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martedì, Novembre 11, 2025
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CONSUMI: ecco come il Covid ha cambiato i comportamenti di acquisto

invisalign apparecchio invisibile centro odontoiatrico pitino modica ragusa
invisalign apparecchio invisibile centro odontoiatrico pitino modica ragusa

Per sopravvivere bisogna adattarsi e cambiare i propri comportamenti. Ed è quello che tutto il Mondo sta facendo da quando l’emergenza Covid ha travolto e sconvolto le vite di tutti.

Meno vestiti modaioli e più capi di abbigliamento comodi – Si registrano meno vendite di vestiti per uscire la sera, eleganti, e molti più abiti anche da casa, tute. Poi, profumazioni per l’ambiente, segnale che si vive di più la casa.

VERSO IL NATALE

Mentre i regali, anche in vista del Natale che già in questo periodo si immaginavano, non sono tra i pensieri dei clienti. Si pensa di più a se stessi, ad adeguarsi al cambiamento di stile di vita.

La mascherina appanna gli occhiali? Ed ecco il boom di acquisti per lenti anti appannamento, spray e lenti a contatto. Meglio evitare di andare a fare la spesa tutti i giorni? Le vendite dei surgelati (di qualità) aumentano sempre di più.

L’emergenza ha fatto registrare impennate di acquisti soprattutto sui siti di e-commerce, come Aosom (con sede ad Assago) che dopo il dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte ha iniziato a spedire centinaia di prodotti per il fitness domestico: pesi, rulli, tapis roulant, in conseguenza alle chiusure delle palestre e al diktat che vieta l’attività sportiva.

Un numero: l’anno scorso il fatturato della piattaforma di acquisti online era di 18 milioni di euro, quest’anno arriverà a 36 milioni. Ma non solo consumi: le abitudini sono cambiate anche per cura della salute.

Lo spiega Marinela Kopo dello studio dentistico Mk di Corsico: “Usando la mascherina che nasconde la bocca, tanti bambini hanno accettato di mettere l’apparecchio proprio in questi mesi e, con lo stesso motivo, c’è chi ha scelto di fare interventi di protesi che rimandava per imbarazzo.

In parallelo, meno interventi estetici, come lo sbiancamento, proprio perché il sorriso è coperto dalla mascherina. Anche per le difficoltà economiche – aggiunge la dentista –, si tende a chiamare solo per interventi urgenti e appena si avverte un fastidio: la paura di un altro lockdown è forte”.

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CONTE: “Blocco licenziamenti prolungato fino a fine marzo 2021”

Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1
Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1

“Il blocco dei licenziamenti viene prolungato fino alla fine di marzo”.

Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte durante un incontro con i sindacati. “Stiamo vivendo una situazione complessa, con tanta preoccupazione e sofferenza. Per questo il governo ritiene di dover fare uno sforzo finanziario ulteriore e dare un messaggio a tutto il mondo lavorativo di certezza e sicurezza”, ha precisato.

“Fino alla fine di marzo sarà tutto bloccato – ha detto Conte – offriamo un orizzonte certo a tutti i lavoratori italiani. Affrontiamo la sfida della pandemia ma cercheremo di preservare i livelli occupazionali”.

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Halloween: i ristoranti di Milano propongono piatti a base di zucca

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Che Halloween sarebbe senza zucca? Se è vero che la zucca è uno degli ingredienti più amati dell’autunno, sicuramente diventa un must in occasione della notte di Halloween del 31 ottobre. Ecco allora sei ristoranti che hanno deciso di proporre piatti a base di zucca, ma occhio alcuni saranno disponibili solo il 31 ottobre!

Wicky’s Innovative Japanese Cuisine

Wicky Priyan di Wicky’s Innovative Japanese CuisinePUMPKIN ROLL Kuri Kabocha è la zucca giapponese che lo Chef Wicky Priyan ha scelto per questo magnifico Pumpkin Roll: zucca e granchio in tempura con una delicata crema di zucca. Disponibile solo il 31 ottobre a pranzo o con servizio di delivery.

Cocciuto

Da Cocciuto arrivaPIZZA PUMPKIN TREAT con crema di zucca violina, pancetta affumicata arrostita, blu di capra, polvere di olive nere, arachidi tostati, ragnatela di zucchero salata. Disponibile solo il 31 ottobre a pranzo o su Uber Eats fino alle 23.00.

Dry Milano

Anche il pizzaiolo di Dry Milano ha creato una pizza con crema di zucca mantovana, ventriciana di Teramo e friarielli napoletani: materie prime che donano al palato una combinazione bilanciata di sapori. 
Disponibile da Dry Milano in Vittorio Veneto, aperto dal venerdì alla domenica dalle 12.00 alle 17.30.

God Save The Food

Lo chef di God Save the Food propone una ricetta a base di tortelli realizzati a mano con impasto all’uovo e ripieni di zucca cotta al forno con sale, pepe, parmigiano, noce moscata, miele. A guarnire il piatto chips di zucca disidratata, polvere di amaretti, burro e salvia croccante. 

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X FACTOR 2020: Live con pubblico in sala a Milano, ecco la risposta della produzione

X Factor 2020
X Factor 2020

Come fa ad esserci pubblico in studio? Se lo chiedono in molti. La strategia adottata dalla produzione Fremantle per avere un’atmosfera simile a quella delle precedenti edizioni è stata quella di ingaggiare un pubblico di figuranti, tutti doverosamente distanziati tra loro e sottoposti a controlli prima dell’ingresso negli studi.

Non solo Maurizio Costanzo. Anche X Factor 2020, il talent su Sky, è entrato nel vivo con l’esibizione dei 12 cantanti che hanno superato le selezioni. Lo show è prodotto da Fremantle e i concorrenti sono divisi nelle consuete categorie Under Uomini, Under Donne, Gruppi e Over.

Il conduttore Alessandro Cattelan ha aperto la prima puntata dei Live di giovedì 29 ottobre 2020 salutando i giudici Emma Marrone, Hell Raton, Mika e Manuel Agnelli, ma subito i telespettatori sintonizzati su Sky hanno notato la presenza del pubblico nella Sky Wifi Arena – una nuova sala a Rho (Milano) – stridente con i tempi attuali che impongono il distanziamento sociale per arginare il contagio di coronavirus.

Tanti sono stati gli utenti che si sono riversati sui social per chiedere spiegazioni e lamentare un diverso trattamento tra programmi televisivi con platee piene da una parte e cinema e teatri vuoti dall’altra, così la produzione è intervenuta sui social per spiegare che “le persone presenti in sala sono persone assunte appositamente e come tali dispongono delle autorizzazioni necessarie”.

L’escamotage per aggirare il Dpcm (Decreto presidente del Consiglio) è molto semplice. In sostanza, si tratta di figuranti, ovvero persone pagate per presenziare allo show, prassi comune in molte trasmissioni tv, sopratutto quelle pomeridiane e quotidiane. Come se fossero attori parte dello show.

“Il pubblico presente a X Factor 2020 segue tutti i protocolli previsti dalle norme: distanziamento, mascherine e tampone prima di accedere al teatro. Il numero dei presenti rientra nella capienza prevista dalle disposizioni attuali”, ha spiegato la produzione.


X FACTOR
@XFactor_Italia
Il pubblico presente a #XF2020 segue tutti i protocolli previsti dalle norme: distanziamento, mascherine e tampone prima di accedere al teatro. Il numero dei presenti rientra nella capienza prevista dalle disposizioni attuali.

Ma questo non è bastato per placare le polemiche. Esattamente come per il Maurizio Costanzo Show registrato a Roma – persone con mascherine abbassate divise da (inutili) plexiglass – in moltissimi criticano la scelta della produzione di mettere pubblico in sala.

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NUOVO DPCM: come potrebbe essere il nuovo lockdown entro il 9 novembre

Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1
Premier Conte insieme al Ministro Gualtieri scaled 1

Il nuovo Dpcm entro il 9 novembre: come sarà il nuovo lockdown

Secondo le ultime indiscrezioni, il premier è al lavoro su un nuovo Dpcm che sarà pubblicato la prossima settimana e che porterà ulteriori restrizioni nella vita sociale per evitare il lockdown totale. La data di lunedì 9 novembre sarebbe il limite in cui entrerebbero in vigore le nuove misure. Il presidente del Consiglio predisporrà un’ulteriore stretta con chiusure delle attività commerciali, ulteriori incentivi allo smart working nel settore pubblico e nel privato e paletti per gli spostamenti interregionali, probabilmente con il ricorso all’autocertificazione. Ma andiamo con ordine.

La nuova stretta in arrivo servirà a fronteggiare il cosiddetto “scenario 4”, quello più temuto e delineato in un report dell’Istituto Superiore di Sanità e dal ministero. Lo “scenario 4” prevede la “situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con valori di Rt regionali sistematicamente e significativamente maggiori di 1,5 (ovvero con stime IC95% di Rt maggiore di 1,5)”. Al momento sono 5 le regioni a rischio lockdown totale, ovvero si trovano nello scenario 4. Sono Lombardia, Campania, Liguria, Lazio e Valle d’Aosta, a cui si aggiunge la provincia autonoma di Bolzano.

L’ipotesi più probabile è che la prossima settimana il governo metta sul tavolo nuovi interventi, sfruttando il voto alle Camere di mercoledì 4 novembre sulle comunicazioni di Giuseppe Conte. E in tal modo verrebbe “salvaguardata” la festività religiosa del 1-2 novembre. Le misure potrebbero partire dal fine settimana, al massimo come detto entro il 9 novembre.

Le due ipotesi sul nuovo lockdown entro il 9 novembre

Sono due le ipotesi sul tavolo in merito al nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri in arrivo entro lunedì 9 novembre.

In estrema sintesi: un lockdown morbido, soft o “alla francese”, oppure un lockdown duro, quasi “totale” come quello di marzo.

Ecco allora le due ipotesi allo studio:

  • la prima è quella più drastica, ovvero chiudere tutto per almeno un mese lasciando aperte soltanto le fabbriche, le scuole materne e quelle elementari e i negozi dei generi di prima necessità rendendo possibile muoversi da casa se non per motivi validi e validati con il modulo di autocertificazione. Sarebbe una situazione molto vicina al lockdown totale;
  • la seconda prevede invece chiusure a livello regionale e comunale, incentivi allo smart working nel pubblico e nel privato e paletti per gli spostamenti interregionali, sempre con il modulo di autocertificazione.

L’idea del “lockdown soft” alla francese: le attività chiuse e quelle aperte

L’idea di Palazzo Chigi, però, resta quella di evitare la chiusura delle scuole materne ed elementari. Il premier sembra volersi rifare al modello “morbido” della Francia di Emmanuel Macron. E allora un nuovo Dpcm chiuderebbe tutto ciò che viene definito “non essenziale”, probabilmente per un mese, lasciando tuttavia aperte alcune attività fondamentali:

  • Fabbriche;
  • scuole materne ed elementari;
  • aziende agricole;
  • negozi alimentari;
  • farmacie ed altri esercizi che vendono beni essenziali.

Non ci si potrebbe muovere da casa propria senza un’autocertificazione che ne attesti la necessità per motivi di lavoro, salute o per fare la spesa. In sostanza il nuovo Dpcm dovrebbe prevedere l’uscita solo per andare al lavoro, portare i figli a scuola, fare la spesa o per ragioni mediche. E lo stop ai confini comunali e regionali con lockdown territoriali nelle città più colpite.

Ora il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha davanti tre opzioni che rappresentano tre diverse proposte di restrizioni:

  • la prima sono i lockdown territoriali, limitati ai centri urbani più in crisi: a prima vista sembra semplice, in realtà si tratterebbe di chiudere grandi città come Milano, Napoli, Torino e Roma;
  • la seconda restrizione è la chiusura dei confini regionali;
  • la terza è la chiusura di tutte le scuole con l’estensione della didattica a distanza a ogni tipo di istituto.

Quanto potrebbe durare un nuovo lockdown?

Se a queste restrizioni si aggiunge il divieto di mobilità e la chiusura delle attività essenziali si preconizza un nuovo lockdown in Italia.

Quanto potrebbe durare questa ulteriore stretta? Secondo la Fondazione Gimbe “senza immediate chiusure in tutte le zone più a rischio”, ci vorranno “almeno 4 settimane di lockdown nazionale per abbattere la curva dei contagi e permettere di assistere i pazienti in ospedale, al fine di evitare una catastrofe sanitaria peggiore della prima ondata”.

Anche Francia e Germania d’altra parte hanno deciso la chiusura delle attività non essenziali per un mese. Come annunciato dal premier Emmanuel Macron in conferenza stampa le nuove misure di “confinamento” entrate in vigore oggi dureranno fino al primo dicembre, mentre in Germania il lockdown soft voluto dalla Cancelliera inizierà il 2 novembre e avrà la stessa durata di 4 settimane.

Basterà un mese per piegare la curva dei contagi?

Come sappiamo il primo lockdown arrivò per tappe intermedie e durò molto più a lungo. Conte chiuse le scuole il 4 marzo, cinque giorni dopo estese il divieto sugli spostamenti in tutta Italia, mentre l’11 proclamò il lockdown vero e proprio chiudendo bar, ristoranti e negozi. Il picco dei contagi arrivò il 21 marzo, solo 10 giorni dopo, quando vennero registrati 6557 nuovi casi, ma da quel momento in poi la discesa fu molto lenta tanto che sui giornali si iniziò a parlare di plateau.

Rispetto alla prima ondata ci sono però delle differenze: oggi siamo più pronti e più preparati a gestire il virus, sia a livello individuale che di strutture sanitarie. Va poi detto che l’obiettivo di un eventuale nuovo lockdown non sarebbe quello di eradicare il virus (ambizione che come sappiamo si è rivelata velleitaria), ma quello di “raffreddarlo” e rallentarne la diffusione in modo da dare respiro agli ospedali e provare a resistere fino a primavera quando (forse) arriverà il vaccino.

I LOCKDOWN PREVENTIVI

In questi giorni, si legge nell’articolo tradotto da ‘Internazionale’, “si fa strada l’idea secondo cui i governi potrebbero introdurre una serie di lockdown preventivi, ognuno della durata di circa due settimane. In questo caso le chiusure potrebbero essere programmate per coincidere con le vacanze scolastiche, in modo da minimizzare le conseguenze negative per il sistema formativo. Nel Regno Unito significherebbe imporre un lockdown ogni due mesi”.

I lockdown preventivi sarebbero introdotti periodicamente in momenti prestabiliti, anche se il numero dei casi di contagio fosse relativamente basso. Conoscere in anticipo la data delle chiusure potrebbe inoltre ridurre l’impatto sull’economia, mentre la durata breve e la scadenza predeterminata potrebbero renderli più accettabili per la popolazione.

Per ora si tratta solo di ipotesi anche se la strada dei lockdown brevi è stata già presa da Irlanda del Nord e Galles.

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TICKETONE: rimborso cash per i concerti cancellati. Ecco l’elenco completo

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TICKETONE: ULTIMI AGGIORNAMENTI 20 OTTOBRE 2020

Informiamo il gentile pubblico che in ottemperanza al decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 e chiariti i termini della sua applicazione, da venerdì 18 settembre e fino a sabato 17 ottobre 2020 è stata data la possibilità di richiedere, solo e soltanto per i concerti di musica leggera cancellati, la conversione dei voucher emessi in rimborso monetario.

Per i seguenti concerti è ancora possibile effettuare la richiesta entro i termini di seguito riportati:
Paul McCartney (del 10 e 13 Giugno) entro il 30 ottobre 2020 compreso.

HAI UN VOUCHER RIMBORSO INTEGRO E VUOI TRASFORMARLO IN RIMBORSO MONETARIO?

Informiamo il gentile pubblico che in ottemperanza al decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 e chiariti i termini della sua applicazione, da venerdì 18 settembre e fino a sabato 17 ottobre 2020 è stata data la possibilità di richiedere, solo e soltanto per i concerti di musica leggera cancellati, la conversione dei voucher emessi in rimborso monetario.

Le richieste saranno accettate da parte dei clienti che soddisfano le seguenti caratteristiche:

  • il rimborso è già stato richiesto tramite voucher secondo i termini previsti
  • il voucher deve essere integro e non parzialmente riutilizzato
  • il voucher è stato emesso esclusivamente per concerti di musica leggera definitivamente cancellati indicati nell’apposita sezione
  • la richiesta di rimborso del voucher dovrà pervenire entro 30 giorni a partire dalla data di messa a disposizione della piattaforma o entro il termine indicato da ogni singolo organizzatore

ATTENZIONE: il voucher emesso per cui non sarà richiesta la sua conversione in rimborso monetario è comunque utilizzabile per l’acquisto di nuovi biglietti entro i 18 mesi dalla sua emissione.

Per accedere alla richiesta di rimborso monetario dei voucher CLICCA QUI

TicketOne, quale società di ticketing operante in nome e per conto degli Organizzatori provvederà ad aggiornare il prima possibile i titolari dei biglietti sulla base delle istruzioni che riceverà da parte degli Organizzatori stessi.

LISTA EVENTI ANNULLATI O RINVIATI

( fino al mese di dicembre 2020)

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Piccolo Grande Cinema: tredicesima edizione confermata online

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Piccolo Grande Cinema – il festival delle nuove generazioni ideato e organizzato da Cineteca Milano, torna, quest’anno online, dall’1 all’8 novembre 2020 con l’edizione n. 13, dedicata a CineGiochi e VideoMondi.

Piccolo Grande Cinema

Grandi protagonisti del Festival saranno i migliori film internazionali per bambini e ragazzi, le opere prime e seconde di registi italiani ed europei rivolte a un pubblico adulto e un’ampia sezione dedicata ai videogames. L’intento di questo connubio fra cinema e videogames è quello di esplorare i terreni comuni dal punto di vista dell’immaginario, delle competenze professionali, dei rispettivi linguaggi, della creatività e della gaming education.

Il Festival, destinato ad un pubblico giovane, alle famiglie, alle scuole e agli appassionati di cinema e videogiochi di tutte le età, si svolgerà in modalità online, grazie alla piattaforma streaming di Cineteca Milano, che durante il lockdown ha regalato l’esclusiva opportunità di esplorare online uno degli archivi storici di film più antichi d’Europa, contando oggi su 300 mila iscritti e oltre 10 milioni di visualizzazioni.

Scopri qui il programma completo.

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LOCKDOWN ITALIA: ecco il piano dal 9 Novembre (per ora) smentito da Conte

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Il premier Conte ha definito fake news le voci che parlavano di una stretta “imminente”. Eppure proprio oggi c’è chi fa scattare il conto alla rovescia per chiusure soft in vigore dal mese prossimo, se la curva dei contagi dovesse impennarsi.

“Diamo il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti”, ha detto il premier. Attendere quindi, con l’obiettivo di riportare la curva “sotto controllo” e provare a riaprire, cautamente, entro Natale.

E per ironia della sorte proprio oggi si torna a parlare di un lockdown entro la data del 9 novembre.

Oggi, quasi a rispondere all’uscita di ieri sera di Conte, Il Messaggero scrive in un articolo a firma di Alberto Gentili, che se la curva dei contagi non dovesse stabilizzarsi il piano per il lockdown dovrebbe scattare da lunedì 9 novembre e durare fino a metà dicembre per salvare almeno il Natale.

Di più: secondo il quotidiano non è nemmeno escluso che i piani dell’esecutivo vengano anticipati in caso di peggioramento repetino della situazione.

Il piano di LOCKDOWN NAZIONALE, mentre c’è chi fa circolare bufale su facebook e Whatsapp che danno invece “tutto deciso” per il 2 novembre, sarebbe più “morbido” o soft rispetto a quello dell’inizio del 2020, sulla scia di quello della Francia, e dovrebbe prevedere:

  • aziende, fabbriche e uffici aperti;
  • negozi chiusi tranne gli alimentari;
  • l’uscita solo per andare al lavoro, portare i figli a scuola, fare la spesa o per ragioni mediche
  • lo stop ai confini comunali e regionali con lockdown territoriali nelle città più colpite

Le prime candidate alla linea dura sono Milano e Napoli. E la soglia entro la quale il governo dovrebbe intervenire sarebbe quella dei 35-40mila contagi al giorno, in quello che viene definito “Scenario 4“: l’obiettivo sarebbe quello di ridurre al minimo i contatti tra familiari non conviventi e amici – che generano il 75% dei contagi – e fermare gli affollamenti sui trasporti pubblici:

Da qui l’obbligo di restare a casa, se non per esigenze di lavoro, di salute e per portare i bimbi al nido o alle elementari: soluzione indispensabile per permettere ai genitori lo smart working. Una stretta che, se fosse per il ministro della Salute Roberto Speranza e per Dario Franceschini, esponenti dell’ala rigorista del governo, dovrebbe essere introdotta ben prima del 9 novembre.

E anche La Stampa scrive oggi che la data cerchiata sul calendario è il 6 novembre, ogni venerdì c’è il rapporto dell’Iss, che dà il quadro della situazione.

E il sabato potrebbe uscire un nuovo Dpcm con effetto dal 9 novembre: “In quel caso – aggiunge il giornale – c’è chi vede pure la prospettiva di un governo di salute pubblica farsi largo, dopo l’appello di Zingaretti a coinvolgere le opposizioni e il guanto raccolto da Silvio Berlusconi”.

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SAINT VINCENT: pacchetto Promo soggiorno in Hotel e ingresso alle Terme

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Situata a 575 metri di altezza nel cuore della Val d’Aosta, Saint Vincent gode per tutto l’anno di un particolare microclima che la difende da forti sbalzi termici, tanto da essere soprannominata “la Riviera delle Alpi”.

La cittadina sorge in un bacino naturale intorno all’antico nucleo del borgo dove sgorga la sorgente salutare scoperta nel 1770 da un abate locale. Le acque hanno un riconosciuto effetto tonico e sono particolarmente indicate per la cura delle affezioni delle vie respiratorie. Rinnovate nel 2012, le terme oggi affiancano alle cure tradizionali tutta una serie di spazi benessere e trattamenti di bellezza. Il lato più glamour della cittadina si svela nel Casinò de la Vallée, fondato nel lontano 1921, che rappresenta una delle quattro case da gioco italiane assieme a quelle di Sanremo, Venezia e Campione.

Per chi ama gli sport invernali, poco distante da Saint Vincent si trova la piccola stazione sciistica del Col de Joux, tra la Val d’Ayas e la valle centrale della Dora, che regala 7 km di piste di discesa. Per provare tutti i tipi di tracciati, si possono facilmente raggiungere gli impianti di Champoluc con il Monterosa Ski.


PACCHETTO PROMOZIONALE

Hotel Express Aosta

Moderna struttura all’interno della nuova area commerciale di Les Halles, l’hotel si trova accanto all’uscita dell’Autostrada A5 Aosta East e ca. 3 km dal centro Storico della città Romana di Aosta, raggiungibile anche con la navetta in partenza dall’Hotel ogni 20 minuti.

Le 74 camere, spaziose e confortevoli, sono tutte dotate di aria condizionata e riscaldamento autonomi, TV con canali anche stranieri e collegamento internet Wi-Fi.

L’albergo mette a disposizione degli ospiti 2 sale per meeting e riunioni di lavoro, un garage coperto e deposito sci. La colazione, invece, è servita nella grande sala ristorante con buffet continentale.

Spa e Terme

( TEMPORANEAMENTE CHIUSE IN RISPETTO DEL NUOVO DPCM)

L’accesso alla Spa è della durata di 4 ore.

L’ingresso alle Terme di Saint Vincent include:

  • 3 piscine a diverse temperature
  • sauna finlandese
  • sauna mediterranea
  • bagno turco
  • docce emozionali
  • zona relax con tisane

PACCHETTO PROMOZIONALE per il SOGGIORNO di 1 notte in Hotel con camera Superior + colazione e accesso alla Spa e alle Terme per 2 persone a partire da 109 euro / per notte.


Saint Vincent: camera doppia o matrimoniale Superior con colazione, cene & Terme per 2 persone all’Hotel Express Aosta a partire da 109 euro

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FRIDA KAHLO: il Covid non ferma il successo per la mostra alla Fabbrica del Vapore

Frida Kahlo 4
Frida Kahlo 4

L’emergenza Covid non ferma l’interesse per la mostra “Frida Kahlo – il caos dentro.

Continua il successo della mostra “Frida Kahlo, il caos dentro” che in questo momento risulta l’evento espositivo di punta a Milano ed in assoluto la mostra più visitata in Italia.

BIGLIETTI SCONTATI – FRIDA KAHLO

Prodotta da Navigare srl ed inaugurata il 10 di ottobre presso la Fabbrica del Vapore del capoluogo Lombardo l’evento continua ad attrarre un pubblico numeroso con una forte percentuale di donne che amano Frida Kahlo.

Nonostante il particolare periodo di restrizioni per via della pandemia, la mostra di Frida affascina migliaia di visitatori che giornalmente affollano la Fabbrica del Vapore.


Visitabile senza obbligo alcuno di prenotazione, le visite alla mostra avvengono ordinatamente, mantenendo gli opportuni distanziamenti.

BIGLIETTI SCONTATI – FRIDA KAHLO

L’ingresso avviene esclusivamente con le mascherine e solo dopo aver seguito tutti i protocolli previsti per evitare il diffondersi del contagio attraverso anche la tracciabilità.

Una mostra che permette di immergersi nell’universo creativo della più grande icona dell’arte messicana.

La mostra rimane aperta tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 09,30 alle ore 19,00 mentre il sabato e la domenica dalle ore 09,30 alle 21,00 ultimo ingresso trenta minuti prima dell’orario di chiusura.

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REDDITO DI EMERGENZA: a chi spetta e come richiederlo fino al 30 Novembre

inps 600 euro
inps 600 euro

Proroga reddito di emergenza: nel Decreto Ristori due nuove mensilità, novembre e dicembre 2020, per chi ha già presentato domanda. Nel testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre, inoltre, c’è la possibilità di fare domanda per nuovi beneficiari che rispettano i requisiti richiesti. Scadenza per le richieste il 30 novembre 2020.

COS’ E’ iL REM

Il Reddito di Emergenza (REM) è una misura di sostegno economico istituita con l’articolo 82 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.

La mensilità del REM va dai 400 agli 800 euro, e varia in base al valore della scala di equivalenza, pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare e incrementata in base alla composizione del nucleo familiare.

Il suo valore massimo è elevabile a 840 euro solo in casi particolari, come la presenza di disabili gravi o non autosufficienti nel nucleo familiare.

Il testo del Decreto Ristori, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2020, fissa anche la scadenza entro la quale è possibile presentare domanda di accesso alle due mensilità di reddito di emergenza.

Il 30 novembre 2020 è indicato come il termine ultimo per richiedere il REM all’INPS che dovrà fornire le apposite istruzioni per procedere.

A chi è rivolto

Il REM è riconosciuto ai nuclei familiari in possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla legge (articolo 82, commi 2, 3 e 6). Come per il Reddito di Cittadinanza, il beneficiario della prestazione non è quindi il singolo richiedente ma l’intero nucleo familiare.

Proroga reddito di emergenza: con il Decreto Ristori, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 28 ottobre 2020, arrivano altre due mensilità, novembre e dicembre 2020, per i beneficiari che già lo percepiscono. Mentre per tutti coloro che nel mese di settembre risultano in linea con i requisiti richiesti c’è la possibilità di presentare domanda.

Come si legge nel comunicato stampa diffuso nella serata del 27 ottobre 2020, subito dopo l’approvazione del Decreto Ristori, “a tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi nel mese di settembre ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all’importo del beneficio verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza.

Si tratta di una proroga per i vecchi beneficiari e di una nuova possibilità per chi, nel frattempo, si trova nelle condizioni che permettono di richiedere la misura di sostegno economico istituita con l’articolo 82 del Decreto Rilancio in favore dei nuclei familiari in difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus. A stabilirlo è l’articolo 14 del DL numero 137 del 28 ottobre 2020.

Compatibilità

Il REM non è compatibile con la presenza, nel nucleo familiare, di componenti che percepiscono o hanno percepito una delle indennità per i lavoratori danneggiati dall’emergenza epidemiologica da COVID-19 (decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 e decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34).

Si tratta delle indennità riconosciute ai:

  • lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS;
  • liberi professionisti titolari di partita IVA iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, anche somministrati;
  • lavoratori dello spettacolo;
  • lavoratori agricoli;
  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori intermittenti;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie;
  • incaricati alle vendite a domicilio;
  • lavoratori domestici;
  • lavoratori marittimi;
  • lavoratori dello sport.

Il REM, inoltre, non è compatibile con la presenza nel nucleo familiare di componenti che siano al momento della domanda:

  • titolari di pensione diretta o indiretta (ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità);
  • titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alla soglia massima di reddito familiare, individuata in relazione alla composizione del nucleo. Nel caso di lavoratori in Cassa Integrazione (Ordinaria o in Deroga) o per i quali sia stato richiesto l’intervento del FIS, la verifica del requisito viene effettuata sulla base della retribuzione teorica del lavoratore, desumibile dalle denunce aziendali; tale retribuzione tiene conto delle voci retributive fisse;
  • percettori di Reddito o Pensione di Cittadinanza.

REQUISITI DEL REM

Sono diversi i requisiti da rispettare per l’accesso:

  • residenza in Italia, verificata con riferimento al componente richiedente il beneficio;
  • un valore del reddito familiare, nel mese di settembre 2020, inferiore ad una soglia pari all’ammontare del beneficio;
  • un valore del patrimonio mobiliare familiare con riferimento all’anno 2019 inferiore a una soglia di 10.000 euro, accresciuta di 5.000 euro per ogni componente successivo al primo e fino ad un massimo di 20.000 euro, con un incremento del massimale di 5.000 euro in caso di presenza nel nucleo familiare di un componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza come definite ai fini ISEE;
  • un valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) inferiore a 15.000 euro.

Sono queste le condizioni da rispettare. E anche per i nuovi beneficiari vige la regola prevista in prima battuta dall’articolo 82 del Decreto Rilancio:

“Ai fini del riconoscimento del Rem ai sensi del comma 2 del presente articolo, durante lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19 e, comunque, non oltre il 30 settembre 2020, le disposizioni dei commi 1 e 1-bis dell’articolo 5 del decreto-legge 28 marzo 2014, n. 47, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 maggio 2014, n. 80, non si applicano, previa autocertificazione, in presenza di persone minori di età o meritevoli di tutela, quali soggetti malati gravi, disabili, in difficoltà economica e senza dimora, aventi i requisiti di cui al citato articolo 5 del decreto-legge n. 47 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 80 del 2014”.


Come previsto in principio, il Reddito di emergenza non potrà essere richiesto da coloro che percepiscono o hanno percepito altri bonus Covid erogati dall’INPS. E inoltre sono esclusi tutti i nuclei familiari che hanno al loro interno una persona che rientra nelle categorie che seguono:

  • titolari di pensione diretta o indiretta ad eccezione dell’assegno ordinario di invalidità;
  • titolari di un rapporto di lavoro dipendente la cui retribuzione lorda sia superiore alle soglie previste per l’ammontare del beneficio;
  • percettori di reddito di cittadinanza e di tutte le misure aventi finalità analoghe di cui all’articolo 13, comma 2, del decreto legge numero 4 del 2019.

Come funziona

Al momento della presentazione della domanda deve essere presente una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini ISEE, ordinario o corrente, dove verificare il valore dell’ ISEE e la composizione del nucleo familiare. Nel caso di nuclei con minorenni, è necessario l’ ISEE minorenni in luogo di quello ordinario. Non è valida, ai fini della richiesta del beneficio, l’attestazione ISEE riferita al nucleo ristretto.

Il nucleo familiare è quello attestato nella DSU valida al momento della presentazione della domanda.

Il reddito familiare, riferito alla mensilità di aprile 2020, e il patrimonio mobiliare si determinano secondo i criteri stabiliti dalla legge (rispettivamente: articolo 4, comma 2 e articolo 5, comma 4, del DPCM n. 159 del 2013).

La soglia di reddito familiare per la verifica della sussistenza del requisito si ottiene moltiplicando il valore della scala di equivalenza per 400 euro.

Tale valore è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementato di:

  • 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di 18 anni;
  • 0,2, per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2, ovvero fino ad un massimo di 2,1 nel caso in cui nel nucleo familiare siano presenti componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

Esempi di calcolo del valore massimo di reddito familiare compatibile con il REM:

Composizione del nucleo Scala di equivalenza Soglia del reddito familiare ad aprile 2020
Un adulto 1 400 euro
Due adulti 1.4 560 euro
Due adulti e un minorenne 1.6 640 euro
Due adulti e due minorenni 1.8 720 euro
Tre adulti e due minorenni * 800 euro
Tre adulti (di cui un disabile grave) e tre minorenni 2,1** 840 euro

* La scala di equivalenza teorica, pari a 2.2, è abbattuta a 2

** La scala di equivalenza teorica, pari a 2,4, è abbattuta a 2.1, in presenza di componenti in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza come definite ai fini ISEE.

DECORRENZA E DURATA

Una volta verificata la sussistenza di tutti i requisiti di legge, il REM è erogato per due mensilità a decorrere dal mese di presentazione della domanda.

Quindi, se la domanda è presentata entro il 30 novembre 2020 saranno erogate le mensilità di novembre e dicembre.

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GIMBE: senza immediate chiusure locali servirà un mese di lockdown nazionale

milano ansa
milano ansa

Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe conferma nella settimana 21-27 ottobre, rispetto alla precedente, l’incremento esponenziale nel trend dei nuovi casi (130.329 vs 68.982), in parte per l’aumento dei casi testati (722.570 vs 630.929), ma soprattutto per il netto incremento del rapporto positivi/casi testati (18% vs 10,9%). Crescono di oltre 112.000 i casi attualmente positivi (255.090 vs 142.739) e, sul fronte degli ospedali, si rileva un costante aumento dei pazienti ricoverati con sintomi (13.955 vs 8.454) e in terapia intensiva (1.411 vs 870). Più che raddoppiati i decessi (995 vs 459).

Fondazione Gimbe: lockdown inevitabile in alcune aree del Paese

«I dati dell’ultima settimana – afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe – documentano il crollo definitivo dell’argine territoriale del testing & tracing, confermano un incremento di oltre il 60% dei pazienti ricoverati con sintomi e in terapia intensiva e fanno registrare un raddoppio dei decessi. In alcune aree del Paese non è più procrastinabile il lockdown totale per arginare il contagio diffuso e ridurre la pressione sugli ospedali». In generale, i principali indicatori peggiorano in tutte le Regioni, fatta eccezione per il modesto incremento dei casi testati. «Al di là dei numeri assoluti – spiega il presidente – preoccupano i trend esponenziali con cui aumentano i pazienti ospedalizzati e in terapia intensiva, con un tempo di raddoppiamento di circa 10 giorni da 3 settimane consecutive».

Insufficienti le misure dei primi due Dpcm

Secondo Enrico Bucci, professore aggiunto SHRO, Temple University «mantenendo questi trend di crescita, all’8 novembre si stimano 31.400 ricoverati con sintomi e 3.310 in terapia intensiva; numeri che potrebbero ridursi per l’eccesso di letalità da sovraccarico ospedaliero». Infatti, superando il limite del 30% dei posti letto occupati da pazienti COVID-19, dopo la cancellazione di interventi chirurgici programmati e prestazioni sanitarie differibili, si assisterà inevitabilmente all’incremento della mortalità, non solo COVID-19 correlata.«Vero è – continua Cartabellotta – che sono state introdotte progressive restrizioni da parte di Governo e Regioni, ma il loro effetto sulla flessione della curva dei contagi sarà minimo, sia perché le misure non sono state “tarate” su modelli predittivi a 2 settimane, sia perché le blande misure dei primi due DPCM sono già state neutralizzate dalla crescita esponenziale della curva epidemica».

Per dimezzare il valore di Rt servono 28 giorni di lockdown totale

L’impatto dell’introduzione di differenti misure di contenimento sul valore di Rt è oggetto di un recente studio – pubblicato su Lancet Infectious Diseases da ricercatori dell’Università di Edimburgo – che ha analizzato dati da 131 Paesi. «In relazione ai risultati ottenuti dall’introduzione di ciascuna misura di contenimento – spiega Renata Gili, responsabile della Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione GIMBE – è stata stimata l’efficacia sul valore di Rt di quattro possibili gruppi di interventi a 7, 14 e 28 giorni. Se da un lato gli effetti dipendono dal numero e dalla tipologia di restrizioni, dall’altro non sono affatto immediati. Infatti, per dimezzare il valore di Rt servono 28 giorni di lockdown totale, tempi che in Italia potrebbero dilatarsi ulteriormente per il ritardo sempre maggiore nella notifica dei casi».

Provvedimenti tardivi

Considerato che le misure introdotte con il DPCM del 24 ottobre includono divieto di eventi pubblici e assembramenti, invito allo smart working e didattica a distanza nelle scuole secondarie di secondo grado per almeno al 75% delle attività, è possibile stimare a 14 giorni una riduzione del valore di Rt di circa il 20-25%, totalmente insufficiente per piegare la curva dei contagi e arginare il sovraccarico degli ospedali. «Peraltro – spiega Cartabellotta – l’indice Rt oggi sottostima ampiamente la velocità di diffusione del virus perché, oltre ad essere calcolato solo sui casi sintomatici (circa 1/3 del totale dei contagiati), si basa su dati relativi a due settimane prima e pubblicati dopo circa 10 giorni. In altri termini, le decisioni vengono prese sulla base di un Rt che riflette contagi di circa un mese fa». Secondo quanto pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità il 23 ottobre, infatti, l’indice Rt medio di 1,50 è calcolato al 20 ottobre su dati riferiti al periodo 1-14 ottobre.

Epidemia fuori controllo

«L’epidemia già fuori controllo in diverse aree del Paese da oltre 3 settimane – conclude Cartabellotta – insieme al continuo tentennamento di Sindaci e Presidenti di Regioni nell’attuare lockdown locali stanno spingendo l’Italia verso la chiusura totale. Senza immediate chiusure in tutte le zone più a rischio, serviranno a breve almeno 4 settimane di lockdown nazionale per abbattere la curva dei contagi e permettere di assistere i pazienti in ospedale, al fine di evitare una catastrofe sanitaria peggiore della prima ondata. Perché questa volta, oltre al dilagare dei contagi anche nelle regioni del Sud, meno attrezzate dal punto di vista sanitario, abbiamo davanti quasi 5 mesi di stagione invernale con l’influenza in arrivo».

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DIVINE E AVANGUARDIE: le donne nell’arte russa a Palazzo Reale

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DIVINE E AVANGUARDIE: le donne nell’arte russa a Palazzo Reale. Un capitolo interamente dedicato alle donne raccontato da capolavori di artiste russe

DIVINE E AVANGUARDIE: le donne nell'arte russa a Palazzo Reale.
DIVINE E AVANGUARDIE: le donne nell’arte russa a Palazzo Reale.

Da muse ispiratrici e icone a protagoniste e creatrici di capolavori assoluti della storia dell’arte che hanno influenzato le generazioni successive, la mostra restituisce un’idea dell’arte russa e del fondamentale ruolo delle donne in questo Paese, del loro contributo alla Storia dell’Arte, del loro ruolo nella società per l’emancipazione e per il riconoscimento dei diritti attraverso un ricco corpus di opere, tramite mezzi espressivi e tecniche differenti per rappresentare l’evoluzione culturale e sociale.

Circa 90 opere in larga parte mai esposte prima d’ora in Italia, in un racconto che si dipana attraverso 8 differenti sezioni e 2 grandi capitoli: da un lato la donna e il suo ruolo nella società con sante e madonne, imperatrici, contadine e operaie, intellettuali e madri ritratte dai grandi maestri: Il’ja Repin, Boris Kustodiev e Filipp Maljavin, il suprematista Kazimir Malevich e i maestri degli anni Dieci e Venti del Novecento, Aleksandr Dejneka, Kuzma Petrov-Vodkin, autore del ritratto della poetessa Anna Achmatova, solo per citarne alcuni. Dall’altro le donne artiste, “le amazzoni dell’avanguardia russa”, donne protagoniste di una atmosfera culturale, storica e sociale straordinaria, attive nei primi trent’anni del Novecento quando crearono opere originali e innovative: Natalia GoncharovaLjubov PopovaAleksandra Ekster e ancora artiste del realismo socialista come la scultrice Vera Mukhina con il suo modello in bronzo del complesso scultoreo “L’operaio e la kolchoziana” per il padiglione URSS all’Expo di Parigi del 1937.

Le sezioni della mostra:

  • IL CIELO – La Vergine e le sante;
  • IL TRONO – Zarine di tutte le Russie;
  • LA TERRA – L’orizzonte delle contadine;
  • VERSO l’INDIPENDENZA – Donne e società;
  • LA FAMIGLIA – Rituali e convenzioni;
  • MADRI – La dimensione dell’amore;
  • IL CORPO – Femminilità svelata;
  • LE ARTISTE – Realismo e amazzoni dell’avanguardia.

La mostra è a cura di Evgenia Petrova, Direttore Scientifico del Museo Russo, e Joseph Kiblitsky.

Orario

Lun: chiuso
Mar: 09:30 – 19:30
Mer: 09:30 – 19:30
Gio: 09:30 – 20:30
Ven: 09:30 – 19:30
Sab: 09:30 – 19:30
Dom: 09:30 – 19:30

Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura

Biglietti

(audioguida inclusa / prevendita esclusa)

Open € 16
Intero € 14
Ridotto € 12
Abbonam. Musei Lombardia € 10
Ridotto speciale € 6
Biglietto Famiglia: 1 o 2 adulti € 10 / ragazzi dai 6 ai 14 anni € 6

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Lockdown per Milano e Napoli : “focus sulle due città”

lockdown milano napoli
lockdown milano napoli

Ricciardi: ‘Lockdown necessario per Napoli e Milano’

‘A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre aree del Paese no‘. Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, torna a chiedere dei lockdown mirati nelle zone dove il virus circola di più, perché ‘ci sono delle aree del Paese dove la trasmissione è esponenziale e le ultime restrizioni adottate, che possono essere efficaci nel resto del territorio, in quelle zone non bastano a fermare il contagio’.

«L’Istituto Superiore di Sanità e attraverso esso la cabina di regia, sono in grado di predisporre un focus specifico sulle città di Milano e Napoli che sarà messo a disposizione delle regioni e dei comuni interessati». Dunque un focus specifico sulle due città. È questo – secondo quanto apprende l’Ansa – il cuore della lettera che è stata inviata dal ministero della salute ai sindaci di Milano e Napoli che avevano sollevato il dubbio che, dopo le parole del consulente del ministero Ricciardi, il dicastero avesse dati non noti ai sindaci stessi.

I due sindaci di Napoli e Milano, Luigi de Magistris e Giuseppe Sala, hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere chiarimenti sulle affermazioni fatte dal consulente del ministero, Walter Ricciardi, che ha parlato di un lockdown “necessario” nelle due città

“Stamattina ci siamo sentiti con il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, perché ieri il consulente del ministero della Salute, il professor Ricciardi, ha evocato un lockdown a Napoli e Milano – ha spiegato Sala in un video suoi social -. Abbiamo scritto al ministro per chiedergli se quella è un’opinione del suo consulente o è un’opinione del ministero e, nel caso fosse un’opinione del ministero, se è basata su dati e informazioni che il ministero ha e noi non abbiamo”.

Escludo che ci siano le condizioni per prevedere ipotesi di questo genere, anzi, tutti i nostri interventi vanno nella direzione di evitare ogni tipo di lockdown“. E’ quanto ha rimarcato il governatore Attilio Fontana, a margine della presentazione della mostra sui 50 anni della Regione Lombardia organizzata in collaborazione con ANSA a Palazzo Pirelli. Questo pomeriggio Fontana avrà un nuovo incontro con i sindaci dei capoluoghi di provincia lombardi e i capigruppo di maggioranza e opposizione per un aggiornamento sulla situazione epidemiologica. Le ultime limitazioni regionali anti-Covid saranno “ribadite” in una nuova ordinanza attesa in giornata, necessaria per allineare a livello tecnico quella attualmente in vigore con il nuovo Dpcm.

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Riapre Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan

Gallia2
Gallia2

Il 26 ottobre ha riaperto l’Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan, che torna così a riaccogliere i suoi ospiti in assoluta sicurezza nelle sue stanze di lusso e anche al Terrazza Gallia Bar & Resturant.

Riapre Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan

Dopo aver implementato i più̀ elevati standard di igiene e pulizia e nuovi protocolli comportamentali di accoglienza, riapre Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan garantendo come sempre un soggiorno all’insegna dell’empatia, elemento imprescindibile per un albergo di lusso.

Con la riapertura dell’albergo è di nuovo possibile sedersi anche al Terrazza Gallia Bar & Resturant guidata dagli Executive Chefs Vincenzo e Antonio Lebano con la consulenza dei fratelli Bobo e Chicco Cerea del tristellato Da Vittorio di Brusaporto. Torna quindi il menu firmato dai Lebano, tra entrée, paste e risotti, secondi piatti e dessert, in un gioco di gusti e consistenze, tra tradizione e innovazione, omaggiando costantemente le eccellenze della nostra cultura gastronomica.

Dal settimo piano dell’Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel, Milan sarà dunque possibile assaporare la cucina dei Fratelli Lebano in totale sicurezza e ammirando la città nel segno della qualità̀ di una esperienza che è considerata tra le migliori proposte gastronomiche nel panorama meneghino. Terrazza Gallia Restaurant è aperto dalle 12.30 alle 14.30, la sera solo per gli ospiti dell’Hotel, con un massimo di occupazione dei tavoli di
quattro persone. Anche il Bar della Terrazza è pronto ad accogliere per una pausa durante la giornata o un aperitivo dalle 6.30 alle 18 per gli ospiti esterni.

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Gardaland chiude ma guarda con fiducia al 2021

Gardaland 2020 7872 ok
Gardaland 2020 7872 ok

A seguito del nuovo DPCM, entrato in vigore dalla mezzanotte del 25 ottobre 2020, che prevede il fermo delle attività dei parchi divertimento, Gardaland chiude anticipatamente la stagione con riferimento al Parco, a SEA LIFE Aquarium e agli Hotel.

Gardaland chiude anticipatamente il 2020

Il nuovo Decreto ha fatto saltare gli ultimi due weekend di Magic Halloween e, tenendo conto che resterà in vigore fino al 24 novembre, anche all’evento Magic Winter. Una rinuncia dettata dal fatto che non ci sarebbero i tempi tecnici per dare il via all’evento invernale che necessita di tempistiche di attuazione e allestimento più lunghe.

Il lockdown di marzo e l’emergenza sanitaria hanno comportato anche l’interruzione
temporanea dei lavori presso il cantiere di LEGOLAND® Water Park Gardaland, il Parco acquatico a tema LEGO che avrebbe dovuto essere inaugurato lo scorso maggio. I lavori di costruzione sono ricominciati non appena è stato possibile e stanno per essere ultimati pronti per ripartire nel 2021.

“Il cantiere di LEGOLAND® Water Park, l’unico parco acquatico LEGO in Europa, comunque prosegue e anzi i lavori stanno arrivando alla conclusione” afferma il dott Aldo Maria Vigevani, Amministratore Delegato “Ora vogliamo guardare al prossimo anno con fiducia, certi che l’importanza internazionale del marchio LEGO contribuirà a far ripartire non solo Gardaland ma anche l’economia di tutto il bacino del Lago di Garda, con le innumerevoli strutture ricettive che ruotano intorno al Parco, un distretto in cui il turismo è la prima fonte di sostentamento del mercato.”

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Halloween Art Night al Teatro degli Arcimboldi

Halloween Monet
Halloween Monet

Quale miglior occasione per visitare Claude Monet – The Immersive Experience” e “UNKNOWN Street Art Exhibition” e vivere la festa di Halloween all’insegna dell’arte e della bellezza? Il Teatro degli Arcimboldi propone al pubblico una serata speciale con un’apertura straordinaria delle mostre fino alle 22.00.

Halloween al Teatro degli Arcimboldi

Il 31 ottobre si potrà girovagare tra le sale del Teatro degli Arcimboldi alla scoperta delle due mostre in esposizione. L’area sarà aperta fino alle 22 ma con ultimo ingresso alle ore 21.

Un viaggio sensoriale che proseguirà nel bar del foyer con l’Aperitivo in Mostra che, solo per la notte di Halloween si prolungherà fino alle 22.00 proponendo ai visitatori divertenti e deliziosi cocktail in tema horror: Spider drink, Chupito e Cervello, Zombie Drink, Black Mojito accompagnati da gustose proposte culinarie come Halloween Snack, Meneghino Incapucciato, Tortilla insaguinata e Nachos con Bloody Sauce.

In teatro, per tutto il percorso della mostra e durante gli eventi collaterali, il visitatore potrà sentirsi in un ambiente rilassato e sicuro grazie a una prevenzione attenta e a un rispetto scrupoloso degli adempimenti prescritti dalle normative anti Covid.

Claude Monet the immersive esperience + cocktail: 24 euro
Unknown – Street art exhibition + cocktail: 23 euro

Prenota i tuoi biglietti e il tuo tavolo scrivendo a 

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MILANO bandisce il fumo di sigaretta in pubblico dal 2021, ecco le novità

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19690 779m2kt

Dal primo gennaio 2021 Milano bandisce il fumo di sigaretta all’aperto, alle fermate di tram e bus, nei parchi, nelle strutture sportive come gli stadi. A stabilirlo è la delibera, già passata dalla giunta e che lunedì approderà in Consiglio comunale, del Regolamento per la qualità dell’aria.

Dall’1 gennaio 2021 scatterà il divieto di fumo all’aperto nei parchi, nelle aree attrezzate destinate al gioco, allo sport o alle attività per bambini, alle fermate dei mezzi pubblici (nel raggio di 10 metri), nelle strutture sportive, ad esempio sugli spalti, nelle aree cani e cimiteriali. Milano poi guarda al 2030 quando sarà introdotto il divieto di fumo all’aperto in area pubblica.

E’ un provvedimento che ha un duplice significato perché aiuta a ridurre il Pm10″, le particelle inquinanti che sono più nocive per i polmoni, “ma fa anche un’operazione di prevenzione della salute – ha spiegato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del Comune in commissione consiliare riunita online -. Pensiamo sia una spinta ulteriore che diamo per migliorare la salute e questo ha un significato maggiore adesso, con la pandemia in corso”.

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ARTIGIANO IN FIERA quest’anno sarà online, dal 28 novembre al 20 dicembre

FB hotelDaniel AF
FB hotelDaniel AF

La più grande fiera internazionale dell’artigianato aperta al pubblico, che da venticinque anni valorizza l’universo artigiano e i prodotti del suo lavoro, si trasforma quest’anno in un evento totalmente digitale: Artigiano in Fiera Live.

ARTIGIANO IN FIERA quest'anno sarà online, dal 28 novembre al 20 dicembre
ARTIGIANO IN FIERA quest’anno sarà online, dal 28 novembre al 20 dicembre

Una modalità per salvare le vendite – Giunta alla sua 25esima edizione, la manifestazione si presenta in una veste inedita innovativa, introducendo una novità che permetterà agli artigiani di presentarsi ugualmente al loro pubblico. Per effetto delle disposizioni anti-Covid, Ge.Fi. ha sviluppato una piattaforma che, da una parte, consentirà agli artigiani il racconto del loro lavoro e la vendita dei prodotti e, dall’altra, ai visitatori un’esperienza di shopping online, in un arco temporale più dilatato: dal 28 novembre al 20 dicembre 2020.

Vetrine digitali per valorizzare gli artigiani – La nuova modalità conferma la possibilità per numerose microimprese italiane di mantenere e sviluppare il contatto con il pubblico creato negli anni precedenti, grazie al network di vendita Artigiano in Fiera che ha sempre rappresentato un momento importante e strategico per la visibilità della loro attività, a livello nazionale e internazionale.

Artigiano in Fiera Live rappresenta quindi una grande  opportunità per le imprese, che si presenteranno attraverso un’esperienza digitale avanzata per raccontare il loro lavoro fatto di bellezzacreatività bontà. Ogni artigiano, infatti, avrà uno spazio all’interno di questa vetrina digitale che lo connetterà con il pubblico, aprendo virtualmente i laboratori e mostrando le più significative produzioni, disponibili per l’acquisto. Per sostenere ulteriormente quest’esperienza, Ge.Fi. si farà carico delle spese di spedizione.

Per rimanere aggiornato su tutte le novità di Artigiano in Fiera, clicca qui.

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Manifestazione in corso alla Banca d’Italia di Milano

milano manifestazione
milano manifestazione

 

“La salute è la prima cosa, ma senza soldi non si mangia”. È questo il messaggio che i militanti del centro sociale Cantiere di Milano hanno lanciato oggi davanti alla sede della Banca d’Italia.

Ecco la protesta in corso promossa dal Centro Sociale Cantiere nel centro di Milano :

Alla Banca D’Italia di Milano perché non ci accontentiamo di qualche briciola.
Patrimoniale? Se non ora quando?!?
Senza reddito di emergenza e di autodeterminazione non è possibile garantire dignità.
Senza ospedali, medici e attrezzature non si possono curare le persone malate.
Senza soldi alla scuola non esiste futuro.
Tagliassero spese militari e stipendi ai parlamentari. Ritirassero i finanziamenti alle scuole private e precettassero la sanità privata.
Trovassero il modo già che sono in poltrona, ma serve reddito e sanità per tutt* e subito.

Ecco l’evento che giro sui social per sabato prossimo, il 31 Ottobre  con le motivazioni :

Sabato 31 Ottobre, dalle 15.30, in piazza Affari.
Manifestazione, flash mob e interventi per pretendere reddito di emergenza e autodeterminazione, welfare per tutti e diritto alla salute.
Se siamo costretti a soffocare nell’alternativa infernale “morire di covid o morire di fame” la colpa è di un sistema finanziario in cui i profitti di pochi valgono molto più della vita di molti.
L’1% del mondo, dell’Italia della Lombardia è una casta mafiosa e ladrona che ruba soldi e diritti per tenersi poltrone e privilegi.
Il CoronaVirus esiste per tutti, ma non siamo tutti sulla stessa barca.
Ci vogliamo vive e vivi, libere e liberi, senza debiti e senza Debito.
La salute è la prima cosa, ma senza ospedali, medici e macchinari non si curano i malati.
La salute è la prima cosa, ma senza soldi non si mangia.
La salute è la prima cosa, ma senza reddito non si campa.
Vogliamo reddito di emergenza e autodeterminazione subito.
Vogliamo un welfare adeguato per il 99% della popolazione.
Stop ad affitti, tasse e utenze dove non si riescono a pagare.
Scuola, sanità e reddito per tutti subito.
Dovete darci il denaro, togliendolo alle spese militari, alle auto blu, agli stipendi dei parlamentari.
Dovete darci il denaro, togliendolo ai grandi speculatori della finanza e della speculazione immobiliare, tassando gli ultraricchi e le ditte come Amazon che hanno triplicato i guadagni proprio grazie alla pandemia.
Dovete darci il denaro.
P.S.: invitiamo chiunque possa a raggiungere Piazza Affari in bicicletta
P.P.S.: prendiamoci cura di noi, della salute collettiva. la manifestazione rispetterà le norme di prevenzione sanitaria.
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