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mercoledì, Aprile 30, 2025
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Lamorgese, dal 14 marzo taser alle forze dell’ordine in 18 città italiane

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Dal 14 marzo le forze dell’ordine potranno disporre del taser in 18 città italiane.

Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese spiegando: “L’utilizzo dell’arma a impulsi elettrici da parte della polizia di stato, dei carabinieri e della guardia di finanza ridurrà i rischi per l’incolumità del personale impegnato nelle attività di prevenzione e controllo del territorio”. E ha aggiunto: “Grazie a tale dispositivo agenti e carabinieri saranno in grado di gestire in modo più efficace e sicuro le situazioni critiche e di pericolo”.

“L’operatività del nuovo strumento – ha aggiunto la titolare del Viminale – segue uno specifico periodo di sperimentazione e un ciclo di formazione degli operatori in grado di garantire che la sua utilizzazione avvenga nel rispetto delle condizioni di sicurezza tenuto conto dei soggetti coinvolti e del contesto ambientale”.

taser italia

Il Taser è un dispositivo utilizzato durante le operazioni di Polizia per immobilizzare un soggetto pericoloso. Il suo funzionamento è dovuto a due elettrodi che, sparati a 55 metri al secondo, si inseriscono nel sottocute ed erogano una scarica elettrica in grado di irrigidire il corpo del soggetto, facendolo dunque cadere a terra immobilizzato. Questa azione non è però esente da rischi, soprattutto da un punto di vista sanitario.

Le 4.482 armi ad impulso elettrico saranno impiegate nelle 14 città metropolitane e nei capoluoghi di provincia di Caserta, Brindisi, Reggio Emilia e Padova, secondo uno specifico cronoprogramma che si concluderà a fine marzo. Per quanto riguarda l’estensione del servizio ai reparti delle restanti aree del territorio nazionale e delle specialità, l’operatività sarà gradualmente avviata a partire dal mese di maggio.

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Semplicemente Franca, con Monica Faggiani e Valentina Ferrari

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Semplicemente Franca, con Monica Faggiani e Valentina Ferrari

E’ in arrivo uno spettacolo dedicato alla mitica Franca Valeri presso la sala Cavallerizza del Teatro Litta di Milano.

L’evento si terrà dall’11 al 13 marzo, nato da un’idea di Valeria Cavalli, che vede protagoniste Valentina Ferrari e Monica Faggiani.

Non c’è nulla di più milanese di lei, della Franca che nasce Norsa e poi decide di chiamarsi Valeri in onore del poeta Paul Valery. Franca Valeri ha regalato ritratti di signorine più o meno snob, di Cesire e signore Cecioni, tutte quante attaccate alla cornetta del telefono a raccontare la loro vita fatta di piccole cose che facevano e fanno ancora sorridere.

Biglietti disponibili qui.

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W le Donne! (tutte le donne della nostra vita) con Riccardo Rossi

Riccardo Rossi P
Riccardo Rossi P

W le Donne! (tutte le donne della nostra vita)

Al Teatro San Babila di Milano andrà in scena, dall’11 al 13 marzo 2022, lo spettacolo W le Donne! (tutte le donne della nostra vita), con Riccardo Rossi e per la regia di Cristiano D’Alisera.

La donna è la prima persona che conosciamo al mondo! Maschi o femmine è uguale: è sempre lei il nostro primo incontro. Ma se le bambine crescendo diverranno sempre più “colleghe” della madre (prima o poi faranno un figlio anche loro) i maschi si ritroveranno per tutta la vita a fare i conti con “quell’essere” che li ha generati. Ma i ruoli nel corso degli anni cambieranno, dopo la madre conosceranno la tata, la sorella, la nonna, la maestra, la fidanzata, la moglie, la figlia e così via, senza dimenticare ovviamente la più temuta: la suocera!

Lo spettacolo andrà in scena nei seguenti orari: venerdì 11 e sabato 12 alle 20.30; domenica 13 alle 15.30.

Biglietti disponibili qui.

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“Manola” con Nancy Brilli e Chiara Noschese al Teatro Gaber di Milano

Manola Nancy Brilli
Manola Nancy Brilli

“Manola” con Nancy Brilli e Chiara Noschese

Dall’11 al 13 marzo 2022, Nancy Brilli e Chiara Noschese saranno al Teatro Gaber con “Manola“, un racconto tutto al femminile di Margaret Mazzantini.

La trama di Manola

Due sorelle gemelle in contrasto tra loro, come due pianeti opposti nello stesso emisfero emotivo. Anemone (Nancy Brilli), sensuale e irriverente, che aderisce ad ogni dettaglio della vita con vigoroso entusiasmo, e il suo opposto Ortensia (Chiara Noschese), uccello notturno, irsuta e rabbiosa creatura in cerca di una perenne rivincita. Le due per un gioco scenico si rivolgono alla stessa terapeuta dell’occulto e svuotano il serbatoio di un amore solido come l’odio. Ed è come carburante che si incendia provocando fiamme teatrali ustionanti, sotto una grandinata di risate.

 

Lo spettacolo va in scena nei seguenti orari: alle 20.45 il venerdì e il sabato; alle 16.00 la domenica.

Biglietti disponibili qui.

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Il pane blu e giallo per l’Ucraina: l’idea del panettiere Matteo Cunsolo

pane pace
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Il panettiere che sforna il “pane per la pace”

A Parabiago, nel milanese, il panettiere Matteo Cunsolo ha ideato il “pane per la pace“. Il pane ha i colori della bandiera ucraina, giallo e blu, venduto a favore dei profughi del Paese colpito dalla guerra.

Infatti, l’intero ricavato delle vendite verrà devoluto al Lions Club Parabiago “Giuseppe Maggiolini“, che dallo scorso 27 febbraio ha attivato una raccolta fondi per i profughi ucraini diretta alla Lions Clubs International Foundation (Lcif).

Il “pane per la pace” è realizzato utilizzando per la colorazione lo zafferano e un infuso di Clitoria Ternatea, tisana preparata con i fiori essiccati del Butterfly Pea.

La scritta “peace” è realizzata con burro di cacao spruzzato sul pane attraverso un apposito stampo.

Cunsolo, presidente dell’associazione Panificatori Confcommercio di Milano e province e segretario Richemont Club Italia, ha chiarito: “In questo momento credo che ognuno faccia quello che può per esprimere vicinanza e solidarietà al popolo ucraino. ‘Il pane per la Pace’ rappresenta una goccia nell’aiuto alle persone colpite da questo conflitto.

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A Milano riapre la Sala Nobel: la prima sala cinema-ristorante

sala nobel
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Sala Nobel: riaprirà la prima sala cinema-ristorante

Da sabato 12 marzo, riaprirà la Sala Nobel, la prima e unica sala cinema-ristorante d’Italia nata dalla collaborazione tra il cinema Anteo e Eataly Milano Smeraldo.

Il progetto è nato nel 2017 dalla partnership delle due realtà milanesi, cinema Anteo e Eataly Milano Smeraldo ed offre un format innovativo di intrattenimento, che sposa il piacere del cinema con quello del cibo di qualità.

Per la nuova stagione, sono state pensate delle nuove formule: “AperEataly” dal giovedì alla domenica alle 18, la cena dal lunedì alla domenica alle ore 20 oppure il pranzo in programma per il sabato, la domenica e i giorni festivi alle 13 con menu dedicati (con una proposta vegetariana per ogni formula) da accompagnare a vini, birre e bibite della Carta Bere di Eataly.

I tempi del pasto vengono scanditi dalle proiezioni, mentre la funzionalità delle poltrone consente di mangiare comodamente guardando il film.

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Shakira, il cane in “calessino” per combattere la displasia all’anca

shakira foto andrea cherchi3
shakira foto andrea cherchi3

Il cane in “calessino” per combattere la displasia all’anca

Non ci sono limiti all’amore verso un cane, soprattutto quando questo è affetto da una patologia invalidante quale la displasia dell’anca. Shakira è un pastore tedesco a cui, sin da cucciolo, era stata diagnosticata questa malattia. All’inizio era vispa e attaccabrighe verso gli altri cani, ma la successiva frequentazione di corsi specifici, ne ha migliorato il carattere, facendone una grande amica dei bambini.

La cagnolina appartiene ad una coppia che si è sempre presa cura di lei; non è stata mai lasciata sola e hanno fatto sempre le vacanze insieme alla coppia. Nello stesso tempo Shakira ha fatto sedute di fisioterapia e tapis roulant in acqua, sempre seguita dal veterinario, però la sua malattia è progredita peggiorando.

I suoi proprietari non si sono dati per vinti. La notte, per evitare le piaghe da decubito, ogni due ore, a turno, si alzano per girare la cagnolina su l’altro fianco; di giorno hanno adattato un curioso ma efficace “calessino” costituito da due ruote per aiutare l’animale nelle zampe posteriori, mantenuto in posizione con una piccola sella sul dorso dell’animale.

Il tal modo Shakira viene giornalmente trasportata in un parco cittadino per la sua passeggiata giornaliera che suscita sempre l’interesse e la simpatia dei presenti, soprattutto dei bambini.

 

 

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Marco Zanuso e Alessandro Mendini: mostra tra Design e Architettura, all’ADI Design Museum

marco zanuso alessandro mendini adi design museum 3
marco zanuso alessandro mendini adi design museum 3

Marco Zanuso e Alessandro Mendini: la mostra

Da martedì 8 marzo 2022, l’ADI Design Museum ha aperto al pubblico una mostra che mette a confronto due prestigiosi architetti la cui influenza sul design italiano è stata capitale: Marco Zanuso e Alessandro Mendini. La mostra vuole essere una riflessione su due differenti impronte metodologiche e due differenti visioni del design, basate su tematiche moderniste ‘forti’ in Zanuso e tematiche postmoderniste ‘deboli’ in Mendini.

Il percorso museale si articola in 12 temi: Comfort, Nuova Estetica, Grande Scala, Costruzione Modulare, Innovazione e Muri in Pietra, dedicate a Marco Zanuso; Alchimie, Global Toys, Decorazioni, Musei, Case, Testo e Immagine, dedicate ad Alessandro Mendini.

Marco Zanuso (Milano, 1916 – 2001) è stato architetto, designer, urbanista e accademico e rappresenta uno dei padri fondatori del design industriale italiano. Negli anni 50 ha progettato una serie di articoli fortunati, come la poltrona Lady e le macchine da cucire per Necchi e Borletti. Per la Brionvega ha creato una serie di radio e televisori dotati di un design innovativo che si sono imposti immediatamente sul mercato italiano, tra cui la radio “cubo” nel 1962; per la Siemens ha creato il telefono “Grillo” nel 1967.

Alessandro Mendini (Milano, 1931 – 2019) è stato un architetto, designer e artista che ha dato un contributo essenziale allo sviluppo del design postmoderno e del re-design, rinnovando la produzione del design made in Italy. Come architetto ha progettato diversi edifici, tra cui la residenza Alessi a Omegna, il complesso teatrale “Teatrino della Bicchieraia” di Arezzo, una torre commemorativa a Hiroshima, il Museo Groninger nei Paesi Bassi e il Casinò di Arosa.

Biglietti disponibili qui.

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Fuori dall’angolo, la mostra di Alberto Loro allo Spazio Orso 16

Alberto Loro Venere Leta delle donne 2019 olio su tela e telina 70 x 70 cm courtesy Alberto Loro scaled
Alberto Loro Venere Leta delle donne 2019 olio su tela e telina 70 x 70 cm courtesy Alberto Loro scaled

Alberto Loro esce Fuori dall’angolo. Da giovedì 24 marzo al 1° aprile allo Spazio Orso 16 sarà possibile visitare la mostra dell’eclettico artista milanese in esposizione con 21 dipinti.

Fuori dall’angolo, la mostra di Alberto Loro allo Spazio Orso 16

Fuori dall’angolo è un percorso attraverso gli ultimi lavori di Alberto Loro, una mostra articolata nei due piani dello Spazio Orso 16: il luminoso piano terra, rischiarato dalle grandi finestre che si affacciano sul giardino interno e il piano interrato dall’atmosfera raccolta, con i mattoni a vista e le volte a botte.

Alberto Loro è l’inventore e il creatore di particolari quadri ad angolo, tridimensionali, per i quali viene soprannominato “l’Angolista”. Le sue opere sono il frutto di un lavoro di sperimentazione e relazione tra mitologia, design e architettura.

Eclettico e poliedrico Alberto Loro – che ogni mattina indossava giacca e cravatta presso una delle sedi di Intesa Sanpaolo di Milano, dove occupava la poltrona di direttore – ha ottenuto con le sue opere numerosi riscontri non solo all’interno di importanti collezioni d’arte, ma anche tra privati e noti stilisti di alta moda.

Per Giovanni Paolo II realizzò due mitrie ed un piviale studiando l’iconografia cristiana, mentre nell’aprile 2007 il Pontefice Benedetto XVI ha indossato, durante la messa in Coena Domini, la sua mitra di foggia classica e il Velo omerale. In onore di Papa Francesco ha anche realizzato un piviale contro le guerre.

Perché sì, Alberto Loro è un artista a tutto tondo: costumista teatrale, disegnatore di pellicce, illustratore. Una vocazione artistica decisamente controcorrente. “Mentre facevo carriera in banca disegnavo pellicce e costumi teatrali”, ha dichiarato in una passata intervista. Ma è l’angolo il suo tema più caro. L’angolo è luogo prospettico, polisemantico: può essere spazio intimo di riflessione, nido, riparo, ma anche vicolo cieco o luogo di abbandono per gli oggetti dimenticati. Fuori dall’angolo c’è il riscatto, la crescita. Alberto Loro attraverso i suoi quadri si pone come un tramite, un mezzo per farci entrare in contatto con la nostra realtà interiore. La destinazione finale del percorso nel quale ci accompagna siamo noi stessi. I suoi quadri altro non sono che un messaggio di riscatto.

Un tema caro all’artista che adesso abbandona i suoi dipinti angolari per cedere il passo a rigorose cromie quadrate dove la sovrapposizione centrale di quadrati più piccoli, talvolta centrati, talvolta ruotati alla maniera di rombi, conferisce una piacevole dimensione di sorpresa. Le sue tele restano oggetti-evento, consapevoli dell’eredità rigorosa e plastica dell’Op Art, delle sperimentazioni del Bauhaus e soprattutto della pittura oggetto italiana, che pur incorporano una variante emotiva, immediata e imprevista, un angolo che si piega. Che ci lascia uscire fuori per ciò che siamo.

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Al via lunedì 14 marzo a Milano il progetto “Artchipel Hub”

Logo Artchipel
Logo Artchipel

“Artchipel Hub”, la nuova iniziativa dell’Artchipel Orchestra, formazione milanese tra le più apprezzate della scena jazz italiana, fondata e diretta dal batterista e compositore Ferdinando Faraò, si pone l’obiettivo di far nascere un network, una rete attraverso la quale si creino relazioni e confronti non solo tra i musicisti, ma anche tra gli artisti e il pubblico. Come? Dando vita a laboratori inclusivi che siano, al tempo stesso, prove aperte (in senso letterale, aperte cioè anche ai musicisti che non fanno parte in pianta stabile dell’ensemble milanese e agli spettatori), sedute di improvvisazione e, infine, esecuzione, in forma di concerto, di alcuni brani tratti dal repertorio del collettivo guidato da Faraò.

Al via lunedì 14 marzo a Milano il progetto “Artchipel Hub”

“Artchipel Hub” è un progetto articolato in tre date, organizzate in collaborazione con il Garage Moulinski di Milano, spazio in cui la musica jazz è di casa. Si partirà lunedì 14 marzo (inizio ore 21.30, ingresso libero con consumazione o cena; prenotazioni al 3493306000) e si proseguirà l’11 aprile e il 16 maggio: nel corso di questi incontri verranno analizzate, discusse ed eseguite musiche di autori come Jonathan Coe, John Greaves, Misha Mengelberg, Mike Westbrook, Keith Tippett, Hugh Hopper, Mike Oldfield, Phil Miller, Lindsay Cooper, Robert Wyatt e Mike Ratledge, con arrangiamenti per orchestra a cura di Beppe Barbera, Ferdinando Faraò e Francesco Forges. Ma l’ambizione degli ideatori di questa iniziativa è di stabilire, soprattutto, interazioni, relazioni, confronti e collaborazioni tra i musicisti e il pubblico, che non si limiterà al mero ascolto, a una presenza “passiva”, ma verrà chiamato a partecipare al processo creativo in atto.

Nata nel 2010, l’Artchipel Orchestra ha pubblicato quattro album (Never Odd or Even”, “Artchipel Orchestra Plays Soft Machine”, “To Lindsay: omaggio a Lindsay Cooper” e “Truly Yours: musica di Phil Miller”), aggiudicandosi per due volte (nel 2012 e nel 2017) il primo posto nella categoria “Miglior formazione italiana” nel referendum “Top Jazz” indetto dalla rivista specializzata “Musica Jazz”. Da segnalare, inoltre, che nel 2014 l’ensemble milanese ha ottenuto il secondo posto e che nel 2020 si è classificato tra i Top Ten.

Oltre ai favori della critica, l’Artchipel ha riscosso, da subito, anche quelli del pubblico: Faraò e i suoi musicisti si sono esibiti, infatti, nei più importanti festival jazz nazionali, affiancati da ospiti internazionali del calibro di Keith Tippett, Karl Berger, Mike e Kate Westbrook, Ingrid Sertso, Pete Whyman, Chris Cutler, Adam Rudolph, Cyro Baptista e Julie Tippetts.

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Riapre la Sala Nobel di Eataly Milano

Cattura
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Ripartono sabato 12 marzo le proiezioni in Sala Nobel, la prima sala cinema- ristorante d’Italia ospitata da Anteo Palazzo del Cinema e curata da Eataly Milano Smeraldo. Nata nel 2017 dalla partnership delle due realtà milanesi, la Sala Nobel è un format innovativo di intrattenimento che sposa il piacere del cinema con quello del cibo di qualità. Dal lunedì alla domenica sarà possibile ritagliarsi un momento di gusto lasciandosi incantare dalle pellicole selezionate e assaggiando comodamente in poltrona le proposte dalla cucina di Eataly.

Riapre la Sala Nobel di Eataly Milano

Le formule pensate ad hoc per la Sala Nobel sono l’aperitivo “AperEataly” dal giovedì alla domenica alle ore 18.00, la cena dal lunedì alla domenica alle ore 20:00 oppure il pranzo in programma per il sabato, la domenica e i giorni festivi alle ore 13:00 con menu dedicati (con una proposta vegetariana per ogni formula) da accompagnare a vini, birre e bibite della Carta Bere di Eataly.

Dai mondeghili alla milanese con salsa tartara, al flan di carciofi con crema di Parmigiano Reggiano e castagne, passando per il pecorino semistagionato Il Fiorino, fino all’intramontabile risotto alla milanese, tutto è pensato per una degustazione di assoluta eccellenza. I tempi del pasto sono scanditi dalle proiezioni e il personale di servizio lavora nel rispetto della visione, mentre la funzionalità delle poltrone consente di mangiare comodamente guardando il film.

La sala riapre con due importanti film proiettati sia in italiano che in versione originale con i sottotitoli italiani: “Belfast” di Kenneth Branagh e “Il ritratto del Duca” con Helen Mirren.

Con i suoi 18 posti, Sala Nobel è pronta ad accogliere il pubblico in totale sicurezza offrendo l’opportunità di vivere un momento unico nel suo genere, dove gastronomia e cinema si fondono tra loro regalando agli ospiti un’esperienza sensoriale a 360°.

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In arrivo a Milano la prima edizione del Milano Graphic Festival

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Al via dal 25 al 27 marzo 2022 la prima edizione del Milano Graphic Festival (MGF), il nuovo festival diffuso dedicato al graphic designall’illustrazione e alle culture visive promosso da SIGNS e prodotto da h+, a cura di Francesco Dondina, con il patrocinio di Comune di Milano, AIAP Associazione italiana design della comunicazione visivaAGI Alliance Graphique InternationaleADCI Art Directors Club ItalianoADI Associazione per il Disegno Industriale, ADI Delegazione Lombardia e Circuito Lombardo Musei Design.

In arrivo a Milano la prima edizione del Milano Graphic Festival

Hub principali del Festival saranno BASE Milano, punto di riferimento per l’innovazione e la contaminazione culturale situato in zona Tortona, e Certosa Graphic Village, nuovo spazio dedicato alla creatività che, in occasione del Festival, prenderà vita nel Certosa District, il quartiere nella zona nord-ovest di Milano attualmente al centro di una vivace rinascita, che da polo di produzione si sta trasformando in distretto dell’innovazione popolato da industrie creative e aziende innovative in rapida crescita.

Diffuso in tutta la città metropolitana, Milano Graphic Festival coinvolgerà inoltre importanti istituzioni milanesi – come ADI Design Museum, Mudec, Castello Sforzesco, MUBA – Museo dei Bambini Milano, Casa degli Artisti, Società Umanitaria, Fondazione Sozzani – e numerose realtà come scuolestudi privati, librerie, archivi e gallerie d’arte.

Sarà una grande festa aperta a tutti, non solo agli addetti ai lavori, che condurrà studenti, cittadini, curiosi e appassionati alla scoperta della grafica e dell’illustrazione con un ampio calendario di oltre 80 appuntamenti in presenza – fra mostre, incontri, workshop, talk, open studio e performance – in compagnia di importanti nomi del settore come Paola Antonelli, Luca Barcellona, Franco Achilli, Leonardo Sonnoli, Massimo Pitis, Mario Piazza, Armando Milani, Mario Cresci, Marta Sironi, Anna Steiner, Studio Mut, Studio FM, Claudia Neri, Ginette Caron, Luisa Milani, Salvatore Gregorietti, Andrea Rauch, Alice Guarnieri, Paolo Tassinari, Loredana Bontempi, Daniela Piscitelli, Silvia Sfligiotti, Paola Lenarduzzi, Silvana Amato, La Tigre, CamuffoLab, Zetalab e molti altri.

La prima edizione di Milano Graphic Festival prenderà il via venerdì 25 marzo a BASE Milano, alla presenza del Ministro dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, con “Il paradigma di Wassily. Stati Generali delle Scuole e Università di Comunicazione Visiva italiane, la prima assemblea delle scuole e università di visual design, a cura di Franco Achilli. A partire dalle ore 10.00, per la prima volta docenti e studenti di 21 centri di formazione di tutto il Paese metteranno a confronto in un dibattito pubblico, le diverse visioni e gli ideali di formazione. Sarà un momento importante per riflettere sui cambiamenti avvenuti nel corso dell’ultimo decennio, non solo nelle professioni legate alla progettazione grafico-visuale ma più in generale nei profili degli “specialisti” nella società dell’era della globalizzazione.
Tra gli eventi da non perdere del primo giorno del Festival: il live painting di Luca Barcellona, calligrafo di fama mondiale, che, a partire dalle ore 15.30 al Certosa Graphic Village, realizzerà un’opera dedicata alla città di Milano.

Sabato 26 marzo gli appuntamenti del Festival proseguono con l’incontro “Fisso l’idea con Leonardo Sonnoli in programma alle ore 15.00 al Castello Sforzesco durante il quale il graphic designer presenterà un lavoro inedito dedicata a Marcello Dudovich, tra le più importanti figure del moderno cartellonismo pubblicitario italiano, le cui opere sono custodite nell’archivio Bertarelli. A seguire alle ore 18.30 presso Certosa Graphic Village Paola Antonelli, direttore della Ricerca e Sviluppo e Senior Curator della sezione architettura e design del Museum of Modern Art di New York, sarà protagonista di un incontro incentrato sul ruolo e le responsabilità dei designer, soprattutto – ma non soltanto – nel campo di quella che una volta veniva chiamata grafica, e che ora è comunicazione visiva, design dell’informazione, delle interfacce e delle interazioni.

Per l’intera durata del Festival il pubblico avrà la possibilità di visitare una serie di mostre dedicate al mondo del visual design. A partire da BASE Milano dove SIGNS – l’osservatorio permanente sul visual design che coinvolge oltre 100 progettisti e studi grafici italiani – presenta la mostra “SIGNS. Grafica Italiana Contemporanea (Edizione 2022)”, a cura di Francesco Dondina, secondo capitolo dell’omonima esposizione tenutasi sempre all’ex Ansaldo a fine 2016. Affiancando nomi autorevoli e giovani promettenti di 25 studi grafici italiani, l’esposizione SIGNS intende offrire uno spaccato sullo stato della grafica e del design della comunicazione italiana, per mostrare come questo goda di ottima salute, sulla scia della sua grande tradizione storica ma sempre capace di rinnovarsi e confrontarsi con il panorama internazionale. Tra gli autori in mostra: Salvatore GregoriettiAndrea RauchPaolo TassinariPaola LenarduzziSilvana AmatoLa Tigre, Camuffo Lab, Zetalab, Mario Cresci, Studio Mut, Francesco Messina, Rovai Weber, Carmi e Ubertis, GR Associati e molti altri. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 3 aprile 2022. Il catalogo sarà realizzato da Silvana Editoriale, presente al Milano Graphic Festival con due bookshop allestiti presso gli hub principali.

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Al Museo della Scienza e della Tecnica apre il laboratorio STEM

museo della scienza k
museo della scienza k

Da sabato 12 marzo il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia apre al pubblico STEM*Lab Base Marte, il nuovo spazio educativo che ricrea una base marziana come scenario innovativo per sperimentare le STEM attraverso un inedito gioco di ruolo dal vivo. Pensato in particolare per ragazzi dai 10 ai 14 anni, il laboratorio è un ambiente di ricerca immersivo in cui mettersi nei panni dell’equipaggio di astronauti in missione sul Pianeta Rosso per garantire la sopravvivenza della Base.

Al Museo della Scienza e della Tecnica apre il laboratorio STEM

Il laboratorio è parte del progetto nazionale STEM*Lab – Scoprire Trasmettere Emozionare Motivare  selezionato dall’impresa sociale Con I Bambini nell’ambito del Fondo per il Contrasto della Povertà Educativa Minorile e coordinato dal consorzio Kairòs. L’iniziativa coinvolge scuole, soggetti del terzo settore, amministrazioni locali e fondazioni, con l’obiettivo di creare un contesto scolastico aperto che utilizzi metodologie innovative per l’educazione alle STEM (Science Technology Engineering Mathematics) come leva di crescita e superamento dello svantaggio socioculturale ed economico dei minori.

I ragazzi saranno invitati a partecipare ad una missione sul Pianeta Rosso: divisi in 5 gruppi, come veri e propri team di ricerca, dovranno svolgere attività sperimentali per gestire in modo concreto situazioni ed eventi che si susseguono sulla base marziana, dedicata a Giovanni Schiaparelli, portando in salvo l’equipaggio.
Una trama narrativa, ambientata sulla Base, regge e motiva le esplorazioni di elementi scientifico-tecnologici, come ad esempio coltivare vegetali per assicurare l’approvvigionamento del cibo, provvedere alla manutenzione e alla produzione di energia, mantenere in buona salute fisica e mentale i propri compagni, gestire i supporti vitali della struttura, esplorare con i rover la superficie esterna del Pianeta. Nello specifico lo STEM*Lab Marte sperimenta il gioco di ruolo dal vivo come dinamica inclusiva nei contesti educativi rivolti alle materie scientifiche, in particolare in quelli di povertà educativa , e introduce nuove pratiche con l’obiettivo di influenzare positivamente la crescita di tutte le ragazze e i ragazzi che saranno futuri cittadini.

Base Marte è uno dei 14 spazi educativi presenti all’interno del Museo – istituzione unica nel suo genere per la natura e per la consistenza del suo patrimonio storico e per il ruolo leader in Italia e di eccellenza in Europa nell’educazione alle STEM – e rappresenterà un’importante risorsa volta a formare e coinvolgere migliaia di studenti, insegnanti, famiglie e visitatori sotto la guida di animatori scientifici, con l’obiettivo di creare una relazione positiva con le materie STEM.

Il Museo aderisce alla rete Affido Culturale con le attività dello STEM*LAB Base Marte. Affido Culturale è un progetto attivo nelle città di Napoli, Roma, Modena, Bari, selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e, dal 2021, anche a Milano grazie a Mitades Aps con il contributo di Municipio 8 Comune di Milano. Il progetto rivolto a bambini, ragazzi e adulti favorisce la coesione e l’empowerment sociale promuovendo l’accesso ai luoghi culturali come opportunità di crescita.

Le attività nella nuova base marziana del Museo sono incluse nel biglietto d’ingresso al Museo

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Da Eataly arriva la settimana della cucina romana

PPA Daje
PPA Daje

Eataly Milano Smeraldo presenta “Daje! La Settimana della Cucina Romana” e accoglie a braccia aperte una delle cucine regionali più amate del Bel Paese. Tra supplì, carciofi alla giudia, baccalà, cacio e pepe e la mitica carbonara, lo store di Piazza XXV Aprile è pronto a esaudire i desideri delle “buone forchette” della città.

Da Eataly arriva la settimana della cucina romana

Dal 14 al 20 marzo l’insegna milanese diventa il palcoscenico di una speciale rassegna interamente dedicata alla tradizione gastronomica della Capitale. Una fitta agenda di appuntamenti speciali è pronta ad animare il negozio tra showcooking, cene con ospiti romani, prodotti e piatti tipici e corsi per imparare a destreggiarsi tra le preparazioni considerate le colonne portanti della cucina laziale.

In programma per martedì 15 il corso di cucina guidato da Daniela Di Veroli per insegnare passo dopo passo a preparare i piatti più gustosi della cucina romana, dai supplì ai tonnarelli cacio e pepe fino al filetto di baccalà alla romana. Un percorso coinvolgente tra segreti e accorgimenti indispensabili per servire in tavola portate degne di un ristorante della Capitale. Giovedì 17, sul Palco di Eataly, è poi la volta dello showcooking guidato dallo Chef Gianluca Rossetti, pronto a svelare tutti i segreti per realizzare un risotto con tipici ingredienti laziali e rendere romano uno dei piatti più milanesi che ci siano.

Punta di diamante del palinsesto è la cena “Ostissimi: gli Osti più tosti di Roma!”, una serata speciale in programma per venerdì 18 marzo, alle ore 19:30, che riunirà nella stessa cucina 8 tra gli Osti più celebri della città. Da “Flavio al Velavevodetto”, “L’Oste a Roma in Banchi Vecchi” e “Hostaria Grappolo d’Oro”, passando per “Da Roberto e Loretta” e “Proloco Trastevere”, per arrivare a “Rosario”, “Osteria Fratelli Mori” e “Maccarè”, i nomi più celebri della tradizione gastronomica capitolina propongono un menu di 8 portate comprensivo di portate salate e dolci che solitamente popolano le tavole romane. Pizza e mortazza, rigatoni all’amatriciana, trippa alla romana e tiramisù al bicchiere sono solo alcune delle specialità proposte in occasione della cena.

Ma non finisce qui. Durante tutta la settimana la carta dei ristoranti di Eataly Smeraldo si arricchisce di piatti speciali quali le polpette al sugo, i tonnarelli cacio e pepe e la pizza speciale alla carbonara, disponibili da Pizza & Cucina – il ristorante al primo piano dello store -, e la pasta cacio, pepe e cozze e il carciofo alla giudia con crema di pecorino, proposti invece da Pianodue – al secondo piano -. Le sorprese proseguono al Bar Lavazza – al pianterreno – con la speciale pizza alla pala alla gricia, farcita con guanciale e pecorino romano, e in gastronomia, dove è possibile degustare l’abbacchio con patate, gli gnocchi alla romana con burro, salvia e parmigiano e la coda alla vaccinara. Il weekend è poi interamente dedicato ai maritozzi di Gelsomina Pasticceria, le cui iconiche brioche ripiene di panna montata sono pronte a deliziare il palato del pubblico in tutti i punti ristorazione dello store.

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I falchi pellegrini ritornano a deporre le uova sul Pirellone

falchi regione lombardia
falchi regione lombardia
Dal 2017 una coppia di falchi pellegrini nidifica in cima al Grattacielo Pirelli. I rapaci sono stati scoperti durante i lavori di ristrutturazione dell’edificio, in seguito è stato costruito un nido artificiale per ospitare la cova ed è stata installata una webcam che osserva la vita dei falchi 24 ore su 24. L’osservazione di Giò&Giulia (nomi scelti in omaggio a Giò Ponti, progettista del “Pirellone”, e alla moglie Giulia) è diventata una consuetudine per molti cittadini che attendono ogni anno il ritorno dei volatili al nido.

Nella serata di martedì 8 marzo, Giulia ha deposto il tanto atteso 3° uovo. Come celebrare meglio la festa della donna?
Ci sarà una quarta deposizione? Probabilmente no, dato che negli ultimi giorni Giulia ha iniziato a sostare nel nido più a lungo. Godiamoci comunque lo spettacolo di questi due falchi che si alternano al nido; Giò con un po’ meno pazienza di Giulia, ma sempre con grande dedizione nel donare prede alla sua compagna, e lasciamoci stupire ancora una volta dalla delicatezza e maestria con le quali ruoteranno e sposteranno le uova per scaldarle uniformemente, nonostante gli artigli affilati e il fondo non proprio soffice.
La caratterista del falco pellegrino è la sua velocità, pensate che è l’animale più veloce in assoluto, si ritiene che in picchiata possa superare i 380 km/h .
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Mostra di Shuhei Matsuyama “Shin-on / Suono”

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 Mostra di Shuhei Matsuyama “Shin-on / Suono”

Dal 9 marzo al 9 aprile 2022 è in programma la mostra personale di Shuhei Matsuyama “Shin-on / Suono”, a cura di Francesca Bianucci e Chiara Cinelli, che sarà inaugurata mercoledì il 9 marzo, alle ore 18.30.

“Sin dall’inizio, quando ho dovuto spiegare il significato di Shin-on, ho sempre detto che è una sorta di grido del cuore, un’espressione in sintonia con il sé”. Con queste parole, Shuhei Matsuyama, artista di origini giapponesi che opera in Italia da oltre quarant’anni, sintetizza il senso della sua ricerca artistica.

L’intento di Shuhei Matsuyama è di dar voce alle vibrazioni dell’animo umano, attraverso una pittura dall’impronta informale e materica.

In mostra, una selezione di opere che illustrano le peculiarità stilistiche del suo percorso, ma anche alcune sculture, realizzate dall’artista in anni recenti e, ad oggi, mai esposte in Italia.

La mostra è poi aperta al pubblico, nel rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, fino a sabato 9 aprile dal lunedì a venerdì in orario 10.30-13.30 e 15.00-19.00 e sabato su appuntamento.

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“Banca della parrucca”, il progetto a sostegno delle donne sottoposte alle cure oncologiche

Carla Bruschi e Simonetta Marchetti
Carla Bruschi e Simonetta Marchetti

Banca della parrucca

In occasione della festa della donna, è stata lanciata nel milanese l’iniziativa solidale de La Banca della Parrucca, da Simonetta Marchetti, presidente dell’associazione T-Clar Esteticamente Benessere e Roberta Paparatto presidente dell’Associazione By hand – Giancarlo Paparatto.

L’iniziativa consiste nel dotarsi di una fornitura di parrucche da assegnare in comodato gratuito alle donne sottoposte a cure oncologiche.

“In collaborazione con alcune farmacie del territorio – spiega Parapatto – consegneremo alla donna che ne dovesse avere necessità la parrucca, fino alla fine delle cure. Verrà poi restituita e, dopo essere stata sanificata, sarà nuovamente a disposizione”.

Ma non solo, il progetto consiste anche nel fornire un supporto pratico a tutte le donne che stanno attraversando un momento difficile, attraverso una serie di consigli estetici specializzati per accrescere la propria autostima.

Chi vorrà sostenere l’iniziativa potrà farlo facendo una donazione con queste modalità:

-Contattando l’Associazione Tclar Esteticamente Benessere, via G. Morgagni, 15 Pogliano Milanese (MI) Tel : +39 335 5359365; email: web www.tclaresteticamentebenessere.com

-inviando un bonifico bancario a T-Clar Esteticamente Benessere Iban IT26C0503420211000000100680, specificando nella causale “Banca della parrucca”

– o attraverso Paypal e Carta di Credito.

Chi donerà almeno 20 euro riceverà una riproduzione numerata deluxe 31×42 cm (in foto), dell’opera: ‘Oltre la paura c’è il futuro’ autenticata dall’artista Carla Bruschi.

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Rassegna cinematografica “Le nostre attrici”: il programma completo

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A partire dall’8 marzo e fino al 20 marzo 2022, si terrà presso la Cineteca Milano Mic (viale Fulvio Testi 12), la rassegna cinematografica “Le nostre attrici” per omaggiare le donne del boom attraverso 6 film d’archivio.

Il programma

Martedì 8 marzo

ore 15.30: La bella di Lodi (Mario Missiroli, tratto dal romanzo omonimo di Alberto Arbasino, Italia, 1963, b/n, 35 mm, 83’; con Stefania Sandrelli e Angel Aranda). Roberta e Franco intraprendono una relazione movimentata caratterizzata da numerosi spostamenti in giro per il nord Italia. Roberta tenta di far entrare Franco nel mondo della borghesia imprenditoriale.
ore 17.30: La ragazza in vetrina (Luciano Emmer, Italia, 1961, b/n, 35 mm, 99’; con Lino Ventura e Marina Vlady). Recatosi ad Amsterdam dopo un incidente in una miniera, Vincenzo conosce Else, una giovane prostituta con cui intraprende una tenera quanto breve relazione. All’uscita, il film fu colpito dalla censura, che vide nel tema della prostituzione nei Paesi Bassi un soggetto troppo scabroso.

Mercoledì 9 marzo

ore 17.30: Giulietta degli spiriti (Federico Fellini, Italia/Francia, 1965, 3 5mm, 137′; con Giulietta Masina e Sandra Milo). Durante una vacanza a Fregene, la benestante Giulietta entra in crisi alla scoperta del tradimento del marito. Il film ha ricevuto due nomination al Premio Oscar: migliori costumi e migliore scenografia.

Venerdì 11 marzo

ore 15.30: Adua e le compagne (Antonio Pietrangeli, Italia, 1960, b/n, 35 mm, 106′; con Simone Signoret e Sandra Milo). La chiusura delle case di tolleranza porta quattro giovani ex prostitute a rifarsi una vita aprendo una trattoria, ma un losco figuro cercherà di riportarle alla loro vecchia professione.

Sabato 12 marzo

ore 15.30: Romanzo popolare (Mario Monicelli, Italia, 1974, dcp, 112′; con Ornella Muti, Ugo Tognazzi e Michele Placido). Il matrimonio tra il cinquantenne Giulio e la diciassettenne Vincenzina, tra lotta di classe e profonde gelosie causate dall’intromissione nella coppia del poliziotto Giovanni. Miglior sceneggiatura ai David di Donatello del 1975.
Domenica 13 marzo

ore 15.30: L’amica (Alberto Lattuada, Italia, 1969, dcp, 103’; con Lisa Gastoni e Gabriele Ferzetti). La moglie di un brillante architetto di Milano sospetta i tradimenti del marito e della sua migliore amica. Progetta, così, di vendicarsi.

Sabato 19 marzo

ore 15.30: Romanzo popolare (replica)

Domenica 20 marzo

ore 15.30: La bella di Lodi (replica)

 

Costo biglietti: intero 7,50 euro; ridotto 6 euro.

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Arriva “Jetson One”, la prima bicicletta volante del mondo

Jetson One
Jetson One

Arriva in commercio “Jetson One”, la prima bicicletta volante del mondo

Jetson One è il primo velivolo eVTOL, cioè un aereo elettrico a decollo e atterraggio verticale, monoposto e pieghevole ribattezzato la “prima bici volante del mondo“.

La bici è stata lanciata sul mercato ad ottobre 2021, e da quel momento sono state vendute già più di 250 bici volanti nonostante il prezzo d’acquisto non sia irrisorio.

La risposta da parte del pubblico è stata sorprendente, tanto è vero che la compagnia ha già aperto tutti gli ordini per le future consegne a partire dal 2023.

Il prezzo dalla Jetson One non è accessibile a chiunque, infatti per averla bisogna sborsare ben 68 mila sterline, circa 80 mila euro.

La bici volante è completamente elettrica e secondo quanto riportato dall’azienda, chiunque può guidarla senza necessaria una licenza.

Il suo peso è di 86 kg con un’autonomia di volo pari a 20 minuti, mentre la velocità massima è di 100 km/h.

“Chiunque può imparare a volare in meno di cinque minuti”, sostiene chi l’ha prodotta.

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Settimana corta: un’azienda milanese la sperimenta

settimana corta
settimana corta

Settimana corta a Milano: un’azienda milanese la sta sperimentando

La multinazionale Mondelez International, nella sua sede di Milano, sperimenta la settimana corta.

La sperimentazione è stata avviata dal mese di marzo 2022; tra le novità introdotte, la possibilità di scegliere se distribuire le ore settimanali di lavoro su 4,5 giorni lavorativi, se lavorare in ufficio oppure usufruire di 2 giorni di smartworking a settimana (a cui si aggiungono altri 2 giorni al mese), e la possibilità di pianificazione ferie senza le chiusure imposte dai dirigenti.

I vantaggi della settimana corta sono presto detti: migliore gestione del tempo da dedicare sia al lavoro che alla sfera personale, maggiore produttività dei lavoratori, più flessibilità e meno stress per i dipendenti.

“Siamo orgogliosi di essere fra i pionieri in Italia di un approccio innovativo che coniuga tutte le esigenze delle parti in campo, con un occhio particolare a quelle delle persone – afferma Silvia Bagliani, presidente e amministratore delegato del gruppo Mondelez International in Italia.

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