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mercoledì, Giugno 4, 2025
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Aiuti economici per incentivare a farsi il vaccino, ecco la nuova proposta

paghiamo chi si fa vaccinare
paghiamo chi si fa vaccinare

Dott.Spada (Osp.Humanitas), ‘protezione collettiva va raggiunta con ogni mezzo, obbligo incluso se serve’

“Prima di dover amaramente concludere che, per quanto ben informati e rassicurati, troppi cittadini preferiscono scaricare sulle spalle altrui l’onere e la propria responsabilità, adotterei un serio sistema di incentivo alla vaccinazione” anti-Covid. La proposta arriva da Paolo Spada, chirurgo Humanitas, fra le anime della pagina social ‘Pillole di ottimismo’ ideata da Guido Silvestri, virologo della Emory University di Atlanta. Per il medico “le possibilità sono molte, dalle agevolazioni economiche alle occasioni riservate o prioritarie per gli immuni: lascio a voi discutere su quelle più opportune ed eleganti, ma certo ognuna ha pieno diritto considerato il vantaggio, sia economico che di sicurezza, che il cittadino vaccinato porta con sé alla collettività”.

“La protezione collettiva, e con essa l’incapacità del virus” Sars-CoV-2 “di propagarsi”, secondo Spada è un obiettivo “troppo importante per essere messo a rischio”. Un traguardo al quale “dobbiamo arrivare con ogni mezzo – avverte – incluso, se del caso, l’obbligo vaccinale che speriamo non sia necessario.

“le possibilità sono molte, dalle agevolazioni economiche alle occasioni riservate o prioritarie per gli immuni: lascio a voi discutere su quelle più opportune ed eleganti, ma certo ognuna ha pieno diritto considerato il vantaggio, sia economico che di sicurezza, che il cittadino vaccinato porta con sé alla collettività”.

C’è chi, come il candidato democratico alle scorse primarie per la presidenza Usa,  John Delaney, è arrivato a proporre un super-bonus di 1.500 dollari da ricevere a vaccinazione avvenuta. Va detto che non mancano casi di interventi pubblici basati su incentivi economici che hanno avuto successo nel promuovere comportamenti ad alta valenza sociale. Tra questi, il programma “Progresa” in Messico è diventato un caso esemplare dell’utilizzo oculato degli incentivi per contrastare la dispersione scolastica e promuovere lo sviluppo economico tra le famiglie povere. Ogni famiglia, a condizione che i figli frequentassero regolarmente la scuola, riceveva una somma mensile di 55 dollari americani, pari a un quinto del loro reddito medio. Le ricadute positive a distanza di anni sono impressionanti: i ragazzi delle famiglie coinvolte, oltre ad aver completato gli studi in misura maggiore rispetto al gruppo di controllo, hanno successivamente ottenuto migliori posizioni lavorative e stipendi più alti; l’effetto positivo è ancora più marcato per le donne.

 

10 PENSIERI SUL VACCINO COVID del Medico Paolo Spada Ospedale Humanitas

1. Si tratta, per efficacia e rapidità di sviluppo, di una mirabile conquista della Scienza e della Ricerca. Da sola basta a giustificare l’ottimismo che abbiamo sempre promosso su questa pagina, e ci ripaga, almeno in parte, delle avversità che abbiamo attraversato, e delle altre che ancora abbiamo di fronte. Pensate solo se non ci fosse questa opportunità, che era tutt’altro che scontata fino a pochi mesi fa, e che perfino le previsioni più rosee davano per incerta, o assai più tardiva. Ogni volta che scendiamo dal letto al mattino dovremmo ringraziare il cielo di avere al nostro fianco la conoscenza acquisita nei secoli prima di noi e una solida comunità di scienziati che ne sanno sfruttare le meravigliose risorse. È un ottimismo che travalica il momento della pandemia, e che spero si affermi ancora una volta: la conoscenza paga, la fiducia ci deve sempre accompagnare, i problemi si affrontano, le soluzioni si trovano.

2. Non vi sono alternative alla vaccinazione di massa per uscire da questa pandemia. Il tracciamento dei casi è cosa buona e giusta, ma l’esperienza ha insegnato che non è sufficiente, per quanto ben organizzato. Sono comunque necessarie misure restrittive per evitare il collasso sanitario, e per quanto limitate e ben studiate, anch’esse non sono sostenibili sul lungo periodo. Certo, una migliore gestione della medicina del territorio e l’uso di farmaci innovativi (es. anticorpi monoclonali) avrebbero potuto mitigare gli effetti, ma niente che si possa considerare risolutivo su larga scala. Ripeto: l’unica via di uscita è la vaccinazione.

3. Vaccinarsi è pertanto un dovere civico, un obbligo morale. Su questo vorrei essere chiaro: tutte le domande e i dubbi che pur legittimamente si sollevano sull’efficacia del vaccino, sulla sicurezza, sugli effetti collaterali e avversi, su quelli a breve e lungo termine, devono servire a mantenere elevato il livello di qualità del vaccino, e se possibile ad aumentarlo ulteriormente (già pare comunque notevole). Non esimono però dalla necessità di vaccinarsi, quale che sia il rischio. È un piccolo obolo che ognuno paga alla causa, che riguarda tutti quanti (non solo gli anziani, ovviamente: l’impatto della pandemia è devastante per tutti, sull’economia più che sulla salute). Non si tratta quindi di decidere se mi conviene o no vaccinarmi. Non esiste solo ciò che è conveniente, o utile. Esiste prima di tutto ciò che è giusto, e dovuto. Vi avverto che personalmente continuerò a rispondere a tutte le domande, nel limite di ciò che conosco e delle mie possibilità, ma disapprovo chi antepone sé stesso e le proprie paure rispetto al bene comune: ne faccio una questione etica. Qui si misura lo spessore umano delle persone.

4. In subordine, e sottolineo, solamente in subordine rispetto al punto precedente, rassicuro sul fatto che chiunque, a qualsiasi fascia di età e profilo di rischio appartenga, ha comunque vantaggio a vaccinarsi, perché gli effetti avversi dell’infezione, a breve e lungo termine, possono essere assai peggiori, e certamente più frequenti di quelli del vaccino, anche se non siete anziani. Tanto per ricordarvi, solo nelle ultime due settimane sono decedute per COVID in Italia 83 persone sotto i 50 anni di età, 334 sotto i 60 anni (slide 23, per chi volesse approfondire). La convenienza esiste per tutti (salvo i rari casi che verranno esclusi dalla vaccinazione per solide ragioni).

5. Non è possibile togliere ogni dubbio sulla possibilità che il soggetto vaccinato possa ancora contagiarsi qualora esposto al virus, e contagiare a sua volta. L’efficacia del 95%, elevatissima per un vaccino, non è appunto il 100%, e non consente di sollevare nessuno dalle misure di protezione, almeno finché non si otterrà il secondo effetto, cioè la protezione collettiva, e con essa l’incapacità del virus di propagarsi.

6. A questo obiettivo dobbiamo arrivare con ogni mezzo, incluso, se del caso, l’obbligo vaccinale, che speriamo non sia necessario. Sarebbe davvero triste constatare di dover imporre il vaccino per legge, ma non esiterei a farlo, non appena ci fosse evidenza di una adesione insufficiente. Abbiamo dovuto patire limitazioni di libertà inimmaginabili, che ancora ci costringono, e altre ne verrebbero se non riuscissimo a fermare il contagio: smettiamo di appellarci a considerazioni di principio già ampiamente superate dai fatti. Il diritto di tutti a tornare a una vita degna di questo nome prevale sul diritto a non vaccinarsi.

7. Prima di allora, prima di dover amaramente concludere che, per quanto ben informati e rassicurati, troppi cittadini preferiscono scaricare sulle spalle altrui l’onere e la propria responsabilità (stupidamente, per quanto detto al punto 4, e indegnamente, perché è evidente che contano sulla protezione indiretta: atteggiamento vile, non c’è altro aggettivo), adotterei un serio sistema di incentivo alla vaccinazione. Le possibilità sono molte, dalle agevolazioni economiche alle occasioni riservate o prioritarie per gli immuni: lascio a voi discutere su quelle più opportune ed eleganti, ma certo ognuna ha pieno diritto, considerato il vantaggio, sia economico che di sicurezza, che il cittadino vaccinato porta con sé alla collettività. L’obiettivo è comunque troppo importante per essere messo a rischio, e ripeto: ogni mezzo va considerato legittimo, qualora se ne ravveda la necessità.

8. Al decisore il compito di provvedere alle questioni logistiche, all’approvvigionamento e alla distribuzione del vaccino. Mi rassicura che l’Europa abbia deciso una via comune. Vero che tra i difetti del nostro sistema-Paese vi sono la lentezza e la disorganizzazione, ma su questo argomento si giocherà tanta parte del giudizio dell’elettore, al quale la politica è comprensibilmente attenta. Sono quindi fiducioso che verrà fatto un buon lavoro.

9. I tempi saranno lunghi per arrivare a vaccinare tutti, inevitabilmente. Ma i primi effetti si apprezzeranno molto presto: intanto sull’economia, che dalla prospettiva di uscita trae immediato vantaggio in termini di progettualità e sviluppo. Poi dalla rapida messa in sicurezza della gran parte dei soggetti a maggior rischio, che alleggerirà il peso che grava sugli ospedali, oltre che sulle coscienze di tutti. Non è cosa da poco: il resto sarà la gestione di una più comune epidemia influenzale. Mascherine e distanziamento, ma la vita riparte. In primavera, complice la stagione stessa, saremo tutti chiamati a una rinascita collettiva, e ne sentiremo il profumo per le strade. Lo dico a chi teme di aver perso ogni speranza, a chi sta per crollare proprio adesso – psicologicamente, ma anche materialmente – ai tanti esercizi e attività che rischiano di non riaprire, alle troppe famiglie in difficoltà. Teniamo duro, perché si tratta di poche settimane, davvero.

10. Da qui ad allora l’incidenza di contagio resterà elevata, perché la stagione è sfavorevole, e ogni allentamento nelle restrizioni si traduce in aumento dei casi. Non c’è una terza ondata inevitabile in quanto tale: c’è un costante tiro alla fune (lo dico da mesi ormai) tra il virus e noi, e il primo non molla mai. Valutiamo attentamente cosa si può fare e cosa no. Non si tratta di essere a favore o contro le chiusure, è questione di dare priorità a una o all’altra attività. L’unica cosa in più che si può e si deve fare è tenere gli occhi aperti, con indicatori precoci che aiutino a prendere le decisioni e a limitare le misure, applicandole solo quando, quanto e dove indispensabile. Leggere con attenzione questi numeri agevola il compito, e consente a tutti noi di vivere con la giusta cautela, ma serenamente, anche l’ultimo periodo di pandemia che dobbiamo attraversare. Noi non indoriamo la pillola, non ne facciamo una versione edulcorata, ma nemmeno ci sembra di dover terrorizzare il lettore, perché non crediamo che sia questo il metodo più efficace, né quello giusto, per ottenere alcun risultato. Siamo ottimisti sul serio, le avversità non ci spaventano: le studiamo per quel che sono, le combattiamo, e insieme le superiamo.

 

 

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Slitta il divieto di fumo all’aperto a Milano . Inizio ufficiale dal 19 gennaio 2021

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L’avevano annunciato a gran voce, dal 1 gennaio non sarà più possibile fumare all’aperto nei parchi e alle pensiline dei tram. Oggi invece arriva la notizia del rinvio dell’entrata in vigore.

Slitta il divieto di fumo all’aperto a Milano

La norma non partirà dal 1 gennaio 2021 ma dal 19 gennaio 2021. Nessun ripensamento dunque, ma solo un piccolo rinvio causato da ragioni burocratiche e amministrative.

A partire da questa data non si potrà fumare nei parchi e nelle pensiline dei tram. Il divieto sarà mitigato dalla clausola dei 10 metri di distanza di sicurezza. Dal primo gennaio 2025 invece questo divieto interesserà tutte le aree all’aperto della città.

Palazzo Marino ha precisato che il rinvio è dovuto a motivi burocratici. Nelle oltre due settimane che precedono lo stop parziale al fumo, il Comune lancerà una campagna informativa in modo che tutti i milanesi arrivino alla “scadenza” con le informazioni corrette.

In particolare, sarà vietato fumare:

  • presso le fermate dei mezzi pubblici
  • nei parchi
  • nelle aree cani
  • nei cimiteri
  • nelle strutture sportive, come gli stadi.

 

 

 

Dal 1° ottobre 2022, sarà vietato utilizzare gasolio anche negli impianti di riscaldamento già esistenti.

Viene regolamentato infine l’utilizzo di legna per alimentare i forni delle pizzerie che a partire dal 1° ottobre 2022 dovrà essere di “Classe A1”, mentre per quanto riguarda gli esercizi commerciali sarà obbligatorio tenere le porte chiuse entro il 1° gennaio 2022.

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Albergatori milanesi donano il cibo per cene e cenoni a chi ne ha bisogno

Centrale District con Pane quotidiano 2 piccola
Centrale District con Pane quotidiano 2 piccola

Pasta, taralli, brioches, baci di dama, panettoni ma anche spumanti, birre e succhi di frutta, destinati agli alberghi di Milano per pranzi e cenoni natalizi, cancellati date le restrizioni del periodo, saranno devoluti a chi ne ha bisogno.

Albergatori milanesi donano a chi ne ha bisogno

L’iniziativa è di Centrale District, Comitato che vede insieme i nomi più noti dell’hospitality milanese della zona di Stazione Centrale e Piazza Repubblica nato per valorizzare e promuovere il quartiere anche favorendo iniziative solidali.

Ieri i volontari di Pane quotidiano Onlus hanno effettuato due ritiri: il primo, all’Hotel Melià di via Masaccio, dove ad accoglierli c’era Andrea Giorgi, General Manager INNSiDE Milano Torre GalFa, il secondo all’E.C.HO di viale Andrea Doria, presente Marco Pratolongo, direttore degli Starhotels E.c.ho., Anderson e Ritz e Sandra Foucher, direttore del NYX Milano. Insieme a loro, anche Camilla Doni, vice presidente di Centrale District e direttore Best Western Hotel Madison Milano.

Albergatori e volontari hanno lavorato tutta la mattina per caricare pacchi e confezioni con oltre 600 brioches, più di mille fagottini e muffin, decine di scatole con taralli, birre, succhi e tanto altro.

“Le difficoltà del comparto turistico e ricettivo di questo periodo hanno lasciato molti alberghi con dispense piene – spiega Camilla Doni – Nessun’altra destinazione ci è sembrata più opportuna della solidarietà”. “Una parte degli ordini sono stati donati ai nostri dipendenti – raccontano Andrea Giorgi e Sandra Foucher – mentre una parte abbiamo voluto donarla in beneficenza come già avevamo fatto altre volte”.

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Teatro degli Arcimboldi Milano diventa nuova sede degli eventi del Sole 24 Ore

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Nuovo anno nuova vita! Sarà così per il Teatro degli Arcimboldi che da gennaio 2021 darà il via alla nuova partnership con il Gruppo 24 Ore.

Teatro degli Arcimboldi Milano e il Sole 24 Ore

Il Teatro della Bicocca diventerà la location principale degli eventi organizzati da 24 ORE Eventi. Non solo, la partnership prevede anche un accordo tra 24 ORE Cultura e TAM per lo sviluppo di progetti culturali.

Due importanti realtà si uniscono quindi per ampliare la propria offerta culturale della città e proporre un nuovo luogo di aggregazione per la fruizione di eventi e iniziative di alta qualità.

In occasione del cambio di sede del Gruppo editoriale nel quartiere Bicocca di Milano, nei primi mesi del 2021, e nell’ottica del miglioramento continuo e di implementazione della propria offerta, 24 ORE Eventi ha siglato un accordo strategico triennale con TAM Teatro Arcimboldi Milano per l’utilizzo dei suoi prestigiosi spazi espositivi come location privilegiata e di riferimento per la maggior parte della produzione dei propri eventi.

Grazie alla partnership con il Gruppo 24 ORE il Teatro della Bicocca si afferma come hub culturale aperto alla città, tra intrattenimento, formazione e servizio. Si partirà il 28 gennaio con il primo convegno di 24 ORE Eventi ospitato al Teatro degli Arcimboldi: si tratta di “Telefisco”, lo storico appuntamento annuale curato dalla redazione Norme e Tributi del Sole 24 Ore e seguito da migliaia di commercialisti e professionisti in tutta Italia, che quest’anno festeggerà la sua trentesima edizione con un format innovativo.

Il Teatro degli Arcimboldi sarà una ulteriore location di riferimento a partire dal 2021 anche per nuovi e futuri progetti in collaborazione con 24 ORE Cultura, la società del Gruppo 24 ORE che si occupa della produzione di mostre ed editoria culturale e che nel corso degli ultimi vent’anni è diventata una delle realtà di maggior spicco del settore, organizzando più di 250 grandi mostre in Italia e all’estero e diventando uno dei più importanti editori italiani di volumi illustrati nei settori dell’arte, dell’architettura, della moda e del design. 24 ORE Cultura gestisce inoltre il MUDEC – Museo delle Culture del Comune di Milano dalla sua fondazione, nel 2015.

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Capodanno a Milano : Pensieri Illuminati sarà lo spettacolo che colorerà il Duomo

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Il 31 dicembre il cuore di Milano si accende con l’arte per scandire il passaggio tra il 2020 e il 2021. Un Capodanno atteso e diverso, che trascorreremo nelle nostre case lasciando vuote le strade e le piazze, ma che il Comune di Milano ha scelto di celebrare con Pensieri Illuminati di Felice Limosani e Beatrice Venezi: un’opera d’arte totale metafora di condivisione e rinascita, visibile solo in streaming, dalle 22.30 del 31 dicembre 2020
Prodotto da Comune di Milano, Videomobile e Area 62, con la regia di Marco Boarino, coniuga arti visive digitali, musica orchestrale diretta dal vivo, canto e prosa teatrale nei luoghi simbolo della vita civile, culturale e religiosa di Milano: Duomo, Sala delle Cariatidi, Palazzo Reale e Museo del Novecento.
Lo spettacolo coinvolgerà i tre luoghi simbolo di piazza Duomo: il Duomo, Palazzo Reale e il Museo del Novecento. Da mezzanotte Beatrice Venezi dirigerà infatti l’Orchestra ‘I Pomeriggi Musicali’ dalla sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, emblema di rinascita dopo la distruzione subita nella Seconda Guerra Mondiale, trasformata in una camera di luce e proiezioni.

 

“Questo Capodanno ha un forte valore simbolico, rappresenta il passaggio fra il passato e il futuro ma sancisce anche l’era del prima e dopo Covid. Di fatto è una celebrazione che esige un cordoglio perenne per le vittime e induce a sentimenti di profonda gratitudine per il personale sanitario, auspicando per il futuro PENSIERI ILLUMINATI di cambiamento culturale e di rinascita.

PENSIERI ILLUMINATI non è il titolo di un evento ma un invito a scrivere attraverso l’arte, parole positive e coraggiose per noi stessi e incoraggianti e di sostegno per gli altri.

Con la vostra partecipazione, la musica l’arte visiva e la prosa diventano una metafora condivisa, per stringerci come in un abbraccio collettivo”.

Non ci sarà niente da celebrare se non la speranza per il futuro”. ‘Pensieri Illuminati’ sarà visibile solo in streaming e verrà trasmesso dalle 22.30 del 31 dicembre 2020 sulle piattaforme Live-now.com, Repubblica.it, YesMilano.it e Video.sky.it/arte.

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RICCIARDI: Per tutto il 2021 le misure anti-covid resteranno le stesse

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“L’inizio della campagna vaccinale non significa che il nostro comportamento cambierà rispetto alla protezione dal Covid: per tutto il 2021 le misure resteranno uguali ad adesso”. Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza.

Per tutto il 2021, dunque le misure anti-Covid resteranno uguali a quelle attuali, dal distanziamento fisico alle mascherine,all’igiene delle mani. Ma con le vaccinazioni cominceremo ad avere meno morti e meno malati e questo rassicura tutti”.

Sileri: “Vaccinazione Covid in farmacia è nella Manovra”

“La possibilità di vaccinazione anti-Covid nelle farmacie è stata inserita nella legge di Bilancio, approvata in via definitiva dal Senato. Per l’anno 2021 il vaccino potrà essere somministrato sotto la supervisione di medici, assistiti, se necessario, da infermieri o da personale sanitario opportunamente formato”. Lo afferma il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.

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Capodanno in zona rossa : le regole per il cenone e le visite a parenti e amici

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Quasi un italiano su due (il 47%) è pronto a denunciare alle forze dell’ordine eventuali comportamenti scorretti come feste con tanti ospiti, veglioni abusivi o assembramenti durante le feste di fine anno. Lo rivela un’indagine Coldiretti Ixé in vista della zona rossa per Capodanno. E’ un risultato, spiega Coldiretti, che “evidenzia un buon livello di responsabilizzazione della popolazione”

Tavolate ridotte – Una sensibilità che scaturisce anche dal fatto che più di tre italiani su quattro (il 76%) dichiarano di aver rinunciato a vedere i parenti durante le feste di fine anno proprio per rispettare le norme in vigore, con il risultato che sono più che dimezzate le tavolate dell’ultimo giorno dell’anno con in media meno di 4 commensali rispetto ai 9 dello scorso anno.

Orari del coprifuoco

L’orario del coprifuoco notturno cambia, ma solo in un caso: per il Capodanno. Infatti è confermato dalle 22 alle 5, con l’eccezione della notte di San Silvestro. La sera del 31 dicembre lo stop agli spostamenti entrerà in vigore sempre alle 22, ma terminerà la mattina del 1 gennaio alle 7. Resta invariato invece per gli altri giorni. Nelle ore notturne sarà in ogni caso possibile uscire per comprovate esigenze lavorative, di salute o necessità, ma non per andare a far visita ad amici e parenti.

Visite ad amici e parenti

La deroga prevista dal Governo, valida per tutto il periodo di festa, prevede che ci si possa spostare in un limite massimo di due persone per andare a trovare amici e parenti, esclusi dal conteggio i bambini al di sotto dei 14 anni. Le visite sono consentite solo per un’abitazione al giorno: non si può passare dalla casa dei nonni a quella degli zii durante la stessa giornata. Sono però vietate durante il coprifuoco notturno: alle 22 bisognerà tornare a casa, anche la sera del 31 dicembre. Si può anche attraversare i limiti comunali per far visita a parenti e amici, ma non quelli regionali.

Spostamenti nel Comune e tra Comuni

In zona rossa sono vietati gli spostamenti se non per comprovate ragioni di necessità, salute o lavoro. Quindi dal 31 dicembre al 3 gennaio sarà possibile uscire di casa solo per queste ragioni, che sono valide anche in caso si debba andare in un altro Comune: ad esempio per raggiungere un supermercato o una farmacia, o per andare a lavorare. Lo stesso vale per le visite a parenti e amici, che sono concesse – sempre nel limite di due persone, under 14 esclusi – anche se bisogna spostarsi in un altro Comune.

 

Capodanno a Milano : Pensieri Illuminati sarà lo spettacolo che colorerà il Duomo

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Nel 2020 boom di divorzi e separazioni con il Covid. Ecco le cause principali

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In questo 2020, durante il Covid abbiamo assistito ad un aumento delle separazioni e dei divorzi per moltissime coppie. 

L’aumento di separazioni e divorzi durante il Covid nel 2020 è un problema diffuso in tutto il mondo. Il problema, dunque, è stato globale e non solo italiano. Non a caso sui social fin da marzo scorso spopola l’hashtag #coronadivorce, che raccoglie le storie e testimonianze di chi con il lockdown e le restrizioni più o meno limitate non ha retto alla situazione di coppia.

«In un anno ci sono state 30mila separazioni in più per crisi coniugali durante la pandemia, noi avvocati abbiamo assistito a una strage di matrimoni. I motivi sono diversi: la convivenza forzata, magari in appartamenti piccoli, smart working, lo stress, ma anche la scoperta di tradimenti che sono venuti a galla nei mesi del lockdown».

Ormai la definizione di “famiglia tradizionale“, fatta da madre, padre e figli, si sta trasformando rapidamente: le famiglie oggi sono sempre più formate da coppie non sposate, anche composte da adulti dello stesso sesso e che crescono bambini; da genitori single che lavorano e non hanno il supporto dei nonni e perciò li lasciano soli o li affidano ad altri per intere giornate; infine da conviventi non sposati e senza figli.

Questo dato va confrontato con le previsioni di Euromonitor International, secondo cui che entro il 2030 le separazioni nel mondo aumenteranno del 78,5%, un vero record.

Aumento di separazioni e divorzi ne 2020 durante il Covid

Non ha dubbi Gian Ettore Gassani, presidente nazionale dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani.

 I dati confermano la percezione degli addetti ai lavori: il 2020 ha portato un aumento di separazioni e divorzi del 30% in Italia, con punte record del 35% in alcune zone come la Liguria.

«Ancora adesso 10mila coppie stanno attendendo che un giudice si occupi del loro caso. Basti pensare che i processi rinviati a febbraio iniziano ad essere celebrati ora, a dicembre. Con la conseguenza che spesso nei mesi scorsi sono cresciuti la rabbia e l’odio reciproco tra coppie ormai al limite della sopportazione»

Aumentano i tradimenti in italia

«I tradimenti in Italia sono aumentati negli ultimi anni e durante il lockdown alcune situazioni si sono aggravate: penso a chi aveva un amante e non lo ha potuto vedere o a chi invece è stato scoperto. Io stesso ho ricevuto moltissime confessioni o richieste di aiuto, come al Pronto Soccorso.

Stress da pandemia, un motivo di separazione

Un altro motivo di separazione è stato il semplice stress da pandemia con il lavoro diventato per moltissimi smart working da casa. Questo ha costretto a trascorrere 24 ore sotto lo stesso tetto intere famiglie, con i figli a casa da scuola. In queste condizioni i problemi pregressi mai affrontati né risolti hanno creato un mix esplosivo. Secondo un’indagine della no-profit britannica Relate, già lo scorso luglio l’8% delle persone riteneva che il blocco avesse fatto capire loro che era il momento di porre fine alla propria relazione.

Da qui la decisione di trovare soluzioni “rapide”, decisa dal ministero della Giustizia.

Il Covid velocizza le procedure per separazioni e divorzi

Su impulso del Consiglio Nazionale Forense (CNF), il ministero della Giustizia ha dato la possibilità – insieme ai presidenti dei vari tribunali – di accelerare le procedure, rendendo valido il deposito esclusivamente telematico dei ricorsi in casi di separazione consensuale e divorzio congiunto. Di fatto le coppie hanno potuto dirsi addio tramite computer o tablet, senza dover aspettare i tempi sempre piuttosto lunghi delle udienze in presenza.

«L’obiettivo è quello di evitare che gli avvocati si rechino fisicamente nei tribunali, che sono sempre molto affollati: basti pensare che normalmente nelle aule dei palazzi di giustizia di città come Milano e Roma ci sono migliaia di persone.

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Mudec: da i Talenti delle donne in streaming fino all’annuncio dei poadcast

MUDEC
MUDEC

Come tanti musei, anche il Mudec ha intrapreso attività online per stare al fianco di tutti gli amanti dell’arte. Due le proposte, una già in corso e una pronta a partire da fine febbraio 2021.

Mudec: i Talenti delle donne

Insieme a 24 ORE Cultura il Mudec lancia I talenti delle donne: ogni sabato alle ore 10.00 fino al 20 febbraio la miniserie “10 x 10”, dieci mini-video documentari che racconteranno al pubblico la vita di dieci grandi protagoniste della storia della fotografia. L’appuntamento sarà sui canali social Facebook e Instagram del Museo delle Culture per 10 settimane fino al 20 febbraio 2021.

Dieci grandi fotografe che hanno caratterizzato tutto il ‘900 fino a toccare – per alcune di esse – il nostro secolo; personalità molto diverse tra loro, ma scelte perché tutte presentano un tratto distintivo comune: sono state artiste pioniere che si sono imposte con il loro obiettivo fotografico in un mondo e in un tempo in cui l’accesso per le donne era osteggiato, se non addirittura proibito, ma che con la loro arte e ‘militanza’ hanno aperto la strada a intere generazioni di fotografe.
Dal fotogiornalismo al reportage, dal cinema alla moda, dall’architettura alla politica, dal design ai sistemi dell’arte, i documentari, per la regia di Fabrizio Spucches, partiranno dal racconto biografico di Dorothea Lange, Cindy Sherman per poi passare a Inge Morath, Margaret Bourke-White, Eve Arnold, Lisetta Carmi, Imogen Cunningham, Marirosa Toscani Ballo e infine Tina Modotti, quest’ultima sarà ospitata al Mudec dal 19 gennaio con una antologica a lei dedicata.

Mudec: in arrivo i poadcast

Non è tutto: a partire dal 22 febbraio da questa serie nascerà anche un podcast.
Il Mudec infatti inaugura dal 2021 un nuovo appuntamento culturale sui suoi canali social, questa volta prediligendo un racconto tutto da ascoltare, dove e quando si vuole. Si parte da gennaio nel solco delle puntate della miniserie “10 x 10”: i video-documentari continueranno la loro mission divulgativa in forma di audio-documentari attraverso i podcast. Dieci nuove narrazioni di grandi artiste che hanno fatto la storia del nostro tempo.
Un viaggio dunque tutto al femminile, perché il Mudec ha da sempre come obiettivo anche quello di avvicinare il pubblico alla scoperta – o a una riscoperta – di grandi personalità culturali, dove il ‘genere’ rimane sempre e solo quello artistico.

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Non solo food: cocktail consegna a domicilio Milano

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Siamo soliti raccontarvi di food, ma in realtà ci sono anche tanti locali che si sono attrezzati per farvi avere direttamente a casa vostra i loro migliori cocktail! Ecco dunque i 3 migliori cocktail con consegna a domicilio a Milano!

Backdoor 43

Il bar più piccolo del mondo, già precursore della logica del drink take away data anche la sua minuscola dimensione, arriva oggi fino a casa vostra con una speciale selezione di drink già miscelati e pronti per essere bevuti nei loro bicchieri!

Rita Tiki’s room e Rita & Cocktails

Rimanendo sempre sui Navigli ecco un’altra proposta. Siete pronti e ricevere a casa vostra il fascino e l’atmosfera esotica di Rita & Cocktails e Rita’s Tiki Room? Basterà scegliere il vostro drink ed eccolo arrivare a domicilio racchiuso in barattoli e bottigliette, pronto da essere versato!

The Botanical Club

Se siete amanti del Gin questo è sicuramente un locale che dovete inserire nella vostra lista! Per il delivery il bar di via Tortona mette a disposizione acque toniche e Gin per divertirvi realizzando a casa il vostro cocktail preferito!

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MANOVRA: Tutti i bonus previsti nel 2021, dall’auto elettrica al bonus occhiali 50€

auto elettriche colonnina ricarica
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MANOVRA 2021 – Quasi fuori tempo massimo, la manovra è stata approvata definitivamente dal Senato il 30 dicembre ed è quindi diventata legge. 

Via libera definitivo alla manovra da 40 miliardi. L’aula del Senato ha votato la fiducia posta dall’esecutivo sull’articolo 1 del Ddl di Bilancio 2021 nel testo di 1.150 commi arrivato dalla Camera. I sì sono stati 156 , i no 124, nessun astenuto.

Tra le misure della legge di Bilancio 2021 entra un nutrito pacchetto lavoro, che prevede l’allungamento della cassa integrazione di emergenza di altre 12 settimane, tutte gratuite per le imprese.

Il blocco dei licenziamenti seppur con eccezioni proseguirà fino al 31 marzo, e sempre fino a fine marzo si confermano le deroghe alle causali del decreto Dignità su proroghe e rinnovi dei contratti a termine.

STOP CONTRIBUTI AUTONOMI E CIG FINO A 800 EURO – Fondo da 1 miliardo per il 2021 per l’esonero dal pagamento dei contributi previdenziali di lavoratori autonomi e dai professionisti, a condizione che l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare di fatturato e corrispettivi 2019.

Cig per le partite Iva iscritte alla gestione separata (Iscro) da un minimo di 250 euro a un massimo di 800 euro per 6 mesi per chi ha un reddito non superiore a 8.145 euro e ha subito perdite del 50% rispetto ai 3 anni precedenti.

Si ridisegna inoltre il contratto di espansione, con lo scivolo, per i soggetti a 5 anni dalla pensione di vecchiaia o anticipata, che si estende alle imprese con oltre 250 addetti (per quelle sopra i mille c’è il vincolo a fare un’assunzione ogni tre uscite, ma ci sono altri dodici mesi di sconto Naspi, oltre ai canonici 24 mesi).

Tra le altre soluzioni, quella che prevede l’arrivo dell’assegno universale per i figli: la manovra stanzia le risorse (3 miliardi per il 2021 e 5,5 per il 2022) per rendere operativa la delega all’esame delle Camere, con la quale sarà istituito da luglio l’assegno universale per i figli. Il contributo è riconosciuto dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni di età del figlio e vale fino a un massimo di 200 euro al mese. Nelle intenzioni del governo è il primo passo nella direzione di una riforma del Fisco, che partirà nel 2022 con una dotazione iniziale di 2,5 miliardi.

STOP PRIMA RATA IMU 2021 PER ALBERGHI E DISCOTECHE – Stop alla prima rata dell’Imu 2021 per alberghi, agriturismi, stabilimenti balneari e termali, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, colonie marine e montane, affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast, residence e campeggi; allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni; discoteche, sale da ballo, night-club e simili.

CONTRIBUTO A PROPRIETARI PER SCONTO AFFITTO PRIMA CASA – Via libera al contributo a fondo perduto, per l’anno 2021, ai proprietari che riducono il canone di affitto di immobili situati nei comuni ad alta tensione abitativa e che siano abitazioni principali del locatario. Il contributo è riconosciuto sino al 50% della riduzione del canone, entro il limite massimo annuo di 1.200 euro per singolo locatore.

AUMENTI PER E-CIG E SUL TABACCO RISCALDATO – La stretta sul tabacco si allarga alle sigarette elettroniche. Per le e-cig le aliquote sui liquidi da inalazione salgono al 15% dal primo gennaio 2021: al 20% nel 2022 e al 25% nel 2023 se con nicotina; al 10% nel 2021, 15% nel 2022 e 20% nel 2023 se senza nicotina. Per l’accisa sul tabacco riscaldato si prevede un aumento graduale fino al 40% dell’accisa che grava sulle sigarette tradizionali nel 2023 (salirà prima al 30% nel 2021, poi al 35% nel 2022).

3 MLN PER FESTIVAL, BANDE E MUSICA JAZZ – Fondo per il sostegno al settore dei festival, cori, bande e musica jazz, con una dotazione di 3 milioni per il 2021

Via libera all’applicazione dell’Iva agevolata al 10% per il delivery e il cibo d’asporto.

TUTTI I BONUS 2021

La legge di Bilancio 2021 è stata approvata carica di una sfilza di bonus e crediti di imposta: dagli occhiali allo smartphone, a quello per l’acqua potabile, all’agevolazione per l’acquisto dei mobili, al credito di imposta per gli chef.

E’ giusto ricordare che, a breve termine, arriveranno i provvedimenti attuativi che disegneranno in concreto regole e modalità per il riconoscimento dei singoli bonus che andremo a sintetizzare ora.

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SIMONE, l’istruttore “Angelo dei Navigli”. Ha raccolto oltre 600 bici abbandonate

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In quattro anni ha raccolto più di 600 biciclette abbandonate. Tutti possono contribuire ad aiutarlo

Simone Lunghi è per tutti “l’angelo dei Navigli”, istruttore di canoa della Canottieri San Cristoforo che ogni giorno raccoglie rifiuti e biciclette gettati da incivili dentro i canali guidando una squadra di volontari, tra cui anche i suoi due figli di 16 e 14 anni, che come lui desiderano il bene delle acque milanesi.

In quattro anni ha raccolto oltre 600 bici abbandonate, sia dei servizi in sharing e sia private. Per lui i Navigli rappresentano un patrimonio da valorizzare: non solo li tiene puliti ma organizza iniziative particolari.

Un esempio? Ha “circumnavigato” Milano attraverso tutti i canali del sistema: più di 400 chilometri pagaiando su tavola gonfiabile e pedalando nei tratti di collegamento servendosi di una bici pieghevole.

In più propone tour ed eventi “a mollo”. Ora ha organizzato una “lotteria” di Natale con in palio un panettone gigante, il cui ricavato servirà a portare avanti la sua missione.

Per contattarlo e, magari sostenere la sua attività, basta scrivergli sul profilo Facebook Simone Lunghi.

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PIZZIUM premia i suoi dipendenti per la determinazione dimostrata in questo 2020

Copertina pizzium
Copertina pizzium

Il 2020 è stato un anno sicuramente complicato e difficile per molti, specialmente nel campo della ristorazione. Ma c’è chi ha deciso di continuare a investire e premiare i propri dipendenti per la determinazione e il coraggio dimostrato in questi mesi. PIZZIUM, gruppo di pizzerie nato da un’idea di Stefano Saturnino, Giovanni Arbellini, Ilaria Puddu e Davide Zaccagnino, è proprio uno di questi.

Il 2020 di PIZZIUM: un grazie a tutto il team

Quello che si sta, finalmente, per concludere è stato decisamente un anno intenso per PIZZIUM, il gruppo di pizzerie napoletane approdato a Milano nel 2017. Quando molti hanno dovuto abbassare la serranda, tutto lo staff di PIZZIUM si è rimboccato le maniche per trovare soluzioni sempre nuove per far fronte alla situazione d’emergenza. E’ così che in tempo record è riuscito ad attivare il sistema di prenotazione online per l’asporto sin dalla scorsa primavera, ha potenziato il servizio di delivery, ha aperto la dark kitchen Nanni’s a Novembre e ha cercato e applicato strategie per cercare di ridurre al minimo il ricorso alla cassa integrazione, garantendo così continuità lavorativa ai propri dipendenti e un servizio adeguato alla clientela.

pizzium milano

I risultati di questi sforzi sono stai immediati. PIZZIUM infatti, chiude il 2020 con tre nuove aperture a Parma, Piacenza e a Cesano Maderno ed è già pronto a inaugurare nuovi punti vendita nel 2021. Due sono le aperture già decise per il primo semestre, a Roma e Novara, ma altre potrebbero rientrare nel piano di sviluppo del prossimo anno tra Nord e centro Italia.

Ma non solo, come dichiara Stefano Saturnino, AD di PIZZIUM, “in tutti e tre i trimestri abbiamo performato meglio rispetto alla media del settore della ristorazione. Possiamo dirci quindi soddisfatti perché abbiamo affrontato uno scenario imprevedibile con grande flessibilità da parte di tutta l’organizzazione”. È per questo motivo che tutti i collaboratori del team di PIZZIUM riceveranno, dopo un periodo così duro, “un segnale di positività con un aiuto concreto alla spesa importante per noi che aggiungeremo al regalo di Natale, con un investimento complessivo di circa 30 mila euro”. È un incentivo importante e fortemente voluto “perché è soprattutto grazie al nostro team che siamo riusciti ad affrontare le sfide complesse di questi mesi, con determinazione e coraggio, due dei valori fondamentali di PIZZIUM.”

 

 

 

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RIPARTENZA: a Milano, da gennaio, ingressi scaglionati nei licei e aperture differenziate per negozi, aziende e università

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RIPARTENZA: a Milano, da gennaio, ingressi scaglionati nei licei e aperture differenziate per negozi, aziende e università

RIPARTENZA: a Milano, da gennaio, ingressi scaglionati nei licei e aperture differenziate per negozi, aziende e universitàMartedì 29 dicembre, in Prefettura, è stato presentato dal Prefetto Renato Saccone e dal sindaco Giuseppe Sala il patto “Milano per la scuola”. Il progetto ipotizzava ingressi scaglionati nelle scuole secondarie divisi tra le 8 del mattino e dopo le 9.30 in vista della “ripartenza” di gennaio. Per i negozi invece, si prevedeva un’apertura posticipata alle 10.15 e per i liberi professionisti e le aziende si parlava di ricevere clienti e aprire dopo le 9.30.

Ingressi scaglionati per le scuole

Secondo quanto riportato in una nota stampa del Comune, uno studio elaborato dal Politecnico di Milano ha permesso di riorganizzare gli spostamenti tra le 7 e le 10 del mattino. Questa sarebbe la fascia oraria in cui, secondo lo studio, c’è maggiore movimento sui mezzi di trasporto. Per ciò, il primo ingresso a scuola sarà previsto alle 8 mentre il secondo dopo le 9.30. Il 7 gennaio entro le 8 del mattino sarà entrato circa il 40 % degli studenti mentre alle 9.30 il restante 10 %. Dal 7 gennaio in poi si lavorerà per far tornare tra i banchi di scuole il 75 % dei ragazzi.

Quando apriranno negozi, aziende e università

I cambiamenti sono previsti però anche il mondo lavorativo e universitario. Queste ultime potranno tornare a svolgere le lezioni in presenza, ma solo dopo le ore 10. Gli sportelli pubblici invece apriranno ai cittadini dopo le 9.30, ma sarà necessario prendere appuntamento. I negozi alzeranno le serrande alle 10.15. Banche, istituti assicurativi e finanziari potranno aprire a partire dalle 9.30. Le aziende del settore manifatturiero dovranno aprire entro le 8 mentre i settori amministrativi, direzionali e di consulenza potranno cominciare a partire dalle 9.30. Regole ferree anche per i liberi professionisti: essi potranno ricevere i clienti dopo le 10 e preferibilmente su appuntamento. Il patto promuove ancora l’uso dello smartworking, però allo stesso modo vuole riorganizzare i tempi di una città che prima della pandemia da Coronavirus ospitava ogni giorno oltre un milione di utenti. Questo nuovo piano può quindi considerarsi un test fondamentale per l’organizzazione della città post-pandemia.

 

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SANREMO 2021: il pubblico su una nave da crociera e Zlatan Ibrahimović ospite fisso

Festival di Sanremo 2021
Festival di Sanremo 2021

Sanremo 2021: Dal 2 al 6 marzo il Teatro Ariston ospita la 71esima edizione del Festival della Canzone Italiana, la seconda firmata Amadeus. 

Amadeus – durante la conferenza stampa del Capodanno di Rai Uno “L’anno che verrà” – ha lanciato due piccole “bombe” relative al prossimo Festival di Sanremo 2021 che dovrebbe iniziare dal 2 marzo al 6 marzo 2021. Ritorna in gara il duetto Fedez-Michelin. 

Al timone Amadeus, direttore artistico e conduttore del Festival di Sanremo per il secondo anno consecutivo. Accanto a lui Fiorello, che ha confermato la sua presenza, il cantante Achille Lauro e il calciatore svedese attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic.

Sul palco in qualità di co-conduttrice per una sola serata anche Elodie Di Patrizi, che torna sul palco dell’Ariston dopo la sua partecipazione in gara trai big della scorsa edizione.

Sull’ipotesi, invece, lanciata da Rai Pubblicità per la nave Costa Smeralda, ammiraglia della Costa Crociere, da utilizzare per il periodo della manifestazione canora è reale e concreta.

L’obiettivo è mettere in sicurezza il pubblico che sarà presente al Teatro Ariston.

Tutta l’area di Sanremo verrà riorganizzata data la situazione pandemica, compresa l’Area della Sala Stampa impensabile riproporla a causa dei possibili assembramenti. – ha affermato Amadeus – L’idea della nave è una idea bellissima per mettere in sicurezza le 500 persone che saranno al Teatro Ariston.

Dobbiamo essere bravissimi a mettere in sicurezza tutta l’area e anche le persone presenti all’Ariston con precisi protocolli sanitari.

La nave è una ‘bolla’ che consentirebbe con tutti i controlli e tamponi di garantire la presenza del pubblico per 5 giorni. Cast, giornalisti e discografici occuperanno gli alberghi di Sanremo, anche per loro garantiremo i tamponi e i controlli sanitari”.

Sanremo 2021: cantanti in gara e canzoni

Sono cinque le serate del Festival, dal martedì al sabato, giorno della finalissima.

La musica sarà come sempre la grande protagonista, con i riflettori puntati sulla gara, ma non mancheranno gli ospiti, italiani e internazionali, che si passeranno il testimone sul palco dell’Ariston.

Tra le novità di quest’anno la serata del giovedì dedicata alle canzoni d’autore: i Big interpreteranno brani storici del repertorio della canzone italiana, non legati necessariamente al Festival.

Potranno esibirsi da soli o con ospiti e verranno giudicati dall’Orchestra di Sanremo.

I risultati si andranno a sommare alla classifica generale.

Il venerdì sarà la serata finale per le Nuove Proposte.

Sanremo 2021 – Cantanti

Sono 26 i Big in gara (2 in più rispetto all’anno scorso), scelti da Amadeus e svelati in prima serata su Rai1 il 17 dicembre, nel corso di Sanremo Giovani.

Coraggiosa la scelta di aprire a tanti giovani, al loro debutto all’Ariston e con milioni di views sul curriculum – da Aiello a Willie Peyote, Madame e Gio Evan – ma non mancano festivalieri doc come Francesco Renga, Arisa, Noemi, e la coppia bomba Fedez-Michielin – insolitamente in gara invece che tra i super ospiti – per un cast senza alcun dubbio innovativo e ambizioso.

– Francesco Renga con ‘Quando trovo te’;
– Coma Cose con ‘Fiamme negli occhi’;
– Gaia con ‘Cuore amaro’;
– Irama con ‘La genesi del tuo colore’;
– Fulminacci con ‘Santa Marinella’;
– Madame con ‘Voce’;
– Willie Peyote con ‘Mai dire mai, la locura’;
– Orietta Berti con ‘Quando ti sei innamorato’;
– Ermal Meta con ‘Un milione di cose da dirti’;
– Fasma con ‘Parlami’;
– Arisa con ‘Potevi fare di più’;
– Gio Evan con ‘Arnica’;
– Måneskin con ‘Zitti e Buoni’;
– Malika Ayane con ‘Ti piaci così’;
– Aiello con ‘Ora’;
– Max Gazzè con ‘Il farmacista’;
– Ghemon con ‘Momento perfetto’;
 La rappresentante di lista con ‘Amare’;
– Noemi con ‘Glicine’;
– Random con ‘Torno a te’;
– Colapesce e Dimartino con ‘Musica leggerissima’;
– Annalisa con ‘Dieci’;
– Bugo con ‘E invece sì’;
– Lo Stato Social con ‘Combat pop’;
– ​Extralisco feat Davide Toffolo con ”Bianca luce nera’;
– Francesca Michielin e Fedez con ‘Chiamami per nome’

Sanremo 2021 – Nuove Proposte

Sono 8 i cantanti che partecipano a Sanremo 2021 nella categoria Nuove Proposte: 6 provenienti da AmaSanremo e 2 vincitori del concorso Area Sanremo.

– Elena Faggi con ‘Che ne so’;
– Dellai con ‘Io sono Luca’;
– Gaudiano con ‘Polvere da sparo’;
– Folcast con ‘Scopriti’;
– Greta Zuccoli con ‘Ogni cosa di te’;
– Davide Shorty con ‘Regina’;
– Wrongonyou con ‘Lezioni di volo’;
– Avincola con ‘Goal’

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Castello Sforzesco di Milano: mostra virtuale Raffaello e Giuseppe Bossi

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Come tutte le mostre, anche quella che doveva inaugurarsi il 27 novembre al Castello Sforzesco di Milano è stata rimandata in data da destinarsi. Allestita nelle Sale dell’Antico Ospedale Spagnolo è pronta ad aprire al pubblico non appena le disposizioni governative per il contenimento della pandemia da Covid19 decreteranno la riapertura di mostre e Musei. Ma nel frattempo sarà possibile ammirarla attraverso una mostra virtuale.

Castello Sforzesco di Milano: mostra virtuale

In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, il Castello Sforzesco rende omaggio con questa mostra a uno degli artefici indiscussi del Rinascimento attraverso l’opera grafica e il collezionismo di Giuseppe Bossi (1777-1815).  
Il pittore ed erudito, che ricoprì il ruolo di Segretario dell’Accademia di Brera, fu animato da una profonda passione di raccoglitore e contribuì in maniera decisiva ad alimentare il mito del genio urbinate nella cultura lombarda, mediante la divulgazione del linguaggio e delle invenzioni del maestro.
La prestigiosa raccolta di Bossi, in parte confluita nelle collezioni civiche milanesi, permette ancora oggi non solo di constatare la fama sconfinata di cui godette Raffaello nel tempo, attraverso differenti tipologie di manufatti artistici e di epoche comprese tra il XVI e il XIX secolo, ma anche di ammirare quell’ideale di bellezza rinascimentale tanto caro all’estetica imperante tra la seconda metà del Settecento e l’età napoleonica.

A seguito delle misure stabilite dal Decreto del Presidente del Consiglio di Ministri del 3/12/2020 per il contenimento del COVID -19, i Musei e le Mostre del Castello Sforzesco restano chiusi al pubblico fino al 15 gennaio 2021. Nel frattempo sarà possibile visitare virtualmente la mostra, cliccando su virtual tour e leggendo gli approfondimenti sui social network facebook e instagram

In occasione dell’allestimento della mostra, sul portale GraficheinComune, sono resi disponibili alla consultazione online il catalogo di tutti i disegni di Giuseppe Bossi conservati all’interno della collezione del Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco e l’inventariazione dell’ampio corpus di incisioni da Raffaello conservate nella Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”, per un totale di circa 1000 immagini

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Gallerie d’Italia: mostra virtuale del Tiepolo

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Le Gallerie d’Italia di Milano riaprono virtualmente le porte del museo grazie a un 3D virtual tour, realizzato in collaborazione con Skira, che consente di vivere online l’esposizione “Tiepolo. Venezia, Milano, l’Europa”, chiusa pochi giorni dopo l’inaugurazione in ottemperanza alle misure di contrasto e contenimento dell’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Gallerie d’Italia e la mostra virtuale

Dal sito di Gallerie d’Italia è ora possibile visitare virtualmente la mostra e soffermarsi su tutte le opere presenti nel percorso espositivo.

La visita interattiva è arricchita da alcuni video di approfondimento su un nucleo selezionato di opere e integrata da un’innovativa esperienza audio immersiva grazie alla quale, attraverso la voce di Giandomenico Tiepolo, si possono scoprire la vita e le più significative opere in mostra del genio settecentesco.

Il virtual tour è disponibile al link.

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Capodanno 2021 sotto la neve : le previsioni per Milano e Lombardia

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Temperature in picchiata e ritorna la neve

il vortice polare appena insediatosi sull’Europa non se ne andrà via tanto facilmente, questo è il responso dei modelli matematici per la fine del mese e l’inizio del 2021. Il capodanno si prospetta quindi ancora caratterizzato da condizioni invernali, resta da capire se il freddo sarà accompagnato da pioggia e neve o se ci sarà più sole. A quanto pare il vortice in auge tra il Regno Unito e la Francia tenderà a ruotare la saccatura verso la Penisola Iberica spingendo la massa di aria artica fin nell’entroterra africano e di conseguenza richiamando dal nord Africa correnti più miti verso l’Italia meridionale

Milano  potrebbe arrivare anche a – 10 gradi . Ma non temete, andrà sicuramente meglio di Asiago dove oggi si sono toccati ben – 42 gradi !

Previsioni meteo giovedì 31 dicembre

Giovedì 31 dicembre, giorno di San Silvestro, in Lombardia il cielo sarà poco nuvoloso. Non sono previste precipitazioni, ma le temperature inizieranno a scendere così da consentire le possibili nevicate per l’1 e il 2 gennaio. A Milano anche il 31 dicembre sono previste gelate diffuse nella notte e al mattino accompagnate da possibili nebbie. Nel capoluogo le temperature minime toccheranno i meno tre gradi mentre le massime i due gradi.

Neve per venerdì 1 gennaio e sabato 2 gennaio

Venerdì 1 gennaio e sabato 2 gennaio tornerà la neve su tutta la Lombardia. Le nevicate infatti sono previste anche al di sotto dei cinquecento metri. A Milano inizierà a nevicare nel pomeriggio dell’1 gennaio continuando fino a sabato 2 gennaio. Per l’1 gennaio le temperature minime saranno intorno a meno un grado e le massime intorno ai quattro gradi mentre sabato si prevedono minime intorno a meno un grado e massime intorno ai zero gradi.

 

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CASHBACK 2021: fino a 300 euro di rimborso per i pagamenti dal 1° gennaio

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Cashback, ecco le regole per ottenere un rimborso fino a 300 euro dal 1° gennaio

Dal 2021 il “Cashback standard”: ogni 6 mesi, se sarà effettuato un minimo di 50 pagamenti, si otterrà il 10% dell’importo speso, fino a un massimo di 150 euro.

Dopo una fase sperimentale nel periodo delle festività natalizie, il programma Cashback, che consiste nel rimborso di una parte delle spese effettuate con bancomat e carte di credito, guarda al 2021 con regole già definite.

Inserito all’interno del più ampio Piano Italia Cashless, è valido fino al 30 giugno del 2022.

Dopo la riduzione a 2mila euro del limite all’uso del contante, l’obbligo di tracciabilità delle spese detraibili al 19%, e il credito d’imposta del 30% sulle commissioni Pos di esercenti e professionisti – e in attesa della lotteria degli scontrini  – è dunque arrivata l’ora del cashback di Stato.

Un piano costoso – il governo ha stanziato 4,75 miliardi nel biennio 2021-22 – con un obiettivo altrettanto ambizioso: incentivare la fedeltà fiscale dei cittadini e combattere l’evasione.

Cosa accadrà l’anno prossimo

Una volta chiusa la finestra dell’Extra cashback di Natale il 31 dicembre, dal 1° gennaio partirà il “Cashback standard”: sarà possibile ottenere il rimborso del 10% sull’importo degli acquisti che verranno effettuati con carte o app di pagamento in negozi, bar e ristoranti, supermercati e grande distribuzione o per artigiani e professionisti.

Saranno esclusi gli acquisti online.

Non ci sarà un importo minimo di spesa e sarà possibile ottenere rimborsi fino a 300 euro l’anno.

Ogni 6 mesi, se sarà effettuato un minimo di 50 pagamenti, si otterrà il 10% dell’importo speso, fino a un massimo di 150 euro di rimborso complessivo.

Il rimborso massimo per singola transazione sarà di 15 euro.

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Spadafora: “Sono ottimista,entro fine gennaio riapertura di palestre e piscine”

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Il 7 gennaio l’Italia ritornerà alle suddivisioni regionali in base al colore e per il 15 gennaio dovrà essere pronto il nuovo Dpcm che scioglierà l’incognita sulla riapertura delle palestre, dei teatri e dei cinema oltre che quella, già estremamente in forse, dell’avvio della stagione sciistica. Ottimista invece il Ministro dello Sport sulle riaperture delle palestre a fine mese.

Se invece il contagio non darà tregua la chiusura di teatri, cinema, palestre e piscine potrebbe continuare anche dopo le festività.

Dunque si andrebbe verso una proroga dello stop ai teatri, agli spettacoli all’aperto, ai cinema, alle palestre e alle piscine al chiuso.

A cui si aggiungerà con ogni probabilità il divieto di grandi eventi aperti al pubblico e l’apertura delle discoteche.

Il nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 15 gennaio dovrebbe contenere la proroga delle chiusure: il 7 gennaio finiscono infatti le misure restrittive natalizie e entreranno in vigore di nuovo le fasce di colore in base all’andamento del contagio nelle regioni (rossa, arancione, gialla, in base ai livelli di allerta). Ogni provvedimento verrà preso prima di metà gennaio dopo avere analizzato l’andamento dei contagi. “Si deciderà anche sulla base dei dati epidemiologici che arriveranno dopo l’Epifania”, confermano fonti del governo.

Italia arancione fino alla vigilia di Capodanno –  Ora dopo la zona rossa di quattro giorni dal 24 al 27 dicembre per tentare di disciplinare i festeggiamenti di Natale con cenoni e ritrovi familiari, arriva una tregua arancione di tre giorni fino al 30 dicembre. Da stamani dunque è ritornato lo shopping e la possibilità di uscire di casa

L’OTTIMISMO DEL MINISTRO SPADAFORA

Entro la fine di gennaio è possibile “pur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza”: ne è convinto il ministro dello sport, Vincenzo Spadafora, secondo il quale “l’apertura a fine gennaio è un obbiettivo raggiungibile”.

Sileri: senza adesione si va verso obbligatorietà del vaccino

Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri avvisa: “Se nei prossimi mesi la campagna non dovesse raggiungere i 2/3 della popolazione, si dovrebbero prendere contromisure. Tra queste, l’obbligatorietà”.

“Non illudiamoci di uscirne in poche settimane. Per sconfiggere il Covid ci sarà bisogno di un’adesione massiccia al vaccino”. Così in un’intervista a ‘La Stampa’ il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri. Rispetto ai dubbi del personale sanitario “metterei in dubbio la qualità del nostro sistema formativo. Avere dei no vax tra i medici equivale a un fallimento. Al momento – prosegue – non è prevista alcuna obbligatorietà. Se nei prossimi mesi la campagna non dovesse raggiungere i 2/3 della popolazione, allora si dovrebbero prendere delle contromisure. Tra queste, c’è l’obbligatorietà.

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