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martedì, Maggio 6, 2025
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SERIE A: si va verso le partite a porte chiuse fino a Natale, Sky sconta il pacchetto

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La Serie A, così come gli altri campionati europei, è alle prese con le conseguenze della pandemia coronavirus. Mentre si discute dell’eventuale ripresa della stagione, che da ultimo decreto del governo dovrebbe ripartire tra un mese e mezzo, sono tanti i temi da trattare: dal taglio degli stipendi, ai calendari da intersecare alla perfezione, fino alle limitazioni per i tifosi. Già, perché nel caos in cui sta navigando il nostro calcio, sembra esserci almeno una (quasi) certezza: la partite di Serie A si giocheranno a porte chiuse almeno fino a Natale. 

Il pericolo coronavirus sarà ancora piuttosto forte anche tra un mese e mezzo, dunque al momento appare difficile ipotizzare una riapertura al pubblico prima delle festività natalizie. L’idea della Lega di A sarebbe quella di far giocare ogni partita nello stadio designato, ma senza pubblico, come accaduto nelle ultimissime gare disputate prima dello stop. Ma c’è anche l’ipotesi di giocare alcune sfide in campo neutro: se a maggio infatti resteranno vive alcune zone rosse (per esempio la Lombardia) è probabile che i match previsti in quelle aree possano essere spostati in altri campi, chiaramente sempre a porte chiuse.

Il massimo campionato, dunque, dovrebbe andare avanti senza pubblico almeno fino alla fine dell’anno solare, con i singoli club che dovranno fare i conti anche con i mancati introiti dovuti dai biglietti e dagli abbonamenti. Per dare un’idea della gravità delle perdite, si stima, soltanto per gli ultimi 12 turni e i 4 recuperi della stagione in corso, una perdita secca tra i 75 ed i 95 milioni di euro in termini di ‘botteghino’. A questi poi andrebbero aggiunte le perdite dei primi mesi della stagione successiva. Nel 2021, forse, tutto potrà tornare alla normalità.

Intanto per gli abbonati con pacchetto SKY CALCIO E SPORT è possibile richiede uno sconto sull’abbonamento fino al 31.05, richiedendolo nella sezione FAI DA TE del sito.

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SUPERMERCATI: ecco quali resteranno aperti a Pasqua e Pasquetta

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SUPERMERCATI: Pasqua e Pasquetta, scopri quelli aperti e quelli chiusi a Milano e in Lombardia

Per domenica 12 aprile, Pasqua, pressoché tutti i supermercati e ipermercati rimarranno chiusi. Non solo a Milano e in Lombardia, ma anche nel resto del Paese. E’ uno degli effetti dell’emergenza Coronavirus, che fa seguito anche a una specifica richiesta in tal senso da parte dei sindacati dei lavoratori nei punti vendita alimentari. In compenso, diversi supermercati saranno aperti a Pasquetta, anche se ad orario talvolta ridotto.

Nell’area milanese, Ipercoop terrà aperto lunedì di Pasquetta dalle 9 alle 13. Esselunga invece ha scelto di tenere aperti a Pasquella quasi tutti i punti vendita con orario normale. Fino alle 20, quindi. Ma con alcune eccezioni che si possono verificare sul sito web. Orari normali a Pasquetta (7.30-20) anche per la catena Carrefour e i Lidl.

Aperti a Pasquetta anche i Bennet e i Pam, mentre la catena il Gigante terrà aperto solo alla mattina in Lombardia. Stessa scelta di Eurospin e Conad. Scelta opposta inveece per le catene del gruppo Auchan, che comprende Unes e U2: chiusi a Pasqua e anche a Pasquetta. Gli Iper, invece, a Pasquetta saranno aperti, tutti fino alle 15 ma con orari differenziati di apertura.

L’appello dei sindacati

I sindacati avevano lanciato un appello sia alla grande distribuzione sia direttamente alle famiglie affinché limitassero orari di apertura e “assalti” ai supermercati nei giorni di festa.

“Le lavoratrici e i lavoratori della grande distribuzione sono da più di quattro settimane in prima linea e in condizioni di grandi difficoltà nel garantire ai cittadini l’approvvigionamento di generi alimentari – si leggeva in una nota firmata da Filcams Cgil Lombardia, Fisascat Cisl Lombardia e Uiltucs Lombardia -. Nonostante la paura per la propria salute e quella dei propri cari e le forti pressioni dovute all’assalto a volte insensato ai supermercati, hanno continuato con impegno e dedizione a svolgere un servizio fondamentale per tutti noi”.

“Siamo quindi convinti, in questo momento così difficile, che sia ancora più importante garantire ai lavoratori e alle lavoratrici di poter trascorrere Pasqua e Pasquetta a casa con la loro famiglia”, avevano concluso i sindacati.

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CORONAVIRUS: cartolerie e librerie chiuse in Lombardia fino al 3 Maggio

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CORONAVIRUS: Fontana “misure restrittive regionali fino al 3 maggio”, dopo il decreto del Governo con cui alcune di queste attività verranno riaperte

Librerie e cartolerie in Lombardia restano chiuse fino al 3 maggio. Via libera invece ai negozi che vendono vestiti e altri prodotti per l’infanzia. La decisione arriva dalla Regione in seguito al decreto governativo con cui, a partire dal 14 aprile, si è deciso di riaprire in Italia alcune attività commerciali ora chiuse. La Regione, dunque, come già successo nelle scorse settimane, pone regole più rigide di quelle del Governo.

La nuova ordinanza è stata firmata sabato 11 aprile dal presidente della Regione, Attilio Fontana. Con il documento si confermano e si prorogano le misure restrittive di contrasto alla diffusione del Covid-19 già attive sul territorio lombardo, con alcune specificazioni riguardo alle attività “riaperte” (dal 14 aprile) dal Governo. Vediamo in dettaglio.

Innanzitutto viene confermata la chiusura di alberghi (con diverse eccezioni già in vigore), degli studi professionali (che possono proseguire l’attività in smart working fatte salve particolari scadenze), dei mercati all’aperto e di tutte le attività non essenziali.

Articoli di cartoleria, fiori e piante si potranno acquistare esclusivamente all’interno degli esercizi commerciali che vendono alimentari o altri beni di prima necessità. In altre parole, resteranno chiuse in Lombardia le cartolerie e le librerie.

Coronavirus: le regole in Lombardia

Ricordiamo allora brevemente le regole regionali, a cui tutti i lombardi sono tenuti ad attenersi.

  • Spostamenti: con mascherine o altro strumento protettivo di naso e bocca
  • Attività motorie: a non più di 200 metri dalla propria abitazione
  • Assembramenti: vietati quelli da più di due persone
  • Libri, articoli di cartoleria, fiori e piante: solo nei negozi di generi di prima necessità
  • Distributori automatici: consentiti solo per acqua potabile, latte sfuso, farmaci e generi di monopolio (ad esempio sali, tabacchi e valori bollati)
  • Informatica, elettrodomestici, elettricisti, ferramenta, fotografia: vietato nei giorni festivi e prefestivi
  • Mercati scoperti sospesi, mercati coperti consentiti con varchi separati per ingresso e uscita
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Positiva al Coronavirus ma esce lo stesso per fare la spesa e viola la quarantena . Denunciata .

viola la quarantena per la spesa
viola la quarantena per la spesa

Positiva al Covid, esce di casa per andare a fare spesa, girando tranquillamente in più negozi della provincia di Cremona

Consapevoli della sua situazione, gli stessi commercianti avvisano i carabinieri che la raggiungono e la riaccompagnano al proprio domicilio. Col suo comportamento sconsiderato, ha rimediato una doppia denuncia: la prima ai sensi dell’articolo 438 del codice penale (epidemia), la seconda per falsa attestazione a pubblico ufficiale. Per tentare di giustificare l’interruzione dell’isolamento, la soresinese ha infatti dichiarato di essersi sottoposta a un nuovo tampone e di essere risultata negativa. Circostanza poi approfondita dai militari della stazione cittadina e smentita da Ats.

Incurante degli effetti devastanti della pandemia, dei morti e del dolore che sta causando e ha causato in tutta Italia,ha stazionato in più negozi: una tabaccheria, un generi alimentari e un panificio. Ma gli esercenti, evidentemente informati della positività della cliente, hanno compreso la gravità della situazione e si sono subito messi in contatto con gli uomini dell’Arma.

La pattuglia si è mossa all’istante e ha intercettato la donna mentre rincasava a piedi. Oltre a non fornire un valido motivo per giustificare l’allontanamento dalla propria residenza, quest’ultima si è pure rifiutata di firmare l’autocertificazione. Non solo, ai carabinieri ha pure fornito false dichiarazioni, sostenendo d’aver eseguito un nuovo tampone e d’aver ricevuto da Ats una comunicazione che attestava l’esito negativo del test. Tutto inventato.

Nonostante i quasi 150mila contagiati e gli oltre 18mila morti, più di diecimila dei quali nella sola Lombardia, c’è evidentemente ancora qualcuno che non ha capito quanto l’emergenza Coronavirus sia seria.

I dati Regione per Regione aggiornati a ieri 10 Aprile

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). Nella foto in alto è visibile quello dei soggetti attualmente positivi. La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

Lombardia 56.048 (+1.246, +2,3%)
Emilia-Romagna 19.128(+451, +2,4%)
Veneto 13.421 (+488, +3,8%)
Piemonte 15.012 (+490, +3,4%)
Marche 5.084 (+129, +2,6%)
Liguria 5.191 (+171, +3,4%)
Campania 3.442 (+98, +2,9%)
Toscana 6.727 (+175, +2,7%)
Sicilia 2.302 (+70, +3,1%)
Lazio 4.583 (+154, +3,5%)
Friuli-Venezia Giulia 2.349 (+50, +2,2%)
Abruzzo 2.014 (+83, +4,3%)
Puglia 2.809 (+93, +3,4%)
Umbria 1.302 (+4, +0,3%)
Bolzano 1.955 (+52, +2,7%)
Calabria 901 (+27, +3,1%)
Sardegna 1.063 (+37, +3,6%)
Valle d’Aosta 879 (+11, +1,3%)
Trento 2.816 (+108, +4%)
Molise 243 (+9, +3,8%)
Basilicata 308 (+5, +1,6%)

Ripartizione dei contagiati
per provincia al 10/04/2020

LOMBARDIA

Bergamo 10151
Brescia 10369
Como 1686
Cremona 4562
Lecco 1838
Lodi 2419
Monza Brianza 3424
Milano 12748
Mantova 2355
Pavia 2963
Sondrio 661
Varese 1589
Altro/in fase di verifica 1283

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Milano : in 3 provano a rapinare volontario Croce Rossa, ma è un campione di arti marziali e li manda tutti all’ospedale

bruno danovaro
bruno danovaro

Bruno Danovaro, 52 anni, volontario della Croce Rossa, è un campione di arti marziali .

Bruno Danovaro stava fumando un sigaro sulla via di casa, dopo essere andato a fare da volontario alla Croce Rossa di Milano, in questo difficile periodo di crisi per il coronavirus. Tre rom lo hanno accerchiato, intimandogli di consegnare il portafogli. Peccato che i malintenzionati non sapessero chi si trovassero di fronte.

Danovaro, 52 anni, è infatti un esperto di arti marziali. Prima judo, poi pugilato e karate, ora jujitsu. Ha vinto tutti gli ultimi 112 incontri disputati. Si avete capito bene, zero sconfitte negli ultimi cento incontri !

Risultato ? I tre rom sono finiti all’ospedale, il portafogli è rimasto ben al sicuro nelle sue tasche.

Il campione di arti marziali ha raccontato l’accaduto al Secolo d’Italia, mostrandosi amareggiato per quanto accaduto in questo momento duro per tutti sia in Italia che nel mondo: “Ho reagito d’istinto. Sono molto dispiaciuto per quanto successo, ma mi hanno aggredito loro per primi. Spero che stiano bene e che serva loro e a tutti i malintenzionati da lezione”.

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CINA vieta finalmente il consumo di carne di cane e gatto

yulin dog meat festival
yulin dog meat festival

Svolta in Cina, dove cani e gatti non potranno più essere mangiati.

Questi animali escono, per la prima volta, dall’elenco ufficiale delle specie che possono essere macellate. Gli esperti ritengono che il coronavirus sia stato trasmesso da pipistrelli o dal pangolino e da questi all’uomo nel mercato di Wuhan.

Sebbene la carne di cane continui a essere considerata una prelibatezza, il suo consumo nel Paese è diventato sempre più impopolare.

Il testo, diffuso dal ministero dell’Agricoltura e degli Affari rurali, è nella sua fase di “consultazione aperta” al pubblico per suggerimenti, ma rappresenta comunque una svolta maturata sull’onda della pandemia del Covid-19.

La nuova lista chiarisce anche che il termine “bestiame” si riferisce agli animali che “sono stati addomesticati e fatti riprodurre per lungo tempo” per ottenere prodotti come carne, uova e pelliccia oppure per fini medicinali e militari. “Per quanto riguarda i cani, insieme al progresso della civiltà umana, alla preoccupazione pubblica e all’amore per la protezione degli animali, sono stati specializzati per diventare animali da compagnia e a livello internazionale non sono considerati bestiame e non saranno regolati come tali in Cina”, si legge nel testo.

A febbraio, con una mossa a sorpresa, il Comitato permanente dell’assemblea legislativa adotto’ il bando d’urgenza su commercio e consumo di carne di animali selvatici per i sospetti di legami con l’origine e la diffusione del coronavirus, revocando tutte le licenze esistenti e promettendo di rivedere la normativa per rendere il divieto permanente.  La lista ha anche aggiunto 13 specie considerate “speciali” e che sarebbero esenti dalle restrizioni sugli animali selvatici, tra cui renne, alpaca, fagiani, struzzi e volpi.

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Troppe persone viste a fare la spesa tutti i giorni : proposto lo scontrino minimo obbligatorio di 30 euro

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Scontrino minimo di 30 euro per evitare code ai supermercati

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La situazione fuori dai supermercati in questa emergenza è sempre stata abbastanza critica anzi in qualche giornata ci sono stati dei veri e propri assalti .

Le idee dei sindaci per limitare l’afflusso, come i turni in base al cognome, alla data di nascita, oppure addirittura in base al sesso. Ma le code in questi giorni non sembrano diminuire, anzi proprio il contrario !

Purtroppo, tra le persone in coda continuano ad esserci tanti anziani e tra l’altro spesso si tratta di residenti nelle vicinanze che effettuano spese di poco valore, ripetute a breve distanza anche in giornata, come testimoniato da diversi dipendenti dei supermercati. 

Il consigliere regionale Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega, lancia la proposta: “Vorrei invitare le medie e grandi strutture di vendita a porre il limite per la spesa minima di 30 euro per cliente, onde evitare che qualcuno, magari incentivato dalle belle giornate, decida di farsi la passeggiatina e ci si ritrovi con 100 persone in coda davanti ai supermercati, magari per comprare 5 euro di roba“.

La premessa che fa Monti è quella di dare ascolto alle cassiere:   “Troppi over 65 si recano a fare la spesa comprando soltanto pochi euro di prodotti e sorge il sospetto che la cosa sia utilizzata come scusa per andar a farsi un giretto. Viene da sé comprendere come questa situazione non vada affatto bene, specie adesso che, dopo tanta fatica, si inizia ad assistere ad un calo del numero di morti e contagiati”.

 

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Coronavirus Lombardia, Fontana : anche oggi i dati migliorano,restiamo a casa non roviniamo tutto

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Fontana, in Lombardia anche oggi i dati migliorano

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“E’ una giornata bellissima, meteorologicamente, ma è bellissima perché i numeri anche oggi stanno migliorando”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana in attesa sulla pista dell’aeroporto militare di Linate dei 70 medici “che saranno destinati – ha detto – agli ospedali di Brescia”. I medici sono accompagnati dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia e dal capo della protezione civile Angelo Borrelli.

La Protezione Civile Lombardia ha concluso, ha aggiunto Fontana, la consegna delle 3,5 milioni di mascherine gratuite contro il coronavirus, attraverso le Province, le farmacie e le edicole e sono in consegna in queste ore, sempre tramite la Protezione Civile Lombardia colombe e uova pasquali in dono per le nostre equipe negli ospedali e per i volontari.

«Stiamo faticosamente avvicinandoci ad una meta, una meta che può sfuggirci di mano appena si compiono dei comportamenti inappropriati. C’è il rischio che tutta la fatica che abbiamo fatto fino ad oggi sia vanificata e non possiamo permettercelo. Certamente se interrompiamo questi comportamenti virtuosi, ritorniamo indietro». E l’appello lanciato ai cittadini dal governatore lombardo Attilio Fontana, in vista soprattutto del week end di Pasqua. «Si prospettano giornate bellissime, verrà voglia di uscire ma non si può fare», ha detto Fontana,

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Il boss di Twitter dona 1 miliardo di dollari per la lotta al Coronavirus

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Coronavirus : Jack Dorsey di Twitter dona un miliardo di dollari: il 28% del suo patrimonio

A livello di donazioni personali Jack Dorsey è al momento il miliardario da battere nel mondo della tecnologia per l’impegno assunto per contrastare gli effetti del Coronavirus. Il fondatore di Twitter ha annunciato sulla stessa piattaforma di mettere a disposizione un miliardo di dollari, ossia più di un quarto della sua ricchezza privata che ammonta a 3,6 miliardi. Dorsey ha anche specificato che si tratta di una cifra derivante dalle azioni della sua società di pagamenti digitali Square che verranno riversate in una nuova società appositamente creata e ribattezzata Start Small. L’inventore del famoso social networl ha spiegato di aver attinto alle azioni Square perché ne possiede un numero più elevato rispetto a quelle di Twitter.

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Trasparenza totale

Sarà proprio Start Small ad occuparsi di destinare i fondi in particolare  verso progetti di cui si possano vedere gli effetti nel lungo periodo. I temi più importanti saranno la salute delle donne, l’educazione e il reddito universale. Il fondatore di Twitter ha tenuto poi a precisare di voler mantenere la massima trasparenza per l’intera operazione. Non è un caso che ha reso pubblico un documento dove sarà tenuta traccia di come saranno impiegati questi soldi. Al momento è segnata solamente una donazione da 100 mila dollari al fondo americano che si occupa di questioni alimentari.

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CORONAVIRUS: la “fase 2” sarà in due step: si parte con le aziende

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CORONAVIRUS: la “fase 2” per il post lockdown: riguarderebbe piccole aperture per le attività produttive e in seguito delle misure per spostamenti e uscite

Sarebbe questo l’orientamento emerso nel corso del vertice tra il premier Conte e i tecnici in vista della scadenza delle misure contro il coronovurs In ogni caso non sarebbero ancora stare ipotizzate date.

La linea ribadita sarebbe quella della gradualità e prudenza nelle riaperture. Da qui a una settimana l’Italia non sarà fuori dall’emergenza, sottolineano tutti gli scienziati e lo sa bene il governo che continua a ribadire la linea della massima cautela. “Quella che iniziai, dice il commissario Domenico Arcuri, è una “lunga fase di transizione nella quale sarebbe imperdonabile” non mantenere le misure adottate finora perché vorrebbe dire rendere inutili i sacrifici fatti dagli italiani.

La linea della gradualità Proprio questa fase di transizione è stata al centro del vertice tra il premier Conte, i ministri e il comitato Tecnico scientifico: una riunione nella quale, anche se non si sono fatte date per le possibili riaperture, sono stati delineati alcuni punti fermi, a partire dall’applicazione rigorosa di misure di distanziamento.

“Indice di rischio” per i lavoratori Il premier già nelle prossime ore, in vista della scadenza del Dpcm del 13 aprile, vedrà i rappresentanti delle imprese e dei sindacati, oltre alle Regioni, per decidere come allargare il novero delle attività consentite. Tra queste potrebbero esserci quelle connesse alle filiere alimentare, farmaceutica e sanitaria ma anche l’agricoltura, le aziende meccaniche, magari introducendo una sorta di “indice di rischio” per i lavoratori: chi è più esposto dovrà utilizzare i dispositivi di protezione.

Entro venerdì Conte dovrebbe aver concluso gli incontri per poi procedere al nuovo Dpcm nella giornata di sabato. Già questa settimana, inoltre, dovrebbe esser pronto lo studio sui test sierologici: verrà effettuato su un campione Istat della popolazione di circa 200mila persone per avere quanto più chiara possibile la diffusione del virus nel nostro Paese. Test e tamponi per i quali serviranno linee chiare, osservano fonti governative, da parte del comitato tecnico scientifico.

Attesa per maggio Ma quando verrà consentito alla popolazione di uscire di casa con regolarità o, ad esempio, andare nei parchi? Molto probabilmente non prima di maggio. E dovrebbe essere questo il secondo step. Una data possibile potrebbe essere quella del 4, per un motivo specifico: come per Pasqua – quando verranno aumentati i controlli di polizia e alcune Regioni stanno ipotizzando di chiudere intere zone agli ospiti che arrivano da fuori – c’è la necessità di evitare un “esodo” nei weekend del 25 aprile e del 1 maggio

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Ernst Knam distribuisce torte negli ospedali milanesi: “Provo a regalare sorrisi ai medici”

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Ernst Knam distribuisce torte negli ospedali milanesi: Provo a regalare sorrisi ai medici

Ernst Knam, allievo di Gualtiero Marchesi entra infatti nella sua cucina come Maestro Pasticcere, oggi è considrato uno dei più bravi artisti del dolce d’Europa !

Ernst Knam ha lanciato la ” Cake’s Anatomy Challenge ” per sostenere i medici che combattono in prima linea contro il Coronavirus. Ha sfidato i pasticceri italiani, invitandoli a portare negli ospedali delle loro città torte e dolci. Non appena sarà possibile, lui stesso regalerà agli ospedali milanesi le sue crostate al cioccolato Frau Knam Señorita 72.

Un appello lanciato a tutti i pasticceri d’Italia per risollevare quantomeno il morale di tutti i pazienti, medici, infermieri e addetti ai lavori che, in questo momento difficilissimo del nostro paese, hanno indubbiamente bisogno di energie positive: questa è la challenge lanciata dello Chef Maestro nell’arte della pasticceria, accompagnata dagli hashtag #iostoconknam e #cakesanatomychallenge.

La sfida è partita a mezzo social da Knam e dalla moglie Alessandra ‘Frau’ Knam ed è stata – appunto – chiamata Cake’s Anatomy Challenge.

“Ora mi rivolgo a tutti gli altri pasticceri e gli chiedo di rispondere a questa challenge – scrive lo Chef – che dolce porterete agli ospedali delle vostre città?”. Tra i colleghi taggati, figurano i nomi di Iginio Massari, AMPI (Accademia Maestri Pasticceri Italiani), Luigi Biasetto, Sal De Riso, Roberto Rinaldini, Leonardo Di Carlo, Pasticceria Martesana, Gino Fabbri Pasticcere – La Caramella, Fabrizio Galla – Master Pastry Chef & Chocolatier, Luca Montersino, Gianluca Fusto, Davide Comaschi e Emmanuele Forcone. “Chi di voi è con me?” chiede Ernst Knam.

Ernst Knam ha accompagnato la sua challenge con un messaggio toccante, un vero e proprio omaggio a tutti coloro che combattono in prima linea contro il virus.

Lo chef ha dichiarato:

Di solito, quando in rete qualcosa ha successo e viene seguito da tante persone, si dice che è diventato “virale”. Basta con questa parola. Stiamo imparando tutti che nella vita, quella vera, conta chi combatte ciò che è virale, ogni giorno, per ciascuno di noi. Tutti i giorni accendo la TV, apro la finestra, parlo con persone e mi rendo conto di quanto siamo fortunati ad avere medici infermieri, operatori sanitari, paramedici e tutte le persone che in prima linea rischiano la propria vita per aiutarci a vincere questa guerra contro un nemico invisibile. Io faccio dolci, regalo sorrisi. Loro fanno molto di più, salvano vite.

La speranza dello chef è che questo incubo finisca presto ma nel frattempo con un gesto dolce e semplice prova a regalare un sorriso a tutti coloro che ogni giorno combattono al fianco dei pazienti in terapia intensiva.

 

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AEROPORTO MALPENSA: milioni di mascherine e ventilatori in arrivo da tutto il mondo

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AEROPORTO MALPENSA: in arrivo dieci milioni di mascherine e 200 ventilatori trasportati in Italia in meno di 72 ore! Donazioni in prevalenza dalla Cina

E’ atterrato a Milano Malpensa il volo Neos partito da Pechino con a bordo 25 tonnellate di materiale sanitario: circa 1,5 milioni di mascherine, 155 ventilatori polmonari, 205mila guanti di lattice, mille kit diagnostici e altrettante tute protettive.

Si lavora 24 ore su 24 in 75mila metri quadri: funzionari della dogana e uomini della guardia di finanza sono impegnati no-stop all’aeroporto di Milano Malpensa, dove atterra il 70% dei dispositivi sanitari da tutto il mondo. In 72 ore sono arrivate in Italia 10 milioni di mascherine, prevalentemente dalla Cina, e 200 ventilatori polmonari. Si tratta di materiale medico-sanitario in parte acquistato dalla Protezione Civile e in parte reso disponibile su donazione.

cinaQui Malpensa – Prosegue senza sosta anche il ponte aereo sanitario coordinato dall’Ambasciata d’Italia e dai Consolati italiani in Cina, in raccordo con la Farnesina e il Dipartimento della Protezione Civile. In programma all’aeroporto di Milano Malpensa tre cargo speciali, che si aggiungono al volo, donato da Snam e operato dalla compagnia Neos, atterrato il giorno prima.

A consegne avvenute, l’ammontare complessivo di mascherine trasportate in Italia in meno di 72 ore supererà i dieci milioni di pezzi, cui si aggiungono duecento ventilatori polmonari. Per consentire a tutto il materiale di giungere prontamente alla Protezione Civile, i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli dell’Ufficio delle dogane di Malpensa, presenti i militari della guardia di finanza, “hanno ancora una volta prestato assistenza e vigilanza sotto bordo per snellire le procedure di sdoganamento“.

Tutte le spedizioni attese sono in partenza dall’aeroporto internazionale di Shenzhen. Due voli della Protezione Civile, operati dalla stessa Neos, sono destinati anch’essi a Milano Malpensa. Il terzo volo, curato dall’Aeronautica Militare Italiana, è invece diretto a Pratica di Mare. Nuovi voli sono già in calendario nei prossimi giorni da Pechino e altre località del Paese.

A pieno regime lo sdoganamento anche a Roma Fiumicino – Si susseguono senza sosta anche all’aeroporto di Roma Fiumicino, crocevia per gli aiuti per il territorio nazionale, gli arrivi di voli speciali con materiale sanitario, da smistare nelle varie destinazioni per affrontare l’emergenza coronavirus.

In mattinata sono atterrati rispettivamente un volo militare e uno della guardia di finanza, provenienti da Pratica di Mare con, complessivamente, oltre una tonnellata di dispositivi individuali di protezione arrivati dalla Cina.

Come avviene da mesi, con un’attività intensa, è all’opera personale, nel rispetto delle norme, lavorando sempre ad un metro di distanza interpersonale e con la sicurezza dei dispositivi, dell’Agenzia delle Dogane, di Aeroporti di Roma, oltre che della guardia di finanza e della polizia per il controllo dei dispositivi e delle mascherine arrivati, e per le procedure dei successivi carichi a bordo degli aerei per lo smistamento del materiale.

Dei dispositivi arrivati con un volo dell’Esercito, una parte è stata poi trasferita a Cagliari e una a Palermo; con un volo della guardia di finanza il restante materiale sarà trasferito a Bari. Dall’inizio dell’emergenza, con gli arrivi odierni, superano ormai quota 160 tonnellate di materiale sanitario quelle arrivate all’aeroporto Leonardo da Vinci.

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A Wuhan fine del lockdown : il primo giorno di libertà, gioia e abbracci commoventi tra gli abitanti

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Wuhan esce dal lockdown e ritornano gli abbracci 

In migliaia si sono spostati per dimenticare una chiusura senza precedenti, scattata il 23 gennaio scorso, con misure molto rigide per contenere la diffusione del contagio.

E in tanti si sono diretti anche alla stazione per salire su uno dei primi treni in partenza.

Sono almeno 65mila le persone che lasceranno oggi la città, Escludendo il trasporto su strada, in 55mila prenderanno il treno, mentre più di 10mila l’aereo con la riapertura del Wuhan Tianhe, lo scalo cittadino dove ci sono già oltre 200 voli in entrata e in uscita. Esclusi, per ora, i collegamenti internazionali e per Pechino. Chi andrà nella capitale, secondo i media locali, dovrà sottoporsi al test coronavirus a Wuhan e all’arrivo

Con la vita da alcuni giorni orientata verso un’insperata normalità, considerando le gravi cronache di fine gennaio, molti residenti hanno ricominciato a lavorare da alcuni giorni e ad andare fuori, anche se con tante precauzioni.

Una liberazione, quella scattata dopo mesi di isolamento, di ingressi dei condomini controllati dagli agenti.

Le attività commerciali, dai negozi ai ristoranti e fino ai grandi magazzini, sono stati riaperti nell’ultima settimana per far ripartire l’economia.

I medici dell’Università di Jilin salutano, finalmente con un abbraccio, i loro colleghi di Wuhan, mentre si preparano a partire dall’aeroporto.

Tutti, però, rigorosamente con mascherina !

Gli ultimi numeri dalla Cina

La Cina ha registrato ieri 62 nuovi casi di infezione di cui 59 importati (saliti in totale a 1.042) e tre domestici in Shandong (2) e Guangdong (1). I contagi sono nel complesso 81.802, di cui 1.190 sotto trattamento, 3.333 decessi e 77.279 guariti. Sono 137 i nuovi asintomatici, di cui 102 importati, mentre sono 1.095 quelli sotto osservazione.

 

 

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Ferrero dona 180 quintali di uova Kinder per Pasqua a medici e infermieri

ferrero regala uova per pasqua
ferrero regala uova per pasqua

Migliaia di uova Kinder donati a medici e infermieri 

ferrero dona

In questo triste e difficile momento che stanno vivendo gli ospedali italiani, la Ferrero ha deciso di portare un po’ di dolcezza donando a medici, infermieri e operatori socio sanitari impegnati in questi giorni nella battaglia contro il Covid-19,  migliaia di uova Sorpresa Kinder.

Oggi i primi a ricevere il “dolce” dono sono stati i medici dell’Asl di Vercelli che ne hanno ricevuto 2 mila !
Altre ne seguiranno in questi giorni e saranno destinati ai presìdi delle regioni italiane più colpite  dall’emergenza Coronavirus.

«Grazie a Ferrero Italia – scrivono dall’Asl nella pagina Facebook -, quest’anno sarà una Pasqua diversa, ma noi non la dimenticheremo anche per tutto l’affetto e la vicinanza nei confronti dei nostri operatori impegnati a gestire l’emergenza. La dolcezza è in un uovo di cioccolato, ma soprattutto in gesti del genere. Grazie di cuore».

ferrero dona uova kinder

 

Complessivamente saranno consegnati  180 quintali di uova di Pasqua.

“Grandi e piccini ne riconoscono i colori anche a grande distanza. Sarà una Pasqua di certo diversa quella di quest’anno, ma noi non la dimenticheremo anche per tutto l’affetto e la vicinanza nei confronti dei nostri operatori impegnati per gestire l’emergenza #covid19 – scrivono i medici e infermieri -. Grazie alla Ferrero Italia per averci fatto recapitare oggi 2060 uova Kinder:una per ogni dipendente! Sono in corso di distribuzione nei diversi reparti.
La dolcezza è in un uovo di cioccolato ma soprattutto nei gesti di solidarietà! Grazie di cuore

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BUONI SPESA: prorogati i termini per la richiesta fino a mercoledì 15 aprile!

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BUONI SPESA: Resterà online sul sito del Comune fino alle ore 13 di mercoledì 15 aprile il modulo per la richiesta dei buoni utili per la spesa alimentare

In alternativa è possibile rivolgersi allo 020202, dal lunedì al sabato tra le 8 e le 20: in questo caso la compilazione del modulo avverrà telefonicamente con l’assistenza di un operatore dedicato. Non costituirà in alcun modo priorità per l’accettazione delle domande l’ordine cronologico di arrivo.

I termini per l’accettazione delle domande sono stati prorogati di due giorni perché, a causa dell’elevato numero di richieste, si stanno registrando rallentamenti nella piattaforma di compilazione online. Il fornitore del servizio, su richiesta dell’Amministrazione, è costantemente al lavoro per ridurre i disagi e consentire a tutti gli utenti di accedere al form.

Potrà essere presentata una sola domanda per nucleo familiare. Una volta scaduti i termini dell’avviso, il Comune provvederà alla verifica dei requisiti richiesti per l’accesso e a ordinare le domande con la compilazione della graduatoria. L’importo complessivo attualmente disponibile ammonta a 5 milioni 848mila euro; nel caso venissero resi disponibili ulteriori finanziamenti i termini potranno venire riaperti.

Gli importi dei buoni ammontano a 150 euro al mese per 2 mesi per una famiglia fino a tre componenti e di 350 euro al mese per 2 mesi per le famiglie con più di tre componenti. Per l’attivazione del servizio, all’atto della compilazione della domanda, si può scegliere tra due modalità.

Una è quella della carta prepagata con la piattaforma Soldo, fruibile nel circuito Mastercard: in questo caso, una volta compilata la graduatoria, i beneficiari del contributo verranno contattati dagli uffici comunali per la consegna della carta.

Oppure si può optare per l’utilizzo dell’applicazione su smartphone Satispay: in questo caso il beneficiario potrà spendere il buono negli oltre 300 punti vendita alimentari, supermercati e piccoli esercenti, che aderiscono al circuito, il cui elenco verrà pubblicato sul sito del Comune, oltre ad essere visibile sulla stessa app.

Sia Soldo che Satispay hanno offerto la disponibilità delle proprie piattaforme a costo zero per il Comune.

I requisiti richiesti
Possono presentare domanda le famiglie residenti a Milano, monoreddito o prive di reddito, che vivono in affitto o pagano il mutuo per la prima casa, con una disponibilità sul conto corrente non superiore a 5mila euro al 31 marzo 2020 e che hanno un reddito complessivo familiare inferiore a 20mila euro (il riferimento è al reddito 2018) o inferiore ai 40mila euro (sempre con riferimento al 2018) se hanno perso il lavoro a causa dell’emergenza dopo l’1 febbraio 2020.

Tra le richieste che perverranno, in caso fossero superiori allo stanziamento disponibile, costituiranno criteri di precedenza la presenza di figli minori o persone anziane di età pari o superiore ai 65 anni nel nucleo familiare; la presenza in famiglia di persone con disabilità; l’essere lavoratori autonomi con reddito precario; il non essere beneficiari di reddito di cittadinanza o di altri contributi di sostegno al reddito erogati dal Comune di Milano; il non avere la piena proprietà di altri immobili (con riferimento a tutti i componenti).

Le modalità di pagamento
L’applicazione di pagamento Satispay permette di attivare un vero e proprio borsellino sul proprio smartphone. Già utilizzata da oltre 1 milione di persone, è un circuito alternativo alle carte di credito e debito, conveniente anche perché consente di abbattere i costi di distribuzione, così da trasferire ai cittadini l’intero valore dei fondi stanziati. Disponibile per tutti i principali sistemi operativi, nel caso specifico – grazie al lavoro di coordinamento e gestione dei dati svolto congiuntamente dal Comune e da Satispay – può essere attivato da tutti i beneficiari del buono spesa semplicemente scaricando l’applicazione e facendo direttamente il login inserendo numero di telefono e indirizzo e-mail. L’importo verrà caricato immediatamente sull’applicazione.

Si chiama Soldo per il Corona Virus, invece, il nuovo progetto lanciato da Soldo, la società fintech che fornisce ad aziende ed enti una piattaforma per la gestione delle spese fatte dai dipendenti. La società, attiva da 2015 e oggi leader in Italia, mette a disposizione, a canone zero, le carte Soldo per tutte le istituzioni e le imprese che in questo periodo stanno gestendo attività di supporto all’emergenza.

Soldo rende disponibile la propria infrastruttura per fornire e gestire carte di pagamento Mastercard, personalizzabili e controllabili in tempo reale. Il Comune, dopo avere attivato un conto sulla piattaforma, potrà richiedere e creare le proprie carte, caricandole con somme personalizzate, in tempo reale e senza costi. Ogni carta sarà limitata nell’uso da regole definite e assegnate di volta in volta per consentirne l’utilizzo solo su specifiche categorie di esercenti (in questo caso supermercati/alimentari) liberamente scelti dalle famiglie, con massimali di spesa legati a specifici periodi, ed essere ricaricata in tempo reale.

Buoni spesa – Modulo di richiesta

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Sky, sconto di 15,20 euro al mese per tutti gli abbonati ai pacchetti Calcio e Sport

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Sky propone uno sconto di 15,20 euro al mese fino al 31 maggio ai suoi clienti, sia su digitale terrestre che sul satellite.

Sky propone uno sconto di 15,20 euro al mese fino al 31 maggio ai suoi clienti, sia su digitale terrestre che sul satellite. La promozione, però, potrà essere richiesta solamente dagli abbonati sia al pacchetto Calcio che al pacchetto Sport.

Per richiedere lo sconto, bisogna andare sulla propria pagina personale sul sito di Sky (“Fai da te”), alla voce “Promozioni”, e richiedere lo sconto, valido fino al 31 maggio. “Lo sconto”, precisa Sky, “è valido dall’adesione fino al 31 maggio, ovvero pro-rata mensile”.

Per la login al sito, serve iscriversi al sito creando uno SKY ID con email personale, codice fiscale e codice cliente indicato in fattura.

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Alla scoperta dei luoghi del FAI . #Italiamimanchi il progetto per visitare i beni online da casa

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Ogni giorno una rubrica per conoscere le più belle storie del FAI, anche se da casa.

Questi sono giorni che rimarranno impressi nella memoria dei nostri cuori. Il primo pensiero è rivolto a tutti coloro che in questo momento soffrono e a quanti sono in prima linea a lottare per la vita di tutti noi; un atto di coraggio, responsabilità, ma soprattutto di amore nei confronti degli altri.

L’impegno del FAI prosegue dalle nostre case, a testimonianza del fatto che, non senza sforzi, è possibile stare insieme anche se distanti. Quotidianamente sulle nostre pagine social potrete visitare virtualmente dal divano i nostri Beni, passeggiare per i giardini, conoscere le storie inedite di oggetti di grande valore storico e artistico, scoprire spazi nascosti e godere dell’infinita bellezza del nostro Paese.

È un piccolo gesto per sentirci più vicini, nell’attesa che ritorni, per quanto possibile, la normalità e con essa una rinnovata voglia di stupirci di fronte a ciò che ci circonda.

C’è poi una novità: anche il Fai – Fondo Ambiente Italiano, decide di spostarsi online. È attivo sui canali social il progetto #Italiamimanchi, che permette a tutti di visitare virtualmente i suoi beni, accompagnati da Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo Fai e dallo staff della Fondazione. Si potrà così passeggiare per i giardini, conoscere le storie inedite di oggetti di grande valore storico e artistico, scoprire spazi nascosti e godere dell’infinita bellezza del nostro paese.

Per coprire i beni del Fai visitabili online clicca QUI 

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Della Valle dona 5 milioni di euro ai familiari del personale sanitario scomparso causa coronavirus

della valle dona 5 milioni di euro
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Gruppo Della Valle dona 5 milioni alle famiglie delle vittime coronavirus

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La famiglia Della Valle, anche a nome dei propri dipendenti, ha donato la somma di 5 milioni di euro da destinare ai familiari del personale sanitario che ha perso la vita nella lotta al Covid-19. “Il loro altruismo e il loro coraggio saranno per sempre un esempio per tutti noi” si legge in una nota, che così prosegue: “l’amministrazione del fondo sarà affidata alla Protezione Civile, che ringraziamo per l’immenso lavoro che svolge tutti i giorni nella lotta al virus”.

La conferma della Protezione civile

La notizia è stata data durante la consueta conferenza stampa sul Coronavirus dal capo-dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, che ha confermato di aver firmato un’ordinanza per dare vita al fondo; proprio alla Protezione Civile, infatti, i fratelli Diego e Andrea della Valle ne hanno affidato l’amministrazione, ringraziando l’istituzione, assieme al governo italiano, «per l’immenso lavoro che svolge tutti i giorni nella lotta al virus»

Un fondo nuovo

Il fondo si chiamerà “Sempre con Voi” e chiunque vorrà, potrà contribuire tramite il conto aperto dalla Protezione Civile: IBAN IT66 J030 6905 0201 0000 0066 432. Meno di una settimana fa, Diego e Andrea Della Valle, rispettivamente presidente e vice presidente di Tod’s, hanno deciso di rinunciare ai compensi che erano stati già deliberati in loro favore per l’esercizio 2020.

La rinuncia ai compensi

La decisione è stata presa durante la riunione del cda, tenutasi con procedura di urgenza per deliberare di posticipare la data dell’assemblea ordinaria dei soci. Originariamente prevista per il 22 aprile in prima convocazione e il 29 maggio in seconda convocazione, è stata rinviata al prossimo 3 giugno in prima convocazione e, occorrendo, al 26 giugno in seconda convocazione, con l’obiettivo di rendere possibile la presenza fisica dei soci. Considerando il progressivo peggioramento dello scenario globale dell’epidemia da covid-19, inoltre, il consiglio di amministrazione del gruppo luxury ha deciso di non distribuire alcun dividendo sui profitti dell’esercizio fiscale 2019. È stata confermata la destinazione dell’1% dell’utile netto consolidato a iniziative di solidarietà, mentre l’utile dell’esercizio 2019 sarà, per il resto, interamente destinato a riserva.

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NUOVO DECRETO: Scuola, didattica a distanza obbligatoria e promozione per tutti

scuola aula
scuola aula

Approvato il decreto che cambia la maturità e abolisce per quest’anno l’esame di terza media. Il nodo dei precari e dei concorsi per avere in cattedra gli insegnanti già all’inizio di settembre.

Cosa contiene il Decreto

Le nuove regole

Marcia indietro (parziale) sulle promozioni per spingere gli studenti ad impegnarsi fino alla fine dell’anno. Restano confermato il passaggio all’anno successivo per tutti, ma nel voto sarà valutato «l’impegno» nelle lezioni di questi mesi di didattica a distanza. E’ una delle misure del decreto scuola, approvato ieri dal consiglio dei ministri. «Un provvedimento per traghettare gli studenti e la scuola al prossimo anno scolastico», secondo la ministra Azzolina. Nel decreto sono contenute le regole per la maturità, l’esame di terza media e anche per i concorsi per gli insegnanti.

Maturità superleggera

Per la Maturità 2020 sono confermate le indiscrezioni della vigilia: l’esame consta di un solo orale, che potrà svolgersi anche da casa, se non sarà possibile convocare i maturandi a scuola alla fine di giugno. A giudicarli sarà la commissione interna, cioè i professori delle singole classi, con un presidente esterno. Gli studenti saranno tutti ammessi, vista la straordinarietà della situazione. Anche per quanto riguarda la votazione dell’esame, l’orale potrebbe valere fino a 60 punti. Cambieranno i criteri di attribuzione della lode.
Nel caso (improbabile) in cui la scuola riprenda in classe entro il 18 maggio, l’esame sarà semplificato: prova di italiano, prova di indirizzo preparata dalla commissione, dunque diversa da classe a classe, e colloquio.

Terza media, niente esame

Quella che riguarda l’esame di terza media è la misura più drastica dell’intero decreto: la prova finale della scuola secondaria di primo grado è destinata a scomparire quest’anno, a meno che non si torni a scuola prima del 18 maggio, che è uno scenario molto remoto. Se dunque non si tornerà, l’esame di terza media sarà sostituito da una tesina, «un elaborato del candidato», si legge nel decreto, che sarà definito in un’ordinanza del ministro prevista per le prossime settimane. Il consiglio di classe farà una valutazione finale degli studenti, probabilmente con uno scrutinio a distanza, tenendo conto anche della tesina. Se invece si dovesse tornare in classe entro la metà di maggio, l’esame sarebbe comunque ridotto «eliminando una o più prove».

Che cosa succede a settembre?

Il prossimo anno scolastico inizierà lo stesso giorno in tutta Italia e non con i calendari regionali differenziati. Gli studenti saranno in classe già il primo o al massimo il 2 settembre. Non è ancora chiaro se saranno a scuola o se si ricomincerà con la didattica a distanza che con il decreto di ieri diventa obbligatoria: è ormai una modalità di insegnamento e i professori non potranno rifiutarsi di collegarsi da casa con i propri studenti. Le prime settimane dell’anno scolastico 2020/21 saranno dedicate al «recupero degli apprendimenti» per tutti gli studenti. Resta il nodo dei professori: a settembre ci saranno 200 mila supplenti a meno che si riescano a svolgere i concorsi. Nel decreto è contenuta la deroga per pubblicare i bandi e se le prove non si potessero fare entro l’estate non è escluso che si proceda ad una «sanatoria» per titoli.

Tutti promossi

Promozione eccezionalmente garantita a tutti, salvo a chi dovrà fare la Maturità, che sarà comunque valutato anche sulla prova. Decadono per quest’anno i requisiti per passare alla classe successiva (avere la sufficienza in tutte le materie, aver frequentato la maggior parte delle lezioni e anche il voto di condotta): nessun bocciato né rimandato. Rispetto alla prima bozza di decreto, quello approvato ieri introduce alcuni elementi per la valutazione delle lezioni online che dovrà pesare sul voto in pagella. Nello scrutinio finale — che potrà essere svolto a distanza — i professori dovranno valutare anche l’eventuale recupero degli apprendimenti nel secondo quadrimestre e «l’impegno dimostrato dagli alunni» nelle lezioni da casa. Difficile che eventuali insufficienze compaiano in pagella, senza scatenare ricorsi.

Tirocinii e abilitazioni

Ci sono «misure eccezionali» anche per i futuri architetti, ingegneri, psicologi, avvocati, commercialisti, dentisti, farmacisti, veterinari, commercialisti e pure dei tecnologi alimentari: gli esami di abilitazione sono sospesi come i concorsi pubblici, ma il ministro dell’Università potrà decidere che si terranno in modalità telematica. Anche per i tirocini è prevista la possibilità di svolgerli a distanza. Per quanto riguarda gli avvocati, il governo ha previsto una misura specifica a tutela di tutti coloro che stavano svolgendo il tirocinio in tribunale ma non hanno potuto concluderlo perché le udienze sono sospese: il semestre di tirocinio è da considerarsi svolto positivamente anche nel caso in cui il praticante non abbia assistito al numero minimo di udienze. Non solo: la durata del tirocinio è ridotta da 18 a 16 mesi.

Non si aggiornano le graduatorie

Le graduatorie di istituto non saranno aggiornate per il prossimo anno scolastico. Lo annuncia la ministra Azzolina che si scusa con i precari. «Non riusciamo a evadere oltre un milione di domande cartacee, per l’anno prossimo cambieremo le modalità».

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ARTE, la mostra di Raffaello riapre online. Ecco come visitarla dal divano di casa

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La mostra di Raffaello costretta a chiudere riapre online

Per gli amanti dell’arte (e non solo) la mostra di Raffaello era considerata l’evento dell’anno. L’attesissima Raffaello In Mostra delle Scuderie del Quirinale dedicata alla celebrazione dei 500 anni della morte dell’artista doveva infatti iniziare il 5 marzo ma è stata costretta a chiudere a fine febbraio per via delle misure restrittive contenute nel decreto anti Coronavirus. Ora, però, è in arrivo una bella notizia: sarà possibile visitare la mostra online.

Gli organizzatori della grande esposizione dedicata al genio urbinate hanno offerto la possibilità di fare una passeggiata all’interno delle sale delle scuderie per ammirare alcune tra le più belle opere esposte di Raffaello, tra cui La Madonna del Granduca delle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre, la Madonna della Rosa dal Prado e la Velata, di nuovo dagli Uffizi.

La mostra Raffaello 1520-1482 viene così riaperta offrendo ai visitatori la possibilità di visitarla online tramite video racconti, approfondimenti e incursioni virtuali nel dietro le quinte dell’esposizione. Grazie all’hashtag #RaffaelloOltreLaMostra è possibile ascoltare il racconto dei curatori e partecipare virtualmente anche agli eventi ospitati a palazzo Altemps prima dell’apertura al pubblico dell’esposizione.

Qui la mostra virtuale online di Raffaello.

 

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