BRERA si trasforma in un viaggio nel mondo dell’antiquariato
Domenica 21 febbraio 2016 ritornano i mercatini dell’antiquariato in zona Brera a Milano, con la presenza di oltre 50 espositori del settore.

Domenica 21 febbraio 2016 ritornano i mercatini dell’antiquariato in zona Brera a Milano, con la presenza di oltre 50 espositori del settore.

Non è passato neanche un mese dall’ultima volta che i muri della Darsena sono stati ripuliti dalle scritte.
L’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza ha incaricato il Nuir (Nucleo urbano di intervento rapido) di cancellare le scritte comparse nuovamente sui muri. L’intervento sarà effettuato non appena lo consentiranno le condizioni meteo, viste le piogge continue .
“Siamo costretti ad intervenire ancora una volta – afferma l’assessore – per impedire a chi deturpa di imporre alla città una Darsena imbrattata dalle scritte”.
Per l’ennesima volta, il muro bianco alla Darsena, quello sotto viale Gorizia, è stato imbrattato da due grandi scritte a spray una sulle “lotte dal basso”, l’altra in solidarietà con Marcelo, straniero e attivo nel movimento antagonista per il quale il 19 febbraio si terrà l’udienza sul rinnovo del permesso di soggiorno.
Finché il Comune non provvederà a decorare quel muro bianco in qualche modo, con murales o altro, la battaglia a queste tipologie di scritte contro il sistema, lo stato o altro non finirà mai.
Inizia la Milano Moda Donna FALL WINTER 2016/2017. Ecco tutti gli eventi da non perdere in città.
Finalmente inizia la settimana della Milano Moda Donna che inaugura le nuove tendenze nel mondo femminile per il prossimo autunno-inverno.
Per questa stagione, il calendario definitivo presenta in soli 6 giorni in passerella 73 sfilate, 90 presentazioni e 13 eventi, oltre a numerosi eventi collaterali in città.
Per la prima volta, la settimana di Milano Moda Donna sarà inaugurata dal premier Matteo Renzi il 24 febbraio con un pranzo che si svolgerà nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale.
L’inizio delle passerelle avverrà la mattina del 24 febbraio dove lo stilista Grinko, giovane e talentuoso stilista di origine russa che dal settembre 2010 solca le passerelle di Milano Moda Donna.
Grinko è venduto in 57 multibrand e department store sparsi fra Panama, Tokyo,Dubai, Mosca ed Hong Kong.
Tante altre novità ci aspettano durante la prima Fashion Week Donna del nuovo anno..
Sfilano per la prima volta in calendario Diesel Black Gold, Atsushi Nakashima, il designer ospite di Giorgio Armani, oltre che Lucio Vanotti e Piccione. Piccione, brand della new wave della moda italiana che chiuderanno la fashion week insieme a Arthur Arbesser, Vivetta, San Andrés Milano, già in calendario nell’ultima edizione.
L’intera Fashion Week milanese potrà essere seguita da tutti i cittadini e da tutti gli appassionati attraverso l’App di CNMI e sul sito milanomodadonna.it con streaming delle sfilate, video e fotogallery delle collezioni.

Il Fashion Hub di Milano Moda Donna sarà nuovamente situato presso l’UniCredit Pavilion di Piazza Gae Aulenti, dove si terrà anche la seconda edizione del Fashion Hub Market, il progetto a sostegno di nuovi brand di abbigliamento ed accessori italiani ed internazionali. Stampa e buyer potranno scoprire le collezioni dei 16 brand selezionati per l’occasione.

Segnaliamo una mostra virtuale con 1150 capolavori della Galleria degli Uffizi alla Fabbrica del Vapore a Milano
Qui sotto un elenco aggiornato degli EVENTI e COCKTAIL PARTY da non perdere della Milano Moda Donna.
MARTEDI’ 23 FEBBRAIO:
MERCOLEDI’ 24 FEBBRAIO:
GIOVEDI’ 25 FEBBRAIO:
VENERDI’ 26 FEBBRAIO:
SABATO 27 FEBBRAIO:
DOMENICA 28 FEBBRAIO:
LUNEDI’ 29 FEBBRAIO:
Segnaliamo una mostra interattiva con 1150 capolavori della Galleria degli Uffizi. Da Giotto a Caravaggio.

EVENTI e COCKTAIL PARTY da non perdere della Milano Moda Donna.



Sushi: la cucina giapponese spopola a Milano, la tradizione della “cotoletta” tiene solo in centro.
La tradizione della cotoletta era già stata minata dalla cucina cinese, eppure il sorpasso vero e proprio è stato effettuato da quella dei ‘cugini’ giapponesi. A rivelarlo sono alcune statistiche effettuate da Zomato, un’applicazione di ricerca nel campo della ristorazione, su tutto il territorio milanese: in 9 zone su 16, il sushi è l’alimento che si trova più facilmente. Le tipologie di ristorante prese in esame sono le più svariate: dalla trattoria al locale di lusso, dalla tavola calda al bar che vende panini e tramezzini. Il sushi ha superato tutti.
Le zone in cui la tradizione riesce ancora a tenere sono le più turistiche, cioè Duomo, San Babila e Navigli. Buenos Aires, invece, è la roccaforte della cucina etnica, mentre nel quartiere Isola vanno forte le proposte gastronomiche più salutiste.
Per mantenere la tradizione, segnaliamo la ricetta avuta nella giornata mondiale della cotoletta alla milanese.
INGREDIENTI per 4 persone
4 costolette di vitello tagliate alte quanto l’osso
100 g di burro
2 uova
100 g di farina
200 g di pane grattugiato
sale
1 limone
PREPARAZIONE
Incidete la pelle esterna delle costolette perché non si alzino durante la cottura e appiattitele battendole leggermente con il batticarne.
Passatele nella farina facendo in modo che questa aderisca uniformemente alle costolette, battendole con le mani per togliere quella in eccesso.
Con la forchetta sbattete le uova in un piatto fondo, quindi immergetevi ogni fettina una alla volta tenendola per l’osso, in modo che risulti integralmente inumidita nell’uovo e poi impanatele immediatamente passandole nel pane grattugiato grosso che avrete adagiato su un piatto, premendo con il palmo della mano facendo in modo che il pangrattato aderisca interamente su ogni fetta.
Ponete quindi una padella col burro e fatelo sciogliere a fuoco vivace quindi, appena si sarà fuso, fatevi cuocere le costolette una ad una 8 minuti per lato fino a quando non risulteranno ben dorate, quindi toglietele dalla padella e adagiatele in un piatto da portata ricoperto di carta assorbente, salatele e guarnitele con spicchi di limone.
Sono ottime anche gustate fredde. Per questa preparazione è necessaria carne di vitello di primissima qualità: la tradizione vuole che ogni costoletta abbia l’osso cui la carne aderisce “a bandiera”.
Se volete gustare la costoletta alla milanese come da tradizione, potete ricoprire di stagnola l’osso, detto anche manico, per consentire ai commensali di prenderlo tra le dita e spolparlo agevolmente.
In Zona Brera, cuore bohémien di Milano, ha appena aperto il Tiramisù Delishoes
Come lascia sperare il nome, il locale ha due anime: dolci e shoes.
Entrando nel negozio è subito chiaro che ci si trova in un bar, con invitanti brioche sul banco e monodose a vista, tra cui tartellette al cioccolato e pepe, delizie al limone, e tiramisù classico, che è protagonista anche di una carta dedicata.
Infatti in un angolo del banco soprannominato “Tiramisù bar” dallo sfondo bordeaux scuro, una giovane pasticcera in tinta compone sul momento il dessert nazionale abbinando con fantasia o su richiesta gli elementi base – biscotto, bagna, mascarpone, guarnizione e decorazione – con risultati sorprendenti, come il pandispagna al cioccolato imbevuto con grappa e sopra mascarpone alla nocciola, spuma di caramello e granella di fave di tonka (10E a porzione).
“Cerchiamo di fare tutto noi, dice Oscar, uno dei proprietari. Anche le brioche, che arrivano da un laboratorio fuori Milano, finiscono di cuocere nel nostro forno, e le farciamo sul momento”.
Accanto ai dolci, nelle vetrine, sono esposti altissimi stiletti di Josua Fenu e del ventenne Giannico (all’anagrafe Nicolò Beretta), sneaker chic di Stockton, décolleté di Paola d’Arcano, borse e minibag Braintropy, con la patella sostituibile da giorno a sera firmata dalla fashion blogger Chiara Biasi.
Le scarpe si provano in un locale stile boutique d’antan foderata di specchi, al piano sotto. Tutti gli altri ambienti sono per mangiare, compresa la saletta dorata per pranzi tra amici o di lavoro con tavoli e soffitti a specchio che creano illusioni ottiche di moltitudine.
Fin qui, tutto chiaro. La sorpresa, invece, è scoprire che Tiramisù Delichoes è anche un ristorante unico nel suo genere in Italia.
Tiramisù Delichoes infatti nato con la consulenza degli chef e pasticceri Jordi Butrón e Xano Saguer di Espai Sucre di Barcellona, primo ristorante al mondo che ha per protagonista il dessert.
Che, si badi bene, non implica un menu esclusivamente dolce, bensì realizzato con ingredienti, abbinamenti e tecniche di pasticceria. Ai fornelli di Milano, c’è il loro allievo Kevin che propone per esempio chupito di zucca con semi abbrustoliti, riso ai calamari e frutto della passione su crema pasticcera allo zafferano, petto d’anatra con cioccolato e mostarda di pera, pane croccante al pomodoro fatto in casa.
Arrivati al dolce vero, subentra il pasticciere Arcangelo, un nome una promessa, con una composizione di panna cotta piccantina con rucola, mela verde, yogurt e limone.
Tiramisù Delishoes, all’incrocio tra le vie pedonali Formentini e Madonnina, è aperto dalle 9 del mattino all’una di notte, ovvero dalla prima colazione al dolce dopocena.
C’è da scommettere che la sfida di proporre i classici della cucina italiana in versione dolce non passerà inosservata, molto più della possibilità di fare shopping.
Specie se oltre a scarpe e accessori Tiramisù Delishoes avesse venduto gonne e pantaloni.
GPSdoodles è il suo sito, le ruote sono il suo pennello e la città è la sua tela.
Il mondo è pieno di geni, basta saperli cercare. Se abitate in Canada, precisamente in British Columbia, vi potrebbe capitare di incontrare un tipo con la bici, attentissimo alle vie, con una mappa ben precisa.

Si chiama Stephen Lund ed è un artista del disegno tramite GPS, usa Strava, una app/social network che serve per tracciare il percorso per i ciclisti o i corridori. Stephen la utilizza per creare percorsi che graficamente diventino dei disegni. Studia minuziosamente la mappa e quando qualcosa gli appare davanti, lo disegna sul tracciato da seguire in bici. Ha anche creato un sito apposito per i suoi lavori, chiamato GPSdoodles.

Stephen, per ogni disegno, pedala per almeno 70 chilometri. Niente male, di certo non è un’arte sedentaria. Guardate il David di Michelangelo qui sotto. Ma come gli è venuto in mente, dico io. Mica è facile trovare le strade perfette per poter creare un disegno del genere.
Se volete provarci a basta un tracciatore GPS e la app di Strava. Ah, magari un po’ d’allenamento. Stephen infatti ha letteralmente fatto il giro del mondo con la sua bici, partendo da Victoria per arrivare a Katmandu.

Nel video sottostante , l’artista parla della delle sue opere e di come riesce a crearle senza mai staccare il suo particolare pennello dalla tela, che in questo caso sono le ruote della bici e la strada. Infatti dice che la città è il suo quadro. Ci mette all’incirca tre ore per ogni disegno.
Renato Pozzetto al Teatro Nazionale, 5-6 marzo 2016
SICCOME L’ALTRO è IMPEGNATO è lo straordinario spettacolo di Renato Pozzetto che lo vede unico interprete di questa nuova esperienza: un percorso artistico che attraversa 10 anni di cabaret, 15 anni di teatro e 30 anni di cinema…” avete capito bene c’è anche il cinema ! “.
Dai film più divertenti vi proponiamo le risate più celebri inserite all’interno di uno spettacolo teatrale. Ecco perché l’abbiamo chiamato “Cinecabaret“.
Expogate è stata la testimonianza in ferro e vetro dell’esistenza dell’Expo nella città di Milano (visto che l’esposizione universale, in realtà, si trovava a Rho).
L’Expo Gate, un misto tra biglietteria, negozio di souvenir e spazio eventi, arrivò di fronte al Castello Sforzesco un anno prima dell’inizio dell’Expo 2015.
La Triennale di Milano, qualche mese fa, aveva chiesto in una lettera al sindaco Pisapia di non smontare subito le piramidi realizzate da Scandurra Studio e di ereditarne la gestione in vista della 21esima Triennale del design (Design after Design), che si terrà da aprile a settembre 2016 come evento “diffuso” in diverse parti della città.
La struttura in zona Cairoli, costata 5 milioni di euro, si era pensato di tenerla ancora un po’ dove si trova oggi. Ma non oltre la fine del 2016.
E ora, infatti, nella stessa piazza dovrà restare un anno in più dopo la chiusura dell’esposizione universale. Chi si sfregava le mani già all’idea di non vedere più all’orizzonte le due piramidi, da sempre maldigerite dai milanesi, dovrà rimandare i festeggiamenti.
Alla fine si è deciso per la proroga.
L’Expo Gate cambia volto e si veste dei colori della Triennale, per ospitare infopoint, spazi e shop legati alla XXI Triennale di Milano. L’Expo Gate continuerà a ospitare appuntamenti e sarà, per tutta la durata dell’esposizione (dal 2 aprile al 12 settembre), il punto di partenza nel viaggio attraverso gli indirizzi di una mappa di eventi e mostre che si allarga da viale Alemagna all’Hangar Bicocca.

L’ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
“21st Century. Design After Design”
Con questo tema la Triennale lancia una sfida all’apparente collasso del mondo contemporaneo, alle sue contraddizioni, incoerenze, incertezze. Si prefigge di proporre nuovi “punti cardinali”, di prospettare le fondamenta della cultura che verrà. E per far questo si affida al progetto e ai progettisti per analizzare e individuare ogni possibile indizio di innovazione.
DOVE SI SVOLGE
La XXI Triennale occuperà il Palazzo dell’Arte e altre prestigiose sedi in Milano:
–       Fabbrica del Vapore
–       HangarBicocca
–       MUDEC – Museo delle Culture
–       Museo Diocesano
–       Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
–       Palazzo della Permanente
–       Politecnico di Milano – Campus Leonardo e Bovisa
–       Ex Stecca delle Acciaierie Ansaldo
–       Università IULM
–       Villa Reale di Monza (sua prima sede storica)
Tutti questi spazi hanno già vocazione culturale e ospitano attività molto frequentate dal pubblico. Sono tutte facilmente accessibili con i mezzi pubblici.
La notizia dell’ingresso della casa automobilistica tedesca (che arriva dopo quello degli stilisti italiani e del gruppo Kuehne + Nagel) avverra’ durante una conferenza stampa organizzata dalla casa automobilistica, il prossimo 24 febbraio.
Pereira intanto afferma di aver portato al teatro nel corso del 2015 oltre 10 milioni 800 mila euro con il fundraising. “Anche quest’anno – ha aggiunto – non credo che la cifra sarà più piccola”.
Pereira, in un’intervista al Sole 24 ore, aveva anticipato: “Il grande patrimonio artistico italiano può interessare molti stranieri” aggiungendo che i suoi interlocutori sono “grandi imprese che capiscono come la cultura sia un investimento duraturo che restituisce il denaro impiegato con interessi notevoli”.
Nel 2015 l’associazione svizzera di Amici nella Scala ha portato al teatro 1,4 milioni di euro e da poco è partita la versione americana da cui il sovrintendente si aspetta ottimi risultati.
Sul bilancio previsionale del 2016 alcuni dei soci hanno fatto mettere a verbale delle riserve. Certo una situazione diversa dallo scorso anno, quando la Regione aveva votato in assemblea contro il bilancio previsionale 2015, ma comunque non priva di preoccupazioni per il peso assunto dal fundraising.
Secondo Pereira queste elargizioni non diminuiranno, ma secondo alcuni soci restano un elemento aleatorio.
Il colosso del commercio elettronico apre a 30 nuove tipologie di prodotti freschi.
Oggi, lunedì 15 febbraio, si comincia e sono 30 le tipologie di frutta e verdura che si vanno ad aggiungere ai 20 mila prodotti acquistabili online con l’applicazione Amazon Prime Now.
Dopo surgelati, bibite, pasta e caffè, Amazon allarga per la prima volta l’offerta ai prodotti freschi.
La novità riguarda l’app Amazon Prime Now, il servizio che offre consegne in un’ora o in finestre di due ore a Milano e in 34 comuni dell’hinterland dalle 8 a mezzanotte, 7 giorni su 7.
A beneficiarne, con la consegna in una (al costo di 6,90) o due ore (gratuita) sette giorni su sette, sono per ora i clienti di Milano e hinterland (34 comuni) cui è stato destinato il servizio rapido lo scorso novembre.
Le spedizioni partono dal nuovo magazzino meneghino da 2 mila metri quadri situato nel quartiere Affori; l’ordine minimo è di 19 euro.
Nel corso dell’anno saranno coinvolte altre città italiane.

Per i colossi come Esselunga, primo a credere nelle consegne a domicilio, o Carrefour, che ha puntato sull’acquisto online e il ritiro in negozio, un segnale forte e chiaro.
Stesso discorso per le startup come Just Eat o la nostrana Cortilia: Amazon parte in punta di piedi ma lo fa nella consapevolezza, sua e comune, di avere le spalle abbastanza larghe per spazzare via la concorrenza.
La domanda di mercato c’è: lo dimostra il fatto che i prodotti più venduti del catalogo di Amazon Prime Now, che non si limita al cibo, sono acqua, birra e prosciutto.
A questo si aggiunge l’entrata nel mercato delle consegne a domicilio dell’altro colosso UBER, con le applicazioni UberRush e UberEATS.
ABOUT AMAZON PRIME NOW:
Amazon Prime Now è il nuovo servizio riservato ai clienti iscritti ad Amazon Prime. Con Prime Now puoi effettuare ordini tramite l’app dedicata e riceverli in 1 ora al costo di 6,90€ per ordine o gratis in finestre di 2 ore a tua scelta, dalle 8 alle 24. L’importo minimo per gli ordini Prime Now è di 19€.
No code. No traffico. No stress. Prime Now.
20 euro di sconto sul primo ordine di 50 euro con MIPROVANOW.
Ecco Il centro commerciale più grande d’Europa, nuovo paradiso per le fan della moda, anche low cost:
aprirà il 14 aprile l’Arese Shopping Center, nuovo polo dedicato allo shopping, con oltre 15 milioni annui di visitatori stimati.
Realizzato in soli due anni di lavoro, 92mila metri quadrati e 6mila posti auto, vanta il primato delpiù grande shopping center mai realizzato in Italia in un sol colpo.
Con i suoi 200 negozi, ristoranti e caffè, oltre a un polo sportivo, si colloca in una delle aree più strategiche d’Europa: a 20 minuti da Milano, sulla direttrice dei laghi e dell’aeroporto della Malpensa.

L’area è quella dell’ex stabilimento Alfa Romeo di Arese: una zona da due milioni di km quadrati, grande il doppio dell’area ExpoMilano, per intenderci.
Un super centro commerciale, progettato dall’archistar Michele De Lucchi.
Il polo al suo interno accoglierà un ipermercato e oltre 200 negozi.
Tra questi, il primo punto vendita in Italia di Primark, colosso irlandese dell’abbigliamento low-cost, che aprirà uno store da ben 7mila metri quadri.
E poi Zara, H&M, Mango e la catena KFC, gruppo di ristoranti in arrivo dagli Usa, e Desigual, il marchio di moda spagnola che proprio in questi giorni ha avviato la ricerca di personale per il negozio.
In particolare le posizioni aperte sono per assistenti alla vendita, store manager, assistant store manager.
In base agli accordi siglati con le amministrazioni di Lainate e Arese, tra i lavoratori impiegati nell’ipermercato (che da solo occuperà 10mila metri quadri del polo) il 40 per cento del personale dovrà essere assunto tra i residenti dei due comuni di zona.
LAVORO
Si parla quindi di migliaia di nuove assunzioni con contratti a tempo indeterminato e di apprendistato, anche se non si sanno ancora le tempistiche, per questo consigliamo di tenere monitorato i siti di KFC e Disegual.

Si registra la ripresa delle compravendite (più 10% nel 2015) dopo mesi di stallo nel settore immobiliare.
“Dinamica di Rientro“: un fenomeno che ha permesso al mercato immobiliare di Milano di ripartire e di segnare, per i primi nove mesi del 2015, una crescita di quasi dieci punti, doppia rispetto a quella dell’Italia.
Infatti, secondo alcuni dati dal 2012 a oggi in 120.000 sono ritornati a vivere a Milano: le stime sono state del Cresme (Centro di ricerche economiche e sociali del mercato). Si tratta, nel dettaglio, di molte persone che, dopo aver lasciato la città poiché in periferia vi trovavano dei prezzi più convenienti, negli ultimi tre anni sono rientrati, grazie al miglioramento della qualità della vita.
Un ottimo segnale per la ripresa del mercato immobiliare e per l’intera economia locale.
Questo fenomeno ha dunque permesso al mercato di riprendersi, e alle compravendite, dopo la crisi, di ripartire.

A dimostrarlo, i numeri: in un anno i costi al metro quadro in centro e nella cerchia dei Bastioni sono scesi dello 0,2 per cento, e rispettivamente del 5,9 e dell’1,9 negli ultimi cinque anni.
Tanto che oggi in centro al metro quadro il valore è intorno agli 8 mila euro, e dentro la Cerchia in media 5.935.
Stesso discorso allontanandosi dal Duomo: oggi per una casa che si trova dentro la circonvallazione si spendono in media 4mila euro al metro quadro.Con un calo annuale dello 0,1, e del 4,6 per cento in cinque.
Un fatto che permette a chi cerca casa di comprare più facilmente, e a chi deve vendere – “spesso per necessità: non a caso, nelle trattative tra privati, gli sconti arrivano anche al 20-25 per cento”, spiega Dettori – in tempi più rapidi. In periferia, il calo è anche maggiore: in 12 mesi è dello 0,7, e in cinque anni dell’11,1.
Risultato? Il prezzo, al metro quadro, è sui 2.449 euro.
La ripresa ha visto nel 2015, fino allo scorso settembre, le compravendite risalire del 9,6 per cento, arrivando a quota 13mila.
Stesso discorso nell’hinterland, dove sono aumentate dell’8,7. Ad abbassarsi, anche i canoni d’affitto che sono diminuiti dello 0,2 per cento per i monolocali, dello 0,5 per i bilocali e dello 0,6 per i trilocali: un quinto meno di cinque anni fa. Spostandosi da un quartiere a un altro, oggi rispetto a cinque anni fa i prezzi sono più bassi quasi ovunque (un’eccezione è Porta Venezia, dove si alzano di quasi tre punti).
Così, a Brera si registra un calo del 9,9 per cento rispetto al 2011, e tra il Duomo e la Scala un meno 8,7 in cinque anni.
Certo, le cifre restano alte: 9.800 euro al metro quadro in Brera, quasi 12mila vicino alla cattedrale.
Se si compra in Repubblica, si deve essere pronti a spendere 8.800 euro al mq, 7.700 in via Solferino: cifre sostenute, anche se entrambi i quartieri registrano cali del 7,4 e dell’11,6 per cento in cinque anni.

Diverso il discorso in periferia, dove le flessioni sono maggiori.
E i prezzi più contenuti: così, in cinque anni al Gallaratese le cifre sono calate del 26,9 per cento, tanto che oggi la spesa media è di 2.450 euro al metro quadro.
Per comprare vicino all’ospedale San Carlo servono 2.600 euro al metro quadro, a Baggio 2.400 euro: per entrambi, il calo è del 20 per cento in cinque anni.

Continua l’ascesa di Milano,quinta nel 2014, quarta nel 2015 e terza nel 2016 dietro solo a Parigi e New York: questa la posizione di Milano nel cuore di chi viaggia alla ricerca di un acquisto di lusso. La ricerca del Boston Consulting-Fondazione Altagamma . Superata Londra, terza nel 2015, il capoluogo lombardo trova un nuovo smalto e viene indicata come destinazione sempre più cool e trendy dal 49% del campione. Nel dettaglio, la definisce così il 60% dei cinesi e il 52% di russi, brasiliani e coreani, rispetto al 45% di chi proviene da mercati maturi.
Shopping e fashion sono ancora la principale associazione che chi risponde fa con la città (il 61%), mentre arte e cultura sono due termini con cui la si collega solo nel 36% dei casi. Un quarto degli americani pensa a Milano come a una città di food e sport, il 18% degli europei come polo per il business e il 20% dei brasiliani come location d’eccellenza per la vita notturna. Expo ha agevolato la risalita in classifica del capoluogo lombardo, una rincorsa al podio iniziata nel 2015 con il passaggio dalla quinta alla quarta posizione, ma la tenuta del 2016 può far ipotizzare un fenomeno più organico.
THE HATEFUL HEIGHT / DESCRIZIONE
The Hateful Eight è un film del 2015, scritto e diretto da Quentin Tarantino, ed interpretato da Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh, Walton Goggins, Demián Bichir, Tim Roth, Michael Madsen eBruce Dern.
Secondo western di Tarantino dopo Django Unchained, è stato annunciato nel novembre 2013, per poi venire cancellato pochi mesi dopo, quando la sua sceneggiatura è trapelata online. In seguito, Tarantino ha riscritto parte della sceneggiatura modificandone il finale e ha dato il via alla produzione, le cui riprese si sono tenute dall’8 dicembre 2014 presso Telluride, inColorado. Distribuito negli Stati Uniti dalla Weinstein Company, ha avuto per volere del regista stesso unadistribuzione limitata in pellicola Ultra Panavision 70mm, un formato inutilizzato da circa cinquant’anni, a partire dal 25 dicembre 2015. In digitale e su larga scala è stato distribuito dal 30 dicembre, mentre in Italia le due date di uscita sono state rispettivamente il 28 gennaio 2016 per la versione in pellicola e il 4 febbraio per quella digitale.
Il film è stato ben accolto da pubblico e critica, non superando tuttavia gli incassi record dei suoi predecessori Bastardi senza gloria e Django Unchained. Con i suoi 187 minuti, è il film più lungo di Tarantino. La colonna sonora è stata interamente composta dal compositore italiano Ennio Morricone, premiato con un Golden Globe per la migliore colonna sonora, un premio BAFTA ed una candidatura per lamiglior colonna sonora ai Premi Oscar 2016.
RECENSIONE DI SAMANTHA
Tarantino è un genio. Se poi si affianca al maestro Morricone crea un capolavoro.
The Hateful Eight è questo, un film grandioso sotto ogni punto di vista, che, nonostante la lunghezza, non annoia neanche per un secondo e che riassume tutto lo stile tarantiniano incastonandolo in una struttura incredibile.
Ci troviamo di fronte ad un film simil giallo costruito, però, secondo l’estetica del regista: nella prima parte vi è una caratterizzazione grandiosa dei personaggi che si scoprono poco a poco grazie agli imprescindibili dialoghi a cui segue, nella seconda, l’azione pura fatta di adrenalina, suspence e ovviamente di pulp.
the-hateful-eightDal punto di vista stilistico vediamo una lezione cinematografica dell’utilizzo delle musiche, che non sono semplici accompagnamenti, ma protagoniste di intere scene. Morricone sembra proiettato, meritatamente, all’Oscar e considerando che ne ha vinto uno alla carriera è qualcosa di eccezionale. Anche dal punto di vista registico vediamo delle scelte interessantissime che seguono lo sguardo dello spettatore facendolo sentire parte della pellicola.
Recitazione di buon livello con una prova eccezionale di Samuel L. Jackson che è il vero protagonista del film. Un po’ sottotono, invece Tim Roth che risulta impacciato come se il personaggio interpretato non fosse adatto al lui, infatti, secondo me, la scelta ideale sarebbe stata Christoph Waltz che avrebbe, sicuramente, creato qualcosa di straordinario.
The Hateful eight è un film crudo, cattivo e visivamente d’impatto che non può lasciare indifferente chiunque lo guardi. A me è piaciuto tantissimo e consiglio a tutti di vederlo in pellicola a 70 mm per godere in pieno dell’esperienza che Tarantino vuole regalare.

Voto: 9
Street art è arte a tutti gli effetti, non lo contestano più neanche le aziende che in teoria potrebbero lamentarsi per i disegni che ricoprono spazi di loro proprietà. Al punto che A2A e Fondazione Aem, con la supervisione del critico Flavio Caroli, hanno selezionato 150 centraline semaforiche che sono state dipinte da writer come Neve, Dado, Crea, Gattonero, Atomo e tanti altri. Alla fine sono state fotografate da Olivia Gozzano e le immagini sono state raccolte in un libro, Energy box, edito da Skirà, che oggi Caroli presenterà alla Libreria della Triennale. Assieme a lui Nicolas Ballario di Urban Renaissance, Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, e Alberto Martinelli, presidente della Fondazione Aem.
Quella di trasformare oggetti urbani necessari ma anonimi come le centraline semaforiche in piccole opere d’arte, decorandole anche con le bombolette spray. Una volta l’operazione avveniva di notte, fuorilegge, quasi per sfida o provocazione. Oggi invece si è trasformata in un progetto artistico, autorizzato e promosso dal Comune di Milano con A2A e Fondazione Aem, che delle centraline sono i legittimi proprietari.
Speriamo non vengano rovinate dai ” writer ” che stanno danneggiando i muri della Darsena

«C’è un fil rouge storico che lega il centro storico alla vite che veniva coltivata negli orti dei monasteri, come testimoniano anche la stessa Vigna di Leonardo, a pochi passi da qui».
Cosa fare nel weekend ?
Ecco in arrivo Wineat5vie, evento dedicato al vino italiano, promosso dall’Associazione 5 vie, che da qualche anno ha come obiettivo il rilancio dell’area che si sviluppa intorno a via Santa Marta, via Bocchetto, via Del Bollo, via Podone e via Santa Maria Fulcorina, nel centro storico di Milano.
Una sorta di evento fuori Bit, Borsa Internazionale del Turismo:
<<questa è la prima edizione, ma vorremmo che diventasse un appuntamento annuale, rivolto non soltanto ai residenti o agli appassionati, ma a tutti i milanesi per far loro scoprire un distretto che è ancora poco conosciuto, poco frequentato, ma decisamente bellissimo» commenta uno dei promotori dell’evento.
La manifestazione nominata ,appunto, Wineat5vie si svolge venerdì e sabato nella cornice del Siam, palazzo storico di via Santa Marta 18: qui una sala è dedicata ai vini provenienti da tutta Italia e un’altra solo ed esclusivamente alla Puglia, in particolare a Ostuni, che è l’ospite d’onore di questa prima edizione.

Da assaggiare, bianchi, rossi, rosati, bollicine, di 35 cantine diverse, cui si aggiungono anche due laboratori (su prenotazione on line o direttamente sul posto): «Primitivi a confronto» (venerdì, ore 18.30) e «Rosati di Puglia» (sabato, ore 11.30).
Ma non solo vino, perché non mancano degustazioni di prodotti tipici pugliesi e momenti musicali e culturali: venerdì alle 19.15 e poi ancora alle 21.30 live del fisarmonicista jazz Vince Abbracciante, e poi il gruppo folk La Stella mette in scena uno show di pizzica (venerdì, ore 20.30 e poi ancora alle 12.45 di sabato, quando la giornata si aprirà alle 11.30 con la presentazione del libro «Inchiostro di Puglia»).
Questi gli orari della manifestazione: venerdì ore 18-22.30, sabato ore 11.30-22, ingresso libero.
Per maggiori informazioni visitare il webiste Blog 5vie.
Shopping milionario per Hamad bin Isa Al Khalifa, re del Bahrein, per le sue vacanze milanesi ha prenotato due piani interi del Principe di Savoia.
La suite presidenziale e due interi piani dell’hotel Principe di Savoia di Milano per il suo seguito. Più di ottanta persone hanno accompagnato il miliardario sovrano del Bahrein, e sua moglie nei suoi quattro giorni di vacanza milanese, tra relax, cultura e shopping in via Montenapoleone. Con lui ci sono sudditi, una pr, personale di servizio, una baby sitter, un personal shopper, lo chef e gli uomini della sicurezza.
Cene nei ristoranti stellati, spese gastronomiche, shopping con montagne di buste con capi firmati trasportati in hotel su due van provenienti da via Montenapoleone, incontri con brocker del settore immobiliare: tra vitto, alloggio, trasferimenti e “benefit” la vacanza milanese di Al Khalifa sarebbe costata ( secondo i rumor ) qualche milione di euro.
Mercoledì sera tappa alla Scala per assistere allo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Venerdì lascerà Milano anche l’aereo reale.

Dopo Dolce&Gabbana anche Bmw entra come socio della Scala.