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mercoledì, Maggio 7, 2025
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GALLERA: confermati i dati di ieri, trend di contagi e ricoverati in calo anche oggi

mascherine medici coronavirus bando
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CORONAVIRUS, GALLERA: 28.761 POSITIVI

Lombardia, Gallera: “Cala il numero dei ricoverati, -173 rispetto a ieri”

Sono i 28.761 positivi in Lombardia, con un aumento di 1.555 nelle ultime 24 ore. I ricoverati sono 9.266: è il primo dato negativo dall’inizio dell’emergenza, con una riduzione di 173 pazienti in ospedale rispetto a ieri.

+320 decessi nelle ultime 24 ore

( ieri erano 361 )

Continuano a migliorare i dati relativi ai nuovi casi nella provincia di Bergamo, mentre peggiorano decisamente in quella di Brescia: è questa la situazione delle due zone lombarde più colpite dal coronavirus.

Secondo i dati forniti dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, nella provincia di Bergamo ci sono 6.471 positivi, con una crescita di 255 nuovi casi, mentre ieri era stata di 347 e l’altro ieri di ben 715. A Brescia invece, i positivi sono 5.905, con una crescita di 588 nuovi casi, mentre ieri erano stati 289 e l’altro ieri 38„

Coronavirus, i numeri dei contagi a Milano

Tiene anche Milano. Nelle ultime 24 ore i contagi nella città metropolitana sono aumentati di 230, arrivando a 5.236. A Milano città, invece, i positivi sono 2.176, con una crescita di 136 nelle ultime 24 ore.


Enac: ok a droni per monitorare spostamenti

Via libera all’impiego di droni per “le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale” da parte delle polizie locali. Lo prevede una disposizione dell’Enac – valida fino al 3 aprile – che consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto, “nell’ottica di garantire il contenimento dell’emergenza epidemiologica coronavirus”.


BOLLETTINO PROTEZIONE CIVILE

IN ITALIA

GUARITI: + 408 in 24 ore per un totale di 7432 guariti totali

NUOVI CONTAGI: 3780 contagi per un totale di 63928 contagiati

NUOVI DECEDUTI: 602 PERSONE / TOTALE DECEDUTI: 6077 PERSONE


coronavirus tabella 23 marzo contagiati

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AVIGAN : iniziata la sperimentazione italiana sul farmaco . Nei prossimi giorni i risultati .

sperimentazione avigan italia giappone
sperimentazione avigan italia giappone

Coronavirus, l’azienda che produce l’Avigan: “Nessuna prova che funzioni”

 

Ministro della Salute Speranza : “Aifa procede su sperimentazione Avigan”. «Il direttore generale di AIFA ( Agenzia italiana del farmaco), Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico–Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia. Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso».

Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’incontro con il direttore generale di AIFA.

avigan sperimentazione itallia

Il parere del virologo Burioni

“Non esistono evidenze scientifiche in merito”, ha chiarito il virologo Roberto Burioni, che già aveva sottolineato in un tweet di non fidarsi di alcuni annunci che arrivano dall’estero. “Il farmaco russo, il preparato giapponese, la vitamina C, la pericolosità dell’ibuprofen, i proclami sugli Ace inibitori che i somari scrivono Eca – scriveva l’esperto – hanno una cosa in comune: sono tutte scemenze. Le novità vi arriveranno dalle autorità sanitarie, non dai social o da YouTube”.
Le autorità cinesi alcuni giorni fa sostenevano che il farmaco nipponico, sviluppato dalla Fujifilm Toyama Chemical, si è dimostrato efficace nel trattamento di pazienti contagiati dal coronavirus. Il prodotto, ha riportato il ‘Guardian’, sarebbe stato utilizzato con successo nel trattamento di 340 pazienti tra Wuhan e Shenzhen. I pazienti a cui è stato somministrato il farmaco sarebbero risultati negativi, in media, a 4 giorni dalla positività. L’emittente Nhk ha riferito che i pazienti non trattati, invece, avrebbero impiegato 11 giorni per arrivare allo stesso risultato. Inoltre, le radiografie avrebbero confermato miglioramenti nelle condizioni polmonari del 91% dei pazienti a cui è stato somministrato il farmaco. La percentuale scende al 62% se si considera chi non ha ricevuto Avigan. Nessun commento ufficiale, al momento, dalla Fujifilm Toyama Chemical.

Il Presidente della Lombardia

Sul farmaco giapponese Avigan “la sperimentazione non può più essere effettuata a livello regionale, ma solo dall’Aifa, quindi non possiamo fare eventuali sperimentazioni sul territorio. Manderò una richiesta al ministro Speranza per chiedere che possa accelerare il più possibile questa sperimentazione per capire se questo farmaco possa essere utilizzato”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in conferenza stampa.

ll governatore del Veneto in diretta su Rai1 

«Noi siamo molto attenti alle fasi sperimentali visto che stiamo già sperimentando su piattaforme nazionali e internazionali ben sei farmaci. C’è questa opportunità dell’Avigan, che è questo farmaco giapponese, non dobbiamo creare aspettative o false illusioni nei cittadini. Io ho detto che siamo disponibili da subito, chiaramente ci vuole l’autorizzazione dell’AIFA»: così il governatore del Veneto, Luca Zaia, in collegamento su Rai1 a Storie Italiane. «Se noi riusciamo ad identificare il positivo asintomatico e a metterlo in quarantena, evitiamo che questa persona statisticamente non mi vada a contagiare dieci persone che sono sane»

La Ricerca

Lo studio più citato finora sull’Avigan e il coronavirus è una ricerca condotta in Cina da Qingxian Cai (Università di Shenzhen) e colleghi su 80 pazienti, per mettere a confronto gli effetti del farmaco con quelli di altri antivirali (lopinavir/ritonavir). Secondo lo studio, l’impiego dell’Avigan avrebbe ridotto di 4 giorni circa il tempo di scomparsa del coronavirus dai pazienti, rispetto agli 11 giorni mediamente necessari nel gruppo di controllo trattato con gli altri medicinali. Lo studio parla anche di un miglioramento delle TAC ai polmoni nel 91 per cento dei casi, cosa comunque diversa dall’affermazione sulla capacità dell’Avigan di “bloccare la malattia” segnalata da Aresu.

Che cos’è l’Avigan

Avigan è il nome commerciale del favipiravir, un farmaco antivirale sviluppato dall’azienda farmaceutica Toyama Chemical (del gruppo giapponese Fujifilm) attivo contro alcuni tipi di virus a RNA. È stato progettato con l’obiettivo di bloccare i meccanismi utilizzati dai virus per replicarsi nell’organismo, in modo da aiutare il sistema immunitario a sbarazzarsene, in tempi più rapidi e con minori conseguenze per la salute.

Il farmaco è stato approvato dalle autorità di controllo giapponesi nel 2014, prevedendo un suo possibile utilizzo nel caso delle pandemie influenzali, quindi causate da virus diversi dal coronavirus. A oggi ci sono però ancora dubbi sull’efficacia dell’Avigan, soprattutto nella sua capacità di proteggere le cellule che compongono i tessuti delle vie aeree superiori, dove di solito i virus influenzali fanno più danni.

A differenza di quanto sostiene Aresu, a oggi l’impiego dell’Avigan in Giappone è consentito solamente in particolari condizioni di emergenza, quando altri antivirali si dimostrano inefficaci. Inizialmente Toyama Chemical sperava che l’approvazione da parte delle autorità potesse includere più casi, facendo dell’Avigan un sostituto del Tamiflu, farmaco sul mercato ormai da tempo e che dà risultati positivi nel trattamento di alcune sindromi influenzali. Attualmente l’impiego dell’Avigan è consentito in Giappone e da circa una settimana in Cina, mentre il farmaco non è ancora approvato dalle principali autorità per i farmaci al mondo come la statunitense FDA e l’europea EMA.

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WhatsApp in tilt se il traffico continua a crescere. Zuckerberg : ”Così non possiamo reggere”

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Coronavirus, Zuckerberg: “Temo per i server WhatsApp, potrebbero fondersi”

In Italia e altri Paesi il traffico è più che raddoppiato: nel mirino Messenger e WhatsApp. Le infrastrutture di Menlo Park potrebbero non riuscire a reggere nuovi incrementi

Il Seo di Facebook ha aggiunto: “Dobbiamo rafforzare la nostra infrastruttura, se l’epidemia si allarga i nostri server potrebbero non farcela”

Nei paesi in cui il coronavirus sta sconvolgendo la vita quotidiana ogni secondo un telefono squilla e questo mette in pericolo i server ,.

Questa notizia arriva direttamente da Mark Zuckerberg che, in una teleconferenza di mercoledì sulla risposta di Facebook all’epidemia da COVID-19, ha detto ai membri della stampa che il volume delle chiamate vocali per WhatsApp e Messenger in Italia e in altri paesi significativamente colpiti dal coronavirus è più che il doppio del livelli normali.

Naturalmente le persone fanno un massiccio uso della comunicazione virtuale poiché sono in quarantena o praticano il distanziamento sociale nelle loro case. Ciò ha aumentato la quantità di dati che fluiscono attraverso i server di Facebook.

Ha anche affermato che Facebook deve continuare a pianificare e sviluppare con attenzione ancora maggiore il rafforzamento della sua infrastruttura di server nel caso in cui il coronavirus si diffonda in tutto il mondo, dato che in molti paesi i cittadini fanno affidamento su WhatsApp, Facebook e Instagram come principale mezzo di comunicazione.

“Siamo su dei numeri che vanno ben oltre il picco di Capodanno”, ha detto Zuckerberg. “Solo assicurandoci di poter gestire squesta sfida possiamo fare fronte ai picchi dei giorni futuri”

 

Le cifre sull’aumento del traffico sono state confermate dagli operatori nazionali. Da una parte Vodafone ha dichiarato di aver dovuto gestire un carico di lavoro addizionale in termini di traffico sul proprio network che ha già superato il 50% della media. Anche TIM, secondo le segnalazioni del suo Amministratore delegato Gubitosi, ha registrato un aumento di oltre il 70%del traffico internet da rete fissa, soprattutto derivante dai videogiochi online. Compito dei provider è ora quello di garantire un servizio che magari non sarà da subito così veloce come in precedenza, ma il cui funzionamento è fondamentale per assicurare che le persone possano non solo lavorare da casa ove possibile ma anche mantenere quei contatti sociali che, giocoforza, sono al momento impediti di persona.

 

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Coronavirus, i sindacati: “Centinaia di auto dal Nord verso la Sicilia”

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Domenica sera, in coincidenza con l’annuncio del nuovo decreto sul coronavirus, “si è registrato un consistente quanto pericoloso afflusso di auto all’imbarcadero di Villa San Giovanni sui traghetti privati per Messina”.

A denunciarlo è il segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro, che aggiunge: “Stiamo parlando di centinaia di automobili in marcia verso la Sicilia” che invece “dovrebbe essere abbondantemente blindata”.

Nella serata di domenica il governatore siciliano Nello Musumeci aveva scritto su Facebook: “Mi segnalano appena adesso che a Messina stanno sbarcando dalla Calabria molte persone non autorizzate. Non è possibile e non accetto che questo accada. Ho chiesto al prefetto di intervenire immediatamente. C’è un decreto del ministro delle Infrastrutture e del ministro della Salute che lo impedisce. Pretendo che quell’ordine venga rispettato e che vengano effettuati maggiori controlli alla partenza. Il governo nazionale intervenga perché noi siciliani non siamo carne da macello!”

Poco dopo, sempre sui social, Musumeci aveva precisato: “Ho appena avuto conferma dalla prefettura di Messina che saranno ulteriormente intensificati i controlli sullo Stretto. Possono passare, alla luce del provvedimento nazionale, SOLO i pendolari che svolgono servizio pubblico, come sanitari, forze armate e di polizia. BASTA. Stiamo facendo sacrifici enormi e bisogna dare certezze a tutti i cittadini che questa fase è seguita con impegno”.

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SALA a Fabio Fazio : “Milano non si ferma” è stata un errore condiviso

milano non si ferma sala
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Intervistato da Fabio Fazio durante la puntata di domenica sera di Che tempo che fa, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha risposto a una domanda sulla sua iniziale sottovalutazione della pericolosità del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia.

Negli ultimi giorni di febbraio, quando i contagi confermati in Italia erano ancora pochissimi, Nicola Zingaretti partecipava ad aperitivi contro la paura e  anche Matteo Salvini invitava ad «aprire» e «spalancare» tutto, Sala aveva promosso la campagna “Milano non si ferma”, che invitava i milanesi a non avere eccessiva paura del virus.

Tra le altre cose, Sala aveva rilanciato con i suoi account social un video che raccontava la forza di spirito dei milanesi anche in tempi difficili. Nei giorni successivi Sala era apparso su Instagram con una maglietta con su scritto “Milano non si ferma”.

Il video “Milano non si ferma” era stato promosso dall’Unione dei Brand della Ristorazione Italiana, un’associazione temporanea formata da decine di locali e catene di ristorazione di Milano.

Lo stesso video veniva rilanciato da Matteo Salvini («bellissime immagini da far girare, anche di questo ho parlato con il presidente della Repubblica portando la voce delle imprese, dei produttori, degli artigiani, dei commercianti. Riapriamo tutto quello che c’è da riaprire: l’Italia è un Paese che soffre ma che vuole ripartire, adesso»).

Pochi giorni dopo la diffusione del virus aveva costretto le autorità ad approvare le prime restrizioni alle libertà individuali e alle attività commerciali, per provare a contenere l’epidemia. E le restrizioni avevano poi dovuto essere rafforzate, perché in larga parte non rispettate.

La campagna “Milano non si ferma” era quindi stata accusata di aver creato un clima di eccessiva sottovalutazione e rilassatezza, quando invece sarebbe stato più opportuno già dall’inizio un richiamo a maggiori precauzioni.

Sala ha detto a Fazio:

Molti hanno fatto riferimento a quel video che girava in rete e a quell’hashtag “Milano non si ferma”. Era il 27 di febbraio era un video che impazzava in rete; tutti lo rilanciavano, l’ho rilanciato anche io. Giusto o sbagliato, probabilmente sbagliato. È chiaro come abbiamo sentito da Burioni, da Zangrillo, nessuno aveva capito ancora la virulenza del virus, e d’altro canto in quel momento quello era lo spirito.

Sala ha anche ricordato che l’invito a “non fermarsi” era arrivato da diversi partiti politici e che anche il leader della Lega Matteo Salvini in qui giorni si opponeva alle chiusure di uffici e negozi.

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TRASPORTI: a Milano i treni di lunga percorrenza fermeranno solo alla Centrale

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TRASPORTI: tutti i treni a lunga percorrenza che attraverseranno Milano fermeranno esclusivamente alla stazione Centrale.

Lo ha comunicato Trenitalia spiegando di aver rimodulato l’offerta commerciale dei treni Frecce (Frecciarossa, Fracciabianca e Frecciargento) a seguito delle disposizioni emanate dalle autorità competenti in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus. Saranno garantiti i servizi minimi essenziali: vale a dire una sola fermata in quelle città che finora invece contemplavano più fermate intermedie. A Milano, nello specifico, non saranno più effettuate le fermate nelle stazioni di Rho Fiera, Milano Porta Garibaldi e Rogoredo.

La decisione è stata presa da Trenitalia per “agevolare le attività di controllo delle autorità”, probabilmente anche a seguito dell’ultima ordinanza varata quest’oggi dal ministero dell’Interno e da quello della Salute. I due ministeri, sempre nell’ottica di contenere i contagi da Covid-19 e probabilmente per impedire le “fughe” ingiustificate dal Nord al Sud della Penisola hanno disposto il “divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in Comune diverso da quello in cui si trovano”, salvo che “per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”.

Le altre fermate secondarie cancellate in tutta Italia
La decisione di Trenitalia riguarda anche gli Intercity, che svolgono il servizio viaggiatori esclusivamente nelle stazioni principali di: Genova Piazza Principe, Perugia e Roma Termini. Cancellate pertanto le fermate di Genova Brignole, Perugia Ponte San Giovanni, Roma Ostiense e Roma Tiburtina. Per quanto riguarda le Frecce, invece, sono state cancellate le fermate nelle stazioni secondarie di Torino Porta Susa, Roma Tiburtina e Napoli Afragola. Le Frecce fermano solo a Torino Porta Nuova, Roma Termini e Napoli Centrale.

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L’aiuto di Cuba all’Italia : atterrati medici e infermieri per combattere l’emergenza coronavirus

cuba aiuti italia medici
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Coronavirus, medici cubani all’ospedale da campo di Crema

«La noticia se ha esparcido por toda Lombardía: ¡vienen médicos cubanos!»: la versione oi line di Juventud Rebelde, quotidiano cubano, forse si concede un po’ di enfasi («la notizia si è difusa in tutta l Lombardia: arrivano i medici cubani!»), ma ciò che conta è che all’ospedale di Crema stanno arrivando dall’Avana 52 tra dottori e infermieri; in questa durissima battaglia contro il coronavirus, saranno di grande aiuto a un sistema sanitario allo stremo. E anche se la giunta lombarda è di centrodestra non ha esitato, ovviamente, ad accettare anche l’aiuto cubano. Quando sono partiti dall’aeroporto José Martì i medici cubani sono stati salutati da applausi, avevano bandiere del loro paese e italiane, e un ritratto di Fidel Castro.

 

Si conclude così la giornata degli aiuti dopo il materiale mandato con 9 aerei dalla Russia

La situazione di oggi 

Gallera: “Dati migliori ma è presto per cantare vittoria”

Lo ha detto l’assessore al Welfare Giulio Gallera facendo il punto sull’emergenza sanitaria. “Sono 3.456 i decessi registrati in Lombardia dall’inizio dell’emergenza – ha ricordato Gallera –  Oggi l’incremento è stato di 361 morti nelle ultime 24 ore, mentre ieri si era registrato il record negativo di +546 in un giorno. i positivi al coronavirus in Lombardia sono saliti a 27.206, +1.691 su ieri con un dimezzamento della crescita giornaliera.  I ricoverati per Covid 19 sono 9.439, con un aumento di 1181, a cui
vanno aggiunte 1142 persone ricoverate in terapia intensiva”

I numeri dalle province 

Sono finalmente in calo i contagi in provincia di Bergamo e Brescia: a Bergamo sono in totale 6216 i covid positivi, 347 più di ieri, “il numero si è dimezzato –
commenta Gallera – rispetto ai 715 di ieri”. In calo anche Brescia: 5317 i malati, 289 più di ieri ma in calo rispetto ai 380 di due giorni fa. In provincia di Cremona sono 2895, nel Comasco 510, 60 più di ieri, nel Lecchese sono aumentati di 54, nel Lodigiano di 79, con 1772 contagiati in tutto.

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Coronavirus: Vietati in tutta Italia gli spostamenti dal comune in cui ci si trova

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E’ vietato in Tutta Italia a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza o per motivi di salute”.

 

Nuova ordinanza, divieto totale per spostamenti

Da oggi “è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”. Lo stabilisce una nuova ordinanza adottata congiuntamente dal ministro della Salute e dal ministro dell’Interno che rimarrà efficace fino all’entrata in vigore di un nuovo decreto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Viminale: ieri altri 11mila denunciati

Ieri le forze di polizia hanno controllato, in applicazione delle misure di contenimento del contagio, 208.053 persone e 11.068 sono state denunciate, ancora un record. Gli esercizi commerciali controllati sono stati 75.362, denunciati 142 esercenti e sospesa l’attivita’ di 20 esercizi. Salgono così – informa il Viminale – a 1.858.697 le persone controllate dall’11 al 21 marzo, 82.041 quelle denunciate per mancato rispetto di ordine dell’autorita’, 1.943 per false dichiarazioni; 910.023 gli esercizi commerciali controllati e 2.119 i titolari denunciati.

 

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Russia : per aiutare l’Italia a combattere l’emergenza, Mosca invia 9 aerei con medici e materiale utile

russia aiuti italia boost
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Dopo la telefonata di ieri tra Putin e Conte, la Russia si è immediatamente attivata per aiutare il nostro paese

Le forze aeree russe sono pronte a inviare in Italia squadre di virologi militari ed equipaggiamenti medici per la lotta al coronavirus, su istruzioni del presidente Vladimir Putin. A quanto scrive l’agenzia stampa russa Itar Tass, il leader del Cremlino ha telefonato ieri al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per discutere degli aiuti. Si tratta di 9 velivoli da trasporto IL-76.

Shoigu ha già dato ordine per la creazione di un gruppo aereo per “l’urgente” invio di aiuti per l’Italia nella lotta al coronavirus a partire da oggi. “Appena l’Italia sarà pronta, gli aerei da trasporto dell’aviazione militare russa invieranno otto squadre mobili di virologi e medici militari, veicoli per la disinfezione con aerosol di mezzi di trasporto e territori, così come equipaggiamento medico”, riferisce il ministero russo della Difesa. L’Italia, si legge, ha confermato la disponibilità ad accettare gli aerei militari russi.

 

“Un gruppo di circa 100 persone è pronto a partire”, si legge nel comunicato, “il gruppo è composto dai principali esperti del ministero della Difesa russo nel campo della virologia e dell’epidemiologia e che hanno una significativa esperienza internazionale nella lotta alle epidemie”. Insieme ai medici militari, arriveranno nel nostro Paese anche “moderne attrezzature per la diagnosi e lo svolgimento di operazioni di santificazione”, si spiega nel comunicato.

Anche Cuba ha mandato medici e infermieri

Sono atterrati a Milano Malpensa,la delegazione composta da 37 medici e 15 infermieri cubani che lavorerà presso l’ospedale da campo approntato dall’Esercito italiano a Crema.

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Milano: requisito il primo albergo per la quarantena, l’Hotel Michelangelo

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E’stata una serata più complicata del solito, quella di ieri. Prima l’ordinanza della Regione Lombardia, condivisa con i sindaci, che impone una stretta ulteriore alle misure anti-contagio da coronavirus, poi le comunicazioni del premier Conte in diretta Facebook sulla chiusura fino al 3 aprile delle aziende non strategiche.

E oggi a Milano si prendono altri provvedimenti: il Comune metterà a disposizione un hotel vicino alla Stazione Centrale per le persone che devono passare il periodo di isolamento dovuto al coronavirus.

milano hotel michelangelo salaLo ha annunciato il sindaco Beppe Sala nel quotidiano aggiornamento via Facebook. Il progetto è frutto di un accordo con la proprietà dell’hotel che lo ha messo a disposizione del Comune in questa emergenza. “Molti milanesi conoscono l’hotel Michelangelo, vicino alla stazione Centrale, ha circa 300 camere ed era un hotel già in chiusura prima del Coronavirus. – ha detto Sala -. Ora noi lo prendiamo per metterlo a disposizione di prefettura e autorità sanitaria pensando che potrà servire per chi dovrà fare la quarantena. Ma questo principio di trovare spazi e metterli a disposizione ci porterà a fare ulteriori azioni nei prossimi giorni”.

Si parte dunque con la requisizione (condivisa con la proprietà che è guidata da persona con spiccata sensibilità sociale e che ringrazierò sempre) dell’Hotel Michelangelo (Stazione Centrale). Ha 300 camere ed è al centro di un sistema di decine di hotel che potrebbero essere altresì requisiti per ampliare i servizi nel caso, come pensiamo, la capienza sia purtroppo insufficiente. Il progetto presentato ha un modello di gestione che consente di partire già nella settimana entrante.

La struttura garantisce condizioni di isolamento per persone in quarantena con sintomi lievi e deve avere un programma medico evidentemente da approvare da parte delle autorità sanitarie

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Carlo Cracco chiude i suoi ristoranti ma cucina per i lavoratori del nuovo ospedale di Milano

cracco in cucina
cracco in cucina

Lo chef stellato prepara pasti e “schiscette”: «E’ il nostro piccolo contributo a quest’emergenza»

C’è anche lo chef Carlo Cracco a lavorare nel cantiere del nuovo ospedale alla Fiera di Milano City, ha deciso di correre in aiuto di chi è in prima linea per far fronte all‘emergenza coronavirus.

Con la sua squadra del ristorante in Galleria prepara i pasti per gli operai e si dice pronto a continuare anche quando la struttura sarà funzionante.

«Un piccolo contributo per aiutare gli addetti che lavorano giorno e notte – spiega Cracco -. Nella struttura non c’è la mensa e noi tutti siamo a casa con il ristorante chiuso, così abbiamo dato la nostra disponibilità»

Il 10 marzo scorso sui suoi profili social Carlo Cracco annunciava così la chiusura del suo ristorante: «La priorità nostra e di tutti in questo momento è quella di salvaguardare la nostra salute e quella degli altri. Da oggi il Ristorante Cracco resterà chiuso al pubblico, riapriremo non appena le nuove disposizioni lo consentiranno e l’emergenza sarà rientrata.

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Anche Amazon chiude quasi tutto, limita gli ordini ai beni di prima necessità

amazon ordini
amazon ordini

Amazon Italia e Francia ordini limitati . Garantiti quelli già effettuati.

 

La Comunicazione

Per concentrare la sua capacità «sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr.» spiega una nota della società. La decisione vale dunque per l’Italia e la Francia. E permette al sistema di logistica di potersi fare carico degli ordini più importanti di modo che arrivino il più velocemente possibile ai destinatari. «Tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati».

Un portavoce di Amazon ha dichiarato che la società ha preso la decisione a causa di un picco di ordini e della necessità di rispettare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro.

“Così come i clienti utilizzano l’e-commerce come strumento utile ai loro sforzi di distanziamento sociale, anche noi abbiamo adottato misure specifiche di distanziamento all’interno dei nostri centri di distribuzione affinché i nostri dipendenti possano lavorare in sicurezza. La combinazione di questi due elementi ci richiede di concentrare la nostra capacità disponibile sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi, smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr. Questa decisione consente ai nostri dipendenti dei centri di distribuzione di focalizzarsi sulla ricezione e spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento. I clienti possono ancora ordinare molti di questi prodotti dai partner di vendita che effettuano direttamente le spedizioni. Comprendiamo che questo è un cambiamento per i nostri partner di vendita che utilizzano la Logistica di Amazon e apprezziamo la loro comprensione in questo momento in cui diamo priorità ai prodotti di cui i clienti hanno più bisogno”.

Tra i prodotti di prima necessità, Amazon include tra gli altri : articoli per bambini, apparecchiature per la salute e la casa, la bellezza e la cura della persona, la spesa e le forniture industriali, scientifiche e per animali domestici .

L’annuncio anticipa l’annuncio serale del Presidente dl consiglio Conte dove ha imposto nuove chiusure per il paese .

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Conte : il nuovo annuncio con novità su restrizioni e chiusure

conte coronavirus misure italia
conte coronavirus misure italia

“Chiuderemo ogni attività produttiva non cruciale fino al 3 aprile. Farmacie e alimentari resteranno aperti.”

Coronavirus, il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook ha annunciato nuovi provvedimenti presi per contenere l’emergenza Covid19. Decise le chiusure delle attività non strettamente necessarie. Restano aperti gli aliementari e le farmacie, le banche e le Poste. Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte sono valide, a quanto si apprende, fino al 3 aprile.

«Lo Stato c’è, il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa». Lo dice il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook soffermandosi sulle conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus.

Conte: «Rallentiamo il motore dell’Italia ma non lo fermiamo». «Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell’epidemia». Lo dice il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook.

Il premier Conte in apertura del suo discorso ha parlato di misure severe ma necessarie: «Dobbiamo resistere».

Clicca per conoscere il dettaglio attività abilitate a continuare

REGIONE LOMBARDIA stasera aveva già indicato nuove normative :

L’ordinanza è in vigore dal 22 marzo fino al 15 aprile, salvo variazioni dovute all’evoluzione dell’emergenza sanitaria.

Di seguito una sintesi delle nuove limitazioni regionali che si aggiungono a quelle dei provvedimenti del Governo:

  1. divieto di assembramento di più di due persone nei luoghi pubblici e sanzioni in caso di non rispetto fino a 5 mila euro;
  2. monitoraggio clinico degli operatori sanitari prima dell’inizio del turno di lavoro;
  3. sospensione dell’attività degli uffici pubblici e dei soggetti privati che svolgono attività amministrative, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  4. sospensione delle attività artigianali non legate alle emergenze o alle filiere essenziali;
  5. sospensione di tutti i mercati settimanali scoperti;
  6. sospensione delle attività inerenti ai servizi alla persona;
  7. chiusura delle attività degli studi professionali salvo quelle relative ai servizi indifferibili e urgenti o sottoposti a termini di scadenza;
  8. chiusura di tutte le strutture ricettive ad esclusione di quelle legate alla gestione dell’emergenza. Gli ospiti già presenti dovranno lasciare le strutture entro le 72 ore successive all’entrata in vigore dell’ordinanza;
  9. fermo delle attività nei cantieri edili, esclusi quelli per le ristrutturazioni sanitarie, ospedaliere ed emergenziali, oltre a quelli stradali, autostradali e ferroviari;
  10. chiusura dei distributori automatici cosiddetti ‘h24’ che distribuiscono bevande e alimenti confezionati;
  11. divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.

Restano invece aperte le edicole, le farmacie, le parafarmacie, ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza di un metro.

Si raccomanda di provvedere a rilevare la temperatura corporea dei dipendenti e dei clienti di supermercati, farmacie, luoghi di lavoro e a tutti coloro che vengono intercettati dalle Forze dell’Ordine.

Per il trasporto pubblico locale valgono sempre le prescrizioni sul distanziamento degli utenti già previste dalle ordinanze regionali in vigore.

sindaci potranno rafforzare ulteriormente le disposizioni restrittive in base alle singole condizioni del territorio.

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VIRUS: Attese nuove dichiarazioni in diretta di Conte!

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VIRUS: ATTESE NUOVE DICHIARAZIONI IN DIRETTA DI CONTE

VIDEODIRETTA SU PAGINA FACEBOOK

“Chiuderemo sull’intero territorio nazionale ogni attività che non sia indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte. “Continueranno a restare aperti supermercati e negozi di alimentari – ha assicurato – quindi manteniamo la calma non c’è ragione di fare corse agli acquisti”.

Conte: “Misure severe, ma non abbiamo alternative”

Quelle messe in atto sono “misure severe, ne sono consapevole, ma non abbiamo alternative. In questo momento dobbiamo resistere, perché solo così riusciamo a
tutelare noi stessi”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook. Sono misure “che richiederanno tempo per far vedere i loro effetti”, ha aggiunto.

Conte: “Stop alle attività produttive non essenziali”

Oggi abbiamo deciso di “chiudere nell’intero territorio nazionale ogni attività produttiva che non sia strettamente necessaria a garantirci beni e servizi essenziali”. Lo ha annunciato il premier Giuseppe Conte sull’emergenza coronavirus, parlando della “crisi più difficile che il Paese sta vivendo dal secondo dopoguerra. la morte di tanti concittadini è un dolore che ogni giorno si rinnova”.

Conte: “Servizi bancari, postali e assicurativi restano attivi”

“Continueranno a venire assicurati i servizi bancari, postali, assicurativi e finanziari”, dice il premier Conte. Le nuove misure saranno in vigore fino al 3 aprile. “Al di fuori delle attività ritenute essenziali consentiremo solo lo svolgimento di lavoro in modalità smart working e consentiremo solo le attività produttive ritenute comunque rilevanti per la produzione nazionale”.

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Lombardia, Fontana: “Nuove restrizioni, situazione peggiora”. Amazon limita gli ordini

fontana presidente lombardia governo
fontana presidente lombardia governo

Coronavirus, in Lombardia 546 morti in un giorno. La Regione chiude uffici e aziende non necessari, stop allo sport all’aperto.

L’ordinanza entra in vigore domani e produce effetto – “salvo diverse disposizioni legate all’evoluzione della situazione epidemiologica” – fino al 15 aprile. L’ordinanza mantiene aperte solo le edicole, le farmacie, le parafarmacie e i supermercati, “ma deve essere in ogni caso garantita la distanza di sicurezza interpersonale di un metro”.

Sospensione dell’attività degli uffici pubblici, delle attività degli studi professionali, il fermo delle attività nei cantieri e divieto di praticare sport e attività motorie svolte all’aperto, anche singolarmente.

La nuova ordinanza “entra in vigore domani e produce effetto – salvo diverse disposizioni legate all’evoluzione della situazione epidemiologica – fino al 15 aprile”.

Lombardia, Fontana: “Situazione peggiora, bisogna agire”

“Le nostre autorità sanitarie ci impongono di agire nel minor tempo possibile. La situazione non migliora anzi, continua a peggiorare”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, motivando le misure contenute nella nuova ordinanza. La competenza sulla chiusura delle attività produttive è del governo, si legge in una nota della Regione, ma i rappresentanti delle associazioni di impresa hanno garantito che fin dalle prossime ore chiederanno ai propri associati di sospendere comunque tutte quelle produzioni che non fanno parte delle filiere essenziali.

Lombardia, Fontana: “Rilevazione temperatura corporea in supermercati e farmacie”

“Ai supermercati, alle farmacie, nei luoghi di lavoro, a partire dalle strutture sanitarie e ospedaliere, si raccomanda a cura del gestore/titolare di provvedere alla rilevazione della temperatura corporea”: lo prevede l’ordinanza emanata dal governatore lombardo Attilio Fontana, che entra in vigore domani.

Si raccomanda di provvedere alla rilevazione sistematica della temperatura corporea anche ai clienti presso i supermercati e le farmacie, oltre che ai dipendenti dei luoghi di lavoro, se aperti, e a tutti coloro che vengono intercettati
dall’azione di verifica del rispetto dei divieti dalle Forze dell’Ordine e dalla Polizia Locale

Ammenda fino a 5mila euro in Lombardia

Un’ammenda fino a 5mila euro: tanto prevede l’ordinanza emanata stasera dal governatore lombardo Fontana per chi non rispetterà “il divieto di assembramento nei luoghi pubblici – fatto salvo il distanziamento (droplet)”.

SCARICA IL DOCUMENTO PDF


Coronavirus, Amazon limita gli ordini: “Solo beni di massima priorità”

Amazon ha deciso di concentrare la sua capacità “sui prodotti che hanno la massima priorità”. vista l’emergenza coronavirus. A partire da oggi, dunque, “smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr”. Lo ha annunciato, in una nota il colosso statunitense del commercio elettronico aggiungendo che “tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati”.


lombardia fontana misure restrittive


I NUMERI DI OGGI

In Lombardia 25.515 positivi (+3.251 nuovo record), di questi 8.258 ospedalizzati (+523), 1.093 in terapia intensiva su 1.250 posti, 2.139 i pazienti dimessi oggi.3095 i decessi (+546 nuovo record). A livello provinciale: Bergamo 5.869 (+715), Brescia 5028 (+380), Como 452 (+72), Cremona 2733 (+341), Lecco 818 (+142), Lodi 1.693 (+96).

Milano 4.672 (+868) e Monza e Brianza in forte crescita con 268 casi in più.

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Lepri selvatiche ripopolano i parchi milanesi in una città quasi deserta

lepri a milano coronavirus
lepri a milano coronavirus

Le lepri si riprendono i parchi di Milano 

Nella silenziosa e deserta Milano ( anche se arrivano segnalazioni di gente in giro a vagare senza motivo), le lepri ( in raltà ci segnalano siano conigli selvatici ) hanno approfittato dell situazione surreale tornando a popolare alcuni parchi della città. Si fatica a scorgere persone e automobili, a parte alcune ambulanze che rompono il silenzio, ed è molto più agevole, seppur insolito, notare decine di lepri che sono tornate riprendersi gli spazi tolti dall’uomo. In particolare la loro presenza è stata notata in Via Giorgio Stephenson, nella zona nordoccidentale della metropoli, a due passi dalla tangenziale.

Ecco uno dei tanti video girati a Milano da Sabrina Baronio in Via Giorgio Stephenson

NEL FRATTEMPO IN GIAPPONE 

Sono state condivise molte foto e video di cervi che vagano per le strade di Nara in Giappone, sotto gli occhi sorpresi degli abitanti.

lepri e animali

I cervi del Nara Park mentre scendevano in strada per cercare cibo. Solitamente, i turisti acquistano dei cracker che vengono venduti nel parco appositamente per nutrire i cervi, ma, poiché il numero di visitatori è precipitato nelle ultime settimane a causa della pandemia di coronavirus, i cervi si sono spinti fuori dal loro territorio per trovare qualcosa da mangiare.

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Pronta in tempi da record la nuova terapia intensiva del San Raffaele

san raffaele terapia intensiva donazioni copertina
san raffaele terapia intensiva donazioni copertina

Tutto pronto per la consegna del primo padiglione di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano

Questa mattina le pulizie finali prima della consegna del primo, nuovo, padiglione di terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, allestito a tempo di record e grazie alle donazioni di migliaia di cittadini.

La nuova terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele costruita in tempo record, solo 8 giorni, per l’emergenza coronavirus è ufficialmente pronta. Da lunedì 23 marzo accoglierà i malati gravi Covid19.

La costruzione, realizzata nei campi sportivi dell’UniSR, è stata interamente finanziata con le donazioni ricevute e con la raccolta fondi lanciata dai Ferragnez su gofundme.com. Grazie ancora a Fedez e Chiara Ferragni e ai 200mila donatori che in Italia e all’estero hanno offerto il loro contributo. Grazie anche a chi ha lavorato senza sosta per trasformare una speranza in realtà.

Entro le prossime settimane sarà pronto anche l‘ampliamento della struttura che metterà a disposizione ulteriori posti letto per le terapie intensive.

Solo pochi giorni fa infatti era stata lanciata la campagna di raccolta fondi che in pochissimo tempo ha superato i 4 milioni di euro donati .

Ecco il video riassunto dei lavori

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SUPERMERCATI: ecco i nuovi orari dei supermercati da questo weekend

natale supermercato

Supermercati, nuovi orari dal weekend: le info  e utili per tutti i maggiori supermercati di Italia.

Tutti in coda a fare la spesa ai tempi del coronavirus. Ma attenzione, perché dal weekend cambiano gli orari di apertura delle grandi catene di supermercati in Italia. Ecco tutte le informazioni utili, ricordando anche in fila bisogna sempre rispettare la distanza di sicurezza.

Esselunga da sabato 21 marzo fino a venerdì 3 aprile, nei negozi in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Veneto, Liguria e Toscana nei giorni feriali verrà anticipata alle ore 20 la chiusura e la domenica l’orario di apertura sarà dalle 8 alle 15.

Per quanto riguarda i punti vendita nel Lazio, in ossequio alle disposizioni regionali, saranno aperti dal lunedì al sabato 8.30-19 e la domenica 8-15.

La clientela continuerà a trovare guanti monouso e gel disinfettante agli ingressi di ogni negozio. L’accesso per la spesa sarà contingentato e protetto grazie all’adozione di misure di distanziamento delle eventuali code.


supermercati nuovi orari negozi


Analogo provvedimento viene assunto da oggi, 19 marzo, dalla catena Lidl: i punti vendita saranno aperti dalle 8.30 alle 19 in settimana e dalle 8.30 alle 13.00 la domenica.

Carrefour comunica di aver deciso di procedere ad una riduzione degli orari di apertura di tutti i nostri ipermercati, supermercati e negozi di prossimità diretti, dalle ore 8.30 alle ore 19 durante la settimana, e di limitare l’apertura domenicale dalle 8.30 alle 15.00 dal 19 marzo fino al 29 marzo.

Pam, Panorama, Pamlocal, Pamcity e Metà: in tutti i negozi del Lazio aperti dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 19 e domenica: 8:30 – 15. In tutte le altre regioni gli orari dal lunedì al sabato: 8:30 – 20 e la domenica: 8:30 – 15. Diversi gli orari di aperture di alcuni centri: nel negozio di Livorno Corea 533 (dal lunedì al sabato: 7:30 – 20:00, domenica: 8:30 – 15:00); Pam local Bergamo Porta Nuova e Pisa Santa Maria dal lunedì al sabato: 8:30 – 20:00; domenica chiuso Pam local Roma Tiburtina dal lunedì al sabato: 8:30 – 19:00 e domenica chiuso.

Auchan: da lunedì a sabato: 8:30-19 e chiusi domenica 22 e domenica 29 marzo. Conad: da lunedì a sabato: 8:30-19 e domenica: 8,30:13. Coop ha deciso la chiusura dei suoi oltre 1100 punti vendita per le prossime due domeniche 22 e 29 marzo.

Eurospin ha annunciato per ora la sola chiusura dei punti vendita per domenica 22 marzo. Penny Market adotterà i seguenti orari: da lunedì a sabato: 8-20 e domenica 22 marzo chiuso.

Bennet Nei 64 ipermercati in tutto il Nord Italia l’apertura dei punti vendita per il sabato (e giorni infrasettimanali) è dalla ore 8,30 alle 20,30; la domenica (22 marzo) dalle 9 alle 14;

Iper e Unes: il gruppo, che gestisce i punti vendita Iper, Unes, U2 e U!, ha annunciato nuovi orari, lasciando però ai singoli negozi la facoltà di stabilirli. Per tutti vale la chiusura dei banchi serviti alle 14, tutti i giorni.

L’Iper Portello, a Milano, chiuderà alle 21 sia domenica 22 sia domenica 29 marzo e infine l’Iper Arese, chiuderà alle 20 sia domenica 22 sia domenica 29 marzo.

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BERGAMO: la commovente storia di Elsa. ” Vuole parlare un po’ con me?”

La signora Elsa è in casa da ormai ventisette giorni. Abita a Bergamo ed è sola. Ha perso anche le uniche due amiche con cui condivideva qualche ora di svago.

Il servizio della spesa a domicilio funziona. Ma al di là della consegna, dopo un buongiorno e grazie, quando la porta si richiude Elsa si ritrova immersa nella sua solitudine. Così, ieri, si è messa al telefono e ha fatto numeri a caso. Dopo essere stata «respinta» in modo gentile un paio di volte. Al terzo tentativo ecco cosa è successo nel racconto di Franco, che ha risposto.
«Pronto? Chi parla?». «Buon pomeriggio, mi scusi, lei non mi conosce e il suo numero l’ho fatto a caso, prendendolo dall’elenco telefonico». Dopo un attimo di silenzio rispondo: «Mi dica», e di là sento una voce un po’ titubante. «Sono Elsa, di Bergamo, vivo sola e sono chiusa in casa da ventisette giorni, non ho nessuno, con le mie due amiche con cui andavo a fare la spesa prima, e nella prima settimana che eravamo chiuse in casa, ci sentivamo al cellulare. Il mio telefonino è un po’ vecchiotto come me, ma fa ancora il suo dovere. La spesa me la portano una volta a settimana alcuni volontari e me la lasciano fuori dalla porta con un buongiorno e se ne vanno, sono tanto cari. Le mie amiche purtroppo non ci sono più e avevo bisogno di ascoltare qualcuno, perciò mi son detta provo a fare qualche numero, i primi due mi hanno mandato a quel paese, ma in modo gentile. Mi può dire gentilmente con chi sto parlando e chi è che mi sta ascoltando, mi dica anche solo un buon buongiorno». «Certamente», dico. «Buon pomeriggio, il mio nome è Franco, e sono chiuso in casa anch’io da quasi quattro settimane con la mia famiglia e siamo in quattro: io, mia moglie, mia figlia e la nostra cagnolina». E così la conversazione continua per mezz’ora raccontando del più e del meno da perfetti sconosciuti. «Quando vuole Elsa, chiami pure, di qui non usciamo!».

In questo racconto di grande umanità, emerge un bisogno. La solitudine dei nostri anziani va colmata. Il Comune di Bergamo, all’inizio dell’emergenza, ha lanciato una campagna per suggerire di stare vicino alle persone sole, soprattutto in questi giorni.

 Il servizio è attivo attraverso due numeri telefonici da lunedì a venerdì dalle ore 9-13 e 14-17 o attraverso mail: (soprattutto per gli orari in cui non è attivo il telefono) in cui specificare un nome e numero telefonico a cui essere richiamati. I centri dedicati sono quelli del Consultorio Scarpellini di Bergamo (379183.048 ) e del Consultorio Zelinda di Trescore (379183.033 ). Il servizio garantisce un ascolto psicologico e un accompagnamento spirituale.

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Abolita qualsiasi attività fisica all’aperto e i cani potranno essere portati solo sotto casa, iniziano le misure stringenti in provincia di Milano

corsa al parco nuova ordinanza
corsa al parco nuova ordinanza

Ordinanza congiunta tra #Cinisello Balsamo e Sesto SanGiovanni: nuove restrizioni per gli spostamenti delle persone

misure

Anche se l’ultimo decreto del Governo firmato dal Ministro Speranza lascierebbe una possibilità sull’attività fisica, alcuni Sindaci non sono d’accordo e si muovono in maniera contraria.

Ecco il testo :

E’ vietato l’accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici – si legge nel testo, firmato ufficialmente oggi dal ministro Roberto Speranza – resta consentito svolgere individualmente attività motoria nei pressi della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona

Invece

Alla luce degli ultimi dati sul contagio al Covid-19, oggi il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano e il sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Ghilardi hanno firmato un’ordinanza per limitare al massimo il diffondersi del virus.

Queste sono le disposizioni che è obbligatorio rispettare per tutelare la salute di tutti:


-non si possono usare le piste ciclabili e le biciclette, fatto salvo per andare al lavoro, fare la spesa e acquistare farmaci

-non si può fare qualsiasi attività fisica all’aperto, anche individuale, come ad esempio jogging, corsa e giochi.

-i cani possono essere portati in giro solo nelle strette vicinanze dell’abitazione del proprietario e non oltre i 100 metri di distanza, rispettando le distanze interpersonali

-non si può sostare in aree pubbliche o private, compresi gli spazi comuni condominiali. -L’unica eccezione riguarda le aree davanti agli esercizi commerciali per la vendita dei prodotti previsti dal Decreto dell’11 marzo 2020, purché, in questo caso, si mantenga la distanza minima di un metro.

-si potrà andare a fare la spesa o acquistare i farmaci solo un componente della famiglia, evitando, però, di uscire ogni giorno

Queste disposizioni rimangono in vigore fino al 3 aprile 2020.

Vi raccomandiamo di rispettare queste disposizioni e di RESTARE A CASA, perché solo insieme e in questo modo possiamo fermare il virus.
#fermiamolinsieme #iorestoacasa

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