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mercoledì, Agosto 6, 2025
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LAUREE: ecco i settori che pagheranno di più entro il 2025

esami uni
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LAUREE: ecco i titoli più richiesti entro il 2025 e i settori già “saturi” con un eccesso di offerta del lavoro.

Nella classifica europea degli stipendi per i giovani neolaureati l’Italia è ancora una volta nelle ultime posizioni: 28mila euro annui lordi rispetto agli oltre 32mila degli inglesi, ai 35mila dei francesi, ai 50mila dei tedeschi e ai quasi 80mila degli svizzeri.

Un fenomeno – sottolinea l’analisi della Corte dei conti – riconducibile sia alle persistenti difficoltà di entrata nel mercato del lavoro sia al fatto che il possesso della laurea non offre, come invece avviene in area Ocse, possibilità d’impiego maggiori rispetto a quelle di chi ha un livello di istruzione inferiore (solo il 68% dei laureati italiani ha un lavoro contro la media Ocse del’’85%).

Quali lauree offrono più lavoro?

Allargando l’orizzonte al 2025 le previsioni di Unioncamere e Anpal evidenziano – nell’arco di 5 anni – una richiesta di 1,2 milioni di laureati da parte delle aziende italiane: per il 61-62% da inserire nel settore privato (dipendenti e indipendenti) e per il 38-39% in quello pubblico.

Lauree inutili (meno utili) per trovare lavoro nel 2021
  • Politico-sociale – 83,3%
  • Geo-biologico – 82,8%
  • Psicologico – 81,3%
  • Letterario – 80,9%
  • Insegnamento – 79,9%

Economia, sanità e ingegneria al top

In valore assoluto la richiesta riguarderà soprattutto dottori in economia o statistica, con una domanda compresa tra 36mila e 40mila unità l’anno (di cui 35.000-38.500 dell’indirizzo economico e oltre 1.300 di quello statistico).

Seguono i laureati dell’area giuridico e politico-sociale, per cui si prevede una richiesta di oltre 39mila unità all’anno (di cui 23.100 per giurisprudenza e 16.300 per l’indirizzo politico-sociale).

E poi spicca l’indirizzo medico-sanitario, dove serviranno tra 33-35mila laureati in media annua, ma anche le specializzazioni di ingegneria, con una domanda compresa tra 31-35mila unità, insegnamento e formazione (comprese scienze motorie) per cui si stima che saranno necessari circa 25mila laureati l’anno.

Nella Sintesi del Rapporto 2020, l’ultimo uscito ad oggi, leggiamo che tra gli studenti magistrali biennali intervistati a distanza di cinque anni dal conseguimento del titolo (ottenuto, quindi, nel 2014), le lauree più richieste (per gruppo disciplinare) che hanno dimostrato il tasso di occupazione maggiore negli anni successivi, sono state:

  1. Ingegneria – 93,9%
  2. Medico/ prof. sanitarie – 91,0%
  3. Architettura – 90,1 %
  4. Economico-statistico – 89,7%
  5. Chimico-farmaceutico – 89,5%
  6. Scientifico – 88,2%
  7. Agraria e Veterinaria – 85,6%
  8. Linguistico – 85,2%
  9. Scienze Motorie – 83,5%

Skill mismatch

Ma a fronte di 1,2 milioni di richieste delle aziende, sul mercato del lavoro faranno il proprio debutto 966mila laureati. Tra i più numerosi quelli ad indirizzo economico (oltre 30mila unità nella media dei cinque anni), poi gli ingegneri (circa 24mila all’anno), medici-sanitari e paramedici (circa 23mila unità annue) e laureati dell’indirizzo politico-sociale (20mila all’anno).

Tra gli indirizzi di ingegneria – evidenzia lo studio Anpal / Unioncamere – quello ampiamente prevalente è ingegneria industriale (11mila laureati all’anno).

Dove si concentra il gap maggiore? «Medico-sanitario, scientifico-matematico-fisico, ingegneria e architettura» si legge nel report sono gli indirizzi dove la richiesta supera la disponibilità di candidati con le competenze adeguate.

Per il settore medico-sanitario – per il quale si stima una carenza di offerta di 11-13mila laureati all’anno – il mismatch è evidentemente «il riflesso della crescente domanda di competenze sanitarie e di assistenza connesse all’invecchiamento della popolazione e all’adeguamento dei sistemi sanitari post-pandemia – evidenziano da Unioncamere -, anche in un’ottica di maggiore prevenzione e presidio territoriale».

Profili introvabili

La forte richiesta di competenze nell’indirizzo scientifico-matematico-fisico (che comprende l’informatica), per il quale saranno richiesti oltre 8mila laureati all’anno, a fronte di un’offerta di 5mila unità in ingresso nel mercato, è la conseguenza dell’accelerazione dei processi di digitalizzazione e di automazione indotti anche dalla pandemia.

«Con buona probabilità – si legge nello studio – ciò influisce positivamente anche sui fabbisogni di laureati in ingegneria, per i quali tuttavia si riscontrano differenze rilevanti a seconda dei singoli indirizzi di ingegneria esaminati.Per architettura la domanda (compresa tra 13.000-13.400 laureati all’anno, con un’offerta di 6.200 neolaureati) appare legata soprattutto alla componente dei lavoratori indipendenti».

Per alcuni indirizzi si delinea invece un tendenziale eccesso di offerta: linguistico, chimico-farmaceutico, geo-biologico, agro-alimentare.

Per questi ultimi si ripropone quindi il fondamentale tema dell’orientamento e dei relativi servizi di supporto, tra cui una corretta informazione sugli effettivi sbocchi lavorativi che possono essere ragionevolmente previsti al momento di scegliere il corso di studi da intraprendere.

I 5 settori che pagano di più i giovani

Secondo Page group – società specializzata in indagini retributive – sono 5 i settori offrono migliori stipendi d’ingresso per i giovani: information tecnolonogy, engineering, healthcare, finanza e tax & legal.

«In ambito It – spiegano da Page Group – un data scientist può arrivare a 40mila euro annui, software e web developer a 35mila euro, mentre in ambito finanziario un jounior financial controller può partire da 27mila euro e un junion internal auditor da 25mila».

Nel campo Engineer gli stipendi migliori per i giovani – secondo Page group – riguardano gli ingegneri di progetto (40mila euro) e gli application engineer (30mila euro). Nell’healtcare un clinical project manager può arrivare a 35mila euro l’anno e un esperto sul controllo qualità parte da 27mila euro. Nel Tax&legal infine un avvocato neoabilitato parte da 25mila euro lordi anni e un tax specialist da 30mila.

«Al netto dei ruoli che richiedono un percorso di studi specifico, nella ricerca dei candidati è in costante crescita l’importanza delle soft skill e delle attitudini caratteriali come l’intelligenza emotiva – conclude Pamela Bonavita, Senior Executive Director, della società di consulenza Hr PageGroup – che consente di adattarsi a contesti mutevoli e alla complessità moderna.Non esistono lauree “sbagliate” o ”inutili”: la regola d’ora per i giovani che si trovano a dover scegliere la propria facoltà universitaria è di optate per i percorsi che più li appassionano e gratificano, senza dimenticare di sviluppare le competenze digitali e le soft skill, tutto ingredienti fondamentali per una carriera di successo».

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Da Mi Ami a Mi Manchi: il festival di nuova musica da scoprire

mi manchi festival
mi manchi festival

Il 4, 5 e 6 giugno, al Circolo Magnolia, si terrà l’evento musicale Mi Manchi, festival targato Mi Ami. 

Il Mi Ami è un festival musicale organizzato da Rockit.it nella città di Milano, a partire dal 2005. Ha luogo ogni anno in un parco, durante l’ultimo fine settimana di maggio, e ospita solo artisti italiani di ambito prevalentemente indie, alternativo.

Nel 2021, la sedicesima edizione del festival è stata rimandata a settembre (17-18-19 settembre 2021). Ma il posto vuoto viene subito riempito da un nuovo evento targato Mi Ami: Mi Manchi.

MI MANCHI è la rassegna itinerante che colma il vuoto lasciato dal festival: una serie di iniziative live ibride a Milano.

Un ciclo di eventi che ha lo scopo di permettere ai musicisti di tornare a suonare sui palchi, creare un’occasione di ritrovarsi ad ascoltare musica dal vivo.

“In un mercato contratto e impaurito dai quasi due anni di fermo, le occasioni per i nuovi artisti si sono pressoché annullate. – spiegano Carlo Pastore e Stefano Bottura, i direttori del festival – Così noi decidiamo di ripartire da artisti nuovissimi, quasi tutti under 25, spesso con neanche un disco all’attivo. E un biglietto davvero basso.”.

Tra gli artisti che si esibiranno sul palco del “Mi Manchi” ci sono alcuni dei nomi più interessanti di questa generazione di artisti:

  • Emma Nolde, cantautrice toscana dalla scrittura raffinata e dalla voce che incanta;
  • Laila Al Habash, cantautrice romana che porterà sul palco il suo primo apprezzatissimo EP, Moquette;
  • cmqmartina, che proprio il 4 giugno uscirà con il suo nuovo album tra cantautorato e nu-disco, DISCO, presentato in anteprima al “Mi Manchi”;
  • il rapper emozionale e intenso Maggio, che presenta il suo nuovissimo disco “Nel mentre”;
  • Tersø, duo emiliano tra elettronica e glitch pop; le contaminazioni dei Vanarin, in un asse che collega Bergamo al Regno Unito;
  • Vipra che dopo l’esperienza con i Sxrrxwland presenterà il suo debutto da solista “Simpatico, solare, in cerca di amicizie”;
  • Bais, cantautore tra Mac DeMarco e Venerus;
  • BNKR44, collettivo post-rap visionario e artistico di casa Bomba Dischi;
  • Giuse the Lizia, pronto a conquistare il palco dopo il successo del suo primo singolo Vietnam;
  • il pop urban e morbido della cantuatrice VV;
  • l’esordio assoluto dei Gbresci, ETT e Colla Zio;
  • il post-punk dei veneziani Laguna Bollente;
  • i suoni jazz eleganti e pieni di contaminazioni dei milanesi Studio Murena;
  • le visioni di Paolo Schiamazzi e Vipera.

Gli abbonamenti alla tre giorni sono già andati sold out.

Sold out anche i biglietti per il sabato, in esaurimento il venerdì, disponibili sul rivenditore esclusivo Dice.

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BONUS VACANZE: tutte le novità col Decreto Sostegni Bis

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Bonus Vacanze: si rinnova con la proroga stabilita dal decreto sostegni e le novità introdotte dal decreto sostegni bis.

BONUS VACANZE, gli emendamenti emanati dal Governo per introdurre ulteriori aiuti per lavoratori, famiglie e imprese in risposta all’emergenza covid hanno modificato la misura.

Il buono fino a 500 euro per andare in vacanza si può spendere entro giugno 2022 e anche presso le agenzie di viaggio.

Vediamo in dettaglio cosa cambia per il Bonus Vacanze 2021.

BONUS VACANZE 2021 PROROGA E NOVITA’

Con il decreto sostegni e il decreto sostegni bis, infatti, il Governo italiano ha previsto nuovi aiuti per il settore del Turismo, tra i settori maggiormente danneggiati dagli effetti dell’epidemia da covid-19 e delle relative disposizioni nazionali anti contagio.

Si tratta di iniziative che intendono favorire la ripresa economica delle strutture e dei servizi turistici. Tra queste rientrano la proroga del Bonus Vacanze fino al 30 giugno 2022 e le nuove modalità per fruire dell’incentivo per andare in vacanza.

In sostanza, grazie ad un emendamento del decreto sostegni proposto dal Ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, si è deciso di estendere la validità del voucher da 18 a 24 mesi, dunque 2 anni.

Si tratta di una ulteriore proroga, dopo quella fino al 31 dicembre 2021 stabilita in precedenza.

Un’altra importante novità è prevista, poi, dal nuovo decreto sostegni bis, in base al quale ora il Bonus Vacanze si può spendere anche presso le agenzie di viaggio e i tour operator, mentre in precedenza si poteva usare solo per il pagamento del soggiorno presso le strutture turistiche e ricettive.

C’è da dire che l’estensione della durata del Bonus Vacanze 2021 fino al 2022 vale solo per chi ha già fatto domanda nel 2020 e non ha ancora utilizzato il buono.

COSA CAMBIA

Dunque quali sono le novità per il Bonus Vacanze 2021? E’ possibile spenderlo fino a giugno dell’anno prossimo e usarlo per pagare i soggiorni presso agenzie di viaggio e tour operator. Quindi i beneficiari della misura ora potranno non solo prenotare in agenzia di viaggio il soggiorno ma anche pagarlo, cedendo il voucher all’agenzia, invece di dover per forza pagare direttamente alla struttura il conto.

NUOVE DOMANDE

Non ci sono conferme, per il momento, sulla possibile riapertura delle domande per il Bonus Vacanza e quindi se ci sarà una nuova possibilità di richiedere il beneficio. Il provvedimento di proroga, infatti, ha lo scopo di spendere le risorse stanziate e rimaste inutilizzate.

Tuttavia, è molto probabile che, a fronte di ulteriori giacenze, il Governo possa valutare di consentire ad altre persone di fare domanda.

Solo così anche chi ha già usufruito del bonus lo scorso anno potrebbe presentare una nuova richiesta per il 2021. Vi terremo aggiornati.

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LOMBARDIA, dal 2 giugno prenotazioni per 12-29 anni

vaccini lombardia covid
vaccini lombardia covid

LOMBARDIA, ll conto alla rovescia è partito. Ufficialmente dalla mezzanotte di domani, 2 giugno, – ma molto probabilmente si potrà accedere al portale della Regione già dalla tarda serata di oggi – la macchina per la prenotazione del vaccino anti Covid sblocca qualsiasi limite di età dai 12 anni in avanti.

E così, ecco l’ultima chiamata della campagna massiva: quella che protegge dal Covid chi ha fra 12 e 29 anni. 

Inizialmente lo scaglione di prenotazioni al via da domani non comprendeva la fascia 12-15 anni. L’annuncio del via libera alle adesioni è scattato nel pomeriggio di oggi. “Dalle ore 23 di domani, mercoledì 2 giugno, tutti i lombardi appartenenti alla fascia 12-29 anni potranno prenotare la propria vaccinazione, recependo le indicazioni Aifa sull’allargamento ai nati 2006-2009. Nel complesso 1,75 milioni di persone” ha detto la vice presidente lombarda e assessora al Welfare Letizia Moratti.

Una fetta della popolazione in cui rientrano gli studenti degli ultimi tre anni delle superiori e i maturandi che a breve saranno alle prese con l’esame di Stato.

Ai fini della somministrazione del vaccino, i cittadini nati nel 2009 il giorno dell’appuntamento devono avere 12 anni compiuti.

E’ pertanto opportuno tenerne conto in fase di prenotazione. Il giorno dell’appuntamento per il vaccino i minori di 18 anni devono presentarsi al Centro Vaccinale accompagnati da un genitore/tutore legale e muniti del Consenso Informato. Ai fini del consenso alla vaccinazione, che per i minori è dato dai genitori / tutori legali, è sufficiente che il giorno della vaccinazione sia presente anche uno solo dei genitori/tutori legali.

Il genitore/tutore presente dichiarerà di aver informato l’altro genitore sulla vaccinazione del/la ragazzo/a e provvederà alla sottoscrizione del consenso dinanzi al medico.

Come si prenota il vaccino in Lombardia

Le procedure sono sempre le stesse: servono codice fiscale e tessera sanitaria.

Chi l’ha persa può chiedere un duplicato sul sito dell’Agenzia delle entrate, che la rende disponibile in versione pdf in attesa che venga recapitata materialmente a casa.

Se è scaduta, invece, ci si deve rivolgere ad Ats.

Poi, basta collegarsi al sito internet dedicato alle prenotazioni in Regione Lombardia :

https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/

Possibili anche le prenotazioni al call center al numero 800 894 545.

E’ possibile anche prenotarsi attraverso un Postamat Poste Italiane della Lombardia, seguendo la procedura guidata che compare sullo schermo. Bisogna ricordare di portare con sé la Tessera Sanitaria (in corso di validità) e il cellulare. Non è necessario essere cliente di Poste Italiane, basta avere la Tessera Sanitaria. Si può effettuare anche la prenotazione tramite portalettere ufficiale di Poste.

Il servizio è gratuito e solo i portalettere di Poste Italiane sono abilitati a fornirlo.

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STATALE DI MILANO, funziona il nuovo vaccino antiCovid per via orale

vaccino orale vaxart
vaccino orale vaxart

STATALE DI MILANO,un nuovo candidato vaccino italiano contro il Covid? I primi risultati sono promettenti.  

Si chiama ‘LeCoVax2’ ed è stato messo a punto nei laboratori dell’università Statale di Milano, in collaborazione con la startup VisMederi Research srl basata a Siena.

 Il primo studio sperimentale preclinico, condotto su modello di topo – annunciano da UniMi – dimostra “l’efficacia” del prodotto “nell’induzione di anticorpi in grado di neutralizzare il virus Sars-CoV-2″ Il risultato “incoraggiante”, spiegano dall’ateneo meneghino, arriva da un lavoro coordinato da Claudio Bandi, Sara Epis e Gian Vincenzo Zuccotti del Centro di ricerca pediatrica ‘Romeo ed Enrica Invernizzi’ della Statale, in sinergia con Emanuele Montomoli, responsabile scientifico di VisMederi Research e docente all’università di Siena, che si è già tradotto in due brevetti depositati a febbraio di quest’anno.

Caratteristiche innovative

LeCoVax2 presenta caratteristiche innovative, che lo differenziano dagli altri vaccini attualmente in uso per il controllo di Covid-19, sia per il meccanismo di azione, sia per gli aspetti relativi alla conservazione e alla distribuzione, che sappiamo essere fondamentali per la gestione delle fasi future della pandemia. I vaccini attualmente utilizzati in Europa si basano essenzialmente su due tipologie di piattaforme: RNA somministrati all’interno di piccole particelle lipidiche o virus modificati, incapaci direplicare e di determinare infezione, contenenti frammenti genici del virusSARS-CoV-2. Entrambe le piattaforme prevedono che la produzione delle proteine del virus (i cosiddetti antigeni, che scatenano la risposta immunitaria) avvenga all’interno delle cellule dei soggetti vaccinati.

Risultati efficaci

“Sulla carta, LeCoVax2 risultava promettente sin dalle prime fasi di sviluppo”, spiega Emanuele Montomoli di VisMederi Research, ma solo nelle ultime settimane abbiamo ottenuto i risultati sperimentali che hanno provato la sua efficacia come induttore di una risposta anticorpale specifica. Lo studio è stato effettuato su modello murino ed ha permesso di rilevare la produzione di anticorpi in grado di neutralizzare il virus SARS-CoV-2.  “Le peculiarità di LeCoVax2 lo rendono molto promettente per l’applicazione nei paesi in via di sviluppo”, interviene Gianvincenzo Zuccotti, Preside della Facoltà di Medicina e afferente al Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche L. Sacco dell’Università Statale di Milano.

“La tecnologia necessaria alla sua produzione è relativamente semplice; inoltre, essendo somministrato in forma inattivata, si presta per essere sviluppato in preparati liofilizzati reidratabili, quindi agevoli da conservare e distribuire. Riteniamo inoltre che LeCoVax2 possa essere sviluppato per una somministrazione per via mucosale (ad esempio orale), cosa che ne faciliterebbe l’utilizzo, aspetto importante se la vaccinazione anti-COVID dovesse essere ripetuta nel corso degli anni. Nelle prossime settimane procederemo con le indagini precliniche su LeCoVax2, soprattutto per la definizione della formulazione più idonea per l’utilizzo negli studi clinici”, conclude Zuccotti.

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2 giugno: il murale che celebra la Festa della Repubblica a Milano

festa della repubblica
festa della repubblica

Realizzato a Milano il murale che celebra la Festa della Repubblica. 

Il 2 giugno si celebra la Festa della Repubblica Italiana: giornata nazionale istituita per ricordare la nascita della Repubblica Italiana.

A Milano, in occasione di questa giornata, il collettivo artistico Orticanoodles ha realizzato un murale che rappresenta Anna Iberti, milanese simbolo dell’Italia democratica.

Anna Iberti era la ragazza sorridente raffigurata nella foto del Corriere della Sera il giorno della proclamazione della Repubblica, nel giugno 1946, divenuta simbolo dei festeggiamenti per la vittoria della Repubblica.

E oggi, 75 anni dopo, verrà inaugurato il murale che la rappresenta, in via Cima 39 a Milano, realizzato per celebrare questo speciale anniversario.

Il murale  fa parte del progetto “Or.Me. – Ortica Memoria”.

L’opera è grande 200 metri quadri ed è stata realizzata dal collettivo artistico Orticanoodles.

Il murale è stato realizzato sulla facciata di un edificio in costruzione della storica cooperativa SEAO (Società Edificatrice Abitazioni Operaie), che ha finanziato l’opera, e che da 140 anni offre alloggi assegnati in godimento a canoni contenuti, promuovendo un’idea di comunità e una concezione dello spazio abitativo più inclusiva e solidale.

L’inaugurazione sarà mercoledì 2 giugno, alle 10.15, in via Cima 39, a Milano. Saranno presenti il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala; la vice Sindaco, Anna Scavuzzo; la presidente del Municipio 3, Caterina Antola; il presidente di Legacoop Lombardia, Attilio Dadda; il presidente del Comitato permanente antifascista per la difesa dell’ordine repubblicano, Roberto Cenati.


 

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Particolare Milano inaugura un doppio dehors

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Particolare Milano, situato in via Tiraboschi, riapre con un doppio dehors!

Particolare Milano tra dehors e personale

Particolare riapre con un doppio dehors, ovvero con il giardino interno di oltre 100 mq nel cuore di Porta Romana e oltre 50 coperti con il nuovo dehors fronte locale che diventa lounge bar per aperitivi. Dopo la lunga chiusura del lockdown la proprietà vuole puntare in alto e stanno cercando nuovo personale da assumere. Ampliata anche la carta champagne per la parte di lounge bar nel dehors esterno e interno con divanetti, così da creare un vero e proprio angolo champagnerie. E per il futuro verrà realizzata un’ulteriore terrazza con orto per aggiungere altri 30 coperti al dehors interno.

Una cucina creativa e mediterranea, un’attenta selezione di piccoli produttori e una forte attenzione a privilegiare l’allevamento italiano ed etico, una filiera pulita di approvvigionamento degli ingredienti della cucina. Una cucina che è senza fissa dimora, concreta e senza voli pindarici, ma di sostanza e d’effetto: tanti crudi, un salto in Spagna per la ricerca della carne più prelibata, qualche spunto dall’Asia.

Una carta dei vini selezionata privilegiando piccoli produttori come grandi realtà legate al territorio nazionale, tante bollicine e diversi vitigni autoctoni rendono la carta completa da nord a sud Italia senza annoiare anche il consumatore più esigente. Ampia mescita anche in aperitivo che cambia di settimana in settimana in base ai piaceri del sommelier Luca Beretta. Il ristorante è totalmente plastic free, con asciugamani nei bagni riciclabili e una filosofia che si sostanzia nella lotta allo spreco dei rifiuti in cucina e al risparmio energetico (si avvale del fornitore elettrico Lifegate).


 

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Temporary Fendi Caffè a Milano

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Ultimi giorni per poter guastare piatti griffati Fendi! Il Temporary Fendi Caffè infatti chiuderà il prossimo 7 giugno 2021!

Fendi caffè

Situato sulla splendida terrazza della Rinascente, il bar si presenta davvero affascinante non solo allo sguardo umano, ma anche a quello dei social. Il suo menù è infatti completamente personalizzato con il logo “F”, dal cappuccio fino all’hamburger! Insomma colori, gusto e l’inconfondibile logo rendono questo temporary caffè uno dei più fashion e instagrammabili di Milano!

Per visitarlo c’è tempo fino al prossimo 7 giugno!

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Salone del Mobile si trasforma in Supersalone

supersalone
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Il Salone del Mobile nel 2021 si trasforma in Supersalone. L’evento avrà luogo dal 5 al 10 settembre 2021. 

Dal 5 al 10 settembre 2021 avrà luogo il Supersalone: l’evento condiviso tra RHO e Triennale, aperto al pubblico e diffuso in tutta la città.

Il Salone del Mobile fa il suo ritorno in società e lo fa in grande stile, trasformandosi in un evento unico ed eccezionale.

Seguendo il modello dell’Expo, l’edizione 2021 del Salone si terrà a Rho e sarà aperta a tutti.

L’evento di design, curato da Stefano Boeri, accoglierà non solo mobili, ma anche eventi, concerti, incontri, lezioni.

Il Supersalone diventerà così un evento esperienziale, oltre che di design.

l progetto è stato presentato mercoledì da Claudio Feltrin, presidente di Federlegno Arredo, Stefano Boeri e i cinque co-progettisti: Andrea Caputo, Maria Cristina Didero, Anniina Koivu, Lukas Wegwerth e Marco Ferrari ed Elisa Pasqual dello Studio Folder (la squadra lavorerà con Giorgio Donà, direttore di Stefano Boeri Interiors).

Lo scopo è quello di rinascere, di ripartire, e di farlo con una nuova identità. Gli stand tradizionali, infatti, lasceranno il posto a una nuova fruizione della fiera: lunghi setti paralleli che permetteranno alle aziende di raccontarsi su pareti verticali, usando, in alcuni casi, anche le superfici orizzontali.

Sia le novità sia i prodotti storici potranno essere acquistati direttamente durante l’evento, attraverso il sito del Salone del Mobile.

Il Supersalone non si concentrerà in unico spazio, ma entrerà in connessione con tutta la città.

Il collegamento con la città sarà garantito dalla Triennale, che diventerà hub urbano del Supersalone, con una proposta culturale che comprenderà una mostra dedicata proprio al Salone del Mobile.

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Cocciuto celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente

COCCIUTO AMBIENTE
COCCIUTO AMBIENTE

Il 5 giugno si celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente e anche i tre locali di Cocciuto di Milano hanno deciso di aderire con un’iniziativa speciale.

Cocciuto celebra la Giornata Mondiale dell’Ambiente

Un seme come simbolo di positività e rinascita. È il messaggio che Cocciuto vuole lanciare in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente: sabato 5 giugno gli ospiti dei tre locali di via Bergognone, corso Lodi e via Melzo, riceveranno in regalo una cartolina che, una volta piantata, si trasformerà in un’esplosione di profumati fiori di campo.

L’iniziativa ha lo scopo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza di preservare il pianeta in cui viviamo, per “guarirlo” dall’azione dell’uomo: il tema scelto per la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2021 è, infatti, il “Ripristino degli ecosistemi”, con l’obiettivo di prevenire, fermare e invertire i danni inflitti alla Terra.

Michela Reginato e Paolo Piacentini, fondatori di Cocciuto, sono da sempre impegnati su più fronti per offrire una ristorazione di qualità e responsabile. Dalla scelta di utilizzare esclusivamente energia green con origine certificata da fonti rinnovabili, alla selezione di materie prime locali, fino alle iniziative speciali come la partnership con Uber Eats e Carlsberg, che ha visto le pizze di Cocciuto servite in cartoni realizzati con gli scarti di produzione della birra.

La cartolina che sarà omaggiata agli ospiti di Cocciuto il prossimo 5 giugno è realizzata a mano in carta riciclata. Basterà strapparla in piccoli pezzi, bagnarla, piantarla in un vaso o in giardino, ricoprirla di terriccio e innaffiarla, come se si trattasse di normali semi. Dopo appena una settimana inizieranno a germogliare petunie, crisantemi, iberis e molte altre specie variopinte: una piccola “aiuola” fiorita per portare un tocco di verde nelle case cittadine.


 

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Legambiente Lombardia a favore delle bicicletta a scuola e a lavoro

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Giovedì 3 giugno ricorre la Giornata mondiale della bicicletta: Legambiente rilancia la campagna “Io sono per le piste ciclabili”. 

Il 3 giugno ricorre il World Bicycle Day – la Giornata Mondiale della Bicicletta – istituito nel 2018 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a poco più di duecento anni dall’invenzione del veicolo a due ruote.

In occasione della giornata, Legambiente ha lanciato la campagna “Io sono per le piste ciclabili”, che coinvolge negozi e cittadini in tutta la Lombardia per promuovere una mobilità e uno spazio pubblico sostenibili e per sostenere il commercio di prossimità.

Ai negozi che aderiscono alla campagna viene consegnato un kit: una vetrofania da attaccare alla propria vetrina, un documento con indicazioni e consigli per rendere il proprio negozio “bike-friendly” e dei depliant per i clienti.

Inoltre, si richiede a tutti i cittadini la partecipazione a un breve sondaggio a tema mobilità, i cui risultati saranno raccolti ed elaborati da Legambiente Lombardia e presentati alla Settimana Europea della Mobilità (EMW), dal 16 al 22 settembre.

“Oltre a essere il mezzo più efficiente e sostenibile per la mobilità individuale – dichiara Federico Del Prete, referente per la mobilità di Legambiente Lombardiauna ciclabilità diffusa è la chiave per il rinnovamento urbano, obiettivo fondamentale per la ripresa dalla pandemia. La bicicletta veicola un positivo messaggio di ridotto consumo energetico, riduce l’impatto delle attività umane sul clima e allo stesso tempo è strumento di crescita individuale e di accesso inclusivo e indipendente alle più importanti infrastrutture sociali, come la scuola, la sanità e lo sport.”

La Lombardia ha fatto dei passi avanti nei confronti di questo mezzo di trasporto, ma alcune questioni sono ancora da migliorare.

L’ingresso e il trasporto della bici all’interno dei treni Trenord, per esempio, è ancora scomodo e di difficile applicazione.

“Chi grazie alle restrizioni imposte dal Covid ha provato l’efficacia delle soluzioni alternative all’automobile privata ha meno propensione a tornare indietro. – conclude Federico Del Prete – L’assedio ai punti vendita in occasione del Bonus Bici e il conseguente boom di traffico ciclistico registrato soprattutto a Milano fanno ben sperare, ma adesso ci vogliono più politiche soft, oltre a quelle hard, prevalentemente infrastrutturali.”

“La ciclabilità deve entrare stabilmente nelle scuole e nei luoghi di lavoro: non basta accrescere la rete ciclabile, bisogna attirare gli indecisi con una comunicazione adeguata, inclusiva. Con più cittadini in bicicletta ci guadagnano anche quelli in automobile, oltre ai bambini e agli anziani, di fatto ancora tagliati fuori dallo spazio pubblico per il rischio di incidenti.”


 

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CampusX: in arrivo la residenza universitaria più grande di Milano

campusx
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Sarà realizzata da CampusX una delle più grandi residenze universitarie di Milano e di tutta Italia, abitabile a partire dal 2023. 

CampusX: nascerà nel quartiere Bovisa la seconda residenza universitaria italiana in ordine di grandezza (la prima è quella di Roma Tor Vergata).

CampusX, società del settore dello Student Housing e controllata da Ernesto Albanese e Stefano Tanzi, aprirà nel 2023 a Milano la più grande residenza universitaria della città, nella zona Bovisa.

La struttura sarà dotata di 948 camere, per un totale di circa 26.500 metri quadrati), ed è stata progettata da un team di professionisti coordinato dal professor Marco Facchinetti, docente del dipartimento di architettura e studi urbani del Polimi.

Inoltre, il progetto prevede spazi verdi, aree dedicate allo sport, aule studio, giardini pensili, cucine, aree ricreative. L’edificio sarà l’unico in Italia a poter vantare il certificato di sostenibilità Leed Gold.

Il CampusX verrà inaugurato nel 2023 e servirà il Campus Bovisa del Polimi e il nuovo polo della Statale all’interno di Mind.

La struttura sarà solo la prima della società: il Ceo di Cx Samuele Annibali ha spiegato che l’azienda ha intenzione di costruirne altri due entro il 2025 con l’obiettivo di raggiungere i 10mila posti letto.

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Arena di Milano Est: 100 notti di cinema, musica, comedy, food

arena milano est
arena milano est

Arena di Milano Est: la riapertura con 100 notti di cinema, musica, comedy, food. 

Il 10 giugno riaprirà l’Arena di Milano Est.

Arena Milano Est nasce accanto al Teatro Cinema Martinitt, nel quartiere di Ortica a Milano. 2.500 metri quadrati a disposizione, 800 posti a sedere (ridotti a 400 per le misure di sicurezza anti Covid).

100 notti di cinema, musica, comedy, food. Il loro motto? “Da chiusi a riapertissimi, sotto le stelle”.

“Con una lunga e intensa stagione di cinema, cabaret, stand-up comedy, musica, incontri con l’autore, rassegne a tema e naturalmente anche l’Italia agli Europei, il sito si riconferma come il nuovo polo multiculturale della città. Dove ritrovarsi, svagarsi, divertirsi, sfamarsi (di cultura, ma non solo grazie allo street food) e… ricominciare. Al motto di #accorciamoledistanze.”

Cultura e divertimento in totale sicurezza dal 10 giugno al 15 settembre 2021.

PROGRAMMA 

“TUTTI A CASA, anzi no”

Il 10 giugno, per l’opening dell’Arena Milano Est, una serata speciale con Francesco Lancia (comico e conduttore di Radio Deejay), Francesco De Carlo (comico e conduttore televisivo) e l’intervento di tanti amici a sorpresa.

Voci e volti apprezzati online, che si materializzano sul palco en plein air dell’Arena per un live-show all’insegna della comicità e della stand-up comedy.

“Notti di celluloide”

Rassegna cinematografica curata da Franco Dassisti, giornalista, critico cinematografico e conduttore radiofonico a Radio24.

Organizzata per temi e completata da incontri e dibattiti con registi, attori e produttori, CINEMA PER TUTTI, UN FILM PER OGNUNO porta in cartellone appuntamenti settimanali con titoli accuratamente selezionati per le sezioni Blockbuster, Notte Italiana, Doc, Anteprime, Notte da Oscar e Cult.

Ancora grande schermo con i FILM FESTIVAL DAYS:

– 12 giugno, evento gratuito di Fondazione L’Albero della Vita Onlus e Fabrica, con presentazione e proiezione in anteprima del docufilm “Andrà tutto bene? Voci di povertà durante la pandemia”
– dal 14 al 15 giugno Iminese Indipendent Film Festival-ShOrtica: creativi e amanti del cinema in un ambiente intimo, per condividere la bellezza dell’espressione artistica
– dal 18 al 20 giugno Milano Food Film Festival, con la proiezione rispettivamente dei film “Il Vegetariano”, “Sembradoras de Vida” e “Soyalism”.

“Ridiamoci su”

Cabaret e stand-up comedy, tutti i giovedì a partire dal 17 giugno, con: Laura Formenti, Gigi e Ross, Arianna Porcelli Safonov, Daniele Gattano, Francesco De Carlo, Debora Villa, Giorgio Montanini, Leonardo Manera, Daniele Fabbri, Germano Lanzoni e Filippo Giardina.

“Notti di note”

Non manca nemmeno la musica dal vivo nelle notti estive dell’Arena. Concerti già ufficiali, ma anche tante sorprese che sono ancora in attesa di essere svelate.

“Tutti in campo!”

E come non considerare spettacolo le imprese della nostra Nazionale, impegnata agli Europei di Calcio? Partite free sullo schermo gigante e tifo scatenato venerdì 11 giugno (Turchia-Italia), mercoledì 16 giugno (Italia-Svizzera), domenica 20 giugno (Italia-Galles) e poi… che il pallone (e l’arbitro) ce la mandi buona regalandoci altre serate con il tricolore all’Arena Milano Est.

INFO E BIGLIETTI 

Il biglietto costa 7€, con possibilità di abbonamento a 40€ per 10 ingressi, comedy show 20€, prezzo variabile per i concerti.

È possibile acquistare i biglietti sul sito di Arena Milano Est o per telefono.

Per info: tel. 02/36580010, .

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Terza dose di vaccino: sarà necessario il richiamo invernale

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Il prossimo inverno sarà probabilmente necessaria la somministrazione della terza dose di vaccino.

Letizia Moratti, assessora al welfare della Regione Lombardia, lunedì mattina ha tratto le somme della campagna vaccinale fino a questo momento e ha parlato di ciò che ci aspetta in futuro, inclusa la probabile terza dose di vaccino.

“A giugno – ha dichiarato Letizia Moratti – è previsto l’arrivo in Italia di oltre 20 milioni di dosi e il quantitativo più consistente arriverà proprio a Malpensa, da dove prenderà la volta anche del sistema sanitario lombardo.”.

Intanto, la terza dose di vaccino – la cui somministrazione avverrà il prossimo inverno – sembra essere sempre più una certezza. La previsione arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza.

“Sarà molto probabile dover fare una terza dose di vaccino, – ha affermato il ministro – un richiamo che sarà probabilmente ‘modificato’ per coprire le varianti. Bisognerà dunque passare da una fase straordinaria ad una fase ordinaria e penso che questa nuova ordinarietà possa essere affidata alla nostra straordinaria rete di medici di medicina generale.”.

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Caffè gratis a Milano per festeggiare la riapertura dei bar al chiuso

caffe gratis illy caffe
caffe gratis illy caffe

Caffè gratis per festeggiare la riapertura dei bar al chiuso: ecco l’iniziativa di Illy Caffè. 

“RIPARTIAMO DA UN ESPRESSO”: così si legge sul sito di Illy Caffè per l’iniziativa del caffè gratis che avrà luogo durante la giornata di domani, martedì 1 giugno 2021.

Per celebrare la riapertura dei bar anche al chiuso, infatti, Illy Caffè offrirà 1 milione e mezzo di caffè gratis in oltre tremila bar d’Italia.

“Bere il caffè al bar – dice Massimilano Pogliani, amministratore delegato di illy Caffè – è un modo per iniziare la giornata, un’occasione di pausa e socializzazione: per noi era importante celebrare il fatto che si potesse finalmente entrare e mettersi al bancone e contemporaneamente dare un messaggio di speranza ai bar che hanno profondamente sofferto la mancanza di clienti durante la pandemia.”.

In questi mesi il mercato del caffè sembra essere cresciuto.

Ma come partecipare all’iniziativa e ricevere il caffè gratis?

Scaricando l’app di Illy Caffè, durante la giornata di domani, sarà possibile trovare il locale aderente all’iniziativa più vicino.

Per celebrare la ripartenza, Illy ha chiesto all’artista Matteo Attruia di disegnare una speciale tazzina RipARTiAMO: sarà utilizzata per servire il caffè nei bar illy aderenti e sarà disponibile a partire dal primo giugno negli Illy Caffè e Illy shop.

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GREEN PASS: ecco le linee guida Ue per i viaggi e vacanze in Europa

green pass immuni
green pass immuni

GREEN PASS: Si chiama ufficialmente “certificazione verde” il pass introdotto dal decreto anti-Covid del 22 aprile 2021 (modificato dal decreto del 18 maggio), necessario per potersi spostare in entrata e in uscita dalle Regioni in fascia arancione o rossa (anche se attualmente l’Italia è tutta gialla con tre regioni bianche).

GREEN PASS necessario per partecipare a feste di nozze, maxiconcerti e probabilmente in futuro anche per entrare in discoteca. Ma vediamo più da vicino come funziona più nel dettaglio attraverso le risposte ad alcuni quesiti.

Cosa è il green pass?

Si tratta della “certificazione verde” che dimostra di essere stati vaccinati o di essere guariti dal Covid-19 o di essersi sottoposti a tampone con esito negativo.

Quando serve

Il green pass serve per spostarsi tra le regioni in fascia arancione e rossa (anche se in questa fase l’Italia in realtà è tutta gialla), ma anche per visitare gli anziani nelle case di riposo (Rsa). E servirà per partecipare a feste e banchetti di nozze dal 15 giugno nelle regioni in zona gialla e dal 31 maggio in quelle in fascia bianca.

Possibile in futuro il ricorso a questo certificato per presenziare ad altri eventi, come i concerti con capienza maggiore di quella attualmente consentita (fino a un massimo di mille spettatori in impianti all’aperto e fino a 500 al chiuso), ma anche per andare in discoteca.

Quale ruolo ha il green pass per spostarsi tra Paesi Ue?

Nei giorni scorsi il premier Mario Draghi ha annunciato che si potrà tornare a viaggiare in tutta Italia dall’estero con un “pass verde nazionale”, in attesa che entri in vigore il green pass europeo. Ma, per evitare fughe in avanti e non adottare decisioni diverse da quelle che l’Europa deve ancora definire nel dettagli, il governo ha deciso di non accelerare. Indipendentemente dalla vaccinazione fatta o dalla guarigione dal Covid, per ora per entrare in Italia serve perciò sempre un tampone negativo, 48 ore prima della partenza. Con 10 giorni di quarantena all’arrivo se si proviene dai Paesi extra Ue (dal 16 maggio è stata abolita per chi proviene dai paesi Ue e dell’area Schengen, oltre che dalla Gran Bretagna e da Israele). Per chi deve andare all’estero, va precisato che ogni paese ha le proprie regole, diverse anche all’interno dell’Unione europea. In linea di massima, per ora, anche se vaccinati, serve ancora un tampone prima della partenza.

Chi rilascia il green pass?

Per i vaccinati «la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione». Per i guariti dal Covid la certificazione verde è rilasciata «in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta». Il risultato negativo del tampone viene attestato dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.

Quando entra in vigore il green pass?

È già in vigore. I documenti rilasciati fino ad oggi (di avvenuta vaccinazione, guarigione dal covid ecc.) hanno valore di green pass nazionale. Contestualmente al rilascio, la struttura sanitaria, anche tramite i sistemi informativi regionali, provvede a rendere disponibile la certificazione nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Il Lazio è una delle regioni che si sono attivate per prime. Ma tutte le regioni si stanno attrezzando. Il certificato è attualmente cartaceo. Ma il ministro per l’Innovazione Vittorio Colao in vista dell’entrata in vigore il 1° luglio del green pass europeo, ha confermato che, sempre dal 1° luglio, il certificato digitale sarà a disposizione degli italiani su «Io», la App della Pa già scaricata da milioni di persone per poter usufruire del cashback.

Qual è la durata del certificato in generale?

La durata del green pass per i vaccinati è stata portata da 6 mesi a 9 mesi «a far data dal completamento del ciclo vaccinale». Non solo. È stato deciso di rilasciare la certificazione contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino, «con validità dal «quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale». La durata della certificazione verde in caso di guarigione resta di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione dal Covid. In caso di tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test.

Qual è la durata in base al tipo di vaccino?

Di fatto per chi fa il vaccino di AstraZeneca (la seconda dose viene somministrata dopo circa tre mesi),il green pass ha una validità di quasi un anno. Per chi invece riceve la somministrazione di quello di Johnson&Johnson (una sola dose) la durata del documento è di 9 mesi. Per chi ricorre ai vaccini a Rna messaggero Pfizer Moderna (richiamo dopo 42 giorni) va calcolata una durata intermedia.

Quanto costa?

Il certificato è gratuito. A pagamento è solo il tampone. Il tampone molecolare rimane il “gold standard” per la diagnosi del Covid. Il costo varia tra i 60 e i 100 euro a seconda delle strutture e delle regioni. Il prezzo medio per fare un test rapido antigenico (eseguibile anche in farmacia) è di 30-40 euro.

Il green pass serve anche ai minori?

Sì, il pass è necessario anche per i minori, per i quali però non è prevista per ora la vaccinazione. I minori dovranno fare un tampone, dal quale sono esentati i bambini di età inferiore ai due anni.

Come funzionerà il green pass europeo?

Per viaggiare nei paesi europei le istituzioni Ue hanno raggiunto un accordo per realizzare l’Eu Digital Covid Certificate. Attesterà se una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha un risultato recente di test negativo o è guarita dall’infezione. Il pass si baserà su un QR Code associato a un codice identificativo univoco a livello nazionale e leggibile da tutti gli Stati Ue. Il Certificato dovrebbe essere disponibile dal 1° luglio. E garantirà la libera circolazione tra i Paesi Ue. Ulteriori restrizioni nei confronti dei viaggiatori titolari del certificato non sono possibili «in linea di principio», tuttavia potranno essere imposte «ove necessario e in modo proporzionato, sulla base di evidenze, con notifica alla Commissione e ad altri Stati membri».

La Commissione europea ha raccomandato delle linee guida per ripristinare la libertà di circolazione nella Ue, con misure che agevolino soprattutto i possessori del Certificato Covid. In particolare si chiede di esentare da periodi di quarantena e restrizioni ulteriori i cittadini vaccinati (anche se hanno ricevuto una sola dose), quelli guariti dal Covid (per un periodo che va fino a 180 giorni dopo il test molecolare) e risultati negativi al tampone (con un periodo di esenzione che va da 48 ore per i test antigenici a 72 ore per quelli molecolari). In aggiunta, l’esecutivo comunitario raccomanda l’esenzione dal tampone per i bambini sotto i 6 anni di età. Gli Stati membri potranno comunque azionare un «freno d’emergenza» e ripristinare strette in caso di deterioramento della situazione epidemiologica o diffusione fuori controllo di varianti del virus.

Quali sono i problemi legati alla privacy?

Come tutti i provvedimenti che riguardano in maniera più o meno diretta i dati sensibili dei cittadini, anche il green pass italiano e quello europeo sono stati messi sotto la lente degli organi garanti della privacy. A livello europeo, non sono state rilevate criticità nel gateway che permetterà il controllo dei dati dei passeggeri in entrata, ma per quello che riguarda il pass italiano, le cose non sono andate lisce. Il governo, infatti, non ha coinvolto il Garante durante la stesura del decreto-legge che introduce il green pass italiano e questo ha generato una situazione che appare lacunosa su moltissimi aspetti formali ed esecutivi perché mancano molte indicazioni sulle corrette modalità di conservazione e trattamento dei dati. Il Garante è intervenuto per sottolineare tutte le criticità e si spera in un intervento a breve per consentire il rilascio del documento nel rispetto della privacy.

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Bar e ristoranti: cosa succede dal 1 giugno, via a pranzi e cena al chiuso ma non solo

MILANO COFFEE FESTIVAL
MILANO COFFEE FESTIVAL

BAR E RISTORANTI:Dal primo giugno cade il limite dei quattro a tavola ma i gestori devono assicurare ricambio d’aria al chiuso, igienizzazione frequente delle mani per i clienti e servizio del personale al buffet.

Nei ristoranti si può finalmente pranzare e cenare, non solo negli spazi esterni ma anche all’interno dei locali e senza limiti di persone al tavolo.

Dopo mesi di chiusure, poi di ritorno all’attività solo parzialmente, e poi di restrizioni a metà, dal primo giugno si può tornare a tavola e tutti gli esercenti possono riaprire, anche quelli senza dehors (più del 40% del totale secondo Fipe-Confcommercio). Restano però molte regole da rispettare, dalle distanze  alle mascherine.

Tavoli e distanze – Non ci sono più limiti di persone sedute al tavolo (finora un massimo di quattro), spiega “La Stampa”, ma vanno rispettati quelli legati ai posti disponibili, calcolati sulla base delle dimensioni del locale, sia all’aperto sia al chiuso. Inoltre tra un tavolo e l’altro ci dev’essere la distanza di almeno un metro, che può salire a due in base allo scenario epidemiologico. Si può scendere sotto il metro se tra i tavoli ci sono barriere fisiche di separazione, che non ostacolino però il ricambio d’aria.

Igienizzazione, ricambio d’aria e mascherine – Ai gestori si raccomanda di mettere a disposizione dei clienti prodotti per l’igienizzazione delle mani e di assicurare il ricambio d’aria negli ambienti chiusi. I menu devono essere plastificati o consultabili online e si chiede di conservare un elenco delle prenotazioni per almeno 15 giorni. La mascherina va tenuta sempre quando non si è seduti al tavolo: all’entrata e all’uscita del locale, quando si va in bagno, quando ci si alza per pagare il conto.

Buffet con il personale – E’ possibile il servizio a buffet ma i clienti non possono toccare il cibo: deve essere il personale a somministrare i piatti. Il self-service è consentito solo nel caso di  prodotti monodose. E’ necessario inoltre distribuire i cibi senza provocare assembramenti e tenendo la distanza di almeno un metro tra le persone.

Caffè al bancone – Si può tornare a prendere il caffè al bancone ma tenendo la distanza di un metro. Inoltre il locale deve assicurarsi di far entrare un numero limitato di clienti, in base alle dimensioni. Possibile anche giocare a carte al tavolo del bar, ma sempre con la mascherina e con un’adeguata disinfezione periodica dei mazzi oppure con la loro sostituzione.

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Smart working prolungato per tutto l’anno

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Smart working prolungato fino alla fine del 2021: questa la decisione dell’emendamento del decreto ‘Riaperture’. 

L’emendamento del decreto ‘Riaperture’, approvato in commissione alla Camera, prolunga lo smart working fino al 31 dicembre 2021.

Il diritto allo svolgimento dell’attività lavorativa a distanza – era già riconosciuto fino al 31 dicembre di quest’anno, ma solo per i lavoratori del settore pubblico.

Adesso, invece, la decisione è valida anche per il settore privato, senza preventivo accordo con il lavoratore.

I dipendenti che lavorano tramite smart working hanno diritto a un trattamento economico non inferiore a quello riconosciuto ai lavoratori presenti fisicamente in azienda.

Secondo una stima dell’Osservatorio del Politecnico di Milano e di Randstad Research, nei prossimi mesi, gli smart-worker potrebbero essere tra i 3 e 5 milioni.

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Galleria Cracco, “Credere nella luce”: il progetto di arte contemporanea

credere nella luce valerio berruti scaled
credere nella luce valerio berruti scaled

Galleria Cracco: protagonista della quinta edizione del progetto l’opera “Credere nella luce” di Valerio Berruti. 

Galleria Cracco, il progetto che porta l’arte contemporanea in Galleria Vittorio Emanuele II, annuncia la sua quinta edizione. La protagonista sarà l’opera “Credere nella luce”, di Valerio Berruti.

Galleria Cracco, il progetto di arte contemporanea nato da un’idea dello chef Carlo Cracco con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e a cura di Sky Arte, presenta l’installazione site-specific Credere nella luce, immaginata dall’artista Valerio Berruti (Alba, 1977) e visibile al pubblico da martedì 8 giugno fino a ottobre 2021.

L’installazione, pensata per le tre vetrine del Ristorante Cracco che affacciano in Galleria, sarà fruibile al pubblico 24 ore su 24 da martedì 8 giugno fino a ottobre 2021.

L’opera di Valerio Berruti ha lo scopo di portare un messaggio di speranza e di – appunto – luce sul periodo appena trascorso.

“Sono molto felice dell’invito a realizzare un’installazione site-specific in questo luogo simbolo dell’alta gastronomia italiana – dichiara l’artista – La Galleria Vittorio Emanuele II è al contempo un punto di transito e una meta turistica internazionale, uno degli spazi in cui recarsi per fare acquisti, godere della cucina di Carlo Cracco, ma anche per ammirare uno straordinario esempio di stile neorinascimentale. Reputo che non si debba dimenticare alcuna lezione imparata in questo ultimo anno, ma al contempo penso che sia necessario tornare a ‘credere nella luce’.”.

L’opera è composta da tre affreschi retroilluminati – ognuno dei quali rappresenta una bambina – su un supporto in ferro. Le sagome sono ispirate al mondo fiabesco e allo stesso tempo hanno uno stile minimal.

Dopo gli interventi di Patrick Tuttofuoco (2018), dei MASBEDO (2018), di Goldschmied & Chiari (2019) e Giovanni Ozzola (2019), Galleria Cracco, nato con la volontà di sostenere l’arte contemporanea italiana portandola in un luogo simbolo del saper fare italiano, in cui sperimentazione ed eccellenza si dichiarano trait-d’union tra food, architettura, design e arte, riparte guardando al futuro e dichiarando la sua vocazione “pubblica” per la città di Milano, da sempre centro nevralgico di innovazione e dinamismo.

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Ristoranti al chiuso da giugno

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Da domani 1 giugno, in zona gialla i bar e i ristoranti potranno aprire anche al chiuso. 

In zona gialla, a partire da martedì 1 giugno, riapriranno i ristoranti al chiuso, anche se con delle regole precise da seguire.

I locali che riapriranno dovranno rispettare l’orario del coprifuoco (alle ore 23:00). Lo stesso vale anche per pub e gelaterie, oltre che per bar e ristoranti.

Dal 7 giugno il coprifuoco verrà spostato a mezzanotte, mentre il 21 giugno il coprifuoco verrà eliminato del tutto.

Per le regioni in zona bianca non c’è coprifuoco.

Al tavolo si potrà sedere al massimo in quattro se non si è conviventi e tra un tavolo e l’altro sarà necessaria una distanza di almeno un metro.

Le mascherine sono sempre obbligatorie quando non si è seduti al tavolo.

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