27.1 C
Milano
martedì, Agosto 19, 2025
Advertisement

A Milano ha aperto Mezè: ristorante libanese le cui ricette sono firmate da Maradona Youssef

EFB4CF1E C942 4DBD 99C7 970501E7DAC5
EFB4CF1E C942 4DBD 99C7 970501E7DAC5

Mezè, ristorante libanese ha aperto a Milano

Mezè è uno degli ultimi locali che ha aperto in zona Piazza Risorgimento a Milano.

Sebbene la cucina libanese non sia una novità a Milano visto che esistono alcuni ristoranti, Mezè si presenta in veste più attuali e con un format molto particolare: tutti i piatti sembrano degli antipasti.

Il progetto Mezè è frutto dell’imprenditrice Costanza Zanolini del gruppo Seguilabocca, e dell’incontro con Maradona Youssef, seminfinalista della 5° edizione di Masterchef.

Da Mezè, il pasto è vissuto come un momento di convivialità, un rito nel quale a tavola vengono portati diversi piatti da condividere e per assaggiare assieme a cose diverse.

Lo stesso nome “Mezè” in arabo significa antipasto, le cui ricette autentiche del Libano vengono proposte al pubblico come un viaggio di assaggi da condividere.

Oltre ai falafel, all’hummus e al babaganush, Mezè propone un’offerta gastronomica che unisce la tradizione culinaria autentica delle case libanesi, la cultura dello street food e l’esuberanza e la contemporaneità del cosmopolita Maradona.

Le parole dello chef Maradona: “In Libano mangiare è un atto comunitario. Per noi il momento del pranzo, soprattutto la domenica, è un vero rito: si mangia tutti insieme, si portano a tavola tanti piattini da condividere per assaggiare cose diverse. Mangiare non è mai un atto individuale. La cucina libanese in Italia non è ancora molto conosciuta e ci sono pochi indirizzi dove poter fare un’esperienza gastronomica completa e quanto più autentica. I piatti proposti in menu sono quelli che si mangiano nelle nostre case, interpretati con un approccio moderno. Pensiamo a limone, cipolla e aglio, grandi protagonisti nella cucina libanese, ovviamente non possono mancare nei miei piatti, ma li inserisco con escamotage che rendono i sapori più delicati, ad esempio trasformando questi ingredienti in polveri o lavorandoli con il metodo dell’estrazione per poi creare oli”.

 

Advertisement

Jorge Pardo in mostra alla Galleria Gió Marconi

IMG 9500 e1648652520577
IMG 9500 e1648652520577
Fino al prossimo 9 maggio 2022 alla Galleria Gió Marconi sarà visibile la mostra dell’artista cubano Jorge Pardo. In mostra quattro grandi opere su carta, quattro dipinti incisi e una serie di nuove lampade. Un mix che evidenzia la posizione dell’artista al limite tra pittura e scultura, architettura e design, artigianato e produzione digitale.

Jorge Pardo alla Galleria Gió Marconi

In questa nuova serie di dipinti esposti Galleria Gió Marconi in via Tadino 20, Pardo crea piani di colore che emergono e svaniscono producendo forme che si intersecano e si sovrappongono tra loro. Le sue opere sono combinazioni di immagini, prima stratificate digitalmente, poi tagliate a laser su MDF, e successivamente dipinte a mano in acrilico.
Sono lavori che esplorano la tecnica della pittura stratificata sperimentata dall’artista nel corso della sua carriera, in cui i riferimenti e il materiale di partenza sono una fusione di fotografie personali, in particolare il lussureggiante giardino della sua casa messicana, opere del passato sue o di altri artisti, come Claude Monet o Willem de Kooning. Tutti questi strati – generalmente dai due ai sette per dipinto – arrivano a coesistere uno accanto all’altro. Queste opere, sebbene apparentemente astratte, rappresentano una moltitudine di memorie sovrapposte, paragonabili a un personale scavo archeologico dell’artista. Gli oggetti che ne derivano sono ibridi tra pittura e scultura, e raccontano il suo stile colorato, massimalista ed eclettico.
Anche nei disegni l’artista mescola foto di famiglia e una vasta gamma di altre immagini che evocano l’ambiente culturale dei suoi anni di formazione. Come nei suoi dipinti, Pardo trasforma i disegni in semiastrazioni strutturate dai colori abbaglianti, ridimensionando, sovrapponendo e colorando i materiali originari al computer. Dopo averle tradotte in grafica vettoriale, le immagini vengono stampate su carta cotone Fabriano e colorate manualmente a matita.
Sebbene a volte appaiano immagini riconoscibili – come un fiore o un volto – l’effetto complessivo dei disegni ha a che fare con le emozioni e l’atmosfera che i colori e le forme evocano nello spettatore.
Allo stesso modo anche le lampade che completano la mostra sono realizzate a partire da un sistema modulare in più parti. Costruite in legno di betulla, alluminio e fogli di plastica riciclata, successivamente dipinti con vernici ad alcool, ogni lampada è composta da più strati e vari elementi che, assemblati uno ad uno, diventano l’oggetto finale. Il profilo imponente delle lampade da parete scopre e rivela la struttura stratificata dell’opera, che ricorda la forma di un alveare.
Advertisement

Benvenuti a Villa Arconati: domenica 3 aprile riapre la villa delle meraviglie

giardino villa arconati 2
giardino villa arconati 2

Dopo due anni di restrizioni, la bellissima Villa Arconati riapre finalmente al pubblico e sarà visibile in ogni sua parte. Appuntamento a domenica 3 aprile 2022.

Riapre Villa Arconati

La piccola Veirsailles di Milano e il suo giardino monumentale con una grande novità: la rassegna Agenda 2030. 17 appuntamenti tra conferenze, concerti e spettacoli tutte a tema sostenibilità.

Ovviamente questa non sarà l’unica novità di uno dei luoghi più amati da milanesi e non. Cambia infatti il percorso di visita che è stato rinnovato e diventa sempre più ampio. La durata è di circa 90 minuti durante i quali si scopriranno le meraviglie, la storia, i segreti e i dettagli di Villa Arconati.

La villa sarà aperta tutte le domeniche, dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).

 

Advertisement

Allestita al Monumentale l’opera “Lullaby” di Maurizio Cattelan

51971242144 76d92d0ff1 c
51971242144 76d92d0ff1 c

In concomitanza con Art week 2022, Comune di Milano, Museo del Novecento e Cimitero Monumentale presentano il progetto di Maurizio Cattelan “Ninna nanna”. Dal 30 marzo al 6 novembre 2022, “Lullaby”, opera di Maurizio Cattelan realizzata nel 1994, sarà allestita nella sala del Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale. Al termine dell’esposizione l’opera, di proprietà di Cattelan, sarà donata alla città, entrando a far parte della collezione permanente del Museo del Novecento.

Lullaby di Cattelan al Monumentale

Il 27 luglio 1993 alle 23:34 un’autobomba mafiosa esplode a Milano. Nella strage di via Palestro perdono la vita cinque persone – i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Drissalle – e viene raso al suolo il muro esterno del Padiglione d’Arte contemporanea, progettato da Ignazio Gardella e aperto nel 1954.

Nei giorni successivi all’attentato Maurizio Cattelan recupera presso una discarica le macerie dell’edificio e realizza nei mesi successivi l’opera “Lullaby”, che viene esposta nel 1994 contemporaneamente alla prima personale all’estero dell’artista presso la Laure Genillard Gallery di Londra e in una collettiva al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris.

Nella versione di Londra una parte dei detriti è raccolta in un borsone da viaggio blu, simile a quello utilizzato per raccogliere il materiale delle demolizioni, ma che allo stesso tempo ricorda le borse utilizzate negli ospedali per trasportare la biancheria contaminata; nella versione parigina, oggi presentata a Milano per la prima volta, i resti del Pac vengono invece raccolti in 40 sacchi di plastica bianca stoccati su due pallet.

Particolarmente significativa per la storia di Milano e per i Musei Civici, l’opera, grazie alla collaborazione fra Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Servizi Civici e Generali, viene oggi per la prima volta presentata a Milano. Riacquistata dall’artista proprio per poterla donare alla città di Milano, Lullaby verrà donata al Museo del Novecento.

Advertisement

Out of order: i collages dell’artista Ucraina Louise Nevelson alla Galleria Gió Marconi

IMG 9498 e1648650582578
IMG 9498 e1648650582578

Negli spazi di via Tadino 15 la Galleria Gió Marconi ospita la mostra dei collages dell’artista ucraina Louise Nevelson. Out of Order sarà visitabile fino al 29 luglio 2022.

Out of order alla Galleria Gió Marconi

L’esposizione celebra il lavoro dei collages di Louise Nevelson, tutti realizzati a partire dagli anni Cinquanta. L’artista, forte della lezione cubista appresa durante i viaggi in Europa, realizza le sue opere combinando supporti lignei e cartacei e ottenendo originali esiti prospettici. I materiali utilizzati sono tutti provenienti dalla sua stessa casa e dal suo studio. L’artista celebra infatti un approccio ecologico: ogni elemento della casa veniva riciclato sotto forma di scultura.

Attraverso un’indagine attenta dei suoi collages, il progetto espositivo OUT OF ORDER evidenzia che il modello fondamentale del linguaggio artistico di Nevelson non era onnicomprensivo. Nevelson ha infatti prodotto gruppi coerenti di opere basandosi su elementi formali vicini alla sua ricerca artistica come specifici materiali, strategie e questioni formali. Come lei stessa ha dichiarato in più occasioni, “il modo in cui penso è il collage”.

Advertisement

Manuel Agnelli, le date del Tour Estivo. C’è anche Sesto San Giovanni

manuel agnelli biglietti 2022 tour
manuel agnelli biglietti 2022 tour

Dopo aver annunciato lo spostamento all’aperto delle date di Roma e Milano, MANUEL AGNELLI conferma nuovi concerti che si terranno la prossima estate. Il Tour 2022 vedrà l’artista esibirsi dal vivo in molte altre città.

Dopo il recente cambio di location e rinvio a luglio delle date in programma per il prossimo maggio a Milano e Roma, Manuel Agnelli ha mantenuto la promessa fatta ai fan, tornando sui social per raccontare l’uscita di nuove date per il tanto atteso calendario di concerti estivi.

Sono ben 14 gli appuntamenti finora in fissati per il Manuel Agnelli Tour 2022 che partirà il prossimo giovedì 7 luglio dal Flower Festival di Collegno e proseguirà fino alla grande festa finale del 9 agosto al Kascignana Music Fest di Castrignano Dei Greci (LE), salvo nuovi aggiustamenti. Ecco il calendario completo del Manuel Agnelli Tour 2022:

  • Giovedì 7 luglio 2022 – Collegno (TO), Flowers Festival
  • Martedì 12 luglio 2022 – Pistoia, Pistoia Blues
  • Giovedì 14 luglio 2022 – Bologna, BOtanique
  • Venerdì 15 luglio 2022 – Fermo, Villa Vitali
  • Domenica 17 luglio 2022 – Gardone Riviera (BS), Anfiteatro Del Vittoriale
  • Martedì 19 luglio 2022 – Roma, Villa Ada
  • Giovedì 21 luglio 2022 – Genova, Balena Festival
  • Venerdì 22 luglio 2022 – Padova, Parco della Musica
  • Sabato 23 luglio 2022 – Assisi (PG), Riverock Festival
  • Lunedì 25 luglio 2022 – SESTO SAN GIOVANNI, Carroponte
  • Mercoledì 27 luglio 2022 – Gradisca (GO), Castello
  • Venerdì 29 luglio 2022 – Matera, Matera Sonic Park
  • Venerdì 5 agosto 2022 – Donnafugata (RG), Castello Di Donnafugata
  • Martedì 9 agosto 2022 – Castrignano Dei Greci (LE), Kascignana Music Fest

L’annuncio del tour estivo di Manuel Agnelli arriva dopo il nuovo dpcm emanato da parte del Governo Italiano con tutte le rinnovate regole in fatto di eventi pubblici e concerti al tempo del Covid-19, secondo il quale, a partire dal prossimo 1 maggio, la capienza di stadi e palazzetti può tornare al 100%, con abbandono del distanziamento, delle mascherine e del Green Pass per l’accesso.

Come raccontato dallo stesso cantante sui social, i biglietti per partecipare agli eventi musicali in programma, sono disponibili da martedì 29 marzo 2022 su Ticketone e presso tutti gli altri circuiti e punti vendita autorizzati.

MANUEL AGNELLI TOUR 2022, LA PROBABILE SCALETTA DEI CONCERTI

APPROFONDIMENTO

Manuel Agnelli, il debutto da solista con due brani per Diabolik

Il noto giudice di X-Factor nonché frontman e voce degli Afterhours, si esibirà in concerto con il meglio della sua discografia, a rappresentanza del panorama rock e alternativo italiano. In scaletta ci saranno quindi (e quasi sicuramente) tutti i più grandi e conosciuti successi accanto alla sua storica band, così come i nuovissimi progetti di Manuel Agnelli da solista, tra i quali gli inediti La profondità degli abissi e Pam Pum Pam, composti e pubblicati lo scorso dicembre come colonna sonora del film Diabolik.

Advertisement

Mileva, la moglie-scienziata di Einstein al Pacta Salone

mileva
mileva

Mileva, la moglie-scienziata di Einstein al Pacta Salone

Dal 30 marzo al 3 aprile 2022, al Pacta Salone, Ksenija Martinovic e Mattia Casson mettono in scena Mileva, con la drammaturgia di Federico Bellini e la consulenza scientifica di Marisa Michelini dell’Università di Udine.

Sovente le cronache hanno messo le donne in secondo piano, accendendo i riflettori quasi sempre sulle figure maschili; questo è stato causa di piccole-grandi discriminazioni di genere.

La figura di Einstein come massimo scienziato del secolo scorso è nota, non solo al mondo scientifico, ma anche alla gente comune. Quasi tutti invece sconoscono la figura di Mileva Marić, prima moglie dello scienziato e madre di suoi tre figli.

Mileva fu la prima donna ad essere ammessa nel 1896 al Politecnico di Zurigo, insieme ad altri quattro ragazzi tra cui Albert Einstein.  Qui si interessa alla teoria della cinetica dei gas, ambito che le permette di integrarsi con le idee di Einstein, suo compagno di studi a Zurigo. Nel 1903 i due si sposano ed è proprio questo uno dei periodi più fecondi dello scienziato che nel 1915 pubblicherà la teoria della Gelatività generale.

E’ probabile, che Milena sia intervenuta nell’elaborazione di qualche teoria, compensando con la sua sistematicità l’approccio discontinuo seppur ricco di idee di Einstein. Tra l’altro è noto che lo scienziato avesse qualche difficoltà con la matematica e la moglie, ai tempi del Politecnico, gli correggeva gli appunti di matematica.

Qualcuno suggerisce che il lavoro a tempo pieno di Albert all’Ufficio Brevetti, otto ore al giorno per sei giorni alla settimana, non gli avrebbe lasciato troppo tempo per elaborare le sue idee. D’altronde Einstein in alcune lettere private, usa il plurale parlando del procedere delle sue teorie.

Sfogliando giornali, libri e navigando sul web un’attrice raccoglie frammenti di una storia a lungo taciuta, ricostruendo come un puzzle la biografia di una donna-scienziata che non è mai salita agli onori della scienza.

 

Advertisement

Fine stato d’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile 2022?

green pass 1
green pass 1

Fine stato d’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile 2022?

Dal 1° aprile 2022 cesserà lo stato d’emergenza legato al covid. Ma cosa cambierà a partire da quella data?

Il green pass non servirà più per accedere negli uffici pubblici o in banca, così come per entrare nei negozi o per andare dal parrucchiere.

Stop al certificato verde per accedere sui mezzi, nei musei, nei centri termali e culturali e nei ristoranti all’aperto.

Il green pass rimane ancora obbligatorio per accedere nei luoghi di lavoro, almeno fino al 15 giugno, ma dal 1° maggio non servirà più nessun Qr Code (che attesta il vaccino, la guarigione o il tampone negativo anti-Covid) per entrare a lavoro.

Le mascherine continuano ad essere obbligatorie al chiuso, ancora per un mese e potranno essere utilizzare anche quelle chirurgiche.

Da aprile cambieranno le regole di quarantena per cui, solo chi è infetto dovrà continuare ad osservarla, ma non i contatti più stretti.

Continua ad essere obbligatorio indossare la mascherina FFP2 per chi è entrato in contatto con una persona positiva.

Anche se le restrizioni stanno per essere allentate, è importante osservare prudenza poichè la variante Omicron galoppa in tutta Italia.

Advertisement

Nft: Digital Art Exhibition: installazione pubblica di arte digitale

149869
149869

Nft: Digital Art Exhibition all’interno della Milano Art Week 2022

Da venerdì 1 a domenica 3 aprile 2022 è in programma, in piazza Gae Aulenti a Milano, l’esposizione Nft: Digital Art Exhibition.

L’evento è inserito all’interno del programma della Milano Art Week 2022, ed è a cura di Art Innovation Gallery.

La mostra porta sui led wall e sulle grandi vele Led di Piazza Gae Aulenti le opere di più di 50 artisti digitali, provenienti da più di 15 paesi del mondo.

Durante la mostra, gli artisti dovranno reinventare gli spazi dei led wall e le forme plastiche delle vele, alte 7 metri per 12 di lunghezza.

L’obiettivo è di avvicinare sempre più persone al mondo dell’arte digitale, offrendo al pubblico un’esperienza fisica e virtuale allo stesso tempo.

Il tutto sarà accompagnato dalle più recenti e interessanti proposte della crypto art internazionale.

Advertisement

Il miglior hamburger gourmet d’Italia è lombardo: chi è il vincitore della Burger Battle 2022?

Pink Mango burger vincitore
Pink Mango burger vincitore

Burger Battle 2022: chi ha vinto?

Si è conclusa pochi giorni fa la 4° edizione di Burger Battle, il talent dedicato a selezionare il Re o la Regina dell’hamburger gourmet più buono d’Italia.

Burger Battle 2022 è stata vinta da Marisa Filippini Chef dell’Agorà Cafè di Salò (Brescia). La finalissima si è svolta il 28 marzo 2022 presso la Fiera di Rimini, durante Food&Beer Attraction, l’evento che riunisce in un solo appuntamento la più completa offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e tendenze per l’out of home.

Durante la finale, 6 chef hanno preparato dal vivo l’hamburger che maggiormente li rappresentava. I burger chef hanno affrontato due semifinali, ad aggiudicarsele sono state due donne.

Marisa Filippini di Salò con Mirty, un lady bun rosa con sesamo nero, 200 grammi di cervo, fonduta di bagoss, nocciole, coulis di mirtilli, insalata iceberg e maionese vegetale.

Sara Ritrovato di Catanzaro con Benvenuti al Sud, ha preparato un burger di podolica calabrese racchiuso in un bun ai cereali e farcito con bietole rosse dolci, caciocavallo silano piastrato, pancetta croccante, crema di patate e crema di peperoni, il tutto guarnito da una salsa relish e peperoncino di Soverato.

L’ultima sfida, Out of the Box, richiedeva di preparare un hamburger ideato al momento con almeno 3 ingredienti contenuti nella box.

A trionfare è stato il burger Pink Mango di Marisa Filippini, che ha utilizzato il suo affezionato lady bun rosa unendo in maniera impeccabile carne chianina 100% salsa remoulade, e arricchendo gli ingredienti principali con insalata iceberg, tomino, sale di Cervia, fichi caramellati e fette di mango.

Per provare le specialità della vincitrice di Burger Battle 2022 bisognerà recarsi a Salò in via Zane 4.

 

Advertisement

Musiche di Beethoven, Chopin e Brahms al Conservatorio con Saleem Ashkar

Saleem
Saleem

Saleem Ashkar esegue al pianoforte musiche di Beethoven, Chopin e Brahms al Conservatorio

Mercoledì 13 aprile 2022, alle ore 20:45, il prossimo appuntamento nel calendario della Società dei Concerti. Il pianista Saleem Ashkar alla Sala Verdi del Conservatorio propone brani del repertorio classico e romantico.

Programma

L.V. Beethoven – Sonata in do maggiore op. 2 n. 3

  1. Chopin – Ballata op. 47
  2. Brahms Due Rapsodie op. 79
  3. van Beethoven Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata”

 

Il pianista palestinese-israeliano Saleem Ashkar è nato nel 1976 a Nazareth e ha studiato alla Royal Academy of Music di Londra e all’Università di Musica di Hannover.

All’età di 22 anni, ha debuttato alla Carnegie Hall di New York. Tra i direttori con cui suona regolarmente ci sono Daniel Barenboim, Vladimir Fedoseyev, Lawrence Foster, Zubin Mehta e Sebastian Weigle. Saleem Ashkar si esibisce spesso come ospite delle più importanti orchestre internazionali.

 

Biglietti disponibili qui.

 

Advertisement

La Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler alla Scala con Riccardo Chailly

resurrezione
resurrezione

“Resurrezione” di Mahler alla Scala

Immancabile appuntamento col grande sinfonismo mahleriano, dal 30 Marzo al 3 Aprile 2022. Riccardo Chailly dirige l’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala nell’esecuzione di una delle più note e significative sinfonie di Mahler: la Sinfonia n.2 in do minore “Resurrezione” per soli, coro e orchestra.

Eseguita per la prima volta nel 1895, in essa si concretizza il genio innovatore del musicista che, in questa e nelle altre sue opere, porterà il sistema tonale al limite delle sue potenzialità. L’orchestra prevede un organico strumentale vastissimo, tra archi, fiati, percussioni, cui su aggiungono l’organo, le voci soliste (soprano e contralto) e un coro, per circa un’ora e mezza di ascolto musicale in cui si snodano i cinque movimenti della sinfonia.

L’utilizzo delle voci umane in una sinfonia, ha un precedente illustre nella Nona Sinfonia di Beethoven, e concretizza lo sforzo del compositore allorquando, esaurita la tavolozza musicale degli strumenti a sua disposizione, avverte la necessità di raggiungere nuove possibilità espressive attraverso lo strumento per antonomasia: la voce umana.

Sulla motivazione di questa sinfonia, lo stesso musicista fornì un chiarimento: essa cerca di fornire una risposta a domande che l’uomo si pone da millenni: “Perché esistiamo, esiste una vita oltre la morte?”. Questa impronta esistenzialista si intreccia con le tematiche che riguardano la fede e conferisce alla sinfonia una grande varietà di temi e di toni, dal sublime al tragico, dal tenero allo scherzoso, che raccontano il chiudersi della parabola della vita e del ritorno alla vita attraverso la “Resurrezione”.

 

Biglietti disponibili qui.

Advertisement

Piccole mosse per abbellire il proprio giardino

Piccole mosse per abbellire il proprio giardino milanoevents.it
Piccole mosse per abbellire il proprio giardino milanoevents.it

Se siete fra i fortunati che hanno a disposizione uno spazio verde all’esterno dell’abitazione, ma finora non avete speso soldi ed energie per abbellirlo, forse è arrivato il momento di mettersi all’opera. Non tutti infatti pensano da subito a valorizzare il proprio giardino, vuoi perché si tende prima a completare l’interno della propria casa secondo i propri gusti, vuoi perché non sapremmo nemmeno da dove cominciare. Sicuramente affidarsi a un garden designer per un progetto completo sarebbe da preferire, ma se non abbiamo la disponibilità economica e preferiamo fare da noi, ci sono molte soluzioni da cui partire, ad esempio inserire un elemento di design come delle fontane moderne ci aiuterebbe a dare un tocco di stile agli spazi esterni e sarebbe utile per avere un punto di accesso comodo all’acqua. Ma vediamo nel dettaglio alcune idee.

Saper sfruttare il verde nel modo giusto

Sembrerà scontato, ma la prima cosa da cui partire è proprio il verde. Avete mai sentito parlare di piante frangivento e fonoassorbenti? Se la risposta è no, sarebbe bene informarsi e sfruttare al meglio quelle che posseggono queste caratteristiche. Oltre a fornirci privacy dai vicini e abbellire il nostro giardino, ci sono tipologie di arbusti o alberi che ci aiutano ad assorbire i rumori che in genere troviamo fastidiosi. Così, se viviamo vicino a una strada trafficata, pensiamo a piantare come siepe ed elemento di confine una fila di piante alte e a foglia larga. Un tipico esempio è il lauroceraso che, una volta cresciuto, avrà foglie fitte e larghe che ci doneranno più tranquillità. Se abbiamo anche il problema dello smog invece, l’ideale sono le conifere a trama stretta come il Tasso comune. Se siamo in una zona aperta e ventilata ci servirà una pianta che cresca con rami fitti e flessibili, ottimale è la Tuia, una conifera che raggiunge grandi dimensioni. Con uno spazio più ampio però, sarebbe bene organizzare tre file di piante, una prima dietro più alta che ci doni completa privacy, una seconda composta da arbusti sempreverdi e una terza con piante fiorite più piccole che donino un tocco di colore al giardino e addolciscano lo stacco col prato. Vi sveliamo infine un ultimo trucco, se preferite avere una siepe difensiva, magari perché non vi piacciono recinzioni e mura di cinta, imbattibili sono l’Agrifoglio, il Berberis e la Pyracantha.

L’acqua aiuta a rilassarci, impariamo come utilizzarla

Un’altra alternativa per mitigare i suoni molesti è utilizzare l’acqua. Il semplice rumore del suo scorrere può aiutare a mascherarli, l’idea quindi di inserire una fontana nel nostro giardino sarebbe da valutare. Altra idea per chi ha un grande giardino è la creazione di un laghetto naturale con l’inserimento di piante acquatiche e pesci, sarebbe un ottimo modo per ricreare un piccolo angolo naturale dove sedersi a leggere un libro e ammirare la natura che fa il suo corso, potrebbe risultare anche un ottimo strumento educativo per i più piccoli. Ovviamente per la sua realizzazione avremo bisogno di una mano più esperta, ma nulla ci vieta con un po’ di impegno e studio di provare a realizzarlo poco alla volta da soli.

Advertisement

Maurizio Cattelan si “impicca” a Milano durante l’Art Week

Maurizio Cattelan Milano 1024x557 1
Maurizio Cattelan Milano 1024x557 1

Anche quest’anno, Maurizio Cattelan ha generato a Milano grande scalpore e discussioni: nella sua nuova opera, l’artista simula un suicidio tramite impiccagione.

Maurizio Cattelan si impicca in Casa Corbellini – Wassermann

Oggi, 29 marzo, si apre la mostra a Milano dedicata a Maurizio Cattelan.

L’esposizione celebra la trentennale carriera artistica di uno dei più discussi e irriverenti artisti del nostro tempo.

You (questo è il nome della mostra) ospita opere che mettono a nudo i paradossi della nostra società, approfondendo tematiche sociali e politiche intenzionalmente poco trattate.

Simboli del suo filone artistico sono i bambini impiccati in Piazza 24 Maggio, il gigantesco dito medio in Piazza Degli Affari, o la riproduzione in cera di Adolf Hitler mentre prega.

A questi lavori, oggi si aggiunge Cattelan stesso.
Una sua riproduzione in cera sta attualmente penzolando all’interno del bagno di Casa Corbellini – Wasserman, sede della Galleria Massimo De Carlo.

Il significato dietro l’opera di Cattelan a Milano

La nuova opera di Maurizio Cattelan si presenta come un uomo in giacca e cravatta, ben vestito, ma senza scarpe.
Nelle sue mani, un mazzo di fiori, e attorno al suo collo un cappio.

Ancora non è chiara la motivazione dietro all’opera.
Potrebbe significare il suicidio dell’artista, ovvero la fine della sua carriera.
Potrebbe essere una critica all’uomo aziendale contemporaneo, o la sconfitta di una persona di cui è stato rifiutato l’amore.

I significati dietro quest’opera potrebbero essere infiniti, ma è qui che risiede la genialità dell’artista.

You: la mostra a Milano dedicata a Maurizio Cattelan

Oggi l’esposizione You apre al pubblico, e durerà fino al 25 giugno.
L’ingresso alla mostra è gratuito, ma si potrà accedere solo da martedì a sabato, dalle ore 1100 alle ore 18:30.

La celebrazione della carriera trentennale di Maurizio Cattelan verrà ospitata per tutto il periodo sopracitato alla Casa Corbellini-Wassermann, situata in Viale Lombardia 17, nel quartiere Città Studi.

Advertisement

Nidi di legno apparsi sui palazzi di Milano: di cosa si tratta?

Nets Milano Foto Ig Tadashi Kawamata
Nets Milano Foto Ig Tadashi Kawamata

Cosa sono quei nidi di legno apparsi sui palazzi di Milano?

Sono in molti ad essersi domandati che cosa fossero quelle enormi strutture in legno apparse sulle facciate a Milano di via Monte Pietà.

Dietro tutto ciò c’è lo zampino di un artista giapponese, Tadashi Kawamata che ha una mostra dedicata dal 31 marzo al 23 luglio alla galleria Building di Milano.

Nests, ovvero “nidi” è la mostra costituita da 4 progetti site-specific: Grand Hotel et de Milan, Centro Congressi Fondazione Cariplo, Cortile della Magnolia e Palazzo di Brera.

Il nido è un tema dal forte carattere simbolico che l’artista ha cominciato ad indagare dal 1998, l’anno in cui le sue costruzioni, che spesso in passato avevano forme astratte, si sono visualmente avvicinate a raffigurare nidi di legno.

Il nido è un elemento architettonico primordiale e primitivo, la cui forma ottenuta con materiale naturale come il legno, aumenta il valore se messa a confronto con la costruzione su cui è realizzato.

“Il loro aspetto è elegante e delicato e rimanda a una sofisticata concettualità, le cui origini sono da individuarsi nella visione di una realtà in continuo movimento, transitoria, fluttuante e soggetta al passare del tempo. Un modo di concepire la vita che ha la sua fonte primaria nella cultura giapponese”.

Advertisement

“La Rivoluzione”: Enrico Ruggeri presenta il suo nuovo album

Enrico Ruggeri La Rivoluzione 1200x675 1
Enrico Ruggeri La Rivoluzione 1200x675 1

Enrico Ruggeri presenta il nuovo album intitolato “La Rivoluzione”

La Feltrinelli Duomo a Milano ospita Enrico Ruggeri, venerdì 8 aprile 2022 alle ore 18:30, per presentare il suo nuovo album “La Rivoluzione” (con firmacopie).

La Rivoluzione è una riflessione sulla sua generazione, una generazione che ha affrontano cambiamenti culturali e sociali, con racconti e suggestioni esaltati dall’inconfondibile timbro vocale di Enrico Ruggeri e dalla cura del suono in fase di registrazione.

Tutti i brani dell’album sono di Enrico Ruggeri, con la collaborazione di Andrea Mirò in “Gladiatore” e di Massimo Bigi in “La Rivoluzione“, “Non sparate sul cantante“, “Parte di me” e “Glam bang“.

L’artista celebra 40 anni di carriera ed ha scritto pezzi della musica italiana per se stesso, ma anche per grandi artisti.

Oltre all’attività di cantautore, affianca anche quella di scrittore, conduttore televisivo e radiofonico ed il presidente della nazionale cantanti.

L’ingresso all’evento è gratuito fino ad esaurimento posti.

Ricordiamo che il giorno successivo, il 9 aprile 2022, Ruggeri si esibirà in concerto a Milano.

 

Advertisement

La Passione secondo Giovanni: concerto gratuito al Duomo

Ensemble laBarocca duomo ok
Ensemble laBarocca duomo ok

Concerto con l’Ensemble laBarocca diretta da Ruben Jais

Mercoledì 13 aprile 2022, alle ore 18:00, la Passione secondo Giovanni di Bach, uno dei massimi capolavori della musica sacra di Bach, risuonerà tra le navate del Duomo.

Il genere musicale “Passione” identifica una rappresentazione sacra tipica dell’ambiente barocco tedesco del 17° secolo, eseguita nella Settimana Santa. Essa rappresenta in forma teatrale, estranea al servizio liturgico, la narrazione del Vangelo sulle ultime fasi della Vita di Gesù.

Bach scrisse diverse Passioni, ma ne sono pervenute complete solo due: la Passione secondo Giovanni e la Passione secondo Matteo.

La Passione secondo Giovanni per soli, coro e orchestra, fu eseguita la prima volta il Venerdì Santo del 1724 e si rifà ai capitoli 18 e 19 del Vangelo secondo Giovanni: l’arresto, la partecipazione della folla alla sua condanna, la crocifissione, la morte e la deposizione nel sepolcro.

Alla narrazione evangelica si aggiungono 11 corali e una decina di arie che non sono strettamente attinenti allo svolgersi della vicenda. La Passione di Giovanni è più teologica e meditativa, al contrario della Passione di Matteo, più drammatica e di più imponenti dimensioni.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti e nel rispetto delle norme anti Covid.

Advertisement

Honegger, Mozart e Beethoven all’Auditorium di Milano

9466 98220
9466 98220

Venerdì 1° aprile e domenica 3 aprile, un programma musicale a cavallo di 3 secoli all’Auditorium di Milano.

In programma

Arthur Honegger, Pacific 231 (Mouvement Symphonique)

Wolfgang Amadeus Mozart, Concerto per due pianoforti e orchestra in Mi bemolle maggiore K 365

Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 3 in Mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica”

 

L’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi è diretta da Thomas Guggeis.
I fratelli Lucas & Arthur Jussen Pianoforti.

Honegger era un grande amante dei treni a vapore e scrisse il suo brano (datato 1923) in onore alla locomotiva francese “Pacific n. 231”. La musica non vuole imitare i rumori della locomotiva, ma è la trasposizione delle impressioni visive e uditive nella struttura musicale. All’inizio, al respiro tranquillo della macchina a riposo, segue lo sforzo dell’avviamento per trascinare i pesanti vagoni e il progressivo aumento di velocità sino a quando l’intero treno è lanciato alla massima velocità nel cuore della notte.

Il concerto per due pianoforti, composto nel 1779, ha più un carattere intimistico e familiare che sinfonico; in esso i due solisti sono direttamente contrapposti in un discorso dialettico con solo un leggero apporto da parte dell’orchestra.

La grandiosa Sinfonia n.3 “Eroica”, composta tra il 1802 e il 1804, è tra le più famose e significative composizioni di Beethoven. Inizialmente ispirata dalla figura di Napoleone Bonaparte, rappresenta un possente esempio della traduzione in musica degli eventi del suo tempo (rivoluzione francese), degli ideali libertari e dei conflitti morali che erano già stati oggetto della poesia e della filosofia tedesca, da Kant a Goethe a Schiller.

 

Biglietti disponibili qui.

Advertisement

Ariadne auf Naxos di Richard Strauss alla Scala di Milano

080 k65a2068
080 k65a2068

Ariadne auf Naxos di Richard Strauss

Dal 15 aprile al 3 maggio 2022 andrà in scena alla Scala di Milano “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss, una coproduzione Wiener Staatsoper con Salzburger Festspiele. L’Orchestra del Teatro alla Scala è diretta da Michael Boder, regia di Sven-Eric Bechtolf.

Ariadne auf Naxos (Arianna a Nasso) è un’opera in un atto con un prologo di Richard Strauss, su libretto di Hugo von Hofmannsthal. La sua versione finale fu presentata per la prima volta nel 1916. L’opera è un esempio di teatro nel teatro, in cui il dramma mitologico e la commedia dell’arte si fondono e convivono in un’unica rappresentazione.

Nella Vienna del 18° secolo un ricco signore vuole intrattenere i suoi ospiti con un’opera seria commissionata a un giovane musicista, Ariadne auf Naxos, in cui Arianna, disperata perché abbandonata sull’isola di Nasso da Teseo, trova infine nel dio Bacco l’amore.

 

Biglietti disponibili qui.

 

Advertisement

Ristoranti: tre nuove aperture da provare a marzo 2022

pexels skitterphoto 9315 scaled
pexels skitterphoto 9315 scaled

Torna come sempre la nostra rubrica sulle nuove aperture da provare. Ecco quindi le tre aperture da provare a marzo 2022!

Dada in Taverna

Qui dove una volta vi era Taverna Moriggi sorge Dada in Taverna. Un locale moderno con cucina creativa e cocktail. Tra i piatti non poteva mancare il risotto Milano anni 80 con beurre blanc di Champagne e zafferano.

Dove: Via Morigi 8

Fresh Cut

Quando si tratta di Healthy food Milano ne è la regina. In centro a Milano ha aperto da poco un’insegna torinese divenuta nota per la sua offerta di insalatone da comporre secondo i propri gusti

Dove: Via Turati 26

Finger’s Arts

Al Teatro degli Arcimboldi arriva il sushi. Il nome stesso è un anagramma di Arte, Racconto, Teatro Sushi. Affacciato sul foyer è aperto dall’aperitivo alla cena al pranzo.

Dove: Viale dell’Innovazione 20

Advertisement
Milano
cielo sereno
27.1 ° C
28.3 °
26.8 °
58 %
4.1kmh
0 %
Mar
30 °
Mer
27 °
Gio
24 °
Ven
26 °
Sab
26 °