1583651978058.jpg coronavirus  conte firma il decreto  chiuse lombardia e 14 province
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Nuovo decreto coronavirus: ad aprile 800 euro (per due mesi) alle partite Iva, aiuti per colf e badanti, bonus vacanze

Al termine della cabina di regia tra governo e rappresentanti locali, Giuseppe Conte fa il punto, con un post su Facebook: “Anche i rappresentanti dei governi locali hanno espresso adesione al disegno di un piano nazionale con linee guida omogenee per tutte le Regioni”.

Il premier conferma che non è ancora il tempo di allentare gli obblighi e che la ripartenza con la Fase 2 inizierà dal 4 maggio.

Un piano per la ripresa – La ripresa “avverrà secondo un programma ben articolato, che contemperi la tutela della salute e le esigenze della produzione”. Scrive il premier Giuseppe Conte. “Sul fronte delle misure di tutela della salute, il governo continua a lavorare per implementare i Covid hospital, l’assistenza territoriale e usare al meglio le applicazioni tecnologiche e i test per riuscire a rendere sempre più efficiente la strategia di prevenzione e di controllo del contagio”, dice il premier.

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COSA CAMBIERA’ DOPO IL 4 MAGGIO ?

“Si sta lavorando a un programma nazionale che possa consentire una ripresa delle attività produttive in condizioni di sicurezza” e “le Regioni hanno convenuto sulla opportunità di avere delle linee guida nazionali in modo da gestire in modo coordinato e uniforme questa ripresa”. E’ quanto sottolineano fonti di Palazzo Chigi dopo la video conferenza tra premier Giuseppe Conte, governatori, Comuni e Province.

Tra i punti di intesa tra regioni c’è la proroga del blocco “della mobilità extraregionale“.

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Palestre chiuse, ma sport all’aperto e jogging consentiti anche lontano da casa. 

E’ una delle misure allo studio del governo in vista del 4 maggio. Potrebbe esserci anche, come anticipato agli sportivi dal ministro Vincenzo Spadafora, il via libera agli allenamenti individuali degli atleti. Nel frattempo Palazzo Chigi smentisce ufficialmente un allentamento delle misure restrittive da lunedì: lockdown fissato fino al 3 maggio.

Cosa cambia per i trasporti pubblici – Il ministero dei Trasporti è al lavoro con gli esperti per studiare come ridurre al massimo i rischi negli spostamenti per chi deve andare al lavoro. Si ipotizzano percorsi unidirezionali, posti a bordo ridotti e controllo della temperatura per accedere in metropolitana. Segnaletica a terra nelle stazioni ferroviarie e alle fermate degli autobus per creare file ordinate e con distanziamento di sicurezza. Meccanismi – attraverso personale a bordo o strumenti digitali – per contare le persone che salgono su ogni bus e, anche in questo caso, posti a sedere da occupare segnati uno ad uno. Posti contingentati e stop all’affollamento anche sui treni. C’è l’ipotesi di paratie in plexiglass per i taxi.

Sport e parchi –  Palestre chiuse ancora a lungo ma sport all’aperto, purché da soli, e jogging potrebbero essere permessi dal 4 maggio anche lontano da casa. Si valuta se introdurre fasce orarie per i podisti. Per gli atleti potrebbe esserci il ritorno agli allenamenti individuali, purché in condizioni di sicurezza. Quanto ai parchi, dovrebbe arrivare la riapertura anche per i giochi dei bambini, ma con alcune regole.

Moda e settore mobili – Mentre alcune grandi aziende, con accordi sindacali, riaprono i battenti, il governo potrebbe dare il via libera, seguendo le linee guida dell’Inail sui lavori meno rischiosi, alla riapertura di altre attività produttive già l’ultima settimana di aprile. Si tratterebbe di: automotive, mobilifici, tessile e pelletterie, estrazione di minerali. Si discute sulla riapertura dei cantieri, perché più difficile assicurare il distanziamento.

Bar, ristoranti e negozi – Se e quando riaprire bar e ristoranti, nonché i negozi ad oggi chiusi, è un tema molto dibattuto nel governo e tra gli esperti. C’è chi invita a considerare l’ipotesi di riaprire con regole severe di distanziamento e ingressi limitati dal 4 maggio. Ma prevale ad ora chi frena: più probabili aperture da metà o fine maggio. Si studiano regole stringenti anche per parrucchieri ed estetisti.

Scuole e tribunali – Gli istituti scolastici non dovrebbero riaprire i battenti prima di settembre. I tribunali partiranno l’11 maggio.

Orti e stabilimenti balneari – Con due Faq (risposte alle domande frequenti) il governo dà il via libera alla cura degli orti e alla manutenzione negli stabilimenti balneari. E’ possibile muoversi anche da un comune all’altro per curare il proprio orto o terreno, dichiarando che si coltiva per autoproduzione: il divieto resta per i giardini nelle seconde case. Restano chiuse al pubblico le spiagge ma il personale può accedere agli stabilimenti per vigilanza o manutenzione. Si studiano intanto le misure per l’estate: tra le ipotesi c’è anche quella di ingressi contingentati alle spiagge.


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Confermato anche l’aumento da 600 a 800 euro del bonus per lavoratori autonomi, professionisti e cococo. Non solo: esso, a differenza del precedente, sarà erogato per due mesi: aprile e anche a maggio sempre che l’attività sia chiusa.
Sabato, intanto, l’Inps ha comunicato di aver pagato 3,1 milioni di bonus 600 euro e di averne altri 750 mila in lavorazione.

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