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giovedì, Maggio 8, 2025
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UFFICIALE, IL CDM APPROVA IL DECRETO CON NUOVE SANZIONI FINO A 4.000 Euro

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce multe ‘salate’ e sanzioni più dure per chi aggira le misure per arginare la diffusione del Covid-19.

Ecco i dati aggiornati sui contagiati, deceduti e ricoverati del 24 marzo 2020.

Dura da oltre due ore la riunione del Consiglio dei ministri: il premier Giuseppe Conte e i ministri esaminano uno ad uno gli articoli che compongono il decreto sull’emergenza Coronavirus che serve a dare un quadro normativo unitario a tutte le misure adottate finora per il contenimento del contagio e a inasprire le sanzioni previste.

Cosa prevede la bozza del decreto?

Multe fino a 4mila euro per chi non rispetta i divieti di circolazione e le regole di contenimento, stop fino a 30 giorni per le attività commerciali e possibilità per i presidenti di regione di emettere ordinanze più restrittive nei territori a maggiore circolazione del virus, purché convalidate entro sette giorni con decreto del presidente del consiglio dei ministri. Il quale resta l’unica autorità in grado di disporre in via urgente e temporanea misure che comprimono le libertà costituzionali.

È quanto prevede la bozza del nuovo decreto legge approvata oggi nel consiglio dei ministri. Una riunione cui tutti si sono presentati con mascherine e guanti. Due le esigenze da soddisfare: costringere i cittadini a restare a casa il più possibile usando il deterrente della sanzione pecuniaria e rimediare allo scontro continuo fra governo e regioni, provando a mettere ordine nella filiera istituzionale.

La norma infatti prevede che – alla scadenza dei divieti di circolazione e chiusura di scuole, bar, ristoranti, parchi e di tutte le altre attività che hanno subito uno stop – sarà possibile adottare nuove restrizioni su specifiche parti del territorio nazionale ovvero, se occorre, sulla totalità di esso, purché abbiano una durata non superiore a 30 giorni, reiterabili e modificabili anche più volte fino al 31 luglio, e con possibilità di modularne l’applicazione in aumento ovvero in diminuzione secondo l’andamento epidemiologico del virus.

La decisione sarà adottata con Dpcm su proposta del ministero della Salute, sentiti i ministri competenti e i presidenti di regione interessati. I quali potranno anche loro proporre al presidente del consiglio le misure da adottare con dpcm sui rispettivi territori.

Dopodiché però – ed ecco la novità – i presidenti di regione possono adottare autonomamente o in via di urgenza per igiene sanitaria misure più restrittive che sono valide ed efficaci per 7 giorni, entro i quali devono essere confermate con Dpcm. Lo stesso vale per le ordinanze dei sindaci rispetto al presidente della regione o al presidente del consiglio dei ministri che deve confermarle entro 7 giorni con decreto.


NUOVA CONFERENZA STAMPA DI GIUSEPPE CONTE

Nuova conferenza stampa di Giuseppe Conte oggi pomeriggio, martedì 24 marzo 2020, con tutte le ultime news e aggiornamenti sull’emergenza Coronavirus in Italia. Dopo il discorso di sabato 21 marzo, tra pochi minuti Conte terrà un nuovo incontro in live streaming per aggiornare tutti gli italiani su quanto avvenuto nel Consiglio dei Ministri che si è appena concluso.

conte conferenza stampa 24 marzo

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Regione Lombardia in aiuto ai cittadini, sospende il pagamento delle tasse di sua competenza

regione lombardia tasse
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Emergenza Coronavirus : tasse regionali sospese fino al 31 maggio

regione lombardia sospende tasse

Nessuna sanzione per bollo auto e Irap

Proroga al 30 giugno 2020, senza applicazione di sanzioni e interessi, del bollo auto e dell’Irap, la tassa che riguarda le imprese con tasse regionali sospese per il coronavirus. Lo stabilisce la delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta del presidente Attilio Fontana, di concerto con l’assessore regionale al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini.

Adempimenti tributari e termini versamenti

“Il provvedimento delle tasse regionali sospese per il coronavirus – spiega l’assessore Caparini – riguarda gli adempimenti tributari e i termini dei versamenti che scadono nel periodo compreso tra l’8 marzo 2020 e il 31 maggio 2020 per chi ha il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa in Lombardia, limitatamente all’Irap, all’addizionale regionale Irpef, bollo auto, ecotassa e Tassa sulle Concessioni (tributi regionali non amministrati in Convenzione con l’Agenzia delle Entrate)”.

Nuova scadenza il 30 giugno

“Gli adempimenti – prosegue – e i versamenti sospesi, potranno essere regolarizzati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020”. “Non è previsto – specifica – il rimborso di quanto eventualmente già versato”.

Con emergenza più lunga altri provvedimenti

“In caso l’emergenza si protraesse – continua Caparini – prenderemo nuovi provvedimenti di proroga”.

Tutte le info su pagina Tributi Portale di Regione Lombardia

“Come sempre – ricorda l’assessore – i cittadini troveranno tutte le informazioni sulla pagina Tributi del Portale di Regione Lombardia www.tributi.regione.lombardia.it”.

Al riparo da decadenza rateizzazione

“La delibera approvata in Giunta – chiarisce Caparini – inoltre sospende il pagamento dei tributi fino al 31 maggio. Mettendo al riparo dalla decadenza della eventuale rateizzazione degli importi dovuti”.

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Gli spettacoli del Teatro alla Scala messi a disposizione online o in televisione

teatro alla scala
teatro alla scala

30 spettacoli del Teatro alla Scala su RaiPlay e Rai5

Dal 23 marzo al 21 aprile la piattaforma RaiPlay metterà a disposizione uno spettacolo al giorno: 30 produzioni tra cui 4 balletti, tutte registrate tra il 2008 e il 2019 e in gran parte inedite per il web. Ogni spettacolo resterà visibile per un mese a partire dalla data di pubblicazione.

Dal 6 aprile per quattro settimane Rai5 trasmetterà un’opera al giorno dal lunedì al venerdì alle 10:00; ogni mercoledì si aggiungerà una seconda opera alle 21:15 per un totale di sei titoli alla settimana oltre alle produzioni scaligere già previste nel palinsesto da domenica 22 marzo.

Ecco il comunicato :

Il Teatro alla Scala e la Rai rinnovano la loro collaborazione per offrire agli appassionati di grande musica almeno uno spettacolo al giorno per le prossime settimane. Per il Direttore Musicale Riccardo Chailly, per i componenti dell’Orchestra, del Coro e del Corpo di Ballo, per tutti i lavoratori del Teatro è essenziale, nel momento in cui la Scala come tutti i teatri è costretta a sospendere la programmazione a causa dell’emergenza sanitaria, mantenere il legame con il suo pubblico, con tutti coloro che regolarmente ascoltavano, si emozionavano, discutevano formando insieme a noi una grande comunità fondata sulla nostra tradizione artistica, sulla musica e sulle idee. Ora questo accordo con la Rai permetterà a tutti di vedere alcune delle serate scaligere più memorabili degli ultimi anni in televisione o sul web. Potrete vedere o rivedere i direttori e i cantanti più amati insieme all’orchestra, al coro e al corpo di ballo, le prime degli anni scorsi, spettacoli ormai storici e produzioni recenti, nell’attesa di poterci ritrovare nel nostro Teatro.

Restiamo insieme, anche distanti.

30 spettacoli del Teatro alla Scala su RaiPlay e Rai5

 

A questo link il calendario giorno per giorno. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo sono sempre quelli del Teatro alla Scala. La programmazione di Rai5 sarà completata di settimana in settimana. Raccomandiamo di verificare sul sito o sui social media del Teatro alla Scala e della Rai per variazioni e aggiornamenti.

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Ryanair non prevede voli fino a fine maggio

RYANAIR
RYANAIR

Dal 24 marzo Ryanair bloccherà quasi tutti i suoi voli a causa delle restrizioni di viaggio imposte dai Paesi UE per evitare la diffusione del Covid-19. Le cose da sapere.

Ryanair non prevede voli fino a fine maggio

“Al momento non prevediamo di operare voli fino a maggio”. Lo scrive Ryanair in una lettera firmata dal fondatore del gruppo Michael O’Leary e indirizzata ai suoi clienti. Da oggi è anche chiuso l’aeroporto di Bruxelles-Charleroi, uno dei principali hub continentali per la compagnia low cost irlandese. Ogni passeggero che abbia subito la cancellazione del suo volo riceverà entro le prossime due settimane una email con la quale gli saranno proposte le differenti opzioni possibili.

Blocco voli Ryanair: rimborsi per i clienti

Michael O’Leary, amministratore delegato del gruppo Ryanair, si scusa con i clienti per il disagio causato. O’Leary ha parlato dell’attuale crisi come una situazione senza precedenti, ma in questo momento di emergenza coronavirus la priorità della compagnia è tutelare il benessere e la sicurezza dei clienti e del personale di bordo.

Ryanair ha annunciato di stare lavorando in stretto contatto con le Autorità Statali per rispettare le linee guida della OMS, Organizzazione mondiale della sanità, e dell’Easa, Agenzia europea per la sicurezza aerea.

Per tutelare i suoi clienti, la compagnia aerea garantisce ai passeggeri che avrebbero dovuto viaggiare su un volo cancellato o che rientrano nelle categorie di clienti soggetti alle restrizioni imposte dal Covid-19, che riceveranno una e-mail nella quale verranno indicati i loro diritti, citando le opzioni possibili per fronteggiare il disagio: rimborso totaleriprenotazione gratuita o voucher di viaggio da poter utilizzare per 1 volo Ryanair per i prossimi dodici mesi.

La compagnia low cost ha inoltre invitato i clienti interessati a non chiamare i Call Center, che sono al momento sovraccarichi a causa dell’elevato numero di richieste.


Ryanair, stipendio al 50% per i dipendenti. O‘Leary: «Liquidità per un anno»

I dipendenti di Ryanair riceveranno una retribuzione pari al 50 per cento nei prossimi due mesi. Tutti i lavoratori compreso il Ceo Michael O‘Leary che, in un’intervista al Financial Times, ha spiegato come si sta muovendo la low cost irlandese – prima compagnia d’Europa per numero di passeggeri trasportati e seconda a Malpensa – per far fronte all’emergenza Coronavirus.

La riduzione degli stipendi

Nell’immediato, l’interruzione dell’attività causata dalla crisi del Covid-19 ha portato a un drastico ridimensionamento del salario. L’intera forza lavoro della compagnia aerea subirà una riduzione del 50 per cento degli stipendi per i mesi di aprile e maggio. Un provvedimento che potrebbe essere prorogato per ulteriori due mesi per evitare i licenziamenti nel caso il settore non ripartisse. O‘Leary ha detto al prestigioso giornale economico del Regno Unito che sta lavorando a uno scenario che nel caso migliore prevede due-tre mesi di aerei a terra, ma l’incertezza lo tormenta: «Onestamente nessuno di noi ha idea di quanto tutto questo potrà durare. Tutto ciò a cui possiamo attingere è l’esperienza cinese, dove i casi interni di positività al virus sembrano essersi fermati, ma dopo misure di contenimento draconiane. Se seguiamo il loro esempio la chiusura potrebbe essere di almeno tre mesi».

Liquidità per resistere

Secondo O‘Leary potrebbe resistere senza voli sei, nove, «forse anche 12 mesi». I soldi per sopravvivere ci sono, dice,  «ma la priorità è ora su come preservare il cash che ancora abbiamo in cassa». Il Gruppo che lui dirige ha ancora liquidità per oltre 4 miliardi di sterline, linee di credito non utilizzate e circa 300 aerei di proprietà. Tra due mesi rivaluterà la situazione, ma al momento non esclude misure ancora più drastiche per far fronte alla crisi.

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La Moda Italiana in campo per aiutare il paese . Produzione di mascherine e materiale per i medici

masherine moda
masherine moda

Molti brand di moda oltre le donazioni, stanno producendo mascherine e materiale per medici e infermieri

E l’Italia fa anche in questo caso da apripista grazie a una filiera di produzione sul territorio che non ha eguali nel mondo e che sostiene quella che è la seconda industria del Paese, come ha ricordato un comunicato recente della Camera Nazionale della Moda Italiana.

Il settore moda rappresenta la seconda industria del Paese, l’Italia è il primo produttore di moda del lusso al mondo e il primo produttore di moda in Europa.

Fendi, Gucci,  Salvatore Ferragamo, Ermanno Scervino, Miroglio, Prada, Valentino, sono alcune delle case di moda che hanno richiesto alle proprie sarte di mettersi all’opera, anche da casa, utilizzando il Tnt, tessuto non tessuto il cui uso è indicato dalla Regione Toscana sulla base delle analisi di laboratorio condotte da PontLab e dall’Università di Firenze, per poi, una volta ricevuta l’approvazione da parte delle autorità competenti, distribuirle agli ospedali.

Stabilimento Miroglio riconvertito per la produzione di mascherine moda

La produzione di Prada per la Toscana

Tra le iniziative più recenti, quella del gruppo Prada,
che, su richiesta della Regione Toscana, ha avviato mercoledì 18 marzo la produzione di 80mila camici e 110mila mascherine da destinare al personale sanitario della Regione (foto in alto). Il piano prevede consegne giornaliere che saranno ultimate il 6 aprile. Gli articoli sono prodotti internamente presso l’unico stabilimento del gruppo Prada, quello di Montone (Perugia), rimasto operativo a questo scopo e da una rete di fornitori esterni sul territorio italiano.

Gucci in aiuto a Toscana ed Emilia-Romagna
Gucci ha risposto all’appello della regione Toscana per la produzione di mascherine e camici per il personale sanitario: sono oltre 1.100.000 le mascherine chirurgiche e 55mila i camici che saranno donati nei prossimi giorni, previa autorizzazione delle autorità competenti. Già nelle scorse settimane l’azienda, in collaborazione con la filiera, ha avviato la produzione del materiale richiesto. L’offerta si aggiunge alla donazione di 2 milioni a favore di alcune delle principali realtà ed organizzazioni sanitarie in Lombardia, Veneto, Toscana e Lazio e al contributo personale di Marco Bizzarri, Presidente e ceo di Gucci, di 100.000 euro all’azienda sanitaria di Reggio Emilia.

Due milioni di euro da Valentino

Mayhoola, gruppo di cui fanno parte Valentino, Balmain e Pal Zileri, supporterà due diversi progetti. Il primo, del valore di un milione di euro, riguarda l’incremento dell’efficienza e la sicurezza del reparto di Terapia Intensiva presso l’Ospedale Sacco di Milano. Il nuovo macchinario di ventilazione a pressione negativa che Mayhoola donerà all’ospedale milanese, consentirà all’equipe medica di assistere in sicurezza i pazienti di coronavirus. L’obiettivo è di far cessare l’incremento di ulteriori contagi dello staff medico, garantendo misure di sicurezza per tutti coloro che lavorano nel reparto di terapia intensiva. Il secondo progetto di Mayhoola è a favore della Protezione Civile, anch’esso del valore di un milione di euro per supportare lo straordinario sforzo a beneficio di tutte le regioni italiane. «I nostri stabilimenti di produzione e i nostri uffici sono dislocati in diverse e bellissime regioni italiane: Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e molte altre – si legge in una nota di Mayhoola – è assolutamente eccezionale il modo in cui la Protezione Civile Italiana sta operando all’interno del paese e sono encomiabili le modalità con cui sostiene continuamente i cittadini italiani nelle loro necessità».

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Giovanni Rana : piano straordinario da 2 milioni di euro per aiutare i dipendenti durante questa crisi

giovanni rana stipendi dipendenti
giovanni rana stipendi dipendenti

Aumento della retribuzione del 25% per i 700 dipendenti, ticket da 440 euro per babysitter e assicurazione sanitaria contro il virus

Da assicurazioni e «bonus bebè» a veri e propri aumenti salariali, assieme a grosse donazioni per il sistema sanitario messo a dura prova per l’emergenza Coronavirus. Sono tante le iniziative messe in campo da aziende del veneto, sia sul versante del welfare interno che verso quello pubblico, il più delle volte in silenzio. Gian Luca Rana, amministratore delegato dell’omonimo Pastificio di Verona, ha varato un piano straordinario di aumenti salariali per un valore complessivo di 2 milioni di euro, come «speciale riconoscimento» dell’impegno dei 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti italiani (tra cui quello di Paratico) che stanno garantendo, come azienda di servizi essenziali, la continuità negli approvvigionamenti alimentari.

«Il Pastificio Rana – ha detto Rana – vuole essere al fianco dei dipendenti e di sostegno alle loro famiglie in un momento di forte disorientamento, non solo lavorativo». Tra le misure previste vi sono una maggiorazione dello stipendio del 25% per ogni giorno lavorato, e un «ticket» mensile straordinario di 400 euro per le spese di babysitting. Il piano decorre retroattivamente dal 9 marzo, e coprirà anche il mese di aprile.

Rana ha inoltre deciso di stipulare una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti, compresi quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19, a integrazione del rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall’azienda.

Rana, aveva donato 400 mila euro per l’acquisto di apparecchiature per la ventilazione assistita. Infine anche il patron di Banca Mediolanum, Ennio Doris, ha staccato un assegno a 5 milioni, equivalenti, secondo quanto ha riferito il presidente del Veneto Luca Zaia, ad almeno 150 postazioni di terapia intensiva.

Il punto sui contagi di oggi, lunedì 23 Marzo

Lombardia, Gallera: “Cala il numero dei ricoverati, -173 rispetto a ieri”

Sono i 28.761 positivi in Lombardia, con un aumento di 1.555 nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 9.266: è il primo dato negativo dall’inizio dell’emergenza, con una riduzione di 173 pazienti in ospedale rispetto a ieri.

+320 decessi nelle ultime 24 ore

( ieri erano 361 )

Continuano a migliorare i dati relativi ai nuovi casi nella provincia di Bergamo, mentre peggiorano decisamente in quella di Brescia: è questa la situazione delle due zone lombarde più colpite dal coronavirus.

Secondo i dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6.471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l’altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5.905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l’altro ieri 38.

Coronavirus, i numeri dei contagi a Milano

Tiene anche Milano. Nelle ultime 24 ore i contagi nella città metropolitana sono aumentati di 230, arrivando a 5.236. A Milano città, invece, i positivi sono 2.176, con una crescita di 136 nelle ultime 24 ore.

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GALLERA: confermati i dati di ieri, trend di contagi e ricoverati in calo anche oggi

mascherine medici coronavirus bando
mascherine medici coronavirus bando

CORONAVIRUS, GALLERA: 28.761 POSITIVI

Lombardia, Gallera: “Cala il numero dei ricoverati, -173 rispetto a ieri”

Sono i 28.761 positivi in Lombardia, con un aumento di 1.555 nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 9.266: è il primo dato negativo dall’inizio dell’emergenza, con una riduzione di 173 pazienti in ospedale rispetto a ieri.

+320 decessi nelle ultime 24 ore

( ieri erano 361 )

Continuano a migliorare i dati relativi ai nuovi casi nella provincia di Bergamo, mentre peggiorano decisamente in quella di Brescia: è questa la situazione delle due zone lombarde più colpite dal coronavirus.

Secondo i dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6.471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l’altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5.905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l’altro ieri 38„

Coronavirus, i numeri dei contagi a Milano

Tiene anche Milano. Nelle ultime 24 ore i contagi nella città metropolitana sono aumentati di 230, arrivando a 5.236. A Milano città, invece, i positivi sono 2.176, con una crescita di 136 nelle ultime 24 ore.


Enac: ok a droni per monitorare spostamenti

Via libera all’impiego di droni per “le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale” da parte delle polizie locali. Lo prevede una disposizione dell’Enac – valida fino al 3 aprile – che consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto, “nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus”.


BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE

IN ITALIA

GUARITI: + 408 in 24 ore per un totale di 7432 guariti totali

NUOVI CONTAGI: 3780 contagi per un totale di 63928 contagiati

NUOVI DECEDUTI: 602 PERSONE / TOTALE DECEDUTI: 6077 PERSONE


coronavirus tabella 23 marzo contagiati

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AVIGAN : iniziata la sperimentazione italiana sul farmaco . Nei prossimi giorni i risultati .

sperimentazione avigan italia giappone
sperimentazione avigan italia giappone

Coronavirus, l’azienda che produce l’Avigan: “Nessuna prova che funzioni”

 

Ministro della Salute Speranza : “Aifa procede su sperimentazione Avigan”. «Il direttore generale di AIFA ( Agenzia italiana del farmaco), Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico–Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia. Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso».

Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’incontro con il direttore generale di AIFA.

avigan sperimentazione itallia

Il parere del virologo Burioni

“Non esistono evidenze scientifiche in merito”, ha chiarito il virologo Roberto Burioni, che già aveva sottolineato in un tweet di non fidarsi di alcuni annunci che arrivano dall’estero. “Il farmaco russo, il preparato giapponese, la vitamina C, la pericolosità dell’ibuprofen, i proclami sugli Ace inibitori che i somari scrivono Eca – scriveva l’esperto – hanno una cosa in comune: sono tutte scemenze. Le novità vi arriveranno dalle autorità sanitarie, non dai social o da YouTube”.
Le autorità cinesi alcuni giorni fa sostenevano che il farmaco nipponico, sviluppato dalla Fujifilm Toyama Chemical, si è dimostrato efficace nel trattamento di pazienti contagiati dal coronavirus. Il prodotto, ha riportato il ‘Guardian’, sarebbe stato utilizzato con successo nel trattamento di 340 pazienti tra Wuhan e Shenzhen. I pazienti a cui è stato somministrato il farmaco sarebbero risultati negativi, in media, a 4 giorni dalla positività. L’emittente Nhk ha riferito che i pazienti non trattati, invece, avrebbero impiegato 11 giorni per arrivare allo stesso risultato. Inoltre, le radiografie avrebbero confermato miglioramenti nelle condizioni polmonari del 91% dei pazienti a cui è stato somministrato il farmaco. La percentuale scende al 62% se si considera chi non ha ricevuto Avigan. Nessun commento ufficiale, al momento, dalla Fujifilm Toyama Chemical.

Il Presidente della Lombardia

Sul farmaco giapponese Avigan “la sperimentazione non può più essere effettuata a livello regionale, ma solo dall’Aifa, quindi non possiamo fare eventuali sperimentazioni sul territorio. Manderò una richiesta al ministro Speranza per chiedere che possa accelerare il più possibile questa sperimentazione per capire se questo farmaco possa essere utilizzato”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in conferenza stampa.

ll governatore del Veneto in diretta su Rai1 

«Noi siamo molto attenti alle fasi sperimentali visto che stiamo già sperimentando su piattaforme nazionali e internazionali ben sei farmaci. C’è questa opportunità dell’Avigan, che è questo farmaco giapponese, non dobbiamo creare aspettative o false illusioni nei cittadini. Io ho detto che siamo disponibili da subito, chiaramente ci vuole l’autorizzazione dell’AIFA»: così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in collegamento su Rai1 a Storie Italiane. «Se noi riusciamo ad identificare il positivo asintomatico e a metterlo in quarantena, evitiamo che questa persona statisticamente non mi vada a contagiare dieci persone che sono sane»

La Ricerca

Lo studio più citato finora sull’Avigan e il coronavirus è una ricerca condotta in Cina da Qingxian Cai (Università di Shenzhen) e colleghi su 80 pazienti, per mettere a confronto gli effetti del farmaco con quelli di altri antivirali (lopinavir/ritonavir). Secondo lo studio, l’impiego dell’Avigan avrebbe ridotto di 4 giorni circa il tempo di scomparsa del coronavirus dai pazienti, rispetto agli 11 giorni mediamente necessari nel gruppo di controllo trattato con gli altri medicinali. Lo studio parla anche di un miglioramento delle TAC ai polmoni nel 91 per cento dei casi, cosa comunque diversa dall’affermazione sulla capacità dell’Avigan di “bloccare la malattia” segnalata da Aresu.

Che cos’è l’Avigan

Avigan è il nome commerciale del favipiravir, un farmaco antivirale sviluppato dall’azienda farmaceutica Toyama Chemical (del gruppo giapponese Fujifilm) attivo contro alcuni tipi di virus a RNA. È stato progettato con l’obiettivo di bloccare i meccanismi utilizzati dai virus per replicarsi nell’organismo, in modo da aiutare il sistema immunitario a sbarazzarsene, in tempi più rapidi e con minori conseguenze per la salute.

Il farmaco è stato approvato dalle autorità di controllo giapponesi nel 2014, prevedendo un suo possibile utilizzo nel caso delle pandemie influenzali, quindi causate da virus diversi dal coronavirus. A oggi ci sono però ancora dubbi sull’efficacia dell’Avigan, soprattutto nella sua capacità di proteggere le cellule che compongono i tessuti delle vie aeree superiori, dove di solito i virus influenzali fanno più danni.

A differenza di quanto sostiene Aresu, a oggi l’impiego dell’Avigan in Giappone è consentito solamente in particolari condizioni di emergenza, quando altri antivirali si dimostrano inefficaci. Inizialmente Toyama Chemical sperava che l’approvazione da parte delle autorità potesse includere più casi, facendo dell’Avigan un sostituto del Tamiflu, farmaco sul mercato ormai da tempo e che dà risultati positivi nel trattamento di alcune sindromi influenzali. Attualmente l’impiego dell’Avigan è consentito in Giappone e da circa una settimana in Cina, mentre il farmaco non è ancora approvato dalle principali autorità per i farmaci al mondo come la statunitense FDA e l’europea EMA.

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WhatsApp in tilt se il traffico continua a crescere. Zuckerberg : ”Così non possiamo reggere”

whatsapp
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Coronavirus, Zuckerberg: “Temo per i server WhatsApp, potrebbero fondersi”

In Italia e altri Paesi il traffico è più che raddoppiato: nel mirino Messenger e WhatsApp. Le infrastrutture di Menlo Park potrebbero non riuscire a reggere nuovi incrementi

Il Seo di Facebook ha aggiunto: “Dobbiamo rafforzare la nostra infrastruttura, se l’epidemia si allarga i nostri server potrebbero non farcela”

Nei paesi in cui il coronavirus sta sconvolgendo la vita quotidiana ogni secondo un telefono squilla e questo mette in pericolo i server ,.

Questa notizia arriva direttamente da Mark Zuckerberg che, in una teleconferenza di mercoledì sulla risposta di Facebook all’epidemia da COVID-19, ha detto ai membri della stampa che il volume delle chiamate vocali per WhatsApp e Messenger in Italia e in altri paesi significativamente colpiti dal coronavirus è più che il doppio del livelli normali.

Naturalmente le persone fanno un massiccio uso della comunicazione virtuale poiché sono in quarantena o praticano il distanziamento sociale nelle loro case. Ciò ha aumentato la quantità di dati che fluiscono attraverso i server di Facebook.

Ha anche affermato che Facebook deve continuare a pianificare e sviluppare con attenzione ancora maggiore il rafforzamento della sua infrastruttura di server nel caso in cui il coronavirus si diffonda in tutto il mondo, dato che in molti paesi i cittadini fanno affidamento su WhatsApp, Facebook e Instagram come principale mezzo di comunicazione.

“Siamo su dei numeri che vanno ben oltre il picco di Capodanno”, ha detto Zuckerberg. “Solo assicurandoci di poter gestire squesta sfida possiamo fare fronte ai picchi dei giorni futuri”

 

Le cifre sull’aumento del traffico sono state confermate dagli operatori nazionali. Da una parte Vodafone ha dichiarato di aver dovuto gestire un carico di lavoro addizionale in termini di traffico sul proprio network che ha già superato il 50% della media. Anche TIM, secondo le segnalazioni del suo Amministratore delegato Gubitosi, ha registrato un aumento di oltre il 70%del traffico internet da rete fissa, soprattutto derivante dai videogiochi online. Compito dei provider è ora quello di garantire un servizio che magari non sarà da subito così veloce come in precedenza, ma il cui funzionamento è fondamentale per assicurare che le persone possano non solo lavorare da casa ove possibile ma anche mantenere quei contatti sociali che, giocoforza, sono al momento impediti di persona.

 

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Coronavirus, i sindacati: “Centinaia di auto dal Nord verso la Sicilia”

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Domenica sera, in coincidenza con l’annuncio del nuovo decreto sul coronavirus, “si è registrato un consistente quanto pericoloso afflusso di auto all’imbarcadero di Villa San Giovanni sui traghetti privati per Messina”.

A denunciarlo è il segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro, che aggiunge: “Stiamo parlando di centinaia di automobili in marcia verso la Sicilia” che invece “dovrebbe essere abbondantemente blindata”.

Nella serata di domenica il governatore siciliano Nello Musumeci aveva scritto su Facebook: “Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”

Poco dopo, sempre sui social, Musumeci aveva precisato: “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, SOLO i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. BASTA. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”.

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SALA a Fabio Fazio : “Milano non si ferma” è stata un errore condiviso

milano non si ferma sala
milano non si ferma sala

Intervistato da Fabio Fazio durante la puntata di domenica sera di Che tempo che fa, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha risposto a una domanda sulla sua iniziale sottovalutazione della pericolosità del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia.

Negli ultimi giorni di febbraio, quando i contagi confermati in Italia erano ancora pochissimi, Nicola Zingaretti partecipava ad aperitivi contro la paura e  anche Matteo Salvini invitava ad «aprire» e «spalancare» tutto, Sala aveva promosso la campagna “Milano non si ferma”, che invitava i milanesi a non avere eccessiva paura del virus.

Tra le altre cose, Sala aveva rilanciato con i suoi account social un video che raccontava la forza di spirito dei milanesi anche in tempi difficili. Nei giorni successivi Sala era apparso su Instagram con una maglietta con su scritto “Milano non si ferma”.

Il video “Milano non si ferma” era stato promosso dall’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana, un’associazione temporanea formata da decine di locali e catene di ristorazione di Milano.

Lo stesso video veniva rilanciato da Matteo Salvini («bellissime immagini da far girare, anche di questo ho parlato con il presidente della Repubblica portando la voce delle imprese, dei produttori, degli artigiani, dei commercianti. Riapriamo tutto quello che c’è da riaprire: l’Italia è un Paese che soffre ma che vuole ripartire, adesso»).

Pochi giorni dopo la diffusione del virus aveva costretto le autorità ad approvare le prime restrizioni alle libertà individuali e alle attività commerciali, per provare a contenere l’epidemia. E le restrizioni avevano poi dovuto essere rafforzate, perché in larga parte non rispettate.

La campagna “Milano non si ferma” era quindi stata accusata di aver creato un clima di eccessiva sottovalutazione e rilassatezza, quando invece sarebbe stato più opportuno già dall’inizio un richiamo a maggiori precauzioni.

Sala ha detto a Fazio:

Molti hanno fatto riferimento a quel video che girava in rete e a quell’hashtag “Milano non si ferma”. Era il 27 di febbraio era un video che impazzava in rete; tutti lo rilanciavano, l’ho rilanciato anche io. Giusto o sbagliato, probabilmente sbagliato. È chiaro come abbiamo sentito da Burioni, da Zangrillo, nessuno aveva capito ancora la virulenza del virus, e d’altro canto in quel momento quello era lo spirito.

Sala ha anche ricordato che l’invito a “non fermarsi” era arrivato da diversi partiti politici e che anche il leader della Lega Matteo Salvini in qui giorni si opponeva alle chiusure di uffici e negozi.

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TRASPORTI: a Milano i treni di lunga percorrenza fermeranno solo alla Centrale

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TRASPORTI: tutti i treni a lunga percorrenza che attraverseranno Milano fermeranno esclusivamente alla stazione Centrale.

Lo ha comunicato Trenitalia spiegando di aver rimodulato l’offerta commerciale dei treni Frecce (Frecciarossa, Fracciabianca e Frecciargento) a seguito delle disposizioni emanate dalle autorità competenti in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus. Saranno garantiti i servizi minimi essenziali: vale a dire una sola fermata in quelle città che finora invece contemplavano più fermate intermedie. A Milano, nello specifico, non saranno più effettuate le fermate nelle stazioni di Rho Fiera, Milano Porta Garibaldi e Rogoredo.

La decisione è stata presa da Trenitalia per “agevolare le attività di controllo delle autorità”, probabilmente anche a seguito dell’ultima ordinanza varata quest’oggi dal ministero dell’Interno e da quello della Salute. I due ministeri, sempre nell’ottica di contenere i contagi da Covid-19 e probabilmente per impedire le “fughe” ingiustificate dal Nord al Sud della Penisola hanno disposto il “divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano”, salvo che “per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”.

Le altre fermate secondarie cancellate in tutta Italia
La decisione di Trenitalia riguarda anche gli Intercity, che svolgono il servizio viaggiatori esclusivamente nelle stazioni principali di: Genova Piazza Principe, Perugia e Roma Termini. Cancellate pertanto le fermate di Genova Brignole, Perugia Ponte San Giovanni, Roma Ostiense e Roma Tiburtina. Per quanto riguarda le Frecce, invece, sono state cancellate le fermate nelle stazioni secondarie di Torino Porta Susa, Roma Tiburtina e Napoli Afragola. Le Frecce fermano solo a Torino Porta Nuova, Roma Termini e Napoli Centrale.

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L’aiuto di Cuba all’Italia : atterrati medici e infermieri per combattere l’emergenza coronavirus

cuba aiuti italia medici
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Coronavirus, medici cubani all’ospedale da campo di Crema

«La noticia se ha esparcido por toda Lombardía: ¡vienen médicos cubanos!»: la versione oi line di Juventud Rebelde, quotidiano cubano, forse si concede un po’ di enfasi («la notizia si è difusa in tutta l Lombardia: arrivano i medici cubani!»), ma ciò che conta è che all’ospedale di Crema stanno arrivando dall’Avana 52 tra dottori e infermieri; in questa durissima battaglia contro il coronavirus, saranno di grande aiuto a un sistema sanitario allo stremo. E anche se la giunta lombarda è di centrodestra non ha esitato, ovviamente, ad accettare anche l’aiuto cubano. Quando sono partiti dall’aeroporto José Martì i medici cubani sono stati salutati da applausi, avevano bandiere del loro paese e italiane, e un ritratto di Fidel Castro.

 

Si conclude così la giornata degli aiuti dopo il materiale mandato con 9 aerei dalla Russia

La situazione di oggi 

Gallera: “Dati migliori ma è presto per cantare vittoria”

Lo ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera facendo il punto sull’emergenza sanitaria. “Sono 3.456 i decessi registrati in Lombardia dall’inizio dell’emergenza – ha ricordato Gallera –  Oggi l’incremento è stato di 361 morti nelle ultime 24 ore, mentre ieri si era registrato il record negativo di +546 in un giorno. i positivi al coronavirus in Lombardia sono saliti a 27.206, +1.691 su ieri con un dimezzamento della crescita giornaliera.  I ricoverati per Covid 19 sono 9.439, con un aumento di 1181, a cui
vanno aggiunte 1142 persone ricoverate in terapia intensiva”

I numeri dalle province 

Sono finalmente in calo i contagi in provincia di Bergamo e Brescia: a Bergamo sono in totale 6216 i covid positivi, 347 più di ieri, “il numero si è dimezzato –
commenta Gallera – rispetto ai 715 di ieri”. In calo anche Brescia: 5317 i malati, 289 più di ieri ma in calo rispetto ai 380 di due giorni fa. In provincia di Cremona sono 2895, nel Comasco 510, 60 più di ieri, nel Lecchese sono aumentati di 54, nel Lodigiano di 79, con 1772 contagiati in tutto.

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Coronavirus: Vietati in tutta Italia gli spostamenti dal comune in cui ci si trova

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E’ vietato in Tutta Italia a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”.

 

Nuova ordinanza, divieto totale per spostamenti

Da oggi “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Lo stabilisce una nuova ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Viminale: ieri altri 11mila denunciati

Ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate, ancora un record. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 75.362, denunciati 142 esercenti e sospesa l’attivita’ di 20 esercizi. Salgono così – informa il Viminale – a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorita’, 1.943 per false dichiarazioni; 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati.

 

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Russia : per aiutare l’Italia a combattere l’emergenza, Mosca invia 9 aerei con medici e materiale utile

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Dopo la telefonata di ieri tra Putin e Conte, la Russia si è immediatamente attivata per aiutare il nostro paese

Le forze aeree russe sono pronte a inviare in Italia squadre di virologi militari ed equipaggiamenti medici per la lotta al coronavirus, su istruzioni del presidente Vladimir Putin. A quanto scrive l’agenzia stampa russa Itar Tass, il leader del Cremlino ha telefonato ieri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per discutere degli aiuti. Si tratta di 9 velivoli da trasporto IL-76.

Shoigu ha già dato ordine per la creazione di un gruppo aereo per “l’urgente” invio di aiuti per l’Italia nella lotta al coronavirus a partire da oggi. “Appena l’Italia sarà pronta, gli aerei da trasporto dell’aviazione militare russa invieranno otto squadre mobili di virologi e medici militari, veicoli per la disinfezione con aerosol di mezzi di trasporto e territori, così come equipaggiamento medico”, riferisce il ministero russo della Difesa. L’Italia, si legge, ha confermato la disponibilità ad accettare gli aerei militari russi.

 

“Un gruppo di circa 100 persone è pronto a partire”, si legge nel comunicato, “il gruppo è composto dai principali esperti del ministero della Difesa russo nel campo della virologia e dell’epidemiologia e che hanno una significativa esperienza internazionale nella lotta alle epidemie”. Insieme ai medici militari, arriveranno nel nostro Paese anche “moderne attrezzature per la diagnosi e lo svolgimento di operazioni di santificazione”, si spiega nel comunicato.

Anche Cuba ha mandato medici e infermieri

Sono atterrati a Milano Malpensa,la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani che lavorerà presso l’ospedale da campo approntato dall’Esercito italiano a Crema.

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Milano: requisito il primo albergo per la quarantena, l’Hotel Michelangelo

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E’stata una serata più complicata del solito, quella di ieri. Prima l’ordinanza della Regione Lombardia, condivisa con i sindaci, che impone una stretta ulteriore alle misure anti-contagio da coronavirus, poi le comunicazioni del premier Conte in diretta Facebook sulla chiusura fino al 3 aprile delle aziende non strategiche.

E oggi a Milano si prendono altri provvedimenti: il Comune metterà a disposizione un hotel vicino alla Stazione Centrale per le persone che devono passare il periodo di isolamento dovuto al coronavirus.

milano hotel michelangelo salaLo ha annunciato il sindaco Beppe Sala nel quotidiano aggiornamento via Facebook. Il progetto è frutto di un accordo con la proprietà dell’hotel che lo ha messo a disposizione del Comune in questa emergenza. “Molti milanesi conoscono l’hotel Michelangelo, vicino alla stazione Centrale, ha circa 300 camere ed era un hotel già in chiusura prima del Coronavirus. – ha detto Sala -. Ora noi lo prendiamo per metterlo a disposizione di prefettura e autorità sanitaria pensando che potrà servire per chi dovrà fare la quarantena. Ma questo principio di trovare spazi e metterli a disposizione ci porterà a fare ulteriori azioni nei prossimi giorni”.

Si parte dunque con la requisizione (condivisa con la proprietà che è guidata da persona con spiccata sensibilità sociale e che ringrazierò sempre) dell’Hotel Michelangelo (Stazione Centrale). Ha 300 camere ed è al centro di un sistema di decine di hotel che potrebbero essere altresì requisiti per ampliare i servizi nel caso, come pensiamo, la capienza sia purtroppo insufficiente. Il progetto presentato ha un modello di gestione che consente di partire già nella settimana entrante.

La struttura garantisce condizioni di isolamento per persone in quarantena con sintomi lievi e deve avere un programma medico evidentemente da approvare da parte delle autorità sanitarie

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Carlo Cracco chiude i suoi ristoranti ma cucina per i lavoratori del nuovo ospedale di Milano

cracco in cucina
cracco in cucina

Lo chef stellato prepara pasti e “schiscette”: «E’ il nostro piccolo contributo a quest’emergenza»

C’è anche lo chef Carlo Cracco a lavorare nel cantiere del nuovo ospedale alla Fiera di Milano City, ha deciso di correre in aiuto di chi è in prima linea per far fronte all‘emergenza coronavirus.

Con la sua squadra del ristorante in Galleria prepara i pasti per gli operai e si dice pronto a continuare anche quando la struttura sarà funzionante.

«Un piccolo contributo per aiutare gli addetti che lavorano giorno e notte – spiega Cracco -. Nella struttura non c’è la mensa e noi tutti siamo a casa con il ristorante chiuso, così abbiamo dato la nostra disponibilità»

Il 10 marzo scorso sui suoi profili social Carlo Cracco annunciava così la chiusura del suo ristorante: «La priorità nostra e di tutti in questo momento è quella di salvaguardare la nostra salute e quella degli altri. Da oggi il Ristorante Cracco resterà chiuso al pubblico, riapriremo non appena le nuove disposizioni lo consentiranno e l’emergenza sarà rientrata.

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Anche Amazon chiude quasi tutto, limita gli ordini ai beni di prima necessità

amazon ordini
amazon ordini

Amazon Italia e Francia ordini limitati . Garantiti quelli già effettuati.

 

La Comunicazione

Per concentrare la sua capacità «sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr.» spiega una nota della società. La decisione vale dunque per l’Italia e la Francia. E permette al sistema di logistica di potersi fare carico degli ordini più importanti di modo che arrivino il più velocemente possibile ai destinatari. «Tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati».

Un portavoce di Amazon ha dichiarato che la società ha preso la decisione a causa di un picco di ordini e della necessità di rispettare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento. I clienti possono ancora ordinare molti di questi prodotti dai partner di vendita che effettuano direttamente le spedizioni. Comprendiamo che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita che utilizzano la Logistica di Amazon e apprezziamo la loro comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di cui i clienti hanno più bisogno”.

Tra i prodotti di prima necessità, Amazon include tra gli altri : articoli per bambini, apparecchiature per la salute e la casa, la bellezza e la cura della persona, la spesa e le forniture industriali, scientifiche e per animali domestici .

L’annuncio anticipa l’annuncio serale del Presidente dl consiglio Conte dove ha imposto nuove chiusure per il paese .

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Conte : il nuovo annuncio con novità su restrizioni e chiusure

conte coronavirus misure italia
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“Chiuderemo ogni attività produttiva non cruciale fino al 3 aprile. Farmacie e alimentari resteranno aperti.”

Coronavirus, il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook ha annunciato nuovi provvedimenti presi per contenere l’emergenza Covid19. Decise le chiusure delle attività non strettamente necessarie. Restano aperti gli aliementari e le farmacie, le banche e le Poste. Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte sono valide, a quanto si apprende, fino al 3 aprile.

«Lo Stato c’è, il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa». Lo dice il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook soffermandosi sulle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.

Conte: «Rallentiamo il motore dell’Italia ma non lo fermiamo». «Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia». Lo dice il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook.

Il premier Conte in apertura del suo discorso ha parlato di misure severe ma necessarie: «Dobbiamo resistere».

Clicca per conoscere il dettaglio attività abilitate a continuare

REGIONE LOMBARDIA stasera aveva già indicato nuove normative :

L’ordinanza è in vigore dal 22 marzo fino al 15 aprile, salvo variazioni dovute all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Di seguito una sintesi delle nuove limitazioni regionali che si aggiungono a quelle dei provvedimenti del Governo:

  1. divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
  2. monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
  3. sospensione dell’attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  4. sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
  5. sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
  6. sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
  7. chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
  8. chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza;
  9. fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
  10. chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
  11. divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.

Restano invece aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.

Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.

Per il trasporto pubblico locale valgono sempre le prescrizioni sul distanziamento degli utenti già previste dalle ordinanze regionali in vigore.

sindaci potranno rafforzare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle singole condizioni del territorio.

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VIRUS: Attese nuove dichiarazioni in diretta di Conte!

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VIRUS: ATTESE NUOVE DICHIARAZIONI IN DIRETTA DI CONTE

VIDEODIRETTA SU PAGINA FACEBOOK

“Chiuderemo sull’intero territorio nazionale ogni attività che non sia indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte. “Continueranno a restare aperti supermercati e negozi di alimentari – ha assicurato – quindi manteniamo la calma non c’è ragione di fare corse agli acquisti”.

Conte: “Misure severe, ma non abbiamo alternative”

Quelle messe in atto sono “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a
tutelare noi stessi”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook. Sono misure “che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti”, ha aggiunto.

Conte: “Stop alle attività produttive non essenziali”

Oggi abbiamo deciso di “chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus, parlando della “crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. la morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”.

Conte: “Servizi bancari, postali e assicurativi restano attivi”

“Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari”, dice il premier Conte. Le nuove misure saranno in vigore fino al 3 aprile. “Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.

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