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mercoledì, Maggio 7, 2025
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GALLERA: in Lombardia 17.713 casi,+1433 da ieri e 1959 morti (+319 da ieri)

coronavirus test afp scaled
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IN LOMBARDIA
“I decessi in Lombardia legati al coronavirus sono saliti a 1959 unità, 319 unità in più di ieri”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

I positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 1.433 in più  mentre il dato dei ricoverati ”è molto alto, sono 7.285 persone”.

In terapia intensiva aumentano solo di 45, 924 in totale, un dato molto più ridotto rispetto a ieri ma non cantiamo vittoria, anche perché i decessi sono 1.959, con una crescita di 319″

A MILANO E PROVINCIA 2644 CASI POSITIVI


IN ITALIA

1.084 GUARITI, 2.648 POSITIVI, 475 MORTI in 24 ore”

per un totale di 28.710 positivi di cui 12.090 in isolamento domiciliare

475 deceduti in 24 ore in tutta Italia

SITUAZIONE ITALIA AL 18 MARZO

SITUAZIONE PROVINCIA PER PROVINCIA


ULTIME NEWS:

Ryanair: “Stop a quasi tutti voli dal 24 marzo”

Il vettore irlandese Ryanair sospenderà quasi tutti i suoi voli a partire dal 24 marzo, “eccetto un numero molto limitato di voli per mantenere la connettività essenziale, in particolare tra Regno Unito e Irlanda”. Lo comunica la compagnia aerea in una nota diffusa su Twitter.


OLTRE 40 MILA DENUNCIATI

Il bilancio della prima settimana di controllo per l’emergenza coronavirus è di un milione di persone controllate e 43mila denunciate. Secondo i dati del ministero dell’Interno, la grande maggioranza delle denunce riguarda cittadini che hanno infranto l’articolo 650 del Codice penale, sono cioè state trovate in strada senza motivazioni valide. Solo martedì state controllate 187.455 persone, e 8.293 sono state denunciate.


Spadafora: “Possibile divieto di attività fisica all’aperto”

“Credo che nelle prossime ore dovremo prendere in considerazione la possibilità di porre il divieto completo di attività fisica all’aperto”. Lo ha detto il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, intervistato dal Tg1. “L’appello è di restare a casa – ha aggiunto – se non sarà ascoltato dovremo porre un divieto assoluto”.


Bloccati i collegamenti da e per la Sicilia: il decreto è stato firmato dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il presidente della Regione Sicilia lo aveva annunciato ieri sera, e adesso arriva la conferma definitiva. Il nuovo decreto per bloccare gli ingressi nell’Isola è pervenuto alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha firmato il documento. 

Sono stati sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari da e per la Sicilia. L’obiettivo delle misure inserite nel Decreto è quello di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, limitando al massimo il rischio di possibili fonti di contagio provenienti dall’esterno della Sicilia.


Stop ai collegamenti con la Sardegna

Rispondendo a una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.


In Puglia si estende la quarantena a “chiunque torni”

Da oggi chiunque rientri in Puglia, “da ogni parte d’Italia o del mondo”, dovrà autosegnalarsi e restare in isolamento a casa per almeno 14 giorni. Lo stabilisce una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano dopo il continuo esodo in treno al Sud.

Il provvedimento estende gli obblighi che finora erano previsti solo per chi tornava dal Nord e da zone con focolai di coronavirus. D’ora in avanti, anche chi rientrerà dall’estero o da qualsiasi zona dell’Italia, dovrà avvisare l’Asl e restare in quarantena nella propria abitazione. Inoltre dovrà rimanere raggiungibile per attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, dovrà avvertire il medico.

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COOP chiude i supermercati in tutta Italia almeno per due domeniche

coop chiusura supermercati domenica coronavirus
coop chiusura supermercati domenica coronavirus

Coop chiude gli oltre 1100 punti vendita la domenica

Coop ha deciso la chiusura degli oltre 1100 punti vendita la domenica, a partire dalla prossima domenica 22 marzo, per le prossime 2 settimane, rivalutando al termine delle 2 settimane la situazione.

Dopo l’istituzione del comitato di crisi nazionale e le regole per lavorare in sicurezza, Coop vara a livello nazionale una nuova misura che ha una duplice valenza: rispondere alle esigenze del personale che lavora nei punti vendita e limitare ulteriormente le uscite da casa delle persone in linea con le indicazioni del Governo.

 

ECCO LA COMUNICAZIONE DA PARTE DELL’AZIENDA :

La riteniamo una misura doverosa per due motivi entrambi importanti. Così facendo contribuiamo a limitare le presenze per strada diluendo gli acquisti delle famiglie durante i giorni feriali della settimana e impedendone la concentrazione durante la domenica.  Contemporaneamente veniamo incontro alle necessità dei colleghi che operano nei punti vendita e che tanto stanno facendo per garantire un servizio essenziale alle persone; sarà utile per avere una pausa in più in grado di attenuare la tensione delle scorse settimane. La misura è ovviamente eccezionale e limitata.”


 

Intanto è partita la costruzione dell’Ospedale in Fiera a Milano dove saranno presto disponibili più di 400 posti di terapia intensiva .

Ieri sera Fontana durante un intervista visibile anche sulla sua pagina Facebook :

Arrivate donazioni per oltre 40 milioni di euro in pochi giorni, tutte le info QUI

#Fermiamoloinsieme

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Lombardia: il 43% della gente continua a uscire di casa. I dati dai controlli dei telefonini

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La Lombardia conta già 1640 vittime da Covid-19 (soltanto ieri 220) eppure i cittadini della regione continuano ad uscire, in barba alle restrizioni imposte dal governo per frenare i contagi e alleggerire il carico sul sistema sanitario. Gli spostamenti si sono ridotti solo del 60%.

Lo dicono i dati. Da alcuni giorni la Regione sta monitorando lo spostamento delle persone attraverso le celle telefoniche dei loro cellulari, spiega il Corriere della Sera. Le compagnie telefoniche le hanno messo a disposizione i dati del traffico dei ripetitori e l’indice dei segnali che si muovono da una cella all’altra della telefonia mobile. La privacy è del tutto salva. Il sistema serve solo a monitorare quanti spostamenti in meno si verificano rispetto ad un determinato periodo.

lombardia 43% persone in giro


A Milano e in Lombardia “c’è troppa gente che si sposta troppo”. A sottolinearlo dunque è stato il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, illustrando in un’intervista a SkyTg24 i risultati nel monitoraggio effettuato nei giorni scorsi attraverso l’analisi delle celle telefoniche.

“Stiamo monitorando i ponti radio della telefonia mobile e controlliamo quanti apparati telefonici si sganciano da una cella e passano a un’altra. Se uno si sposta di 50 o 100 metri non emerge nulla. Perchè passare da una cella all’altra significa fare 300, 500 metri o un chilometro”. Da questo monitoraggio digitale emerso che il 43% dei lombardi si è allontanato eccessivamente dalla propria abitazione.

CONTROLLO ANONIMO, NON E’ CONTRO LA PRIVACY

“Questo è un dato troppo alto, invitiamo le persone a rimanere in casa”, è l’appello lanciato dal vicepresidente della giunta regionale lombarda. Il monitoraggio sui cellulari, ha assicurato ancora Fabrizio Sala, verrà effettuato “ogni giorno” e “il dato sarà sempre assolutamente anonimo perchè quello che viene controllato è il dato sul ponte radio e non il singolo telefono cellulare”.

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Coronavirus a Bergamo : arriva l’ospedale degli Alpini con più di 250 posti letto

ospedale da campo alpini
ospedale da campo alpini

I volontari dell’Ana monteranno la più grande struttura campale d’Europa: 250 posti letto con ogni strumentazione per la città più colpita

Se marcerà tutto a dovere, entro il fine settimana la Fiera di Bergamo accoglierà i primi pazienti nell’ospedale da campo dell’Associazione nazionale alpini.

La conferma del progetto a cui lavorano Protezione civile, Regione Lombardia e Asst Papa Giovanni XXIII è arrivata ieri dal commissario all’emergenza Angelo Borrelli. Darà fiato alle strutture ospedaliere orobiche, che hanno sfiorato il punto di non ritorno: tutti occupati gli 80 posti in terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII, in poche ore ne sono stati ricavati altri 12. Ma si cammina sul filo del rasoio. Così scendono in campo gli alpini !

ECCO IL PIANO

L’Associazione Nazionale Alpini schiererà il suo Ospedale da campo all’interno dell’area dell’Ente Fiera di Bergamo, per contribuire a fronteggiare l’epidemia di Covid-19, che sta funestando in particolare l’area della Lombardia Orientale.

L’intervento, d’intesa con la Protezione Civile Nazionale, la Regione Lombardia e l’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo, prevede il dispiegamento di gran parte delle strutture dell’Ospedale Maggiore e dell’Ospedale Leggero, con il relativo supporto logistico.
“Se non ci saranno particolari difficoltà – sottolinea Sergio Rizzini, direttore generale della Sanità Ana – l’operatività dei primi posti letto dovrebbe concretizzarsi entro una settimana”.

Saranno utilizzate tensostrutture e tende di diverse dimensioni, per arrivare a disporre di oltre trecento posti, tutti serviti da impianto ad ossigeno, di terapia sub intensiva per pazienti già usciti dalla fase critica, con alcune ampie zone comuni e 24 camerette a 4 letti. Già nella fase iniziale potranno essere un centinaio i pazienti trattati con “casco” respiratorio. Opereranno nell’Ospedale da campo circa cento persone al giorno, tra personale sanitario dell’Ana, degli ospedali bergamaschi, alcuni medici cinesi e personale tecnico.

I padiglioni della Fiera di Bergamo offrono ampi spazi, che però devono essere rapidamente adattati alle esigenze. “Le nostre dotazioni – stima Rizzini – saranno pronte entro tre giorni, però bisognerà provvedere anche a strutturare l’impianto per l’erogazione dell’ossigeno e ad installare gli shelter per i bagni e le docce, interventi che richiederanno qualche giorno in più”.

“L’Associazione Nazionale Alpini – ha dichiarato il presidente nazionale Sebastiano Favero – conferma così la sua storica e collaudata volontà di agire a favore del Paese. L’Ospedale da campo è una risorsa che le penne nere hanno voluto, con lungimiranza e notevole impegno, proprio per affrontare le situazioni di emergenza. Al tempo stesso non possiamo non sottolineare come capacità come questa siano espresse da una Associazione che ha tratto per oltre un secolo la propria linfa dal servizio prestato dai giovani allo Stato; servizio che, perciò, con forza, continuiamo a chiedere che, con moderni metodi e nuove sinergie, sia nuovamente istituito”.

Per maggiori info sulla Sanità Alpina-Ospedale da campo : www.ana.it/ospedale-da-campo/

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Coronavirus : a Milano i casi sommersi sono moltissimi secondo i medici

coronavirus malati sommersi medici
coronavirus malati sommersi medici

La denuncia dei medici di base, costretti alle visite al telefono: «Tanti i malati che rischiano di infettare le loro famiglie». L’infettivologo del Sacco Massimo Galli: valutare l’apertura di laboratori per i tamponi

Coronavirus

A Milano c’è anche un altro problema. Oltre a tutti i contagiati conosciuti, potrebbe esistere un numero altissimo, ma fino a questo momento non rilevato, di casi sommersi. Persone che non sanno di aver contratto il virus e sono chiuse nelle proprie abitazioni, con i familiari.

Alcuni di loro potrebbero avere qualche sintomo influenzale come tosse o febbre. Come riportato da Milano Corriere, l’allarme arriva dai medici di base che in questo momento sono costretti a fare diagnosi telefoniche. Il perché è presto detto.

I casi che emergono sono solo la punta dell’iceberg

Otto i medici contattati dal Corriere in diverse zone della città. Uno di loro spiega: “Le indicazioni dell’Ats sono chiare. Se avete pazienti con sintomi da Covid-19, trattateli come tali, considerateli “positivi”, monitorateli, stiano isolati come da legge. Ma segnalateli solo se hanno avuto con certezza contatti con un contagiato. Ma molte persone non lo sanno neppure se hanno avuto un contatto “a rischio”, e dunque stanno passando giorni e giorni in casa con la febbre a 39, con il terrore di peggiorare”. Così, sottolinea un medico di base con lo studio in via Palmanova, zona nord est della città, “i casi che emergono sono la punta dell’iceberg. Il tampone ora si fa praticamente solo a chi va in ospedale perché già grave”.

Quanti saranno? Risposta del primo medico di base: «Una marea. Stanno male nelle loro case. Con le loro famiglie, che stanno infettando. Il numero vero non lo sapremo mai». Dunque, esiste un gran numero di pazienti Covid-19 «sconosciuti»? Risponde un secondo medico: «Se i pazienti non arrivano a una crisi respiratoria grave, non entrano ospedale. E così non saranno mai registrati. Ma hanno il coronavirus, questo è certo». È l’opinione di due medici di base, con studio in zona San Siro e Lambrate .

Intanto è partita la costruzione dell’Ospedale in Fiera a Milano dove saranno presto disponibili più di 400 posti di terapia intensiva .

Ieri sera Fontana durante un intervista visibile anche sulla sua pagina Facebook :

Arrivate donazioni per oltre 40 milioni di euro in pochi giorni, tutte le info QUI

#Fermiamoloinsieme

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Presidente Fontana : arrivate donazioni per oltre 40 milioni di euro in pochi giorni #Fermiamoloinsieme

coronavirus donazioni fontana lombardia
coronavirus donazioni fontana lombardia

CORONAVIRUS : importanti contributi della cittadinanza per contrastare l’emergenza

Sono arrivate DONAZIONI per oltre 40 milioni di euro in pochi giorni per la lotta al #Coronavirus e la salute dei lombardi.

Ecco la dichiarazione del Presidente della Lombardia Attilio Fontana :

“Sono profondamente orgoglioso dei lombardi che ancora una volta hanno dimostrando il loro grand coeur, donando ognuno ciò che può, dai 5 euro ai 10 milioni.
Ognuno ha dato il proprio contributo per sostenere il lavoro che Regione Lombardia sta mettendo in campo, sia per riorganizzare e ampliare le Unità di Terapia Intensiva, consentendo a medici, infermieri, operatori sociosanitari e volontari di far fronte all’emergenza, sia per la realizzazione del nuovo ospedale nei padiglioni di Fiera Milano.
Ciascun euro, ogni donazione piccola e grande, sarà rendicontata e destinata alla nostra sanità, ai nostri cittadini.”

Nei suoi ringraziamenti, oltre a chi sta lavorando, Fontana ha citato la Fondazione Invernizzi, Caprotti, Silvio Berlusconi, Allianz e Sapio “con interventi diretti per la realizzazione dell’ospedale in Fiera . E in ultimo anche Grana Padano che oltre a contribuire economicamente ricorda che,specialmente in questo periodo, l’importanza di acquistare italiano quando andiamo a fare la spesa .

Come ricordato dal Presidente, ogni contributo è importate, quindi nelle possibilità di ognuno siamo tutti inviati a fare una donazione . Per info e coordinate clicca QUI

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La Lombardia conta 16.220 contagiati. A Bergamo non ci sono più letti in Rianimazione.

coronavirus test afp scaled
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“In Lombardia i pazienti positivi al coronavirus sono 16.220, gli ospedalizzati 6.953, 782 in più rispetto a ieri, di cui 879 in terapia intensiva. Le persone decedute sono invece 1.640, 220 in più rispetto a ieri”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, aggiungendo che anche “con un semplice raffreddore o una tosse bisogna rimanere a casa”

lombardia aggiornamento contagiati


IN ITALIA OLTRE 26 MILA CONTAGIATI

TABELLA AGGIORNATA 16 MARZO

Coronavirus: 26.062 positivi, 2.941 guariti e 2.503 morti

Le vittime sono salite a 2503, 345 in un solo giorno.

Le persone guarite sono 2.941

SITUAZIONE CONTAGI PROVINCIA PER PROVINCIA

A MILANO E PROVINCIA SI CONTANO 2326 CONTAGIATI


Ospedale di Bergamo: “Non ci sono più letti in rianimazione”

Sono tutti occupati gli 80 letti di terapia intensiva riservati ai pazienti ricoverati in gravi condizioni per il coronavirus all’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo, la zona più colpita dall’epidemia. La drammatica situazione è stata confermata da fonti ospedaliere. Per i malati che avranno bisogno di ventilazione e ossigeno si farà ricorso alla rete delle terapie intensive italiane.


Nelle ultime ore erano circolate voci su una imminente apertura del vecchio ospedale di Legnano. Ipotesi smentita prontamente. “Il vecchio ospedale di Legnano è inutilizzabile, non è vero come si legge che sarebbe pronto all’uso. Il suo ripristino è una fake news”. Lo precisa l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera spiegando che sono stati svolti tutti gli approfondimenti necessari. “Per rimetterlo in funzione – aggiunge – l’Asst Ovest Milanese ci ha scritto che sono necessari dai 6 ai 12 mesi”.


Di Maio: “Dieci tonnellate di aiuti dalla Cina in arrivo a Milano”

“Mercoledì pomeriggio arriverà a Milano da Shanghai un volo cargo con circa 10 tonnellate di materiale sanitario donato da alcune province cinesi. Si tratta di 30 ventilatori polmonari, 400.000 mascherine, 60.000 kit diagnostici, farmaci, 5.500 tute protettive, 6.700 occhiali protettivi e molto altro. Aiuti che si vanno ad aggiungere a quelli già arrivati nei giorni scorsi”. Lo scrive su Facebook, il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. “L’aereo trasporterà anche 2 gruppi di medici, infermieri ed esperti cinesi che si recheranno a Milano e Firenze”.


Ministro De Micheli firma decreto isolamento per chi rientra

Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il ministro della Salute che obbliga all’autoisolamento, per i 14 giorni successivi, per le persone che rientrano, anche se asintomatiche rispetto al Covid-19. Il dl riguarda chiunque torni in Italia con qualsiasi mezzo di trasporto. Il decreto è in vigore fino al 25 marzo.


Bloccati i collegamenti da e per la Sicilia: il decreto è stato firmato dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il presidente della Regione Sicilia lo aveva annunciato ieri sera, e adesso arriva la conferma definitiva. Il nuovo decreto per bloccare gli ingressi nell’Isola è pervenuto alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha firmato il documento. 

Sono stati sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari da e per la Sicilia. L’obiettivo delle misure inserite nel Decreto è quello di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, limitando al massimo il rischio di possibili fonti di contagio provenienti dall’esterno della Sicilia.


Stop ai collegamenti con la Sardegna

Rispondendo a una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.


In Puglia si estende la quarantena a “chiunque torni”

Da oggi chiunque rientri in Puglia, “da ogni parte d’Italia o del mondo”, dovrà autosegnalarsi e restare in isolamento a casa per almeno 14 giorni. Lo stabilisce una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano dopo il continuo esodo in treno al Sud.

Il provvedimento estende gli obblighi che finora erano previsti solo per chi tornava dal Nord e da zone con focolai di coronavirus. D’ora in avanti, anche chi rientrerà dall’estero o da qualsiasi zona dell’Italia, dovrà avvisare l’Asl e restare in quarantena nella propria abitazione. Inoltre dovrà rimanere raggiungibile per attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, dovrà avvertire il medico.

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Moncler sostiene il progetto ospedale Fiera donando 10 milioni di euro

moncler dona 10 milioni ospedale fiera milano
moncler dona 10 milioni ospedale fiera milano

COVID19: Il colosso italiano ha deciso di donare 10 milioni per la creazione del nuovo ospedale all’interno della Fiera

Anche il settore moda non ferma la solidarietà . Dopo le donazini di Armani e Versace ogni giorno ci sono molte persone legate “all’ambiente fashion” che decidono di sosterenere e contribuire all’emergenza coronavirus .

Moncler comunica la volontà di mettere a disposizione 10 milioni di euro per poter
avviare il progetto promosso dalle Regione Lombardia che prevede la realizzazione in tempi brevissimi di un ospedale con oltre 400 posti di terapia intensiva all’interno della ex Fiera di Milano.
“Milano è una città che ha regalato a tutti noi un presente straordinario. Non possiamo e non vogliamo abbandonarla.
E’ un dovere di tutti restituire alla città ciò che fino ad ora ci ha dato.
Ho manifestato all’assessore Giulio Gallera la volontà di supportare questo grande progetto sin dal momento in cui è stato ipotizzato e ora che ci sono ragionevoli certezze sulla fattibilità, siamo pronti a sostenerlo. Sono certo che il team della Regione Lombardia, supportato anche dall’esperienza di Guido Bertolaso, possa far diventare al più presto questa grande iniziativa realtà”, commenta Remo Ruffini, Presidente e Amministratore Delegato Moncler.

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Ospedale in Fiera: a che punto è il progetto

I prototipi dei moduli che comporranno l’ospedale all’interno della Fiera MilanoCity sono stati allestiti. Per il momento non sono funzionanti, ma l’obiettivo della Regione è quello di moltiplicarli (letteralmente) e trasformare una sezione dell’ex polo fieristico in un vero nosocomio. Per il momento, tuttavia, non è ancora stato reso noto quando potrebbe diventare operativo l’ospedale. “Ho avuto un’altra riunione operativa con il team di Bertolaso. Devo dire che c’à stata una notevole accelerazione per la realizzazione dell’ospedale in Fiera Milano — ha dichiarato il presidente Attilio Fontana parlando con i giornalisti nel pomeriggio di martedì—. Sono ottimista, aspettiamo le ultime risposte sui respiratori”.

Fontana, rispondendo a una domanda dei cronisti, ha ribadito che “continua anche il confronto con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella” che “è molto attento ed esprime la sua vicinanza e il suo sostegno a chi lavora sul campo. Credo che debba essere sempre aggiornato di ogni evoluzione della situazione.

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CORONAVIRUS: a Milano appartamenti in affitto gratis per medici e infermieri

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CORONAVIRUS: l’iniziativa solidale è stata lanciata da The Best Rent, società che opera nel settore immobiliare

Da #restoacasa a #iocimettolacasa, con appartamenti offerti gratuitamente a medici e infermieri che arrivano a Milano per fronteggiare l’emergenza coronavirus: è la nuova iniziativa solidale lanciata da The Best Rent, società che opera nel settore immobiliare ed è specializzata negli affitti a breve e medio-lungo periodo.
“Sono già circa un centinaio gli appartamenti disponibili, dato che decine di proprietari hanno deciso di aderire all’iniziativa, ciascuno con i propri mezzi e le proprie disponibilità” spiega Cristiano Berti, ceo e fondatore di The Best Rent.

Proprio dallo spirito di solidarietà dimostrato dai proprietari delle case gestite dalla società è nata l’idea, che punta a dare un aiuto concreto al personale sanitario: “Alcuni medici e infermieri hanno amici in grado di ospitarli a Milano, ma preferiscono tutelarli e usufruire di altri alloggi – spiegano da The Best Rent –. Altri, pur vivendo in città, vorrebbero la possibilità di abitare da soli per tutelare le persone con cui vivono abitualmente, soprattutto se anziane”. Rincasando dopo i turni in ospedale, gli aderenti all’iniziativa non dovranno preoccuparsi delle pulizie: se ne incaricherà sempre  a costo zero l’impresa Alter-Area Domus: “Abbiamo sempre creduto nel valore umano, anche nelle attività di business – sottolinea il ceo Paolo Specchio – Per questo abbiamo aderito con entusiasmo alla proposta di dare il nostro contributo per esprimere gratitudine e solidarietà per lo sforzo di medici e infermieri”.

Medici e personale paramedico possono fare richiesta per gli alloggi contattando il numero 02.36683400 oppure scrivendo a , allegando una certificazione rilasciata dall’ospedale. L’iniziativa #iocimettolacasa, sostenuta anche da eos comunica, sarà attiva fino al 3 aprile, con la possibilità di un’ulteriore proroga in caso l’emergenza dovesse protrarsi. Si può mettere a disposizione la propria casa tramite The Best Rent anche se non si appartiene ancora alla rete dei proprietari dell’azienda milanese, scrivendo a .
“In questo momento difficile per Milano e tutto il Paese, possiamo non essere semplici spettatori: ogni realtà, pubblica o privata, ha l’opportunità di agire con sensibilità e concretezza per dare il proprio contributo” conclude Cristiano Berti.

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CAPROTTI dona 10 milioni di Euro a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro il coronavirus

caprotti dona 10 milioni di euro
caprotti dona 10 milioni di euro

Coronavirus, prosegue la gara di solidarietà: da Caprotti 10 milioni per la Lombardia

Giuseppe Caprotti si aggiunge alla lista di chi non si tira indietro per aiutare le persone più bisognose in questo momento di emergenza e lo fa con un assegno da 10 milioni di euro. Il primogenito del fondatore di Esselunga ha infatti istituito un fondo per aiutare le persone più bisognose, quelli che non hanno gli strumenti per curarsi, e le categorie più deboli. Il fondo che sarà coordinato dalla regione Lombardia e dal Comune di Milano, ha lo scopo di “fronteggiare al meglio questo difficile momento”, con l’augurio che a tale gesto se ne accompagnino altri piccoli o grandi”.

Si aggiunge quindi  una nuova iniziativa per venire incontro all’emergenza dei contagi da Covid-19 e questa volta non viene da un’azienda o dal mondo della finanza bensì da un privato. Si tratta di Giuseppe Caprotti, quasi 60 anni, primogenito di Bernardo, il fondatore dei supermercati Esselunga. Ha annunciato la costituzione di un fondo di 10 milioni a sostegno di iniziative terapeutiche in Lombardia contro il coronavirus e per un piano a favore delle categorie più deboli colpite dagli effetti dell’epidemia.

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BERLUSCONI dona 10 milioni di euro per il nuovo ospedale di terapia intensiva in Fiera Milano

Silvio Berlusconi 2018
Silvio Berlusconi 2018

Il Cavaliere ha messo a disposizione alla Regione Lombardia la somma per la realizzazione del reparto di 400 posti per la terapia intensiva 

Grande gesto di generosità da parte di Silvio Berlusconi che, in un momento così difficile, ha donato 10 milioni di euro alla Regione Lombardia, la più colpita dalla pandemia da COVID-19. “Silvio Berlusconi ha deciso di mettere a disposizione della Regione Lombardia, tramite una donazione, la somma di 10 milioni di euro, necessaria per la realizzazione del reparto di 400 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano (o, eventualmente, per altre emergenze)“. Ad annunciarlo tramite una nota sono gli stessi vertici di Forza Italia.

“Berlusconi scende in campo e dimostra, ancora una volta, di amare la sua città e il suo Paese”, ha affermato Bertolaso, impegnato ad allestire un reparto di 400 posti di terapia intensiva alla fiera di Milano destinato ai contagiati da Covid-19. Dalle prime indiscrezioni, il generoso assegno del leader di Forza Italia è stato preceduto da una telefonata tra l’ex premier e il governatore lombardo, da quasi un mese in prima linea per affrontare l’emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova le strutture sanitarie della regione.

berlusconi dona 10 milioni terapia intensiva ospedale milano

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NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE dal Viminale. Scarica il nuovo Modulo 5.0

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Coronavirus, nuova autocertificazione: ecco il modello 5.0 in vigore dal:

26/03/2020

È​ disponibile on line il modello di autodichiarazione per gli spostamenti, modificato sulla base delle ultime misure adottate per il contenimento della diffusione del virus Covid-19.

Il nuovo modello di autocertificazione compilabile digitalmente è disponibile. Il documento serve per segnalare le motivazioni dei propri spostamenti, che possono essere lavorative o dovute ad urgenze e necessità di diverso tipo.


Pronti al quarto modulo per l’autocertificazione degli spostamenti? Sì, perché ce ne sarà un altro. Lo ha detto Franco Gabrielli, capo della Polizia, a SkyTg24. «Sono state fatte ironie, ma cambiano le disposizioni e noi dobbiamo aggiornare il modulo, anche per intercettare i quesiti che arrivano dai cittadini», ha spiegato.

Gabrielli ha aggiunto che «non lo facciamo perché non sappiamo cosa fare, ma per aggiornarci alle nuove disposizioni. Questo nuovo modulo intercetterà moltissime delle questione che a volte attendono alle specificit delle singole questioni. Noi saremo all’ascolto, i cittadini ci aiutino ad essere sempre più corretti e attenti alle loro esigenze».

L’ultimo cambiamento è avvenuto tre giorni fa, lunedì 26 marzo, ma per effetto del nuovo decreto con la stretta sulle sanzioni, ne sarà necessario un altro perché cambia la parte della «dichiarazione sotto la propria responsabilità», dovendo fare riferimento adesso al d.l. 25 marzo 2020 n.19. Di conseguenza, cambierà anche quello valido nel territorio della Regione Siciliana, perché dovrà essere riadattato allo stesso modo.

MULTE SALATE E GALERA. Le sanzioni emesse di recente, ammonteranno a un’ammenda di circa 200 euro. Ci sono però inasprimenti, per chi non rispetta la quarantena: arresto fino a 18 mesi e sanzione amministrativa fino a 5.000 euro. Il nodo da sciogliere è sulle disposizioni nazionali, non identiche a quelle regionali. Dai vertici delle Forze dell’ordine però arriva un ulteriore monito, indipendentemente dal comprensibile stato di difficoltà per tutti: i comportamenti scorretti nella mobilità, con ripercussioni sanitarie, a breve si sanzioneranno anche con l’articolo 452 del Codice Penale: pena fino a 12 anni di reclusione.

Lo rende noto il ministero dell’Interno.

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Gallera: “Ieri quasi zero posti in terapia intensiva”. Sotto osservazione i dati di Milano

coronavirus farmaco artrite gratis
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“Noi lavoriamo sulle ore. Vado a recuperare 30 respiratori, ieri eravamo quasi a zero come posti letto in terapia intensiva. Quando ieri sera tardi è arrivata la notizia di questi 30 respiratori, mi veniva quasi da piangere. Avevamo già approntato posti di terapia intensiva che aspettavano solo i respiratori: diamo speranza a 30 lombardi in più”.


E’ un passaggio dell’intervento di Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, a Agorà. La Lombardia conta sul contributo di Guido Bertolaso, nominato consulente dal presidente Attilio Fontana. “Se Bertolaso ha accettato questa sfida, ritiene di poter portare il proprio contributo in sinergia”, dice Gallera. L’auspicio è che le misure adottate da diversi giorni diano risultati: “Non pare esserci la crescita esponenziale dei contagi che ci si aspettava, i dati ci dicono che è costante, è una buona notizia”.

Sotto stretta osservazione, Milano e hinterland: nell’area metropolitana vivono oltre 3 milioni di persone, a ieri pomeriggio i casi lì erano 1.983 (233 in più in un giorno), di cui 813 nella città di Milano (che domenica ne contava 711).

Tra i positivi, anche un anziano ricoverato a Casa Verdi, la residenza per anziani musicisti di Milano: il paziente, insieme con un altro anziano per il quale si è in attesa degli esiti del tampone, è stato trasferito in ospedale.

Coronavirus, si lavora al centro di terapia intensiva alla Fiera di Milano

“Il centro di terapia intensiva alla Fiera di Milano sarà pronto in 10 giorni, a partire da quando riusciremo a recuperare i respiratori, che sono l’elemento più importante, e il personale”.

Lo ha confermato Giulio Gallera, assessore al Welfare del Comune di Milano, ospite di Agorà su Rai Tre. “Questa idea di ottimizzare in un unico spazio ben 500 posti letto è il modo per affrontare, forse in maniera definitiva, il bisogno di posti letto in terapia intensiva – ha sottolineato Gallera – quindi noi andiamo avanti. Abbiamo chiamato il migliore che c’era sulla piazza, Guido Bertolaso. Ieri è arrivato, aveva già approfondito i temi con la sua squadra, subito molto operativo, e questa mattina abbiamo le prime riunioni. Lui si attiverà immediatamente – ha assicurato Gallera – lo spazio c’è, appena abbiamo la certezza di poter ordinare in tempi rapidi una quantità significativa di respiratori iniziamo i lavori.

gallera ospedale di fiera milanoIl countdown inizia – ha detto l’assessore – da quando avremo gli ordini firmati dei respiratori”.

Quanto alla difficoltà di reperirli, Gallera ha osservato che “Guido Bertolaso ha gestito emergenze in tutto il mondo, contiamo che lui possa avere i canali, i respiratori qualcuno li produce, vanno a ruba, ma evidentemente ci sono. Noi ne stiamo per avere 200 dalla Protezione civile. Qualche canale secondo noi c’è, e va esplorato fino in fondo”.


Coronavirus, nuova autocertificazione: dichiarare la non positività

E’ online il nuovo modello da utilizzare per le autodichiarazioni necessarie per gli spostamenti. Il documento contiene una nuova voce con la quale l’interessato deve autodichiarare di non essere soggetto agli obblighi previsti dalla quarantena per chi è stato trovato positivo al coronavirus o per chi è entrato in contatto con una persona contagiata. Lo rende noto il ministero dell’Interno.

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Ospedale da campo donato a Cremona dalla Ong Americana  Samaritan’s Purse

ospedale cremona donato dagli stati uniti
ospedale cremona donato dagli stati uniti

Coronavirus, Gallera: a Cremona ospedale da campo con 8 posti di terapia intensiva donato da Ong americana

Un ospedale da campo vicino al presidio di Cremona capace di ospiatare 60 posti letto di cui 8 di terapia intensiva. Lo realizzerà la Ong americana Samaritan’s Purse.

“Sarà allestito, presso il presidio di Cremona, un ospedale da campo con 60 posti letto e 8 di terapia intensiva donato dalla Ong americana appartenente alla chiesa cristiano evangelica americana Samaritan’s Purse”. Lo ha annunciato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, che, durante la quotidiana diretta Facebook per fare il punto sull’emergenza coronavirus, ha ringraziato la Cooperazione internazionale per “questo gesto di grande solidarietà” e il Dipartimento nazionale della Protezione civile, che ha fatto da tramite.
“È una bellissima notizia – ha detto Gallera – e già martedì 17 marzo arriverà un primo contingente. Lo staff sarà composto da 60 persone e tutto sarà interamente pagato da loro”


 

LA SANITA’ MILITARE 

All’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, intanto, sono arrivati 24 medici e 4 infermieri della sanita’ militare, mentre continua il reclutamento del personale. Ad oggi sono arrivate 2.200 domande e ne sono state selezionate 1.020

Ospedale da campo donato a Cremona dalla Ong Americana Samaritan's Purse

#coronavirus #fermiamoloinsieme

Se sei medico o infermiere/a, unisciti a loro, e segnala la tua disponibilità alla mail : 


 

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Militari nei parchi per far rispettare le regole contro il coronavirus, ecco la proposta dell’assessore lombardo alla Sicurezza

milano coronavirus militari nei parchi
milano coronavirus militari nei parchi

Coronavirus: assessore Lombardia De Corato, inviare militari nei parchi 

militari nei parchi

Anche dopo la chiusura dei parchi recintati del sindaco Sala, le persone sembrano ancora girare nei giardini senza apparenti serie motivazioni.

(AGI) – Milano, 16 mar . Serve l’invio dei militari per far rispettare nei parchi il decreto del governo contro l’emergenza coronavirus. A dirlo e’ l’assessore lombardo alla Sicurezza,
Riccardo De Corato. “Il ministro Lamorgese, lo scorso venerdi’ ha inviato ai prefetti una circolare con la quale viene attribuita ai militari impegnati in questa emergenzaCoronavirus la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Anche loro, dunque, possono fermare e controllare le persone che circolano sul territorio”, ha sottolineato De Corato. “Nel weekend appena trascorso non sono mancati gruppi di persone che, non rispettando quanto previsto dal Dpcm, hanno affollato le aree verdi della citta’, come in piazza Insubria e in zona Corvetto, arrivando addirittura a scatenare risse violente all’interno delle stesse, come in zona Quarto Oggiaro”.

Ma,conclude l’assessore, “cosa si aspetta a mandare i militari a presidiare i parchi rimasti aperti per evitare il ripetersi di quanto si e’ verificato questo fine settimana fra maxi-risse ed assembramenti?”.

 

Coronavirus, De Corato: a Milano numero chiuso su mezzi pubblici

Autobus affollati, deve valere regola del metro di distanza”

Milano, 16 mar. (askanews) – A Milano “oggi gli autobus risultano più affollati rispetto altri giorni, non perché ci siano in giro più persone, ma solo perché riducendo le corse i viaggiatori si riversano sui restanti mezzi in circolazione”.

La denuncia arriva dall’assessore alla sicurezza della Regione Lombardia, Riccardo De Corato, che chiede ad Atm di rivedere “al più presto le regole di salita sui mezzi mettendo un numero massimo per ogni vettura” come misura “a tutela dei passeggeri” e di domanda: “Se per strada e nei negozi vale il metro di distanza, perché non deve valere anche sui mezzi pubblici?”.

La soluzione, secondo De Corato, è quella di maggiori controlli sui mezzi pubblici che, sottolinea l’assessore lombardo, potrebbero essere svolto “subito” dal personale Atm “che, a causa del ridimensionamento delle corse, rimane fermo in rimessa” oppure dalla “stessa security” della muncipalizzata milanese dei trasporti. “Oltre a loro – aggiunge – il Comune dovrebbe impegnare anche la polizia locale e, considerato che il maggior flusso lo si ha la mattina, questo aiuterebbe anche ad individuare chi realmente si reca al lavoro.

Oggi più che mai va fermato il contagio. Noi- conclude l’assessore- volevamo misure più stringenti, ma alla fine come troppo spesso accade è stata scelta la via di mezzo”.

CORONAVIRUS, DE CORATO: “DA OGGI ATM FINALMENTE DISTRIBUISCE MASCHERINE AGLI AUTISTI, COME AVEVO CHIESTO DA GIORNI ASSIEME AI SINDACATI”


Milano (15 marzo 2020) – “Finalmente da oggi ATM ha cominciato a distribuire ai suoi autisti il kit contenente mascherine e guanti, dando una risposta alle proteste dei dipendenti raccolte sia dai sindacati, sia da me. È un presidio indispensabile per tutelare la salute di chi lavora ogni giorno a stretto contatto con i passeggeri, in mezzi a volte anche molto affollati”.
È il commento dell’ex vicesindaco di Milano e assessore regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale Riccardo De Corato.

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GALLERA: in Lombardia 14.649 casi,+1273 da ieri e 1420 morti (+202 da ieri)

coronavirus test afp scaled
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“I decessi in Lombardia legati al coronavirus sono saliti a 1420 unità, 202 unità in più di ieri”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera.

I positivi registrati nelle ultime 24 ore sono 1.377 in più, “un dato inferiore a quello di ieri, in linea con quello degli altri giorni”, mentre il dato dei ricoverati ”è molto alto, sono 1.273 in più di ieri”.

In terapia intensiva aumentano solo di 66, 823 in totale, un dato molto più ridotto rispetto alla media di 45 ma non cantiamo vittoria, anche perché i decessi sono 1.420, con una crescita di 202″

 


IN ITALIA OLTRE 23 MILA CONTAGIATI

TABELLA AGGIORNATA 16 MARZO

Gli attualmente positivi sono complessivamente 23.073, con un incremento rispetto a IERI di 2.470, mentre il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 27.980.

Le vittime sono salite a 2158, 349 in un solo giorno.

Le persone guarite 2.749, 414 più di ieri.

SITUAZIONE CONTAGI PROVINCIA PER PROVINCIA

A MILANO E PROVINCIA SI CONTANO 1983 CONTAGIATI


Guerini: “In arrivo a Bergamo 20 medici militari”

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini,  ha annunciato l’arrivo, a partire dalla serata di oggi, di altri 20 medici militari per dare supporto all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. L’immediato invio è stato possibile grazie allo stretto e tempestivo coordinamento con lo Stato Maggiore della Difesa che ha individuato, tra le Forze Armate, il personale militare sanitario.


Fontana: “Credo condizioni per soluzione rapida ospedale in Fiera”

“Credo che all’orizzonte si possa dire che ci sono le condizioni per arrivare a una soluzione positiva e rapida, viste le necessità sempre più impellenti. C’è la volontà e il grande impegno di Bertolaso. Credo sia veramente la strada giusta per arrivare ad esigenze concrete”. Cosi’ il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo il sopralluogo nei padiglione della Fiera di Milano, che dovrebbe ospitare un ospedale Covid-19. “Questo è il sito dove si dovranno realizzare i 400 letti di terapia intensiva – ha aggiunto -. Ho avuto un incontro con il dottor Bertolaso e i suoi tecnici, abbiamo iniziato ad affrontare dal punto di vista tecnico il problema”.


Bloccati i collegamenti da e per la Sicilia: il decreto è stato firmato dalla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Il presidente della Regione Sicilia lo aveva annunciato ieri sera, e adesso arriva la conferma definitiva. Il nuovo decreto per bloccare gli ingressi nell’Isola è pervenuto alla ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, che ha firmato il documento. 

Sono stati sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari da e per la Sicilia. L’obiettivo delle misure inserite nel Decreto è quello di contrastare il diffondersi dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, limitando al massimo il rischio di possibili fonti di contagio provenienti dall’esterno della Sicilia.


Stop ai collegamenti con la Sardegna

Rispondendo a una richiesta del presidente della Regione Sardegna per l’emergenza coronavirus, il ministro dei Trasporti, Paola De Micheli, ha firmato un decreto con il quale vengono sospesi i collegamenti e i trasporti ordinari delle persone da e per la Sardegna. Si vola solo tra Roma Fiumicino e Cagliari, mentre sulle navi potranno viaggiare solo le merci. Il trasporto delle persone su traghetti e velivoli può avvenire soltanto su autorizzazione della Regione e per dimostrate e improrogabili esigenze.


In Puglia si estende la quarantena a “chiunque torni”

Da oggi chiunque rientri in Puglia, “da ogni parte d’Italia o del mondo”, dovrà autosegnalarsi e restare in isolamento a casa per almeno 14 giorni. Lo stabilisce una nuova ordinanza del governatore Michele Emiliano dopo il continuo esodo in treno al Sud.

Il provvedimento estende gli obblighi che finora erano previsti solo per chi tornava dal Nord e da zone con focolai di coronavirus. D’ora in avanti, anche chi rientrerà dall’estero o da qualsiasi zona dell’Italia, dovrà avvisare l’Asl e restare in quarantena nella propria abitazione. Inoltre dovrà rimanere raggiungibile per attività di sorveglianza e, in caso di comparsa di sintomi, dovrà avvertire il medico.

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FERRAGNEZ: con la raccolta fondi l’ex campo sportivo diventa un reparto di terapia intensiva

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FERRAGNEZ: L’ex campo sportivo del San Raffaele diventa un reparto di terapia intensiva grazie alla raccolta fondi Fedez-Ferragni

CORONAVIRUS
Lavori in corso per il nuovo reparto di terapia intensiva che si sta creando all’esterno dell’ospedale San Raffaele di Milano grazie alla raccolta fondi promossa da Chiara Ferragni e Fedez e che ha già superato i 4 milioni, che serviranno anche per aiutare altri ospedali impegnati nell’emergenza coronavirus. Il nuovo reparto è dentro una tensostruttura che già copre l’ex campo sportivo dell’università Vita-Salute San Raffaele e dovrebbe essere pronto entro due settimane.




(FOTOGRAMMA)

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MALUMA: il concerto è stato rinviato al 4 settembre. Tutte le news!

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Maluma: rinviato il concerto a Milano al 4 settembre

ECCO GLI AGGIORNAMENTI

Attenzione! Il concerto in programma ad Assago (Mediolanum Forum) inizialmente previsto per il 7 marzo e poi rinviato al 31 marzo, è stato posticipato al 4 settembre. I biglietti già acquistati rimangono validi per la nuova data.

NOMINATIVITÀ: Questo evento è soggetto alla nuova normativa che prevede l’obbligo della nominatività per ogni biglietto emesso ed il successivo controllo del titolare del biglietto all’ingresso dell’evento. Ciascun titolo di accesso riporterà il nome e il cognome dell’utilizzatore del biglietto immessi in fase d’acquisto.Il giorno dell’evento, all’ingresso, oltre al biglietto, sarà richiesto anche un documento d’identità valido per verificare la correttezza del nominativo riportato.

CAMBIO NOMINATIVO: Per questo evento sarà consentito eseguire la procedura di cambio nominativo fino al giorno dell’evento. Comprando un biglietto con ritiro sul luogo dell’evento non è garantito il cambio nominativo.

Dopo aver venduto oltre 1 milione di biglietti nel suo ultimo tour mondiale, Maluma dovrà tardare il ritorno in Italia al Mediolanum Forum di Assago dove avrebbe dovuto mettere in scena uno show stratosferico accompagnato dalla sua band e da 12 ballerini e con effetti laser e giochi pirotecnici a fare da contorno.

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Decreto Cura Italia da questa mattina in vigore. Tutte le Misure nel dettaglio

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto legge Cura Italia. Dopo la firma del capo dello Stato, il decreto è stato pubblicato oggi in gazzetta ufficiale. Il testo contiene le misure sanitarie ed economiche per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

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Inghilterra: in migliaia alle mezze maratone di Bristol e Liverpool

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Correre o non correre?

Detto che da noi, da soli, è possibile (il Decreto del Presidente del Consiglio lo consente) ma ricordato che tutte le manifestazioni competitive sono ovviamente sospese, in Inghilterra invece procedono ancora in ordine sparso e, permettetecelo, irresponsabile.

Così capita che la London Marathon del prossimo aprile (una delle sei maratone più importanti al mondo) venga sospesa e posticipa in autunno mentre la mezza di Bristol e quella di Liverpool si corrano regolarmente.

Stamattina, nonostante molti appelli da parte di medici, politici e appassionati, si sono infatti tenute la Bath half marathon di Bristol e la mezza di Liverpoool che hanno richiamato sulle strade delle due città inglesi quasi diecimila corridori e ancor più spettatori.

Meno del previsto perché in tanti hanno corso sui propri tapis roulant una gara virtuale (gli organizzatori di entrambe le manifestazioni avevano predisposto una apposita app) macomunque troppi. Troppi e irresponsabili.

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