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Dal 1 gennaio 2021, sono in rampa di lancio 50 milioni di cartelle esattoriali di cui 35 milioni atti di riscossione (cartelle, ipoteche, fermi amministrativi) bloccati nel 2020 per l’emergenza Covid, a cui si aggiungono quelli di inizio 2021.” Il governo ha ben pensato di non prorogare la sospensione e ora milioni di italiani si troveranno a dover saldare conti che non tutti potranno onorare con il terrore di finire nella ghigliottina finale del fisco”. Lo afferma Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia e portavoce di Gruppi di Senato e Camera.

Nuova rottamazione

Sono invece 15 milioni gli accertamenti e le lettere di compliance. Il governo ha già annunciato per queste  che punterebbe a una nuova rottamazione e al saldo e stralcio. Provvedimenti che potrebbero arrivare a gennaio con un nuovo decreto Ristori. Nel frattempo si potrà comunque richiedere la rateizzazione.

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Quindi, in assenza di una rapido intervento del governo, la macchina fiscale si rimetterà in moto. “Penso che serva una rottamazione ‘quater’ per gli anni dal 2016 al 2019 per dare respiro a quei contribuenti con morosita’ incolpevoli. – spiegava ad esempio giorni fa la viceministra dell’Economia Laura Castelli (M5s) – Un nuovo saldo e stralcio potrebbe evitare la notifica di milioni di cartelle”.

Provvedimenti che potrebbero arrivare a gennaio con un nuovo decreto Ristori. Nel frattempo si potrà comunque richiedere la rateizzazione

Il danno per l’Erario

Uno stop che si voleva inserire in Manovra ma che è stato previsto solo per la zona sismica di Ischia. Indubbiamente lo stop ha creato un notevole buco per l’erario: il gettito delle entrate tributarie erariali derivanti da attivita’ di accertamento e controllo nei primi 10 mesi dell’anno – spiegava il Mef – si è attestato a 6,8 miliardi nei primi 10 mesi con un calo di 3 miliardi, pari a -30,8%. Ma contemporaneamente i danni economici da Covid hanno imposto all’esecutivo di agire anche attraverso i ristori e quindi nuovi esborsi.

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