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martedì, Luglio 29, 2025
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Milano, il Covid ha portato alla chiusura già 567 Bar

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Qual è stato l’impatto dell’epidemia sulla “Milano da bere”?

L’ultimo rapporto diffuso all’inizio di questo mese dal Centro Studi della Fipe (fFederazione italiana pubblici esercizi) di Confcommercio, consente di guardare cosa è successo nel 2020 nel comparto bar e altri esercizi simili senza cucina.

Il dato dunque fotografa la dinamica imprenditoriale solo di una parte dei pub e locali serali (quelli con cucina sono classificati con un altro codice Ateco, quello dei ristoranti). A Milano e provincia si registrano, nel 2020, 567 cessazioni, fra bar e altri esercizi di somministrazione bevande, ma il dato più preoccupante è il crollo nella nascita di nuove imprese: solo 166 nuove iscrizioni (saldo di – 401 attività).

Il 2019 in provincia era stato segnato dalla perdita di 673 esercizi, mitigato però dall’apertura di 288 nuove attività (saldo -385). “Il settore, tra i più colpiti durante la pandemia dai provvedimenti, è in difficoltà.

C’è stata soprattutto una riduzione delle nuove iscrizioni perché prevale cautela nell’aprire locali.

Sul fronte delle cessazioni il fenomeno è più accentuato a Milano che in provincia: a fronte di ristori insufficienti, ha inciso la voce di costi fissi, in primis gli affitti molto alti.

I proprietari immobiliari, soprattutto per le location in centro sempre appetibili, non sono propensi ad abbassare il canone mentre nell’hinterland sono più suscettibili a venire incontro al gestore in crisi, correndo altrimenti il rischio di tenere lo spazio vuoto a lungo” spiega Carlo Squeri, segretario di Epam Confcommercio.

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Neos : da Malpensa il primo volo Covid Tested di turisti Italiani verso Fuerteventura

covid free volo neos
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Malpensa, partito il primo volo Covid-free per le Canarie

E’ decollato domenica 28 Marzo dall’aeroporto di Milano Malpensa il 737 di Neos air diretto alle Canarie, precisamente  a Fuerteventura. Il volo NO6080 segna la riapertura dei viaggi non essenziali, ovvero per turismo.

l progetto disegnato dal tour operator Alpitour, proprietario di Neos, è quello di creazione di un corridoio turistico tra l’Italia e le isole Canarie, i passeggeri si imbarcano su un volo covid free e possono trascorrere una settimana in una delle strutture del gruppo nell’isole per poi rientrare in Italia in tutta sicurezza.

E’ il primo tentativo in Italia di ripartenza di un settore, quello delle vacanze organizzate, profondamente colpito dalla pandemia.

Questo tipo di viaggio rispetta completamente tutti i protocolli di sicurezza e i DPCM. Nell’ultima versione delle regole volute dal Governo è stata ripristinata la possibilità di spostamenti per vacanza all’interno dei paesi dell’Unione Europea per tutti i cittaidini, indifferentemente dal colore della Regione di residenza.

 

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La popolazione mondiale si ridurrà entro il 2100 e in Italia sarà dimezzata . Ecco lo studio

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Entro il 2100 la popolazione mondiale umana andrà incontro a uno storico calo, dopo un’impennata che la porterà a circa 9,7 miliardi di individui nel 2064 (attualmente si attesta a 7,8 miliardi di persone). Si prevede infatti che dopo aver toccato il picco, atteso fra 44 anni, il numero di esseri umani si ridurrà a 8,8 miliardi. L’ultima volta che fu registrata una decrescita demografica globale è accaduto durante il XIV secolo, nel Medioevo, a causa della diffusione della “peste nera”, una pandemia di Yersinia pestis che si stima uccise decine di milioni di persone, tra le quali un terzo di tutta la popolazione europea.

A determinare il crollo demografico, che avrà un impatto significativo sugli scenari geopolitici mondiali, è stato un team di ricerca dell’Università di Washington coordinato dai professori Stein Emil Vollset e Christopher J L Murray, docenti presso l’Institute for Health Metrics and Evaluation della Facoltà di Medicina dell’ateneo di Seattle. Gli scienziati sono giunti alle loro conclusioni dopo aver messo a punto un modello matematico in grado di stimare l’impatto di fattori come mortalità, declino della fertilità, migrazioni e cambiamenti climatici sulla popolazione globale umana dei prossimi otto decenni. Come base hanno utilizzato i preziosi dati del Global Burden of Disease Study del 2017, che viene definito dall’autorevole rivista scientifica The Lancet “lo studio epidemiologico di osservazione più completo al mondo condotto fino a oggi”.

Come indicato, la popolazione globale umana subirà un’impennata fino al 2064, per poi iniziare a ridursi in modo significativo alla fine del secolo. Questo è tuttavia il dato globale, poiché dal modello matematico prodotto dagli scienziati americani emergono sostanziali differenze fra le diverse aree geografiche. Diversi Paesi fra i quali Spagna, Italia, Portogallo, Giappone, Thailandia e Corea del Sud subiranno un crollo della popolazione superiore al 50 percento. È un dato che non deve stupire soprattutto per il nostro Paese, tenendo presente il tasso di natalità bassissimo (1,34 nascite per donna nel 2017). Anche la Cina, con la sua popolazione di circa 1,4 miliardi di individui e considerato dall’opinione pubblica uno di quelli in rapida crescita demografica, in realtà entro il 2100 subirà un crollo drammatico, con una popolazione letteralmente dimezzata rispetto a oggi. Secondo Stein Emil Vollset e colleghi la popolazione cinese entro il 2100 sarà soltanto di 732 milioni di persone.

Per contro, altri Paesi come quelli dell’Africa sub-sahariana, del Medio Oriente e del Nord Africa avranno un vero e proprio boom di nascite: nel caso della prima si stima una popolazione addirittura triplicata, dato che passerà da 1,03 a 3,07 miliardi di persone entro il 2100. Tutto questo avrà un impatto significativo sugli equilibri geopolitici mondiali. Si stima che la Cina nel 2035 diventerà la prima potenza economica del pianeta, ma gli Stati Uniti dovrebbero riprendersi lo scettro appena prima della fine del secolo. Naturalmente si tratta di stime che possono essere fortemente influenzate da numerosi fattori, come guerre, carestie, pandemie e molto altro ancora, diversi dei quali contemplati nel modello matematico dell’Università di Washington.

Secondo il professor Stein Emil Vollset, intervistato da IFLScience, ci sono due fattori principali che possono spiegare questo crollo della popolazione mondiale: “i miglioramenti nell’accesso ai contraccettivi e l’educazione delle ragazze e delle donne”. “Questi fattori – ha spiegato lo scienziato – guidano il tasso di fertilità: il numero medio di bambini che una donna genera durante la sua vita, che è il principale fattore determinante della popolazione. Si prevede che il tasso di fertilità totale globale diminuirà costantemente, da 2,37 nel 2017 a 1,66 nel 2100, ben al di sotto del tasso minimo (2,1 nati vivi per donna) ritenuto necessario per mantenere il numero della popolazione”. I dettagli della ricerca “Fertility, mortality, migration, and population scenarios for 195 countries and territories from 2017 to 2100: a forecasting analysis for the Global Burden of Disease Study” sono stati pubblicati sull’autorevole rivista scientifica The Lancet .

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Barcellona Concerto esperimento covid : 5000 persone con un test e masherine ma niente distanziamento

barcellona concerto 5000 persone covid
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In 5mila a un concerto rock a Barcellona dopo essere stati sottoposti a un test antigenico

Con la mascherina ma tutti insieme, ammassati a ballare e cantare  sotto un palco: 5000 persone sono tornate a vivere un concerto quasi come prima della pandemia, dopo essere stati tutti sottoposti a un tampone.

Secondo quanto scrive La Vanguardia, un team medico ha supervisionato l’operazione. A persone con disfunzioni cardiache, cancro e quanti erano stati in contatto con qualche positivo nelle ultime settimane è stato chiesto di non partecipare. Quelli che invece avevano intenzione di godersi lo spettacolo hanno potuto scegliere fra tre luoghi in cui fare il test rapido (incluso nel prezzo complessivo del biglietto di circa 25-30 euro): i negativi hanno quindi ricevuto un codice sul cellulare che ha reso valido il loro biglietto per il concerto

Solo 6 dei cinquemila spettatori sono risultati positivi al Covid-19 e non hanno potuto partecipare.

L’esperimento è andato in scena a Barcellona per un concerto al Palau de Sant Jordi: esperimento riuscito che ora alimenta la speranza dei promotori e del pubblico affinché i grandi eventi tornino ad essere una realtà da questa estate.

Dopo il test, musicisti, organizzazione, pubblico e altro personale hanno trasformato il Sant Jordi in una super bolla di 5.000 persone che hanno potuto vivere l’esperienza live senza mantenere il distanziamento.

 

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Truffa del Falso Tampone covid a domicilio : attenzione a finti operatori sanitari,della Croce Rossa o ASL

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Come denunciato da Federconsumatori, aumentano in questi giorni, le segnalazioni circa una intollerabile truffa che avevamo denunciato settimane fa: il falso tampone a domicilio.

I truffatori si spacciano per operatori della Croce Rossa o della ASL e si recano presso le abitazioni dei malcapitati con il pretesto di effettuare fittizi tamponi del coronavirus. Non si tratta nient’altro che di una scusa per intrufolarsi in casa ed effettuare dei furti, oppure per richiedere il pagamento delle spese per il falso tampone.

Le vittime prescelte sono specialmente persone anziane.

Federconsumatori ritiene opportuno informare i cittadini che al momento nessun operatore sanitario, di alcuna organizzazione o associazione, sta effettuando tamponi a domicilio.

Se vi capita di ricevere la visita dei sedicenti operatori non fate entrare nessuno in casa e non esitate a chiamare le Forze dell’Ordine. Più in generale la regola vale per chiunque si presenti alla vostra porta, specialmente in questo momento: prendetevi il tempo necessario a chiarirne l’identità e non esitate a chiedere aiuto.

Sono molti i malfattori pronti ad approfittare di situazioni di inquietudine e disagio, che ovviamente rendono le persone più vulnerabili: da chi specula sui prezzi di disinfettanti e mascherine a chi tenta di vendere falsi test per il virus o fantomatici vaccini, a chi si intrufola in casa con la scusa del falso tampone.

Sono state chieste al Governo e alle Autorità competenti attività di controllo e sanzione particolarmente severe nei confronti di questi soggetti che speculano su una grave emergenza nazionale.

Anche la Croce Rossa di Sesto San Giovanni ha lanciato l’allarme :

“Ci stanno pervenendo messaggi nei quali vengono richieste informazioni sulla possibilità di ricevere a domicilio tamponi e test sierologici per la rilevazione del Covid- fa sapere il Comitato sestese-. Facciamo presente che la Croce Rossa non effettua assolutamente tali servizi. Di conseguenza, se ricevete qualche notizia relativa all’argomento, diffidate in quanto fake news”.

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I campi di tulipani riaprono in sicurezza al pubblico per condividere la primavera

Cattura compressed
Cattura compressed

A pochi minuti da Milano, precisamente ad Arese cè  Tulipani Italiani, il primo campo “you pick” d’Italia, torna ad accogliere i clienti da domenica 28 marzo visto che le norme in vigore prevedono che vivai e aziende possano aprire al pubblico per la vendita di prodotti agricoli e florovivaistici, ovviamente adottando tutte le misure anti contagio.

Ecco il suo messaggio :

” Abbiamo lavorato molto per aprire il campo in totale sicurezza!
L’impegno è tanto come la gioia di accogliervi; nel rispetto delle regole l’entrata sarà limitata a un numero contingentato di persone che potranno venire con la prenotazione online.
Il rispetto delle regole ci permetterà di vivere un momento sereno, all’aria aperta in sicurezza, ma la vostra collaborazione è importante! “
Leggi le normative in vigore in merito agli spostamenti e comprate qui il vostro buono di raccolta:https://tulipani-italiani.it/raccolta-al-campo


LA NOVITA’

Shirin Tulipani invece si trova  in Brianza, più precisamente a Ornago e aprirà il 1 Aprile .
Un angolo di paradiso caratterizzato da un’esplosione di colori dei 35.000 tulipani che sbocceranno in primavera. Qui puoi raccogliere i tuoi fiori in libertà, e se vuoi, partecipare a laboratori, corsi e attività sempre in libertà e a contatto con la natura.
Per tutte le informazioni basta visitare il sito :  https://shirintulipani.wixsite.com/shirintulipani
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Sanzioni per sanitari no vax : in arrivo il decreto legge per l’obbligo vaccinale per gli operatori medici

DM il dentista modernostudenti medicina e odontoiatria enpam 681x454
DM il dentista modernostudenti medicina e odontoiatria enpam 681x454

Più di un’ora di conferenza stampa per illustrare i risultati del Consiglio europeo e l’esito della riunione della cabina di regia per le misure anti-Covid dopo Pasqua. Ieri pomeriggio Mario Draghi ha fatto il punto sulla situazione Covid in Italia e sulle politiche che il nostro Paese e l’Unione europea intende adottare per uscire dall’emergenza sanitaria. Il premier ci tiene a cominciare dalla riapertura delle scuole dopo Pasqua (fino alla prima scuola media anche nelle zone rosse) poi risponde alle domande.

Due sono le novità più importanti. La prima è l’annuncio di un provvedimento per decreto contro il personale sanitario che esita a vaccinarsi. La seconda è appunto la conferma della ripartenza della scuola, fino alla prima media, anche nelle zone rosse. Per il governo “la scuola in presenza un obiettivo primario”, in passato “ci sono state scelte dei governatori sulla chiusure delle scuole che dovranno essere riconsiderate”.

Vaccino Covid, sanzioni per i sanitari che lo rifiutano

Se fino ad ora, in questo ambito, si è lasciato margine di manovra a Ordini professionali e strutture sanitarie (che non di raro hanno preso provvedimenti contro chi ha rifiutato di vaccinarsi), il nuovo decreto del Governo che si rivolte a medici, infermieri e tutto il comparto salute ha come obiettivo quello di definire i diritti ma anche i doveri dei singoli lavoratori.

In particolare, precisi provvedimenti verranno approvati in ambito di mancato rispetto delle misure previste, con relative sanzioni e ammonimenti per chi rifiuta il vaccino Covid pur continuando a lavorare con pazienti, soggetti fragili e/o a rischio.

Il cambio di mansioni per chi continua a non voler fare il vaccino resta la principale alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo. Qualora questa eventualità non venisse rispettata dal lavoratore, tuttavia, si parla già di sospensione o forse addirittura il licenziamento per il personale sanitario che, pur essendo a contatto con i malati, decide di non vaccinarsi.

«Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati» ha detto il premier. Una futura legge per l’obbligo vaccinale per gli operatori sanitari che pur essendo a contatto con i malati decidono di non immunizzarsi dovrebbe prevedere sanzioni graduali che vanno dalla la sospensione fino al licenziamento. Ma come alternativa per evitare il proliferare di contenziosi, si studia l’ipotesi di un cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino.

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Bar e ristoranti chiusi fino al 1 maggio, si alla riapertura scuole dopo Pasqua

occupazione suolo pubblico
occupazione suolo pubblico

La prossima settimana, tra lunedì e martedì, il governo deciderà le nuove misure anti Covid, per aggiornare l’attuale dpcm, in scadenza il prossimo 6 aprile. Sarà sicuramente mantenuto l’attuale impianto a fasce colorate, le zone bianche, gialle, arancioni e rosse, anche se fino a Pasqua e Pasquetta, per via dell’ultimo decreto, tutta Italia sarà arancione o rossa. In pratica i bar e i ristoranti saranno chiusi al pubblico sia a pranzo sia a cena, e sarà consentito solo l’asporto e il servizio a domicilio. Nel nuovo dpcm, che il governo sta scrivendo in queste ora ci sarà sicuramente la conferma del coprifuoco dalle 22 alle 5.

“Riapertura della scuola fino alla prima media”. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato in conferenza stampa la riapertura delle scuole. Con il nuovo dpcm, che entrerà in vigore dopo il 6 aprile, data di scadenza di quello attuale, asili nido, elementari e prima media potranno ripartire dopo le festività di Pasqua. La decisione è stata presa dopo la cabina di regia presieduta dal premier Draghi sulle nuove misure, alla presenza dei vertici del Cts e dei rappresentanti delle forze di maggioranza.

 

BAR E RISTORANTI CHIUSI

Bar e ristoranti chiusi al pubblico sia a pranzo che a cena, consentito solo l’asporto e il servizio a domicilio.

Nel nuovo Dpcm ci sarà inoltre la conferma del coprifuoco dalle 2 alle 5.

NUOVE MISURE IN ARRIVO

 

La novità in arrivo sarà quasi certamente la riapertura delle scuole, almeno per le classi dei bimbi più piccoli. Tra i banchi torneranno i bambini dell’asilo nido fino alle medie anche se in zona rossa. «Noi stiamo guardando attentamente i dati sui contagi ma, se la situazione epidemiologica lo permette, cominceremo a riaprire la scuola in primis. E cominceremo a riaprire le scuole primarie e la scuola dell’infanzia anche nelle zone rosse allo scadere delle attuali restrizioni, ovvero speriamo, subito dopo Pasqua», ha commentato il premier Mario Draghi.

NO ZONE GIALLE

Per il Comitato tecnico scientifico è troppo presto per ritornare nelle zone gialle, occorre infati prolungare le misure restrittive attualmente in vigore per evitare di vanificare gli sforzi fatti fino ad ora.

Per il ministro della Salute Speranza sarebbe meglio prorogare ancora le attuali misure, evitando il ritorno in zona gialla fino al 3 maggio, per evitare tentazioni per il 25 aprile e per il 1 maggio.

 

CINEMA E TEATRI ANCORA CHIUSI

Non riapriranno cinema e teatri il 27 marzo perché appunto la condizione necessaria era che la riapertura può avvenire in zona bianca o gialla, e nessuna Regione fino al prossimo 6 aprile apparterrà a queste fasce di colore.

RIAPERTURA DI PARUCCHIERI E BARBIERI

Tra le ipotesi, anche la riapertura di parrucchieri e barbieri che sono stati chiusi anche in zona rossa.

Sul tavolo anche la riapertura di parrucchieri e barbieri, che sono stati chiusi anche in zona rossa, mentre durante il governo Conte bis erano considerati luoghi abbastanza sicuri dopo l’adozione di tutti i protocolli di sicurezza.

 

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Nasce il distretto del fumetto a Milano con i murales di Diabolik e altri celebri personaggi

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Distretto Fumetto 1140x651 1

A Milano sta nascendo un distretto che celebra la storia dei comics italiani, raccontando la città con il linguaggio stilistico dei più grandi autori.

Si sta realizzando nel Municipio 6 a Milano un distretto che celebra la storia dei comics italiani, raccontando la città con il linguaggio stilistico dei più grandi autori dei fumetti.

E’ quello che si sta realizzando nel Municipio 6, a Milano, dove sono partiti i lavori per la riqualificazione artistica di Via Pesto, tra via Tolstoj e via San Cristoforo, per la realizzazione di un murale di 500 mq dedicato a Diabolik. Non troppo distante da lì sorge un’altra opera di 400 mq dedicata a Guido Crepax e a Valentina.

L’avvio di quest’opera è il risultato di un anno di lavori sviluppati in rete e in collaborazione tra il Municipio 6, la Casa Editrice Astorina, il condominio di Via Savona 27 (proprietario dei muri), il Museo delle Culture di Milano Mudec, gli sponsor tecnici NewLac, Consorzio Bramante e con il supporto di Vibrostop, azienda che ha sede proprio al di là del muro su cui i giovani artisti di We Run the Street sono chiamati di nuovo a fondere in modo equilibrato “la penna di grandi fumettisti e le loro bombolette spray”, così come dichiara il Prosa, writer milanese e Presidente dell’Associazione artistica.

“Diabolik – commenta il direttore di Diabolik, Mario Gomboli – è apparso sul grande e piccolo schermo, su poster e magliette e gadget di ogni genere… gli mancavano solo i muri della città in cui è nato”.

“I personaggi dei fumetti – dichiara Santo Minniti, presidente del Municipio 6 – sono stati capaci di uscire dalla carta stampata ed entrare nell’immaginario collettivo ed oggi, con la realizzazione di un distretto del fumetto, ci offrono l’occasione di rendere attrattivo un quartiere fino a pochi mesi fa degradato e inospitale”

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ORA LEGALE: lancette avanti nel weekend forse per l’ultima volta in Europa

Il ritorno dell'ora legale: ecco quando sposteremo le lancette
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ORA LEGALE: Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo, alle due del mattino, dovremo ricordarci di spostare avanti le lancette dell’orologio.

Infatti fra le 2 e le 3 del mattino, infatti, entra in vigore l’ora legale: ci “ruberà” un’ora di sonno, ma ci regalerà molta luce in più la sera. 

L’orario estivo ci accompagnerà fino al prossimo 31 ottobre, quando riporteremo indietro le lancette e torneremo all’ora solare.

Nulla cambia nel nostro Paese, nonostante il fatto che il Parlamento Europeo abbia approvato la proposta di abolizione del passaggio stagionale all’ora estiva a partire dal 2021; l’Italia ha infatti depositato a Bruxelles una richiesta formale per conservare il doppio orario.

Da fine marzo a fine ottobre l’ora estiva sarà quindi in vigore nelle forme che conosciamo dal 1996.

LA POSIZIONE DELL’EUROPA – L’abolizione dell’obbligo all’ora legale è stata richiesta in sede europea da alcuni Paesi, in considerazione di alcuni studi che sottolineavano i disagi provocati dal cambio di orario provocava sull’organismo a fronte di vantaggi tutto sommato di poco peso.

A favore dell’abolizione dell’ora legale si sono schierati i Paesi dell’Europa settentrionale, con Finlandia e Polonia in prima fila: la loro posizione geografica più vicina al Circolo Polare, regala comunque giornate estive lunghissime e un breve intervallo di buio: il risparmio sulla bolletta elettrica in questi casi è irrisorio e, in effetti, non  giustifica il sia pur minimo sforzo di adattamento richiesto dal cambio di “fuso orario”: L’ora legale invece è molto vantaggiosa per i Paesi mediterranei, tra cui l’Italia.

In ogni caso, il Parlamento Europeo ha abolito l’obbligo di passare dall’ora estiva e quella invernale, lasciando ai singoli Stati la facoltà di decidere quale orario adottare, ma con la raccomandazione di armonizzare il più possibile le scelte per evitare un’Europa con orari a macchia di leopardo. L’Italia con il governo Conte-bis nel novembre del 2019 ha depositato a Bruxelles una richiesta formale per mantenere intatta la situazione attuale. Dato che al documento non sono state apportate modifiche, il cambio di orario due volte all’anno resta invariato. 

L’Italia, come tutti i  27 Paesi europei, ha comunque tempo fino ad aprile, per decidere se abolire per sempre l’ora legale, quella solare, o lasciare le cose come stanno, mantenendo il doppio orario.

I RISPARMI – Il fatto di godere di un’ora al giorno di luce naturale in più consente risparmi energetici che nel nostro Paese sono rilevanti.  Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha reso noto che lo scorso anno, nei sette mesi di ora legale, l’Italia ha risparmiato complessivamente 400 milioni di kilowattora di elettricità, pari al consumo medio annuo di circa 150mila famiglie, con un beneficio economico di 66 milioni di euro e con 205mila tonnellate di Co2 in meno immesse in atmosfera.

INFINE, UNA CURIOSITA’ – Il lunedì che segue l’entrata in vigore dell’ora legale fa registrare un aumento negli incidenti stradali, dovuto soprattutto alla fretta di chi ha dimenticato di adeguarsi al nuovo orario e si ritrova, quindi, in ritardo sulla tabella di marcia.

Ci si sveglia in ritardo, ci si alza malvolentieri e ci si precipita al lavoro assonnati e distratti. Calma e sangue freddo, dunque, e massima attenzione al codice della strada.

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Lombardia rimane in zona rossa, “ancora troppi ricoveri “

masherine gratis in lombardia distribuite
masherine gratis in lombardia distribuite

Da lunedì cambia ancora la mappa delle zone Covid d’Italia. Come previsto dal decreto legge del governo Draghi almeno fino a Pasqua non ci saranno zone gialle.

Era già stato pre-annunicato ufficiosamente con queste parole : “Temo si vada verso la conferma della zona rossa”: a dirlo è il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana. Il Governatore aveva spiegato che i dati restano ancora preoccupanti soprattutto quello che riguardano i ricoveri in terapia intensiva e nei reparti Covid. La Regione è in zona rossa dal 15 marzo.

Lombardia, contagi da zona rossa

Insieme all’indice Rt che misura la velocità di diffusione del contagio e alla pressione ospedaliera, dall’ultimo decreto il dato che risulta rilevante nel determinare il colore delle regioni è quello dell’incidenza del contagio, calcolata sul numero di nuovi positivi ogni 100mila abitanti nell’arco delle due settimane di “osservazione” da parte della cabina di regia. La soglia limite è 250, oltre la quale si entra automaticamente in zona rossa. Nelle ultime due settimane Brescia ha registrato i numeri peggiori con oltre 900 nuovi contagi ogni 100mila persone, seguita da Mantova poco sopra 800, Monza e Cremona sopra 700, quindi Pavia attorno a 650. Queste province sono anche quelle che dove è maggiore l’incremento percentuale dei casi nell’ultima settimana. Questo valore indica la velocità di crescita dei nuovi casi, con Brescia vicino al 7%., il dato più alto. Anche a Como l’incidenza è elevata (700) ma la velocità della curva pandemica cresce più lentamente, dunque il rischio è minore. A Milano l’incidenza si attesta a 500, meno di Varese (circa 600) e più di Lodi, sopra i 400. Nelle tre province, tuttavia, è più bassa la crescita dei nuovi casi nell’ultima settimana, tra il 3 e il 4%. A Bergamo il dato migliore sull’incidenza sotto i 400 ma con una percentuale di crescita alta, sopra il 5%. Sondrio e Lecco sono in linea con Varese per l’incidenza ma anche qui l’incremento percentuale è maggiore, sfiorando il 5%. Dall’incrocio di queste variabili emerge il valore medio della Lombardia: incidenza sopra 600, per l’esattezza 631, e incremento dell’ultima settimana a 4.5%.

In zona rossa: Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche, Campania, Piemonte e provincia autonoma di Trento, Calabria, Toscana e Val d’Aosta. In zona arancione Liguria, Umbria, Molise, Sicilia, Abruzzo, Sardegna e provincia di Bolzano. L’Italia ha quindi soltanto due colori: nel giro di poche settimane si è passati ad avere quattro colori, ovvero rosso, arancione, giallo e bianco, ad averne solo due. Sono scomparse infatti le zone bianche e quelle gialle.

MISURE VALIDE SUL TERRITORIO NAZIONALE E IN LOMBARDIA

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NUOVO DPCM: Draghi in Tv,niente zone gialle fino al 30 aprile, scuole riaperte fino alla prima media

dpcm draghi
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NUOVO DPCM: Niente zone gialle fino al 30 aprile, scuole riaperte anche nelle zone rosse fino alla prima media. 

Draghi oggi alle 14 in conferenza stampa annuncia nuovo Secreto e le norme anti Covid: Stop a zona gialla ad aprile e scuola aperta dopo Pasqua.

Sono le prime informazioni che filtrano dalla cabina di regia convocata a Palazzo Chigi dal premier Mario Draghi per definire le misure che entreranno in vigore dal 6 aprile, allo scadere dell’attuale dpcm. Sembra dunque che saranno confermate tutte le restrizioni anti-contagio attualmente in vigore nel Paese. Intanto l’Rt nazionale scende a 1,08.

Asili nidi, elementari e prima media aperti anche in zona rossa dopo Pasqua. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti ministeriali, la decisione che la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi ha preso in vista del nuovo decreto sulle misure anti-Covid.

Oggi alle 14 conferenza stampa del Premier Mario Draghi sul nuovo dpcm e le misure anti contagio dopo Pasqua.

L’evento dalla sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio sarà trasmesso in diretta dai canali social di Palazzo Chigi ma sarà possibile seguire la diretta conferenza stampa del Premier Mario Draghi anche su MilanoEvents.it.


COSA CAMBIA DAL 7 APRILE?

Scuola

Asili nidi, elementari e prima media aperte anche in zona rossa dopo Pasqua. Sarebbe questa, a quanto si apprende da fonti ministeriali, la decisione che la cabina di regia presieduta dal premier Mario Draghi ha preso in vista del nuovo decreto.

Niente zone gialle

Niente zone gialle: fino al 30 aprile dovrebbero essere confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse.

Nuovo decreto, bar e ristoranti restano chiusi

Nessun allentamento delle restrizioni per bar e ristoranti, che resteranno chiusi come previsto dalle misure per le zone arancioni e rosse. E’ quanto trapela da fonti al termine della cabina di regia. Resteranno dunque consentiti solo l’asporto e la consegna a domicilio.

Barbieri e parrucchieri

La riapertura di barbieri e parrucchieri potrebbe essere consentita anche in zona rossa, proprio come accadeva prima dell’ultimo decreto. L’allentamento, però, anche qui potrebbe non riguardare il sabato e la domenica. Potrebbe essere ripristinato per un altro mese il meccanismo già utilizzato durante le vacanze natalizie che riportava tutta Italia in arancione e rosso nel fine settimana.

Le restrizioni prevedono  poi misure più severe per sabato 1 e domenica 2 maggio.

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Insieme per il Wedding : oggi in piazza la protesta dei lavoratori del settore matrimoni

insieme per il wedding milano
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“Insieme per il Wedding”. E’ questo lo slogan che acccompagnerà i tanti organizzatori di matrimoni che si raccoglieranno in molte piazze italiane venerdì 26 marzo per manifestare al fine di chiedere chiarezza sul futuro che attende i matrimoni e gli eventi ad essi collegati. Tra le tante piazze che accoglieranno l’evento c’è Piazza Castello a Milano.

In particolare, saranno presenti i seguenti Centri Cittadini di seguito elencati in ordine alfabetico: 

Ascoli Piceno, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Caserta, Catania, Cosenza, Cuneo, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milazzo (ME), Napoli, Nuoro, Padova, Palermo (in richiesta), Pescara, Pistoia, Roma, Salerno, Sanremo, Sassari, Taranto, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza, Viterbo.

Dette Città hanno raccolto l’appello di partecipare alla manifestazione indicata, dando sostegno e diffusione all’iniziativa nata dagli imprenditori del Wedding aderendo alle legittime richieste di aiuto del comparto richiamato, unite dallo slogan “INSIEME PER IL WEDDING”.

In particolare, si tratta di una manifestazione scevra da connotazioni partitiche e associative e rappresentativa di tutti gli imprenditori del comparto e degli sposi stessi al fine di ottenere risposte concrete alle indefettibili richieste di aiuto.

LA PRIMA RISPOSTA CHE SI VUOLE OTTENERE E’ QUELLA DELLA INDICAZIONE DI UNA DATA CERTA DI RIPARTENZA DEI MATRIMONI. 

Dati che rivelano l’importanza del comparto:

  • 90.000 aziende e partite iva; 
  • 1.000.000 di lavoratori regolarmente assunti e 150.000 lavoratori stagionali; 
  • 83% di occupazione femminile; 
  • 67miliardi di giro d’affari complessivo tra indotto primario e indotto complessivo 
  • 183.000 spose iscritte su piattaforma on line accreditata che stanno attendendo una data certa e continuano a procrastinare; 
  • calo di fatturato medio del comparto intorno all’85%; 
  • Calo matrimoni nel 2020 è stato di circa 80% per i matrimoni religiosi (dati istat del 18 febbraio 2021); 
  • nel 2019, sono circa 10.000 i Destination Event realizzati da clienti privati, che hanno attratto in Italia 1,5 Mln di presenze straniere, senza contare il turismo nazionale nel 2020 pari a quasi “0”; 
  • nell’ultimo decennio è anche cresciuta la sofisticazione del prodotto complessivo e della filiera che lo supporta, con conseguente crescita di tutte le professionalità. Il comparto wedding/cerimonie/event è uno dei pochi che supporta il prodotto Made in Italy e dunque il manifatturiero italiano. Aziende e fatturati sani che devono solo ripartire. 

Tutti insieme con un fazzoletto bianco in mano a conferma di una protesta pacifica e di un simbolo del wedding e delle sue indimenticabili emozioni.”

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Nell’estate 2022 tornano gli I-DAYS Milano

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Live Nation Italia annuncia che I-DAYS Milano uno dei maggiori Festival italiani ed europei tornerà nell’estate 2022 e si terrà dal 9 al 12 giugno all’Ippodromo Milano Trenno.

Nell’estate 2022 tornano gli I-DAYS Milano

L’Ippodromo Milano Trenno è una nuova arena per la musica, che sarà realizzata da Snaitech all’interno dello storico impianto ippico di Milano, uno spazio con tutte le caratteristiche per l’organizzazione di grandi eventi musicali e festival, una location perfettamente inserita nel tessuto urbano, ma circondata dal verde che consentirà ai numerosi fan di assistere ai concerti in uno dei luoghi più belli della città.

Confermati dunque anche i primi headliner, gli AEROSMITH, che si esibiranno venerdì 10 giugno 2022. La band capitanata da Steven Tyler tornerà così a calcare i palcoscenici italiani – dopo l’ultima apparizione nel 2017 al Firenze Rocks – rinnovando il grande legame della band con il pubblico italiano.

I biglietti del festival acquistati in precedenza per la giornata degli Aerosmith del 13 giugno 2020, poi riprogrammata all’11 giugno 2021 restano validi per il nuovo show della band del 10 giugno 2022.

Per ulteriori informazioni riguardo i biglietti già acquistati vi preghiamo di consultare le nostre FAQ. I biglietti per l’I-DAYS 2022 sono disponibili per l’acquisto sulle piattaforme ufficiali Ticketmaster Italia, Ticketone e Vivaticket.

Vi daremo presto informazioni sulle date degli altri headliners previsti nell’edizione 2021, confermando che per tutti gli show che potranno essere riprogrammati nel 2022 i biglietti in vostro possesso rimarranno validi.

 

Alcuni biglietti già in vendita su ticketone, per tutte le info clicca QUI

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Milano : 273 incidenti in monopattino e 6 mila in auto, Assessore Granelli ” strade più sicure per tutti “

monopattini elettici milano duomo sharing lapresse 2019
monopattini elettici milano duomo sharing lapresse 2019

Mobilità. Monopattini, Granelli: “strade più sicure per tutti, no falsi miti: nel 2020 6mila incidenti d’auto e 273 in monopattino”

L’assessore alla Mobilità Marco Granelli ha partecipato a un’audizione in Regione Lombardia sulla micromobilità elettrica. È stata l’occasione per fare il punto sull’utilizzo dei monopattini in città.

La sicurezza in strada e della certezza delle regole: “A noi interessa la sicurezza stradale per tutti. A Milano, su viale Monza si contava un incidente ogni tre giorni, più di 150 all’anno e per 2/3 avevano per vittime pedoni e ciclisti. Questa è la vera emergenza. Per questo servono regole, strade e percorsi sicuri e attenzione da parte di tutti. I monopattini elettrici sono uno strumento utile alla mobilità urbana perché, come le biciclette, evitano la congestione del traffico.

Per quanto riguarda gli incidenti l’approccio utile deve essere oggettivo. Nel corso del 2020 a Milano ci sono stati 6.041 incidenti d’auto, dei quali 4.451 con feriti; in moto gli incidenti sono stati 1.956, dei quali 1.709 con feriti; gli incidenti in bicicletta scendono a 961, dei quali 884 con feriti; per i monopattini arriviamo a 273, dei quali 249 con feriti”.

“Già nel corso del 2019 – prosegue Granelli – i monopattini sono stati equiparati dal legislatore alle biciclette, quindi rispondono alle regole certe del Codice della Strada. Il fattore velocità è per noi sempre più dirimente, in auto, in bici e anche in monopattino. Per questo, come Anci, abbiamo chiesto ulteriore rigore e di abbassare la velocità da 25 a 20 km/h per questa tipologia di veicoli. Infine, per quanto riguarda la sperimentazione dello sharing in corso a Milano, abbiamo deciso di essere ancora più severi con limitazioni più stringenti sulla sosta, sul meccanismo che limita la velocità a 25 km/h, sul divieto di utilizzo in alcune strade, per esempio con i binari del tram, sull’obbligatorietà del casco fra i 14 e i 18 anni e anche sulla informazione agli utenti delle regole di ingaggio. E per questo abbiamo bloccato la sperimentazione di alcuni operatori che non erano in regola”.

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Scrive il falso nell’autocertificazione ma il giudice lo assolve : “non c’è obbligo di dire verità”

Ministero Interno 20200309
Ministero Interno 20200309

Fermato durante il lockdown, scrive il falso nell’autocertificazione ma il gup di Milano lo assolve 

Il ragazzo aveva dichiarato nella stazione milanese di Cadorna di lavorare in un negozio e di stare rientrando a casa. Una versione smentita dal controllo dell’agente che inviando una mail al titolare del negozio si era sentito rispondere che quel giorno non era prevista la sua presenza nell’esercizio commerciale. Ma per il giudice, si legge nella sentenza, “è evidente come non sussista alcun obbligo giuridico, per il privato che si trovi sottoposto a controllo nelle circostanze indicate, di “dire la verità” sui fatti oggetto dell’autodichiarazione sottoscritta, proprio perché non è rinvenibile nel sistema una norma giuridica”. Inoltre, spiega il giudice, non esiste una legge che preveda l’obbligo di fare autocertificazione in questi casi, ed è incostituzionale sanzionare penalmente “le false dichiarazioni” di chi ha scelto “legittimamente di mentire per non incorrere in sanzioni penali o amministrative”.

Il gup Alessandra Del Corvo ha deciso che il fatto non sussiste perché in questo caso non c’è nessuna norma di legge che obblighi a dire il vero. Ma non solo: se vi fosse una norma di questo tipo finirebbe con essere in contrasto con il diritto di difesa del singolo.

«C’è soddisfazione per questa sentenza» – dice l’avvocato Fabrizia Carugo uno dei soci dello studio che ha curato gli interessi del ragazzo, fermato a Milano l’anno scorso, a marzo, durante uno dei controlli previsti dalle norme per arginare l’epidemia da Covid. «Siamo uno studio giovane -dice- mai risultati sono buoni come dimostra la difesa di questo ragazzo portata avanti dalla mia collega, Maria Erika Chiusolo».
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Il Vaccino anti Covid di Pfizer verrà prodotto in Italia

vaccino Pfizer afp
vaccino Pfizer afp

Vaccini anticovid Pfizer Biotech saranno prodotti anche in Italia

“Thermo Fisher fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021”. “Thermo Fisher Scientific – spiega la nota – è orgogliosa di lavorare con i propri clienti a livello globale nella lotta contro il COVID-19, supportandoli nello sviluppo e nella produzione di vaccini e terapie, compreso il vaccino Pfizer-BioNTech”. “Thermo Fisher sta infatti lavorando come parte della rete globale di produzione di vaccini di Pfizer, e fornirà servizi di produzione a contratto, in Italia, per il vaccino Pfizer-BioNTech contro il COVID-19 che sarà distribuito in diversi mercati” e “fornirà servizi di riempimento sterile e preparazione del prodotto finito nel proprio stabilimento di Monza nel corso del 2021”. (ANSA)

Vaccini Covid, parte la produzione di Pfizer in Italia: l’azienda

In Italia la multinazionale statunitense Thermo Fisher Scientific è presente con due stabilimenti, uno Ferentino in provincia di Frosinone, dove si sviluppano prodotti integrati liquidi sterili e liofilizzati e nella produzione commerciale, e quello più grande a Monza, specializzato nella produzione di farmaci iniettabili sterili per conto terzi con oltre 1.000 dipendenti.

Un centro all’avanguardia che rifornisce oltre 20 paesi, inclusi Stati Uniti, in Europa e in Asia. Il gruppo Thermo Fisher Scientific ha più di 55 sedi nel mondo con oltre 75mila lavoratori impiegati e un fatturato annuo che supera i 25 miliardi di dollari.

Palazzo Chigi: “Un milione di dosi del vaccino Pfizer consegnate oggi in tutta Italia”

“Un milione di dosi del vaccino Pfizer consegnate oggi in tutta Italia. La campagna vaccinale continua dando priorità alle persone più vulnerabili”: è quanto si legge in un tweet pubblicato dall’account del Governo.

 

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Nuovi alberi a Milano, in quattro mesi 28 mila piante nel #ComuneMilano e 114 mila nella Città Metropolitana.

BIBLIOTECA DEGLI ALBERI 5 1
BIBLIOTECA DEGLI ALBERI 5 1

Alberi, superati i 500 mila esemplari. In arrivo quasi 28 mila piante con il piano ForestaMi

Milano sempre più verde. Da novembre 2020 è in corso la piantumazione di 27.721 piante, di cui 20.120 alberi e 7.621 arbusti in tutti i quartieri della città.
Entro marzo queste piante andranno ad arricchire il patrimonio di 501.252 alberi presenti sul territorio, di cui 246.483 gestiti direttamente dal Comune di Milano. Questi ultimi sono mappati puntualmente sul Geoportale del Comune di Milano.

Nel 2017 si piantavano annualmente 9.200 alberi in città. Il forte incremento degli interventi in pochi anni dimostra la crescente attenzione verso l’ambiente e il verde da parte dell’Amministrazione e dei cittadini.

Proprio per questo il Comune di Milano, insieme alla Città Metropolitana e al Politecnico di Milano, sta realizzando il progetto di forestazione urbana ForestaMi, che intende portare 3 milioni di nuovi alberi nell’area metropolitana entro il 2030. Già quest’anno si prevede di arrivare a 114 mila esemplari su tutto il territorio.

A tal fine si è costituito il Fondo ForestaMi presso Fondazione di Comunità Milano, di cui il Comune di Milano fa parte. Il Fondo si occupa di raccogliere contributi di aziende e cittadini che vogliano partecipare e accelerare così il grande piano di forestazione urbana..

Per quanto riguarda gli oltre 20 mila nuovi alberi a Milano, sono oltre 11 mila quelli che sta mettendo a dimora direttamente l’Amministrazione Comunale, mentre i restanti sono legati ad interventi urbanistici, frutto di sponsorizzazioni da parte di operatori privati o iniziative degli enti che gestiscono i parchi (ad esempio Parco Nord, Italia Nostra e Bosco in città).

 

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AstraZeneca: “Vaccino efficace al 76% contro il Covid”

astrazeneca vaccino fiale afp
astrazeneca vaccino fiale afp

AstraZeneca presenta al Data Safety Monitoring Board americano i dati aggiornati sul suo vaccino contro il Covid-19.

Dalle informazioni fornite emerge che è  efficace al 76% nell’arresto della malattia sintomatica e al 100% nel prevenire l’infezione grave.

I risultati

È quanto si legge in una nota di  AstraZeneca. I dati sono «in linea con l’analisi ad interim e confermano che il vaccino è  efficace negli adulti, inclusi gli over 65», afferma AstraZeneca ribadendo l’intenzione di presentare la richiesta per l’autorizzazione di emergenza alla Fda. AstraZeneca aveva presentato il 21 marzo i dati sul vaccino ma erano stati ritenuti obsoleti.

Evita tutti i casi gravi

Il vaccino anti-Covid  AstraZeneca e’ efficace al 76% nel prevenire l’infezione e del 100% contro la forma grave. Sono i nuovi dati forniti dall’azienda al Data Safety Monitoring Board americano, dopo la richiesta degli Usa di risultati più aggiornati rispetto a quelli presentati il 22 marzo.

L’analisi primaria dello studio di fase III negli Stati Uniti, riferisce in una nota l’azienda, hanno confermato l’efficacia del vaccino “coerentemente con l’analisi ad interim presentata nei giorni scorsi”.

Lo studio

Nel dettaglio, l’analisi ha rilevato 190 casi sintomatici sui 32.449 partecipanti allo studio, 49 in piu’ rispetto ai dati comunicati in precedenza. L’efficacia del vaccino nella prevenzione del Covid sintomatico è risultata del 76% (intervallo di confidenza dal 68% all’82%), 15 giorni o più dopo aver ricevuto due dosi somministrate a quattro settimane di distanza. L’efficacia sale all’85% negli adulti di età pari o superiore a 65 anni. Mentre rispetto all’endpoint secondario chiave, ossia la prevenzione dei sintomi più seri e dell’ospedalizzazione, ha dimostrato un’efficacia del 100%. Ci sono stati otto casi di malattia grave durante lo studio, tutti nel gruppo che aveva ricevuto il placebo.

Nussun problema di sicurezza

“Il vaccino è stato ben tollerato – riferisce ancora AstraZeneca – e non sono stati identificati problemi di sicurezza”. Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo, Ricerca e sviluppo biofarmaceutici, ha dichiarato: “L’analisi primaria è coerente con la nostra analisi provvisoria rilasciata in precedenza e conferma che il nostro vaccino è altamente efficace negli adulti, compresi quelli di età pari o superiore a 65 anni.

Non vediamo l’ora di presentare la nostra richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza negli Stati Uniti e di prepararci per il lancio di milioni di dosi in tutta l’America”. AstraZeneca presenterà i dati per la pubblicazione peer review nelle prossime settimane

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Lombardia pronta a passare a Poste Italiane per la prenotazione vaccino . Ecco quando e come funzionerà

lombardia passa a poste vaccino
lombardia passa a poste vaccino

Come funziona la piattaforma di Poste per la prenotazione vaccini

Il sistema, già operativo in 5 Regioni, verrà usato anche dalla Lombardia. Si può fissare un appuntamento online, al telefono, agli sportelli Postamat e attraverso i postini.

E proprio la piattaforma di Poste italiane, nei prossimi giorni, sarà attivata in Lombardia.

Dopo il nuovo flop con gli sms delle prenotazioni delle vaccinazioni, mai arrivati, la Regione guidata da Attilio Fontana è pronta a dire addio ad Aria, l’azienda regionale nata dalla fusione tra Lombardia Informatica e la centrale acquisti Arca, cui fino ad oggi era stata affidata la gestione del portale per le prenotazioni delle vaccinazioni.

La piattaforma, attualmente, è utilizzata da 6 diverse regioni italiane. Oltre alla Lombardia, ad affidarsi al sistema, che si articola attraverso 4 canali, sono anche Sicilia, Calabria, Marche, Abruzzo e Basilicata.

COME FUNZIONA LA PIATTAFORMA DI POSTE

La piattaforma informatica per la tracciatura e la somministrazione dei vaccini per il Covid-19 assicura alle Regioni che la utilizzano un sistema di prenotazioni online, o tramite Postamat, portalettere, e call center, si appoggia al cloud di Microsoft, Azure, ed è gratuita.

“Con la nostra informatica ‘agile’, basata su Cloud abbiamo creato una piattaforma tecnologia allo stato dell’arte, che consegna e segue le dosi lungo la catena logistica, offrendo un sistema di prenotazione multicanale in sei regioni, raggiungendo circa il 35% della popolazione”, ha spiegato l’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante.

 INTENZIONI DEL GENERALE FIGLIUOLO

Francesco Figliuolo, commissario straordinario all’emergenza Covid-19, punta ad accelerare ed organizzare, in modo uniforme, la campagna vaccinale italiana. Ed è per questo, scrive Repubblica, che dopo aver ricevuto dai singoli governatori i piani vaccinali, ha in previsione di inviare in ogni regione un esperto in pianificazione. L’obiettivo è quello di non perdere tempo e di accelerare la campagna vaccinale in tutta la penisola.

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