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domenica, Giugno 15, 2025
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Vacanze all’estero vietate agli inglesi, multa di 5.000 sterline a chi lascia il Paese senza un valido motivo

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In Inghilterra il governo ha deciso di vietare le vacanze all’estero: si potrà lasciare il Paese solo per “giustificato motivo“. Chiunque venga sorpreso a infrangere le regole riceverà una multa da 5.000 sterline. Lo hanno stabilito le nuove leggi sul coronavirus decise dal governo di Londra per non compromettere i risultati del lockdown e della campagna vaccinale.

La nuove norme, riferiscono i media britannici, sono state pubblicate con il titolo Health Protection (Coronavirus, Restrictions) (Steps) (England) Regulations 2021. Secondo la nuova legge, nessuno può “lasciare l’Inghilterra per recarsi in una destinazione al di fuori del Regno Unito, o recarsi o essere presente in un punto di imbarco allo scopo di viaggiare” senza un valido motivo, ad esempio per lavoro o studio, di salute o per urgenze familiari. Le restrizioni non si applicano all’Irlanda.

I viaggi oltre-confine, se non per validi motivi, erano già vietati fino al 17 maggio, ma la nuova disposizione, sostengono i media britannici, estende il bando almeno fino al 30 giugno e assume forza di leggeintroducendo pesanti sanzioni per i trasgressori.

In Germania lockdown rafforzato nel weekend di Pasqua: chiusi anche supermercati

In Germania lockdown rafforzato a Pasqua, lo ha annunciato la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine della serie di colloqui con i leader dei vari lander. a Germania è entrata in una “nuova pandemia” a causa della diffusione delle varianti del Covid-19, ha spiegato Merkel annunciando misure più restrittive. Il lockdown sarà rafforzato durante tutto il fine settimana di Pasqua con la chiusura totale dei negozi, compresi i supermercati. Un blocco che, secondo alcuni media locali, potrebbe essere esteso anche ai giorni seguenti. La Germania infatti è alle prese con un nuovo boom di casi: Il Robert Koch Institut segnala 7485 nuovi contagi e 250 decessi covid. L’incidenza su 7 giorni  è salita a 108,1 su 100mila abitanti a livello nazionale.

 

 

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TRASPORTI: stop per metro, bus e tram venerdì 26 marzo a Milano

sciopero atm
sciopero atm

TRASPORTI: Nuovo sciopero in arrivo a Milano e in Lombardia. Ecco quando e gli orari interessati dalla protesta.

Venerdì 26 marzo i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal, Ugl e Orsa Trasporti hanno indetto uno sciopero di 24 ore che potrà coinvolgere i lavoratori del gruppo Atm a Milano nonché la funicolare Como-Brunate e le linee degli autobus Agi, Airpullman, Movibus, Star e Stie.

L’agitazione è stata proclamata a sostegno della vertenza per il rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro: l’ultimo sciopero era stato proclamato lo scorso 8 marzo.

Gli orari dello sciopero Atm a Milano venerdì 26 marzo
A Milano, stando a quanto comunicato dall’Azienda dei trasporti Atm lo sciopero del personale delle linee di superficie e della metropolitana potrà svolgersi dalle 8.45 alle 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. A rischio dunque tutti i mezzi di superficie, come tram e autobus, e i treni della metro. L’ultimo sciopero nel capoluogo lombardo è stato quello dello scorso 8 marzo: in quella occasione però non si erano registrati particolari disagi, in quanto i mezzi avevano funzionato regolarmente.

Gli orari dello sciopero per le autolinee
Per quanto riguarda le linee Agi, potranno subire ritardi e cancellazioni le linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus. Saranno garantite le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 8:29 e dalle 15:01 alle 18.

L’agitazione del personale viaggiante delle linee Airpullman è invece prevista dalle ore 8:30 alle ore 13 e dalle ore 16:30 a fine servizio. Per quanto riguarda le linee Movibus, lo sciopero è in programma dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 a fine servizio. L’agitazione del personale viaggiante della linea Star Pioltello-Milano è prevista dalle ore 8 alle ore 13:30 e dalle ore 16:30 a fine servizio, mentre lo sciopero del personale viaggiante delle linee Stie è prevista dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 15:30 a fine servizio.

Per quanto riguarda infine la funicolare Como – Brunate, l’agitazione del personale viaggiante sarà possibile dalle 8:30 alle 16:30 e dalle ore 19:30 al termine del servizio.

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Cina-Milano la nuova rotta ferroviaria con il treno che arriva direttamente da Wuhan

In Romandia sara completata la prima tappa della rete Leman Express
In Romandia sara completata la prima tappa della rete Leman Express

In arrivo una nuova rotta ferroviaria Cina-Milano. Un treno merci che trasporta prodotti elettronici, componenti per auto e forniture per la prevenzione dell’epidemia e partito da Wuhan ed è diretto a Milano. Secondo Wuhan Asia-Europe Logistics, il treno X8015 attraverserà il passo di Alataw, al confine tra Cina e Kazakistan, poi transiterà a Duisburg, Germania, e arriverà a Milano entro 21 o 22 giorni.

Nuova rotta Cina-Italia ?

Lanciata una nuova rotta Cina-Europa. Un treno merci ha lasciato Wuhan, capoluogo della provincia centrale cinese dello Hubei, alla volta di Milano. Il treno trasporta prodotti elettronici, componenti di auto e forniture per la prevenzione dell’epidemia. Secondo Wuhan Asia-Europe Logistics, il treno X8015 attraverserà il passo di Alataw, al confine tra Cina e Kazakistan, poi transiterà per Duisburg, importante snodo logistico in Germania, e arriverà a Milano entro 21 o 22 giorni.

La società ha affermato che la nuova rotta fornirà ai clienti servizi di distribuzione in tutta Italia per agevolare meglio gli scambi economici e commerciali tra Cina e Italia. Shao Dong, del China Railway Wuhan Group, ha dichiarato che si tratta del 30esimo treno merci Cina-Europa partito da Wuhan quest’anno. L’anno scorso a Wuhan si è registrato un totale di 215 viaggi di treni merci Cina-Europa. Il servizio ferroviario merci Cina-Europa è rimasto un canale di trasporto affidabile tra i due continenti durante la pandemia di coronavirus.

LA SITUAZIONE COVID IN CINA 

In Cina continentale  non sono emersi nuovi casi di Covid-19 trasmessi a livello locale.
Lo ha reso noto oggi la Commissione Sanitaria Nazionale nel consueto bollettino quotidiano.

Il totale di contagi confermati in Cina continentale al 22 marzo ha raggiunto quota 90.115, con 158 pazienti ancora in terapia.
Nel complesso, il numero dei dimessi a seguito di guarigione in Cina continentale ammonta a 85.321, con il numero dei decessi causati dal nuovo Coronavirus fermo a 4.636. Ieri sono stati inoltre segnalati 2 casi sospetti e 3.181 persone entrate a stretto contatto con contagiati sono rimaste sotto osservazione medica.
La stessa giornata ha visto inoltre la segnalazione di 14 asintomatici, tutti provenienti dall’estero e uno di questi è stato riclassificato come confermato.
Gli asintomatici sotto osservazione medica sono 237 e sono tutti casi importati. (XINHUA)

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Ristoranti: nuove aperture a Milano

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Ecco come ogni mese alla nostra rubrica sulle nuove aperture dei locali milanesi. Mai come in questo periodo infatti è importante sostenere la ristorazione e mettere in risalto anche chi, nonostante la situazione, ha aperto nuovi locali in questi mesi a Milano.

Tunas

Aperto da dicembre 2020, Tunas offre, neanche a dirlo, pesce fresco. Si presenta come una pescheria-bistrot che, anche ora, porta sulle tavole dei clienti gastronomia e pesce fresco. Le specialità? Oltre ai grandi classici come tartare e fritto misto non perdetevi la parmigiana di spada e lasagne di mare!

Dove: via Fiamma 6

21 Way Of Living Bistrot

Anche questo locale ha inaugurato negli ultimi mesi del 2020 e la sua specialità è il kebab che in arabo si chiama Shawarma. Questo nuovo ristorante è il bistrot dell’hotel e coworking 21 Way Of Living e, come tutti in questo periodo, ha cominciato subito con delivery e asporto, gestito direttamente.

Dove: Via Enrico Noe 24

Tortello Box

Neanche a dirlo qeusto nuovo punto vendita si dedica tutto alla pasta fresca fatta a mano. Ma come molti nuovi nati, vive solo di delivery. Una volta ordinato riceverete a casa non solo la pasta fresca, ma anche le cartoline illustrate realizzate da Adry De Martino, pronte a fornirvi supporto per la giusta cottura. La proposta non è solo tortelli ma anche piatti che richiamano l’oriente e il resto d’Italia, sempre in continuo cambiamento.

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SKY: come calcolare la data presunta e la tipologia del proprio vaccino Covid-19

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SKY: Partendo dalla velocità delle somministrazioni fino ad ora e dal piano strategico vaccinale – dove sono indicate le fasce socio-anagrafiche con il loro ordine di priorità – è possibile, grazie a un algoritmo, fare una stima dei tempi di vaccinazione per i cittadini di tutta Italia.

Con il modulo (creato in collaborazione con Quorum/Youtrend) vengono richieste l’appartenenza alle categorie professionali e la presenza di vulnerabilità sanitarie cruciali per collocare i cittadini nella “coda” complessiva della popolazione.

Quando sarà comunicata anche la numerosità delle categorie regione per regione sarà possibile fornire un’ulteriore specificazione, in base alla velocità di vaccinazione tenuta ad oggi dalle regioni italiane.

Il calcolo delle dosi stimate per i prossimi mesi si basa sulla velocità di somministrazione attuale, con un’accelerazione ipotizzata nel giro di alcune settimane fino a una velocità di crociera basata sui migliori risultati settimanali delle regioni.

Le dosi vengono quindi ripartite fra le categorie a priorità più alta rimaste, compatibilmente con la disponibilità di dosi dei vaccini autorizzati per quelle categorie.

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Pregliasco: “Estate più serena con i vaccini” – Bassetti: “Utopia pensare a normalità in estate”

pregliasco bassetti
pregliasco bassetti

Per Matteo Bassetti, al punto di vista operativo l’estate è dietro l’angolo

“Dobbiamo ragionare non tanto per l’estate, nella quale credo sia utopico pensare di tornare alla normalità, ma mettere in sicurezza italiani e prepararci per l’inizio dell’autunno”

“Sul fatto di essere fiducioso per l’estate, il ministro Speranza è stato forse troppo ottimista. In questo momento è giusto che il ministro della Salute dia messaggi rassicuranti, però dal punto di vista operativo l’estate è dietro l’angolo. Dobbiamo ragionare non tanto per l’estate, nella quale credo sia utopico pensare di tornare alla normalità, ma mettere in sicurezza italiani e prepararci per l’inizio dell’autunno”. A dirlo è l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e componente dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, che ha commentato le parole del ministro della Salute Roberto Speranza, secondo cui “faremo un’estate diversa” rispetto alle giornate che stiamo attraversando oggi con le restrizioni.

 Pregliasco Estate più serena

“Sono ottimista per quanto riguarda la prossima estate – ha dichiarato il virologo durante la live su Youtube di Fanpage.it -. Bisogna però andarci con i piedi di piombo: se raggiungeremo buoni livelli di vaccinazioni, con le somministrazioni del siero per i più fragili, avremo risultati positivi che ci permetteranno di essere un po’ più sereni. Lo abbiamo visto con i dati tra gli 80enni, così come quelli per gli operatori sanitari e le Rsa. Qui in particolare il 40% delle persone sono vaccinate e non vi sono più stati focolai. Abbiamo visto dati promettenti anche in Gran Bretagna, dove si delinea sempre di più la fine del tunnel. La prossima estate dovrebbe permetterci di avere una convivenza più civile con il virus, ma è importante non fare un libera tutti eccessivo come la scorsa estate”. Difficile dopo un anno di maratone tra chiusure e aperture. Certo, come conferma il virologo, il nuovo galateo del Covid dovrà essere rispettato. “Vedremo sull’obbligatorietà della mascherina – dice ancora Pregliasco – il suo utilizzo è stato un elemento importante per rallentare la diffusione. Infatti l’influenza e le infezioni respiratorie hanno fatto appena capolino con le mascherine, questo è indice dell’efficacia di questi dispositivi .

 

 

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SARDEGNA: da oggi si è svegliata arancione e 5 comuni in zona rossa

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Dalle 23.30 di ieri, con l’inizio del coprifuoco, la Sardegna ha detto addio alla zona bianca che potrebbe non rivedere sino al 12 aprile, sempre se i numeri della curva pandemica dovessero mantenersi bassi.

Ma già ieri c’è stata un’impennata dei contagi con 176 nuovi casi, dei quali circa 100 nella città metropolitana di Cagliari dove era in corso lo screening di massa che ha coinvolto 19 comuni del sud dell’Isola con 26.116 test eseguiti nelle 32 sedi operative.

Da oggi vietati gli spostamenti tra Comuni – tranne che per i residenti nei centri con meno di 5mila abitanti in un raggio di 30 km dal paese – se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute”. Coprifuoco dalle 22 e stop ai bar alle 18, mentre i ristoranti richiudono con possibilità di effettuare solo l’asporto.

Regole che vengono inasprite in 5 comuni sardi. Se infatti a Sarroch (Città metropolitana di Cagliari) e Sindia (Nuovo) le misure più restrittive erano già state adottate mentre tutta la Regione era in zona bianca e dureranno sino a fine marzo (Sindia sino al 30, Sarroch sino al 31), ora altre tre comunità virano verso la zona rossa a causa dell’aumento dei contagi. Si tratta di Golfo Aranci, in Gallura, in lockdown sino al 3 aprile, e di Samugheo, nell’Oristanese, sino a domenica 28 marzo. Ultimo in ordine di tempo Uri, nel Sassarese, dove la sindaca, Lucia Cirroni, che nei giorni scorsi aveva denunciato una preoccupante escalation di contagi da Covid-19, firmerà a breve l’ordinanza che istituirà il regime con le massime restrizioni previste per contenere la diffusione del coronavirus. Qui l’Ats ha avviato uno screening della popolazione attraverso tamponi molecolari e il tracciamento dei contatti.

Negli altri due comuni sono vietati gli spostamenti da e per i due comuni, chiusi bar, pub, ristoranti e pizzerie, se non per asporto, saracinesche abbassate anche per le attività di servizi alla persona e stop alle lezioni nelle classi e chiusi gli uffici pubblici. Inoltre il sindaco di Golfo Aranci Mario Mulas ha vietato l’apertura di tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, ma ha lasciato l’opportunità di svolgere individualmente attività motoria e sportiva esclusivamente all’aperto, mentre il primo cittadino di Samugheo, Basilio Patta, ha disposto non solo la “limitazione delle visite a parenti e affini ai casi di effettiva necessità ma anche la sospensione delle attività sportive amatoriali all’interno del territorio comunale.

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DECRETO SOSTEGNI: elenco degli aiuti a famiglie e settori in difficoltà

dpcm draghi
dpcm draghi

DECRETO SOSTEGNI: Via libera del Consiglio ministri che deve varare gli aiuti a famiglie e settori in difficoltà. Accordo per la cancellazione delle cartelle esattoriali fra il 2000 e il 2011.

Tutti i provvedimenti punto per punto. “L’obiettivo è dare più soldi possibile a tutti, più velocemente possibile e quanti più soldi possibile”. Lo ha detto il premier, Mario Draghi, in conferenza stampa sul decreto Sostegni.

Approvato dal Cdm di Mario Draghi il testo del decreto sostegno 2021 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il decreto sostegni introduce importanti misure per le partite Iva e gli stagionali, la proroga della Naspi e della cassa integrazione e la cancellazione delle cartelle esattoriali, tra le altre.

Si tratta di uno stanziamento di 32 miliardi di euro i cui interventi si articolano in cinque ambiti principali:

  • sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore;
  • lavoro e contrasto alla povertà;
  • salute e sicurezza;
  • sostegno agli enti territoriali;
  • ulteriori interventi settoriali.

 Sostegno alle imprese e agli operatori del terzo settore

Si prevede un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita IVA che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tali interventi, lo stanziamento complessivo ammonta a oltre 11 miliardi di euro.

Potranno presentare richiesta per questi sostegni i soggetti che abbiano subito perdite di fatturato, tra il 2019 e il 2020, pari ad almeno il 30 per cento, calcolato sul valore medio mensile. Il nuovo meccanismo ammette le imprese con ricavi fino a 10 milioni di euro, a fronte del precedente limite di 5 milioni di euro.

L’importo del contributo a fondo perduto sarà determinato in percentuale rispetto alla differenza di fatturato rilevata, come segue:

  • 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
  • 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi da 100 mila a 400mila euro;
  • 40 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 1 milione e fino a 5 milioni di euro;
  • 20 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni e fino a 10 milioni di euro.

In ogni caso, tale importo non potrà essere inferiore a 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro per gli altri soggetti e non potrà essere superiore a 150mila euro. Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione.

Per il sostegno alle attività d’impresa di specifici settori, sono inoltre previsti:

  • un Fondo per il turismo invernale;
  • l’aumento da 1 a 2,5 miliardi dello stanziamento per il Fondo per l’esonero dai contributi previdenziali per autonomi e professionisti;
  • la proroga del periodo di sospensione delle attività dell’agente della riscossione fino al 30 aprile 2021.
  • Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.

Lavoro e contrasto alla povertà

In tale ambito, il decreto prevede:

  • la proroga del blocco dei licenziamenti fino al 30 giugno 2021;
  • la proroga della Cassa integrazione guadagni
  • il rifinanziamento, per 400 milioni di euro, del Fondo sociale per occupazione e formazione;
  • una indennità di 2.400 euro per i lavoratori stagionali e a tempo determinato e di importo variabile tra i 1.200 e i 3.600 euro per i lavoratori sportivi;
  • il rifinanziamento nella misura di 1 miliardo di euro, del fondo per il Reddito di Cittadinanza, al fine di tenere conto dell’aumento delle domande;
  • il rinnovo, per ulteriori tre mensilità, del Reddito di emergenza e l’ampliamento della platea dei potenziali beneficiari;
  • l’incremento di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore;
  • la proroga degli interventi per i lavoratori in condizioni di fragilità.

 Salute e sicurezza

Per quanto riguarda la salute e la sicurezza, il testo prevede:

  • un ulteriore finanziamento di 2,1 miliardi per l’acquisto di vaccini e di 700 milioni per l’acquisto di altri farmaci anti-COVID;
  • la possibilità che aziende ed enti del Servizio sanitario nazionale ricorrano allo svolgimento di prestazioni aggiuntive da parte di medici, infermieri e assistenti sanitari dipendenti, anche in deroga ai limiti vigenti in materia di spesa per il personale;
  • il coinvolgimento delle farmacie nella campagna vaccinale;
  • un sostegno al personale medico e sanitario, compreso quello militare;
  • la proroga al 31 maggio 2021 della possibilità di usufruire di strutture alberghiere o ricettive per ospitarvi persone in sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario o in permanenza domiciliare, laddove tali misure non possano essere attuate presso il domicilio della persona interessata.

Enti territoriali

Per gli enti locali e territoriali è previsto un sostegno per la flessione del gettito dovuta alla pandemia, pari a circa 1 miliardo di euro per Comuni e città metropolitane sul 2021. Per le Regioni a statuto speciale e le Province autonome si prevede un intervento da 260 milioni e 1 miliardo per le Regioni a statuto ordinario per il rimborso delle spese sanitarie sostenute nell’anno 2020.

 Interventi settoriali

Tra gli altri interventi settoriali, sono previsti:

  • un sostegno alle attività didattiche a distanza o integrate;
  • il rifinanziamento dei fondi previsti dalla legislazione in vigore per cultura, spettacolo, cinema e audiovisivo;
  • il rifinanziamento dei fondi per la funzionalità delle forze di polizia e delle forze armate;
  • un sostegno dedicato alle imprese del settore fieristico;
  • un fondo da 200 milioni di euro per il sostegno allo sviluppo e alla produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare le patologie infettive in ambito nazionale;
  • un fondo da 200 milioni di euro, presso il Ministero dello sviluppo economico, per il sostegno alle grandi imprese in crisi a causa della pandemia, con l’esclusione di quelle del settore bancario e assicurativo;
  • l’istituzione, presso il Ministero dell’economia e delle finanze, di un Fondo da 200 milioni di euro per l’anno 2021, da ripartire tra Regioni e Province autonome sulla base della proposta dagli stessi enti, da destinare al sostegno delle categorie economiche particolarmente colpite, incluse le attività commerciale o di ristorazione operanti nei centri storici e le imprese operanti nel settore dei matrimoni e degli eventi privati;
  • l’ulteriore finanziamento, del Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura, istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Scarica il pdf del testo del Decreto Sostegni pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 Marzo 2021

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Cracco: per Pasqua un menù solidale

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Stellato, solidale e in modalità delivery. È il pranzo, o la cena, firmato Carlo Cracco che i milanesi si possono regalare in occasione di Pasqua o Pasquetta che, anche per quest’anno, saranno tra le mura domestiche.

Cracco: per Pasqua un menù solidale

Per la ricorrenza Cosaporto.it ha coinvolto lo chef Carlo Cracco che ha ideato un esclusivo menu di quattro portate legate alla tradizione del periodo per sostenere VIDAS, associazione che dal 1982 offre assistenza e cure palliative ai malati inguaribili, e l’accoglienza pediatrica in Casa Sollievo Bimbi.

Il menu, composto da ingredienti di stagione e di alta qualità, prevede torta pasqualina, riso gratinato alle fave e pepe nero con salsa di pecorino, agnello al vino bianco con piselli e menta e, per concludere, monoporzione di samba alle ciliegie di Sant’Arcangelo di Romagna e cioccolato. In più, per chi volesse gustare anche il più tipico dei dolci pasquali, è possibile aggiungere la colomba, soffice e avvolgente, sempre firmata Cracco.

Il pasto si può ordinare, sia per il pranzo sia per la cena del giorno di Pasqua e Pasquetta -con consegna il solo giorno di Pasqua – collegandosi alla piattaforma online di quality delivery Cosaporto.it. Il costo del menu completo per una persona è di 100 euro, 150 con l’aggiunta della colomba. La consegna, prevista per la sola città di Milano, viene effettuata gratuitamente da Cosaporto.

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Pasqua 2021: le proposte delle pasticcerie e non solo di Milano

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Pasqua è ormai alle porte e anche quest’anno, proprio come nel 2021, la dovremo passare chiusi in casa con pochi, pochissimi congiunti. Nonostante la situazione però pasticcerie e non solo di Milano non si arrendono e continuano con la loro proposta per questa Pasqua 2021!

Pasticceria Marchesi

La collezione Marchesi 1824 dedicata alla Pasqua 2021 è un inno alla primavera con i suoi cieli azzurri e i prati in fiore. Le eleganti uova di cioccolato bianco, al latte e fondente, impreziosite da fini decori ed eseguiti a mano, si trasformano in allegre mongolfiere che celano al loro interno sorprese personalizzabili. Le iconiche tonalità pastello di Marchesi 1824 colorano teneri ovetti dal cuore cremoso. Completano l’offerta uova di Pasqua al cioccolato fondente o al latte racchiuse nelle caratteristiche confezioni a lanterna. La Colomba Marchesi 1824, simbolo della tradizione pasquale, è disponibile nella versione classica – nei formati da 1kg, 1,5kg, 2kg, 3kg – e nella versione impreziosita da decori in ghiaccia reale e originali disegni realizzati a mano.

I prodotti decorati a mano sono disponibili esclusivamente presso le sedi della Pasticceria Marchesi di Milano in Galleria Vittorio Emanuele II, Via Monte Napoleone e Via Santa Maria alla Porta e nella sede di Londra Mayfair. La celebre Colomba, la pregiata selezione di Uova di Pasqua, la dolce collezione di ovetti ripieni di creme assortite e le eleganti confezioni regalo sono disponibili anche online all’indirizzo www.pasticceriamarchesi.com, con consegna in Italia e Europa.

rinaldini

Pasticceria Rinaldini

La Pasqua di Rinaldini ci porta nel suo Giardino segreto. E’ così che troviamo la “Robert Rabbit Cake“, un dolce dai sapori special: una base morbida al pistacchio, cremoso al cocco, limone e lime, vellutata al fior di mandorla e vaniglia Bourbon del Madagascar, fragoline di bosco e ciliegie ricoperta con glassa al pistacchio. Decorata da un simpatico coniglietto bianco che cerca di nascondersi tra i cespugli di margherite.

Non mancano poi le uova, una per ogni tipo di cioccolato, decorate a mano con Farfalle, gechi e cuori e persino personalizzabili! Infine, per far sorridere anche i più piccoli ecco il castoro, gufetta, mucca, galli, pulcini e coniglietti!

I gusti sono molteplici per incontrare le esigenze di ogni cliente: cioccolato al latte e fondente al 55%, in cioccolato bianco, in cioccolato fondente al 70%, in cioccolato al latte e caramello fino ad arrivare alle varianti più ricche in cioccolato fondente al 55% o al latte con nocciole tostate. Non mancherà anche la colomba artigianale tradizionale, al cioccolato e con albicocche e fichi.

Pasticceria Clivati

In occasione della prossima Pasqua, la Pasticceria Clivati propone un’ampia selezione di prodotti dal tema esotico, fatto di colori caldi come l’oro, il verde, il rosa e nuove forme dal design tropicale che caratterizzano le sculture di cioccolato. Non solo uova di cioccolato, ama anche la colomba veste un gusto esotico: fedele alla tradizione nella lavorazione e nella presenza del candito che in questa occasione è di mango e ananas mentre fuori è ricoperto con una glassa reale di zucchero e noci pecan. La Colomba è acquistabile sia direttamente in negozio sia sul sito www.pasticceriaclivati.it con spedizioni in tutto il mondo.

daniel canzian

DanielCanzian Ristorante

Non solo pasticcerie, ma anche DanielCanzian Ristorante ha pensato a una proposta pasquale. Nata dalla collaborazione con Albertengo, la Colomba alle Albicocche Arrosto è una ricetta unica sviluppata da Daniel Canzian, capace di coniugare la fragranza tipica del lievitato di Pasqua all’aroma fruttato dell’albicocca. Disponibile su Emporio DanielCanzian al prezzo di 30€, può essere ritirata in Ristorante o spedito in tutta Italia.

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SCUOLA: classi aperte per chi vuole anche a giugno e luglio e rientro il Primo settembre

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SCUOLA: I 250 milioni di euro sono diventati 150, ma i dettagli per la scuola d’estate si vanno affinando. Il progetto Bianchi prende corpo pian piano.

La modalità di recupero estivo per gli studenti, contenuto nel testo del Decreto sostegni, si va delineando. Nel testo si legge: “Al fine di agevolare le istituzioni scolastiche nella gestione della situazione emergenziale e nello sviluppo di attività volte a potenziare l’offerta formativa extracurriculare, il recupero delle competenze di base, il consolidamento delle discipline, la promozione di attività per il recupero della socialità” degli studenti, il Fondo per l’arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa“, è incrementato di 150 milioni di euro. Orientamento e recupero previsti “anche nel periodo che intercorre fra la fine dell’anno scolastico 2020-2021 e l’inizio del 2021-2022″.

Si tratterà di un potenziamento attraverso centri estivi diurni, servizi socio-educativi territoriali, centri con funzione educativa e ricreativa. Gli interventi avverranno all’interno del patto che ha visto interventi dei singoli Comuni in collaborazione con enti pubblici e privati. Lo scorso anno particolare attenzione era stata rivolta al finanziamento dei progetti per contrastare la povertà educativa, vero e proprio centro dell’azione di governo, ora, del ministro in carica. Le differenze tra regioni vanno ridotte: “Al Nord i bambini possono contare su una copertura dei nidi al 50 per cento, in Sicilia al 3 per cento”, ha ricordato Bianchi.

Il ritorno in classe, quest’anno, sarà fissato il Primo settembre “e verificheremo cosa è stato recuperato durante l’estate”. Due direttori di Uffici scolastici regionali, Liguria e Lazio, si sono detti pronti a far partire la scuola in estate. Lo scorso settembre l’ex ministra Lucia Azzolina aveva provato ad avviare recuperi tra l’uno e il quattordici settembre, ma la mancata obbligatorietà del provvedimento ha fatto sì che in molte scuole i rientri anticipati per gli studenti che avevano deficit non si siano realizzati.

Molti docenti continuano a essere contrari al ponte educativo estivo proposto dal Governo. Una docente infatti scrive: “Il progetto  di un ponte tra giugno e inizio agosto, con laboratori volontari per docenti e studenti, non tiene conto degli sforzi che abbiamo fatto in quest’anno di didattica a distanza. Gli stessi ragazzi non ne possono: si sono sacrificati con le loro famiglie in un periodo davvero brutto per tutti noi”.

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La Pasqua di Peck: buona e solidale

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Peck creazioniPasqua2021 scaled e1616416909314

Tornano le speciali proposte per questa Pasqua 2021 di Peck. Le uova non saranno solo bellissime e buonissime, ma anche solidali. In questo momento di emergenza non solo sanitaria, ma anche economica e sociale non manca un pensiero alla solidarietà: per ogni uovo acquistato (a partire da 500 grammi), la gastronomia milanese donerà una Colomba Peck alla Caritas Ambrosiana.

La Pasqua di Peck: buona e solidale

Ogni anno Peck porta sulle nostre tavole, lo spirito, i sapori e le tradizioni delle feste. Lo fa anche questa Pasqua, presentando le sue proposte di uova e sculture di cioccolato: per rendere omaggio alla tradizione con raffinatezza, gusto e un tocco di creatività.

Simbolo di questa stagione è l’iconico “Chocolate Grape”: un uovo che celebra il mondo dell’enologia così caro a Peck, la cui enoteca è una delle più importanti d’Italia. La relazione con il vino rappresenta il fil rouge di questa proposta pasquale: all’interno di alcune uova sarà infatti possibile trovare un regalo a tema enologico.
In aggiunta alle tradizionali uova è disponibile un universo di personaggi di cioccolato che reinterpretano con ironia l’iconografia pasquale. Elemento immancabile sono poi le Colombe di Peck, disponibili nella versione classica o ai 3 cioccolati.

Vi ricordiamo infine che per ogni uovo acquistato (a partire da 500 grammi), la gastronomia milanese donerà una Colomba Peck alla Caritas Ambrosiana. Un piccolo gesto per far sentire la propria vicinanza e regalare un momento di conforto ai nostri concittadini che si trovano in difficoltà in questo periodo storico così particolare.
Possono essere acquistate nei tre negozi Peck di Milano – il Flagship di via Spadari 9; Peck CityLife in Piazza Tre Torri; Peck Porta Venezia in via Salvini 3 (Metro Palestro) – oppure online, sull’e-commerce di Peck (https://delivery.peck.it/) nella sezione dedicata alla Pasqua.

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Indetta gara per affitto di tre negozi in Galleria Vittorio Emanuele II

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All’asta tre vetrine del “Salotto di Milano”

 Altri tre spazi all’asta in Galleria Vittorio Emanuele II. Si tratta dei negozi di Piazza Duomo 21 (ex vetrina a insegna Ruggieri), e di due altre vetrine nel corso centrale del “Salotto”, (rispettivamente ex Mejana ed ex Zadi). La gara prevede la presentazione, entro il 13 maggio 2021, delle offerte economiche e di quelle tecnico-commerciali.

“Il percorso di valorizzazione della Galleria non si ferma”, dice l’assessore al Demanio, Roberto Tasca, che aggiunge: “Si intravedono segnali della ripresa di interesse da parte di numerosi settori economici e siamo fiduciosi di poterci allineare con le attese di ripresa per tutto il commercio cittadino. Siamo convinti che la Galleria tornerà ad essere il Salotto che siamo stati abituati a conoscere in questi ultimi anni”.

Per il negozio di Piazza Duomo 21 di 47 mq la base d’asta è di 136.291 euro di canone annuo. Per la vetrina (ex Zadi) si parte da 292.880 euro per 101 mq mentre per l’altra vetrina (ex Mejana) di 50 mq la base d’asta è di 144.990 mila euro.

Le categorie commerciali ammesse al bando sono l’abbigliamento, l’alta sartoria, gli accessori di design e pregio, la profumeria di lusso, l’arte e l’antiquariato, l’arredamento e l’illuminazione d’autore. Ma anche la tecnologia multimediale, i prodotti farmaceutici, la gioielleria e le gallerie d’arte.

Dei 100 punti complessivi in palio per stilare la graduatoria della gara, 60 sono riservati all’offerta tecnica. Si tratta di valutare la qualità e l’eccellenza delle proposte commerciali. Tra i requisiti richiesti ci sono il pregio e prestigio dell’attività commerciale, nel campo del made in Italy o internazionale, la qualità estetica del progetto in relazione alla funzionalità degli ambienti e degli arredi e infine le fasce orarie di apertura al pubblico. Sono invece 40 i punti in palio per l’offerta economica.

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Basta Dad : riaprite le scuole e le lezioni in presenza, proteste e manifestazioni anche in piazza Duomo

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La Rete Nazionale “Scuola in Presenza”per il giorno 21 marzo si è svolta una manifestazione nazionale in 13 regioni d’Italia per chiedere a gran voce la riapertura delle scuole.

Ad un anno dall’inizio della pandemia, le Istituzioni continuano a non riconoscere l’istruzione in presenza come diritto fondamentale ed essenziale, in violazione della Costituzione. La scuola, ci ricorda l’art. 34 della stessa, è “aperta a tutti” e tutti i giovani hanno diritto a un percorso di studi di qualità.

Gli studenti, e le loro famiglie, stanno ancora una volta pagando un prezzo altissimo, sia in termini di istruzione negata, sia a causa del danno psicologico e sociale imposto dall’uso prolungato della Didattica a Distanza e dell’obbligo innaturale all’isolamento.

Sconcertati dalla mancanza di presa di posizione del Governo su un tema fondamentale per il futuro del nostro Paese e preoccupati dalla crescente disuguaglianza sociale, la Rete Nazionale Scuola in Presenza” scenderà in piazza in maniera coordinata per chiedere il ripristino immediato della didattica in presenza per ogni ordine e grado d’istruzione.

Non tollereremo, in ogni caso, che si rimandi l’apertura oltre l’8 aprile ne’ che la  Didattica a distanza venga adottata come “soluzione” di lungo termine al problema della pandemia mentre altri paesi europei lottano per difendere l’istruzione in presenza.

ANCHE IN PIAZZA DUOMO

Una distesa di cartelle colorate, posate a terra davanti al Duomo di Milano, e il suono di decine di campanelle per chiedere di tornare a scuola in presenza, il prima possibile. Il mondo della scuola, insegnanti, genitori e alunni di ogni età, è sceso in piazza a Milano e in altre 34 città nell’ambito della manifestazione promossa dalla Rete Scuola in presenza per chiedere il ritorno in aula.

In piazza Duomo a Milano ragazzi e bambini, accompagnati dai genitori, hanno portato i loro zaini, su ogni cartella un messaggio per le istituzioni: “per il Governo i ragazzi non esistono”, “non possiamo più aspettare, la campanella deve suonare”, “questo zaino è pieno di rabbia”, “basta Dad”, per citarne solo alcuni. E poi un grande striscione “La salute parte dalla scuola” e tanti palloncini bianchi. Un bambino ha anche disegnato se stesso intento a seguire una lezione in dad e sopra di lui un drago sputa fuoco che rappresenta il premier.

Al suono di decine e decine di campanelle, agitati dalle mani dei manifestanti, la piazza di Milano ha chiesto di tornare in classe “perché la scuola si fa in presenza”. “Siamo stufi dell’inerzia delle istituzioni su questo tema ancora dopo un anno – ha spiegato Mario Pau, del comitato A Scuola – e vogliamo la garanzia immediata che a breve si torni alla didattica in presenza”.

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SPERANZA: ” il sistema dei colori per ogni regione è confermato anche dopo Pasqua”

ministro speranza vaccino
ministro speranza vaccino

SPERANZA: Tutta l’Italia dovrà fare i conti con la divisione a colori anche dopo il 6 aprile, data di scadenza del decreto legge attualmente in vigore, ossia quello del 12 marzo.

La situazione epidemiologica, sostengono gli esperti, non consente di abbassare la guardia. Quindi dopo Pasqua non ci sarà un liberi tutti nonostante la situazione epidemiologica a livello nazionale dovrebbe essere tornata sotto la soglia di allerta alla luce delle restrizioni in vigore per quasi tutto il mese di marzo.

Coronavirus in Italia, il sistema a colori resterà in vigore anche dopo il 6 aprile

Parlando a microfoni de la Stampa, il ministro della Salute Roberto Speranza ha difeso il sistema a colori e ha anticipato che sarà confermato anche dopo il 6 aprile.

“La scelta è stata confermata dagli ultimi decreti del governo e credo sia la più efficace a rendere le misure proporzionali alla differente situazione epidemiologica dei territori. Per cui sì, sarà confermata”.

I nodi da sciogliere

Pur mantenendo il sistema a colori, il governo potrebbe procedere con una significativa revisione delle regole. Alla fine del mese di marzo l’esecutivo dovrà confrontarsi nuovamente sul divieto di spostamento tra le Regioni. Molto probabilmente il divieto sarà prorogato per altri 15 o 20 giorni nella speranza che possa essere almeno parzialmente revocato entro la fine del mese di aprile.

Inoltre dopo il 6 aprile dovrebbe tornare la zona Gialla per le Regioni a basso rischio epidemiologico. Con il decreto del 12 marzo il governo ha deciso di abolire la fascia gialla per provare a piegare la curva dei contagi.

Con ogni probabilità il governo tornerà a confrontarsi sulla riapertura delle scuole. E a proposito di riaperture bisognerà parlare di bar e ristoranti, che con l’arrivo della Primavera e quindi con l’avvicinarsi dell’estate sperano di poter lavorare anche la sera.

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Una pastiglia per curare il Covid, Bassetti : inizieremo la sperimentazione di un nuovo farmaco antivirale

bassetti terza ondata 14022021
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“Siamo stati scelti, insieme ad altri sei centri italiani, per la sperimentazione di un nuovo farmaco antivirale contro il Covid che sembra essere molto promettente e potente”. L’annuncio   del professor Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del Policlino San Martino di Genova .

“Siamo pronti a partire con la sperimentazione con il ‘molnupiravir’ – spiega Bassetti – un farmaco che fino ad ora ha dimostrato una riduzione significativa della carica virale e che ha il grande vantaggio di essere disponibile in pastiglie, rispetto al ‘Remdesevir’ ha una facilità di uso maggiore anche a casa”.

Una possibile nuova opportunità per i malati Covid. “Speriamo di poterlo studiare presto – sottolinea Bassetti – noi ci siamo si parla della prima settimana di aprile come data di inizio, in questo modo confidiamo di avere dei dati pronti per la fine dell’estate in modo che possa essere approvato il prima possibile”.

Secondo studi d’oltreoceano ci sarebbero effetti nell’immediato. I dati di uno studio americano di fase 2 (su 200 pazienti non ospedalizzati), presentati al congresso Croi sugli effetti del farmaco dopo cinque giorni dalla somministrazione, evidenziano che la carica virale si era ridotta in tutti i pazienti che lo hanno ricevuto rispetto a chi ha avuto il placebo.

Vaccini: obiettivo è 500mila dosi al giorno. Speranza: “Ricominciare a correre”

Il grande lavoro di questi giorni permette di ricominciare a correre nelle vaccinazioni. Lo spiega il ministro della Salute Roberto Speranza, intervistato in apertura della Stampa, ricordando che con il dl Sostegni si mettono in campo 150 mila tra medici di famiglia, odontoiatri, pediatri, oltre a 19 mila farmacie dove vaccinarsi, e fino a 270 mila infermieri da coinvolgere.

Le dosi del vaccino Johnson & Johnson arriveranno in Italia nella seconda metà di aprile e in quel periodo l’obiettivo fissato è la somministrazione di 500mila dosi al giorno,  ha riferito Figliuolo, parlando con la stampa dopo la sua vaccinazione.

“In alcune regioni l’annullamento delle prenotazioni dei vaccini con AstraZeneca è stato del 20%, in altre del 10% e in altre ancora non c’è stato – ha aggiunto -. Quindi il differenziale e praticamente zero”. Il generale ha anche spiegato in merito alla campagna vaccinale che adesso “ci sarà un’accelerazione”.

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Coda record a Milano per ricevere cibo davanti alla sede di Pane quotidiano

coda pane quotidiano milano
coda pane quotidiano milano

 

Pane Quotidiano ONLUS è un’organizzazione laica, apolitica e no profit, fondata a Milano nel 1898. Il suo obbiettivo è quello di assicurare generi alimentari di prima necessità a chi ne ha bisogno; ogni giorno, gratuitamente.

Il racconto di stamattina del Corriere della Sera : C’è chi attende da solo in fila. Sono uomini, donne, anziani, italiani e stranieri. C’è chi è accompagnato dai figli. Qualcuno trascina il carrellino. Tutti hanno sul volto la mascherina.

La coda si allunga per decine di metri, risale viale Toscana e costeggia il Campus della Bocconi. È la Milano in difficoltà, centinaia di persone in fila davanti all’ingresso di «Pane quotidiano». Una folla moltiplicata dalla crisi economica dovuta alla lotta al virus.

Gente che ha bisogno di un aiuto, un pasto caldo, vestiti, la spesa. Scene che purtroppo sono ormai diventate routine in questi mesi di pandemia e che ogni sabato, in viale Toscana come in viale Monza, dove l’associazione ha le sue sedi in città, registra picchi di affluenza.

 

 

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COVID: Quanto guadagnano i virologi ospiti in TV?

L’arrivo del Covid-19 in Italia ha determinato un drastico cambiamento per la vita di milioni di persone, e per la stragrande maggioranza di loro di certo non si è trattato di un miglioramento, in nessun ambito.

L’emergenza Coronavirus, quanto meno questo tipo di gestione dell’emergenza, ha da una parte colpito duramente decine di migliaia di attività commerciali, messo in ginocchio interi settori e relativi comparti, basti pensare alla ristorazione o al turismo, ed ha agevolato per contro le imprese che lavorano nell’e-commerce, tra cui spicca Amazon, che ha visto una crescita non indifferente proprio con l’arrivo del Covid.

In questo clima di costante allarmismo, in questa Italia ostaggio di una sorta di ipocondria collettiva, non potevano che trovare spazio nelle più disparate trasmissioni in Tv, i virologi che condividono questa scelta narrativa. Molto meno spazio trovano invece i vari esperti che si pongono in modo critico, che offrono una prospettiva diversa e meno allarmista.

Tra i virologi più ospitati nelle varie trasmissioni televisive troviamo infatti Roberto Burioni, Ilaria Capua e Massimo Galli, nomi che la stragrande maggioranza degli Italiani non aveva mai sentito prima, e volti fino alla comparsa del Covid sconosciuti ai più.

Ora però, chi di loro più chi meno, hanno conquistato il loro spazio nelle trasmissioni televisive, ma al di là della popolarità, quanto guadagnano questi virologi per le loro apparizioni in Tv? In genere è previsto il riconoscimento del cosiddetto gettone di partecipazione, ma il suo importo tende a variare molto a seconda dei casi.

Inoltre non è facile stabilire con precisione quanto prende un esperto per un suo intervento in televisione, questo anche per via del fatto che spesso parte del compenso può essere considerato il fatto stesso di aver ottenuto una certa visibilità. La partecipazione ad una trasmissione in tv come esperto nel proprio campo di competenza può infatti essere un trampolino di lancio.

Di solito però vi è anche un compenso in denaro, il riconoscimento del gettone di presenza, come per Roberto Burioni e Ilaria Capua, due dei volti che hanno avuto la maggior visibilità mediatica da quando è iniziata la pandemia di Covid-19.

Secondo le analisi riportate da diverse testate Roberto Burioni riceverebbe un cachet soppesato al tipo di intervento in trasmissione, con in aggiunta un gettone di presenza conferito da Officina (società che produce il programma di Fazio, di cui il conduttore è anche socio).

Un’indagine di Panorama ha portato a scoprire, tramite l’agenzia di comunicazione Elastica (che gestisce le partecipazioni di Burioni), come la scelta di partecipare o meno dietro compenso da parte del virologo si leghi anche alla sovrapposizione di impegni e richieste.

In parole povere, vincerebbe il miglior offerente: un determinato compenso potrebbe convincere il virologo a partecipare a un evento o trasmissione rispetto a un altro impegno ma non si escludono totalmente partecipazioni gratuite disinteressate da un’eventuale cachet. Informazioni da prendere con le pinze e che non permettono di quantificare con precisione un vero e proprio cachet.

Il Codacons ha però analizzato un possibile conflitto di interessi per Roberto Burioni, basandosi sulla Pomona ricerca SRL, società di ricerca che si lega a rapporti di lavoro con grandi multinazionali addette allo sviluppo di farmaci e vaccini.

Quanto guadagna Ilaria Capua in TV

Sul fronte Sky e La7 è diventato molto noto il nome, e il volto, di Ilaria Capua, virologa, ricercatrice ed ex deputata di Scelta Civica.

È sempre Panorama a riportare le parole dell’agente di Ilaria Capua che godrebbe di precisi cachet per i suoi interventi TV:

per un contributo di 10 minuti su Skype o attraverso lo studio televisivo dell’università ci si attesta intorno a 2.000 euro più Iva. Non andiamo a minutaggio ma se si chiede una presenza di 10 minuti non può essere di un’ora, altrimenti la fee sale

Quanto guadagna Massimo Galli in TV

Critico e lontano da cachet stellari Massimo Galli, che ha sottolineato in diverse occasioni la sua partecipazione disinteressata dal fattore economico in TV.

Massimo Galli, direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha respinto i dubbi circa la sua partecipazione in TV legata a un gettone di presenza:

Il sottoscritto non ha mai avuto nessun tipo di retribuzione per nessun tipo di intervento in televisione o su altri media”.

Diventato uno dei volti TV più conosciuti tra gli esperti in questa pandemia, Galli conferma la sua partecipazione gratuita a tutte le trasmissioni TV che lo vedono ospite.

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DECRETO SOSTEGNI 2021: come calcolare l’importo del contributo a fondo perduto

DECRETO SOSTEGNI: Il testo approvato il 19 marzo 2021 prevede un sistema differente rispetto alle precedenti edizioni dei ristori in favore delle partite IVA.

Nuovo metodo di calcolo dei contributi a fondo perduto del decreto Sostegni.

Per calcolare l’importo del contributo spettante, sarà necessario confrontare il fatturato medio mensile del 2020 rispetto allo stesso dato del 2019, ed applicare le percentuali previste dal decreto Sostegni, dal 20 al 60 per cento.

All’atto pratico, appurato che la perdita di volume d’affari nel 2020 è stata pari almeno al 30 per cento rispetto al 2019, e una volta verificato di non superare il limite di 10 milioni di fatturato in relazione al 2019, per il calcolo del contributo a fondo perduto bisognerà tener conto della perdita media mensile subita.

Una volta determinato il calo complessivo subito nel 2020 rispetto al 2019, sarà quindi necessario suddividere il risultato per 12. L’importo della perdita media mensile è la base sulla quale applicare la percentuale di contributo a fondo perduto fissata dal decreto Sostegno, in relazione allo “scaglione” dimensionale in cui ci si colloca.

Contributi a fondo perduto decreto Sostegni 2021: come calcolare l’importo

L’ultima versione del decreto Sostegni, in attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del testo definitivo, prevede che l’ammontare del contributo a fondo perduto debba essere calcolato in misura pari all’importo ottenuto applicando una percentuale alla differenza tra l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’ammontare medio mensile di fatturato e corrispettivi del 2019.

Il calcolo basato sulla perdita media mensile è stato introdotto al fine di evitare sperequazioni in merito all’importo spettante, alla luce delle differenti misure restrittive previste su base regionale e alla stagionalità delle singole attività.

Quel che ne risulta è però un aiuto che riesce a sopperire in maniera minima al calo registrato.

Prima di fornire alcuni esempi pratici su come calcolare l’importo del fondo perduto previsto dal decreto Sostegni, è bene fornire un riepilogo dei parametri d’accesso e delle percentuali di ristoro fissate dal provvedimento.

Il comunicato stampa diramato a margine del Consiglio dei Ministri del 19 marzo 2021 conferma la suddivisione dei beneficiari in cinque classi, sulla base del valore di ricavi e compensi registrati nel 2019:

  • 60 per cento per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100.000 euro;
  • 50 per cento per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 100.000 euro e fino a 400.000 euro;
  • 40 per cento per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400.000 euro e fino a 1 milione di euro;
  • 30 per cento per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
  • 20 per cento per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.

Per il calcolo della media mensile, i soggetti che hanno attivato la partita IVA dal 1° gennaio 2019 dovranno considerare i mesi successivi a quello di attivazione della stessa.

Per le startup, ossia per le partite IVA attive dal 1° gennaio 2020, l’importo riconosciuto ammonta a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi. In ogni caso, l’importo massimo spettante non può superare i 150.000 euro.

Sono queste le regole da considerare per calcolare l’entità del sostegno riconosciuto dallo Stato alle partite IVA danneggiate dalla crisi da Covid-19 e che hanno risentito delle restrizioni imposte per ridurre i contagi.

Accedono ai nuovi contributi a fondo perduto le partite IVA che hanno registrato una perdita media di fatturato mensile nel 2020 rispetto al 2019 pari almeno al 30 per cento. Parametro che non dovrà essere considerato per le attività avviate dal 1° gennaio 2019.

Di contro, restano fuori dal nuovo strumento di sostegno i soggetti che cesseranno o avvieranno l’attività dopo la data di entrata in vigore del decreto, gli enti pubblici e gli intermediari finanziari e le società di partecipazione di cui all’articolo 162-bis del TUIR.

Come calcolare i contributi a fondo perduto del decreto Sostegni 2021: esempio pratico

Prendiamo quindi due diverse casistiche, per fornire un esempio pratico delle regole di calcolo dei nuovi contributi a fondo perduto.

Il primo esempio riguarda un titolare di partita IVA che nel 2019 ha registrato un totale di fatturato pari a 60.000 euro, ridotto a 30.000 euro nel 2020.

La differenza complessiva di fatturato ammonta a 30.000 euro, superando quindi lo “scoglio” della perdita minima del 30 per cento prevista dal decreto Sostegni.

Prima di applicare la percentuale di fondo perduto prevista per la propria classe di ricavi e compensi, bisognerà suddividere il dato della perdita totale di fatturato per i 12 mesi dell’anno.

La perdita media mensile registrata nel 2020 rispetto al 2019 è pari in questa fattispecie a 2.500 euro.

Applicando la percentuale di fondo perduto spettante (60 per cento) alla perdita media mensile (2.500 euro), l’importo spettante che ne risulta ammonta a 1.500 euro.

Prendiamo come secondo esempio un’attività che si colloca, invece, nella fascia di ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro, con percentuale di fondo perduto spettante pari al 30 per cento della perdita media mensile.

Una partita IVA con fatturato totale nel 2019 di 2 milioni di euro, e di 1,2 milioni di euro nel 2020, percepirà un contributo a fondo perduto pari a 20.000 euro, considerando che il totale della perdita registrata è pari a 800.000 euro e che la media mensile della stessa è di 66.667 euro circa.

Quel che appare evidente, sulla base dei due esempi sopra riportati, è che gli ulteriori 11 miliardi di risorse stanziati per i nuovi contributi a fondo perduto non riusciranno a compensare in misura rilevante il danno economico causato dalla pandemia.

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MILANO – SANREMO : le vie chiuse al traffico per la manifestazione ciclistica

Sanremo11
Sanremo11

 

Sabato 20 marzo si terrà la 112ª edizione della Milano – Sanremo, grande classico del ciclismo italiano. Il passaggio dei corridori interesserà diverse strade, che subiranno delle temporanee chiusure al traffico, e diverse linee dei mezzi pubblici, che verranno deviate per permettere il passaggio della corsa.

Di seguito il percorso: la partenza è prevista per le 09.40 da piazza Castello. Poi si proseguirà attraverso via Beltrami, Foro Buonaparte, piazzale Cadorna, via Carducci, via De Amicis, via Molino delle Armi, Corso Italia, Piazzale di Porta Lodovica, via Teulie’, via Castelbarco, via Bazzi, via Lampedusa, via Valla, piazza Agrippa, via Medeghino, piazza Abbiategrasso, via dei Missaglia, via Boifava, via della Chiesa Rossa. Da lì la partenza della corsa in direzione di Sanremo.

Elenco delle deviazioni di tram e autobus.

 

LA DIRETTA TV

La gara sarà trasmessa in diretta tv sia su Eurosport 1 sia sui canali Rai. Imponente lo sforzo della tv di Stato. Per la prima volta nella sua lunghissima storia, cominciata nel 1907, la Milano-Sanremo edizione 2021, sarà infatti trasmessa sulla Rai in diretta integrale, dal primo all’ultimo metro. Il collegamento comincerà alle 9.15, su Raisport SD (canale 58 del digitale terrestre), per proseguire poi su Rai2, dalle 14, per l’ultima parte della corsa, che prenderà il via dal Castello Sforzesco di  Milano alle 10 e si concluderà, dopo 299 chilometri, sul traguardo di via Roma, a Sanremo. La telecronaca sarà di Andrea De Luca e Stefano Garzelli, con Beppe Conti, nella prima parte di gara, di Francesco Pancani e Alessandro Ballan, con gli interventi dalle moto in corsa di Marco Saligari e Umberto Martini.

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