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sabato, Maggio 10, 2025
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Digital marketing per organizzatori di eventi: consigli pratici SEO oriented

Promozione eventi perché è giusto scegliere un’agenzia SEO 1
Promozione eventi perché è giusto scegliere un’agenzia SEO 1

 

Hai un’agenzia di organizzazione di eventi, ma non hai ancora ben chiaro che tipo di attività possono essere svolte sul web per farti conoscere? Con questo articolo ti daremo una mano a capire quali sono i giusti passi da seguire per farti pubblicità online e trovare nuovi clienti.

Ottimizza il tuo sito per le giuste parole chiave

La SEO (Search Engine Optimization) è una disciplina che ti permette di posizionarti sui motori di ricerca come Google nei primi risultati della pagina dei risultati per parole chiave che sono rilevanti per la tua attività, così da generare traffico qualificato. Per procedere nella maniera corretta si devono quindi identificare le parole chiave (keyword), appunto, che sono effettivamente rilevanti (anche quelle più specifiche) ed utilizzare strumenti specifici per trovare le parole per le quali il sito è già ottimizzato.

A questo punto potrai procedere con la creazione dei contenuti che sono necessari per il posizionamento. Ovviamente quando si parla di SEO non parliamo solo di questo: Google infatti tiene di conto di molti fattori per far posizionare il sito (uno fra tanti il tempo di caricamento della pagina o la presenza del certificato SSL a protezione della comunicazione). Quando si fa SEO, quindi, è bene tenere di conto di tutta una serie di aspetti tecnici che sono necessari tanto quanto quelli contenutistici ed affidarsi ad una agenzia SEO esperta.

Utilizza le landing page

Stai facendo una promozione specifica? Vuoi consigliare un servizio diverso rispetto a quelli della concorrenza? Per farlo non ti limitare a pubblicare sul sito o sui social i vari contenuti: crea delle vere e proprie landing page specifiche per il singolo contenuto, possibilmente con un form di contatto, e usa quelle come pagine di atterraggio per i social e il sito.

Inoltre se decidi di fare una sponsorizzazione su Google ADS puoi utilizzare quelle pagine per l’atterraggio dell’utenza invece che delle pagine del sito. Il vantaggio in questo caso è la mancanza di distrazioni: l’utente infatti sul sito può navigare, andare in altre pagine con il rischio quindi di perdere un’eventuale conversione. Se userai una landing page ben fatta invece non avrai questo problema, la campagna sarà quindi più efficace e il budget meglio speso.

Ricordati sempre di misurare

Questo è un passaggio che molto spesso viene saltato, in realtà se non si misurano i risultati non possiamo nemmeno sapere se una campagna o un intervento abbiano avuto un buon esito. Per quanto riguarda i siti web lo strumento di riferimento è Google Analytics, però anche i social mettono a disposizione vari strumenti di misurazione per vedere se i post stanno dando dei buoni risultati. In questo caso il consiglio è quello di iniziare dallo storico: dato che non esistono in generale valori positivi o negativi prendi in esame un periodo in cui le attività sul web davano ottimi risultati e usa quello come punto di riferimento per analizzare le metriche successive. Se non hai a disposizione uno storico, inizia a crearlo.

Siamo sicuri che questi consigli ti torneranno utili nel tuo approccio al mondo dell’online e del digital marketing. Se vuoi saperne di più e iniziare con una consulenza mirata fatta da professionisti del settore, a Milano l’agenzia SMART WEB SEO può aiutarti nello sviluppo strategico di tutte le attività descritte sopra. I servizi offerti sono vari, ad esempio partendo dalla grafica possono realizzare delle landing page adatte ad ogni necessità, oppure aiutarti ad ottimizzare i contenuti del tuo sito web.

 

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MILANO: 2 mesi gratis per gli abbonamenti di tram e metropolitana!

abbonamento under 26 1600x900
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MILANO: Monguzzi e Giungi (Pd) lo chiedono al Comune, estendere la validità degli abbonamenti annuali di uno o due mesi (considerando anche aprile)

Estendere di un mese  – o due – l’abbonamento annuale ai mezzi pubblici di Milano e permettere di utilizzare quello mensile in un altro periodo dell’anno: perché, visto che per tutto marzo e ormai anche per tutto aprile la mobilità dei milanesi su tram, metropolitane e autobus è stata ridotta all’osso dall’emergenza coronavirus, si dà un segno tangibile a chi è rimasto a casa, rispettando le norme anticontagio.

La proposta arriva dai consiglieri Pd della maggioranza a Palazzo Marino Carlo Monguzzi (presidente della commissione Ambiente e mobilità) e Alessandro Giungi ed è rivolta alla giunta e ad Atm. “In questo lungo periodo di emergenza sanitaria in cui i milanesi sono stati chiamati a rimanere nelle proprie abitazioni, riteniamo che sarebbe un segnale importante quello di concedere delle agevolazioni a coloro che abbiano un abbonamento ai mezzi pubblici annuale (comprensivo del mese di marzo ed eventualmente di aprile) o mensile relativo a marzo. Ai primi riteniamo sarebbe da posticipare la scadenza dell’abbonamento di un mese (2 se comprensivo anche di aprile), stante che il lockdown ha visto la riduzione dei passeggeri ATM del 90%, per i secondi pensiamo che vada rimborsato il costo dell’abbonamento o che esso possa essere utilizzato in altro mese dell’anno scelto dall’utente”.

Di sicuro questi mesi di lockdown non sono stati facili anche per i conti comunali, visto che anche se a regime ridotto tutte le linee di Atm hanno continuato a viaggiare per assicurare gli spostamenti di chi, per lavoro o per altre necessità, doveva muoversi per la città. Ma tantissimi non hanno praticamente più preso un bus o una metropolitana da marzo, perché gli uffici e i negozi erano chiusi, e hanno così pagato abbonamenti non utilizzati. “La fiducia e la stima dei cittadini di Milano sempre dimostrata verso il sistema dei mezzi di trasporto pubblici e il relativo personale merita lo sforzo economico qui richiesto, che dimostrerebbe, una volta di più, quanto Milano sia vicina a coloro che scelgono di muoversi con i mezzi pubblici”, concludono Monguzzi e Giungi.

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H&M: chiude gli Store in via Torino e Corso Buenos Aires

HM
HM

H&M: chiude 2 negozi storici a Milano. Secondo quanto reso noto dai sindacati 70 persone perderanno il posto di lavoro!

Hanno chiuso per il lockdown e non riapriranno il 18 maggio. Succede a Milano e i protagonisti di questa vicenda, loro malgrado, sono due store di H&M: quello di via Torino e Corso Buenos Aires (non è specificato se quello al civico 8 o 56). Chiusure che lasceranno senza lavoro circa 70 persone. Il fatto è stato reso noto da Uiltucs, sindacato di categoria della Uil; ma i negozi milanesi non saranno i soli in cui scatterà la serrata: in tutta Italia ne chiuderanno altri cinque: tra agosto e novembre chiuderanno i negozi di Grossetto, Gorizia, Vicenza centro e Bassano, mentre allo store di Udine toccherà la stessa sorte di quelli milanesi.

Come Uiltucs abbiamo contestato il metodo e il merito della scelta aziendale. Il metodo adottato dall’azienda non è conforme a una buona prassi di corrette relazioni sindacali — si legge nella nota —. Infatti, l’azienda nemmeno nell’ultimo incontro avvenuto di recente aveva comunicato ai sindacati la chiusura dei negozi. A detta dell’azienda, la decisione di chiudere i 7 punti vendita H&M è stata assunta dalla casa madre svedese, affermando che tale scelta si ritiene indispensabile per la continuità degli altri 172 punti vendita. Tale dichiarazione evidenzia che i suddetti negozi erano già soggetti a verifica senza aver mai informato le organizzazioni sindacali. Pertanto, la Uiltucs ritiene irresponsabile l’atteggiamento assunto dai vertici aziendali.

Il 3 aprile il colosso della moda low-cost ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2020. Tra l’1 dicembre 2019 e il 29 febbraio 2020 H&m (a livello globale) ha dichiarato noto di aver registrato un incremento delle vendite dell’8% per un giro di affari di circa 5 miliardi di euro, un risultato frutto soprattutto della spinta dello store online che ha segnato il +48%. A Marzo, invece, il colosso di Stoccolma ha reso noto di aver registrato un crollo delle vendite (sempre a livello globale) pari al 46%.

 
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TEATRO ALLA SCALA: si riaprirà a settembre con Requiem di Verdi e l’Inno alla gioia

teatro alla scala
teatro alla scala
La Scala riaprirà quasi sicuramente a settembre con ” Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi per commemorare i morti del Covid 19.
Con l’esecuzione della “Nona sinfonia” di Ludwig van Beethoven poi si celebrerà simbolicamente la “liberazione” dalla fase più difficile dell’epidemia.
La celebre partitura contiene infatti l'”Inno alla gioia” con il testo di Friederich Schiller che, musicato da Beethoven, dal 1985 è diventato l’inno dell’Unione Europea.
Mentre il Requiem verdiano che fu eseguito per la prima volta nella chiesa di San Marco il 22 maggio 1874 a un anno dalla morte di Alessandro Manzoni, sarà rieseguito anche a Bergamo e a Brescia. Le altre due città maggiormente colpite dal virus.
Sul podio, Riccardo Chailly alla guida dell’orchestra e del coro scaligeri. Quindi una breve stagione lirica di soli tre titoli, ma di grande impatto: “La Traviata” e l’”Aida” di Verdi e “La Boheme” di Giacomo Puccini. In questo caso, sul podio si alterneranno lo stesso Chailly e Zubin Mehta. Gli interpreti dei cast sono artisti che il teatro aveva già messo sotto contratto e questo ridurrà i costi.Per fissare le date, si attende solo il via libera del governo, ma il Consiglio di amministrazione del teatro ieri ha già approvato all’unanimità il programma presentato dal neosovrintendente Dominique Meyer.

Il teatro sta lavorando perché i due concerti si svolgano alla presenza del pubblico, ma l’evento sarà anche ripreso e trasmesso in mondovisione.

A lanciare la proposta di un concerto commemorativo per la riapertura del teatro erano stati i sindacati.

Nel frattempo, il board della Scala ieri, per la prima volta, ha preso atto ufficialmente del danno economico alle casse del teatro provocato dalla chiusura dallo scorso 25 febbraio.

Un buco che nelle proiezioni fino a settembre arriverebbe a sfiorare i 20 milioni tra mancata vendita dei biglietti e altre spese. Il nuovo sovrintendente, però, continua a lavorare alla stagione del 2021/2022 e conferma l’intenzione di presentare la prossima prima dell’estate. L’opera inaugurare sarà “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, diretta da Chailly con protagonista Juan Diego Florèz. La stessa opera con cui Claudio Abbado il 7 dicembre 1967 diresse la sua prima inaugurazione da direttore stabile della Scala. Sempre che dal governo arrivino segnali su una possibile riapertura del teatro già da settembre.

Garantendo la misurazione della temperatura del pubblico all’ingresso e il contingentamento dei posti, ma sempre con l’idea di vedere gli spettacoli in diretta streaming più come una prospettiva piuttosto che una realtà immediata.

Il cda ieri ha dato il via libera anche all’accordo con i sindacati che rinvia per due anni la trattativa sul rinnovo del contratto integrativo di tutti i dipendenti del teatro.
In cambio dell’impegno dei vertici della Scala a integrare fino all’80 per cento gli stipendi che i fondi dei Fis, il fondo d’integrazione salariale previsto dal governo per i lavoratori dello spettacolo, coprirebbe solo fino al 40 per cento. L’approvazione del bilancio 2019 è stata rinviata alla prossima riunione, quando i conti saranno più precisi.
Prima della riapertura è prevista non solo la sanificazione di tutto il teatro, ma anche il rifacimento completo del pavimento del palcoscenico e delle funi che sollevano le scenografie.
Senza contare che i sindacati insistono per firmare un protocollo per la sicurezza di tutti i lavoratori.
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BONUS 800: si va per il rinnovo automatico ad aprile, selettivo per maggio

inps 600 euro
inps 600 euro

Con 7 miliardi di euro nel Dl Aprile verrà probabilmente prorogato per due mesi il bonus per gli autonomi in forma “potenziata”, dagli attuali 600 a 800 euro: se per la mensilità di aprile verrà sostanzialmente confermata l’attuale platea dei beneficiari che riceverà in automatico il pagamento dall’Inps, per la mensilità di maggio il Governo sta pensando di introdurre un meccanismo selettivo.

Secondo l’ipotesi allo studio si farà riferimento a una soglia di reddito massimo o ai codici Ateco relativi alle attività produttive che sono esclusi dalla riapertura: le risorse per aprile ammontano a 4 miliardi, quelle per maggio a 3 miliardi di euro.

Autonomi maggiori beneficiari
Finora, secondo quanto ha riferito il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sono state accolte 3,5 milioni di domande su 4,4 milioni. Di questi l’Inps ha analizzato nel dettaglio 2,7 milioni di bonus pagati dal 14 al 20 aprile, per una spesa complessiva di 1,6 miliardi. La quota più consistente ha interessato i lavoratori autonomi (68,6%) e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (16%), le partite Iva e i Cococo (10,6%), gli stagionali del turismo (4,1%), i lavoratori dello spettacolo (0,7% ma la platea è di gran lunga inferiore alle altre).

Quasi due terzi dei beneficiari sono uomini, le donne sono la metà delle partite Iva/Cococo e degli stagionali del turismo. L’età media dei beneficiari è 46 anni, la coorte più numerosa è 45-54 anni (pari al 32,8%). Pochi i giovani con meno di 25 anni e gli anziani ultrasessantacinquenni, pari rispettivamente al 2,9% e al 2,1 per cento.

 I giovani sono più presenti tra gli addetti al turismo, i più anziani tra gli autonomi. Le regioni più interessate dal flusso dei pagamenti sono Lombardia, Puglia e Sicilia, con un terzo dei sussidi, seguite da Emilia Romagna, Campania e Veneto.

Reddito di emergenza per le famiglie
Si sta definendo il pacchetto di misure sul lavoro nel Dl Aprile che prevede anche l’introduzione del reddito d’emergenza finanziato con circa 1 miliardo, destinato a 1 milione di nuclei (circa 2,5 milioni di persone) per due mesi: si prevede l’introduzione di due soglie di reddito, per escludere i percettori del reddito di cittadinanza e i ceti medi; probabilmente la fascia di beneficiari dovrà avere un Isee compreso tra 6mila e 15mila euro per un single (il valore seguirà una scala d’equivalenza, a seconda dei componenti del nucleo). Riceveranno 500 euro al mese per due mesi, ma considerando che si tratta di un nuovo istituto è probabile che i pagamenti slitteranno a giugno e luglio. «Con questa tempistica – fa notare Marco Leonardi, consigliere del ministro dell’Economia – il Rem potrebbe servire anche a dare un sostegno a chi è in difficoltà nella stagione estiva».

Agli ammortizzatori la parte del leone
La quota più consistente di risorse è destinata, però, agli ammortizzatori sociali: 15 miliardi per prolungare fino a 9 settimane la cassa integrazione, per il fondo di integrazione salariale e i fondi di solidarietà. Si potrà fare una prima richiesta per ottenere l’autorizzazione dall’Inps per massimo 5 settimane, poi una seconda per ulteriori 4 settimane. Oltre alle banche dell’Abi, anche Poste Italiane anticiperà il trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga: i clienti BancoPosta e PostePay Evolution potranno presentare richiesta sul sito per l’accredito.

Inoltre, con 800 milioni circa verrà prorogata la Naspi per 2 mesi a quanti hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza, e con 600 milioni verrà pagato un indennizzo di 200-400 euro a colf e badanti, che dovranno certificare il calo di attività a causa dell’emergenza coronavirus.

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GERMANIA: risale il tasso di contagio dopo le prime riaperture,oltre 156.000 casi

Angela Merkel scaled
Angela Merkel scaled

Germania, il tasso di contagio risale a 1 dopo le prime riaperture

E’ salito di nuovo il tasso di contagio da coronavirus in Germania. Da marzo, per la prima volta, una persona ne contagia un’altra.

Risale l’indice di contagio in Germania, dove sono appena entrate in vigore le misure di allentamento delle restrizioni imposte per frenare la diffusione del coronavirus.

Stando ai dati divulgati dal Robert Koch Institut, l’indice è risalito a 1, il che significa che ogni persona contagiata è in grado di infettarne un’altra. E’ la prima volta che l’indice torna ad 1 da metà aprile, quando era sceso allo 0,7, per poi risalire progressivamente.

In tutto sono 156.337 casi dall’inizio dell’emergenza e 5.913 i decessi. Rispetto ai dati di ieri vengono segnalati 1.144 nuovi contagi.

Il governo federale di Berlino e le regioni – che hanno concordato l’allentamento delle restrizioni già attuato – hanno in programma per giovedì nuove consultazioni destinate a preparare la strada a possibili ulteriori revoche delle norme di confinamento.

Nuove decisioni in materia potrebbero essere prese il 6 maggio.

Dalla settimana scorsa nel Paese sono stati riaperti i negozi, ma vige tuttora il divieto di contatto e da lunedì è obbligatorio indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico.

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Concerto Primo Maggio trasloca in tv : Gabbani, Gianna Nannini, Vasco,Zucchero e tanti altri ospiti 

concerto primo maggio 2020
concerto primo maggio 2020

Concerto Primo Maggio 2020 sarà dalle ore 20.00 alle 24.00, in diretta su Rai3 e in contemporanea su Rai Radio 2

Niente festa di piazza, il concertone 2020 rivoluzionato nella sua forma a causa del coronavirus. L’evento, tradizionalmente ospitato in Piazza a Roma, vedrà gli artisti esibirsi a porte chiuse dall’Auditorium Parco della Musica di Roma e da altre location sparse per l’Italia. La trentesima edizione trasloca così in tv, in prima serata su Rai 3, proponendo un cast volutamente nazional-popolare, nelle intenzioni degli organizzatori, “virato sul cantautorato, per uno spettacolo che possa essere per tutti”. Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero sono i nomi di punta del cartellone.

Tra i protagonisti ci saranno anche Aiello, Alex BrittiBugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal MetaFabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca.

Massimo Bonelli, direttore artistico e organizzatore dell’evento da 6 anni, ha spiegato: “Non abbiamo voluto rinunciare al nostro ruolo, ma certo abbiamo dovuto fare i conti con la situazione attuale. Non sarà il classico concerto, ma un programma tv a tutti gli effetti con interventi non solo musicali e la Rai padrona di casa. Dopo settimane di concerti da casa, con i limiti tecnologici del caso, la scommessa è stata quella di riportare su un palco la musica dal vivo. A guidarci due linee guida: sobrietà e speranza per il futuro. Sarà sicuramente un evento unico, che speriamo non si ripeta. L’anno prossimo vogliamo tornare in piazza”.

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Scuola, confermato il concorso per 62 mila nuovi insegnanti, i bandi saranno sulla Gazzetta Ufficiale

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Saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i bandi per i concorsi attesi sia dal personale precario sia da tanti laureati che aspirano alla docenza. Smentite modifiche sulle procedure: porterebbero a slittamento

Martedì 28 aprile saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale i bandi per i concorsi per la scuola. Tali bandi riguardano circa 62mila posti. Ad annunciarlo sono fonti del ministero dell’Istruzione

“Vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari”, ha detto lunedì la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Concorsi attesi dal personale precario e dai neolaureati

Secondo le fonti, nel corso della riunione di maggioranza di oggi sui concorsi,il ministero ha fornito tutte le informazioni tecniche richieste dai parlamentari riguardo alle procedure dei bandi. Si tratta – continuano – di procedure concorsuali che rispettano la piena attuazione del decreto legge sulla scuola votato in Parlamento. Questi concorsi sono attesi dal personale precario, ma anche da tanti laureati che aspirano alla docenza. Le stesse fonti, comunque, smentiscono che il ministero abbia variato i bandi a seguito del passaggio in Consiglio superiore dell’Istruzione. Infine, spiegano che cambiare ora le procedure concorsuali significa, di fatto, determinarne lo slittamento e non poter garantire nessuna assunzione a settembre.

L’età di insegnanti e presidi

«C’è un rischio calcolato in questo settore con personale di una certa età», ha detto il presidente del Consiglio Conte in conferenza stampa. Secondo i dati degli osservatori internazionali dell’Ocse, l’Italia conta infatti gli insegnanti più anziani d’Europa con un’età media di 49 anni. Più della metà dei docenti già avanti nella carriera e over 50. Più precisamente gli insegnanti over 50 sono il 49 per cento, quasi la metà secondo l’ultima rilevazione del programma Talis che risale al 2018. Gli insegnanti da sottoporre a test e sorveglianza dunque – considerando quelli sopra i 55 anni – potrebbero arrivare anche al 30 per cento del totale. Se si analizza l’anagrafe dei presidi, nonostante l’arrivo di quasi 3000 nuovi dirigenti lo scorso anno, sono ancora più in là con l’età: il 46 per cento ha più di 60 anni e un altro 20 circa tra i 55 e i 60: se per i professori sono immaginabili forme di didattica a distanza, è più difficile che i presidi possano restare in remoto a gestire la ripartenza delle loro scuole.

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Conte in prefettura a Milano : “Non ci sono condizioni per tornare a normalità, non possiamo mollare”

conte in lombardia
conte in lombardia

Giuseppe Conte, parlando alla prefettura di Milano dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala e il governatore lombarda Attilio Fontana nella sua prima visita in Lombardia dall’inizio dell’emergenza.

 

“Tutti speravano di tornare presto alla normalità, ma non ci sono le condizioni per farlo, ce lo dobbiamo dire in modo chiaro e forte”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti al suo arrivo a Milano. “Stiamo facendo tanti sacrifici, non è questo il momento di mollare, di un liberi tutti – aggiunge – Questo governo non cerca consenso, vuole fare le cose giuste anche se ciò potrebbe scontentare i cittadini”.

La fase 2 è quella di convivenza con il virus, non di quella di liberazione dal virus”, ha proseguito il premier. “Abbiamo 105mila contagiati, domenica ci sono 2.300 nuovi casi e 256 nuovi decessi. Se affrontassimo la fase 2, con il virus che si diffonde, con un atteggiamento non responsabile la curva epidemiologica ci sfuggirebbe di mano”, ha avvertito ricordando che già così dal 4 maggio mandiamo al lavoro 4,5 milioni di persone” che costituiscono “un flusso significativo che sicuramente creerà nuove occasioni di contagio”.

Chiarimenti di Conte sulla fase 2

Chiarimenti di Conte sulla fase 2

Posted by Zerouno TV on Monday, 27 April 2020

 

 

 

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LOMBARDIA: i dati, mille ricoverati in meno, calano i contagi anche a Milano città

coronavirus test afp scaled
coronavirus test afp scaled

In Lombardia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, sono risultate positive al Sars-CoV-2 73.479 persone (+590 rispetto a ieri, quando i casi positivi segnalati erano 72.889 e l’aumento sul giorno precedente era stato di 920).

I dati sono stati appena forniti dalla Regione Lombardia.

Di queste, sono decedute 13.449 persone (+ 124 rispetto a ieri, quando l’aumento rispetto al giorno prima era stato +56) e ne sono guarite e dimesse 48.471 (+1.409), i ricoveri in ospedale sono 7.525 rispetto agli 8.489 di ieri (- 956), quelli in terapia intensiva 680 (un calo di 26 ricoveri rispetto a ieri).

Questi nel dettaglio i dati. La Provincia più colpita è quella di Milano: i casi sono passati a 18.559 (+188, la crescita ieri era stata +463). Seguono Brescia 12.599 (+35), Bergamo 11.150 (+37), Cremona 5.971 (+5), Monza 4.516 (+39). Milano città registra 7.867 casi (+79), ieri l’aumento era stato +241.

«Dati importanti, frutto del lavoro dei nostri sanitari e tutti quelli che hanno collaborato, fino ai cittadini comuni che hanno avuto grande pazienza nello stare in casa e osservare le norme»: così il vice presidente della Regione Fabrizio Sala ha commentato nella diretta Facebook della Regione i dati odierni. «Le misure del lockdown hanno funzionato», ha aggiunto, sottolineando in particolare la diminuzione dei ricoveri: «Per la prima volta scendiamo sotto gli 8 mila ricoverati», ha detto, e le terapie intensive sono «più che dimezzate rispetto al 3 aprile».

Provincia per Provincia

Qui sotto la mappa dei casi divisi per Provincia:

Bergamo 11.150 (+37)
Brescia 12.599 (+35)
Como 3.076 (+51)
Cremona 5.971 (+5)
Lecco 2.230 (+53)
Lodi 2.936 (+10)
Monza e Brianza 4.516 (+39 )
Milano 18.559 (+188)
Mantova 3.123 (+18)
Pavia 4.129 (+85)
Sondrio 1.132 (0)
Varese 2.496 (+29)

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FASE 2: il Governo specifica chi sono i “congiunti”. Dubbi sulle seconde case

polizia controllo coronavirus blocco stradale
polizia controllo coronavirus blocco stradale

Alla fine Palazzo Chigi ha chiarito per stroncare subito il vespaio di polemiche scatenato da quel termine “congiunti” che nel giro di poche ore è risultato il più cercato sul web. ” Per congiunti si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”.

E dunque, dal 4 maggio si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile.

La definizione giuridica di congiunti
A livello giuridico è l’articolo 307 del codice penale a stabilire cosa si intende per congiunti. In questa definizione rientrano: “Ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. In questa definizione, quindi, sono esclusi i partner che – a livello interpretativo – verranno invece inclusi dal governo tra le persone che sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

ARRIVA DUNQUE LA PRECISIONE DI PALAZZO CHIGI:

Anche i fidanzati, le fidanzate e quelli che vengono definiti come affetti stabili rientrano tra i congiunti. Ovvero coloro i quali, secondo il dpcm firmato il 26 aprile dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

Uno degli aspetti che il governo dovrà chiarire, probabilmente attraverso le Faq che verranno aggiornate sul sito di Palazzo Chigi, è quello degli spostamenti e della possibilità per gli italiani di andare nelle loro seconde abitazioni.

Gli spostamenti in Regione dal 4 maggio
Il dpcm prevede la possibilità di effettuare spostamenti, a partire dal 4 maggio, nel caso in cui siano motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e – in aggiunta rispetto al passato – la possibilità di incontrare congiunti, “purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”, ovvero le mascherine.

Fase due, no agli spostamenti fuori Regione
Il divieto di spostamenti resta, invece, per tutti i casi in cui le persone si muovano – attraverso mezzi di trasporto pubblici o privati – in una Regione diversa rispetta a quella in cui si trovano. Ci sono, anche in questi casi, alcune eccezioni: si può uscire dalla propria Regione in caso di esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Qui si aggiunge, rispetto al passato, un’importante novità: “È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. In sostanza, chiunque sia rimasto al di fuori della propria Regione di residenza (pensiamo per esempio a uno studente fuori sede), potrà tornare a casa dal 4 maggio. Il ritorno presso il proprio domicilio era stato sospeso durante il lockdown, mentre ora viene consentito in tutti i casi, anche al di fuori della propria Regione.

Gli spostamenti per gli anziani e il rientro dall’estero
Per gli spostamenti c’è anche un’altra indicazione contenuta nel dpcm: si raccomanda, infatti, alle persone anziane o affette da patologie croniche o, ancora, immunodepresse, di evitare di uscire dalla propria abitazione se non nei casi di stretta necessità. Altre regole sono state concepite per chi vuole tornare in Italia dall’estero. Servirà, in questo caso, una dichiarazione per indicare i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione in cui si effettuerà in Italia il periodo di sorveglianza sanitaria e il mezzo di trasporto privato utilizzato per raggiungerla, oltre al recapito telefonico necessario per ogni eventuale comunicazione.

Gli spostamenti verso le seconde case
Sugli spostamenti verso le seconde abitazioni il dpcm non fa alcun riferimento specifico. Sicuramente non è possibile uscire dalla propria Regione se non per esigenze lavorative, urgenze o motivi di salute. Quindi non di certo per andare nella seconda abitazione al mare o in montagna. Ma cosa succede dentro la stessa Regione? Si potrà o no andare alla propria casa al mare? Rispetto alle restrizioni applicate fino al 3 maggio è sparito il divieto esplicito di muoversi verso le seconde case per le vacanze. Una restrizione che c’è, ma che in effetti non è più esplicita a partire dal 4 maggio. Si attende, quindi, la pubblicazione delle Faq del governo per capire se i cittadini potranno spostarsi da un’abitazione all’altra, magari nei weekend o quantomeno quando inizierà l’estate, per stare più vicini al mare o alla montagna.

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ALBERO DELLA VITA: Dj Set in Live Streaming per l’inizio della Fase 2

ALBERO DELLA VITA
ALBERO DELLA VITA

L’Albero della vita, simbolo dell’Expo 2015 a Milano, si riaccende con uno spettacolo di luci per lanciare un messaggio di speranza e buon auspicio per la fase di ripartenza dopo il lockdown.

La data scelta per l’accensione è domenica 3 maggio, ultimo giorno che segna il passaggio dalla Fase 1 a quella successiva dell’emergenza coronavirus.

L’evento ‘Electronic Renaissance‘ è un’idea del dj Ilario Alicante, che trasmetterà il suo show dal centro di ricerca e progresso tecnologico Mind, l’ex area Expo, con una diretta streaming sui suoi canali social che raggiungerà tutto il mondo.

L’appuntamento è domenica dalle 19.30 alle 22.30: “L’Albero della vita sarà illuminato da uno show luci e droni che ci faranno ammirare la nostra amata Milano dall’alto, mentre io cercherò di fare quello che faccio da più di 15 anni: farvi ballare”, scrive dj Alicante su Facebook.

Si tratta di evento pensato per inaugurare una nuova stagione di rinascimento culturale, umano ed economico per l’Italia e per tutto il mondo attraverso la musica elettronica. Durante la diretta si terrà una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano per sostenere le sue attività durante la fase di emergenza per il Covid-19.

DIRETTA STREAMING DALLE ORE 19.30

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FASE 2 : ecco cosa si potrà fare e dove si potrà andare dal 4 Maggio

conte 4 maggio
conte 4 maggio

CONTE IN CONFERENZA PER PARLARE DELL’APERTURA

il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso di una conferenza stampa ha illustrato quali saranno le strategie della cosiddetta Fase 2, quella di un graduale ritorno alla normalità che prenderà il via da lunedì 4 maggio dopo due mesi di lockdown, con milioni di italiani chiusi in casa e lo stop a gran parte delle attività produttive nel tentativo di contenere l’epidemia da coronavirus. Conte ha spiegato come sia iniziata la “fase di convivenza con il virus”, dicendo di essere consapevole dei rischi di un nuovo aumento del contagio, insistendo sulla necessità di uno sforzo collettivo per rispettare la distanza di sicurezza. Il piano durerà dal 4 al 18 maggio e resteranno tutti i divieti di assembramento. Ci si potrà muovere all’interno della propria regione solo per le stesse motivazioni di questi giorni, con la possibilità però di incontrare i propri familiari.

SPOSTAMENTI

Ci si potrà muovere all’interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni se non per motivi di lavoro o salute. Anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa.

PARCHI E GIARDINI PUBBLICI

Sarà consentito l’accesso a ville e parchi pubblici, ma nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza. “Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l’accesso contingentato”.

In particolare: “L’accesso del pubblico ai parchi, alle ville e ai giardini pubblici è condizionato al rigoroso rispetto del divieto di ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici”. Bisognerà mantenere la “distanza di sicurezza interpersonale di un metro; il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera”.

ECCO LA DIRETTA

In diretta da Palazzo Chigi

Posted by Giuseppe Conte on Sunday, 26 April 2020

RELAZIONI

Dal 4 maggio sarà possibile far visita ai parenti, ma non saranno permesse le riunioni di famiglia. “Non è un liberi tutti. Ci sarà comunque sempre bisogno di un motivo di spostarsi” e quindi “dell’autocertificazione”, ha detto il premier. Ok quindi alle visite mirate tra familiari. Conte ha parlato di “visite ai parenti ma nel rispetto delle distanze e con le mascherine. No a ritrovi di famiglia”. E ancora: “Rispettare il metro di distanza di sicurezza. Anche nelle relazioni familiari state attenti, rispettate queste precauzione perché gli esperti ci dicono che almeno un contagiato su quattro avviene nelle relazioni familiari”.

SPORT

Dal 4 maggio sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. La regola della distanza vale anche per i giardini pubblici, che avranno ingressi contingentati. Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio. Per l’attività sportiva la distanza minima prevista è di due metri. Per la semplice attività motoria è invece di un metro.

FUNERALI

Nessun via libera alle messe. Dal 4 maggio saranno permessi i funerali, ma con la sola presenza dei familiari del defunto, per un massimo di 15 persone

MEZZI PUBBLICI

Gli orari diversificati di apertura e chiusura delle attività imporrà una rimodulazione del servizio pubblico, che comunque dovrà essere potenziato nelle ore di punta. Le linee guida allo studio prevedono inoltre: termoscanner in tutte le stazioni e gli aeroporti, obbligo su tutti i mezzi di trasporto (dai treni alle navi, dagli aerei a bus e metro) distanziamento dei passeggeri, mascherine, biglietti sempre più elettronici, contingentamento degli accessi nelle stazioni e negli scali.

EDILIZIA

Ripartono domani le attività produttive e industriali prevalentemente votate all’export e i cantieri per carceri, scuole, presidi sanitari, case popolari e per la difesa dal dissesto idrogeologico. Al ministero delle Infrastrutture è stato firmato un protocollo che prevede un serie di precauzioni: misurazione della temperatura prima dell’accesso al cantiere, accesso contingentato a mense e spogliatoi, pulizia giornaliera e sanificazione periodica delle aree comuni. Sempre domani riparte il commercio all’ingrosso funzionale ai settori dell’export e all’edilizia.

CANTIERI PRIVATI

Dal 4 maggio partono tutte le attività di manifattura, il commercio all’ingrosso e i cantieri privati. In attesa sarà possibile preparare gli ambienti di lavoro.

TAKE AWAY

Dal 4 maggio sarà consentito andare a comprare cibo da asporto, da consumare a casa o in ufficio.

NEGOZI E PARRUCCHIERI

Il commercio al dettaglio ripartirà il 18. L’obiettivo è evitare che ci siano orari di punta, prevedendo aperture e chiusure diverse fra le varie attività. Parrucchieri ed estetisti dovranno aspettare il primo giugno.

RISTORANTI E MUSEI

I musei riaprono il 18 maggio. La data giusta per i ristoranti dovrebbe essere il primo giugno. La Federazione italiana pubblici esercizi ha approvato un protocollo che prevede: un metro di distanza tra i tavoli, porte di ingresso e uscita differenziate, pagamenti preferibilmente digitali al tavolo, pulizia e sanificazione.

SCUOLA

Gli studenti non torneranno sui banchi fino a settembre. Il governo sta lavorando per definire le modalità per far svolgere “in presenza, ma in piena sicurezza” gli esami di Stato.

 

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BONUS 600 EURO: si valuta il rinnovo automatico, nessuna nuova domanda

inps 600 euro
inps 600 euro

Si è appena conclusa la conferenza stampa del Premier Giuseppe Conte, che ha parlato dell’inizio della Fase 2, che scatterà il 4 maggio: così come accaduto a marzo con il bonus di 600 euro, anche ad aprile, con un Decreto che dovrebbe arrivare giovedì 30, dovrebbe esserci un bonus per i lavoratori autonomi che hanno avuto una riduzione dei ricavi in seguito alla pandemia.

In merito il Premier in conferenza stampa non ha specificando però di che importo si tratti: “Potrebbe essere rinnovato automaticamente il bonus per chi ha avuto diritto ai 600 euro, mentre saranno erogati contributi a fondo perduto per le piccole imprese con meno di dieci dipendenti“.

Le domande per ottenere il bonus, per chi non l’aveva già presentata a marzo, dovranno essere inoltrate all’INPS o alle casse di riferimento per i vari ordini professionaliI pagamenti dovrebbero essere completati entro maggio.

Tale ipotesi è stata confermata anche dal Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo su Facebook: “Nel Decreto di aprile ci sarà un rifinanziamento di tutti gli ammortizzatori sociali già previsto a marzo, compreso l’indennizzo per partite Iva, autonomi e stagionali che da 600 passeranno a 800 euro“.

QUANDO ARRIVA IL NUOVO DECRETO 

Fanpage il ministro Federico D’Incà ha dichiarato: “La prossima settimana voteremo il Documento di economia e finanza (DEF), poi voteremo lo scostamento, tra il 29 e 30. Poi in Consiglio dei Ministri il 30 delibereremo sul decreto di aprile”. Dunque il decreto arriverà a fine mese e le domande si potranno inoltrare da maggio.


Fase 2, le misure di sostegno per le imprese

Con il decreto aprile, che ha una “capienza” di 55 miliardi di euro, verranno finanziate misure più incisive per professionisti, autonomi e altre categorie che non erano state prese in considerazione nei precedenti decreti.

  • Bonus 600 euro. Oltre all’aumento di 200 euro al mese (diventerà, quindi, un bonus mensile di 800 euro), il Governo sta studiando anche un modo per semplificarne la richiesta e l’erogazione. Chi lo ha già ottenuto, potrà confermarne la necessità con un semplice click, senza dover ripetere la procedura.
  • Finanziamenti a fondo perduto per imprese fino a 10 addetti. Come annunciato dal ministro Patuanelli, sono previste forme di sostegno a fondo perduto per oltre 1 milione di imprese
  • Finanziamenti affitti commerciali. Confermati i fondi per il sostegno al pagamento degli affitti commerciali
  • Taglio Bollette. Come suggerito anche dall’ARERA, il Governo finanzierà il taglio delle utenze commerciali agendo sui cosiddetti costi fissi
  • Sostegno al turismo. Gli addetti del settore non verranno lasciati soli: prevista una robusta iniezione di denaro per sostenere un settore che, da solo, conta per il 15% del PIL. Allo studio, probabilmente, un bonus vacanze
  • Decreto “Sblocca Paese”. Misura che dovrebbe favorire la riapertura di cantieri e lavori pubblici bloccati da tempo
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CALIFORNIA: pienone sulle spiagge senza divieto di accesso

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Il coronavirus non fa paura in California. Nello stato americano che vale il 20 % del Pil degli USA e che ha un clima temperato simile all’Italia, le persone si sono riversate in strada e sulle spiagge. Il litorale è stato preso d’assalto nell’ultimo weekend di aprile.

Fortunati o incoscienti gli abitanti dell’Orange County, in California? Certo è che le spiagge di Huntington, in questo primo fine settimana di caldo quasi estivo, registrano il tutto esaurito.

Molti giocano sulla spiaggia senza mantenere il distanziamento sociale e senza indossare le mascherine protettive

I numeri sono quelli da lockdown perché il distanziamento sociale – pare – sia obbligatorio anche qui. I bagnini sono impegnati a controllare che le migliaia di vacanzieri da weekend lo rispettino e che tutti indossino la mascherina.

Avvenenti ragazze prendono il sole con il dispositivo di protezione sul viso con elegante disinvoltura. Altri giocano a beach-volley e creano lo sfondo perfetto per chi si diverte a scattarsi un selfie con mascherina.

La scena vista in questi giorni lascia perplessi, visto che gli Stati Uniti sono il paese più colpito dal virus. Solo nella giornata di ieri si sono registrate 2494 vittime in più.

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CONTE: Fase 2, dal 18/5 aprono musei e mostre, dal 1 giugno bar e ristoranti

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CONTE: “MINISTRO AZZOLINA STA LAVORANDO PER FAR RIPARTIRE LE SCUOLE A SETTEMBRE”

 “ESAMI DI STATO, CONSENTIRLO IN CONFERENZA PERSONALE”

“Su ripresa il governo non si tirerà indietro” “Insieme a tutta la squadra dei ministri non ci tireremo indietro per la ripresa, per cambiare tutto ciò che non va”, ha assicurato il premier.

“50 centesimi il prezzo per mascherine chirurgiche””Saranno fissati e calmierati i prezzi delle mascherine. E in un prossimo decreto vogliamo eliminare l’Iva” sui dispositivi che dovrebbero costare 0,5 euro, ha annunciato Conte.

“Ragioniamo su rinnovo automatico bonus 600 euro””Sono allo studio interventi” sulle imprese. “L’Italia non riparte se non ripartono l’imprese. Per chi ha avuto gia’ il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”.

“Dal 4 apertura per cerimonie funebri” dal 4 maggio saranno permessi i funerali ma con un massimo di 15 persone con mascherine e distanze.

“Vietati assembramenti in pubblico e nel privato: no ai party””Garantiamo accesso a luoghi pubblici come i parchi, a discrezione delle amministrazioni locali. L’attività motoria sarà possibile con una distanza di 2 metri per le attività agonistiche e 1 metro per quelle semplici”. Via libera agli allenamenti mantenendo le distanze.

“AUTOCERTIFICAZIONE, CI DEVE ESSERE SEMPRE UN MOTIVO PER SPOSTARSI”

“Dal 4 maggio riapre manifattura e ristorazione con asporto”Ok alla ristorazione con asporto. Si entrerà, però, “uno alla volta e il cibo si consuma a casa”, ha chiarito Conte. Ok anche, sempre dal 4 maggio, alla riapertura della manifattura ma rispettando “tutti i protocolli per la sicurezza”.

“Da 18 maggio riapertura commercio al dettaglio. Dal 1 giugno bar e parrucchieri”  “Il 18 maggio in programma ci sarà una riapertura anche del commercio al dettaglio. E ancora il 18 musei, mostre e la possibilità di allenamenti per sport di squadra”, ha spiegato.  Dal primo giugno aprono anche bar, ristoranti, parrucchieri e centti estetici.

CONTE: “RIPROPORREMO CONGEDO STRAORDINARIO E BONUS BABY SITTER”


RIEPILOGANDO ♦️FASE II
🔔[disposizioni dal 04 al 18 Maggio]

—-> INFORMAZIONI
🌀 sarà pubblicato un nuovo modulo di autocertificazione che continuerà ad essere obbligatorio per gli spostamenti

🌀 mascherina obbligatoria (anche di stoffa) su tutti i mezzi pubblici, in modo da coprire bocca e naso

🌀Laddove si dovessero verificare casi di infezioni #CoViD19 saranno reintrodotte misure restrittive (#quarantena)

🌀 Prezzo calmierato delle mascherine chirurgiche [0,50 euro cadauna]

—> INCENTIVI ECONOMICI
💶 Utilizzo dei Recovery Found

💶 Rinnovo bonus 600,00 euro


—> DIVIETI
❌ Divieto di spostamento tra Regioni (consentiti solo per motivi di lavoro)

❌ Distanziamento sociale di un metro

❌ Divieti assoluto di uscire in caso di febbre (37,5º) e problemi respiratori


—> CONCESSIONI
✅ possibilità di raggiungere la propria residenza o domicilio (se non coincidenti) dopo il Lockdown

✅ attività motoria individuale e allenamenti per sport professionisti

✅ possibilità di andare a trovare i propri parenti

✅ possibilità di celebrare le cerimonie funebri con un numero ridotto di persone(congiunti fino ad un massimo di 15 persone)

✅ consentita l’attività di asporto per bar e ristoranti


—> RIAPERTURA ATTIVITÀ
🏭 comporto manifatturiero dal 04 Maggio

🏗 comporto edile e cantieristico dal 04 Maggio

🏤 comparto commercio al dettaglio ripartirà dalla settimana successiva (11 Maggio)

🏤 riapertura negozi il 18 Maggio

🏤 riapertura musei e luoghi culturali a partire dal 18 Maggio

🏤 riapertura #PARRUCCHIERI, #ESTETISTI, #BAR #RISTORANTI a partire dal 01 Giugno [nei prossimi giorni sarà dettagliata questa informazione]


➡️ ATTENZIONE
Per quanto concerne la quarantena obbligatoria (per chi si sposta da regione a regione) occorrerà aspettare eventuali delibere regionali

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FASE 2: stasera alle 20.20 la Conferenza di Conte, ecco tutte le anticipazioni

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Sì agli incontri con i familiari più stretti (anche anziani, ma indossando la mascherina), sì alla ripresa delle attività motorie a distanza e sì anche alla possibilità di rientro nel luogo di domicilio o residenza di chi è rimasto bloccato dal lockdown nelle città in cui studia o lavora.

Resta però l’autocertificazione, anche se sarà diversa e con più possibilità. Sarà possibile tornare a celebrare i funerali, ma soltanto alla presenza dei familiari più stretti ( non più di 15 persone) ma per riprendere le messe bisognerà aspettare ancora. La riapertura dei negozi invece, come anticipato da Repubblica, è prevista per il 18 e non più per l’11 per dare modo di valutare in 14 giorni gli effetti della prima riapertura.

Sono le prime libertà che gli italiani dovrebbero riacquistare dal 4 maggio secondo le indiscrezioni che escono dall’incontro ancora in corso della cabina di regia in cui il premier Giuseppe Conte insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli Affari regionali Francesco Boccia sta illustrando ai rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali le principali novità della Fase 2 che dovrebbero essere inserite nel nuovo Dpcm che potrebbe essere approvato stasera e di cui il premier parlerà, alle 20.20, in una conferenza stampa affrontando probabilmente anche il tema degi aiuti europei.

Gli spostamenti
A insistere per mantenere l’obbligo dell’autocertificazione per gli spostamenti all’interno del Comune o della Regione sono stati in particolare i ministri Speranza e Boccia. Cambierà il modulo perchè saranno molte di più le possibilità di muoversi all’interno del proprio Comune e della propria Regione, non ancora invece in altre regioni anche se cadrà il divieto, che era stato introdotto con il lockdown, di spostarsi dal luogo in cui ci si trovava verso quello di domicilio o di residenza. Sarà dunque possibile per gli studenti o i lavoratori o chiunque altro rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown fare ritorno a casa.

Gli incontri
Una prima apertura al ritorno ad incontrarsi arriva con l’autorizzazione a vedere familiari stretti, genitori, sorelle, fratelli, nonni. Il che non vuol dire consentire riunioni di famiglia. Soprattutto per proteggere i più anziani è prescritto l’uso della mascherina.

Attività motorie
Come annunciato, dunque, sarà consentita la ripresa dell’attività motoria non più nei pressi della propria abitazione, sempre individualmente o comunque a distanza di almeno un metro, con la sola eccezione di persone conviventi nella stessa casa. Sì anche all’attività motoria con i figli o alle passeggiate con persone non autosufficienti. Potranno riprendere ad allenarsi anche gli atleti professionisti delle attività individuate dal Coni, non gli sport di squadra per i quali la ripresa potrebbe essere il 18 maggio .

Bar e ristoranti in take away
In attesa della riapertura di bar e ristoranti (probabilmente non prima della fine di maggio) viene confermata, a partire dal 4, la possibilità di fare ristorazione con le modalità di vendita da asporto oltre che di domicilio.

I negozi
Per gli esercizi commerciali al dettaglio la riapertura è fissata per il 18 maggio e non per l’11 come ipotizzato in un primo momento. Su richiesta del Comitato tecnico scientifico si è ritenuto di programmare step di riapertura di 14 giorni per verificare gli effetti di ogni riapertura. Parrucchieri, barbieri, centri estetica invece non prima di giugno.

Messe e funerali
Accolte solo in parte le richieste della Cei per la ripresa delle funzioni religiose. Dal 4 maggio potranno essere nuovamente celebrati i funerali ma solo alla presenza degli stretti familiari, non più di 15 persone. E tutti dotati di mascherina. No invece alle messe nonostante la proposta articolate di misure di distanziamento da parte della Cei

Le attività produttive 
Confermato anche il calendario delle ripartenze delle attività produttive. Si comincia il 4 con il comparto manufatturiero, edilizia e cantieri, commercio all’ingrosso funzionale a queste filiere.

Musei e mostre
Come anticipato in un’intervista a Repubblica dal ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, musei, mostre e luoghi culturali all’aperto riapriranno il 18 maggio.

Sono queste le indiscrezioni filtrate dalla cabina di regia tra governo ed enti locali vper definire la Fase 2. Il premier Conte illustrerà il dettaglio del nuovo decreto questa sera con una conferenza stampa alle 20.20.

Gli enti locali
Intanto, mentre alcune Regioni come il Veneto e il Friuli Venezia Giulia hanno emesso ordinanze che allentano le restrizioni, tredici sindaci di Comuni capoluogo di Città Metropolitana (in testa Antonio Decaro, primo cittadino di Bari e presidente Anci), hanno dettato all’esecutivo le linee guida in dieci dieci punti per il superamento del lockdown. Il sindaco di Milano Beppe Sala ha spinto invece l’accento sulla necessità di riorganizzare la mobilità delle grandi città.


Milano, come sarà spostarsi in metro in fase 2: parla Beppe Sala

“Alla stazione della metropolitana di Cadorna – ha detto –  in condizioni normali noi facevamo entrare 6mila persone all’ora al mattino, con le misure che oggi ci indicano ne faremo entrare probabilmente 1500, cioè il 25%, e tra l’altro potremo farne entrare, per poi disporre bene gli utenti sulle banchine, 75 alla volta”.

“Non se ne esce, se non si trovano altre formule, quindi anche l’idea di parlare di piste ciclabili non è una scelta ideologica, ma è una scelta di visione e anche di necessità”, ha spiegato.

Sala ha annunciato che il Comune di Milano ha preparato un documento, “Milano 2020“, che spiega quali azioni metterà in campo per la ripartenza, invitando tutti i cittadini a dare il loro contributo con idee e proposte.

“È già oggi in rete sul sito del Comune di Milano e da domani raccoglierà anche le vostre idee. Una signora ieri, al mio post sul 25 aprile dedicato ai bambini, ha scritto ‘rimetteteci in libertà con idee intelligenti’, idee intelligenti le hanno tutti ed è quindi importante l’ascolto”.

“Oggi – ha sottolineato – è davvero il momento di uscire dalle posizioni ideologiche o dalla critica ideologica. È veramente importante che insieme si rifletta su come fare“.

“In quel documento c’è una sottolineatura sulla logica dei quartieri, che a Milano sono circa 90 e noi stiamo facendo uno sforzo perché nel proprio quartiere i cittadini possano trovare tutti i servizi fondamentali”, ha concluso Sala.

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ATM Milano : fase 2 anche per i mezzi pubblici, ci saranno degli adesivi a indicare le distanze

distanza metro milano
distanza metro milano

 

Atm sta studiando in queste settimane un piano per la ripartenza. Non è facile. Oltre ai termoscanner all’ingresso delle stazioni, bisogna capire come evitare assembramenti, inevitabili, oggi, nelle classiche ore di punta. Il sindaco Beppe Sala ha già spiegato come “il numero di mezzi non sia infinito” e che quindi, giocoforza, si dovrà allungare la giornata lavorativa.“

Grossi adesivi a fondo rosso, le impronte bianche di due suole di scarpa e la scritta “Stai qui”. E’ la campagna per la gestione della “fase 2” sui mezzi pubblici dell’ATM.

Sui treni del metrò, quei cerchi serviranno a indicare il distanziamento dei passeggeri, le posizioni corrette per non stare troppo vicini e contenere il rischio di contagio, con l’obbligo di mascherine e guanti.

Tra le soluzioni al vaglio per l’Azienda trasporti milanese, ora sul tavolo, si pensa a tornelli che misurano con precisione gli ingressi; percorsi che arrivano alla banchina con segnaposti e ingressi scaglionati. Una volta all’interno del mezzo, sul pavimento, ci saranno le posizioni preassegnate in modo da mantenere, tra un passeggero e un altro, una distanza media tra il metro e mezzo e i due metri. Soluzioni molto simili, queste, alle quali sta pensando Trenord: percorsi ordinati, posti a sedere distanziati e obbligo di mascherine.“

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Anche il Ristorante di Cracco si converte al delivery, attive le consegne per pranzo e cena a domicilio

cracco chef
cracco chef

Il ristorante “Carlo e Camilla in segheria” ha iniziato con la consegna di pranzi e cena a domicilio.

A causa dell’emergenza coronavirus la maggior parte dei ristoranti hanno riorganizzato il lavoro adattandosi alle norme anticontagio imposte dai decreti per contenere il virus e si sono convertiti al sistema delivery, ovvero la consegna a domicilio.

La pasta al forno melanzane e ricotta, il vitello tonnato e l’orto in segheria con waffle di barbabietola e finto fungo con patate e bietole, impiattati a regola d’arte anche nelle vaschette di cartone per l’asporto. Il tutto accompagnato da champagne o un bouquet di fiori freschi se si vuole festeggiare un giorno speciale. Mantiene alto il livello anche nel servizio delivery il ristorante “Carlo e Camilla in segheria” dello chef Carlo Cracco, che dal 17 aprile ha iniziato con la consegna di pranzi e cena a domicilio.

Il menù degustazione, che comprende tre portate con una bottiglia di vino abbinata dal loro sommelier, costa 50 euro, la pizza Margherita 15 e vengono consegnati a domicilio anche il pane e la focaccia preparati da loro (mezzo chilo a 4 euro). Con la consegna – che costa 5 euro ed è gratuita per ordini superiori ai 50 euro – viene allegato un bigliettino con le indicazioni per il giusto il trattamento delle portate.

Prezzi non proprio adatti a chi vuole risparmiare, ma per un’occasione speciale,un compleanno o un anniversario, il ristorante consegna con la cena anche un mazzo di fiori a 25 euro o una composizione floreale in vasetto (20 euro).

cracco carlo e camilla in segheria delivery

Con la scelta delle bottiglie di vini e champagne vengono proposti anche drink da comporre a casa: per fare il Mai Tai verrà consegnato un mix di rum, pompelmo, homemade falernum, triple sec, lime, angostura bitter.

 

 

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Confermata apertura di tutti i mercati in Lombardia con “Covid manager” e misurazione della temperatura

riapertura mercati
riapertura mercati

Vendita limitata ai prodotti alimentari e misure di controllo e sicurezza

Il Presidente Fontana ha firmato la nuova ordinanza con nuove direttive per l’apertura dei mercati scoperti di generi alimentari dal 29 aprile al 3 maggio 2020, che sostituiscono quanto indicato nell’Ordinanza n. 528 dell’11 aprile 2020 in merito alla sospensione dei mercati scoperti e delle fiere.

Le amministrazioni comunali possono riaprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che facciano osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza:

  • definire la capienza massima delle persone presenti all’interno dell’area;
  • assicurare la presenza di personale addetto per fornire assistenza e vigilare sul rispetto delle misure igienico-sanitarie e della distanza di sicurezza tra le persone;
  • limitare il perimetro esterno dell’area di mercato in modo che vi sia un unico varco di accesso separato da quello di uscita, con presenza di segnaletica sia all’interno che all’esterno dell’area;
  • accesso all’area di mercato consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per i minori di 14 anni, disabili o anziani;
  • rilevazione della temperatura corporea dei clienti e degli operatori commerciali prima del loro accesso nell’area, con inibizione dell’accesso per coloro che presentano una temperatura uguale o superiore a 37,5° C;
  • obbligo per gli operatori commerciali di utilizzare guanti e mascherina;
  • obbligo per i clienti di utilizzare guanti e mascherina o, in alternativa, di qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca;
  • distribuzione ai clienti di guanti “usa e getta” e soluzioni idroalcoliche per le mani prima di accedere all’area.

Oltre alle indicazioni, le amministrazioni comunali possono prevedere anche ulteriori misure di sicurezza e di prevenzione igienico-sanitaria.

 

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