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martedì, Giugno 17, 2025
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Università: dal prossimo anno accademico sarà possibile l’iscrizione in più atenei

universita iscrizione a piu atenei scaled
universita iscrizione a piu atenei scaled

Più di un’università contemporaneamente: a breve sarà consentita l’iscrizione in più atenei anche in Italia.

Maria Cristina Messa, Ministra dell’università e della ricerca della Repubblica Italiana, ha annunciato al Corriere della Sera che “tra poco sarà possibile iscriversi in più università”.

È stata infatti approvata dal Parlamento la legge che lo consente e anche in Italia, a partire dal prossimo anno accademico, potrà essere selezionato più di un corso di laurea allo stesso tempo.

L’interdizione risaliva all’epoca fascista e resisteva indenne dal 1933. L’articolo 142 del Regio Decreto n. 1592 del 31 agosto 1933 impediva a tutti gli studenti italiani di frequentare contemporaneamente due percorsi universitari, che fossero nello stesso ateneo o in due atenei distinti. Ciò valeva sia per percorsi di laurea dello stesso livello (due lauree triennali o due lauree magistrali) sia per chi avesse voluto frequentare contemporaneamente un corso di laurea e, per esempio, un master.

88 anni d’attesa, ma adesso anche l’università Italiana sarà allineata al resto del mondo e concederà il diritto di iscrizione a più di un ateneo contemporaneamente. La Commissione Cultura aveva dato il via libera al testo che permetterà finalmente di avere un curriculum professionale multidisciplinare.

Adesso anche il Parlamento ha approvato la legge, perciò non resta che aspettare l’inizio del nuovo anno accademico.

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LIVERPOOL: il 2 maggio un concerto covid-test con 5mila persone senza mascherine

I grandi concerti del 2025 a Milano: una stagione di musica live da non perdere
I grandi concerti del 2025 a Milano: una stagione di musica live da non perdere

LIVERPOOL – Senza distanziamento sociale né mascherine, ma test negativo prima e dopo l’evento. Così circa 5mila persone potranno partecipare a un concerto della band Blossoms a Sefton Park (che a regime può ospitarne 7.500), a Liverpool, il 2 maggio.

Si tratta di un evento-pilota del piano del governo britannico per uscire dalla pandemia.

Stando a quanto riferito dal Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport, gli spettatori dovranno sottoporsi a un test rapido, che mostra il risultato in 30 minuti, in un centro allestito sul posto prima dell’ingresso. Ai partecipanti verrà anche chiesto di fare un test dopo il concerto e di fornire i dettagli di contatto al sistema sanitario nazionale (Nhs) per garantire di potere essere contattati nel caso di esiti positivi ai test.

“Un passo avanti verso un’estate di eventi dal vivo”, ha dichiarato il segretario alla Cultura, Oliver Dowden. La speranza è che non “passi molto tempo prima che i concerti tornino per sempre”. Il segretario alla Sanità Matt Hancock ha affermato che i risultati del concerto “ci aiuterà a garantire che i grandi eventi futuri possano svolgersi in sicurezza”.

Tra gli altri eventi-prova previsti dall’esecutivo britannico, la semifinale di FA Cup (la Coppa nazionale di calcio inglese) tra Leicester City e Southampton al Wembley Stadium di Londra, dove sarà concesso l’ingresso a 4mila persone.

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Recovery Fund: flashmob a Milano per l’equità di genere

flashmob milano recovery fund
flashmob milano recovery fund

Recovery fund: si richiedono più tutele per le donne con un flashmob in diverse città d’Italia, anche a Milano. 

In data 18 aprile 2021 il movimento “il Giusto Mezzo” ha organizzato una manifestazione all’Arco della Pace. La richiesta: maggiore equità per le donne nel Recovery Fund. Il mezzo: un flashmob (con distanziamento sociale e mascherine) per porre l’attenzione sulla causa.

Il tema scelto per il flashmob è quello di una gara di corsa, con lo scopo di evidenziare il gap di genere: #CorsaAlRecovery. Ogni disparità di genere presente nella realtà sociale e lavorativa italiana a sfavore delle donne faceva fare loro un passo indietro prima ancora dell’inizio della gara. In questo modo, lo svantaggio è stato reso visibile in modo chiaro e d’impatto.

Il flashmob è stato protagonista di molte piazze italiane, tra cui: piazza Santa Maria Novella a Firenze, l’Arco della Pace a Milano, piazza del Popolo a Roma. Ma anche a Torino, in piazza Castello, nella piazza Garibaldi di Parma e a Treviso, in piazza Borsa.

Le persone coinvolte, intervistate durante la manifestazione hanno esplicitato i termini delle richieste: in primo luogo che il 50% dei fondi del Recovery Fund venga destinato alle donne. Sono infatti necessarie maggiori infrastrutture che permettano di aumentare l’occupazione femminile e ridurre la disparità di genere.

Inoltre, tra le altre cose, viene richiesto un congedo di paternità di cinque mesi, che sia valido anche per i lavoratori e le lavoratrici autonome, asili nido a tempo pieno, allargamento dell’offerta di cura per anziani e disabili, abolizione del gender pay gap, agevolazioni all’accesso al credito.

È stato stimato che se il tasso di occupazione femminile in Italia fosse uguale a quello maschile il Pil del nostro Paese aumenterebbe di 88 miliardi.

Durante l’ultimo anno sono stati persi ben 444 mila posti di lavoro, dei quali 312 mila hanno coinvolto le donne. Per non parlare delle percentuali di reddito: i redditi femminili sono più bassi di quelli degli uomini del 46,7%.

Il 30 aprile il Presidente del Consiglio Mario Draghi consegnerà all’Europa il piano italiano per l’utilizzo dei fondi del Recovery Fund.

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Green Pass operativo da giugno, così si tornerà a viaggiare in Europa

passaporto sanitari
passaporto sanitari

Il certificato proposto da Bruxelles è gratuito e consiste in un QR code da esibire per poter viaggiare

Arriva la data ufficiale per la nascita del sistema che permetterà di muoversi all’interno dei territori degli Stati mebri in vista della stagione estiva.

Per ottenerlo sarà necessario essere :

  • vaccinati,
  • guariti,
  • negativi al Covid-19

La Commissione Europea è adesso al lavoro per finalizzare il funzionamento del certificato che, secondo quanto detto dal commissario Ue per il Mercato Interno Thierry Breton, “dovrà essere implementato dagli Stati membri per raggiungere la piena operatività nel mese di luglio”

Dall’1 giugno saremo pronti. Stiamo procedendo velocemente sotto il profilo tecnico e legislativo”, ha detto il commissario Ue per il Mercato interno, Thierry Breton, parlando in audizione al Parlamento europeo .

In sostanza, il pass europeo verrà rilasciato ai cittadini Ue e ai loro familiari, indipendentemente dalla nazionalità, e sarà valido in tutti i Paesi dell’Ue, più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera. Potranno richiedere il certificato anche i cittadini di Paesi terzi che risiedono in Ue e i turisti che hanno il diritto di viaggiare in altri Stati membri.

Infine, la Commissione ha sottolineato che il Green Pass sarà una misura temporanea che verrà sospesa una volta che l’OMS dichiarerà la fine dell’emergenza sanitaria internazionale.

L’Italia pensa ad un pass per muoversi all’interno delle regioni, mentre per i viaggi all’estero l’orientamento è di restare allineati al coordinamento europeo.

Per quanto riguarda il nostro paese, a confermarlo è anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri: “Partiremo probabilmente con la creazione di un pass cartaceo, per farlo poi diventare digitale più avanti. Saranno tre le possibilità per ottenerlo: non solo la vaccinazione, ma anche un tampone nelle ultime 48 ore oppure l’aver avuto il Covid nei sei mesi precedenti”.

 

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LETIZIA MORATTI: “Tra due settimane 100 mila iniezioni al giorno in Lombardia”

letizia moratti lombardia
letizia moratti lombardia

Continua la rincorsa della Lombardia per recupere il terreno perduto all’inizio sul fronte vaccinazioni: domani, lunedì 19 aprile, si apre una nuova fase con le prenotazioni che vengono aperte alla fascia di età 65-69 anni.

LETIZIA MORATTI – “La Lombardia ha avuto una partenza lenta, è vero, il primo milione di dosi lo abbiamo somministrato in 78 giorni, il secondo milione di dosi in 28 giorni, quindi abbiamo avuto una fortissima accelerazione sul piano vaccinale”.

Obiettivo 100mila al giorno

“Noi abbiamo una programmazione concordata col generale Figliuolo che arriva fino al 7-8 maggio, questa settimana abbiamo ottenuto una media di 50mila vaccini al giorno, dalla prossima saliremo a 65-68mila al giorno per arrivare dalla settimana successiva fino a 100mila vaccini al giorno”.

E ha aggiunto: “Noi abbiamo presentato un piano vaccinale che ci consente, con tutte le linee vaccinali e gli hub, di arrivare a 144mila  vaccini al giorno, oltre a quelli che possiamo fare in farmacia e poi in azienda, quando sarà possibile”. “Io al momento non mi sono ancora vaccinata – ha  sottolineato -, aspetterò il mio turno che comunque è in arrivo. Credo che, come succede quando si fa il vaccino anti influenzale, non chiederò quale vaccino mi faranno. Dobbiamo aver fiducia perché abbiamo bisogno di vaccinare tutti per ripartire”.

Cambio di marcia

Quanto alle prenotazioni del vaccino, dopo le problematiche sperimentate nei mesi scorsi in Regione, “ora col cambiamento della piattaforma informatica le prenotazioni sono molto più facili. Ci si può prenotare tramite il portale delle Poste ed è un sistema più semplice e facile. Dopo le criticità iniziali sono contenta di averlo cambiato. All’inizio mi era sembrato giusto dare fiducia alla piattaforma regionale poi abbiamo inserito delle clausole per rescindere il contratto e abbiamo cambiato”

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Accessorize chiude i negozi in Italia e a Milano licenziando 72 persone

chiude accessorize italia milano licenziati
chiude accessorize italia milano licenziati

Accessorize chiude e lascia a casa 72 persone, 22 a Milano

Settantadue addetti, in gran parte donne, impiegati nei negozi Accessorize, rischiano il posto di lavoro. Ventidue solo a Milano.

La denuncia è della Fisascat Cisl che ha potuto vedere l’istanza presentata al Tribunale Fallimentare di Milano da Melite Italia, la società che gestisce i 25 punti vendita nazionali del marchio inglese (la sede centrale è a Londra) specializzato in bigiotteria e accessori per l’abbigliamento.

Prima dello scoppio della pandemia Accessorize contava fra Milano e hinterland nove punti vendita, con 41 dipendenti, ridotti successivamente agli attuali quattro (al momento sono chiusi), che occupano 16 lavoratrici (altri 6 addetti sono in forza negli uffici della sede amministrativa, sempre a Milano).

Accessorize chiude i negozi in Italia, continuerà a esistere online

L’istanza di Melite Italia è un “fulmine a ciel sereno”, ha sottolineato Massimiliano Genova in un comunicato stampa diffuso dal sindacato. Durante l’ultimo incontro l’azienda non avrebbe parlato di alcun esubero. Fisascat Cisl ha richiesto con urgenza un tavolo di confronto per la revoca degli esuberi, come previsto dal blocco dei licenziamenti, e verificare insieme soluzioni alternative, tanto per il risanamento della situazione finanziaria che per l’impatto occupazionale delle possibili manovre.

“Il piano di concordato preventivo presentato al Tribunale – osserva Massimiliano Genova, operatore della Fisascat Cisl milanese – prevede la chiusura di tutti i negozi in Italia e il licenziamento di 72 persone. E’ il colpo di grazia per un marchio molto noto che, però, resterà in vita soprattutto con l’e-commerce e dei piccoli sub-franchising.

La chiusura dei 25 negozi a marchio Accessorize in tutta Italia è il “colpo di grazia” per il marchio, come ha dichiarato ancora il sindacalista, ma il brand continuerà a sopravvivere grazie all’e-commerce e a contratti di sub-franchising con altre catene. Si tratta inoltre di un altro brutto capitolo per l’occupazione femminile in Italia, a fronte della chiusura di altri negozi con molte lavoratrici, come Douglas.

Di fatto l’azienda ha deciso di scaricare sui dipendenti diretti un trend negativo che durerebbe dagli ultimi tre anni. Questo è inaccettabile”.
Il sindacato lamenta di avere avuto notizia delle difficoltà indirettamente e solo tramite il Tribunale.

La preoccupazione fra i dipendenti è altissima. Al momento, con l’emergenza sanitaria in corso, sono tutti in cassa integrazione. I dati dicono che la pandemia ha colpito in particolare l’occupazione femminile: questa vertenza ne è una ulteriore conferma.

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BOLLETTINO CORONAVIRUS : numeri e dati dei contagi di oggi

vaccino coronavirus
vaccino coronavirus

DOMENICA 18 APRILE

Gelmini: “Immunità di gregge tra agosto e settembre”

“Con questo ritmo nelle vaccinazioni nell’arco di un paio di mesi, tra agosto e settembre, potremmo raggiungere l’immunità di gregge”. Lo ha detto la ministra Miariastella Gelmini durante il programma “Il caffé della domenica”, su Radio24. “L’obiettivo è arrivare tra 450 e 500 mila vaccinazioni a fine aprile” ha spiegato il ministro che a proposito delle riaperture ha invece commentato: “Il premier Draghi ha definito rischio calcolato quello di una riapertura progressiva, graduale e in sicurezza. C’è un’espansione di quota di popolazione, anziana e fragile, che è stata vaccinata, e poi c’è l’arrivo dell’estate. Tutto questo ci consente di guardare al futuro con ottimismo e in modo cauto. È evidente che deve scattare un senso di responsabilità da parte dei cittadini italiani, tra l’altro già dimostrato. Tutto deve avvenire in sicurezza”.

Il bollettino del ministero della Salute di oggi  registra +12.694 nuovi contagi su 230.116 tamponi processati (antigenici e molecolari). I decessi sono 251 in un giorno. Il tasso di positività sale al 5,5%. 

I primi dati dalle regioni :

Lombardia: +1.782
Veneto: +761
Campania: +1.700
Emilia Romagna: +1.104
Piemonte: +751
Lazio: +1.127
Toscana: +958
Puglia: +1.278

 

Covid, Gimbe: “Calo dei contagi fino a metà maggio, poi inevitabile nuova crescita”

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, fa una previsione in vista delle riaperture che ci saranno dal 26 aprile: la curva dei contagi e dei ricoveri, secondo le stime della Fondazione, dovrebbe continuare a scendere fino a metà maggio, ma con il ritorno delle zone gialle da quella data i nuovi casi di Covid-19 potrebbero di nuovo risalire. Una una risalita della curva dei contagi, “da un lato mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all’aperto per l’aumento delle temperature che riduce l’effetto aerosol, dall’altro alimentata dall’aumento dei contatti sociali e, soprattutto, dal mancato rispetto delle regole”. “Serve la massima collaborazione dei cittadini per non compromettere la stagione estiva” ha aggiunto Cartabellotta

 

SABATO 17 APRILE 

Sono 15.370 (ieri erano stati 15.943) i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia. I morti sono stati 310 e 331.734 i tamponi

I casi totali di Coronavirus registrati in Italia dall’inizio dell’epidemia sono 3.857.443.

I nuovi casi Regione per Regione

Lombardia: +2.546
Veneto: +940
Campania: +2.232
Emilia Romagna: +1.076
Piemonte: +865
Lazio: +1.378
Toscana: +1.150
Puglia: +1.525

In Italia ieri sono state somministrate 347.279 dosi di vaccino anti-Covid secondo il Commissariato all’emergenza. Si tratta del nuovo record per un singolo giorno. Il totale delle somministrazioni sale a 14.643.764, sono 4.332.143 le persone che hanno ricevuto anche il richiamo. Per il Governo il target delle somministrazioni all’80% della popolazione entro il prossimo autunno è realizzabile.

 

VENERDI’ 16 APRILE

Draghi su nuove misure e riaperture: “Probabilità che si torni indietro è molto bassa”

in foto: Draghi oggi in conferenza stampa sulle riaperture dal 26 aprile
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa risponde a chi gli chiede se le riaperture annunciate oggi saranno definitive: “Quando ho detto che è stato un rischio ragionato, è questa la risposta. Se i comportamenti sono osservati, sulla campagna vaccinale non ho dubbi che andrà sempre meglio, la probabilità che si debba tornare indietro è molto piccola, molto bassa. Quest’anno in autunno avremo una vaccinazione molto diffusa”.

Bollettino di oggi: 15.943 contagi su 327.704 tamponi nelle ultime 24 ore

Bollettino di oggi: 429 morti nelle ultime 24 ore, il rapporto positivi-tamponi 4,86%

I nuovi casi Regione per Regione

Nel Lazio 1.474 nuovi casi (+144), 39 i decessi (-7)

Puglia, 50 morti e 1.537 positivi, l’11% dei test

Campania, 1.994 contagi e 31 morti covid

Emilia Romagna + 1.275 casi e 42 morti covi nelle ultime 24 ore

Lombardia: +2.431

 

Speranza annuncia calendario riaperture: “Da 15 maggio piscine all’aperto, da giugno palestre”

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, fornisce il calendario delle riaperture durante la conferenza stampa con il presidente del Consiglio, Mario Draghi: “Abbiamo un calendario che ha come prima data chiave il 26 aprile con il ritorno delle zone gialle. Poi ci sarà una road map, l’idea è che dal 15 di maggio possano riaprire le piscine all’aperto, dal primo giugno alcune attività connesse alle palestre, dal primo luglio le attività di natura fieristica”

Vaccino, Fontana: da lunedì prenotazioni per 65-70enni

“Da lunedi’ apriamo le prenotazioni dai 65 ai 70 anni, potro’ prenotarmi anche io”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, al termine di una visita all’hub vaccinale della Fabbrica del Vapore di Milano. Era presente anche il segretario della Lega, Matteo Salvini. “Oggi siamo arrivati ad avere vaccinato 2.250.000 persone. La media e’ di 50 mila al giorno”, ha concluso il governatore.

GIOVEDI’ 15 APRILE

La bozza del piano di riaperture delle Regioni

Nella bozza che le Regioni presenteranno al governo oggi pomeriggio, durante la Conferenza, vengono delineate le regole che i governatori propongono per riaprire le attività. Distanziamento e sanificazione sono ancora le misure chiave, ma si chiede di riaprire i ristoranti la sera favorendo lo spazio esterno.

 

Sono 16.974 (ieri erano stati 16.168) i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia. È quanto emerge dal bollettino di oggi, giovedì 15 aprile, del Ministero della Salute. I test effettuati tra tamponi antigenici e molecolari nell’ultima giornata sono stati 319.633.

I nuovi casi Regione per Regione

Lombardia: +2.722 e 65 morti
Veneto: +1.081
Campania: +2.224
Emilia Romagna: +1.150
Piemonte: +1.264
Lazio: +1.330
Toscana: +1.206
Puglia: +1.867

 

MERCOLEDI’ 14 APRILE 

Vaccino, ad ora somministrate in Italia 13.715.713 dosi

Sono 13.715.713 le dosi di vaccino contro il Covid-19 somministrate in Italia, l’88,1% del totale di quelle consegnate, pari a 15.575.830 (nel dettaglio 10.259.730 Pfizer/BioNTech, 1.320.400 Moderna e 3.995.700 AstraZeneca). Le somministrazioni hanno riguardato 8.029.338 donne e 5.686.375 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 4.091.366. È quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l’emergenza sanitaria aggiornato alle 16:42 di oggi.

I nuovi casi Regione per Regione

Piemonte oggi + 1.439 nuovi positivi e 70 morti

Lazio + 1.230 nuovi contagi e 49 decessi nelle ultime 24 ore

Emilia Romagna, 859 nuovi casi e 30 morti in 24 ore

Toscana +1.168 nuovi casi e 32 morti nelle ultime 24 ore

Campania +2.212 nuovi casi e 27 morti nelle ultime 24 ore

Sono 16.168 i nuovi casi di positività al coronavirus riscontrati il 14 aprile in Italia a fronte di 334.766 tamponi, per un tasso di positività che torna a salire al 4,8%

Franceschini: “Se riaprono gli stadi le stesse regole valgano per i concerti”

“Sia nell’audizione di lunedì, sia nelle proposte inviate martedì al Cts, il ministro Franceschini ha chiesto che, nel caso in cui si dovessero autorizzare eventi sportivi con pubblico, le stesse regole dovrebbero riguardare i concerti e gli spettacoli negli stadi o in spazi analoghi”. A scriverlo il ministero della Cultura in una nota, dopo le notizie sul via libera del governo alla presenza del 25% di tifosi all’Olimpico per Euro 2020.

 

MARTEDI’ 13 APRILE

Usa chiedono sospensione del vaccino Johnson&Johnson

Gli Stati Uniti chiedono una sospensione sul vaccino Johnson&Johnson dopo alcuni casi di coagulazione. Lo riporta il New York Times sottolineando che la Food and Drug Administration e i Centers for Disease Control smetteranno di usare il vaccino nei siti federali e solleciteranno gli Stati a fare lo stesso in attesa delle indagini sui problemi di sicurezza. La sospensione e’ legata a sei casi negli Stati Uniti che hanno sviluppato una malattia rara che coinvolge coaguli di sangue nelle due settimane successive alla vaccinazione.

Sono +13.447 i nuovi casi di Coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Italia (ieri erano stati 9.789).

Lombardia: +1.975 e 94 decessi
Veneto: +883
Campania: +1.627
Emilia Romagna: +785
Piemonte: +1.057
Lazio: +1.164
Toscana: +934
Puglia: +1.191

Franceschini: “Sperimentare eventi all’aperto, mondo dello spettacolo resiste più”

“Il mondo dello spettacolo non ce la fa più”,  per questo bisogna consentire alle regioni di sperimentare, all’aperto, eventi con più spettatori, con più misure di sicurezza, come già avvenuto in altri paesi europei. Lo ha spiegato ministro della Cultura Franceschini ai tecnici del Cts in vista di una prima riapertura. Il Cts ha chiesto al ministro di ricevere domani un documento di sintesi sul quale si esprimerà in tempi rapidi per consentire al governo di deliberare quanto prima. “Per lo spettacolo la situazione non è più sostenibile”, ha ribadito Franceschini, aggiungendo: “Il settore è da considerare essenziale come la scuola”.

 

LUNEDI’ 12 APRILE

Bollettino di oggi in Italia : + 9.789 positivi, 358 vittime

Il bollettino del 12 aprile: 190.635 tamponi, tasso positività scende al 5,1% .

I nuovi casi Regione per Regione

Emilia Romagna +1.151 nuovi casi e 31 morti

Puglia +815 nuovi casi su 6220 test, 39 decessi

Lazio +1057 nuovi casi e 37 morti covid in 24 ore

Veneto +587 contagi e 11 morti in 24 ore

Toscana, 715 nuovi contagi da Covid-19

Lombardia + 997 contagi e 62 morti covid

 

 

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Bauli in Piazza a Roma per manifestare : 419 giorni di fermo dei lavoratori dello spettacolo ‘Fateci tornare a lavorare’

bauli in piazza roma
bauli in piazza roma

“Bauli in piazza” a Roma, per il flashmob organizzato dai lavoratori dello spettacolo per chiedere aiuto a Draghi.

Gli operatori di un settore messo in ginocchio dalla pandemia esortano il premier a intervenire per aiutarli a ripartire e portano i loro bauli in piazza del Popolo.

Il 17 Aprile sono passati poco più di 6 mesi dalla manifestazione del 10 ottobre 2020 e 419 giorni dal fermo delle attività produttive e culturali che vedono impiegati i lavoratori del nostro settore.

Davanti ai bauli anche volti noti come, fra gli altri, Fiorella Mannoia, Giuliano Sangiorgi, Max Gazzè, Emma, Daniele Silvestri, Manuel Agnelli, Alessandra Amoroso, Diodato, Roy Paci. “Essere qui è fondamentale – spiega all’ANSA Emma -. Devo tutto agli operatori della musica, senza di loro non sarei potuta salire su un palco in tutti questi anni. Devono essere trattati con gli stessi diritti di tutte le persone che lavorano”. Tra le richieste dei manifestanti: l’immediata istituzione di un fondo da erogare in soluzioni mensili a tutte le lavoratrici e i lavoratori dello spettacolo, anche discontinui e partite Iva; un immediato sostegno economico per le imprese della filiera basato sul fatturato annuo legato a spettacoli ed eventi e un’immediata calendarizzazione di un tavolo interministeriale per definire modelli graduali di ripartenza del settore

“In questi mesi l’APS Bauli in Piazza – We Make Events Italia ha avuto modo di costruirsi, strutturarsi e crescere, ma soprattutto di confrontarsi con le tante anime che compongono il nostro comparto. La manifestazione del 10 Ottobre ha contribuito a costruire un’immagine chiara del settore che raggruppa i lavoratori dello spettacolo, le aziende e i professionisti portando con sé analisi, contenuti e confronti per contribuire alla battaglia per i diritti, il sostegno e il riconoscimento di tutto il comparto.
Le risposte istituzionali che abbiamo ricevuto sono state sporadiche, non strutturate e insufficienti soprattutto a sostegno dei lavoratori e dei professionisti.
Per questi motivi e per lo scenario desolante che ci si pone davanti per i mesi futuri abbiamo deciso di indire questa manifestazione che vorremmo fosse, per quanto possibile, unitaria e condivisa.”

I capisaldi sui quali si è  basato il messaggio di piazza sono stati :
– sostegno ai lavoratori e alle imprese
– riforma del settore
– regole per la ripartenza
– agenda del tavolo interministeriale

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Babaco: startup della frutta e verdura brutta ma buona punta all’estero

babaco startup milanese
babaco startup milanese

Babaco, startup nata durante la pandemia per la consegna domiciliare di frutta e verdura a Milano, sta riscuotendo sempre più successo. 

Babaco Market è un progetto nato a giugno 2020 grazie ai suoi due fondatori: Francesco Giberti e Luca Masseretti. Frutta e verdura, brutta ma buona, a domicilio in comode box.

L’idea è semplice: salvare tutta la frutta e la verdura che, seppur di ottima qualità, verrebbe scartata dalla grande distribuzione a causa di difetti estetici. “Una patata a forma di cuore, una melanzana con il naso, un kiwi o una ciliegia siamese, questi sono solo alcuni esempi di ciò che potrai trovare nella tua box.”. Questa è la promessa che viene fatta sul loro sito.

E ogni promessa è rispettata: Babaco mette a disposizione dei suoi consumatori diversi tipi di box e diverse possibili frequenze con cui riceverle. I prodotti sono di stagione e di qualità, provenienti da agricoltori attenti, piccoli produttori e presidi slow food con sede in tutta Italia.

Inizialmente, il progetto si è concentrato su Milano, riuscendo a salvare decine di tonnellate di frutta e verdura. Da lì, l’obiettivo è stato quello di espandersi dall’hinterland milanese a tutta la Lombardia, fino alla volontà di arrivare in diverse città italiane e anche oltre.

Babaco, infatti, è stata premiata durante la Digital Week nel progetto “StartupPerMilano”. Grazie a questo premio, la startup ha ricevuto un investimento di 100 mila euro, da parte dell’imprenditore Fabio Cannavale, nell’ambito di un finanziamento di 1,5-2 milioni di euro in equity da investitori privati e business angels.

Giberti allora ha già in programma nuove aperture: con i fondi che sta raccogliendo punta su Torino, Bologna, Bergamo e Brescia, ma pensa anche all’estero.

Inoltre, non dimenticando la città da cui tutto è partito, Cannavale ritiene che il progetto possa essere utile per la ripartenza economica milanese. Afferma infatti: “Ci credo molto. A Milano c’è storicamente una borghesia imprenditoriale attenta ai temi sociali. E l’accoglienza che i milanesi hanno dato ai servizi della mobilità in sharing, solo per citare un caso, dicono quanto ci sia fame di questo genere di proposta. Anche a costo di spendere qualcosa in più: non è su questo che risparmia la maggioranza delle famiglie”.

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Protesta dei No Vax in Piazza Duomo quasi tutti senza mascherina

la genesi protesta duomo
la genesi protesta duomo

Raduno protesta di no Vax in piazza Duomo a Milano

Diverse centinaia di persone, per la maggior parte senza mascherina, si sono radunate sabato nel pomeriggio in piazza Duomo a Milano per la manifestazione No Vax “Le bocche della verità” organizzata dall’associazione Genesi. Sul piccolo palco allestito dall’associazione, ha preso la parola anche Mariano Amici, medico laziale da tempo impegnato nella campagna No Vax che ha invitato tutti “a non andare a giocare alla roulette russa” con vaccini che “non hanno nessuna efficacia e nessuna garanzia”. “Ho un fine ben preciso – ha aggiunto – cioè spazzare via tutti questi ladri che ci stanno governando, gente che non è degna di rappresentarci”.

Invitati anche l’attore Enrico Montesano, ormai da tempo su posizioni no vax e i medici Alessandro Meluzzi .

Ma i vaccini non sono stati l’unico bersaglio della manifestazione: i manifestanti hanno protestato pure contro mascherine e tamponi.

In piazza sono arrivate anche le forze dell’ordine che vista la calca e le persone senza mascherina non hanno esitato a identificare e multare coloro che non rispettavano le normative in tema di prevenzione da Covid-19.

Situazione vaccini

In Italia ieri sono state somministrate 347.279 dosi di vaccino anti-Covid secondo il Commissariato all’emergenza. Si tratta del nuovo record per un singolo giorno. Il totale delle somministrazioni sale a 14.643.764, sono 4.332.143 le persone che hanno ricevuto anche il richiamo. Per il Governo il target delle somministrazioni all’80% della popolazione entro il prossimo autunno è realizzabile.

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AstraZeneca: ecco perchè costa meno degli altri vaccini

astrazeneca vaccino fiale afp
astrazeneca vaccino fiale afp

Mentre il prezzo di Pfizer si prepara a aumentare del 60% arrivando a sfiorare i 19 euro e 50 centesimi a dose nel biennio 2022-23, l’opinione pubblica fa i conti in tasca agli altri vaccini: perché AstraZeneca costa così poco (non più di 2,80 a dose).

Sarà forse meno efficace? E perché, invece, Pfizer e Moderna hanno un prezzo elevato e pochi effetti collaterali “imprevisti”?

La professoressa Anna Rubartelli, docente presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e membro del gruppo Scienziate per la Società, ci spiega che il costo potrebbe essere motivato da diversi fattori: “Prima di tutto, le modalità di conservazione.

Pfizer finora veniva conservato a temperature di circa -70 gradi, ora sembra che possa resistere anche a -20 gradi. Vaccini come AstraZeneca, invece, possono essere conservati in un normale frigorifero e questo di certo abbatte i costi di gestione rendendo AstraZeneca molto più ‘maneggevole’”.

Dietro ai diversi costi c’è poi un discorso legato all’innovazione.

vaccini a mRNA, come Pfizer e Moderna, sono i primi al mondo ad essere realizzati con una tecnica completamente innovativa, ovvero quella dell’Rna messaggero.

A differenza del già noto vettore virale adenovirus (su cui si basano Oxford/AstraZeneca, Johnson&Johnson, il russo Sputnik), la tecnologia a mRNA (di Moderna e Pfizer/BioNTech) segna un nuovo approccio per quanto riguarda lo sviluppo dei vaccini.

Di solito nel paziente da immunizzare viene iniettato il virus (o il batterio) “indebolito”, oppure una parte di esso: il sistema immunitario riconosce “l’intruso” e produce gli anticorpi che utilizzerà quando incontrerà il vero virus.

Nel caso dei vaccini a mRNA, invece, si inoculano le “istruzioni” per produrre una particolare proteina, detta “Spike” (quella che il virus utilizza per attaccarsi alle cellule). La cellula genera quindi da sola la proteina estranea che, una volta riconosciuta, fa attivare gli anticorpi che combattono il virus.

 Al di là dell’alta efficacia (secondo recenti dati provenienti da Israele, Pfizer si è rivelato efficace fino al 97% nel prevenire malattie sintomatiche, gravi o decessi), i vaccini a mRNA sono anche caratterizzati da una grande “versatilità”.

Visto che l’mRNA contiene le informazioni per la creazione della proteina Spike, cambiando la sua sequenza sarà possibile ottenere eventuali nuovi vaccini efficaci contro le varianti del virus.

La differenza di costi si deve anche ad un gioco di strategia tra le diverse case farmaceutiche: non è un mistero che per le aziende produttrici la campagna vaccinale sia un affare colossale, soprattutto se per conservare un’immunità contro il coronavirus saranno necessari richiami periodici o vaccini modificati contro nuove possibili varianti.

Già nelle scorse settimane la Pfizer aveva evocato un aumento dei prezzi in una seconda fase. Questo balzo in alto sembra ora confermato dalle prime indiscrezioni su un negoziato in corso tra l’Ue e il colosso farmaceutico per una fornitura fino a 1,8 miliardi di dosi nel periodo 2022-2023. Ad anticipare il prezzo su cui ci si starebbe mettendo d’accordo a Bruxelles è stato il premer bulgaro Boyko Borissov, il quale ha rivelato che dai circa 12 euro iniziali a dose si arriverebbe ora a 19,5 euro.

Se tutti vogliono Pfizer, compresa l’Ue, malgrado i prezzi elevati, è anche per una questione di bugiardino: effetti collaterali diversi e “imprevisti” nei vaccini Pfizer e Moderna non si sono verificati, mentre nel caso di AstraZeneca si sono registrati rari eventi trombotici post-somministrazione, finiti poi sotto la lente d’ingrandimento degli enti regolatori internazionali. “AstraZeneca ha aggiornato il bugiardino in corso d’opera perché durante una vaccinazione di massa è buona norma osservare cosa accade nei vaccinati. È un’eventualità rarissima quella che si è verificata – ci spiega Rubartelli – si parla di 222 casi di trombocitopenia trombotica immune indotta da vaccino su 34 milioni di vaccinati con AstraZeneca (circa 1 su 100.000).

Ma è stato dimostrato che un nesso causale tra somministrazione di vaccino a vettore virale adenovirus e queste forme atipiche di trombosi c’è. Non sappiamo ancora cosa in questo vaccino scateni tale risposta, ma una correlazione c’è”.

I dati dimostrano che i sintomi (difficoltà respiratoria, dolore al petto, forte mal di testa, dolore addominale persistente, vista offuscata, vertigini, comparsa spontanea di lividi) compaiono da cinque a 20 giorni dopo la vaccinazione, e correlano con la produzione di anticorpi contro un normale componente del nostro organismo, una proteina prodotta dalle piastrine che si chiama FP4. Questi auto-anticorpi patologici si legano a FP4, attivano le piastrine provocando una catena di eventi che portano alla trombosi.

Sulla base di alcune importanti caratteristiche e della probabile associazione col vaccino, questa sindrome è stata denominata trombocitopenia trombotica immune indotta da vaccino. L’aspetto positivo è che si può trattare con immunoglobuline in vena (che hanno la funzione di proteggere piastrine) e anticoagulanti non eparinici. La prevenzione è però fondamentale: ai medici vaccinatori spetta il compito di informare i soggetti a rischio, in questo caso giovani donne sottoposte ad AstraZeneca, degli eventuali sintomi a cui fare attenzione.

“AstraZeneca ha il grande vantaggio di essere efficace contro i sintomi gravi dell’infezione da Covid che potrebbero condurre alla morte, ma ha rarissimi effetti collaterali gravi, mentre quest’ultimi non si sono registrati per Pfizer e Moderna – aggiunge la professoressa -. In un mondo ideale in cui fossero disponibili Pfizer e Moderna per tutti, tutti sceglieremmo quelli. Ma nel mondo reale in cui c’è carenza di vaccini, in cui c’è la necessità di immunizzare la popolazione, dobbiamo utilizzare quelli che abbiamo, trovando la maniera però di utilizzarli nel modo giusto. Nel caso di AstraZeneca questo potrebbe dire proporlo a persone sopra i 60 anni perché gli effetti collaterali gravi si sono registrati solo in soggetti giovani, in maggioranza donne”.

La possibilità di avere una complicazione grave come la Vitt a seguito di vaccinazione con AstraZeneca, seppur molto rara, può quindi rappresentare nei giovani un rischio più alto dello stesso Covid-19. Al contrario, i benefici del vaccino superano i rischi nelle persone sopra i 60 anni. Avendo a disposizione più vaccini, è evidente che la soluzione migliore è riservare la vaccinazione con AstraZeneca tra i 60 e i 79 anni ed invece vaccinare gli individui sotto i 60 anni e sopra gli 80 con i vaccini a Rna. Questi vaccini infatti non sono stati associati a effetti collaterali gravi, e si sono

“AstraZeneca ha il grande vantaggio di essere efficace contro i sintomi gravi dell’infezione da Covid che potrebbero condurre alla morte, ma ha rarissimi effetti collaterali gravi, mentre quest’ultimi non si sono registrati per Pfizer e Moderna – aggiunge la professoressa -. In un mondo ideale in cui fossero disponibili Pfizer e Moderna per tutti, tutti sceglieremmo quelli. Ma nel mondo reale in cui c’è carenza di vaccini, in cui c’è la necessità di immunizzare la popolazione, dobbiamo utilizzare quelli che abbiamo, trovando la maniera però di utilizzarli nel modo giusto. Nel caso di AstraZeneca questo potrebbe dire proporlo a persone sopra i 60 anni perché gli effetti collaterali gravi si sono registrati solo in soggetti giovani, in maggioranza donne”.

Fondamentale è tenere conto del rapporto rischio/benefici soprattutto quando si parla di vaccinazioni nei più giovani. La domanda che si pongono in molti è: perché devo fare un vaccino con il quale posso rischiare di sviluppare una trombosi letale, quando se contraessi il Covid avrei alte chance di sopravvivere? Come scrivono Scienziate per la società, “per i vaccini, come per i farmaci, il rapporto rischio/beneficio deve essere in favore del secondo. La letalità per Covid-19 in Italia è vicina allo zero per la fascia d’età fino ai 40 anni, sale a 0,2% e 0,6% nella quinta e sesta decade, e si impenna nelle decadi successive (dati Istituto superiore Sanità, 10 marzo 2021). La possibilità di avere una complicazione grave come la Vitt a seguito di vaccinazione con AstraZeneca, seppur molto rara, può quindi rappresentare nei giovani un rischio più alto dello stesso Covid-19. Al contrario, i benefici del vaccino superano i rischi nelle persone sopra i 60 anni. Avendo a disposizione più vaccini, è evidente che la soluzione migliore è riservare la vaccinazione con AstraZeneca tra i 60 e i 79 anni ed invece vaccinare gli individui sotto i 60 anni e sopra gli 80 con i vaccini a Rna. Questi vaccini infatti non sono stati associati a effetti collaterali gravi, e si sono rivelati i più efficaci nell’indurre anticorpi anti Sars-Cov-2 anche negli anziani, che hanno un sistema immunitario meno reattivo. Inoltre la vaccinazione di soggetti giovani (che hanno una vita lavorativa e sociale più attive) con Pfizer e Moderna velocizzerebbe anche il raggiungimento dell’immunità di gregge. Infatti, le evidenze a oggi disponibili indicano come questi vaccini a differenza di AstraZeneca, proteggono non solo da malattia grave ma anche da infezione asintomatica impedendo la diffusione del virus e di sue varianti”.

rivelati i più efficaci nell’indurre anticorpi anti Sars-Cov-2 anche negli anziani, che hanno un sistema immunitario meno reattivo.

Inoltre la vaccinazione di soggetti giovani (che hanno una vita lavorativa e sociale più attive) con Pfizer e Moderna velocizzerebbe anche il raggiungimento dell’immunità di gregge. Infatti, le evidenze a oggi disponibili indicano come questi vaccini a differenza di AstraZeneca, proteggono non solo da malattia grave ma anche da infezione asintomatica impedendo la diffusione del virus e di sue varianti”.


 

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GALLI: “Rischio calcolato? Calcolato male, senza vaccini i contagi risaliranno come in Sardegna

Massimo Galli
Massimo Galli

GALLI – Il “rischio calcolato” sulle riaperture di cui ha parlato il presidente del Consiglio Mario Draghi presentando la road map dal 26 aprile in poi è “calcolato male”.

Lo sostiene Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano. L’infettivologo si è soffermato su alcuni dati per spiegare come, a suo avviso, l’accelerazione sul ‘liberi tutti’ sia una fuga in avanti: “Abbiamo ancora più di 500mila attualmente positivi ufficiali, che vuol dire averne il doppio, perché ce ne sono sfuggiti molti”, è stata la premessa.

Da qui il paragone per rendere l’idea: “Alla fine del lockdown di maggio scorso erano meno di 100mila ufficiali, anche se allora anche saranno stati 3-400mila”. La circolazione virale, insomma, è assai più alta e adesso sono in gioco anche le varianti. La frenata ai casi gravi indotta dai vaccini, secondo Galli, è prematura: “Abbiamo ancora un’importantissima parte di 70-80enni non vaccinati”. Il primario del Sacco si è quindi soffermato sulle parole del premier britannico Boris Johnson: “La Gran Bretagna, che ha chiuso molto a lungo, ha 40 milioni di dosi fatte. Eppure mi pare che abbia spiegato che con le riaperture, scelte per esigenze economiche, prevede casi, morti e difficoltà”.

La riapertura italiana “precoce” – pur sottolineando di “capire il disastro per chi deve stare chiuso” – avviene secondo Galli all’inizio di una flessione della curva “appena accennata”. E quindi “finiremo a breve distanza” a vedere la curva muoversi nel “senso opposto”. Con una sola possibilità di frenarla: “Che si vaccini a tamburo battente, ma questo non mi pare il caso”. Altrimenti con il sistema a colori pienamente funzionante a partire da maggio, il rischio, a suo avviso, è di fare un passo indietro: “Il sistema a colori non ha funzionato, guardate la Sardegna”.

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INDENNITA’ COVID: al via la domanda online per gli Avvocati contagiati dal Covid-19

avvocati
avvocati

Indennità Covid avvocati: dal 15 aprile al via la nuova domanda per le infezioni contratte tra il 1° novembre 2020 e il 30 aprile 2021. Lo annuncia la Cassa Forense con l’avviso del 14 aprile. La scadenza è fissata al 30 giugno.

Indennità Covid avvocati: è aperta dalle 8.30 del 15 aprile 2021 la procedura per presentare la nuova domanda online.

Con l’avviso del 14 aprile 2021 la Cassa Forense ha annunciato il rilascio della procedura per richiedere il contributo in ipotesi di contagio da Covid-19.

Dal 15 aprile si può presentare richiesta telematica, entro la scadenza fissata a mezzanotte del 30 giugno 2021.

Il professionista interessato, per compilare ed inviare l’istanza, potrà collegarsi dalla propria posizione personale presente sul sito internet della Cassa.

Indennità Covid avvocati, al via la nuova domanda: scadenza il 30 giugno 2021

Gli avvocati possono fare domanda di accesso ai nuovi indennizzi riconosciuti dalla Cassa Forense in caso di contagio da Covid avvenuto tra il 1° novembre 2020 e il 30 aprile 2021.

A partire dalle ore 8.30 del 15 aprile 2021 e fino alla mezzanotte del 30 giugno 2021, sarà possibile presentare la domanda on-line per l’erogazione del contributo per prestazioni straordinarie per l’anno 2021”.

Si legge nell’avviso pubblicato il 14 aprile 2021 sul periodico ufficiale della Cassa Forense.

Per richiedere il contributo economico, che va dai 1.000 ai 7.500 euro una tantum, gli iscritti dovranno presentare esclusivamente domanda telematica attraverso la pagina personale. Non saranno, quindi, ammesse richieste pervenute in altro modo.

Solo in caso il richiedente sia un superstite dell’iscritto deceduto, la Cassa ha messo a disposizione, nella sezione modulistica, il relativo modulo cartaceo da trasmettere via pec () sempre entro il termine di scadenza del 30 giugno 2021.

Indennità Covid avvocati: gli importi delle prestazioni straordinarie

La Cassa Forense ha esteso il beneficio già previsto nel corso dell’anno passato, in favore degli avvocati, anche pensionati, che siano stati contagiati da Covid.

Anche per parte del 2021, l’Ente ha infatti deciso di erogare prestazioni assistenziali straordinarie in un’unica soluzione.

n particolare, i contributi, rapportati in base alle situazioni in cui si è trovato l’iscritto, sono quelli riportati nella tabella seguente:

Situazione Importo dell’indennità
Ricovero in una struttura sanitaria 5.000 euro
Isolamento sanitario obbligatorio per aver contratto il virus o per contatti diretti con soggetti contagiati 3.000 euro
Isolamento obbligatorio senza aver contratto il virus ma perché in contatto con malati Covid-19 1.500 euro
Isolamento obbligatorio senza aver contratto il virus e con coniuge deceduto per Covid – 19 7.500 euro

Inoltre, è stato riconosciuto un contributo in favore dei superstiti in caso di decesso dell’iscritto nel medesimo periodo, sempre per patologia Covid-19 di 5.000 euro.

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Bookcity 2021 : il tema della decima edizione sarà il ‘dopo’ pandemia

BOOKCITY
BOOKCITY

La decima edizione di BOOKCITY si svolgerà dal 17 al 21 novembre con eventi in città e online

Manifestazione dedicata al libro e alla lettura, promossa dall’Assessorato alla Cultura del
Comune di Milano e dall’Associazione BOOKCITY MILANO, costituita da Fondazione Corriere della Sera, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Umberto e Elisabetta Mauri e Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori.
“Da oltre un anno ci interroghiamo su che cosa succederà DOPO. Dopo la pandemia, dopo i
lockdown, dopo i lutti, dopo l’arrivo delle grandi risorse della Comunità Europea. Un grande sforzo collettivo di immaginazione, che trova nelle pagine dei libri il terreno più fertile di crescita.

È questo che a #BCM21 ci domanderemo. Che cosa succederà DOPO?

Cercheremo di rispondere mettendo al centro il libro, la parola e il dialogo. Ragioneremo insieme sul futuro delle nostre comunità, del lavoro, delle città, dell’istruzione, della cultura. Siamo consapevoli che l’esperienza della pandemia ha già cambiato il nostro futuro: solo immaginandolo potremo affrontarlo.
Immaginare il futuro non significa tuttavia abbandonare la storia, la memoria, ciò da cui veniamo.
Discutere del dopo allora implica un grande sforzo, che ripropone ancora una volta il confronto di culture, esperienze, diversità. A partire dal capire con maggiore chiarezza quello che tutti noi stiamo affrontando oggi.” (Comitato Promotore BookCity Milano)
In questo momento di grande incertezza BOOKCITY MILANO vuole tornare ad abbracciare tutti i quartieri della città, con l’obiettivo di renderli motori e protagonisti dell’identità, della storia e delle trasformazioni di Milano, per festeggiare il libro e la lettura e creare nuovi lettori. Perché solo la conoscenza e la cultura, come abbiamo imparato nel corso di quest’anno, possono aiutarci ad affrontare le sfide del mondo che abitiamo e che ci abita. È in questa ottica che si iscrivono la grande attenzione e l’apprezzamento di AIE che si tradurranno a breve in forme organiche di partecipazione .

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Cosa vedere in Lombardia : ecco gli 11 siti Unesco inseriti sul National Geographic

Cosa fare a Pasquetta in Lombardia: 7 idee per una giornata all’aria aperta
Natura e avventura: esplorando i paesaggi della Lombardia

Gli 11 siti Unesco della Lombardia protagonisti sul ‘National Geographic‘. La rivista, pubblicata in moltissimi Paesi del mondo e tradotta in oltre 30 lingue, conta circa 50 milioni di lettori al mese. Il periodico è edito dalla National Geographic Society, una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative non profit al mondo.

Assessore Galli: riconoscimento al nostro impegno

“Esprimo grande soddisfazione – dichiara l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli – per il servizio effettuato dalla prestigiosa rivista che esalta lo straordinario patrimonio culturale lombardo riconosciuto dall’Unesco come bene dell’Umanità. Quello del ‘National Geographic’ è un vero e proprio invito a intraprendere un viaggio alla scoperta delle 11 meraviglie culturali della Lombardia”. “L’esplorazione – aggiunge – inizia con Mantova e Sabbioneta, per proseguire con Cremona e il Museo del Violino, Milano con il Cenacolo di Leonardo da Vinci. E quindi il ‘Villaggio operaio’ di Crespi d’Adda”.

“Ed ancora in Val Camonica poi – continua – c’è il primo sito riconosciuto dall’Unesco in Italia (1979), il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane, dove si trova la Rosa Comuna, simbolo della nostra grande Regione. In provincia di Varese troviamo i fossili di Monte San Giorgio, il Sacro Monte, le Palafitte del lago e l’insediamento longobardo di Castelseprio (riconoscimento condiviso con ‘Brescia – Santa Giulia’); per finire con la ferrovia retica del Bernina e le mura veneziane di Bergamo”.

I siti Unesco della Lombardia sul National Geographic

“Senza alcun dubbio, la Lombardia – commenta l’assessore Galli – è storia e cultura. E il ‘National Geographic’ l’ha riconosciuto ed esaltato con il suo bellissimo articolo, che quindi consideriamo un premio per il nostro lavoro e al nostro impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale lombardo“.
“Un patrimonio – conclude Galli – che, oltre le undici realtà raccontate dal ‘National Geographic’, complessivamente ammonta a ben 18 riconoscimenti Unesco. Tra patrimonio materiale e immateriale, uomo e biosfera e città creative”.

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Prima donna sulla luna: la NASA sceglie SpaceX di Elon Musk

prima donna sulla luna nasa space x
prima donna sulla luna nasa space x

La Nasa sceglie la SpaceX di Elon Musk per portare la prima donna e il prossimo uomo sulla Luna. 

La società di Elon Musk è stata quella preferita fra le altre, battendo anche la Blue Origin di Jeff Bezos, fondatore di Amazon.com. Il progetto, denominato Artemis, si occuperà di un nuovo allunaggio e vedrà per la prima volta una donna sulla luna.

La NASA ha preso la sua decisione con una commessa di 2,9 miliardi di dollari. Sarà la prima volta in cui la costruzione della nuova navicella spaziale per l’allunaggio sarà affidata a un’unica azienda e non a un consorzio, decisione che di solito tutela le società in caso di fallimento.

Il progetto sarà il primo a portare un veicolo commerciale sul suolo lunare. Il nome del veicolo sarà Lander.

Oltre alla SpaceX di Elon Musk e alla Blue Origin di Jeff Bezos, la terza azienda in gara era Dynetics, società della difesa del gruppo Leidos Holdings.

«Dovremmo realizzare il prossimo atterraggio il più presto possibile», dichiara in conferenza stampa streaming da Cape Canaveral, Steve Jurczyk, amministratore ad interim della Nasa. «Questo è un momento incredibile per essere coinvolti nell’esplorazione umana, per tutta l’umanità».

L’allunaggio è previsto – con una data obiettivo – per il 2024. Il contratto è stato firmato nell’ambito del programma Artemis e prevede come primo passo l’arrivo della prima donna sulla Luna. In seguito, dichiara la NASA, anche quello della prima persona di colore sulla Luna. Afferma infatti che “questo obiettivo è in linea con l’impegno del presidente Biden di perseguire un approccio globale per promuovere l’equità per tutti”.

Il programma Artemis coinvolgerà quattro astronauti. Lo Space Launch System (Sls), nuovo lanciatore della Nasa, sarà integrato con la capsula Orion; da qui, quando saranno in orbita lunare, due degli astronauti si sposteranno nella SpaceX. La NASA prevede che, per questa prima missione, gli astronauti resteranno sulla Luna per una settimana, dopo la quale faranno ritorno sulla capsula Orion e rientreranno, insieme agli altri astronauti, sulla Terra.

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Al via in Lombardia da lunedì 19 aprile le prenotazioni per vaccinazioni anti-Covid fascia over 65

lombardia passa a poste vaccino
lombardia passa a poste vaccino

VACCINAZIONI IN AUMENTO

“Da lunedì prossimo, 19 aprile, apriremo le prenotazioni per le vaccinazioni anti-Covid alla fascia degli over 65. Quindi potrò mettermi in lista anch’io”. Lo ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana che ha visitato, insieme all’assessore allo Sviluppo Città metropolitana, Giovani e Comunicazione, Stefano Bolognini, l’Hub vaccinale allestito presso la Fabbrica del Vapore a Milano.
Fontana ha anche ricordato che la Lombardia “ha superato i 2.250.000 vaccini somministrati e che la media giornaliera si è attestata alle 50.000 somministrazioni al giorno”.

Per quanto riguarda la situazione epidemiologica, il presidente Fontana ha detto: “dai dati che abbiamo potuto esaminare arrivati da Roma, la Regione Lombardia potrebbe già essere considerata ‘zona gialla’. Ad oggi però, come ben sapete, sono presenti dei limiti sul cambiamento delle fasce, ma i numeri sono certamente positivi”.

In Italia ieri sono state somministrate 347.279 dosi di vaccino anti-Covid secondo il Commissariato all’emergenza. Si tratta del nuovo record per un singolo giorno. Il totale delle somministrazioni sale a 14.643.764, sono 4.332.143 le persone che hanno ricevuto anche il richiamo. Per il Governo il target delle somministrazioni all’80% della popolazione entro il prossimo autunno è realizzabile.

COME PRENOTARSI

Sistema di prenotazione:
 www.prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it
In alternativa è possibile prenotare anche: tramite sportello Postamat, anche se non sei correntista, inserendo la tessera sanitaria, il cap di residenza/domicilio e il tuo numero di cellulare con l’aiuto dei Portalettere, che possono effettuare per te la prenotazione
 telefonando al numero verde 800 894545

Guarda il video tutorial

 

 

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Caccia al tesoro Milano: progetto Forestami per scoprire il verde della città

caccia al tesoro milano forestami
caccia al tesoro milano forestami

Caccia al tesoro virtuale, alla scoperta del verde di Milano: un progetto di Scuola Forestami pensato per i ragazzi, ma adatto a tutti.

Partecipazione gratuita e iscrizioni aperte dal 16 aprile al 3 maggio 2021 per una caccia al tesoro green in giro – virtualmente – per Milano: il progetto di Scuola Forestami avrà luogo online dal 10 maggio 2021.

Si tratta di un gioco a squadre che si svolgerà (almeno per ora) online, attraverso prove d’ingegno, enigmi da risolvere, indizi da scoprire e azioni green da compiere, tutto come in una vera caccia al tesoro, ma navigando in mappe virtuali.

Il gioco è pensato per ragazzi dai 10 ai 15 anni, ma è rivolto a tutti e si potrà giocare in squadra o da soli. Durante il gioco ogni giocatore potrà accedere alla piattaforma individualmente e visualizzare le prove che la sua squadra starà affrontando.
Ogni giocatore potrà interagire e risolvere le prove. I membri di ciascuna squadra, per superare più velocemente la tappa, saranno invitati a collaborare e confrontarsi tra loro usando strumenti di chat e videochat esterni.

Il gioco, come spiega il Regolamento completo, si svolgerà in 5 tappe giornaliere da lunedì 10 a venerdì 14 maggio. Ogni tappa sarà composta da 5 “prove”. Tutte le squadre affronteranno le stesse prove, che si presenteranno una dopo l’altra nella stessa sequenza per ogni squadra.

Sarà l’occasione per riscoprire una Milano green e per avvicinarsi al mondo della sostenibilità e della natura attraverso il gioco e la leggerezza di un momento passato in compagnia, seppur virtualmente.

Durante il gioco, infatti, le squadre condurranno anche una speciale missione: far crescere una grande foresta virtuale. Accanto al divertimento della competizione, quindi, si potrà così sperimentare il piacere di concorrere tutti a raggiungere l’obiettivo di costruire insieme un vero bosco, imparando così a conoscere equilibri, relazioni e dinamiche.

L’iniziativa fa parte del progetto Forestami, a cura di Parco Nord Milano, realizzato con Frame e con il Festival della comunicazione.


 

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Lombardia, collaudo per il treno elettrico-diesel “Colleoni”

treno caravaggio
treno caravaggio

 

Nei primi mesi del 2022 entreranno in funzione sulle tratte regionali della Lombardia, servite da Trenord, i “Colleoni“. Si tratta di nuovi treni diesel elettrici – prodotti dalla Stadler – che percorreranno le linee non elettrificate. Gli stessi fanno parte del programma di rinnovamento della flotta approvato e finanziato da regione Lombardia con 1,958 miliardi di euro.

Sul sito della Regione Lombardia si legge che «il programma prevede complessivamente l’acquisto di 222 nuovi treni: 131 “Caravaggio” ad alta capacità, 61 “Donizetti” monopiano a media capacità e appunto 30 “Colleoni” con motori diesel-elettrici».

CARATTERISTICHE TRENO COLLEONI

I treni, dotati di tre carrozze, sono lunghi 66,8 metri e hanno a disposizione 168 posti a sedere. Possono viaggiare massimo a 140 chilometri all’ora e sono dotati di WiFi, sistema di informazioni per i passeggeri, illuminazione a Led, prese da 220 volt, porte Usb e, ovviamente, le toilette. Non solo, sono presenti anche aree per il deposito di biciclette e bagagli. Grazie ai gradini scorrevoli che compensano la distanza tra le porte e la piattaforma, l’accessibilità per le persone a mobilità ridotta sarà facilitata. Infine, un sistema di spie luminose segnalerà ai passeggeri l’apertura e la chiusura delle porte.

 

SOSTENIBILITÁ AMBIENTALE – Particolare attenzione alla sostenibilità ambientale nella realizzazione e nello sviluppo dei nuovi treni. «Il treno è alimentato da un PowerPack nel quale sono alloggiati due motori diesel a basse emissioni di ultima generazione (livello V con catalizzatore SCR) e quattro batterie. – si legge sul sito della regione – Grazie alle batterie e alla trazione Diesel-elettrica, il nuovo treno può entrare nelle stazioni delle aree suburbane con emissioni ridotte. In questo modo, oltre alle emissioni, nelle stazioni può essere ridotto anche il rumore».

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HOMI 2021 torna a settembre insieme al Salone del Mobile

HOMI
HOMI

HOMI, Il Salone degli Stili di Vita, interamente dedicato al mondo dell’abitare e della decorazione per la casa, inizialmente prevista a gennaio 2021, si terrà dal 5 all’8 settembre a fieramilanocity e Mico in concomitanza con il Salone del Mobile.

HOMI torna a settembre insieme al Salone del Mobile

“Fare sinergia, razionalizzare e sviluppare sono le parole chiave per la ripresa e sostenere tutti gli operatori del settore – afferma Carlo Bonomi, Presidente di Fiera Milano – dopo la moda che è riuscita a concentrare in una settimana l’intera filiera, anche il design e il mondo della decorazione casa saranno concomitanti. Una vera e propria rivoluzione che ha trasformato un momento di crisi in opportunità”.

“La concomitanza delle due manifestazioni – afferma Luca Palermo, Consigliere di Amministrazione di Fiera Milano – consentirà un arricchimento dell’intero Sistema dell’Abitare a Milano che avrà intorno a sé un contesto dal respiro ancor più internazionale”.

Le nuove date permetteranno a HOMI di proseguire nel percorso già intrapreso di trasformazione dell’evento da semplice momento di incontro tra domanda e offerta ad hub internazionale di networking tra tutti gli attori della filiera.

In attesa della prossima edizione, HOMI continuerà a sviluppare l’importante progetto digitale per mantenersi vicina a imprese e professionisti offrendo una piattaforma di visibilità attiva 365 giorni.

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Milano
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