materiale Cina
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Passeggeri atterrati a Fiumicino ammettono di aver pagato un finto certificato prima di  prendere l’ aereo

La variante indiana rischia di non essere fermata nonostante i divieti messi a punto dal ministero della Sanità italiana. Nell’ultimo volo arrivato a Fiumicino dall’India, il 9% dei passeggeri (compresi due membri dell’equipaggio), è risultato positivo al coronavirus. E questo nonostante avessero tutti un certificato di negatività. Questo è stato possibile perché, come ammesso da alcuni, hanno acquistato un certificato falsificato prima di partire.

A raccontare queste incredibili storie ci ha pensato il quotidiano Il Messaggero che ha sentito diversi passeggeri arrivati mercoledì sera a Fiumicino provenienti da Nuova Delhi. “Il tampone non l’ho fatto, ma ho pagato per farmi rilasciare un falso certificato col timbro”, racconta uno dei 223 passeggeri che però, appena arrivato in Italia è stato subito sottoposto a tampone rapido.

Per 30 dollari il finto tampone – Così è stato possibile aggirare l’obbligo che è previsto anche in India: si parte solo se si è in possesso di un tampone negativo fatto entro 48 ore dalla partenza. Sono però gli stessi media indiani a raccontare del mercato nero dei certificati fasulli, laboratori che falsificano i rapporti che vengono chiusi dalle autorità. Ma per uno che viene scovati chissà quanti restano ancora operativi e permettono a malati Covid di andare in giro a infettare la popolazione.

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Australiani di rientro da India rischiano il carcere

Come ha riportato l’ANSA, i cittadini australiani che rientrano dall’India potrebbero rischiare fino a 5 anni di carcere e multe dopo che il governo ha bandito all’inizio di settimana i viaggi dal Paese asiatico. Lo riferisce la Bbc. Il ministro della Salute ha spiegato che la misura è “basata sulla proporzione di persone in quarantena che ha contratto il Covid-19 in India”, Paese alle prese con una nuova esplosione di contagi. Sono circa 9000 gli australiani in India, di cui 600 sono considerati vulnerabili. E’ la prima volta che gli australiani vengono criminalizzati per aver fatto rientro nel loro Paese, riportano i media locali. (ANSA).

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