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giovedì, Maggio 1, 2025
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Il cammino dei monaci: dalla città alla campagna tra arte, cultura, religione e gastronomia

cammino dei monaci
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Il cammino dei monaci

Le giornate di sabato del 2 aprile, 7 maggio e 11 giugno, rappresentano tre appuntamenti per scoprire il patrimonio del sud di Milano col Cammino dei Monaci, occasioni uniche per un percorso tra arte, cultura, religiosità e tradizioni gastronomiche.

L’itinerario, effettuabile a piedi o in bicicletta, parte da Milano e raggiunge la Via Francigena lungo la Valle dei Monaci, per poi dirigersi verso sud costeggiando il Lambro fino al Po’. Lungo il Cammino è possibile conoscere l’architettura monastica delle Abbazie di Chiaravalle, Viboldone e Mirasole, con affreschi medievali e installazioni di arte contemporanea; le cascine che si incontrano lungo il percorso, offrono la possibilità di gustare e acquistare prodotti tipici del territorio.

L’intero percorso, lungo circa 65 km, è stato messo a punto in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico ed è consultabile online grazie all’app Cammino dei monaci, per iOS e Android.

Per info e prenotazioni:  – tel. 0284930432

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Filippo La Mantia apre un nuovo ristorante al Mercato Centrale di Milano e cerca personale di sala

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Filippo La Mantia apre un nuovo ristorante al Mercato Centrale di Milano

E’ stato inaugurato, giovedì 31 marzo 2022, il nuovo locale dello chef siciliano Filippo La Mantia.

Oste & Cuoco è il nuovo ristorante che riprende il nome del suo storico locale di Piazza Risorgimento, chiuso a causa della pandemia.

Il nuovo locale vanta uno spazio complessivo di 140 metri quadrati, declinati in 80 coperti, e sarà aperto tutti i giorni a pranzo dalle 12 alle 15 e a cena dalle 19:30 alle 23.

All’interno del menù sono presenti ingredienti tanto amati dallo chef siciliano, che ricordano il sole della sua terra: pomodoro, melanzane, basilico e soprattutto agrumi.

Le opzioni disponibili saranno due: pranzo a buffet e a cena un menu alla carta semplice, con le specialità del cuoco siciliano: caponata, cous cous, arancini, cannoli e cassata.

I prezzi del nuovo ristorante di La Mantia sono accessibili a tutti, in linea con la natura popolare di un format come quello del Mercato Centrale di Milano.

Il cuoco siciliano è alla ricerca di personale di sala, ed invita ad inviare curriculum a questo indirizzo mail: .

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Idroscalo di Milano: competizione e divertimento con gare di canoa, kayak e paracanoa

idroscalo
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Si svolgeranno all’Idroscalo le competizioni di canoa, kayak e paracanoa che la Federazione Italiana ha assegnato alla Asd Idroscalo Club.

 

Il programma

Venerdì 1 e sabato 2 aprile, dalle ore 8:00 alle 19:00 circa, Gara Nazionale di velocità per le categorie: ragazzi junior e senior; paracanoa, prova indicativa e prove selettive senior.

Domenica 3 aprile, dalle ore 8:30 alle 14:30 circa Campionati Italiani fondo canoa, kayak e paracanoa 5000 metri, per le categorie: ragazzi junior, under 23, senior, master e paracanoa.

Il pubblico può assistere dalle tribune in riviera ovest e dalle sponde lungo il bacino.

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Tre nuove opere di Artline arrivano a CityLife

ARTLINE
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Domani, venerdì 1° aprile, alle ore 12:30, nel parco di Citylife con ingresso da viale Berengario, l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi inaugurerà tre nuove opere di Artline, il progetto d’arte contemporanea del Comune di Milano che si snoda nel parco.

Tre nuove opere di Artline arrivano a CityLife

“Atrio dello sguardo sul futuro” di Mario Airò, “Padiglione Rosso” di Alfredo Jaar e “Guardiane” di Kiki Smith si andranno ad aggiungere alle prime nove sculture site-specific già installate all’interno del parco e realizzate dagli artisti Riccardo Benassi, Judith Hopf, Maurizio Nannucci, Adrian Paci, Ornaghi & Prestinari, Wilfredo Prieto, Matteo Rubbi, Pascale Marthine Tayou e Serena Vestrucci.

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Rita e Panino Giusto lanciano: l’aperitivo giusto

aperitivo
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Panino Giusto lancia “Aperitivo Giusto”, il nuovo concept di aperitivo pensato in collaborazione con lo storico cocktail bar milanese Rita.

L’aperitivo giusto

Il flagship store di Via Malpighi, in zona Porta Venezia, sarà il cuore pulsante di questa iniziativa: situato all’interno del bellissimo palazzo Galimberti in stile liberty, si propone quindi come la nuova destinazione per l’aperitivo milanese.

Tutti i giorni, a partire dalle 18, si potrà vivere una vera e propria cocktail experience, ideata da Edoardo Nono, bartender e figura d’eccellenza della mixology nazionale e internazionale, con una carta di drink ricca e intrigante, accompagnata da gustose  gourmandise locali e nazionali. In tutti gli altri locali Panino Giusto, invece, sarà disponibile una cocktail list ridotta composta solo da sette signature targati Rita.

Il menù

Edoardo Nono, Founder del Rita, ha pensato a una carta di proposte classiche rivisitate, che puntano sugli ingredienti e gli spirits italiani, tra le quali non poteva mancare una proposta di Gin Tonic con venti referenze nostrane selezionate.
Si parte da un grande evergreen dell’aperitivo, lo spritz, proposto in due versioni: lo SPRUZZATO, che unisce alla classicità di Aperol le note floreali del liquore di Sambuco e il VENEZIANO, preparato con aperitivo Select, liquore di genziana e una punta di Rabarbaro. La carta prosegue con due pilastri della miscelazione e un classico del Rita, il KENTUCKY DERBY, un Old Fashioned impreziosito da Cognac infuso alla menta marocchina proposto anche in versione sour, un iconico martini cocktail: PER-ME-UN-MARTINI e GIULIETTA by Chiara Beretta, ex barlady Rita: cocktail, sofisticato e deciso con Bitter Campari, Benedictine, Lime e Grappa. In tema di Negroni, si vedono protagonisti il NEGRONI DEL BAUSCIA, con una punta di Fernet Branca, Vermouth Oscar 697, Gin GIASS e Bitter Fusetti, e il NEGRONI MEDITERRANEO, con Campari, vermouth Carpano Rosso, dry gin Luxardo e liquore artigianale di Chinotto. Con “TU VUO’ FA’ L’AMERICANO” si sceglie il classico americano reinterpretato: AMERICARLO, composto da una miscela di Vermouth Carlo Alberto Bianco e Rosso, Bitter Rouge e una punta di bitter Barrel Aged Fee Brothers, l’AGGIUSTATO, lo sbagliato ripensato con Vermouth Carlo Alberto e Prosecco Superiore Jeio Bisol, il BIANCHINO, dal colore limpido e dal gusto intenso, nato da un mix di Bitter bianco Luxardo, Oscar bianco 697 e olio essenziale di salvia.

E ancora, BELLI & FRESCHI, le proposte rinfrescanti, perfette per ogni stagione e adatte a tutti i palati: CINC GHEII, con fresco cetriolo, liquore di sambuco, mela verde con vodka e acqua tonica, GIN FRITZ, un twist irriverente con profumo di basilico, le note fresche dell’eucalipto e un liquore alle more, FUSETTONE, il drink più gettonato con Bitter Fusetti e Soda al Pompelmo, MISERIA E NOBILTÀ, un drink fresco e agrumato con Gin Luxardo, liquore ai fiori di sambuco, Bitter alla pesca, menta, DOS AMIGOS, una miscela sorprendente di agave e coulis di pera, con la forza gentile di tequila e mezcal, MELABEVO con Vodka Gimlet, succo di mela verde e vodka Zubrowka, VADA VIA IL MULO, liquore allo Zenzero Mr Three, Ginger Ale e Angostura bitter.

Non manca una proposta anche per gli amanti degli analcolici, l’Atopia, in cui l’aspro degli agrumi incontra il tocco delicato delle spezie per un profilo rinfrescante.
Infine, una scelta di qualità quella fatta per i GIN TONIC, con Acqua Tonica di prima scelta come “Fever-Tree” e una selezione di Gin della migliore produzione Italiana. Non solo cocktail, ma anche una ricca scelta di vini rossi, bianchi, macerati, naturali Triple A, birre in bottiglia e alla spina, artigianali e una selezione di amari delle migliori distillerie italiane per il fine pasto.
Per quanto riguarda la parte food Panino Giusto propone quindi per l’Aperitivo Giusto un tagliere sempre accompagnato da tarallini, olive, mandorle tostate salate, pinzimonio fresco (sedano, carota, finocchio) e una vinagrette. Il tagliere vede protagonisti una selezione di affettati italiani (un Crudo di Parma stagionato 26 mesi selezione Panino Giusto, una Bresaola punta d’anca Valtellina IGP, uno Speck qualità trentina), due formaggi (un Parmigiano marchio Panino giusto di sola bruna stagionato 27 mesi, Oronero al peperoncino), nodini di origine pugliese e un gustoso gnocco fritto. Non manca la versione vegana dell’Aperitivo Giusto composta da hummus al curry biologico, capuliato di pomodorini secchi, carciofini sott’olio, patè di capperi di Pantelleria e olive siciliane, elisir di Zibibbo con noci, fettine di mela verde accompagnate da fette di pane bianco e misto ai cereali fatto in casa.

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Milano: quali auto non potranno più circolare dal 1° ottobre 2022?

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Quali auto non potranno più circolare a Milano dal 1° ottobre 2022?

A partire dal 1° ottobre 2022, entreranno in vigore i divieti di circolazione all’interno dell’Area B e Area C, precedentemente “congelati” per via dell’emergenza sanitaria.

Dal prossimo autunno, sono diverse le tipologie di auto che non potranno più circolare a Milano.

Tra questi, i veicoli Euro 2 benzina, Euro 3 e 4 diesel con FAP di serie e con campo V.5 carta circolazione inferiore o uguale a 0,0045 g/km, gli Euro 0, 1, 2, 3, 4 diesel con FAP after-market installato entro dicembre 2018 e con classe massa particolato pari almeno a Euro 4 e i veicoli Euro 5 diesel.

Sono però previste delle deroghe: i veicoli diesel Euro 4 e 5 e quelli a benzina Euro 2 potranno circolare in Area B, dalle 7.30 alle 19.30, nei giorni feriali dal lunedì al venerdì, aderendo al progetto integrato MoVe-In/Area B, ossia installando a bordo una sorta di scatola nera.

Per tutti quei veicoli soggetti a divieti ambientali entrati in vigore dall’11 gennaio 2021, sarà possibile usufruire di una deroga di 50 giorni di accesso, anche non consecutivi, nel periodo compreso tra la data del primo accesso avvenuto e la data del 30 settembre 2023.

 

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Donata a Milano una casa ai gatti senza famiglia

gatto torna a casa
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A Milano, una Cat House donata dall’Oipa

A Milano, una casa a misura di gatto: la Cat House è stata donata dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) per destinarla ai gatti senza famiglia.

La Cat House si caratterizza di 6 stanze, tutte messe a disposizione dei gatti; ognuna ha aree di cibo ed acqua, gioco e riposo.

In attesa di trovare una famiglia che li adotti, i gatti sono dunque ospitati in un ambiente accogliente e meno traumatico rispetto ad un gattile tradizionale.

“Nella Cat House, dopo le necessarie cure veterinarie, accogliamo gatti che sono stati abbandonati, provenienti già da un contesto familiare o cuccioli che, diversamente, sarebbero destinati ad una vita in gabbia, in un freddo e triste gattile”, spiega Francesca Collodoro delegata dell’Oipa di Milano e Monza Brianza. “Qui non vi sono né gabbie né costrizioni di nessun genere, perché l’ambiente è stato concepito come un porto ospitale e accogliente dove poter transitare in attesa di poter salpare in tutta sicurezza verso nuove destinazioni, verso nuove famiglie”.

A tutti gli animali sono garantite attenzioni quotidiane grazie a un gruppo di volontari Oipa che, con grande dedizione, garantisce a turno il massimo benessere ai felini.

Per sostenere la Cat House e adottare uno dei mici, ci si può rivolgere a Francesca Collodoro, contattandola al numero 346 7032533, o scrivendole a .

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare: spettacolo per bambini

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Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare

Al Teatro Oscar, nell’ambito della rassegna L’Oscar per tutti, andrà in scena, domenica 3 aprile 2022, alle ore 16:00, lo spettacolo per bambini: Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare.

Lo spettacolo vede in scena Federica Sassaroli ed è consigliato ai bambini dai 5 ai 10 anni.

Kengah, una giovane gabbiana, viene avvolta da una distesa orribile di petrolio che si attacca senza tregua al suo piumato, impedendole di spiccare il volo. La gabbiana riesce malamente a raggiungere la terra ferma, dove stremata crolla su un balcone di una casa di Amburgo. Qui viene trovata da un gatto nero e grande, Zorba, al quale chiederà aiuto: Kengah, infatti, prima di morire depone un uovo, affidandolo al gatto sul rispetto di tre solenni promesse: non mangiare l’uovo, averne cura fino alla nascita del piccino e, soprattutto, insegnargli a volare.

Biglietti disponibili qui.

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A Milano ha aperto Mezè: ristorante libanese le cui ricette sono firmate da Maradona Youssef

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Mezè, ristorante libanese ha aperto a Milano

Mezè è uno degli ultimi locali che ha aperto in zona Piazza Risorgimento a Milano.

Sebbene la cucina libanese non sia una novità a Milano visto che esistono alcuni ristoranti, Mezè si presenta in veste più attuali e con un format molto particolare: tutti i piatti sembrano degli antipasti.

Il progetto Mezè è frutto dell’imprenditrice Costanza Zanolini del gruppo Seguilabocca, e dell’incontro con Maradona Youssef, seminfinalista della 5° edizione di Masterchef.

Da Mezè, il pasto è vissuto come un momento di convivialità, un rito nel quale a tavola vengono portati diversi piatti da condividere e per assaggiare assieme a cose diverse.

Lo stesso nome “Mezè” in arabo significa antipasto, le cui ricette autentiche del Libano vengono proposte al pubblico come un viaggio di assaggi da condividere.

Oltre ai falafel, all’hummus e al babaganush, Mezè propone un’offerta gastronomica che unisce la tradizione culinaria autentica delle case libanesi, la cultura dello street food e l’esuberanza e la contemporaneità del cosmopolita Maradona.

Le parole dello chef Maradona: “In Libano mangiare è un atto comunitario. Per noi il momento del pranzo, soprattutto la domenica, è un vero rito: si mangia tutti insieme, si portano a tavola tanti piattini da condividere per assaggiare cose diverse. Mangiare non è mai un atto individuale. La cucina libanese in Italia non è ancora molto conosciuta e ci sono pochi indirizzi dove poter fare un’esperienza gastronomica completa e quanto più autentica. I piatti proposti in menu sono quelli che si mangiano nelle nostre case, interpretati con un approccio moderno. Pensiamo a limone, cipolla e aglio, grandi protagonisti nella cucina libanese, ovviamente non possono mancare nei miei piatti, ma li inserisco con escamotage che rendono i sapori più delicati, ad esempio trasformando questi ingredienti in polveri o lavorandoli con il metodo dell’estrazione per poi creare oli”.

 

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Jorge Pardo in mostra alla Galleria Gió Marconi

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Fino al prossimo 9 maggio 2022 alla Galleria Gió Marconi sarà visibile la mostra dell’artista cubano Jorge Pardo. In mostra quattro grandi opere su carta, quattro dipinti incisi e una serie di nuove lampade. Un mix che evidenzia la posizione dell’artista al limite tra pittura e scultura, architettura e design, artigianato e produzione digitale.

Jorge Pardo alla Galleria Gió Marconi

In questa nuova serie di dipinti esposti Galleria Gió Marconi in via Tadino 20, Pardo crea piani di colore che emergono e svaniscono producendo forme che si intersecano e si sovrappongono tra loro. Le sue opere sono combinazioni di immagini, prima stratificate digitalmente, poi tagliate a laser su MDF, e successivamente dipinte a mano in acrilico.
Sono lavori che esplorano la tecnica della pittura stratificata sperimentata dall’artista nel corso della sua carriera, in cui i riferimenti e il materiale di partenza sono una fusione di fotografie personali, in particolare il lussureggiante giardino della sua casa messicana, opere del passato sue o di altri artisti, come Claude Monet o Willem de Kooning. Tutti questi strati – generalmente dai due ai sette per dipinto – arrivano a coesistere uno accanto all’altro. Queste opere, sebbene apparentemente astratte, rappresentano una moltitudine di memorie sovrapposte, paragonabili a un personale scavo archeologico dell’artista. Gli oggetti che ne derivano sono ibridi tra pittura e scultura, e raccontano il suo stile colorato, massimalista ed eclettico.
Anche nei disegni l’artista mescola foto di famiglia e una vasta gamma di altre immagini che evocano l’ambiente culturale dei suoi anni di formazione. Come nei suoi dipinti, Pardo trasforma i disegni in semiastrazioni strutturate dai colori abbaglianti, ridimensionando, sovrapponendo e colorando i materiali originari al computer. Dopo averle tradotte in grafica vettoriale, le immagini vengono stampate su carta cotone Fabriano e colorate manualmente a matita.
Sebbene a volte appaiano immagini riconoscibili – come un fiore o un volto – l’effetto complessivo dei disegni ha a che fare con le emozioni e l’atmosfera che i colori e le forme evocano nello spettatore.
Allo stesso modo anche le lampade che completano la mostra sono realizzate a partire da un sistema modulare in più parti. Costruite in legno di betulla, alluminio e fogli di plastica riciclata, successivamente dipinti con vernici ad alcool, ogni lampada è composta da più strati e vari elementi che, assemblati uno ad uno, diventano l’oggetto finale. Il profilo imponente delle lampade da parete scopre e rivela la struttura stratificata dell’opera, che ricorda la forma di un alveare.
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Benvenuti a Villa Arconati: domenica 3 aprile riapre la villa delle meraviglie

giardino villa arconati 2
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Dopo due anni di restrizioni, la bellissima Villa Arconati riapre finalmente al pubblico e sarà visibile in ogni sua parte. Appuntamento a domenica 3 aprile 2022.

Riapre Villa Arconati

La piccola Veirsailles di Milano e il suo giardino monumentale con una grande novità: la rassegna Agenda 2030. 17 appuntamenti tra conferenze, concerti e spettacoli tutte a tema sostenibilità.

Ovviamente questa non sarà l’unica novità di uno dei luoghi più amati da milanesi e non. Cambia infatti il percorso di visita che è stato rinnovato e diventa sempre più ampio. La durata è di circa 90 minuti durante i quali si scopriranno le meraviglie, la storia, i segreti e i dettagli di Villa Arconati.

La villa sarà aperta tutte le domeniche, dalle 11 alle 19 (ultimo ingresso ore 18).

 

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Allestita al Monumentale l’opera “Lullaby” di Maurizio Cattelan

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In concomitanza con Art week 2022, Comune di Milano, Museo del Novecento e Cimitero Monumentale presentano il progetto di Maurizio Cattelan “Ninna nanna”. Dal 30 marzo al 6 novembre 2022, “Lullaby”, opera di Maurizio Cattelan realizzata nel 1994, sarà allestita nella sala del Tempio Crematorio del Cimitero Monumentale. Al termine dell’esposizione l’opera, di proprietà di Cattelan, sarà donata alla città, entrando a far parte della collezione permanente del Museo del Novecento.

Lullaby di Cattelan al Monumentale

Il 27 luglio 1993 alle 23:34 un’autobomba mafiosa esplode a Milano. Nella strage di via Palestro perdono la vita cinque persone – i vigili del fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari e Moussafir Drissalle – e viene raso al suolo il muro esterno del Padiglione d’Arte contemporanea, progettato da Ignazio Gardella e aperto nel 1954.

Nei giorni successivi all’attentato Maurizio Cattelan recupera presso una discarica le macerie dell’edificio e realizza nei mesi successivi l’opera “Lullaby”, che viene esposta nel 1994 contemporaneamente alla prima personale all’estero dell’artista presso la Laure Genillard Gallery di Londra e in una collettiva al Musée d’Art moderne de la Ville de Paris.

Nella versione di Londra una parte dei detriti è raccolta in un borsone da viaggio blu, simile a quello utilizzato per raccogliere il materiale delle demolizioni, ma che allo stesso tempo ricorda le borse utilizzate negli ospedali per trasportare la biancheria contaminata; nella versione parigina, oggi presentata a Milano per la prima volta, i resti del Pac vengono invece raccolti in 40 sacchi di plastica bianca stoccati su due pallet.

Particolarmente significativa per la storia di Milano e per i Musei Civici, l’opera, grazie alla collaborazione fra Assessorato alla Cultura e Assessorato ai Servizi Civici e Generali, viene oggi per la prima volta presentata a Milano. Riacquistata dall’artista proprio per poterla donare alla città di Milano, Lullaby verrà donata al Museo del Novecento.

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Out of order: i collages dell’artista Ucraina Louise Nevelson alla Galleria Gió Marconi

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Negli spazi di via Tadino 15 la Galleria Gió Marconi ospita la mostra dei collages dell’artista ucraina Louise Nevelson. Out of Order sarà visitabile fino al 29 luglio 2022.

Out of order alla Galleria Gió Marconi

L’esposizione celebra il lavoro dei collages di Louise Nevelson, tutti realizzati a partire dagli anni Cinquanta. L’artista, forte della lezione cubista appresa durante i viaggi in Europa, realizza le sue opere combinando supporti lignei e cartacei e ottenendo originali esiti prospettici. I materiali utilizzati sono tutti provenienti dalla sua stessa casa e dal suo studio. L’artista celebra infatti un approccio ecologico: ogni elemento della casa veniva riciclato sotto forma di scultura.

Attraverso un’indagine attenta dei suoi collages, il progetto espositivo OUT OF ORDER evidenzia che il modello fondamentale del linguaggio artistico di Nevelson non era onnicomprensivo. Nevelson ha infatti prodotto gruppi coerenti di opere basandosi su elementi formali vicini alla sua ricerca artistica come specifici materiali, strategie e questioni formali. Come lei stessa ha dichiarato in più occasioni, “il modo in cui penso è il collage”.

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Manuel Agnelli, le date del Tour Estivo. C’è anche Sesto San Giovanni

manuel agnelli biglietti 2022 tour
manuel agnelli biglietti 2022 tour

Dopo aver annunciato lo spostamento all’aperto delle date di Roma e Milano, MANUEL AGNELLI conferma nuovi concerti che si terranno la prossima estate. Il Tour 2022 vedrà l’artista esibirsi dal vivo in molte altre città.

Dopo il recente cambio di location e rinvio a luglio delle date in programma per il prossimo maggio a Milano e Roma, Manuel Agnelli ha mantenuto la promessa fatta ai fan, tornando sui social per raccontare l’uscita di nuove date per il tanto atteso calendario di concerti estivi.

Sono ben 14 gli appuntamenti finora in fissati per il Manuel Agnelli Tour 2022 che partirà il prossimo giovedì 7 luglio dal Flower Festival di Collegno e proseguirà fino alla grande festa finale del 9 agosto al Kascignana Music Fest di Castrignano Dei Greci (LE), salvo nuovi aggiustamenti. Ecco il calendario completo del Manuel Agnelli Tour 2022:

  • Giovedì 7 luglio 2022 – Collegno (TO), Flowers Festival
  • Martedì 12 luglio 2022 – Pistoia, Pistoia Blues
  • Giovedì 14 luglio 2022 – Bologna, BOtanique
  • Venerdì 15 luglio 2022 – Fermo, Villa Vitali
  • Domenica 17 luglio 2022 – Gardone Riviera (BS), Anfiteatro Del Vittoriale
  • Martedì 19 luglio 2022 – Roma, Villa Ada
  • Giovedì 21 luglio 2022 – Genova, Balena Festival
  • Venerdì 22 luglio 2022 – Padova, Parco della Musica
  • Sabato 23 luglio 2022 – Assisi (PG), Riverock Festival
  • Lunedì 25 luglio 2022 – SESTO SAN GIOVANNI, Carroponte
  • Mercoledì 27 luglio 2022 – Gradisca (GO), Castello
  • Venerdì 29 luglio 2022 – Matera, Matera Sonic Park
  • Venerdì 5 agosto 2022 – Donnafugata (RG), Castello Di Donnafugata
  • Martedì 9 agosto 2022 – Castrignano Dei Greci (LE), Kascignana Music Fest

L’annuncio del tour estivo di Manuel Agnelli arriva dopo il nuovo dpcm emanato da parte del Governo Italiano con tutte le rinnovate regole in fatto di eventi pubblici e concerti al tempo del Covid-19, secondo il quale, a partire dal prossimo 1 maggio, la capienza di stadi e palazzetti può tornare al 100%, con abbandono del distanziamento, delle mascherine e del Green Pass per l’accesso.

Come raccontato dallo stesso cantante sui social, i biglietti per partecipare agli eventi musicali in programma, sono disponibili da martedì 29 marzo 2022 su Ticketone e presso tutti gli altri circuiti e punti vendita autorizzati.

MANUEL AGNELLI TOUR 2022, LA PROBABILE SCALETTA DEI CONCERTI

APPROFONDIMENTO

Manuel Agnelli, il debutto da solista con due brani per Diabolik

Il noto giudice di X-Factor nonché frontman e voce degli Afterhours, si esibirà in concerto con il meglio della sua discografia, a rappresentanza del panorama rock e alternativo italiano. In scaletta ci saranno quindi (e quasi sicuramente) tutti i più grandi e conosciuti successi accanto alla sua storica band, così come i nuovissimi progetti di Manuel Agnelli da solista, tra i quali gli inediti La profondità degli abissi e Pam Pum Pam, composti e pubblicati lo scorso dicembre come colonna sonora del film Diabolik.

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Mileva, la moglie-scienziata di Einstein al Pacta Salone

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Mileva, la moglie-scienziata di Einstein al Pacta Salone

Dal 30 marzo al 3 aprile 2022, al Pacta Salone, Ksenija Martinovic e Mattia Casson mettono in scena Mileva, con la drammaturgia di Federico Bellini e la consulenza scientifica di Marisa Michelini dell’Università di Udine.

Sovente le cronache hanno messo le donne in secondo piano, accendendo i riflettori quasi sempre sulle figure maschili; questo è stato causa di piccole-grandi discriminazioni di genere.

La figura di Einstein come massimo scienziato del secolo scorso è nota, non solo al mondo scientifico, ma anche alla gente comune. Quasi tutti invece sconoscono la figura di Mileva Marić, prima moglie dello scienziato e madre di suoi tre figli.

Mileva fu la prima donna ad essere ammessa nel 1896 al Politecnico di Zurigo, insieme ad altri quattro ragazzi tra cui Albert Einstein.  Qui si interessa alla teoria della cinetica dei gas, ambito che le permette di integrarsi con le idee di Einstein, suo compagno di studi a Zurigo. Nel 1903 i due si sposano ed è proprio questo uno dei periodi più fecondi dello scienziato che nel 1915 pubblicherà la teoria della Gelatività generale.

E’ probabile, che Milena sia intervenuta nell’elaborazione di qualche teoria, compensando con la sua sistematicità l’approccio discontinuo seppur ricco di idee di Einstein. Tra l’altro è noto che lo scienziato avesse qualche difficoltà con la matematica e la moglie, ai tempi del Politecnico, gli correggeva gli appunti di matematica.

Qualcuno suggerisce che il lavoro a tempo pieno di Albert all’Ufficio Brevetti, otto ore al giorno per sei giorni alla settimana, non gli avrebbe lasciato troppo tempo per elaborare le sue idee. D’altronde Einstein in alcune lettere private, usa il plurale parlando del procedere delle sue teorie.

Sfogliando giornali, libri e navigando sul web un’attrice raccoglie frammenti di una storia a lungo taciuta, ricostruendo come un puzzle la biografia di una donna-scienziata che non è mai salita agli onori della scienza.

 

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Fine stato d’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile 2022?

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Fine stato d’emergenza: cosa cambia dal 1° aprile 2022?

Dal 1° aprile 2022 cesserà lo stato d’emergenza legato al covid. Ma cosa cambierà a partire da quella data?

Il green pass non servirà più per accedere negli uffici pubblici o in banca, così come per entrare nei negozi o per andare dal parrucchiere.

Stop al certificato verde per accedere sui mezzi, nei musei, nei centri termali e culturali e nei ristoranti all’aperto.

Il green pass rimane ancora obbligatorio per accedere nei luoghi di lavoro, almeno fino al 15 giugno, ma dal 1° maggio non servirà più nessun Qr Code (che attesta il vaccino, la guarigione o il tampone negativo anti-Covid) per entrare a lavoro.

Le mascherine continuano ad essere obbligatorie al chiuso, ancora per un mese e potranno essere utilizzare anche quelle chirurgiche.

Da aprile cambieranno le regole di quarantena per cui, solo chi è infetto dovrà continuare ad osservarla, ma non i contatti più stretti.

Continua ad essere obbligatorio indossare la mascherina FFP2 per chi è entrato in contatto con una persona positiva.

Anche se le restrizioni stanno per essere allentate, è importante osservare prudenza poichè la variante Omicron galoppa in tutta Italia.

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Nft: Digital Art Exhibition: installazione pubblica di arte digitale

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Nft: Digital Art Exhibition all’interno della Milano Art Week 2022

Da venerdì 1 a domenica 3 aprile 2022 è in programma, in piazza Gae Aulenti a Milano, l’esposizione Nft: Digital Art Exhibition.

L’evento è inserito all’interno del programma della Milano Art Week 2022, ed è a cura di Art Innovation Gallery.

La mostra porta sui led wall e sulle grandi vele Led di Piazza Gae Aulenti le opere di più di 50 artisti digitali, provenienti da più di 15 paesi del mondo.

Durante la mostra, gli artisti dovranno reinventare gli spazi dei led wall e le forme plastiche delle vele, alte 7 metri per 12 di lunghezza.

L’obiettivo è di avvicinare sempre più persone al mondo dell’arte digitale, offrendo al pubblico un’esperienza fisica e virtuale allo stesso tempo.

Il tutto sarà accompagnato dalle più recenti e interessanti proposte della crypto art internazionale.

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Il miglior hamburger gourmet d’Italia è lombardo: chi è il vincitore della Burger Battle 2022?

Pink Mango burger vincitore
Pink Mango burger vincitore

Burger Battle 2022: chi ha vinto?

Si è conclusa pochi giorni fa la 4° edizione di Burger Battle, il talent dedicato a selezionare il Re o la Regina dell’hamburger gourmet più buono d’Italia.

Burger Battle 2022 è stata vinta da Marisa Filippini Chef dell’Agorà Cafè di Salò (Brescia). La finalissima si è svolta il 28 marzo 2022 presso la Fiera di Rimini, durante Food&Beer Attraction, l’evento che riunisce in un solo appuntamento la più completa offerta nazionale e internazionale di birre, bevande, food e tendenze per l’out of home.

Durante la finale, 6 chef hanno preparato dal vivo l’hamburger che maggiormente li rappresentava. I burger chef hanno affrontato due semifinali, ad aggiudicarsele sono state due donne.

Marisa Filippini di Salò con Mirty, un lady bun rosa con sesamo nero, 200 grammi di cervo, fonduta di bagoss, nocciole, coulis di mirtilli, insalata iceberg e maionese vegetale.

Sara Ritrovato di Catanzaro con Benvenuti al Sud, ha preparato un burger di podolica calabrese racchiuso in un bun ai cereali e farcito con bietole rosse dolci, caciocavallo silano piastrato, pancetta croccante, crema di patate e crema di peperoni, il tutto guarnito da una salsa relish e peperoncino di Soverato.

L’ultima sfida, Out of the Box, richiedeva di preparare un hamburger ideato al momento con almeno 3 ingredienti contenuti nella box.

A trionfare è stato il burger Pink Mango di Marisa Filippini, che ha utilizzato il suo affezionato lady bun rosa unendo in maniera impeccabile carne chianina 100% salsa remoulade, e arricchendo gli ingredienti principali con insalata iceberg, tomino, sale di Cervia, fichi caramellati e fette di mango.

Per provare le specialità della vincitrice di Burger Battle 2022 bisognerà recarsi a Salò in via Zane 4.

 

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Musiche di Beethoven, Chopin e Brahms al Conservatorio con Saleem Ashkar

Saleem
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Saleem Ashkar esegue al pianoforte musiche di Beethoven, Chopin e Brahms al Conservatorio

Mercoledì 13 aprile 2022, alle ore 20:45, il prossimo appuntamento nel calendario della Società dei Concerti. Il pianista Saleem Ashkar alla Sala Verdi del Conservatorio propone brani del repertorio classico e romantico.

Programma

L.V. Beethoven – Sonata in do maggiore op. 2 n. 3

  1. Chopin – Ballata op. 47
  2. Brahms Due Rapsodie op. 79
  3. van Beethoven Sonata in fa minore op. 57 “Appassionata”

 

Il pianista palestinese-israeliano Saleem Ashkar è nato nel 1976 a Nazareth e ha studiato alla Royal Academy of Music di Londra e all’Università di Musica di Hannover.

All’età di 22 anni, ha debuttato alla Carnegie Hall di New York. Tra i direttori con cui suona regolarmente ci sono Daniel Barenboim, Vladimir Fedoseyev, Lawrence Foster, Zubin Mehta e Sebastian Weigle. Saleem Ashkar si esibisce spesso come ospite delle più importanti orchestre internazionali.

 

Biglietti disponibili qui.

 

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La Sinfonia n.2 “Resurrezione” di Mahler alla Scala con Riccardo Chailly

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“Resurrezione” di Mahler alla Scala

Immancabile appuntamento col grande sinfonismo mahleriano, dal 30 Marzo al 3 Aprile 2022. Riccardo Chailly dirige l’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala nell’esecuzione di una delle più note e significative sinfonie di Mahler: la Sinfonia n.2 in do minore “Resurrezione” per soli, coro e orchestra.

Eseguita per la prima volta nel 1895, in essa si concretizza il genio innovatore del musicista che, in questa e nelle altre sue opere, porterà il sistema tonale al limite delle sue potenzialità. L’orchestra prevede un organico strumentale vastissimo, tra archi, fiati, percussioni, cui su aggiungono l’organo, le voci soliste (soprano e contralto) e un coro, per circa un’ora e mezza di ascolto musicale in cui si snodano i cinque movimenti della sinfonia.

L’utilizzo delle voci umane in una sinfonia, ha un precedente illustre nella Nona Sinfonia di Beethoven, e concretizza lo sforzo del compositore allorquando, esaurita la tavolozza musicale degli strumenti a sua disposizione, avverte la necessità di raggiungere nuove possibilità espressive attraverso lo strumento per antonomasia: la voce umana.

Sulla motivazione di questa sinfonia, lo stesso musicista fornì un chiarimento: essa cerca di fornire una risposta a domande che l’uomo si pone da millenni: “Perché esistiamo, esiste una vita oltre la morte?”. Questa impronta esistenzialista si intreccia con le tematiche che riguardano la fede e conferisce alla sinfonia una grande varietà di temi e di toni, dal sublime al tragico, dal tenero allo scherzoso, che raccontano il chiudersi della parabola della vita e del ritorno alla vita attraverso la “Resurrezione”.

 

Biglietti disponibili qui.

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