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Si va verso l’esclusione dall’Italia dalle Olimpiadi: è questa la decisione del Cio che verrà ufficializzata mercoledì alle 17:30.

Senza un decreto legge in 24 ore che risolva la questione dell`autonomia del Coni la figuraccia sarà globale.

Gli atleti come Federica Pellegrini o Gregoria Paltrinieri, giusto per citarne due, potranno gareggiare solo come atleti indipendenti senza bandiera e inno come successo alla Bielorussia di Lukashenko e la Russia degli scandali doping.

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Una figuraccia mondiale anche in ottica di Milano-Cortina 2026 e vorrebbe dire anche la sospensione dei finanziamenti del Cio all’Italia.

Insomma, una situazione delicatissima che solo il governo potrebbe sbloccare in extremis perché a Losanna hanno tutto pronto per ratificare l’esclusione dell’Italia dalle prossime Olimpiadi. Un caso politico senza precedenti visto che il decreto per dare autonomia al Coni è pronto, ma non viene ancora approvato.

TOKYO 2021, smentita la cancellazione. Ipotesi a porte chiuse

La “bomba mediatica” sganciata dal Times alcuni giorni fa, relativamente a una cancellazione dei Giochi Olimpici di Tokyo, ha avuto delle immediate reazioni.

Da parte dell’asset governativo nipponico è arrivata una secca smentita, sostenendo che vi sia la determinazione e la volontà di organizzare le Olimpiadi, tenendo conto della situazione complicata a causa del Covid-19. Nello stesso tempo, dal CIO è stato emanato un comunicato nel quale si è detto con forza che quanto riportato dall’autorevole testata britannica fosse assolutamente falso.

Un contesto difficile quello giapponese, con un numero di casi crescente, 11 delle 47 prefetture del Paese in stato di emergenza fino al 7 febbraio e un’opinione pubblica molto preoccupata per gli effetti della pandemia.

Ecco che un pensiero è stato espresso dal presidente della IAAF Sebastian Coe che, in un’intervista alla BBC, ha chiarito il suo punto di vista in merito, ritenendo che ci siano possibilità che i Giochi si possano tenere a porte chiuse: “Mi piacerebbe avere gli appassionati, ma se l’unico modo per garantire sicurezza è quello delle porte chiuse, penso che lo si possa accettare“, le parole di Coe che ha aggiunto: “Non credo che la cancellazione delle Olimpiadi sia una cosa realistica“, in merito a quanto detto precedentemente.

Da questo punto di vista, per il n.1 della IAAF si tratta di una sfida che si può vincere: “Ci sono due differenze davvero grandi rispetto al 2020: uno è il vaccino e l’altro aspetto riguarda gli atleti che si stanno allenando, avendo accesso alle aree preposte per la preparazione, e gareggeranno“.

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