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mercoledì, Aprile 30, 2025
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Da Fondazione Prada a Chiaravalle In bici o in autobus : un viaggio nel tempo e un ritorno al futuro

abbazia di chiaravalle milano
abbazia di chiaravalle milano

A Milano si può viaggiare nel tempo, in sella a una bici (o a bordo di un autobus).

Quando si avvicina l’estate, le giornate si allungano.

Sicuramente c’è la voglia di andare a fare gite fuori porta, ma non sempre è possibile, o si ha tempo. Ci sono comunque delle uscite molto divertenti e piacevoli che si possono fare all’interno del territorio comunale, e che ci fanno passare dal un paesaggio urbano post-industriale a una campagna bucolica e sospesa nel tempo.

Una delle gite più suggestive che puoi fare è partire da Fondazione Prada, arrivare all’Abbazia di Chiaravalle e tornare indietro.

Fondazione Prada

Fondazione Prada è una delle istituzioni artistiche più importanti presenti in città.

Quando è aperta, offre una collezione permanente e varie mostre.

Per questa volta, rappresenta il punto di partenza del nostro percorso.

Si pedala per Via San Dionigi, e presto ci si ritrova letteralmente in campagna, costeggiando i campi.

Se preferisci prendere l’autobus, puoi prendere il 77 in Via San Dionigi, per 5 fermate, e godere il paesaggio dal finestrino.

Abbazia di Chiaravalle

Una delle più antiche abbazie milanesi, è abitata da un gruppo di monaci che seguono la regola di S. Benedetto.

Un’oasi di pace, dove ritrovare un tempo che sembra appartenere a un’altra epoca.

Tra le attrazioni trovi: la chiesa, ricca di splendidi affreschi e importanti dettagli architettonici; il chiostro; il mulino e la bottega dei prodotti tipici.

ABBAZIA E MULINO DI CHIARAVALLE, LA STORIA

Fondato da San Bernardo di Clairvaux nel 1135, è uno tra i più importanti complessi monastici italiani, situato in Milano all’interno del Parco Agricolo Sud Milano.

Ancora oggi Chiaravalle è popolata dalla tradizionale comunità monastica cistercense, è un luogo di considerevole valore spirituale e un polo di rilievo dal punto di vista storico, artistico e culturale.

Organizzata secondo i principi della Regola di San Benedetto da Norcia, la comunità monastica di Chiaravalle ha svolto nei secoli un ruolo fondamentale per la bonifica e la riorganizzazione del territorio a sud di Milano, ponendo le basi per quella fioritura economica ed agricola che tutt’oggi fa della campagna milanese una delle più ricche d’Europa.

La visita dell’Abbazia di Chiaravalle milanese offre la possibilità di conoscere la storia della sua fondazione e del suo fondatore San Bernardo di Clairvaux.

Da non perdere

Gli affreschi di unica bellezza che si trovano all’interno della chiesa realizzati ad opera di importanti artisti italiani: Stefano Fiorentino, primo allievo di Giotto, Bernardino Luini, i fratelli Fiammenghini e il Genovesino.

Il portone ligneo d’ingresso dell’Abbazia del XVI secolo che riporta formelle intagliate dei fondatori dell’Abbazia.

Il coro monastico, spettacolare opera di intarsio in legno di noce realizzata da Carlo Garavaglia nel ‘600 e luogo quotidiano di preghiera della comunità monastica.

Lo straordinario ciclo giottesco del ‘300 del Transito di Maria.

La Madonna della buonanotte, capolavoro rinascimentale di Bernardino Luini che aiuta il visitatore a comprendere il forte legame dei cistercensi alla figura della Vergine.

Il chiostro con la sua colonna annodata: luogo di passaggio tra la vita lavorativa monastica e la dimensione di preghiera.

La sala capitolare che ospita graffiti di scuola bramantesca raffiguranti il Duomo di Milano, Santa Maria delle Grazie e il Castello Sforzesco

Il Mulino di Chiaravalle funzionante ad acqua con ruota e macchina molitoria ricostruiti in legno di rovere e l’orto delle erbe officinali usate nei monasteri

La Cappella di San Bernardo con affreschi sulle pareti di particolare interesse.

Aneddoti e curiosità

La torre campanaria, costruita nella prima metà del Trecento, sorge all’incrocio tra la navata maggiore e il transetto della chiesa ed è alta più di 50 metri. Al suo interno è conservata una campana molto antica, che ancora oggi i monaci azionano manualmente.

Il nome Ciribiciaccola deriva probabilmente dalle cicogne che nidificavano sulla torre e dal verso dei loro piccoli.

Nasce così una filastrocca, in dialetto milanese, che ricorda questa storia:

Sora del campanin de Ciaravall

gh’è una ciribiciaccola

Con cinqcentcinquantacinq ciribiciaccolitt

var pusse’e la ciribiciaccola che i soo cinqcentcinquantacinq ciribiciaccolitt?

 

Una storia millenaria unisce l’Abbazia di Chiaravalle e il Grana Padano DOP.

La tradizione narra che proprio fra le antiche mura dell’Abbazia di Chiaravalle, attorno all’anno Mille, i monaci cistercensi misero a punto la ricetta del Grana Padano, come espediente per conservare l’eccedenza di latte.

Via Sant’Arialdo 102

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Il primario dell’Ospedale Sacco : “Se aumenteranno i contagi sarà per le riaperture, non per la festa scudetto dell’Inter”

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“Se i contagi aumenteranno, cosa che non mi auguro ma temo, andranno ben al di là della festa dello scudetto dell’Inter, e non lo dico perché sono interista”.

A dirlo a Fanpage.it il professor Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, che ha commentato gli assembramenti di ieri per lo scudetto dei nerazzurri. “Incideranno le riaperture e le scuole, cose che muovono ogni giorno milioni di persone, non i 30mila che sono andati in piazza per il discorso scudetto, sbagliando per carità”. Per valutare gli eventuali effetti delle riaperture bisognerà attendere secondo Galli 28 giorni.

Ecco l’intervista rilasciata a Fanpage.it da parte dell’ ormai famoso primario Massimo Galli :

Professor Galli, lei dice che, più che per i contagi, il rischio più concreto delle scene di ieri sia il messaggio di un “liberi tutti” che è passato.

In realtà tutto quello che è stato recentemente detto per quanto riguarda le riaperture è stato interpretato con un liberi tutti. La stessa cosa, se non peggio abbiamo visto anche in altre situazioni che non riguardano il calcio. Molte più persone hanno usato questi giorni di fine settimana per motivi ludici di varia natura, questo mi pare sia poco ma sicuro.

Ma c’è il rischio che i contagi aumentino a partire dalla festa scudetto, o aumenteranno nel caso per altri motivi? 

Se dovranno aumentare, cosa che non mi auguro ma temo, andranno ben al di là della festa dello scudetto dell’Inter, e non lo dico perché sono interista.

Incideranno quindi le riaperture e le scuole?

Sì, cose che muovono ogni giorno milioni di persone, non muovono i 30mila che sono andati in piazza per il discorso scudetto, sbagliando per carità.

Professore la Lombardia è entrata nella seconda settimana di zona gialla. Gli eventuali effetti delle riaperture quando si vedranno?

Secondo logica ci vorranno 3-4 settimane, 28 giorni. Potrà anche capitare che in capo a 28 giorni non succeda nulla, e di questo potrò solo compiacermi. Lo spero, ma non lo credo.

Il periodo “finestra” dunque è di 28 giorni a partire dallo scorso lunedì (26 aprile)?

Sì, 4 settimane da allora.

Professore, in questi giorni si parla molto della variante indiana. Innanzitutto, che lei sappia, in Lombardia ci sono stati riscontri?

Che io sappia no, ma magari lo saprete voi giornalisti prima di me. Perché certe risultanze capitano più rapidamente ai giornali che non a quelli che stanno barricati in ospedale come il sottoscritto.

Quanto si conosce di questa variante e quanto c’è da preoccuparsi? 

Della variante indiana si conosce ancora abbastanza poco. Però il dato di fatto è che il primo di marzo sono stati identificati in India 12mila casi e ieri 400mila. Non sembra una presenza indifferente ed inerte, mettiamola così. E di questo dovremmo tenerne conto.

«La Lombardia ogni giorno – ha concluso Fontana – fa oltre il 23% del totale nazionale delle somministrazioni. Abbiamo bisogno di più vaccini e auspico che l’Europa aumenti le forniture così da immunizzare il prima possibile la popolazione».

SITUAZIONE VACCINI

Oltre 670mila dosi somministrate in 7 giorni, con una media di 96.163 inoculazioni al giorno. La Lombardia ha preso a vaccinare con costanza e rapidità, trascinando la media del Paese verso l’alto. E il governatore Attilio Fontana sostiene che nella regione più colpita dal Covid si potrebbe “tranquillamente” arrivare a 160mila dosi nelle 24 ore perché i centri vaccinali “non lavorano a pieno regime”. Insomma, se ci fossero maggiori forniture, secondo il presidente della Regione, la Lombardia ha la possibilità di vaccinare con ancora maggiore rapidità.

I numeri della settimana tra il 26 aprile e il 2 maggio sono stati importanti, dopo le difficoltà dei primi due mesi e la pioggia di critiche piovute sull’organizzazione del Pirellone. Nei sette giorni sono stati somministrate 673.144 dosi. Questa progressione settimanale: 87.585 vaccinazioni lunedì, 85.300 martedì, 94.642 mercoledì, 113.750 giovedì, 114.782 venerdì, mentre nel week end sono state inoculate 94.368 dosi sabato e 82.717 domenica. Numeri che, nella giornata di ieri, hanno portato l’assessora al Welfare, Letizia Moratti, a twittare: “Un milione di lombardi immunizzati con entrambe le dosi di vaccino (per il 60% over 80), 2,5 milioni con almeno una dose, con una media superiore alle 100mila vaccinazioni già adesso. La Regione Lombardia è la prima regione che raggiungerà l’immunità di gregge grazie alla campagna vaccinale”.

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Riapre l’Orto Botanico di Brera: una passeggiata tra la natura a Milano

Orto Botanico Brera milano compressed
Orto Botanico Brera milano compressed

Con le belle giornate e una Milano in zona gialla finalmente si può ricominciare a passeggiare. Continuano infatti le riaperture cittadine e non solo dei luoghi culturali come musei o dei ristoranti e locali milanesi, ma anche degli angoli verdi. Tra questi non poteva mancare l’Orto Botanico di Brera!

Riapre l’Orto Botanico di Brera

Con la primavera, il caldo e le belle giornate, cosa c’è di meglio di un giro nell’Orto Botanico di Brera situato proprio nel cuore di Milano?

Il sito che ha riaperto il 26 aprile è visitabile dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 18.

La sicurezza dei visitatori e del personale è fondamentale. L’ingresso all’Orto è libero, ma in questo periodo non saranno previsti ingressi a gruppi e sarà necessario rispettare le indicazioni di percorso.

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Il 16 maggio riapre Villa Arconati

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Dopo aver concluso i lavori di rifacimento della facciata, anche Villa Arconati è pronta ad accogliere nuovamente i suoi ospiti a partire dal 16 maggio!

Riapre Villa Arconati

Venerdì 30 aprile 2021 è una data storica per Villa Arconati FAR: dopo 5 anni di lavoro è, infatti, terminato il lavoro di restauro della Facciata Ovest, che torna al suo antico splendore settecentesco.

Una giornata storica che preannuncia anche la riapertura della villa: Villa Arconati FAR riaprirà al pubblico da domenica 16 maggio 2021.

I lavori però non hanno compreso solo la facciata, ma diverse aree e tesori della villa, tutti da scoprire!

Informazioni utili per la visita

Anche quest’anno, nel rispetto delle norme di contenimento dell’epidemia da Covid-19, gli ingressi al Giardino monumentale saranno contingentati e il Palazzo sarà visitabile solo con visita guidata.

I biglietti d’ingresso saranno prenotabili esclusivamente on-line. Nel rispetto del DPCM 2 marzo 2021 occorrerà prenotare il proprio ingresso entro il giorno precedente la giornata prescelta per la visita.

Orari d’apertura 11.00 – 19.00 (ultimo ingresso ore 17.30). Visite guidate del Palazzo ore 11.30 – 15.00 – 16.30.

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Riapre Villa Reale a Monza

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Il 2020 è stato sicuramente un anno difficile per molti e per alcuni forse anche di più. Tra i luoghi della cultura più in crisi rientra sicuramente la Villa Reale di Monza che, però, è ora pronta a riaprire le sue porte con cinque giorni di festa.

Riapre Villa Reale Monza

Chiusa dal 23 febbraio 2020, la villa Reale di Monza è pronta a riaprire i suoi cancelli e le sue porte. La data scelta è il 29 maggio, festa della Lombardia. La scelta ovviamente non è casuale ma anzi è stata fatta per dare un messaggio di speranza a una regione intera che ha sofferto molto questa Pandemia.

Come fu nel 2014 quando la villa riaprì dopo il restauro, anche questa apertura sarà particolare tanto che non sarà solo un giorno, ma di cinque, presumibilmente a ingresso gratuito. Il culmine dei festeggiamenti sarà, neanche a dirlo, in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno.

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Riapre la Pinacoteca di Brera

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Ci siamo, finalmente da martedì 4 maggio la Pinacoteca di Brera aprirà di nuovo le sue porte al pubblico.

Riapre la Pinacoteca di Brera

Dall’inizio della pandemia, nel rispetto delle disposizioni ministeriali, il museo è stato costretto a chiudere in tre occasioni (marzo 2020, novembre 2020, febbraio 2021). Un distacco ogni volta difficile senza che sia mai stato interrotto il dialogo con i visitatori, grazie a una potenziata proposta online.

Ogni riapertura dell’ultimo anno è coincisa con importanti innovazioni. Il 9 giugno
2020 (a 70 anni esatti di distanza dalla rinascita di Brera dopo la guerra, grazie all’impegno di Fernanda Wittgens) è stata inaugurata una Pinacoteca diversa, inevitabilmente trasformata dall’emergenza sanitaria e dalle misure per la prevenzione e il contenimento del contagio. Nel febbraio scorso è stato riaccolto un pubblico già profondamente cambiato nelle sue abitudini di consumo culturale, che nei mesi di chiusura del museo fisico aveva potuto visitare il suo controcanto virtuale, Brera Plus+, usufruendo gratuitamente di contenuti esclusivi e originali.
Con questa riapertura il biglietto ritorna a pagamento ma non sarà un biglietto qualsiasi. Si tratterà infatti della tessera nominale BreraCARD che dà diritto a visitare le sale del museo fisico e ad accedere per un anno alle stanze del museo virtuale, Brera Plus+. Inoltre sarà possibile acquistare a costo zero la temporary card degli Amici di Brera e ritornare al museo gratuitamente un numero illimitato di volte per tre mesi. Un’offerta ampliata che non prevede alcun ritocco delle tariffe, rimaste quelle pre-Covid.

Un approccio che prevede novità anche negli spazi fisici: poiché l’ingresso alla Pinacoteca non si acquisterà più nel museo, ma su brerabooking.org (a partire dal 2 maggio, con prenotazione obbligatoria), il bancone di biglietteria lascerà il posto ad un help desk incaricato di rispondere alle esigenze del pubblico. Anche le sale espositive riserveranno novità: sarà possibile ammirare in presenza le Fantasie di Mario Mafai, già raccontate dalla
Pinacoteca online (su sito, social e soprattutto Brera Plus+). Infine, riapriranno il Caffè Fernanda e Bottega Brera, il bookshop della Pinacoteca – chiuso da più di un anno – che nei prossimi mesi sarà completamente rinnovato.

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Tornano le Giornate Fai di Primavera

giornate fai primavera
giornate fai primavera

Finalmente la cultura è la bellezza dell’Italia sono tornate visibili a tutti e, ovviamente non poteva mancare uno degli eventi più amati di sempre: le Giornate Fai di Primavera stanno tornando!

Giornate Fai di Primavera 2021

Ville e parchi storici, residenze reali e giardini, castelli e monumenti che svelano spazi sorprendenti, aree archeologiche e musei insoliti; e ancora, orti botanici, percorsi naturalistici da godersi anche in bicicletta, itinerari in borghi che custodiscono antiche tradizioni: anche quest’anno le 600 aperture in oltre 300 città proposte in occasione delle Giornate FAI di Primavera – organizzate, disposizioni governative permettendo, sabato 15 e domenica 16 maggio nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria.

Le Giornate FAI di Primavera, oltre a essere un momento di incontro tra la Fondazione e la gente, sono anche un importante evento di raccolta fondi: prendervi parte permetterà infatti di sostenere la missione del FAI in un momento particolarmente delicato. Per farlo il pubblico potrà effettuare una donazione libera – del valore minimo di 3 € – e anche sottoscrivere l’iscrizione annuale, online oppure in piazza durante la manifestazione. La donazione online consentirà di prenotare la propria visita, assicurandosi così l’ingresso nei luoghi aperti dal momento che, per rispettare la sicurezza di tutti, i posti disponibili saranno limitati.

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La Lombardia verso l’immunità di gregge

vaccino
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Previsioni positive per il futuro sanitario della Lombardia: secondo l’assessora al welfare e vicepresidentessa del Pirellone Letizia Moratti, sarà “la prima regione che raggiungerà l’immunità di gregge grazie alla campagna vaccinale.”.

In data 2 maggio 2020, l’assessora al welfare e vicepresidentessa del Pirellone, Letizia Moratti, ha commentato la campagna vaccinale della Regione Lombardia tramite un tweet.

Il post su Twitter recita: “1 milione di lombardi immunizzati con entrambe le dosi di vaccino (per il 60% over 80), 2.5 milioni con almeno una dose, con una media superiore alle 100mila vaccinazioni già adesso @RegLombardia (Regione Lombardia) la prima regione che raggiungerà l’immunità di gregge grazie alla campagna vaccinale”.

Dunque la Lombardia si è confermata come la regione italiana che ha somministrato – e somministra ogni giorno – più dosi in assoluto di vaccino.

Sono aperte dal weekend anche le vaccinazioni per la fasce di “soggetti fragili” over 16.

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Sarà vero: l’opera d’arte urbana apparsa alla stazione centrale di Milano

sara vero
sara vero

“Sarà vero” è il titolo dell’opera d’arte di 700 metri quadrati, installata alla stazione centrale di Milano in onore della Giornata mondiale della libertà di stampa. 75mila pagine di quotidiani italiani sul pavimento. 

In data 3 maggio si celebra la Giornata mondiale della libertà di stampa per evidenziare l’importanza della libertà di stampa e ricordare ai governi il loro dovere di sostenere e far rispettare la libertà di parola sancita dall’Articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani

“Sarà vero” è l’opera d’arte dedicata dal collettivo PXLs alla Giornata mondiale della libertà di stampa. Simbolico – proprio come il titolo – anche il luogo scelto per l’esposizione: la Stazione Centrale di Milano.

Lo scopo dell’opera è quello di sensibilizzare all’informazione vera ed educare al modo giusto di apprendere le notizie.

Non si tratta di una provocazione, ma ma di un invito a riflettere, come spiega il collettivo stesso.

Il problema della disinformazione, o dell’informazione sbagliata, è un problema di particolare rilievo in Italia e ciò è emerso ancor di più durante quest’ultimo anno.

“Sarà vero” si trova sul pavimento perché PXLs vuole far capire che, allo stesso modo dell’opera in questione, anche le notizie reali spesso vengono calpestate o manipolate.

L’opera sarà calpestabile in versione ridotta nell’atrio della stazione fino al 7 maggio e poi i quotidiani utilizzati verranno convertiti in quadri, carichi di messaggi e riflessioni sul ruolo del giornalismo e della libertà di stampa.

Le tele saranno messe in vendita e il ricavato andrà a favore di Reporter Senza frontiere.

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Cinema Anteo lancia il Biglietto sospeso

ANTEO PALAZZO DEL CINEMA
ANTEO PALAZZO DEL CINEMA

Il 1 maggio Anteo ha spento 42 candeline e l’ha fatto lanciando un’iniziativa speciale: il biglietto sospeso.

Cinema Anteo lancia il Biglietto sospeso

Da sempre portatore di messaggi importanti anche attraverso la selezione dei film presenti nelle sue sale, il cinema Anteo ha lanciato il biglietto sospeso, un’occasione per dare spazio e fiducia alle buone azioni, alla generosità come tratto distintivo dei cittadini, oltre che sottolineare l’importanza del diritto alla cultura, in una giornata fondamentale per i diritti.

Come per il caffè, chiunque lo desideri potrà offrire un biglietto del cinema – al prezzo ridotto di € 4,50 – a una persona sconosciuta. L’iniziativa è in vigore in tutte le sale Anteo, a partire da sabato 1 maggio per le sale di Milano (Anteo Palazzo del Cinema, CityLife Anteo) e da mercoledì 5 maggio per le sale di Cremona (spazioCinema CremonaPo), Monza (Capitol Anteo spazioCinema) e Treviglio (Treviglio Anteo spazioCinema).

Come?

Recati presso la biglietteria di uno dei cinema del circuito Anteo, o accedi alla biglietteria online, insieme al tuo biglietto acquista il biglietto sospeso al prezzo ridotto di € 4,50. Il biglietto sospeso sarà conservato dai nostri operatori di cassa fino al momento in cui non verrà richiesto da un altro spettatore. Il biglietto potrà essere valido per qualsiasi spettacolo della programmazione in corso – ad eccezione degli eventi speciali – nel giorno in cui il biglietto sarà richiesto.

L’arte può “curare” e chiunque può avere bisogno di cinema. Talvolta, però, non è così scontato poterselo permettere. L’aggregazione sociale, il senso di appartenenza e il divertimento che derivano dalla partecipazione a uno spettacolo cinematografico è un bene prezioso, ma collettivo.

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Fondazione Prada riapre al pubblico con tutte le sue mostre

Fondazione Prada mostra riapre
Fondazione Prada mostra riapre

Riapre la Fondazione Prada,accoglierà il pubblico dal giovedì alla domenica 

 Fondazione Prada, che accoglie il pubblico con la mostra di Simon Fujiwara “Who the Bær” (fino al 27 settembre 2021) e il progetto permanente “Atlas”, che propone una selezione di opere della Collezione Prada in cinque piani espositivi.

 

Non solo arte: riaprono anche il Bar Luce (dalle ore 09:00 alle ore 19:00) e il Ristorante Torre (dalle ore 10:00 alle ore 20:00). Rimane momentaneamente chiuso l’Osservatorio della Fondazione Prada all’interno di Galleria Vittorio Emanuele II, la cui apertura è fissata per il 16 settembre 2021 con l’inaugurazione della mostra fotografica “Sturm&Drang”. Si pensa, inoltre, alla realizzazione di un cinema all’aperto per la stagione estiva, con un programma di proiezioni sotto le stelle.

 

Il prezzo del biglietto intero (da acquistare anticipatamente online) è di €15,00; €12,00 è il prezzo del ridotto, valido per studenti fino ai 26 anni, visitatori dai 65 anni, gruppi (da 15 a 25 persone), possessori tessera Fai in corso di validità e accompagnatori di visitatori con disabilità. L’ingresso è gratuito per tutti i visitatori fino ai 18 anni e invalidi, mentre ogni venerdì non pagano gli over 65 residenti nel Comune di Milano.

Per informazioni biglietti e programma clicca qui.

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L’INTER vince lo scudetto, i tifosi invadono Piazza Duomo per i festeggiamenti

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INTER UFFICIALMENTE CAMPIONE D’ITALIA

Steven Zhang, presidente dell’Inter, ha celebrato su Instagram la vittoria dello Scudetto da parte dei nerazzurri.

«Grazie a tutti», questo il messaggio pubblicato da Zhang al termine del match tra Sassuolo Atalanta, che ha garantito la matematica alla squadra di Antonio Conte.

L’Inter vince lo Scudetto 2020/2021. Arriva a inizio maggio, con quattro giornate di anticipo, la matematica vittoria del titolo italiano per la formazione nerazzurra, che in virtù del successo di Crotone e dello stop dell’Atalanta in casa del Sassuolo, si laurea Campione d’Italia.

Una festa attesa undici anni per i tifosi dell’Inter, la prima gioia dopo il Triplete di Mourinho nel 2010. Dopo il successo dei cugini nel 2011, l’era della Juventus con nove titoli consecutivi ed ora lo Scudetto per i nerazzurri, proprio con Antonio Conte, autore della rinascita bianconera a inizio decennio.

Dopo una prima stagione con il secondo posto finale a poche lunghezze dalla Juventus, l’Inter ha conquistato lo Scudetto 20/21 dopo aver superato il Milan in classifica, allungando su tutte le rivali con una serie incredibili di vittorie, culiminate con quella decisiva a Crotone.

Conte: “Uno dei successi più importanti della mia carriera”

“Questo è di sicuro uno dei miei successi più importanti in carriera. Non era una scelta facile venire all’Inter dove comunque la squadra non era competitiva per vincere qualcosa di importante. Ho accettato la sfida con grande voglia e penso che con il lavoro siamo stati ripagati di tutti i grandi sacrifici che abbiamo fatto”

 

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SMART WORKING, cosa cambierà da maggio? 10 risposte alle vostre domande

telelavoro
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Smart working, via il limite del 50%: cosa significa e cosa succede ora negli uffici pubblici.

Passata l’emergenza sanitaria per molti italiani il “telelavoro” è rimasto comunque la regola, tanto che a oltre un anno dallo scoppio della pandemia da Coronavirus in Italia ci sono ancora 5,4 milioni di lavoratori dipendenti “agili” (oltre 7 milioni se si considerano anche gli autonomi, il 32% del totale) secondo le stime della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, rispetto ai 500mila dell’era pre Covid e agli 8 milioni di marzo 2020.
Per oltre 7 aziende su 10 i vantaggi dello smart working superano le criticità tanto che il 68% – secondo un’indagine condotta dall’Associazione dei direttori del personale Aidp – ha deciso che prolungherà le attività da remoto anche nella fase di ritorno ad una “nuova normalità”.
Dalla procedura per richiederlo alle regole per i dipendenti pubblici, dal diritto alla disconnessione ai buoni pasto, vediamo in 10 domande e risposte i punti chiave del lavoro agile, destinati a restare anche quando sarà finita l’emergenza.

Fino a quando è possibile fare smart working senza accordo individuale? Cosa succederà dopo?

Il decreto legge 22 aprile 2021, n. 52 (decreto Riaperture) ha prorogato lo stato di emergenza al 31 luglio 2021 (articolo 10, comma 1): è stato così esteso a questa data il termine per l’utilizzo della procedura semplificata di comunicazione dello smart working.

Non servirà dunque l’accordo individuale tra azienda e lavoratore per avviare o proseguire il lavoro agile. Del resto anche l’aggiornamento delle regole anti Covid da rispettare sui luoghi di lavoro incentiva lo smart working con una serie di previsioni:

– la chiusura di tutti i reparti diversi dalla produzione o, comunque, di quelli che possono funzionare con il ricorso al lavoro agile e da remoto;

– l’utilizzo del lavoro agile e da remoto per tutte quelle attività che possono essere svolte in tale modalità, in quanto utile e modulabile strumento di prevenzione.

E il regime semplificato di smart working potrebbe essere addirittura prorogato fino a settembre prossimo: la possibilità allo studio del governo è emersa nel corso del tavolo di confronto del 27 aprile tra il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, Cgil Cisl Uil e Ugl e le associazioni datoriali. Le imprese avrebbero chiesto un tempo maggiore, almeno fino a dicembre ma il governo si è limitato ad ipotizzare lo spostamento della data dal 31 luglio alla fine di settembre.

Per il futuro, invece , la strada tracciata dall’esecutivo prevederebbe la possibilità che il lavoro agile possa proseguire sulla base di “accordo quadro volontario “ fra le parti sociali, magari con il supporto di incentivi fiscali e altro.

Quando torneremo alla normalità, dunque, per lo smart working saranno necessari gli accordi individuali previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 81/2017.

Come funziona lo smart working nel settore pubblico?

Le regole sono diverse nel settore della Pa. Il decreto proroghe, varato dal governo il 29 aprile, ha fatto saltare l’obbligo dello smart working al 50% nella pubblica amministrazione, introducendo un’importante novità: il lavoro agile nel settore pubblico si potrà proseguire in deroga fino alla definizione delle nuove regole con il contratto nazionale e comunque non oltre la fine dell’anno.
Nel dettaglio la norma conferma lo smart working senza bisogno del preventivo accordo individuale anche nel pubblico impiego fino a massimo il 31 dicembre 2021, mentre per i comparti sicurezza, difesa e soccorso pubblico la scadenza viene legata a quella dello stato di emergenza, cioè il 31 luglio.
La misura però non si limita a intervenire sulle regole straordinarie applicate durante la pandemia ma anche sul nuovo sistema organizzativo a regime del settore pubblico: per le attività che si possono condurre con modalità smart le norme sui piani organizzativi per il lavoro agile (I cosiddetti Pola) prevedevano che i dipendenti si potessero avvalere dello smart working “almeno per il 60%” nell’ambito dei piani organizzativi e per minimo “il 30%” in caso di mancata adozione dei Pola. Ora la percentuale del 60% sparisce e il minimo passa dal 30% al 15%.

3) Chi lavora in smart working ha diritto al bonus baby sitter?

Gli ultimi provvedimenti del Governo Draghi hanno escluso dai beneficiari del voucher baby sitter gli smart worker, per cui se un lavoratore svolge la sua prestazione in modalità agile non ha diritto a chiedere questa agevolazione.
La ministra per la famiglia Elena Bonetti ha tuttavia dichiarato che il bonus baby sitter verrà esteso anche a chi lavora in smart working e ha bambini piccoli non autonomi durante la didattica a distanza.
«I criteri di assegnazione del voucher baby sitter vanno definiti a prescindere dalla modalità di lavoro – sottolinea Arianna Visentini, ceo di Variazioni, società di consulenza nata 10 anni fa per affiancare imprese e enti pubblici nella ricerca e nello sviluppo di percorsi di innovazione organizzativa – . Se si escludono dai beneficiari del voucher gli smart worker, il lavoro agile viene configurato come misura di welfare e come sostituto delle indennità di genitorialità trasferendo in questo modo i costi della conciliazione sull’azienda, con il rischio di diminuire la produttività delle persone in smart working. Qui c’è una grossa contraddizione: non si riconosce il voucher baby sitter quando si è in smart working e allo stesso tempo si chiede che una donna o uomo a casa con figli possa garantire il lavoro a distanza».

Esiste qualche obbligo di concessione dello smart working ai genitori?

In linea generale la risposta è no. Prima del Covid la legge di bilancio 2019 ( 30 dicembre 2018, n.145) ha, tuttavia, introdotto una corsia preferenziale per la concessione dello smart working alle madri nelle aziende che lo implementavano.
Il datore di lavoro che introduce in azienda il lavoro agile – secondo quanto stabilito dalla legge – deve riconoscere priorità alle richieste di svolgimento dell’attività in smart working alle lavoratrici nei tre anni successivi alla fine del periodo di maternità obbligatoria.

Il decreto Covid, in via temporanea, reintroduce dal 13 marzo fino al 30 giugno 2021 la possibilità – già prevista, con alcune differenze, per alcuni periodi del 2020 – per i lavoratori dipendenti di ricorrere al lavoro agile o, in alternativa, ad un congedo straordinario retribuito, per il periodo corrispondente ad alcune fattispecie relative al figlio minore, rispettivamente, di 16 o di 14 anni.

Le lavoratrici ai primi mesi di gravidanza hanno diritto allo smart working?

Solo in caso di caso di gravidanza a rischio, il datore di lavoro può offrire la possibilità di scegliere alle neo-mamme di proseguire il lavoro in sicurezza attraverso la modalità smart.

Ci sono regole particolare se il lavoratore in smart working si ammala?

La malattia resta un evento tutelato dalla legge, in cui non si svolge in alcun caso la prestazione lavorativa. Lo smart working non va quindi ad inficiare regole giuslavoristiche imprescindibili.

Il lavoratore smart ha diritto ai permessi?

Anche i permessi sono un patrimonio del dipendente per soddisfare esigenze ordinarie e di norma non sono un capitolo toccato dalla policy dello smart working. Ma indirettamente possono essere condizionati dall’introduzione del lavoro agile.

L’azienda, se non mette a punto un regolamento efficace dal punto di vista dell’organizzazione dei permessi, al di là della policy di lavoro agile, potrebbe correre il rischio di ritrovarsi con esubero di permessi non fruiti accumulati.

I lavoratori fragili e quelli che hanno figli disabili possono accedere più facilmente allo smart working?

Il decreto legge 17 marzo 2020, n.18 ha introdotto da un lato il diritto allo smart working:
– per i lavoratori disabili ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92;
– per i lavoratori che hanno un componente diversamente abile all’interno del nucleo familiare ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92, se compatibile con la prestazione lavorativa.

Dall’altro: la precedenza nell’accesso allo smart working per i lavoratori fragili.
In particolare il decreto legge 14 agosto 2020, n.104 prevede la possibilità di accedere allo smart working venendo adibiti a diverse mansioni, purchè ricompresa nella medesima categoria o area di inquadramento contrattuale oppure svolgere da remoto specifiche attività formative professionalizzanti.

Chi lavora in smart working ha diritto al buono pasto?

buoni pasto non sono un diritto previsto dalla legge: il ticket spetta se lo prevede il contratto collettivo applicato o il contratto di lavoro individuale. In caso affermativo dunque, anche il lavoro agile ha diritto ai buoni pasto. Secondo l’Agenzia dell Entrate – risposta a interpello 123/2021 – il buono pasto può essere corrisposto da parte del datore in favore dei dipendenti assunti, sia a tempo pieno che a tempo parziale, incluse le ipotesi in cui l’articolazione dell’orario di lavoro non preveda una pausa per il pranzo. Dunque, la normativa tiene conto che la realtà lavorativa è sempre più caratterizzata da forme di lavoro flessibili. conseguenza, i buoni pasto assegnati ai lavoratori agili hanno diritto alle agevolazioni fiscali.

Lo smart worker ha diritto a disconnettersi?

La legge 81/2017 sul lavoro agile si limita a contenere un riferimento generico e indiretto a l diritto alla disconnessione (nel solco della adeguata tutela della salute del lavoratore), rimettendone la specifica regolamentazione all’accordo individuale tra datore e lavoratore. Ma importanti novità stanno per arrivare. Le commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera hanno infatti approvato un emendamento al decreto Covid che riconosce «alla lavoratrice o al lavoratore che svolge l’attività in modalità agile il diritto alla disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche e dalle piattaforme informatiche, nel rispetto degli eventuali accordi sottoscritti dalle parti e fatti salvi eventuali periodi di reperibilità concordati».
La disconnessione, inoltre, «non può avere ripercussioni sul rapporto di lavoro o sui trattamenti retributivi». Per la Pa resta la disciplina dei contratti collettivi.

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LOMBARDIA: apertura prenotazioni vaccini per fascia 16-49 anni con patologie

vaccini lombardia covid
vaccini lombardia covid

LOMBARDIA – Prosegue la campagna vaccinale anti Covid-19 in Lombardia.

La Regione Lombardia fa sapere che a partire dalle ore 18 di   sabato 1 maggio, in Lombardia, sarà estesa la possibilità di prenotare la vaccinazione anti Covid-19 alla fascia d’età 16-49 anni (nati 1972-2005) con esenzione per patologia.

 L’esenzione per patologia che permette la prenotazione è un’esenzione per malattia cronica: si tratta di cittadini affetti da patologie che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19.

Come si prenota il vaccino

Per le prenotazioni online è necessario collegarsi al sito https://prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it/ e tenere a portata di mano il Numero di Tessera Sanitaria e il Codice Fiscale.

Possibili anche le prenotazioni al call center al numero 800 894 545; tramite i Postamat di Poste Italiane o attraverso i portalettere.

Moratti: la Lombardia sta correndo

Ieri la vice presidente della Regione e assessora al Welfare Letizia Moratti ha detto: “Confermo che entro l’estate tutti cittadini lombardi aventi diritto e quelli che lo desidereranno, saranno vaccinati”, se arriveranno i vaccini. “Dopo una partenza difficile e dopo essere passati dalla piattaforma Aria a quella di Poste, che ho voluto io – ha detto Moratti in merito alla campagna vaccinale – ora stiamo correndo”. “

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Variante indiana : falsi tamponi per arrivare in Italia, “con 30 dollari si prende l’aereo anche se malati”

materiale Cina
materiale Cina

Passeggeri atterrati a Fiumicino ammettono di aver pagato un finto certificato prima di  prendere l’ aereo

La variante indiana rischia di non essere fermata nonostante i divieti messi a punto dal ministero della Sanità italiana. Nell’ultimo volo arrivato a Fiumicino dall’India, il 9% dei passeggeri (compresi due membri dell’equipaggio), è risultato positivo al coronavirus. E questo nonostante avessero tutti un certificato di negatività. Questo è stato possibile perché, come ammesso da alcuni, hanno acquistato un certificato falsificato prima di partire.

A raccontare queste incredibili storie ci ha pensato il quotidiano Il Messaggero che ha sentito diversi passeggeri arrivati mercoledì sera a Fiumicino provenienti da Nuova Delhi. “Il tampone non l’ho fatto, ma ho pagato per farmi rilasciare un falso certificato col timbro”, racconta uno dei 223 passeggeri che però, appena arrivato in Italia è stato subito sottoposto a tampone rapido.

Per 30 dollari il finto tampone – Così è stato possibile aggirare l’obbligo che è previsto anche in India: si parte solo se si è in possesso di un tampone negativo fatto entro 48 ore dalla partenza. Sono però gli stessi media indiani a raccontare del mercato nero dei certificati fasulli, laboratori che falsificano i rapporti che vengono chiusi dalle autorità. Ma per uno che viene scovati chissà quanti restano ancora operativi e permettono a malati Covid di andare in giro a infettare la popolazione.

Australiani di rientro da India rischiano il carcere

Come ha riportato l’ANSA, i cittadini australiani che rientrano dall’India potrebbero rischiare fino a 5 anni di carcere e multe dopo che il governo ha bandito all’inizio di settimana i viaggi dal Paese asiatico. Lo riferisce la Bbc. Il ministro della Salute ha spiegato che la misura è “basata sulla proporzione di persone in quarantena che ha contratto il Covid-19 in India”, Paese alle prese con una nuova esplosione di contagi. Sono circa 9000 gli australiani in India, di cui 600 sono considerati vulnerabili. E’ la prima volta che gli australiani vengono criminalizzati per aver fatto rientro nel loro Paese, riportano i media locali. (ANSA).

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Birra Corona in lattina, in arrivo il nuovo formato per l’aperitivo

birra corona lattina
birra corona lattina

Corona lancia la sua birra in lattina

La storica birra Corona Extra sbarca sugli scaffali dei negozi nell’inedito formato lattina da 33 cl. Non sostituirà l’iconica bottiglia in vetro.

La lattina in alluminio di Corona Extra viene venduta nel classico formato da 33 cl e verrà distribuita a livello della grande distribuzione organizzata, quindi sbarcherà sugli scaffali dei supermercati e dei negozi, e verrà posizionata anche nell’area snack.

Anche in questa stagione così particolare, Corona invita tutti a disconnettersi dalla routine quotidiana per cercare il proprio momento di relax. Per questo, ha deciso di offrire ai suoi consumatori un nuovo formato, leggero e pratico, perché facile da trasportare e semplice da aprire.

La lattina in alluminio è adatta al consumo on the go per un momento di relax non solo domestico, ma anche all’aria aperta in città, nel proprio angolo di paradiso preferito, dove potersi rilassare, divertire e riconnettere con sé stessi.

Corona affianca dunque la lattina all’iconica bottiglia per stare insieme ancor di più ai propri consumatori nella ricerca degli angoli di paradiso e di relax, ovvero i momenti che vengono raccontati nella nuova campagna ADV Dove Inizia il Paradiso e in tutta la campagna digital dedicata al momento dell’aperitivo.

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Il tampone lecca lecca, le ricercatrici della Statale : “Funziona, ma non è riconosciuto dal ministero”

tampone lecca lecca
tampone lecca lecca

“Lo abbiamo pensato per i bambini perché a differenza del tampone nasofaringeo questo basta tenerlo in bocca un minuto, come un lecca lecca”. Si basa infatti sulla saliva il tampone Lollipop messo a punto da un team di ricercatrici dell’Università degli Studi Milano e che negli ultimi mesi è stato oggetto di alcune sperimentazioni nelle scuole, in aziende e in una casa famiglia.

Il test, che viene processato in laboratorio ricercando Rna del virus, assicura meno invasività e, spiegano dal team, anche una maggior capacità di trovare il virus in anticipo: “L’affidabilità è la stessa ma – racconta Elisa Borghi, professoressa associata di Microbiologia clinica – siccome il virus si replica prima nella saliva, si può trovarlo anche nelle fasi pre-sintomatiche, da 1 a 5 giorni in anticipo che con il molecolare classico”. Tutto molto bello, o quasi. Perché il tampone lecca lecca, che sarà usato da Regione Lombardia come strumento di screening nelle scuole, manca ancora di un vaglio a livello nazionale.

Come riporta Repubblica,se è vero infatti che c’è stata un’apertura da parte del ministero della Salute, che ha riconosciuto come tutti i test autorizzati in Paesi del G7 possano essere utilizzati anche in Italia e che la fase di validazione di Lollipop sia in corso, le ricercatrici vorrebbero un riconoscimento nazionale per questa metodologia soprattutto per ciò che concerne la saliva come base valida ai fini della ricerca del virus: “La nostra richiesta era partita il 12 gennaio e – racconta Valentina Massa, docente associata di Biologia applicata – questo test lo facevano solo negli Usa. All’epoca capivamo l’effetto novità, ora no. Non abbiamo risposte e non capiamo perché”.

I costi del tampone lecca lecca sarebbero simili se non inferiori a quelli di un molecolare standard.

Vaccini Covid, dati 1 maggio: in Lombardia 3.375.410 dosi, oltre un milione di over 80 vaccinati

Sono 3.375.410 le dosi di vaccino contro il Coronavirus somministrate in Lombardia su 3.826.650 consegnate, per una percentuale pari all’88,2 per cento del totale. I dati ufficiali, ancora non consolidati, sono contenuti nel report sui vaccini anti Covid-19 pubblicato sul sito del governo nella sezione relativa al commissario straordinario per l’emergenza. Ecco come procede a oggi, sabato 1 maggio, la campagna vaccinale nella regione italiana più colpita dal virus.

 

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Orari metro Atm circolazione 1 maggio Milano

metro senza mascherina
metro senza mascherina

1° maggio: servizio dalle 7 alle 19:30 

Sabato 1° maggio, giorno della Festa dei lavoratori, tutte le linee Atm fanno servizio dalle 7 alle 19:30. Qui sotto trovate gli orari delle prime e ultime partenze, linea per linea.

Linee metropolitane

Linea M1

 

Da Sesto FS per Bisceglie 7:10 19:06
Da Sesto FS per Rho Fiera 7:19 18:56
Da Sesto FS per Molino Dorino 7:19 19:12
Da Bisceglie per Sesto FS 7:21 19:16
Da Molino Dorino per Sesto FS 7:09 19:03
Da Rho Fiera per Sesto FS 7:22 19:00
Da Duomo per Bisceglie 7:29 19:25
Da Duomo per Molino Dorino 7:38 19:31
Da Duomo per Rho Fiera 7:38 19:15
Da Duomo per Sesto FS 7:28 19:30

 

Frequenze
Tratta Sesto FS-Pagano: treni ogni 8 minuti
Diramazione per Rho Fiera e Bisceglie: treni ogni 16 minuti

Linea M2

 

Da Abbiategrasso per Cascina Gobba 6:51 18:25
Da Abbiategrasso per Gessate 7:29 19:03
Da Abbiategrasso per Cologno Nord 7:11 18:40 19:11
Da Assago Forum per Cologno Nord 7:41 19:15
Da Assago Forum per Gessate 6:56
Da Assago Forum per Cascina Gobba 7:15
Da Gessate per Abbiategrasso 6:59 19:03
Da Cologno Nord per Assago Forum 6:53 7:08 7:41
Da Cologno Nord per Abbiategrasso 8:04 19:05
Da Cascina Gobba per Abbiategrasso 7:09 19:03
Da Cascina Gobba per Assago Forum 8:19 18:48

 

Frequenze
Famagosta – Cascina Gobba: treni ogni 7 minuti e 30
Assago Forum – Cologno Nord e Gessate: treni ogni 30 minuti

Linea M3

 

Da Comasina per San Donato 7:00 19:20
Da San Donato per Comasina 7:00 19:24
Da Duomo per San Donato 7:17 19:36
Da Duomo per Comasina 7:14 19:38

 

Frequenze
Treni ogni 7 minuti e 30

Linea M5

 

Da Bignami 7:00 19:34
Da San Siro 7:00 19:31
Da Garibaldi per Bignami 7:15 19:47
Da Garibaldi per San Siro 7:12 19:49

 

Frequenze
Treni ogni 4 minuti circa

Linee di superficie

Qui sotto trovate, linea per linea, gli orari delle prime e ultime corse in partenza dai capolinea.
– Tram
– Bus urbani
– Bus extraurbani
– Metrò e Milano – Limbiate
– Linee subaffidate

Rete notturna

La rete notturna non fa servizio nelle notti tra il 30 aprile e il 2 maggio. Qui gli orari delle prime e ultime partenze dai capolinea.

Metro leggera Cascina Gobba-San Raffaele

Sabato 1° maggio la metro leggera fa servizio dalle 13 alle 20.

Parcheggi

I parcheggi di Cologno Nord, Gessate, San Leonardo sono aperti e utilizzabili gratuitamente. Chiuso quello di Crescenzago.
I parcheggi di Molinetto di Lorenteggio, Vittor Pisani, Abbiategrasso e Bovio sono aperti a pagamento H24.
Tutti i parcheggi multipiano e il parcheggio di Forlanini sono aperti a pagamento dalle 6 alle 21.

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BackDoor 43: il bar più piccolo del mondo è proprio a Milano

backdoor 43 milano
backdoor 43 milano

È a Milano il bar più piccolo del mondo. Il Backdoor 43 in Ripa di Porta Ticinese 43.

Il record mondiale del bar più piccolo del mondo lo detiene Milano, più precisamente il BackDoor 43, che si trova in Ripa di Porta Ticinese al civico 43.

Grande, anzi, piccolo 4 metri quadrati, il BackDoor 43 ha una sola vetrina, un solo (piccolo) bancone e uno scaffale pieno di alcolici, necessari per preparare dei buonissimi drink.

Atmosfera suggestiva in stile anni ’30, ogni cosa nel bar è originale.

Inizialmente lo spazio in cui è allestito il BackDoor 43 era destinato a essere un magazzino, ma la missione è stata ritenuta impossibile a causa del poco spazio.

Da qui l’ispirazione e la nascita del bar più piccolo del mondo.

Inoltre, gli ideatori del BackDoor43 hanno introdotto il concetto di drink-away: prendi il tuo drink e lo bevi fuori dal locale, direttamente nella movida dei navigli.

Gli ordini avvengono tramite una piccola finestrella che affaccia nel locale.

In condizioni pre-emergenza sanitaria, il locale poteva ospitare al massimo tre persone contemporaneamente, la prenotazione è sempre stata necessaria e il locale è a disposizione di ogni gruppo per due ore.

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Milano Fashion Week Men’s 2021 si farà in presenza

Milano Fashion Week Mens 2021
Milano Fashion Week Mens 2021

Confermata in presenza l’edizione 2022 dell’evento annuale Milano Fashion Week Men’s. Ecco tutti i dettagli.

La conferma arriva dalla Camera della Moda: la Milano Fashion Week Men’s non solo si farà, ma si farà in presenza.

Secondo le ultime disposizioni del governo dovute alla situazione di emergenza sanitaria dal 15 giugno sarà possibile (salvo complicazioni future) riprendere gli eventi e le fiere in presenza.

La Milano Fashion Week Men’s – allora – farà da apripista al settore della moda e inaugurerà la ripresa degli eventi dal vivo.

Le date ufficiali sono dal 18 al 22 giugno 2021.

Per il momento non sono rilasciate dichiarazioni ufficiali riguardo la scaletta degli eventi o i partecipanti che saranno presenti. Resta certa solo l’ufficialità delle date.

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