METROPOLITANA
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È semaforo verde per il ritorno in classe degli studenti delle scuole superiori. La decisione è stata presa in maniera collegiale da governo, regioni, comuni e province in Conferenza Unificata.

Si prevede in una prima fase il rientro il 7 gennaio del 50% di alunni.

Una quota che salirà nell’arco di una settimana al 75% (la soglia prevista dal Decreto del presidente del Consiglio del 3 dicembre, ndr): incremento che dovrà essere autorizzato però da un’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.

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Orari scaglionati in ingresso e in uscita, con annessi prolungamenti pomeridiani, e corsia preferenziale per i tamponi rapidi a prof e studenti, con in campo anche i militari, sono i capisaldi del documento.

Salta il posticipo delle lezioni al 30 giugno

Rispetto alla proposta originaria del governo, nel testo approvato in conferenza unificata sopravvive la corsia preferenziale per i tamponi rapidi a docenti e studenti. Utilizzando delle unità di pronto intervento rafforzate con personale militare. Niente posticipo delle lezioni fino al 30 giugno invece. Alle Regioni quella norma non piaceva.

Sopravvivono invece i doppi turni pomeridiani come effetto implicito dell’impegno a scaglionare ingressi e uscite su due fasce, così da evitare il sovraffollamento sui mezzi pubblici.

I piani di rientro nelle grandi città

In tutte le grandi città il piano per la riapertura delle scuole in sicurezza dopo le feste natalizie è ormai pronto o in via di definizione.

Ad esempio Milano ha deciso di differenziare gli ingressi degli studenti su due turni (alle 8 e alle 9.30) e di posticipare alle 10.15 l’orario di apertura dei negozi oltre all’istituzione di 60 bus navetta per collegare gli istituti superiori e le stazioni della metro.

Vediamo assieme il piano anticovid per i mezzi pubblici.

I PIANI DI ATM MILANO E TRENORD

Superare la paura del contagio nei mezzi pubblici (bus, tram, metropolitane, treni regionali).

È questa la sfida che Atm Milano e Trenord, i pilastri della mobilità milanese e lombarda, dovranno affrontare in vista della ripartenza generale del prossimo 7 gennaio, fermo restando il limite del 50% della capacità di riempimento dei mezzi.

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