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venerdì, Maggio 9, 2025
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MILANO IN TOUR: ha realizzato video con i luoghi più belli di Milano

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MILANO IN TOUR: L’idea di Paola Caronni, fondatrice di Milano in Tour, che ha realizzato delle pillole video dedicate ai luoghi più belli della città

L’emergenza Coronavirus e le relative ordinanze ministeriali continuano ad avere ripercussioni importanti su molte attività come quelle legate al turismo. In un momento storico eccezionale, in cui l’invito è quello di rimanere in casa, Milano in Tour ha aperto il suo canale YouTube, proponendo dei video con cui accompagna le prsone a scoprire dei tour virtuali della città di Milano (e non solo).

“Siamo in un momento storico molto complesso e le ripercussioni a livello lavorativo sono, per me come per molti altri, molto pesanti. Ciò nonostante Milano In Tour non si ferma. Ogni settimana propongo sul mio canale YouTube diversi video sui segreti di Milano. In questo modo tutti possono sognare per un po’ e visitare la nostra città anche comodamente seduti sul proprio divano, al grido di #iostoacasa”- ha dichiarato Paola Caronni, fondatrice di “Milano in Tour”, convinta che anche dalle difficoltà possano nascere delle grandi opportunità.

Paola Caronni e Milano In Tour

Quella di Paola Caronni è una bella storia di imprenditoria femminile: la giovane founder ha messo a frutto i suoi studi in campo culturale, riuscendo ad aprire una sua attività che nel corso del tempo è riuscita a conquistare sempre più persone. A questo proposito Milano In Tour ogni week-end organizza delle vere e proprie experience alla ricerca dei lati nascosti e più affascinanti del capoluogo lombardo. In queste “esplorazioni urbane” è la stessa Paola ad accompagnare i visitatori, in collaborazione con bravissime guide. Niente visite monotone e piene di date e nomi ridondanti, ma informazioni storiche e artistiche, sempre condite da un pizzico di interessanti dettagli sulla vita quotidiana e su particolari curiosi e divertenti.

E’ possibile seguire Milano In Tour e vederei video gratuiti dedicati alla città sul canale YouTube dedicato.

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CORONAVIRUS: Sala, Milano riparte ma a tre condizioni | Ecco quali

beppe sala musei milano coronavirus
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CORONAVIRUS: Per il primo cittadino meneghino servirà riorganizzare i turni nelle scuole e nei negozi e garantire la sicurezza nei trasporti pubblici

Doppi turni per le scuolenegozi aperti anche la serariorganizzazione dei trasporti. E’ il piano per la riapertura annunciato dal sindaco di Milano Beppe Sala: “Stiamo lavorando a un progetto per la riapertura che presenteremo la settimana prossima, ma per riaprire sono necessarie tre condizioni”. “La data esatta, la sicurezza nel trasporto pubblico e soprattutto una nuova regolamentazione degli orari di scuole e negozi”, evidenzia.

Il trasporto pubblicoIn un’intervista al “Corriere della Sera” il primo cittadino spiega che “stiamo lavorando per mettere in sicurezza il trasporto pubblico con un sistema che controlla gli ingressi nelle stazioni del metrò e li blocca quando si supera un certo numero. Sul pavimento delle carrozze disegneremo dei cerchi per garantire la distanza. Questo però ridurrà al 30 per cento la capienza nelle ore di punta”.

I negozi e le scuole “E arriviamo al dunque”, osserva, “se il commercio non si mette d’accordo sullo scaglionare gli orari dei negozi, se il ministero dell’Istruzione non regola gli orari delle lezioni, il sistema non regge. Bisogna lavorare sui tempi della città”. Per quello che riguarda le scuole, secondo Sala “è necessario scaglionare ingressi e uscite. Faccio un esempio: i ragazzi non devono entrare tutti alle 8 ma dalle 8 alle 10. Bisognerebbe pensare a doppi turni perche’ le classi non potranno essere più così numerose come adesso”.

Le aziende e il commercio“Le aziende mi preoccupano di meno in quanto sono abituate a una certa flessibilità e sono in grado di garantire ingressi scaglionati o continuare nello smart working”, sottolinea il sindaco di Milano. “Mi preoccupa più il commercio che prevede la presenza fisica del personale nei negozi. Non possono avere gli stessi orari di adesso. Il Comune non avrebbe nessun problema a immaginare di avere i negozi aperti la sera. Ci facciano una proposta”, conclude Sala.

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PALESTRA: i consumatori con abbonamento hanno diritto ai rimborsi

fitactive busto arsizio palestra economica fitactive
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PALESTRA: i consumatori hanno diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire

Per l’emergenza coronavirus le palestre sono chiuse in tutto il territorio nazionale dallo scorso 8 marzo, e in molti si chiedevano se gli abbonamenti sarebbero stati rimborsati. Il presidente dell’Unione nazionale consumatori Massimiliano Dona ha spiegato come ottenere le restituzioni.

“Per il coronavirus sono sospese le attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, terme (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi, scuole di ballo. Conseguentemente, il consumatore ha diritto al rimborso della quota parte di abbonamento del quale non può usufruire (o del singolo titolo di ingresso)”, ha spiegato all’Adnkronos/Labitalia Massimiliano Dona.

“Tuttavia – ha spiegato – bisogna distinguere: se il contratto prevede un numero prestabilito di ingressi senza scadenze temporali, allora è ragionevole ritenere che l’utente possa usare il suo diritto di accesso quando sarà finita l’emergenza; se invece l’abbonamento è mensile o annuale, con ingresso libero, si dovrebbe avere diritto alla restituzione della quota parte dell’abbonamento non utilizzabile durante l’emergenza”.

“Osserviamo – ha aggiunto Dona – che in questi giorni alcuni operatori stanno proponendo ai consumatori di ‘congelare’ gli abbonamenti per poi riprenderli a emergenza finita, ma questa è un’opzione che il consumatore è libero di accettare o meno, visto che non è detto che abbia interesse a prolungare la frequentazione (anche per il rischio della chiusura definitiva del centro)”.

“Se si è stipulato un contratto di finanziamento per la palestra o la piscina si può interrompere il versamento delle rate comunicando alla finanziaria per iscritto l’impossibilità di frequentare”.

Diverso il discorso per le attività sciistiche. “Sono chiusi gli impianti – commenta – nei comprensori sciistici. Quindi chi aveva acquistato un abbonamento stagionale o skipass per la stagione invernale (o per più giorni) ha diritto alla restituzione della quota parte dell’abbonamento non più utilizzabile (anche se le condizioni contrattuali lo escludono, perché in questo caso sarebbero vessatorie)”.

 

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Ipotesi spostamenti limitati per chi non scaricherà l’app Immuni, servirà tracciare i movimenti per combattere il coronavirus

app immuni
app immuni

L’App immuni è al vaglio, ma potrebbe essere il modo più efficace con l’inizio della fase 2 per tracciare e arginare il contagio. L’applicazione selezionata dal Governo sarà volontaria, ma chi sceglierà di non scaricarla potrebbe avere delle limitazioni negli spostamenti. Per essere efficace, infatti, dovrà essere presente sul 60% dei dispositivi degli italiani.

Per cercare di garantire questa soglia minima per il buon funzionamento dell’app, quindi, chi non l’avrà sarà costretto lo stesso a delle limitazioni, come riporta il Corriere della Sera. L’applicazione servirà a tracciare gli spostamenti delle persone, a delinearne la sintomatologia  dei vari utenti. Ora è al vaglio per la messa in chiaro del codice per esigenze di trasparenza.

app immuni

 

Il ciclo di audizione del comparto finanza terminerà con la presenza al Copasir dell’Aisi. Il Copasir, spiega il presidente, «sugli obiettivi di sicurezza nazionale sta, in questo drammatico momento per il Paese, operando, anche grazie alla preziosa collaborazione delle Agenzie del comparto Intelligence, per dare il miglior contributo alla sicurezza nazionale e all’interesse nazionale seguendo i principi più volte auspicati anche dal Presidente della Repubblica». Il Comitato si riunirà mercoledì prossimo per aggiornare il calendario delle audizioni.

Non potrà essere una decisione autonoma del governo, ma eventualmente del Parlamento, a dare il via libera all’utilizzo nella cosiddetta “fase 2” della app Immuni, strumento scaricabile su base volontaria che dovrebbe aiutare a controllare gli spostamenti dei malati di coronavirus e, in questo modo, contenere la diffusione dei contagi. Grazie alla tecnologia Bluetooth dello smartphone, l’app dovrebbe consentire di  ripercorrere a ritroso tutti gli incontri di una persona risultata positiva al Covid-19 così da poter rintracciare e isolare i potenziali contagiati.

 

APP IMMUNI, SI PENSA A “BRACCIALETTO” PER ANZIANI

Per questo motivo si sta lavorando ad un incentivo che spinga il maggior numero di persone a scaricare l’applicazione Immuni sul proprio telefonino. Il rischio però è che così, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, è che si scatenino altre polemiche, visto che si limiterebbero gli spostamenti per chi non la dovesse scaricare. Nessun problema, almeno per ora, sul fronte privacy delle persone visto che tutte le informazioni sarebbero rese anonime. Ma come incentivare l’uso di questa app tra gli anziani, che sono poco abituati agli smartphone? Sono peraltro loro i soggetti più esposti ai rischi del coronavirus. Da questo punto di vista, l’idea è di destinare loro una sorta di “braccialetto”. Nel frattempo, la notizia ha evidentemente scosso gli italiani, già limitati nelle loro libertà a causa dell’emergenza coronavirus. Cosa vuol dire limitazioni alla libertà di movimento? Questo non è stato ancora chiarito. La proposta comunque potrebbe essere formalizzata nei prossimi giorni, ma la decisione finale ovviamente spetta al governo.

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Salone del Mobile: stabilita la nuova data slittata al 2021

SALONE DEL MOBILE
SALONE DEL MOBILE

Salone del Mobile 2021: fissata la nuova data

L’edizione di quest’anno del Salone del Mobile è stata rimandata al prossimo 2021, in concomitanza con il 60° anniversario dell’evento e si svolgerà dal 13 al 18 aprile.

Con molta probabilità, come previsto per questa edizione, la visita alla manifestazione sarà garantita a tutti gli operatori del settore per l’intera durata della manifestazione, mentre l’apertura al pubblico sarà prevista per le due giornate conclusive durante il weekend.

Posticiparlo nuovamente alla fine dell’estate è impensabile per gli organizzatori, risulterebbe troppo vicino alla successiva edizione del 2021 e creerebbe troppi disagi alle aziende e ai produttori, che già si sono trovati costretti a far slittare la filiera produttiva di qualche mese, in vista del primo rinvio.

Nella storia del Salone del Mobile è la seconda volta che la manifestazione salta un’edizione. La prima era avvenuta nel 1990, quando gli organizzatori decisero di annullare l’edizione in vista di quella del 1991 che subì uno spostamento da settembre ad aprile.
Ancora non sono state disposte direttive su un eventuale rimborso dei biglietti di questa edizione per coloro che già gli avevano acquistati.

Salone del mobile 2021: le novità in programma

Gli organizzatori hanno già preannunciato moltissime novità per la prossima edizione del Salone del Mobile, in cui ricorrerà anche il 60° anniversario; per la prima volta nella storia della manifestazione vedrà lo svolgersi in contemporanea di tutti gli eventi:

“Si presenteranno, insieme al Salone Internazionale del Mobile, al Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, a Workplace3.0, S.Project e al SaloneSatellite, tutte le biennali. Oltre a Euroluce, già prevista nel 2021, saranno presenti EuroCucina, con il suo evento collaterale FTK – Technology for the Kitchen e il Salone Internazionale del Bagno.”

L’evento sarà l’occasione di celebrare il Salone del Mobile di Milano ed un “modo per dare una nuova opportunità di rilancio per le imprese e per tutta la filiera che lavora in sinergia con il Salone e per Milano”, che quest’anno hanno subito un duro colpo, diventando il principale appuntamento del settore.

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PINACOTECA DI BRERA: online in alta definizione le opere più importanti

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Nell’ambito della campagna promossa dal Mibact #laculturanonsiferma, la Pinacoteca di Brera e Haltadefinizione hanno messo a disposizione della collettività le immagini in altissima definizione delle opere più importanti della collezione del museo: sul sito internet della Pinacoteca di Brera si può infatti accedere a una sezione speciale dedicata alla visione ravvicinata dei grandi capolavori presenti nella raccolta milanese, tra cui Lo sposalizio della Vergine di Raffaello, Il bacio di Hayez e l’Adorazione dei Magi di Correggio.

Un’operazione che garantisce l’accesso virtuale alle opere e fornisce, allo stesso tempo, nuovi strumenti per le attività di didattica a distanza delle scuole.

I visori multimediali presenti sul sito consentono infatti di entrare nei dipinti e vedere anche ciò che a volte, di fronte alle opere originali, l’occhio non riesce ad apprezzare. Il grado di risoluzione delle immagini è tale da innescare un approccio completamente nuovo ai dipinti, si possono individuare i più piccoli dettagli, si percepiscono gli aspetti tecnici, le sottigliezze dei pigmenti, le tracce del disegno, quasi arrivando al cuore e al sentimento degli artisti.

L’iniziativa – una delle tante che in questo periodo di emergenza Coronavirus permettono di visitare musei on line – è stata realizzata grazie al supporto di Haltadefinizione, tech-company specializzata nella digitalizzazione di beni culturali e in attività di promozione e divulgazione, che ha messo a disposizione la propria Image Bank in altissima definizione insieme alla piattaforma digitale per la distribuzione dei contenuti.

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Ospedale Niguarda chiude una delle terapie intensive dedicate al coronavirus . Gioia tra i medici

niguarda chiude terapia intensiva
niguarda chiude terapia intensiva

Il Niguarda chiude una terapia intensiva.Adesso il reparto verrà riorganizzato e sanificato per poter ripartire!

Primi provvedimenti dopo il calo di ricoveri in terapia intensiva negli ospedali di Milano e della Lombardia per il coronavirus. All’ospedale milanese di Niguarda, fin dall’inizio in prima linea per l’emergenza del contagio, ha deciso di chiudere uno dei reparti di terapia intensiva: in tutti erano stati cinque quelli allestiti nell’arco di due mesi all’ospedale Niguarda di Milano

IL MESSAGGIO DALL’OSPEDALE NIGUARDA

E’ un piccolo passo, ma importantissimo.
L’emergenza non è terminata e non possiamo assolutamente abbassare la guardia.
Ma una prima buona notizia c’è.
Il calo degli ultimi giorni di nuovi pazienti positivi ci ha permesso di chiudere una delle 5 terapie intensive che in questi due mesi abbiamo dovuto aprire per l’assistenza dei malati covid.
27 posti letto che fino a pochi giorni fa avevano accolto pazienti in condizioni gravissime a causa del virus, sono ormai vuoti. Adesso il reparto verrà riorganizzato e sanificato per poter ripartire!

E alla fine… la gioia di chi, negli ultimi 50 giorni, ha lavorato in questo reparto con tantissima dedizione, professionalità, responsabilità e sensibilità… grazie!

E’ un piccolo passo, ma importantissimo.L’emergenza non è terminata e non possiamo assolutamente abbassare la guardia.Ma una prima buona notizia c’è. Il calo degli ultimi giorni di nuovi pazienti positivi ci ha permesso di chiudere una delle 5 terapie intensive che in questi due mesi abbiamo dovuto aprire per l’assistenza dei malati covid.27 posti letto che fino a pochi giorni fa avevano accolto pazienti in condizioni gravissime a causa del virus, sono ormai vuoti. Adesso il reparto verrà riorganizzato e sanificato per poter ripartire!E alla fine… la gioia di chi, negli ultimi 50 giorni, ha lavorato in questo reparto con tantissima dedizione, professionalità, responsabilità e sensibilità… grazie!#fermiamoloinsieme #covid19italia #coronavirus #ospedaleniguarda #terapiaintensiva #icu

Posted by ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda on Sunday, 19 April 2020

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Esselunga la coda diventa virtuale, lanciata l’applicazione di prenotazione da casa per evitare le file fuori dai supermercati

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Spesa all’Esselunga senza fila grazie a ufirst. La coda diventa virtuale

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Per ridurre le code davanti ai supermercati in questo periodo di coronavirus, Esselunga sceglie l’app ufirst. L’obiettivo è di gestire in modo più intelligente, semplice e sicuro degli accessi ai propri negozi. I clienti avranno così la possibilità di mettersi in fila stando a casa, con diverse modalità.

Si prende virtualmente dall’app il numero per l’accesso e monitorare l’avanzamento della fila da remoto, ricevendo notifiche in prossimità del proprio turno e recandosi sul posto solo da quel momento.

“Fin dall’inizio dell’emergenza l’attivazione di protocolli e strumenti per la sicurezza di clienti e dipendenti è stata una nostra priorità. La scelta di digitalizzare gli accessi per tutelare la salute delle persone attraverso il rispetto delle distanze di sicurezza, va in questa direzione. L’utilizzo della app, al momento in fase di test, nasce inoltre dalla volontà di migliorare l’esperienza di acquisto dei nostri clienti”
Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer  Esselunga

Il funzionamento di Ufirst è abbastanza semplice: si seleziona il punto vendita che si vuole visitare e si prenota il proprio turno da smartphone. Quando si sta per raggiungere la cima della fila virtuale, l’app invierà una notifica, avvisando l’utente che è quasi il proprio turno ed è il momento di presentarsi all’ingresso. Le attività  che adottano ufirst possono così evitare il crearsi di lunghe file fuori dal proprio negozio, con i clienti che arrivano solo al momento giusto o comunque pochi minuti prima del loro turno. In ottica di fase 2, si tratta di una soluzione molto interessante. Gli utenti che non utilizzano l’app potranno comunque entrare in negozio grazie al servizio di concierge sul posto, che permetterà  loro di prendere il numero per l’ingresso, di riceverlo anche via SMS e di unirsi così alla fila virtuale.

 

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NUOVO DECRETO: Verso il via libero allo sport, vietata mobilità extraregionale

1583651978058.jpg coronavirus  conte firma il decreto  chiuse lombardia e 14 province
1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

Nuovo decreto coronavirus: ad aprile 800 euro (per due mesi) alle partite Iva, aiuti per colf e badanti, bonus vacanze

Al termine della cabina di regia tra governo e rappresentanti locali, Giuseppe Conte fa il punto, con un post su Facebook: “Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno di un piano nazionale con linee guida omogenee per tutte le Regioni”.

Il premier conferma che non è ancora il tempo di allentare gli obblighi e che la ripartenza con la Fase 2 inizierà dal 4 maggio.

Un piano per la ripresa – La ripresa “avverrà secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione”. Scrive il premier Giuseppe Conte. “Sul fronte delle misure di tutela della salute, il governo continua a lavorare per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio”, dice il premier.

COSA CAMBIERA’ DOPO IL 4 MAGGIO ?

“Si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa delle attività produttive in condizioni di sicurezza” e “le Regioni hanno convenuto sulla opportunità di avere delle linee guida nazionali in modo da gestire in modo coordinato e uniforme questa ripresa”. E’ quanto sottolineano fonti di Palazzo Chigi dopo la video conferenza tra premier Giuseppe Conte, governatori, Comuni e Province.

Tra i punti di intesa tra regioni c’è la proroga del blocco “della mobilità extraregionale“.

Quando e come si ritornerà a Viaggiare? Scontro di idee tra le compagnie aeree LowCost .

Palestre chiuse, ma sport all’aperto e jogging consentiti anche lontano da casa. 

E’ una delle misure allo studio del governo in vista del 4 maggio. Potrebbe esserci anche, come anticipato agli sportivi dal ministro Vincenzo Spadafora, il via libera agli allenamenti individuali degli atleti. Nel frattempo Palazzo Chigi smentisce ufficialmente un allentamento delle misure restrittive da lunedì: lockdown fissato fino al 3 maggio.

Cosa cambia per i trasporti pubblici – Il ministero dei Trasporti è al lavoro con gli esperti per studiare come ridurre al massimo i rischi negli spostamenti per chi deve andare al lavoro. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Meccanismi – attraverso personale a bordo o strumenti digitali – per contare le persone che salgono su ogni bus e, anche in questo caso, posti a sedere da occupare segnati uno ad uno. Posti contingentati e stop all’affollamento anche sui treni. C’è l’ipotesi di paratie in plexiglass per i taxi.

Sport e parchi –  Palestre chiuse ancora a lungo ma sport all’aperto, purché da soli, e jogging potrebbero essere permessi dal 4 maggio anche lontano da casa. Si valuta se introdurre fasce orarie per i podisti. Per gli atleti potrebbe esserci il ritorno agli allenamenti individuali, purché in condizioni di sicurezza. Quanto ai parchi, dovrebbe arrivare la riapertura anche per i giochi dei bambini, ma con alcune regole.

Moda e settore mobili – Mentre alcune grandi aziende, con accordi sindacali, riaprono i battenti, il governo potrebbe dare il via libera, seguendo le linee guida dell’Inail sui lavori meno rischiosi, alla riapertura di altre attività produttive già l’ultima settimana di aprile. Si tratterebbe di: automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Si discute sulla riapertura dei cantieri, perché più difficile assicurare il distanziamento.

Bar, ristoranti e negozi – Se e quando riaprire bar e ristoranti, nonché i negozi ad oggi chiusi, è un tema molto dibattuto nel governo e tra gli esperti. C’è chi invita a considerare l’ipotesi di riaprire con regole severe di distanziamento e ingressi limitati dal 4 maggio. Ma prevale ad ora chi frena: più probabili aperture da metà o fine maggio. Si studiano regole stringenti anche per parrucchieri ed estetisti.

Scuole e tribunali – Gli istituti scolastici non dovrebbero riaprire i battenti prima di settembre. I tribunali partiranno l’11 maggio.

Orti e stabilimenti balneari – Con due Faq (risposte alle domande frequenti) il governo dà il via libera alla cura degli orti e alla manutenzione negli stabilimenti balneari. E’ possibile muoversi anche da un comune all’altro per curare il proprio orto o terreno, dichiarando che si coltiva per autoproduzione: il divieto resta per i giardini nelle seconde case. Restano chiuse al pubblico le spiagge ma il personale può accedere agli stabilimenti per vigilanza o manutenzione. Si studiano intanto le misure per l’estate: tra le ipotesi c’è anche quella di ingressi contingentati alle spiagge.


AIUTI ALL’ECONOMIA: Tutte le Novità del Nuovo Decreto

Confermato anche l’aumento da 600 a 800 euro del bonus per lavoratori autonomi, professionisti e cococo. Non solo: esso, a differenza del precedente, sarà erogato per due mesi: aprile e anche a maggio sempre che l’attività sia chiusa.
Sabato, intanto, l’Inps ha comunicato di aver pagato 3,1 milioni di bonus 600 euro e di averne altri 750 mila in lavorazione.

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Sindaco Sala : progetto “Summer school” per aiutare le famiglie in questa emergenza coronavirus

zubimbi summer school
zubimbi summer school

Coronavirus, Sala: summer school per aiutare i genitori

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel video per i cittadini postato sulle sue pagine social, lancia un’idea: una ‘Summer school’ per aiutare i genitori, che dovranno tornare al lavoro, nella cura dei bambini, vista la chiusura delle scuole per l’emergenza Coronavirus “Io all’orizzonte vedo una difficolta’ piu’ generalizzata e cioe’ stiamo capendo che le scuole rimarranno chiuse fino a settembre, addirittura ci sono dei dubbi su settembre. E al contempo stiamo capendo che c’e’ la possibilita’ che si torni al lavoro a maggio – ha spiegato – e questo riguarda certamente anche padri, ma impattera’ in modo significativo sulle madri. Quindi si rischia di scaricare su di loro un problema della gestione dei bambini”.

Da qui l’idea di come affrontare a Milano la cosa. “Ho chiesto agli uffici tecnici e all’assessorato di preparami una proposta per cercare di metter in piedi una sorta di summer school, – ha concluso – non sto parlando di scuola ma di una modalita’ per dare una mano alle famiglie nella cura dei loro bambini.

Spero a breve di spiegarvi cosa operativamente riusciremo a fare”. Sala ha parlato anche della struttura Zumbimbi dedicata ad ospitare i bambini soli in quanto hanno i genitori ricoverati per il Coronavirus. Zumbimbi, che al momento ospita 3 minori, “e’ uno dei tanti esempi della generosita’ e anche dell’organizzazione milanese, per cui da me e da tutta Milano, grazie”, ha detto Sala dal terrazzo della struttura, gestita dalla cooperativa La Cordata e dalla cooperativa Comin, con la collaborazione di Emergency per la parte sanitaria e Fondazione di comunita’ che ha finanziato il progetto.

 

Zumbimbi

Zumbimbi

Posted by Beppe Sala on Saturday, 18 April 2020

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One World Together at Home : il concerto mondiale contro il coronavirus

lady gaga concerto mondiale coronavirus
lady gaga concerto mondiale coronavirus
Lady Gaga lancia ‘One World Together At Home’, grande evento tv internazionale
Si chiama ” One World Together At Home ” il megaevento televisivo, curato da Lady Gaga insieme a Global Citizen per sostenere l’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19, che vedrà in onda dalle proprie case, sabato 18 aprile, alcune delle più grandi star della musica mondiale

“È un onore – ha spiegato Lady Gaga – aiutare a curare questo enorme evento, che si svolgerà il 18 aprile. Mi esibirò anche io. Vogliamo puntare i riflettori sulla comunità globale e celebrare il potere dello spirito umano. Continueremo a raccogliere fondi e voglio farvi sapere ora che questa trasmissione non è una raccolta fondi. Raccoglieremo i soldi prima di andare in onda, così quando andremo in diretta, metterete via i vostri portafogli e seduti vi godrete lo spettacolo che tutti meritate moltissimo. Vi amo tutti”, ha detto Gaga.

Ecco gli artisti confermati :

ADAM LAMBERT • ALICIA KEYS • AMY POEHLER • ANDRA DAY • ANDREA BOCELLI • ANGÈLE • ANITTA • ANNIE LENNOX • AWKWAFINA • BECKY G • BECKY LYNCH • BEN PLATT • BILL AND MELINDA GATES • BILLIE EILISH • BILLIE JOE ARMSTRONG • BILLY RAY CYRUS • BLACK COFFEE • BRAUN STROWMAN • BRIDGET MOYNAHAN • CAMILA CABELLO • CASSPER NYOVEST • CELINE DION • CHARLIE PUTH • CHRIS MARTIN • CHRISTINE AND THE QUEENS • COMMON • CONNIE BRITTON • DANAI GURIRA • DAVID & VICTORIA BECKHAM • DELTA GOODREM • DON CHEADLE • EASON CHAN • EDDIE VEDDER • ELLEN DEGENERES • ELLIE GOULDING • ELTON JOHN • ERIN RICHARDS • FINNEAS • HEIDI KLUM • HENRY GOLDING • HOZIER • HUSSAIN AL JASSMI • IDRIS AND SABRINA ELBA • J BALVIN • JACK BLACK • JACK JOHNSON • JACKY CHEUNG • JAMEELA JAMIL • JASON SEGEL • JENNIFER HUDSON • JENNIFER LOPEZ • JESS GLYNNE • JESSIE J • JESSIE REYEZ • JIMMY FALLON • JIMMY KIMMEL • JOHN LEGEND • JUANES • KACEY MUSGRAVES • KEITH URBAN • KERRY WASHINGTON • KESHA • THE KILLERS • LADY ANTEBELLUM • LADY GAGA • LANG LANG • LESLIE ODOM JR. • LEWIS HAMILTON • LIAM PAYNE • LILI REINHART • LILLY SINGH • LINDSEY VONN • LISA MISHRA • LIZZO • LL COOL J • LOLA LENNOX • LUIS FONSI • LUPITA NYONG’O • MALUMA • MAREN MORRIS • MATT BOMER • MATTHEW MCCONAUGHEY • MEGAN RAPINOE • MICHAEL BUBLÉ • MILKY CHANCE • NATTI NATASHA • NIALL HORAN • NOMZAMO MBATHA • OPRAH WINFREY • PAUL MCCARTNEY • PHARRELL WILLIAMS • PIERCE BROSNAN • P.K. SUBBAN • PICTURE THIS • PRIYANKA CHOPRA JONAS • RITA ORA • THE ROLLING STONES • SAM HEUGHAN • SAM SMITH • SAMUEL L JACKSON • SARAH JESSICA PARKER • SASHA BANKS • SEBASTIÁN YATRA • SHAH RUKH KHAN • SHAWN MENDES • SHERYL CROW • SHO MADJOZI • SOFI TUKKER • STEPHEN COLBERT • STEVIE WONDER • SUPERM • TAYLOR SWIFT • TIM GUNN • USHER • VISHAL MISHRA • XAVIER WOODS • ZUCCHERO

 

lady gaga concerto

La serata si svolgerà quindi il 18 aprile, inizierà (ora italiana) alle 2 di notte e si terrà contemporaneamente su ABC, NBC, ViacomCBS Networks e iHeart Media negli Stati Uniti, in Canada nei network Bell Media mentre domenica verrà mandata in onda sulla BBC One. Sia l’OMS che il Global Citizen hanno raccolto fondi durante la pandemia attraverso una serie di concerti #TogetherAtHome e hanno già raccolto 35 milioni di dollari per contrastare il coronavirus.

 

IL CONCERTO SARA’ LIVE QUI :

 

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Attivo lo sportello online per chi vuole lavorare in agricoltura e aiutare le aziende nella fase di raccolta

coldiretti raccolta
coldiretti raccolta

Coldiretti ha attivato uno sportello online per trovare lavoro nei campi e aiutare le aziende agricole nella fase di raccolta.

L’agricoltura è senza ombra di dubbio uno dei settori vitali, dai quali dipende la sopravvivenza dell’umanità intera. Per questo motivo in tutti i Paesi i governi si sono attivati per tutelare i lavoratori e potenziarne la filiera. Vista la difficoltà ad assumere braccianti dall’estero per via delle misure anti-coronavirus, Coldiretti ha attivato uno sportello online per trovare lavoro nei campi in modo da aiutare le aziende agricole nella fase di raccolta .

Per combattere le difficoltà occupazionali, garantire le forniture alimentari e stabilizzare i prezzi e l’inflazione con lo svolgimento regolare delle campagne di raccolta in agricoltura la Coldiretti ha varato la banca dati “Jobincountry” autorizzata dal Ministero del Lavoro con le aziende agricole che assumono. L’iniziativa è estesa a tutta la Penisola dopo il successo della fase sperimentale realizzata in Veneto con l’arrivo nella prima settimana di ben 1500 offerte di lavoro di italiani con le più diverse esperienze – spiega la Coldiretti – dagli studenti universitari ai pensionati fino ai cassaintegrati, ma non mancano neppure operai, blogger, responsabili marketing, laureati in storia dell’arte e tanti addetti del settore turistico in crisi secondo Istat, desiderosi di dare una mano agli agricoltori in difficoltà e salvare i raccolti. Il 60% ha fra i 20 e i 30 anni di età, il 30% ha fra i 40 e i 60 anni e infine 1 su 10 (10%) – sottolinea la Coldiretti – ha più di 60 anni.

Il progetto è stato avviato in autonomia – sottolinea la Coldiretti – in attesa che dal Governo e dal Parlamento arrivi una radicale semplificazione del voucher “agricolo” che possa consentire da parte di studenti, cassaintegrati e pensionati lo svolgimento dei lavori nelle campagne dove mancano i braccianti stranieri anche per effetto delle misure cautelative adottate a seguito dell’emergenza coronavirus da alcuni Paesi europei, dalla Polonia alla Bulgaria fino alla Romania, con i quali occorre peraltro  trovare accordi per realizzare dei corridoi verdi privilegiati per i lavoratori agricoli. Con il blocco delle frontiere – precisa la Coldiretti – è a rischio più di ¼ del Made in Italy a tavola che viene raccolto nelle campagne da mani straniere con 370mila lavoratori regolari che arrivano ogni anno dall’estero.

Job in Country è la piattaforma di intermediazione della manodopera autorizzata dal Ministero del Lavoro della Coldiretti che offre a imprese e lavoratori un luogo di incontro, prima virtuale on line e poi sul campo. Si pone infatti l’obiettivo di mettere in contatto nei singoli territori i bisogni delle aziende agricole in cerca di manodopera con quelli dei cittadini che aspirino a nuove opportunità di inserimento lavorativo, in un quadro di assoluta trasparenza e legalità. Vanno infatti specificate – precisa la Coldiretti – mansioni, luogo e periodo di lavoro ma anche disponibilità e competenze specifiche in un settore dove è sempre più rilevante la richiesta di specifiche professionalità. L’attività è svolta direttamente nelle singole provincie attraverso le Società di servizi delle Federazioni provinciali ed interprovinciali della Coldiretti, secondo un modello di capillare distribuzione sul territorio.

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Borrelli annuncia lo stop delle conferenze stampa giornaliere della Protezione Civile

Angelo Borelli
Angelo Borelli

Finisce il bollettino giornaliero della Protezione Civile

La conferenza-stampa sul coronavirus, ogni giorno, non occorre più. Un buon segno, a conti fatti. Stop all’appuntamento quotidiano con la conferenza stampa della Protezione Civile, che non è mai mancata dallo scorso 22 di febbraio. «I dati sanitari ci indicano che si è alleggerita decisamente la pressione sulle strutture ospedaliere e tutto ciò ci rende consapevoli del grande lavoro svolto negli ospedali e della collaborazione dei cittadini – ha detto Borrelli – Per questo abbiamo deciso di rimodulare le conferenze stampa: continueremo a garantire massima trasparenza su dati ogni giorno veicolandoli sul sito, mentre due volte a settimana terremo un punto stampa».

I dati Regione per Regione aggiornati a venerdì 17 Aprile

Il dato fornito qui sotto, e suddiviso per Regione, è quello dei casi totali (numero di persone trovate positive dall’inizio dell’epidemia: include morti e guariti). Nella foto in alto è visibile quello dei soggetti attualmente positivi. La variazione indica il numero dei nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore.

Lombardia 64.135 (+ 1.041, +1,6%; ieri erano stati +941)
Emilia-Romagna 21.834 (+ 348, +1,6%; ieri erano stati +457)
Veneto 15.374 (+ 384, +2,6%; ieri erano stati +366)
Piemonte 19.803 (+ 695, +3,6%; ieri erano stati +879)
Marche 5.668 (+ 86, +1,5%; ieri erano stati +79)
Liguria 6.188 (+ 149, +2,5%; ieri erano stati +103)
Campania 3.951 (+64, +1,6%; ieri erano stati +80)
Toscana 8.110 (+ 167, +2,1%; ieri erano stati +277)
Sicilia 2.625 (+46, +1,8%; ieri erano stati +44)
Lazio 5.524 (+ 144, +2,7%; ieri erano stati +148)
Friuli-Venezia Giulia 2.675 (+59, +2,3%; ieri erano stati +72)
Abruzzo 2.443 (+97, +4,1%; ieri erano stati +72)
Puglia 3.327 (+69, +2,1%; ieri erano stati +74)
Umbria 1.337 (+8, +0,6%; ieri erano stati +7)
Bolzano 2.296 (+29, +1,3%; ieri erano stati +43)
Calabria 991 (-18, -1,8%; ieri erano stati +38)
Sardegna 1.178 (+14, +1,2%; ieri erano stati +3)
Valle d’Aosta 993 (+ 22, +2,3%; ieri erano stati +13)
Trento 3.376 (+82, +2,5%; ieri erano stati +74)
Molise 269 (+6, +2,3%; ieri erano stati 0)
Basilicata 337 (+1, +0,3%; ieri erano stati +16)

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TURISMO: Quando e come si ritornerà a viaggiare in aereo dopo il Covid-19?

Motori360 Cathay Pacific 03
Motori360 Cathay Pacific 03

Tutti si interrogano su come potrà essere la fase 2 della lotta al coronavirus, quella in cui seppur lentamente tutti i settori dovranno provare a riprendere la loro normale attività.

I dubbi maggiori riguardano naturalmente le aree del turismo e dei trasporti.

 Alcune compagnie aeree hanno già avviato delle misure drastiche: Emirates a Dubai su alcuni voli ha svolto dei test sierologici rapidi per verificare se vi fossero passeggeri positivi a Covid-19. Ma il nodo vero è un altro: gran parte dei paesi, dal Portogallo alla Thailandia, hanno chiuso le frontiere e anche quando dovesse esserci una parziale riapertura – non prima di giugno – comunque è possibile che alcune nazioni impongano un periodo di quarantena di 15 giorni a chi arriva dall’Italia.

E’ la domanda che moltissime persone si pongono in attesa della Fase 2 che partirà il 4 maggio. E se lo chiedono in particolare tutti coloro che a causa del coronavirus e dei blocchi hanno dovuto rinunciare a viaggi prenotati e richiesto rimborsi o voucher alle compagnie.

Mentre alcuni paesi europei si preparano a riaprire, la Commissione UE ha invitato gli Stati membri di Schengen e quelli associati a prorogare le restrizioni dei viaggi non essenziali in Europa fino al 15 maggio.

Questo perché l’esperienza di altri paesi più colpiti dalla pandemia dimostra che le misure anti-contagio richiedono più di 30 giorni per essere efficaci. La Commissione invita i paesi a un approccio coordinato e uniforme su quando riapriranno le frontiere. Lo stop ai viaggi e l’invito a estenderlo fino al 15 maggio riguarda 30 paesi, ossia quelli dell’area Schengen più Bulgaria, Croazia, Cipro, Romania, Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.

Al momento il Governo italiano non ha annunciato una data a partire dalla quale si potrà ricominciare a viaggiare normalmente, né le modalità con cui lo faremo. Quel che è certo è che le prenotazioni per l’estate all’interno del territorio europeo sono ferme, e gli esperti prevedono una ripresa graduale dei viaggi all’estero a partire da novembre-dicembre, con boom di partenze previsto da gennaio 2021.

Ciò non vuol dire che non potremo partire per l’estero fino al 2021, ma che per ora non ci sono direttive al riguardo. Gli esperti ritengono che la Fase 2 in Italia durerà almeno 6 mesi e non potremo tornare alla normalità in estate, poiché il rischio di una seconda ondata di contagi è dietro l’angolo.

Anche una volta che ricominceremo a uscire di casa dovremo abituarci a rispettare il distanziamento sociale, a indossare la mascherina, a prendere i mezzi con accesso contingentato e a fare la fila per entrare nei negozi. Per quanto riguarda i viaggi, per ora gli spostamenti per il turismo all’estero e sul territorio nazionale sono vietati, il 99% delle flotte aeree è a terra (aperti solo alcuni collegamenti per motivi di emergenza) e i treni hanno rimodulato il servizio per garantire solo i servizi minimi essenziali.

Le disposizioni attualmente in vigore consentono viaggi solo in caso di necessità assoluta, che devono essere autocertificate.

La stragrande maggioranza dei paesi ha bloccato ingressi e arrivi fino a data da destinarsi, ma alcune compagnie di volo hanno comunicato la data di fine sospensione (che ovviamente potrebbe essere prorogata). Sia Air Canada che la russa Aeroflot, ad esempio, hanno annunciato la sospensione dei voli da/per l’Italia fino al 1 maggio 2020.

Fase 2, come si farà a viaggiare con l’aereo?

Tra le ipotesi a cui si lavora c’è ad esempio quella che prevede di lasciare vuoti i posti di mezzo, in modo da garantire ai passeggeri un adeguata distanza. I voli dunque riprenderanno, ma l’affluenza sugli stessi sarà molto ridotta. C’è chi si sta attivando in tal senso. La compagnia Delta Airlines ha ad esempio annunciato che sta apportando delle importanti modifiche agli standard di volo prevedendo un riduzione dei passeggeri. Dello steso tenore anche l’iniziativa lanciata da American Airlines chiamata Posti rilassati che prevede il blocco del 50% dei posti medi su ciascun aereo.

Le opinioni discordanti delle compagnie low cost

Anche EasyJet, ferma dallo scorso 30 marzo, ha fatto sapere che l’ipotesi a cui si ragiona per la ripresa è quella di lasciare vuoti i posti intermedi dei tre disponibili per lato nella fusoliera. Johan Lundgren, amministrato delegato della compagnia low cost, ha così presentato il piano di rilancia della compagnia: “Lavoreremo con le autorità e ascolteremo le opinioni dei clienti su ciò che ritengono sia la cosa giusta da fare, in particolare nel periodo di riavvio delle attività, una fase che non sappiamo quanto durerà. Stiamo anche pensando a sistemi di sanificazione degli aerei che possano essere ancora più efficaci”. Di parere nettamente contrario è invece l’altra celebre low cost, Ryanair, secondo la quale lasciare un posto di distanza tra i passeggeri non sarebbe un modo efficace per garantire la sicurezza e inoltre questo sarebbe difficilmente sostenibile per le compagnie aeree.

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Il sindaco Sala a capo della task force mondiale per contrastare la crisi economica generata dalla pandemia

beppe sala milano
beppe sala milano

Coronavirus. Il Sindaco Sala a capo della task force C40 per contrastare la crisi economica generata dalla pandemia

Sarà il Sindaco di Milano Giuseppe Sala a presiedere la “Global mayors CoViD-19 recovery task force” (l’unità operativa dei sindaci del mondo per la ripresa post CoViD-19) della rete C40 cities.

Il network internazionale ha annunciato, infatti, il lancio di una task force per accelerare la ripresa economica in seguito alla crisi CoViD-19. I Sindaci di C40 stanno già condividendo conoscenze ed esperienze per superare l’attuale crisi sanitaria.

La “Global mayors CoViD-19 recovery task force” vedrà i principali sindaci del mondo collaborare per raggiungere una ripresa economica che permetta ai cittadini di tornare a lavorare, evitando al contempo che il degrado climatico generi una crisi ancora più grave in grado di arrestare l’economia globale e di minacciare la vita e la capacità di sostentamento delle persone.

I sindaci si confronteranno su come usare investimenti pubblici nella ripresa per creare una “nuova normalità” per le economie cittadine, basata sull’eliminazione dell’inquinamento e della povertà, sul miglioramento della salute pubblica e sull’aumento della resilienza agli shock.

La “Global mayors CoViD-19 recovery task force” è stata presentata ieri durante una riunione virtuale di oltre 40 sindaci e rappresentanti delle maggiori città di 25 Paesi, presieduta dal Presidente di C40 e Sindaco di Los Angeles Eric Garcetti, con l’obiettivo di condividere competenze per la protezione dei cittadini durante la crisi CoViD-19. I sindaci e i rappresentanti delle città C40 collaboreranno regolarmente alla condivisione di conoscenze e soluzioni riguardanti la pandemia CoViD-19.

La task force sarà composta da sindaci di ogni regione della rete C40, molti dei quali hanno un’esperienza specialistica senza rivali, come la Sindaca di Freetown Yvonne Aki-Sawyerr, che è stata Direttrice della Pianificazione del Centro Nazionale di risposta all’epidemia di Ebola in Sierra Leone 2014-15.

“Nell’immediato la nostra priorità è proteggere la salute dei nostri cittadini e superare la pandemia CoViD-19. Tuttavia, mentre affrontiamo i devastanti effetti quotidiani di una crisi senza precedenti, dobbiamo anche guardare a come proteggeremo i nostri cittadini in futuro – ha dichiarato il Sindaco di Milano e vicepresidente C40 Giuseppe Sala -. Il modo in cui strutturiamo i nostri sforzi per la ripresa definirà le nostre città per i prossimi decenni. È nostra responsabilità di sindaci garantire che costruiremo solide fondamenta così che le nostre città possano apparire come luoghi più sani, equi e sostenibili in cui vivere”.

“In netto contrasto con l’inadeguata cooperazione tra i governi nazionali, i sindaci delle città del mondo si stanno unendo per rispondere all’immediata emergenza sanitaria CoViD-19, così come hanno fatto per affrontare l’attuale crisi climatica – ha affermato Mark Watts, Direttore esecutivo C40 -. La task force permetterà ai sindaci di guidare un piano di ripresa economica dalla crisi CoViD-19 che riduca il rischio di future crisi globali attraverso la costruzione di comunità sane, eque e a emissioni zero”.

Attraverso una serie di documenti programmatici, webinar e relazioni di esperti internazionali, la “Global mayors CoViD-19 recovery task force” fornirà ai sindaci i migliori dati a disposizione, le migliori pratiche e analisi per ottenere una ripresa economica che porti le persone a tornare velocemente a lavoro, metta risorse nelle mani di chi ne ha più bisogno e acceleri l’azione per superare la crisi climatica.

Inoltre, la task force collaborerà con una salda rete globale di economisti, imprese, città, sindacati e giovani per mettere il mondo nelle condizioni di realizzare un piano di recupero CoViD-19 inclusivo e unico.

La task force sarà composta da sindaci che rappresentano la diversità del network C40, anche a livello geografico, che si riuniranno a intervalli regolari nelle prossime settimane e mesi. Sarà supportato dalla Segreteria C40 e riferirà al Comitato direttivo. I membri della task force, inclusi i consiglieri che supporteranno i sindaci, saranno annunciati a breve.

La riunione virtuale dei sindaci ospitata dal network C40 ha visto inoltre la partecipazione del Direttore Malattie trasmissibili presso il Ministero della salute di Singapore, il professore Vernon Lee, che ha condiviso l’esperienza di Singapore sui test di massa per CoViD-19.

“Avere una strategia completa e mirata aiuterà a guidare le città a svolgere test in un modo più coordinato, efficace ed efficiente, sotto il profilo delle risorse – ha detto il Professor Vernon Lee, Direttore Malattie trasmissibili presso il Ministero della salute di Singapore -. Se affiancato a immediata tracciabilità dei contatti e a quarantena dei contatti stretti, questo permetterebbe il precoce riconoscimento e isolamento dei casi di CoViD-19 per contenere la diffusione dell’infezione. I centri urbani più densamente popolati sono particolarmente vulnerabili alle minacce di malattie infettive. Un singolo caso può velocemente causare un’epidemia all’interno della comunità. Investire in anticipo nella prontezza di risposta alla pandemia è la chiave per sviluppare sistemi sanitari resilienti per il futuro”.

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TRASPORTI: ecco come ripartiranno metropolitane, treni e autobus nella fase 2

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TRASPORTI: Pensiamo a un modello organizzativo della società completamente diverso”, basato su una modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro”

Addio bus strapieni e metropolitane affollate all’ora di punta. Dal 4 maggio in avanti vetture e vagoni saranno a numero chiuso. Con ingressi contingentati e consentiti, laddove possibile, solo dalla porta anteriore, per controllare che non si superi la capienza massima imposta dal rispetto delle distanze di sicurezza. Se poi si riusciranno a installare dei sistemi conta-persone, tanto di guadagnato.

L’epidemia non solo ha cambiato le abitudini degli italiani, ma si avvia a modificare profondamento l’uso e l’accesso ai mezzi pubblici. “Non possiamo più immaginare che milioni di persone si muovano tutte insieme tra le 7.30 e le 9.30, non ce lo possiamo permettere sinché non troviamo il vaccino”, ha spiegato infatti la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, anticipando il piano del governo sulla mobilità urbana: “Proprio perché abbiamo in testa di potenziare il servizio del trasporto pubblico dobbiamo immaginare un modello organizzativo della società completamente diverso”, basato su “una modifica delle frequenze negli orari di punta e degli orari di lavoro” ha insistito la ministra.

E dunque la nuova vita all’epoca del Covid-19 prevederà sia ingressi scaglionati in scuole e uffici per attenuare la pressione sul sistema dei trasporti, individuato come uno dei punti deboli ai fini del contenimento del virus. E misure ancora più stringenti rispetto all’obbligo di distanziamento sociale introdotto dal Mit un mese fa: dalla vendita contingentata dei biglietti alla limitazione della capienza.

Da rafforzare con l’introduzione di una app, tra quelle “allo studio del ministero della Salute e dell’Innovazione”, che si occuperà di “evitare assembramenti” all’interno di treni, bus e metropolitane.

“Stiamo provando a immaginare di fare una sperimentazione estiva in alcune aree del Paese”, ha poi specificato De Micheli. Ribadendo che d’ora in poi tutti i mezzi di trasporto – su ferro, su gomma, navi o aerei – potranno essere riempiti “al massimo al 60%” poiché “la prima misura di sicurezza è il distanziamento sociale”. Senza trascurare il fattore umano: “Stiamo anche pensando alla presenza di persone che aiutino a evitare di salire” i passeggeri quando è stato raggiunto il numero massimo consentito. Dai controllori ai buttafuori, ma in divisa da tranviere.

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CORONAVIRUS: telelavoro e negozi online, così Milano dovrà gestire la fase due

Vecchio padiglione Guardia
Vecchio padiglione Guardia

CORONAVIRUS: Turismo solo locale, più auto private, uffici con turni scaglionati: le ricette degli esperti sul dopo lockdown

La Milano che risorgerà dall’emergenza coronavirus dovrà cambiare ritmo e orari. Dovrà parlare necessariamente più italiano, continuare a lavorare o fare shopping (anche) senza muoversi da casa. E dovrà cercare di muoversi magari un po’ meno, ma sicuramente meglio per evitare che la paura di ritrovarsi stretti in un vagone della metropolitana porti le auto a incolonnarsi in strada. Per gli esperti, però, la ripartenza potrà essere anche un’occasione per “reinventarsi”, curando anche i mali antichi di questa città. Con un minimo comune denominatore: la sicurezza. Ecco la (prima) agenda milanese per la Fase 2.

Il turismo
La Milano da dieci milioni di visitatori, che dopo Expo era stata (ri) scoperta nel mondo e ospitava il mondo per questo 2020 non ci sarà più. Ma Palazzo Marino sta già cercando di ripensare la strategia per ripartire. Puntando per i prossimi mesi non più sulla promozione internazionale, ma sul turismo “locale” o di “prossimità”, come lo chiama l’assessora Roberta Guaineri: “Ci concentreremo sul livello regionale o nazionale”. L’obiettivo immediato è luglio: “Dobbiamo far sì che già questo mese sia attrattivo. Vogliamo anche contattare le altre città lombarde come Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, per capire se si riescono a mettere in campo sinergie e progettare attività di attrattività reciproca”. Ma Milano, è convinta anche Madga Antonioli, direttrice del master in Economia del turismo dell’università Bocconi, “ha tutte le carte in regola per essere ancora attrattiva e ha quei valori che saranno fondamentali per un nuovo turismo che darà importanza ad autenticità, sicurezza, ambiente, fiducia, l’aspetto sociale”.
La mobilità
Nella fase iniziale della ripartenza, Matteo Colleoni si aspetta “un aumento della mobilità privata perché tanti, per paura di prendere i mezzi pubblici, useranno le auto per andare al lavoro”. Con un altrettanto inevitabile “contraccolpo negativo sull’ambiente”. Ed è anche per questo che, dice il sociologo dell’Ambiente e del Territorio della Bicocca, “dovremo usare quello che ci ha insegnato il dramma coronavirus. Molte riunioni potranno continuare a essere fatte a distanza evitando spostamenti inutili. Ma, anche per decongestionare i mezzi, bisognerà lavorare sui tempi della città. Ancora oggi rimangono gli orari di punta tra le 7 e le 9 e le 17 e le 19 rimangono. Dovremo cercare di desincronizzare il più possibile le attività”. Un esempio lo ha fatto il sindaco Beppe Sala che ha proposto in chiave antismog di spalmare le aperture delle scuole: “Ma dovremo lavorare anche sui servizi, gli uffici, le stesse università potrebbero puntare più sul sabato”. Infine, una delle richieste che Legambiente Lombardia fa ai Comuni e che Colleoni condivide: “L’uso della bicicletta potrà essere importante”.
Il lavoro
Per Luca Solari, docente di Organizzazioni aziendali della Statale, lo smart working continuerà ad avere un ruolo fondamentale anche nella Fase 2. Insieme, magari, a “un’organizzazione su più turni”. All’orizzonte, il professore vede due Milano. “Una più estesa e virtuale, perché abbiamo imparato che una serie di attività come meeting, presentazioni, incontri commerciali si possono fare benissimo collegati a distanza”. E un’altra Milano “più contenuta nei numeri e fisica, maggiormente legata ai momenti di socialità”. Un processo che, potenzialmente, potrebbe invertire “il flusso di quanti volevano tornare a vivere a Milano”. Anche Michele Faioli, docente di Diritto del lavoro della Cattolica e consigliere esperto del Cnel, vede una nuova normalità “che per il terziario, i servizi e le professioni” continuerà a essere caratterizzata “dallo smart working”. Ma “chi tornerà nei luoghi fisici, potrà farlo nella misura in cui il datore avrà potenziato le misure di sicurezza per limitare i rischi di contagi ed evitare contenziosi”.
Il commercio
“In questo momento ha retto chi ha saputo innovare, potenziando le consegne con le piattaforme di delivery, i siti di e- commerce, prendendo ordini su WhatsApp, sui social”, dice Sandro Castaldo, professore del dipartimento di Marketing della Bocconi. Servizi chiave anche per la Fase 2, con il commercio che dovrà organizzarsi “su tutti i diversi canali”. Impossibile replicare le immagini di corso Buenos Aires affollato dal popolo dello shopping o delle code per i saldi. “Anche i negozi in parte dovranno ripensare gli spazi per attrezzarsi con le spedizioni, diventando una sorta di ambulatori in cui la sicurezza sarà fondamentale”. La sfida più complessa riguarderà i ristoranti: “Il take away dovrà diventare un’esperienza, un racconto. Anche le sale cambieranno, con tavoli distanziati, magari più turni, app per ordinare a distanza”.
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Terremoto a Piacenza magnitudo 4.2, scossa sentita anche a Milano

terremoto piacenza milano
terremoto piacenza milano

Terremoto a Piacenza di 4.2, paura a Milano, Genova e Pisa. Verifiche su possibili danni

Terremoto, paura in tutto il Nord Italia per una scossa di magnitudo 4.2 avvenuta questa mattina alle 11.42: la scossa, localizzata nel piacentino, è stata avvertita fino a Genova e Milano. L’epicentro è stato localizzato dall’Ingv a 6 km a sud-est di Cerignale (Piacenza), praticamente a metà strada tra Piacenza e Genova e non lontano dal confine col Piemonte e la provincia di Alessandria.

terremoto piacenza milano

I comuni più vicini all’epicentro della scossa, delle ore 11.42 e ad una profondità di tre km, sono stati Cerignale, Ottone e Ferriere. Già ieri sera alle 22.02 c’era stata un’altra scossa di magnitudo 3.5 in zona, a Ferriere, sempre nel piacentino. Su Twitter sono diverse le segnalazioni di utenti piemontesi, liguri, emiliani e milanesi che affermano di aver sentito forte la scossa.

Le parole del sindaco – “Uno spavento enorme. Una sensazione bruttissima, e già lo stato d’animo non è dei migliori. Si somma sconforto a sconforto”, ha detto Massimo Castelli, sindaco di Cerignale. La scossa, che non ha fatto danni, ha trovato gran parte delle persone in casa “e ha fatto saltare per un qualche momento tutti i meccanismi. Io sono uscito con i pochi dipendenti, per forza di cose per un momento il virus è passato in secondo piano”, ha aggiunto.

“Al momento non abbiamo segnalazioni di danni. Stiamo facendo tutte le verifiche” dice all’Ansa Rita Nicolini, direttrice dell’agenzia regionale di Protezione civile nell’Emilia-Romagna. Si tratta della seconda scossa in poche ore. “Breve, ma piuttosto intensa”, dice Nicolini che è in contatto con i tecnici

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A Milano nasce la prima ‘ Banca biologica sul coronavirus ‘

prima banca
prima banca

Una grande opportunità per lo studio e lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche

Università degli Studi di Milano e Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano danno avvio al progetto della prima “Banca biologica” su COVID-19 grazie a una donazione di oltre 800mila euro da parte di Banco BPM.

La Banca biologica, che verrà realizzata presso l’Ospedale Sacco, raccoglierà e conserverà tutti i campioni biologici, ematici e tessutali, relativi a COVID-19 e costituirà una grande opportunità per lo studio e lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche, incluse quelle di tipo vaccinale.

Completa l’intervento il potenziamento della piattaforma tecnologica per lo stoccaggio e alimentazione di Ossigeno liquido a servizio dell’Ospedale Sacco. Si tratta di un progetto di fondamentale rilievo ai fini della ricerca scientifica su COVID-19. La Banca biologica sarà gestita grazie al know how dei docenti e dei ricercatori dell’Università Statale e sarà realizzata in uno spazio al piano interrato di 280 metri quadrati del Padiglione 62 dell’Ospedale Luigi Sacco.

In particolare, è prevista la realizzazione di un locale dedicato all’accettazione dei campioni; un locale Biobanca, di circa 170 metri quadrati, in grado di ospitare nel tempo fino a oltre 18 contenitori criogenici (nella prima fase è prevista la posa di un lotto di 6 contenitori criogenici); un locale congelatori, sempre destinato alla conservazione di materiali; un locale impianti tecnologici a servizio della Biobanca. Prevista, infine, un’area tecnica per l’installazione del serbatoio di azoto a servizio della Banca biologica, posta all’esterno del padiglione 62.

Lo scopo sarà quindi di raccogliere e conservare i campioni biologici, ematici e tessutali relativi al virus, per studiare e sviluppare strategie diagnostiche e terapeutiche

Il rettore dell’Università Statale Elio Franzini commenta: “Siamo molto grati a Banco BPM per questa generosa elargizione: la Bio Banca COVID-19 consentirà nuove e importanti opportunità alla ricerca scientifica sul virus. I ricercatori dell’Università Statale, già su più fronti impegnati in questa battaglia, metteranno a disposizione di questo progetto la ricchezza multidisciplinare degli ambiti di studio presenti in ateneo, continuando a fare rete con l’eccellenza della clinica rappresentata dall’Ospedale Sacco”.

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LAVORO: UNA RICERCA URGENTE DI FARMACISTI

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LAVORO: in un momento di piena emergenza sanitaria, Adecco ricerca figure chiave per supportare la sanità e i cittadini italiani. MANDA IL TUO CV

Offerta lavoro | Farmacista | Come candidarsi

In particolare, questo annuncio di lavoro è dedicato a farmacisti/e.

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Le attività

In particoòare le risorse si occuperanno delle seguenti attività:
– Assistenza clienti e consulenza rispetto all’utilizzo dei farmaci;
– Approvvigionamento dei medicinali e controllo scorte.

Competenze:

Farmaco-Scientifico – Farmaceutica, livello Ottimo
Farmaco-Scientifico – Informazione scientifica del farmaco, livello Buono
Farmaco-Scientifico – Tecnologie farmaceutiche, livello Buono
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