regione lombardia coronavirus
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Dal confronto tra l’Istituto superiore di sanità e i tecnici della Regione la conferma dei dati. Il ministro Speranza firmerà a breve la nuova ordinanza. Riapriranno i negozi, i parrucchieri e i centri estetici

Nelle prossime ore il ministro Speranza firmerà le ordinanze

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha affermato che nelle prossime ore saranno firmate le ordinanze che porteranno a un passaggio di zona da rossa ad arancione: “Sulla base dei numeri che abbiamo una parte significativa delle ordinanze porterà una parte del territorio dal rosso all’arancione, ciò significa che le misure hanno prodotto una prima piegatura della curva”. Anche il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ha affermato che la Lombardia rientra tra quelle regioni che hanno indicatori epidemici “che di fatto incoraggiano in questa direzione”, ossia la zona arancione.

Cosa cambia dalla zona rossa alla zona arancione: i ristoranti e i bar

• È sempre vietato consumare cibi e bevande all’interno dei ristoranti e delle altre attività di ristorazione (compresi bar, pasticcerie, gelaterie etc.) e nelle loro adiacenze.
• Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita la vendita con asporto di cibi e bevande (dalle 5 alle 18 senza restrizioni, dalle 18 alle 22 vietata a chi svolte prevalentemente attività di bar senza cucina).
• La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
• È consentita, senza limiti di orario, anche la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive, per i soli clienti.
I ristoranti degli alberghi sono aperti per i clienti: quindi è consentita (senza limiti di orario) la ristorazione solo all’interno della struttura.

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Cosa cambia dalla zona rossa alla zona arancione: i negozi

• Riaprono negozi, parrucchieri, centri estetici.
• Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Cosa cambia dalla zona rossa alla zona arancione: le scuole

• Sono aperti per le lezioni in presenza i nidi, le scuole materne, le scuole elementari e le medie.
• I licei garantiscono l’attività didattica in presenza ad almeno il 50 per cento, e fino a un massimo del 75 per cento, della popolazione studentesca, mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza.

Gli spostamenti

È consentito spostarsi all’interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22Non ci si può spostare da un comune all’altro, né da diverse regioni, salvo esigenze di lavoro, studio, salute o necessità. In tali casi, serve sempre l’autodichiarazione.

Rimane in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5, ma il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza è sempre consentito. Ci si può muovere per motivi di emergenza o per esigenze lavorative, di necessità o di salute.

La raccomandazione è di evitare gli spostamenti non necessari, anche all’interno del proprio Comune. Riguardo i comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, ci si può spostare per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. Sono in ogni caso esclusi gli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

Si può uscire dal proprio Comune per esigenze specifiche, quali fare la spesa (laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti punti vendita con maggiore disponibilità, anche in termini di convenienza economica) o per acquistare beni diversi da quelli alimentari.

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