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venerdì, Agosto 15, 2025
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INDITEX: pronta a un nuovo picco produttivo!

Inditex fashion logos ST 3 639487
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INDITEX: pronta ad anticipare la ripresa globale della domanda di abbigliamento.  Inizieranno ad aumentare la loro capacità già la prossima settimana

Inditex potenzia i suoi hub logistici, pronta ad anticipare la ripresa globale della domanda di abbigliamento, sperando che questa avvenga prima di quanto previsto. È quanto emerge da alcune dichiarazioni raccolte da Wwd che ricorda come i principali centri logistici del colosso del fast fashion, controllante di Zara, si trovino a Madrid, Saragozza e Arteixo (Galizia) e possano produrre milioni di capi al mese.

Le warehouse di Inditex inizieranno ad aumentare la loro capacità già la prossima settimana, ha spiegato alla testata Usa Roberto Perez, che segue la logistica del gruppo per la Confederación Intersindical Galega, sindacato spagnolo. A oggi, Inditex non ha tenuto inattivi i suoi hub. “Si aspettano un picco di domanda post Coronavirus – ha detto Perez -. Hanno mantenuto i loro magazzini operativi a metà capacità, ma continuando a spostare e immagazzinare la merce in modo che, quando i mercati riapriranno, potranno servirli più velocemente e meglio dei concorrenti”.

Il numero uno del fast fashion avrebbe, fino ad ora, declinato ogni commento.

Inditex, che ha temporaneamente chiuso circa 3.500 store a causa dei lockdown in tutto il mondo, ha mantenuto attivi alcuni laboratori di cucito e confezione ad Arteixo, dove ha la sua sede, per produrre equipaggiamento medico.

La società ha chiuso l’anno fiscale 2019 con profitti netti in crescita da 3,44 a 3,64 miliardi di euro, mancando i 3,83 miliardi stimati dal consensus FactSet. Nei dodici mesi al 31 gennaio scorso, le vendite sono cresciute dell’8% a 28,29 miliardi di euro. Da inizio febbraio allo scorso 16 marzo il dato segna però un calo del 4,9%, che arriva fino al -24% se si prende come riferimento il periodo 1-16 marzo.

Al momento, fa sapere Inditex, è troppo presto fare previsioni sugli impatti della pandemia, ma il management ha deciso di accantonare 287 milioni di euro, pensando al possibile impatto sulle giacenze di magazzino della P/E. “Grazie alla solida posizione finanziaria e ai principi della società, siamo pronti a rispondere in ogni modo necessario”, ha dichiarato l’executive chairman, Pablo Isla, agli analisti.

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MODA: il Governo studia la riapertura anticipata per la fase 2

moda
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MODA: Il presidente di Confindustria Moda, è intervenuto chiedendo la riapertura in sicurezza delle fabbriche, della produzione, delle prototipie e delle tessiture

mascherine modaDopo il via libera del Governo a librerie, cartolerie e negozi di vestiti per l’infanzia, anche la moda potrebbe vedere presto la luce, magari già dalla prossima settimana, tra il 18 e il 20 aprile. Far ripartire alcune attività prima della fine del lockdown, prorogato ancora fino al 3 maggio, è una delle ipotesi cui sta lavorando il Governo per preparare gradualmente la fase 2. Tra le candidate a riaprire i cancelli, ci sarebbe in pole position la filiera del tessile-abbigliamento, insieme all’automotive e alla metallurgia.

Al momento si tratterebbe solo di ipotesi, da valutare anche con le parti sociali, ma qualcosa sembra muoversi dopo i numerosi appelli alle istituzioni di associazioni e federazioni moda nazionali sui rischi di un’inattività prolungata per il settore.

Il blocco, infatti, sta mettendo a repentaglio un comparto che vale quasi 100 miliardi di euro di fatturato, coinvolge oltre 65mila aziende e più di 600mila addetti. Alla luce di ciò, Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda, è intervenuto ieri a Tgcom24 chiedendo la riapertura in sicurezza delle fabbriche, della produzione, delle prototipie e delle tessiture, “per la tenuta di un sistema che, essendo stagionale, rischia di perdere completamente il 2020”. In ballo ci sono gli ordini dell’autunno/inverno 2020-21, alcuni dei quali già cancellati, e la possibilità di presentare le collezioni primavera/estate 2021. Per quanto riguarda invece i negozi, e soprattutto i multibrand, Marenzi ha chiesto un’iniezione di liquidità immediata.

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Dal Giappone alla Grecia, i politici si tagliano lo stipendio per affrontare l’emergenza

tamponi Coronavirus lombardia medici
tamponi Coronavirus lombardia medici

Dopo aziende e privati cittadini, anche i politici sono scesi in campo per aiutare i propri Paesi ad affrontare l’emergenza coronovirus. In Giappone, Nuova Zelanda, Grecia e Bulgaria parlamentari e ministri hanno deciso di tagliarsi lo stipendio, del tutto o in parte, per utilizzare quei soldi nella lotta contro il Covid-19.

Giappone – A fronte degli sforzi sostenuti dall’intera collettività contro la pandemia, i parlamentari giapponesi hanno deciso di rinunciare al 20% del proprio stipendio per un anno. L’accordo è stato raggiunto tra l’esecutivo guidato dal partito liberal-democratico e la principale forza politica all’opposizione, il partito Democratico-costituzionale del Giappone. In base alla legge attuale un rappresentante eletto in una delle due camere della Dieta nipponica, percepisce un compenso di 1.294.000 yen al mese, pari a poco più di 11mila euro.

Nuova Zelanda – Taglio del 20% anche per i ministri neozelandesi, ma per sei mesi. Il leader laburista Jacinda Ardern guadagna circa 470mila dollari neozelandesi (260mila euro) all’anno, il che significa che questo gesto gli costerà circa 52mila euro. “Questo di per sé non sconvolgerà la situazione finanziaria generale – ha spiegato – ma è un modo per riconoscere l’impatto attuale per molti neozelandesi”.

Bulgaria – Dopo la proposta del partito conservatore al potere, il Gerb, i politici bulgari, secondo quanto riporta La Stampa, hanno deciso di rinunciare ai propri salari e devolverli al sistema sanitario nazionale. Il taglio ammonta a un valore 1,44 milioni di leva, ossia 740mila euro.

Grecia – Per i prossimi due mesi, scrive il quotidiano torinese, i parlamentari greci del partito Nuova democrazia cederanno metà del proprio stipendio. “Sono sicuro che anche gli altri partiti faranno lo stess – ha dichiarato il primo ministro Kyriakos Mitsotakis -. Il nostro mondo politico deve stare in prima linea nella solidarietà”.

IN ITALIA INVECE..

ANSA) – ROMA, 18 MAR – Spunta il rinvio del referendum sul taglio dei parlamentari nel testo finale del decreto Cura Italia. La norma, che era nelle prime bozze e poi era sparita, dà la possibilità di rinviare all’autunno, per evitare rischi di contagio, il voto: il referendum si può indire entro duecentoquaranta giorni dall’ordinanza che lo ha ammesso e che risale a fine gennaio. La data potrebbe essere fissata tra i 50 e i 70 giorni successivi e quindi l’ultima data utile sarebbe il 22 novembre.

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Comune di Milano distribuisce kit con mascherine e guanti ai rider

rider comune ditribuisce masherine
rider comune ditribuisce masherine

Coronavirus. Dal Comune i primi 1.000 kit (mascherine e guanti ) per la sicurezza dei rider, dei ristoratori e dei clienti

Tutelare la salute dei rider che ogni giorno sono impegnati nelle consegne e contemporaneamente garantire la sicurezza dei ristoratori e dei milanesi che ordinano pasti pronti a domicilio. Questo l’obiettivo dell’iniziativa voluta dal Comune di Milano e realizzata dall’Assessorato alle Politiche del lavoro, Attività produttive e Commercio che da martedì 14 aprile, per poi proseguire nelle giornate successive, presso lo “Sportello lavoro” di Viale Gabriele d’Annunzio 15 (ingresso da via Arena, passo carraio), dalle ore 9:30 alle ore 17, distribuirà gratuitamente i primi 1.000 kit sicurezza (5 mascherine e 5 paia di guanti) a tutti i rider convocati a scaglioni per il ritiro.

Per evitare qualsiasi assembramento e procedere con una distribuzione ordinata, l’operazione è organizzata in ordine alfabetico con quantità giornaliere definite in accordo con le principali aziende di food delivery operanti in città. Ciò consentirà un’equa ripartizione dei rider nelle giornate di distribuzione previste: si inizia oggi dai rider con cognome compreso tra la lettera A alla lettera E per proseguire, con lo stesso sistema, F÷J mercoledì 15, e K÷Z nei giorni successivi fino ad aver raggiunto tutti i rider stimati in oltre 3.000 unità, indipendentemente dall’azienda per cui lavorano.

“Con questa iniziativa – spiega l’assessora alle Politiche per il lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani – vogliamo tutelare sia la salute dei rider che, con il loro lavoro, garantiscono la continuità del servizio di food delivery, ma anche quella dei cittadini e dei ristoratori. Un’attenzione – prosegue l’assessora – che vogliamo riservare proprio a quei lavoratori poco tutelati da un punto di vista contrattuale, che non possono pagare anche un rischio sanitario maggiore di altre categorie di lavoratori attivi nonostante l’emergenza”.

Nei kit messi a disposizione dall’Amministrazione, oltre ai presidi utili per la propria sicurezza personale e di quella altrui, i rider troveranno anche un utile volantino informativo in italiano, inglese, spagnolo e francese con le principali indicazioni per affrontare l’emergenza CoViD-19: come usare correttamente i dispositivi di protezione individuale, inviti ad evitare assembramenti durante le attese sia presso i ristoranti di ritiro sia nei luoghi di ritrovo, il rispetto delle distanze minime con gli operatori e i clienti finali, non toccarsi naso e bocca.

La distribuzione kit ai rider rientra nella più ampia azione predisposta dall’Amministrazione per fornire di presidi personali di sicurezza tutte quelle categorie di lavoratori, come commercianti, tassisti, operatori socio sanitari, impiegati di sportello che quotidianamente ininterrottamente svolgono la propria attività lavorativa nel periodo di emergenza. La distribuzione dei kit avverrà grazie al contributo volontario dei dipendenti dell’assessorato mentre il volantino informativo è stato realizzato a cura del Centro per la cultura della prevenzione nei luoghi di lavoro e di vita.

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Al Parco delle Cornelle di Bergamo è nato un piccolo fenicottero rosa, il nome sarà deciso votando online

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Il parco Le Cornelle di Bergamo celebra la nascita di un fenicottero rosa

twitter sharing buttonUn nuovo fiocco al Parco Faunistico Le Cornelle: non è ancora possibile sapere se è rosa o azzurro, ma il cucciolo di fenicottero rosa nato una decina di giorni fa, è già il simbolo di speranza e rinascita che dal Parco raggiunge tutti noi che stiamo vivendo questo momento particolare. Il nome? Lo sceglieremo insieme grazie al contest sulla pagina Facebook del Parco, che sarà attivo fino a domenica 19 aprile 2020.
L’ultimo nato in casa “Phoenicopterus roseus”, dopo un anno dall’ultima nascita nell’area, ha superato con successo sia la fase di incubazione di circa un mese che avviene dopo la deposizione dell’uovo fino alla schiusa, sia il primo periodo di vita, fondamentale per accorgersi in tempo utile di eventuali criticità, ed è regolarmente visitato dai veterinari del Parco Faunistico Le Cornelle per monitorarne lo stato di salute.Il pulcino si presenta di un piumino grigiastro questo perché la tipica colorazione rosa è dovuta ai pigmenti rosso/arancione, chiamati carotenoidi, contenuti in gran quantità nelle alghe e nei piccoli organismi di cui si nutrono questi animali e che si manifesterà raggiunta la maturità.

Questi magnifici esemplari, provenienti principalmente da Africa, Europa meridionale e India settentrionale, sono uccelli trampolieri e sono molto amati dai più piccoli proprio per questa caratteristica, oltre che per l’accesa colorazione del manto. Sono degli animali sociali che si muovono in grossi stormi e vivono in acque basse e aree palustri. Due caratteristiche che rendono unici questi animali, sono il collo lungo e lo strano becco che gli permettono di cibarsi nelle acque basse setacciando l’acqua per trattenere i piccoli organismi in essa contenuti.  Nel Parco, vengono nutriti principalmente con cibi specifici a base di gamberetti.

Ma Le Cornelle oltre ai 75 esemplari di fenicottero rosa, ospita altre specie di fenicotteri tra cui quello cileno e quello minore. Il fenicottero più anziano appartiene alla specie di fenicottero cileno e ha oltre 40 anni. Nonostante la sua veneranda età gode di ottima salute!

https://www.facebook.com/lecornelle/videos/523980358544509/

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FASE 2: il ritorno alla normalità avverrà per fasce d’età

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FASE 2: per autocertificare le uscite servirà una app, che consentirà anche di tracciare i soggetti positivi al Covid-19

Iniziano a delinearsi con più chiarezza i dettagli della “fase 2”. Le principali novità a cui sta lavorando la task force guidata da Vittorio Colao sarebbero due: una app per gestire le autocertificazioni e geolocalizzare i cittadini, monitorando gli spostamenti di chi è risultato positivo al coronavirus, e un calendario di allentamento delle restrizioni scaglionato in base alle fasce d’età.

“La fase 2 sarà molto più articolata, con una batteria ulteriore di strumenti, una app sui contagi. Gli italiani che lo vorranno potranno essere tracciati nelle loro relazioni”, aveva anticipato Colao nei giorni scorsi. Oltre a sostituire l’autocertificazione cartacea, l’applicazione – che sarà scaricabile da un sito del governo e sarà disponibile sia per iOS sia per Android – dovrebbe infatti consentire la geolocalizzazione dei cittadini. L’idea è di poterla utilizzare per i tracciamenti, come già oggi avviene in Corea, per monitorare con precisione la diffusione del virus.

La app, secondo quanto scrive Il Messaggero, avrà anche un sistema di allerta per segnalare gli spostamenti, specie di individui soggetti a restrizioni – e risultati quindi positivi al virus – ricostruendo tutti i contatti avuti. Ancora da capire, invece, se avrà un ruolo, alla fine del lockdown, anche nella gestione e nel controllo del flusso di persone sui mezzi pubblici e nei locali pubblici più affollati.

Al vaglio degli esperti ci sono anche le modalità per l’allentamento delle misure restrittive. Se per le aziende un nuovo step di riaperture potrebbe scattare già il 20 aprile, per i cittadini la data chiave resta al momento il 4 maggio. Ma non per tutti. Il ritorno alla normalità, è l’ipotesi sul tavolo, avverrà infatti per fasce d’età: prima i più giovani, la platea meno a rischio, poi via via tutti gli altri. Gli ultimi a uscire di casa saranno gli anziani.

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Coronavirus estate 2020 : saranno installate box e barriere di plexiglass sulle spiagge ?

box spiaggia coronavirus estate 2020
box spiaggia coronavirus estate 2020

Coronavirus, come sarà l’estate 2020 e come si andrà in spiaggia ?

spiagge Coronavirus estate 2020

La “fase 2” non è ancora iniziata, ma complici le belle giornate, già in molti si domandano se quest’estate si potrà o meno andare al mare. La sottosegretaria al Turismo, Lorenza Bonaccorsi, è già al lavoro “per far sì che possa essere così”. Il sindacato balneari chiede “un’ordinanza nazionale che stabilisca modalità uniche per tutto il territorio”. E le aziende, intanto, si ingegnano e si attrezzano per proporre soluzioni utili agli stabilimenti ma anche ai bar e ai ristoranti.

Una proposta arriva da un’azienda di Serramazzoni (Modena) che sta proponendo una soluzione al problema  cioè quello del distanziamento in spiaggia che è ancora in vigore per combattere l’emergenza coronavirus.

L’azienda modenese ha pensato a chi vorrà andare in spiaggia dopo l’emergenza Coronavirus e ha progettato dei box trasparenti con pareti di plexiglass e profili in alluminio.

I box sono di 4,5 metri per lato con un “accesso” da un metro e mezzo di ampiezza.

Tra le soluzioni, inoltre, ci sarebbe anche quella di lasciare almeno tre metri tra un ombrellone e l’altro, oppure aggiunta  barriere di plexiglass da interporre tra ogni coppia di lettini. Ma, almeno per ora, si tratta solo di un’idea.

 

spiaggia

LE OPINIONI DEGLI ADETTI DEL SETTORE

Ma le proposte vengono subito stroncate senza appello dagli addetti ai lavori. “Bella cosa la fantasia, ma qui non ci siamo – attacca Gaetano Callà, presidente provinciale dei ristoratori Fipe Confcommercio -. Non ha senso. Piuttosto che aprire così, butto via la chiave del mio locale. Non è nella nostra indole lavorare in questo modo. Meglio stare chiusi che rischiare di trasformare ristoranti, pizzerie e bar in camere a gas. Distanziare la clientela di un metro? Anche questo lo vedo molto difficile: se da centoposti, ipotizzo, passi a 25 o anche a 50, il personale ti serve tutto lo stesso, le utenze e le tasse le paghi. Non ne esci. Gran parte dei miei associati paga i costi con gli incassi del giorno. Bollette e utenze andrebbero sospese per uno o due anni, poi quando ci si riprende paghi a rate quel che devi. Inutile rinviare a settembre. Ma aprire blindati anche no: meglio aspettare tempi migliori. Sappiamo che gli italiani hanno voglia di uscire, non vogliono restare isolati, ma non si può ripartire in questo modo”.

“Ho visto quelle immagini sui social – fa eco Diego Casadei, presidente provinciale dei bagnini di Oasi Confartigianato -, posso dire che mi fanno inorridire. Mi sembrano più che altro trovate pubblicitarie, del tutto fuori luogo. Noi oggi non conosciamo gli sviluppi della pandemia né le modalità di una eventuale riapertura. Comunque dentro quelle gabbie sulla sabbia noi i turisti li cuoceremmo a fuoco lento. Cosa vieni a fare in vacanza se devi stare recluso in un box, senza poter fare il bagno, senza relazioni con le persone? L’ospedale a cielo aperto non va. Vedremo cosa succede – spierga ancora Casadei –: se la spiaggia tornerà fruibile in modo ragionevole e sicuro, per noi operatori e per i turisti, saremo pronti sul pezzo, attuando le precauzioni e le misure che ci verranno indicate dalle autorità. Vogliamo garantire una vacanza vera. Non ci sono alternative”.

“Tutti i giorni mi arrivano improbabili proposte per l’estate – aggiunge Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini di Rimini -, tunnel igienizzanti, macchinari cinesi che passano tra le file di ombrelloni e spruzzano spray, adesso spuntano anche i separatori in plexiglass. La ritengo una stupidaggine assoluta: sarebbero delle saune, per non dire di peggio tipo forni. Tra l’altro ingestibili da montare, e a costi folli. Non vedo bene la gente in costume con la mascherina. Il turismo balneare mal si concilia ai tempi del coronavirus”.

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Regione Lombardia : test a tappeto per medici e cittadini delle zone più colpite . Si parte dal 21 Aprile .

coronavirus farmaco artrite gratis
coronavirus farmaco artrite gratis

Coronavirus, Regione Lombardia: dal 21 aprile 20mila test al giorno

“Saranno effettuati 20.000 test sierologici al giorno per il coronavirus, dal 21 aprile, cominciando dagli operatori sanitari e socio sanitari della Lombardia e dai cittadini che devono tornare al lavoro con particolare riferimento alle province di Bergamo, Brescia, Cremona e Lodi”. Lo comunica, in una Nota, Regione Lombardia.

Immunità al virus

“I test – ideati e testati dall’IRCCS pubblico San Matteo di Pavia – certificheranno l’immunità al virus e – prosegue la Nota – permetteranno di gestire in modo consapevole la cosiddetta fase 2.
Al San Matteo di Pavia, uno dei 4 IRCCS (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) pubblici della Regione, sarà riconosciuta dalla società che produce i test una royalty dell’1%”.

Finanziamenti per la ricerca pubblica

“Risorse – conclude la Nota – che saranno reinvestite. Per finanziare la ricerca pubblica e i ricercatori impegnati ogni giorno in prima linea. Per la lotta al Covid“.

Fontana: “Con test sierologico patente immunità per fase 2”

Il test dovrebbe riuscire a dare “la ‘patente di immunità’ al Covid-19 individuando le persone che hanno avuto questa malattia e che hanno un numero sufficiente di anticorpi da garantire la copertura”. Lo ha affermato il governatore lombardo Attilio Fontana a Pomeriggio Cinque, aggiungendo che nella regione “inizieremo dal giorno stesso 20mila analisi al giorno che rivolgeremo innanzitutto agli operatori sanitari e poi alle persone che dovranno rientrare al lavoro per prepararsi alla fase due.

Focus Lombardia

A oggi in Lombardia le persone positive al coronavirus sono 60.314 con un aumento di 1262. Ieri c’era stato un aumento di 1.460 casi ma oggi sono stati processati circa 4000 tamponi in meno. I decessi sono 10.901, con un aumento di 280 mentre ieri era stato di 110. I ricoveri sono arrivati a 12028, con un aumento di 58, mentre i ricoverati in terapia intensiva sono 1143, con un calo di 33. Sono i dati “non molto soddisfacenti” resi noti dall’assessore regionale al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera.

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INPS: ecco quando arriveranno il bonus baby sitter e i 600 euro sul conto

inps 600 euro
inps 600 euro

Il bonus da 600 euro per gli autonomi verrà pagato dall’Inps “nei conti correnti con valuta dal 15 aprile al 17, anche grazie alla collaborazione del mondo bancario”. Lo annuncia il governo, spiegando che delle “quasi 4 milioni” di istanze, “ne sono già state liquidate oltre un milione”. Per quanto riguarda il bonus baby sitter, si legge nella nota, “le oltre 40mila domande sono al vaglio dell’Inps per andare in pagamento il 15 aprile”.

Per i tecnici dell’Inps e stato un weekend di lavoro nonostante la Pasqua. “Lavoro senza sosta negli uffici di Inps e banche per velocizzare l’iter di attuazione delle misure” del governo: operativa anche la Ragioneria dello Stato. Lo si legge in una nota del governo. “Quasi 4 milioni di istanze” per il bonus da 600 euro per gli autonomi. “L’Inps ne ha già liquidate oltre un milione e continuerà fino a martedì: verranno pagate nei conti correnti con valuta dal 15 aprile al 17, anche grazie alla collaborazione del mondo bancario, con accredito in un solo giorno lavorativo”.

Bonus baby sitter arriva il 15, all’Inps 40mila domande – “I 200mila congedi parentali richiesti sono stati retribuiti per la grande maggioranza direttamente dalle aziende ai dipendenti, mentre le oltre 40mila domande per il bonus baby sitting sono al vaglio dell’Inps per andare in pagamento (nel libretto famiglia) il 15 aprile anch’esse”. Si legge ancora nella nota.

Operativa convenzione Inps-Abi per l’anticipo della Cig – “E’ in piena operatività la convenzione siglata da Abi, Inps e organizzazioni sindacali che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza Covid-19 di ricevere un anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga, pari a 1.400 euro”. Da Palazzo Chigi si fa sapere che “per ottenere le erogazioni, le procedure non richiedono più l’invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l’Iban, perché la validità del codice identificativo viene effettuata con sistemi informatici. Nei giorni scorsi, l’Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione. È bene ricordare che i tempi ordinari per il pagamento della cassa integrazione sono sempre stati di due o tre mesi. In questo caso, grazie alla normativa semplificata e allo sforzo enorme dell’Inps, i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda”, precisa la stessa nota.

In pagamento anche cig in deroga, dati da 11 Regioni – L’Inps sta raccogliendo le domande che iniziano ad arrivare dalle Regioni per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga. Lo si legge in una nota del governo in cui si precisa che al momento sono 11 le Regioni che stanno provvedendo all’invio dei dati. E’ già in corso il
pagamento da parte dell’Inps della cassa in deroga delle prime regioni.

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Test vaccino Coronavirus : da fine aprile inizieranno i primi test direttamente sull’uomo

vaccino coronavirus 1
vaccino coronavirus 1

Una coproduzione Italia-Regno Unito, pronti per fine aprile 500 volontari sani

Inizieranno a fine aprile in Inghilterra i test accelerati sull’uomo – su 550 volontari sani – del vaccino messo a punto dall’azienda Advent-Irbm di Pomezia insieme con lo Jenner Institute della Oxford University. Lo annuncia l’amministratore delegato di Irbm, Piero Di Lorenzo. Si prevede, afferma, di “rendere utilizzabile il vaccino già a settembre per vaccinare personale sanitario e Forze dell’ordine in modalità di uso compassionevole”.

“In virtù dei dati acquisiti nelle ultime settimane – continua Di Lorenzo – il primo lotto del vaccino partirà da Pomezia per l’Inghilterra, dove inizieranno i test accelerati su 550 volontari sani”. Di Lorenzo annuncia che è “ormai in fase finale la trattativa per un finanziamento di rilevante entità con un pool di investitori internazionali e vari Governi interessati a velocizzare ulteriormente lo sviluppo e la produzione industriale del vaccino”.

“Si è deciso di passare direttamente alla fase di sperimentazione clinica sull’uomo, in Inghilterra – spiega Di Lorenzo all’Ansa – ritenendo, da parte della Irbm e della Oxford University, sufficientemente testata la non tossicità e l’efficacia del vaccino sulla base dei risultati di laboratorio, che sono stati particolarmente efficaci”.

 

I dati Coronavirus regione per regione 

Ecco la situazione aggiornata a Pasqua, i dati della Protezione civile emerge che i pazienti attualmente positivi sono:

31.265 in Lombardia
13.672 in Emilia-Romagna
12.505 in Piemonte
10.729 in Veneto
6.162 in Toscana
3.333 in Liguria
3.114 nelle Marche
3.817 nel Lazio
3.057 in Campania
2.082 a Trento
2.452 in Puglia
1.326 in Friuli Venezia Giulia
2.030 in Sicilia
1.742 in Abruzzo
1.515 nella provincia di Bolzano
687 in Umbria
903 in Sardegna
795 in Calabria
588 in Valle d’Aosta
277 in Basilicata
202 in Molise.

Le vittime

Quanto alle vittime, se ne registrano:

10.621 in Lombardia
2.564 in Emilia-Romagna
1.729 in Piemonte
856 in Veneto
495 in Toscana
749 in Liguria
700 nelle Marche
279 nel Lazio
242 in Campania
293 nella provincia di Trento
260 in Puglia
195 in Friuli Venezia Giulia
163 in Sicilia
212 in Abruzzo
205 nella provincia di Bolzano
52 in Umbria
73 in Sardegna
66 in Calabria
112 in Valle d’Aosta
18 in Basilicata
15 in Molise.

 

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Nati i 3 falchetti in cima al Pirellone di Regione Lombardia, ecco il video della mamma che sfama i suoi pulcini

3 falchi lombardia nati
3 falchi lombardia nati

Si è schiuso anche l’ultimo uovo: nati i tre falchetti in cima al Pirellone di Milano

Si è schiuso anche l’ultimo uovo!
Un evento che ciclicamente si ripete sul tetto del nostro Consiglio Regionale: vedere queste stupende creature è sempre una gioia.

I tre falchetti stanno bene: è il miracolo della vita, che mi piace condividere con voi in questa Pasqua difficile per tutti. Ce la faremo, amici.

ECCO IL VIDEO :

https://www.facebook.com/fontanaufficiale/videos/829107420932618/

 

Giò&Giulia, i falchi pellegrini del Grattacielo Pirelli

Molti occhi e tastiere hanno seguito la vita di Giò & Giulia i due falchi pellegrini più famosa d’Italia negli ultimi due anni. Danze nuziali, schiusa delle uova e predazione senza veli di due rapaci meravigliosi non sono più così segreti nell’era delle spycam.

Dal 2017 una coppia di falchi pellegrini nidifica in cima al Grattacielo Pirelli. I rapaci sono stati scoperti durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio, in seguito è stato costruito un nido artificiale per ospitare la cova ed è stata installata una webcam che osserva la vita dei falchi 24 ore su 24. L’osservazione di Giò&Giulia (nomi scelti in omaggio a Giò Ponti, progettista del “Pirellone”, e alla moglie Giulia) è diventata una consuetudine per molti cittadini che attendono ogni anno il ritorno dei volatili al nido.

Nella primavera 2019 dopo la cova sono nati due piccoli di falco chiamati Lisa&Lea, nomi scelti in seguito a un sondaggio pubblicato sulla pagina facebook ufficiale di Regione Lombardia in omaggio alle celebrazioni per i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci

La caratterista del falco pellegrino è la sua velocità, pensate che è l’animale più veloce in assoluto, si ritiene che in picchiata possa raggiungere i 385 km/h .

Il coronavirus non sembra preoccupare i volatili, infatti anche quest’anno ritornano a nidificare in cima al grattacielo Pirelli di Milano, ormai la loro casa, a ben 125 metri d’altezza .

falchi pellegrini - falchetti regione lombardia

Da questa immagine del 2018, forse capiamo che anche Giò&Giulia si sono innamorati di Milano e della sua vista !

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ANDREA BOCELLI: iniziato il concerto Live di Pasqua nel Duomo di Milano

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La domenica di Pasqua  (12 aprile 2020), Andrea Bocelli si esibirà da solo nel Duomo  di Milano , su invito della città e della Cattedrale, grazie all’ospitalità dell’Arciprete e della Veneranda Fabbrica del Duomo.

Ecco la scaletta dell’evento in diretta dalle ore 19.00

( DIRETTA AL LINK SOTTO)

Un’attenzione imponente e senza precedenti per un artista italiano che conferma l’affetto e la stima di tutto il Mondo per il Andrea Bocelli. Ha raggiunto oltre 5,2 milioni di persone nel mondo la notizia del concerto, rigorosamente senza pubblico, che il tenore terrà domenica 12 aprile, il giorno della Santa Pasqua, alle ore 19 nel Duomo di Milano sarà trasmesso in esclusiva in diretta streaming mondiale sul canale YouTube del tenore.

L’atteso evento è stato promosso e reso possibile dal Comune di Milano e dalla Veneranda Fabbrica del Duomo e prodotto da Sugar Music e Universal Music Group grazie al generoso contributo di YouTube, al quale Andrea Bocelli ha partecipato in forma totalmente gratuita (con la collaborazione di Almud e Maverick Management). Sarà supportato dall’organista Emanuele Vianelli.

LA SCALETTA

Ave Maria di Bach/Gounod
Santa Maria di Mascagni
Panis Angelicus concepito da San Tommaso d’Aquino e musicato da César Franck
Domine Deus di Rossini
Amazing Grace

IL CONCERTO IN DIRETTA QUI:

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SERIE A: si va verso le partite a porte chiuse fino a Natale, Sky sconta il pacchetto

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La Serie A, così come gli altri campionati europei, è alle prese con le conseguenze della pandemia coronavirus. Mentre si discute dell’eventuale ripresa della stagione, che da ultimo decreto del governo dovrebbe ripartire tra un mese e mezzo, sono tanti i temi da trattare: dal taglio degli stipendi, ai calendari da intersecare alla perfezione, fino alle limitazioni per i tifosi. Già, perché nel caos in cui sta navigando il nostro calcio, sembra esserci almeno una (quasi) certezza: la partite di Serie A si giocheranno a porte chiuse almeno fino a Natale. 

Il pericolo coronavirus sarà ancora piuttosto forte anche tra un mese e mezzo, dunque al momento appare difficile ipotizzare una riapertura al pubblico prima delle festività natalizie. L’idea della Lega di A sarebbe quella di far giocare ogni partita nello stadio designato, ma senza pubblico, come accaduto nelle ultimissime gare disputate prima dello stop. Ma c’è anche l’ipotesi di giocare alcune sfide in campo neutro: se a maggio infatti resteranno vive alcune zone rosse (per esempio la Lombardia) è probabile che i match previsti in quelle aree possano essere spostati in altri campi, chiaramente sempre a porte chiuse.

Il massimo campionato, dunque, dovrebbe andare avanti senza pubblico almeno fino alla fine dell’anno solare, con i singoli club che dovranno fare i conti anche con i mancati introiti dovuti dai biglietti e dagli abbonamenti. Per dare un’idea della gravità delle perdite, si stima, soltanto per gli ultimi 12 turni e i 4 recuperi della stagione in corso, una perdita secca tra i 75 ed i 95 milioni di euro in termini di ‘botteghino’. A questi poi andrebbero aggiunte le perdite dei primi mesi della stagione successiva. Nel 2021, forse, tutto potrà tornare alla normalità.

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SUPERMERCATI: ecco quali resteranno aperti a Pasqua e Pasquetta

L25
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SUPERMERCATI: Pasqua e Pasquetta, scopri quelli aperti e quelli chiusi a Milano e in Lombardia

Per domenica 12 aprile, Pasqua, pressoché tutti i supermercati e ipermercati rimarranno chiusi. Non solo a Milano e in Lombardia, ma anche nel resto del Paese. E’ uno degli effetti dell’emergenza Coronavirus, che fa seguito anche a una specifica richiesta in tal senso da parte dei sindacati dei lavoratori nei punti vendita alimentari. In compenso, diversi supermercati saranno aperti a Pasquetta, anche se ad orario talvolta ridotto.

Nell’area milanese, Ipercoop terrà aperto lunedì di Pasquetta dalle 9 alle 13. Esselunga invece ha scelto di tenere aperti a Pasquella quasi tutti i punti vendita con orario normale. Fino alle 20, quindi. Ma con alcune eccezioni che si possono verificare sul sito web. Orari normali a Pasquetta (7.30-20) anche per la catena Carrefour e i Lidl.

Aperti a Pasquetta anche i Bennet e i Pam, mentre la catena il Gigante terrà aperto solo alla mattina in Lombardia. Stessa scelta di Eurospin e Conad. Scelta opposta inveece per le catene del gruppo Auchan, che comprende Unes e U2: chiusi a Pasqua e anche a Pasquetta. Gli Iper, invece, a Pasquetta saranno aperti, tutti fino alle 15 ma con orari differenziati di apertura.

L’appello dei sindacati

I sindacati avevano lanciato un appello sia alla grande distribuzione sia direttamente alle famiglie affinché limitassero orari di apertura e “assalti” ai supermercati nei giorni di festa.

“Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione sono da più di quattro settimane in prima linea e in condizioni di grandi difficoltà nel garantire ai cittadini l’approvvigionamento di generi alimentari – si leggeva in una nota firmata da Filcams Cgil Lombardia, Fisascat Cisl Lombardia e Uiltucs Lombardia -. Nonostante la paura per la propria salute e quella dei propri cari e le forti pressioni dovute all’assalto a volte insensato ai supermercati, hanno continuato con impegno e dedizione a svolgere un servizio fondamentale per tutti noi”.

“Siamo quindi convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire ai lavoratori e alle lavoratrici di poter trascorrere Pasqua e Pasquetta a casa con la loro famiglia”, avevano concluso i sindacati.

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CORONAVIRUS: cartolerie e librerie chiuse in Lombardia fino al 3 Maggio

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CORONAVIRUS: Fontana “misure restrittive regionali fino al 3 maggio”, dopo il decreto del Governo con cui alcune di queste attività verranno riaperte

Librerie e cartolerie in Lombardia restano chiuse fino al 3 maggio. Via libera invece ai negozi che vendono vestiti e altri prodotti per l’infanzia. La decisione arriva dalla Regione in seguito al decreto governativo con cui, a partire dal 14 aprile, si è deciso di riaprire in Italia alcune attività commerciali ora chiuse. La Regione, dunque, come già successo nelle scorse settimane, pone regole più rigide di quelle del Governo.

La nuova ordinanza è stata firmata sabato 11 aprile dal presidente della Regione, Attilio Fontana. Con il documento si confermano e si prorogano le misure restrittive di contrasto alla diffusione del Covid-19 già attive sul territorio lombardo, con alcune specificazioni riguardo alle attività “riaperte” (dal 14 aprile) dal Governo. Vediamo in dettaglio.

Innanzitutto viene confermata la chiusura di alberghi (con diverse eccezioni già in vigore), degli studi professionali (che possono proseguire l’attività in smart working fatte salve particolari scadenze), dei mercati all’aperto e di tutte le attività non essenziali.

Articoli di cartoleria, fiori e piante si potranno acquistare esclusivamente all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o altri beni di prima necessità. In altre parole, resteranno chiuse in Lombardia le cartolerie e le librerie.

Coronavirus: le regole in Lombardia

Ricordiamo allora brevemente le regole regionali, a cui tutti i lombardi sono tenuti ad attenersi.

  • Spostamenti: con mascherine o altro strumento protettivo di naso e bocca
  • Attività motorie: a non più di 200 metri dalla propria abitazione
  • Assembramenti: vietati quelli da più di due persone
  • Libri, articoli di cartoleria, fiori e piante: solo nei negozi di generi di prima necessità
  • Distributori automatici: consentiti solo per acqua potabile, latte sfuso, farmaci e generi di monopolio (ad esempio sali, tabacchi e valori bollati)
  • Informatica, elettrodomestici, elettricisti, ferramenta, fotografia: vietato nei giorni festivi e prefestivi
  • Mercati scoperti sospesi, mercati coperti consentiti con varchi separati per ingresso e uscita
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Positiva al Coronavirus ma esce lo stesso per fare la spesa e viola la quarantena . Denunciata .

viola la quarantena per la spesa
viola la quarantena per la spesa

Positiva al Covid, esce di casa per andare a fare spesa, girando tranquillamente in più negozi della provincia di Cremona

Consapevoli della sua situazione, gli stessi commercianti avvisano i carabinieri che la raggiungono e la riaccompagnano al proprio domicilio. Col suo comportamento sconsiderato, ha rimediato una doppia denuncia: la prima ai sensi dell’articolo 438 del codice penale (epidemia), la seconda per falsa attestazione a pubblico ufficiale. Per tentare di giustificare l’interruzione dell’isolamento, la soresinese ha infatti dichiarato di essersi sottoposta a un nuovo tampone e di essere risultata negativa. Circostanza poi approfondita dai militari della stazione cittadina e smentita da Ats.

Incurante degli effetti devastanti della pandemia, dei morti e del dolore che sta causando e ha causato in tutta Italia,ha stazionato in più negozi: una tabaccheria, un generi alimentari e un panificio. Ma gli esercenti, evidentemente informati della positività della cliente, hanno compreso la gravità della situazione e si sono subito messi in contatto con gli uomini dell’Arma.

La pattuglia si è mossa all’istante e ha intercettato la donna mentre rincasava a piedi. Oltre a non fornire un valido motivo per giustificare l’allontanamento dalla propria residenza, quest’ultima si è pure rifiutata di firmare l’autocertificazione. Non solo, ai carabinieri ha pure fornito false dichiarazioni, sostenendo d’aver eseguito un nuovo tampone e d’aver ricevuto da Ats una comunicazione che attestava l’esito negativo del test. Tutto inventato.

Nonostante i quasi 150mila contagiati e gli oltre 18mila morti, più di diecimila dei quali nella sola Lombardia, c’è evidentemente ancora qualcuno che non ha capito quanto l’emergenza Coronavirus sia seria.

I dati Regione per Regione aggiornati a ieri 10 Aprile

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). Nella foto in alto è visibile quello dei soggetti attualmente positivi. La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

Lombardia 56.048 (+1.246, +2,3%)
Emilia-Romagna 19.128(+451, +2,4%)
Veneto 13.421 (+488, +3,8%)
Piemonte 15.012 (+490, +3,4%)
Marche 5.084 (+129, +2,6%)
Liguria 5.191 (+171, +3,4%)
Campania 3.442 (+98, +2,9%)
Toscana 6.727 (+175, +2,7%)
Sicilia 2.302 (+70, +3,1%)
Lazio 4.583 (+154, +3,5%)
Friuli-Venezia Giulia 2.349 (+50, +2,2%)
Abruzzo 2.014 (+83, +4,3%)
Puglia 2.809 (+93, +3,4%)
Umbria 1.302 (+4, +0,3%)
Bolzano 1.955 (+52, +2,7%)
Calabria 901 (+27, +3,1%)
Sardegna 1.063 (+37, +3,6%)
Valle d’Aosta 879 (+11, +1,3%)
Trento 2.816 (+108, +4%)
Molise 243 (+9, +3,8%)
Basilicata 308 (+5, +1,6%)

Ripartizione dei contagiati
per provincia al 10/04/2020

LOMBARDIA

Bergamo 10151
Brescia 10369
Como 1686
Cremona 4562
Lecco 1838
Lodi 2419
Monza Brianza 3424
Milano 12748
Mantova 2355
Pavia 2963
Sondrio 661
Varese 1589
Altro/in fase di verifica 1283

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Milano : in 3 provano a rapinare volontario Croce Rossa, ma è un campione di arti marziali e li manda tutti all’ospedale

bruno danovaro
bruno danovaro

Bruno Danovaro, 52 anni, volontario della Croce Rossa, è un campione di arti marziali .

Bruno Danovaro stava fumando un sigaro sulla via di casa, dopo essere andato a fare da volontario alla Croce Rossa di Milano, in questo difficile periodo di crisi per il coronavirus. Tre rom lo hanno accerchiato, intimandogli di consegnare il portafogli. Peccato che i malintenzionati non sapessero chi si trovassero di fronte.

Danovaro, 52 anni, è infatti un esperto di arti marziali. Prima judo, poi pugilato e karate, ora jujitsu. Ha vinto tutti gli ultimi 112 incontri disputati. Si avete capito bene, zero sconfitte negli ultimi cento incontri !

Risultato ? I tre rom sono finiti all’ospedale, il portafogli è rimasto ben al sicuro nelle sue tasche.

Il campione di arti marziali ha raccontato l’accaduto al Secolo d’Italia, mostrandosi amareggiato per quanto accaduto in questo momento duro per tutti sia in Italia che nel mondo: “Ho reagito d’istinto. Sono molto dispiaciuto per quanto successo, ma mi hanno aggredito loro per primi. Spero che stiano bene e che serva loro e a tutti i malintenzionati da lezione”.

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CINA vieta finalmente il consumo di carne di cane e gatto

yulin dog meat festival
yulin dog meat festival

Svolta in Cina, dove cani e gatti non potranno più essere mangiati.

Questi animali escono, per la prima volta, dall’elenco ufficiale delle specie che possono essere macellate. Gli esperti ritengono che il coronavirus sia stato trasmesso da pipistrelli o dal pangolino e da questi all’uomo nel mercato di Wuhan.

Sebbene la carne di cane continui a essere considerata una prelibatezza, il suo consumo nel Paese è diventato sempre più impopolare.

Il testo, diffuso dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali, è nella sua fase di “consultazione aperta” al pubblico per suggerimenti, ma rappresenta comunque una svolta maturata sull’onda della pandemia del Covid-19.

La nuova lista chiarisce anche che il termine “bestiame” si riferisce agli animali che “sono stati addomesticati e fatti riprodurre per lungo tempo” per ottenere prodotti come carne, uova e pelliccia oppure per fini medicinali e militari. “Per quanto riguarda i cani, insieme al progresso della civiltà umana, alla preoccupazione pubblica e all’amore per la protezione degli animali, sono stati specializzati per diventare animali da compagnia e a livello internazionale non sono considerati bestiame e non saranno regolati come tali in Cina”, si legge nel testo.

A febbraio, con una mossa a sorpresa, il Comitato permanente dell’assemblea legislativa adotto’ il bando d’urgenza su commercio e consumo di carne di animali selvatici per i sospetti di legami con l’origine e la diffusione del coronavirus, revocando tutte le licenze esistenti e promettendo di rivedere la normativa per rendere il divieto permanente.  La lista ha anche aggiunto 13 specie considerate “speciali” e che sarebbero esenti dalle restrizioni sugli animali selvatici, tra cui renne, alpaca, fagiani, struzzi e volpi.

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Troppe persone viste a fare la spesa tutti i giorni : proposto lo scontrino minimo obbligatorio di 30 euro

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Scontrino minimo di 30 euro per evitare code ai supermercati

scontrino minimo obbligatorio

La situazione fuori dai supermercati in questa emergenza è sempre stata abbastanza critica anzi in qualche giornata ci sono stati dei veri e propri assalti .

Le idee dei sindaci per limitare l’afflusso, come i turni in base al cognome, alla data di nascita, oppure addirittura in base al sesso. Ma le code in questi giorni non sembrano diminuire, anzi proprio il contrario !

Purtroppo, tra le persone in coda continuano ad esserci tanti anziani e tra l’altro spesso si tratta di residenti nelle vicinanze che effettuano spese di poco valore, ripetute a breve distanza anche in giornata, come testimoniato da diversi dipendenti dei supermercati. 

Il consigliere regionale Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega, lancia la proposta: “Vorrei invitare le medie e grandi strutture di vendita a porre il limite per la spesa minima di 30 euro per cliente, onde evitare che qualcuno, magari incentivato dalle belle giornate, decida di farsi la passeggiatina e ci si ritrovi con 100 persone in coda davanti ai supermercati, magari per comprare 5 euro di roba“.

La premessa che fa Monti è quella di dare ascolto alle cassiere:   “Troppi over 65 si recano a fare la spesa comprando soltanto pochi euro di prodotti e sorge il sospetto che la cosa sia utilizzata come scusa per andar a farsi un giretto. Viene da sé comprendere come questa situazione non vada affatto bene, specie adesso che, dopo tanta fatica, si inizia ad assistere ad un calo del numero di morti e contagiati”.

 

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Coronavirus Lombardia, Fontana : anche oggi i dati migliorano,restiamo a casa non roviniamo tutto

regione lombardia tasse
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Fontana, in Lombardia anche oggi i dati migliorano

coronavirus lombardia

“E’ una giornata bellissima, meteorologicamente, ma è bellissima perché i numeri anche oggi stanno migliorando”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana in attesa sulla pista dell’aeroporto militare di Linate dei 70 medici “che saranno destinati – ha detto – agli ospedali di Brescia”. I medici sono accompagnati dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e dal capo della protezione civile Angelo Borrelli.

La Protezione Civile Lombardia ha concluso, ha aggiunto Fontana, la consegna delle 3,5 milioni di mascherine gratuite contro il coronavirus, attraverso le Province, le farmacie e le edicole e sono in consegna in queste ore, sempre tramite la Protezione Civile Lombardia colombe e uova pasquali in dono per le nostre equipe negli ospedali e per i volontari.

«Stiamo faticosamente avvicinandoci ad una meta, una meta che può sfuggirci di mano appena si compiono dei comportamenti inappropriati. C’è il rischio che tutta la fatica che abbiamo fatto fino ad oggi sia vanificata e non possiamo permettercelo. Certamente se interrompiamo questi comportamenti virtuosi, ritorniamo indietro». E l’appello lanciato ai cittadini dal governatore lombardo Attilio Fontana, in vista soprattutto del week end di Pasqua. «Si prospettano giornate bellissime, verrà voglia di uscire ma non si può fare», ha detto Fontana,

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