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lunedì, Aprile 28, 2025
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Sala vuole più sicurezza a Milano : 500 vigili assunti entro il 2023

beppe sala milano
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240 agenti della polizia locale saranno assunti entro novembre 2022 e altri 260 entro il 2023

La sicurezza “sarà uno degli elementi fondanti della nuova Milano”, un “bene fragile” da coltivare con una leale collaborazione istituzionale che comunque “qui esiste”, a partire però “dalla chiarezza dei ruoli e dei compiti”. E sul tema, secondo il sindaco meneghino Giuseppe Sala, c’è un punto di partenza “che qualcuno fa finta di non ricordare”, ossia che “l’ordine pubblico è affidato al ministero dell’Interno“, le cui linee guida trovano poi applicazione nel comitato Ordine e Sicurezza che si riunisce ogni mercoledì: “Non si può continuare a vivere in un equivoco che attribuisce responsabilità alla Polizia locale, che invece non ha“.

Il primo cittadino mette la faccia in Consiglio comunale relazionando sulle violenze sessuali di Capodanno in piazza Duomo: annuncia che 240 ghisa saranno assunti dal Comune entro novembre di quest’anno e altri 260 a novembre 2023, e chiede rinforzi allo Stato, marcando le differenze tra i vari ‘corpi’ adibiti a gestire la sicurezza. I vigili, ad esempio, “sono responsabili in esclusiva del rispetto del codice della strada, della sicurezza stradale, degli incidenti, del traffico, delle sanzioni, poi – ricorda Sala – hanno compiti mirati alla prevenzione della criminalità diffusa, al rispetto della normativa commerciale, del decoro urbano e dei vari regolamenti comunali”. Questo per il sindaco milanese non incide sulle responsabilità da cui l’amministrazione comunale non deve mai sottrarsi. Infatti, “relaziono in Consiglio comunale con l’intento di prendermi le mie responsabilità”, afferma, visto che “il primo responsabile – conclude – anche nei confronti dell’operato della mia giunta, sono io”.

Giovedì prossimo daremo via al bando per la formazione delle graduatorie per l’assunzione dei nuovi vigili, 240 entro novembre di quest’anno, altri 260 a novembre dell’anno prossimo”. Ma comunque “ci aspettiamo che questo ingente sforzo del Comune, sia accompagnato da un adeguato e immediato rinforzo da parte dello Stato”. Ad annunciarlo è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha relazionato in Consiglio comunale sulle violenze di Capodanno in piazza Duomo. Sala ‘blinda’ l’assessore alla Sicurezza, Marco Granelli, e lo difende, “per quello che fa e per come interpreta il suo ruolo”, dalle richieste di dimissioni presentate in questi giorni di polemiche dalle opposizioni. Spiegando che le sue parole “riflettono una visione condivisa” con il prefetto meneghino, Renato Saccone.

Il sindaco ritorna poi sull’assunzione di 500 vigili, promessi in campagna elettorale: “Dico che più velocemente non si può fare”, commenta Sala. “I nuovi assunti devono essere addestrati – continua – e dobbiamo mettere in atto, prima di farli entrare finalmente nelle loro responsabilità, un affiancamento con i vigili più esperti“. L’organico dei ‘ghisa’, fa sapere il sindaco, passerà così a 3.350 unità, “il massimo storico”, mai raggiunto in precedenza.

“Oggi il corpo dei vigili ha un’età media superiore ai 50 anni, e più di 500 sono in servizio condizionato per ragioni di salute”, osserva Sala. Poi, “c’è una parte significativa di persone non più inseribili nei turni notturni per raggiunti limiti d’età”. Per questo “noi ora abbiamo bisogno di risorse che ambiscano e siano nelle condizioni psicofisiche di stare per le strade – aggiunge -, l’assunzione dei nuovi porterà una moltiplicata disponibilità di uomini e donne nei diversi turni del giorno e della notte”.

Secondo l’idea del sindaco, d’altronde, la sicurezza è un tema che ha tre livelli di applicazione, e il primo riguarda appunto il personale da mettere in campo. C’è poi l’aspetto tecnologico: a Milano, come sottolinea lo stesso Sala, le 1.945 telecamere sono attive e visibili in tempo reale da tutte le forze dell’ordine presenti in città. “Questo significa integrare la collaborazione tra le istituzioni – dice il sindaco – metteremo risorse per una manutenzione evolutiva del sistema, e la nostra intenzione è di far crescere il numero delle telecamere”.

Infine, il terzo livello di intervento “riguarda i meccanismi del coordinamento, con l’obiettivo – afferma – di rendere gli interventi sempre più flessibili, rapidi ed efficaci. Operazioni come lo sgombero di viale Molise o la gestione delle manifestazioni contro il green pass testimoniano una crescita dell’efficacia della collaborazione”. Ad ogni modo “la sicurezza non è un tema di destra o sinistra“, dunque “è sbagliato issare una bandiera come se fosse un’esclusiva politica”. Per questo, “non si può essere pro o contro”. Dopodiché, a qualcuno può far comodo immaginare che sicurezza sia un tema che si possa risolvere di botto – precisa – ma non è così”. Il punto per Sala “è andare a monte e capire le cause: gli ultimi fatti ad esempio hanno visto protagonisti immigrati e anche ragazzi italiani, e questo lo dico tanto per intenderci”.

Polizia locale. Aggressione di una pattuglia, individuati alcuni presunti autori

La notte di sabato, intorno all’1:45, una pattuglia della Polizia locale in borghese ha subito un’aggressione da parte di un gruppo di persone. La pattuglia era in zona viale Coni Zugna per un normale servizio di controllo di tipo informativo perché nei giorni precedenti alcuni cittadini avevano segnalato atti di vandalismo alle auto parcheggiate.

I fatti: uno dei due agenti, intento a osservare un gruppo di ragazzi, viene da questi avvicinato e accerchiato. L’agente si qualifica e, continuando ad essere accerchiato, esplode un colpo in aria per farli allontanare. L’agente prova a risalire in auto, ma viene aggredito da alcuni componenti del gruppo. Dopo una colluttazione i ragazzi riescono a sottrarre l’arma di servizio all’agente che prova a difendersi e a resistere all’aggressione. Durante la colluttazione è stato esploso accidentalmente un colpo di pistola senza conseguenze per nessuno. Nel mentre il secondo agente di pattuglia allerta la Centrale Operativa e sopraggiungono altre due pattuglie.

Il gruppo si dà alla fuga e abbandona l’arma gettandola sotto un’auto parcheggiata. Tutto dura pochi minuti.

L’agente aggredito, di 61 anni, viene portato in ospedale dove riceve le cure necessarie per le lesioni subite e successivamente dimesso.

La stessa notte la Polizia locale avvia le indagini grazie alle quali alcuni componenti del gruppo vengono individuati. Al momento tra di loro risultano alcuni maggiorenni in trasferta a Milano e provenienti da fuori regione, almeno uno di Bolzano.

La Polizia locale, in contatto con l’Autorità Giudiziaria, sta acquisendo tutte le prove video, testimoniali e ogni ulteriore elemento emerso per arrivare all’identificazione di tutto il gruppo.

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Tre mostre da vedere a Milano a gennaio

CULTURA
CULTURA

Milano è una città di cultura e quindi, non potevano non esserci tantissime mostre da vedere, specie ora che non c’è niente di meglio che scaldarsi all’interno di un bel museo! Ecco quindi tre mostre da vedere a Milano a gennaio!

Natura in arte all’Orto Botanico di Brera

Fino al 27 gennaio 2022 all’Orto Botanico di Brera si possono ammirare le 25 sculture della mostra Natura in arte all’Orto Botanico di Brera. L’esposizione organizzata dal Rotary Club Milano Brera mette in mostra opere di scultori moderni e contemporanei. L’ingresso è gratuito dal lunedì al sabato.

Piet Mondrian al Mudec a Milano

Dalla figurazione all’astrazione, al MUDEC di Milano dal 24 novembre 2021 al 27 marzo 2022, porta per la prima volta a Milano un progetto espositivo interamente dedicato all’artista olandese e al processo evolutivo artistico che lo portò dalla figurazione all’astrazione, dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e universalmente celebre.

Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio.

Divisionismo al GAM

Fino al 6 marzo 2022 al GAM di Milano si potrà ammirare una mostra tutta legata al periodo divisionista. Le circa trenta opere esposte sono quelle di due musei tra i più noti per l’arte divisionista: la Galleria d’arte Moderna di Milano e la Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona. Ecco alcuni degli artisti esposti Giacomo Balla, Leonardo Bistolfi, Umberto Boccioni, Giulio Branca, Luigi Conconi, Tranquillo Cremona, Carlo Fornara, Giuseppe Grandi, Emilio Longoni, Angelo Morbelli, Plinio Nomellini, Giuseppe Pellizza, Gaetano Previati, Attilio Pusterla, Daniele Ranzoni, Giovanni Segantini, Giovanni Sottocornola, Paolo Troubetzkoy.

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Area C: compie 10 anni. Ecco i dati

AREA C
AREA C

Entrata in vigore per la prima volta il 16 gennaio del 2012, Area C compie i primi dieci anni di attività. Nata con l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita per chi abita, lavora, studia e visita la città, aveva e ha lo scopo di ridurre il traffico nella Cerchia dei Bastioni e rendere più efficaci le reti di trasporto pubblico, favorendone lo sviluppo e salvaguardando il diritto alla mobilità individuale nel rispetto dell’interesse comune.

Area C: compie 10 anni. Ecco i dati

Per raccontare questi dieci anni di attività, Amat (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) ha prodotto un documento che, partendo dai dati di transito rilevati, fa emergere una serie storica di numeri da cui è possibile ricavare un’analisi degli effetti riscontrati dall’introduzione di Area C fino al 31 dicembre 2021.

I dati riportati sono ricavati dal sistema di varchi elettronici che controlla tutti i transiti veicolari in ingresso all’area. Per ogni targa in transito, sono ricavate le informazioni necessarie per una classificazione dei veicoli in funzione della tipologia, dell’alimentazione e della classe Euro, al fine di caratterizzare il veicolo in una delle classi definite dal provvedimento ed effettuare le analisi di carattere ambientale.

I risultati mostrano che l’introduzione della regolamentazione, e le modifiche ad essa apportate nel corso degli anni, hanno determinato una diminuzione dei transiti nella Cerchia dei Bastioni. Si parte infatti da oltre 90mila ingressi rilevati nel 2012 (-31% rispetto al 2011), per arrivare agli 81mila del 2021, con una diminuzione che raggiunge il 38,5%.  Il dato del 2020 (-46,8%) risente ovviamente degli effetti sugli spostamenti causati dall’epidemia da Covid 2019. Per quanto riguarda il 2021 si può invece ipotizzare un aumento del mezzo privato dovuto al timore di utilizzare il trasporto pubblico e quindi la percentuale potrebbe essere anche sovrastimata.

Nella ripartizione delle macroclassi veicolari in ingresso alla ZTL, spicca il dato dei veicoli ecologici che dal 4,1% del 2017 (momento in cui vengono inclusi in questa definizione esclusivamente le alimentazioni elettriche e ibride) passano al 12,2% del 2021.
Questo dato è rafforzato dall’analisi della ripartizione della tipologia di alimentazione dei veicoli: quelli elettrici, che nel 2012 erano lo 0,1% di tutti i mezzi che sono entrati in Area C, nel 2021 sono il 2,7%, mentre quelli ibridi sono più che quadruplicati (partiti dal 5,3% arrivano al 22,2% nel 2021).

I veicoli più inquinanti sono, nel corso del tempo, scomparsi e l’anno scorso si è registrato che il 98,4% di ingressi è costituito da mezzi Euro 5 ed Euro 6, con una prevalenza di quest’ultimi, che sono il 54,2%.

La ripartizione delle tipologie veicolari in ingresso (persone, autobus sia pubblici che privati, merci) non ha avuto significative variazioni nel corso degli anni, a dimostrazione che non c’è una tipologia che è stata particolarmente ‘colpita’ da questo provvedimento.

Amat ha anche provveduto ad analizzare le informazioni sulle emissioni inquinanti dei mezzi che hanno avuto accesso alla ZTL, evidenziando la serie storica nei dieci anni delle emissioni atmosferiche medie diurne feriali di PM10 allo scarico, di PM10 totale (scarico più attriti) e di ossidi di azoto (NOx). Il trend, per tutti questi valori – escludendo il 2020 che è il dato con numeri più bassi dovuti anche ai diversi mesi di lockdown – è di progressiva e costante discesa. Nel 2012 le emissioni di PM10 allo scarico sono risultate pari a una tonnellata all’anno, nel 2021 arrivano a 0,3; il PM10 totale passa da 4,5 tonnellate a 1,7; gli ossidi di azoto vanno da un valore di 64 tonnellate a 14.

La generale decrescita delle emissioni degli inquinanti atmosferici successivamente all’attivazione di Area C è legata soprattutto al ricambio tecnologico veicolare e alla progressiva diffusione di veicoli a minore impatto ambientale. La diminuzione delle emissioni di PM10 totale è meno accentuata rispetto agli altri due inquinanti, perché con il termine PM10 totale si intendono le polveri atmosferiche prodotte sia allo scarico sia a seguito dei fenomeni di attrito meccanico di varie parti del veicolo.

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Prorogati fino al 29 giugno i pass sosta, disabili e accesso area B e C in scadenza

AREA C
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L’Amministrazione comunale ha prorogato fino al prossimo 29 giugno (ovvero novanta giorni dopo la cessazione dello stato di emergenza) i permessi di accesso e circolazione in deroga ad Area B e C – ad esclusione dei permessi giornalieri o temporanei -, i titoli autorizzativi alla sosta libera sia residenziale sia non residenziale, oltre che all’accesso in Corsie Preferenziali, in Zone a Traffico Limitato e Aree Pedonali, nonché i contrassegni di parcheggio per disabili.

Prorogati fino al 29 giugno i pass sosta, disabili e accesso area B e C in scadenza

La decisione è stata presa in ottemperanza alle misure eccezionali volte a contrastare la diffusione del contagio da COVID-19 e gli uffici procederanno al rinnovo dei titoli scaduti e a tutti i nuovi rilasci in forma digitale, ad esclusione dei contrassegni di parcheggio per disabili che continueranno ad essere rilasciati in formato cartaceo.

“La scelta di prorogare i pass in scadenza – spiega l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – è in linea con la necessità di limitare gli spostamenti e gli affollamenti agli sportelli per prevenire e contenere l’epidemia. Ma facilitare l’accesso alle procedure per la richiesta di documenti è un impegno che l’Amministrazione ha preso nel corso degli ultimi anni attraverso la digitalizzazione. Sono numerose infatti le possibilità di presentare domande e acquisire permessi attraverso il fascicolo del cittadino”.

Per quanto riguarda la mobilità, le domande per i permessi di Area B si presentano on line, per Area C è previsto l’invio della modulistica anche via mail, oltre ovviamente il pagamento attraverso il sito web. Da maggio inoltre è possibile presentare la domanda per i pass disabili anche on line e poi scegliere se farsi recapitare il permesso a casa o nell’ufficio proposto.

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Djokovic,anche la Francia “rimbalza” il tennista : “Al Roland Garros solo i vaccinati”

djokovic
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Non è finita, è appena cominciata. Novak Djokovic non ha fatto in tempo nemmeno ad atterrare a Belgrado, che la coda della dolorosa vicenda politica-giudiziaria australiana era già arrivata in Francia: perduto il primo Slam stagionale, sarà costretto a saltare anche il secondo, il Roland Garros. Il motivo è sempre lo stesso: il vaccino. La nuova legge francese impone a tutti gli atleti, professionisti o dilettanti, l’obbligo vaccinale. Senza non si entra. “Abbiamo deciso di adottare il pass vaccinale – ha twittato il ministro dello sport Roxana Maracineanu – Da quando la legge entrerà in vigore sarà obbligatorio per gli spettatori e per i giocatori (sia francesi che stranieri) per poter entrare negli Erp (établissement recevant du public o luoghi preposti ad eventi pubblici, ndr) dove è già necessario un pass sanitario”.

Vale anche per chi dovesse arrivare dall’estero per una qualsiasi competizione. Uno a caso: il tennista serbo “talismano dei no-vax”, espulso con ignominia. Per tempismo e opportunità quella del governo francese è quasi una norma ad personam. D’altra parte Macron aveva esplicitato pubblicamente di “voler rompere le scatole ai no-vax”. Andava colta la pallina al balzo. Djokovic s’è infilato in una walk of shame senza uscita. In questi dieci giorni i suoi sponsor sono rimasti paralizzati in un silenzio social assordante. Il Sole 24 Ore ha stimato che il prossimo anno potrebbe perdere non meno di 30 milioni di euro di sponsorizzazioni. Il commento sarcastico a contorno è perfetto: “Dopo aver speso fior di milioni per allineare il loro brand a un lifestyle desiderabile, a uno sportivo di successo, a un professionista stimato, oggi si ritrovano ad aver sponsorizzato Pippo Franco”.

Pensava di calare in Australia contrabbandando la sua presenza come una battaglia contro l’ingiustizia, l’ipocrisia e per qualche ragione pure il colonialismo. Le sua bolla di accoliti e supplicanti s’è spiaggiata su un’isola vasta, polverosa e atomizzata da due anni di isolamento estenuanti. L’hanno risputato via, verso un futuro a forma di imbuto. Che farà adesso il numero uno al mondo del tennis? Secondo Sergio Palmieri, direttore degli Internazionali, con le regole attuali non potrà giocare i Master 1000 americani ma la stagione sulla terra rossa europea sì. Manco il tempo di chiarire la posizione del torneo romano a Radio anch’io sport (“se entrano in Italia in regola non abbiamo motivi per rifiutarli”) che sui media di tutto il mondo è rimbalzato l’aggiornamento delle leggi francesi, riletto in chiave Djokovic.

Per ora gli resterebbero Montecarlo, Madrid e Roma. Allo stato attuale non sarebbe ammesso a nessuno dei quattro Slam, forse solo a Londra. Melbourne è sfumato, Parigi e gli Us Open anche. Per Wimbledon Djokovic dovrebbe fare un test due giorni prima di andare in Inghilterra, mettersi in quarantena per dieci giorni e fare un tampone il secondo e l’ottavo giorno del periodo di isolamento. In attesa che l’All England stabilisca i propri requisiti per la partecipazione al torneo a Djokovic resta l’amara realtà: scegliere di misurarsi in scala ridotta. Il tennis ristretto dei no-vax. Agenzia DiRE» «www.dire.it»

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Blue Monday: cinque proposte food per renderlo meno triste

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Q Pizza Eataly pizza padellino cotta forno e1634588136433

Blue Monday o World Pizza day? Tutti e due! Ecco quindi cinque proposte succose per rendere meno triste il giorno più triste dell’anno!

Eataly

Con le sue numerose proposte in fatto di lievitati, Eataly Milano Smeraldo accontenta tutti i palati. Si va dalla Pizza al Padellino, alta, croccante e cotta nello speciale tegamino con un filo di olio extravergine d’oliva, passando per la Pizza Grani Antichi, a base di enkir, farro, segale e kamut, fino alla tradizionale Pizza Eataly, realizzata con un impasto digeribile, leggero, gustoso e profumato.

Cocciuto

Con la pizza special di Cocciuto il Blue Monday sarà solo un brutto ricordo. Il topping a base di chips di trippa tripla cottura, melanzane fritte, provola affumicata, Pomodoro San Marzano D.O.P., datterino rosso infornato, parmigiano reggiano di montagna 60 mesi Malandrone 1477, olio extravergine d’oliva e basilico fresco aiuterà ad affrontare alla grande la giornata.

Vurria

Come affrontare il lunedì più lunedì dell’anno? Vurria mette in campo la “Porcina”, una pizza fuori menù che unisce la leggerezza del suo impasto all’aloe al gusto della farcia realizzata con Bufala Campana Dop, porcini trifolati, patate al forno, crema di Grana Padano allo zafferano, basilico fresco e olio evo.

Andrea Berton

Per addolcire la giornata lo Chef Andrea Berton propone una pizza in versione dolce con meringa, lampone e fragoline di bosco e portata al tavolo in una elegante confezione nera che trasforma in uno scrigno i tradizionali cartoni della pizza d’asporto.

La pizza di Quore Italiano

A corto di coccole? Ci pensa Quore Italiano ad “avvolgervi” con una pizza dai sapori invernali a base di mozzarella fiordilatte, zucca violina cubettata al timo, funghi porcini, guanciale croccante, scaglie di pecorino fiore sardo e pepe nero al mulinello.

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Vaccino obbligatorio in Austria . Da febbraio multe fino a 3600 euro per i no vax

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Vaccino obbligatorio da febbraio in Austria. Per i No Vax multe fino a 3.600€

Tra due settimane circa, in Austria, scatterà l’obbligo vaccinale per tutti i maggiorenni. È il primo Paese in Europa ad adottare tale provvedimento. Il Governo austriaco, che ha presentato il disegno di legge domenica a Vienna, non prevede sanzioni fino al 15 marzo, dopodiché scatteranno controlli e multe fino a 3’600 euro.

“Ecco cosa prevede questa legge: la vaccinazione contro il Covid-19 diventa obbligatoria per tutte le persone dai 18 anni in su che risiedono in Austria. Fanno eccezione le donne in gravidanza, le persone che non possono vaccinarsi per motivi medici e i guariti da meno di 6 mesi”, spiega Wolfgang Mückstein, ministro della Salute.

Tutto questo, secondo il cancelliere Karl Nehammer, è necessario e perfettamente conforme alla costituzione. “Ciò che è importante chiarire è che non stiamo dicendo: da un lato ci sono vaccinati e dall’atro i non vaccinati che sono i cattivi mentre gli altri sono i buoni. È che noi, come società, possiamo proteggerci da ulteriori restrizioni alle libertà soltanto vaccinandoci”, ha dichiarato Nehammer .

Ieri, 27.000 persone hanno manifestato a Vienna contro l’obbligo vaccinale, ritenuto una violazione alle libertà individuali. Il disegno di legge sull’obbligo del vaccino in Austria dovrebbe essere adottato giovedì dal Parlamento.

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Banff Mountain Film Festival 2022: il calendario di tutti gli appuntamenti

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Banff Mountain Film Festival 2022

Il 25 gennaio 2022, The Space Cinema Odeon di Milano darà avvio alla 10° edizione del Banff Centre Mountain Film Festival World Tour, la rassegna dei migliori film di avventura, montagna e outdoor del mondo.

La rassegna dei film d’avventura verrà presentata nei cinema di 26 città italiane iniziando proprio da Milano il 25 gennaio, per poi proseguire in diverse città italiane come Roma, Genova, Torino, Bergamo e Firenze e altre ancora diffuse nell’intero territorio nazionale.

Il festival è nato nel 1976 e si tiene il primo fine settimana di novembre a Banff, Alberta, Canada. Da quel momento, il World Tour si è diffuso in oltre 500 città e 40 Paesi in tutto il mondo.

“Siamo felici di festeggiare i primi 10 anni in Italia del Banff Centre Mountain Film Festival World Tour – dichiara Alessandra Raggio, CEO di Itaca The Outdoor Community -. Per ogni nuova edizione scegliamo film che riescano a creare una connessione tra spettatore, montagna e vita outdoor, dove il racconto assume la prospettiva di un viaggio.

Il Banff Italia è ormai un appuntamento fisso per tante persone che traggono ispirazione da ciò che vedono, non tanto per imitare i protagonisti, ma per dare forma e concretezza ai propri progetti e ai propri sogni.

Vogliamo diffondere il valore dell’avventura, il rispetto per la natura, la curiosità e l’audacia che sono alla base delle piccole e grandi imprese di tutti i tempi”.

Il calendario completo di tutti gli appuntamenti del Banff Centre Mountain Film Festival World Tour 2022

25 gennaio 2022 Milano
25 gennaio 2022 Brescia
27 gennaio 2022 Genova
31 gennaio 2022 Torino
1 febbraio 2022 Udine
2 febbraio 2022 Bologna
2 febbraio 2022 Treviso
3 febbraio 2022 Rovereto (Trento)
4 febbraio 2022 Bolzano
7 febbraio 2022 Bergamo
8 febbraio 2022 Firenze
9 febbraio 2022 Pisa
21 febbraio 2022 Roma
28 febbraio 2022 Varese
1 marzo 2022 Morbegno (Sondrio)
2 marzo 2022 Monza
3 marzo 2022 Como
7 marzo 2022 Saronno (Varese)
8 marzo 2022 Lecco
9 marzo 2022 Pietra Ligure (Savona)
15 marzo 2022 Bassano (Vicenza)
16 marzo 2022 Padova
17 marzo 2022 Vicenza
23 marzo 2022 Candelo (Biella)
24 marzo 2022 Aosta
25 marzo 2022 Cuneo

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Le Rane di Aristofane al Teatro Fontana di Milano

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Le Rane di Aristofane: spettacolo teatrale

Dal 18 al 30 gennaio 2022, al Teatro Fontana di Milano, andrà in scena lo spettacolo “Le Rane” di Aristofane.

Le Rane è una delle commedie più celebri di Aristofane, per il suo valore sociale oltre che artistico.

Un classico del teatro greco che riprende vita grazie a un lungo lavoro di studio, elaborazione, progettazione e “cantiere aperto” realizzato nel corso degli ultimi due anni dal regista Marco Cacciola.

Lo spettacolo è prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale, Teatri di Bari e Solares Fondazione delle Arti.

Una commedia on the road che accompagnerà lo spettatore in un sorprendente viaggio negli Inferi del Dio Dioniso e del suo servo Xantia, alla ricerca di un poeta che salvi la città dal degrado culturale.

Biglietti disponibili qui.

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Il Salone del Mobile 2022 slitta a giugno, ecco le nuove date

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IL SALONE DEL MOBILE 2022 SARA’ DAL 7 al 12 GIUGNO

«La data di giugno favorirà una forte presenza di espositori e operatori esteri, da sempre punto di forza del Salone – ha aggiunto Porro – e garantirà alle aziende partecipanti i tempi giusti per progettare al meglio la propria presenza. Tutti abbiamo voglia di Salone!».

Il Salone del Mobile di Milano, una delle più grandi manifestazioni internazionali che il nostro Paese ospita, proprio oggi ha ufficializzato una notizia ormai in circolo da alcuni giorni, ovvero il rinvio della 60esima edizione dai primi di aprile a inizio giugno, per la precisione dal 7 al 12.

Una decisione inevitabile, visto l’impatto della quarta ondata del Covid, che ha costretto tutti i quartieri e gli organizzatori fieristici a rivedere i calendari dei primi mesi dell’anno. Per lo più, a oggi, sono stati annunciati i rinvii solo delle manifestazioni in programma a gennaio e febbraio, molte delle quali sono state riposizionate tra marzo e aprile. Ma il Salone del Mobile è un caso a sé: una macchina gigantesca, che richiede mesi di preparazione non soltanto per le aziende e gli operatori del settore arredamento direttamente coinvolti, ma anche per il grande indotto che muove sul territorio: studi di design, agenzie di comunicazione, alberghi, ristoranti, negozi, servizi di logistica e di catering…

La decisione andava presa al più presto: troppo rischioso tenere le date di aprile, con il rischio di limitare ulteriormente l’arrivo di visitatori internazionali (già ridotto a causa dei viaggi ancora interdetti da alcuni paesi soprattutto asiatici). Troppo rischioso anche rinviare tutto a settembre, come fatto lo scorso anno, quando la data scelta aveva avuto un senso soprattutto simbolico, per segnare la ripartenza del settore e del mondo fieristico.

Ecco dunque che il cda di FederlegnoArredo Eventi (che organizza il salone) ha deliberato questa mattina la scelta di giugno, concordando con Fiera Milano le date che rispondessero sia alle necessita degli espositori, sia alle possibilità fisiche del quartiere di Rho Pero.

«La decisione di posticipare l’evento consentirà a espositori, visitatori, giornalisti e all’intera comunità internazionale dell’arredamento e del design di sfruttare al meglio e in totale sicurezza una rassegna, che quest’anno si presenta ricca di novità», ha commentato Maria Porro, presidente del Salone del Mobile.

Al centro della nuova edizione, il tema della sostenibilità, a cui tutto il mondo del legno-arredo guarda con grande attenzione.

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MyFrenchFilmFestival: rassegna film francesi. Il programma delle proiezioni

MyFrenchFilmFestival
MyFrenchFilmFestival

MyFrenchFilmFestival

Dal 20 gennaio al 14 febbraio 2022, il CinéMagenta63 (presso l’Institut français Milano in corso Magenta 63) e il Cinemino (in via Seneca 6) presentano la 12° edizione di MyFrenchFilmFestival.

MyFrenchFilmFestival ha l’obiettivo di far scoprire i giovani registi francesi e permette agli internauti di tutto il mondo di condividere il proprio amore per il cinema francese.

Le serate in programma sono 7, caratterizzate da film inediti in Italia scelti dalle sezioni Night Tales (Racconti notturni), Bold Youth (Intrepida gioventù) e Troubled Identities (Identità travagliate), senza dimenticare il cinema di animazione né i cortometraggi.

Il programma delle proiezioni di MyFrenchFilmFestival

Giovedì 20 gennaio, ore 18.00 al CinéMagenta63: Médecin de Nuit di Elie Wajeman (Francia, 2020, 82’)
Venerdì 21 gennaio, ore 19.30 al Cinemino: An Eye For an Eye di Boileau, Guimont, Courtoise, Lecroq, Hunt, Briantais (Francia, 2019, 6’); Love Hurts di Elsa Rysto (Francia, 2020, 31’); The Right Words di Adrian Moyse Dullin (Francia, 2021, 15’); Ourse di Nicholas Birkenstock (Francia, 2021, 27’)
Giovedì 3 febbraio, ore 18.00 al CinéMagenta63: À l’abordage di Guillaume Brac (Francia, 2020, 95’)
Venerdì 4 febbraio, ore 19.30 al Cinemino: Playlist di Nine Antico (Francia, 2020, 88’)
Giovedì 10 febbraio, ore 18.00 al CinéMagenta63: Indes Galantes di Philippe Béziat (Francia, 2020, 108’)
Sabato 12 febbraio, ore 15.00 al CinéMagenta63: Calamity di Rémi Chayé (Francia, 2020, 82’)
Lunedì 14 febbraio, ore 19.30 al Cinemino: Médecin de Nuit di Elie Wajeman (Francia, 2020, 82’)

I biglietti al CinéMagenta63 costano 7 euro (ridotto 5), mentre quelli per le proiezioni al Cinemino costano 5 euro (con obbligo di tessera associativa).

 

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Milano-Genova in meno di 1 ora: una linea ad alta velocità collegherà le due città

Milano Genova in meno di 1 ora
Milano Genova in meno di 1 ora

Milano-Genova in meno di 1 ora

I cantieri al Terzo Valico di Giovi sono ripartiti già a luglio 2020 e l’obiettivo è soltanto uno: collegare in maniera rapida Milano e Genova.

Già da qualche mese è stato raggiunto un importante traguardo: la talpa Elisa ha completato la galleria di Serravalle.

Calogero Mauceri, commissario straordinario per l’opera, ha recentemente dichiarato che l’avanzamento dei lavori per la realizzazione di questa grande ed importante opera pubblica sono al 50%. La fine dei lavori è prevista per il 2024.

La linea ferroviaria si sviluppa per 53 km (di cui 37 km in galleria) e passerà per 14 comuni delle provincie di Alessandria e Genova.

Per quanto concerne l’itinerario di Milano, dall’uscita delle galleria di Serravalle, la linea procede all’aperto fino alla Galleria di Pozzolo, dalla quale si prosegue sempre all’aperto fino alla linea esistente Pozzolo Formigaro- Tortona.

I treni viaggeranno ad una velocità di 250 km/h e grazie a questa linea sarà possibile raggiungere Milano in 50 minuti, piuttosto che in 1,40 h.

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Van Gogh: i Girasoli. Al cinema per 3 giorni. Dove vederlo a Milano

van gogh
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Van Gogh: i Girasoli

Da lunedì 17, fino a mercoledì 19 gennaio 2022, arriva al cinema il film Van Gogh: i Girasoli di David Bickerstaff.

Il film rappresenta il secondo capitolo (dopo Frida Kahlo) della collana Art Icons, la serie di documentari dedicati agli artisti più celebri.

I Girasoli di Van Gogh sono tra i dipinti più rinomati al mondo, e seppur vengano scambiati per un unico capolavoro, in realtà si tratta di cinque dipinti sparsi nelle gallerie di Londra, Amsterdam, Monaco, Philadelphia e Tokyo.

Il docufilm, non è semplicemente una mostra virtuale, bensì un suggestivo viaggio cinematografico in grado di scavare nelle ricche storie che vi sono dietro ogni dipinto.

Cosa significavano per Van Gogh questi girasoli? Quali sono le differenze tra un dipinto ed un altro?

Il documentario offrirà inediti scorci sulla vita del pittore olandese attraverso i dipinti più misteriosi e amati.

Dove vedere Van Gogh: i Girasoli a Milano?

  • Anteo Palazzo del Cinema
  • Anteo CityLife
  • Ariosto SpazioCinema
  • Eliseo
  • Orfeo
  • Notorious Gloria
  • The Space Odeon
  • Uci Cinemas Bicocca
  • Uci Cinemas Certosa
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BONUS RENZI 2022 : ecco chi ha diritto ai 100 euro aggiuntivi in busta paga

contributi alle imprese 1
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Bonus 100 euro 2022, tutte le novità

A partire dal 1° gennaio 2022 sono cambiate le buste paga dei lavoratori dipendenti e, nell’ambito della riforma delle aliquote IRPEF 2022, ad avere più peso saranno le detrazioni fiscali. In questo quadro si inserisce il Bonus Renzi, (o Bonus IRPEF 100 euro)  con delle novità.

La misura era stata introdotta dal Decreto Renzi nel 2014 ed era poi diventata strutturale con la Legge di Bilancio del 2015. Prevedeva inizialmente un contributo economico di 80 euro per i lavoratori dipendenti salito negli anni successivi a 100 euro .

Con la Legge di Bilancio 2022 sono però arrivate importanti modifiche. Con l’approvazione della manovra è entrata in vigore la nuova riforma fiscale che ha portato novità soprattutto nel sistema delle detrazioni IRPEF grazie ad una esemplificazione delle aliquote che da 5 passano a 4 .

Ciò significa che sulle buste paga del 2022 ci saranno delle differenze rispetto a quelle del 2021. L’ex Bonus Renzi, continuerà ad essere riconosciuto ai lavoratori dipendenti con redditi fino a 15.000 euro. A specifiche condizioni, resterà anche nelle buste paga dei titolari di reddito annuo non superiore a 28.000 euro .

Nello specifico, dai 15mila ai 28mila euro può non spettare, oppure essere previsto in misura ridotta se le altre detrazioni (familiari a carico, lavoro dipendente, mutuo prima casa e lavori edilizi) superano l’imposta lorda dovuta.

Ad eccezione delle casistiche che previste dalla Legge di Bilancio 2022, per la generalità dei lavoratori dipendenti invece il Bonus sarà sostituito dalle nuove e più corpose detrazioni fiscali riconosciute sul reddito da lavoro, il cui importo massimo sarà pari a 3.100 euro, con un incremento di 65 euro per i contribuenti con redditi compresi tra i 25.000 e i 35.000 euro –

Sempre secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio, il Bonus 100 euro continuerà ad essere riconosciuto, sostanzialmente, se dal mix di nuove aliquote e detrazioni fiscali dovesse emergere una situazione penalizzante per il contribuente .

Se l’importo delle detrazioni spettanti supera l’imposta lorda dovuta, il trattamento integrativo continuerà ad essere riconosciuto per un ammontare non superiore a 1.200 euro .

Il calcolo sarà effettuato sulla base della differenza tra le detrazioni e l’IRPEF lorda .

Ad aver diritto alle detrazioni IRPEF, in misura decrescente all’aumentare del reddito, saranno i contribuenti con redditi fino a 50.000 euro, soglia oltre la quale lo sgravio sarà totalmente azzerato

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SALONE DEL MOBILE 2022, Stefano Boeri ipotizza il rinvio a Giugno

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Salone del mobile 2022 verso il rinvio: si terrà a giugno

Dopo il Supersalone dello scorso settembre, ideato apposta per salvare l’edizione 2021, Milano e il mondo del design si meritano “un Salone del Mobile classico: l’aspettativa è alta e ci sono le condizione per realizzarlo”.

Attesa la decisione sul rinvio dell’edizione 2022 del Salone del mobile di Milano. Stefano Boeri: “Spostarlo di due mesi faciliterà il lavoro”

Ma per garantire l’affluenza del pubblico e la partecipazione degli stranieri, spiega Stefano Boeri, che di quel Supersalone è stato il curatore, “il rinvio a giugno è la scelta migliore. La situazione di incertezza che stiamo vivendo non era prevedibile e oggi mantenere le date di aprile sarebbe rischioso. Per gli stranieri pianificare un viaggio a Milano è oggettivamente complicato”.

Salone del mobile 2022 verso il rinvio: la rassegna sarà spostata da aprile a giugno, probabilmente dal 7 al 12 del mese.

La scorsa primavera di fronte alla decisione se confermare o annullare la fiera del design il settore si è spaccato: una parte di imprenditori era fortemente contraria a organizzare un evento di questa portata in un momento così difficile. Ora siamo di nuovo nell’incertezza, non c’è il rischio che le aziende si tirino indietro?
“Non credo. L’attesa per il prossimo Salone è molto forte, come la voglia di esserci. Rimandare di due mesi potrebbe facilitare il lavoro, senza mettere a rischio l’effetto novità dei prodotti che le aziende stanno sviluppando, perché comunque non ci sono altri eventi analoghi prima”.

Il 2022 è dedicato principalmente alla 23ª Esposizione internazionale che partirà a maggio e durerà sei mesi, occupando tutto il Palazzo dell’arte. Sarà un arcipelago di mostre sotto il titolo “Unknown Unknows”. Ad aprile doveva esserci il Salone: cerchiamo di capire cosa succederà, ma anche se verrà posticipato a giugno troveremo lo spazio per partecipare”.

Qualcuno preferirebbe la finestra di settembre.
“Anche settembre andrebbe bene. Storicamente il Salone è nato a settembre e solo successivamente è stato spostato ad aprile. Ma per la programmazione delle aziende penso sia meglio giugno”.

Dopo due anni di pandemia, Milano ha perso il suo primato nel mondo del design?
“Assolutamente no. In Triennale abbiamo ricevuto moltissime proposte per il Salone anche dall’estero: è una conferma importante”.

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Djokovic, respinto il ricorso. Verrà espulso dall’Australia con divieto di ritorno

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Djokovic sarà espulso dall’Australia, respinto il ricorso

Cancellato il suo visto. Il tennista numero 1 al mondo non potrà giocare agli Australian Open. Generalmente un ordine di espulsione include anche un divieto di tre anni di ritorno nel Paese.

Novak Djokovic sarà espulso dall’Australia. La Corte federale ha infatti respinto il ricorso del tennista numero 1 al mondo, decidendo all’unanimità per la cancellazione del suo visto. Djokovic non potrà partecipare agli Australian Open.

I tre giudici hanno confermato la decisione presa venerdì dal ministro dell’immigrazione di annullare il visto del 34enne serbo per motivi di interesse pubblico. Il serbo rimarrà in stato di fermo a Melbourne fino alla sua espulsione.

Generalmente un ordine di espulsione include anche un divieto di tre anni di ritorno in Australia. E’ stata quindi confermata la motivazione con cui il ministro aveva annullato il visto dello sportivo non vaccinato contro il Covid ossia che la sua presenza sul territorio australiano potrebbe essere un rischio per la salute e il “buon ordine” e “potrebbe essere controproducente per gli sforzi di vaccinazione da parte di altri in Australia”.

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Università Bocconi, troppe aggressioni : gli studenti verranno scortati a casa

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La decisione su richiesta del gruppo studentesco B.Lab-Unilab Network

Addetti dell’Università Bocconi accompagneranno ogni sera gli studenti dall’ateneo di via Gobbi fino alle residenze più vicine, nella zona di viale Toscana. Una sorta di «pedibus», attivo dalle 18 e fino a mezzanotte e mezza, dal lunedì a venerdì. Un servizio che è stato attivato dall’ateneo su richiesta del gruppo studentesco B.lab, il più numeroso della Bocconi. Il gruppo denuncia sui social di aver chiesto e ottenuto il servizio di accompagnamento dopo la segnalazione di furti e aggressioni avvenuti ai danni di allievi dell’ateneo nel parco Ravizza.

Fra via Gobbi e viale Toscana ci sono circa 900 metri di distanza, che diventano 750 «tagliando» per il parco dove, tuttavia, molti studenti sono restii a passare, soprattutto di sera. Il servizio di accompagnamento – curato non da vigilantes, ma dagli addetti che già oggi si occupano di verificare, ad esempio, il mantenimento delle distanze e il rispetto delle altre norme anti Covid – è pensato per gli studenti che si fermano fino a tardi nelle biblioteche o nelle aule studio e porterà i ragazzi che vi aderiranno dall’Università alle Residenze Spadolini, Dubini e Isonzo e viceversa. Il «pedibus» per ora è sperimentale e durerà fino alla fine della sessione invernale, poi l’ateneo deciderà come procedere. Nel frattempo getta acqua sul fuoco, spiegando che non sarebbe stato istituito per motivi di sicurezza, come sostengono invece gli studenti, bensì «ll servizio, in linea con le best practice internazionali, ha l’obiettivo di supportare gli studenti che frequentano l’università e la sua biblioteca in orari serali. Il servizio vuole favorire la socializzazione e la conoscenza del territorio e diffondere la cultura della mobilità sostenibile. Obiettivo della Bocconi è assicurare servizi di elevato standard alla sua comunità in collaborazione con tutte le istituzioni e gli operatori coinvolti.

Partenze ogni mezz’ora

Il servizio, attivo a partire da questi giorni, è effettuato dal personale dell’università e prevede l’accompagnamento verso le residenze Spadolini, Dubini e Isonzo, dal lunedì al sabato dalle sei del pomeriggio a mezzanotte e mezza, con partenza ogni mezz’ora dalla panchina rossa situata in via Gobbi 5 e arrivo all’angolo tra via Pompeo Leoni e viale Toscana.

Le partenze da via Gobbi saranno allo scoccare dell’ora e della mezz’ora (ultima partenza a mezzanotte e mezza), quelle da Leoni-Toscana al quarto d’ora e ai tre quarti d’ora (ultima partenza all’una meno un quarto).

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Notre Dame de Paris torna a Milano con l’intero cast originale del debutto

Notre Dame de Paris milano
Notre Dame de Paris milano

NOTRE DAME DE PARIS, l’opera popolare moderna più famosa al mondo e spettacolo tra i più imponenti mai realizzati, celebra quest’anno il ventennale dall’esordio sulle scene italiane, avvenuto per la prima volta in italiano il 14 marzo del 2002 al GranTeatro di Roma, costruito appositamente per l’occasione per volontà di David Zard.

In occasione di un anniversario così importante, solo ed esclusivamente per il 2022 lo show avrà come protagonista l’intero cast originale del debutto, con il grande ritorno di Lola Ponce nei panni di Esmeralda. Insieme a lei, sul palco ci saranno Giò Di Tonno – Quasimodo, Vittorio Matteucci – Frollo, Leonardo Di Minno – Clopin, Matteo Setti – Gringoire, Graziano Galatone – Febo, Tania Tuccinardi – Fiordaliso.

Per l’occasione, special guest d’eccezione di alcune delle date speciali del tour saranno Claudia D’Ottavi e Marco Guerzoni rispettivamente nelle vesti di Fiordaliso e Clopin, di cui sono stati i primi interpreti nel 2002.

Per la prima volta dopo vent’anni, quindi, tutti gli attori del cast originale dell’opera si riuniranno sul palco.

PER INFO BIGLIETTI CLICCA QUI

RDS 100% Grandi Successi Radio Partner del Tour

Tratta dall’omonimo romanzo di Victor Hugo, la versione italiana dello spettacolo, curato da Pasquale Pannella con le musiche eterne di Riccardo Cocciante, ha appassionato in questi anni più di quattro milioni di persone. L’opera è pronta a emozionare ancora il pubblico attraverso un tour che celebri l’intramontabilità della propria storia.

La tournée, prodotta da Clemente Zard con la collaborazione con Enzo Product Ltd, è interamente curata e distribuita da Vivo Concerti e partirà il 3 marzo 2022 da Milano, con l’aggiunta di ulteriori nuovi appuntamenti, per poi spostarsi ad Ancona, Jesolo (VE), Firenze, Roma, Reggio Calabria, Lugano (nuova data), Lanciano (nuova data), Ferrara (nuova data), San Pancrazio Salentino (nuova data), Cagliari (nuova data), Palermo (spostata da giugno ad agosto), Torre del Lago (LU) (nuova data), Napoli, Bari, Catania, Eboli, Casalecchio di Reno (BO), Torino e si concluderà a dicembre 2022 a Trieste.

«Notre Dame de Paris è l’opera popolare che ha segnato un enorme cambiamento nell’intrattenimento e nel teatro italiano, soprattutto anche in quello mondiale. Racconta una storia senza tempo, che può essere apprezzata da generazioni molto diverse tra loro e ha un fascino incredibile ancora dopo vent’anni. La considero la più grande eredità di mio padre, David Zard, che l’ha fortemente voluta e che non si è fermato superando qualunque ostacolo pur di portarlo in scena in Italia, arrivando addirittura a far costruire un teatro ad hoc a Roma. Il Maestro Cocciante è il cuore pulsante di questo spettacolo, che quest’anno andrà in scena per l’ultima volta con il cast originale: sono artisti incredibili che hanno lasciato un segno in tutti i personaggi dell’opera e vederli tutti insieme sul palco ogni volta è come se fosse la prima. È un’emozione poter far parte di questa avventura, e lo è ancora di più in un periodo come questo, in cui il settore dello spettacolo è messo a durissima prova. Sarà un inno di rinascita per tutti.»
– Clemente Zard

NOTRE DAME DE PARIS racchiude un’alchimia unica e irripetibile, la firma inconfondibile di Riccardo Cocciante rende le musiche sublimi, regalando allo spettacolo un carattere europeo e tuttora attuale. Una squadra di artisti di primo livello ha reso quest’opera un assoluto capolavoro che ancora emoziona a ogni replica, a partire dal magistrale adattamento del romanzo ad opera di Luc Plamondon e di Pasquale Panella, con la direzione del regista Gilles Maheu, le straordinarie coreografie e i movimenti di scena ideati da Martino Müller, fino ai costumi curati nei minimi dettagli da Fred Sathal e le scene di Christian Ratz.

«Sono trascorsi vent’anni dalla prima rappresentazione italiana ma la forza, la maestosità e la grandezza di quest’opera popolare sono quelle del primo giorno. Notre Dame de Paris parla dell’anima umana, che è eterna e soffre, ieri come oggi, per amore e per le ingiustizie. Racconta dell’incapacità di accettare l’altro, il diverso da noi. L’essere umano si evolve ma i sentimenti e le dinamiche di cui è vittima e carnefice allo stesso tempo restano i medesimi perché appartengono alla sua natura fallibile. La forza di Notre Dame de Paris proviene anche dal pubblico che continua ad appassionarsi alla storia di Esmeralda e Quasimodo, due diversi che lottano per essere amati e amare.»
– Riccardo Cocciante

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Truffa ai danni di Fedez, sventata dalla madre del rapper

fedez
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Tentativo di truffa ai danni della Doom, la società di Fedez

Periodo non facile per il rapper Fedez: dopo il Covid, l’incidente in montagna, adesso un tentativo di truffa da parte di un suo ex collaboratore.

Ad accorgersi della tentata truffa da 100mila euro è stata Annamaria Berrinzaghi, la madre del cantante, nonchè amministratore delegato della società (Doom) che cura gli affari di Fedez.

Le indagini sono tutt’ora in corso e si sta cercando di ricostruire la trama intessuta per la realizzazione della truffa, che però, grazie ad Annamaria, non è andata in porto.

Ad organizzare la truffa, sarebbe stato un ex dipendente della società che aveva stipulato un accordo commerciale con Seven, brand di zaini (estraneo alla presunta truffa).

L’ex dipendente ha fatto credere a Fedez ed alla madre, di aver concluso l’accordo per una cifra pari a 250mila euro, anche se la cifra finale era, invece, di 350mila euro.

L’uomo aveva così cercato di spostare quei 100mila euro di differenza sui conti di un’altra società.

Ed è stata proprio la madre del cantante ad avvertire che qualcosa non tornava da quella manovra.

Presentandosi in procura, ha dato avvio alle indagini che hanno portato alla consegna di un avviso di garanzia per l’ex dipendente Doom.

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Controlli anti-covid Milano: chiude la discoteca Hollywood e multato il Tocqueville

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Sanzionati Hollywood (con chiusura) e il Tocqueville

Dopo controlli anti-covid, chiude la discoteca Hollywood e multato il Tocqueville.

La nota discoteca in Corso Como, l’Hollywood, è stata chiusa per 5 giorni dalla polizia.

Gli agenti della Pas hanno trovato più di 200 persone senza mascherine, stipate col drink in mano, che stavano ballando con il dj, come in una serata normale, violando la normativa anti Covid.

Oltre alla chiusura, il titolare è stato multato con una sanzione da 400 euro, proprio per la violazione delle nuove disposizioni, imposte per limitare la diffusione del Covid.

Di fatto, le feste in discoteca sono vietate almeno fino al 31 gennaio, e da oggi, 15 gennaio 2022, è scattata la chiusura obbligatoria per 5 giorni.

Non è la prima volta che l’Holliwood deve fare i conti con i controlli anti-covid: a settembre 2021, il titolare era già stato multato con un’altra sanzione de 400 euro e chiusura per 5 giorni.

Un’ora prima che iniziassero i controlli all’Hollywood, gli agenti avevano ispezionato un altro locale, il Tocqueville, altro rinomato locale della zona.

All’interno del Tocqueville, i poliziotti hanno trovato 150 persone senza mascherina né distanziamento, che però non stavano ballando, ma ferme ai tavoli ad ascoltare musica.

Per il titolare è scattata una sanzione di 400 euro ma senza chiusura del locale.

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