14.5 C
Milano
mercoledì, Maggio 7, 2025
Advertisement

In più di trenta persone salgono insieme sul bus a Milano, nonostante i richiami da parte dell’autista non scendono

mezzi atm coronavirus
mezzi atm coronavirus

E’ successo sulla sostitutiva della metro rossa : impossibile rispettare le distanza di sicurezza

Sono le 5 della notte tra venerdì e sabato a bordo dell’autobus sostitutivo della M1: non quella che il Comune e Atm avrebbero battezzato come ora di punta. L’autobus è pieno e non serve un metro per capire che non sono rispettate le distanze di sicurezza.

I marker rossi di segnaletica a terra sono calpestati in ordine sparso. L’autista del mezzo avvisa la centrale operativa e intanto prima di partire prende il microfono: «Scendete, avete superato il numero di di persone a bordo consentite». Nessuno si muove e gli tocca partire. Difficile capire quel gruppo di persone, salito praticamente in blocco alla stessa fermata, che appuntamento urgente avesse in agenda in un’alba festiva di un giorno di ordinario lockdown.

Bollini rossi e cartelli sui sedili per mantenere la distanze sono pronti. A Milano da lunedì 27 aprile è partita la sperimentazione della nuova “segnaletica anticovid” per il trasporto pubblico. Ma a due giorni dalla partenza della Fase 2, un episodio ha messo in dubbio l’effettiva validità di tutte le misure prese per mantenere il distanziamento sociale anche sui mezzi pubblici. Una trentina di persone è salita la notte scorsa a bordo di un autobus sostitutivo della linea metropolitana rossa della città rendendo di fatto impossibile le misure di sicurezza.

Advertisement

DL APRILE: cassa integrazione fino al 31 ottobre, stop licenziamenti per 5 mesi

inps 600 euro
inps 600 euro

La cassa integrazione sarà prorogata per 18 settimane, fino al 31 ottobre, secondo la bozza del decreto legge Aprile.

Nel testo prevista poi la misura del reddito d’emergenza da 800 euro per le famiglie in difficoltà, che potranno contare sul sostegno almeno per tre mesi, mentre sono previsti altri 15 giorni di congedi speciali e il bonus baby sitter sale fino 1 .200 euro.

Il pacchetto, che dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri entro metà settimana, comprende 44 norme per il sostegno ai redditi e per la protezione del lavoro. Si va dal rinnovo delle misure già previste con il Cura Italia, come Cig e cassa in deroga, all’introduzione del nuovo Rem, il Reddito di emergenza. Confermato lo stop per altri tre mesi ai licenziamenti.

Cig fino a fine ottobre – Secondo la bozza che circola, “i datori di lavoro che nell’anno 202 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19 possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale ‘emergenza Covid-19’ per una durata massima di 18 settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020”.

Il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli, continua il testo, “richiesto per eventi riconducibili all’emergenza, è concesso in deroga ai limiti di fruizione riferiti al singolo lavoratore e di anzianità d’impiego e i periodi di trattamento sono concessi per un periodo massimo di 120 giorni dal 23 febbraio al 31 dicembre e sono neutralizzati ai fini delle successive richieste. Per assicurare la celerità delle autorizzazioni, le integrazioni salariali sono concesse dall’Inps territorialmente competente”.

Reddito d’emergenza fino a 800 euro – Da maggio viene poi istituito il Reddito di emergenza “quale misura di sostegno al reddito per i nuclei familiari” per l’emergenza Covid-10, dice ancora la bozza. Le domande possono essere presentate entro il termine del mese di luglio 2020 e l’importo è “fino a un massimo non superiore a 800 euro mensili”. Il contributo viene “erogato per tre mensilità a decorrere dal mese in cui è stata presentata la domanda”. Viene riconosciuto alle famiglie con residenza in Italia, un valore del reddito inferiore a una soglia pari all’ammontare del beneficio, un valore del patrimonio mobiliare inferiore a 10mila euro (+5mila euro per ogni componente successivo al primo e comunque entro i 20mila euro), un valore dell’Isee inferiore ai 15mila euro.

Detrazioni fino a 300 euro per i centri estivi – Prevista una detrazione fiscale fino a 300 euro per i centri estivi dei figli fino a 16 anni: lo sconto vale per le spese sostenute nel 2020 dalle famiglie con redditi fino a 36mila euro e se ne può usufruire per la parte di spese non coperte da “eventuali altri contributi pubblici”.

Il bonus baby sitter sale a 1.200 euro – Passa da 600 a 1.200 euro il bonus baby sitter, che viene esteso anche all’iscrizione ai servizi integrativi per l’infanzia, ai servizi socio-educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricerativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia.

Stop ai licenziamenti per altri tre mesi – Lo stop  ai licenziamenti, dai 60 giorni previsti dal decreto del 17 marzo, viene portato a cinque mesi. “Il datore di lavoro – si legge – che, indipendentemente dal numero dei dipendenti, tra il 23 febbraio e il 17 marzo, abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo” può “revocare in ogni tempo il recesso purché contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga” dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. “In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri né sanzioni per il datore di lavoro”.

Bonus per gli autonomi
Appare controversa invece la procedura per il bonus in favore di autonomi, partite Iva e collaboratori. Il premier Giuseppe Conte aveva promesso un incremento e un iter velocissimo, quasi automatico. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione quantificava in 24 ore i tempi per avere i soldi sul conto. Nella bozza non emergono dettagli, però per aprile il sussidio resta di 600 euro, non viene aumentato e sarà erogato subito solo a tutti coloro che già avevano fatto domanda all’Inps.

Salirà invece a mille euro per il mese successivo, ma vengono previsti paletti per escludere i redditi alti.

A maggio, infatti, partite Iva, artigiani e commercianti ne avranno diritto se il fatturato del secondo bimestre del 2020 sarà inferiore del 33 per cento a quello dello scorso anno.

Advertisement

Coronavirus Lombardia, mascherine e guanti obbligatori sui treni e mezzi pubblici

Sala guanti
Sala guanti

Sui mezzi pubblici obbligatori anche i guanti, Sala : meglio spostarsi in bici o a piedi

Coronavirus, due nuove ordinanze della Regione Lombardia. Nella prima è confermato l’obbligo dell’uso delle mascherine o di altri indumenti utili a coprire naso e bocca e vengono emanate disposizioni specifiche per i mercati all’aperto e per il commercio al dettaglio. La seconda ordinanza, relativa al Trasporto Pubblico Locale, prevede a bordo dei mezzi di trasporto pubblico l’obbligo di utilizzo di guanti e mascherine.

Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato oggi le due nuove ordinanze che stabiliscono specifiche indicazioni per la fase2 del coronavirus e per il trasporto pubblico locale valide dal 4 maggio ad integrazione delle norme nazionali previste dal Dpcm del 26 aprile.  È cura del passeggero procurarsi guanti e mascherine e indossarli correttamente dal momento in cui entra in stazione, sosta alle fermate o banchine, si accoda per salire sui mezzi, al momento in cui si allontana. I sedili da non utilizzare sono contrassegnati da segnali ben visibili.

Igienizzazione, sanificazione e disinfezione dei mezzi, infrastrutture e stazioni vengono effettuate almeno una volta al giorno. Gli ascensori della metropolitana e delle stazioni ferroviarie sono destinati in via prioritaria alle persone a ridotta mobilità. È sempre consentito il trasporto di monopattini, biciclette pieghevoli e altri dispositivi di micromobilità elettrica. Le nuove misure di sicurezza previste dall’ordinanza regionale si applicano su tutti i servizi di trasporto pubblico (treni regionali, metropolitane, autobus, filobus, tram, funivie e servizio di navigazione sul lago di Iseo) e non di linea (taxi e Ncc) e hanno validità per tutti i passeggeri e gli operatori di trasporto del territorio regionale.

Il sindaco: Rispettate le regole e se potete andate in bici

Il sindaco ha spiegato di aver verificato con la dirigenza di Atm che la società dei trasporti metterà su strada tutti i mezzi disponibili ma anche così “non potremo superare nelle ore di punta il 25% della capacità pregressa”. Per questo, ha aggiunto, “chiamo i cittadini ad attivarsi per rendere il ritorno di lunedì più gestibile e anche le aziende. Ai cittadini posso solo chiedere di rispettare le regole, magari chi abita a 800 metri dal lavoro, anche a un chilometro faccia una camminata, oppure recuperate le vostre bici vecchie e e nuove e mettetele a posto nel fine settimana e usatele”.  Il Comune di Milano al momento ha 7 mila persone che lavorano da casa, “ne faremo rientrare un po’ alla volta ma ne lasceremo comunque in questa fase 4 mila che lavoreranno da casa. – ha aggiunto Sala -. Per quanto riguarda gli orari di inizio lavoro si potrà iniziare, a seconda dei vari uffici, dalle 7 e 30 alle 11. Noi ci attiviamo ma chiediamo grande collaborazione

 

 

Primo maggio…in attesa di tornare al lavoro

Primo maggio…in attesa di tornare al lavoro

Posted by Beppe Sala on Friday, 1 May 2020

Advertisement

LOMBARDIA: dal grazie per gli aiuti alla richiesta di danni alla Cina per 20 miliardi

coronavirus aiuti cina
coronavirus aiuti cina

Venti miliardi: ammonta a tanto il conto dei danni che la Lombardia chiederà alla Cina. Dal “Grazie per gli aiuti” al ” risarcimento per danni” il passo è stato breve.

«La Regione Lombardia chiederà, e in tempi brevissimi, il conto dei danni alla Repubblica Popolare Cinese: siamo pronti a mandare all’ambasciatore cinese un acconto di richiesta danni da 20 miliardi».

lombardia richiesta danni alla cina

Lo rende noto Paolo Grimoldi, deputato della Lega e segretario della Lega Lombarda Salvini Premier. «Nella prossima seduta del Consiglio Regionale lombardo la Lega presenterà una richiesta in tal senso, per dare mandato alla Regione per chiedere i danni – spiega Grimoldi in una nota –

È quello che stanno facendo negli altri Stati occidentali: negli Stati Uniti alcuni singoli Stati hanno già denunciato e chiesto danni alla Cina per le conseguenze della pandemia da Covid19, i membri del Congresso americano propongono leggi per dare la possibilità anche ai singoli cittadini di chiedere ingenti riparazioni a Pechino e anche Australia e Gran Bretagna si dirigono decise in questa direzione».

«Solo in Italia, che eppure è uno dei Paesi più colpiti dal virus, tutto tace. Sappiamo bene che il Governo giallorosso è genuflesso a Pechino, non siamo sorpresi, ma tutto ha un limite».

SULLA STESSA LINEA DI PENSIERO ANCHE IL VENETO

Anche il Veneto dovrebbe fare lo stesso, chiedono al governatore Luca Zaia i deputati veneti di Forza Italia, Dario Bond, Raffaele Baratto, Piergiorgio Cortellazzo. «Anche la nostra regione, il Veneto, sta scontando una perdita fortissima – ricordano – Avremo un Pil in calo del 7%.

Non solo artigiani, commercianti, professionisti, ma la stessa industria, che rappresenta il motore dell’economia italiana sarà quella che ne sconterà più conseguenze negative. Senza considerare il costo in termini di vite umane e i danni economici che la sola gestione sanitaria sta comportando». «Chiediamo al governatore Zaia – concludono – di muoversi urgentemente per chiedere anche per la nostra gente un risarcimento di almeno 20 miliardi di euro alla Cina per le conseguenze della pandemia da Covid19».

Advertisement

BONUS 600 EURO in pagamento in 24h entro il 4 maggio e limiti di reddito successivi

inps 600 euro
inps 600 euro

Era stato chiamato “decreto aprile”, ma la sua approvazione definitiva è attesa per i prossimi giorni, i primi di maggio: di certo di tratta di uno dei provvedimenti più attesi, quello che il conterrà le misure di sostegno economico da erogare ai cittadini che stanno subendo le conseguenze della crisi causata dal coronavirus.

Il testo definitivo non è ancora stato completato ma circola una bozza delle “nuove misure urgenti di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19”.

Bonus di mille euro alle P.Iva che hanno avuto un calo del reddito del 33%
Nel capitolo riguardante i lavoratori autonomi e precari il governo ha previsto di stanziare un bonus di 600 euro per tutti gli iscritti alla gestione separata Inps.

Dall’entrata in vigore del nuovo decreto non si potrà più chiedere il bonus per il mese di marzo. La somma sarà però estesa anche anche ad altre categorie: gli stagionali non del turismo e intermittenti che hanno smesso di lavorare dopo gennaio, gli autonomi occasionali (senza P.iva) e chi effettua vendite a domicilio.

A maggio è inoltre previsto un bonus di mille euro riservato a coloro che hanno avuto un calo del 33% del reddito nel secondo bimestre 2020 rispetto all’anno scorso.

Il bonus, altrimenti, sarà di 600 euro. Nel testo si legge: “A tal fine il soggetto deve presentare all’Inps la domanda nella quale autocertifica il possesso dei requisiti di cui al presente comma. L’Inps comunica all’Agenzia delle entrate i dati identificativi dei soggetti che hanno presentato l’autocertificazione per la verifica dei requisiti. L’Agenzia delle entrate comunica all’Inps l’esito dei riscontri effettuati sulla verifica dei requisiti sul reddito di cui sopra con modalità e termini definiti con accordi di cooperazione tra le parti”.

Bonus di mille euro anche ai co.co.co.
La stessa somma verrà erogata ai co.co.co che hanno cessato il rapporto di lavoro, agli iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria dell’Inps che hanno perso 33% reddito o cessato rapporto di lavoro e per gli stagionali del turismo che hanno smesso di lavorare.

I bonus saranno cumulabili con l’assegno di invalidità e il reddito di cittadinanza
Il bonus sarà ora cumulabile con il reddito di cittadinanza e l’assegno di invalidità fino a raggiungere somma massima di 600 euro. Per i professionisti iscritti a casse private cade divieto di chiedere contributo previsto per loro (reddito di ultima istanza) se hanno anche una posizione aperta all’Inps. I professionisti iscritti alle casse private non potranno però più usufruire del congedo straordinario e del bonus baby sitter se chiederanno il reddito di ultima istanza. Le indennità di disoccupazione Naspi e Dis-coll saranno prorogate per altri due mesi per chi le ha in scadenza.

Fase 2, Cig per 18 settimane

I datori di lavoro che nell’anno 2020 sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale o di accesso all’assegno ordinario con causale ‘emergenza Covid-19’, per una durata massima di diciotto settimane, per periodi decorrenti dal 23 febbraio 2020 al 31 ottobre 2020. E’ quanto si legge nella bozza del decreto che andrà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il trattamento di cassa integrazione salariale operai agricoli (Cisoa), richiesto per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, «i periodi di trattamento sono concessi per un periodo massimo di 120 giorni, dal 23 febbraio 2020 al 31 dicembre 2020». «Per assicurare la celerità delle autorizzazioni, le integrazione salariali Cisoa con causale Covid19, sono concesse dalla Sede dell’Inps territorialmente competente», si legge nella bozza.

Fase 2, congedi di lavoro e indennità

Per l’anno 2020 a decorrere dal 5 marzo e sino al 30 settembre 2020, e per un periodo continuativo o frazionato comunque non superiore a trenta giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, ai sensi dei commi 10 e 11, per i figli di età non superiore ai 12 anni, fatto salvo quanto previsto al comma 5, di uno specifico congedo, per il quale è riconosciuta una indennità pari al 50 per cento della retribuzione, calcolata secondo quanto previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, ad eccezione del comma 2 del medesimo articolo. Questo il contenuto della bozza.

Fase 2: i licenziamenti

Da 60 giorni a 5 mesi. E’ il periodo di sospensione previsto per i licenziamenti nel dl che arriverà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni. «Il datore di lavoro- si legge – che indipendentemente dal numero dei dipendenti nel periodo dal 23 febbraio 2020 al 17 marzo 2020 abbia proceduto al recesso del contratto di lavoro per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’articolo 3 della legge 15 luglio 1966, n. 604, può – si legge inoltre nella bozza del dl – in deroga alle previsioni di cui all’articolo 18, comma 10, della legge 20 maggio 1970, n. 300, revocare in ogni tempo il recesso purchè contestualmente faccia richiesta del trattamento di cassa integrazione salariale in deroga, di cui all’articolo 22, dalla data in cui abbia avuto efficacia il licenziamento. In tal caso, il rapporto di lavoro si intende ripristinato senza soluzione di continuità, senza oneri nè sanzioni per il datore di lavoro», si legge ancora.

Fase 2, il bonus baby sitting

Il bonus «baby sitting» viene esteso «ai servizi socio educativi territoriali, ai centri con funzione educativa e ricreativa e ai servizi integrativi o innovativi per la prima infanzia». E’ quanto previsto nella bozza del dl che arriverà sul tavolo del Cdm nei prossimi giorni.

Fase 2, bonus per i lavoratori domestici

«Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla data del 23 febbraio 2020, uno o più contratti di lavoro per una durata complessiva non superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 400 euro, per ciascun mese. Ai lavoratori domestici che abbiano in essere, alla medesima data, uno o più contratti di lavoro di durata complessiva superiore a 20 ore settimanali, è riconosciuta, per i mesi di aprile e maggio 2020, un’indennità mensile pari a 600 euro, per ciascun mese. Le indennità di cui al presente articolo non concorrono alla formazione del reddito ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917». Così nella bozza del dl maggio. «Le indennità di cui al comma 1 sono riconosciute a condizione che i lavoratori domestici non siano conviventi col datore di lavoro e che vi sia stata una comprovata riduzione di almeno il 25 per cento dell’orario complessivo di lavoro».

Fase 2, versamenti di ritenute e contributi

I versamenti di ritenute e contributi «sospesi ai sensi del periodo precedente sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2020 o mediante rateizzazione fino ad un massimo di 4 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di luglio 2020». Lo si legge nella bozza del decreto del governo.

Fase 2, centri estivi e detrazioni fiscali

Detrazione fiscale fino a 300 euro per i centri estivi dei figli fino a 16 anni. Lo prevede la bozza del nuovo decreto anti-Coronavirus. Lo sconto fiscale vale per le spese sostenute nel 2020 per le famiglie con redditi fino a 36mila euro e si può usufruire per la parte di spese non coperte da «eventuali altri contributi  pubblici».


CONTRIBUTI  A FONDO PERDUTO

I contributi a fondo perduto che il Governo ha allo studio per sostenere le piccole imprese colpite dalla crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria per l’epidemia di coronavirus Covid-19 saranno commisurati alla perdita del fatturato.

Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo intervento in Senato.

Il presidente del Consiglio non è tuttavia entrato nel dettaglio del provvedimento allo studio dell’esecutivo.

Nei giorni scorsi qualche indicazioni in più è arrivata invece dal ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli.

 beneficiari dei contributi fondo perduto PMI, secondo quanto indicato dal ministro saranno le imprese con meno di 10 dipendenti e l’importo medio del contributo dovrebbe aggirarsi attorno a 5 mila euro.

«Per le PMI al di sopra di una certa soglia», ha poi aggiunto Conte nel corso del suo intervento in Senato, «sono poi allo studio interventi volti ad assorbire parzialmente le perdite, con capitale pubblico che possa trasformarsi in sostegno a fondo perduto attraverso erogazioni di liquidità o schemi di agevolazione fiscale».

Advertisement

RYANAIR annuncia lo stop dei voli fino a luglio e il taglio di 3 mila posti di lavoro

RYANAIR
RYANAIR

Ryanair potrebbe tagliare 3mila posti di lavoro perché, ha dichiarato oggi, ci potrebbero volere almeno due anni perché la domanda dei passeggeri torni alla normalità. I tagli riguarderebbero principalmente piloti e personale di bordo.

La compagnia aerea valuta inoltre riduzioni salariali fino al 20% e la chiusura di una serie di basi in Europa fino al recupero del traffico.

L’amministratore delegato del gruppo Michael O’Leary, che si era ridotto la retribuzione del 50% per aprile e maggio, ha deciso di estendere questa riduzione per l’intero esercizio finanziario, fino a marzo 2021.

Ryanair ha anche annunciato lo stop del 99% dei suoi voli fino a luglio e ha dichiarato di aver avviato negoziati con Boeing per ridurre il numero di consegne di aeromobili nei prossimi 24 mesi, spiegando che il numero di passeggeri del primo trimestre è stato inferiore del 99,5% alle previsioni di 42,4 milioni di passeggeri, attestandosi su meno di 150.000.

Fino a marzo 2021, Ryanair prevede di trasportare meno di 100 milioni di passeggeri (quando l’obiettivo originale era 154 milioni).

La compagnia aerea ha anche affermato che contesterà nei tribunali europei gli “aiuti di Stato illegali e discriminatori” concessi ad alcune compagnie aeree europee.

Advertisement

NUOVA ORDINANZA in Lombardia, via libera a sport e alberghi

regione lombardia tasse
regione lombardia tasse

NUOVA ORDINANZA: via libera a mercati all’aperto solo per generi alimentari, studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori. Possibilità d’apertura per servizi bancari e assicurativi, alberghi, negozi di telefonia e altri. Via libera anche alla toelettatura degli animali.

“La nuova ordinanza della Regione Lombardia alla firma del presidente Fontana, in vista del 4 maggio, è sostanzialmente in linea con i provvedimenti indicati dal Governo”.

Lo comunica una Nota della Regione Lombardia. A differenza di quanto previsto dal decreto del governo, in Lombardia permane però l’obbligo di coprirsi le vie respiratorie, con mascherina oppure con sciarpe, foulard o altri indumenti, anche all’aperto. Sarà possibile praticare attività fisica all’aperto, senza il limite dei 200 metri dalla propria abitazione.

Via libera ai mercati all’aperto (ma solo per generi alimentari e con alcune ‘semplificazioni’ chieste dai sindaci), semaforo verde per studi professionali, cartolerie, librerie e negozi di fiori.

Cadono le restrizioni  per i distributori h24 di generi alimentari che quindi potranno offrire tutto e non solo acqua, latte e prodotti farmaceutici e parafarmaceutici.

Possibilità d’apertura per servizi bancari e assicurativi, attività alberghiere, attività per riparazione e vendita di computer, telefoni ed elettrodomestici, articoli per illuminazione, ferramenta, vernici, materiale elettrico termoidraulico e apparecchiature fotografiche.

Via libera anche alla toelettatura degli animali.

Advertisement

Chiara Ferragni e Fedez volontari a Milano, consegnano cibo alle famiglie in difficoltà

ferragnez volantari milano coronavirus
ferragnez volantari milano coronavirus

La coppia ha preso parte all’iniziativa ‘Milano aiuta’: prima tappa all’Ortomercato per imbustare gli alimenti e poi le consegne in bicicletta

I Ferragnez hanno deciso di supportare ancora una volta la propria città in modo attivo. Dopo la raccolta fondi per la loro campagna solidale a favore dell’ospedale San Raffaele di Milano, hanno indossato giacca arancione e mascherine per consegnare cibo alle persone, partecipando all’iniziativa «Milano Aiuta» per aiutare anziani e famiglie in difficoltà a causa del coronavirus.

Squadre di volontari si occupano del confezionamento degli alimenti, mentre il trasporto dal mercato agli otto hub di destinazione istituiti dal Comune di Milano è garantito dai mezzi di Milano Ristorazione

chiara ferragni e fedez volontari

Milano Aiuta riesce ad aiutare circa 4900 famiglie alla settimana, circa 16.000 persone a settimana, ma ha sempre bisogno di donazioni di cibo e derrate alimentari. Se volete aiutare o conoscete qualche azienda alimentare che puo’aiutare potete mandare un’email a

Advertisement

MOVIDA: ecco il progetto di una tuta per tornare in pista da ballo in sicurezza

Micrashell Feature Image 04282020
Micrashell Feature Image 04282020

Tacchi a spillo e minigonne non sono più di moda: il nuovo dress code da discoteca arriva dalla Luna. Perché sul dancefloor, con un abbigliamento così, sembrerà davvero di essere su un altro Pianeta.

A immaginare come vivremo le piste da ballo (e soprattutto come ci vestiremo) nel prossimo futuro ci ha pensato infatti Production Club, uno studio creativo multidisciplinare specializzato nell’ideazione di atmosfere e installazioni immersive per l’industria musicale, tecnologica e del gaming. In attesa del brevetto, Micrashell è la tuta protettiva che (forse) ci farà tornare a ballare spensierati nel cuore della notte. Magari meno liberi di prima ma più vicini di adesso.

Casco ermetico, giubbotto funzionale e guanti integrati alla rider formano un vero e proprio dispositivo di protezione individuale anti-Covid: a prova di “struscio” e di bacio, ha un je ne sais quoi di modaiolo. Genderless, dai colori sgargianti e rifinito da una serie di tasche, è un ”one piece” che strizza l’occhio allo streetstyl

In attesa di scoprire quando saranno riaperte discoteche e locali notturni in Italia ecco svelata una tuta in polifeniletere per proteggere dal contagio da coronavirus tutti gli amanti della nightlife.

Il completo, denominato “Micrashell”, è stato progettato dallo studio Production Club di Los Angeles, con sede in Spagna, e consente alle persone di riunirsi e festeggiare in totale sicurezza evitando il rischio di contagio.

Tra i “gadget” presenti c’è anche un sistema di fornitura di bevande, altoparlanti integrati, la possibilità di accedere allo smartphone, videocamera di sicurezza, comunicatore vocale e un casco traspirante.

Inoltre, utilizza un sistema di filtraggio basato sullo standard N95 che elimina eventuali batteri presenti nell’aria. La comunicazione vocale wireless, basata sulla prossimità e sull’orientamento, può essere gestita a piacimento, modificando le impostazioni sulla privacy che definiscono l’interazione sociale. Il sistema di controllo permette inoltre agli utenti di regolare individualmente l’audio esterno e di modificare il modo in cui la propria voce viene trasmessa agli altri.

movida tuta micrashell

La tuta, oltre a disporre di un supporto in grado di erogare drink a cui può accedere solo il bartender senza bisogno di spogliarsi, integra un sistema di luci Rgb personalizzabili che funzionano da indicatori dell’umore (ad esempio un’illuminazione arcobaleno esprime gioia mentre il rosso significa “occupato”). Toppe e calamite serviranno invece ad abbellire il dispositivo wearable su misura.

“Alla luce del devastante impatto del coronavirus sulle aziende della musica, degli eventi dal vivo e della vita notturna, Production Club ha esteso le sue risorse creative per progettare dispositivi di protezione individuale che potrebbero essere impiegati per riunire le persone e rivitalizzare un ecosistema ricco di aziende“.

Advertisement

CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO e BONUS VACANZE: Tutte le novità

contributi alle imprese 1
contributi alle imprese 1

Dopo le conferme dei viceministri all’economia Castelli e Misiani, arrivano le prime indiscrezioni sui contributi a fondo perduto di 5.000 euro previsti per maggio.

Orma sembra certo che da maggio potranno essere erogati dei contributi a fondo perduto per aiutare tutti gli imprenditori in difficoltà economica per via dell’emergenza sanitaria del Coronavirus.

La viceministra Laura Castelli, intervistata dal corriere della sera, spiega: “Stiamo lavorando col ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, per dare un ristoro alle piccole imprese che hanno subito un calo importante del fatturato. Ci saranno aiuti per almeno 10 miliardi”.

A ulteriore conferma, arrivano anche le dichiarazioni del Viceministro all’Economia, Antonio Misiani, rilasciate a Unomattina. Misiani conferma, sostanzialmente, quanto già detto dalla Castelli, “Prevederemo anche dei contributi a fondo perduto, in particolare per le micro e piccole imprese, con il decreto che verrà varato nei prossimi giorni”.

Infine, il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, ha reso noti i dettagli di questi nuovi aiuti per le imprese. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Contributo a fondo perduto, quanto spetterà?

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, intervistato dal “Sole24ore”, ha parlato dei contributi a fondo perduto che verranno erogati a partire da maggio.

Si tratta di un fondo di solidarietà da circa 8 miliardi per le micro, piccole e medie imprese, che erogherà contributi a fondo perduto per un importo medio di 5 mila euro, ad una platea di potenziali beneficiari di circa 1,6 milioni di soggetti” (micro e PMI fino a 9 dipendenti).

L’accredito, spiega il Ministro, sarà fatto dall’Agenzia delle Entrate direttamente sul conto corrente del contribuente.


Bonus vacanze 2020, 500 euro di incentivo per chi prenota presso strutture italiane. 

contributo a fondo perduto bonus vacanzeVediamo le novità e come potrebbe funzionare il bonus come detrazione.

Continua a leggere…

Advertisement

A Milano inaugurato dai medici il murale simbolo della lotta al Coronavirus

murales dottori ospedale
murales dottori ospedale

Dottori, infermieri, operatori sanitari. A loro è dedicato il murale «Per non dimenticare». «È un grazie grande 90 metri quadrati», racconta l’autore Lapo Fatai, 23 anni, milanese.

Il murale simbolo nella lotta al Covid19 “Grazie ai medici in 90 metri quadri” – L’opera di Lapo Fatai accanto all’ospedale #Auxologico San Luca di Milano inaugurata con la foto di gruppo di dottori e infermieri.

“Il gigantesco dipinto è già diventato un simbolo della resistenza lombarda in tutto il mondo La vittoria contro il virus nasce anche da un sorriso

dipinto murale

“L’emergenza Covid rimarrà nella memoria di tutti, e in particolare di noi lombardi e milanesi. Volevamo fissare nel tempo questo periodo, i sentimenti che lo hanno pervaso, le tante immagini di sofferenza, ma anche qualche sorriso e soddisfazione di questi ultimi giorni che la pressione sugli ospedali sta diminuendo”

Il dipinto

Un’infermiera, con il pollice all’insù, che mostra il volto spostando con la mano la mascherina. Il viso è segnato dall’uso prolungato dei dispositivi di sicurezza ma sorride «perché la vittoria inizia da un sorriso». Il gigantesco dipinto è già diventato un simbolo della resistenza lombarda in tutto il mondo. Le foto del work in progress sono state riprese dai siti cinesi a quelli americani. Ieri, Lapo lo ha terminato: «C’è la scritta “grazie” e tanti medici hanno voluto partecipare all’opera facendosi immortalare in una foto che ho scattato con un drone, è stata una grande emozione».

Advertisement

Riaperture di asili e scuole per i più piccoli a Giugno, pronto un piano sperimentale

asilo nido pomezia
asilo nido pomezia

Bambini divisi a gruppi di 3 o 6, sempre con lo stesso educatore

Alla fine sembra che anche il premier Giuseppe Conte si sia convinto: «Occorrerà valutare la possibile riapertura, in modalità sperimentale, di nidi e scuole dell’infanzia, oltre ai centri estivi e ad altre attività ludiche ed educative destinate a nostri bambini», ha detto parlando in Parlamento della Fase 2. Ora bisognerà aspettare il parere definitivo del comitato tecnico scientifico sul piano infanzia che il ministero dell’Istruzione e quello della Famiglia stanno elaborando.

Turni e piccoli gruppi sempre uguali

Molti nodi sono già sciolti e i dettagli cominciano a prendere forma. Si può cominciare dal mese di giugno e proseguire anche a luglio. Le strutture che ospitano asili nido e materne potranno essere usate per attività con i bambini fino a sei anni. Si ridurranno al minimo i gruppi e per avere più spazi a disposizione, se serviranno, si useranno gli spazi aperti delle scuole: «Metteremo a disposizione cortili e palestre delle scuole a luglio e agosto», ha detto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Si entrerà a turno, scaglionati, i genitori dovranno rimanere all’esterno delle strutture e chiunque si avvicinerà dovrà disinfettarsi e sottoporsi al controllo della temperatura. I gruppi di bambini affidati sempre allo stesso educatore saranno piccolissimi e sempre uguali: si chiederà il parere al comitato tecnico scientifico ma si immagina che saranno micro gruppi da 3 a 6 bambini a seconda dell’età.I bambini non useranno le mascherine ma gli educatori sì, come prevede la normativa per la fase 2. Non si potranno portare giocattoli da casa e si starà il più possibile, se non sempre, all’aperto.

PROBLEMA PERSONALE 

Il nodo ancora da sciogliere riguarda invece il personale: si sta ancora discutendo se saranno gli educatori degli asili e delle materne ad accogliere i bambini o se si affiderà il servizio a cooperative o altri operatori del terzo settore. Molto dipenderà dalle richieste delle famiglie: sarà decisivo capire quanti genitori avranno l’esigenza di portare i figli al centro estivo e quanti preferiranno invece tenerli ancora a casa usufruendo degli altri strumenti messi a disposizione dal governo come bonus baby sitter e congedi parentali straordinari

Advertisement

Coronavirus : a Milano circolava già da gennaio. In Lombardia 1.200 contagiati un mese prima del paziente Uno di Codogno

ospedale da campo alpini
ospedale da campo alpini

Coronavirus a Milano già dal 26 gennaio: la task force della Regione individua il giorno zero

Covid-19 circolava a Milano già il 26 gennaio, quasi un mese prima della scoperta del paziente 1 a Codogno (Lodi), il 21 febbraio. Secondo il Corriere della Sera il 26 gennaio almeno 160 persone avrebbero già contratto il virus tra Milano e provincia, 1.200 in tutta la Lombardia. I dati sono contenuti in un’analisi della task-force sanitaria di Regione Lombardia che dà conto di quello che il quotidiano definisce “mese oscuro”, nel quale la catena di contagio s’era già innescata e in cui all’inizio i suoi sintomi vennero scambiati per la coda dell’influenza e la malattia si diffondeva senza essere intercettata.

Il “Giorno 0”

Secondo Il Corriere, che riporta anche i grafici dell’analisi della task force della Regione Lombardia, è “altamente probabile che già il 26 gennaio, una sorta di “Giorno 0”, solo a Milano ci fossero già i primi 46 casi di Covid-19 (su 543 in tutta la Lombardia). L’analisi è contenuta in un grafico che analizza la “distribuzione della curva di inizio dei sintomi per i casi positivi”.

Lo studio sul contagio

I tamponi per la ricerca del coronavirus iniziano a registrare casi “positivi” dal 21 febbraio, quando in Italia si realizza che l’epidemia è arrivata. Se si guarda dunque al progressivo aumento dei contagiati, la curva comincia a salire appunto dal 21 febbraio e s’impenna fino ai 74.348 infettati in Lombardia al 28 aprile. Mano a mano che i pazienti ‘positivi’ sono stati scoperti e certificati con i tamponi, è stato chiesto loro quando avessero avuto primi sintomi e il fatto che i tecnici della Regione Lombardia collochino proprio in quel singolo giorno l’inizio dei sintomi per un numero di pazienti molto alto rispetto alle tre settimane successive è probabilmente frutto di un ‘arrotondamento’. “Per tutti i pazienti certificati Covid-positivi a fine febbraio e che, nella loro memoria, collocavano l’inizio dei sintomi molto indietro nel tempo, sarebbe stata identificata quella data come termine massimo oltre il quale non era possibile retrocedere i primi sintomi”, conclude il quotidiano.

Coronavirus, i dati regione per regione del 29 aprile

I casi attualmente positivi sono 36.122 in Lombardia, 15.521 in Piemonte, 11.862 in Emilia Romagna, 8.369 in Veneto, 5.663 in Toscana, 3.576 in Liguria, 4.535 nel Lazio, 3.347 nelle Marche, 2.782 in Campania, 1.463 nella provincia di Trento, 2.927 in Puglia, 2.145 in Sicilia, 1.227 in Friuli V.G., 1.976 in Abruzzo, 845 nella provincia di Bolzano, 261 in Umbria, 761 in Sardegna, 135 in Valle d’Aosta, 753 in Calabria, 194 in Basilicata, 193 in Molise.

Le 36122 persone attualmente malate in Lombardia sono distribuite così: 634 in terapia intensiva (-21), 7120 ricoverati con sintomi (-160), 28368 in isolamento domiciliare (+559). I morti totali sono 13679 (+104), i guariti 25333 (+304).

Advertisement

GELATO ONLINE: dove comprare con consegna a domicilio in città

gelato fatto in casa la maddalena tv
gelato fatto in casa la maddalena tv

Con queste giornate soleggiate si sente il bisogno di passeggiate all’aria aperta, magari in compagnia di un bel gelato da gustare senza fretta.

Lo sanno bene i milanesi, da sempre amanti del gelato: cosa c’è di più bello che gustare un buon gelato a Milano passeggiando sui Navigli o a Parco Sempione? Pensate, secondo un sondaggio di Deliveroo, Milano è la città che più ama ordinare il gelato a domicilio.

Ma purtroppo, le restrizioni dettate dal Governo impongono a tutti alcuni sacrifici, ma sappiate che anche a Milano non è necessario rinunciare al gelato, nemmeno in quarantena grazie al servizio delivery.

Fuori o dentro casa, il dilemma rimane lo stesso: crema o cioccolato?

Se la scelta appare difficile, non è per nulla complicato scegliere dove acquistare il vostro gelato online a Milano, dal momento che tante gelaterie di Milano sono tra le migliori d’Italia nel 2020 secondo Il Gambero Rosso Per rendervi le cose ancora più semplici, ecco una lista con alcune gelaterie a Milano che consegnano il gelato a casa per far fronte all’emergenza Coronavirus. E voi, che gusti sceglierete?

Gelateria Artico, per gli amanti del cioccolato

La Gelateria Artico a Milano è una gelateria tradizionale che vanta un gran numero di clienti amanti del cioccolato, con grande attenzione ai prodotti naturali e alle materie prime. La Gelateria Artico, per far fronte all’emergenza Coronavirus, spedisce personalmente vaschette di gelato dalle ore 14.00 alle 20.30 (spesa di spedizione 1,50 euro). Potete gustare una vaschetta di gelato da 750 grammi a 17 euro, oppure una vaschetta da un chilo e mezzo a 33 euro. Per ordinare il proprio gelato, contattare il numero 02 45494698.

Gelateria Ciacco: il gelato è anche vegan

Anche la Gelateria Ciacco di via Spadari 13 a Milano porta a casa di tutti i golosi i suoi gelati e non solo. Se preferite, anche con il classico delivery, sempre attivo a Milano dal giovedì alla domenica dalle ore 13.00 alle 20.00. La gelateria Ciacco seleziona accuratamente le materie prime con un occhio di riguardo anche alla clientela vegan.

Gelateria Paganelli: non solo gelato

Gelati artigianali, granite e sorbetti in piena zona Stazione Centrale. Anche la Gelateria Paganelli di Milano ha deciso di portare a casa di tutti i golosi le sue creazioni. Prenotazioni entro le ore 15.00, con consegne dalle 17.00 alle 19 00 solo su Milano. Per gustare un bel gelato a casa basta chiamare il numero 02 42441183  La consegna si effettua su un ordine di minimo un chilo di gelato a 26 euro.

Premiata Cremeria Rossi: gelati e dolci siciliani

Gelati e dolci siciliani, come granitecannoli e cassate, in un locale familiare con arredi semplici e attuali. Questi gli ingredienti del successo della Premiata Cremeria Rossi a Milano, in piazza Bolivar 7. I suoi gelati arrivano anche a casa vostra. Potete gustare una vaschetta di granita o gelato da 600 grammi con massimo 2 gusti a 12 euro, oppure una vaschetta di gelato da un chilo e 6 grammi con massimo 5 gusti a 36 euro. Per info, contattare il numero 02 45482952.

Gelateria Concordia: leccornie a 0°

La Gelateria Concordia nasce il 4 giugno del 1999 e si appassiona ogni giorno nello scegliere le migliori materie prime, trasformandole in leccornie a 0°. Anche la Gelateria Concordia, in corso Concordia 11, spedisce a casa i suoi gelati, dalle ore 16.00 alle 22.45. Una vaschetta di gelato da 500 grammi costa 13 euro, mentre quella da un chilo e mezzo di gelato costa 36 euro. Per info, contattare il numero 02 76390929.

Gelateria della Musica: il tempio dei golosi

La Gelateria della Musica, il piccolo tempio dei golosi milanesi nato dalla creatività dello chef Fabio Brigliadoro, recupera la tradizione originale del gelato dell’Ottocento e offre un dolce completamente artigianale e realizzato solo con ingredienti di prima scelta. In questo periodo di quarantena la Gelateria della Musica offre gratuitamente la consegna a domicilio per chi abita in zona in orario 16.00-21.00; per ordini da altri quartieri di Milano o nell’hinterland si affida ad altri servizi di delivery in orario 15.00-22.00 dal martedì al sabato e 13.00-22.00 la domenica. Per info 351 8411104.

Gelateria Rivareno, il gelato preparato quotidianamente

Ambienti semplici e moderni, ingredienti genuini, gelato preparato quotidianamente. La catena di gelaterie Rivareno oggi conta 9 negozi in tutta Italia, di cui tre a Milano: uno in zona Porta Ticinese, in viale Col di Lana 8, uno vicino al Teatro Strehler, in via Manzoni 20, e un terzo in via Sarpi 58. Con i milanesi chiusi in casa, Rivareno consegna le sue dolcezze a casa vostra. Perchè non gustare un bella vaschetta di gelato da 500 grammi a 13,30 euro o una vaschetta da un chilo e mezzo a 39,70 euro?

Gelateria Enrico Rizzi: tanti gusti dal mirto al Crodino

Direttamente dalla Gelateria Enrico Rizzi, in via Correnti 20 a Milano, vaschette da 500, 750 e 1 kg da 3 a 5 gusti, dal mirto di Sardegna, alla carruba, al chinotto di Savona, al cioccolato affumicato Morant Bay- Giamaica 2016, alla mastica, al Crodino, all’olivello spinoso.

Gusto 17: il gelato come lo vuoi tu

Ecco Gusto 17, una agrigelateria che propone 16 gusti standard di gelato: il 17° si può creare secondo le proprie preferenze. I gelati di Gusto 17 arrivano anche a casa: oltre alla classica vaschetta di gelato da 500 grammi a 12 euro, si può scegliere tra la vaschetta di panna montata e i biscotti gelato.

Gelateria Latteneve: il gelato a chilometro zero

Inaugurata nel 2014, Latteneve è una gelateria artigianale molto apprezzata che, quando possibile, usa prodotti a km zero. Si trova in zona Porta Genova e in questo periodo di quarantena spedisce i gelati anche a casa. Vaschette per tutti i gusti e tutte le misure, da 500 grammi (12 euro) a un chilo (24 euro).

Terra Gelato: dolce e un po’ salato

Da Terra Gelato a Milano il gelato artigianale in un locale dal design ricercato. I suoi gelati, se volete, arivano anche a casa vostra con consegna a domicilio. Oltre a creme e gusti di frutta, la specialità di Terra Gelato sono i gelati salati. Tra i gusti più richiesti il pistacchio siciliano o il tiramisù, per i più arditi i gastronomici come Parmigiano Reggiano, piselli e menta, tartufo o burro e alici.

Advertisement

RIAPERTURE: Il Parco di Monza e le Alzaie dei Navigli non riapriranno il 4 maggio

Parco di Monza
Parco di Monza

I cancelli del Parco più grande d’Europa non riapriranno il 4 maggio, data di inizio della cosiddetta «Fase 2».

Lo ha fatto sapere il sindaco del capoluogo brianzolo Dario Allevi, senza ipotizzare, per il momento, una possibile data per il ritorno alla normalità. «È ancora troppo presto – ha dichiarato il primo cittadino – è una decisione sofferta, ma è meglio la via della prudenza, per la tutela della salute dei cittadini».

Scelta dettata anche dalla circostanza che l’area di circa settecento ettari di verde, che si estende sul territorio anche di altri comuni del circondario monzese, è praticamente «impossibile da controllare», considerando che molte restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria continuano anche dopo la fatidica data di maggio, relativamente per esempio al distanziamento sociale o alla possibilità di fare attività fisica solo individualmente.

In Comune, il pensiero è andato alle giornate del 7 e dell’8 marzo scorso, a ridosso del primo blocco totale lombardo, quando l’arrivo del clima caldo e soleggiato aveva riempito il parco monzese con lunghe code di gitanti che arrivavano dal milanese e dalla Brianza.

Nell’area di Monza e provincia (800mila abitanti circa) il numero di contagi è di poco superiore a 4500 casi.

Blocco anche sulle alzaie del Naviglio. Alessandro Folli, presidente del consorzio Villoresi, ha annunciato che lunedì non aprirà al traffico ciclopedonale le alzaie di tutta la sua rete che comprende i Navigli, il canale Villoresi e altri tratti. Ciò non significa che le alzaie saranno chiuse a Milano, perché in quei tratti le alzaie sono concesse in uso ad altri gestori, in particolare al Comune di Milano. Molti milanesi però utilizzano le alzaie dei Navigli per risalire in bicicletta fino a Turbigo. «La natura e le caratteristiche di questi passaggi non consentono sempre il rispetto del divieto di assembramento e, spesso, neppure il mantenimento della distanza di sicurezza tra individui», dichiara Folli. «Temiamo che le nostre alzaie possano diventare luoghi privilegiati per affluenze fuori controllo o addirittura per pericolosi assembramenti, evenienza che vogliamo a tutti costi evitare».

Oltre ai suddetti parchi, non riapriranno a Milano anche i mercati commerciali all’aperto, ovvero i mercati locali.

Advertisement

Coronavirus : iniziati oggi anche a Milano i test sierologici,coda per i prelievi al Niguarda

test sierologici milano
test sierologici milano

Coronavirus, via ai test sierologici in tutta la Lombardia

Milanesi in coda per i test sierologici presso l’ospedale Niguarda di Milano, iniziati da oggi e che saranno effettuati in tutta la Regione. prelievi del sangue anche presso l’ospedale Sacco e al Fatebenefratelli.

In alcune zone della Lombardia è già attivo da giorni, ma a Milano parte da oggi, mercoledì 29 aprile si inizia con i prelievi per i test sierologici in grado di monitorare la presenza nel sangue degli anticorpi al Coronavirus. In città i prelievi saranno effettuati al Niguarda, al Fatebenefratelli e al Sacco.

Anche l’Ats Brianza si parte da Lecco, Merate, Bellano, Monza, Desio, Vimercate, Carate Brianza e Seveso. Via libera anche a Como, Mariano Comense e Menaggio (Ats Insubria) e Clusone (Ats Bergamo).

Ats Montagna: Bormio, Tirano, Sondrio, Morbegno, Chiavenna, Dongo (Distretto Valtellina e Alto Lario); Edolo ed Esine dall’1 maggio (distretto Valcamonica). Ats Pavia: policlinico San Matteo. Ats Valpadana: Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina già avviati; Mantova, Pieve di Coriano da domani; Bozzolo e Castiglione delle Stiviere dal 4 maggio.

Ats Bergamo: Albino, Alzano Lombardo già avviati; Clusone da domani, Piario dal 30 aprile. Ats Brescia: Brescia, Manerbio, Desenzano, Chiari e Montichiari già avviati.

L’assessore ha Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha ricordato che “in pochi giorni sono stati attivati 46 centri prelievi presso i quali vengono invitati i cittadini ancora in quarantena fiduciaria, soggetti sintomatici, con quadri simil influenzali, senza sintomi da almeno 14/21 giorni segnalati” dai medici di base e i “contatti di casi asintomatici o con sintomi lievi, identificati dalle Ats”. Contestualmente i prelievi vengono effettuati i prelievi anche al personale sanitario.

Advertisement

Sala: “Riapriamo parchi dal 4 maggio, ma se ci saranno problemi li richiudiamo”

PARCO DELLE CAVE
PARCO DELLE CAVE

“Come da disposizioni del governo, dal 4 maggio riapriamo parchi e aree verdi”. Ad annunciarlo nel suo consueto messaggio sui social, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha ricordato come “a Milano abbiamo 25 milioni di metri quadrati di verde tra pubblico e privato, che vuol dire 18 metri quadri di verde per ognuno di noi”.

“Ecco li riapriamo”, ha detto Sala precisando subito dopo: “cercheremo senz’altro di vigilare che non ci siano assembramenti che non sono corretti, ma sarebbe irrealistico promettere una vera vigilanza e che tutto sia assolutamente nel rispetto delle regole”. “Quindi – ha concluso – io mi appello al vostro buon senso, alla vostra buona volontà: noi riapriamo, se con la riapertura dovessimo vedere elementi di rischio, li richiuderemo, ma è giusto ora riaprire”.

Inoltre, fa sapere l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran, il Comune sta lavorando ad un sito “per informare i cittadini sulla saturazione dei parchi in tempo reale in modo che, prima di uscire, si sappia se son vuoti o già abbastanza pieni”.  “Ci hanno proposto, se ne è parlato, alcune app di prenotazioni dei parchi per contingentare i numeri. Le abbiamo valutate ma pensiamo che sia un sistema non pienamente inclusivo,- ha aggiunto – difficilmente applicabile agli spazi pubblici e comunque non controllabile in loco quindi al momento abbiamo scartato questi progetti”.

5 anni fa e oggi

5 anni fa e oggi

Posted by Beppe Sala on Wednesday, 29 April 2020

Advertisement

MILANO-NAPOLI: dal 4 maggio scatta il nuovo esodo, treni già con molte prenotazioni

stazione centrale milano coronavirus
stazione centrale milano coronavirus

È già tutto pronto per il secondo esodo, dal nord al sud, in programma il prossimo quattro maggio quando sarà di nuovo possibile, dopo il “lockdown”, tornare finalmente a casa.

Nel nuovo decreto sul Coronavirus del premier Giuseppe Conte è scritto con chiarezza – al netto del divieto di spostarsi da una regione all’altra salvo che per comprovati motivi di lavoro o di salute – «è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza».

Dunque, via libera, ma non senza qualche preoccupazione: l’immagine del treno preso d’assalto alla Stazione centrale di Milano il 7 marzo scorso è diventata ormai un simbolo della pandemia.

Sembrava la grande fuga: centinaia di persone che correvano verso l’ultimo Frecciarossa prima della totale chiusura della Lombardia. La notizia sulle intenzioni del governo – come si ricorderà – spinse molti meridionali, tra cui tanti studenti in trasferta, a scappare d’improvviso prendendo d’assalto quel convoglio. Con le conseguenze che abbiamo visto.


Ferrovie: invariata l’offerta di Trenitalia e Italo ma c’è qualche data per la ripartenza

Continua a leggere..

Advertisement

IL CENTRO DI ARESE: Finiper, due mesi di affitto gratis per i negozi del centro

ARESE
ARESE

Finiper, due mesi di affitto gratis per i negozi del centro di Arese: “Hanno perso il 95% del fatturato”

Due mesi di affitto gratis per venire incontro ai negozi. È quanto accadrà all’interno de Il Centro commerciale di Arese, ma anche in tutti gli altri mall del gruppo Finiper: la società di Marco Brunelli che controlla il marchio Iper. La misura (che riguarderà i negozi associati a Confimprese) è stata annunciata nella mattinata di martedì 28 aprile.

Secondo quanto comunicato dalla società i negozi all’interno dei mall, chiusi da inizio lockdown, hanno perso “il 95% del fatturato in due mesi” ma la situazione continuerà a essere “drammatica” fino alla riapertura del 18 per i negozi di abbigliamento e al 1° giugno per la ristorazione.

“L’assoluta assenza di adeguate indicazioni e agevolazioni per il settore del commercio non può lasciare spazio a un’ulteriore fase di stallo e attesa, perché rischia di diventare letale per l’intero sistema”, chiosano dal gruppo Finiper.

 
Advertisement

MERCATI ALL’APERTO alimentari : Palazzo Marino va contro Fontana,restano chiusi fino al 4 maggio

riapertura mercati
riapertura mercati

I mercati all’aperto di Milano restano chiusi: “Aperture parziali dal 4 maggio”

A Milano i mercati all’aperto restano chiusi almeno fino al 4 maggio. Il capoluogo lombardo non segue la linea del governatore Attilio Fontana, che ha dato la possibilità di riaprire le vendite di beni alimentari nei mercati scoperti a partire da domani, mercoledì 29 aprile, nel rispetto delle misure di sicurezza anti coronavirus.

Regione Lombardia aveva dato mandato alle amministrazioni comunali di poter scegliere se aprire uno o più mercati scoperti presenti sul proprio territorio per la vendita di prodotti alimentari, a patto che facciano osservare le seguenti misure di prevenzione igienico-sanitaria e di sicurezza

Palazzo Marino sta studiando un piano per riavviare l’attività di una parte del 94 mercati cittadini a partire dalla prossima settimana.

Advertisement
Milano
pioggerella
14.5 ° C
14.9 °
13.4 °
92 %
3.1kmh
75 %
Mer
17 °
Gio
17 °
Ven
17 °
Sab
19 °
Dom
14 °