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lunedì, Agosto 18, 2025
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Weekend con Mendelssohn al Teatro lirico: come ottenere i biglietti scontati

Principale LAFIL orchestra
Principale LAFIL orchestra

LaFIL “Progetto Mendelssohn”

Prosegue il “Progetto Mendelssohn” di LaFil, Filarmonica di Milano, dedicato alla musica di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Dopo i concerti del 5 e 6 marzo, nel mese di aprile sono in calendario altri due appuntamenti.

Sabato 23 aprile, alle ore 20:00, l’Ottetto in mi bemolle maggiore e la Sinfonia per archi n.11 in fa maggiore, con Carlo Maria Parazzoli, primo violino concertatore.

Domenica 24 aprile, alle ore 18:00, Le Ebridi, Il Concerto per violino e orchestra in mi minore e la Sinfonia n.4 in la maggiore “Italiana”. Daniel Lozakovich violino e Felix Mildenberger direttore.

Per l’intero progetto sono attive le seguenti promozioni

Usando il codice LIRICO15 si potranno avere biglietti scontati del 15%. Selezionando “Promo Lirico” ed inserendo il codice LIRICO15 prima di scegliere il posto a sedere.

Promozione Under 30. È in vendita il biglietto unico a 10 € per tutti gli under 30, acquistabile presso la biglietteria del Teatro Lirico Giorgio Gaber.

Promozione studenti. Usando il codice LIRICO30 per i biglietti scontati del 30%. Selezionando “Promo Studenti” ed inserendo il codice LIRICO30 prima di scegliere il posto a sedere.

Alla biglietteria del Teatro Lirico Giorgio Gaber occorrerà mostrare il proprio tesserino/badge universitario.

 

Biglietti disponibili qui.

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Moulin Rouge – All’ombra della Tour Eiffel tra Chanson e Mélodie al Castello Sforzesco

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Moulin Rouge – All’ombra della Tour Eiffel tra Chanson e Mélodie

Sabato 23 Aprile, alle ore 21:00, prossimo appuntamento per il cartellone TheClassicalExperience di Milano Classica alla Sala Viscontea del Castello Sforzesco.

L’Orchestra Milano Classica e il soprano Gabriella Locatelli Serio, sono gli interpreti di Moulin Rouge – All’ombra della Tour Eiffel tra Chanson e Mélodie.

Moulin Rouge è un percorso musicale che evoca l’atmosfera dei salotti di inizio ‘900, tra brani classici e moderni di autori rappresentativi della musica francese del secolo scorso.

Una carrellata attraverso la melodia della “Ville Lumière”, dal geometrismo raffinato di Ravel, alla sensualità di Satie, a Les feuilles mortes di Kosma, fino alla Vie en rose di Edith Piaf e al tango di Roxanne di Sting.

Biglietti disponibili qui.

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LIGABUE in concerto all’Arena di Verona. Biglietti Online!

ligabue arena di verona
ligabue arena di verona

Ligabue torna all’Arena di Verona nove anni dopo l’ultima volta

A 9 anni di distanza dal suo ultimo concerto all’Arena di Verona, il 27, 29 e 30 settembre LUCIANO LIGABUE torna live in uno dei luoghi simbolo della musica italiana.

Le date in programma
27, 29 e 30 settembre 2022 Verona, Arena

ligabue nuovo singoloBIGLIETTI ONLINE

Attenzione! La disponibilità dei biglietti è limitata

Cresce intanto l’attesa per “30 ANNI IN UN (NUOVO) GIORNO”, l’evento in data unica che il 4 giugno inaugurerà la RCF ARENA DI REGGIO EMILIA (Campovolo)

“30 ANNI IN UN (NUOVO) GIORNO”, evento già da tempo sold out con oltre 100.000 biglietti venduti, inaugurerà questo spazio totalmente nuovo e creato rigorosamente ad hoc per la musica con una pendenza del 5% per garantire una visuale e un’acustica ottimali.

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FRED DE PALMA al Fabrique Milano il 22 Settembre. Biglietti Online

fred de palma
fred de palma

Un altro importante traguardo per Fred De Palma: dopo 21 dischi di Platino e 3 dischi d’Oro in Italia e 5 dischi di Platino in Spagna, anche “UNICO”, il suo ultimo album raggiunge la certificazione ORO.

Le date:
5 maggio 2022 Milano, Fabrique – Posticipato al 22 settembre 2022
7 maggio 2022 Roma, Sin Studio – Posticipato al 25 settembre 2022, Teatro Centrale

fred de palma biglietti online BIGLIETTI FRED DE PALMA

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Salita in Torre Branca, Aperitivo e Degustazione Vino il 27 Aprile

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MERCOLEDI’ 27 APRILE 2022


SALITA IN TORRE BRANCA & APERITIVO JUST CAVALLI

NB:  L’EVENTO IN CASO DI MALTEMPO VERRA’ SVOLTO NELLA PARTE COPERTA DELLA STRUTTURA JUST CAVALLI MILANO.

Una salita guidata al calar del sole, all’ora del tramonto, quando la città si accende pian piano tra le luci della sera. è ora di salire sulla Torre più milanese che c’è, la Torre Branca, a quasi 100 metri di altezza!

TORRE BRANCA APRIRA’ DALLE ORE 20.00 ALLE ORE 00.00
( ULTIMA SALITA)

A seguire, Just Cavalli Milano continuerà a conquistare la città con eventi esclusivi di ogni tipo e sapore. Il locale più elegante della città, all’ombra della Torre Branca proporrà un aperitivo raffinato NEL GARDEN con degustazione di Vino offerta.


+39 02 84106534

just cavalli milano capodanno


Degustazione offerta di vino oltre al classico aperitivo caldo e freddo con Dj Set a seguire.

halloween JUST CAVALLI MLANO

 


PROMO #MILANOEVENTS :

Ingresso 15€ su prenotazione obbligatoria
con 1 drink + FOOD APERITIF  + 1 degustazione Vino OFFERTA +
+ 1 biglietto gratuito per salire sulla Torre Branca e ammirare lo Skyline milanese ad oltre 100 metri di altezza…

( APERITIVO FINO ALLE ORE 22.00, POSSIBILITA’ DI SALIRE IN TORRE FINO ALLE ORE 24.00)

Prenotazione obbligatoria !

La serata danzante proseguirà con il Dj set fino a tarda notte

 

MODALITA’ DI PRENOTAZIONE:

Entrata Dalle 19.45 alle 01.00
Ingresso Promo 15€

Possibilità di tavolo d’appoggio gratuito per gruppi

scrivendoci:

+39 02 84106534

La Direzione si riserva la selezione all’ingresso.

RSVP

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Sesto San Giovanni dedica a Gino Strada la piazza di fronte all’Ospedale

E morto Gino Strada il fondatore di Emergency
E morto Gino Strada il fondatore di Emergency

Sarà intitolata a Gino Strada la piazzetta di fronte all’Ospedale di Sesto San Giovanni, in viale Matteotti. Lo ha deciso la Giunta comunale dopo l’approvazione all’unanimità della proposta da parte della Commissione consultiva per la toponomastica.

Per avviare le procedure di intitolazione di piazze, strade o edifici devono di solito trascorrere almeno 10 anni dalla morte di un persona, ma in questo caso è stata concessa una proroga. Sul piazzale verrà posta la targa «Gino Strada – medico e uomo di pace (Sesto San Giovanni, 21 aprile 1948 – Rouen, 13 agosto 2021)» a ricordo del chirurgo sestese, fondatore di Emergency, scomparso il 13 agosto del 2021 a 73 anni, che ha deciso di dedicare la sua vita all’assistenza dei feriti di guerra.

La nascita di EMERGENCY

Nel 1994, l’esperienza accumulata negli anni con la Croce Rossa spinge Gino Strada, insieme alla prima moglie Teresa Sarti e alcuni colleghi e amici, a fondare EMERGENCY, Associazione indipendente e neutrale nata per portare cure medico-chirurgiche di elevata qualità e gratuite alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà.

Il primo progetto di EMERGENCY, che vede Gino Strada in prima linea, è in Ruanda durante il genocidio. Poi la Cambogia, Paese in cui resta per alcuni anni.

Nel 1998 parte per l’Afghanistan: raggiunge via terra il nord del Paese dove, l’anno dopo, EMERGENCY apre il primo progetto nel Paese, un Centro chirurgico per vittime di guerra ad Anabah, nella Valle del Panshir.

Gino Strada rimane in Afghanistan per circa 7 anni, operando migliaia di vittime di guerra e di mine antiuomo e contribuendo all’apertura di altri progetti nel Paese.

Oggi EMERGENCY è presente in Afghanistan con 3 ospedali, un Centro di maternità e una rete di 44 Posti di primo soccorso.

Dal 2005 inizia a lavorare per l’apertura del Centro Salam di cardiochirurgia, in Sudan, il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa. Nel 2014 si reca in Sierra Leone, dove EMERGENCY è presente dal 2001, per l’emergenza Ebola.

EMERGENCY ha curato oltre 11 milioni di persone. L’utilizzo dei fondi e la ripartizione delle spese nei progetti sono da sempre resi pubblici nel Bilancio di EMERGENCY e nel Report di sostenibilità.

 

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Car sharing, scoperto un giro di 220 falsi account

enjoy servizi car sharing milano
enjoy servizi car sharing milano

Si chiude, dopo due anni di indagine, con 80 capi di imputazione e 70 soggetti indagati per truffa e sostituzione di persona, l’indagine del Nucleo Crimini Informatici e Telematici della Polizia locale di Milano che ha portato alla luce un giro di falsi account per il noleggio delle auto in car sharing della flotta Enjoy.

Car sharing, scoperto un giro di 220 falsi account

L’indagine è partita nella notte di Capodanno del 2020, quando gli agenti della Polizia locale sono intervenuti per effettuare i rilievi di un incidente stradale, non grave, nel quale era coinvolta una Fiat 500 della flotta Enjoy che aveva urtato alcuni veicoli in sosta.
Il conducente e i passeggeri della Fiat 500 si erano dati alla fuga abbandonando il veicolo e per questo gli agenti avevano avviato alcuni accertamenti, a seguito dei quali era emerso che l’account utilizzato per il noleggio era stato creato utilizzando dati anagrafici di un soggetto totalmente all’oscuro dei fatti.
Con la collaborazione dell’ufficio Security di Eni, è stato possibile, per il Nucleo Crimini Informatici, estendere l’indagine e risalire a un cittadino italiano di origine nordafricana, B.S., residente proprio nella zona in cui era avvenuto il sinistro.
B.S., sfruttando le proprie conoscenze informatiche, aveva generato e gestito circa 220 account del servizio di car sharing.

La frode smascherata dalla Polizia locale era così congegnata.
Le patenti di guida necessarie per attivare l’account venivano reperite su internet: capita che, specie sui social network, siano pubblicate foto di patente di guida (è bene fare molta attenzione!). L’’utenza telefonica per ricevere il PIN, pure necessario per attivare il car sharing account, era fornito a B.S. da suoi conoscenti o riconducibile a numeri falsi. Le carte di credito per il pagamento del noleggio erano “carte di pagamento virtuali” associate alla “carta fisica” di B.S.

Diversi soggetti coinvolti sono risultati minori di 18 anni e, quindi, sprovvisti di patente di guida.

Nel corso dell’indagine è emerso che anche l’Unità Procedure Sanzionatorie della Polizia Locale aveva sviluppato una parallela attività, a seguito di una serie di ricorsi a sanzioni amministrative notificate a soggetti che avevano potuto dimostrare di non essere conducenti e/o responsabili del noleggio al momento dell’accertamento della violazione.

Il fenomeno criminale smascherato è particolarmente pericoloso poiché le autovetture condotte da soggetti non immediatamente identificabili, potevano essere utilizzate sia per commettere delitti sia da persone sprovviste della patente di guida e magari di minore età.

In seguito all’attività investigativa Eni ha modificato le modalità di attivazione dell’account per l’utilizzo della propria flotta di car sharing.

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“L’heure exquise” con Alessandra Ferri e Lui Thomas Whitehead

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L’heure exquise, al Piccolo Teatro

Da mercoledì 20 a venerdì 22 aprile 2022, al Piccolo Teatro, “L’heure exquise”, Variazioni su un tema di Samuel Beckett (Oh, les beaux jours), una pièce del coreografo e regista Maurice Béjart.

In questo spettacolo, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera, interpretando l’anziana ballerina Winnie che vive in triste solitudine i ricordi dei bei giorni felici. Winnie è un altro tra i grandi personaggi al femminile impersonato dalla Ferri, dopo Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri; al suo fianco Lui Thomas Whitehead, nei panni del suo ex-partner Willy. Alla fine, Winnie sarà sommersa, non da una collina di sabbia (come nel dramma di Beckett), ma da una montagna di scarpette da danza.

Spesso i musicisti scrivono variazioni su temi di altri grandi compositori; Béjart ha creato una variazione fedele allo spirito di un altro grande, Samuel Beckett, in un contesto di creatività astratta e coreografica. Le musiche sono di Webern, Mahler e Mozart, mentre pochi testi, sono le parole che la ballerina pronuncia nel momento della danza o del riposo.

 

Biglietti disponibili qui.

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Quando toglieremo le mascherine al chiuso?

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Quando si tolgono le mascherine al chiuso?

Complice l’aumento dei contagi che si sta registrando negli ultimi giorni, e la lenta discesa della curva della pandemia, potrebbe esserci un ripensamento circa l’abbandono delle mascherine nei luoghi al chiuso.

Da diversi giorni gli esperti si dividono tra chi chiede al governo di confermare la roadmap già individuata, con il 1° maggio cerchiato in rosso per l’addio alla mascherina, e chi preme sul freno e invita a riflettere.

Come ha dichiarato lo stesso Ministro Speranza, le mascherine sono ancora essenziali ed ha rimandato ogni decisione definitiva dopo Pasqua.

Gran parte del mondo scientifico si è espresso sfavorevolmente, avvertendo che l’eliminazione della restrizione potrebbe portare a nuovi picchi di contagi tra giugno e luglio.

Dunque, il via libera arriverà se la curva epidemiologica lo consentirà. Se, dunque, dovesse proseguire l’aumento dei contagi e, contemporaneamente, si producesse una pressione troppo gravosa sugli ospedali, l’esecutivo potrebbe ripensarci.

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Visita alla casa natale di Donizetti

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Visita alla casa natale di Donizetti

“La mia nascita fu più segreta però, poiché naqui (sic) sotto terra in Borgo Canale. Scendevasi per una scala di cantina ov’ombra di luce non mai penetrò. E siccome gufo presi il mio volo…” si legge in una lapide di marmo nella casa natale di Gaetano Donizetti.

La casa natale di Donizetti, decretata monumento nazionale, si trova a Bergamo, in Borgo Canale, dove a quei tempi gli edifici erano alquanto fatiscenti e poveri.

Nelle due giornate di sabato 23 aprile e sabato 30 aprile 2022, sarà possibile visitare la casa di Donizetti grazie al progetto “Impronte Sonore“, attraverso un viaggio sonoro nei luoghi in cui nacque uno dei più importanti compositori di tutti i tempi.

Attraverso una registrazione con microfono binaurale è stata creata una narrazione olofonica coinvolgente, capace di rievocare la quotidianità di un’umile famiglia dell’Ottocento ed immergendo l’ascoltatore in ambientazioni sonore tridimensionali.

La visita prevede l’accesso ai diversi ambienti d’interesse storico dell’edificio in modo tale da restituire una panoramica sulla vita del compositore bergamasco con accenni alle vicende legate al suo maestro Mayr e al teatro.

Info e prenotazioni a:

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Palio dell’Agnolotto: sfida solidale tra ristoranti dell’Oltrepò Pavese

agnolotti al brasato
agnolotti al brasato

Palio dell’Agnolotto 2022

Alla Tenuta Cordero San Giorgio di Santa Giuletta (Pavia), si terrà, domenica 24 aprile 2022, la 4° edizione del Palio dell’Agnolotto.

Si tratta di una sfida solidale organizzata in collaborazione con la Onlus Chicco per Emdibir, impegnata da diversi anni nel sostegno allo sviluppo rurale ed educativo di una comunità a Emdibir, zona molto arida e povera nel cuore dell’Etiopia.

Come da tradizione, l’evento prevede la preparazione del piatto tipico d’Oltrepò Pavese, gli agnolotti.

Si sfideranno i ristoranti di zona per la preparazione della celebre pasta ripiena di brasato.

A giudicare i piatti ci sarà una platea di esperti ed una giuria costituita da coloro che hanno piacere di prendere parte alla degustazione.

L’intero ricavato della serata e dell’asta, sarà devoluto in beneficienza a favore del progetto di sviluppo agricolo che sostiene la comunità etiope, gestito dalla Onlus Chicco per Embdibir.

Il Palio dell’Agnolotto 2022 ha inizio alle 17.00 di domenica 24 aprile, ed i posti disponibili sono 150, previa prenotazione telefonando al numero 335 7667530.

Il costo è di 30 euro per gli adulti e 10 euro per i bambini (fino 14 anni).

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“Avremo ancora l’occasione di ballare insieme” con la coppia Deflorian/Tagliarini alla Triennale Milano Teatro

triennale avremo ancora loccasione di ballare insieme
triennale avremo ancora loccasione di ballare insieme

Avremo ancora l’occasione di ballare insieme

Dal 20 al 23 aprile 2022 ore 19:30, Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, autori e performer tra i più brillanti del panorama italiano contemporaneo, mettono in scena un lavoro liberamente ispirato a “Ginger e Fred” di Federico Fellini: “Avremo ancora l’occasione di ballare insieme”.

Nel film, una coppia di anziani ballerini (Giulietta Masina e Marcello Mastroianni), si incontra su una tv privata per uno show natalizio all’insegna di una triste “operazione nostalgia”.

Il titolo dello spettacolo però, rovescia le parole alla fine del film “Non credo che avremo ancora l’occasione di ballare insieme” ed è una riflessione sul dialogo di coppia per procedere insieme e generare nuove azioni, oltre che una performance corale dedicata agli artisti, alla loro determinazione a giocare e a essere altro.

 

Biglietti disponibili qui.

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Il trombettista Emilio Soana chiude il Jazz Bar da Eataly Smeraldo

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La tromba di Emilio Soana racconta il be bob sul palco di Eataly

Jazz Bar allo Smeraldo chiude la stagione in grande stile: mercoledì 20 aprile ore 18:30 torna sul palco di Eataly la straordinaria tromba di Emilio Soana, per l’occasione accompagnato da un valido trio: Carlo Uboldi piano, Roberto Piccolo contrabbasso, Marco Castiglioni batteria.

Tema conduttore del concerto è il ruolo della tromba nell’ambito del be bop, la corrente del jazz che si sviluppò a New York a partire dagli anni ‘40, che caratterizzerà tutta la beat generation degli anni ‘60.

In contrapposizione al precedente swing, suonato da big band con rigide parti scritte, il be bop è suonato da piccole formazioni, improntato a una maggiore libertà espressiva e caratterizzato da un ritmo veloce.

Emilio Soana suona nella Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra e collabora con altre importanti big band internazionali. Ha suonato con importanti jazzisti del calibro di Gerry Mulligan, Art Farmer, Francis Boland, Harry Edison, Kenny Barron e altri musicisti italiani.

 

Info e prenotazioni al numero: 347 325 5558.

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Vinicio Capossela al Teatro Lirico con il “Bestiario d’amore”

Vinicio Capossela Bestiario 2021 1980x1020
Vinicio Capossela Bestiario 2021 1980x1020

Concerto di Vinicio Capossela

Mercoledì 20 aprile 2022 ore 21:00 il Teatro lirico è la sede del concerto di Vinicio CaposselaBestiario d’amore”, ispirato all’omonima opera letteraria scritta nel XIII secolo del letterato francese Richard de Fournival.

Il testo letterario un trattato sulla fenomenologia dell’amore, mediante similitudini zoologiche, allegorie e paragoni tra i comportamenti amorosi e gli animali (reali o fantastici), prendendo come spunto l’amore non corrisposto dell’autore per una donna.

Il concerto di Capossela parte dai brani di ambientazione trobadorica dell’ultimo CD Bestiario d’amore, un’opera di grande originalità ed irresistibile ironia con la quale il musicista si diverte a giocare, trasformando il bestiario letterario in un poema musicale.

l discorso musicale si allarga poi in un percorso narrativo che attinge alla sua vasta discografia, per esplorare le differenti forme dell’amore.

 

Biglietti disponibili qui.

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MILANO SEGRETA : posti nascosti e curiosi per una visita insolita

villa invernizzi compressed
villa invernizzi compressed

Esiste una Milano segreta. Si trova dietro il portone di un palazzo nobiliare, nelle vie più defilate, appena fuori dal centro. Oppure, proprio sotto i tuoi occhi, nascosta all’ombra dei monumenti più famosi. Scoprila in questo itinerario tra luoghi curiosi, insoliti e ricchi di mistero. Perché, quando pensi di conoscere tutto, Milano ti sa stupire ancora.

Villa Necchi Campiglio e la prima piscina privata di Milano

Nella Milano tra le due guerre, il bel mondo si dava appuntamento (e faceva festa) a casa di Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio: Villa Necchi Campiglio, oggi una delle più belle case-museo della Milano segreta. Nel cuore del Quadrilatero del Silenzio, vicino alla fermata della metropolitana Palestro (M1), la dimora, progettata nei primi anni Trenta Pietro Portaluppi, fece notizia per la presenza di una piscina privata nel giardino: era la prima in città, dopo quella comunale, segno di un nuovo modo di vivere il tempo libero.

Fai come i primi ospiti, fermati al bistrot e goditi un caffè a bordo piscina. Poi, lasciati sorprendere dalle tecnologie d’avanguardia adottate all’epoca dall’architetto – citofoni interni, porte blindate scorrevoli e un virtuoso sistema per il recupero e il riciclo dell’acqua per la piscina, l’irrigazione del giardino e l’impianto di riscaldamento – e dalla ricca collezione d’arte che impreziosisce gli interni della villa.

La “Ca’ de l’Oreggia”

Attenzione a raccontare un segreto: anche i muri hanno le orecchie. E a Milano mai detto potrebbe essere più vero. Appena fuori da Villa Necchi Campiglio, in via Serbelloni 10, accanto al portone di Palazzo Sola Busca, noterai un orecchio sporgere dal muro. Si tratta di un citofono in bronzo (uno dei primissimi a Milano) realizzato da Adolfo Wildt negli anni Trenta, dalla forma così particolare che valse al palazzo il soprannome di “Ca’ de l’Oreggia”.

I fenicotteri rosa di Villa Invernizzi

Se lungo la strada verso Villa Necchi Campiglio hai notato alcune persone intente a sbirciare tra le siepi che nascondono la facciata di Villa Invernizzi, fermati e tieniti pronto a scattare una foto: nel giardino privato, attorno a un laghetto, vive una colonia di fenicotteri rosa.

La Casa del rabbino  

Mattoncini rossi, lunghe e strette finestre, un bovindo e tre frontoni a punta. Alcuni la chiamano “l’olandese” per lo stile dell’architettura che ricorda quella tipica nordeuropea. In realtà, l’abitazione in via Carlo Poerio 35 è una delle sedici case 770 costruite identiche in diverse città del mondo dalla comunità ebraica ortodossa dei Lubavitcher. Questa di Milano è l’unica presente in Europa.

Via Lincoln, la “Burano” di Milano

Basta poco più di un chilometro per passare dal Quartiere del Silenzio a quello Arcobaleno. Un altro posto da vedere della Milano segreta. Ti troverai davanti a villette a schiera basse, con balconcini, palme e giardini privati. Ma, soprattutto, a facciate dalle tinte sgargianti. Si tratta di Via Lincoln, una strada privata di soli pochi metri, ma così colorata da essere conosciuta come la “Burano milanese”.

Fai un giro nei dintorni, tra locali e ristoranti per la sera. In Corso XXII Marzo troverai il mercato del Suffragio e il murale dedicato a Sant’Ambrogio apicoltore, una delle ultime opere di street art realizzate a Milano, omaggio alla laboriosità e resilienza dei suoi cittadini.

La Statua della Libertà in piazza Duomo

A volte i segreti meglio nascosti si trovano proprio davanti ai tuoi occhi. Cammina fino in centro e prova ad osservare con attenzione il Duomo, soffermandoti sulle statue che decorano la facciata. Sul lato sinistro del portone centrale, ce n’è una che assomiglia molto alla Statua della Libertà. É la Legge Nuova di Camillo Pacetti, realizzata nel 1810, e si dice che ispirò Frédéric Auguste Bartholdi, autore della più nota scultura-icona di New York.

La Casa degli Omenoni 

Sapevi che i Barbari vivono a 500 metri dal Duomo e dal Teatro alla Scala? Per la precisione, sono otto giganti e campeggiano sulla facciata di Palazzo Leoni-Calchi, via degli Omenoni numero 3, un altro gioiello della Milano nascosta.

Queste imponenti sculture maschili rappresentano le stirpi dei barbari sconfitti – Svevo, Quado, Adiabene, Parto, Sarmata e Marcomanno – e sono ispirate a quelle della Roma antica. Alcuni vedono delle somiglianze con i “Prigioni” di Michelangelo, forse non a torto: l’aretino Leone Leoni, proprietario del palazzo e promotore della sua ristrutturazione, fu scultore della Zecca di Milano nel 1542 e grande appassionato d’arte. Parte della sua collezione, che comprendeva per esempio il Codice Atlantico di Leonardo, è oggi raccolta nella Pinacoteca Ambrosiana.

La Chiesa di San Bernardino alle Ossa

Incamminati verso via Larga, fino a raggiungere piazza Santo Stefano, e armati di coraggio: d’altronde, stai per attraversare la “Stretta dei morti“, oggi Vicolo di San Bernardino. Fai ancora in tempo a tornare sui tuoi passi. Altrimenti, varca il portone della chiesa di San Bernardino alle Ossa e scendi nell’Ossario. Nel piccolo ambiente avvolto nella penombra, teschi, vertebre, femori e ulne rivestono interamente le pareti e incorniciano stipiti e colonne.

Prova a tornare qui il 2 novembre. Si dice che nel giorno dei morti una bambina, le cui ossa si trovano presso l’altare, torni in vita per trascinare gli altri scheletri in una danza macabra.

I misteri di Palazzo Acerbi

Se il diavolo veste Prada, sicuramente ha casa a Milano. Uscito da San Bernardino alle Ossa, bussa alla porta di Palazzo Acerbi, in corso di Porta Romana 3 (M3 – Missori), chissà mai che tu possa incontrarlo ancora. Le cronache del 1630 raccontano infatti che qui abitasse il demonio in persona, l’aristocratico Ludovico Acerbi. L’uomo era solito spostarsi a bordo di una carrozza trainata da cavalli neri e si ostinava a organizzare feste e balli, nonostante tra le strade di Milano imperversasse la peste. Che sembrava colpire proprio tutti, tranne lui e i suoi invitati. Evidenti indizi di una presenza demoniaca…

Tra le altre stranezze di Palazzo Acerbi, una palla di cannone incastonata sulla facciata. Risale alle battaglie delle gloriose cinque Giornate di Milano, del 1848.

La colonna del diavolo 

C’è un altro posto a Milano in cui il diavolo ha lasciato lo zampino. Fuori dalla Basilica di Sant’Ambrogio (M2 – Sant’Ambrogio), una colonna in pietra mozzata ha due fori ben visibili. Secondo la leggenda furono proprio le corna di Lucifero, scaraventato a terra nella lotta con Sant’Ambrogio, a causarli. Odore di zolfo e rumori sinistri: se ti avvicini ai buchi, potrai sentire il richiamo dell’Inferno. O almeno, così si dice. Hai il coraggio di provare?

Il cortile segreto di Corso Magenta

Risali piazza Sant’Ambrogio in direzione Castello Sforzesco, per un altro posto curioso lungo Corso Magenta. A discapito del nome, piuttosto comune, Casa Rossi ha ben poco di convenzionale. Te ne accorgerai varcando il suo ingresso al civico 12. Posizionati al centro del cortile interno (è accessibile al pubblico) e alza lo sguardo: l’architettura di cinque piani, disegnata da pilastri, capitelli e finestre, incornicia una porzione di cielo azzurro in un perfetto ottagono. La foto giusta da postare sui social. A soli 10 minuti a piedi, potrai raggiungere la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e il Cenacolo Vinciano.

La Vigna di Leonardo

A proposito di posti da visitare a due passi da uno dei capolavori del genio da Vinci più famosi al mondo, ecco Casa degli Atellani con la Vigna di Leonardo. Nascosta dietro al portone dell’unico edificio in stile Rinascimentale in Corso Magenta, al numero 65, si scopre una casa museo con tanto di giardino, che fino a qualche anno fa era uno dei segreti meglio custoditi di Milano.

Visita la sala dello Zodiaco, lo studio di Ettore Conti, lo Scalone monumentale del Portaluppi e la sale con i ritratti del Luini. Poi, affacciati sul giardino delle delizie: proprio qui, in occasione di Expo 2015, è stata ripiantata, nella collocazione originaria, la vigna che Ludovico il Moro donò a Leonardo in segno di ringraziamento per gli anni di lavoro presso il Ducato.

Gli igloo del quartiere Maggiolina

Le case igloo progettate dall’ingegnere Mario Cavallè sono uno degli esperimenti residenziali più curiosi di Milano. Si trovano in via Lepanto, nel quartiere della Maggiolina (M5 Marche o Istria), e furono costruite nel dopoguerra come unità abitative provvisorie, per ospitare le famiglie sfollate dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Oggi, solo due case hanno mantenuto l’impianto originale, ma continuano ad attirare curiosi e instagrammer a caccia di posti da scoprire della Milano segreta.

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BOSCO VERTICALE E IL QUARTIERE ISOLA : ecco cosa visitare

milano bosco verticale
milano bosco verticale

Accanto al Bosco Verticale, grattacielo pioniere del rinnovamento green grazie alla foresta che si sviluppa sui balconi, convivono le torri avveniristiche che hanno cambiato lo skyline e le piazze dove fermarsi a chiacchierare seduti a un tavolino. Chi si racconta un viaggio o di come sistemare la bici, chi dell’ultimo chef scoperto o chi lavora al concept di una campagna pubblicitaria. Al quartiere Isola si passeggia lungo strade come via Borsieri tra circoli, kebab, trattorie, ristoranti, che illuminano la nightlife milanese. Tra un concerto al Blue Note e un cocktail, dalla Casa della Memoria alla chiesa di Santa Maria alla Fontana, fino al mercato coperto, la vita scorre tra tradizione e modernità, godendosi la vita di quartiere e abbracciando il cambiamento.

E’ possibile abitare in una foresta in centro città? Grazie al Bosco Verticale sì. Questo grattacielo, che ha vinto numerosi premi come “grattacielo più bello del mondo” e come esempio di sostenibilità e design, si staglia ai confini del quartiere Isola con i suoi due edifici di 18 e 26 piani.

Le facciate sono coperte da 800 alberi, 15mila piante e 5mila arbusti, che equivalgono a 30.000 metri quadrati di bosco: uno spettacolo unico, che con il cambiare delle stagioni regala colori sempre nuovi. Per questo è uno dei palazzi più instagrammati della città.

Casa della Memoria: guardiamo al passato per immaginare il futuro

Alle spalle del Bosco Verticale sorge un edificio che parla a chiunque gli si avvicini: è la Casa della Memoria, un edificio in mattoni rossi nato per il 70° anniversario della Liberazione. E’ uno spazio pubblico dedicato ai valori di libertà e democrazia ed è un monumento in omaggio a chi ha lottato contro il nazifascismo, alle vittime del terrorismo e delle stragi del secondo ‘900.

Le facciate realizzate in mattoni di diversi colori ci parlano: diciannove quadrati accolgono immagini storiche e ritratti. Raccontano eventi determinanti della storia della Liberazione e volti tratti da fotografie scattate in momenti salienti della storia di Milano.

All’interno, spazi dedicati ad eventi e all’archivio della memoria.

Tip dei local: entra e ammira la grande scala a vite gialla che unisce i livelli. Uno scatto perfetto per i social!

Chiesa di Santa Maria alla Fontana: acqua miracolosa in uno scrigno variopinto

Sono tanti i luoghi di Milano in cui si racconta di miracoli, e uno di questi è proprio all’Isola. Qui sorge il santuario di Santa Maria alla Fontana, costruito per custodire una fonte di acqua miracolosa.

Fin dal XII secolo qui sorge una chiesa molto amata dai fedeli, meta di pellegrinaggi per curare artriti e artrosi bagnandosi all’acqua che zampilla da 11 fontanelle. Secondo tradizione, fu il governatore di Milano a far costruire la chiesa nel 1507 dopo essere stato guarito miracolosamente da una malattia agli occhi.

Ancora oggi ciò che più stupisce è la bellezza del portico che sorge sopra le fontane: un tripudio di affreschi colorati, con santi e angeli che guardano dall’alto chi si bagna nell’acqua miracolosa.

Il nuovo mercato coperto: gusto del vivere a portata di quartiere

In Piazzale Lagosta c’è un nuovo posto dove sedersi, chiacchierare e mangiare qualcosa di sfizioso: è il Mercato Isola. Tutti i giorni, dalle 9:00 alle 24:00, le dieci botteghe dello storico mercato di quartiere diventano luogo dove comprare carni, salumi, formaggi, pasta, pesce, dolci e tanto altro, ma anche dove farseli cucinare per gustarli nei dehor.

Dalla storica macelleria aperta da decenni al panettiere, dal banco della frutta alla bottega che propone piatti che mixano ingredienti caraibici e sapori orientali, dalle birre artigianali ai vini naturali, passando per prodotti artigianali italiani e pesce fresco pronto per essere gustato, ce n’è per tutti i gusti. C’è persino la macelleria che vende carni da tutto il mondo, comprese quelle di zebra o di canguro.

E c’è anche l’attenzione agli altri: una gelateria artigianale con pasticceria guidata da Viviana Varese, chef 1 stella Michelin. La bottega è gestita da una squadra tutta al femminile, assemblata grazie alla collaborazione con CADMI, Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate, a cui verrà donato 1 euro per ogni chilogrammo di gelato venduto.

La sostenibilità che caratterizza l’Isola è essenziale anche qui: il mercato è completamente plastic-free.

Un posto ideale per gustare insieme tradizione ed innovazione nel cuore del quartiere.

Esplora il quartiere tra tradizione e contemporaneità

Ti consigliamo di fare una passeggiata tra le strade del quartiere Isola, per vivere l’atmosfera della tradizione della vecchia Milano. Botteghe, circoli, locali storici si susseguono lungo le strade, ma se alzi lo sguardo puoi vedere i grattacieli che sorgono lì accanto.

Tradizione e contemporaneità si uniscono per portare tutti verso un ritmo più slow e sostenibile.

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Pasqua e Pasquetta a Milano, ecco cosa fare e tutti i Musei aperti

riapertura musei e siti archeologici franceschini

 

  • Alla Pinacoteca di Brera, domenica pomeriggio alle 17:30 puoi partecipare a Brera e i suoi capolavori family edition, una visita guidata per tutta la famiglia dove anche i più piccoli saranno coinvolti nella scoperta dei capolavori della Pinacoteca, con uno sguardo attento ai particolari, ai personaggi e alle curiosità.
  • Sempre domenica alle 17:30 sali sulle terrazze del Duomo di Milano con la visita guidata Passeggiata tra le guglie, un percorso di un’ora per viaggiare attraverso la storia e allenare lo sguardo all’infinita ed eterna bellezza. Tra frutta, verdura, pugili e santi, tutti nati dalle mani degli scalpellini nel marmo della cattedrale.
  • Il Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci organizza per tutto il weekend laboratori su diversi temi: dallo spazio a Leonardo da Vinci, fino ai colori e il mondo digitale. E poi come lasciarsi sfuggire l’attività su come preparare il gelato e le uova, dalla decorazione… all’assaggio.
  • A Pasquetta il MUBA – Museo dei bambini propone il laboratorio Natura per i bambini dai 3 ai 7 anni, mentre Pirelli HangarBicocca organizza il Family Lab gratuito alle ore 16:00 Il nostro grande quadro polimaterico (dai 4 ai 7 anni), dedicato alle tele de I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer. Che cosa ha utilizzato per realizzarle? Adulti e bambini lo scopriranno insieme agli Arts Tutors, per poi creare un grande quadro di famiglia con semi, sabbie colorate e tanti altri materiali.
  • Sempre a Pasquetta, alla BAM – Biblioteca degli Alberi non perdere una intera giornata con picnic, mercatini a km 0 e laboratori per bambini con la collaborazione di Campagna Amica, e lanciati nella prima grande caccia al tesoro in simultanea in tutta Italia in tutte le realtà connesse dei Grandi Giardini Italiani.

Musei aperti a Pasqua e Pasquetta

Gita di Pasquetta: i fuoriporta a poche ore da Milano

Per i milanesi è tradizione fare una gita fuoriporta il giorno di Pasquetta. Vicino alla città ci sono tantissime possibilità per godersi una giornata all’aperto tra natura e cultura.

 

Da qualche anno una delle attività preferite per trascorrere una giornata all’aria aperta è visitare un campo you-pick di tulipani. Le grandi distese multicolori di questi fiori non sono più solo nei Paesi Bassi: intorno a Milano puoi trovare diversi campi dove creare i tuoi bouquet.
Abbiamo raccolto per te gli indirizzi dove trascorrere qualche ora di divertimento: buona raccolta!

Vicino a Milano si trova uno dei gioielli della regione: Monza, con la Villa Reale e il parco recintato più grande d’Europa, il Duomo che custodisce la Corona Ferrea che ha incoronato re ed imperatori, e l’Autodromo, dove sfrecciano le auto più veloci del mondo.

 

Lodi offre una pausa green che può diventare romantica (ad esempio con una minicrociera lungo il fiume Adda), un city break culturale tra castelli e musei, senza rinunciare a qualche peccato di gola, tra formaggi tipici, amaretti e biscotti.

 

Sapevi che la Lombardia è la regione con il maggior numero di siti riconosciuti patrimonio dell’umanità dall’Unesco? Dalle mura veneziane di Bergamo alle incisioni rupestri in Val Camonica ai Sacri Monti, scegli una meta e lasciati affascinare.

 

Il FAI – Fondo Ambiente Italiano ha creato per te un percorso tra i luoghi che custodisce intorno a Milano, per una gita fuoriporta all’insegna della bellezza. Da Villa Balbianello sul lago di Como a Villa Panza e la sua collezione di arte contemporanea a Varese, visita i siti protetti del territorio intorno a Milano.

 

Per una gita in famiglia puoi visitare una delle tante oasi faunistiche nei dintorni, dalle Oasi del WWF al Parco delle Cornelle, con animali da conoscere da vicino.

 

Una gita al lago è un must in questo periodo, e hai l’imbarazzo della scelta: dal lago di Como al lago Maggiore al lago di Garda, camminare lungo le rive è uno dei passatempi più rilassanti. Se porti con te i tuoi amici a quattro zampe, abbiamo individuato per te le spiagge dog friendly sui laghi lombardi.

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Vaccinazione anti-Covid, primo open day per quarta dose

prenotazione vaccino covid regione lombardia
prenotazione vaccino covid regione lombardia

Moratti: continuiamo a proteggere anziani e vulnerabili

Primo ‘open day’ per la quarta dose di vaccino anti-Covid. Lunedì 18 aprile, presso il Centro Vaccinale Covid di Sesto San Giovanni (Viale Matteotti, 83), le persone di età pari o superiore a 80 anni e le persone con elevata fragilità dai 60 anni di età potranno ricevere la somministrazione della quarta dose di vaccino (seconda dose booster) senza prenotare dalle ore 10 alle 18.

In Lombardia eccezionale numero di vaccinati

Lo stato di emergenza è cessato – spiega la vicepresidente e assessore al Welfare di Regione LombardiaLetizia Moratti – ma la nostra lotta contro il coronavirus non è ancora finita. In Lombardia, grazie all’eccezionale numero di vaccinati, nonostante l’aumento dei contagi di questi giorni, la situazione resta sotto controllo. Tuttavia, è fondamentale mantenere alta l’attenzione nei comportamenti quotidiani e, soprattutto, continuare a proteggere con il vaccino i nostri anziani e le persone estremamente vulnerabili”.

Seconda dose di richiamo dopo almeno 4 mesi

La seconda dose di richiamo può essere somministrata dopo almeno 4 mesi (120 giorni) dalla prima dose di richiamo. Al momento non è indicata per i soggetti che abbiano contratto l’infezione da SARS-CoV-2 successivamente alla somministrazione del primo booster.

Nel caso di persone con elevata fragilità devono comunque portare con sé la documentazione sanitaria attestante le condizioni di salute per le quali si ha diritto alla quarta dose (per l’elenco delle patologie consultare la pagina dedicata alla campagna anti Covid-19 sul sito di Regione Lombardia o rivolgersi al proprio medico curante) e i certificati vaccinali relativi alle precedenti somministrazioni.

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Dal 1° maggio ambulatori aperti la sera e nei giorni prefestivi e festivi

CDI Bicocca poliambulatorio scaled
CDI Bicocca poliambulatorio scaled

Ambulatori aperti per le prestazioni di diagnostica per immagini

Dal prossimo 1° maggio tutte le Aziende Sanitarie pubbliche (ASST/IRCCS) della Lombardia dovranno garantire prestazioni anche nelle fasce serali (dalle 20 alle 24) dal lunedì al venerdì, nei pomeriggi dei giorni prefestivi e nei giorni festivi.

Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta della vicepresidente Letizia Moratti che avvia una sperimentazione di 12 mesi.
Si parte dalle prestazioni di diagnostica per immagini erogate dalle grandi attrezzature (tac, risonanza magnetica, mammografia).
Nulla cambia per i cittadini che dovranno pagare soltanto il ticket, se dovuto.

Vicepresidente Moratti: altro tassello per riduzione liste d’attesa

“Anche questo importante provvedimento – sottolinea la vicepresidente Letizia Moratti – rientra nel più ampio progetto di riduzione delle liste d’attesa, fortemente voluto da Regione Lombardia”.

“La fase sperimentale di 12 mesi relativa agli ambulatori aperti – conclude Letizia Moratti – potrà certamente estendersi. Così come estenderemo la tipologia di prestazioni erogate dalle Aziende Sanitarie”.

Ambulatori aperti, ulteriori precisazioni della DG Welfare

“Il provvedimento – scrive la DG Welfare – dà ampia libertà alle singole Aziende di organizzare queste attività. Si richiede anche di individuare una struttura, a discrezione dell’Azienda stessa, anche a rotazione, dove erogare queste prestazioni. Inoltre, altrettanta autonomia è data alle Aziende nel determinare le prestazioni da erogare (tra Tac, Risonanza Magnetica e Mammografia) in base alle aree più critiche rispetto ai tempi di attesa”.

“Le Aziende – prosegue – hanno autonomia nel decidere eventuali estensioni di orario per altre prestazioni. Gli orari aggiuntivi vengono finanziati con le risorse già stanziate, sia per strutture pubbliche che private, attraverso il fondo per l’abbattimento delle liste d’attesa. Le somme a disposizione ammontano a 84 milioni di euro. Le estensioni di orario sono state presentate alle Direzioni Strategiche delle Aziende, in alcuni casi con il coinvolgimento degli specialisti radiologici, senza che vi fossero obiezioni particolari”.

“Tutto ciò – conclude la Nota – ha lo scopo primario di offrire al cittadino residente o domiciliato in Regione Lombardia l’opportunità di ricevere prestazioni di specialistica ambulatoriale in orari in cui sia più agevole raggiungere le strutture. Sia in termini di minore densità di traffico automobilistico, sia per impegni lavorativi dell’assistito o, nel caso di persona anziana, del suo eventuale accompagnatore”.

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La nuova sede di Milano della grossa azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim

coronavirus farmaco artrite gratis
coronavirus farmaco artrite gratis

Salute, ambiente, valore per la comunità. Sono i tre pilastri su cui poggia il futuro di Boehringer Ingelheim Italia. La multinazionale tedesca, attiva nel campo della salute umana e animale, celebra quest’anno i 50 anni di attività nel nostro Paese e per l’occasione ha inaugurato a Milano (il 12 aprile) la nuova sede italiana che ospita gli uffici delle business unit human pharma e animal pharma. Nel corso della cerimonia è stato anche presentato un report sui risultati economici del 2021: tra i dati più significativi quello sugli investimenti, che ammontano a 22 milioni di euro. Di questi, cinque milioni sono stati destinati ai trial clinici.

Un patto con le future generazioni

More health, more green, more potential. È lo slogan che accompagna l’ ipotetico “patto” tra Boheringer Ingelheim Italia e le generazioni future. Per quanto riguarda la Salute umana e animale, nel capitolo More Health rientrano gli investimenti rilevanti programmati in ricerca & sviluppo, nelle nuove tecnologie produttive e negli studi clinici.

Gli impegni a tutela dell’ambiente sono riassunti nel capitolo “more green”, che si pone obiettivi di sostenibilità ambientale in prospettiva “One Health”, volti ad abbattere le emissioni di CO2, ridurre l’impatto energetico e a tutelare le acque. Il valore generato per la collettività è invece al centro del capitolo “more potential”, che punta sul partenariato, sullo sviluppo delle persone e sulla promozione della diversità e inclusione nel mondo del lavoro, attraverso un approccio “3 g” (genere, geografia, generazioni).

Investimenti e impatto sul territorio

Come certificato da Kpmg, nel 2021 Boehringer Ingelheim ha investito in Italia 22 milioni di euro, di cui 5 milioni in trial clinici, con investimenti in aumento nei poli produttivi e contribuendo in maniera costante alla crescita e allo sviluppo del territorio. Lo scorso anno l’azienda ha generato per l’Italia un valore aggiunto diretto, indiretto e indotto pari a 276 milioni di euro, con un impatto concreto e positivo sul Prodotto Interno Lordo (per ogni euro di valore aggiunto diretto, indiretto e indotto si sono generati 0,99 euro di PIL) e con un circolo virtuoso anche in termini di occupazione: per ogni dipendente Boehringer Ingelheim si sono creati 2 posti di lavoro distribuiti in tutto il Paese, per un totale di 3.143 posti di lavoro attivati. L’azienda partecipa al 43% degli studi clinici avviati a livello globale e al 47% dei progetti di ricerca che hanno raggiunto la fase 3.

A questo proposito, ha dichiarato Morena Sangiovanni, Presidente di Boehringer Ingelheim Italia: “Negli ultimi 50 anni, Boehringer Ingelheim Italia è cresciuta fino a diventare una realtà di quasi 1.000 collaboratori che conta due siti produttivi, a Fornovo Sangiovanni e a Noventa Padovana, e una sede commerciale a Milano. Dalla nostra fondazione operiamo con lo scopo di crescere insieme al Paese, in un’ottica di partenariato e con costante attenzione al reciproco valore. Coerentemente con questa visione, lo scorso anno abbiamo investito oltre 22 milioni di euro in Italia, 5 dei quali in Ricerca e Sviluppo, e, attraverso l’indotto, abbiamo generato oltre 2 posti di lavoro per ogni collaboratore di Boehringer Ingelheim. Questo è lo spirito con cui guardiamo al futuro, con l’obiettivo di continuare a portare valore alla collettività e contribuire a un domani più sostenibile per le prossime generazioni”.

Passo in avanti per l’industria italiana

“L’investimento di Boehringer rappresenta un segnale importante per consolidare la partnership tra noi e la Germania, Paese con cui condividiamo il ruolo di leadearship europea nel campo della presenza industriale. Rappresenta inoltre il valore che l’Italia ha per l’industria farmaceutica a livello internazionale“, ha commentato Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.

Gli fa eco Giarncarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico, intervenuto all’inaugurazione con un video messaggio. L’attuale scenario è particolarmente complicato ed è impossibile fare ogni tipo di previsione. Il conflitto bellico ci ha sorpreso, aprendo in Europa scenari inimmaginabili, già sconvolti da due anni di terribile pandemia da Covid-19, che oggi non abbiamo ancora totalmente debellato, seppure abbiamo arginato grazie al grande sforzo compiuto dalle imprese del vostro settore. Oggi celebriamo allora questi primi 50 anni di impegno, di proficua collaborazione con il Sistema italiano, dove gli impianti di Fornovo San Giovanni e Noventa Padovana rappresentano le eccellenze in termini di specializzazione produttiva e radicamento sul territorio. Questi tempi difficili ci hanno dato conferma di una cosa: tecnologia e capacità di innovare sono gli elementi che maggiormente incidono sul peso strategico che ogni Paese ha nel mondo

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