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martedì, Agosto 19, 2025
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Tre sale da tè da provare a Milano ad aprile

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Anche se il freddo è ormai solo un lontano ricordo, vi sono sempre quei momenti in cui solo una buona tazza di tè può aiutarci. Ecco quindi tre posti dove bere i più buoni o più particolari a Milano ad aprile!

Giusmin

Una location esclusiva per chi ha voglia di osare e ama la ceramica fatta a mano. Qui tra le varietà di tè hanno anche Sunny, un tè verde al pompelmo dolcificato con zucca e carota essiccata. Un must da provare è invece il Rossetto e cioccolato: tè nero, mirtillo, lampone e fave di cacao.

Dove: Via Achille Maiocchi 15

Peter’s Tea House

Questo locale rientra tra le più recenti aperture di sale da tè. Originario di Bolzano questo è infatti il primo locale in città dove è possibile gustare tante varietà dal Vaniglia Bourbon fino al Maori Dance.

Dove: Corso Magenta 15

Teacup – Tea Art

In questo locale in zona sant’Ambrogio si può bere tè da star. Le 100 miscele proposte sono infatti ispirate a personaggi e film famosi, il tutto i una sala da tè che ricorda molto il set di un film di Tim Burton.

Dove: Via Caminadella 18

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Il volto green della Milano Marathon

MILANO CITY MARATHON
MILANO CITY MARATHON

Anche quest’anno per i partecipanti alla Milano Marathon saranno disponibili il biglietto giornaliero o due titoli di viaggio ordinari grazie alle agevolazioni previste dal Comune di Milano.

Il volto green della Milano Marathon

La Milano Marathon, evento sportivo di rilevanza internazionale, ha sempre dedicato grande attenzione alla sostenibilità, tanto da poter vantare dal 2013 il riconoscimento di prima maratona in Europa a ricevere la certificazione Resport, un certificato sulla sostenibilità ambientale e sociale degli eventi sportivi.

Sono circa 18.000 i partecipanti all’edizione del 2022 per i quali l’Amministrazione ha previsto, in linea con la consuetudine diffusa nelle maggiori maratone internazionali, la possibilità di spostarsi gratuitamente con i mezzi pubblici, disincentivando l’utilizzo dell’auto.

Per consentire lo svolgimento di questo grande evento sportivo, per la giornata di domenica 3 aprile sono programmate limitazioni per le auto e deviazioni dei mezzi pubblici.

L’area intorno a corso Venezia, da dove partiranno i maratoneti, sarà interdetta al traffico dalle 5 del mattino per tutta la durata dell’evento, dove sarà chiusa anche la fermata di via Palestro della metropolitana. Successivamente saranno chiuse le aree intorno al percorso della gara, che si snoderà per i primi dieci chilometri nel centro storico, nel quale è previsto anche l’arrivo, e poi nella zona tra Parco Sempione e Fiera Milano city.

Per il resto del percorso saranno invece chiuse alle auto solo le vie in cui si svolgerà la maratona, che saranno riaperte successivamente al passaggio dei runner.

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Inaugurate oggi a Citylife tre nuove opere del percorso d’Arte contemporanea “Artline”

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Il ricco programma di inaugurazioni e iniziative di “Milano Art week 2022”, che dal 28 marzo al 3 aprile coinvolge tutta la città e le istituzioni pubbliche e private che si occupano di arte moderna e contemporanea, propone anche quest’anno un importante appuntamento con l’arte pubblica. Sono infatti state inaugurate oggi tre nuove opere di Artline Milano, il progetto di arte pubblica del Comune di Milano che si sviluppa nel parco di Citylife lungo un percorso articolato di venti opere permanenti. Si tratta di “Atrio dello sguardo sul futuro” di Mario Airò, “Padiglione Rosso” di Alfredo Jaar e “Guardiane” di Kiki Smith.

Le nuove opere di Artline

Le opere di Mario Airò, Alfredo Jaar e Kiki Smith si andranno ad aggiungere alle prime nove sculture site-specific già installate all’interno del parco e realizzate dagli artisti Riccardo Benassi, Judith Hopf, Maurizio Nannucci, Adrian Paci, Ornaghi & Prestinari, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci.

Oltre alle opere già posate, sono in progettazione quelle di Rossella Biscotti, Elisabetta Benassi, Jeremy Deller, Shilpa Gupta, Adelita Husni-Bey, Liliana Moro, Otobong Nkanga.

“Atrio dello sguardo sul futuro” di Mario Airò (Pavia, 1961) è una scultura ipogea, sormontata da una cupola esterna realizzata in bronzo e ispirata dal cosiddetto “fegato di Piacenza” o “fegato etrusco” (risalente al II-I secolo a.C.). L’artista, rovesciando il modo tradizionale di intendere questo oggetto divinatorio, lo propone allo spettatore come un soffitto che va a coincidere con la volta celeste.

“Atrio dello sguardo sul futuro è un’installazione ambientale ispirata alla vocazione ambientale/spazialista dell’arte d’avanguardia milanese – spiega Mario Airò –. Prende spunto dal fegato di Piacenza, un piccolo bronzo tardo-etrusco, che fungeva da mappa per la lettura delle interiora dell’animale sacrificale. Alle varie parti del fegato e alle sue protuberanze era sovrapposta una mappa celeste, in modo da attribuire le manifestazioni presenti in esso all’influsso di questa o quest’altra divinità. L’aruspice poteva così leggere i segni e i presagi per il futuro. L’idea era di accostare questa radice ancestrale, un po’ ctonia, a un luogo caratterizzato soprattutto dallo slancio verticale delle Tre torri”.

“Padiglione Rosso” di Alfredo Jaar (Santiago del Cile, 1956) accoglie il visitatore all’interno di uno spazio perfettamente cubico che offre una visione alternativa del contesto di Citylife. Attraverso una grande vetrata rossa, l’artista ci invita a riflettere attraverso l’immagine trasformata della realtà circostante.

“Padiglione Rosso è una cornice che riporta Citylife da una scala gigantesca a una più umana – racconta Alfredo Jaar –, una semplice cornice che regala all’osservatore una visione complessiva e la possibilità di avere tutto sotto controllo. ‘Padiglione Rosso’ offre uno spazio di silenzio, di meditazione, di pensiero. Uno spazio per pensare allo stato della cultura e della finanza del mondo contemporaneo. Uno spazio per pensare allo stato della cultura e della politica del mondo contemporaneo. Padiglione Rosso è uno spazio di resistenza, uno spazio di speranza”. La progettazione architettonica dell’opera è stata eseguita da AOUMM.

“Guardiane” di Kiki Smith (Norimberga, 1954) presenta due sculture in bronzo raffiguranti due gatte, collocate a breve distanza l’una dall’altra. “Queste gatte sono due benevoli protettori a guardia del quartiere – sottolinea Kiki Smith –. I gatti sono mistici compagni che ci donano gioia e conforto. Questi animali sacri, come molte altre creature viventi, sono oggi percepiti come un peso nelle città moderne. Abbandonati per motivi sociali ed economici, sono lasciati senza cure ed esposti a malattie. Spesso i loro organi riproduttivi sono distrutti per nostra comodità. Così come la perdita di varietà del mondo vegetale, anche la diversità genetica degli animali si va assottigliando. La mia opera per Artline si ispira ai gatti che vivono nel fossato del Castello Sforzesco”.

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Chailly dirige lo Stabat Mater di Rossini alla Scala

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Concerto per la pace in Ucraina alla Scala

Lunedì 4 aprile 2022, Riccardo Chailly dirige l’Orchestra e Coro della Scala nello Stabat Mater di Gioachino Rossini, con Rosa Feola (soprano), Juan Diego Flórez (tenore), Alex Esposito (basso), Veronica Simeoni (mezzosoprano).

Questo concerto straordinario vuole essere un auspicio di tutte le professionalità del Teatro per il raggiungimento di una pace vera e duratura nel conflitto in Ucraina, destinando il provento della vendita dei biglietti e delle donazioni, al sostegno della popolazione rimasta in patria e dei profughi in arrivo a Milano.

Lo Stabat Mater è una sequenza in latino della tradizione religiosa del XIII secolo, attribuita Jacopone da Todi e descrive la sofferenza della Madonna durante la crocifissione di Gesù. Lungo i secoli è stato messo in musica da svariati compositori, tra cui Palestrina, Vivaldi, Pergolesi, Haydn, Schubert, Listz

L’ispirazione religiosa dello Stabat Mater di Rossini riesce a cogliere l’essenza drammatica della scena, senza ricorrere all’ovvietà della descrizione realistica, affrancando il dolore della madre dal pericolo di un sentimentalismo di maniera. Nel suo confronto con il sacro, il compositore trova una sincerità di linguaggio che è commovente e esprime sentimenti non scontati con un abbandono a un canto di grande tensione emotiva.

Biglietti disponibili qui.

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A Milano, una casa d’accoglienza dedicata a Fabrizio Frizzi

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Dedicata a Fabrizio Frizzi la nuova casa d’accoglienza a Milano per bambini malati

Nascerà nell’ex oratorio di Ortica, in via Giovanni Amadeo 90 a Milano, la Casa di accoglienza intitolata a Fabrizio Frizzi, l’amatissimo presentatore TV scomparso a marzo del 2018.

Nella giornata di martedì 29 marzo è avvenuta la posa della prima pietra della casa promossa da Unitalsi, alla presenza del sindaco Beppe Sala.

La struttura ospiterà le famiglie dei bimbi malati in cura degli ospedali pediatrici del territorio.

Gli appartamenti messi a disposizione delle famiglie saranno 6 e consentiranno ai genitori dei piccoli pazienti di stare accanto ai propri figli durante la degenza.

Le parole di Sala: “Assistere un figlio malato non è facile per qualsiasi famiglia. Doverlo fare a chilometri di distanza dalla propria abitazione può essere davvero insostenibile, anche sul fronte economico” spiega il primo cittadino, che aggiunge come questo progetto d’accoglienza, incarni lo spirito milanese “del fare un passo alla volta”, sottolineando come in questi tempi difficili sia “consolatorio sapere che nascono questi semi”.

“Per dare sollievo e speranza alle mamme e ai papà che vivono la sofferenza e la preoccupazione di un bambino gravemente malato e ricoverato in uno degli ospedali della nostra città nasce la Casa di accoglienza Fabrizio Frizzi”.

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Radio Live Italia: torna il concerto in piazza Duomo a Milano

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Radio Live Italia a Milano

Radio Live Italia: il concerto torna nuovamente a Milano, in piazza Duomo. 

Finalmente, dopo due anni di fermo causati dalla pandemia, il concerto animerà nuovamente il capoluogo meneghino.

La data ufficiale è sabato 21 maggio 2022 e per il grande evento sono attesi i principali protagonisti della scena musicale italiana che presentano al pubblico di Milano (e di tutta Italia, considerando la tradizionale diretta televisiva e radiofonica del concerto) le loro ultime canzoni e le loro hit più famose.

L’edizione di Radio Italia Live 2022 segna dunque il ritorno di uno dei concerti più apprezzati di sempre.

Lunedì 4 aprile, alle ore 11.30, a Palazzo Marino a Milano, si terrà la conferenza stampa nella quale verranno svelati tutti i dettagli e il cast.

 

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Aprirà a Milano un hotel di lusso per gatti con musicoterapia e aromaterapia

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Un hotel di lusso per gatti a Milano

In via Soderini 9, a Milano, sarà inaugurato un nuovo hotel per gatti che promette di coccolarli e viziarli.

L’hotel per gatti aprirà nel mese di aprile e disporrà di un’ampia gamma di stanze, sia singole, matrimoniali, plurifamiliari e suites, dotate di servizio in camera e di tutti i comfort che piacciano ai nostri amici felini.

I padroni con ansia di separazione potranno stare tranquilli: l’hotel dispone di telecamere per osservare il proprio amico a 4 zampe. Basterà scaricare un’app sul proprio telefono al momento del check-in.

Tra i servizi disponibili per garantire il benessere dei gatti sono previsti: musicoterapia, aromaterapia, toelettatura, presa e consegna a domicilio, consulti e visite veterinarie, fornitura e applicazione di antiparassitari.

“Questo hotel è pensato per garantire il benessere dei gatti in un momento in cui sono lontani da casa, hanno dichiarato le responsabili dell’hotel. Una pensione particolare, dotata di comodità e ogni servizio. Puntiamo al loro rilassamento psicofisico: ogni micio deve stare bene. E il padrone, monitorandolo ogni volta che vuole, può essere sicuro che sia così”.

I prezzi dell’hotel sono onesti, dai 15 ai 30 euro al giorno, in base al pacchetto richiesto.

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Il cammino dei monaci: dalla città alla campagna tra arte, cultura, religione e gastronomia

cammino dei monaci
cammino dei monaci

Il cammino dei monaci

Le giornate di sabato del 2 aprile, 7 maggio e 11 giugno, rappresentano tre appuntamenti per scoprire il patrimonio del sud di Milano col Cammino dei Monaci, occasioni uniche per un percorso tra arte, cultura, religiosità e tradizioni gastronomiche.

L’itinerario, effettuabile a piedi o in bicicletta, parte da Milano e raggiunge la Via Francigena lungo la Valle dei Monaci, per poi dirigersi verso sud costeggiando il Lambro fino al Po’. Lungo il Cammino è possibile conoscere l’architettura monastica delle Abbazie di Chiaravalle, Viboldone e Mirasole, con affreschi medievali e installazioni di arte contemporanea; le cascine che si incontrano lungo il percorso, offrono la possibilità di gustare e acquistare prodotti tipici del territorio.

L’intero percorso, lungo circa 65 km, è stato messo a punto in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico ed è consultabile online grazie all’app Cammino dei monaci, per iOS e Android.

Per info e prenotazioni:  – tel. 0284930432

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Filippo La Mantia apre un nuovo ristorante al Mercato Centrale di Milano e cerca personale di sala

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Filippo La Mantia apre un nuovo ristorante al Mercato Centrale di Milano

E’ stato inaugurato, giovedì 31 marzo 2022, il nuovo locale dello chef siciliano Filippo La Mantia.

Oste & Cuoco è il nuovo ristorante che riprende il nome del suo storico locale di Piazza Risorgimento, chiuso a causa della pandemia.

Il nuovo locale vanta uno spazio complessivo di 140 metri quadrati, declinati in 80 coperti, e sarà aperto tutti i giorni a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena dalle 19:30 alle 23.

All’interno del menù sono presenti ingredienti tanto amati dallo chef siciliano, che ricordano il sole della sua terra: pomodoro, melanzane, basilico e soprattutto agrumi.

Le opzioni disponibili saranno due: pranzo a buffet e a cena un menu alla carta semplice, con le specialità del cuoco siciliano: caponata, cous cous, arancini, cannoli e cassata.

I prezzi del nuovo ristorante di La Mantia sono accessibili a tutti, in linea con la natura popolare di un format come quello del Mercato Centrale di Milano.

Il cuoco siciliano è alla ricerca di personale di sala, ed invita ad inviare curriculum a questo indirizzo mail: .

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Idroscalo di Milano: competizione e divertimento con gare di canoa, kayak e paracanoa

idroscalo
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Si svolgeranno all’Idroscalo le competizioni di canoa, kayak e paracanoa che la Federazione Italiana ha assegnato alla Asd Idroscalo Club.

 

Il programma

Venerdì 1 e sabato 2 aprile, dalle ore 8:00 alle 19:00 circa, Gara Nazionale di velocità per le categorie: ragazzi junior e senior; paracanoa, prova indicativa e prove selettive senior.

Domenica 3 aprile, dalle ore 8:30 alle 14:30 circa Campionati Italiani fondo canoa, kayak e paracanoa 5000 metri, per le categorie: ragazzi junior, under 23, senior, master e paracanoa.

Il pubblico può assistere dalle tribune in riviera ovest e dalle sponde lungo il bacino.

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Tre nuove opere di Artline arrivano a CityLife

ARTLINE
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Domani, venerdì 1° aprile, alle ore 12:30, nel parco di Citylife con ingresso da viale Berengario, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi inaugurerà tre nuove opere di Artline, il progetto d’arte contemporanea del Comune di Milano che si snoda nel parco.

Tre nuove opere di Artline arrivano a CityLife

“Atrio dello sguardo sul futuro” di Mario Airò, “Padiglione Rosso” di Alfredo Jaar e “Guardiane” di Kiki Smith si andranno ad aggiungere alle prime nove sculture site-specific già installate all’interno del parco e realizzate dagli artisti Riccardo Benassi, Judith Hopf, Maurizio Nannucci, Adrian Paci, Ornaghi & Prestinari, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci.

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Rita e Panino Giusto lanciano: l’aperitivo giusto

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Panino Giusto lancia “Aperitivo Giusto”, il nuovo concept di aperitivo pensato in collaborazione con lo storico cocktail bar milanese Rita.

L’aperitivo giusto

Il flagship store di Via Malpighi, in zona Porta Venezia, sarà il cuore pulsante di questa iniziativa: situato all’interno del bellissimo palazzo Galimberti in stile liberty, si propone quindi come la nuova destinazione per l’aperitivo milanese.

Tutti i giorni, a partire dalle 18, si potrà vivere una vera e propria cocktail experience, ideata da Edoardo Nono, bartender e figura d’eccellenza della mixology nazionale e internazionale, con una carta di drink ricca e intrigante, accompagnata da gustose  gourmandise locali e nazionali. In tutti gli altri locali Panino Giusto, invece, sarà disponibile una cocktail list ridotta composta solo da sette signature targati Rita.

Il menù

Edoardo Nono, Founder del Rita, ha pensato a una carta di proposte classiche rivisitate, che puntano sugli ingredienti e gli spirits italiani, tra le quali non poteva mancare una proposta di Gin Tonic con venti referenze nostrane selezionate.
Si parte da un grande evergreen dell’aperitivo, lo spritz, proposto in due versioni: lo SPRUZZATO, che unisce alla classicità di Aperol le note floreali del liquore di Sambuco e il VENEZIANO, preparato con aperitivo Select, liquore di genziana e una punta di Rabarbaro. La carta prosegue con due pilastri della miscelazione e un classico del Rita, il KENTUCKY DERBY, un Old Fashioned impreziosito da Cognac infuso alla menta marocchina proposto anche in versione sour, un iconico martini cocktail: PER-ME-UN-MARTINI e GIULIETTA by Chiara Beretta, ex barlady Rita: cocktail, sofisticato e deciso con Bitter Campari, Benedictine, Lime e Grappa. In tema di Negroni, si vedono protagonisti il NEGRONI DEL BAUSCIA, con una punta di Fernet Branca, Vermouth Oscar 697, Gin GIASS e Bitter Fusetti, e il NEGRONI MEDITERRANEO, con Campari, vermouth Carpano Rosso, dry gin Luxardo e liquore artigianale di Chinotto. Con “TU VUO’ FA’ L’AMERICANO” si sceglie il classico americano reinterpretato: AMERICARLO, composto da una miscela di Vermouth Carlo Alberto Bianco e Rosso, Bitter Rouge e una punta di bitter Barrel Aged Fee Brothers, l’AGGIUSTATO, lo sbagliato ripensato con Vermouth Carlo Alberto e Prosecco Superiore Jeio Bisol, il BIANCHINO, dal colore limpido e dal gusto intenso, nato da un mix di Bitter bianco Luxardo, Oscar bianco 697 e olio essenziale di salvia.

E ancora, BELLI & FRESCHI, le proposte rinfrescanti, perfette per ogni stagione e adatte a tutti i palati: CINC GHEII, con fresco cetriolo, liquore di sambuco, mela verde con vodka e acqua tonica, GIN FRITZ, un twist irriverente con profumo di basilico, le note fresche dell’eucalipto e un liquore alle more, FUSETTONE, il drink più gettonato con Bitter Fusetti e Soda al Pompelmo, MISERIA E NOBILTÀ, un drink fresco e agrumato con Gin Luxardo, liquore ai fiori di sambuco, Bitter alla pesca, menta, DOS AMIGOS, una miscela sorprendente di agave e coulis di pera, con la forza gentile di tequila e mezcal, MELABEVO con Vodka Gimlet, succo di mela verde e vodka Zubrowka, VADA VIA IL MULO, liquore allo Zenzero Mr Three, Ginger Ale e Angostura bitter.

Non manca una proposta anche per gli amanti degli analcolici, l’Atopia, in cui l’aspro degli agrumi incontra il tocco delicato delle spezie per un profilo rinfrescante.
Infine, una scelta di qualità quella fatta per i GIN TONIC, con Acqua Tonica di prima scelta come “Fever-Tree” e una selezione di Gin della migliore produzione Italiana. Non solo cocktail, ma anche una ricca scelta di vini rossi, bianchi, macerati, naturali Triple A, birre in bottiglia e alla spina, artigianali e una selezione di amari delle migliori distillerie italiane per il fine pasto.
Per quanto riguarda la parte food Panino Giusto propone quindi per l’Aperitivo Giusto un tagliere sempre accompagnato da tarallini, olive, mandorle tostate salate, pinzimonio fresco (sedano, carota, finocchio) e una vinagrette. Il tagliere vede protagonisti una selezione di affettati italiani (un Crudo di Parma stagionato 26 mesi selezione Panino Giusto, una Bresaola punta d’anca Valtellina IGP, uno Speck qualità trentina), due formaggi (un Parmigiano marchio Panino giusto di sola bruna stagionato 27 mesi, Oronero al peperoncino), nodini di origine pugliese e un gustoso gnocco fritto. Non manca la versione vegana dell’Aperitivo Giusto composta da hummus al curry biologico, capuliato di pomodorini secchi, carciofini sott’olio, patè di capperi di Pantelleria e olive siciliane, elisir di Zibibbo con noci, fettine di mela verde accompagnate da fette di pane bianco e misto ai cereali fatto in casa.

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Milano: quali auto non potranno più circolare dal 1° ottobre 2022?

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Quali auto non potranno più circolare a Milano dal 1° ottobre 2022?

A partire dal 1° ottobre 2022, entreranno in vigore i divieti di circolazione all’interno dell’Area B e Area C, precedentemente “congelati” per via dell’emergenza sanitaria.

Dal prossimo autunno, sono diverse le tipologie di auto che non potranno più circolare a Milano.

Tra questi, i veicoli Euro 2 benzina, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione inferiore o uguale a 0,0045 g/km, gli Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro dicembre 2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4 e i veicoli Euro 5 diesel.

Sono però previste delle deroghe: i veicoli diesel Euro 4 e 5 e quelli a benzina Euro 2 potranno circolare in Area B, dalle 7.30 alle 19.30, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, aderendo al progetto integrato MoVe-In/Area B, ossia installando a bordo una sorta di scatola nera.

Per tutti quei veicoli soggetti a divieti ambientali entrati in vigore dall’11 gennaio 2021, sarà possibile usufruire di una deroga di 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data del primo accesso avvenuto e la data del 30 settembre 2023.

 

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Donata a Milano una casa ai gatti senza famiglia

gatto torna a casa
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A Milano, una Cat House donata dall’Oipa

A Milano, una casa a misura di gatto: la Cat House è stata donata dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) per destinarla ai gatti senza famiglia.

La Cat House si caratterizza di 6 stanze, tutte messe a disposizione dei gatti; ognuna ha aree di cibo ed acqua, gioco e riposo.

In attesa di trovare una famiglia che li adotti, i gatti sono dunque ospitati in un ambiente accogliente e meno traumatico rispetto ad un gattile tradizionale.

“Nella Cat House, dopo le necessarie cure veterinarie, accogliamo gatti che sono stati abbandonati, provenienti già da un contesto familiare o cuccioli che, diversamente, sarebbero destinati ad una vita in gabbia, in un freddo e triste gattile”, spiega Francesca Collodoro delegata dell’Oipa di Milano e Monza Brianza. “Qui non vi sono né gabbie né costrizioni di nessun genere, perché l’ambiente è stato concepito come un porto ospitale e accogliente dove poter transitare in attesa di poter salpare in tutta sicurezza verso nuove destinazioni, verso nuove famiglie”.

A tutti gli animali sono garantite attenzioni quotidiane grazie a un gruppo di volontari Oipa che, con grande dedizione, garantisce a turno il massimo benessere ai felini.

Per sostenere la Cat House e adottare uno dei mici, ci si può rivolgere a Francesca Collodoro, contattandola al numero 346 7032533, o scrivendole a .

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare: spettacolo per bambini

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Al Teatro Oscar, nell’ambito della rassegna L’Oscar per tutti, andrà in scena, domenica 3 aprile 2022, alle ore 16:00, lo spettacolo per bambini: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

Lo spettacolo vede in scena Federica Sassaroli ed è consigliato ai bambini dai 5 ai 10 anni.

Kengah, una giovane gabbiana, viene avvolta da una distesa orribile di petrolio che si attacca senza tregua al suo piumato, impedendole di spiccare il volo. La gabbiana riesce malamente a raggiungere la terra ferma, dove stremata crolla su un balcone di una casa di Amburgo. Qui viene trovata da un gatto nero e grande, Zorba, al quale chiederà aiuto: Kengah, infatti, prima di morire depone un uovo, affidandolo al gatto sul rispetto di tre solenni promesse: non mangiare l’uovo, averne cura fino alla nascita del piccino e, soprattutto, insegnargli a volare.

Biglietti disponibili qui.

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A Milano ha aperto Mezè: ristorante libanese le cui ricette sono firmate da Maradona Youssef

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Mezè, ristorante libanese ha aperto a Milano

Mezè è uno degli ultimi locali che ha aperto in zona Piazza Risorgimento a Milano.

Sebbene la cucina libanese non sia una novità a Milano visto che esistono alcuni ristoranti, Mezè si presenta in veste più attuali e con un format molto particolare: tutti i piatti sembrano degli antipasti.

Il progetto Mezè è frutto dell’imprenditrice Costanza Zanolini del gruppo Seguilabocca, e dell’incontro con Maradona Youssef, seminfinalista della 5° edizione di Masterchef.

Da Mezè, il pasto è vissuto come un momento di convivialità, un rito nel quale a tavola vengono portati diversi piatti da condividere e per assaggiare assieme a cose diverse.

Lo stesso nome “Mezè” in arabo significa antipasto, le cui ricette autentiche del Libano vengono proposte al pubblico come un viaggio di assaggi da condividere.

Oltre ai falafel, all’hummus e al babaganush, Mezè propone un’offerta gastronomica che unisce la tradizione culinaria autentica delle case libanesi, la cultura dello street food e l’esuberanza e la contemporaneità del cosmopolita Maradona.

Le parole dello chef Maradona: “In Libano mangiare è un atto comunitario. Per noi il momento del pranzo, soprattutto la domenica, è un vero rito: si mangia tutti insieme, si portano a tavola tanti piattini da condividere per assaggiare cose diverse. Mangiare non è mai un atto individuale. La cucina libanese in Italia non è ancora molto conosciuta e ci sono pochi indirizzi dove poter fare un’esperienza gastronomica completa e quanto più autentica. I piatti proposti in menu sono quelli che si mangiano nelle nostre case, interpretati con un approccio moderno. Pensiamo a limone, cipolla e aglio, grandi protagonisti nella cucina libanese, ovviamente non possono mancare nei miei piatti, ma li inserisco con escamotage che rendono i sapori più delicati, ad esempio trasformando questi ingredienti in polveri o lavorandoli con il metodo dell’estrazione per poi creare oli”.

 

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Jorge Pardo in mostra alla Galleria Gió Marconi

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Fino al prossimo 9 maggio 2022 alla Galleria Gió Marconi sarà visibile la mostra dell’artista cubano Jorge Pardo. In mostra quattro grandi opere su carta, quattro dipinti incisi e una serie di nuove lampade. Un mix che evidenzia la posizione dell’artista al limite tra pittura e scultura, architettura e design, artigianato e produzione digitale.

Jorge Pardo alla Galleria Gió Marconi

In questa nuova serie di dipinti esposti Galleria Gió Marconi in via Tadino 20, Pardo crea piani di colore che emergono e svaniscono producendo forme che si intersecano e si sovrappongono tra loro. Le sue opere sono combinazioni di immagini, prima stratificate digitalmente, poi tagliate a laser su MDF, e successivamente dipinte a mano in acrilico.
Sono lavori che esplorano la tecnica della pittura stratificata sperimentata dall’artista nel corso della sua carriera, in cui i riferimenti e il materiale di partenza sono una fusione di fotografie personali, in particolare il lussureggiante giardino della sua casa messicana, opere del passato sue o di altri artisti, come Claude Monet o Willem de Kooning. Tutti questi strati – generalmente dai due ai sette per dipinto – arrivano a coesistere uno accanto all’altro. Queste opere, sebbene apparentemente astratte, rappresentano una moltitudine di memorie sovrapposte, paragonabili a un personale scavo archeologico dell’artista. Gli oggetti che ne derivano sono ibridi tra pittura e scultura, e raccontano il suo stile colorato, massimalista ed eclettico.
Anche nei disegni l’artista mescola foto di famiglia e una vasta gamma di altre immagini che evocano l’ambiente culturale dei suoi anni di formazione. Come nei suoi dipinti, Pardo trasforma i disegni in semiastrazioni strutturate dai colori abbaglianti, ridimensionando, sovrapponendo e colorando i materiali originari al computer. Dopo averle tradotte in grafica vettoriale, le immagini vengono stampate su carta cotone Fabriano e colorate manualmente a matita.
Sebbene a volte appaiano immagini riconoscibili – come un fiore o un volto – l’effetto complessivo dei disegni ha a che fare con le emozioni e l’atmosfera che i colori e le forme evocano nello spettatore.
Allo stesso modo anche le lampade che completano la mostra sono realizzate a partire da un sistema modulare in più parti. Costruite in legno di betulla, alluminio e fogli di plastica riciclata, successivamente dipinti con vernici ad alcool, ogni lampada è composta da più strati e vari elementi che, assemblati uno ad uno, diventano l’oggetto finale. Il profilo imponente delle lampade da parete scopre e rivela la struttura stratificata dell’opera, che ricorda la forma di un alveare.
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Benvenuti a Villa Arconati: domenica 3 aprile riapre la villa delle meraviglie

giardino villa arconati 2
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Dopo due anni di restrizioni, la bellissima Villa Arconati riapre finalmente al pubblico e sarà visibile in ogni sua parte. Appuntamento a domenica 3 aprile 2022.

Riapre Villa Arconati

La piccola Veirsailles di Milano e il suo giardino monumentale con una grande novità: la rassegna Agenda 2030. 17 appuntamenti tra conferenze, concerti e spettacoli tutte a tema sostenibilità.

Ovviamente questa non sarà l’unica novità di uno dei luoghi più amati da milanesi e non. Cambia infatti il percorso di visita che è stato rinnovato e diventa sempre più ampio. La durata è di circa 90 minuti durante i quali si scopriranno le meraviglie, la storia, i segreti e i dettagli di Villa Arconati.

La villa sarà aperta tutte le domeniche, dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).

 

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Allestita al Monumentale l’opera “Lullaby” di Maurizio Cattelan

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In concomitanza con Art week 2022, Comune di Milano, Museo del Novecento e Cimitero Monumentale presentano il progetto di Maurizio Cattelan “Ninna nanna”. Dal 30 marzo al 6 novembre 2022, “Lullaby”, opera di Maurizio Cattelan realizzata nel 1994, sarà allestita nella sala del Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale. Al termine dell’esposizione l’opera, di proprietà di Cattelan, sarà donata alla città, entrando a far parte della collezione permanente del Museo del Novecento.

Lullaby di Cattelan al Monumentale

Il 27 luglio 1993 alle 23:34 un’autobomba mafiosa esplode a Milano. Nella strage di via Palestro perdono la vita cinque persone – i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Drissalle – e viene raso al suolo il muro esterno del Padiglione d’Arte contemporanea, progettato da Ignazio Gardella e aperto nel 1954.

Nei giorni successivi all’attentato Maurizio Cattelan recupera presso una discarica le macerie dell’edificio e realizza nei mesi successivi l’opera “Lullaby”, che viene esposta nel 1994 contemporaneamente alla prima personale all’estero dell’artista presso la Laure Genillard Gallery di Londra e in una collettiva al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris.

Nella versione di Londra una parte dei detriti è raccolta in un borsone da viaggio blu, simile a quello utilizzato per raccogliere il materiale delle demolizioni, ma che allo stesso tempo ricorda le borse utilizzate negli ospedali per trasportare la biancheria contaminata; nella versione parigina, oggi presentata a Milano per la prima volta, i resti del Pac vengono invece raccolti in 40 sacchi di plastica bianca stoccati su due pallet.

Particolarmente significativa per la storia di Milano e per i Musei Civici, l’opera, grazie alla collaborazione fra Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Servizi Civici e Generali, viene oggi per la prima volta presentata a Milano. Riacquistata dall’artista proprio per poterla donare alla città di Milano, Lullaby verrà donata al Museo del Novecento.

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Out of order: i collages dell’artista Ucraina Louise Nevelson alla Galleria Gió Marconi

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Negli spazi di via Tadino 15 la Galleria Gió Marconi ospita la mostra dei collages dell’artista ucraina Louise Nevelson. Out of Order sarà visitabile fino al 29 luglio 2022.

Out of order alla Galleria Gió Marconi

L’esposizione celebra il lavoro dei collages di Louise Nevelson, tutti realizzati a partire dagli anni Cinquanta. L’artista, forte della lezione cubista appresa durante i viaggi in Europa, realizza le sue opere combinando supporti lignei e cartacei e ottenendo originali esiti prospettici. I materiali utilizzati sono tutti provenienti dalla sua stessa casa e dal suo studio. L’artista celebra infatti un approccio ecologico: ogni elemento della casa veniva riciclato sotto forma di scultura.

Attraverso un’indagine attenta dei suoi collages, il progetto espositivo OUT OF ORDER evidenzia che il modello fondamentale del linguaggio artistico di Nevelson non era onnicomprensivo. Nevelson ha infatti prodotto gruppi coerenti di opere basandosi su elementi formali vicini alla sua ricerca artistica come specifici materiali, strategie e questioni formali. Come lei stessa ha dichiarato in più occasioni, “il modo in cui penso è il collage”.

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