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mercoledì, Maggio 7, 2025
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GRAN BRETAGNA: concerti strapieni, Boris Johnson ha deciso di andare avanti così

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Mentre in quasi tutto il mondo, dall’Italia agli Stati Uniti, a causa dell’emergenza coronavirus si sospendono tour, annullano concerti e vietano assembramenti di ogni tipo, in Gran Bretagna la vita prosegue come sempre. Lo dimostrano i concerti di alcuni artisti molto noti, come Morrissey e gli Stereophonics, che ancora in questi giorni radunano migliaia e migliaia di fan.

Hanno colpito in particolare in queste ore i tweet degli Stereophonics, impegnati nel loro tour britannico, entusiasti per il pienone alla Manchester Arena, un palazzetto da 21mila posti, stipato come un uovo.  Nella stessa Gran Bretagna, dove comunque il premier Boris Johnson ha deciso di andare avanti senza prendere provvedimenti di emergenza e quindi senza annullare o vietare manifestazioni pubbliche, i tweet della band hanno sollevato più di una critica.

gran bretagna coronavirus

Ma gli Stereophonics non sono certo gli unici ad andare avanti come nulla fosse. Anche Morrissey va avanti per la sua strada: sabato sera si è esibito alla Wembley Arena di Londra, e ha iniziato il concerto entrando sul palco sulle note di “The End of The World“. Insomma, pare dire, se fine del mondo deve essere tanto vale affrontarla cantando…

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MI SCUSI dona pasta alla norma, parmigiane e cannoli agli ospedali di Milano

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Coronavirus, pasta alla Norma e cannoli siciliani: l’omaggio dei ristoratori agli ospedali di Milano

Cento paste alla Norma, 50 parmigiane e 100 cannoli. E’ quanto si è visto consegnare il personale dell’ospedale Sacco di Milano, da parte di un ristorante come gesto di riconoscimento e di supporto in un momento drammatico che vede medici e infermieri impossibilitati a fermarsi per mangiare, se non ai distributori automatici dopo turni di 12 ore spesi nei reparti interessati dall’emergenza coronavirus.

Il gesto solidale del ristorante MI SCUSI ha spinto decine di ristoratori a riaprire le cucine e aderire all’iniziativa, raccogliendo così più di 2000 porzioni che verranno distribuite anche ad altre strutture nel corso della prossima settimana.

Consegnati pasti caldi, oltre al Sacco, anche agli ospedali San Raffaele e Policlinico.

A Milano hanno già aderito: i ristoranti Miscusi, Muu Muzzarella, Li Mastri e Fancytoast, la pizzeria Loredani, il kebab Star Zagros Kebabbar e la gelateria Gnomo.

Nei prossimi giorni, oltre al Sacco dove i primi pasti sono stati donati oggi, verrà distribuito cibo anche al San Raffaele, Fatebenefratelli, Policlinico, San Carlo, San Giuseppe e Bassini di Cinisello.

In risposta alla chiamata su RistoratoreTop, si sono mobilitate attività di Bergamo, Cremona, Torino e Roma e si è potuto apprendere come in diverse zone d’Italia alcuni si fossero già mossi in questa direzione.

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LOMBARDIA: situazione vicina al punto di non ritorno, serve l’ospedale in Fiera Milano

truffe coronavirus ladri milano
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Dopo Bergamo e Brescia, la frontiera del focolaio di Covid-19 avanza verso Milano. Qui il contagio cresce inesorabile e costante con 1983 contagiati.

«Stiamo facendo di tutto perché il virus non conquisti la città», afferma il professor Massimo Galli, direttore del reparto di malattie infettive al Sacco. Le disposizioni di distanziamento sociale si intensificano, dopo scuole, uffici e negozi chiudono i parchi. «Ricordiamoci che i casi diagnosticati riguardano persone sintomatiche, che sono solo una parte del reale», avverte Galli.

VICINI AL PUNTO DI NON RITORNO

E già così la Lombardia è allo stremo delle forze, con 11.685 positivi (1865 in più in un giorno), 4.898 pazienti ricoverati di cui 732 in terapia intensiva. E i morti sono quasi mille. Per capire la portata del dramma basti pensare che sull’Eco di Bergamo ieri c’erano udici pagine di necrologi, che il Comune di Milano ha messo a disposizione cento posti all’obitorio e ha cambiato il regolamento riducendo da trenta a cinque i giorni per decidere dove seppellire i defunti.

SCOPRI I  NUOVI DATI AGGIORNATI AL 16 MARZO 

Un’emergenza che ha spinto il governatore Attilio Fontana a una scelta drastica: reclutare Guido Bertolaso come «consulente» per reperire «sul mercato internazionale monitor e respiratori» destinati a un nuovo ospedale alla Fiera.

Perché i presidi di tutta la regione, avverte l’assessore al Welfare Giulio Gallera, «sono vicini al punto di non ritorno. Abbiamo pochissimi posti liberi nelle terapie intensive, ormai siamo nell’ordine di quindici, venti a disposizione. Se ogni giorno arrivano 85 persone in terapia intensiva e ne escono due o tre, è evidente che tutto questo non è sufficiente». Non ci sono ambulanze abbastanza per smistare i pazienti tra i vari ospedali e soprattutto mancano i medici, tanto che la regione ha lanciato una campagna di assunzioni internazionali. «Avremo personale dal Venezuela, dalla Cina, da Cuba, a cui daremo ovviamente anche una casa.Chiediamo solo che siano iscritti all’albo nel Paese di provenienza».

L’unico dato positivo rispetto a un quadro sempre più preoccupante arriva a livello nazionale: a quasi un mese dall’inizio dell’emergenza il numero dei guariti dal coronavirus fa registrare l’incremento più alto, 527 persone in un solo giorno, il 36,7% in più rispetto a venerdì scorso.

Fontana: “Vicini a non avere più posti letto in terapia intensiva”

“I numeri continuano a crescere: siamo vicini al momento in cui non avremo letti di rianimazione”: lo ha detto il presidente della Lombardia Attilio Fontana spiegando che il problema principale è recuperare respiratori.

Sono infatti l’elemento essenziale per la costruzione di un ospedale da 500 posti nei padiglioni della Fiera di Milano. Nel frattempo, ha aggiunto, si cerca di recuperare altri letti negli ospedali. “E spero che riescano ancora per qualche giorno a compiere questi miracoli”, ha detto.

Se arrivano i mezzi e i medici, per la Regione Lombardia e la Fondazione Fiera in sette giorni “siamo pronti”


Anestesista di Bergamo: “Reggeremo pochissimo”

“Se il trend dell’epidemia continuerà con questo ritmo, Bergamo reggerà ancora per pochissimo: gli ospedali sono saturi ed anche i posti in Regione Lombardia si stanno esaurendo”.

E’ la testimonianza di Ivano Riva, anestesista e rianimatore all’Ospedale Giovanni XXIII di Bergamo e vice presidente dell’Associazione degli anestesisti rianimatori ospedalieri italiani Aaroi-Emac Lombardia. “Ormai intubiamo in terapia intensiva anche più di 7 persone al giorno e lavoriamo senza sosta, con in media un turno di riposo ogni 14 giorni”, aggiunge.

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Atm taglia il 40% delle corse causa coronavirus, ecco i nuovi orari

ATM
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Coronavirus, nuovi orari mezzi Atm a Milano

Come evidenziato in una nota, è prevista una riduzione fino al 40 per cento, con metro, bus e tram che seguiranno gli orari dei giorni festivi o del sabato. Atm ha poi tenuto a precisare a proposito delle misure di sicurezza«Stiamo svolgendo pulizie straordinarie quotidiane dei mezzi in circolazione, dai sostegni ai sedili a tutte le superfici di contatto. La collaborazione di ogni cittadino è fondamentale per fronteggiare l’emergenza. Sul sito del Ministero della Salute trovate le regole di comportamento da seguire e le risposte alle domande».

In sostanza, almeno fino al 25 marzo, gli orari saranno molto simili a quelli delle domeniche d’inverno.

Atm comunque garantirà che il nuovo servizio permetterà di mantenere la distanza di sicurezza tra i passeggeri, anche perché è già stato registrato un calo di affluenza di circa il 70% tra i viaggiatori.

Come riporta Atm,  le metropolitane – dal lunedì al sabato – seguono l’orario festivo con treni aggiuntivi in ora di punta. Il servizio inizia alle ore 6. Per quanto riguarda bus filobus e tram, dal lunedì al sabato seguono l’orario festivo. Azienda Trasporti Milanesi ha poi annunciato che le linee suburbane 130, 132, 140, 352, 423, 424, 431, 705, 707, 783, 901 dal lunedì al sabato seguono l’orario del sabato, mentre la linea Milano-Limbiate dal lunedì al sabato svolge il servizio con bus. Novità degna di nota per ciò che concerne la rete notturna: sospese sia le linee in servizio da domenica a giovedì (NM1, NM2, NM3, N25, N26, N90, N91) sia quelle in servizio nelle notti di venerdì e sabato (N42, N50, N57, N80, N94, N15, N24, N27). Infine, domenica servizio festivo sull’intera rete, sospese le linee notturne della notte precedente.

REGIONE LOMBARDIA

ll Presidente della Regione ha disposto un’ordinanza per la riprogrammazione dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi non di linea sul territorio regionale per contrastare l’emergenza sanitaria dovuta al virus COVID-2019

Il provvedimento ordina la soppressione e la riduzione straordinaria dei programmi di servizio per garantire:

  • un livello di servizio pubblico adeguato agli spostamenti casa-lavoro delle persone impiegate nelle attività essenziali;
  • il rispetto della distanza interpersonale a bordo dei mezzi e l’effettuazione degli interventi di sanificazione dei mezzi.

Raccomandiamo a tutti di controllare gli avvisi pubblicati sui siti internet e sulle applicazioni delle singole aziende di trasporto prima di mettersi in viaggio. Le principali applicazioni per calcolare i percorsi di viaggio (travel planner) potrebbero contenere orari non ancora aggiornati.

Oltre alla rimodulazione del servizio, l’ordinanza dispone la soppressione dei seguenti servizi:

  • linea ferroviaria Milano Cadorna – Malpensa;
  • servizi di collegamento aeroportuale con bus; la soppressione del collegamento tra Bergamo – Orio al Serio e Linate è disposta a partire dal giorno di chiusura al traffico aereo passeggeri degli aeroporti;
  • servizi finalizzati e di gran turismo; 
  • servizi di noleggio con conducente con autobus; 
  • servizi effettuati tramite funicolare e funivia, fatta eccezione per gli impianti di Brunate (CO), Margno Pian delle Betulle (LC) e Selvino (BG)
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Coronavirus, in Lombardia arriva Guido Bertolaso: consulente personale di Fontana

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Guido Bertolaso è il super consulente della Lombardia a costo zero

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha chiesto all’ ex capo della protezione civile Guido Bertolaso  di affiancarlo come consulente personale per la realizzazione del progetto riguardante la costruzione di un ospedale dedicato ai pazienti Covid presso le strutture messe a disposizione della Fondazione Fiera di Milano al Portello. Fontana ha ringraziato Bertolaso per aver accettato l’incarico per il quale riceverà un compenso simbolico pari ad un euro.

Bertolaso affiancherà quindi il governatore lombardo per affrontare l’emergenza coronavirus

Ecco la prima dichiarazione di Guido Bertolaso 

“Come potevo non aderire alla richieste del presidente della Lombardia Attilio Fontana di dare una mano nella epocale battaglia contro il Covid-19 se la mia storia, tutta la mia vita è stata dedicata ad aiutare chi è in difficoltà e a servire il mio Paese?
Peraltro se ho aperto l’ospedale Spallanzani vent’anni fa ed ho lavorato in Sierra Leone durante la micidiale epidemia di ebola forse qualcosa di utile con il mio team spero di riuscire a farlo.
Il mio pensiero va ai medici -quelli veri- agli infermieri ed ai tecnici sanitari e ai farmacisti che da settimane danno l’anima rischiando ogni istante per combattere e vincere questa battaglia.”

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Continuano le donazioni : CAMPARI sceglie l’ospedale Sacco con un contributo di 1 milione di euro

campari dona 1 milione di euro
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IL GRUPPO CAMPARI DONA 1 MILIONE DI EURO ALL’ISTITUTO SANITARIO PUBBLICO  SACCO DI MILANO PER L’EMERGENZA DEL CORONAVIRUS

 

Campari e Milano: un legame che ha origine 160 anni fa a pochi passi dal Duomo.

Con il tuo spirito aperto e cosmopolita, hai ispirato il nostro concetto di convivialità, socializzazione, stare insieme. Hai ispirato un rituale, l’aperitivo, che abbiamo portato orgogliosamente in giro per il mondo nel corso degli anni, come simbolo della nostra città natale.

Milano, sei un motore dello sviluppo economico e sociale. Behind You è una storia lunga e unica, mentre da sempre sei sempre stato in anticipo sui tempi sulla scena culturale e incanalando sempre le più grandi energie del nostro paese.

Oggi, sei colpito da un’emergenza che sta mettendo a dura prova tutta l’Italia e il mondo intero. Ma non ti arrendi.

Sei il simbolo di una regione e di un paese in cui team appassionati di medici e operatori sanitari lavorano instancabilmente con professionalità e dedizione estrema per guarire le ferite profonde che l’emergenza del Coronavirus sta causando a tutti noi.

L’attuale emergenza ci obbliga a fermare tutte le forme di aggregazione sociale e convivialità.

In attesa del rimbalzo insieme, desiderosi di lasciarci tutto alle spalle, vogliamo mostrarvi la nostra simpatia e gratitudine facendo quello che sentiamo come un dovere di milanesi e italiani.

Per questo motivo, il Gruppo Campari ha deciso di donare 1 milione di euro all’istituto sanitario pubblico ASST Fatebenefratelli Sacco di Milano , centro di eccellenza nazionale nella ricerca e cura di malattie altamente contagiose e pericolose, punto di riferimento per i pazienti gravemente colpiti da Covid- 19. La somma verrà utilizzata per finanziare un’unità operativa di terapia intensiva per ricoverare pazienti positivi a Covid-19 e nelle condizioni più critiche, nonché per fornire un sistema di pressioni negative dotato di 10 kit di rianimazione.

Ma non ci fermiamo qui e invitiamo tutti i nostri Camparisti, i nostri clienti e i nostri consumatori sempre fedeli a partecipare facendo la loro donazione con un deposito sul conto bancario ASST Fatebenefratelli Sacco:

IBAN: IT 57 W 03111 01603 000000009130

Scopo del pagamento: Campari sostiene Sacco per l’emergenza Covid-19.

Milano, Campari Group è al tuo fianco in questi tempi difficili.

Non vediamo l’ora di festeggiare insieme a te e tutta l’Italia la fine di questa emergenza, quando la sicurezza e la serenità saranno ripristinate.

#StrongerTogether

Davide Campari Milano SpA insieme ai suoi 4.200 Camparisti in tutto il mondo

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GALLERA: in Lombardia 11.685 casi,+1865 da ieri e 966 morti (+76 da ieri)

coronavirus milano
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“I decessi in Lombardia legati al coronavirus sono saliti a 966 unità, 76 unità in più di ieri”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

Nella regione Lombardia quasi 5mila persone sono in ospedale e i morti sono finora 966, 76 in più rispetto a ieri. Sono 732 i pazienti in terapia intensiva. Nuovo esodo dal Nord, si temono nuovi focolai.


IN ITALIA

Coronavirus, 17.750 positivi (+2.795), 1.441 morti in tutto, 1.518 contagiati in terapia intensiva (10%) | 1.966 guariti ma 175 morti nelle ultime 24 ore


Poi i numeri: i casi positivi positivi in Lombardia sono 11.685, con una crescita di 1095.

732 le persone in terapia intensiva (85 più di ieri).

Coronavirus, in Lombardia altre 85 persone in terapia intensiva e i presidi medici sono in grande difficoltà. Lo denuncia l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, sostenendo che alcuni presidi sono in situazione di grande difficoltà.


Stop ai collegamenti con la Sardegna

Rispondendo a una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.


In Puglia si estende la quarantena a “chiunque torni”

Da oggi chiunque rientri in Puglia, “da ogni parte d’Italia o del mondo”, dovrà autosegnalarsi e restare in isolamento a casa per almeno 14 giorni. Lo stabilisce una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano dopo il continuo esodo in treno al Sud.

Il provvedimento estende gli obblighi che finora erano previsti solo per chi tornava dal Nord e da zone con focolai di coronavirus. D’ora in avanti, anche chi rientrerà dall’estero o da qualsiasi zona dell’Italia, dovrà avvisare l’Asl e restare in quarantena nella propria abitazione. Inoltre dovrà rimanere raggiungibile per attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, dovrà avvertire il medico.

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Legacoop Lombardia: 40 taxi gratis a disposizione degli anziani in caso di necessità

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Taxi gratis agli anziani che devo uscire di casa per necessità

Quaranta taxi di Milano a disposizione degli anziani per agevolarli negli spostamenti improrogabili in un momento di difficoltà senza precedenti, con l’invito a evitare di uscire rivolto a tutta la cittadinanza. E’ l’iniziativa lanciata da Legacoop Lombardia, a cui partecipano tassisti di Taxiblu 024040 e Autoradiotassi 028585, con il supporto dell’assessorato alle politiche sociali e abitative del Comune di Milano.

Il progetto nasce da uno spirito di servizio e di solidarietà dei tassisti cooperatori milanesi che, in maniera totalmente gratuita e volontaria, intendono aiutare gli anziani, confinati nelle loro abitazioni a causa delle misure emergenziali vigenti, nei movimenti e negli approvvigionamenti presso le loro abitazioni.

“I tassisti che hanno deciso di aderire all’iniziativa non torneranno a casa ma saranno a disposizione per i cittadini più fragili, dimostrando di rappresentare non solo una categoria economica ma una comunità sociale e umana che non vuole spegnere i motori in un momento così critico e mutevole per l’intero Paese”, si legge nella nota diffusa da Legacoop Lombardia.

Ricoordiamo che il Sindaco Sala ha anche comunucato che  area B e area C per il momento non saranno a pagamento, quindi saranno disattivate le telecamere .

Saranno anche liberi i parcheggi di superficie sia per le strisce gialle (riservate ai residenti), e su quelle blu, di solito a pagamento .

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ESSELUNGA: vola la spesa online, ma per le consegne i tempi si allungano a Milano

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Amazon Prime e il servizio di spesa a domicilio di Esselunga, così come tutte le principali piattaforme web del settore, sono state letteralmente presi d’assalto dai milanesi, costretti in quarantena dall’emergenza coronavirus, che cercano di acquistare beni di prima necessità, con tempi d’attesa che vedono la consegna schedulata anche dieci giorni dopo il clic.

Già nelle scorse settimane gli accessi in contemporanea avevano fatto saltare i principali portali dell’e-commerce e Nielsen, nella prima settimana dell’emergenza ha stimato che i prodotti di largo consumo venduti online siano aumentati dell’81 per cento.

Il giorno in cui fu decisa la zona rossa a Codogno e negli altri comuni del Lodigiano, il servizio Amazon Prime di consegna della spesa a domicilio aveva subito un brusco rallentamento a causa delle moltissime richieste: assalto virtuale che era andato di pari passo con quello reale e lo svuotamento degli scaffali nei supermercati. Da allora, acquistare online per evitare il super è diventato sempre più complesso. Chi giovedì scorso, anche dall’hinterland, ha ordinato la spesa sul sito di Esselunga non l’ha ancora ricevuta e dovrà attendere fino a venerdì. Ieri mattina invece chi si collegava al sito Esselungaacasa. it, non riusciva a ottenere una consegna prima di giovedì 19 marzo per una spesa da 120 euro. In serata era difficile pure accedere alle piattaforme, tanto era il numero di accessi. Per quanto riguarda Esselunga, a Milano città si va mediamente dai 5-7 giorni di attesa laddove prima ne servivano due. Tuttavia, assicurano dall’azienda, il servizio è in fase di potenziamento.

Anche sul sito di Carrefour ieri sera fare la spesa era un’impresa: “a seguito del numero eccezionale di richieste potrebbero verificarsi ritardi nella consegna e indisponibilità di alcuni prodotti”, si leggeva sul portale. Sul sito Supermercato24 le consegne sono ormai calendarizzate a dopo il 15 marzo.

Il portale Winelivery, che consegna a casa in trenta minuti bottiglie di vino, ha registrato un aumento delle vendite del 50 per cento a Milano con clienti che fanno acquisti più sostanziosi, anche per fare scorta.


L’ecommerce sarà potenziato: potrebbero esserci criticità in area Milano

Per quello che riguarda l’e-commerce, il ceo Sami Kahale precisa: “Abbiamo registrato un’esplosione della domanda. Il mercato online alimentare in Italia vale complessivamente circa l’1% del totale. I mercati più avanzati in Europa e nel mondo si attestano tra il 4% e l’8%. In Esselunga siamo al 4% e le richieste ricevute in questi giorni ci portano sopra al 20%, cinque volte il livello attuale.

È evidente che nessuno può soddisfare un balzo percentuale del genere. I tempi di consegna si stanno assestando sulle due settimane. Per questo abbiamo definito un limite di una spesa per cliente per settimana e sono già in atto potenziamenti di natura straordinaria sulle preparazioni delle spese e sulla logistica. Vista l’eccezionale situazione, abbiamo avuto, e non escludiamo di avere nei prossimi giorni, delle criticità nell’area di Milano”.

 
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STAZIONE CENTRALE: treni per il Sud affollati vista impossibilità di voli

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Come riporta il sito la Repubblica.it, assalto agli ultimi treni diretti al Sud, una remake in scala ridotta della fuga di sabato notte della scorsa settimana, quando si diffusero le prime notizie sul decreto che avrebbe isolato la Lombardia.

Questa sera alla stazione centrale pieni il Milano-Siracusa-Palermo delle 20,10 e, soprattutto il Milano-Lecce delle 20,50. “Non ci sono più voli, Linate è stato chiuso quindi l’unica soluzione per lasciare la città di Milano  questa”, diceva un giovane viaggiatore diretto in Sicilia, a Palermo.

In fila, a debita distanza l’uno dall’altro, alcuni studenti fuorisede di Statale e Cattolica. Strapieni anche i notturni dei giorni scorsi, nel timore della soppressione di quel tipo di treno, come già  successo per il Milano-Lecce delle 19,50.

Il personale viaggiante però  denuncia: “Non ci sono garanzie di sicurezza sanitaria, la gente è disposta a viaggiare tutta la notte con persone sconosciute, nella promiscuità obbligata degli spazi di un vagone letto, cioè tre posti, e delle cuccetta a quattro posti”. Inoltre, lamenta la mancanza di sicurezza igienica sia per sé  che per i viaggiatori: “Noi del personale viaggiante abbiamo un solo paio di guanti e una mascherina per il viaggio di andata e per il ritorno”.

Stretti i controlli della polizia ferroviaria sugli accessi, gli agenti fanno mantenere rigorosamente le distanze di sicurezza e esigono l’autocertificazione.  Ma come diceva uno di loro, “non si capisce perché  tutta questa gente possa partire, visto che l’ultima ordinanza ha fermato l’Italia”.

FONTE: LaRepubblica.it

Anche dalla pagina Facebook del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano viene ricordato per l’ennesima voltadi evitare di tornare in Puglia e in caso fosse strettamente necessario di rispettare tutte le regole imposte

Ecco Il messaggio  :

“Di nuovo ondate di pugliesi che tornano in Puglia dal nord. E con loro arrivano migliaia di possibilità di contagio in più.
Avrete probabilmente esibito ai soldati alla stazioni le vostre legittime autocertificazioni sulla motivazione del vostro ritorno, spero che abbiate le mascherine e che teniate la distanza di un metro l’uno dall’altro in treno.
Fatto sta che ci state portando tanti altri focolai di contagio che avremmo potuto evitare.
In pochi giorni migliaia e migliaia di persone hanno fatto rientro in Puglia aggravando la nostra già drammatica situazione.
Vi ricordo che appena arrivate dovete richiudervi in casa e che dovete stare lontani da genitori, fratelli, nipoti, amici, nonni e malati che rischiano di morire se contagiati. Dovrete rimanere in casa almeno per altri 14 giorni e comunque per tutto il tempo di durata del decreto del Presidente del Consiglio.
E dovete anche dichiarare la vostra presenza sul sito della Regione Puglia.

Come da me disposto con ordinanza la cui violazione determina il reato di cui all’art.650 cp.”

 

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Brusaferro: “Ci aspettiamo anche al Sud nel weekend nuovi casi dopo aperitivi e sciate”

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Brusaferro: “Ci aspettiamo nuovi casi dopo foto al mare,aperitivi e sciate in montagna”

L’incubazione media è tra 4 e 7 giorni: abbiamo visto folle assembrate al mare o in stazioni sciistiche o in mega aperitivi, luoghi dove probabilmente il virus ha circolato. Una parte di quelle persone nei prossimi giorni probabilmente mostrerà una sintomatologia. Speriamo di essere smentiti dai fatti”.

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Timore per boom di contagi nel weekend al Centrosud

“Possiamo aspettarci dei casi nel weekend e una parte potrebbe essere legata a comportamenti assunti negli scorsi weekend”. Lo spiega il presidente Iss, Silvio Brusaferro, in conferenza stampa. “Ci sono state scene di persone al mare, a sciare o a mega-aperitivi: sono luoghi in cui il virus potrebbe essere circolato, alcuni potrebbero risultare positivi – aggiunge -. Lo diciamo con dispiacere, ma dobbiamo dare atto da qualche giorno che gli italiani hanno colto come comportamenti sbagliati finiscano per ritorcersi contro e vadano evitati”.

Il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha spiegato che una parte di queste persone “avrà della sintomatologia e potrà risultare positiva“. E lo dice “con dispiacere“, poiché in questi giorni sono stati molti gli appelli lanciati “alla consapevolezza“. Da qualche giorno gli italiani “hanno colto come comportamenti di questo tipo finiscano per ritorcersi contro e vadano assolutamente evitati. È un piccolo sacrificio da fare tutti insieme“.

Successivamente ha parlato della situazione in Italia di quella che definisce “una crisi globale“, il cui antidoto è rappresentato dalla condivisione di dati ed esperienze: “Credo che la presenza di colleghi cinesi sia una grande opportunità per confrontarci e scambiarci le esperienze“. L’età media dei pazienti deceduti e positivi è di 80.3 anni, prevalentemente maschi, le donne solo il 25.8%: “L’età media dei deceduti è significativamente più alta rispetto agli altri positivi“. Le fasce d’età più colpite sono dai 70 anni in poi, con un picco tra 80 e 89 anni; anche la letalità – il numero di morti tra i malati – è più elevata nelle persone oltre gli 80 anni: “La maggioranza è portatrice di patologie croniche, solo 2 persone non sono risultate al momento portatici di patologie, ma sono cartelle cliniche che non abbiamo ancora analizzato nel dettaglio“.

Picco a metà mese?

In queste ore l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sta analizzando le evidenze e sta deliberando la possibilità di avviare delle sperimentazioni del farmaco per artrite, normalmente usato per l’artrite reumatoide, utilizzato a Napoli con effetti positivi nel contrastare gli effetti del Coronavirus: “Questo farmaco ora è registrato per un altra patologia, il meccanismo d’azione però potrebbe risultare efficace per delle manifestazioni cliniche che ha il Coronavirus: dal punto di vista scientifico, occorre avere delle valutazioni definite, con un campione di soggetti definito, e credo che l’Aifa stia lavorando a questo“. Dunque è da intendersi come “una promessa, un’opportunità che va studiata” al fine di avere i parametri per poi dire che “il meccanismo di azione è effettivamente efficace per tutti i pazienti avvetti dal Coronavirus“.

Brusaferro infine ha risposto a una domanda sulla stima presente in una relazione allegata ad un documento del governo sul possibile picco di casi di Covid-19 a metà mese in Italia: “Premesso che non ho visto la relazione, posso dire che i modelli di questo tipo tengono conto di un valore detto R0, che indica quante persone un contagiato infetta e dal tempo medio tra il contatto e i primi sintomi“. Va comunque considerato che gli scenari “sono molto influenzati dalla capacità di aderire alle misure raccomandate“.

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COVID19: Nga Nguyen presente allo show di Gucci e YSL risulta positiva

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COVID19: Figlia di un magnate dell’acciaio, Nga Nguyen ha assistito agli show di Gucci e Saint Laurent. Disattivati gli account social a causa degli insulti

Il 18 febbraio scorso la socialite vietnamita, Nga Nguyen, ha assistito alla sfilata di Gucci a Milano insieme alla sorella ed è rimasta nel capoluogo lombardo 48 ore, prima di volare a Parigi (sempre con la sorella), dove il 25 era fra gli invitati allo show di Saint Laurent. Durante il periodo trascorso in Italia e in Francia le due ragazze, figlie di un magnate dell’acciaio e grande appassionate di moda, non hanno accusato alcun sintomo, tanto che Nga ha continuato ad andare in palestra e a lavorare come sempre, ma poi il 2 marzo è cambiato tutto. Qualche colpo di tosse, un po’ di febbre e alla fine la diagnosi che la Nguyen non si sarebbe mai aspettata: positiva al Coronavirus. E stesso responso anche per la sorella. Da quel giorno Nga è in quarantena, ma la sua presenza alla sfilata milanese di Gucci e a quella parigina di Saint Laurent non solo non è passata inosservata, ma ha pure spinto molti organi di stampa a ritenerla responsabile di aver diffuso il virus (coincidenza sfortunata ha voluto che il 21 febbraio sia stato confermato il primo caso di Coronavirus in Lombardia), trasformandola così in una sorta di «paziente zero» della moda. «Quando mi hanno dato la notizia della positività, ero davvero confusa – ha raccontato la Nguyen al New York Times – perché mi sono subito chiesta “come e quando è successo?”. In rete hanno scritto di tutto: c’è chi mi ha accusata di essere tornata a casa e chi sostiene che sapevo già di essere malata quando ho partecipato alle sfilate, ma nessuna delle due cose è vera; c’è chi dice che sono viziata, che il virus è stato attratto da me perché ho mostrato la scollatura in una foto e che è arrivato il momento che le persone avide del mondo fashion si fermino a pensare».

 

Allertati tutti i contatti

Vista la campagna d’odio nei suoi confronti, non stupisce che la ragazza abbia deciso di disabilitare tutti i suoi account social e non intenda partecipare al Met Gala 2020 di maggio. «Posso assolutamente capire le reazioni estreme della gente – ha detto ancora la socialite – perché il mondo è in preda all’isteria per via di questa epidemia, ma per quanto riguarda il mio caso, penso sia in gran parte basato su ipotesi legate a una sequenza di eventi». Subito dopo la diagnosi la Nguyen ha ovviamente avvisato familiari, amici, truccatore e fotografo e, al momento, nessuno di loro ha mostrato sintomi del virus. Al tempo stesso la ragazza ha anche allertato i suoi contatti da Gucci e Saint Laurent. «Sebbene siano passati 21 giorni dalla nostra sfilata, non appena siamo stati informati della positività della signora Nguyen, abbiamo avvisato tutti gli ospiti che erano seduti accanto a lei durante lo show – ha spiegato un portavoce di Gucci alla rivista People – e tutti ci hanno assicurato di stare bene». Lunedì prossimo la socialite dovrà sottoporsi a degli ulteriori controlli: la speranza è che i nuovi esami di laboratorio le dicano che il virus non c’è più, sebbene resterà in ospedale per ripetere successivamente i test, così da essere completamente sicura della guarigione. «Per ora resto lontana dai social media – ha concluso la Nguyen – ma una volta guarita e tornata normalità, riprenderò anche la vita social».

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Coronavirus: a Roma e Milano parchi e ville chiusi. In Italia già 4.000 denunce

PARCO SEMPIONE
PARCO SEMPIONE

CORONAVIRUS: la sindaca di Roma Virginia Raggi è pronta a firmare un’ordinanza per la chiusura dei parchi cittadini.Da questa mattina a Milano

Si tratta di un modo per impedire che il contagio nelle aree verdi, affollate in questi giorni. Nella lista dell’ordinanza fanno parte tutte le aree verdi recintabili. Come Villa  Pamphili, Villa Lazzaroni, Villa Sciarra, il parco dell’EsquilinoVilla Borghese sarà invece presidiata dai vigili urbani perché non è recintata.

La decisione in Campidoglio è maturata questa mattina dopo la relazione informale dei vigili urbani che ieri hanno registrato nei parchi e nelle ville di Roma pericolosi assembramenti che possono favorire il contagio del virus.

Sala chiude parchi recintati a Milano. Il sindaco Giuseppe Sala firmerà un’ ordinanza per chiudere i parchi recintati della città da domani mattina. L’annuncio è stato dato via Facebook dal primo cittadino di Milano. «È necessario farlo», ha dichiarato Sala, spiegando che ‘ovviamente i parchi non recintati non saranno chiusi, ma invito tutti a un comportamento in linea con le regole stabilitè. Sala ha anche detto che ‘da oggi Amsa sta sanificando le piazze e le vie della citta«. In più ha dichiarato che ‘ogni sera ogni singolo mezzo dell’Atm verrà sanificatò. Ha ringraziato il personale sia di Amsa, sia di Atm. Il primo cittadino di Milano ha infine dichiarato che ieri è stato lanciato un Fondo di mutuo soccorso. ‘Il comune metterà una parte di fondi, ma chiamiamo a raccolta le istituzioni finanziare, le imprese e i milanesi più abbientì. Del resto, ha ricordato Sala, dopo l’emergenza sanitaria Milano dovrà fare fronte a un’ emergenza economica e sociale e dovrà pensare a chi è in difficoltà. ‘Chiamo tutti alla generosita», ha concluso, preannunciando che poi chiarirà meglio come funzionerà L Fodo e quali saranno le destinazioni.

La situazione in Italia. Nella prima giornata di stop totale in Italia, sono state denunciate 4.000 persone sulle oltre 130 mila controllate dalle forze dell’ordine. Denunce anche per 369 esercizi commerciali che non hanno rispettato le disposizioni previste dal dpcm. Nel Senese, per esempio, una coppia è stata denunciata dai carabinieri mentre andava alle terme ad 80 chilometri di distanza da casa. Niente a che vedere con i motivi di lavoro, di salute o di necessità previsti dal documento del governo. Si susseguono, in molte città del Paese, le raccomandazioni dei sindaci ai cittadini a restare a casa. E così a Parma Federico Pizzarotti ha inviato un messaggio telefonico a tutti i parmigiani, annunciando anche la chiusura dei parchi. Da domani niente passeggiate immersi nel verde anche a Milano e Roma, così come a Rimini, Bari o Pordenone. Saranno chiusi anche i cancelli di numerosi cimiteri, dove saranno consentite, invece, solo le tumulazioni.

 

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GALLERA: in Lombardia 9820 casi,+1095 da ieri e 890 morti (+146)

coronavirus milano
coronavirus milano
“I decessi in Lombardia legati al coronavirus sono saliti a 890,146 in più di ieri”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

Il virus si diffonde in Europa: Vienna chiude la valle di Paznaun, scuole chiuse in Svizzera. Emergenza in Spagna, dove la regina è in quarantena. Trump pronto a dichiarare lʼemergenza nazionale negli Usa

Giulio Gallera nella consueta diretta pomeridiana ha parlato del decreto approvato dal Governo: «Va nella direzione giusta – ha commentato – ma lo volevamo più rigido». Poi i numeri: i casi positivi positivi in Lombardia sono 9820, con una crescita di 1095.650 le persone in terapia intensiva (45 più di ieri) 4435 i ricoverati non intensivi.
Crescono anche i dimessi, a quota 1.198, e decessi salgono a 890, 146 in più. Bergamo resta la provincia con il maggior numero di casi: 2.136, con un aumento di 321 contagiati. «Abbiamo aperto 120 posti di terapia intensiva in più in un giorno» ha evidenziato Gallera, e «per i prossimi giorni ne saranno aperti altri». «Da tre giorni non c’è un aumento esponenziale, ma una crescita costante», ha evidenziato l’assessore, aggiungendo che le persone il terapia intensiva sono 560 e i posti disponibili ad oggi sono 610.
Le vittime in maggioranza hanno oltre 80 anni e hanno due-tre patologie pregresse. La curva epidemica sembra quindi dare i primi segnali di appiattimento che dimostrerebbero come le misure restrittive stiano dando risultati. Intanto il contagio sta dilagando nel resto d’Europa, e anche gli altri Paesi cominciano a prendere provvedimenti per bloccare l’infezione. Vienna ha annunciato l’isolamento della valle Paznaun e del centro sciistico St.Anton, la Svizzera chiude tutte le scuole, la Spagna (la cui regina è in quarantena) ha dichiarato l’emergenza. Trump: dichiarerò lo stato d’emergenza negli Usa
Coronavirus, in Lombardia altre 45 persone in terapia intensiva e i presidi medici sono in grande difficoltà. Lo denuncia l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, sostenendo che alcuni presidi sono in situazione di grande difficoltà.

Ad essere sotto pressione soprattutto i presidi dell’area bergamasca: il Papa Giovanni è quasi saturo, dice Gallera, sostenendo che ogni giorno la regione cerca di aprire nuovi posti di terapia intensiva, paventando l’ipotesi di aprire un centro medico dedicato proprio alla terapia intensiva nell’area della Rho -fiera.

Gallera: «Ospedale in Fiera? Si può fare in 6 giorni»

Un ospedale nei capannoni della Fiera di Rho a Milano che garantisca 500 posti di terapia intensiva «può essere pronto entro 6 giorni, a patto che ci siano i respiratori e il personale, Aspettiamo una risposta della protezione civile».

Lo ha detto l’assessore al Welfare della regione Lombardia Giulio Gallera. «Abbiamo già predisposto il progetto con la protezione civile e la Fiera, ha aggiunto. Al netto di questa struttura provvisoria la Lombardia potrà metter in campo altri 200 posti di terapia intensiva nei prossimi 5-7 giorni, ha precisato Gallera, «utilizzando ogni spazio possibile, anche gli scantinati se serve, arrivando così al massimo della sua capacità espansiva». In Lombardia resta centrale il tema degli approvvigionamenti: «Stiamo lottando assieme alla Protezione civile per gli approvvigionamenti di materiale sanitario ancora insufficienti. Il numero delle mascherine che abbiamo a disposizione non è ancora sufficiente a dare tutto quello che è necessario».

L’assessore è intervenuto poi sul nuovo decreto: «Alcune aperture potrebbero fare discutere» ma nei nuovi provvedimenti contro la diffusione del coronavirus è contenuto «un segnale forte».


IN ITALIA – DATI AGGIORNATI 13 MARZO

Si aggrava, intanto, il bilancio in Italia:

i contagiati sono 14.955, 1.439 i guariti e 1.266 Le vittime.

Nuovo bollettino sull’epidemia da coronavirus in Italia, il capo della Protezione civile Angelo Borrelli parla di 14.955 malati, 1.439 guariti e 1.266 morti. Le vittime in maggioranza hanno oltre 80 anni e hanno due-tre patologie pregresse. La curva epidemica sembra quindi dare i primi segnali di appiattimento che dimostrerebbero come le misure restrittive stiano dando risultati. Intanto il contagio sta dilagando nel resto d’Europa, e anche gli altri Paesi cominciano a prendere provvedimenti per bloccare l’infezione. Vienna ha annunciato l’isolamento della valle Paznaun e del centro sciistico St.Anton, la Svizzera chiude tutte le scuole, la Spagna (la cui regina è in quarantena) ha dichiarato l’emergenza. Trump: dichiarerò lo stato d’emergenza negli Usa


DENUNCIATE 2.162 PERSONE IN TUTTA ITALIA

Sono 2.162 le persone che sono state denunciate fino ad ora per violazione delle restrizioni disposte dai provvedimenti per l’emergenza Coronavirus.
Il bilancio è stato pubblicato dal Viminale sul sito del ministero. Le persone complessivamente controllate sono state 106.659 mentre le verifiche negli esercizi commerciali sono state 18.994.
Tra i denunciati ci sono anche 113 titolari di esercizi commerciali mentre 35 sono le persone denunciate per aver indicato nell’autocertificazione motivi non veri per gli spostamenti.
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I Musei sono chiusi ma si possono visitare gratis virtualmente nel mondo

musei nel mondo
musei nel mondo

Per colpa del Coronavirus i musei di tutta Italia sono chiusi, ma se il giusto decreto impedisce di visitarli fisicamente, la tecnologia ci consente di farlo virtualmente.

musei

Ammirare le opere d’arte e le collezioni più prestigiose del mondo, stando in pigiama sul divano di casa. Per chi non vuole rinunciare a fare il turista anche ai tempi del coronavirus, ecco alcuni musei che offrono tour virtuali gratuiti da ammirare senza uscire di casa .

Pronti a partire ?

Bastano un tablet, un pc o uno smartphone: a Roma, collegandosi per esempio al sito dei Musei in Comune o andando su tourvirtuale.museicapitolini.org, ci si può perdere nelle sale dei Musei Capitolini, ritrovandosi a tu per tu con i resti colossali della statua di Costantino, con l’imperatore Marco Aurelio nell’Esedra a lui dedicata o con la Venere Capitolina. Con un semplice click possiamo entrare anche nei Mercati di Traiano-Musei dei Fori Imperiali e al Museo dell’Ara Pacis: tramite tourvirtuale.mercatiditraiano.it e tourvirtuale.arapacis.it, possiamo passeggiare tra le immense rovine del grande complesso archeologico o ammirare il grande altare di età augustea, tra i ritratti della famiglia imperiale e girali d’acanto, fiori e foglie di ogni tipo. Tutti e tre i musei civici mettono inoltre a disposizione materiali multimediali e una guida registrata.

La lista delle collezioni di opere d’arte e di enti nazionali e internazionali visitabili online è davvero lunga, dal Quirinale ai Musei Vaticani, dalla Galleria Borghese alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, anche grazie ad app come Google Arts & Culture. Al Colosseo, ogni giorno i canali social del parco archeologico aprono virtualmente le porte dell’Anfiteatro Flavio, del Foro e del Palatino, conducendoci alla scoperta di monumenti, reperti e capolavori.

Il Museo Egizio di Torino rompe l’isolamento sia su internet che sui social. Dal sito si possono visitare le sale ristrutturate. Mentre su Facebook il direttore Christian Greco conduce dei videotour per raccontare gli oggetti della prestigiosa collezione, promuovendo l’hashtag #LaCulturaCura.

Milano, la Pinacoteca Brera permette di ammirare da vicino i capolavori della storia dell’arte mondiale che custodisce, grazie a una campagna di digitalizzazione in altissima definizione per consentire un approccio agli originali che va oltre ciò che percepisce l’occhio umano.

Anche la Galleria degli Uffizi di Firenze offre Ipervisioni: immagini ad alta definizione dei capolavori delle mostre virtuali, da Botticelli a Cimabue.

Sembrerà di essere proprio a Parigi grazie ai tour virtuali del Louvre, che offre una visione a 360 gradi non solo delle sale espositive e delle gallerie del museo, ma anche della piazza e della facciata esterna del museo, inclusa la sua celebre piramide di vetro.

Il British Museum di Londra ha circa otto milioni di oggetti nella sua collezione, la metà di questi è visibile nel database on line: una carrellata d’arte suddivisa per temi ed epoche, alla scoperta dell’affascinante storia che custodisce ogni opera.

Il Museo del Prado di Madrid ha deciso di implementare la sua presenza virtuale proprio in occasione delle chiusure dovute all’emergenza coronavirus. Le opere e gli artisti del museo saranno anche mostrati sotto forma di una linea temporale a più livelli, gestita da un’intelligenza artificiale mentre la collezione viene raccontata e descritta dal direttore, Miguel Falomir.

Grazie al Google Art Project, la collezione del Moma, il Metropolitan Museum di New York, è stata digitalizzata e si può visitare proprio come se fosse una galleria multimediale. Gli algoritmi messi a punto da Google hanno permesso di esaminare ed etichettare non solo le opere d’arte ma anche le fotografie e le opere digitali esposte nella galleria newyorkese. Un incredibile mezzo senza barriere che permette di esplorare i 60 migliori musei del mondo anche attraverso Street View.

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CORONAVIRUS: rinviato il Giro d’Italia a data da destinarsi!

Le Maglie.
Le Maglie.

CORONAVIRUS: è stata rinviata a data da destinarsi la prossima edizione del Giro d’Italia! Le nuove date verranno comunicate dopo il 3 Aprile!

E’ stata rinviata a data da destinarsi, a causa dell’epidemia di coronavirus, la prossima edizione del Giro d’Italia, che sarebbe dovuta partire il 9 maggio in Ungheria. La società RCS, organizzatrice dell’evento, ha comunicato che “avendo preso conoscenza della situazione nazionale e internazionale si è deciso di rimandare il Giro 2020”. Le nuove date della corsa rosa verranno comunicate soltanto dopo il 3 aprile.

IL COMUNICATO DI RCS
“Il Governo ungherese a causa del diffondersi del coronavirus ha dichiarato lo stato di emergenza che proibisce l’organizzazione di eventi di massa e rende impossibile organizzare eventi internazionali. Di conseguenza il Comitato Organizzatore delle tappe ungheresi del Giro d’Italia ha dichiarato l’impossibilità di ospitare la Grande Partenza della Corsa Rosa in Ungheria nelle date inizialmente previste. Le parti hanno ribadito la loro determinazione a lavorare insieme per consentire al Giro d’Italia di partire dall’Ungheria in una data successiva. RCS Sport, vista la situazione nazionale e internazionale, comunica che viene posticipata la data del Giro d’Italia 2020. La nuova data sarà annunciata non prima del 3 aprile quando termineranno le disposizioni previste dal D.P.C.M. del 4 marzo 2020 e dopo che l’organizzazione si sarà confrontata con il Governo, gli Enti locali e territoriali e le Istituzioni sportive italiane e internazionali”.

Nella tarda mattinata era arrivata la comunicazione del comitato ungherese dell’impossibilità di ospitare le prime tre tappe del Giro a causa del coronavirus. La prima era prevista il 9 maggio da Budapest, in Ungheria,un cronoprologo di 8.6 km“. Il giorno dopo la carovana si sarebbe dovuta spostare dalla capitale a Györ, per una seconda frazione di 195 km molto panoramica seguendo il Danubio con un finale per velocisti a Györ. Lunedì, alla fine, il saluto all’Ugheria con la Székesfehérvár – Nagykanizsa (204 km), tappa che costeggia quasi interamente il Lago Balaton, finale veloce, grandi stradoni. Roba da velocisti nonostante la leggera ascesa finale.

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Emergency in aiuto per combattere il virus : i volontari consegneranno cibo e medicine a domicilio

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Il servizio è rivolto soprattutto agli anziani, agli ammalati e alle persone immunodepresse

EMERGENCY partecipa da oggi a MILANO AIUTA, il servizio del comune di Milano per over 65, persone in quarantena e soggetti fragili per le richieste di trasporto di beni (alimentari, farmaci o altri beni di prima necessità). I volontari di EMERGENCY, insieme alle Brigate della solidarietà, daranno aiuto a chi è solo o più a rischio in caso di contagio da Coronavirus.

🕒 servizio attivo dalle 9 alle 13, da lunedì a sabato
📞 numero di telefono 020202
📍 area coperta: Milano

IL SERVIZIO È COMPLETAMENTE GRATUITO.

I volontari si muoveranno in coppia, avranno un badge identificativo di riconoscimento e hanno ricevuto una specifica formazione per minimizzare il rischio di contagio per loro e per le persone assistite. I volontari non svolgeranno servizi sanitari di alcun tipo.

A ogni richiesta sarà assegnato un codice univoco e una priorità. Le chiamate saranno passate dal Comune di Milano a Casa Emergency dove è stata allestita un’area operativa che smisterà le richieste sui volontari dislocati in diverse zone della città

 

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SALA: a Milano da sabato 14 marzo parchi chiusi, via alla sanificazione delle strade

sanificazione
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Milano, Sala: “Da sabato 14 marzo parchi chiusi”

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha deciso di chiudere i parchi della città e oggi firmerà una ordinanza in questo senso. “Oggi pomeriggio firmerò una ordinanza per chiudere i parchi recintati da domani mattina. – ha detto in un video su Facebook -. È necessario farlo, non possiamo estendere la stessa regola ai parchi non recintati. Ma invito tutti a un comportamento in linea con le regole stabilite”.

Coronavirus, via alla sanificazione delle strade: spruzzato liquido igienizzate

Via alla sanificazione delle strade a Milano. Palazzo Marino ha infatti chiesto ad Amsa di procedere con la pulizia straordinaria delle vie per cercare di dare una risposta ancora più convinta all’emergenza Coronavirus.

“Amsa, come richiesto dall’Amministrazione Comunale, ha previsto fino al 3 aprile attività straordinarie di sanificazione delle principali vie e piazze di Milano”, si legge in una nota dell’azienda. Le operazioni verranno svolte proprio con i mezzi di solito utilizzati per i lavaggi ordinari “impiegando per la sanificazione un liquido igienizzante diluito con l’acqua”.

Le operazioni partiranno da venerdì 13 marzo. Ecco le strade interessate: piazza Duca d’Aosta, via Vittor Pisani, piazza 4 Novembre, via Sammartini, via Ferrante Aporti, via Ascanio Sforza, via Castelvetro, piazza XXIV Maggio, via Larga, piazza Beccaria e Fontana, via Palatucci, viale Famagosta, viale Cassala, piazzale delle Milizie, via Giambellino, via Lorenteggio, piazza Gramsci, e piazza Sempione.

Operazioni straordinarie di sanificazione sono costantemente in corso anche sui mezzi pubblici cittadini – tram, metro e bus – e sui treni regionali, che restano comunque in funzione nonostante la serrata totale decretata mercoledì sera dal governo.

 
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CORONAVIRUS: Gratis per 3 mesi le copie digitali dei giornali VOGUE

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CORONAVIRUS: Un’iniziativa di solidarietà per i lettori. Dal 13 marzo  Vogue, GQ, Wired, AD, La Cucina Italiana e Traveller GRATIS SULLE APP

Condé Nast Italia, per essere più vicina ai lettori e agli utenti in un momento difficile per tutti, mette a disposizione tre mesi di copie digitali gratuite delle testate del gruppo (qui la guida per come ottenerle dalle app dei giornali)

Facendo seguito all’iniziativa di Vanity Fair – in edicola da mercoledì 11 marzo, con un numero speciale dedicato a Milano e all’Italia, distribuito gratuitamente nelle edicole della Lombardia, ma anche in tutto il territorio nazionale, grazie alla sua copia digitale – la casa editrice, diretta da Fedele Usai, estende l’iniziativa di distribuzione digitale gratuita, per i prossimi tre mesi, sul territorio italiano, anche alle altre testate.

A partire dal 13 marzo, attraverso le relative App, e seguendo le istruzioni riportate sui rispettivi siti, sarà infatti possibile sfogliare gratuitamente anche VogueGQWiredADLa Cucina Italiana e Traveller. Inoltre, La Scuola de La Cucina Italiana offre un free pass di tre mesi per i suoi corsi digitali.

“In un momento come questo, in cui la priorità è la salute nazionale, la nostra missione continua ad essere quella di informare, di intrattenere e di farlo nella maniera giusta. Il nostro vuole essere un piccolo segnale per cercare di restituire qualcosa alla comunità. È importante che ognuno di noi faccia la sua parte” così Fedele Usai, Amministratore Delegato Condé Nast Italia.

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GAE AULENTI: terminati i lavori per la passerella pedonale!

rendering via capelli urbanfile 2
rendering via capelli urbanfile 2

GAE AULENTI: Installate le sedute, tolti i parapetti: via Capelli ora non è più solo “di transito”. I lavori finanziati da Diesel!

La passerella pedonale che, da corso Como, conduce in piazza Gae Aulenti è stata “ristilizzata”, anche se in un momento di emergenza da Coronavirus la fine del cantiere è passata in secondo piano rispetto a ben altre notizie; l’inaugurazione è stata rinviata (senza data, per ora) e i negozi, ovviamente, resteranno chiusi in seguito alla decisione del Governo, annunciata mercoledì 11 marzo, di chiudere le attività commerciali in Italia.

Via Capelli (questo il nome della “salita”) non aveva avuto molto successo. Finora veniva utilizzata quasi solo per transitare a piedi, ma non per fermarsi nei negozi, di difficile accesso e “ostacolati” dai parapetti, che infatti sono stati rimossi e sostituiti con fioriere e panchine. Ed infatti erano stati proprio i commercianti a “spingere” sull’acceleratore per effettuare i lavori di restyling, resi possibili dall’intervento economico di Renzo Rosso, patron di Diesel, che ha un negozio con sette vetrine in Porta Nuova.

L’operazione, iniziata a giugno 2019, è stata totalmente a costo zero per il Comune di Milano: il progetto è stato commissionato da Rosso, che lo ha finanziato, mentre della manutenzione si occuperanno sempre Rosso e la Diesel insieme a Coima, la società di Manfredi Catella che ha “voluto” Porta Nuova e tuttora gestisce il quartiere “futuristico” di Milano.

Quando i milanesi usciranno nuovamente di casa, vedranno una passerella completamente nuova. Non più grigia e coi parapetti ma dominata dal verde delle fioriere e dagli inserti in legno delle sedute.

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