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mercoledì, Aprile 30, 2025
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Queen mania – Rhapsody al TAM

Queen mania - Rhapsody

Queen mania – Rhapsody al TAM

Lunedì 17 aprile 2023, alle ore 21.00, al Teatro degli Arcimboldi va in scena Queen Mania Rhapsody, uno spettacolo nello spettacolo dove video, musica e favola si intrecciano in un crescendo di emozioni, da A Night at the Opera a Wembley.

Una favola quella di Freddie e dei Queen fatta rivivere dalla penna di uno dei più prestigiosi autori italiani, dalla voce di Sonny Ensabella frontman dei Queenmania, il tributo più acclamato in Europa alla band inglese.

I Queenmania si rimettono in gioco espandendo i confini del concerto e confezionano Queenmania Rapsody, un nuovo spettacolo in cui la musica, le fascinazione visive, la narrazione convivono in una formula più teatrale, una vera rapsodia pop abitata da gatti, brutti anatroccoli, chitarre fatate, regine viziate e uno scrigno di canzoni che spaccano il cuore ad ogni nota, regalando l’illusione di poter vivere per sempre.

Diretti da Daniele Sala, i Queenmania fanno rivivere sul palco la leggenda di una band che ha scritto la storia del Rock e non solo.

Biglietti disponibili qui

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Angelo Duro in “Sono cambiato” al TAM

Angelo Duro

Angelo Duro in “Sono cambiato” al TAM

Sono Cambiato, è questo il titolo del nuovo spettacolo di Angelo Duro, che andrà in scena il 12, 16 e 20 aprile 2023 al TAM e che si preannuncia ancora più potente dei primi due, dove il comico raccontava e analizzava tutte le sue idiosincrasie dichiarando di avere un carattere di merda.

Adesso vuol far sapere di essere cambiato, di non essere più quello di prima. E qui vengono mille dubbi. In che senso sarà cambiato? Non sarà più scontroso, irriverente e polemico come prima? Sarà diventato più buono? Finalmente sorriderà?

Di certo, la notizia di questo suo cambiamento ha aumentato la curiosità degli spettatori, che adesso non aspettano altro di vederlo nel suo nuovo spettacolo.

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Arriva un nuovo Lego Store a Milano

Lego Store a Milano

Arriva un nuovo Lego Store a Milano

Venerdì 7 aprile, il Lego Store di Piazza Gae Aulenti dedicato ai famosissimi mattoncini aprirà i battenti e sarà il 25esimo in Italia e appunto il secondo nel capoluogo lombardo dopo quello di San Babila.

All’ingresso, verrà posizionato uno dei simboli più iconici della capitale economica italiana: il tram. Nello specifico, un modello costruito dall’artista Luca Petraglia con 2.050 mattoncini, per un peso di oltre 1,6 chili.

«Dopo Piazza San Babila, siamo felici di aprire il secondo Lego Store in centro a Milano. Ci permetterà di essere ancora più vicini alle famiglie e a tutti i fan del quartiere di Portanuova – ha dichiarato Rossana Mastrosimini, Channel director Lego certified stores West Europe -. Da sempre esploriamo nuovi modi per elevare l’esperienza in negozio. E allora, oltre al nuovo concept retail, che offrirà la possibilità di interagire con elementi digitali e fisici, ci sarà la possibilità di scoprire la nuova Lego Certified Store App e tutte le sue sorprese»

Il nuovo shop aprirà il 7 aprile, anche se verrà ufficialmente inaugurato il 14 aprile.

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Manzoni 150: presentato il programma degli eventi a Milano

Manzoni 150 anni

Manzoni 150 anni: tanti eventi per celebrare il famoso scrittore

Da maggio a dicembre, Milano celebra uno dei più grandi scrittori italiani, Alessandro Manzoni, con numerosi eventi in occasione dei 150 anni dalla morte dell’autore.

Milano, la sua città, lo ricorda con un palinsesto di eventi che coinvolgono le più importanti istituzioni culturali, dalla Biblioteca Nazionale Braidense, al Duomo, alla Casa del Manzoni.

Proprio l’abitazione di via Morone 1, oggi Centro studi e Casa Museo, dove lo scrittore visse con la sua famiglia dal 1813 fino alla morte, sarà il cuore pulsante delle iniziative con l’apertura gratuita, il 22 maggio, fino alle ore 22.

Sempre il 22 maggio, giorno della scomparsa, è previsto un ingresso gratuito fino alle ore 22:00 a Casa del Manzoni, deposizione della corona sulla tomba dello scrittore al Famedio, Requiem di Verdi eseguito dall’Orchestra Sinfonica di Milano in Duomo.

Dal 9 al 31 maggio, sotto la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, è prevista in Duomo la lettura integrale dei Promessi Sposi, dal lunedì al venerdì, dalle 18.45 alle 20. Con l’eccezione del 26 maggio, quando la lettura avverrà in piazza San Fedele, davanti alla chiesa tanto cara allo scrittore.

Tra le molte iniziative in calendario, Casa del Manzoni ospiterà in autunno due mostre, una dal titolo “Ove natura a sé medesma piace” sui paesaggi della Lombardia manzoniana e “Dialetti e lingue d’Italia nella Casa di Alessandro Manzoni”, mentre durante l’estate saranno promosse letture teatrali dell’opera e sulla figura dello scrittore.

Il programma dettagliato è visionabile qui

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Pasqua e Pasquetta al mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia

Mercatino Enogastronomico della Certosa

Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia

Il Mercatino Enogastronomico della Certosa (MEC) torna a giocare in casa in occasione di Pasqua e Pasquetta: domenica 9 e lunedì 10 marzo 2023, infatti, il farmers’ market della Certosa di Pavia riprende possesso dei suoi spazi per tornare a prender per la gola turisti e foodies con le eccellenze enogastronomiche dei suoi produttori.

Decine di produttori ed espositori animeranno l’area verde su cui si affaccia la Certosa (via del Monumento, Certosa di Pavia-PV) offrendo a golosi e turisti una carrellata di prodotti – tutti a filiera corta – come riso del Pavese, salame di Varzi, formaggi e salumi dell’Oltrepo’ e dolci come le offelle di Parona, praline e pasticceria secca, grappe e birra artigianale. Ed ancora miele, vini, salumi di suino e d’oca, pasta fresca, confetture, distillati, olio. Senza dimenticare alcune specialità dolciarie tipiche quali le Offelle di Parona e le marmellate da accompagnare ai formaggi di capra della Val Staffora.

Promosso dal Comune, il MEC nasce per esprimere pienamente il valore e la dignità dell’agricoltura italiana attraverso la qualità e la stagionalità di un prodotto a Km0, incentivando la conoscenza per un prodotto sicuro ed ecosostenibile.

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Cocciuto inaugura un nuovo locale

cocciuto

Un’attesissima inaugurazione prevista nei prossimi mesi – che porta a quota cinque i ristoranti del brand nel capoluogo meneghino – e il lancio di un nuovo menu dai profumi primaverili caratterizzano i primi mesi del 2023 di Cocciuto, a riprova del successo di un format che dal 2018 ha saputo conquistare un pubblico sempre più ampio, affermandosi anno dopo anno come punto di riferimento per gli amanti della cucina di qualità.

Sulla scia del successo dell’anno da poco concluso, il team di Cocciuto è pronto ad alzare la serranda del quinto ristorante: il locale, un moderno spazio situato nella centralissima Via Turati – che ospiterà fino a novanta coperti – si caratterizza per la ricercatezza dei dettagli e l’accogliente giardino interno, in cui sarà possibile prenotare il proprio tavolo tutto l’anno grazie alla presenza di funghi riscaldanti. La nuova apertura renderà ancora più capillare la presenza dei ristoranti firmati Cocciuto sul territorio milanese, consentendo al pubblico della zona – anche a quello business – di raggiungere con facilità la propria location preferita.

Anche in Via Turati sarà possibile trovare tutta la qualità che caratterizza la proposta gastronomica del brand e scoprire il nuovo menu primaverile, già disponibile nelle location di Via Procaccini, Via Bergognone, Via Melzo e Via Passeroni. La carta pizze rinnovata si caratterizza per l’introduzione di abbinamenti inediti: spiccano in menu la Primavera Cocciuta, con olive taggiasche, carciofi alla brace, funghi champignon, pomodoro essiccato in olio e culatta cotta modenese “Il Favoloso”, e la Cacio e Capo, con caciocavallo Silano DOP in doppia consistenza, capocollo di Martina Franca DOP 6 mesi, zeste di limone e pepe nero.

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Una nuova Tiki Experience tra drink e piatti

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Il Rita’s Tiki Room, bar caraibico polinesiano (Tiki) del Gruppo Rita fondato nel 2019, lancia il nuovo menu ideato in collaborazione con Eugenio Roncoroni (ex chef de Al Mercato e Noodle Bar), uno dei più interessanti rappresentanti della cucina pan asian in Italia. Roncoroni aveva già firmato il concept iniziale della cucina del progetto e oggi questa collaborazione continua, con la presentazione alle porte della primavera di un menu particolarmente rinnovato e sempre più in continuità con la filosofia e lo stile del locale. Cercando di elaborare la proposta gastronomica degli originali tiki bar degli anni Trenta, dove la matrice principale della cucina era di stampo cantonese e regnava la regola del “tutto fritto”, si è cercato di ricreare un menu che fosse rappresentativo dell’estrema varietà di piatti proposti ma allo stesso tempo culturalmente più vario, più curato e raffinato nei gusti e nelle presentazioni.

L’idea è quella di riportare in auge alcune delle ricette originali dei primi Tiki Bar, come il maialino cotto alla brace, gli involtini primavera o le alette di pollo, rivisitandole in chiave gourmet pur tenendo conto del contesto in cui ci si trova. Rita’s Tiki Room nasce infatti come una delle più importanti rumerie in Italia nonché il cocktail bar in chiave tiki che ha ridato slancio al diffondersi di questo tipo di miscelazione nel nostro paese. Il cuore del Rita’s Tiki Room resta il bancone, con le sue preparazioni espresse, gli innumerevoli home made preparati ogni giorno e la freschezza unita alla speziatura di ogni ricetta proposta. Non solo miscelazione tiki, bensì anche tropicale e cubana con una buona dose di inventiva e attualizzazione quando si tratta di nuove ricette in carta.

«Sin dall’inizio, alla base di questo progetto c’era l’idea che il Rita’s Tiki Room diventasse un vero e proprio punto di riferimento per quanto riguarda la miscelazione cubana e tropicale in Italia e non solo. Inizialmente non è stato facile presentarsi come un rum bar per via della scarsa abitudine da parte del consumatore di consumarlo e apprezzarlo, per la scarsa cultura in merito, spesso anche a livello commerciale. Oggi finalmente veniamo riconosciuti come un rum bar e la gente viene per bere il nostro Daiquiri» afferma Chiara Buzzi, co-founder del locale insieme a Edoardo Nono del Rita & Cocktails. «Oggi siamo molto focalizzati sulla cucina che propone piatti pan-asiatici, con influenze thailandesi, vietnamite, giapponesi, caraibiche e polinesiane, in un ambiente dal design accogliente, con l’obiettivo di diffondere la cultura Tiki, proprio come succedeva negli anni ’30, quando ci si riuniva nei Tiki bar per evadere dalla routine e essere conquistati da sapori poco conosciuti. Da qui, la scelta di coinvolgere qualcuno che quelle ricette sapesse interpretarle in maniera fedele e coerente. Quale persona migliore di Eugenio?» 

La miscelazione del Rita’s Tiki Room punta sulla qualità del liquido e sulla ricerca della materia prima mentre con la cucina mira a offrire un’esperienza di gusto ricercata, in grado di soddisfare una clientela variegata, dall’aperitivo alla cena e dopo cena con le tante tapas da condividere e una serie di main course più abbondanti.

Il Tiki, a differenza di tanti altri concept, è un luogo che richiede tempo e anche un pizzico di predisposizione d’animo per essere vissuto e compreso appieno. È un luogo sempre più da vivere nella sua interezza, facendosi cullare dalla musica, guidare nelle scelte di drink dai sapori ancora nuovi e unendo alla bevuta una delle tapas proposte dalla cucina. Questo “mangia e bevi” conquistava gli avventori del secolo scorso che vedevano in questa tipologia di cocktail bar un luogo di evasione, cogliendo un senso di escapismo dalla realtà folgorante. Da qui l’idea di lavorare sempre di più su un concetto di esperienza tiki a tutto tondo, dal drink al piatto, per potersi alzare conquistati e divertiti.

I PIATTI

In America, i primi cocktail bar di questo tipo avevano menu ricchissimi di piatti di matrice cantonese e generalmente fritti in abbondanza e poco variegati. Al Rita‘s Tiki Room, grazie alla collaborazione con Eugenio Roncoroni, la proposta gastronomica va al di là dei classici menu da cocktail bar ma consente di portare a termine un’esperienza completa fatta di sapori orientali, cocktail tropicali e atmosfere esotiche. La carta si compone di una serie di snack e tapas da condividere che spaziano da gyozagiapponesi a piccoli kebab turchi, spring rolls fatti in casa di varia natura (filippini e vietnamiti) e diverse opzioni vegetariane. Alcune referenze sono ormai un must del menu e presenziano dai primi mesi: i calamaretti fritti con ananas fresco e maionese al cumino, le alette di pollo fritte con salsa sweet chili, i takoyaki ovvero le classiche polpettine di polpo, tipico street food giapponese, servite con la loro salsa di soia dolce e katsuobushi.

Tra i piatti principali ci sono alcune ricette signature come il Pad Thai, il tagliolino di riso saltato sulla piastra con salsa al tamarindo, germogli, gamberi e arachidi; Maialino Kalua, cotto per otto ore ripieno della sua polpa, zenzero e lemongrass che ricorda il maialino servito intero sulle foglie di banano delle spiagge caraibiche. E ancora, Tom Yum, l’originale zuppa thailandese con curry, cocco, abbondante lemongrass e coriandolo, successivamente arricchita con gamberi e calamari saltati alla plancha. In sostituzione dei classici tagli sushi, c’è un carpaccio di salmone, tagliato al momento e leggermente flambato, servito con salsa ponzu, mandorle a lamelle e sesamo al wasabi. E ancora Magnolia Rib Eye steak, un’interpretazione del Rita’s Tiki Room di un tataki di manzo dove la carne viene marinata con una salsa al pepe nero e leggermente scottata, servita con una crema di patate dolci e loto fritto. Huli Huli Chicken è un galletto marinato in stile jerk, con cannella paprika e zucchero, cotto prima sottovuoto e poi alla piastra per restare ancora più succoso e tenero. Per chi cerca la comfort zone c’è Buffalo Sandwich, un hamburger speziato con pane di patate, carne di Fassona unita a del kimchi leggermente piccante, cole slow, cipolla croccante e sweet fries.

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Lo chef Roberto Pinto firma sei pizze per Vurria

pizze vurria

Grandi novità per Vurria, l’insegna milanese fondata nel 2019 da Fabrizio Margarita, che da oggi può contare su un nome d’eccellenza della ristorazione per la creazione delle pizze: lo chef napoletano Roberto Di Pinto.

Roberto Di Pinto, con il suo spiccato estro creativo e il suo forte legame con Napoli, amante da sempre di uno dei piatti più famosi del mondo, realizzerà sei pizze per il giovane brand milanese, in perfetta sintonia con Vincenzo Lettieri, Executive Pizza Chef di Vurria, che ha ideato l’innovativo impasto all’aloe vera.

Sono davvero onorato di iniziare questa collaborazione con Roberto Di Pinto, una persona stimolante e brillante, con cui da subito si è creata una grande sintonia”, afferma Fabrizio Margarita, Founder di Vurria e imprenditore di successo con esperienza ventennale a Londra. “Sei pizze studiate e realizzate dallo Chef Di Pinto, che racconteranno e valorizzeranno il nostro impasto con l’aloe vera attraverso le materie prime di qualità che impiegherà Roberto.”  

La mia passione per la pizza ha radici lontane, infatti, è da sempre presente nella mia cucina con piatti iconici come il raviolo pizza, la pizzetta fritta e, persino, un dessert ispirato alla pizza”, dichiara Roberto Di Pinto, lo chef napoletano che, dopo esperienze significative nelle cucine di tutto il mondo, ha aperto Sine, il suo ristorante. “Da napoletano, mi sono innamorato di questo tipo di impasto che è sì tradizionale per la preparazione del lievitato ma allo stesso tempo è innovativo e unico per la presenza dell’aloe vera, perché riesce a mantenere inalterato il gusto tradizionale della pizza. C’è stato, sin da subito, un grande feeling con tutto il team e credo sia solo l’inizio di un bellissimo viaggio assieme.”

Dalla collaborazione tra lo chef Roberto Di Pinto e Vincenzo Lettieri, Executive Pizza Chef di Vurria, che ha ideato l’impasto con l’aloe vera che non ne altera il gusto e la rende leggera, nasce la prima pizza dal nome “Non è una Genovese”: crema di cipolle di Giarratana, fior di latte e in uscita alici di Cetara, jus di vitello, limone nero e provolone del Monaco. La pizza sarà presente in carta a partire dal 3 aprile al costo di 18€ e sarà disponibile nei due locali di Moscova e Isola.

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Dal 12 aprile al via “Cosmopolita” la mostra che unisce tre artisti russi e un curatore ucraino

Copyright Comune di Milano

Si chiama Cosmopolita, la mostra collettiva e gratuita in programma dal 12 aprile al 7 maggio alla Cittadella degli archivi, ideata e organizzata dall’associazione culturale Isorropia Homegallery, che riunisce le opere di nove artisti contemporanei, fra i quali tre russi, e un curatore ucraino.

Sono Dimitris Angelopoulos, Taisia Korotkova, Dodo Marzipano, Nikos Moschos, Victor Pastor, Achilleas Pistonis, Maria Pogorzhelskaya, Alexander Pogorzhelsky e Chantal van Houten gli autori e le autrici delle 23 opere esposte, che avviano un dialogo sul ritratto, dando la possibilità all’osservatore di riflettere su questo particolare tipo di raffigurazione contemporanea e sulla concezione della figura umana.

In occasione della mostra, la cui inaugurazione si terrà martedì 11 aprile dalle 16 alle 20, il giovane curatore ucraino Bohdan Stupak ha redatto un testo critico.

Negli sketch a matita di Alexander Pogorzhelsky, facenti parte della serie Forgotten Ancestors, prevalgono i costumi della tradizione, un percorso di attrazione teatrale, dalle diversità e dalle somiglianze degli abiti che si tramandano di generazione in generazione insieme ai costumi e ai rituali. “Questo variegato mondo di tradizioni è arrivato fino a noi sotto forma di fiabe e leggende – spiega Alexander –. Il mio progetto può essere percepito come la raccolta di disegni per un palcoscenico teatrale inesistente, il tentativo di trovare un nuovo punto di vista all’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati”.

Se l’immaginario di Pogorzhelsky è strettamente legato alle tradizioni del costume, quello di Taisia Korotkovaè una messa a fuoco su un futuro non così lontano. La raffigurazione di uomini-macchine nasce dall’idea di definire l’atteggiamento umano nei confronti dello sviluppo che ha preso piede in questa epoca. Il passo verso un uso totale dell’intelligenza artificiale è breve e Taisia lavorando su questa tematica, si pone diverse domande: “Disegnando robot umanoidi cosa vediamo, un ritratto o una natura morta? Cosa è il nostro atteggiamento nei confronti dell’intelligenza artificiale collocata in un’immagine umana? Percepiamo un robot come una persona?”.

Le risposte possono essere varie ma la prima che l’artista dà è che i personaggi dipinti nelle sue opere sono robot realmente progettati da diverse compagnie robotiche in collaborazione con le università, restituendo già l’idea di vicinanza verso un futuro solo apparentemente distante.

Se le domande sugli androidi di Korotkova spingono il visitatore in un futuro che non riesce ancora a fare suo, le opere di Maria Pogorzhelskaya danno la conferma della gioia di vivere tramite gesti semplici come quello di prendersi cura di sé, una pittura quasi abbozzata, dove i soggetti si sentono liberi nei loro spazi perché non sanno di essere visti. “Le mie opere trattano la voglia di esplorare data da un’estetica che esiste solo nei nostri cuori. Con esse dichiaro la bellezza e il divertimento necessari nella vita di tutti”.

La gioia diventa festa attraverso una vibrante palette di colori pastello nelle opere di Dodo Marzipano. Qui stravaganza ed elementi “vintage” si fondono per creare scene nostalgiche di legami umani che, come dice Dodo Marzipano, esistevano solo come idea. Attraverso i suoi dipinti, l’artista riesce a far riflettere sull’importanza della felicità nella vita di tutti i giorni, esprimendola in modo elegante ma forte e affermativo.

I toni cambiano e lasciano spazio ad una riflessione più sociale e politica nelle tele dell’artista spagnolo Victor Pastor, che mostrano gruppi di persone riunite, dove un essere prevale su tutti. È una denuncia sulla manipolazione che si subisce da chi sta in cima, da un’educazione alla vita che in fondo giova a pochi eletti. Victor esprime il suo disaccordo nei confronti della società: “Qualcosa non funziona correttamente nel sistema in cui viviamo, credo fermamente che, come individui, abbiamo l’obbligo di analizzare queste informazioni, metterle in discussione, insomma, questi quadri criticano un mondo sempre più remissivo, monotono e intrappolato da un feroce capitalismo”.

“Le trappole per quanto vengano imposte dall’alto a volte senza accorgercene ce le imponiamo noi stessi, pensiamo alla perfezione dell’immagine che vogliamo dare agli altri di noi stessi”. È qui che la pittrice Chantal van Houten focalizza il suo lavoro e afferma: “C’è sempre un messaggio nei miei dipinti. Alcune volte è chiaro altre invece è oscuro. Così obbligo lo spettatore a guardare attentamente la tela, ma questo è il bello. Voglio che le persone sperimentino la confusione. I volti fanno riferimento alla società odierna, il contrario di quello che vediamo sui social, dove tutto è reso impeccabilmente luminoso”. È un chiaro invito a togliere le maschere e a non avere paura di un’opinione cruda perché la nostra anima vince sull’aspetto estetico.

Achilleas Pistonis riesce a fare cadere, tramite il suo linguaggio pittorico, le maschere. La sua pittura dà un’esclusiva espressione antropocentrica della figura umana, combinata a un realismo con simboli fatti propri, presi da un repertorio di esperienze personali. Condensa emozioni forti, intense manovre intellettuali e osservazione clinica. La linea geometrica denuncia ogni artificio o decoro superfluo concentrandosi esclusivamente sul protagonista che trasforma scene familiari della vita quotidiana in psicodrammi.

Sulle emozioni indaga anche Nikos Moschos che si ispira al tipo di legami che si creano attraverso relazioni complicate che a volte sfociano nella tossicità. Si percepisce la negazione del movimento per via dell’infelicità e dei dubbi legati al rapporto, una situazione in continuo movimento, un’idea, un’esperienza o una nevrosi. L’ambientazione è pervasa dal pensiero onirico “Penso al mio lavoro come a delle allegorie illustrate. Metafore che si creano attraverso una continua miscelazione di forme astratte, all’inizio, per poi successivamente trasformarsi in elementi riconoscibili che formulano una storia piena di associazioni mentali”.

Più pensierosa è la pennellata dell’artista Dimitris Angelopoulos. Dichiara: “Do un aspetto più astratto, ingenua rappresentazione sia alla figura, sia alla natura che la circonda, con elementi di fantasia che ricordano un’immagine da sogno, nascondendo le mie emozioni e dando allo spettatore l’opportunità di crearne proprie”.

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Riparte il progetto “Un nome in ogni quartiere” da Maggiolina

maggiolina

Riparte il progetto “Un nome in ogni quartiere” di Milano Arte Pubblica e YesMilano, grazie al sostegno della Fondazione di Comunità Milano e della Fondazione Claudio De Albertis. L’iniziativa prevede l’esecuzione di murales partecipati nelle varie zone di Milano, coinvolgendo la comunità locale nella realizzazione di opere che diventeranno un punto di riferimento per il quartiere.

Il progetto ha già portato alla creazione di diversi muri in diversi quartieri della città, tra cui Bovisa, Portello, Lorenteggio, Città Studi, Baggio, Quarto Oggiaro, Porta Romana, Gallaratese, Corvetto, Stadera, via Padova e Gorla.

Nel 2023 si riparte con il murale “Maggiolina” realizzato dall’artista Ufocinque (Matteo Capobianco), che con la co-curatela di Bepart e Milano Arte pubblica ha costruito la mappa del quartiere tra il reale e l’immaginario, frutto della collaborazione con due classi della scuola di infanzia “Ragusa”. I bambini e le bambine hanno disegnato insieme all’artista, raccontando come vedono il quartiere e cosa vorrebbero di nuovo; l’artista ha poi estratto i disegni e li ha riportati nella reale mappa di Maggiolina. Il risultato è la Maggiolina vista attraverso gli occhi di questi bambini e bambine, un mix fra luoghi ed edifici immaginari e altri riprodotti realisticamente dalla mano dell’artista, si riconoscono infatti gli iconici “igloo” del villaggio dei giornalisti, Villa Mirabello e altre architetture storiche.

Matteo Capobianco, in arte Ufocinque, nasce a Novara nel 1981. Torinese d’adozione, è attivo nella scena street art italiana sin dagli anni degli studi di Disegno Industriale al Politecnico di Milano, e oggi è un artista affermato sulla scena europea. La sua ricerca è ispirata anche dal teatro, settore culturale in cui opera da anni unendo il metodo del design e della scenografia classica e realizzando installazioni artistiche di forte impatto scenico attraverso la tecnica del paper cut. A livello visivo lavora con lo spazio, gli oggetti le sensazioni e la memoria, per creare nuove visioni dal profondo senso onirico e che conducono in un passato nascosto, ma non dimenticato. I disegni e i muri che realizza sono un grande tributo all’incisione medioevale, disseminati di simboli e iconografie che invitano alla riflessione. Davanti alle sue opere il fruitore diventa spettatore.

Il progetto “Un nome in ogni quartiere” continuerà sino a giugno 2024 con decine di altre esperienze innovative di arte pubblica partecipata, coinvolgendo quartieri centrali e meno centrali di Milano.

I lavori per il prossimo murale sono in corso a Dergano, dove i ragazzi del CAG locale hanno intervistato più di 50 abitanti del quartiere per raccogliere storie e memorie: alla fine di maggio vedremo la realizzazione di Lisa Gelli.

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Birdy in concerto al Fabrique di Milano

Concerto di Birdy Milano

Concerto di Birdy a Milano

La cantante britannica Birdy si esibirà in concerto al Fabrique di Milano, il 20 aprile 2023, grazie al tour europeo in arrivo dopo l’uscita del suo quarto album “Young Heart”, già ai vertici delle classifiche Uk e che NME ha definito “un meraviglioso e poetico viaggio attraverso un crepacuore….un album bellissimo”.

Le canzoni dell’album lottano tra la luce e l’oscurità, tra quella vastità di spazio e l’interno della casa. Il conflitto tra la volontà di nascondersi e l’essere costretto ad andare via, verso nuovi luoghi e nuove esperienze risuona in tutto il disco.

Birdy racconta: “Sono così orgogliosa di questo album, il mio ultimo disco era molto più teatrale, c’era molto che succedeva, era una grossa produzione. Questo invece è abbastanza spogliato, tutto ciò che non aveva bisogno di essere lì non lo è. Non c’è decorazione. Questo album lo sento molto personale, sono cresciuta molto negli ultimi cinque anni e ho vissuto nuove cose che hanno plasmato la mia comprensione del mondo ma anche di chi sono come artista. Questo album significa molto per me, e voglio proteggerlo”.

 

Biglietti disponibili qui.

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Grand Bal: mostra di Ann Veronica Janssens

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Grand Bal: mostra di Ann Veronica Janssens

Dal 6 aprile al 30 luglio 2023, all’HangarBicocca di Milano, verrà allestita la mostra “Grand Bal” dedicata a Ann Veronica Janssens.

Artista belga tra le più rilevanti a livello internazionale, nei suoi 40 anni di carriera, Janssens ha sperimentato l’inafferrabile e forgiato la luce, la sua materia prediletta, indagando la natura sensoriale e performativa di spazi e architetture, dando vita a opere mutevoli e in divenire.

Le sue opere, grazie all’impiego della luce, del colore, di specchi, dell’aria o della nebbia artificiale, richiedono la partecipazione diretta dell’osservatore e appaiono un invito a esperire la realtà in modo differente attraverso una presa di coscienza dei propri sensi, dell’architettura e delle categorie spazio-temporali con cui la definiamo, mettendone in luce gli aspetti sociopolitici e culturali.

Grand Bal è concepita come un’estesa coreografia che accosta installazioni ambientali a lavori più intimi, tracciando un percorso visivo, sonoro e tattile che invita a muoversi tra l’incorporeo e il tangibile, tra atmosfere surreali e rimandi a contesti sociopolitici e culturali della nostra contemporaneità.

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Caccia al tesoro botanico di Pasquetta alla Biblioteca degli Alberi

Caccia al tesoro botanico

Caccia al tesoro botanico di Pasquetta alla Biblioteca degli Alberi

Torna per il secondo anno consecutivo a BAM-Biblioteca degli Alberi Milano, un progetto di Fondazione Riccardo Catella, la Caccia al Tesoro Botanico Grandi Giardini Italiani.

Lunedì 10 aprile, famiglie, adulti e bambini sono invitati a vivere la natura del parco e approcciarsi ai segreti botanici della Biblioteca degli Alberi, per giocare, divertirsi e imparare insieme: tra indovinelli, prove e ricerche, alla fine del gioco ci sarà anche un piccolo premio per tutti i partecipanti.

L’iniziativa, all’insegna del divertimento e della gioia della scoperta, offre ai partecipanti l’opportunità di festeggiare il tradizionale Lunedì dell’Angelo, attraverso un gioco itinerante tra i prati del parco, dalle 10.30 alle 12.30, che consentirà ai partecipanti di vivere la natura del Parco e approcciarsi ai suoi segreti botanici, con indovinelli e prove adatte a tutte le età.

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Niccolò Fabi in concerto a Milano

Niccolò Fabi in concerto a Milano

Niccolò Fabi in concerto a Milano

Niccolò Fabi sarà in concerto a Milano per una data del suo nuovo tour che lo porterà sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi.

Il cantautore romano porta il suo show in giro per l’Italia, facendo tappa al TAM, il 18 aprile 2023.

Niccolò Fabi è nato artisticamente all’interno del fervido ambiente musicale romano di inizio anni ’90, insieme a tanti musicisti e cantanti come Daniele Silvestri, Max Gazzè, Federico Zampaglione, Riccardo Sinigallia.

Il concerto vede la partecipazione dell’Orchestra Notturna Clandestina diretta da Enrico Melozzi e la presentazione live dei brani del nuovo lavoro discografico “Meno per meno” di prossima uscita. Un’occasione imperdibile per i fan dell’artista che nel 2022 ha festeggiato i venticinque anni di carriera.

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BikeUP a Bergamo e Torino: torna il festival della bici elettrica

BikeUP

BikeUP 2023

Torna anche per il 2023 la nuova edizione di BikeUP, Electric Bicycle Power Festival, prima fiera internazionale dedicata al mondo delle biciclette elettriche, alla mobilità leggera in generale e al cicloturismo.

Dopo il successo delle scorse edizioni (negli ultimi due anni oltre 50.000 persone hanno partecipato all’evento), nel 2023 la fiera raddoppia date e location. In aggiunta al tradizionale appuntamento nella città di Bergamo, in programma dal 14 al 16 aprile, l’energia del festival conquisterà anche Torino, dal 5 al 7 maggio, al parco del Valentino.

A Bergamo si terrà invece presso il centro storico, in un’area espositiva da più di 10.000 metri quadri posizionata tra Largo Gavazzeni, Sentierone e Piazza Vittorio Veneto.

Durante le sei giornate di festival si potrà: effettuare test ride dei prodotti in uscita e partecipare a corsi, laboratori e spettacoli, un’occasione unica per il pubblico di provare gratuitamente l’esperienza della mobilità elettrica.

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Diodato in concerto a Milano

Diodato-in-concerto-a-Milano

Concerto di Diodato all’Alcatraz

Diodato torna in concerto a Milano con una nuova data in programma sul palcoscenico dell’Alcatraz, il 20 aprile 2023.

Il cantautore originario di Aosta, vincitore del Festival di Sanremo 2020 con il brano Fai rumore, torna a esibirsi live per presentare al pubblico milanese nuovi e vecchi brani del suo repertorio.

Diodato, riconosciuto tra i cantautori più raffinati e apprezzati del nuovo panorama musicale italiano, si esibirà all’Alcatraz per ricongiungersi al pubblico e compiere insieme uno straordinario viaggio musicale tra i suoi più grandi successi.

“L’esperienza in Europa e in Nord America mi ha ricordato quanto sia bello il contatto diretto con chi vive la musica dal vivo, e non vedevo l’ora di poter tornare a suonare nei club italiani ed europei. Sono felicissimo di venire ad incontrarvi, di condividere emozioni forti con voi. Da aprile 2023 si torna sul palco.”

 

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Flying Houses: mostra fotografica di Laurent Chéhère a Milano

Flying Houses

Flying Houses

Dal 5 aprile al 14 maggio 2023, Arte in Salotto, in collaborazione con la propria Partner in Art, la storica Galleria Forni di Bologna, ospita nella galleria in Brera, la mostra personale “Flying Houses” del fotografo francese Laurent Chéhère.

Laurent Chéhère, classe 1972, espone suggestive fotografie di palazzi parigini e degli edifici delle banlieues smembrati e rimontati attraverso assemblaggi fotografici realizzati al computer.

Edifici apparentemente anonimi vengono trasformati in luoghi pieni di fascino e curiosità, ricchi di dettagli simbolici, metafore e citazioni, sia letterarie che cinematografiche.

Le case volanti di Chéhère sono di fatto edifici realmente esistenti nei sobborghi parigini, strappati dal contesto quotidiano per essere elevati a nuova dignità, abitati da un nuovo flusso vitale che li trasforma da semplici contenitori a custodi di segreti e curiosità.

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MILANO DESIGN WEEK 2023 Opening Party Castello Sforzesco by GIN BEEFEATER

gin milano design week 2023 castello sforzesco

MILANO DESIGN WEEK 2023 – Castello Sforzesco – OPENING PARTY by GIN BEEFEATER

LUNEDI’ 17 APRILE 2023

Nel luogo più incantato della città, al Castello Sforzesco nel cuore di Milano, aprirà le proprie porte per accogliere workshop, esposizioni, tanta musica e divertimento.

Avrete la possibilità di sentirvi liberi di godervi il momento, fantasticare e staccare la spina dal Fuorisalone, dedicando un momento di libertà e divertimento.

Start 19.00 / 01.00

LIVE SHOW – DESIGN – EXHIBITION – food

DJ SET

Special Guest Dj Valentina Sartorio

Ferdinando Visone Dj

Per questione di flussi, chiediamo l’accredito a coloro che vorranno partecipare, in modo tale da non creare disservizi e rendervi l’esperienza unica!

Free Entry su registrazione CLICCANDO QUI

POWERED BY DDN


LOCATION: Piazza del Cannone Milano (dentro Parco Sempione alle spalle del Castello)

castello design week
castello design week

SEE U THERE!VIVI IL DESIGN VIVI LA MILANO DESIGN WEEK

Free Entry su registrazione CLICCANDO QUI

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JUSTME Milano inaugurazione summer 2023 Special Guest LIL TJAY

LIL TJAY milano

LIL TJAY After Concert JustMe Milano

Mercoledì 12 Aprile per l’inaugurazione dell’estivo 2023 il JustMe Milano ha chimato un ospite speciale : Special guest Lil Tjay, che dopo il concerto al Fabrique ci farà scatenare tutta la notte mettendo tutte le sue hit .

h.19.30/22.00
-15€ aperitivo a buffet con drink
-Cene alla carta/menù guidato  80€
-Spumante 65€/distillato 150€

Ingresso club dopo le 22.00
-15€ con drink SOLO IN PREVENDITA
Tavoli a partire da 320×5

Prenotazione obbligatoria – Info :

+39 02 84106534

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International Street Food all’Idroscalo di Milano

International Street Food

International Street Food

Fa tappa all’Idroscalo di Milano il gustoso appuntamento con l’International Street Food nella versione Pasqua & Pasquetta.

L’appuntamento è da sabato 8 a lunedì 10 aprile 2023, con ingresso da Porta Maggiore.

In occasione dell’evento, si potranno assaporare i piatti più famosi della cucina regionale ed internazionale: tra le prelibatezze proposte dagli stand presenti all’Idroscalo di Milano spiccano hamburger di diverso tipo, panini con polpo gourmet, pizza fritta, porchetta di Ariccia, arrosticini, pulled pork, specialità delle cucine brasiliana e peruviana, carne argentina, donuts, paella, polpette, mozzarella di bufala alla piastra.

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