#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.5: Kamala Harris è la prima vicepresidentessa donna degli USA
Non poteva che essere questa la bella notizia del giorno (e non solo!).
Harris sarà la prima vicepresidente donna, la prima nera e la prima indiana-americana nella storia degli Stati Uniti d’America. 55 anni dopo che il Voting Rights Act rimosse le barriere che (soprattutto nel Sud) ostacolavano il voto degli afroamericani. 36 anni dopo che la prima donna (Geraldine Ferraro) corse per la vicepresidenza. E 4 anni dopo la sconfitta di Hillary contro Donald Trump.
La foto postata dal marito di Kamala Harris, Doug, su Twitter
Ma chi è Kamala Harris?
Le sue origini sono asio-americane: suo padre è infatti giamaicano, la madre indiana. Nata ad Oakland, California (stato in cui i democratici hanno stravinto), la 55enne americana ha un carattere forte e vulcanico, quasi più vicino a quello di Donald Trump che a quello di Joe Biden. In carriera ha ricoperto la carica di procuratore distrettuale a San Francisco e procuratore generale in California: anche in quel caso è stata la prima donna a ricoprire entrambi i ruoli. Conobbe Joe Biden grazie al figlio Beaux, morto di tumore nel 2015. Kamala Harris era candidata alle primarie contro lo stesso Biden, ma ha deciso di ritirarsi lasciando campo libero all’attuale presidente USA e diventandone vice: secondo molti, vista l’età avanzata di Biden (78 anni a breve), Kamala Harris è candidata a prendere il suo posto alla fine del mandato.
Figura di riferimento per progressisti e moderati, paladina delle minoranze, delle comunità afroamericane e delle donne, Kamala Harris si è pronunciata contro la pena di morte e a favore dei matrimoni gay. In qualità di prima vicepresidente donna della storia, avrà il primo Second Gentleman della storia, il marito Douglas Emhoff.
Più volte Biden l’ha definita una
“combattente senza paura per i più deboli, una dei migliori servitori pubblici del Paese”.
Rabaiotti: “Un’attività di cui la città ha bisogno per rispondere ai bisogni delle persone che vivono per strada”
Presentato sabato 7 novembre il nuovo servizio di Cucina Mobile di Fondazione Progetto Arca che sarà attivo dalla prossima settimana a Milano e che accompagnerà le sue Unità di strada, che da anni lavorano in rete con il Centro Aiuto Stazione Centrale del Comune di Milano nell’assistenza alle persone senza dimora che vivono in strada.
“Un’attività di cui la città ha bisogno – dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti – ora più che mai. Ci siamo già misurati con le difficoltà dell’emergenza, amplificate nel momento in cui le persone si trovano per strada, impossibilitate a proteggere se stesse e gli altri. Questa iniziativa migliora la qualità di un servizio che in città ha già raggiunto un buon livello di risposta, riuscendo a fornire un piatto caldo e una dieta più equilibrata ai senza dimora. Quel piatto rappresenta anche un’occasione per poter scambiare due parole, informare dei servizi offerti e cercare di convincere queste persone ad utilizzare le strutture che, come ogni anno, a breve verranno attivate per il Piano freddo”.
L’idea della Cucina Mobile nasce dall’esperienza maturata sul campo, da operatori e volontari della Onlus, durante questo anno di emergenza sanitaria, sociale e alimentare che ha imposto una chiusura forzata di numerosi servizi a sostegno delle persone fragili senza dimora. A questo si aggiunge la necessità di fornire un apporto nutrizionale sano ed equilibrato a coloro che non hanno i mezzi e la possibilità per accedere o prepararsi un pasto caldo e completo.
“Un piatto caldo donato come gesto di cura e attenzione è il modo più diretto, sincero e accogliente per entrare in contatto con una persona, per dirle che si può fidare di te e per cominciare a instaurare un dialogo – racconta Alberto Sinigallia, presidente di Fondazione Progetto Arca -. La base di tutte le nostre attività e servizi dedicati alle persone senza dimora è la vicinanza e il sostegno concreto in risposta a un bisogno primario, proprio come è il cibo: un diritto fondamentale di ogni essere umano, con un importante valore di relazione. Un pasto caldo, sano e buono è il primo passo verso una presa in carico più strutturata della persona fragile, avviandola poi a un recupero della sua vita”.
La Cucina Mobile consiste in un foodtruck dotato di fornelli, forno e bollitori, che seguirà le Unità di strada di Progetto Arca in particolare durante i mesi più freddi, consegnando ogni sera 120 pasti caldi cucinati al momento, per 5 giorni a settimana, con proposte diversificate per un apporto nutrizionale adeguato in termini di quantità e qualità. Insieme al pasto caldo, i volontari consegneranno a chi incontreranno in strada anche un sacchetto contenente cibi confezionati per gli altri due pasti (colazione e pranzo) della giornata successiva.
Il servizio garantisce, insieme alla consegna dei pasti, anche dei momenti di dialogo con operatori qualificati, necessari a orientare le persone in difficoltà e senza riparo ai servizi assistenziali e sanitari sul territorio. La relazione di fiducia che ne deriva sarà la base per un auspicato percorso di accoglienza e reinserimento sociale.
“Questo progetto si inserisce all’interno di una partnership solida e ben strutturata con Fondazione Progetto Arca – afferma Marco Magnelli, direttore di Banco Alimentare della Lombardia – È da anni che collaboriamo per dare una risposta concreta ed univoca al bisogno e oggi, a fronte dell’emergenza legata alla pandemia, siamo ancora più uniti per dare aiuto alle persone in difficoltà”.
Conclude Sinigallia: “Grazie di cuore al Banco Alimentare della Lombardia, con cui collaboriamo da anni, e a Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Unione Buddhista Italiana, tre indispensabili partner che, con il loro contributo, ci permettono di mettere in campo questo nuovo servizio dedicato alle persone più fragili”.
Il decreto Ristori Bis porta una doppia sospensione delle tasse.
La prima estende a tutti gli autonomi soggetti agli Isa che lavorano nelle regioni rosse e arancioni lo spostamento dei pagamenti di novembre al 30 aprile, una misura che fin qui era stata riservata (dal decreto Agosto) solo a chi avesse subito una perdita di almeno un terzo del fatturato nel primo semestre 2020.
La seconda, invece, ferma le scadenze di novembre su Iva, ritenute e addizionali regionali e comunali all’Irpef per le attività sospese in tutta Italia oppure nelle regioni rosse e arancioni dal decreto di Palazzo Chigi del 3 novembre scorso.
I nuovi termini
I pagamenti bloccati andranno recuperati in unica soluzione entro il 16 marzo o in quattro rate mensili a partire da quella data. In questa sospensione, che riguarda tutti «i termini che scadono nel mese di novembre 2020», rientrerebbe anche la rata di questo mese dei pagamenti di ritenute e Iva fermati da marzo a maggio e riavviati il 16 settembre scorso.
Fondo «a chiamata»
Si traduce così l’aiuto fiscale annunciato il 6 novembre mattina dal premier Conte, che ha premuto sul ministero dell’Economia per evitare un altro slittamento del consiglio dei ministri. La corsa è stata serrata, anche per provare a risolvere i complessi nodi tecnici del fondo «a chiamata» che dovrebbe adeguare la geografia degli aiuti a fondo perduto alle evoluzioni delle misure territoriali anti-Covid e delle conseguenti chiusure.
Perché la cartina a tre colori disegnata in questi giorni al debutto del nuovo Dpcm non è eterna.
L’aggiornamento dei dati infatti potrebbe cambiare il colore di altri territori e imporre un’estensione alle necessità di aiuto. Che devono essere coperte ex ante. In vista del passaggio di altre regioni alle fasce rossa o arancione, quindi, il decreto stanzia una somma aggiuntiva che le bozze circolate venerdì sera indicano in 400 milioni. Altri 100 milioni invece sarebbero accantonati per l’estensione degli aiuti ad altri settori.
Fondo perduto esteso alle attività fermate con l’ultimo Dpcm
Ma è il decreto stesso ad ampliare in due nuovi allegati l’elenco dei codici Ateco interessati dai contributi a fondo perduto. Elenco che si allarga per abbracciare le attività fermate dal Dpcm del 3 novembre, per esempio i negozi e gli esercizi commerciali in genere che non rientrano nei settori «essenziali» nelle regioni rosse. Il nuovo provvedimento inoltre riserva altri aiuti al terzo settore e alla filiera agricola.
Il meccanismo del ristoro
Il meccanismo pensato dal nuovo decreto legge è in linea con quello introdotto dal decreto Ristori 1, che nelle scorse ore ha avviato i primi bonifici per 964 milioni di euro destinati a oltre 211mila imprese come annunciato dal ministro dell’Economia Gualtieri.
Anche il bis seguirà un meccanismo automatico, che articola l’entità dell’aiuto parametrandola al contributo della scorsa primavera , raddoppiato nel caso degli esercizi chiusi. Nel caso di bar e pasticcerie, per esempio, l’aiuto del decreto Ristori 1, pari a una volta e mezza quello di primavera, sarà integrato con un altro 50 per cento.
Chi non è entrato in quel primo giro, in particolare perché ha un volume d’affari sopra i 5 milioni annui, dovrà invece presentare domanda seguendo il modello che sarà reso disponibile dall’agenzia delle Entrate. L’intero meccanismo sarà sottoposto ai controlli antimafia per evitare di far finire risorse pubbliche nelle mani della criminalità organizzata.
Stop al saldo Imu, resta il nodo Tari
Nel pacchetto fiscale non si fa largo per ora lo stop alla Tari, che quindi rischia di dover essere pagata in formula piena anche dalle attività chiuse (Sole 24 Ore del 6 novembre). Ma viene confermato per le attività chiuse lo stop al saldo Imu (vale però meno di 40 milioni) e ai versamenti contributivi che saranno sospesi per i mesi di novembre e dicembre nelle aree rosse e arancioni, e per il solo novembre negli altri territori.
Affitti commerciali, replicato il bonus
Nel pacchetto di sostegno alle partite Iva in difficoltà trova posto anche la replica del credito d’imposta sugli affitti commerciali. Come nella precedente edizione del decreto rilancio e del «Ristori 1» ora all’esame del Senato, il tax credit sugli affitti è pari al 50% per i canoni sugli immobili diversi dall’uso abitativo e del 30% per gli affitti d’azienda. Vale per i tre mesi di ottobre, novembre e dicembre e può essere anche ceduto al proprietario dell’immobile in una sorta di «sconto-affitti».
Le misure per le famiglie
Un nuovo capitolo è poi dedicato alle famiglie. Per i genitori lavoratori arriva una riedizione dei congedi parentali e un rifinanziamento del bonus baby sitting. Ma il provvedimento è a tutto campo. E prevede fra l’altro anche lo slittamento di altri sei mesi per l’avvio della class action, 300 milioni in più per il trasporto locale nel 2021 e un ampliamento dei concorsi da avvocato e notaio fermati dalla crisi sanitaria.
Con la conquista della Pennsylvania, il candidato dem si assicura i 20 grandi elettori che lo separavano dalla Casa Bianca. Kamala Harris nella storia: prima vicepresidente donna
Joe Biden è il 46esimo presidente degli Stati Uniti. Lo ha annunciato la CNN dopo l’assegnazione della Pennsylvania al candidato democratico alle elezioni Usa 2020.
Eletto senatore nel Delaware dal 1973 al 2009, Biden è stato vicepresidente di Barack Obama dal 2009 al 2017 e oggi è il candidato democratico più votato di sempre. Joe, un uomo della middle class compassionevole e moderato, con una vita segnata da tragedie familiari, aveva rincorso il sogno americano già altre due volte, nel 1988 e nel 2008, ma solo oggi, dopo più di 37 anni al Senato, ha sconfitto Donald Trump in una corsa alla Casa Bianca combattuta, che ha tenuto tutto il mondo con il fiato sospeso per giorni.
Nel suo primo discorso alla nazione, dopo la lunga notte del 3 novembre, Biden aveva messo le mani avanti: “Una volta che tutte le schede saranno state contate arriveremo a quota 270 grandi elettori“. E aveva invitato i cittadini alla pazienza – “tutti i voti devono essere contati” -, perché sapeva che il verdetto non sarebbe arrivato così presto.
Decreto Ristori bis, il Governo approva la nuova manovra. Tra le novità: l’estensione della platea dei contributi a fondo perduto, nuovo bonus baby sitter, cancellazione della seconda rata dell’IMU e sospensione dei versamenti. Ecco in sintesi le misure e soggetti interessati.
Decreto Ristori bis, il provvedimento ottiene l’approvazione del Consiglio dei Ministri nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2020, ma non esiste ancora un testo ufficiale e definitivo.
Il decreto mobilita circa 2,5 miliardi di euro e prevede nuove misure per bilanciare gli effetti delle nuove restrizioni.
Tra le novità c’è l’estensione dei contributi a fondo perduto per nuove attività e il rifinanziamento di congedi e bonus baby sitter.
Viene riproposto il bonus affitti per le attività chiuse nelle zone rosse e vengono sospesi i pagamenti relativi all’IVA per il mese di novembre, per tutte le attività interessate dalla serrata.
Tra le misure di sostegno per le attività delle zone rosse è prevista la cancellazione della seconda rata dell’IMU.
Viene inoltre stabilita la sospensione dei contributi INPS relativi al mese di novembre.
Vediamo quali sono le principali misure.
Decreto Ristori bis, il testo approvato dal Consiglio dei Ministri cosa prevede? Le principali novità
In attesa della pubblicazione del testo del decreto Ristori bis in Gazzetta Ufficiale, il provvedimento approvato dal Governo nella notte tra il 6 e il 7 novembre 2020 prevede diversi interventi per aiutare le attività coinvolte dalle nuove chiusure.
Così come gli interventi restrittivi, anche i nuovi “ristori” vengono modulati a seconda della gravità della situazione del emergenza epidemiologica sul territorio: le maggiori misure di supporto riguardano quindi le regioni che fanno parte della zona rossa.
Nel nuovo decreto Ristori bis sono previsti anche interventi per il potenziamento del sistema sanitario con assunzioni a tempo determinato di 100 medici e infermieri militari e la conferma fino al 31 dicembre di 300 medici e infermieri per l’INAIL.
La misura inoltre estende la platea dei contributi a fondo perduto, aggiungendo le attività interessate dalle chiusure ma rimaste escluse dal primo decreto Ristori.
Viene inoltre prevista la sospensione dei contributi INPS a carico dei datori di lavoro per un periodo di tempo diverso a seconda del colore della regione.
Per venire incontro alle regioni che potrebbero in futuro essere interessate da ulteriori chiusure viene istituito un apposito fondo per nuovi contributi.
Vengono riproposte le misure del bonus affitti, dei congedi e del bonus baby sitter e la sospensione dei versamenti IVA per il mese di novembre.
Sono inoltre previsti contributi specifici per il terzo setto e per la filiera agricola, per quella della pesca e dell’acquacoltura.
Decreto Ristori bis: l’estensione della platea contributi a fondo perduto per le partite IVA
Nel decreto Ristori bis è prevista un’estensione delle attività che avranno diritto ai contributi a fondo perduto, rispetto alla platea del primo decreto Ristori ( 53 attività )
Altre 19 attività usufruiranno dei contributi a fondo perduto
Per alcune attività già inserite tra i destinatari del contributo, che registrano ulteriori restrizioni delle loro attività alla luce delle nuove misure restrittive nelle zone arancioni e rosse, il contributo è aumentato del 50%.
È previsto un nuovo contributo a fondo perduto per specifiche imprese che operano nelle regioni rosse, ossia caratterizzate da uno scenario di elevata o massima gravità.
Codici ATECO allegato 1 – DL Ristori bis
Allegato 1 (nuova tabella richiamata dall’articolo 1 del decreto-legge n. 137 del 2020)
Codice ATECO
%
493210 – Trasporto con taxi
100,00%
493220 – Trasporto mediante noleggio di autovetture da rimessa con conducente
100,00%
493901 – Gestioni di funicolari, ski-lift e seggiovie se non facenti parte dei sistemi di transito urbano o sub-urbano
200,00%
551000 – Alberghi
150,00%
552010 – Villaggi turistici
150,00%
552020 – Ostelli della gioventù
150,00%
552030 – Rifugi di montagna
150,00%
552040 – Colonie marine e montane
150,00%
552051 – Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence
150,00%
552052 – Attività di alloggio connesse alle aziende agricole
150,00%
553000 – Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
150,00%
559020 – Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
150,00%
561011-Ristorazione con somministrazione
200,00%
561012-Attività di ristorazione connesse alle aziende agricole
200,00%
561030-Gelaterie e pasticcerie
150,00%
561041-Gelaterie e pasticcerie ambulanti
150,00%
561042-Ristorazione ambulante
200,00%
561050-Ristorazione su treni e navi
200,00%
562100-Catering per eventi, banqueting
200,00%
563000-Bar e altri esercizi simili senza cucina
150,00%
591300 – Attività di distribuzione cinematografica, di video e di programmi televisivi
200,00%
591400-Attività di proiezione cinematografica
200,00%
749094 – Agenzie ed agenti o procuratori per lo spettacolo e lo sport
200,00%
773994 – Noleggio di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli: impianti luce ed audio senza operatore, palchi, stand ed addobbi luminosi
200,00%
799011 – Servizi di biglietteria per eventi teatrali, sportivi ed altri eventi ricreativi e d’intrattenimento
200,00%
799019 – Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca
200,00%
799020 – Attività delle guide e degli accompagnatori turistici
200,00%
823000-Organizzazione di convegni e fiere
200,00%
855209 – Altra formazione culturale
200,00%
900101 – Attività nel campo della recitazione
200,00%
900109 – Altre rappresentazioni artistiche
200,00%
900201 – Noleggio con operatore di strutture ed attrezzature per manifestazioni e spettacoli
200,00%
900209 – Altre attività di supporto alle rappresentazioni artistiche
200,00%
900309 – Altre creazioni artistiche e letterarie
200,00%
900400-Gestione di teatri, sale da concerto e altre strutture artistiche
200,00%
920009 – Altre attività connesse con le lotterie e le scommesse (comprende le sale bingo}
200,00%
931110-Gestione di stadi
200,00%
931120-Gestione di piscine
200,00%
931130-Gestione di impianti sportivi polivalenti
200,00%
931190-Gestione di altri impianti sportivi nca
200,00%
931200-Attività di club sportivi
200,00%
931300-Gestione di palestre
200,00%
931910-Enti e organizzazioni sportive, promozione di eventi sportivi
200,00%
931999-Altre attività sportive nca
200,00%
932100-Parchi di divertimento e parchi tematici
200,00%
932910-Discoteche, sale da ballo night-club e simili
400,00%
932930-Sale giochi e biliardi
200,00%
932990-Altre attività di intrattenimento e di divertimento nca
200,00%
949920 – Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
200,00%
949990 – Attività di altre organizzazioni associative nca
200,00%
960410-Servizi di centri per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali}
200,00%
960420-Stabilimenti termali
200,00%
960905 – Organizzazione di feste e cerimonie
200,00%
493909-Altre attività di trasporti terrestri di passeggeri nca
100,00%
503000-Trasporto di passeggeri per vie d’acqua interne (inclusi i trasporti lagunari)
100,00%
619020-Posto telefonico pubblico ed Internet Point
50,00%
742011-Attività di fotoreporter
100,00%
742019-Altre attività di riprese fotografiche
100,00%
855100-Corsi sportivi e ricreativi
200,00%
855201-Corsi di danza
100,00%
920002-Gestione di apparecchi che consentono vincite in denaro funzionanti a moneta o a gettone
100,00%
960110-Attività delle lavanderie industriali
100,00%
477835-Commercio al dettaglio di bomboniere
100,00%
522130-Gestione di stazioni per autobus
100,00%
931992-Attività delle guide alpine
200,00%
743000-Traduzione e interpretariato
100,00%
561020-Ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto
50,00%
910100-Attività di biblioteche ed archivi
200,00%
910200-Attività di musei
200,00%
910300-Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili
200,00%
910400-Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali
200,00%
205102-Fabbricazione di articoli esplosivi
100,00%
Codici Ateco Allegato 2, DL Ristori bis – estensione
Allegato 2 (tabella dei codici ATECO a cui è destinato il nuovo contributo a fondo perduto)
Codice ATECO
Descrizione
%
47.19.10
Grandi magazzini
200%
47.19.90
Empori ed altri negozi non specializzati di vari prodotti non alimentari
200%
47.51.10
Commercio al dettaglio di tessuti per l’abbigliamento, l’arredamento e di biancheria per la casa
200%
47.51.20
Commercio al dettaglio di filati per maglieria e merceria
200%
47.53.11
Commercio al dettaglio di tende e tendine
200%
47.53.12
Commercio al dettaglio di tappeti
200%
47.53.20
Commercio al dettaglio di carta da parati e rivestimenti per pavimenti (moquette e linoleum)
200%
47.54.00
Commercio al dettaglio di elettrodomestici in esercizi specializzati
200%
47.64.20
Commercio al dettaglio di natanti e accessori
200%
47.78.34
Commercio al dettaglio di articoli da regalo e per fumatori
200%
47.59.10
Commercio al dettaglio di mobili per la casa
200%
47.59.20
Commercio al dettaglio di utensili per la casa, di cristallerie e vasellame
200%
47.59.40
Commercio al dettaglio di macchine per cucire e per maglieria per uso domestico
200%
47.59.60
Commercio al dettaglio di strumenti musicali e spartiti
200%
47.59.91
Commercio al dettaglio di articoli in legno, sughero, vimini e articoli in plastica per uso domestico
200%
47.59.99
Commercio al dettaglio di altri articoli per uso domestico nca
200%
47.63.00
Commercio al dettaglio di registrazioni musicali e video in esercizi specializzati
200%
47.71.10
Commercio al dettaglio di confezioni per adulti
200%
47.71.40
Commercio al dettaglio di pellicce e di abbigliamento in pelle
200%
47.71.50
Commercio al dettaglio di cappelli, ombrelli, guanti e cravatte
200%
47.72.20
Commercio al dettaglio di articoli di pelletteria e da viaggio
200%
47.77.00
Commercio al dettaglio di orologi, articoli di gioielleria e argenteria
200%
47.78.10
Commercio al dettaglio di mobili per ufficio
200%
47.78.31
Commercio al dettaglio di oggetti d’arte (incluse le gallerie d’arte)
200%
47.78.32
Commercio al dettaglio di oggetti d’artigianato
200%
47.78.33
Commercio al dettaglio di arredi sacri ed articoli religiosi
200%
47.78.35
Commercio al dettaglio di bomboniere
200%
47.78.36
Commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria)
200%
47.78.37
Commercio al dettaglio di articoli per le belle arti
200%
47.78.50
Commercio al dettaglio di armi e munizioni, articoli militari
200%
47.78.91
Commercio al dettaglio di filatelia, numismatica e articoli da collezionismo
200%
47.78.92
Commercio al dettaglio di spaghi, cordami, tele e sacchi di juta e prodotti per l’imballaggio (esclusi quelli in carta e cartone)
200%
47.78.94
Commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop)
200%
47.78.99
Commercio al dettaglio di altri prodotti non alimentari nca
200%
47.79.10
Commercio al dettaglio di libri di seconda mano
200%
47.79.20
Commercio al dettaglio di mobili usati e oggetti di antiquariato
200%
47.79.30
Commercio al dettaglio di indumenti e altri oggetti usati
200%
47.79.40
Case d’asta al dettaglio (escluse aste via internet)
200%
47.81.01
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ortofrutticoli
200%
47.81.02
Commercio al dettaglio ambulante di prodotti ittici
200%
47.81.03
Commercio al dettaglio ambulante di carne
200%
47.81.09
Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti alimentari e bevande nca
200%
47.82.01
Commercio al dettaglio ambulante di tessuti, articoli tessili per la casa, articoli di abbigliamento
200%
47.82.02
Commercio al dettaglio ambulante di calzature e pelletterie
200%
47.89.01
Commercio al dettaglio ambulante di fiori, piante, bulbi, semi e fertilizzanti
200%
47.89.02
Commercio al dettaglio ambulante di macchine, attrezzature e prodotti per l’agricoltura; attrezzature per il giardinaggio
200%
47.89.03
Commercio al dettaglio ambulante di profumi e cosmetici; saponi, detersivi ed altri detergenti per qualsiasi uso
200%
47.89.04
Commercio al dettaglio ambulante di chincaglieria e bigiotteria
200%
47.89.05
Commercio al dettaglio ambulante di arredamenti per giardino; mobili; tappeti e stuoie; articoli casalinghi; elettrodomestici; materiale elettrico
200%
47.89.09
Commercio al dettaglio ambulante di altri prodotti nca
200%
47.99.10
Commercio al dettaglio di prodotti vari, mediante l’intervento di un dimostratore o di un incaricato alla vendita (porta a porta)
200%
96.02.02
Servizi degli istituti di bellezza
200%
96.02.03
Servizi di manicure e pedicure
200%
96.09.02
Attività di tatuaggio e piercing
200%
96.09.03
Agenzie matrimoniali e d’incontro
200%
96.09.04
Servizi di cura degli animali da compagnia (esclusi i servizi veterinari)
200%
96.09.09
Altre attività di servizi per la persona nca
200%
L’erogazione del contributo seguirà la stessa procedura utilizzata dall’Agenzia delle Entrate per i fondi previsti dal Rilancio e per quelli introdotti dal decreto Ristori.
L’importo del beneficio è variabile e dipende dal settore dell’attività.
Stando a quanto previsto dalla bozza del decreto Ristori bis, precedente all’approvazione del testo in Consiglio dei Ministri, il ristoro passa dal 150% al 200% per le seguenti attività delle zone rosse e arancioni:
bar;
pasticcerie;
gelaterie.
Tra i codici ATECO contenuti nella bozza, che estendono la platea dei contributi a fondo perduto compaiono anche i negozi, tra i quali quelli di abbigliamento, gli ambulanti, gli estetisti e le altre attività di servizi alla persona e agli animali.
Se fosse stato riconfermato quanto previsto nella bozza, inoltre, avrebbero un contributo al 100% anche altre attività tra le quali i bus turistici, i negozi di bomboniere e corsi di danza.
Arriverebbero al 200% anche biblioteche e musei.
Decreto Ristori bis: il nuovo bonus affitti
La nuova misura approvata dal Consiglio dei Ministri estende alle nuove attività con i codici ATECO che danno diritto ai contributi a fondo perduto il bonus affitti.
Per i soggetti che operano nelle regione rosse, secondo quando indicato nell’ultimo dpcm, viene esteso quanto previsto dal primo decreto Ristori.
Tali attività avranno quindi diritto ad un credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile locato.
Viene riconfermata la misura del credito di imposta: sarà pari al 60% dell’affitto.
Il periodo di riferimento per il nuovo bonus affitti sarà quello compreso tra ottobre e dicembre: in altre parole sono interessate le mensilità di ottobre, novembre e dicembre.
Decreto Ristori bis: la sospensione dei versamenti
Nella nuova misura del Governo viene anche approvata la sospensione dei versamenti.
Per i soggetti che esercitano attività interessate dalla chiusura è stabilita la sospensione delle ritenute alla fonte e dei pagamenti IVA per il mese di novembre.
Stando alla bozza del provvedimento le attività che ne avranno diritto sono quelle sospese in tutto il territorio nazionale dal nuovo Dpcm del 3 novembre e quelle che dovranno chiudere nelle zone rosse.
Per i versamenti ci sarà tempo fino al 16 marzo 2021.
Decreto Ristori bis: la cancellazione della seconda rata dell’IMU
Per le attività individuate dalla lista aggiornata dei codici ATECO dell’allegato 1 è prevista la la cancellazione della seconda rata dell’IMU.
Hanno diritto all’esonero dell’imposta solo le attività che operano nelle regioni che si trovano all’interno della zona rossa.
I gestori delle attività devono inoltre essere proprietari dei relativi immobili in cui la stessa sarebbe stata svolta.
Nel comunicato del Consiglio dei Ministri del 7 novembre 2020 viene ribadito che possono avere diritto all’agevolazione solo le attività che delle regioni:
caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
Decreto Ristori bis: la sospensione dei contributi INPS
Anche per quanto riguarda la sospensione dei contributi INPS si deve fare riferimento alla lista delle attività indicate dal decreto Ristori.
In questo caso tuttavia la misura viene graduata a seconda della gravità della situazione coronavirus nel territorio di riferimento.
Per tutte le attività, comprese quelle che operano nelle regioni classificate come gialle, è prevista la sospensione dei contributi INPS dovuti dai datori di lavoro per il mese di novembre.
Per le attività delle zone arancioni e rosse, invece, l’agevolazione è estesa anche al mese di dicembre 2020.
Decreto Ristori bis, soggetti ISA: rinviati gli acconti IRES e IRAP
Il rinvio degli acconti IRES ed IRAP previsto nel decreto Ristori bis riguarda coloro che applicano gli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale, ovvero i soggetti ISA.
Tali soggetti devono essere operanti nelle regioni rosse, ossia le aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto.
Viene prevista la proroga al 30 aprile 2021 del pagamento della seconda o unica rata dell’acconto delle imposte.
Viene dunque superato il requisito reddituale richiesto in precedenza per avere diritto alla proroga.
Decreto Ristori bis: bonus baby sitter e congedo straordinario
Nelle aree in cui è prevista la sospensione delle attività scolastiche delle classi seconde e terze delle scuole secondarie di primo grado viene riproposto il bonus baby sitter.
Nelle regioni rosse si potrà richiedere un buono di 1.000 nei casi in cui il lavoro dei genitori non potrà essere svolto in modalità agile.
Ai lavoratori dipendenti è previsto un congedo straordinario con il riconoscimento di un’indennità pari al 50% della retribuzione mensile.
L’agevolazione è prevista anche per le famiglie con disabili, senza limiti di età, nei casi di chiusura delle scuole o dei centri diurni.
Decreto Ristori bis: le misure per il terzo settore
All’interno dei nuovi interventi del Governo sono previste specifiche misure per il terzo settore.
Viene previsto un fondo straordinario per sostenere i soggetti in questione:
organizzazioni di volontariato;
associazioni di promozione sociale;
organizzazioni non lucrative di utilità sociale.
Tali soggetti, infatti, non rientrano tra i beneficiari del contributo a fondo perduto
Decreto Ristori bis: gli interventi per la filiera agricola, della pesca e dell’acquacoltura
Il decreto Ristori bis prevede inoltre interventi per la filiera agricola e per quella della pesca e dell’acquacoltura.
I destinatari sono le imprese previste nel primo decreto Ristori e attive nei settori indicati.
Per tali soggetti è prevista la totale decontribuzione per il mese di dicembre 2020.
Questa e le altre misure sono state rese note attraverso il comunicato stampa numero 72 del Consiglio dei Ministri del 7 novembre 2020.
Tuttavia dovranno trovare conferma nel testo in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Trenitalia a causa del prolungamento della pandemia da Covid-19, ha annunciato importanti tagli con una riduzione di 28 collegamenti.
L’alta velocità di Trenitalia dunque abbatte le percorrenze sulle tratte per non far girare i Frecciarossa a vuoto, visto il calo della domanda con la ripartenza dei contagi da coronavirus.
Come scriveva Repubblica questa mattina, l’ad di Trenitalia, Orazio Iacono, ha spiegato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera che “da ieri è stata operata una riduzione di 28 collegamenti che equivale ad avere oggi 190 Frecce al giorno, che corrispondono al 67% dell’offerta pre-Covid”.
Stessa sorte anche per Italo che, solo qualche giorno fa e sempre a seguito dell’arrivo del nuovo Decreto, aveva annunciato drastiche riduzioni con almeno uno stop al 90% dei treni a partire dal 10 novembre. Una situazione che avrà strascichi anche a livello occupazionale e che costringerà l’azienda a lasciare molti dei propri dipendenti in cassa integrazione.
Per quanto riguarda i viaggiatori di Trenitalia, chi ha già prenotato corse con le Frecce in questo periodo e pagato anticipatamente i biglietti potrà trovare una soluzione alternativa di viaggio, oppure potrà chiedere il rimborso integrale.
Rimborso integrale per rinuncia al viaggio per Covid-19
Trenitalia comunica che per i treni a media e lunga percorrenza potrà essere richiesto il rimborso integrale del biglietto per emergenza Covid-19 (nei casi previsti) compilando l’apposito web form, ecco illink.
Il rimborso integrale dei ticket di viaggio per i treni/servizi Frecce, InterCity, EuroCity, Euronight e per Freccialink sarà valido solo per questi casi:
quarantena con sorveglianza attiva ovvero la permanenza fiduciaria presso il proprio domicilio con sorveglianza attiva da parte dell’autorità sanitaria competente,
per i soggetti residenti, domiciliati o destinatari di un provvedimento che vieta l’allontanamento nelle aree interessate dal contagio,
per le persone positive al Coronavirus per le quali è disposta la quarantena con sorveglianza attiva,
per i soggetti che avevano programmato viaggi con partenza o arrivo nelle aree interessate dal contagio (individuate dai decreti adottati dal Presidente del Consiglio),
per i soggetti che avevano programmato la partecipazione a concorsi pubblici o di selezione pubblica o a eventi di qualsiasi natura e per
soggetti intestatari di titolo di un viaggio o un pacchetto turistici acquistato in Italia, con destinazione estera in paesi dove è impedito o vietato lo sbarco per l’epidemia da covid-19.
Per i treni regionali, invece, si potrà richiedere il rimborso integrale (nei casi previsti ecco il link) inviando il modulo via posta o via mail alle direzioni regionali o provinciali di competenza della località di arrivo del viaggio.
Rimborso per semplice rinuncia sui treni nazionali
Qualora si decida di rinunciare al viaggio e se la tipologia del biglietto lo consentirà sarà possibile richiedere il rimborso ma ci sarà una trattenuta del 20%. Tale operazione andrà però fatta prima dell’orario di partenza del treno mediante l’apposita funzionalità presente nella propria area riservata sul sito web ufficiale o nella app Trenitalia ma solo per i biglietti che saranno stati acquistati mediante questi canali. In alternativa si potrà chiamare il call center o compilare l’apposito form disponibile sul sito per i biglietti acquistati sul sito o il call center. Infine il rimborso potrà essere chiesto presso le biglietterie (qualsiasi) o l’agenzia di viaggio presso la quale si è acquistato il ticket di viaggio. Dopo l’orario di partenza del treno prenotato non si potrà più chiedere il rimborso.
Su tutto ciò (ed eventuali rincari dei biglietti) veglieranno comunque le associazioni dei consumatori.
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“Nessuno ha mai messo in discussione prima il meccanismo di monitoraggio che ha portato alla divisione dell’Italia in tre fasce, rifiutarlo significa portare il Paese a sbattere contro un nuovo lockdown generalizzato”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, sottolineando che “chi ci accusa di agire sulla base di discriminazioni politiche è in malafede”. Sulla protesta di alcune Regioni, “non c’è alcuna volontà di penalizzare alcune aree a discapito di altre .
Nelle prossime 48 ore “vedremo i nuovi dati e se necessario ci saranno altre ordinanze”, cioè altre zone rosse o arancioni. Lo dice il ministro della Salute, Roberto Speranza. Mentre il premier Giuseppe Conte avvisa: “Lockdown generale se si rifiuta la divisione dell’Italia in tre fasce”.
“Il commissario per la sanità in Calabria Saverio Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità”. Lo afferma in una nota il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
I DATI DI VENERDÌ 6 NOVEMBRE
I tamponi effettuati il 6 novembre sono 46.401, i nuovi positivi 9.934. Il rapporto è pari al 21,4%. I guariti/dimessi sono 4.961.
I dati di venerdì 6 novembre:
i tamponi effettuati: 46.401, totale complessivo: 3.172.359
i nuovi casi positivi: 9.934 (di cui 532 ‘debolmente positivi’ e 79 a seguito di test sierologico)
i guariti/dimessi totale complessivo: 107.463 (+4.961), di cui 5.651 dimessi e 101.812 guariti
in terapia intensiva: 570 (+48)
i ricoverati non in terapia intensiva: 5.563 (+245)
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.4: A Verona un nuovo regolamento per tutelare gli animali. Stop agli animali nei circhi e alle carrozze trainate dai cavalli
A Verona si vuole tutelare davvero gli animali. Così arriva lo stop agli animali nei circhi, alle carrozze trainate dai cavalli e agli animali relegati sui balconi. Per questo e per molti altri motivi è all’avanguardia il nuovo Regolamento per il benessere degli animali approvato il 30 ottobre scorso dal Consiglio comunale di Verona. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) spiega quali sono i punti fondamentali per quello che sarà il prontuario operativo per le forze dell’ordine e per le guardie zoofile impegnate ogni giorno nella difesa degli animali nel territorio. Il nuovo Regolamento abolisce le carrozze trainate da cavalli (primo Comune in Italia), inoltre vieta ai circhi il possesso e l’uso animali esotici, obbliga a microchippare e sterilizzare i gatti di colonia e quelli che escono di casa, vieta di tenere animali in terrazze o balconi senza possibilità di accesso all’interno dell’abitazione. Una previsione particolare è dedicata ai conigli, dei quali si riconoscono ora le colonie, autorizzando le associazioni di prendersene cura e di provvedere alla loro sterilizzazione per evitarne l’incremento incontrollato.
Tra gli altri divieti: vi è quello di donare animali, d’affezione e non, come premio, ricompensa o omaggio nell’ambito di feste e manifestazioni pubbliche o altre attività; di molestare, catturare, detenere e commerciare la fauna selvatica, nonché di distruggere i siti di riproduzione. È vietato anche l’uso di collari con campanelli poiché possono provocare disturbi neurologici.
Il nuovo Regolamento veronese consente inoltre al Sindaco di emanare ordinanze di divieto di possesso animali da parte di soggetti che sono stati condannati per il loro maltrattamento o uccisione e istituisce asili diurni per gli animali d’affezione, con la possibilità di apertura di strutture destinate al ricovero temporaneo e a scopo di lucro di cani od altri animali di proprietà. Il testo inoltre regolamenta anche la detenzione di animali esotici. “Siamo molto soddisfatti per l’approvazione di questo testo, che ha richiesto un complesso iter che ha coinvolto anche le associazioni. Per questo, ringraziamo il Comune e la delegata al benessere degli animali”, commenta Massimiliano D’Errico, coordinatore delle guardie zoofile Oipa di Verona. “Speriamo che sempre più Comuni prendano esempio da questo Regolamento destinato a essere, in tema di tutela degli animali, il fiore all’occhiello di Verona”.
Le guardie zoofile di Verona dall’inizio dell’anno a oggi hanno svolto decine di controlli di animali su denuncia di cittadini, hanno sequestrato due cani per maltrattamento, segnalato all’autorità giudiziaria diverse persone, di cui una per l’uso del collare elettrico, distribuito a persone bisognose, durante il lockdown, oltre due quintali di cibo per animali acquistato anche in autofinanziamento.
“Prima del lockdown abbiamo incontrato oltre cento cittadini nell’ambito del progetto Con Fido nel mio quartiere. Durante questi incontri, insieme alla consigliera per gli animali, Laura Bocchi, veterinari dell’Aulss e condomìni, abbiamo affrontato i temi riguardanti la gestione degli animali la convivenza con loro in ambiente urbano”.
“Le decisioni del governo vanno rispettate, dirò di più, io invito i milanesi a stare in casa il più possibile in queste giornate difficili”. Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è rivolto ai cittadini milanesi nel primo giorno di lockdown, in un video sulle sue pagine social. Il sindaco si è detto poi dubbioso sull’algoritmo che decide chi è in zona rossa e chi no: “è una mia opinione personale ma io penso che sia troppo rischioso frazionare l’Italia, fino alle singole province, in zone gialle, arancione e rosse, tra l’altro sulla base di un algoritmo molto complesso”, ha spiegato.
Poi ha voluto dire la sua sul titolo di un quotidiano che ha scritto ‘Sala guida la rivolta dei sindaci’. “Io non guido nessuna rivolta. È successo che dei miei colleghi, sindaci di città capoluogo di province lombarde, hanno legittimamente scritto al ministro Speranza e al presidente Fontana chiedendo di avere visibilità dei dati che riguardano la loro provincia e di fatto ipotizzando la possibilità che le loro province non siano da considerarsi rosse ma arancioni. Questo non riguarda Milano, sia chiaro“.
Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1
«Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro». È quanto dichiara il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi arriveranno «già lunedì e martedì» sul conto corrente degli interessati, «in tempi record».
A nove giorni dal decreto Ristori che ha disposto gli indennizzi per alcune attività chiuse in tutto o in parte dal Dpcm del 25 ottobre, arrivano i primi ristori. “Sono stati disposti i bonifici in favore di più di 211 mila imprese, per un totale di oltre 964 milioni di euro”, quasi 1 miliardo, annuncia il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri, spiegando che i soldi arriveranno “già lunedì e martedì” sul conto corrente degli interessati, “in tempi record”.
“In un periodo di difficoltà e di giuste preoccupazioni, possiamo dare una notizia positiva”, dice Gualtieri. “Sono passati soli nove giorni dall’emanazione del primo Decreto Ristori, e l’Agenzia delle Entrate ha già emesso i primi mandati di pagamento per accreditare il contributo a fondo perduto agli operatori economici interessati” dal Dpcm del 25 ottobre. “Avevamo detto che saremmo stati in grado di far arrivare sui conti correnti i primi ristori per il 15 di novembre, in realtà essi arriveranno già lunedì e martedì prossimi”, spiega il ministro.
“L’amministrazione finanziaria è riuscita ad eseguire tutte le operazioni in automatico, così come previsto dal decreto legge n. 137 del 28 ottobre 2020, senza richiedere alcun adempimento o domanda ai contribuenti coinvolti, che vedranno accreditarsi le somme maggiorate direttamente sul conto corrente indicato nella domanda relativa al primo contributo a fondo perduto, avanzata nella primavera scorsa”. Il ministro si riferisce a quanti avevano già incasso un indennizzo con il decreto Rilancio di maggio.
“Credo che un riconoscimento vada dato a tutte le strutture dell’amministrazione finanziaria coinvolte, a cominciare dall’Agenzia delle Entrate, che sono state in grado di corrispondere alla giusta attesa di tanti cittadini, lavoratori e imprese colpiti dalle conseguenze di questa drammatica situazione”, conclude Gualtieri.
Il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, secondo le ultime disposizioni chiude al pubblico e sospende le sue attività fino a nuovo provvedimento, ma continuerà a dialogare col suo pubblico online con le storie digitali.
Proseguono le storie digitali al Museo della Scienza e della Tecnologia
Il Museo della Scienza e della Tecnologia raccoglie l’eredità di #storieaportechiuse, ed è pronto a ripartire con le storie digitali.
Le rubriche di Storie Digitali saranno di tre tipologie:
lunedì#StorieScelte, dedicato a un contenuto a scelta tra i temi, format e linguaggi digitali del Museo per iniziare la settimana con un’esperienza interattiva o una storia di scienza;
mercoledì#StorieAttualità con Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo;
sabato approfondimenti con #StorieInPodcast, iniziando dalla serie La Scoperta del Cielo, un viaggio astronomico, guidato dal curatore Luca Reduzzi, che parte dalle esposizioni del Museo per arrivare nelle profondità dell’Universo.
Il programma
Sabato 7 novembre – #StorieInPodcast Podcast La scoperta del Cielo – “Osservare e rappresentare il cosmo: da Galileo ai satelliti artificiali”
Che sia l’aspetto della volta stellata, la superficie della Terra o quella di Marte, la corretta descrizione di ciò che viene osservato, la sua corretta raffigurazione, è un aspetto fondamentale strettamente collegato all’interpretazione e, quindi, alla comprensione di qualsiasi fenomeno naturale. Da Galileo a inizio Seicento fino alle immagini che ci giungono dai satelliti artificiali oggi la rappresentazione del fenomeno naturale non è solo la descrizione di ciò che di quel fenomeno sappiamo ma strumento stesso di comprensione. Scopriamo insieme la storia e il valore di questo continuo e reciproco feed-back su cui si fonda il metodo sperimentale.
Lunedì 9 novembre – #StorieScelte “50 satelliti per un solo Vega”
Il lanciatore Vega è uno dei fiori all’occhiello del Museo della Scienza di Milano in quanto parte di una famiglia di lanciatori che rappresentano un punto di eccellenza dell’attività spaziale europea, e italiana in particolare, visto che il nostro Paese ha un ruolo cruciale sia nella loro progettazione che nella loro costruzione. Ripercorriamo l’affascinante storia di questi lanciatori nello spazio.
Mercoledì 11 novembre – #StorieAttualità L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 14 novembre – #StorieInPodcast La scoperta del Cielo – “L’anno geofisico internazionale del 1957 e la nascita dell’era spaziale”
Uno dei temi più affascinanti legati all’utilizzo dello Spazio extraterrestre è indubbiamente quello relativo alle tante applicazioni che oggi siamo in grado di sviluppare grazie alle tecnologie satellitari. Ma come è possibile che dei satelliti che sono stati lanciati nello Spazio qualche decennio fa siano oggi in un Museo? Quale è la storia di questi satelliti e come si inserisce in quella più generale delle prime esplorazioni dello Spazio? Rispondiamo a queste domande raccontando la storia dello Spazio italiano, una storia nella quale i due satelliti esposti al Museo giocano un ruolo importantissimo. Ma non è possibile comprendere l’importanza dei primi progetti pioneristici senza avere presente innanzitutto lo scenario generale nel quale tutto è iniziato, ovvero nel luglio del 1957 con l’inizio dell’anno geofisico internazionale…
Lunedì 16 novembre – #StorieScelte “Train Stories: entrare in un antico convoglio ferroviario… con la realtà aumentata”
Preview e dietro le quinte dal progetto di App in realtà aumentata sulla Valigia delle Indie, il convoglio ferroviario che collegava settimanalmente Londra a Bombay ed attraversava parte della Francia e della neonata Italia tra la fine del 1800 e i primi anni del 1900.
Mercoledì 18 novembre – #StorieAttualità L’attualità scientifica con Barbara Gallavotti
Barbara Gallavotti, giornalista scientifica, autrice di Superquark RAI e consigliere per il coordinamento scientifico del Museo, si interroga settimanalmente su tematiche legate all’attualità scientifica e all’emergenza Covid-19.
Sabato 21 novembre – #StorieInPodcast La scoperta del Cielo – “Più Spazio per tutti; i satelliti italiani San Marco e Sirio”
Quella dedicata ai due satelliti San Marco e Sirio esposti al museo, è la seconda parte della puntata dedicata ai satelliti artificiali, in cui raccontiamo l’origine delle attività aerospaziali italiane. Questa è una storia che risale agli inizi dell’era spaziale e scopriremo come è stato grazie alle capacità, all’intuito, alla visione di un pugno di scienziati che questo ambito è divenuto uno dei compartimenti scientifici, tecnologici e industriali di maggior successo del nostro paese, riconosciuto a livello internazionale; oggi infatti l’Italia, con le sue aziende di settore e con l’Agenzia Spaziale nazionale, si pone tra i leader mondiali per la capacità di progetto e sviluppo di soluzioni per l’esplorazione e l’utilizzo dello Spazio extraterrestre
Aumentano ancora i nuovi contagi nel nostro Paese: nelle ultime 24 ore sono stati accertati 37.809 casi (+3mila rispetto a ieri) a fronte di 234mila tamponi, anche questi in crescita. Il tasso di positività rimane pressoché invariato: è pari al 28,1% su 134.556 casi testati (gli altri 100mila sono test di controllo). 446 i morti.
Per quanto riguarda la situazione negli ospedali, altri 124 pazienti sono finiti in terapia intensiva, mentre in 749 sono stati ricoverati in reparti Covid.
Tra le Regioni, l’incremento maggiore si registra ancora una volta in Lombardia, ormai vicina ai 10mila casi quotidiano. Sono 9.934 i nuovi contagi, 131 i decessi.
Nella giornata di venerdì 6 novembre sono stati accertati altri 9.934 casi in tutta la Regione (a fronte di 46.401 tamponi). Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 4.296 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione civile con il consueto bollettino.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati altri 48 ricoveri di persone con gravi insufficienze respiratorie nei reparti di terapia intensiva; in totale i reparti di rianimazione stanno curando 570 casi. I posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono aumentati di 245 unità per un totale di 5.563. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 6.133 persone affette da SarsCov2.
Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 131 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 18.118.
Veneto – In Veneto sono stati accertati altri 3.387 casi (ieri erano 3.264) con 27 morti. Il totale dei decessi sale quindi a 2.543, mentre gli infetti dall’inizio dell’epidemia sono 72.092. I cittadini attualmente positivi in Regione sono 43.937. Numeri che però si mantengono a livelli troppo alti , chiarisce il governatore Luca Zaia. “Stiamo entrando nella fase 4, siamo in una situazione di massima turbolenza e tensione negli ospedali. Fase 4 vuole dire dare un ulteriore giro di vite. Le nostre fasi non sono collegate con le zone stabilite dal governo, non abbiniamo le due cose, chiamiamole fasi di natura ospedaliera“.
Umbria – Numeri simili a quelli di ieri pure in Umbria, dove sono stati registrati 769 contagi in più a fronte di quasi 5mila tamponi. Il dato è stato fornito dal direttore regionale alla Sanità Claudio Dario nel corso di una conferenza stampa. “In questo momento non c’è un segnale chiaro che ci fa dire che stiamo assistendo ad un appiattimento della curva o a un peggioramento”, ha sottolineato. Di conseguenza, aggiunge “non ci sono le condizioni per individuare zone rosse all’interno del territorio regionale”. Anzi, “dopo settimane in cui gli indici erano in peggioramento con accelerazione esponenziale – ha aggiunto -, ora gli interventi messi in atto a livello nazionale e regionale portano segnali di raffreddamento ma con i dati di oggi non possiamo dire che c’è un miglioramento, visto che abbiamo variazioni in aumento e diminuzione sempre all’interno di una fascia che va dai 700 ai 400 positivi”.
Toscana – Leggermente in aumento i nuovi casi accertati in Toscana (+2.592 rispetto ai 2.273 di ieri), che portano il totale a 57.680. Sono 9.398 i soggetti testati (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 27,6% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 1.382 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono quindi 39.440, +5,2% rispetto a ieri. I ricoverati sono 1.512 (77 in meno rispetto a ieri), di cui 209 in terapia intensiva (7 in più). Oggi si registrano 32 nuovi decessi: 22 uomini e 10 donne con un’età media di 83,1 anni.
Marche – Nelle Marche i positivi al Covid rilevati nelle ultime 24 ore sono 697 (uno in meno rispetto a ieri). Un dato pari al 31,8% delle 2.185 nuove diagnosi e al 20% del totale dei 3.842 tamponi testati (che oltre alle nuove diagnosi comprendono anche 1.657 test del percorso guariti). I dati sono resi noti dal Servizio Sanità della Regione. Ancora una volta il numero più alto dei contagi è nella provincia di Ancona, 218, seguita da Ascoli Piceno (203), Macerata 109), Fermo (92), Pesaro Urbino (51), oltre a 24 casi di fuori regione. Questi casi comprendono 112 soggetti sintomatici, contatti in setting domestico (155), contatti stretti di casi positivi (198), contatti in setting lavorativo (17), contatti in ambienti di vita/divertimento (34), contatti in setting assistenziale (8), contatti in setting scolastico/formativo (19), screening percorso sanitario (13) e 2 rientri da altra regione. Per altri 139 casi si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Abruzzo – In Abruzzo, invece, sono 395 i nuovi contagi registrati rispetto a ieri. 7 i morti. Dall’inizio dell’emergenza il totale dei positivi al Covid in Regione sale quindi a 13.505 con 584 decessi. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 4.340 dimessi/guariti (+67 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 8581 (+317 rispetto a ieri). Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 308.505 test (+3.067 rispetto a ieri). Sono 468 i pazienti (+10 rispetto a ieri) ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 42 (+6 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 8.071 (+301 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Friuli Venezia Giulia – 542 i nuovi contagi rilevati oggi in Friuli Venezia Giulia su 6.552 tamponi. 12 i decessi. Lo ha comunicato il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi. Le persone risultate positive al virus in regione dall’inizio della pandemia ammontano in tutto a 13.352, di cui: 4.221 a Trieste, 5.121 a Udine, 2.430 a Pordenone e 1.424 a Gorizia, alle quali si aggiungono 156 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 6.840. Rimangono 44 i pazienti in cura in terapia intensiva mentre scendono a 260 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 435, con la seguente suddivisione territoriale: 221 a Trieste, 104 a Udine, 99 a Pordenone e 11 a Gorizia. I totalmente guariti sono 6.077, i clinicamente guariti 85 e le persone in isolamento 6.451.
LA DANIMARCA ABBATTERÀ TUTTI I SUOI VISONI PERCHÉ TRASMETTONO COVID MUTATO. Il primo ministro Mett Frederiksn ha disposto la misura dopo alcuni casi di trasmissione del virus dagli animali allʼuomo
Il primo ministro Mette Frederiksen ha definito la situazione “molto, molto grave” e che che il virus mutato e presente nei visoni rappresenta un “rischio per l’efficacia” di un futuro vaccino Covid-19. Il che, evidentemente, chiama direttamente in causa la Danimarca che è il più grande produttore mondiale di pellicce di visone. Il caso danese non è il primo del genere: la Spagna ha abbattuto 100.000 visoni a luglio dopo che sono stati rilevati casi in una fattoria nella provincia di Aragón e decine di migliaia di animali sono stati macellati nei Paesi Bassi a seguito di epidemie nelle fattorie locali.
Una mutazione del covid, che si propaga velocemente tra i visoni e può essere trasmessa anche all’uomo. È quanto afferma uno studio dell’agenzia governativa daneseStaten Serum Institut, secondo la quale, questa nuova forma potrebbe mettere a rischio l’efficacia del vaccino che si sta sperimentando in questi mesi. 12 persone sono già state contagiate e 207 allevamenti sono stati infettati. Per limitare la diffusione, il primo ministro danese ha disposto che tutti gli esemplari presenti nel Paese, circa 15-17 milioni, siano abbattuti.
Secondo le stime del governo, che ha promesso di risarcire gli allevatori, l’abbattimento di 15 milioni di esemplari avrà un impatto di circa 5 miliardi di corone (671 milioni di euro).
Da Lisette Oropesa a Juan Diego Flórez. Da Jonas Kaufmann ad Aida Garifullina, ma la Scala corteggia anche Anna Netrebko, Vittorio Grigolo, Francesco Meli, Krassimira Stoyanova ed Elîna Garanca.
Si comincia a delineare il cast “stellare” per il concerto di gala che, Dpcm permettendo, sostituirà, per la prima volta la serata inaugurale del 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano.
Molto dipenderà anche dai visti che gli artisti saranno in grado di ottenere dai vari paesi di provenienza e dall’andamento della pandemia.
La lista di ugole d’oro che si sarebbero già rese disponibili a partecipare all’evento che sarà trasmesso in diretta da Raiuno è lunga. Il compito del sovrintendente Dominique Meyer è facilitato dal fatto che i principali teatri di tutto il mondo sono chiusi e quindi molti artisti sono disponibili, ma è complicato dalle restrizioni sui viaggi e sui collegamenti da e per l’estero. Senza contare che non è detto che le regole in vigore oggi siano le stesse in prossimità della serata di Sant’Ambrogio, la data che dal 1951 coincide con la serata di apertura della stagione d’opera e balletto della Scala.
Il programma del concerto si concentrerà su celebri arie di capolavori del melodramma. A partire da Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, che era stata scelta per la Prima. Sul podio Riccardo Chailly e la partecipazione ancora tutta da definire del coro e del corpo di ballo scaligeri, che faranno da cornice a una serata che i vertici del teatro vogliono che lasci il segno.
Nel frattempo, però, dopo la Prima, la Scala è costretta a cancellare anche il nuovo concerto di Anna Netrebko del 15 novembre, quello del 30 novembre con l’Accademia e Placido Domingo e il recital di Daniel Barenboim del 5 dicembre. L’unico che, almeno per il momento, si sarebbe salvato dal Dpcm che ha decretato la sospensione degli spettacoli fino al 2 dicembre.
La crisi innescata dalla diffusione del coronavirus ha colpito senza dubbio in maniera rilevante anche i titolari di partita Iva e i lavoratori autonomi che hanno dovuto fare i conti prima con il lockdown e poi con la difficile ripresa dell’attività che rischia di essere nuovamente compromessa.
Partita Iva: aiuti extra oltre quelli del Governo
Come è noto il Governo ha preso una serie di misure per le partite Iva, riconoscendo alcuni bonus che sono stati erogati nella misura di 600 euro per i mesi di marzo e aprile, per poi salire a 1.000 euro a maggio.
Previste ulteriori indennità anche per i mesi successivi ma solo per alcune categorie di lavoratori.
Per venire incontro ai propri iscritti e offrire un sostegno alla loro attività, alcune case di previdenza private hanno deciso di erogare dei contributi extra ai professionisti.
Partita Iva: Cassa forense estende scadenza per prestazioni assistenziali straordinarie
E’ il caso della cassa forense che già nei mesi scorsi ha previsto dei rimborsi forfettari da destinare ai suoi iscritti per i costi relativi all’esercizio della professione legale nel periodo febbraio/aprile 2020.
Nella seduta del 15 ottobre scorso invece, il Consiglio di Amministrazione di cassa forense ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2020 il termine, inizialmente fissato per il 31 ottobre 2020, per la presentazione delle domande per ottenere le prestazioni assistenziali straordinarie in favore dell’iscritto e dei suoi superstiti per l’emergenza COVID-19.
Da segnalare che il Cda di cassa forense, visto che l’iniziale dotazione di 1,5 milioni di euro è stata interamente utilizzate per l’erogazione delle istanze presentate, ha deciso di mettere a disposizione altri 1,5 milioni di euro.
Cassa forense: chi può fare richiesta dei contributi
Nella comunicazione pubblicata sul sito ufficiale di cassa forense, si legge che i contributi possono essere richiesti dagli iscritti, ossia dagli avvocati che sono stati ricoverati in una struttura sanitaria o posti in isolamento sanitario obbligatorio per aver contratto il virus o per contatti diretti con soggetti contagiati.
La provvidenza può essere altresì richiesta in caso di decesso del coniuge dell’iscritto o dei figli conviventi, avvenuto per patologia Covid-19, nel periodo compreso tra l’1 febbraio e il 31 dicembre 2020.
Cassa forense: 1.000 euro all’avvocato in quarantena
La cassa forense ha previsto un contributo anche per gli avvocati posti in isolamento obbligatorio senza aver contratto il virus.
In tal caso, per le domande che giungeranno dopo il 15 ottobre 2020, il contributo sarà erogato nella misura di 1.000 euro, tenendo conto delle disposizioni del Ministero della Salute che ha modificato la durata del periodo di isolamento.
Cassa forense: contributi fino a 7.500. I dettagli
Nel comunicato di cassa forense si legge inoltre che resta invariata la misura dei contributi da erogare in caso di ricovero in una struttura sanitaria, o di isolamento sanitario obbligatorio per aver contratto il virus, o ancora in caso di decesso del coniuge dell’iscritto o dei figli conviventi.
In base a quanto deliberato dal Cda nella seduta del 30 luglio 2020, gli importi dei contributi che verranno erogati ai beneficiari delle misure assistenziali sono:
€ 5.000 in caso di ricovero per Covid-19;
€ 3.000 in caso di isolamento sanitario obbligatorio avendo contratto il virus Covid-19;
€ 1.500,00 in caso di isolamento obbligatorio senza aver contratto il virus ma perchè in contatto con malati Covid-19;
€ 7.500 in caso di isolamento obbligatorio senza aver contratto il Covid – 19 e con coniuge deceduto per Covid-19
€ 5.000 in favore di superstite di iscritto deceduto per Covid-19.
Per accedere ai suddetti contributi, gli aventi diritto devono inoltrare la domanda alla cassa forense entro il termine del 31 dicembre 2020, utilizzando i moduli disponibili sul sito dell’ente.
OPERAZIONE RISORGIMENTO DIGITALE: è online la scuola di internet accessibile a tutti!
“Volevamo unire l’Italia, digitalmente divisa, fra chi sa e chi non sa, chi può e chi non può. Per questo abbiamo chiamato questo progetto Risorgimento Digitale, e ci abbiamo messo davanti la parola Operazione perché di questo si trattava e si tratta: di una operazione con diversi fattori e addendi e divisori che devi cercare di combinare in una formula magica che renda l’Italia digitale: più ricchezza, più occupati, più efficienza, più trasparenza, più opportunità”
Si presenta così il nuovo progetto di Tim, promosso in collaborazione con @fmdigitale nell’ambito di @operazionerd, volto a ridurre le discrepanze digitali nella nostra penisola rendendo accessibile a tutti la rivoluzione di Internet.
Ma quali sono, nello specifico, gli strumenti messi a punto da Tim per promuovere l’educazione digitale?
Attraverso la piattaforma Operazione risorgimento digitale è possibile accedere ad una vera e propria scuola di Internet per tutti. Come ogni scuola che si rispetti le classi sono divise per target di riferimento ( persone, imprese, pubblica amministrazione…), in modo tale da venire in contro alle esigenze di tutti. Il tutto completamente gratuito ed accessibile a chiunque ne voglia far parte.
Come fare a partecipare? Basterà completare il form al link che vi mettiamo qui.
Giardino foto Gianluca Di Ioia courtesy Triennale Milano 1
Nel rispetto del DPCM del 3 novembre 2020, Triennale Milano chiude al pubblico fino al 3 dicembre e continua la sua programmazione online, attraverso una serie di format e di contenuti, riuniti sotto il titolo Triennale Upside Down.
Triennale Milano Online
Dopo l’esperienza di Triennale Decameron, Triennale si trasforma in un hub – sempre aperto online – attraverso il quale restituire la vocazione interdisciplinare dell’istituzione e veicolarne i contenuti, concentrandosi sulle mostre recentemente inaugurate, sul Museo del Design Italiano e la sua collezione, sui materiali dagli Archivi, sul programma di Triennale Milano Teatro e sugli eventi e attività Education a essi correlati. Anche arrivando a ribaltare, a mettere “sottosopra”, prospettive, sguardi e punti di vista, per offrire così nuove chiavi di lettura e di interpretazione che vanno ad arricchire, completare – e temporaneamente sostituire – la proposta espositiva e di eventi di Triennale.
Un articolato palinsesto in continua evoluzione di video, podcast, visite guidate, attività didattiche, incontri e performance online, masterclass: la proposta digital di Triennale vuole offrire approfondimenti e occasioni di riflessione, evasione e ispirazione. Un modo per rimanere in contatto anche in questo periodo in cui Triennale è chiusa.
I contenuti Triennale Milano
Magazine – triennnale.org/magazine
Il Magazine di Triennale, presente sul sito triennale.org, vuole creare nuove occasioni di riflessione e dibattito online sui temi chiave della contemporaneità. Uno spazio virtuale complementare e strettamente connesso alle mostre, alla collezione, al Public Program, ai festival e agli spettacoli di Triennale.
As seen by… – YouTube e triennale.org
Alcuni protagonisti del mondo della cultura, dell’arte e del progetto offriranno al pubblico, attraverso una serie di video e di contributi editoriali, una prospettiva personale e inedita sulle opere in mostra e su quelle della collezione di Triennale.
Enzo Mari è Enzo Mari – Instagram Live
Ogni martedì alle 17.30 un appuntamento in diretta sul canale Instagram di Triennale Milano (@triennalemilano) con curatori, artisti, designer coinvolti nella mostra, per arricchire il racconto sull’opera e la poetica di Enzo Mari.
Enzo Mari Costellazione – triennale.org
Una serie podcast che racconta Enzo Mari attraverso le voci delle persone che lo hanno conosciuto. Il podcast è stato affidato all’autrice e critica di design Alice Rawsthorn, in collaborazione con Hans Ulrich Obrist.
Digital FOG – YouTube e triennale.org
Oltre agli appuntamenti del festival già previsti online – Scenes for Survival del National Theatre of Scotland, progetto che raccoglie alcuni lavori teatrali digitali realizzati in risposta all’epidemia di Covid-19 e il cortometraggio L’Âge d’or del coreografo e artista visivo Éric Minh Cuong Castaing – Triennale Milano Teatro propone delle video commission con il coinvolgimento di alcuni degli artisti ospiti del festival: le sequenze dei lavori in programma saranno accompagnate dal racconto dei loro autori e interpreti.
Città vs Campagna – YouTube
Nell’ambito del progetto “Città Come Cultura”, il 14 novembre Triennale Milano organizza l’appuntamento online Città vs Campagna, una riflessione sulle trasformazioni della vita nelle città e delle abitudini dei cittadini conseguenti alla pandemia. La rinascita dei borghi da una parte e la necessità di ripensare i centri storici italiani dall’altra diventano temi centrali da analizzare e affrontare per un Paese, come l’Italia, ricco di un patrimonio storico, urbano e rurale, diffuso su tutto il suo territorio e dalla grande varietà e potenzialità.
Focus e Masterclass – YouTube
Una serie di approfondimenti sulle mostre, sul Museo del Design Italiano e su tematiche del contemporaneo con professionisti ed esperti di vari settori e discipline.
Education – triennale.org
Una serie di proposte online rivolte a bambini, famiglie e scuole e sviluppate a partire dai contenuti delle mostre e del Museo del Design Italiano.
Le multe per chi non rispetta le regole del nuovo Dpcm
Come detto, sono previste multe e c’è anche il rischio carcere per chi viola le norme contenute nel nuovo Dpcm anti-Covid. Chi non avrà un valido motivo per circolare, potrà infatti incorrere in una sanzione da 280 euro, che può arrivare a 560 euro in caso di recidiva. Per chi viola la quarantena è prevista invece la denuncia penale con l’arresto da tre a 18 mesi, a cui si aggiunge una multa che può andare da 500 a 5mila euro.
Se nelle zone rossenegozi, bar e ristoranti dovranno rimanere chiusi, nelle zone gialle potranno continuare a lavorare ma con delle regole precise. Saracinesche alzate dalle 05:00 alle 18:00, numero limitato di clienti all’interno, massimo quattro persone sedute al tavolo e obbligo di mascherina tranne quando si beve e si mangia. In caso di violazione delle norme le multe vanno da 280 euro a 560. I ristoratori rischiano anche la chiusura fino a cinque giorni.
Non sono, invece, previste sanzioni per la violazione delle raccomandazioni contenute nel Dpcm. Tra queste l’invito a muoversi il meno possibile anche laddove, come nelle zone gialle, è ancora possibile passare da un Comune all’altro o da una Regione all’altra.
Come anticipato, con il nuovo Dpcm novembre, l’Italia è stata divisa in 3 mega-aree, con divieti e regole diversi in base al rischio Covid valutato dal ministero della Salute di concerto con il comitato tecnico scientifico. Quattro Regioni in zona rossa, due in zona arancione, le restanti in zona gialla.
Confermata l’ottava edizione del Milano Design Film Festival in programma streaming dal 6 all’8 novembre 2020.
Milano Design Film Festival
Come di consueto, MDFF associa a ogni edizione un punto di vista specifico. Tema guida
di questa edizione, scelto dalle curatrici Silvia Robertazzi e Porzia Bergamasco, è Ri-connettersi.
Nelle riflessioni innescate dalla pandemia la parola “riconnettersi” vuole ritmare una sorta di tamtam per risvegliare l’attenzione e le coscienze sulle priorità della vita collettiva e del Pianeta.
Il programma di MDFF ha adottato questi pensieri per investigare metodi progettuali e le loro applicazioni e mostrare come l’architettura e il design possono contribuire alla
Ri-connessione per migliorare l’esperienza umana. Ecco dunque una selezione delle pellicole sul rapporto uomo-natura, le dinamiche uomo-città, i bisogni reali dei cittadini, il lavoro del progettista e molto altro.
Altra novità di questa edizione è la sezione dedicata ai processi legati al mondo dell’alimentazione MDFF Food indaga gli alimenti, la loro provenienza, il processo produttivo, ma anche il desiderio sempre più forte di un ritorno alle origini, al locale, all’autentico non trascurando il ruolo delle nuove tecnologie. La selezione di film racconterà al pubblico l’atto del cucinare, un rituale antico, alla radice di storie e culture (Fuel di Yu Araki); il forte legame tra il cibo, la terra d’origine e la famiglia, che si tramanda, ricomponendo memorie e storie personali che, una volta condivise con gli altri, creano
nuove storie collettive (Y en cada lenteja un dios di Miguel Ángel Jiménez); la difficoltà e l’ingegno, la pratica e la poesia di un antico lavoro dell’uomo (Rupi del Vino di Ermanno Olmi); la produzione di un alimento basilare come il pane che ci fa riflettere sul confronto tra un processo di panificazione artigianale e quello industriale, della grande distribuzione (Bread: An Everyday Miracle di Harald Friedl, Première italiana); il ruolo dell’architettura, quando ci si siede in un ristorante a cinque metri e mezzo sotto il livello del mare, per vivere un’esperienza unica, realizzata da Snøhetta con lo chef Nicolai Ellitsgaard (Under. Lindesnes, Norway di Anders Husa & Kaitlin Orr).
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.3: è italiano il primato per la prima strada al grafene 100% reciclabile
Il “supermodificante al grafene” (Gipave) è un ingrediente che permette di migliorare le prestazioni dell’asfalto, rendendolo più resistente, antismog e antighiaccio, aumenta inoltre la resistenza delle strade al passaggio delle auto e riduce il ‘graffio’ degli pneumatici, andando quindi ad aumentare la vita utile dell’asfalto.
Ma c’è di più! Questo nuovo prodotto made in Italy strizza l’occhio anche all’ambiente! La combinazione delle nuove tecnologie (come Gipave) e la rigenerazione delle vecchie pavimentazioni stradali permette infatti di utilizzare i materiali già presenti sulla strada, con un incremento della durata e una diminuzione della manutenzione.
Incredibile no? Le strade realizzate con Gipave potranno essere al 100% reciclabili, riducendo così l’estrazione di nuovi materiali e l’impiego di bitume di primo utilizzo, con una conseguente diminuzione anche della quantità di materiale da smaltire.
A sperimentare il supermodificante è Iterchimica, azienda che si occupa di tecnologie per il miglioramento delle prestazioni dell’asfalto, in collaborazione con Directa Plus, produttore e fornitore di prodotti a base grafenica quotato all’AIM di Londra.
Con lo scopo di convalidare gli ottimi risultati ottenuti in laboratorio, il supermodificante a base di grafene è stato verificato in grande scala attraverso la costruzione di campi prove. Il primo tratto è stato realizzato in Italia alla fine del 2018.
Si tratta dell’Ardeatina romana in cui la sperimentazione ha riguardato il rifacimento dei due strati più superficiali di una sezione lunga un chilometro , il primo chilometro al mondo!
A seguito dei buoni risultati, numerosi altri test sono stati condotti sia in altre zone d’Italia sia all’estero, nello specifico in Regno Unito, Stati Uniti e Oman, per validare gli eccellenti risultati di laboratorio.
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.3: è italiano il primato per la prima strada al grafene 100% reciclabile
Le conclusioni?
Se da un lato la richiesta prestazionale delle pavimentazioni è in continuo aumento a causa della crescita del traffico e delle dimensioni dei carichi, dall’altro la Circular Economy e l’Ecosostenibilità hanno portato Iterchimica negli anni a trovare soluzioni tecnologiche sempre più all’avanguardia nel riutilizzo dei materiali al fine di aumentare la vita utile delle pavimentazioni.
È eccezionale, non credete?
Il supermodificante a base di grafene consente di aumentare la vita utile delle pavimentazioni bituminose rispetto alle tecnologie sino ad ora utilizzate e di recuperare una selezione di plastiche dure che altrimenti sarebbero destinate al termovalorizzatore.
Inoltre, consente un recupero di materie plastiche dure di scarto e l’utilizzo del grafene permette di diminuire sensibilmente gli impatti. Il guadagno ambientale è apprezzabile per tutte le categorie di impatto e in particolare per il “Global Warming Potential”.
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