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BASTA RIAPRIRE IN FRETTA, OK ANCHE A CERTIFICATI SANITARI

L’idea di un certificato di vaccinazione piace a piscine e palestre. “Sì al passaporto vaccinale e a qualsiasi strumento riconosciuto dai sanitari che consenta di riaprire presto e tornare alla normalità”, dice Giorgio Averni, presidente del circolo Antico Tiro a Volo, a Roma, al Messaggero. Gli fa eco Paolo Barelli, presidente Federazione Italiana Nuoto: “Il passaporto vaccinale sarebbe, certamente, un bel mezzo per riaprire le attività”. Della stessa opinione anche Marco Bisciaio, referente nazionale Parkour-Federazione Ginnastica d’Italia: “Ben venga il passaporto vaccinale. Chiudere le palestre è stato un errore”.

ECCO I PARERI

“Ricevo continuamente telefonate di persone che vorrebbero poter accedere agli impianti sportivi e nonostante sappia bene quanto, in particolare per alcune, sarebbe importante e utile, sono costretto a dire no”, spiega Averni al quotidiano. “Occorre che ci siano i vaccini. Stando alle stime dei tecnici, forse per luglio avremo una percentuale alta di vaccinati. Temo, però, che a quel punto molte piscine saranno fallite. Lo sport non è solo quello dei grandi campioni, è un elemento essenziale per il benessere psicofisico delle persone e mi pare che questo sia stato dimenticato dalla politica”.

“Lo sport rafforza le difese immunitarie ed è importante pure a livello psicologico. Inoltre, le varie strutture hanno lavorato per mettere in sicurezza i locali. Ci sono bimbi tra i 5 e i 7 anni, ad esempio nella ginnastica artistica, che stavano facendo attività preparatoria all’agonismo. Se non consentiamo loro di farla per un anno o due, i risultati li vedremo tra un paio di Olimpiadi. In altri Paesi, la preparazione è andata avanti”, dichiara Bisciaio.

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“Da cittadina ammetto che il passaporto vaccinale mi pare una forzatura perché tocca la privacy ma è benvenuto se serve per far ripartire le attività, che ormai, in molti casi, sono al collasso economico e psicologico. Siamo chiusi da un anno e, con il Decreto Ristori, abbiamo ricevuto 4000 euro e poi altri duemila. Una somma insufficiente a coprire le spese. C’è chi non se ne cura e va avanti non pagando. E c’è chi, non riuscendo a mantenere gli impegni presi, giunge a gesti estremi”, racconta Laura Filipponi, responsabile Lungotevere Fitness.

“Sì al passaporto vaccinale e agli strumenti per riaprire in sicurezza. Da quando sono state chiuse le palestre, abbiamo dovuto sospendere l’insegnamento delle tecniche di difesa personale, le violenze però non si sono fermate, anzi, l’isolamento in casa ha peggiorato molte situazioni”, conclude Deborah Carravieri, istruttrice Difesa Donna presso Bono Academy-Sesto San Giovanni.

IL PUNTO SUI CONTAGI DATI DI DOMENICA 23 GENNAIO

I nuovi casi di Coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore sono stati 11.629 (ieri erano stati 13.331). Dall’inizio dell’epidemia di Covid-19 nel nostro Paese i contagi sono 2.466.813.

Sono questi i dati che emergono dal bollettino di oggi, domenica 24 gennaio . I decessi Covid registrati in Italia nell’ultima giornata sono stati 299 (ieri erano 488), per un totale di 85.461 morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria.

 

 

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