14.3 C
Milano
mercoledì, Maggio 7, 2025
Advertisement

WESTFIELD MILANO: Sospeso il progetto del mall più grande d’Europa a Segrate

Westfield Segrate Milano Centro Commerciale 1
Westfield Segrate Milano Centro Commerciale 1

Non partono per ora i lavori per il villaggio dello shopping da 155 mila metri quadri che avrebbe ospitato anche le Galeries Lafayette

La data di inaugurazione è stata spostata sempre un po’ più in là: inizialmente, quello che un tempo sarebbe dovuto diventare il “più grande centro commerciale d’Europa” avrebbe dovuto aprire nel 2018, poi nel 2019.

Infine, nel 2023 diventato anch’esso un punto di domanda. Anche così, certo, dopo una serie di rinvii e un ridimensionamento, Westfield Milano rimaneva un mega- progetto: un villaggio dello shopping e del tempo libero che, magari, aveva perduto un po’ di spazio (da 185 mila a 155 mila metri quadrati), ma aveva guadagnato la possibilità di appuntarsi sul petto il grado di villaggio del lusso con lo sbarco in Italia del marchio delle Galeries Lafayette, più ristoranti, cinema, le corsie di Esselunga. Un investimento da 1,3 miliardi che per il momento, però, è stato congelato. Tutto sospeso causa Covid.

Lassù, nella parte Nord-Ovest della città, il motore continua a viaggiare.
Da Milan e Inter, che a Palazzo Marino hanno confermato la volontà di andare avanti con il progetto del nuovo stadio in un nuovo quartiere all’ex Trotto, dove Hines investirà 350 milioni per costruire case in un parco.
A Est, invece, ecco la prima “vittima” immobiliare del virus che ha rimescolato le carte e creato dubbi. Perché se nella nuova normalità dovremo cambiare il nostro modo di andare a fare shopping o di cenare in un ristorante o di vedere un film, a maggior ragione come torneremo a muoverci in quelle cittadelle da tutto esaurito dei fine settimana che sono i centri commerciali? Un quesito che vale per chi è già nato e che getta ombre sui cantieri futuri.
A Cascina Merlata, in realtà, i lavori per un altro mall (il gruppo che lo sta realizzando è formato da Ceetrus Italy, ImmobiliarEuropea e Sal Service) destinato a veder spuntare negozi, ristoranti, luoghi di intrattenimento nel 2022, sono pronti a ripartire con la Fase 2: tutto confermato, assicurano. Ma a Segrate, gli operai avevano iniziato solo la bonifica dei terreni. E, per ora, si fermeranno. L’annuncio è arrivato dallo stesso colosso – una joint venture tra Unibail-Rodamco-Westfield che detiene il 75 per cento e Stilo Immobiliare Finanziaria, la holding del gruppo Percassi – che da tempo progetta lo sbarco: “In uno scenario economico già difficile per il retail a livello globale, la pandemia avrà un ulteriore significativo impatto sull’economia e sul settore e in particolare sui progetti di sviluppo. L’incertezza che la combinazione di questi fattori ha generato ha portato alla decisione di sospendere i lavori per la costruzione di Westfield Milano fino a quando non ci saranno le condizioni per il rilancio del progetto stesso”. Nessun lo dice, ma i piani potrebbero restare congelati per 12-18 mesi.
Il sindaco di Segrate Paolo Micheli non nasconde la “preoccupazione” per gli effetti del blocco: “Questa crisi sta già togliendo posti di lavoro alle famiglie e contavamo sulle energie e sull’impatto di questo progetto”. Per ora, però, non perde le speranze: “Le opere che interessano al Comune continueranno ad andare avanti e non ho ragione di ritenere che un partner che si è dimostrato affidabile non faccia ciò che ha promesso”. Per il momento, infatti, il villaggio del lusso non è stato cancellato del tutto. E viene confermata “l’esecuzione delle opere stradali essenziali, tra cui l’autostrada Cassanese bis” che da sola vale 150 milioni. Ma, certo, la pedina per ora è tornata alla casella di partenza. E starà ferma per un lungo giro.
Advertisement

Comune di Milano, appello a designer, architetti e creativi: “Aiutateci a ridisegnare bar, ristoranti e uffici”

24837658 1628902023798551 2740532170830808613 o 2
24837658 1628902023798551 2740532170830808613 o 2

L’invito a creare un albo di proposte per tornare a vivere la città con nuove regole di sicurezza e garantendo il distanziamento sociale.

Tajani: “Pensiamo e ridisegniamo insieme Milano che riapre”

Dai distanziatori alla segnaletica verticale e orizzontale per gestire gli accessi, passando per nuovi arredi e soluzioni innovative che ottimizzino lo spazio di dehor e il layout dei locali garantendo il distanziamento sociale, senza rinunciare alla convivialità e alla sicurezza.

Sono queste alcune delle idee e progetti ricercati dal Comune di Milano per la riapertura di botteghe storiche, attività al dettaglio, mercati coperti e scoperti oltre a bar e ristoranti e dei loro spazi esterni.

Per questo, l’Amministrazione ha approvato le linee guida per una consultazione rivolta in particolare a creativi e designer finalizzata alla creazione di un albo di idee  utili a favore la riapertura degli spazi commerciali e pubblici in occasione della Fase 2 dell’emergenza sanitaria.

“Mai come ora – dichiara l’assessora alle Politiche del Lavoro, Attività produttive e Commercio, Cristina Tajani – abbiamo bisogno della fantasia e dell’immaginazione di designer, architetti e creativi per individuare soluzioni capaci di conciliare la sicurezza e il distanziamento sociale con i bisogni di socialità e convivialità delle persone e della fruizione di negozi e servizi.  Quello che vogliamo realizzare – conclude Tajani – è un albo di idee e progetti,   rivolti in particolar modo alle realtà di piccole e medie dimensioni, che faciliti la collaborazione tra soggetti privati e, in particolare, tra creativi, designer, progettisti e commercianti per la riorganizzazione del layout degli spazi commerciali, dei negozi e di tutti quei luoghi che necessariamente per la loro fruizione prevedono la regolamentazione dei flussi e altre modalità di gestione dei servizi, con la finalità di garantire la massima sicurezza per gli operatori e i clienti”.

I progetti e le proposte, in linea con le prescrizioni ministeriali e regionali attuali e future in materia di contenimento del Covid-19, potranno essere presentati da società, associazioni, fondazioni, liberi professionisti e altre istituzioni nonché soggetti sia di carattere pubblico che privato. Non è previsto un limite temporale entro cui presentare le proposte, l’invito rimarrà aperto per tutta la durata dell’emergenza. I progetti verranno periodicamente valutati, discussi e inseriti all’interno di un catalogo virtuale consultabile gratuitamente da commercianti e operatori interessati direttamente sui canali istituzionali dell’Amministrazione.

La consultazione è un valore aggiunto per la città, che concretizza uno degli obiettivi del documento “Milano 2020 Strategie di Adattamento” che l’Amministrazione ha pubblicato nei giorni scorsi e che approfondisce lo scenario della ripartenza della città dopo l’emergenza epidemica Covid19 esponendo alcune azioni immediate o da programmare per la gestione della nuova normalità.

Nei prossimi giorni, sul sito dell’Amministrazione, saranno presenti tutte le informazioni per partecipare alla raccolta di idee e progetti.

Advertisement

Nuova autocertificazione per la fase 2 di maggio, ecco il modulo scaricabile

autocertificazione coronavirus maggio fase 2
autocertificazione coronavirus maggio fase 2

L’autodichiarazione per gli spostamenti di aprile 2020 è indispensabile e sarà indispensabile anche durante la Fase 2, quindi a partire dal 4 maggio.

Da lunedì 4 maggio, con l’inizio della Fase 2, verranno meno alcune restrizioni per il contenimento dell’emergenza sanitaria: riprenderanno molte attività lavorative e saranno concesse maggiori libertà ai cittadini, che potranno effettuare spostamenti non solo per esigenze lavorative, di salute o di necessità, ma anche per fare visita ai famosi congiunti. Restano vietati gli spostamenti in una Regione diversa da quella in cui ci si trova, salvo che per comprovate esigenze lavorative e di assoluta urgenza per motivi di salute. Per giustificare la natura dello spostamento, andrà compilato e portato con sé il nuovo modulo per l’autocertificazione (che si può scaricare qui). Che dal 4 maggio, e per almeno altre due settimane, l’autocertificazione servirà ancora. E che si amplieranno le motivazioni accettate per giustificare il movimento fuori dalla propria abitazione.

Alle tre motivazioni che consentono, oggi, gli spostamenti («comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute») se ne aggiungerà infatti una quarta: l’incontro con i congiunti. Su chi siano, esattamente, i «congiunti» — o meglio: chi si possa considerare nella categoria dei propri congiunti.

 Il Viminale ha anche spiegato che può comunque essere ancora utilizzato il precedente modulo barrando le voci non più attuali. L’autocertificazione è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.


AMICI ESCLUSI  anche se sembrava inizialmente possibile, le persone che si possono visitare da lunedì prossimo, cioè i congiunti nel senso indicato dalle Faq, restano esclusi gli amici, in quanto non rientrano tra gli stabili legami affettivi.

RIENTRO A CASA – Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi. Lo precisa il sito di Palazzo Chigi, spiegando le misure contenute nell’ultimo DPCM. “Il decreto – si legge nelle Faq – prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse”.

Il modulo di autocertificazione è già disponibile sul sito del governo, clicca QUI per scaricarlo .

Advertisement

Chiude un altro reparto dedicato al coronavirus : “Ricorderemo ogni corpo, ogni anima che abbiamo accudito”

chiuso reparto coronavirus
chiuso reparto coronavirus

All’ospedale Maggiore chiude il padiglione 26 riservato ai pazienti coronavirus

 

Un altro verso la gestione ordinaria della sanità: all’ospedale Maggiore ha chiuso il padiglione 26 (ex Clinica medica), da metà marzo diventato uno dei reparti Covid-19.

Il reparto era stato trasformato in una lungodegenza straordinaria.

“Il sorriso di oggi è la paura del primo e di ogni giorno a seguire…paura di sbagliare, di non farcela più, di cadere nel vuoto e nell’angoscia” scrive sui social l’infermiera Leandra Giudice, 28 anni, da due mesi è al lavoro nei reparti Covid in distaccamento dalla Pediatria.

“Abbiamo sentito il cuore esplodere vedendo camminare Aldino o Sergio mandare i baci alla moglie dietro uno schermo o Giannino dire che andrà a casa ed è felice. Abbiamo sentito il cuore spegnersi vedendo corpi immobili, freddi, respiri agonizzanti…chiudendo gli occhi alla vita terrena. Ricorderemo ogni corpo, ogni anima che abbiamo accudito e accompagnato e non basterà una vita per dimenticare. Dolore, frustrazione, scoraggiamento, ansia, paura, malcontento e poi tenacia, forza, perseveranza, determinazione e chissà quant’altro abbiamo superato e conquistato con la sola arma che avevamo in pugno…collaborazione; che poi a dirla tutta è l’arte” di chi fa il suo dovere”.

Sotto la guida dei responsabili medici Erminia Ridolo e Alessandra Dei Cas, le coordinatrici Luisella Mezzetta e Antonella Bruna Giuberti e un gruppo di giovani infermieri. Uno staff che ha lavorato intensamente per 50 giorni lottando contro l’epidemia.

“Chiude il padiglione 26 (Covid) all’ospedale di Parma. Che bella notizia !”, scrive su Facebook il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Il padiglione 26, ex Clinica medica, era stato riaperto dopo due anni a metà marzo, quando l’emergenza Covid e l’arrivo di molti pazienti aveva reso necessario trovare nuove soluzioni e nuovi posti letto.

“Per rispetto – aggiunge Bonaccini – in primo luogo degli straordinari operatori della nostra sanità, che rischiano la loro vita per tutelare la nostra, continuiamo a rispettare le regole per contrastare questo tremendo virus. Siamo sulla strada giusta, ma non abbiamo ancora vinto definitivamente”

SABATO 2 MAGGIO, AGGIORNAMENTO DELLE 18 +++

Di seguito i dati dei contagi odierni e quelli del giorno precedente:

– i casi positivi sono: 77.002 (+533)
ieri: 76.469 (+737)

Lombardia

In Lombardia i casi positivi sono 77.002, con un aumento di 533 con 13.058 nuovi tamponi, mentre ieri i nuovi contagiati erano 737. Sono 44 le persone decedute ieri, a cui ne vanno aggiunte 282 relativi all’aggiornamento complessivo a tutto aprile che ogni fine mese forniscono i Comuni della regione (ed è questo il dato che ha condizionato il bollettino della Protezione Civile). Continuano a diminuire i ricoverati non in terapia intensiva (6.529, -99) e in terapia intensiva (545, -18).

Nuovi malati in calo.

Cala il numero dei malati, anche se il dato di oggi è in rallentamento rispetto a ieri. Sono scesi a 100.704, con un decremento di 239 persone (ieri erano stati -608 i malati rispetto al giorno precedente). Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. Nel dettaglio – secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile -, i casi attualmente positivi sono 36.667 in Lombardia, 15.719 in Piemonte, 9.323 in Emilia-Romagna, 7.431 in Veneto, 5.365 in Toscana, 3.598 in Liguria, 4.452 nel Lazio, 3.205 nelle Marche, 2.721 in Campania, 1.282 nella Provincia autonoma di Trento, 2.954 in Puglia, 2.186 in Sicilia, 1.109 in Friuli Venezia Giulia, 1.879 in Abruzzo, 703 nella Provincia autonoma di Bolzano, 196 in Umbria, 730 in Sardegna, 98 in Valle d’Aosta, 713 in Calabria, 191 in Basilicata e 182 in Molise.

Advertisement

PALAZZO CHIGI: vietate le visite agli amici, “non sono affetti stabili”. Le novità!

ricette estive per cene con gli amici 33722970431000x416780x325
ricette estive per cene con gli amici 33722970431000x416780x325

Alla fine Palazzo Chigi chiarisce chi sono le persone “legate da un solido legame affettivo” che si potrà incontrare da lunedi. Certamente i familiari, consanguineri e acquisiti, ma alla fine anche fidanzati compagni, conviventi. Ecco la lista pubblicata sul sito del governo: i coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge).

Nelle risposte alle domande frequenti – Faq – Palazzo Chigi dà l’indicazione del senso di queste visite che sarà possibile fare: sempre limitate al massimo, non un avanti e indietro tra case di familiari, parenti e affini ma incontri dettati da necessità e sempre protetti. Dunque per intenderci: la nonna che non vedete da due mesi e che ha bisogno di un po’ di conforto o di aver portato qualcosa o anche due fidanzati rimasti lontani. Ma niente di più. Non gli amici che “non rientrano tra gli stabili legami affettivi” che giustificano gli spostamenti, precisano fonti di governo. Nel testo si precisano i vincoli di parentela ma resta un margine di interpretazione per quanto riguarda gli “stabili legami affettivi”: non si possono ritenere inclusi, spiegano fonti governative interpellate al riguardo, gli amici.

Ecco cosa scrive Palazzo Chigi: “Sono consentiti gli spostamenti per incontrare esclusivamente i propri congiunti, che devono considerarsi tra gli spostamenti giustificati per necessità. È comunque fortemente raccomandato limitare al massimo gli incontri con persone non conviventi, poiché questo aumenta il rischio di contagio. In occasione di questi incontri devono essere rispettati: il divieto di assembramento, il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’obbligo di usare le mascherine”.

Resta confermata la possibilità per chi è rimasto bloccato in un’altra città dal lockdown di rientrare a casa anche se questa si trova in un’altra regione. Scrive Palazzo Chigi: “Il decreto prevede che sia in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se comporta uno spostamento tra regioni diverse”.

Anche sulle attività motorie il governo dà indicazioni nuove:cade la distanza limitata per fare attività motoria o sportiva che dovrà essere sempre individuale, ma si potrà fare insieme ai familiari conviventi. Resta la distanza di due metri se si fa sport e di un metro se si passeggia. sarà possibile anche spostarsi con un mezzo per raggiungere l’area in cui si vuole fare sport.


SECONDE CASE


Nel nuovo Dpcm è scomparso il divieto esplicito a spostarsi nelle case di vacanza contenuto invece nel provvedimento che scade alla mezzanotte di domani. Ed è scaduta anche la specifica ordinanza del ministero della Salute che il 20 marzo aveva esplicitamente vietato il trasferimento nei giorni festivi e prefestivi, in quelli immediatamente precedenti e successivi. E ora Palazzo Chigi chiarisce che è consentito spostarsi nella seconda casa se in Regione.  
“Sparito il divieto esplicito deve intendersi consentito lo spostamento purché non si esca dal territorio regionale”.

In Sicilia il governatore Nello Musumeci aveva già firmato un’ordinanza che da domani consente il trasferimento nelle seconde case a condizione che si tratti di un trasferimento stagionale, insomma che non si faccia avanti e indietro dall’abitazione principale a quella secondaria. Unico limite che il trasferimento ( ovviamente consentito all’intero nucleo familiare) non avvenga in un giorno festivo.


L’autocertificazione

Altro dubbio che rimane riguarda il modulo di autocertificazione che avrà ancora breve vita se, come è l’intenzione, tra due settimane non dovrebbe essere più necessario giustificare gli spostamenti. Ma intanto l’idea di apportare semplici correzioni a penna all’ultima versione del modulo scaricabile sul sito del ministero dell’Interno presenta non poche complicazioni. Anche perché cambiano i confini in cui alcuni spostamenti sono consentiti, non ci sono parti del modulo in cui è previsto l’incontro con i congiunti e andrebbe ripristinata la parte ( che esisteva nei primi moduli) del rientro alla propria residenza. Sarebbe più semplice realizzare una nuova versione del modulo di autocertificazione.

Ma anche questo dovrà essere chiarito nelle prossime ore
In Toscana invece il governatore Enrico Rossi è di parere diverso e ha addirittura chiesto al premier un intervento sul Dpcm per vietare esplicitamente il trasferimento nelle seconde case. Quasi tutte le altre regioni, ognuna con piccole differenze relative al numero delle persone che possono andare e alle distanze, hanno autorizzato lo spostamento verso la seconda casa solo per fare manutenzione ma con l’obbligo di rientrare la sera.

Advertisement

TRENITALIA: Biglietti nominali e mascherine a bordo per la Fase 2

Trenitalia Frecciarossa1000
Trenitalia Frecciarossa1000

Mascherina obbligatoria, igienizzanti a bordo, posti a macchie di leopardo. Ma soprattutto biglietto nominale tassativo per chi viaggia su Frecce e Intercity, dove comunque la prenotazione sarà obbligatoria. 

L’iniziativa, che Trenitalia garantisce avverrà nel pieno rispetto degli obblighi di protezione dei dati personali, garantirà un maggior livello di sicurezza sanitaria consentendo, ad esempio, di essere avvisati nel caso in cui si sia condiviso il viaggio con un passeggero risultato successivamente positivo al virus.

A bordo di Frecce e Intercity è confermato il sistema di prenotazione dei posti “a scacchiera”, con una riduzione del 50 per cento della capienza massima, così da poter consentire il distanziamento sociale richiesto dalle norme di profilassi. Con la graduale riapertura delle attività produttive e commerciali, dal 4 maggio l’offerta dei servizi di trasporto regionale e, progressivamente, anche nazionale, conoscerà un aumento in una misura coerente a soddisfare la domanda di mobilità stimata dalla commissione governativa.

Nel trasporto regionale l’aumento delle corse punta a far sì che le presenze a bordo siano tali da consentire il distanziamento interpersonale, che verrà agevolato dall’indicazione delle sedute da lasciare libere e dalle indicazioni sui comportamenti individuali da tenere durante e alla fine del viaggio, fornite con tutti gli strumenti a disposizione (monitor, diffusori audio, locandine).

Il personale segnalerà i comportamenti difformi dalle norme alle Forze dell’Ordine affinché queste condizioni vengano rispettate, fermo restando che sarà indispensabile la collaborazione e il senso di responsabilità di tutti i viaggiatori perché le misure adottate abbiano successo.

Il Gruppo FS, con Trenitalia e le sue altre società, fin dalle prime fasi dell’emergenza coronavirus aveva messo in atto incisive misure di prevenzione e controllo che si sono sempre più affinate, dai kit protettivi per il personale all’installazione dei dispenser con gel igienizzante sui treni e nelle stazioni, dalla dotazione di termoscanner alle iniziative da adottare in presenza di casi sospetti, dagli incentivi a usare i canali commerciali per l’acquisto dei biglietti e per le informazioni a una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulle norme di prevenzione, fino a cicli sempre più intensi di pulizia e sanificazione di tutte le aree di lavoro, sosta e viaggio.

Per quanto riguarda le stazioni, saranno approntati percorsi a senso unico per separare i flussi in entrata e uscita, distribuendo le persone in modo tale da evitare assembramenti e proseguendo con i controlli scrupolosi ai gate di accesso e uscita. Trenitalia raccomanda il rispetto delle norme e delle prescrizioni di sicurezza.

Advertisement

SCUOLA: da settembre un mix di lezioni a scuola e online da casa

scuola aula
scuola aula

“Una metà degli studenti per metà settimana andrebbe a scuola, poi l’altra metà”

Lo ha sottolineato il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, parlando della gestione dell’emergenza coronavirus spiegando che l’ipotesi è quella di dividere le classi.

A settembre si deve tornare a scuola, gli studenti ne hanno diritto”, ha proseguito Azzolina, precisando che “questo vale anche per le scuole elementari“. “Non possiamo far tornare gli studenti a scuola con 28-30 persone per classe. Io ho sempre fatto una battaglia contro le classi-pollaio“, ha ribadito il ministro.

Il 4 maggio “piano piano l’Italia riaprirà”, ma non sarà “un libera tutti, vedremo che cosa accadrà nelle prossime due settimane”. Quanto al problema della dispersione scolastica, Azzolina ha evidenziato che, al di là dell’emergenza sanitaria, il nostro Paese era già “fuori ogni media. Sto lavorando perché non aumenti. Nessuno studente deve rimanere indietro”.

“Se pensiamo da dove siamo partiti” la didattica a distanza “è stata un grande successo“, la scuola “non era preparata”, ha dichiarato ancora Lucia Azzolina.

Advertisement

In più di trenta persone salgono insieme sul bus a Milano, nonostante i richiami da parte dell’autista non scendono

mezzi atm coronavirus
mezzi atm coronavirus

E’ successo sulla sostitutiva della metro rossa : impossibile rispettare le distanza di sicurezza

Sono le 5 della notte tra venerdì e sabato a bordo dell’autobus sostitutivo della M1: non quella che il Comune e Atm avrebbero battezzato come ora di punta. L’autobus è pieno e non serve un metro per capire che non sono rispettate le distanze di sicurezza.

I marker rossi di segnaletica a terra sono calpestati in ordine sparso. L’autista del mezzo avvisa la centrale operativa e intanto prima di partire prende il microfono: «Scendete, avete superato il numero di di persone a bordo consentite». Nessuno si muove e gli tocca partire. Difficile capire quel gruppo di persone, salito praticamente in blocco alla stessa fermata, che appuntamento urgente avesse in agenda in un’alba festiva di un giorno di ordinario lockdown.

Bollini rossi e cartelli sui sedili per mantenere la distanze sono pronti. A Milano da lunedì 27 aprile è partita la sperimentazione della nuova “segnaletica anticovid” per il trasporto pubblico. Ma a due giorni dalla partenza della Fase 2, un episodio ha messo in dubbio l’effettiva validità di tutte le misure prese per mantenere il distanziamento sociale anche sui mezzi pubblici. Una trentina di persone è salita la notte scorsa a bordo di un autobus sostitutivo della linea metropolitana rossa della città rendendo di fatto impossibile le misure di sicurezza.

Advertisement

DL APRILE: cassa integrazione fino al 31 ottobre, stop licenziamenti per 5 mesi

inps 600 euro
inps 600 euro

La cassa integrazione sarà prorogata per 18 settimane, fino al 31 ottobre, secondo la bozza del decreto legge Aprile.

Nel testo prevista poi la misura del reddito d’emergenza da 800 euro per le famiglie in difficoltà, che potranno contare sul sostegno almeno per tre mesi, mentre sono previsti altri 15 giorni di congedi speciali e il bonus baby sitter sale fino 1 .200 euro.

Il pacchetto, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro metà settimana, comprende 44 norme per il sostegno ai redditi e per la protezione del lavoro. Si va dal rinnovo delle misure già previste con il Cura Italia, come Cig e cassa in deroga, all’introduzione del nuovo Rem, il Reddito di emergenza. Confermato lo stop per altri tre mesi ai licenziamenti.

Cig fino a fine ottobre – Secondo la bozza che circola, “i datori di lavoro che nell’anno 202 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale ‘emergenza Covid-19’ per una durata massima di 18 settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020”.

Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli, continua il testo, “richiesto per eventi riconducibili all’emergenza, è concesso in deroga ai limiti di fruizione riferiti al singolo lavoratore e di anzianità d’impiego e i periodi di trattamento sono concessi per un periodo massimo di 120 giorni dal 23 febbraio al 31 dicembre e sono neutralizzati ai fini delle successive richieste. Per assicurare la celerità delle autorizzazioni, le integrazioni salariali sono concesse dall’Inps territorialmente competente”.

Reddito d’emergenza fino a 800 euro – Da maggio viene poi istituito il Reddito di emergenza “quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari” per l’emergenza Covid-10, dice ancora la bozza. Le domande possono essere presentate entro il termine del mese di luglio 2020 e l’importo è “fino a un massimo non superiore a 800 euro mensili”. Il contributo viene “erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda”. Viene riconosciuto alle famiglie con residenza in Italia, un valore del reddito inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio, un valore del patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro (+5mila euro per ogni componente successivo al primo e comunque entro i 20mila euro), un valore dell’Isee inferiore ai 15mila euro.

Detrazioni fino a 300 euro per i centri estivi – Prevista una detrazione fiscale fino a 300 euro per i centri estivi dei figli fino a 16 anni: lo sconto vale per le spese sostenute nel 2020 dalle famiglie con redditi fino a 36mila euro e se ne può usufruire per la parte di spese non coperte da “eventuali altri contributi pubblici”.

Il bonus baby sitter sale a 1.200 euro – Passa da 600 a 1.200 euro il bonus baby sitter, che viene esteso anche all’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricerativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Stop ai licenziamenti per altri tre mesi – Lo stop  ai licenziamenti, dai 60 giorni previsti dal decreto del 17 marzo, viene portato a cinque mesi. “Il datore di lavoro – si legge – che, indipendentemente dal numero dei dipendenti, tra il 23 febbraio e il 17 marzo, abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo” può “revocare in ogni tempo il recesso purché contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga” dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. “In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro”.

Bonus per gli autonomi
Appare controversa invece la procedura per il bonus in favore di autonomi, partite Iva e collaboratori. Il premier Giuseppe Conte aveva promesso un incremento e un iter velocissimo, quasi automatico. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione quantificava in 24 ore i tempi per avere i soldi sul conto. Nella bozza non emergono dettagli, però per aprile il sussidio resta di 600 euro, non viene aumentato e sarà erogato subito solo a tutti coloro che già avevano fatto domanda all’Inps.

Salirà invece a mille euro per il mese successivo, ma vengono previsti paletti per escludere i redditi alti.

A maggio, infatti, partite Iva, artigiani e commercianti ne avranno diritto se il fatturato del secondo bimestre del 2020 sarà inferiore del 33 per cento a quello dello scorso anno.

Advertisement

Coronavirus Lombardia, mascherine e guanti obbligatori sui treni e mezzi pubblici

Sala guanti
Sala guanti

Sui mezzi pubblici obbligatori anche i guanti, Sala : meglio spostarsi in bici o a piedi

Coronavirus, due nuove ordinanze della Regione Lombardia. Nella prima è confermato l’obbligo dell’uso delle mascherine o di altri indumenti utili a coprire naso e bocca e vengono emanate disposizioni specifiche per i mercati all’aperto e per il commercio al dettaglio. La seconda ordinanza, relativa al Trasporto Pubblico Locale, prevede a bordo dei mezzi di trasporto pubblico l’obbligo di utilizzo di guanti e mascherine.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato oggi le due nuove ordinanze che stabiliscono specifiche indicazioni per la fase2 del coronavirus e per il trasporto pubblico locale valide dal 4 maggio ad integrazione delle norme nazionali previste dal Dpcm del 26 aprile.  È cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana. I sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili.

Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno. Gli ascensori della metropolitana e delle stazioni ferroviarie sono destinati in via prioritaria alle persone a ridotta mobilità. È sempre consentito il trasporto di monopattini, biciclette pieghevoli e altri dispositivi di micromobilità elettrica. Le nuove misure di sicurezza previste dall’ordinanza regionale si applicano su tutti i servizi di trasporto pubblico (treni regionali, metropolitane, autobus, filobus, tram, funivie e servizio di navigazione sul lago di Iseo) e non di linea (taxi e Ncc) e hanno validità per tutti i passeggeri e gli operatori di trasporto del territorio regionale.

Il sindaco: Rispettate le regole e se potete andate in bici

Il sindaco ha spiegato di aver verificato con la dirigenza di Atm che la società dei trasporti metterà su strada tutti i mezzi disponibili ma anche così “non potremo superare nelle ore di punta il 25% della capacità pregressa”. Per questo, ha aggiunto, “chiamo i cittadini ad attivarsi per rendere il ritorno di lunedì più gestibile e anche le aziende. Ai cittadini posso solo chiedere di rispettare le regole, magari chi abita a 800 metri dal lavoro, anche a un chilometro faccia una camminata, oppure recuperate le vostre bici vecchie e e nuove e mettetele a posto nel fine settimana e usatele”.  Il Comune di Milano al momento ha 7 mila persone che lavorano da casa, “ne faremo rientrare un po’ alla volta ma ne lasceremo comunque in questa fase 4 mila che lavoreranno da casa. – ha aggiunto Sala -. Per quanto riguarda gli orari di inizio lavoro si potrà iniziare, a seconda dei vari uffici, dalle 7 e 30 alle 11. Noi ci attiviamo ma chiediamo grande collaborazione

 

 

Primo maggio…in attesa di tornare al lavoro

Primo maggio…in attesa di tornare al lavoro

Posted by Beppe Sala on Friday, 1 May 2020

Advertisement

LOMBARDIA: dal grazie per gli aiuti alla richiesta di danni alla Cina per 20 miliardi

coronavirus aiuti cina
coronavirus aiuti cina

Venti miliardi: ammonta a tanto il conto dei danni che la Lombardia chiederà alla Cina. Dal “Grazie per gli aiuti” al ” risarcimento per danni” il passo è stato breve.

«La Regione Lombardia chiederà, e in tempi brevissimi, il conto dei danni alla Repubblica Popolare Cinese: siamo pronti a mandare all’ambasciatore cinese un acconto di richiesta danni da 20 miliardi».

lombardia richiesta danni alla cina

Lo rende noto Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier. «Nella prossima seduta del Consiglio Regionale lombardo la Lega presenterà una richiesta in tal senso, per dare mandato alla Regione per chiedere i danni – spiega Grimoldi in una nota –

È quello che stanno facendo negli altri Stati occidentali: negli Stati Uniti alcuni singoli Stati hanno già denunciato e chiesto danni alla Cina per le conseguenze della pandemia da Covid19, i membri del Congresso americano propongono leggi per dare la possibilità anche ai singoli cittadini di chiedere ingenti riparazioni a Pechino e anche Australia e Gran Bretagna si dirigono decise in questa direzione».

«Solo in Italia, che eppure è uno dei Paesi più colpiti dal virus, tutto tace. Sappiamo bene che il Governo giallorosso è genuflesso a Pechino, non siamo sorpresi, ma tutto ha un limite».

SULLA STESSA LINEA DI PENSIERO ANCHE IL VENETO

Anche il Veneto dovrebbe fare lo stesso, chiedono al governatore Luca Zaia i deputati veneti di Forza Italia, Dario Bond, Raffaele Baratto, Piergiorgio Cortellazzo. «Anche la nostra regione, il Veneto, sta scontando una perdita fortissima – ricordano – Avremo un Pil in calo del 7%.

Non solo artigiani, commercianti, professionisti, ma la stessa industria, che rappresenta il motore dell’economia italiana sarà quella che ne sconterà più conseguenze negative. Senza considerare il costo in termini di vite umane e i danni economici che la sola gestione sanitaria sta comportando». «Chiediamo al governatore Zaia – concludono – di muoversi urgentemente per chiedere anche per la nostra gente un risarcimento di almeno 20 miliardi di euro alla Cina per le conseguenze della pandemia da Covid19».

Advertisement

BONUS 600 EURO in pagamento in 24h entro il 4 maggio e limiti di reddito successivi

inps 600 euro
inps 600 euro

Era stato chiamato “decreto aprile”, ma la sua approvazione definitiva è attesa per i prossimi giorni, i primi di maggio: di certo di tratta di uno dei provvedimenti più attesi, quello che il conterrà le misure di sostegno economico da erogare ai cittadini che stanno subendo le conseguenze della crisi causata dal coronavirus.

Il testo definitivo non è ancora stato completato ma circola una bozza delle “nuove misure urgenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Bonus di mille euro alle P.Iva che hanno avuto un calo del reddito del 33%
Nel capitolo riguardante i lavoratori autonomi e precari il governo ha previsto di stanziare un bonus di 600 euro per tutti gli iscritti alla gestione separata Inps.

Dall’entrata in vigore del nuovo decreto non si potrà più chiedere il bonus per il mese di marzo. La somma sarà però estesa anche anche ad altre categorie: gli stagionali non del turismo e intermittenti che hanno smesso di lavorare dopo gennaio, gli autonomi occasionali (senza P.iva) e chi effettua vendite a domicilio.

A maggio è inoltre previsto un bonus di mille euro riservato a coloro che hanno avuto un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto all’anno scorso.

Il bonus, altrimenti, sarà di 600 euro. Nel testo si legge: “A tal fine il soggetto deve presentare all’Inps la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti di cui al presente comma. L’Inps comunica all’Agenzia delle entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle entrate comunica all’Inps l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti sul reddito di cui sopra con modalità e termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti”.

Bonus di mille euro anche ai co.co.co.
La stessa somma verrà erogata ai co.co.co che hanno cessato il rapporto di lavoro, agli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’Inps che hanno perso 33% reddito o cessato rapporto di lavoro e per gli stagionali del turismo che hanno smesso di lavorare.

I bonus saranno cumulabili con l’assegno di invalidità e il reddito di cittadinanza
Il bonus sarà ora cumulabile con il reddito di cittadinanza e l’assegno di invalidità fino a raggiungere somma massima di 600 euro. Per i professionisti iscritti a casse private cade divieto di chiedere contributo previsto per loro (reddito di ultima istanza) se hanno anche una posizione aperta all’Inps. I professionisti iscritti alle casse private non potranno però più usufruire del congedo straordinario e del bonus baby sitter se chiederanno il reddito di ultima istanza. Le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-coll saranno prorogate per altri due mesi per chi le ha in scadenza.

Fase 2, Cig per 18 settimane

I datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale ‘emergenza Covid-19’, per una durata massima di diciotto settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che andrà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa), richiesto per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, «i periodi di trattamento sono concessi per un periodo massimo di 120 giorni, dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020». «Per assicurare la celerità delle autorizzazioni, le integrazione salariali Cisoa con causale Covid19, sono concesse dalla Sede dell’Inps territorialmente competente», si legge nella bozza.

Fase 2, congedi di lavoro e indennità

Per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e sino al 30 settembre 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, ai sensi dei commi 10 e 11, per i figli di età non superiore ai 12 anni, fatto salvo quanto previsto al comma 5, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione, calcolata secondo quanto previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ad eccezione del comma 2 del medesimo articolo. Questo il contenuto della bozza.

Fase 2: i licenziamenti

Da 60 giorni a 5 mesi. E’ il periodo di sospensione previsto per i licenziamenti nel dl che arriverà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni. «Il datore di lavoro- si legge – che indipendentemente dal numero dei dipendenti nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’articolo 3 della legge 15 luglio 1966, n. 604, può – si legge inoltre nella bozza del dl – in deroga alle previsioni di cui all’articolo 18, comma 10, della legge 20 maggio 1970, n. 300, revocare in ogni tempo il recesso purchè contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga, di cui all’articolo 22, dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri nè sanzioni per il datore di lavoro», si legge ancora.

Fase 2, il bonus baby sitting

Il bonus «baby sitting» viene esteso «ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia». E’ quanto previsto nella bozza del dl che arriverà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni.

Fase 2, bonus per i lavoratori domestici

«Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 400 euro, per ciascun mese. Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla medesima data, uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 600 euro, per ciascun mese. Le indennità di cui al presente articolo non concorrono alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917». Così nella bozza del dl maggio. «Le indennità di cui al comma 1 sono riconosciute a condizione che i lavoratori domestici non siano conviventi col datore di lavoro e che vi sia stata una comprovata riduzione di almeno il 25 per cento dell’orario complessivo di lavoro».

Fase 2, versamenti di ritenute e contributi

I versamenti di ritenute e contributi «sospesi ai sensi del periodo precedente sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020 o mediante rateizzazione fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di luglio 2020». Lo si legge nella bozza del decreto del governo.

Fase 2, centri estivi e detrazioni fiscali

Detrazione fiscale fino a 300 euro per i centri estivi dei figli fino a 16 anni. Lo prevede la bozza del nuovo decreto anti-Coronavirus. Lo sconto fiscale vale per le spese sostenute nel 2020 per le famiglie con redditi fino a 36mila euro e si può usufruire per la parte di spese non coperte da «eventuali altri contributi  pubblici».


CONTRIBUTI  A FONDO PERDUTO

I contributi a fondo perduto che il Governo ha allo studio per sostenere le piccole imprese colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria per l’epidemia di coronavirus Covid-19 saranno commisurati alla perdita del fatturato.

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Senato.

Il presidente del Consiglio non è tuttavia entrato nel dettaglio del provvedimento allo studio dell’esecutivo.

Nei giorni scorsi qualche indicazioni in più è arrivata invece dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

 beneficiari dei contributi fondo perduto PMI, secondo quanto indicato dal ministro saranno le imprese con meno di 10 dipendenti e l’importo medio del contributo dovrebbe aggirarsi attorno a 5 mila euro.

«Per le PMI al di sopra di una certa soglia», ha poi aggiunto Conte nel corso del suo intervento in Senato, «sono poi allo studio interventi volti ad assorbire parzialmente le perdite, con capitale pubblico che possa trasformarsi in sostegno a fondo perduto attraverso erogazioni di liquidità o schemi di agevolazione fiscale».

Advertisement

RYANAIR annuncia lo stop dei voli fino a luglio e il taglio di 3 mila posti di lavoro

RYANAIR
RYANAIR

Ryanair potrebbe tagliare 3mila posti di lavoro perché, ha dichiarato oggi, ci potrebbero volere almeno due anni perché la domanda dei passeggeri torni alla normalità. I tagli riguarderebbero principalmente piloti e personale di bordo.

La compagnia aerea valuta inoltre riduzioni salariali fino al 20% e la chiusura di una serie di basi in Europa fino al recupero del traffico.

L’amministratore delegato del gruppo Michael O’Leary, che si era ridotto la retribuzione del 50% per aprile e maggio, ha deciso di estendere questa riduzione per l’intero esercizio finanziario, fino a marzo 2021.

Ryanair ha anche annunciato lo stop del 99% dei suoi voli fino a luglio e ha dichiarato di aver avviato negoziati con Boeing per ridurre il numero di consegne di aeromobili nei prossimi 24 mesi, spiegando che il numero di passeggeri del primo trimestre è stato inferiore del 99,5% alle previsioni di 42,4 milioni di passeggeri, attestandosi su meno di 150.000.

Fino a marzo 2021, Ryanair prevede di trasportare meno di 100 milioni di passeggeri (quando l’obiettivo originale era 154 milioni).

La compagnia aerea ha anche affermato che contesterà nei tribunali europei gli “aiuti di Stato illegali e discriminatori” concessi ad alcune compagnie aeree europee.

Advertisement

NUOVA ORDINANZA in Lombardia, via libera a sport e alberghi

regione lombardia tasse
regione lombardia tasse

NUOVA ORDINANZA: via libera a mercati all’aperto solo per generi alimentari, studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori. Possibilità d’apertura per servizi bancari e assicurativi, alberghi, negozi di telefonia e altri. Via libera anche alla toelettatura degli animali.

“La nuova ordinanza della Regione Lombardia alla firma del presidente Fontana, in vista del 4 maggio, è sostanzialmente in linea con i provvedimenti indicati dal Governo”.

Lo comunica una Nota della Regione Lombardia. A differenza di quanto previsto dal decreto del governo, in Lombardia permane però l’obbligo di coprirsi le vie respiratorie, con mascherina oppure con sciarpe, foulard o altri indumenti, anche all’aperto. Sarà possibile praticare attività fisica all’aperto, senza il limite dei 200 metri dalla propria abitazione.

Via libera ai mercati all’aperto (ma solo per generi alimentari e con alcune ‘semplificazioni’ chieste dai sindaci), semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori.

Cadono le restrizioni  per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici.

Possibilità d’apertura per servizi bancari e assicurativi, attività alberghiere, attività per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche.

Via libera anche alla toelettatura degli animali.

Advertisement

Chiara Ferragni e Fedez volontari a Milano, consegnano cibo alle famiglie in difficoltà

ferragnez volantari milano coronavirus
ferragnez volantari milano coronavirus

La coppia ha preso parte all’iniziativa ‘Milano aiuta’: prima tappa all’Ortomercato per imbustare gli alimenti e poi le consegne in bicicletta

I Ferragnez hanno deciso di supportare ancora una volta la propria città in modo attivo. Dopo la raccolta fondi per la loro campagna solidale a favore dell’ospedale San Raffaele di Milano, hanno indossato giacca arancione e mascherine per consegnare cibo alle persone, partecipando all’iniziativa «Milano Aiuta» per aiutare anziani e famiglie in difficoltà a causa del coronavirus.

Squadre di volontari si occupano del confezionamento degli alimenti, mentre il trasporto dal mercato agli otto hub di destinazione istituiti dal Comune di Milano è garantito dai mezzi di Milano Ristorazione

chiara ferragni e fedez volontari

Milano Aiuta riesce ad aiutare circa 4900 famiglie alla settimana, circa 16.000 persone a settimana, ma ha sempre bisogno di donazioni di cibo e derrate alimentari. Se volete aiutare o conoscete qualche azienda alimentare che puo’aiutare potete mandare un’email a

Advertisement

MOVIDA: ecco il progetto di una tuta per tornare in pista da ballo in sicurezza

Micrashell Feature Image 04282020
Micrashell Feature Image 04282020

Tacchi a spillo e minigonne non sono più di moda: il nuovo dress code da discoteca arriva dalla Luna. Perché sul dancefloor, con un abbigliamento così, sembrerà davvero di essere su un altro Pianeta.

A immaginare come vivremo le piste da ballo (e soprattutto come ci vestiremo) nel prossimo futuro ci ha pensato infatti Production Club, uno studio creativo multidisciplinare specializzato nell’ideazione di atmosfere e installazioni immersive per l’industria musicale, tecnologica e del gaming. In attesa del brevetto, Micrashell è la tuta protettiva che (forse) ci farà tornare a ballare spensierati nel cuore della notte. Magari meno liberi di prima ma più vicini di adesso.

Casco ermetico, giubbotto funzionale e guanti integrati alla rider formano un vero e proprio dispositivo di protezione individuale anti-Covid: a prova di “struscio” e di bacio, ha un je ne sais quoi di modaiolo. Genderless, dai colori sgargianti e rifinito da una serie di tasche, è un ”one piece” che strizza l’occhio allo streetstyl

In attesa di scoprire quando saranno riaperte discoteche e locali notturni in Italia ecco svelata una tuta in polifeniletere per proteggere dal contagio da coronavirus tutti gli amanti della nightlife.

Il completo, denominato “Micrashell”, è stato progettato dallo studio Production Club di Los Angeles, con sede in Spagna, e consente alle persone di riunirsi e festeggiare in totale sicurezza evitando il rischio di contagio.

Tra i “gadget” presenti c’è anche un sistema di fornitura di bevande, altoparlanti integrati, la possibilità di accedere allo smartphone, videocamera di sicurezza, comunicatore vocale e un casco traspirante.

Inoltre, utilizza un sistema di filtraggio basato sullo standard N95 che elimina eventuali batteri presenti nell’aria. La comunicazione vocale wireless, basata sulla prossimità e sull’orientamento, può essere gestita a piacimento, modificando le impostazioni sulla privacy che definiscono l’interazione sociale. Il sistema di controllo permette inoltre agli utenti di regolare individualmente l’audio esterno e di modificare il modo in cui la propria voce viene trasmessa agli altri.

movida tuta micrashell

La tuta, oltre a disporre di un supporto in grado di erogare drink a cui può accedere solo il bartender senza bisogno di spogliarsi, integra un sistema di luci Rgb personalizzabili che funzionano da indicatori dell’umore (ad esempio un’illuminazione arcobaleno esprime gioia mentre il rosso significa “occupato”). Toppe e calamite serviranno invece ad abbellire il dispositivo wearable su misura.

“Alla luce del devastante impatto del coronavirus sulle aziende della musica, degli eventi dal vivo e della vita notturna, Production Club ha esteso le sue risorse creative per progettare dispositivi di protezione individuale che potrebbero essere impiegati per riunire le persone e rivitalizzare un ecosistema ricco di aziende“.

Advertisement

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO e BONUS VACANZE: Tutte le novità

contributi alle imprese 1
contributi alle imprese 1

Dopo le conferme dei viceministri all’economia Castelli e Misiani, arrivano le prime indiscrezioni sui contributi a fondo perduto di 5.000 euro previsti per maggio.

Orma sembra certo che da maggio potranno essere erogati dei contributi a fondo perduto per aiutare tutti gli imprenditori in difficoltà economica per via dell’emergenza sanitaria del Coronavirus.

La viceministra Laura Castelli, intervistata dal corriere della sera, spiega: “Stiamo lavorando col ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, per dare un ristoro alle piccole imprese che hanno subito un calo importante del fatturato. Ci saranno aiuti per almeno 10 miliardi”.

A ulteriore conferma, arrivano anche le dichiarazioni del Viceministro all’Economia, Antonio Misiani, rilasciate a Unomattina. Misiani conferma, sostanzialmente, quanto già detto dalla Castelli, “Prevederemo anche dei contributi a fondo perduto, in particolare per le micro e piccole imprese, con il decreto che verrà varato nei prossimi giorni”.

Infine, il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha reso noti i dettagli di questi nuovi aiuti per le imprese. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Contributo a fondo perduto, quanto spetterà?

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, intervistato dal “Sole24ore”, ha parlato dei contributi a fondo perduto che verranno erogati a partire da maggio.

Si tratta di un fondo di solidarietà da circa 8 miliardi per le micro, piccole e medie imprese, che erogherà contributi a fondo perduto per un importo medio di 5 mila euro, ad una platea di potenziali beneficiari di circa 1,6 milioni di soggetti” (micro e PMI fino a 9 dipendenti).

L’accredito, spiega il Ministro, sarà fatto dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente del contribuente.


Bonus vacanze 2020, 500 euro di incentivo per chi prenota presso strutture italiane. 

contributo a fondo perduto bonus vacanzeVediamo le novità e come potrebbe funzionare il bonus come detrazione.

Continua a leggere…

Advertisement

A Milano inaugurato dai medici il murale simbolo della lotta al Coronavirus

murales dottori ospedale
murales dottori ospedale

Dottori, infermieri, operatori sanitari. A loro è dedicato il murale «Per non dimenticare». «È un grazie grande 90 metri quadrati», racconta l’autore Lapo Fatai, 23 anni, milanese.

Il murale simbolo nella lotta al Covid19 “Grazie ai medici in 90 metri quadri” – L’opera di Lapo Fatai accanto all’ospedale #Auxologico San Luca di Milano inaugurata con la foto di gruppo di dottori e infermieri.

“Il gigantesco dipinto è già diventato un simbolo della resistenza lombarda in tutto il mondo La vittoria contro il virus nasce anche da un sorriso

dipinto murale

“L’emergenza Covid rimarrà nella memoria di tutti, e in particolare di noi lombardi e milanesi. Volevamo fissare nel tempo questo periodo, i sentimenti che lo hanno pervaso, le tante immagini di sofferenza, ma anche qualche sorriso e soddisfazione di questi ultimi giorni che la pressione sugli ospedali sta diminuendo”

Il dipinto

Un’infermiera, con il pollice all’insù, che mostra il volto spostando con la mano la mascherina. Il viso è segnato dall’uso prolungato dei dispositivi di sicurezza ma sorride «perché la vittoria inizia da un sorriso». Il gigantesco dipinto è già diventato un simbolo della resistenza lombarda in tutto il mondo. Le foto del work in progress sono state riprese dai siti cinesi a quelli americani. Ieri, Lapo lo ha terminato: «C’è la scritta “grazie” e tanti medici hanno voluto partecipare all’opera facendosi immortalare in una foto che ho scattato con un drone, è stata una grande emozione».

Advertisement

Riaperture di asili e scuole per i più piccoli a Giugno, pronto un piano sperimentale

asilo nido pomezia
asilo nido pomezia

Bambini divisi a gruppi di 3 o 6, sempre con lo stesso educatore

Alla fine sembra che anche il premier Giuseppe Conte si sia convinto: «Occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche ed educative destinate a nostri bambini», ha detto parlando in Parlamento della Fase 2. Ora bisognerà aspettare il parere definitivo del comitato tecnico scientifico sul piano infanzia che il ministero dell’Istruzione e quello della Famiglia stanno elaborando.

Turni e piccoli gruppi sempre uguali

Molti nodi sono già sciolti e i dettagli cominciano a prendere forma. Si può cominciare dal mese di giugno e proseguire anche a luglio. Le strutture che ospitano asili nido e materne potranno essere usate per attività con i bambini fino a sei anni. Si ridurranno al minimo i gruppi e per avere più spazi a disposizione, se serviranno, si useranno gli spazi aperti delle scuole: «Metteremo a disposizione cortili e palestre delle scuole a luglio e agosto», ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Si entrerà a turno, scaglionati, i genitori dovranno rimanere all’esterno delle strutture e chiunque si avvicinerà dovrà disinfettarsi e sottoporsi al controllo della temperatura. I gruppi di bambini affidati sempre allo stesso educatore saranno piccolissimi e sempre uguali: si chiederà il parere al comitato tecnico scientifico ma si immagina che saranno micro gruppi da 3 a 6 bambini a seconda dell’età.I bambini non useranno le mascherine ma gli educatori sì, come prevede la normativa per la fase 2. Non si potranno portare giocattoli da casa e si starà il più possibile, se non sempre, all’aperto.

PROBLEMA PERSONALE 

Il nodo ancora da sciogliere riguarda invece il personale: si sta ancora discutendo se saranno gli educatori degli asili e delle materne ad accogliere i bambini o se si affiderà il servizio a cooperative o altri operatori del terzo settore. Molto dipenderà dalle richieste delle famiglie: sarà decisivo capire quanti genitori avranno l’esigenza di portare i figli al centro estivo e quanti preferiranno invece tenerli ancora a casa usufruendo degli altri strumenti messi a disposizione dal governo come bonus baby sitter e congedi parentali straordinari

Advertisement

Coronavirus : a Milano circolava già da gennaio. In Lombardia 1.200 contagiati un mese prima del paziente Uno di Codogno

ospedale da campo alpini
ospedale da campo alpini

Coronavirus a Milano già dal 26 gennaio: la task force della Regione individua il giorno zero

Covid-19 circolava a Milano già il 26 gennaio, quasi un mese prima della scoperta del paziente 1 a Codogno (Lodi), il 21 febbraio. Secondo il Corriere della Sera il 26 gennaio almeno 160 persone avrebbero già contratto il virus tra Milano e provincia, 1.200 in tutta la Lombardia. I dati sono contenuti in un’analisi della task-force sanitaria di Regione Lombardia che dà conto di quello che il quotidiano definisce “mese oscuro”, nel quale la catena di contagio s’era già innescata e in cui all’inizio i suoi sintomi vennero scambiati per la coda dell’influenza e la malattia si diffondeva senza essere intercettata.

Il “Giorno 0”

Secondo Il Corriere, che riporta anche i grafici dell’analisi della task force della Regione Lombardia, è “altamente probabile che già il 26 gennaio, una sorta di “Giorno 0”, solo a Milano ci fossero già i primi 46 casi di Covid-19 (su 543 in tutta la Lombardia). L’analisi è contenuta in un grafico che analizza la “distribuzione della curva di inizio dei sintomi per i casi positivi”.

Lo studio sul contagio

I tamponi per la ricerca del coronavirus iniziano a registrare casi “positivi” dal 21 febbraio, quando in Italia si realizza che l’epidemia è arrivata. Se si guarda dunque al progressivo aumento dei contagiati, la curva comincia a salire appunto dal 21 febbraio e s’impenna fino ai 74.348 infettati in Lombardia al 28 aprile. Mano a mano che i pazienti ‘positivi’ sono stati scoperti e certificati con i tamponi, è stato chiesto loro quando avessero avuto primi sintomi e il fatto che i tecnici della Regione Lombardia collochino proprio in quel singolo giorno l’inizio dei sintomi per un numero di pazienti molto alto rispetto alle tre settimane successive è probabilmente frutto di un ‘arrotondamento’. “Per tutti i pazienti certificati Covid-positivi a fine febbraio e che, nella loro memoria, collocavano l’inizio dei sintomi molto indietro nel tempo, sarebbe stata identificata quella data come termine massimo oltre il quale non era possibile retrocedere i primi sintomi”, conclude il quotidiano.

Coronavirus, i dati regione per regione del 29 aprile

I casi attualmente positivi sono 36.122 in Lombardia, 15.521 in Piemonte, 11.862 in Emilia Romagna, 8.369 in Veneto, 5.663 in Toscana, 3.576 in Liguria, 4.535 nel Lazio, 3.347 nelle Marche, 2.782 in Campania, 1.463 nella provincia di Trento, 2.927 in Puglia, 2.145 in Sicilia, 1.227 in Friuli V.G., 1.976 in Abruzzo, 845 nella provincia di Bolzano, 261 in Umbria, 761 in Sardegna, 135 in Valle d’Aosta, 753 in Calabria, 194 in Basilicata, 193 in Molise.

Le 36122 persone attualmente malate in Lombardia sono distribuite così: 634 in terapia intensiva (-21), 7120 ricoverati con sintomi (-160), 28368 in isolamento domiciliare (+559). I morti totali sono 13679 (+104), i guariti 25333 (+304).

Advertisement
Milano
cielo coperto
14.3 ° C
15.4 °
13.8 °
82 %
2.2kmh
92 %
Mer
17 °
Gio
18 °
Ven
17 °
Sab
18 °
Dom
21 °