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martedì, Aprile 29, 2025
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BOZZA NUOVO DPCM: bar e ristoranti chiusi dalle 18, stop a piscine e palestre

ristoranti milano
ristoranti milano

Sono 19.644 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 177.669 tamponi eseguiti. Venerdì i contagi erano stati 19.143. La Regione con più casi giornalieri è la Lombardia (+4.959). Sono 151, invece, i decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 37.210 dall’inizio della pandemia. A livello nazionale aumentano di 79 unità le terapie intensive (1.128 in tutto), mentre sono 738 in più i pazienti ricoverati nei reparti Covid.

E’ in corso una conference call tra il presidente del Consiglio e i capigruppo di maggioranza e opposizione: si discute delle nuove misure restrittive che saranno introdotto nel prossimo decreto. Nel pomeriggio confronto tra Speranza e il comitato tecnico scientifico.

Le novità per i servizi di ristorazione – L’esecutivo è intenzionato a chiudere i servizi di ristorazione la domenica e i giorni festivi e, durante la settimana, a partire dalle 18. Resterebbe invece consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive “limitatamente ai propri clienti”. Tra le novità previste ci sarebbe anche il limite di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi. La stretta è prevista “a decorrere dal 26 ottobre 2020” e le attività dei servizi di ristorazione sono: bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. “Dopo le 18”, si legge nella bozza, “è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico”. Resta invece, “sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”. Infine, “continuano a essere consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale, che garantiscono la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, nei limiti e alle condizioni di cui al periodo precedente”, conclude.

Spostamenti – Nella bozza inoltre non si prevede più un divieto di spostamento, come fu per il lockdown in primavera, ma “è fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Piscine, palestre e centri termali

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LICEO MANZONI: per il prossimo anno ammesso solo chi ha la media del 9 e vive in centro

Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni Milano scaled
Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni Milano scaled

LICEO MANZONI: Media del nove in seconda media e preferenza per chi abita in zona per poter essere ammessi nel prossimo anno scolastico.

E’ questa una delle novità, già contestata dagli studenti, introdotte in una delle superiori più note delle città a causa del Covid.

Al Manzoni – tenendo conto delle esigenze di distanziamento – il prossimo anno scolastico si prevede di poter formare solo otto prime. Senza contare che gli altri studenti, in particolare quelli che si trovano in prima quest’anno, hanno bisogno di “riorientamento”.

Di conseguenza “il Liceo Manzoni – si legge nella premessa ai criteri di ammissione approvati dal Consiglio d’istituto con 15 voti a favore e 4 contrari – ha deciso di sospendere la sua tradizionale apertura a tutti gli studenti” integrando al criterio territoriale quello “meritocratico”. Detto più precisamente: “sarà data precedenza agli studenti che in seconda media avranno ottenuto una media del 10 o del 9 in italiano, matematica e inglese”. Per quello che riguarda invece il criterio territoriale sarà data precedenza a chi vive in zona 1 (il centro: il Manzoni è in zona Sant’Ambrogio) e poi a seguire nelle altre.

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Regione Lombardia cerca personale medico e sanitario per far fronte all’emergenza

mascherine medici coronavirus bando
mascherine medici coronavirus bando

Regione Lombardia cerca personale medico e personale sanitario del comparto per far fronte alle esigenze sanitarie del territorio.

Nell’ambito dell’emergenza sanitaria Coronavirus Regione Lombardia ha approvato due avvisi pubblici volti a raccogliere manifestazioni di interesse per prestare attività assistenziale in favore delle Aziende/Enti Sociosanitari lombardi.

Gli avvisi sono rivolti al personale medico (medico specializzato, laureato o specializzando), ai dirigenti sanitari (biologo, farmacista, psicologo o dirigenti delle professioni sanitarie), e al personale sanitario del comparto (infermieri, ostetriche, Operatori Socio Sanitari-OSS, tecnici di laboratorio o di radiologia, tecnici della prevenzione (vigilanza e ispezione o assistenti sanitari) o altro, al fine di costituire degli appositi elenchi da cui da cui attingere per far fronte alle esigenze del territorio regionale per l’affidamento di incarichi di lavoro autonomo, anche di collaborazione coordinata e continuativa.

Se vuoi segnalare la tua disponibilità ad aiutare le Aziende e gli Enti Sanitari e Sociosanitari della Lombardia, invia la tua candidatura cliccando qui.

regione lombardia cerca personale

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Verso un coprifuoco nazionale, ecco le nuove restrizioni allo studio del Governo

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E’ un weekend decisivo per sapere quale saranno le nuove misure restrittive che il governo adotterà per cercare di porre un argine alla seconda ondata del Coronavirus in Italia dopo quelle adottate dal Dpcm di domenica scorsa 18 ottobre e che sembra già carta straccia di fronte all’impennata dei contagi.

Ma quali sono le linee sulle quali si sta muovendo il governo?

Due le tendenze: una rigorista interpretata dai ministri Franceschini e Speranza. L’altra più cauta interpretata appunto al presidente del Consiglio.

Stretta sugli spostamenti

Una delle possibilità sulle quali si sta lavorando è che si preveda una stretta sugli spostamenti “non essenziali”. Cioè che si possa uscire di casa per scuola, lavoro, attività produttive, acquisto di beni. Sarà possibile continuare a spostarsi tra le Regioni? Ancora nessuna decisione è presa ma è possibile che si possa stabilire un limite per le Regioni che hanno un indice Rt molto alto. Se si arriverà a una stretta sia pur soft sarebbero comunque garantiti i viaggi per lavoro, famiglia o per raggiungere le seconde case.

Coprifuoco è l’altra parola che a Conte non piace. Se ne sta discutendo da giorni. I tecnici vorrebbero la chiusura delle città dalle 21 in poi (con la conseguenza della chiusura a quell’ora di bar e ristoranti). Nel Pd si vorrebbe anticipare addirittura alle 20. Lombardia, Campania e Lazio l’hanno già adottata sia pure con orari diversi. Il tema è divisivo. Comunque sarà certamente previsto un coprifuoco nazionale: ancora da stabilire se dalle 21 o magari dalle 22. Comunque sia dopo l’ora fissata si potrà uscire di casa solo per motivi di salute, lavoro e urgenza. E sarà necessaria l‘autocertificazione.

Palestre e piscine

Piscine e palestre rientrano tra le attività non essenziali. Domenica scorsa Conte aveva dato loro i “7 giorni” per adeguarsi ai protocolli.  Gli ultimi rumors di oggi sembrerebbero accreditare una scelta di chiusura. Anche se ci sono molte resistenze.

La scuola

Le scuole resteranno aperte. Durissimo è stato lo scontro ad esempio tra la ministra Azzolina, i sindaci e il governatore della Lombardia, Attilio Fontana. Ma inevitabilmente il nuovo Dpcm prevederà una quota di didattica a distanza per le scuole superiori. Elementari e medie resteranno in presenza.

Centri commerciali

Anche qui si va verso una stretta. Il rischio di assembramenti nei centri commerciali è elevato. Si va verso una chiusura in tutt’Italia nei weekend (restano esclusi i opunti vendita alimentari). Dovrebbero restare a perti i negozi al dettaglio.

Barbieri e parrucchieri

Questa tipologia di negozi dovrebbe restare aperta sia pur con protocolli ancora più rigidi

Teatri, cinema e musei

Dipende dall’entità della stretta. Ancora non è stata presa una decisione definitiva.

 

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GIRO D’ITALIA: chiusa Fermata Metro Duomo M1 e modifiche per bus e tram a Milano

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GIRO DI ITALIA: ARRIVO IN PIAZZA DUOMO PREVISTO PER DOMENICA POMERIGGIO

I corridori partiranno da Cernusco sul Naviglio e pedaleranno a turno su un percorso piattissimo di 15,7 chilometri fino in Duomo. La polizia locale avverte che il circuito verrà chiuso al traffico dalle 9 alle 18 e saranno 450 gli agenti a presidiare i punti principali del tracciato.

L’invito al pubblico da parte degli organizzatori è di ridurre il più possibile la partecipazione al traguardo per evitare assembramenti: l’arrivo del Giro a Milano in passato era capace di mobilitare anche 50mila persone.

Anche se si tratta di una cronometro e non di una tappa in linea con relativa volata per gli appassionati si tratta di un’occasione ghiottissima. Che non potranno gustare fino in fondo, però. Piuttosto, il suggerimento agli spettatori più interessati è quello di seguire il passaggio dei corridori lungo il percorso. O, ancora meglio, dalla tv.

L’interesse per l’ultima tappa è piuttosto alto per gli appassionati perché, nonostante l’arrivo di oggi in salita al Sestriere, sarà decisiva per assegnare la vittoria del Giro. L’olandese Kelderman, in maglia rosa, e il britannico Gheoghegan Hart dovrebbero giocarsela sul filo dei secondi.

Il primo atleta è atteso al traguardo intorno alle 13,20, l’ultimo circa tre ore dopo.

In piazza Duomo il traguardo verrà allestito sul lato sinistro della piazza guardando la cattedrale. Ci saranno le forze dell’ordine e il servizio di sicurezza dell’organizzazione a presidiare i varchi d’ingresso al cuore della piazza dove ci saranno i corridori e tutta la macchina organizzativa, chiusa nella ” bolla” da inizio Giro. L’affluenza sarà dunque contingentata e le forze dell’ordine sorveglieranno che non si creino concentrazioni di persone.

L’ingresso a Milano avverrà da via Palmanova e la tappa proseguirà poi su via Cesana (in contromano), in largo Tel Aviv, in via Anacreonte (in contromano), poi lungo via Padova, piazzale Loreto, corso Buenos Aires, corso Venezia fino in piazza San Babila. Da qui il tracciato avanzerà lungo corso Matteotti, piazza Meda, via San Paolo, corso Vittorio Emanuele II e piazza Duomo.

Dopo l’arrivo in piazza Duomo, i corridori proseguiranno lungo via Mercanti, piazza Cordusio, via Dante, largo Cairoli, via Beltrami e piazza Castello, dove sarà allestito il villaggio della manifestazione.

Lungo il percorso sono stati individuati alcuni punti dove sarà possibile attraversare il percorso, per pedoni e veicoli di emergenza. Gli incroci sono tra via Padova e le vie Cambini e Clitumno per i pedoni, ancora tra via Padova e via Giacosa (per i veicoli di emergenza e i pedoni), corso Buenos Aires all’incrocio con via Stradivari, via Plinio, piazza Oberdan e piazza San Babila.


CHIUSURE E MODIFICHE AI PERCORSI DI TRAM/BUS/METRO

Chiusa la stazione e l’Atm Point di Duomo
Su disposizione delle autorità di pubblica sicurezza, dalla prima mattina fino alle 18 i treni della M1 e della M3 saltano la fermata Duomo. Per raggiungere la piazza vi consigliamo di usare le fermate vicine di Cordusio, San Babila, Montenapoleone o Missori. Per cambiare linea usate Cadorna, Centrale e Loreto.

Rimane chiuso anche l’ATM Point di Duomo. In alternativa, potete rivolgervi agli sportelli di Cadorna e Centrale, aperti dalle 10:15 alle 13:15 e dalle 14: 00 alle 17:30 (prenotate l’appuntamento dall’app Atm).

Tram 1
In entrambe le direzioni, devia tra via Cusani e piazza Firenze, passando per Foro Buonaparte, Lanza M2, via Legnano, via Bramante, via Cenisio, p.za Firenze, viale Certosa. Non passano da Cadorna M1 M2, largo Quinto Alpini, Arco della Pace, corso Sempione.

Tram 4
Fa servizio tra Niguarda Parco Nord e Monumentale M5. Non passa da piazza Lega Lombarda, Lanza M2, Cairoli M1.

Tram 5
Fa servizio tra Ortica e piazza Fontana, passando in via Bixio, viale Piave, p.za 5 Giornate, c.so P.ta Vittoria. Non passa da viale Regina Giovanna, viale Tunisia. Tra Lazzaretto/Settembrini e Ospedale Maggiore usate il tram 33.

Tram 9
Fa regolare servizio tra Porta Genova FS M2 e viale Monte Nero/piazza 5 Giornate. Poi segue un percorso alternativo fino a viale Molise, dove fa capolinea. Non passa da viale Premuda, viale Piave, Porta Venezia M1, Repubblica M3, Centrale FS M2 M3. Tra 5 Giornate e viale Piave/Bixio usate i tram 5 e 19.

Tram 33
Fa regolare servizio tra Lagosta e via Lazzaretto. Poi segue un percorso alternativo fino in p.le Ospedale Maggiore, passando per via Settembrini, Centrale FS M2 M3, viale Lunigiana, viale Zara, viale Cà Granda.

Bus 39
In direzione Loreto M1 M2 percorre la carreggiata laterale di via Gran Sasso.

Bus 50
Fa regolare servizio tra Lorenteggio e Cadorna FN M1 M2 e fa capolinea in via Boccaccio. Non passa da Cairoli M1.

Bus 53
Fa regolare servizio tra Sesto Marelli M1 e via Padre Riccardi. Poi segue un percorso alternativo fino a Cimiano M2, dove fa capolinea provvisorio. Non passa da l.go Tel Aviv, via Cesana, Udine M2, via Ronchi, Lambrate FS M2.

Bus 55
Fa servizio tra il cimitero di Lambrate/quartiere Feltre e via Pecchio. Non passa dalle vie Stradivari, Palestrina e Andrea Doria.

Bus 56
Fa servizio tra il Q.re Adriano e Crescenzago M2. Non passa da via Padova, Palestrina (Loreto M1 M2) e A. Doria.

Bus 57
Fa regolare servizio tra Quarto Oggiaro e Largo Medici (via Canonica). Non passa da via Legnano, Lanza M2, Cairoli M1.

Bus 60
Fa servizio su 2 tratte: da l.go Augusto a Eustachi/Plinio e da Zara M3 M5 a Vitruvio/Benedetto Marcello. Non fa la fermata di p.za Lima e Plinio/Bacone.

Bus 61
Fa servizio regolare tra Murani – Monforte e piazza Napoli – Cadorna M1 M2. Non passa per via Durini, via Senato, via Pontaccio, Foro Buonaparte, Cairoli M1, via dell’Orso, Monte Pietà e via dei Giardini.

Bus 81
Fa servizio regolare tra Sesto Marelli M1 e Vitruvio/Benedetto Marcello. Non passa da p.le Bacone, v.le Abruzzi, via Porpora e Lambrate FS M2.

Filobus 90
Fa servizio regolare tra Piola M2 – Zara M3 M5, passando da Lodi M3 e piazzale Lotto. Non passa da Sondrio M3, Caiazzo M2 e Loreto M1 M2.

Filobus 91
Fa regolare tra Zara M3 M5 e Piola M2, passando da Lotto M1 M5 e Lodi M3. Non passa da Sondrio M3, Caiazzo M2 e Loreto M1 M2.

Filobus 92
Fa servizio su 2 tratte: da Bovisa FN a Zara M3/M5 e da Lodi M3 (Isonzo) a Piccinni/Bacone. Non passa da Sondrio M3 e Caiazzo M2.

Bus 94
Fa servizio su 2 tratte: da Cadorna M1 M2 a Visconti di Modrone e da Porta Volta a p.za Cavour Non passa in via Senato.

Bus 174
Fa servizio tra Q.re Turro e Centrale FS M2 M3. Non passa da via Spoleto, via Giacosa, Loreto M1 M2 e v.le Brianza.

Bus 925
Fa regolare servizio tra Segrate (Redecesio)/Udine M2 fino all’ Ospedale San Raffaele. Non passa da Cascina Gobba M2.

 
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Entro il Weekend un altro DPCM:l’ipotesi è un coprifuoco nazionale alle 21

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Potrebbero arrivare già nel fine settimana le nuove misure anti-Covid. Il premier Conte ha più volte escluso, per ora, il lockdown totale e il blocco di scuole e attività produttive. Il governo penserebbe a un coprifuoco nazionale e la chiusura di bar e ristoranti già dalle 18.

Con i contagi Covid che superano i 19 mila casi in un giorno, il governatore Vincenzo De Luca che annuncia un lockdown di almeno un mese in Campania e chiede al governo una misura analoga a livello nazionale, la situazione è in rapidissima evoluzione.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vuole a tutti i costi «scongiurare un secondo lockdown generalizzato». No dunque al blocco di scuole e attività produttive.

Ma dopo le richieste sempre più pressanti arrivate dagli scienziati, dal ministro della Salute e dal Pd sembra essersi convinto della necessità di un’accelerazione per una stretta nazionale, con un nuovo Dpcm, forse già nel weekend.

Governo pronto a un nuovo Dpcm

Il tempo stringe. Sono necessarie nuove misure. Quali, è l’argomento delle riunioni di queste ore anche sulla base dell’allarme che arriva del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità: «la situazione è grave vanno limitati i contatti, la popolazione resti a casa quando possibile. Servono restrizioni di attività non essenziali e della mobilità».

Le ipotesi sul tavolo sono dunque diverse e una decisione non è stata ancora presa: si va da un coprifuoco generalizzato che potrebbe essere anticipato alle 21, alla chiusura di bar e ristoranti già dalle 18 (niente aperitivo), fino al divieto di spostamento tra le regioni.

Nel mirino ci sarebbero anche palestre e piscine, nonostante il protocollo aggiornato con misure ancor più rigide per evitare la chiusura.

E poi le sale giochi e i centri commerciali, affollati soprattutto nel weekend.

L’ala più rigorista del governo ormai non esclude più neanche un lockdown, per un tempo limitato di due o tre settimane e con una nuova massiccia iniezione di aiuti all’economia. Anche se da Palazzo Chigi negano che l’idea sia sul tavolo.

I nodi trasporti pubblici e scuola

Alleggerire il trasporto pubblico, è la principale premura in queste ore, oltre al rafforzamento del sistema di tracciamento dei contagiati. Ma proprio sui trasporti e la scuola si starebbe consumando un rimpallo tra ministeri che avrebbe per ora frenato anche la convocazione della riunione con le Regioni ipotizzata per armonizzare le misure regionali.

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina è sulle barricate in difesa della didattica in presenza, spalleggiata da Luigi Di Maio e dal M5s: ci si contagia su bus e metropolitane, non in classe, insistono. La ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli difende le misure di contingentamento già adottate e resiste alle pressioni dei Cinque stelle per abbassare la capienza dall’attuale 80%.

Certo, una nuova stretta porterebbe un massiccio rafforzamento dello smart working. Ma a quel punto, sostengono fonti Dem, anche la didattica a distanza andrebbe aumentata, a partire dalle superiori. Quanto agli spostamenti, si discute sull’opportunità, vista la diffusione del virus, di intervenire impedendo di muoversi dalle Regioni.

FONTE: IlSole24ore


NESSUN COPRIFUOCO, ECCO IL NUOVO DPCM FIRMATO DAL PRESIDENTE CONTE DOMENIC 25 OTTOBRE 2020.

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Performing Raffaello: un dialogo “speciale” alla Pinacoteca di Brera

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“Performing Raffaello” è un dialogo “speciale” che va in scena da giovedì 22 ottobre alla Pinacoteca di Brera.

Da una parte lo Sposalizio della Vergine di Raffaello Sanzio, dall’altra il maestro del design Bruno Munari, che offre un modo nuovo per guardare uno dei quadri più famosi della storia dell’arte.

Torna in presenza – con le restrizioni imposte dal coronavirus – l’allestimento progettato nel 1976 da Bruno Munari per l’opera di Raffaello: davanti al quadro c’è una lastra di ferro con un buco che invita lo spettatore a chinarsi per dare un’occhiata.

Dietro la lastra Munari ha posizionato un pannello di plexiglass con inciso l’intreccio delle linee di fuga della prospettiva che tiene insieme il dipinto e, sovrapponendosi al quadro, mostra lo straordinario impianto dello Sposalizio. Basta guardare nel buco infatti per vedere che la porta aperta sull’infinito al centro del tempio è esattamente sulla stessa asse dell’anello che la Vergine sta per infilare e i piedi dei personaggi (uniti fra loro) formano un triangolo.

Il dialogo, visitabile solo la domenica fino a fine dicembre, prosegue online da novembre con la ricostruzione della storia degli allestimenti dello Sposalizio della Vergine dalla chiesa di San Francesco a Città di Castello (1504) fino alla sala XXIV di Brera disegnata nel 1982 da Vittorio Gregotti dove ancora oggi risiede.

Un documentario realizzato ad hoc messo a disposizione degli abbonati a Brera Plus, la nuova formula di ingresso che in un mese che ha già raccolto 50 mila iscritti.

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ATS: “Milano come Lodi a marzo, con Rt a 2,35 il lockdown è inevitabile”

milano ansa
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Coronavirus, nuova impennata dei casi in ITALIA: +19.143 contagi e 91 morti in 24 ore.

Situazione sempre più complessa soprattutto in Lombardia dove prosegue l’impennata di contagi e ricoveri. “Purtroppo la linea epidemiologica sta salendo: oggi 5mila positivi in più rispetto a ieri. Soprattutto 350 ricoveri in più tra terapia intensiva e non intensiva” ha riferito il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, in conferenza stampa in Regione, anticipando alcuni dati del bollettino di Palazzo Lombardia, previsto come di consueto nel pomeriggio.

In totale i posti letto di terapia intensiva occupati sono 170. Covid-19 non arresta la sua marcia in Città Metropolitana: “Il virus ha ripreso a circolare in maniera violenta. A Milano città attorno a mille contagiati” ha detto il presidente delle Regione. Intanto al Portello ha riaperto i battenti l’ospedale in Fiera, che ha iniziato a ospitare i primi pazienti.

FONTANA CONFERMA LA DIDATTICA A DISTANZA:

Il presidente Attilio Fontana tira dritto sulla didattica a distanza in Lombardia nonostante la contrarietà della maggior parte dei sindaci dei capoluoghi di provincia.

E conferma l’ordinanza che la prevede per le scuole superiori a partire da lunedì prossimo. “Mi assumo la responsabilità di questa scelta.

Ho chiesto la dad per un breve periodo e la dirigente scolastica regionale mi ha dato totale disponibilità ad accettare tale richiesta”, ha comunicato il governatore lombardo dopo l’incontro on line con i primi cittadini.


Ats: “Milano come Lodi a marzo, con Rt a 2,35 il lockdown è inevitabile”

A Milano il coprifuoco non basterà: è inevitabile e imminente un nuovo lockdown.

A dirlo è Antonio Giampiero Russo, responsabile di Epidemiologia dell’Agenzia di tutela della salute (Ats, l’ex Asl) del capoluogo lombardo, che prevede un’imminente e ulteriore stretta per contenere i contagi da Coronavirus che a Milano sembrano ormai fuori controllo: ieri sono stati 753 nella sola città, 1858 in tutta la provincia sugli oltre 4000 totali in Lombardia.

Il lockdown, secondo l’esperto contattato dall’agenzia “Ansa” “è inevitabile con un Rt a 2,35”. Si tratta del tasso che misura i contagi in un dato periodo di tempo, un valore che diventa a rischio quando è superiore all’1 e che ormai da dieci giorni, come aveva spiegato anche il sindaco Beppe Sala, a Milano è superiore a 2.

Il virus si è riattivato in estate
Non basterà a frenare il contagio, secondo Russo, il coprifuoco dalle 23 alle 5 che entrerà in vigore da questa sera a Milano e in tutta la Lombardia: “Oggi Milano è come era Lodi a marzo”, dice usando un paragone efficace. Secondo l’esperto il virus si è riattivato a Milano, che era stata lambita solo di striscio dalla prima fase dell’epidemia, in estate, “con le persone che sono andate ovunque in Spagna, Grecia e Croazia e hanno riportato il virus in casa”. La situazione rispetto a marzo è però un po’ diversa per quanto riguarda il numero di tamponi – se ne fanno di più – e la “coscienza sociale” dei cittadini che secondo l’esperto sta aumentando. Anche Russo ha confermato ciò che il direttore sanitario di Ats Milano Vittorio Demicheli aveva detto a Fanpage.ti e che è stato poi ribadito ieri anche dall’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, e cioè che il tracciamento dei contatti dei positivi è ormai impossibile: “Sono diventati troppi i tracing: ogni caso porta a 50 interviste, della durata di due o tre ore ciascuna. Occorre una forza lavoro che non abbiamo”.

I comportamenti di quest’estate e il progressivo ritorno alla vita sociale hanno comportato che “il virus è cresciuto di più, soprattutto nelle fasce giovani, quelle che hanno figli a scuola e contatti professionali. Se Milano è veloce, è veloce anche il virus”. La soluzione è quindi un lockdown, che però potrebbe durare per un tempo minore, magari due settimane, “proseguendo con eventuali altri brevi lockdown a ‘fisarmonica’”.

Secondo Russo “non è pensabile lasciare stabilmente aperte tante terapie intensive, troppo costose, perché stabilmente abbiamo bisogno di altri tipi di interventi”: bisogna quindi “diventare capaci ad aprire e chiudere rapidamente, come hanno fatto in Cina”.

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Cancellati i mercatini di Natale : causa coronavirus molti stanno annullando le manifestazioni

mercatino natale
mercatino natale

 

I tradizionali Mercatini di Natale a Verona nel 2020 non si faranno. Salta quindi, a causa dell’emergenza Covid, il tradizionale appuntamento con i mercatini natalizi che animano il centro storico della provincia scaligera durante il periodo delle feste. Lo hanno annunciato oggi con una nota inviata al sindaco il presidente del “Comitato per Verona” insieme ai direttori di Confcommercio e Confesercenti Verona.“

In questo periodo di incertezze a causa dell’epidemia, la difficoltà per gli organizzatori di imbastire la manifestazione senza poter fare un’adeguata programmazione, ad esempio anche con i fornitori.

Con la pubblicazione del DPCM e visto l’evolversi della pandemia i comuni dove si svolgono i mercatini di Natale si sono interrogati sulla fattibilità o meno dell’evento.  E in molti si sono risposti di no. Il primo a dare ufficialmente questa risposta è stato Trento. Il mercatino sarebbe dovuto iniziare il 21 novembre e sarebbe stata la 27esima edizione. Ma per la sicurezza della salute e per contenere la diffusione del coronavirus il sindaco Franco Ianeselli ha annunciato che il mercatino di Natale di Trento 2020 non ci sarà.

Annullato quasi certamente anche il mercatino di Natale di Bolzano e tutti i mercatini dell’Alto Adige. Manca in realtà ancora una conferma ufficiale, ma le parole del sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi, sono piuttosto evidenti. “E’ tutto molto complicato – ha detto il primo cittadino – non sono consentiti cibi e bevande che non vengano consumate al tavolo, difficile controllare la distanza e il numero delle persone. E’ molto difficile che si faccia”. Una conferma arriverà la prossima settimana dopo l’incontro fra tutti i sindaci dell’Alto Adige.

Da Aosta, stando a quanto riporta solonotizie24.it, si sta valutando la situazione con la giunta chiusa in consiglio. Fra un paio di giorni verrà data conferma su cosa succederà, ma le indiscrezioni sostengono che anche il mercatino di Natale di Aosta non si farà

Ufficialmente cancellata anche l’edizione 2020 del Mercatino di Natale di Loano

 
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LAGO DI GARDA: pacchetto scontato soggiorno + ingresso al Parco Termale

terme cola lazise
terme cola lazise

Il più grande tra i laghi italiani, il lago di Garda funge da cerniera per tre regioni e i borghi che costellano le sue rive sono memoria storica di un passato glorioso. Nobili, artisti e scrittori hanno vissuto in ville che si affacciano sulle acque limpide del lago, il quale è circondato da un anfiteatro morenico di dolci colline formate dalle deposizioni dei ghiacciai pleistocenici

Hotel Garda

Hotel Garda – Via Carducci 2/B, Affi, Provincia di Verona 37010

L’Hotel Garda è posizionato nell’entroterra Gardesano, a ridosso della zona dei marmi della Lessinia e della Valpolicella. Dista 20 minuti d’auto da Verona e 10 minuti dal Lago di Garda. Dall’hotel sono facilmente raggiungibili tutti i parchi divertimento della zona: Gardaland, Movieland Studios e il parco termale Aquardens.

Tutte le 71 camere, funzionali e confortevoli, dispongono di bagno privato con doccia e asciugacapelli, aria condizionata/riscaldamento regolabile autonomamente con il termostato, TV e telefono.

Il Ristorante Olivo, all’interno dell’hotel, propone agli ospiti deliziosi pasti e, grazie alla sua capienza, può accomodare ampie comitive per pranzi o cene di gruppo.

Parco Termale del Garda

IndirizzoVia Madonna, 23, 37017 Colà VR

Il Parco Termale del Garda è una Spa naturale di 13 ettari immersa tra piante rare e alberi secolari, dove si trovano laghi termali, piscine, idromassaggi e fontane. Il Lago Termale è attrezzato con idromassaggi, fontane cervicali, cascatelle e geyser, ed è illuminato di sera anche per la balneazione notturna. Il lago principale, che si trova di fronte alla Serra-Giardino d’inverno e a tutti i suoi servizi, si estende per circa 5000 m². La temperatura è mantenuta attorno ai 33-34 °C. L’offerta di balneazione comprende anche 2 vasche immerse nel lago e mantenute a temperatura di 37-39 °C. La serra, anche nota come giardino d’inverno, si trova in prossimità del lago termale principale, dove sono attivi i seguenti servizi:

  • spogliatoi (uomo e donna): dotati di cabine, spazi comuni, docce, toilette e asciuga capelli
  • noleggio armadietti: 3 € al giorno per deposito indumenti e borse – cassettine di sicurezza porta valori gratuite
  • zona relax: al piano superiore confortevole area riscaldata dotata di lettini con vista sul lago termale

Contenuto dell’offerta Promozionale

Incluso in tutte le opzioni

  • Soggiorno in camera doppia o matrimoniale per 2 persone
  • Colazione
  • 2 biglietti d’ingresso per il Parco Termale del Garda di Colà di Lazise (1 biglietto a persona), che includono accesso al Parco Termale con possibilità di balneazione nel Lago Termale, di utilizzo degli idromassaggi e delle vasche a temperature differenziate, degli spogliatoi attrezzati (WC, docce, asciugacapelli, cassettina di sicurezza) e della sala relax
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DESENZANO: soggiorno e ingresso Spa scontato all’Hotel Acquaviva del Garda

hotel acquaviva del garda head9
hotel acquaviva del garda head9

Hotel Acquaviva del Garda 4* a pochi km dal centro di Desenzano

La struttura è situata lungo la costa sud occidentale del lago di Garda, a soli 3 chilometri dal centro di Desenzano, e si distingue per il suo ambiente moderno e per la splendida vista sul lago.

All’esterno un parco di 8 mila m², al suo interno si trova un’ampia area benessere con sauna, bagno turco (al momento non disponibile), sala fitness, cabine dedicate ai trattamenti e una piscina interna riscaldata con idromassaggi. La calma, i colori e la bellezza del lago si riflettono anche nelle camere, dai comfort esclusivi e dal design raffinato.

Il ristorante propone agli ospiti una gastronomia legata al territorio con note internazionali e una carta dei vini che comprende i migliori vitigni locali, da gustare nelle sale interne o sulla terrazza. Qui è possibile ricevere una proposta alimentare completa e coerente con la filosofia termale con la supervisione della Dott.ssa Anna Villarini, una delle ricercatrici più valide a livello internazionale nell’ambito della scienza della nutrizione.


Contenuto dell’offerta promozionale

Incluso in tutte le opzioni

  • Pernottamento in camera doppia con vista giardino per 1 persona. Necessario l’acquisto di 2 coupon (per l’utilizzo della camera doppia)
  • Colazione
  • Ingresso alla SPA dell’Hotel

Alcune opzioni includono

  • Trattamento di mezza pensione con colazione e cena da 4 portate a scelta dal menu del giorno (bevande escluse) presso il ristorante dell’hotel Acquaviva del Garda
  • 1 Floating experience (lettino nuvola) presso la SPA di Hotel Acquaviva del Garda per una persona
  • 1 ingresso Aquaria Day Lux (la validità di entrata varia in base all’opzione acquistata)
  • Massaggio da 25 minuti, fruibile presso la SPA dell’hotel (su disponibilità)
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Torna Milano Whisky Festival and Fine Spirits 2020 in versione online

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Una delle fiere più amate del settore beverage sta per tornare. Milano Whisky Festival and Fine Spirits spegne le sue quindici candeline in un’edizione tutta nuova con un programma interamente online.

Milano Whisky Festival and Fine Spirits 2020

L’edizione numero si svolgerà dal 16 al 22 novembre con un programma interamente ON-LINE. Sette giorni di eventi sulla piattaforma ZOOM, con gli assaggi che saranno inviati direttamente a casa dei partecipanti, i quali potranno seguire l’evento in diretta avendo l’opportunità di interagire via chat direttamente con il relatore della Masterclass tra un assaggio e l’altro.

Saranno inoltre disponibili i biglietti per gli incontri “dry”, con i protagonisti del mondo del whisky, unica possibilità per parlare con i grandi personaggi di questo mondo “incantato”.

Le Masterclass saranno pubblicate verranno pubblicate sul sito il 26 ottobre e, dopo aver scelto quale acquistare, si riceverà a casa il kit degustazione composto da boccette in vetro sigillate contenente i whisky della Masterclass, i codici per collegarti con la “stanza” della Masterclass

La Masterclass sarà inoltre trasmessa in diretta sulla nostra pagina facebook Milano Whisky Festival e sarà disponibile in differita sul nostro canale Youtube, ON LINE WHISKY SHOW.

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ORA LEGALE: Domenica lancette indietro di 60 minuti, forse per l’ultima volta

ottobret orna l ora solare cambio

Nella notte sabato 24 e domenica 25 ottobre torna l’ora solare. E dovremo portare le lancette un’ora indietro, dalle 3 alle 2. Guadagneremo un’ora di sonno, perderemo un’ora di luce al pomeriggio che guadagneremo invece la mattina.

L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo (tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021) quando torneremo a spostare in avanti le lancette.

Poco più di due anni fa, tra luglio e agosto 2018, è stata avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora: quasi cinque milioni di cittadini dell’Unione Europea hanno risposto a una consultazione, promossa a tale scopo dai Paesi nord-europei, capeggiati da Polonia e Finlandia. A esprimersi favorevolmente è stato il 76% dei votanti.

LA SOLUZIONE?

E’ molto probabile che si vada verso una decisione a blocchi: i Paesi meridionali dell’Unione potrebbero tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali manterrebbero invece per 12 mesi l’ora solare.

L’Italia non ha ancora preso una posizione sul fatto di mantenere l’ora solare oppure di abolirla definitivamente, al contrario della Francia, che ha deliberato, dopo una consultazione popolare indetta dall’Assemblea Nazionale, di bandirla per sempre.

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ANTITRUST: da ora anche il rimborso biglietti dalle compagnie aeree

ryanair ripartono i voli a luglio
ryanair ripartono i voli a luglio

Ryanair, EasyJet, Vueling e Blue Panorama offrono anche il rimborso dei biglietti in caso di cancellazione dei voli e ora i consumatori possono scegliere tra rimborso o voucher.

E’ quanto informa l’Antitrust che ha deciso di non adottare alcuna misura cautelare a conclusione di quattro sub-procedimenti nei confronti delle compagnie.

Questi erano stati avviati a fine settembre per sospendere la vendita di biglietti per voli poi cancellati unilateralmente, motivata con il Covid, offrendo in cambio ai consumatori soltanto i voucher.


Ryanair e Wizzair: nuove rotte e offerte biglietti economici da 4,99 euro

La Ryanair ha annunciato che a partire dal 1° dicembre 2020 aggiungerà tre nuove rotte nazionali che collegheranno Cagliari con Brindisi, Palermo e Perugia. Avranno due frequenze settimanali e così il capoluogo sardo rafforzerà il suo rapporto con la compagnia low cost irlandese.

La Wizzair ha lanciato invece il motto “Say yes to flying” implementando, così come la Ryanair, misure stringenti per la salute e l’igiene: oltre ai filtri Hepa che bloccano il 99,7% di batteri dell’aria e di virus anche dei protocolli specifici per viaggiare in tutta sicurezza.

Detto ciò, ecco le migliori offerte di biglietti low cost a partire da 4,99 euro proposti sia dalla Ryanair che dalla Wizzair.

Ryanair: offerte biglietti low cost da 4,99 euro

Fino al 31 ottobre la compagnia aerea low cost Ryanair proporrà biglietti aerei a poco prezzo a partire da 4,99 euro. Ecco degli esempi: 1 volo di sola andata da Milano Bergamo per Cagliari partirà dalla cifra di 4,99 euro in tariffa Value il 27 ottobre. Con tale tipologia di biglietto si potrà portare a bordo solo una piccola borsa di 40x20x25 centimetri. Tornando al volo, la partenza sarà alle ore 6.55 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 8.25 per una durata complessiva di viaggio di 1 ora e 30 minuti.

A partire da 4,99 euro ci sarà anche il volo di sola andata da Roma Fiumicino a Bari in tariffa Value del 3 novembre. La partenza sarà alle ore 8.15 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 9.20 per una durata di viaggio complessiva di 1 ora e 5 minuti.

Wizzair: offerte low cost da 4,99 euro

Prenota ora a partire da 4,99 euro da Catania a Milano Malpensa, Roma Fiumicino, Bologna e Venezia è l’offerta del momento della compagnia aerea low cost Wizzair. Ecco un esempio a partire da 4,99 euro al mese: il volo di sola andata da Catania del 20 novembre verso Milano Malpensa partirà da questa cifra in tariffa economica.

A bordo si potrà portare soltanto una borsa delle dimensioni di 40x30x20 centimetri mentre il check-in sarà online da due giorni prima della partenza. L’orario sarà alle 19.05 mentre l’arrivo a destinazione alle ore 21 per una durata di viaggio di 1 ora e 55 minuti.

L’altra offerta a partire da 4,99 euro sarà il volo di sola andata da Catania a Roma Fiumicino del 12 gennaio con partenza alle ore 19.40 ed arrivo a destinazione alle ore 20.55. La durata del viaggio complessiva sarà di 1 ora e 15 minuti.

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Riapre l’Ospedale in Fiera, arrivano i primi pazienti Covid-19

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Riapre l’ospedale in Fiera a Milano. Guido Bertolaso, consulente per l’emergenza coronavirus della Regione Lombardia  spiega a “Mattino Cinque” cosa accadrà nei prossimi giorni: “Purtroppo la programmazione prevede che tra oggi e lunedì arrivino 15 pazienti di rianimazione, a fine della settimana prossima 30 e all’inizio della prima settimana di novembre dovrebbero esserci 45 pazienti”.

L’ex capo della Protezione Civile parla poi del ping pong tra le varie istituzioni: “Trovo penoso questo scaricabarile – spiega – non mi si venga a dire che c’è un problema personale. Siamo pieni di medici e infermieri”.

Per Bertolaso la curva dei contagi preoccupa e la situazione è molto più che complessa: “Se continuiamo così andiamo a sbattere – dice – l’emergenza non è mai finita, io credo che si sia persa tutta l’estate. In un’emergenza non si possono parcellizzare le responsabilità, è un gioco al massacro. Serve solo una persona per decidere”.


La Lombardia riduce l’attività chirurgica ordinaria

La Regione Lombardia ha deciso la graduale riduzione delle attività di chirurgia ordinaria, ovvero delle operazioni programmate differibli (quindi non le urgenze). La riduzione varia a seconda degli ospedali in base alla situazione di ciascuno.

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TRAFFICO: Beppe Sala rispegne l’Area B mentre resta ATTIVA l’Area C

MILANO  2
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Milano, si rispegne Area B (non Area C): “Per l’evolversi della situazione Covid.

Il comune di Milano ha deciso di spegnere nuovamente le telecamere di Area B, la zona a traffico limitato che tiene fuori dalla città i veicoli più inquinanti che era stata riattivata il 15 ottobre scorso dopo la sospensione per il lockdown dovuto all’emergenza coronavirus.

La decisione è stata presa giovedì dal sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha firmato un’ordinanza urgente che sarà in vigore da venerdì 23 ottobre, quando Area B sarà “congelata”.

La decisione, ha fatto sapere palazzo Marino in una nota, è stata presa “d’intesa con il presidente della Regione Lombardia e in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica, con ordinanza contingibile e urgente”.

Nei giorni scorsi – di pari passo con l’aumento dei contagi – da più parti si era alzato il pressing delle forze politiche che chiedevano al primo cittadino di sospendere Area B per cercare anche di alleggerire la pressione sui mezzi pubblici.

Resta ancora accesa invece Area C, che riguarda soltanto il centro a differenza di Area B, che invece comprende praticamente tutta la città ed è vietata – senza ticket di ingresso – ai benzina euro 0 e ai diesel fino a euro 3. “Non è una questione del prezzo del ticket, ma se uno entra, dove la parcheggia la macchina? Il centro di Milano – aveva riflettuto il sindaco – è fatto in un certo modo”.

 
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Quarta edizione di Buona la Prima alla Kasa dei Libri

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Per il secondo anno consecutivo, torna alla Kasa dei Libri la mostra Buona la prima!, giunta alla 4a edizione. Il giornalista ed esperto in grafica editoriale Stefano Salis, ideatore e curatore della mostra, ha riunito un gruppo di giudici competenti, che ogni giorno si confrontano con il libro per mestiere e passione, allo scopo di selezionare le migliori copertine uscite in edizione italiana nel 2019 e nei primi mesi del 2020.

Buona la Prima alla Kasa dei Libri

L’intento che muove questa rassegna prevista dal 29 ottobre fino al 4 novembre, è quello di mostrare ciò che di più interessante e innovativo approda nelle nostre librerie a partire dalla loro veste, la copertina, che non deve essere semplicemente “bella” ma rivelare un’idea in armonia col contenuto.

Porre l’accento sul libro fisico esaltandone le sue peculiarità, si accosta perfettamente alla filosofia della Kasa di Andrea Kerbaker – tra i giurati – dove di volumi ce ne sono 30 mila, ognuno con la propria unicità di oggetto. Quale luogo migliore dunque, per esporre le copertine selezionate.

La vincitrice di questa edizione è opera di Maurizio Ceccato, realizzata per Fiumi, Del Vecchio Editori.

La mostra è accompagnata da un agile catalogo edito da Grafiche Ghiani, dove sono riportate le scelte dei giudici, i quali motivano, in poche righe, il loro voto.

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SCUOLA: Azzolina contro Fontana: “No didattica a distanza, trovare altre soluzioni”

azzolina
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No al ritorno alla didattica a distanza voluta dall’ordinanza di Regione Lombardia per contrastare l’aumento dei contagi da Coronavirus. La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, scrive al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana per chiedergli di “trovare soluzioni differenti da quella adottata”.

“Il Dpcm del 18 ottobre 2020 ha previsto indicazioni molto chiare per la gestione delle misure da adottare con riferimento alle istituzioni scolastiche, prevedendo in primo luogo la prosecuzione, in ogni caso, in presenza, delle attività didattiche ed educative della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”, aggiunge la titolare della scuola.

 “In una fase così complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse”, conclude Azzolina.

MOLTI SINDACI CONTRO FONTANA

Si schierano accanto al Ministro molti sindaci lombardi. Primo fra tutti il primo cittadino di Milano, Giuseppe Sala: “Bisogna alternare presenza in aula e didattica a distanza in tutti i gradi d’istruzione. Siamo contrari alla sola didattica a distanza per le scuole superiori e ci opporremo”.

A prendere posizione su Facebook, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: “Con l’ordinanza emanata ieri si prevede che le lezioni per le scuole superiori siano svolte totalmente a distanza. In realtà questo provvedimento non è stato concordato con i sindaci. C’è stato forse un malinteso”.

Si fa sentire anche Emilio Del Bono da Brescia: “La parte dell’ordinanza regionale relativa alla sospensione della didattica in presenza per i ragazzi delle superiori a partire da lunedì 26 ottobre non è stata concordata con i sindaci delle città capoluogo. Il testo originario faceva convivere la didattica a distanza con quella in presenza”.

La pensa allo stesso modo il primo cittadino di Mantova Mattia Palazzi: “Le lezioni vanno garantite in classe il più possibile. E’ sbagliato imporre la didattica a distanza per le scuole superiori, a maggior ragione oggi che il Governo ha stanziato 360 milioni di euro in più per il trasporto scolastico.


Coronavirus, contagi in sei classi su 7: chiusa scuola elementare a Cologno Monzese

Contagiati anche sindaco e vicesindaco del comune a nord di Milano

A causa di una decina di casi di positività al Coronavirus è stata chiusa una scuola elementare a Cologno Monzese, comune a Nord di Milano dove fra l’altro sono contagiati anche il sindaco Angelo Rocchi e il vicesindaco Dania Perego.

Si tratta della prima scuola primaria chiusa da Ats Milano. “Lunedì sono emersi contagi in 4 delle 7 classi, e i dirigenti scolastici hanno chiuso la scuola per una sanificazione straordinaria – spiega Perego, in quarantena ma in via di guarigione -. Poi martedì è arrivato il provvedimento di Ats che ha disposto la chiusura per due settimane. E oggi si contano casi in 6 classi: 6 docenti, 2 bambini e un addetto dell’Ata. Così era difficile andare avanti con le lezioni, anche perché si stanno ancora facendo le nomine e i supplenti faticano ad accettare supplenze brevi”.

“Comunque – aggiunge il vicesindaco, con delega all’edilizia scolastica e all’educazione – la scuola ha avviato la didattica a distanza, con i tablet distribuiti alle famiglie durante il lockdown. E il Comune ha attivato l’assistenza educativa a distanza per gli alunni disabili”.

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Da Vittorio a Shangai conquista la seconda stella Michelin

Da Vittorio Shanghai 4
Da Vittorio Shanghai 4

La prima insegna Da Vittorio fuori dall’Europa raggiunge, in un solo anno e mezzo, le due stelle nella nuova edizione asiatica della Guida Michelin.

Da Vittorio Shangai due stelle Michelin

Salgono a sette le stelle Michelin che la Famiglia Cerea può vantare nel proprio curriculum: Da Vittorio Shanghai ottiene i due macarons dalla guida asiatica, che si aggiungono ai tre della storica insegna a Brusaporto e ai due conquistati con il ristorante di St. Moritz proprio quest’anno.
Un nuovo, felice traguardo per la squadra in un anno di passione per il mondo della ristorazione globale, che ha dovuto fronteggiare le mille incognite legate alla pandemia da Covid-19. Da Vittorio Shanghai, dopo il momentaneo stop, ha riaperto i battenti e a partire da marzo ha visto risalire il numero di coperti.

La voglia di rinascita ha contagiato tutto il personale che, dalla cucina alla sala, si è impegnato ancora di più per interpretare al meglio quel concetto di gastronomia ed accoglienza che sono cifre distintive di tutti i ristoranti gastronomici Da Vittorio: rispetto ed esaltazione totale della migliore materia prima disponibile, tecnica solidissima e perfetta gestione dei ritmi e dei flussi tra cucina e sala.
Elementi che continuano a convincere pubblico e critica, tanto che gli ispettori della Michelin sono stati concordi nell’assegnare la seconda stella al ristorante.

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SESTO SAN GIOVANNI: Hines e Kuwait puntano mezzo miliardo per MilanoSesto

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2020 Urbanfile Milano Sasto San Giovanni MilanoSesto Progetto 1024x758 1

SESTO SAN GIOVANNI: Hines e Kuwait puntano mezzo miliardo per MilanoSesto. Siglato l’accordo per investire 500 milioni di euro nell’acquisizione e successivo sviluppo del primo lotto nell’area ex Falck di Sesto San Giovanni.

Hines, player a livello globale attivo nel real estate, in partnership con Cale Street, società finanziaria e di investimento immobiliare sostenuta dal Kuwait Investment Office, ha finalizzato la sottoscrizione con Milanosesto S.p.A. di un accordo quadro per l’acquisizione e successivo sviluppo di “Unione Zero”, primo lotto ad essere realizzato nell’ambito del progetto MilanoSesto, nel quale Hines Italy è già coinvolta in qualità di advisor strategico e development manager.

L’investimento del primo lotto pari a 500 milioni di euro, che vede il Gruppo Prelios gestore del relativo fondo, prevede lo sviluppo di circa 250.000 metri quadrati lordi.

L’intero progetto MilanoSesto trasformerà la superficie complessiva, pari a 1,5 milioni di metri quadrati, in una destinazione urbana dinamica e sostenibile e, sulla base del masterplan firmato da Foster + Partners, vedrà nascere progressivamente quartieri residenziali, spazi retail, direzionali e alberghieri, nuove piazze e spazi pubblici pensati per favorire l’incontro tra le persone, oltre a 45 ettari di verde diffuso, uno tra i più grandi parchi urbani della Lombardia. All’interno del perimetro di MilanoSesto sorgerà inoltre la Città della Salute e della Ricerca, un grande polo pubblico di eccellenza clinica e scientifica costituito dalle nuove sedi dell’Istituto Neurologico Besta ed Istituto dei Tumori.

La prima fase dello sviluppo, che partirà nel 2021, è soggetta all’ottenimento da parte di Milanosesto S.p.A. di tutte le licenze e i permessi connessi alle infrastrutture del sito, nonché al completamento e certificazione delle bonifiche già in fase avanzata del lotto “Unione Zero”.

MilanoSesto sarà un progetto di punta rispetto al nuovo modo di concepire e vivere la città con l’ambizione di diventare un modello per la rigenerazione urbana in Europa. Il progetto si caratterizza per un’offerta residenziale alternativa, basata su affitti accessibili per studenti, famiglie e terza età, prevedendo inoltre una serie di spazi a favore della socialità e dell’inclusione, oltre a servizi moderni pensati per le diverse esigenze generazionali, quali ad esempio spazi dedicati al baby-sitting e al co-working.

Il progetto MilanoSesto intende colmare il divario tra domanda e offerta in riferimento alle necessità abitative e alle disuguaglianze sociali in un’ottica di lungo termine.

L’obiettivo dell’investimento è quindi quello di realizzare uno sviluppo unico in Italia, in linea con i più avanzati standard internazionali in termini di sostenibilità ambientale e sociale, economia circolare e criteri ESG. Un approccio fortemente condiviso dal Gruppo Intesa Sanpaolo, che ha sostenuto il progetto sin dalle sue prime fasi, credendo in una straordinaria opportunità non solo per la Grande Milano ma per tutto il Paese e garantendo la presenza di solidi e lungimiranti investitori istituzionali nell’operazione.

SESTO SAN GIOVANNI: Hines e Kuwait puntano mezzo miliardo per MilanoSesto
Alcuni render dell’area Falck a Milano Sesto San Giovanni
SESTO SAN GIOVANNI: Hines e Kuwait puntano mezzo miliardo per MilanoSesto
Alcuni render dell’area Falck a Milano Sesto San Giovanni

Lo scorso anno (2019) la Giunta comunale di Sesto San Giovanni ha approvato il progetto esecutivo della nuova Stazione ferroviaria a scavalco e della correlata Piazza Primo Maggio progettate dallo studio Ottavio Di Blasi & Partners in collaborazione con SCE Project.

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