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mercoledì, Maggio 7, 2025
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GELATO ONLINE: dove comprare con consegna a domicilio in città

gelato fatto in casa la maddalena tv
gelato fatto in casa la maddalena tv

Con queste giornate soleggiate si sente il bisogno di passeggiate all’aria aperta, magari in compagnia di un bel gelato da gustare senza fretta.

Lo sanno bene i milanesi, da sempre amanti del gelato: cosa c’è di più bello che gustare un buon gelato a Milano passeggiando sui Navigli o a Parco Sempione? Pensate, secondo un sondaggio di Deliveroo, Milano è la città che più ama ordinare il gelato a domicilio.

Ma purtroppo, le restrizioni dettate dal Governo impongono a tutti alcuni sacrifici, ma sappiate che anche a Milano non è necessario rinunciare al gelato, nemmeno in quarantena grazie al servizio delivery.

Fuori o dentro casa, il dilemma rimane lo stesso: crema o cioccolato?

Se la scelta appare difficile, non è per nulla complicato scegliere dove acquistare il vostro gelato online a Milano, dal momento che tante gelaterie di Milano sono tra le migliori d’Italia nel 2020 secondo Il Gambero Rosso Per rendervi le cose ancora più semplici, ecco una lista con alcune gelaterie a Milano che consegnano il gelato a casa per far fronte all’emergenza Coronavirus. E voi, che gusti sceglierete?

Gelateria Artico, per gli amanti del cioccolato

La Gelateria Artico a Milano è una gelateria tradizionale che vanta un gran numero di clienti amanti del cioccolato, con grande attenzione ai prodotti naturali e alle materie prime. La Gelateria Artico, per far fronte all’emergenza Coronavirus, spedisce personalmente vaschette di gelato dalle ore 14.00 alle 20.30 (spesa di spedizione 1,50 euro). Potete gustare una vaschetta di gelato da 750 grammi a 17 euro, oppure una vaschetta da un chilo e mezzo a 33 euro. Per ordinare il proprio gelato, contattare il numero 02 45494698.

Gelateria Ciacco: il gelato è anche vegan

Anche la Gelateria Ciacco di via Spadari 13 a Milano porta a casa di tutti i golosi i suoi gelati e non solo. Se preferite, anche con il classico delivery, sempre attivo a Milano dal giovedì alla domenica dalle ore 13.00 alle 20.00. La gelateria Ciacco seleziona accuratamente le materie prime con un occhio di riguardo anche alla clientela vegan.

Gelateria Paganelli: non solo gelato

Gelati artigianali, granite e sorbetti in piena zona Stazione Centrale. Anche la Gelateria Paganelli di Milano ha deciso di portare a casa di tutti i golosi le sue creazioni. Prenotazioni entro le ore 15.00, con consegne dalle 17.00 alle 19 00 solo su Milano. Per gustare un bel gelato a casa basta chiamare il numero 02 42441183  La consegna si effettua su un ordine di minimo un chilo di gelato a 26 euro.

Premiata Cremeria Rossi: gelati e dolci siciliani

Gelati e dolci siciliani, come granitecannoli e cassate, in un locale familiare con arredi semplici e attuali. Questi gli ingredienti del successo della Premiata Cremeria Rossi a Milano, in piazza Bolivar 7. I suoi gelati arrivano anche a casa vostra. Potete gustare una vaschetta di granita o gelato da 600 grammi con massimo 2 gusti a 12 euro, oppure una vaschetta di gelato da un chilo e 6 grammi con massimo 5 gusti a 36 euro. Per info, contattare il numero 02 45482952.

Gelateria Concordia: leccornie a 0°

La Gelateria Concordia nasce il 4 giugno del 1999 e si appassiona ogni giorno nello scegliere le migliori materie prime, trasformandole in leccornie a 0°. Anche la Gelateria Concordia, in corso Concordia 11, spedisce a casa i suoi gelati, dalle ore 16.00 alle 22.45. Una vaschetta di gelato da 500 grammi costa 13 euro, mentre quella da un chilo e mezzo di gelato costa 36 euro. Per info, contattare il numero 02 76390929.

Gelateria della Musica: il tempio dei golosi

La Gelateria della Musica, il piccolo tempio dei golosi milanesi nato dalla creatività dello chef Fabio Brigliadoro, recupera la tradizione originale del gelato dell’Ottocento e offre un dolce completamente artigianale e realizzato solo con ingredienti di prima scelta. In questo periodo di quarantena la Gelateria della Musica offre gratuitamente la consegna a domicilio per chi abita in zona in orario 16.00-21.00; per ordini da altri quartieri di Milano o nell’hinterland si affida ad altri servizi di delivery in orario 15.00-22.00 dal martedì al sabato e 13.00-22.00 la domenica. Per info 351 8411104.

Gelateria Rivareno, il gelato preparato quotidianamente

Ambienti semplici e moderni, ingredienti genuini, gelato preparato quotidianamente. La catena di gelaterie Rivareno oggi conta 9 negozi in tutta Italia, di cui tre a Milano: uno in zona Porta Ticinese, in viale Col di Lana 8, uno vicino al Teatro Strehler, in via Manzoni 20, e un terzo in via Sarpi 58. Con i milanesi chiusi in casa, Rivareno consegna le sue dolcezze a casa vostra. Perchè non gustare un bella vaschetta di gelato da 500 grammi a 13,30 euro o una vaschetta da un chilo e mezzo a 39,70 euro?

Gelateria Enrico Rizzi: tanti gusti dal mirto al Crodino

Direttamente dalla Gelateria Enrico Rizzi, in via Correnti 20 a Milano, vaschette da 500, 750 e 1 kg da 3 a 5 gusti, dal mirto di Sardegna, alla carruba, al chinotto di Savona, al cioccolato affumicato Morant Bay- Giamaica 2016, alla mastica, al Crodino, all’olivello spinoso.

Gusto 17: il gelato come lo vuoi tu

Ecco Gusto 17, una agrigelateria che propone 16 gusti standard di gelato: il 17° si può creare secondo le proprie preferenze. I gelati di Gusto 17 arrivano anche a casa: oltre alla classica vaschetta di gelato da 500 grammi a 12 euro, si può scegliere tra la vaschetta di panna montata e i biscotti gelato.

Gelateria Latteneve: il gelato a chilometro zero

Inaugurata nel 2014, Latteneve è una gelateria artigianale molto apprezzata che, quando possibile, usa prodotti a km zero. Si trova in zona Porta Genova e in questo periodo di quarantena spedisce i gelati anche a casa. Vaschette per tutti i gusti e tutte le misure, da 500 grammi (12 euro) a un chilo (24 euro).

Terra Gelato: dolce e un po’ salato

Da Terra Gelato a Milano il gelato artigianale in un locale dal design ricercato. I suoi gelati, se volete, arivano anche a casa vostra con consegna a domicilio. Oltre a creme e gusti di frutta, la specialità di Terra Gelato sono i gelati salati. Tra i gusti più richiesti il pistacchio siciliano o il tiramisù, per i più arditi i gastronomici come Parmigiano Reggiano, piselli e menta, tartufo o burro e alici.

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RIAPERTURE: Il Parco di Monza e le Alzaie dei Navigli non riapriranno il 4 maggio

Parco di Monza
Parco di Monza

I cancelli del Parco più grande d’Europa non riapriranno il 4 maggio, data di inizio della cosiddetta «Fase 2».

Lo ha fatto sapere il sindaco del capoluogo brianzolo Dario Allevi, senza ipotizzare, per il momento, una possibile data per il ritorno alla normalità. «È ancora troppo presto – ha dichiarato il primo cittadino – è una decisione sofferta, ma è meglio la via della prudenza, per la tutela della salute dei cittadini».

Scelta dettata anche dalla circostanza che l’area di circa settecento ettari di verde, che si estende sul territorio anche di altri comuni del circondario monzese, è praticamente «impossibile da controllare», considerando che molte restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria continuano anche dopo la fatidica data di maggio, relativamente per esempio al distanziamento sociale o alla possibilità di fare attività fisica solo individualmente.

In Comune, il pensiero è andato alle giornate del 7 e dell’8 marzo scorso, a ridosso del primo blocco totale lombardo, quando l’arrivo del clima caldo e soleggiato aveva riempito il parco monzese con lunghe code di gitanti che arrivavano dal milanese e dalla Brianza.

Nell’area di Monza e provincia (800mila abitanti circa) il numero di contagi è di poco superiore a 4500 casi.

Blocco anche sulle alzaie del Naviglio. Alessandro Folli, presidente del consorzio Villoresi, ha annunciato che lunedì non aprirà al traffico ciclopedonale le alzaie di tutta la sua rete che comprende i Navigli, il canale Villoresi e altri tratti. Ciò non significa che le alzaie saranno chiuse a Milano, perché in quei tratti le alzaie sono concesse in uso ad altri gestori, in particolare al Comune di Milano. Molti milanesi però utilizzano le alzaie dei Navigli per risalire in bicicletta fino a Turbigo. «La natura e le caratteristiche di questi passaggi non consentono sempre il rispetto del divieto di assembramento e, spesso, neppure il mantenimento della distanza di sicurezza tra individui», dichiara Folli. «Temiamo che le nostre alzaie possano diventare luoghi privilegiati per affluenze fuori controllo o addirittura per pericolosi assembramenti, evenienza che vogliamo a tutti costi evitare».

Oltre ai suddetti parchi, non riapriranno a Milano anche i mercati commerciali all’aperto, ovvero i mercati locali.

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Coronavirus : iniziati oggi anche a Milano i test sierologici,coda per i prelievi al Niguarda

test sierologici milano
test sierologici milano

Coronavirus, via ai test sierologici in tutta la Lombardia

Milanesi in coda per i test sierologici presso l’ospedale Niguarda di Milano, iniziati da oggi e che saranno effettuati in tutta la Regione. prelievi del sangue anche presso l’ospedale Sacco e al Fatebenefratelli.

In alcune zone della Lombardia è già attivo da giorni, ma a Milano parte da oggi, mercoledì 29 aprile si inizia con i prelievi per i test sierologici in grado di monitorare la presenza nel sangue degli anticorpi al Coronavirus. In città i prelievi saranno effettuati al Niguarda, al Fatebenefratelli e al Sacco.

Anche l’Ats Brianza si parte da Lecco, Merate, Bellano, Monza, Desio, Vimercate, Carate Brianza e Seveso. Via libera anche a Como, Mariano Comense e Menaggio (Ats Insubria) e Clusone (Ats Bergamo).

Ats Montagna: Bormio, Tirano, Sondrio, Morbegno, Chiavenna, Dongo (Distretto Valtellina e Alto Lario); Edolo ed Esine dall’1 maggio (distretto Valcamonica). Ats Pavia: policlinico San Matteo. Ats Valpadana: Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina già avviati; Mantova, Pieve di Coriano da domani; Bozzolo e Castiglione delle Stiviere dal 4 maggio.

Ats Bergamo: Albino, Alzano Lombardo già avviati; Clusone da domani, Piario dal 30 aprile. Ats Brescia: Brescia, Manerbio, Desenzano, Chiari e Montichiari già avviati.

L’assessore ha Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha ricordato che “in pochi giorni sono stati attivati 46 centri prelievi presso i quali vengono invitati i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati” dai medici di base e i “contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle Ats”. Contestualmente i prelievi vengono effettuati i prelievi anche al personale sanitario.

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Sala: “Riapriamo parchi dal 4 maggio, ma se ci saranno problemi li richiudiamo”

PARCO DELLE CAVE
PARCO DELLE CAVE

“Come da disposizioni del governo, dal 4 maggio riapriamo parchi e aree verdi”. Ad annunciarlo nel suo consueto messaggio sui social, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha ricordato come “a Milano abbiamo 25 milioni di metri quadrati di verde tra pubblico e privato, che vuol dire 18 metri quadri di verde per ognuno di noi”.

“Ecco li riapriamo”, ha detto Sala precisando subito dopo: “cercheremo senz’altro di vigilare che non ci siano assembramenti che non sono corretti, ma sarebbe irrealistico promettere una vera vigilanza e che tutto sia assolutamente nel rispetto delle regole”. “Quindi – ha concluso – io mi appello al vostro buon senso, alla vostra buona volontà: noi riapriamo, se con la riapertura dovessimo vedere elementi di rischio, li richiuderemo, ma è giusto ora riaprire”.

Inoltre, fa sapere l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, il Comune sta lavorando ad un sito “per informare i cittadini sulla saturazione dei parchi in tempo reale in modo che, prima di uscire, si sappia se son vuoti o già abbastanza pieni”.  “Ci hanno proposto, se ne è parlato, alcune app di prenotazioni dei parchi per contingentare i numeri. Le abbiamo valutate ma pensiamo che sia un sistema non pienamente inclusivo,- ha aggiunto – difficilmente applicabile agli spazi pubblici e comunque non controllabile in loco quindi al momento abbiamo scartato questi progetti”.

5 anni fa e oggi

5 anni fa e oggi

Posted by Beppe Sala on Wednesday, 29 April 2020

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MILANO-NAPOLI: dal 4 maggio scatta il nuovo esodo, treni già con molte prenotazioni

stazione centrale milano coronavirus
stazione centrale milano coronavirus

È già tutto pronto per il secondo esodo, dal nord al sud, in programma il prossimo quattro maggio quando sarà di nuovo possibile, dopo il “lockdown”, tornare finalmente a casa.

Nel nuovo decreto sul Coronavirus del premier Giuseppe Conte è scritto con chiarezza – al netto del divieto di spostarsi da una regione all’altra salvo che per comprovati motivi di lavoro o di salute – «è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

Dunque, via libera, ma non senza qualche preoccupazione: l’immagine del treno preso d’assalto alla Stazione centrale di Milano il 7 marzo scorso è diventata ormai un simbolo della pandemia.

Sembrava la grande fuga: centinaia di persone che correvano verso l’ultimo Frecciarossa prima della totale chiusura della Lombardia. La notizia sulle intenzioni del governo – come si ricorderà – spinse molti meridionali, tra cui tanti studenti in trasferta, a scappare d’improvviso prendendo d’assalto quel convoglio. Con le conseguenze che abbiamo visto.


Ferrovie: invariata l’offerta di Trenitalia e Italo ma c’è qualche data per la ripartenza

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IL CENTRO DI ARESE: Finiper, due mesi di affitto gratis per i negozi del centro

ARESE
ARESE

Finiper, due mesi di affitto gratis per i negozi del centro di Arese: “Hanno perso il 95% del fatturato”

Due mesi di affitto gratis per venire incontro ai negozi. È quanto accadrà all’interno de Il Centro commerciale di Arese, ma anche in tutti gli altri mall del gruppo Finiper: la società di Marco Brunelli che controlla il marchio Iper. La misura (che riguarderà i negozi associati a Confimprese) è stata annunciata nella mattinata di martedì 28 aprile.

Secondo quanto comunicato dalla società i negozi all’interno dei mall, chiusi da inizio lockdown, hanno perso “il 95% del fatturato in due mesi” ma la situazione continuerà a essere “drammatica” fino alla riapertura del 18 per i negozi di abbigliamento e al 1° giugno per la ristorazione.

“L’assoluta assenza di adeguate indicazioni e agevolazioni per il settore del commercio non può lasciare spazio a un’ulteriore fase di stallo e attesa, perché rischia di diventare letale per l’intero sistema”, chiosano dal gruppo Finiper.

 
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MERCATI ALL’APERTO alimentari : Palazzo Marino va contro Fontana,restano chiusi fino al 4 maggio

riapertura mercati
riapertura mercati

I mercati all’aperto di Milano restano chiusi: “Aperture parziali dal 4 maggio”

A Milano i mercati all’aperto restano chiusi almeno fino al 4 maggio. Il capoluogo lombardo non segue la linea del governatore Attilio Fontana, che ha dato la possibilità di riaprire le vendite di beni alimentari nei mercati scoperti a partire da domani, mercoledì 29 aprile, nel rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus.

Regione Lombardia aveva dato mandato alle amministrazioni comunali di poter scegliere se aprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che facciano osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza

Palazzo Marino sta studiando un piano per riavviare l’attività di una parte del 94 mercati cittadini a partire dalla prossima settimana.

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Fontana: aiutiamo le famiglie “In Lombardia lavoriamo per riapertura centri estivi e oratori”

centri estivi lombardia
centri estivi lombardia

Da Conte una “certa apertura” su questo tema

Nell’abituale diretta Facebook dalla Regione Lombardia il presidente Attilio Fontana ha parlato anche della situazione delle famiglie con figli e genitori lavoratori, per le quali la perdurante chiusura delle scuole rappresenta un grave problema in vista della ripresa delle attività lavorative, concentrandosi in particolare sul tema degli oratori. “Fino a ieri – ha detto Fontana – c’era stata da parte dell’ISS una sorta di chiusura sulla possibilità di riaperture di centri estivi e oratori.

Dalla Regione hanno poi ricordato che Don Stefano Guidi, coordinatore degli oratori lombardi, sta lavorando a delle possibili soluzioni. “La proposta del sacerdote – ha detto Fontana – va nella direzione giusta. Questa può essere una soluzione, insieme ad altre che abbiamo proposto, per i figli di chi lavora”.

In vista della Fase 2 e delle riaperture di molte attività produttive, la regione Lombardia fa seguito alla proposta di Don Stefano Guidi, coordinatore degli oratori delle diocesi lombarde, che ha ipotizzato una riapertura di centri estivi e oratori per consentire il ritorno al lavoro di quelle famiglie dove entrambi i genitori sono occupati. Il presidente Conte, riporta Fontana, “ha dimostrato una certa apertura a questo genere di iniziative”. La riapertura dei centri estivi sarebbe “una possibile soluzione oltre ad altre possibili” per poter avere un luogo “dove i bambini possano rimanere in assenza dei propri genitori”.
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Digital marketing per organizzatori di eventi: consigli pratici SEO oriented

Promozione eventi perché è giusto scegliere un’agenzia SEO 1
Promozione eventi perché è giusto scegliere un’agenzia SEO 1

 

Hai un’agenzia di organizzazione di eventi, ma non hai ancora ben chiaro che tipo di attività possono essere svolte sul web per farti conoscere? Con questo articolo ti daremo una mano a capire quali sono i giusti passi da seguire per farti pubblicità online e trovare nuovi clienti.

Ottimizza il tuo sito per le giuste parole chiave

La SEO (Search Engine Optimization) è una disciplina che ti permette di posizionarti sui motori di ricerca come Google nei primi risultati della pagina dei risultati per parole chiave che sono rilevanti per la tua attività, così da generare traffico qualificato. Per procedere nella maniera corretta si devono quindi identificare le parole chiave (keyword), appunto, che sono effettivamente rilevanti (anche quelle più specifiche) ed utilizzare strumenti specifici per trovare le parole per le quali il sito è già ottimizzato.

A questo punto potrai procedere con la creazione dei contenuti che sono necessari per il posizionamento. Ovviamente quando si parla di SEO non parliamo solo di questo: Google infatti tiene di conto di molti fattori per far posizionare il sito (uno fra tanti il tempo di caricamento della pagina o la presenza del certificato SSL a protezione della comunicazione). Quando si fa SEO, quindi, è bene tenere di conto di tutta una serie di aspetti tecnici che sono necessari tanto quanto quelli contenutistici ed affidarsi ad una agenzia SEO esperta.

Utilizza le landing page

Stai facendo una promozione specifica? Vuoi consigliare un servizio diverso rispetto a quelli della concorrenza? Per farlo non ti limitare a pubblicare sul sito o sui social i vari contenuti: crea delle vere e proprie landing page specifiche per il singolo contenuto, possibilmente con un form di contatto, e usa quelle come pagine di atterraggio per i social e il sito.

Inoltre se decidi di fare una sponsorizzazione su Google ADS puoi utilizzare quelle pagine per l’atterraggio dell’utenza invece che delle pagine del sito. Il vantaggio in questo caso è la mancanza di distrazioni: l’utente infatti sul sito può navigare, andare in altre pagine con il rischio quindi di perdere un’eventuale conversione. Se userai una landing page ben fatta invece non avrai questo problema, la campagna sarà quindi più efficace e il budget meglio speso.

Ricordati sempre di misurare

Questo è un passaggio che molto spesso viene saltato, in realtà se non si misurano i risultati non possiamo nemmeno sapere se una campagna o un intervento abbiano avuto un buon esito. Per quanto riguarda i siti web lo strumento di riferimento è Google Analytics, però anche i social mettono a disposizione vari strumenti di misurazione per vedere se i post stanno dando dei buoni risultati. In questo caso il consiglio è quello di iniziare dallo storico: dato che non esistono in generale valori positivi o negativi prendi in esame un periodo in cui le attività sul web davano ottimi risultati e usa quello come punto di riferimento per analizzare le metriche successive. Se non hai a disposizione uno storico, inizia a crearlo.

Siamo sicuri che questi consigli ti torneranno utili nel tuo approccio al mondo dell’online e del digital marketing. Se vuoi saperne di più e iniziare con una consulenza mirata fatta da professionisti del settore, a Milano l’agenzia SMART WEB SEO può aiutarti nello sviluppo strategico di tutte le attività descritte sopra. I servizi offerti sono vari, ad esempio partendo dalla grafica possono realizzare delle landing page adatte ad ogni necessità, oppure aiutarti ad ottimizzare i contenuti del tuo sito web.

 

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MILANO: 2 mesi gratis per gli abbonamenti di tram e metropolitana!

abbonamento under 26 1600x900
abbonamento under 26 1600x900

MILANO: Monguzzi e Giungi (Pd) lo chiedono al Comune, estendere la validità degli abbonamenti annuali di uno o due mesi (considerando anche aprile)

Estendere di un mese  – o due – l’abbonamento annuale ai mezzi pubblici di Milano e permettere di utilizzare quello mensile in un altro periodo dell’anno: perché, visto che per tutto marzo e ormai anche per tutto aprile la mobilità dei milanesi su tram, metropolitane e autobus è stata ridotta all’osso dall’emergenza coronavirus, si dà un segno tangibile a chi è rimasto a casa, rispettando le norme anticontagio.

La proposta arriva dai consiglieri Pd della maggioranza a Palazzo Marino Carlo Monguzzi (presidente della commissione Ambiente e mobilità) e Alessandro Giungi ed è rivolta alla giunta e ad Atm. “In questo lungo periodo di emergenza sanitaria in cui i milanesi sono stati chiamati a rimanere nelle proprie abitazioni, riteniamo che sarebbe un segnale importante quello di concedere delle agevolazioni a coloro che abbiano un abbonamento ai mezzi pubblici annuale (comprensivo del mese di marzo ed eventualmente di aprile) o mensile relativo a marzo. Ai primi riteniamo sarebbe da posticipare la scadenza dell’abbonamento di un mese (2 se comprensivo anche di aprile), stante che il lockdown ha visto la riduzione dei passeggeri ATM del 90%, per i secondi pensiamo che vada rimborsato il costo dell’abbonamento o che esso possa essere utilizzato in altro mese dell’anno scelto dall’utente”.

Di sicuro questi mesi di lockdown non sono stati facili anche per i conti comunali, visto che anche se a regime ridotto tutte le linee di Atm hanno continuato a viaggiare per assicurare gli spostamenti di chi, per lavoro o per altre necessità, doveva muoversi per la città. Ma tantissimi non hanno praticamente più preso un bus o una metropolitana da marzo, perché gli uffici e i negozi erano chiusi, e hanno così pagato abbonamenti non utilizzati. “La fiducia e la stima dei cittadini di Milano sempre dimostrata verso il sistema dei mezzi di trasporto pubblici e il relativo personale merita lo sforzo economico qui richiesto, che dimostrerebbe, una volta di più, quanto Milano sia vicina a coloro che scelgono di muoversi con i mezzi pubblici”, concludono Monguzzi e Giungi.

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H&M: chiude gli Store in via Torino e Corso Buenos Aires

HM
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H&M: chiude 2 negozi storici a Milano. Secondo quanto reso noto dai sindacati 70 persone perderanno il posto di lavoro!

Hanno chiuso per il lockdown e non riapriranno il 18 maggio. Succede a Milano e i protagonisti di questa vicenda, loro malgrado, sono due store di H&M: quello di via Torino e Corso Buenos Aires (non è specificato se quello al civico 8 o 56). Chiusure che lasceranno senza lavoro circa 70 persone. Il fatto è stato reso noto da Uiltucs, sindacato di categoria della Uil; ma i negozi milanesi non saranno i soli in cui scatterà la serrata: in tutta Italia ne chiuderanno altri cinque: tra agosto e novembre chiuderanno i negozi di Grossetto, Gorizia, Vicenza centro e Bassano, mentre allo store di Udine toccherà la stessa sorte di quelli milanesi.

Come Uiltucs abbiamo contestato il metodo e il merito della scelta aziendale. Il metodo adottato dall’azienda non è conforme a una buona prassi di corrette relazioni sindacali — si legge nella nota —. Infatti, l’azienda nemmeno nell’ultimo incontro avvenuto di recente aveva comunicato ai sindacati la chiusura dei negozi. A detta dell’azienda, la decisione di chiudere i 7 punti vendita H&M è stata assunta dalla casa madre svedese, affermando che tale scelta si ritiene indispensabile per la continuità degli altri 172 punti vendita. Tale dichiarazione evidenzia che i suddetti negozi erano già soggetti a verifica senza aver mai informato le organizzazioni sindacali. Pertanto, la Uiltucs ritiene irresponsabile l’atteggiamento assunto dai vertici aziendali.

Il 3 aprile il colosso della moda low-cost ha diffuso i dati relativi al primo trimestre del 2020. Tra l’1 dicembre 2019 e il 29 febbraio 2020 H&m (a livello globale) ha dichiarato noto di aver registrato un incremento delle vendite dell’8% per un giro di affari di circa 5 miliardi di euro, un risultato frutto soprattutto della spinta dello store online che ha segnato il +48%. A Marzo, invece, il colosso di Stoccolma ha reso noto di aver registrato un crollo delle vendite (sempre a livello globale) pari al 46%.

 
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TEATRO ALLA SCALA: si riaprirà a settembre con Requiem di Verdi e l’Inno alla gioia

teatro alla scala
teatro alla scala
La Scala riaprirà quasi sicuramente a settembre con ” Messa da Requiem” di Giuseppe Verdi per commemorare i morti del Covid 19.
Con l’esecuzione della “Nona sinfonia” di Ludwig van Beethoven poi si celebrerà simbolicamente la “liberazione” dalla fase più difficile dell’epidemia.
La celebre partitura contiene infatti l'”Inno alla gioia” con il testo di Friederich Schiller che, musicato da Beethoven, dal 1985 è diventato l’inno dell’Unione Europea.
Mentre il Requiem verdiano che fu eseguito per la prima volta nella chiesa di San Marco il 22 maggio 1874 a un anno dalla morte di Alessandro Manzoni, sarà rieseguito anche a Bergamo e a Brescia. Le altre due città maggiormente colpite dal virus.
Sul podio, Riccardo Chailly alla guida dell’orchestra e del coro scaligeri. Quindi una breve stagione lirica di soli tre titoli, ma di grande impatto: “La Traviata” e l’”Aida” di Verdi e “La Boheme” di Giacomo Puccini. In questo caso, sul podio si alterneranno lo stesso Chailly e Zubin Mehta. Gli interpreti dei cast sono artisti che il teatro aveva già messo sotto contratto e questo ridurrà i costi.Per fissare le date, si attende solo il via libera del governo, ma il Consiglio di amministrazione del teatro ieri ha già approvato all’unanimità il programma presentato dal neosovrintendente Dominique Meyer.

Il teatro sta lavorando perché i due concerti si svolgano alla presenza del pubblico, ma l’evento sarà anche ripreso e trasmesso in mondovisione.

A lanciare la proposta di un concerto commemorativo per la riapertura del teatro erano stati i sindacati.

Nel frattempo, il board della Scala ieri, per la prima volta, ha preso atto ufficialmente del danno economico alle casse del teatro provocato dalla chiusura dallo scorso 25 febbraio.

Un buco che nelle proiezioni fino a settembre arriverebbe a sfiorare i 20 milioni tra mancata vendita dei biglietti e altre spese. Il nuovo sovrintendente, però, continua a lavorare alla stagione del 2021/2022 e conferma l’intenzione di presentare la prossima prima dell’estate. L’opera inaugurare sarà “Lucia di Lammermoor” di Gaetano Donizetti, diretta da Chailly con protagonista Juan Diego Florèz. La stessa opera con cui Claudio Abbado il 7 dicembre 1967 diresse la sua prima inaugurazione da direttore stabile della Scala. Sempre che dal governo arrivino segnali su una possibile riapertura del teatro già da settembre.

Garantendo la misurazione della temperatura del pubblico all’ingresso e il contingentamento dei posti, ma sempre con l’idea di vedere gli spettacoli in diretta streaming più come una prospettiva piuttosto che una realtà immediata.

Il cda ieri ha dato il via libera anche all’accordo con i sindacati che rinvia per due anni la trattativa sul rinnovo del contratto integrativo di tutti i dipendenti del teatro.
In cambio dell’impegno dei vertici della Scala a integrare fino all’80 per cento gli stipendi che i fondi dei Fis, il fondo d’integrazione salariale previsto dal governo per i lavoratori dello spettacolo, coprirebbe solo fino al 40 per cento. L’approvazione del bilancio 2019 è stata rinviata alla prossima riunione, quando i conti saranno più precisi.
Prima della riapertura è prevista non solo la sanificazione di tutto il teatro, ma anche il rifacimento completo del pavimento del palcoscenico e delle funi che sollevano le scenografie.
Senza contare che i sindacati insistono per firmare un protocollo per la sicurezza di tutti i lavoratori.
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BONUS 800: si va per il rinnovo automatico ad aprile, selettivo per maggio

inps 600 euro
inps 600 euro

Con 7 miliardi di euro nel Dl Aprile verrà probabilmente prorogato per due mesi il bonus per gli autonomi in forma “potenziata”, dagli attuali 600 a 800 euro: se per la mensilità di aprile verrà sostanzialmente confermata l’attuale platea dei beneficiari che riceverà in automatico il pagamento dall’Inps, per la mensilità di maggio il Governo sta pensando di introdurre un meccanismo selettivo.

Secondo l’ipotesi allo studio si farà riferimento a una soglia di reddito massimo o ai codici Ateco relativi alle attività produttive che sono esclusi dalla riapertura: le risorse per aprile ammontano a 4 miliardi, quelle per maggio a 3 miliardi di euro.

Autonomi maggiori beneficiari
Finora, secondo quanto ha riferito il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, sono state accolte 3,5 milioni di domande su 4,4 milioni. Di questi l’Inps ha analizzato nel dettaglio 2,7 milioni di bonus pagati dal 14 al 20 aprile, per una spesa complessiva di 1,6 miliardi. La quota più consistente ha interessato i lavoratori autonomi (68,6%) e i dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (16%), le partite Iva e i Cococo (10,6%), gli stagionali del turismo (4,1%), i lavoratori dello spettacolo (0,7% ma la platea è di gran lunga inferiore alle altre).

Quasi due terzi dei beneficiari sono uomini, le donne sono la metà delle partite Iva/Cococo e degli stagionali del turismo. L’età media dei beneficiari è 46 anni, la coorte più numerosa è 45-54 anni (pari al 32,8%). Pochi i giovani con meno di 25 anni e gli anziani ultrasessantacinquenni, pari rispettivamente al 2,9% e al 2,1 per cento.

 I giovani sono più presenti tra gli addetti al turismo, i più anziani tra gli autonomi. Le regioni più interessate dal flusso dei pagamenti sono Lombardia, Puglia e Sicilia, con un terzo dei sussidi, seguite da Emilia Romagna, Campania e Veneto.

Reddito di emergenza per le famiglie
Si sta definendo il pacchetto di misure sul lavoro nel Dl Aprile che prevede anche l’introduzione del reddito d’emergenza finanziato con circa 1 miliardo, destinato a 1 milione di nuclei (circa 2,5 milioni di persone) per due mesi: si prevede l’introduzione di due soglie di reddito, per escludere i percettori del reddito di cittadinanza e i ceti medi; probabilmente la fascia di beneficiari dovrà avere un Isee compreso tra 6mila e 15mila euro per un single (il valore seguirà una scala d’equivalenza, a seconda dei componenti del nucleo). Riceveranno 500 euro al mese per due mesi, ma considerando che si tratta di un nuovo istituto è probabile che i pagamenti slitteranno a giugno e luglio. «Con questa tempistica – fa notare Marco Leonardi, consigliere del ministro dell’Economia – il Rem potrebbe servire anche a dare un sostegno a chi è in difficoltà nella stagione estiva».

Agli ammortizzatori la parte del leone
La quota più consistente di risorse è destinata, però, agli ammortizzatori sociali: 15 miliardi per prolungare fino a 9 settimane la cassa integrazione, per il fondo di integrazione salariale e i fondi di solidarietà. Si potrà fare una prima richiesta per ottenere l’autorizzazione dall’Inps per massimo 5 settimane, poi una seconda per ulteriori 4 settimane. Oltre alle banche dell’Abi, anche Poste Italiane anticiperà il trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga: i clienti BancoPosta e PostePay Evolution potranno presentare richiesta sul sito per l’accredito.

Inoltre, con 800 milioni circa verrà prorogata la Naspi per 2 mesi a quanti hanno il sussidio di disoccupazione in scadenza, e con 600 milioni verrà pagato un indennizzo di 200-400 euro a colf e badanti, che dovranno certificare il calo di attività a causa dell’emergenza coronavirus.

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GERMANIA: risale il tasso di contagio dopo le prime riaperture,oltre 156.000 casi

Angela Merkel scaled
Angela Merkel scaled

Germania, il tasso di contagio risale a 1 dopo le prime riaperture

E’ salito di nuovo il tasso di contagio da coronavirus in Germania. Da marzo, per la prima volta, una persona ne contagia un’altra.

Risale l’indice di contagio in Germania, dove sono appena entrate in vigore le misure di allentamento delle restrizioni imposte per frenare la diffusione del coronavirus.

Stando ai dati divulgati dal Robert Koch Institut, l’indice è risalito a 1, il che significa che ogni persona contagiata è in grado di infettarne un’altra. E’ la prima volta che l’indice torna ad 1 da metà aprile, quando era sceso allo 0,7, per poi risalire progressivamente.

In tutto sono 156.337 casi dall’inizio dell’emergenza e 5.913 i decessi. Rispetto ai dati di ieri vengono segnalati 1.144 nuovi contagi.

Il governo federale di Berlino e le regioni – che hanno concordato l’allentamento delle restrizioni già attuato – hanno in programma per giovedì nuove consultazioni destinate a preparare la strada a possibili ulteriori revoche delle norme di confinamento.

Nuove decisioni in materia potrebbero essere prese il 6 maggio.

Dalla settimana scorsa nel Paese sono stati riaperti i negozi, ma vige tuttora il divieto di contatto e da lunedì è obbligatorio indossare le mascherine nei negozi e sui mezzi di trasporto pubblico.

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Concerto Primo Maggio trasloca in tv : Gabbani, Gianna Nannini, Vasco,Zucchero e tanti altri ospiti 

concerto primo maggio 2020
concerto primo maggio 2020

Concerto Primo Maggio 2020 sarà dalle ore 20.00 alle 24.00, in diretta su Rai3 e in contemporanea su Rai Radio 2

Niente festa di piazza, il concertone 2020 rivoluzionato nella sua forma a causa del coronavirus. L’evento, tradizionalmente ospitato in Piazza a Roma, vedrà gli artisti esibirsi a porte chiuse dall’Auditorium Parco della Musica di Roma e da altre location sparse per l’Italia. La trentesima edizione trasloca così in tv, in prima serata su Rai 3, proponendo un cast volutamente nazional-popolare, nelle intenzioni degli organizzatori, “virato sul cantautorato, per uno spettacolo che possa essere per tutti”. Vasco Rossi, Gianna Nannini e Zucchero sono i nomi di punta del cartellone.

Tra i protagonisti ci saranno anche Aiello, Alex BrittiBugo e Nicola Savino, Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Dardust, Edoardo e Eugenio Bennato, Ermal MetaFabrizio Moro, Fasma, Francesca Michielin, Francesco Gabbani, Fulminacci, Irene Grandi, Le Vibrazioni, Leo Gassmann, Lo Stato Sociale, Margherita Vicario, Niccolò Fabi, Noemi, Orchestra Accademia di Santa Cecilia, Paola Turci, Rocco Papaleo e Tosca.

Massimo Bonelli, direttore artistico e organizzatore dell’evento da 6 anni, ha spiegato: “Non abbiamo voluto rinunciare al nostro ruolo, ma certo abbiamo dovuto fare i conti con la situazione attuale. Non sarà il classico concerto, ma un programma tv a tutti gli effetti con interventi non solo musicali e la Rai padrona di casa. Dopo settimane di concerti da casa, con i limiti tecnologici del caso, la scommessa è stata quella di riportare su un palco la musica dal vivo. A guidarci due linee guida: sobrietà e speranza per il futuro. Sarà sicuramente un evento unico, che speriamo non si ripeta. L’anno prossimo vogliamo tornare in piazza”.

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Scuola, confermato il concorso per 62 mila nuovi insegnanti, i bandi saranno sulla Gazzetta Ufficiale

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Saranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale i bandi per i concorsi attesi sia dal personale precario sia da tanti laureati che aspirano alla docenza. Smentite modifiche sulle procedure: porterebbero a slittamento

Martedì 28 aprile saranno pubblicati nella Gazzetta ufficiale i bandi per i concorsi per la scuola. Tali bandi riguardano circa 62mila posti. Ad annunciarlo sono fonti del ministero dell’Istruzione

“Vogliamo assumere, per il prossimo anno scolastico, più docenti possibili, a partire dai precari”, ha detto lunedì la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.

Concorsi attesi dal personale precario e dai neolaureati

Secondo le fonti, nel corso della riunione di maggioranza di oggi sui concorsi,il ministero ha fornito tutte le informazioni tecniche richieste dai parlamentari riguardo alle procedure dei bandi. Si tratta – continuano – di procedure concorsuali che rispettano la piena attuazione del decreto legge sulla scuola votato in Parlamento. Questi concorsi sono attesi dal personale precario, ma anche da tanti laureati che aspirano alla docenza. Le stesse fonti, comunque, smentiscono che il ministero abbia variato i bandi a seguito del passaggio in Consiglio superiore dell’Istruzione. Infine, spiegano che cambiare ora le procedure concorsuali significa, di fatto, determinarne lo slittamento e non poter garantire nessuna assunzione a settembre.

L’età di insegnanti e presidi

«C’è un rischio calcolato in questo settore con personale di una certa età», ha detto il presidente del Consiglio Conte in conferenza stampa. Secondo i dati degli osservatori internazionali dell’Ocse, l’Italia conta infatti gli insegnanti più anziani d’Europa con un’età media di 49 anni. Più della metà dei docenti già avanti nella carriera e over 50. Più precisamente gli insegnanti over 50 sono il 49 per cento, quasi la metà secondo l’ultima rilevazione del programma Talis che risale al 2018. Gli insegnanti da sottoporre a test e sorveglianza dunque – considerando quelli sopra i 55 anni – potrebbero arrivare anche al 30 per cento del totale. Se si analizza l’anagrafe dei presidi, nonostante l’arrivo di quasi 3000 nuovi dirigenti lo scorso anno, sono ancora più in là con l’età: il 46 per cento ha più di 60 anni e un altro 20 circa tra i 55 e i 60: se per i professori sono immaginabili forme di didattica a distanza, è più difficile che i presidi possano restare in remoto a gestire la ripartenza delle loro scuole.

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Conte in prefettura a Milano : “Non ci sono condizioni per tornare a normalità, non possiamo mollare”

conte in lombardia
conte in lombardia

Giuseppe Conte, parlando alla prefettura di Milano dove ha incontrato il sindaco Giuseppe Sala e il governatore lombarda Attilio Fontana nella sua prima visita in Lombardia dall’inizio dell’emergenza.

 

“Tutti speravano di tornare presto alla normalità, ma non ci sono le condizioni per farlo, ce lo dobbiamo dire in modo chiaro e forte”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, rispondendo alle domande dei cronisti al suo arrivo a Milano. “Stiamo facendo tanti sacrifici, non è questo il momento di mollare, di un liberi tutti – aggiunge – Questo governo non cerca consenso, vuole fare le cose giuste anche se ciò potrebbe scontentare i cittadini”.

La fase 2 è quella di convivenza con il virus, non di quella di liberazione dal virus”, ha proseguito il premier. “Abbiamo 105mila contagiati, domenica ci sono 2.300 nuovi casi e 256 nuovi decessi. Se affrontassimo la fase 2, con il virus che si diffonde, con un atteggiamento non responsabile la curva epidemiologica ci sfuggirebbe di mano”, ha avvertito ricordando che già così dal 4 maggio mandiamo al lavoro 4,5 milioni di persone” che costituiscono “un flusso significativo che sicuramente creerà nuove occasioni di contagio”.

Chiarimenti di Conte sulla fase 2

Chiarimenti di Conte sulla fase 2

Posted by Zerouno TV on Monday, 27 April 2020

 

 

 

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LOMBARDIA: i dati, mille ricoverati in meno, calano i contagi anche a Milano città

coronavirus test afp scaled
coronavirus test afp scaled

In Lombardia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, sono risultate positive al Sars-CoV-2 73.479 persone (+590 rispetto a ieri, quando i casi positivi segnalati erano 72.889 e l’aumento sul giorno precedente era stato di 920).

I dati sono stati appena forniti dalla Regione Lombardia.

Di queste, sono decedute 13.449 persone (+ 124 rispetto a ieri, quando l’aumento rispetto al giorno prima era stato +56) e ne sono guarite e dimesse 48.471 (+1.409), i ricoveri in ospedale sono 7.525 rispetto agli 8.489 di ieri (- 956), quelli in terapia intensiva 680 (un calo di 26 ricoveri rispetto a ieri).

Questi nel dettaglio i dati. La Provincia più colpita è quella di Milano: i casi sono passati a 18.559 (+188, la crescita ieri era stata +463). Seguono Brescia 12.599 (+35), Bergamo 11.150 (+37), Cremona 5.971 (+5), Monza 4.516 (+39). Milano città registra 7.867 casi (+79), ieri l’aumento era stato +241.

«Dati importanti, frutto del lavoro dei nostri sanitari e tutti quelli che hanno collaborato, fino ai cittadini comuni che hanno avuto grande pazienza nello stare in casa e osservare le norme»: così il vice presidente della Regione Fabrizio Sala ha commentato nella diretta Facebook della Regione i dati odierni. «Le misure del lockdown hanno funzionato», ha aggiunto, sottolineando in particolare la diminuzione dei ricoveri: «Per la prima volta scendiamo sotto gli 8 mila ricoverati», ha detto, e le terapie intensive sono «più che dimezzate rispetto al 3 aprile».

Provincia per Provincia

Qui sotto la mappa dei casi divisi per Provincia:

Bergamo 11.150 (+37)
Brescia 12.599 (+35)
Como 3.076 (+51)
Cremona 5.971 (+5)
Lecco 2.230 (+53)
Lodi 2.936 (+10)
Monza e Brianza 4.516 (+39 )
Milano 18.559 (+188)
Mantova 3.123 (+18)
Pavia 4.129 (+85)
Sondrio 1.132 (0)
Varese 2.496 (+29)

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FASE 2: il Governo specifica chi sono i “congiunti”. Dubbi sulle seconde case

polizia controllo coronavirus blocco stradale
polizia controllo coronavirus blocco stradale

Alla fine Palazzo Chigi ha chiarito per stroncare subito il vespaio di polemiche scatenato da quel termine “congiunti” che nel giro di poche ore è risultato il più cercato sul web. ” Per congiunti si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”.

E dunque, dal 4 maggio si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile.

La definizione giuridica di congiunti
A livello giuridico è l’articolo 307 del codice penale a stabilire cosa si intende per congiunti. In questa definizione rientrano: “Ascendenti, discendenti, coniuge, la parte di un’unione civile tra persone dello stesso sesso, fratelli, sorelle, gli affini nello stesso grado, gli zii e i nipoti”. In questa definizione, quindi, sono esclusi i partner che – a livello interpretativo – verranno invece inclusi dal governo tra le persone che sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

ARRIVA DUNQUE LA PRECISIONE DI PALAZZO CHIGI:

Anche i fidanzati, le fidanzate e quelli che vengono definiti come affetti stabili rientrano tra i congiunti. Ovvero coloro i quali, secondo il dpcm firmato il 26 aprile dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sarà possibile incontrare a partire dal 4 maggio.

Uno degli aspetti che il governo dovrà chiarire, probabilmente attraverso le Faq che verranno aggiornate sul sito di Palazzo Chigi, è quello degli spostamenti e della possibilità per gli italiani di andare nelle loro seconde abitazioni.

Gli spostamenti in Regione dal 4 maggio
Il dpcm prevede la possibilità di effettuare spostamenti, a partire dal 4 maggio, nel caso in cui siano motivati da esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e – in aggiunta rispetto al passato – la possibilità di incontrare congiunti, “purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”, ovvero le mascherine.

Fase due, no agli spostamenti fuori Regione
Il divieto di spostamenti resta, invece, per tutti i casi in cui le persone si muovano – attraverso mezzi di trasporto pubblici o privati – in una Regione diversa rispetta a quella in cui si trovano. Ci sono, anche in questi casi, alcune eccezioni: si può uscire dalla propria Regione in caso di esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. Qui si aggiunge, rispetto al passato, un’importante novità: “È in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. In sostanza, chiunque sia rimasto al di fuori della propria Regione di residenza (pensiamo per esempio a uno studente fuori sede), potrà tornare a casa dal 4 maggio. Il ritorno presso il proprio domicilio era stato sospeso durante il lockdown, mentre ora viene consentito in tutti i casi, anche al di fuori della propria Regione.

Gli spostamenti per gli anziani e il rientro dall’estero
Per gli spostamenti c’è anche un’altra indicazione contenuta nel dpcm: si raccomanda, infatti, alle persone anziane o affette da patologie croniche o, ancora, immunodepresse, di evitare di uscire dalla propria abitazione se non nei casi di stretta necessità. Altre regole sono state concepite per chi vuole tornare in Italia dall’estero. Servirà, in questo caso, una dichiarazione per indicare i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione in cui si effettuerà in Italia il periodo di sorveglianza sanitaria e il mezzo di trasporto privato utilizzato per raggiungerla, oltre al recapito telefonico necessario per ogni eventuale comunicazione.

Gli spostamenti verso le seconde case
Sugli spostamenti verso le seconde abitazioni il dpcm non fa alcun riferimento specifico. Sicuramente non è possibile uscire dalla propria Regione se non per esigenze lavorative, urgenze o motivi di salute. Quindi non di certo per andare nella seconda abitazione al mare o in montagna. Ma cosa succede dentro la stessa Regione? Si potrà o no andare alla propria casa al mare? Rispetto alle restrizioni applicate fino al 3 maggio è sparito il divieto esplicito di muoversi verso le seconde case per le vacanze. Una restrizione che c’è, ma che in effetti non è più esplicita a partire dal 4 maggio. Si attende, quindi, la pubblicazione delle Faq del governo per capire se i cittadini potranno spostarsi da un’abitazione all’altra, magari nei weekend o quantomeno quando inizierà l’estate, per stare più vicini al mare o alla montagna.

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ALBERO DELLA VITA: Dj Set in Live Streaming per l’inizio della Fase 2

ALBERO DELLA VITA
ALBERO DELLA VITA

L’Albero della vita, simbolo dell’Expo 2015 a Milano, si riaccende con uno spettacolo di luci per lanciare un messaggio di speranza e buon auspicio per la fase di ripartenza dopo il lockdown.

La data scelta per l’accensione è domenica 3 maggio, ultimo giorno che segna il passaggio dalla Fase 1 a quella successiva dell’emergenza coronavirus.

L’evento ‘Electronic Renaissance‘ è un’idea del dj Ilario Alicante, che trasmetterà il suo show dal centro di ricerca e progresso tecnologico Mind, l’ex area Expo, con una diretta streaming sui suoi canali social che raggiungerà tutto il mondo.

L’appuntamento è domenica dalle 19.30 alle 22.30: “L’Albero della vita sarà illuminato da uno show luci e droni che ci faranno ammirare la nostra amata Milano dall’alto, mentre io cercherò di fare quello che faccio da più di 15 anni: farvi ballare”, scrive dj Alicante su Facebook.

Si tratta di evento pensato per inaugurare una nuova stagione di rinascimento culturale, umano ed economico per l’Italia e per tutto il mondo attraverso la musica elettronica. Durante la diretta si terrà una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana – Comitato di Milano per sostenere le sue attività durante la fase di emergenza per il Covid-19.

DIRETTA STREAMING DALLE ORE 19.30

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