26 C
Milano
sabato, Giugno 28, 2025
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JUST ME, serata discoteca da non perdere con Light Show su accredito

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Just Me Milano

Torre Branca, Viale Luigi Camoens, 2, 20121 Milano MI
Sabato 22 aprile 2023


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️OFFICIAL ️


h.19.30/21.30
-20€ aperitivo con drink incluso
-Cene alla carta/menu guidato 80€
-Spumante 65€/distillato 150€

h.21.30/00:30
serata disco 20€ con drink incluso
-Tavolo pista/garden 320€ x 5 pax
-Tavolo branca a partire da 640€ x 8 pax
-Tavolo fiori a partire da 640€ x 10 pax
-Tavolo Balconata a partire da 1.280€ x 10 pax


INFO TAVOLI E PRENOTAZIONI:

Tell. +39 338 8231457 WhatsappON

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In prima assoluta a Milano la proiezione del Film “Frate Sole” sulla vita del santo di Assisi

auditorium angelicum

Sei delle più significative pellicole del cinema del Novecento e contemporanee, dedicate a Francesco e Chiara d’Assisi saranno proiettate a Milano dal 4 al 31 maggio in una rassegna promossa da Cineteca Milano, nell’ambito del progetto Francesco 2023 – 2026. Centenari francescani in Lombardia.

Giovedì 4 maggio @ Auditorium Angelicum

Giovedì 4 maggio, ore 20.00, si apre al Teatro Angelicum di p.zza Sant’Angelo, con la proiezione del primo lungometraggio dedicato al santo: “Frate Sole” (regia di Ugo Falena e Mario Corsi, 1918, 70’). Prima visione a Milano dell’unica copia giunta fino a noi di questo autentico kolossal religioso dell’epoca del muto, conservata, su supporto nitrato 35 mm, dalla Cineteca di Milano che già dal 1997 aveva provveduto al restauro analogico dell’opera. Il film è presentato ripristinando l’accompagnamento dal vivo della sua epoca e utilizzando la trascrizione per pianoforte dell’originaria partitura di Luigi Mancinelli. Eseguono l’accompagnamento Francesca Badalini al pianoforte, Aurora Bisanti al violino e Matteo Zurletti al violoncello.

 

Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. Prenota :  CLICCA QUI

IL FILM

“Frate Sole”, diretto da Ugo Falena e scritto da Mario Corsi, narra la vita di san Francesco d’Assisi in quattro episodi: “Il bacio al lebbroso”, “Sulle orme del poverello d’Assisi”, “Il tempo” e “Le stigmate”. Nonostante non sia il primo film sul santo, è un esempio della grande produzione del cinema italiano degli inizi del ‘900.

Falena, proveniente dal teatro e già direttore artistico della Film d’arte italiana, portò a compimento il progetto della Tespi Film, di cui “Frate Sole” era l’opera principale. La realizzazione del film richiese un grande investimento economico, con numerose comparse e ambientazioni naturali ad Assisi e Gubbio, e coinvolse importanti collaboratori come il pittore Duilio Cambellotti e il musicista Luigi Mancinelli.

Il film si presenta con un découpage di ascendenza teatrale e un’illustrazione fedele alla tradizione dei fioretti francescani e della pittura italiana del ‘300 e ‘400.

Il film fu presentato con un’orchestra d’accompagnamento all’Augusteo di Roma nel 1918, ma solo una copia del film è giunta fino a noi. “Frate Sole” rappresenta un esempio della grande produzione italiana del cinema muto di inizio ‘900 e della ricerca di un alto livello artistico e culturale.

In quest’occasione viene presentato con l’accompagnamento musicale dal vivo della sua epoca, ovvero utilizzando la trascrizione per pianoforte dell’originaria partitura di Luigi Mancinelli.

Ingresso gratuito, fino a esaurimento posti. Prenota :  CLICCA QUI

 

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Pic Nic d’Italia 2023: al parco di Monza

Pic Nic d'Italia 2023

Pic Nic d’Italia 2023

Torna, dal 22 aprile al 1 maggio 2023 al Parco di Monza, la 6° Edizione del Pic Nic d’Italia, un evento dedicato al mondo dello street food e degli intrattenimenti, in una cornice davvero d’eccezione.

L’iniziativa prevede dieci giorni in compagnia dei migliori street chef con i loro piatti on the road, sia dolci, sia salati, oltre a una selezione di birre artigianali.

Un evento che regalerà ai suoi ospiti un viaggio gastronomico, attraverso specialità nazionali e internazionali di grande qualità, accompagnate da attività dedicate a grandi e piccini

Il programma dettagliato di Pic Nic d’Italia

SABATO 22 APRILE
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 19.30
Live Music: GRANDE CONCERTO DI INAUGURAZIONE – ore 21.30

DOMENICA 23 APRILE
Giochi in legno: oltre 50 giochi realizzati da esperti artigiani, che risvegliano un modo di giocare fatto di manualità, inventiva e fantasiosa immaginazione – dalle 10.00 alle 20.00
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 19.30
Live Music: LIGA SHOW, tribute band di Ligabue – ore 21.30

LUNEDÌ 24 APRILE
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Candle Night: concerto di musica moderna in chiave classica, in una cornice davvero suggestiva – ore 21.30
Dj Set a cura dei Point Break – ore 22.30

MARTEDÌ 25 APRILE
Giochi in legno: oltre 50 giochi realizzati da esperti artigiani, che risvegliano un modo di giocare fatto di manualità, inventiva e fantasiosa immaginazione – dalle 10.00 alle 20.00
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 19.00
Live Music: QUEEN LEGEND, tribute band dei Queen – ore 20.00

MERCOLEDÌ 26 APRILE
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 18.00 alle 21.00

GIOVEDÌ 27 APRILE
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 18.00 alle 21.00

VENERDÌ 28 APRILE
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 20.00
Silent Disco – ore 22.00

SABATO 29 APRILE
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Jack Pepper: il re del peperoncino – ore 19.00
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 20.30
Silent Disco – ore 22.00

DOMENICA 30 APRILE
Giochi in legno: oltre 50 giochi realizzati da esperti artigiani, che risvegliano un modo di giocare fatto di manualità, inventiva e fantasiosa immaginazione – dalle 10.00 alle 20.00
Raduno e Gara di Cosplay: a cura della BHC EVENT – dalle 12.00 alle 21.00
Leo Mas: spettacoli di cabaret e trasformismo – ore 21.00
Dj Set – ore 22.30

LUNEDÌ 1 MAGGIO
Giochi in legno: oltre 50 giochi realizzati da esperti artigiani, che risvegliano un modo di giocare fatto di manualità, inventiva e fantasiosa immaginazione – dalle 10.00 alle 20.00
Spettacoli di artisti di strada, baby dance e magia delle bolle – a rotazione dalle 14.00 alle 18.00
Live Music: JOVANOTTE, tribute band ufficiale di Jovanotti – ore 20.00

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Audi House of Progress al Fuorisalone 2023

Audi House of Progress

Audi House of Progress al Fuorisalone 2023

Anche quest’anno l’Audi è presente alla Milano Design Week: nato dal Salone del Mobile e diventato famoso anche con il Fuorisalone, l’evento è ormai una vetrina internazionale non solo per l’industria italiana, la prima al mondo nel campo dell’arredamento, ma anche per brand esteri che vogliono cogliere l’opportunità per presentare la propria visione nel campo del design o dell’arte.

A catturare la scena è l’imponente installazione “The Domino Act“, composta da ventidue monoliti in acciaio specchiato disposti in modo circolare che si stagliano verso il cielo, che fa da centro nevralgico della presenza Audi al Fuorisalone e del suo hub creativo, situato in Corso Venezia 11, che occupa i suggestivi nuovi spazi del Portrait Milano, hotel del marchio di ospitalità fiorentino Lungarno Collection, di proprietà della storia famiglia Ferragamo.

L’installazione, interpretazione del tema Design Re-Evolution, riprende il concetto di circular economy che sta alla base del progresso Audi, inteso come risparmio di risorse, conservazione e riciclo dei materiali durante la produzione. Vengono così rappresentati i cicli chiusi delle materie prime a elevato impatto energetico (alluminio, acqua, plastica, vetro, carta, acciaio), richiamati anche da display tattili presenti all’interno dell’installazione.

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Olimpiadi 2026: la pista di pattinaggio su ghiaccio si farà a Milano

Olimpiadi di Milano-Cortina 2026

Olimpiadi 2026: la pista di pattinaggio su ghiaccio si farà a Milano

Ci vorrà ancora qualche settimana per vedere il progetto esecutivo e qualche mese perché inizi a prendere forma, ma finalmente è arrivata la conferma ufficiale.

Il pattinaggio di velocità alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 si svolgerà a Rho-Fiera, unendo i padiglioni 13 e 15 in un unico spazio per un totale di oltre 35mila metri quadrati.

La decisione è stata presa dopo le analisi dei due progetti presentati, quello di Milano e quello che prevedeva il riutilizzo dell’Oval di Torino dei Giochi invernali 2006, considerate le caratteristiche delle due soluzioni proposte e le riflessioni emerse nell’ultima Cabina di Regia, che si era tenuta a Roma la scorsa settimana. La scelta è caduta quindi sul progetto Fiera Rho di Milano.

La proposta milanese, interamente finanziata da capitali privati, ha evidenziato, oltre al vantaggio della continuità territoriale con gli altri siti di gara del mondo del ghiaccio – eccezion fatta per il curling – una significativa e maggiore concretezza unita a un abbattimento dei costi operativi.

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“Metropolis”: l’installazione di Fabio Novembre per Iqos

Metropolis

“Metropolis” alla Milano Design Week

In occasione della Milano Design Week 2023, lo spazio Iqos in Tortona Rocks, Opificio 31, ha inaugurato “Metropolis”, un’ installazione firmata dal noto architetto e designer italiano, Fabio Novembre e realizzata da Novembre Studio.

Visioni innovative e riflessioni su un futuro sostenibile: sono queste le chiavi di lettura della città del futuro secondo Iqos e Novembre Studio, presentata attraverso l’installazione “Metropolis”.

L’opera si basa sul design di Iqos Iluma, l’ultimo dispositivo per il riscaldamento elettronico del tabacco di Philip Morris che guarda a un futuro senza fumo. Da qui e attraverso 4 modelli su scale e colori differenti, giochi di suoni e luci, il visitatore entra lui stesso in un’idea di futuro delle città resa ancora più viva da proiezioni 3D che fanno emergere le diverse personalità degli abitanti.

I pattern diventano del colore del glicine e non solo: oro, grigio e verde prendono vita per unirsi alle forme arrotondate o poligonali. Gli edifici che nascono sono, dunque, degli anticipatori del futuro, popolati da un’interazione costante tra l’elemento umano e il nuovo mondo che lo circonda.

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Giorgio Armani riceve la laurea honoris causa in Management

Giorgio Armani diventa dottore

Giorgio Armani diventa dottore

L’Università Cattolica del Sacro Cuore conferirà allo stilista Giorgio Armani la laurea honoris causa in Global Business Management per le capacità creative e di business.

Giorgio Armani, classe 1934, è milanese d’adozione: si è trasferito insieme alla famiglia nel 1949, terminando le scuole superiori al Liceo Leonardo Da Vinci.

La sua prima vocazione non è stata la moda, ma la scienza: si era iscritto all’università di medicina ma, dopo 3 anni, ha dovuto lasciare gli studi per il servizio di moda.

Adesso Giorgio Armani coronerà il sogno dell’alloro. Giovedì 11 maggio riceverà dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, la Laurea honoris causa in Global Business Management. La cerimonia, alla quale sarà possibile partecipare esclusivamente su invito si svolgerà a Piacenza, al Teatro Municipale.

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Milano: vandalizzato il murales dei Simpson sulla Shoah

murales dei Simpson

Milano: vandalizzato il murales dei Simpson sulla Shoah

Vandalizzato il murales sulla Shoah con protagonisti i Simpson. L’opera di street art firmata da aleXsandro Palombo era apparsa il 27 gennaio scorso, in occasione della giornata della Memoria.

L’artista aveva ritratto la famiglia Simpson deportata nei campi di concentramento nazisti per raccontare il prima e il dopo la deportazione, una riflessione profonda sull’orrore dell’olocausto e un monito a custodire la memoria.

L’opera è stata deturpata con strisciate di colore nero e le stelle di David di colore giallo che erano sulle divise di Auschwitz indossate dai Simpson sono state tutte ricoperte con vernice nera.

Anche se non si conosce ancora l’identità di chi ha compiuto l’atto antisemita, si potrebbe risalire al volto dell’autore grazie alla telecamera di video sorveglianza del Museo che è posizionata a un paio di metri sopra l’opera vandalizzata.

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Raf in concerto a Milano

Raf in concerto a Milano

Concerto Raf a Milano

Raf torna in concerto a Milano, in programma il 15 maggio 2023 sul palcoscenico del Teatro degli Arcimboldi con il suo tour solista “La mia casa tour”.

RAF, con questo nuovo concerto milanese, accoglierà il suo pubblico con nuove sonorità, nuove canzoni e con parole con l’energia e le emozioni di sempre.

Una carriera ricca di soddisfazioni, di tanta musica e riconoscimenti, attestati di stima profonda e affetto dei fan, che a maggio torneranno ad ascoltare dal vivo una tra le più belle voci e firme della discografia italiana, che si pone sempre così contemporanea e vivida anche nella nuova scena della musica attuale.

Biglietti disponibili qui

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Il pianista Peter Bence al Teatro degli Arcimboldi (unica data italiana)

Peter Bence

Il pianista Peter Bence al Teatro degli Arcimboldi

Il 22 aprile 2023, Peter Bence sarà in concerto a Milano al TAM per l’unica data in Italia.

Pianista e compositore, Peter Bence ha stregato il mondo con uno stile crossover fra classica, pop & rock con il quale passa da Beethoven agli AC/DC, da Mozart ai Queen oJackson.

Bence ha rivoluzionato il modo in cui si suona il pianoforte abbattendo le barriere tra la musica classica e quella pop, grazie a uno stile espressivo e moderno davvero unico, tanto da diventare un punto di riferimento assoluto per le nuove generazioni di pianisti.

Con i video delle sue composizioni inedite e dei suoi arrangiamenti originali per pianoforte di grandi successi pop (da Bad di Michael Jackson ad Africa dei Toto, passando per Don’t stop me now dei Queen, Cheap Thrills di Sia e tantissimi altri) ha conquistato il pubblico in tutto il mondo registrando oltre 1 miliardo di visualizzazioni e dimostrando di essere uno straordinario pianista, compositore, arrangiatore e interprete a 360 gradi.

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Massimiliano Loizzi al Teatro Martinitt di Milano

Massimiliano Loizzi

Massimiliano Loizzi con lo spettacolo “Il Tour Buonista“.

Il 17 maggio 2023 al Teatro Martinitt di Milano, per Stand-up comedy, è di scena Massimiliano Loizzi con “Il Tour Buonista“.

Loizzi racconta la sua vita e quella del suo paese in una comica, ironica riflessione sugli stereotipi di genere, sul sessismo, omofobia, razzismo e tutti gli orrori quotidiani che si è costretti a combattere. Ma è anche la storia di un uomo di sinistra in Italia, e quindi è una tragedia, che suo malgrado fa molto ridere.

Urgente, profondo e attuale, il racconto di Loizzi è fatto di frammenti di storie tragiche eppure comiche, che lasciano spazio a risate cariche di speranza.

Una vicenda personale per raccontare la storia d’Italia in questo ultimo ventennio e prepararsi a quello nuovo. Una storia di generazioni che cambiano in un paese che resta immutato. Uno spettacolo di “propaganda satirica”.

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Cere Anatomiche: mostra alla Fondazione Prada

Cere Anatomiche mostra

Cere Anatomiche: mostra alla Fondazione Prada

Un’esposizione dove sapere scientifico e arte si sovrappongono: così è stata pensata Cere Anatomiche, progetto che dal 24 marzo al 17 luglio 2023 presenta alla Fondazione Prada parte della collezione del Museo della Specola di Firenze, il più antico istituto in Europa dedicato alla ceroplastica e al disegno anatomico.

Il progetto rappresenta una nuova tappa del percorso di ricerca attraverso il quale Fondazione Prada vuole far conoscere importanti collezioni provenienti da ‘musei ospiti’, per offrire interpretazioni inattese del patrimonio culturale e innescare un dialogo tra una collezione storica e un’istituzione contemporanea.

La mostra riunisce tredici ceroplastiche del XVIII secolo provenienti dalla prestigiosa raccolta del museo fiorentino, concentrandosi sul modo in cui il corpo delle donne è stato rappresentato per scopi scientifici, e settantadue copie espositive di disegni anatomici raccolte in nove vetrine.

Tra queste spicca la Venere che, come tutte le altre statue, è stata realizzata dall’Officina ceroplastica dell’Imperiale e Reale Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze. La Specola, appunto.

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A Palazzo Reale la prima grande mostra europea di Leandro Erlich

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Da domani Palazzo Reale accoglie, per la prima volta in Europa, un’ampia monografica dedicata a Leandro Erlich, una delle maggiori figure di spicco della scena artistica internazionale, le cui mostre, in tempi recenti e in tutto il mondo, hanno conquistato numeri record di visitatori.

Promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Arthemisia, in collaborazione con lo Studio Erlich con la curatela di Francesco Stocchi, “Leandro Erlich. Oltre la soglia” propone ben 19 opere, tra le più note e iconiche, per la prima volta riunite in una sola sede.

Nato a Buenos Aires nel 1973, Leandro Erlich si definisce “un artista concettuale che lavora nel regno del reale”, e le sue installazioni sono il frutto di una ricerca profonda che gioca con i paradossi della percezione, utilizzando illusioni ottiche ed effetti sonori per scuotere le nozioni di senso comune. Palazzi su cui ci si arrampica (virtualmente), case sradicate e sospese in aria, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, barche che galleggiano in assenza di acqua, persone sospese alle pareti, video che sovvertono la normalità: installazioni stranianti che, pur riproducendo cose e situazioni spesso ordinarie (una scala, un giardino, la vista dal finestrino di un aereo) rappresentano una sorprendente e inquietante deviazione dal modo comune di percepirle.

Ogni opera di Leandro Erlich apre una finestra sul mondo sensibile svelando gli inganni visivi a cui può essere soggetta la mente, aprendo nuovi orizzonti e interrogativi. Suscitare stupore, meraviglia, curiosità, ma anche domande, dubbi, emozioni è l’obiettivo del fare artistico di Erlich, ed è proprio la partecipazione dello spettatore a completare l’opera.

“Ci interroghiamo costantemente sui termini della realtà”, afferma Erlich, e come nel mito della caverna, l’errore in cui si rischia sempre di incorrere è quello di scambiare il mondo sensibile per l’unica realtà possibile. Andare al di là di una percezione vuol dire entrare nel campo del pensiero, della riflessione, dell’arte.

Il percorso espositivo inizia a sorprendere già nel Cortile di Palazzo Reale, dove è allestita la monumentale installazione site-specific “Bâtiment”, creata nel 2004 per la Nuit blanche di Parigi. Da allora è stata presentata in tutto il mondo, adattandosi alle caratteristiche dell’architettura locale. Il meccanismo espositivo è tuttavia sempre lo stesso: appoggiata orizzontalmente a terra è posizionata la riproduzione della facciata di un edificio, con balconi, nicchie, fregi, tettoie. I visitatori si “appendono” virtualmente alle decorazioni e un grande specchio inclinato a 45 gradi riflette l’immagine a terra su un piano verticale, dando l’illusione di una facciata reale e la sensazione che la legge di gravità non esista più.

Le installazioni proseguono nelle sale al piano terra di Palazzo Reale.

In “The cloud” (2012), diverse lastre di vetro stampato, sovrapposte una sull’altra, riproducono una nuvola multidimensionale, trasportando il mondo naturale nello spazio interno e facendo collassare in una teca il rapporto tra terra e cielo. Presentata nel 2000 alla Whitney biennial, l’installazione “Rain” (1999) è un’affascinante inversione tra esterno e interno, che sfida la certezza razionale per cui può piovere solo “fuori”: un’opera che genera una scena malinconica, come dichiara l’artista stesso, alla quale l’osservatore partecipa entrando “in uno stato contemplativo”; “Port de reflection” (2014), concepita per il Box project del Museo nazionale di Arte moderna e contemporanea di Seul, crea l’illusione di un riflesso attraverso sculture solide, barche in vetroresina che fluttuano in acque inesistenti e dondolano dolcemente (e artificiosamente) grazie un meccanismo nascosto, progettato per imitare il ritmo delle onde. Anche in “Lost garden” (2013) lo spettatore è intrappolato in un gioco di percezione e di trompe l’oeil, che in questa installazione ha per protagonista l’immagine idilliaca di un giardino immaginario, metafora di tutto ciò che si è perduto e si desidera ritrovare.

“Staircase” (2005) è un classico della ricerca di Erlich: l’installazione riproduce una scala vista dall’alto e piegata da un lato, che crea in chi la guarda un senso di vertigine e disorientamento.

“Hair salon”, così come “Changing” (entrambe del 2008), sono opere che ruotano intorno alla perturbante mancanza di riconoscimento di sé stessi in uno specchio e al successivo riconoscimento, dopo un momento di sconcerto e di scoperta, di due (o più) differenti realtà, allargando così l’orizzonte dello spettatore sull’ampiezza delle possibili interpretazioni del reale.

In “Classroom” (2017), il visitatore sperimenta l’incredibile sensazione di vedere la propria immagine proiettata in un’aula di scuola abbandonata. Particolarmente inquietante in seguito agli anni del lockdown, questa installazione non potrebbe avere senso senza la partecipazione dello spettatore posto di fronte a sé.

Le videosculture “Ascensor” (1995) e “Lifted lift” (2019) sono ascensori che non salgono né scendono: spogliati delle loro funzioni, questi oggetti diventano qualcosa di completamente diverso e conducono il visitatore in viaggi inaspettati che sovvertono le regole della logica e della comune percezione. L’ascensore è protagonista anche della videoinstallazione “Elevator pitch” (2011), in cui il visitatore si trova davanti alle porte di un ascensore che, aprendosi, svelano persone e situazioni che si attivano continuamente nell’angusto spazio.

“Window captive reflection” (2013) è una finestra che rivela una doppia immagine: la scena all’esterno e l’interno che si riflette nel vetro. Prestando attenzione, come afferma Erlich, “l’osservatore riesce a percepire sottili movimenti nell’ambiente esterno, come quello delle foglie che si muovono al vento, diventando testimone di questa sovrapposizione tra interno ed esterno, tra ciò che si vede e ciò che è proiettato, tra attività e quiete”.

“El avión” (2011) e “Night fly” (2015) riproducono la vista della superficie terrestre dagli oblò di un aereo immaginario, attivando la memoria della stupefacente esperienza del volo, che è un misto di stupore, inquietudine, meraviglia e disorientamento. In “Global express” (2011) vediamo scorrere in loop, attraverso quello che sembra essere il finestrino di un treno, scene urbane di New York, Parigi e Tokyo, in un unico reel. Le città si fondono l’una con l’altra in maniera ininterrotta, senza che il convoglio debba mai fermarsi.

Una delle prime videosculture di Erlich, “Subway” (2009) riproduce in loop un tipico tragitto in metropolitana. Come “El avión”, “Night fly” e “Global express”, l’installazione evoca il ritmo ipnotico del viaggio e del transito all’interno di un’esperienza museale.

Creata nel 1997, “The view” è stata la prima video-scultura di Erlich ispirata al paesaggio urbano crepuscolare e agli schermi viventi che finiscono per diventare le finestre degli appartamenti. L’opera presenta in un solo diorama vari aspetti della vita della classe media a Buenos Aires e rimanda evidentemente il film del 1954 “La finestra sul cortile”, riassumendo così i tre interessi principali dell’artista: il cinema, l’architettura e la vita quotidiana.

È dedicata alle conseguenze del cambiamento climatico l’opera “Traffic jam” (2018), che presenta la veduta di due file di auto costrette in un ingorgo e parzialmente ricoperte dalla sabbia, come in una moderna Pompei.

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Conclusi i lavori in via Pacini

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lavori in corso 27940.660x368

Se l’essenziale è invisibile agli occhi, anche in via Pacini è ciò che sta sotto terra a rendere quello appena concluso un intervento innovativo dal punto di vista ingegneristico, sostenibile per l’ambiente e unico a Milano nel suo genere.

È stato inaugurato oggi il tratto riqualificato di via Pacini, tra via Teodosio e via Capranica, al termine di 8 mesi di lavori che hanno visto sistemare completamente e allargare il parterre centrale per una lunghezza di 200 metri, con l’inserimento di un percorso pedonale, elementi di arredo (25 panchine, 4 rastrelliere per biciclette da 5 posti e 1 tavolo con panche), siepi e il primo sistema di drenaggio sostenibile (Sustainable urban drainage systems – SUDS) mai realizzato a Milano su strada pubblica. Il tutto al posto di decine di automobili che parcheggiavano abusivamente sul parterre alberato.

I lavori sono stati eseguiti da MM SpA, mentre lo studio per la riqualificazione di via Pacini era stato affidato ad AMAT in collaborazione con le direzioni Mobilità e Verde, con l’idea di raggiungere un duplice obiettivo: da una parte realizzare uno spazio fruibile e gradevole per il quartiere, un’area da attraversare in sicurezza e in cui potersi anche trattenere; dall’altro salvaguardare il verde esistente e arricchirlo con la presenza di nuove piantumazioni favorendo sostenibilità e biodiversità.

Sono stati quindi ampliati gli spazi pedonali in corrispondenza degli incroci e aggiunti ulteriori attraversamenti per garantire maggiore sicurezza e accessibilità sull’intero asse.

Per tutelare gli alberi esistenti, in particolare l’apparato radicale, sono stati rimossi i cordoli esistenti e sono state piantumate aiuole lungo tutto il parterre con una decina di differenti specie di piante.

È stato realizzato il primo Sistema di drenaggio urbano sostenibile (SDUS) che ha il compito di garantire il migliore sfruttamento possibile delle acque piovane per l’irrigazione del verde. Il suo funzionamento consiste in un sistema di caditoie stradali che scaricano le acque di prima pioggia (le prime gocce che cadono a terra, le più cariche di inquinanti) direttamente in fognatura. Le acque di seconda pioggia vengono invece raccolte e “infiltrate” nel terreno sfruttando la superficie del parterre stradale. Questo modello di infrastruttura verde e idraulica, oltre a garantire il risparmio di acqua per le irrigazioni, ha il merito di ridurre il rischio idraulico in occasione di fenomeni temporaleschi violenti.

È stato comunque realizzato un impianto di irrigazione predisposto per essere alimentato anche dai pozzi di prima falda (non da acqua potabile) per garantire il benessere delle piante durante i mesi più caldi e siccitosi.

Con i lavori di via Pacini, si è provveduto anche al riordino della sosta, inserendo nuovi stalli per auto e moto a pagamento per i non residenti. I posti “persi” dall’ampliamento degli spazi destinati ai pedoni in corrispondenza degli incroci sono stati parzialmente recuperati nelle aree a margine dell’asse di via Pacini.

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La leggenda di Belle e la Bestia: musical al Teatro Carcano

La leggenda di Belle e la Bestia

La leggenda di Belle e la Bestia

Dopo il successo della scorsa stagione, torna a Milano lo spettacolo La Leggenda di Belle e la Bestia, prodotto dalla Compagnia dell’Ora.

Sabato 29 aprile 2023 il musical arriva al Teatro Carcano di Milano. Due le repliche, alle 16.00 e alle 20.30.

Lo spettacolo firmato da Luca Cattaneo, autore e regista, si appresta a concludere la seconda stagione di tournée. Le musiche, tutte originali, sono state scritte da Enrico Galimberti – in scena nel ruolo della Bestia – e seguono il racconto della vicenda, alternando momenti narrativi in stile colonna sonora a momenti di “pura canzone”.

Le vicende della dolcissima Belle tornano in una versione inedita perché anche nelle storie già conosciute si possono trovare diversi spunti narrativi e far provare nuove emozioni. Si passa dalla risata alla commozione con una storia piena di sorprese dove la realtà si mescola all’immaginazione creando quella magia che solo il teatro può fare.

Sul palco Diletta Belleri (Belle), Enrico Galimberti (Bestia), Manuel Diodato (Miguèl), Elisa Priano (Clotilde/Clarisse), Federico Della Sala (Poltrèn), Alessio Bendoni (Vittòn), Rebecca Comite (Angélique), Maria Fanelli (Séverine), Alessandro Gaglio (Bernard), Christian Peroni (Bruke), Michele Iuliano (Moon), Alessandro Ventre (Principe). L’ensemble è composto da Chiara Gardini, Christian Peroni, Ilenia De Rosa, Teresa Chieco, Alessandro Ventre, Maria Fanelli, Sarah Corti, Michele Iuliano e Carlotta Fregnan.

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I Baustelle in concerto a Milano

Baustelle in concerto a Milano

I Baustelle in concerto a Milano

I Baustelle tornano in tour per presentare il nuovo album Elvis: tra le tappe non può mancare Milano con una doppia data all’Alcatraz, in programma lunedì 8 e martedì 9 maggio 2023.

Il gruppo composto da Francesco Bianconi, Claudio Brasini e Rachele Bastreghi, ha saputo creare coesione tra sonorità vintage e strumenti moderni, creando un immaginario poetico e al contempo tangibile, che nel tempo è stato spesso assimilato a quello di Franco Battiato.

Vent’anni di successi e di carriera per la band che torna con un tour nei club italiani, tra grandi hit e brani iconici come “Charlie fa surf”, ascoltato anche recente sul palco del programma TV “X Factor 2022” a cui hanno partecipato come ospiti.

 

Biglietti disponibili qui

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Milano Design Week: torna Alcova ospitata negli spazi dell’Ex Macello

Alcova

Milano Design Week: torna Alcova ospitata negli spazi dell’Ex Macello

Alcova si conferma uno dei luoghi imperdibili anche per il Fuorisalone 2023. Durante questa edizione della Design Week, Alcova, piattaforma dedicata ai designer fondata da Joseph Grima e Valentina Ciuffi, riunisce presso l’Ex Macello di via Molise alcuni tra i progetti più interessanti e innovativi del panorama internazionale.

Alcova vanta ormai una tradizione consolidata di riattivazione di strutture in disuso della città novecentesca, dall’ex-fabbrica di panettoni Cova all’ex-ospedale militare di Baggio; l’ex-Macello, dal canto suo, è già stato reinventato come spazio a funzione ludico-culturale dagli attivisti di Macao e dalle feste NUL, tra gli altri.

Sono stati utilizzati tutti gli spazi, all’interno e all’esterno, una selezione di 70 progetti inediti di design e innovazione che indagano sul tema della sostenibilità, una varietà di proposte ciascuno contestualizzato tra i ruderi dell’architettura industriale.

Grande attenzione alla sostenibilità con oggetti a impatto zero come la Oto Chair in plastica riciclata venduta solo online con imballo compostabile e i laboratori interdisciplinari curati dagli studenti dello IED. Non mancano infine le installazioni “wow”, come la stanza di specchi di Materica, o la messa in scena onirica e coinvolgente di This is Denmark.

Molto interessante anche la proposta di Older Studio, che è specializzato in arredi e divise da lavoro, che quest’anno aprirà il suo primo temporary shop dove si potrà acquistare la collezione 2023 in esclusiva per l’evento.

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Dry Days, Tropical Nights: installazione di Agostino Iacurci

Agostino Iacurci installazione

Dry Days, Tropical Nights

Da lunedì 17 a domenica 23 aprile 2023, tra i protagonisti del Brera Design District alla Milano Design Week 2023 c’è GloTM, con il progetto artistico Glo for art insieme ad Agostino Iacurci, artista dall’ironia sottile e brillante, riconosciuto per le sue opere caratterizzate da forme sintetiche e colori splendenti.

Un’imponente installazione realizzata da Agostino Iacurci, che invita lo spettatore a guardare come potrebbe diventare il nostro Pianeta e a costruire un domani migliore tutti insieme.

L’intervento di Iacurci prende vita dalla facciata esterna per poi proseguire all’interno del palazzo nell’ampia lounge, uno spazio che avvolge i visitatori in uno spettacolo di colori e luci grazie alle numerose installazioni realizzate ad hoc dall’artista.

Una grande installazione che avvolge la torre in largo Treves, prossimo alla demolizione. L’ultima preziosa occasione per il pubblico, quindi, di varcare per la prima volta la soglia dello storico edificio in Brera, che dopo il Salone del Mobile, verrà abbattuto per dar vita a un nuovo progetto.

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Blues Notes: cento anni della musica che ha cambiato la musica

Blues Notes

Blues Notes: cento anni della musica che ha cambiato la musica

Sabato 22 aprile 2023, al Teatro Pime di Milano, va in scena Blues Notes: cento anni della musica che ha cambiato la musica, concerto-narrazione sulla grande madre della musica moderna con The Greenlight Blues Band.

In due ore di narrazione, dove restano comunque preponderanti le note, si sviluppa il racconto dei cento anni della musica, non solo recente, ma dai tempi della schiavitù ad oggi.

Un intreccio di musica e parole, con l’impatto sonoro e le esecuzioni di un concerto ricco di assolo di chitarra, sax struggenti, ritmi che portano a ballare, uniti da una narrazione evocativa con cambi di atmosfera che divertono o commuovono usando alternatamente il suono o la parola, attraverso la poesia.

Nel concerto si contano una ventina di brani selezionati partendo dai suoni delle origini fino all’epoca del funky e del boogie, da Robert Johnson a Hendrix, da Billie Holiday al blues bianco moderno di Stevie Ray Vaughan, da Eric Clapton ad Aretha Franklin fino a rendere omaggio ai Pink Floyd, nati come band di rythm’n’blues.

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DARSENA, ecco l’installazione galleggiante per la Milano Design Week

darsena galleggiamenti milano design week 2023

DARSENA, si può passeggiare sull’acqua grazie a The Sea Deck : è un’installazione galleggiante in sughero riciclato realizzata per la Milano Design Week.

Visitabile fino a domenica 23 aprile, racconta il desiderio di andare oltre l’atteso e, come con i nuovi yacht della Serie Seadeck del cantiere, ritrovare il contatto con la natura.

È ufficialmente in corso la Milano Design Week 2023, col Salone del Mobile e gli eventi del Fuorisalone sparsi in tutta la città. Dal 17 al 23 aprile si potranno ammirare nei vari quartieri diverse installazioni: da Brera a Porta Romana, dalla Statale a Porta Venezia. In Darsena è già disponibile per appassionati, passanti e curiosi l’installazione galleggiante The Sea Deck, realizzata appositamente per l’occasione da AMDL CIRCLE e Michele De Lucchi per Azimut Yachts.

darsena azimut yachts

Che cos’è The Sea Deck
L’installazione The Sea Deck è stata pensata e progettata per ritrovare il contatto uomo-natura e stabilire con essa una più intima connessione, andando oltre l’ordinario e il conosciuto. Si tratta di una vera e propria passeggiata galleggiante, che consente di osservare e godere in modo inedito delle antiche vie navigabili della città di Milano: l’acqua si mostra in una prospettiva unica e nuova. L’anello consente di passeggiare sospesi sull’acqua, fino a raggiungere il centro della Darsena.

La particolarità della passerella sta anche nel materiale con cui è stata realizzata.

Infatti la pavimentazione è composta da 2 milioni di tappi di sughero riciclati e macinati, raccolti dai volontari del progetto ETICO di Amorim Cork Italia.

Non è stato impiegato legno, proprio per ridurre l’impatto ambientale e fare una scelta sostenibile. Il percorso sulla passerella prevede cinque stazioni interattive che raccontano la tecnologia green di Azimut Seadeck, la nuova serie di yacht ibridi di Azimut. Il brand, fondato da Paolo Vitelli nel 1969, è specializzato nella realizzazione di imbarcazioni a motore e si caratterizza per la tendenza all’innovazione, combinata a una grande attenzione all’ambiente.

Seadeck è la prima serie di motoryacht ibridi progettati per le famiglie, che offre fino al 40% di emissioni ridotte e materiali eco-compatibili. Le imbarcazioni per esempio sono dotate di pannelli solari ed è stato impiegata fibra di carbonio per la costruzione.


Azimut Yachts: alla Darsena per la Milano Design Week 2023

La passeggiata a piedi nudi sull’acqua – che offre alla città di Milano un’inaspettata esperienza delle sue antiche vie navigabili e la possibilità di un nuovo punto di vista per godere dell’acqua da una prospettiva unica – si trova alla Darsena, lato viale Gabriele D’Annunzio di fronte al civico 15.

Gli orari di apertura al pubblico dal 18 al 23 aprile, sono: martedì e mercoledì: 12 – 20 / giovedì: 12 – 19 / venerdì e sabato: 12 – 20 / domenica: 10 – 16

Come sugli yacht della Serie Seadeck il tradizionale teak è stato sostituito dal sugheroalternativa efficace e più sostenibile, anche per l’installazione è stata utilizzata una pavimentazione creata con 2 milioni di tappi di bottiglia in sughero riciclati e macinati (tutti provenienti dall’Italia e raccolti da volontari per conto della Cooperativa Arti e Mestieri di Cuneo) che verranno poi nuovamente trasformati in materiale isolante per l’architettura, in linea con la volontà di ridurre l’impatto ambientale dei prodotti.

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