In queste ore sono diversi i nodi sul tavolo del governo, uno fra questi la ripartenza del settore wedding.
Il premier Mario Draghi, al question time della Camera sul tema della riapertura di cerimonie e matrimoni, ha rivolto un pensiero alle tante coppie che da un anno rimandano o riprogrammano il loro giorno speciale, ricordando però che eventi come questi possono essere diffusori del contagio da Coronavirus e occorre, per questo, ancora portare pazienza.
“La questione del settore delle cerimonie sarà all’attenzione della prossima Cabina di regia a Palazzo Chigi che si terrà lunedì 17 maggio – ha scandito le tempistiche il presidente del Consiglio -. Quella sarà l’occasione per dare maggiori certezze a tutto il comparto che ha subito danni economici significativi”. “Dobbiamo però – ha avvertito il premier – essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute. I matrimoni sono un’occasione di socialità che può favorire la diffusione del contagio“.
Matrimoni, le regole Covid 2021. Ipotesi cerimonie dal 15 giugno.
Ma quando potremo celebrare i matrimoni come una volta, prima del Covid, con il pranzo di nozze, la cerimonia e gli invitati? Stefania Vismara, presidente di ‘Insieme per il wedding’, dimostra un prudente ottimismo: “Auspichiamo dal 15 giugno”. Che è un martedì. Giorno non proprio ricercatissimo per le nozze. Quindi si scivolerà al fine settimana.
Se mi sposo sabato 22 maggio?
Spiega la presidente Vismara: “Mi posso sposare in chiesa o in Comune, con l’abito da cerimonia, il limite al numero di invitati è definito dall’obbligo di rispettare le distanze di sicurezza. Posso andare al ristorante, sempre rispettando le regole. Devo mangiare all’aperto. Ma non posso vestirmi da sposa”. Sì, avete capito bene. Naturalmente non c’è un testo che lo metta per iscritto in questa forma. Basta il decreto riaperture che vieta cerimonie, banchetti e feste. “Quindi se gli sposi indossano i jeans e vanno al ristorante con gli invitati opportunamente distanziati, si può fare. Altrimenti, si rischia una multa da 400 a 3mila euro a persona e la chiusura del locale”. In altre parole, il banchetto di nozze dev’essere travestito da pranzo normale.
Se mi sposo sabato 19 giugno?
“Auspichiamo che per quella data sia in vigore il protocollo approvato da tutti i presidenti di Regione e presentatoal governo il 28 aprile”, è il prudente ottimismo dell’associazione, in questi mesi sempre in prima linea per chiedere regole certe e permettere la ripresa a un settore che vale miliardi.
Intanto una certezza, già prevista dal decreto aperture: dal 1° giugno si potrà pranzare anche al chiuso,fino alle 18. Poi, tra le regole messe per iscritto dai governatori, la più importante prevede la tracciabilità dei presenti. “L’abbiamo suggerito noi – chiarisce Vismara –. Ci sarà una lista degli invitati che sarà depositata tre giorni prima, così per i 14 giorni successivi se qualcuno si ammala scatta la quarantena obbligatoria per tutti. Questo è giusto ed è una delle tutele rispetto a una presenza non certificata la ristorante”. Vale sempre la regola del distanziamento. Quindi il numero massimo di persone dipende dagli spazi che si hanno a disposizione.
Obbligatori poi distanziamento e mascherina quando non si è a tavola. “Ci sarà anche una persona incaricata di vigilare sui comportamenti dei presenti alla cerimonia. Questo per evitare eccessi”. Ma si potranno almeno baciare lo sposo o la sposa? Vismara sorride: “Eh, direi proprio di sì. E soprattutto potrò condividere la mia gioia con le persone che amo e che mi amano. Perché il matrimonio è questo”.
“Vinissimo”, la mostra mercato di vini biologici, biodinamici e naturali avrà luogo sabato 3 e domenica 4 luglio 2021.
Sabato 3 luglio e domenica 4 luglio, Biassono (MB) terrà la nuova edizione di “Vinissimo”, la mostra mercato di vini biologici, biodinamici e naturali e piwi di produzione artigianale.
L’evento si terrà nei giardini di Villa Verri, sede del Municipio del Comune di Biassono e sarà organizzato dal Comune stesso, dalla cooperativa Controluce e da AHUM Pilgrim.
Lo scopo di “Vinissimo” è quello di creare un momento di convivialità e di incontro tra persone che condividono un amore per il proprio territorio, per l’ambiente, la tradizione e la cultura.
L’evento non sarà quindi elitario né esclusivo, ma aperto e accogliente.
“Vinissimo” promuove un’agricoltura etica e sostenibile e si pone come obiettivo quello di valorizzare anche i piccoli produttori, attenti alla qualità prima ancora che al profitto.
Inoltre, grazie alla collaborazione con AHUM Pilgrim, comunità per appassionati di attività legate alla musica e alla vita all’aria aperta, l’edizione 2021 di “Vinissimo” prolungherà i suoi orari di apertura con l’evento #Vino#Chiacchiere#Musica: “un momento di condivisione nel segno delle “good vibrations” sonore accompagnate dalla selezione musicale di AHUM”.
Sabato 3 luglio: “Soul & Spirits”, maratona sonora con noti dj della scena soul, funky e jazz come DJ Henry, King Raphael e Too Much “Hot Lips” DJ Groove.
Domenica 4 luglio: cantautore e bluesman siciliano Marco Corrao, che alle 19.30 presenterà il suo nuovo album “Nebros”.
Il WeWorld Festival è arrivato alla sua 11esima edizione: empowerment femminile, violenza di genere e stereotipi sulla figura della donna.
Il WeWorld Festival, evento organizzato dall’ONG italiana WeWorld, torna in presenza per la sua undicesima edizione.
Dopo appuntamenti e incontri virtuali, che si sono tenuti sulle pagine social dell’organizzazione, dal 21 maggio al 23 maggio 2021 l’evento tornerà dal vivo (ma sarà possibile seguirlo anche online) nella sede di BASE Milano.
Il tema centrale di questa undicesima edizione saranno gli stereotipi, e non solo stereotipi di genere, ma anche quelli legati all’aspetto fisico e al bodyshaming, fino ad arrivare a quelli sulle donne e la maternità e al tema della violenza di genere.
Il WeWorld Festival si occupa – attraverso anteprime fotografiche, performance teatrali, incontri, film, workshop e molto altro – di temi quali l’empowerment femminile, della violenza di genere e degli stereotipi ancora legati alla figura della donna.
Tra gli ospiti di quest’anno del WeWorld Festival:
la star del fumetto Fumettibrutti (Josephine Yole Signorelli),
la disability right advocate Sofia Righetti,
le giornaliste Jennifer Guerra, Floriana Bulfon, Cristina Sivieri Tagliabue e Emanuela Zuccalà,
le photo editor Manila Camarini e Renata Ferri,
le fotografe Francesca Volpi e Arianna Arcara,
le scrittrici Antonella Lattanzi, Elvira Serra, Viola Di Grado,
lo scrittore Gianluca Nativo,
l’autrice Marina Di Guardo,
l’imprenditrice digitale e attivista Veronica @spora Benini,
l’attrice Vittoria Schisano e l’attore Alberto Malanchino,
la campionessa olimpica Elisa di Francisca,
la sportiva Sara Ventura,
l’attivista Carlotta Vagnoli,
le scrittrici e curatrici del progetto “Musa e Getta” Arianna Ninchi e Silvia Siravo,
le giornaliste e autrici Daniela Simonetti e Tiziana Ferrario,
le blogger di “Mammadimerda” Sara Malnerich e Francesca Fiore,
l’antropologa Benedetta Barzini,
la psicologa Elena Giulia Montorsi,
la filosofa Maura Gancitano di Tlon.
TEMPO SOSPESO
Per l’occasione, inoltre, in collaborazione con Canon, è allestita la mostra fotografica Tempo sospeso di Francesca Volpi, progetto multimediale prodotto da Cortona On The Move per WeWorld, sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, che dà voce alle donne siriane.
Attraverso testimonianze e fotografie, Francesca Volpi, che ha visitato i campi dove opera WeWorld nella Valle della Bekaa e ad Akkar, accende i riflettori sulla vita delle rifugiate siriane a 10 anni dall’inizio del conflitto in Siria: donne che non hanno mai smesso di fuggire dalla guerra e hanno trovato rifugio in Libano, in situazioni di perenne emergenza.
COME RECUPERARE IL PROGRAMMA ONLINE DI MARZO
Nelle giornate del 4 e 5 marzo 2021, il WeWorld Festival ha iniziato il suo operato tramite video e dirette sulla sua pagina Facebook.
Di seguito, il programma delle giornate e i link per recuperare gli interventi.
4 marzo 2021, ore 10:00
ShePoverty: la povertà è donna?
L’inclusione economica delle donne italiane ai tempi del Covid-19. Presentazione dell’indagine realizzata insieme a Ipsos.
4 marzo 2021, ore 17:00 Scorrette, coraggiose, felici: le donne di Emma Dante
Talk: Emma Dante racconta il suo libro “E tutte vissero felici e contente” (La Nave di Teseo), a Elena Stancanelli (scrittrice e giornalista). Lettura: Italia Carroccio e Davide Celona interpretano lo specchio e la regina tratta da “Gli alti e bassi di Biancaneve” di Emma Dante.
5 marzo 2021, ore 12:30 Sto solo facendo il mio lavoro!
Guida al sessismo nascosto nei posti di lavoro. Talk powered by Hella Network, con Flavia Brevi e Ella Marciello. Hella, il network per la comunicazione inclusiva, ci illustra come certe frasi o alcuni atteggiamenti – inclusi quelli che ci appaiono benevoli – perpetuino vecchi stereotipi.
Il 12 maggio è la giornata mondiale della fibromialgia: Milano – insieme a molte altre città italiane – sarà illuminata di viola per sensibilizzare sul tema.
In occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia, il 12 maggio 2021, l’AISF, Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica, promuove in tutta Italia l’iniziativa “Illuminiamo la Fibromialgia”.
Lo scopo è quello di sensibilizzare sul tema della fibromialgia e sulle condizioni dei pazienti fibromialgici, ancor più dopo il periodo di pandemia e di emergenza sanitaria, che non ha fatto altro che peggiorare le loro condizioni.
La fibromialgia (FM) è una sindrome cronica e sistemica, il cui sintomo principale è rappresentato da forti e diffusi dolori all’apparato muscolo-scheletrico.
La sindrome è difficile da diagnosticare e non è ancora riconosciuta dallo Stato italiano, perciò un intervento di sensibilizzazione è ritenuto indispensabile.
“Noi siamo con te, e tu? Insieme illuminiamo di viola la nostra città e con un fiocco saremo più visibili!”
Queste le parole sul manifesto dell’evento, che consisterà, appunto, nell’illuminare di viola le città italiane, inclusa Milano.
Inoltre, ha partecipato all’evento anche la onlus “Tutti taxi per amore”. I tassisti che ne fanno parte lavoreranno – durante tutta la giornata di mercoledì – con un cuore viola attaccato al cofano.
Il presidente della onlus Marco Salsiccia descrive il movimento come un “contributo per sostenere la raccolta firme a supporto del Ddl 299 volto al riconoscimento della fibromialgia”.
Alcuni tassisti affiancheranno inoltre i volontari della Cfu-Italia Odc per dare visibilità a questa sindrome.
Reinventing cities. Piazzale Loreto, la nuova agorà verde simbolo della Milano olimpica del 2026
Nel progetto LOC aumento delle aree pedonali, alberi, attraversamenti e la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova. In via Porpora un asilo e spazi per il coworking
Trasformare il più caotico snodo di traffico della città in una grande agorà verde, anello di congiunzione tra corso Buenos Aires e via Padova. Trasformare Piazzale Loreto in un nuovo simbolo della Milano olimpica del 2026. È la rivoluzione di LOC, Loreto open community, il progetto vincitore della seconda edizione di Reinventing cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l’alienazione o la costituzione del diritto di superficie di siti da destinare a progetti di rigenerazione urbana in chiave sostenibile.
Il masterplan è stato presentato da un team multidisciplinare con capofila Ceetrus Nhood e realizzato grazie al contributo plurale di Arcadis Italia, Metrogramma Milano (coordinatore del Design Team), Mobility in chain, Studio Andrea Caputo, LAND, Temporiuso e Squadrati.
LOC ambisce a trasformare piazzale Loreto da non-luogo a spazio aperto, inclusivo e sostenibile connesso con i quartieri che si affacciano su tutti i suoi lati. Partendo da una revisione strategica della viabilità, che garantirà comunque una capacità analoga a quella del nodo esistente, il masterplan restituirà alla città 24.000 m2 di spazio pubblico pedonale, di cui oltre 12.000 nella piazza (69% dell’area), a fronte dei 2.484 m2 utilizzabili oggi, e il restante distribuito tra via Padova e via Porpora.
Piazzale Loreto senza perdere la sua identità di snodo viario diventerà un luogo di socialità e incontro dove su più livelli i cittadini troveranno una grande area pedonale con alberature, sedute e fontane. Così stiamo cambiando il volto di Milano, rigenerando aree dismesse dove il passato deve lasciar posto al futuro o intervenendo su ciò che esiste creando bellezza e funzionalità e verde. È questo il nostro modo di reinventare la città”.
“Loreto è una delle piazze più importanti di Milano e rappresenta la più grande scommessa di trasformazione di una piazza milanese dai tempi della pedonalizzazione di piazza Duomo – dichiara l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran –. Negli ultimi anni tante piazze sono cambiate, ne sono nate due nuove pedonali, di grandi dimensioni, come Gae Aulenti e Tre torri. Il progetto per Loreto ha la stessa potenza, con la differenza che rigenera un luogo esistente con l’obiettivo di rendere via Padova, viale Monza e via Costa delle nuove vie del centro di Milano, garantendo una crescita commerciale e pedonale a corso Buenos Aires”.
“Una mobilità integrata, con un nuovo equilibrio fra pedoni, bici, moto e auto, per una migliore sicurezza stradale per tutti, e la conferma di un importante nodo di accesso al trasporto pubblico della rete metropolitana e di superficie – dichiara l’assessore alla Mobilità Marco Granelli –. Un cambiamento che già oggi è iniziato e che ci aiuterà a vincere la congestione del traffico e l’inquinamento dell’aria”.
La nuova configurazione della piazza: 69% di spazi pubblici e pedonali
Il masterplan di LOC prevede la realizzazione di una grande agorà verde dove i gradoni, i percorsi ciclopedonali, gli elementi d’acqua e le nuove costruzioni delineano un nuovo punto di riferimento per il paesaggio urbano milanese. L’area si riconfigurerà come organismo architettonico aperto destinato alla vita di comunità, con un piano ribassato e ipogeo che sarà la vera piazza anfiteatro, flessibile e adattabile a diversi usi temporanei pubblici come concerti, manifestazioni, mercati, attività sportive e occasioni di aggregazione. Si prevede uno sviluppo dello spazio pubblico su tre livelli, per un totale del 69% della superficie: oltre alla piazza a raso già citata, si svilupperanno sulle aree a cielo aperto ottenute con l’apertura del mezzanino della metropolitana e sulle terrazze verdi dei tetti di tre nuovi edifici destinati ad attività commerciali, svago e uffici. Saranno presenti, oltre a giochi d’acqua, colonnine di ricarica elettrica, rastrelliere e stazioni di bike sharing.
Il traffico verrà posto ai margini della piazza per favorire gli spostamenti ciclabili e pedonali all’interno dell’area e la penetrazione tra i diversi assi stradali. Piazzale Loreto è caratterizzata da una configurazione geometrica di nodo di traffico dove convergono otto arterie principali della viabilità di Milano: corso Buenos Aires, via Padova, viale Monza, viale Brianza e viale Abruzzi, via Andrea Costa, via Antonio Porpora e via Andrea Doria. Sarà mantenuta la connettività lungo tutti gli assi principali, ma i flussi di traffico verranno rimodulati seguendo le nuove geometrie della piazza, con la realizzazione di attraversamenti a raso in tutte le direzioni, la ridefinizione delle fasi semaforiche e la pedonalizzazione del primo tratto di via Padova. L’intervento su via Padova andrà a integrarsi e rafforzare i progetti dell’Amministrazione per la rigenerazione di 2km della via.
Il livello strada sarà collegato all’area interna del piazzale attraverso sistemi di risalita verticale come scale, rampe e ascensori. In corrispondenza di corso Buenos Aires verranno mantenuti gli accessi esistenti alla metropolitana, mentre i flussi pedonali lungo le altre direttrici verranno convogliati all’interno dell’ampio accesso previsto nel progetto della piazza. La complessità della circolazione e la nuova configurazione prevista per il nodo necessitano di porre particolare attenzione sulla definizione dei cantieri, che verranno realizzati per fasi.
Verde e strategie sostenibili
Circa 300 alberi verranno piantati sia nel cuore della piazza che lungo via Padova e viale Monza, altri 200 verranno messi a dimora in città nell’ambito di ForestaMi. I tetti degli edifici si configureranno come giardini rialzati aperti al pubblico e gestiti in sinergia con le attività commerciali sottostanti. Questo porterà la riduzione delle isole di calore in particolare nei picchi estivi e la creazione di un micro-clima con una temperatura di 6-7° inferiore alla temperatura percepita, contribuendo alla riduzione complessiva di CO2 nell’area, rispetto allo stato attuale, del 35%. Le architetture che si pongono ai lati della piazza sono realizzate con strutture ibride in legno e materiali eco-compatibili, caratterizzati da terrazze verdi e pannelli fotovoltaici di nuova generazione, puntando alla realizzazione di un progetto carbon neutral, grazie alla particolare conformazione ribassata degli edifici, alle caratteristiche energetiche degli involucri edilizi e alle elevate prestazioni degli impianti utilizzati.
L’edificio di via Porpora
L’edificio di via Porpora, oggi sede del Comune di Milano, sarà oggetto di riqualificazione e ampliamento per il corpo a torre, mantenendo inalterato, dal punto di vista volumetrico il corpo basso. L’immobile, che presenterà un giardino pensile sulla copertura, ospiterà un asilo di quartiere, spazi per coworking e uffici. Saranno inoltre attuate politiche di contenimento del traffico nelle ore di punta legate all’asilo, mettendo in sicurezza gli spazi antistanti all’accesso su via Canzio depotenziando l’uso dello spazio attualmente carrabile.
Nei fatti quindi in Piazzale Loreto la stazione della metropolitana, il piano mezzanino e gli spazi pedonali in superficie creeranno insieme una nuova grande piazza multilivello che non solo rappresenta un nuovo punto attrattore verso chi dal centro percorre corso Buenos Aires, ma consente una crescita di utenza e vitalità anche per gli assi commerciali di viale Monza, via Padova e via Costa. In particolare via Padova, che verrà pedonalizzata nella sua parte iniziale sul modello di via Paolo Sarpi, andrà a completare la sua progettualità, avviata con la zona 30 che ne trasforma già le parti successive.
Da via Padova a San Babila, la nuova via del nord-est
La riqualificazione di Piazzale Loreto si inserirà nel più ampio piano di rigenerazione urbana dell’asse nord-est della città, da via Padova a piazza San Babila. La pedonalizzazione del primo tratto di via Padova previsto in LOC si integra con l’ampio progetto dell’Amministrazione che interesserà due chilometri della via tra via Arici e via Giacosa, con la realizzazione di una serie di interventi che miglioreranno la qualità dello spazio pubblico e la sicurezza stradale: l’ampliamento dei marciapiedi, la realizzazione di 8 nuove piazze, la posa di 230 alberi, che si aggiungono ai 300 previsti in LOC, la riqualificazione di incroci e attraversamenti pedonali e l’istituzione della zona 30, il progetto Tunnel Boulevard per la riqualificazione del ponte ferroviario selezionato nell’ambito di Piazze aperte.
In via Doria verrà realizzato il progetto vincitore della prima edizione di Reinventing cities: con “Coinventing Doria” nascerà un ostello aperto alla ricettività nazionale e internazionale dotato di ampi spazi d’interesse ad uso pubblico e un piccolo polmone urbano con 90 alberi, in continuità con la riconfigurazione di Piazzale Loreto e corso Buenos Aires. Anche lungo l’arteria commerciale infatti arriverà il verde: la prima sperimentazione si vedrà in corrispondenza delle Corti di Baires, complesso commerciale e residenziale in corso di ristrutturazione, tra via Scarlatti e via Pergolesi, dove troveranno posto circa 30 alberi in vaso che avranno anche funzione di sedute. San Babila cambierà volto con la sistemazione superficiale della piazza a conclusione della realizzazione della fermata M4. L’ampliamento dell’area pedonale consentirà di collegare i due lati della piazza connettendola a Toscanini e creando un’area continua che parte dal Duomo.
In piazzale Loreto è infine in fase di completamento la ristrutturazione del Palazzo di Fuoco, progettato alla fine degli anni ’50 dagli architetti Minoletti e Chiodi pronto a rianimarsi con negozi e uffici.
Via Statuto 16, a metà tra la vecchia e la nuova città: apre VIVO. Il secondo ristorante dei fratelli Manno a Milano, e il quinto in Italia.
Vivo apre il secondo punto vendita a Milano
VIVO, di nome, proprio per il rispetto con cui il pesce e i piatti vengono trattati e concepiti, dal mare alla padella. Da una famiglia di pescatori alla ristorazione di alta qualità a Milano – una delle piazze più esigenti in Italia: un’intera filiera formata da pescherecci di proprietà e attenzione all’ambiente. I piatti di VIVO hanno sempre una storia da raccontare, mai banale e mai scontata; è il sapore del vero pesce, pescato poche ore prima e portato in tavola. La nuova straordinaria sfida del gruppo Manno, che proprio in questo momento di pandemia ha investito in un nuovo ristorante, perseguendo l’obiettivo quasi decennale di valorizzazione del pesce, per raccontare ai clienti la storia del piatto, oltre al gusto.
VIVO non è nuovo all’ambiente urbano innovativo di Milano; già presente in CityLife, ora approda in questo angolo di città diviso tra Europa e Italia. Il ristorante VIVO di Via Statuto 16 accoglie i suoi ospiti in un bellissimo dehor ampio in cui delle vele bianche fanno da cornice, coprendo i tavoli e il bancone, un gozzo del 1965 ristrutturato a mano da Mileo, l’ultimo maestro d’ascia dell’Argentario. Un locale che profuma di mare, VIVO racconta una storia, attraverso i muri del suo ristorante, e con la cucina degli Chef Benedetto e Alessandro.
THE WORLD OF BANKSY: Da aprile 2021 al TEATRO NUOVO di Milano, più di 60 lavori dell’artista inglese in una mostra rigorosamente non autorizzata dall’artista, da sempre contrario alla mercificazione dell’arte.
La mostra, annunciata per Aprile 2021 riaprirà in sicurezza dal 14 maggio con un percorso espositivo di oltre 60 splendide opere d’arte di proprietà privata in versione stampata e più di 30 murales a grandezza naturale dell’artista più misterioso di tutti i tempi che ha conquistato il pubblico con ironia, denuncia, politica, intelligenza e protesta.
Banksy, artista e writer inglese, attivo dagli anni ’90, ha rapidamente creato il suo mito con il suo stile provocatorio e la sua incessante ricerca dell’invisibilità. È considerato uno dei maggiori esponenti della street art contemporanea. La sua fama non è dovuta solo all’arte, ma anche alla sua identità che, nonostante il successo, continua a rimanere ignota. Nel corso degli anni, Banksy è diventato il più famoso artista di graffiti al mondo, trasformando le strade di tutto il mondo da Londra a New York, da Berlino a Timbuctù, da Gaza a Tokyo, in tele giganti.
Da allora, il suo lavoro è sempre stato al centro di controversie: criticare la società, i politici, il consumismo e persino il mondo dell’arte con forti messaggi anticapitalisti, contro la guerra e antiautoritari. Nel 2010, insieme a nomi come Obama e Lady Gaga, è stato descritto dal Times Magazine come una delle prime 100 persone influenti al mondo. Probabilmente era l’unica persona anonima ad essere presente in quella lista.
Il suo rapporto con il mercato dell’arte – oggi più che mai – è complicato. Sosterrà che esegue arte per strada per evitare gli eccessi del sistema guidati dal mercato e che il mercato dell’arte servirà sempre per ultimo gli interessi dell’artista. Sebbene abbia mostrato più o meno costantemente una posizione contro la mercificazione dell’arte, di recente i suoi lavori hanno trovato acquirenti a prezzi record in molte aste.
Dopo le edizioni di successo di Parigi, Barcellona e Praga, la mostra “THE WORLD OF BANKSY – THE IMMERSIVE EXPERIENCE”, riunirà opere di proprietà privata e riproduzioni di murales realizzate da giovani artisti anonimi di tutta Europa. Fornirà inoltre ai visitatori un’esperienza senza precedenti e coinvolgente che nel cuore del Teatro Nuovo farà rivivere l’atmosfera di strada.
Le date
Dall’8 aprile al 30 giugno 2021 Milano, Teatro Nuovo.
Cosa è incluso: uno o 2 biglietti d’ingresso alla mostra a Milano
Quando: dal 14 maggio 2021 al 30 giugno 2021
lunedì e martedì CHIUSI
da mercoledì a venerdì: 11.00-21.00 (con ultimo ingresso alle 20.00)
sabato, domenica e festivi: 10.00-21.00 (con ultimo ingresso alle 20.00)
Tipologia di biglietti: infrasettimanale (da mercoledì a venerdì esclusi festivi) oppure sabato, domenica e festivi
Ingresso presso il partner soggetto a disponibilità secondo vigente normativa in materia COVID
Dal 14 maggio 2021 The world of Banksy al Teatro Nuovo di Milano, più di 60 lavori dell’artista inglese in una mostra rigorosamente non autorizzata dall’artista, da sempre contrario alla mercificazione dell’arte
La mostra, annunciata per Febbraio 2021 si apre con un percorso espositivo di oltre 60 splendide opere d’arte di proprietà privata in versione stampata e più di 30 murales a grandezza naturale dell’artista più misterioso di tutti i tempi che ha conquistato il pubblico con ironia, denuncia, politica, intelligenza e protesta.
CARROPONTE: Sarà Emma Marrone ad aprire la stagione del Carroponte, l’arena estiva che lo scorso anno non aveva visto nemmeno un evento a causa della pandemia.
Hub Music Factory, gestore della struttura al confine tra Sesto San Giovanni e Milano, ha comunicato la presenza della cantante, nata ad “Amici”, e nei prossimi giorni annuncerà la programmazione ufficiale che vedrà le esibizioni di artisti di livello internazionale.
“Dopo un’attesa così lunga causata dall’emergenza sanitaria, siamo felici di poter confermare che da giugno ci aspetterà un ricchissimo palinsesto che avrà come palcoscenico il Carroponte”, ha commentato il sindaco Roberto Di Stefano.
Se lo scorso anno il Comune aveva sospeso, oltre al calendario, anche il canone di concessione nei confronti di Hub Music Fatory, anche quest’anno è stato detto “sì” alla richiesta dell’operatore di accorciare a soli 4 mesi (rispetto ai 7 da contratto) la programmazione con relativo “sconto” dell’affitto da versare per la struttura di via Granelli (10mila euro anziché 160mila) giustificato con la riduzione dei posti (da 9.500 a 400 secondo le disposizioni normative in vigore).
Nei prossimi giorni si riunirà la “cabina di regia Covid” del Governo per discutere in merito a un possibile allentamento del coprifuoco e nuove aperture.
Ripartire con gli spettacoli dal vivo, ovviamente in massima sicurezza e nel pieno rispetto dei protocolli sanitari, significa fare un passo importante verso la normalità, riportando musica, luci, svago e serenità tra giovani, meno giovani e famiglie. Noi siamo pronti”.
La crisi che ha colpito il settore degli spettacoli e degli eventi, in particolare quelli musicali, ha assunto proporzioni enormi, lasciando pesanti strascichi. Secondo i dati delle associazioni di categoria, dall’inizio della pandemia il settore musicale ha perso oltre il 90% del fatturato rispetto al 2019: l’assenza di concerti live ha prodotto una perdita stimata in 350 milioni di euro a livello nazionale.
Grazie a un’opera di riqualificazione, nascerà un verde “giardino segreto” da un’area inutilizzata e inaccessibile di Viale Monza.
Il “giardino segreto” di Viale Monza nascerà all’altezza del civico 322 e sarà un’opera di riqualificazione nei confronti di un’area inagibile e abbandonata.
L’assessore al Verde Pierfrancesco Maran lo definisce come uno spazio “affascinante” e pieno di potenziale.
“Ci siamo immediatamente attivati con questi lavori, – afferma – vogliamo rendere quest’area fruibile al più presto. Quando i lavori di ripristino saranno compiuti insieme alle associazioni di quartiere vogliamo ragionare, insieme anche all’Assessorato di Lorenzo Lipparini, su come rendere questo giardino segreto un giardino condiviso a disposizione di tutti.”
L’area interessata si trova tra i palazzi di Viale Monza e anche i cittadini e le associazioni saranno coinvolti nella realizzazione del progetto verde.
Le attività di riqualifica sono iniziate a fine aprile e proseguiranno nei prossimi giorni: dallo sfalcio delle sterpaglie alla rimozione dei rifiuti presenti da parte dell’Amsa, l’obiettivo sarà quello di “ripristinare la salubrità dell’area e prepararla alla sua ‘nuova vita’”.
L’opera di Piero Manzoni “Merda d’artista” celebra i suoi 60 anni con un’esposizione della Casa degli Artisti e della Fondazione Piero Manzoni.
Opera discussa, criticata e amata – a seconda dei casi – dell’artista Piero Manzoni, la “Merda d’artista” è stata realizzata nel maggio 1961.
In quell’anno, l’artista lombardo ha ideato e realizzato ben 90 scatolette con la stessa scritta, stampata in quattro lingue: Merda d’artista, Künstlerscheisse, Merde d’artiste, Artist’s shit, e il prezzo è stato fissato all’equivalente del loro peso (30 grammi) in oro.
A maggio 2021 l’opera compie quindi 60 anni.
Per celebrare il suo anniversario, la Casa degli Artisti e la Fondazione Piero Manzoni hanno organizzato uno special project, che avrà luogo da giovedì 13 maggio a domenica 30 maggio 2021.
Tra le iniziative che la Fondazione Piero Manzoni ha promosso per questo anniversario, rientra la collaborazione con Taplab wall covering – azienda toscana, con un forte interesse verso l’arte – per creare una serie di wall covering ad hoc in un progetto dal titolo “8PER / Omaggio a Merda d’artista di Piero Manzoni”.
Per l’occasione sono state disegnate e prodotte otto wall covering molto diverse tra loro, che condividono con la scatoletta lo spirito ironico e leggero che ritroviamo in quelle cose che riescono ad esprimere idee profonde con creatività.
L’allestimento vedrà eccezionalmente esposta la scatoletta originale n°63.
Nell’occasione, la Fondazione Manzoni dona a Casa degli Artisti 180 gadget della Merda d’artista realizzati nel 2013 che saranno a disposizione del pubblico come reward a seguito di una donazione alla Casa.
Mercoledì 26 maggio verrà presentato con un appuntamento in presenza il nuovo libro edito da Carlo Cambi Editore realizzato in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni, interamente dedicato alla Merda d’artista. Il volume, in quattro lingue, ospita quattro saggi a firma di Luca Bochicchio, Flaminio Gualdoni, Rosalia Pasqualino di Marineo e Marco Senaldi.
Eccoci tornati con la nostra rubrica mensile sui ristoranti con le aperture più recenti da provare! Ecco quindi tre ristoranti da provare a maggio a Milano!
Sweetburger
Hamburger sì, ma di qualità! Arriva il burger quadrato con carne bovine lombarda, salse home made e formaggio cheddar!
Dove: Piazza XXVI Maggio 1
A’Riccione Terrazza 12
Il nome già è di per sè una garanzia ma il menù lo conferma. pesce e crudi di mare fanno da padrone nel nuovo ristorante al nono piano del The Brian & Barry Building.
Dove: via Durini 28
Cali
Direttamente dall’America arriva la pizza con l’impasto di cavolfiore fresco, grattugiato, farina di ceci, olio e sale. Tra i gusti margherita, burrata e puntarelle e salmone. Dove? Solo su Glovo! Cali infatti è una ghost kitchen!
La compagnia di voli low cost Wizz Air continua la sua operazione di espansione in Italia: aggiunte nuove rotte e un aereo alla sua base di Bari.
Wizz Air, stilizzato in W!ZZ, la compagnia aerea ungherese a basso costo, ha annunciato in data 6 maggio 2021 le sue operazioni di espansione.
Innanzitutto, l’assegnazione di un aeromobile Airbus A321 alla sua base di Bari e il raddoppio della sua capacità presso l’Aeroporto.
Dal 1 luglio, inoltre, partiranno – proprio dal capoluogo pugliese – otto nuove rotte.
Collegamenti internazionali – come Abu Dhabi, Basilea, Corfù, Londra Luton, Mykonos, Tel Aviv – e nazionali – come Milano Linate e Treviso – arricchiranno il network della compagnia, offrendo ai passeggeri una scelta completa di destinazioni leisure, city break e destinazioni di interesse culturale.
Con l’assegnazione di questo velivolo, la flotta Wizz Air in Italia crescerà fino a 12 aeromobili e l’aggiunta di queste 8 nuove rotte dall’aeroporto di Bari porterà a 179 le rotte operate da WIZZ da 23 aeroporti italiani comprese le rotte aggiunte di recente per Bologna e Pisa da Brindisi.
George Michalopoulos, Chief Commercial Officer di Wizz Air, ha dichiarato: “Sono molto lieto di annunciare la il secondo aereo basato a Bari e il lancio di otto nuove rotte dall’aeroporto di Bari. Con la riapertura dell’Italia siamo felici di poter contribuire stimolando il turismo in Puglia, creando posti di lavoro locali e sostenendo la crescita economica. Siamo lieti di creare nuove opportunità di viaggio entusiasmanti e convenienti verso destinazioni internazionali come Tel Aviv, Abu Dhabi, Londra e Basilea, isole come Corfù e Mykonos, nonché mercati nazionali come Milano Linate e Treviso.”.
Il caldo ormai è arrivato e quale scusa migliore per fare una pausa gustando un ottimo gelato? Ecco tre gelaterie da provare a Milano a maggio!
Zaini Milano
Fino ad oggi si è caratterizzato per la sua proposta di cioccolato fondente, ma ora l’offerta è sempre più ampia! Nei negozi di Viale Piave 17 e Via de Cristoforis 5, si può scegliere un cono o coppetta di Ruby e tutti gli altri ottimi gusti di creme, tutti perfetti per l’abbinamento al cioccolato tra cui: caffè, nocciola, pistacchio e i gusti frutta, tra cui spiccano, sempre per affinità col cioccolato: mango, fragola, lampone, melograno e fico d’india, fino ai perfetti post lunch dal gusto gourmet: limone-rosmarino e lampone-wasabi.
Dove: Viale Piave 17 e Via de Cristoforis 5
[La] Gelateria della Musica
Se siete in cerca della gelateria più buona di Milano e lo chiedete a Google, lui vi risponderà “ma certo la Gelateria della Musica!”. Dischi di vinile alle pareti, frasi e immagini che richiamano il mondo della musica ovunque e tantissimi gusti dai mille colori tra i quali scegliere! Non ci credete? Provate a dare un’occhiata alla loro pagina Instagram!
Dove: Via Lodovico il Moro 3, Via Privata Giuseppe Abamonti 2, Via Cadore 30
Casa Infante
Gelateria del sangue napoletano, ha aperto nel cuore di Milano, in via Torino, proponendo gelati artigianali di qualità con prodotti made in Italy come i Limoni di Sorrento o i frutti di bosco del Trentino ma non rinunciando anche a sapori esotici. Oltre ai gelati potete scegliere anche nell’ampio reparto di pasticceria, magari un babà?
Una nuova ristorazione è in città: si chiama PizzAut ed è una pizzeria a Cassina de’ Pecchi gestita da ragazzi autistici.
PizzAut
Il nuovo locale era già in programma da tempo ma, come molte altre cose, a causa della pandemia è stato rimandato. L’apertura è avvenuta i primi di maggio, anzi con esattezza il primo maggio, festa dei lavoratori, data simbolo scelta appositamente per dimostrare che il lavoro è di tutti e aiuta ad eliminare le differenze.
Il locale è tutto pensato appositamente per non far rumore che non è solo quello acustico ma anche per non farsi notare e non far sentire nessuno a disagio. Tutto, dalle maniglie alle uscite di emergenza, dai tavoli al soffitto insonorizzato.
Il menù invece comprende sia grandi classici sia pizze speciali.
La Triennale di Milano rende omaggio all’architetto milanese Vico Magistretti con una mostra che inizia oggi, 11 maggio 2021, e termina il 12 settembre 2021.
Ludovico “Vico” Magistretti (Milano, 6 ottobre 1920 – Milano, 19 settembre 2006) è stato un designer, architetto e urbanista italiano. La Triennale di Milano, in suo onore, adibisce una mostra retrospettiva che sarà visitabile da oggi, 11 maggio 2021, fino al 12 settembre 2021.
La mostra su Vico Magistretti, curata da Gabriele Neri e realizzata in collaborazione con Fondazione Vico Magistretti, ripercorre il percorso progettuale dell’architetto con disegni, schizzi, modelli, fotografie, prototipi e pezzi originali.
La mostra è suddivisa in sezioni tematiche e presenta per la prima volta l’opera di Vico Magistretti in maniera unitaria, dall’architettura agli allestimenti, dal design al disegno urbano, insieme ai numerosi contatti internazionali.
Inoltre ci sarà un colore predominante: il colore rosso. Magistretti, infatti, lo utilizzava come segno distintivo per molti suoi progetti e la Triennale lo riprenderà, unendo così il rosso antico dei mattoni della vecchia Milano al rosso moderno delle avanguardie.
Sono esposti anche gli omaggi dei designer Konstantin Grcic e Jasper Morrison, allievi di Magistretti al Royal College of Art di Londra.
Per acquistare i biglietti per la mostra clicca qui.
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Una mappa interattiva di Milano con i nomi delle vittime, i luoghi e le vie delle stragi e degli attentati terroristici che hanno segnato la storia della città: nasce così il Museo Diffuso Urbano di Milano.
Museo Diffuso Urbano di Milano
Da piazza Fontana a via Palestro, dall’assassinio del magistrato Emilio Alessandrini a quello del giornalista Walter Tobagi: ogni nome una vita, ogni luogo una storia da conoscere e approfondire con l’ausilio di documenti, fotografie e atti processuali.
La mappa virtuale fa parte del sito Internet “Milano, le stragi e il terrorismo – Museo Diffuso Urbano”, che si propone come “un racconto sugli avvenimenti terroristici che colpirono la città di Milano, segnando la sua popolazione e i suoi luoghi. Un Museo Diffuso dedicato a tutti i caduti per mantenere viva la loro memoria”.
La mappa virtuale, che dà la possibilità di ricostruire la storia di un attentato o di una strage, e di ricordarne le vittime, partendo dal luogo in cui è avvenuto, utilizza la tecnologia del geoportale del Comune di Milano: cliccando sui nomi dei luoghi o delle vittime si apriranno schede, fotografie, documenti o atti processuali, come nel caso di Piazza Fontana, e si potranno leggere le biografie delle vittime.
La giunta della Regione Lombardia ha approvato il provvedimento di sostegno rivolto al mantenimento dell’alloggio in locazione: risorse per 4 milioni.
La giunta della Regione Lombardia ha approvato il provvedimento per il “Sostegno al mantenimento dell’alloggio in locazione sul libero mercato”.
L’iniziativa era stata presentata da Alessandro Mattinzoli, assessore regionale alla Casa e Housing sociale, che ha spiegato come l’obiettivo della misura sia quello di rispondere in modo concreto ai bisogni di nuove fasce di povertà.
Il sostegno, dunque, comprende anche le difficoltà economiche derivate dalla situazione di emergenza sanitaria.
“La nostra attenzione – dichiara Alessandro Mattinzoli – è massima verso quanti, persone e famiglie, sono in condizioni di pesante difficoltà”.
Le risorse, 4 milioni complessivi, sono destinate alle iniziative a sostegno degli inquilini con contratto di locazione a libero mercato che si trovano in emergenza abitativa.
I soggetti destinatari sono “i nuclei famigliari con un indicatore Isee non superiore a 26.000 euro e con un contratto di affitto sul libero mercato da almeno sei mesi. Oltre a ciò ci sarà bisogno di una proroga sulla tempistica relativa agli sfratti”.
Le iniziative di contrasto all’emergenza abitativa devono essere realizzate entro il 31 dicembre 2021.
I 90 enti capofila degli Ambiti del territorio regionale dovranno assegnare i contributi con Bandi o Avvisi pubblici che potranno essere a scadenza o a sportello.
La Regione Lombardia ha annunciato procedure semplificate e accelerate per diventare Operatore socio sanitario.
L’operatore socio-sanitario, abbreviato in OSS, è una figura professionale che opera nel settore – appunto – socio-sanitario, istituito con l'”Accordo tra il Ministero della Sanità, il Ministero per la solidarietà sociale, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano” del 22 febbraio 2001.
Nell’ultimo anno il lavoro dell’Oss è stato considerato, se possibile, ancor più indispensabile.
Anche per questo la regione Lombardia ha annunciato la decisione di rendere le procedure di accesso alla professione più rapide e semplificate.
Nella nota che arriva da Palazzo Lombardia si afferma che “i giovani neodiplomati che hanno concluso il corso di formazione regionale abilitante alla professione di Operatore Socio-Sanitario (Oss) non dovranno più proseguire con ulteriori mille ore di didattica, ma basteranno trecento ore di formazione integrativa. Inoltre, per coloro in possesso dei requisiti necessari, sarà possibile l’accesso diretto all’esame abilitante alla professione di Oss.”.
Approvato in data 10 maggio 2021 il bando “E-state insieme”, che stanzia 10 milioni di euro per iniziative rivolte all’estate dei più giovani.
Il 10 maggio è stato approvato dalla giunta regionale della Lombardia il bando “E-state insieme”, che stanzia 10 milioni di euro a favore di iniziative rivolte ai più giovani per, appunto, l’estate 2021.
Il bando aprirà nei prossimi giorni ed è rivolto ai Comuni e agli Ambiti, che potranno partecipare in forma singola o associata.
“E-state insieme” è rivolto alle iniziative pensate per la fascia di età che va da 0 a 17 anni, per il periodo compreso tra il 21 giugno e il 15 ottobre.
Alessandra Locatelli, assessora alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità afferma al riguardo: “L’emergenza sanitaria ha accentuato le distanze sociali e limitato le relazioni, in particolare nella fascia di popolazione più giovane e ha ridotto, in qualche caso azzerato, le attività preziose svolte dalle associazioni e degli enti territoriali. Per limitare gli impatti negativi dell’isolamento sui minori Regione Lombardia stanzia 10 milioni di euro per promuovere iniziative a livello territoriale utili ad accrescere le opportunità di promozione della socialità e più in generale del benessere fisico, psicologico e sociale dei nostri ragazzi.”
Verrà finanziata una sola proposta per Comune/Ambito in ordine di arrivo e fino ad esaurimento delle risorse per un importo che va da un minimo di 16.800 euro fino a un massimo di 180.000 per i Comuni che presentano un programma che coinvolge più di 350 minori. Nel caso di residui sulle risorse della primalità, le stesse potranno essere destinate a finanziare le domande ammesse ma non finanziabili per esaurimento delle risorse.
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