ravioleria sarpi
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Premiato dal Gambero Rosso lo street food, in via Sarpi un successo costruito tra le Langhe e una cucina casalinga

Così ha decretato la guida Street Food 2017 del Gambero Rosso, che ha assegnato l’ambito premio al negozio di soli 15 metri quadri aperto da poco più di un anno nel quartiere a più alta densità di attività cinesi a Milano, in Via Paolo Sarpi 27, precisamente la Ravioleria Sarpi.

Qui Hujian Zouh Agie prepara giornalmente i suoi apprezzati ravioli, insieme a tre aiutanti rigorosamente cinesi, «le zie Marie» che provengono dal Dongbei, il Nordest della Cina:

«Quando le ho assunte erano preoccupate perché non avevano mai lavorato in un ristorante», ha racconta il proprietario a La Stampa. «Ho detto loro di cucinare come se fossero a casa, non usiamo neanche il glutammato monosodico che, invece, c’è in tutti i piatti dei ristoranti cinesi per esaltare il sapore».

Infatti, questo è l’ambizioso obiettivo: ridar lustro al buon nome della cucina cinese.

«Combattiamo i pregiudizi sul cibo cinese, la cucina è a vista e gli ingredienti di qualità”, continua Agie. Infatti, così come indicato nei cartelli vicino l’ingresso, le materie prime sono senza dubbio eccellenti: farine bio del Mulino Sobrino, senza additivi e sbiancanti, e uova da galline allevate a terra della Cascina Moneta, che rifornisce anche Eataly.

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ravioleria sarpiMa è la carne il segreto dei ravioli di Agie, fornita dalla vicina macelleria Sirtori, proprio accanto alla ravioleria , bottega storica di Milano risalente al lontano 1931.

Ed è Walter, il titolare, che va personalmente a selezionare i capi per la macelleria nei migliori allevamenti biodinamici delle Langhe.

«Siamo stati tra i primi negli Anni 80 ad andare da questi produttori – racconta – ai tempi sembravamo dei visionari».

Ed è sempre lui che ha affittato il locale ad Agie, nell’ottica di una collaborazione tra i due locali attigui che in origine avrebbe dovuto sfociare nel settore del vestiario con un ampio negozio di vestiti.

Invece la passione di Walter e l’intraprendenza di Agie si sono rivolte alla valorizzazione della materia prima già presente, la carne, che declinata in antiche ricette di ispirazione langarola hanno dato origine ai ravioli più buoni di tutta la Lombardia.

Ravioli che possono essere sia da asporto che da gustare in loco, con due ripieni disponibili: carne e verza e carne e porro. Tutto a un prezzo decisamente sociale: 4 ravioli si acquistano al prezzo di 2,50 euro.

Ravioli la cui preparazione si può vedere in ogni passaggio, dalla stesura della pasta, alla preparazione del ripieno alla cottura finale, e talmente apprezzati che, come spiega Agie, “nel primo periodo alle 19 erano finiti ma meglio un po’ di attesa e avere solo cibo fresco».

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