dando vita soltanto a quello che oggi è noto come il Quartiere Arcobaleno di Milano.

Le case si ispirano alla cultura urbanistica inglese di quartieri residenziali a schiera, i giardini sono colmi di roseti e alberi da frutto: un angolo di pace nel bel mezzo della città di Milano, ancora poco conosciuto e tutto da scoprire.

 

 

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MOSCOVA VINTAGE MARKET: per pochi giorni a Milano shopping speciale dedicato anche al vintage

moscova vintage market scaled
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Moscova Vintage Market: la novità del Moscova District Market

 

Moscova District Market, spazio dedicato alle private sale della moda, del design e del beauty ospita per pochi giorni un evento/pop up dedicato ad una grande selezione vintage dagli anni ‘60 ai 2000 in sinergia con partner leader come A.N.GE.L.O. (uno dei più grandi archivi di vintage più grandi e importanti d’Europa da 40 anni nel settore) e MyClosetMilano (uno dei più esclusivi shop specializzato nella vendita di accessori d’epoca dei migliori brand del lusso).

Lo spazio di circa 1000 mq è diviso in diversi ambienti: da un’area dedicata al lusso
con le prime linea della moda italiana e francese come Hermès, Chanel, Dior, Louis Vuitton, Gucci,Prada e tanti altri, ad un‘area più sportswear con una selezione dei più noti brand come Nike,Adidas, Starter dal gusto anni ’80-’90.

Giacche in pelle, montoni, trench e denim completano poi l’offerta dell’abbigliamento.
Per gli appassionati della cultura streetwear inoltre, è presente un’area dedicata ai più ambiti modelli di sneakers.

C’è spazio anche per un’esperienza di shopping giocosa e divertente chiamata “Mani Nel Sacco”.Si potrà accedere ad una specifica zona delimitata scegliendo e acquistando una shopper media da 25€ o grande da 50€: in 10 minuti si è liberi di riempire il sacchetto scegliendo tra la vasta scelta di giacche, pantaloni, maglie, accessori e tanto altro. L’unico limite? La velocità.

L’ambiente è stato totalmente riallestito ad hoc per creare un’esperienza immersiva e
coinvolgente, grazie anche all’allestimento di un vero set con degli attori così da catapultarsi immediatamente nel mood di un’altra epoca.

La selezione di tutti i capi, gli accessori e gli oggetti è stata fatta accuratamente da esperti del settore: ogni prodotto proviene da un’attenta ricerca, nulla è lasciato al caso.

Gli ingressi al Moscova Vintage Market vengono regolati tramite prenotazione di data e orario su una piattaforma online: in questo modo è garantito l’ingresso in sicurezza.

Vi aspettiamo fino a domenica 2 maggio !

L’ingresso è consentito solo su invito o su prenotazione. Per prenotare il tuo ingresso clicca qui.

 

Moscova District Market si trova a Milano in Via Alessandro Volta 7/A.

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Riapertura Teatro alla Scala raddoppia con Riccardo Chailly e Riccardo Muti il 10 e 11 Maggio

teatro alla scala
teatro alla scala

Il Teatro alla Scala raddoppia con Riccardo Chailly e Riccardo Muti i concerti per celebrare i 75 anni dalla ricostruzione del teatro nel 1946 dopo i bombardamenti dell’agosto 1943 e nel teatro lirico più famoso del mondo torna il sereno tra i vertici del Piermarini e i sindacati.

Chailly sarà protagonista con la soprano Lise Davidsen del concerto ufficiale lunedì 10 aperto al pubblico, visto le leggi covid per gli eventi al chiuso, saranno ammesse massimo 500 persone .

Il giorno dopo andrà in onda la replica in televisione su Raiplay.

In programma celebri cori da opere come Patria oppressa dal Macbeth di Verdi o Va’ pensiero dal Nabucco sempre di Verdi.  Ma anche brani da La Dama di Picche di Ciaikovski,  Dido and Aeneas di Purcell. Dai Maestri Cantori di Norimberga di Wagner, Arianna a Nasso di Strauss e la sinfonia da La Forza del Destino di Verdi.

Martedì 11 sarà, invece, il turno di Riccardo Muti alla guida dei Wiener Philarmoniker, sempre aperto al pubblico, ma che a questo punto non sarà più il concerto di riapertura della Scala dopo il secondo lockdown, ma per celebrare in anticipo gli ottant’anni di Muti il prossimo 28 luglio. Il giorno in cui la Rai trasmetterà il concerto che riprenderà l’11 maggio.

Come riporta La Repubblica, è stato chiarito così l’equivoco con i sindacati che avevano definito “inaccettabile” che un’orchestra ospite suonasse per la riapertura del teatro, il sovrintendente alla Scala Dominique Meyer, che si è scusato per l’equivoco ha potuto annunciare “un maggio alla Scala di grandi direttori”.

Soddisfatti anche i sindacati che hanno concesso i diritti del concerto di Chailly per tre anni per rendere possibile la trasmissione su Raiplay. “Abbiamo stabilito che da ora in avanti l’orchestra della Scala celebrerà ogni anno l’11 maggio la riapertura del teatro – commenta Paolo Puglisi della Gcil che aggiunge scaramantico – Adesso speriamo che non ci faccia richiudere il Covid”.

 

Info e Biglietti

I biglietti per assistere ai concerti saranno in vendita solo online dal 4-6 maggio. Il prezzo sarà è stato mantenuto basso, da 15 a 95 euro.

Chiaramente rimarrà il diritto di prelazione per gli abbonati per i posti in palco e quelli davanti nella prima galleria.

Per info e biglietti clicca QUI

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