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Vaccino in farmacia : da metà aprile via libera in tutte le Regioni

Via libera alle vaccinazioni anti-Covid nelle farmacie: i farmacisti possono somministrare direttamente il vaccino, previa la frequenza di corsi di abilitazione organizzati dall’Istituto superiore di sanità, ma saranno esclusi dalla vaccinazione i soggetti ad estrema vulnerabilità o chi abbia avuto pregresse reazioni allergiche gravi.

La Liguria è già partita ma tra poco saranno tutte le farmacie italiane a poter inoculare il vaccino anti Covid.

Il servizio, in questa fase iniziale, è dedicato alle persone tra 70 e 79 anni.

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Le modalità operative per la partecipazione dei farmacisti alla campagna vaccinale sono indicate nell”Accordo quadro tra governo, regioni-ppaa, Federfarma eAssofarm per la somministrazione da parte dei farmacisti dei vaccini anti SarsCov2‘, firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza.

Nell’Accordo – che definisce la cornice nazionale e le modalità per il coinvolgimento, su base volontaria, dei farmacisti – si precisa innanzitutto che le attività di prenotazione e esecuzione dei vaccini verranno eseguite dalle farmacie “secondo i programmi di individuazione della popolazione target previamente definiti dalle autorità sanitarie e seguendo i criteri di priorità” per la popolazione.

Con l’accordo quadro siglato tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome, le farmacie italiane si preparano a diventare centri di somministrazione dei vaccini anti-Covid, secondo quanto stabilito dal Dl Sostegni approvato il 19 marzo.

Il documento definisce le regole del percorso formativo che abilita il farmacista alla vaccinazione, le misure logistiche necessarie per garantire la massima sicurezza ai cittadini e ai farmacisti, definendo le modalità operative della seduta vaccinale, dalla fase di prenotazione e accoglienza fino a quella di osservazione e gestione delle eventuali reazioni avverse post-somministrazione.

L’ accordo quadro conferma il fondamentale ruolo svolto dalle farmacie italiane lungo tutto il corso dell’emergenza pandemica in atto. Ruolo già formalmente riconosciuto dal Governo nel Dl Sostegni che fa esplicito riferimento al “nuovo modello di farmacia come luogo dove la popolazione può trovare una prima risposta alle proprie domande di salute, un’azienda erogatrice di servizi da mettere a disposizione del pubblico”.

Il presidente di Federfarma annuncia, poi, le prossime fasi per l’avvio concreto delle somministrazioni da parte dei farmacisti in farmacia dei vaccini anti Sars Cov-2: “L’accordo quadro, a carattere nazionale, verrà illustrato ai delegati dell’Assemblea nazionale di Federfarma giovedì 1° aprile. Dopo questo passaggio si potrà procedere al recepimento del protocollo a livello regionale, così da essere pronti alla somministrazione non appena saranno disponibili i vaccini destinati alle farmacie”.

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