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Il Governo Draghi introdurrà il super green pass: cos’è e come funziona? In quali luoghi verrà richiesto e dove non servirà? Vediamo tutto quello che c’è da sapere e cosa cambia con il nuovo decreto.

Super green pass per accedere alle attività sociali: è questo lo strumento messo in campo dal governo per provare a fronteggiare la risalita dei contagi da Covid-19 in Italia. Ma cos’è e come funziona il super green pass? In quali occasioni verrà richiesto?

La data di entrata in vigore del super green pass deve ancora essere decisa. La prima opzione è che sia valido a partire da lunedì 29 novembre. L’altra opzione è che si attenda una settimana in più facendo partire l’obbligo di super certificazione verde per le attività sociali dal 6 dicembre, dando così più tempo alle persone di vaccinarsi e mettersi in regola.

Il principio su cui si basa il super green pass è semplice: questa certificazione verde viene rilasciata solamente in caso di avvenuta vaccinazione o guarigione dal Covid-19. Vengono quindi esclusi i tamponi.

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La sua applicazione non varrà però in tutti gli ambiti ma solo per le attività sociali (non per il lavoro).

Il governo punta su questa misura per far aumentare ulteriormente il numero di vaccinati in Italia e salvare il Natale e i consumi delle feste. Vediamo cos’è esattamente il super green pass, in quali ambiti verrà applicato e quali sono i nodi che il governo deve ancora sciogliere, sottolineando che il super green pass dovrebbe scattare già in zona bianca.

La riduzione della validità del green pass

La prima novità sul green pass riguarda la sua durata: varrà 9 mesi e non più 12 dal momento del completamento del ciclo vaccinale primario. La certificazione verde verrà rinnovata per altri 9 mesi al momento della somministrazione della terza dose.

Come detto il super green pass è uno strumento che verrà utilizzato per escludere i tamponi molecolari e antigenici dai requisiti per ottenere la certificazione verde. Nei luoghi in cui verrà richiesto si potrà accedere solamente con il green pass che certifica l’avvenuta guarigione o vaccinazione dal Covid-19.

Dove servirà il super green pass

Il super green pass – rilasciato solo in caso di guarigione e vaccinazione – servirà per accedere a una serie di attività sociali: bar, hotel,ristoranti, palestre, piscine, teatri, cinema, stadi, discoteche, musei, mostre e sale giochi. A questi luoghi, tendenzialmente al chiuso, si aggiungeranno anche gli impianti sciistici.

Per quanto riguarda le discoteche è da decidere se utilizzare il super green pass, evitandone così la chiusura, anche in zona gialla. Inoltre il green pass (probabilmente quello tradizionale, lasciando anche i tamponi) potrebbe essere introdotto anche per l’accesso negli hotel (finora serviva solo per piscine, centri benessere e palestre all’interno degli alberghi).

Dove non servirà il super green pass

La super certificazione verde non verrà richiesta per accedere ai luoghi di lavoro né per accedere ai servizi essenziali come supermercati e farmacie. Non dovrebbe essere richiesto il super green pass neanche ai professori né alle forze dell’ordine.

Resta invariato il green pass sui trasporti a lunga percorrenza: sarà possibile salire su treni e aerei anche grazie all’esito negativo del tampone. Difficile, inoltre, che si introduca il green pass su autobus e metropolitane a causa della difficoltà di effettuare i controlli.

La riduzione della validità dei tamponi

Il green pass si appresta a cambiare anche per quanto riguarda la validità dei tamponi: per quelli antigenici dovrebbe passare da 48 a 24 ore, mentre per quelli molecolari da 72 a 48. I tamponi continueranno a dare accesso al green pass per l’ingresso nei luoghi di lavoro e sui mezzi di trasporto a lunga percorrenza.

Super green pass, restano mascherine e distanziamento

L’introduzione del super green pass non porterà a un allentamento delle misure restrittive tutt’ora in vigore. Restano quindi le norme riguardanti il distanziamento e l’obbligo di indossare le mascherine al chiuso, anche nei luoghi in cui si accede solamente se guariti o vaccinati. A indicarlo sono anche le linee guida proposte dalle Regioni.

In quali zone si applica il super green pass

L’ultimo nodo da sciogliere riguarda l’applicazione del super green pass. Se è già stato stabilito in quali luoghi servirà resta ancora da valutare se utilizzarlo solo in caso di zona arancione o già in zona gialla o addirittura sempre, quindi anche in zona bianca. Proprio quest’ultima ipotesi è quella abbracciata dal governo che durante la cabina di regia ha deciso di proporre alle Regioni una stretta per i non vaccinati già in zona bianca.

Il super green pass in hotel è obbligatorio?

non vaccinati potranno andare in albergo e fare le vacanze in Italia? Con l’introduzione del super green pass cambiano le regole anche per gli accessi negli hotel. Non solo, quindi, la stretta su bar, ristoranti, cinema, palestre e stadi, ma anche il divieto di accesso nelle strutture alberghiere per i no vax.

Con l’arrivo del super green pass gli italiani iniziano a chiedersi, soprattutto in vista delle festività natalizie, se ci saranno limitazioni agli accessi negli hotel. La novità rispetto ai mesi precedenti è importante: finora era possibile accedere liberamente agli alberghi, ma da quando entrerà in vigore il super green pass potranno farlo solo vaccinati e guariti dal Covid-19.

I turisti, in qualsiasi struttura alberghiera decidano di soggiornare, dovranno quindi mostrare il pass derivante da vaccinazione o guarigione. Il super green pass, infatti, viene rilasciato solamente in caso di avvenuta vaccinazione o di guarigione dal Covid-19 negli ultimi sei mesi, escludendo dai requisiti i tamponi antigenici e molecolari.

La decisione del governo è stata quella di mettere in campo una vera e propria stretta che vada a penalizzare solamente i non vaccinati, eliminando la possibilità di accedere alla certificazione verde attraverso i tamponi. Unica eccezione resta sul luogo di lavoro: in quel caso per l’ingresso in ufficio è sufficiente un test antigenico o molecolare.

Cosa era previsto finora per gli hotel

Fino a questo momento per accedere agli alberghi non era necessario avere il green pass. Anche se venivano previste alcune – seppur limitate – eccezioni per situazioni specifiche. Nessun obbligo, comunque, era previsto per l’ingresso non solo negli hotel ma neanche in B&B, campeggi, agriturismi e affittacamere.

Di fatto voleva dire che qualsiasi persona poteva entrare negli alberghi non solo in caso di mancata vaccinazione ma anche senza necessità di doversi sottoporre a un tampone. Con il super green pass, però, le regole cambiano.

Le strutture all’interno degli alberghi

Il green pass – quello classico, comprendente anche i tamponi – è già richiesto per accedere a piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra e centri benessere anche all’interno delle strutture ricettive. Limitazioni che valevano (e continuano a valere) solamente per le attività al chiuso.

Di fatto i clienti degli hotel dovevano esibire il certificato verde per accedere ad alcune zone della struttura, come le piscine ma anche le saune. Non era invece richiesto il green pass per accedere ai ristoranti degli hotel, almeno non per i clienti che pernottano nella struttura. Con il super green pass, invece, si entrerà negli alberghi solamente in caso di vaccinazione o guarigione.

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