“Insieme per il Wedding”. E’ questo lo slogan che acccompagnerà i tanti organizzatori di matrimoni che si raccoglieranno in molte piazze italiane venerdì 26 marzo per manifestare al fine di chiedere chiarezza sul futuro che attende i matrimoni e gli eventi ad essi collegati. Tra le tante piazze che accoglieranno l’evento c’è Piazza Castello a Milano.
In particolare, saranno presenti i seguenti Centri Cittadini di seguito elencati in ordine alfabetico:
Ascoli Piceno, Asti, Bari, Bergamo, Bologna, Cagliari, Caserta, Catania, Cosenza, Cuneo, Firenze, Genova, Lecce, Milano, Milazzo (ME), Napoli, Nuoro, Padova, Palermo (in richiesta), Pescara, Pistoia, Roma, Salerno, Sanremo, Sassari, Taranto, Trieste, Udine, Venezia, Vicenza, Viterbo.
Dette Città hanno raccolto l’appello di partecipare alla manifestazione indicata, dando sostegno e diffusione all’iniziativa nata dagli imprenditori del Wedding aderendo alle legittime richieste di aiuto del comparto richiamato, unite dallo slogan “INSIEME PER IL WEDDING”.
In particolare, si tratta di una manifestazione scevra da connotazioni partitiche e associative e rappresentativa di tutti gli imprenditori del comparto e degli sposi stessi al fine di ottenere risposte concrete alle indefettibili richieste di aiuto.
LA PRIMA RISPOSTA CHE SI VUOLE OTTENERE E’ QUELLA DELLA INDICAZIONE DI UNA DATA CERTA DI RIPARTENZA DEI MATRIMONI.
Dati che rivelano l’importanza del comparto:
- 90.000 aziende e partite iva;
- 1.000.000 di lavoratori regolarmente assunti e 150.000 lavoratori stagionali;
- 83% di occupazione femminile;
- 67miliardi di giro d’affari complessivo tra indotto primario e indotto complessivo
- 183.000 spose iscritte su piattaforma on line accreditata che stanno attendendo una data certa e continuano a procrastinare;
- calo di fatturato medio del comparto intorno all’85%;
- Calo matrimoni nel 2020 è stato di circa 80% per i matrimoni religiosi (dati istat del 18 febbraio 2021);
- nel 2019, sono circa 10.000 i Destination Event realizzati da clienti privati, che hanno attratto in Italia 1,5 Mln di presenze straniere, senza contare il turismo nazionale nel 2020 pari a quasi “0”;
- nell’ultimo decennio è anche cresciuta la sofisticazione del prodotto complessivo e della filiera che lo supporta, con conseguente crescita di tutte le professionalità. Il comparto wedding/cerimonie/event è uno dei pochi che supporta il prodotto Made in Italy e dunque il manifatturiero italiano. Aziende e fatturati sani che devono solo ripartire.
Tutti insieme con un fazzoletto bianco in mano a conferma di una protesta pacifica e di un simbolo del wedding e delle sue indimenticabili emozioni.”