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domenica, Maggio 4, 2025
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BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

libri ok
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BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

La concorrenza commerciale – da molti reputata scorretta – di Amazon è davvero la causa della morte delle librerie indipendenti? Quella che sembra essere una lotta tra Davide e Golia, una guerra ad armi impari, è il chiaro segnale della necessità di un profondo rinnovamento da parte del settore editoriale. Le librerie indipendenti lo hanno capito, e si sono organizzate facendo rete e mettendosi in gran numero su un’unica piattaforma di e-commerce.

BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

Bookdealer è un ottimo modo per sostenere le librerie indipendenti. Si tratta della prima piattaforma di e-commerce in Italia in cui sono presenti gran parte degli esercizi di questo tipo. È l’occasione anche per vedere quali sono i punti vendita più vicini a casa e quali sono le loro attività, oppure scoprire quelli più lontani, dei quali altrimenti non avremmo potuto conoscere l’esistenza. Una risorsa che si può rivelare utile anche in questo periodo di “lockdown” e sperimentare nuovi canali di acquisto (anche se per il momento le librerie rimangono aperte anche nelle zone rosse).

“Acquistando su Bookdealer sostieni davvero le librerie indipendenti”,spiegano gli organizzatori 

“perché grazie al servizio di consegna a domicilio e spedizione tramite corriere, i librai possono mantenere vivo il rapporto con i loro clienti abituali, raggiungerne di nuovi, e farsi conoscere al di fuori della propria zona di competenza o in luoghi poco serviti, dove fino a quel momento il lettore non aveva avuto altra scelta che acquistare sui grandi store online”.

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JUNKER: l’app che ti aiuta a differenziare quando il packaging è enigmatico

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JUNKER: l’app che ti aiuta a differenziare quando il packaging è enigmatico. Fare la raccolta differenziata non è affatto un gioco da ragazzi, soprattutto con alcuni imballaggi
JUNKER: l'app che ti aiuta a differenziare quando il packaging è enigmatico

Le confezioni incomprese. In cima alla poco lusinghiera classifica degli imballaggi che dal punto di vista del riciclo sono più oscuri per gli italiani troviamo la confezione delle Pringles (che non a caso nel mercato britannico sta per cambiare), seguono quelle della pasta Giovanni Rana e della Rummo. Guardando invece alle diverse tipologie di prodotto, le più enigmatiche sono il cartone del latte, i sacchetti di biscotti e le vaschette di polistirolo. Il risultato ? Nella raccolta della plastica il 9% dei materiali presenti, che non ci dovrebbe essere (secondo fonti Corepla).

“Gli imballaggi sono una materia difficile, che non ci insegnano a scuola e che ci mette in crisi perché sono numerosi quelli difficili da riconoscere”
spiega Noemi De Santis di Junker, l’app che aiuta a fare la raccolta differenziata.
E il tetrapak, dove lo butto? Il problema è bifronte.
“In certi comuni la carta va con gli imballaggi leggeri, in altri va da sola. Il tetrapak a volte va con la carta a volte è raccolto a parte; la plastica a volte coi metalli a volte da sola; i metalli da soli o col vetro o con la plastica”

Insomma, nella raccolta differenziata l’Italia unita si deve ancora fare.

“Molti packaging sono oggettivamente difficili da riconoscere, spesso sono composti di materiali diversi: questo ci mette in difficoltà”. Sulle confezioni dei prodotti “il marketing usa tutto lo spazio e pochissimo resta per le informazioni sul riciclaggio. Anche i simboli dei materiali sono tutt’altro che chiari (e non sempre corretti): quello del triangolino, ad esempio, può avere un numero o la sigla del materiale (dai metalli alle plastiche) e questo non semplifica le cose”

Junker, l’app che ti aiuta a differenziare, è sicuramente un’utile bussola. 1,4 milioni di download (è la prima app in Italia nella categoria utility), 800 mila utenti attivi ogni giorno, 1,6 milioni di prodotti censiti, che vengono riconosciuti inquadrando il codice a barre con la fotocamera del telefonino. Versioni in inglese, tedesco, francese, e, per le comunità straniere in Italia, cinese, rumeno, russo, ucraino e bulgaro. Pluripremiata (ricordiamo la Fondazione per lo Sviluppo sostenibile e l’Atlante dell’economia circolare) è utilizzata da oltre 800 comuni (10 milioni di abitanti) per comunicare coi cittadini (indicando ad esempio variazioni del calendario della raccolta porta a porta) e per ricevere da loro segnalazioni in tempo reale.

Insomma, per sapere dove buttare i prodotti della classifica, è possibile affidarsi a Junker. Per quanto riguarda il cassonetto, dipende dal Comune in cui ti trovi.
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3 pizze delivery da provare a Milano

pizza margherita pizzeria Francesco Martucci Masanielli Caserta
pizza margherita pizzeria Francesco Martucci Masanielli Caserta

Sta arrivando il weekend e cosa può esserci di meglio che gustarsi un’ottima pizza? Certo col nuovo lockdown molti la stanno facendo “homemade” proprio come a marzo, ma molti altri invece continuano a preferire una pizza come si deve. Insomma se si deve sgarrare con la dieta è meglio fare poca fatica e optare per pizze davvero gustose! Ecco quindi 3 pizze delivery da provare a Milano!

Cocciuto

Tre insegne su Milano e tanta tanta ottima pizza ma anche hamburger e piatti. Pizze con ingredienti di qualità, tonde e morbide al centro ma con un cornicione fragrante e farciture mai banali, anzi, e tutti secondo la stagionalità! Ad esempio…. Baccalà o Nerano con crema di zucchine? Anche la Porchetta però… Un consiglio? Con UberEats fino al 18 novembre c’è il 70% di sconto!

Dove: via Bergognone 24; via Melzo angolo via Spallanzani; Corso Lodi 2

Pizzium

Se quello che vi manca di più è viaggiare lungo la Penisola alla ricerca dei sapori che solo l’Italia sa offrire, questo è il posto giusto per voi. Pizzium infatti propone un impasto tipico napoletano ma arricchito dai sapori locali di ogni regione dalle quali prende anche i nomi per le sue pizze. Siete pronti a viaggiare stando a tavola?

Dove: via Pola 11, via Cesare Procaccini 30, viale Andrea Doria 17, viale Tunisia 6, via augusto Anfossi 1, via Vigevano 33

Berberè

Nata nel 2010, l’insegna Berberè vanta già diversi punti vendita su Milano e anche sul resto d’Italia. Il suo segreto? Un menù sempre in continua evoluzione con materie prime di qualità e attente alla stagione. Ma la cosa che li rende davvero unici è la presentazione della pizza già tagliata a fette, pronta per essere condivisa con gli amici e poterle, in questo modo, assaggiarle tutte!

Dove: via Alfredo Cappellini 18/A; Via Sebenico, 21; Via Vigevano, 8; Corso di Porta Ticinese 1

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MILANO: lunedì aprirà un nuovo ambulatorio di vaccini, in metropolitana

Vaccino scaled
Vaccino scaled
MILANO: lunedì aprirà un nuovo ambulatorio di vaccini, in metropolitana. Sarà attivo all’interno della fermata Gerusalemme della linea 5, lo spazio gestito da Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi onlus.
A Milano da lunedì 16 novembre, all’interno della fermata Gerusalemme della linea 5 della metropolitana aprirà un ambulatorio per le vaccinazioni anti influenzali per bambini, che sarà gestito da Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi Onlus.

Gli spazi, come spiega Atm, società che gestisce il trasporto pubblico a Milano, sono stati concessi in comodato d’uso gratuito da Metro5. I locali che ospiteranno l’ambulatorio sono situati all’interno del mezzanino della fermata di Gerusalemme. L’area per accedere sarà delimitata e l’accesso sarà consentito ad un massimo di 2 bambini alla volta con accompagnatore ogni 10 minuti nel rispetto delle norme di distanziamento sociale. Un’apposita segnaletica a terra verrà allestita all’interno e nelle adiacenze dell’ambulatorio per garantire il distanziamento durante l’attesa e per separare i flussi in entrata e in uscita dei passeggeri della metropolitana. Pannelli informativi sull’iniziativa e dispenser di gel igienizzante verranno inoltre installati in prossimità dello spazio ambulatoriale, gestito e regolato dal personale medico sanitario dedicato.

Il progetto è nato da un’alleanza  tra Fondazione per l’Ospedale dei Bambini Buzzi Onlus e Metro 5, con la collaborazione di Atm, la disponibilità dell’Asst  Fatebenefratelli Sacco e l’Ospedale V. Buzzi di Milano, e consentirà, in questo periodo di pandemia alle famiglie di recarsi in sicurezza presso il presidio medico sanitario dedicato ai bambini. L’ambulatorio rimarrà aperto fino al 18 dicembre e la prenotazione è obbligatoria, la profilassi antinfluenzale è rivolta solo ai bambini in età fra i 2 e i 6 anni ed è gratuita.
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Conte: «Tranquilli bambini, Babbo Natale arriverà ,ha un’autocertificazione speciale»

conte babbo natale
conte babbo natale

Coronavirus, Conte rassicura bimbo di 5 anni: “Babbo Natale ha autocertificazione e usa la mascherina”

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, su Facebook, racconta che ha ricevuto una lettera da parte di Tommaso, un bimbo di 5 anni di Cesano Maderno (Monza) che gli chiedeva di “fare un’autocertificazione speciale per consentire a Babbo Natale di consegnare i doni a tutti i bambini del mondo: so che è anziano ed è pericoloso andare nelle case, ma lui è bravo e mette sicuramente la mascherina per proteggersi
Ecco la risposta del Presidente del Consiglio 
Caro Tommaso,
ho letto il tuo messaggio e voglio rassicurarti. Babbo Natale mi ha garantito che già possiede un’autocertificazione internazionale: può viaggiare dappertutto e distribuire regali a tutti i bambini del mondo. Senza nessuna limitazione. Mi ha poi confermato che usa sempre la mascherina e mantiene la giusta distanza per proteggere se stesso e tutte le persone che incontra. L’idea di fargli trovare sotto l’albero, oltre al latte caldo e ai biscotti, anche del liquido igienizzante mi sembra ottima. Una buona strofinata gli permetterà di disinfettare ben bene le mani e di ripartire in piena sicurezza. Sono contento di sapere che tu e i tuoi compagni rispettate con scrupolo tutte le regole, in modo da proteggere anche mamma e papà, i nonni, e le persone più care. Per questo motivo ti annuncio che non sarà necessario precisare nella letterina a Babbo Natale che sei stato bravo: gliel’ho detto io. Gli ho raccontato che quest’anno in Italia è stato un anno molto difficile e tu e tutti i bambini siete stati adorabili. Ho saputo anche che vuoi chiedere a Babbo Natale di mandare via il coronavirus. Non sprecare l’occasione di chiedere un regalo in più. A cacciare via il coronavirus ci riusciremo noi adulti, tutti insieme. Così tu e i tuoi compagni potrete tornare presto a giocare liberi e felici e ad abbracciarvi tutti. Spensierati come sempre.
Un forte abbraccio,
Giuseppe Conte
conte babbo natale
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COVID: curva dei contagi si appiattisce, per metà dicembre possibile discesa

tamponi aeroporto toniolo1
tamponi aeroporto toniolo1

Coronavirus, curva dei contagi si appiattisce: per metà dicembre possibile discesa.

 Arcuri: “La curva cresce, ma 10 volte meno di un mese fa. Il vaccino ai primi italiani a partire da fine gennaio”

La curva dei contagi che continua a crescere, ma “10 volte meno di un mese fa”.

La somministrazione del vaccino anti-Covid ai primi italiani fissata per “fine gennaio“. L’intenzione del governo di alleggerire la pressione sugli ospedali attraverso “nuovi Covid hotel” su tutto il territorio nazionale.

Durante la sua consueta conferenza stampa, il commissario all’emergenza Domenico Arcuri fa il punto della situazione dell’emergenza sanitaria del nostro Paese, ribadendo quanto già dichiarato dal presidente dell’Iss Silvio Brusaferro nei giorni scorsi. “Ci sono Regioni in cui si avvertono i primi segni di raffreddamento dell’epidemia, mentre in altre la situazione resta critica e c’è bisogno di intervenire per continuare a raffreddare la crescita dei focolai”.

Arcuri fa un’importante premessa a tutto il suo discorso: “Non è il momento di abbassare la guardia“, specie se si pensa che ieri “abbiamo superato il milione di contagiati. Più dell’1% della popolazione italiana ha ancora il virus in corpo”. Stando ai numeri, però, è possibile osservare i primi segnali di miglioramento della diffusione del virus. “I contagiati il 10 ottobre erano 5.724, cioè il 102% in più rispetto a 7 giorni prima”, spiega il commissario. “Il 24 ottobre erano 19.644, +80% rispetto a 7 giorni prima. Oggi sono stati 37.978, +10% rispetto a 7 giorni fa. Continuiamo a crescere, ma 7 volte di meno rispetto a 20 giorni fa e 10 volte di meno rispetto a un mese fa”.

Picco contagi atteso agli inizi di dicembre

Tornando però al tasso di crescita dei contagi «usando i dati disponibili per calcolare il tasso di crescita – ha detto Battiston – possiamo estrapolare l’andamento del totale del numero degli infetti attivi nel corso delle prossime settimane. Se l’attuale tendenza di riduzione del tasso di crescita si mantiene, e il Dpcm degli inizi di novembre dovrebbe contribuire in tal senso, si prevede che a livello nazionale si raggiunga il picco agli inizi di dicembre per poi iniziare a scendere dalla seconda metà del mese».

Per Battiston «una crescita esponenziale come quella di ottobre non si sarebbe potuta gestire a lungo» e le misure previste nei due Dpcm di ottobre, «fortunatamente, sembrano avere ottenuto l’effetto di invertire l’andamento del tasso di crescita», mentre gli effetti dell’ultimo Dpcm si vedranno a partire dal 14-15 novembre.

La corsa dei contagi ripresa ad ottobre

Il totale nazionale dei casi continua ad aumentare al ritmo di 20-30.000 unità al giorno a causa di un andamento inerziale dell’epidemia. Se la crescita fosse continuata allo stesso ritmo, i casi sarebbero già adesso arrivati a 1,3 milioni. Attualmente, invece, sembra proseguire il rallentamento osservato dalla quarta settimana di ottobre.

«Dopo la riapertura del 14 giugno il totale dei casi positivi «nonostante una crescita lieve – ha aggiunto Battiston – è rimasto negativo fino ai primi di agosto ed è improvvisamente raddoppiato poco dopo la settimana di ferragosto, quando si è registrato il massimo di concentrazione e movimento di persone in tutta Italia e non solo». In settembre, però, il ritmo dei contagi ha «ripreso a scendere, nonostante la riapertura delle attività produttive: l’epidemia e la ripartenza sembravano potere convivere, grazie a tutte le norme del distanziamento sociale e alla minuziosa attività di tracing dei focolai».

https://milanoevents.it/2020/11/14/coronavirus-lombardia-contagi-bollettino-milano-dati-contagiati/

 

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Ats Milano : con lockdown indice contagi Rt si è quasi dimezzato

mascherine medici coronavirus bando
mascherine medici coronavirus bando

Il direttore di Ats  : “Oggi era attorno a 1,25, si sta riducendo di giorno in giorno”

In Lombardia è ancora emergenza Covid-19. Anche se si inizia a vedere qualche timido segno di miglioramento. Buone notizie arrivano da Milano, il fronte più duro della seconda ondata insieme a Monza Brianza, Como e Varese. “L’Rt di Milano oggi era attorno a 1,25. Con il lockdown si sta riducendo di giorno in giorno” l’indice di contagiosità di Covid-19 “e si è quasi dimezzato rispetto al momento di picco” ha detto il direttore generale dell’Ats Città Metropolitana di Milano, Walter Bergamaschi.

Bergamaschi ha parlato anche del ruolo dei medici di base: “A Milano con le cure primarie abbiamo portato avanti un progetto di governo clinico che chiedeva ai medici di seguire i loro pazienti più fragili. Un terzo dei medici ha aderito e quei pazienti che sono stati seguiti hanno avuto un rischio di morte e complicanze da Covid della metà rispetto agli altri”. Per quanto concerne i tamponi rapidi, Bergamaschi ha spiegato: “siamo intorno al 10% dei medici, anche un pochino meno”, che ha aderito alla possibilità di erogare tamponi. “Su 2.500 tra medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, solo 232 hanno aderito fino ad oggi”.

 

I DATI DI MERCOLEDÌ 11 NOVEMBRE

I tamponi effettuati in Lombardia sono 52.712, i nuovi positivi 8.180. Il rapporto è pari al 15,5%. I guariti/dimessi sono 1.615.

I dati di mercoledì 11 novembre:

  •  i tamponi effettuati: 52.712, totale complessivo: 3.377.673
  •  i nuovi casi positivi: 8.180 (di cui 443 ‘debolmente positivi’ e 69 a seguito di test sierologico)
  •  i guariti/dimessi totale complessivo: 124.025 (+1.615), di cui 6.664 dimessi e 117.361 guariti
  •  in terapia intensiva: 764 (+56)
  •  i ricoverati non in terapia intensiva: 6.907 (+225)
  •  i decessi, totale complessivo: 18.723 (+152)

I nuovi casi per provincia:

  • Milano: 3.148, di cui 1.149 a Milano città;
  • Bergamo: 168;
  • Brescia: 576;
  • Como: 958;
  • Cremona: 193;
  • Lecco: 243;
  • Lodi: 131;
  • Mantova: 248;
  • Monza e Brianza: 854;
  • Pavia: 385;
  • Sondrio: 63;
  • Varese: 943.
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200 KM IN BICI SENZA MAI USCIRE DAL PROPRIO COMUNE? l’impresa riuscita di Dario Picco

immagini.quotidiano
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200 KM IN BICI SENZA MAI USCIRE DAL PROPRIO COMUNE? l’impresa riuscita di Dario Picco. Così l’atleta di Ceriano Laghetto, in Brianza, ha rispettato le regole del Dpcm
È così che il 34enne di Ceriano Laghetto, appassionato di triathlon, ha trascorso la prima domenica di lockdown.
“Ho percorso tutte le vie del paese, frazioni comprese. Ho pedalato anche lungo le strade chiuse e persino nei parcheggi. Ogni volta arrivavo fino ai cartelli che delimitano i confini del Comune e tornavo indietro rifacendo il percorso da capo – racconta – Non ero sicuro di poter uscire da Ceriano per fare attività sportiva e così, nel dubbio, ho scelto questa soluzione per essere sicuro di attenermi a quanto previsto dal Dpcm”.
Amante dello sport, Picco si è cimentato più volte anche nelle cosiddette sfide “Ironman“, che prevedono in una sola giornata 3.8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e 42 km a piedi.

“Per pura passione quest’anno mi sono dedicato maggiormente alle uscite in bici, facendone alcune molte lunghe, della durata di 12 o 14 ore – continua – Le regole anti-Covid sono molto restrittive anche in materia sportiva, ma è inutile piangersi addosso e lamentarsi continuamente. Bisogna combattere insieme questo maledetto virus, rispettando le regole, per sé e per gli altri. Così mi è venuta l’idea di pedalare per Ceriano”

Per raggiungere l’obiettivo di 200 km che si era prefissato, Dario Picco ha impiegato 6 ore e 28 minuti. L’atleta commenta così la sua impresa:

“Ho tenuto una media di 31 km/h, che pedalando da soli non è poi così male. Sono partito alle sette del mattino. C’era un’alba splendida e ho iniziato dalle vie residenziali, per poi percorrere più volte le arterie principali. Intorno al 150esimo km ho avuto un momento di crisi, ma una provvidenziale fontanella e una sosta su una panchina mi hanno rigenerato”.
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La casa editrice Hoepli festeggia 150 anni. Le iniziative

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Una delle librerie simbolo di Milano e non solo, compie 150. Stiamo parlando di Hoepli, situata nell’omonima via nel cuore di Milano. Tante le iniziative per festeggiare questo importante compleanno.

Hoepli festeggia 150 anni

Tante le iniziative che il Covid ha impedito di realizzare, a partire dalla grande festa inizialmente prevista a maggio. Ma nonostante questo non si poteva non trovare il modo di festeggiare a dovere questo importante traguardo.

Si parte il 13 novembre con una Lectio Magistralis in streaming, anch’essa inizialmente prevista in presenza. Sarà trasmessa sul canale Youtube di Hoepli in diretta dal Planetario e con il radioastronomo Marcus Chown.

Per l’anniversario è stato emesso anche un francobollo creato appositamente, del valore di 1,10 euro.

Infine, fino al 30 novembre, sarà possibile scegliere tra oltre 1500 libri a un prezzo speciale. E’ previsto infatti, in libreria e online, uno speciale sconto del 20%. Visitando il negozio dal 13 novembre fino al 6 gennaio inoltre si potrà ammirare una piccola msotra con alcune delle copertine più belle.

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La cucina di Daniel Canzian arriva a casa tua

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DanielCanzian a casa tua Branzino al sale 1 scaled e1591133134873

I piatti della Cucina Italiana Contemporanea del Ristorante DanielCanzian arrivano a casa, pronti per essere preparati e serviti con i consigli dello chef!

Daniel Canzian a casa tua

Nei menù di DanielCanzian a casa tua ho scelto i piatti più idonei per essere rigenerati parzialmente o totalmente a casa, senza intaccarne la qualità. Tutto viene consegnato all’interno di contenitori ermetici in alluminio e in buste sottovuoto. Gli elementi devono essere ripresi in forno, in acqua o microonde. La consegna avviene in taxi, evitando il contatto diretto con il cliente e le istruzioni per completare i piatti sono inviate via audio su whatsapp direttamente da chi fa la consegna” racconta lo chef.
Quattro diversi menù e una proposta di finger food da abbinare al momento dell’aperitivo, sono disponibili su Emporio DanielCanzian.

Ecco qui le proposte di ottobre e novembre:

MENU DELLE GALLINE € 60,00

  • Uovo alla pavese
  • Carpaccio di pesce Gallinella alla mentuccia
  • Tagliatelle al ragù della Nonna Ada
  • Faraona in tecia servita con le sfumature della stagione

TIZIO € 70,00

  • Il Pan marchigiano e l’originale Pan Sfogliato
  • Crudo di pesci e crostacei “O Sole Mio”
  • Gnocchi veneti di patate dorati e ripieni di baccalà mantecato in salsa siracusana
  • Branzino al sale accompagnato da sfumature di ortaggi di stagione, salsa mediterranea e olio “Filo”
  • Tiramisu alle mandorle caramellate

CAIO € 70,00

  • Pan marchigiano e l’originale Pan Sfogliato
  • Carciofi alla romana, spinaci e mentuccia
  • Cappelletti tradizionali in brodo di gallina aromatizzato agli agrumi
  • Astice arrosto, verze e melagrana
  • Torta Foresta Nera

SEMPRONIO € 60,00

  • Pan marchigiano e l’originale Pan Sfogliato
  • Cappesante, porcini e cavolfiori
  • Tortelli di zucca, taleggio e semi tostati
  • Rombo in crosta di pane, involtini di biete e battuto mediterraneo
  • Bignolata Mantovana in spuma allo zabaione

CHICCHE E BON BON DI APERTURA € 10,00

  • Uovo d’Artista
  • Panzerotti alla paprika affumicata
  • Cannoli di polenta, baccalà mantecato e spezie mediterranee
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Levissima lancia il servizio a domicilio

Levissima Servizio domicilio scaled
Levissima Servizio domicilio scaled

Arriva direttamente a casa in tutta sicurezza: ecco il nuovo servizio consegna a domicilio di Levissima!

Levissima servizio a domicilio

Con la nuova modalità a domicilio, Levissima promuove un canale di distribuzione ispirato ai tradizionali servizi porta a porta, rifornendo le famiglie direttamente a casa grazie alla consegna dedicata di casse d’acqua, proprio come si faceva un tempo. L’acqua Levissima può essere scelta in vetro, con il sistema del vuoto a rendere, oppure nel pratico formato in PET, la plastica 100% riciclabile di cui sono composte le bottiglie di plastica di Levissima.

Il servizio è disponibile grazie ad una pagina dedicata sul sito web Levissima, che include una mappatura completa, dei rivenditori che effettuano consegne a domicilio: una scelta del brand che offre così buoni tempi di consegna e una disponibilità capillare sul territorio. Con un pratico servizio di geolocalizzazione è possibile individuare il rivenditore più vicino: è sufficiente prendere contatto con il singolo servizio per poter poi organizzare la consegna a domicilio, nel formato che più si preferisce.

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COOK IT YOURSELF: la cucina di Turbo, nelle vostre mani!

PanciaDiMaiale
PanciaDiMaiale

COOK IT YOURSELF: la cucina di Turbo, nelle vostre mani!

Prima di parlarvi dell’iniziativa, vogliamo presentarvi un po’ il progetto di  Turbo Milano. Turbo Milano è una delle realtà più innovative e poliedriche che si sono sviluppate in città dopo il primo Lockdown. Uno nuovissimo spazio di quasi 600mq sul Naviglio, in via Andrea Ponti, interamente colorato di blu. Un unico locale ma con una mission divisa per tre: Spirits, Kitchen, Events. Per quanto riguarda la cucina, il punto di partenza è la tradizione italiana ma con uno sguardo al futuro. Qualità e freschezza degli ingredienti, tecniche di cucina moderne e innovative, e un’attenzione particolare a Pizza Classica, Deep Pan Pizza e Focaccia Gourmet. Ciascuna è realizzata con un impasto diverso, con un livello di idratazione specifico e una diversa lievitazione. Per la parte bevande alcoliche, il percorso è ancora una volta classico, con un accento sul lato emotivo ed esperienziale, veicolato anche dal blu degli spazi. C’è anche uno spazio per eventi e mostre, con tanto di cucina professionale per eventi privati. A rendere Turbo una delle realtà più promettenti c’è anche la scelta di utilizzare energia pulita, proveniente da fonti rinnovabili a impatto zero, materiali organici che assicurano quasi completamente la riduzione dell’impiego della plastica, e fornitori locali.

Ma come si reinventa una realtà così giovane a seguito della chiusura forzata dei locali?

Turbo oltre ad aver attivato in tempo zero un servizio di Delivery, disponibile tutti i giorni dalle 20.00 alle 22.30 (il Take Away è invece disponibile tutti i giorni dalle 18.30 alle 22.00 h) ha introdotto più di recente, l’iniziativa Cook it yourself.

Di che si tratta?

COOK IT YOURSELF: la cucina di Turbo, nelle vostre mani!
COOK IT YOURSELF: la cucina di Turbo, nelle vostre mani!

Sul sito di Turbo Milano, alla voce Cook it yourself, troverete delle carinissime Turbo Box, ordinabili da tutta Italia ( escluse le isole) che vi trasformeranno immediatamente in ottimi chef! Dallo Spaghettone “Mancini” Cacio e tre pepi alla Pancia di maiale glassata con funghi Cardoncelli  e salsa al finocchio e anice, l’iniziativa di Turbo si rivolge a tutti coloro che si sono stufati dei soliti piatti pronti e vogliono sentirsi partecipi in cucina. Le Turbo Box offrono inoltre materie prime di ottima qualità e indicazioni che vi guideranno passo a passo nella realizzazione dei vostri piatti gourmet.

Che dite, si ordina?

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TEATRO ALLA SCALA: la Filarmonica rinvia a febbraio l’apertura, via ai rimborsi

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Dopo la cancellazione della prima della Scala del 7 dicembre , che sarà sostituita con un gala senza pubblico ma in diretta Rai, causa Covid anche la  Filarmonica della Scala cancella tutti i concerti in programma in autunno e soprattutto posticipa l’inaugurazione della stagione 2020/2021 dal 14 dicembre a febbraio.

La decisione è stata presa nella riunione del cda dello scorso 9 novembre in cui Maurizio Beretta – presidente di Unicredit Foundation e Head of Group Institutional & Cultural Affairs. di Unicredit – è stato confermato presidente.

I biglietti dei concerti autunnali saranno tutti rimborsati. Per quanto riguarda invece la prossima stagione “l’apertura del nuovo ciclo di concerti, definito nei programmi e pronto per essere annunciato, è rimandata a febbraio – spiega in una nota -. La data del concerto inaugurale e il calendario completo saranno comunicati a gennaio insieme alle modalità di rinnovo degli abbonamenti e dell’acquisto dei biglietti”.

Dalla  Filarmonica assicurano però che “sono in fase di studio iniziative e progetti per raggiungere il pubblico in questa seconda fase dell’emergenza Covid, come già avvenuto la scorsa primavera”.

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Monza : l’autodromo diventa un check point ospedaliero

Centro medico autodromo monza checkpoint
Centro medico autodromo monza checkpoint

 Per alleviare la pressione sulle strutture sanitarie, le ambulanze vengono indirizzate sulla pista dove è stata allestita la struttura triage.

I dati drammatici del Covid in Lombardia costringono a soluzioni alternative: da mercoledì nei parcheggi degli aeroporti di Linate e Bergamo sarà possibile fare tamponi rapidi restando in macchina, mentre l’Autodromo Nazionale di Monza diventa un check point clinico, in grado di verificare i casi sospetti di Covid.

Come ha riportato Prima Monza, i pazienti vengono trasportati in ambulanza all’Autodromo, dove saranno curati da una squadra composta da un medico-rianimatore, due infermieri, un coordinatore e sette ambulanze provenienti da varie province della regione. Qui i pazienti saranno anche sottoposti al tampone. Se quest’ultimo dovesse risultare negativo, saranno accompagnati in ambulanza al loro domicilio. In caso contrario, verranno trasferiti a un ospedale lombardo con posti a disposizione. La creazione di questo check-point clinico, infatti, mira a sfoltire la presenza negli ospedali, alleggerendo la pressione sul personale e diminuendo i rischi per persone non ancora contagiate.

«Qui arrivano solo i mezzi di soccorso che trasportano codici verdi che al triage telefonico riferiscono stati infiammatori e difficoltà di respiro – spiega Diego Saggiante, coordinatore del check point monzese reduce dell’apertura del checkpoint aperto a Milano in via Novara – Dopo la visita e il tampone gli scenari possono essere diversi. Nei casi meno gravi il paziente può essere riaccompagnato al domicilio, se il caso si presenta più critico di un codice verde si procede al ricovero nelle strutture ospedaliere del territorio, se invece è necessario il ricovero, ma il paziente può affrontare il viaggio viene inviato in uno degli ospedali lombardi che in questo momento non stanno affrontando l’emergenza come qui».

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Villaggio Olimpico Milano: lo scalo ferroviario di Porta Romana l’alloggio per atleti

Villaggio olimpico rendering 2
Villaggio olimpico rendering 2

l Gruppo FS Italiane ha portato a termine la procedura competitiva pubblica per la vendita dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana a Milano.

La gara è stata aggiudicata dal ‘Fondo Porta Romana’, gestito da Coima (Catella) e partecipato da Covivio (Del Vecchio), Prada Holding e Coima Esg City Impact Fund, con un’offerta di 180 milioni di euro, valore di poco superiore alla media delle precedenti offerte non vincolanti.
L’area di Porta Romana, che occupa una superficie di circa 20 ettari, ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici.

L’area si estende per una superficie di circa 190.000 mq (oltre alla residua porzione di 26.000 mq delle Ferrovie) nella dinamica zona a sud-est di Milano, adiacente al centro storico, e sarà sede del Villaggio Olimpico per ospitare gli atleti delle Olimpiadi Invernali del 2026. All’interno dello scalo Coima svilupperà la componente residenziale libera e agevolata e il Villaggio Olimpico, che al termine delle competizioni sarà trasformato in student housing con circa 1.000 posti letto; Covivio svilupperà funzioni a uso ufficio e servizi; Prada Holding, interessata soprattutto alla qualità del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area.

Al termine dei Giochi gli spazi verranno riconvertiti a social housing e student housing in chiave di sostenibilità ambientale a beneficio della collettività.

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MARIA LUISA PELLIZZARI: è il primo vice capo donna della Polizia

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MARIA LUISA PELLIZZARI: è il primo vice capo donna della Polizia. Per la prima volta nella storia della Polizia italiana, un vice capo donna: è il prefetto Maria Luisa Pellizzari

MARIA LUISA PELLIZZARI: è il primo vice capo donna della Polizia

Maria Luisa Pellizzari, la cui nomina è stata voluta dal ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e dal capo della Polizia Franco Gabrielli, è stata anche la prima donna a dirigere il Servizio centrale operativo, l’eccellenza investigativa del Corpo, e attualmente era alla guida degli istituti di istruzione. Da 35 anni in Polizia, buona parte dei quali dedicati a combattere la criminalità organizzata. Maria Luisa, è stata anche la prima donna – e per il momento unica – a dirigere il Servizio centrale operativo, l’eccellenza investigativa del Corpo nella lotta alla mafie.

Padovana, 61 anni e una laurea in giurisprudenza, il prefetto Pellizzari entra nella Polizia nel 1985 vincendo il concorso per vice commissario, grazie alla legge 121 di quattro anni prima che ha smilitarizzato e consentendo alle donne di accedervi. Il suo primo incarico operativo è a Roma, due anni dopo, come dirigente della sezione criminalità extracomunitaria della squadra mobile di Roma.

Dopo 3 anni alla direzione della Criminalpol del Lazio, nel 1992, l’anno delle stragi di Falcone e Borsellino, Maria Luisa Pellizzari passa alla Dia, dirigente della sezione investigativa del Centro di Roma. Ci rimane 9 anni e poi rientra in Polizia, come direttore della seconda divisione del Servizio centrale operativo. Dello Sco sarà prima vice direttore e poi – dopo un periodo passato a dirigere le specialità della Polizia – dalla Postale alla Stradale fino ai reparti speciali – nel 2012, direttore. Anni in cui arresta, assieme agli altri investigatori, gli esecutori della strage di Capaci e Luca Bagarella e conduce diverse indagini su droga e riciclaggio, come quella de 2004 che consente di sgominare un’organizzazione russa. Nel 2012, da capo dello Sco, coordina le indagini che portano alla liberazione dell’imprenditore edile Andrea Calevo, sequestrato e tenuto incatenato per 15 giorni una una scantinato.

La Pellizzari lascia il settore operativo nel 2013, quando diventa vice direttore della Scuola superiore di Polizia. L’incarico successivo è la direzione dell’ispettorato di Ps al Senato e l’ultimo, quello rivestivo fino a ieri, la direzione centrale di tutti gli istituti di istruzione.

 

 

 

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SCALO DI PORTA ROMANA: aggiudicato per 180 milioni a Prada, Coima e Convivio

portaromana milano cortina 2026
portaromana milano cortina 2026

SCALO DI PORTA ROMANA: aggiudicato per 180 milioni a Prada, Coima e Convivio. L’area di Porta Romana ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 

SCALO DI PORTA ROMANA: aggiudicato per 180 milioni a Prada, Coima e Convivio
SCALO DI PORTA ROMANA: aggiudicato per 180 milioni a Prada, Coima e Convivio

È in questo percorso che rientra la vendita, effettuata attraverso procedura competitiva pubblica, da parte del Gruppo FS Italiane dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana. La riqualificazione dell’ex scalo ferroviario rientra nel progetto “Scali Milano”, il più grande piano di rigenerazione urbana che riguarderà Milano nei prossimi 20 anni, uno dei più grandi progetti di ricucitura e valorizzazione territoriale in Italia e in Europa.

La gara è stata aggiudicata dal “Fondo Porta Romana”, gestito da COIMA e partecipato da Covivio, Prada Holding e COIMA ESG City Impact Fund, con un’offerta di 180 milioni di euro, valore di poco superiore alla media delle precedenti offerte non vincolanti.

L’area di Porta Romana, che occupa una superficie di circa 20 ettari, ospiterà il Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026 con gli alloggi per gli atleti olimpici e paraolimpici. Al termine dei Giochi gli spazi verranno riconvertiti a social housing e student housing in chiave di sostenibilità ambientale a beneficio della collettività.

Il progetto si inquadra nel programma firmato nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Gruppo FS Italiane che ha l’obiettivo di riqualificare i sette ex scali ferroviari del capoluogo lombardo (Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), in un’ottica di ricucitura urbana, con la creazione di spazi verdi per la cittadinanza per il 65% della superficie complessiva degli scali, il 50% dell’intera area di Porta Romana.

Nei prossimi mesi si svolgerà il concorso internazionale per il masterplan che offrirà la visione di base alla pianificazione urbanistica attuativa dell’intero compendio. Nel frattempo il Gruppo FS Italiane ha avviato le attività di rimozione dell’infrastruttura ferroviaria dismessa, di progettazione dello spostamento della linea ferroviaria in esercizio con il suo parziale semi interramento e di ricostruzione della nuova stazione ferroviaria di Porta Romana. Le nuove infrastrutture saranno pronte prima dell’inizio dei Giochi invernali, anche per il necessario supporto alla manifestazione sportiva.

“In un momento così complesso che coinvolge trasversalmente molti settori economici, abbiamo portato avanti con determinazione, in sinergia con Regione Lombardia e Comune di Milano, la vendita dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana, sul quale verrà avviato un intervento di riqualificazione urbana di verde pubblico, di student e social housing conseguenti alla realizzazione del Villaggio Olimpico per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026”,

 

ha sottolineato l’Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo FS Italiane Gianfranco Battisti.

 

“Il Villaggio Olimpico, in particolare, sarà un’importante vetrina internazionale per la città e contribuirà ad attrarre rilevanti flussi turistici che genereranno a loro volta un ulteriore indotto economico. La riqualificazione dell’area nel suo complesso è un esempio unico in Italia di visione a lungo termine, in quanto ogni attività ruota attorno al concetto di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Con orgoglio possiamo dichiarare che si tratta di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana, in un ambito di città già in fase di forte evoluzione, che sarà di impulso e speranza per il futuro”

 

ha concluso Battisti.

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5 colazioni delivery a Milano

colazioni delivery milano scaled
colazioni delivery milano scaled

Ammettiamolo, la cena al ristorante può essere uno sfizio che tutti vorremmo toglierci ogni tanto, ma niente è come alzarsi la mattina e gustarsi un cappuccio e brioches al bar. E se non si può? C’è il delivery! Ecco cinque colazioni delivery a Milano imperdibili!

Clèa Pasticceria Culinaria

Locale recentemente ristrutturato e con un angolo tutto dedicato al gelato e alle crepe, Clea Pasticceria Culinaria continua a crescere e rinnovarsi conquistando anche riconoscimenti importanti come la sfida Cake Star su real time. Qui la scelta delle brioches è ampia con alcune davvero molto particolari! Ora è possibile sceglierle tutte online e riceverle direttamente a casa oppure andare a ritirarle direttamente in negozio.

Dove: via Giacomo Boni 25

Pasticceria Clivati

Storico locale di Milano, aperta sin dal 1969, la Pasticceria Clivati è un vero angolo di dolcezza. Basterà entrare per imbattersi in un bancone pieno di colori, forme e sapori di ogni genere. A seguito dell’ultimo DPCM purtroppo sarà possibile ammirare queste meraviglia dal vivo solo con l’asporto. Se invece si vuole ricevere la propria dolce brioches a casa, non bisogna far altro che richiederla attraverso una delle tante app di delivery alle quali si appoggiano: UberEats, Glovo e Deliveroo.

Dove: Viale Coni Zugna 57

Ziva

Blu, giallo e bianco. Chi ha avuto l’occasione di andarci sa che stiamo parlando della Pasticceria Ziva, aperta da poco più di un anno e mezzo in zona Marghera, ha conquistato i suoi clienti con le sue brioches tondeggianti, pasticceria mignon e creazioni per ogni occasione. In seguito al nuovo DPCM hanno deciso di proseguire il servizio tramite asporto e delivery, appoggiandosi alla piattaforma di Deliveroo.

Dove: via Faruffini 2

Sant’Ambroeus Milano

Storica pasticceria artigianale situata nel cuore della città, Sant’Ambroeus Milano è aperta sin dal 1936. Come loro stessi scrivono sui canali social ufficiali, hanno sempre “dimostrato di essere all’altezza della situazione continuando a soddisfare le mutevoli richieste dei clienti“. Per questo motivo anche in questo particolare momento storico non vogliono lasciare soli i loro affezionati clienti e hanno attivato anche loro un servizio delivery. Che aspettate a scegliere tra grandi classici o abbinamenti speciali?

Dove: Corso Matteotti 7

Baunilla Pasticceria

Un piccolo mondo rosa è quello di Baunilla Pasticceria, tra cornetti e dolci creazioni di tutti i colori. Tre gli indirizzi sparsi per la città, tutti con la stessa ottima qualità. Al momento la pasticceria è aperta solo per l’asporto ma, come comunicano sui loro canali social, si stanno attivando anche per il delivery.

Dove: via Broletto 28; Corso Garibaldi 55; Piazza Alvaro Aalto.

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#BASARACASHBACK: l’iniziativa di Basara Milano

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#BASARACASHBACK: l’iniziativa di Basara Milano

#BASARACASHBACK: l'iniziativa di Basara Milano
#BASARACASHBACK: l’iniziativa di Basara Milano

Nel Giappone medievale i “Basara” erano un gruppo di samurai che non si uniformavano agli usi e costumi della società. Il brand BASARA si ispira proprio a questa filosofia di indipendenza e forza.

Il Brand BASARA nasce nel 2011 con l’apertura del primo locale in Via Tortona, nel cuore pulsante della moda milanese, studiato come “ristorante modulare” capace di soddisfare le necessità gastronomiche di ogni momento della giornata. La seconda realtà di Basara nasce invece nel 2014 in Corso Italia, offrendo un innovativo servizio di take away e delivery su tutta Milano.

Nei mesi scorsi, chi segue il Brand, avrà notato le innumerevoli iniziative messe a punto da Basara per far fronte alla pandemia. Dai “pranzi con lo chef“, quando ancora era possibile andare al ristorante, fino agli ordini con gadget in omaggio (un pulsossimetro per l’esattezza che, per chi non lo sapesse, aiuta a conoscere i livelli di ossigenazione del sangue e a controllare il corretto lavoro dei polmoni). Ma non è finita qui!

L’ultima iniziativa di Basara si chiama #BasaraCashback e sarà valida dall’11 al 18 novembre. L’idea è molto semplice: effettuando un ordine di #SushiDelivery o #TakeAway, nelle date segnalate precedentemente, riceverete un esclusivo voucher utilizzabile nel mese successivo per il prossimo ordine online.

Il voucher verrà inviato in data 19 novembre, a tutti coloro che avranno ordinato dal sito o dalla app, almeno una volta nell’arco temporale di validità della promozione.

Se invece preferite la cucina casalinga, Basara ha recentemente attivato anche un servizio di eCommerce, dove è possibile trovare  filetti di pesce fresco!

Non ci resta che fare i più sentiti complimenti a questa realtà che non ha mai smesso di reinventarsi, dando prova della forte solidità del Brand. A voi invece non resta che ordinare dell’ottimo sushi! 🙂

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PALAZZO CHIGI: ipotesi lockdown nazionale “leggero” entro il 15 Novembre

conte 4 maggio
conte 4 maggio

Il 15 novembre è una data da segnare in rosso perché da quel giorno si potrà capire che direzione prenderà il governo in vista del Natale. Giuseppe Conte, dopo la firma sull’ultimo Dpcm, ha spiegato che “serviranno altri sacrifici per preservare le Feste”.

Da una parte c’è chi spera per un allentamento delle misure, dall’altra c’è chi spinge per una chiusura totale. Medici in testa.

Palazzo Chigi e il ministero della Salute, con l’ultimo DPCM, hanno costruito un meccanismo che ha diviso l’Italia in 3 fasce. Ma i numeri dell’epidemia potrebbero richiedere nuove misure.

Da qui a domenica capiremo se la curva va in una direzione o in un’altra, questa è l’idea degli scienziati.

Ecco allora che nel governo si fa una nuova ipotesi d’azione per tenere la curva dei contagi più stabile possibile, senza intervenire con un nuovo DPCM.

Ovvero utilizzare un piano di ordinanze di Governatori e Sindaci per ridurre la mobilità.

Un lockdown leggero e nazionale che consentirebbe alle imprese, fabbriche, professionisti di andar avanti, a discapito della chiusura di bar, ristoranti e altri esercizi commerciali.

Allo studio quindi la chiusura di alcuni negozi che avevano ottenuto una deroga nelle zone rosse e, contestualmente, uno stop ai negozi nel weekend. Rimarrebbero dunque aperte solo farmacie, parafarmacie, alimentari, edicole e tabacchi.

Come intervenire?

Il pressing del Governo sarà sulla chiusura di Comuni dove si sono creati focolai, chiusure di strade e piazze e ordinanze Regionali.

Per evitare gli assembramenti, gli stessi sindaci potranno agire sulla base dell’ultimo DPCM.

Anche sulla scuola è battaglia, perchè alcuni ministri e governatori vorrebbero sospendere le lezioni in presenza anche per il primo ciclo, contrariamente al pensiero del ministro Azzolina.

La data cruciale resta dunque il 15 novembre, mentre ai piani alti si lavora ancora sui colori. Ci sono infatti altre regioni pronte a diventare arancioni, mentre la Campania potrebbe addirittura finire in zona rossa.

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