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lunedì, Agosto 4, 2025
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#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l’estrazione mineraria

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#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l’estrazione mineraria

Abbiamo deciso di inaugurare questa #rubrichetta perché crediamo che sia importante, soprattutto in un momento fragile come questo, ricordarci che esistono ancora le #bellenotizie. E fanno anche #bene all’umore! Siete pronti?

La notizia di oggi ci trasporta in Zimbabwe, nell’estremo sud del continente africano.

Tutto comincia a settembre, quando le autorità del parco nazionale di Hwange, notano alcune attività minerarie all’interno dello stesso da parte di due aziende cinesi, Afrochine Energy e Zimbabwe Zhongxin Coal Mining Group. Viene scoperto così che il presidente dello Zimbabwe ha rilasciato due licenze speciali per portare avanti le estrazioni di carbone all’interno della riserva. Va ricordato che si tratta della più grande all’interno del Paese, situata a nord della capitale Harare, ospita più di 80mila elefanti e molte altre specie protette come leoni, leopardi, rinoceronti e bufali.

#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l'estrazione mineraria
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l’estrazione mineraria

L’estrazione di carbone causa ingenti danni alla flora e fauna locali, per questo motivo sono scoppiate, a seguito della scoperta, numerose proteste da parte delle associazioni animaliste e anche da parte di tantissimi cittadini, molto preoccupati per le sorti della riserva.

Così le pressioni degli attivisti per l’ambiente e delle associazioni animaliste, con capofila la Zimbabwe Environmental Law Association, hanno portato la questione fino in tribunale, presentando una richiesta urgente al giudizio dell’Alta Corte di giustizia di Harare che si è infine espressa a favore della salvaguardia dell’ambiente, stabilendo il divieto di estrazione mineraria all’interno di tutti i parchi nazionali.

Il Governo ha così immediatamente aderito al provvedimento della corte suprema annullando tutti i contratti e titoli minerari detenuti da qualsiasi società su tutto il territorio dei parchi nazionali, lasciando le riserve agli animali che le abitano.

#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l'estrazione mineraria
#BUONENOTIZIEDALMONDO EP.1: lo Zimbabwe vieta l’estrazione mineraria

Nella sentenza del tribunale si legge

“L’autorizzazione e l’inizio dell’attività estrattiva in un parco nazionale protetto viola il dovere costituzionale di tutti di prevenire il degrado ecologico e promuovere la conservazione dell’ambiente e della flora e fauna”

Così, per il momento e ovviamente speriamo per sempre, i parchi nazionali e tutti i loro animali sono salvi! Una svolta storica per il paese, un esempio per tutti!

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NUOVO DPCM: Italia divisa in zona rossa, arancione e verde. Coprifuoco dalle 22.00

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1583651978058.jpg coronavirus conte firma il decreto chiuse lombardia e 14 province

Rossa, arancione o verde . Sono i tre scenari di rischio che nel dpcm in arrivo individueranno le zone da sottoporre a restrizioni in base all’andamento della pandemia da coronavirus che corre in Italia, come nel resto d’Europa e del mondo. Coprifuoco nazionale previsto dalle ore 22.00.

Misure in vigore dal 5/11 fino a 3/12  – “Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020”.

Italia divisa in tre fasce in base al livello di rischio Covid, con limitazioni differenziate: in zone rosse, mini lockdown di tre settimane.
Il nuovo Dpcm è atteso per la serata di oggi, 3 novembre.

Aspettando il testo definitivo, sappiamo che alle regioni verrà attribuito un indice di rischio, che si basa su diversi parametri (livello del contagio, pressione sugli ospedali, posti in terapia intensiva). A seconda dell’indice, la regione si trova in fascia 1, 2 o 3 (oppure gialla, arancione o rossa che dir si voglia) e deve adottare le misure anti-Coronavirus stabilite per il suo specifico livello di rischio. E’ il meccanismo previsto dal nuovo DPCM Covid del Governo, illustrato dal premier Giuseppe Conte alle Camere e atteso entro stasera.

E’ un’ordinanza del ministero della Salute a stabilire l’inserimento di una Regione in una delle tre aree, con conseguente attivazione automatica delle misure previste.

Restrizioni per fascia

Per sapere esattamente quali limitazioni vengono previste per ognuna delle diverse fasce di rischio, bisogna attendere il testo del provvedimento.

Il premier ha anticipato quali saranno i paletti da rispettare per la prima fascia (rischio più basso), che ad oggi si applica all’intero territorio nazionale: chiusura dei centri commerciali nei festivi e nei weekend (ad esclusione di alimentari, tabacchi e farmacie al loro interno); chiusura di sale gioco, bingo e scommesse; chiusura di musei e mostre; riduzione al 50% della capienza dei mezzi pubblici; didattica a distanza in tutte le scuole superiori; coprifuoco, il cui orario è ancora da definire (intorno alle 22:00).

Le regioni con livello di rischio più elevato, che salgono in seconda fascia (ARANCIONE), dovranno poi applicare ulteriori limitazioni: si parla di bar e ristoranti chiusi tutto il giorno, didattica a distanza anche alle scuole medie (seconde e terze).

Nella terza fascia ( ROSSA) (a cui al momento sembrano candidati Lombardia e Piemonte, a rischio anche Puglia e Calabria), ci sarà un semi lockdown di tre settimane. Niente spostamenti senza autocertificazione, tutti i negozi commerciali chiusi.

Misure comunque più soft rispetto al lockdown di primavera: dovrebbero restare aperti gli uffici pubblici, gli studi professionali, le industrie e le imprese.

Stop agli spostamenti tra Regioni rosse e/o gialle, cioè a rischio elevato o medio, e libertà di circolazione solo in quelle verdi

Coprifuoco alle 22

Coprifuoco dalle 22 alle 5 – “Dalle ore 22:00 alle ore 5:00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Centri commerciali – “Per l’intero territorio nazionale – ha aggiunto il premier – intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali”.

 

COSA ACCADRA’ a MILANO e in LOMBARDIA?

In zone a massimo rischio chiusi anche negozi – Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio.

Lo prevede la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”.

Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive.

Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

La scuola sarà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse.

Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse – sono sospese le attività “svolte nei centri sportivi all’aperto”, così come “tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva”. Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse – “è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. Inoltre, “è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

L’autocertificazione

Solo le Regioni ‘rosse’ entreranno, quindi, in una sorta di lockdown che per molti aspetti ricorda quello della primavera scorsa. E su questi territori si discute sull’utilizzo dell’autocertificazione, in versione modificata, fortemente voluta dal ministro Speranza. Di certo, andrà compilata ed esibita quando si dovrà uscire dopo le 22, ossia quando scatterà il coprifuoco nazionale.

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IL CILE HA SCELTO UNA COSTITUZIONE PARITARIA: un caso unico al mondo

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IL CILE HA SCELTO UNA COSTITUZIONE PARITARIA: un caso unico al mondo. La prima carta costituzionale al mondo a essere scritta all’insegna della parità:  è questa la straordinaria novità introdotta in Cile.
Il 25 ottobre scorso, i cittadini cileni hanno dovuto rispondere al quesito del referendum: “Vuoi una nuova Costituzione?”. Il 78% degli elettori ha risposto “approvo”, dando inizio a una nuova era per il Paese. È iniziato così il processo di sostituzione della vecchia Costituzione, risalente al 1980 e redatta durante la dittatura militare del generale Augusto Pinochet.

Ma non solo, a redigere la nuova Costituzione sarà una “convenzione” formata totalmente da membri eletti direttamente: 155 cittadine e cittadini e le donne dovranno occupare una percentuale tra il 45% e il 55%. Con un’affluenza record di votanti, oltre 5000000 di persone, ha espresso il proprio parere a favore della  nuova costituzione. È ancora superiore la percentuale, se guardiamo chi ha scelto come organo incaricato di redigerla una “convenzione costituzionale” composta al 100% da membri eletti direttamente: più del 79 % dei cileni si è espresso a favore di questa modalità.

Un caso unico al mondo, che rende il Cile un Paese moderno. Alla stampa cilena, Maria Ines Salamanca di Onu Mujeres Chile ha spiegato che la presenza paritaria di uomini e donne nel processo costituente rappresenta un modo per rafforzare la democrazia soprattutto in un Paese dove le donne costituiscono il 51% della popolazione. Una nuova costituzione che deve molto alle donne che si sono battute per la sua realizzazione a partire dalle proteste femminili iniziate ad ottobre dello scorso anno e culminate con l’affermazione del collettivo femminista Las Tesis che la rivista Time ha inserito tra le 100 realtà più influenti del 2020.

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Rapina in banca a Milano : i ladri scappano dai tombini con il bottino

rapina in banca a milano
rapina in banca a milano

 

Rapina alla filiale del Credit Agricole all’angolo tra piazza Ascoli e via Stoppani.

I rapinatori sono entrati all’orario di apertura, alle 8.35, e sono fuggiti pochi minuti dopo. La polizia, subito intervenuta sul posto, li sta ora cercando, ricostruendo la dinamica della rapina con i dipendenti della banca presenti all’interno della filiale e attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza. Gli agenti sono intervenuti a rapina conclusa e non ci sono persone ferite né prese di ostaggi.

I primi due rapinatori sono entrati dall’ingresso principale, alle 8.39, e hanno tirato subito fuori due pistole. I complici si sono poi «materializzati» all’improvviso all’interno, emergendo da un buco nel pavimento, collegato a un cunicolo che passa dai sotterranei.

“Sono entrati dai sotterranei, da un buco nel pavimento, eravamo in tre all’interno dell’agenzia quando mi sono accorto ho urlato ‘c’è una rapina’ ed una collega è riuscita a scappare”, ha raccontato il direttore della banca. Il direttore ha parlato tenendo del ghiaccio sulla nuca ed ha spiegato che è stato “colpito con il calcio di una pistola”. Oltre al 48enne, i sanitari del 118 hanno assistito una dipendente 30enne fuggita dalla filiale subito dopo l’ingresso dei banditi e sotto choc. Incolume invece, l’altra dipendente di 49 anni che si trovava all’interno della filiale.

I malviventi hanno potuto prendere solo il contenuto delle cassette di sicurezza perché la cassaforte ha l’apertura temporizzata e non hanno avuto il tempo di aspettare. Secondo le prime ricostruzioni, la rapina è stata eseguita secondo un piano ben studiato e che, al momento, non è possibile stabilire se sia fallito del tutto. Non si conosce, infatti, il contenuto delle cassette private svuotate.

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Ristoranti Bergamo lancia la nuova promo Mangia&Sorridi…a tavola si può!

ristoranti bg
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Dopo il successo delle iniziative promozionali estive, da “30.30.30” dedicata ai giovani under30 fino a “Mangia. Gusta. Ama” con menu di degustazione a 35 euro, il gruppo di ristoratori bergamaschi Ristoranti Bergamo ha deciso di lanciare un nuovo progetto “Mangia&Sorridi…a tavola si può!” proprio per dimostrare di non dimenticare il territorio e di offrire i loro sapori, anche a pranzo e nel totale rispetto delle nuove misure governative.

“Mangia&Sorridi…a tavola si può!”

Dal lago alla montagna, passando per Bergamo e la sua Città Alta: piatti tipici della tradizione e ricette ispirate all’autunno e all’inverno, sempre all’insegna del gusto, saranno le protagoniste per oltre un mese dei menu promozionali che festeggiano il territorio e le sue tradizioni culinarie.

La nuova promozione si chiama “Mangia&Sorridi…a tavola si può!” e prevede menu degustazione a 35 euro in tutti i locali aderenti di città e provincia. La promozione sarà attiva fino al 5 dicembre a pranzo. Ogni menù sarà differente per ciascun locale aderente alla promozione e sarà visionabile sul sito ristorantibergamo.com con tutte le informazioni sui giorni di adesione.

Un’iniziativa che mostra come il mondo della ristorazione a Bergamo, anche in un momento difficile come quello che stiamo tutti vivendo, ha voglia di farsi sentire, di regalare momenti di serenità, sempre all’insegna della sicurezza e dell’attenzione, continuando a divulgare la cultura enogastronomica e la storia del territorio.

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Classico Trattoria Contemporanea & Cocktail Bar a Milano

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A Milano c’è un nuovo angolo dove gustare le specialità italiane combinate con ottimi cocktail. Stiamo parlando di Classico Trattoria Contemporanea & Cocktail Bar, il nuovo progetto imprenditoriale della famiglia Murray, da anni attiva nel mondo della ristorazione e degli eventi. Il locale si trova al civico 6 di Via Marcona

Classico Trattoria Contemporanea & Cocktail Bar

Da drink che rimandano a riferimento ad atmosfere musicali ricercate fino a materie prime di qualità e valorizzazione delle ricette italiane. E’ su questo che Punta Classico Trattoria Contemporanea & Cocktail Bar. In cucina l’Executive Chef Achille Esposito che propone sapori netti, senza filtri e genuini, che rimandano alla tradizione gastronomica mediterranea con un piglio fresco che non stravolge, bensì esalta i gusti dei singoli ingredienti, assecondando le esigenze di un pubblico alla ricerca di una cucina leggera e allo stesso tempo gustosa.

Lo chef porta così un tocco contemporaneo nella carta del locale di Via Marcona 6, introducendo alcuni dei suoi signature come il Risotto alla milanese con jus di vitello e polvere di liquirizia e la Faraona con la sua pelle croccante, accompagnata da vegetali di stagione lasciati al naturale per donare interessanti note vegetali al piatto. La cucina di Achille Esposito è inoltre ricca di piatti della memoria, quelli che lo emozionano poiché legati alle sue esperienze da Nord a Sud dello Stivale, oppure ricette dell’infanzia come la Minestra di pasta mista napoletana – detta Mesca francesca in dialetto campano, ovvero “un’accozzaglia di cose messe insieme alla rinfusa”. Mantecata con crema di fagioli e crema di cozze, viene terminata con gamberi rossi a crudo, polvere di basilico e una sfiziosa crema di cozze. Infine, nei menu ideati dal giovane chef, non mancano mai riferimenti alle ricette romane, come il Fusillone di Gragnano con stracotto di coda alla vaccinara e ricotta dura di capra, poiché la cucina laziale è da sempre tra le più apprezzate da Achille, per i suoi sapori spinti e la ricchezza di contrasti che si creano al palato.

Anita Caliari è invece la barlady che ricrea una drink list musicale. Così, al ritmo della musica che da sempre è un pilastro fondamentale del concept di Classico, la barlady shakera drink dai ricchi contrasti gustativi come “I am a rock” un twist del Moscow mule dove dolce e speziato stuzzicano il palato grazie all’unione di un estratto di carota e ginger beer, oppure “Long Long Long” con sciroppo alla camomilla e pepe rosa mixati a Belvedere Vodka e Aperol.

Orari di apertura:

Lun-Ven 07:30-16:00

Sab-Dom 08:30-16:00

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Il ristorante di Alessandro Borghese ospita una mostra fotografica

chef Alessandro Borghese compressed
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Il lusso della semplicità, ristorante – galleria dello chef Alessandro Borghese in zona CityLife a Milano ospita la mostra fotografica “Rosso”.

La mostra fotografica nel ristorante di Alessandro Borghese

Ha inaugurato il martedì 27 ottobre la mostra Rosso nel ristorante di Alessandro Borghese di Milano. Fino al 5 dicembre si potranno ammirare venti progetti fotografici firmati da Silvia Amodio, Maria Cristina Anelli, Elena Barsottelli, Marco Bechini, Sergio Caminata, Roberto Cifarelli, Claudio Comito, Jeff Dunas, Maurizio Galimberti, Giancarlo Maiocchi/Occhiomagico, Giancarla Pancera, Graziano Perotti, Benedetta Pitscheider, Lucrezia Roda, Chiara Samugheo, Angelo Tondini.

Attraente, sensuale, immediato, stimolante, il rosso è una presenza costante nella fotografia la quale, nata per ragioni puramente tecniche con il bianconero, è approdata al colore quando ha potuto superare questo limite tecnico dapprima dipingendo sugli originali, dai dagherrotipi alle stampe, poi sperimentando diverse tecniche innovative.

Questa la ragione per cui questa mostra si chiama semplicemente “Rosso” perché la parola stessa non ha bisogno di ulteriori aggettivazioni tanto è carica di riferimenti. Si è deciso di realizzare una collettiva con le opere di autori che nel ritratto e nello still life, nel reportage e nella ricerca hanno fatto emergere con garbo e intelligenza la forza espressiva di questo colore.

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Visite guidate al Duomo di Milano a novembre

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Proseguono le visite guidate alla scoperta del Duomo di Milano. In calendario gli immancabili Duomo Tour e i nuovi percorsi tematici tra enigmi, segreti e dettagli celati fra le alte mura di marmo rosa di Candoglia e il popolo silenzioso di 3400 statue innalzate sulle guglie e sui capitelli, sulle vetrate e sui baldacchini in tensione verso il cielo.

Visite guidate al Duomo di Milano il programma

  • DETTAGLI NASCOSTI ❖ SABATO 14 NOVEMBRE ORE 15.00
    Percorso: Cattedrale + Terrazze
    Durata: 90 minuti
    Lingua: Italiano
    Costo: Intero (19+ anni): 28 € – Ridotto (6- 11 anni) 17 € – Ridotto (12-18 anni) 19 €
    Nel prezzo del servizio sono inclusi la visita guidata, il sistema di microfonaggio e il biglietto di ingresso Duomo Pass Lift.
    Una visita particolare in cui sarai invitato a cogliere dettagli che spesso sfuggono a chi visita la Cattedrale per la prima volta, quando lo sguardo si perde nell’imponenza dell’architettura gotica.
    Cambia la tua prospettiva e osserva le pareti, le volte e i pavimenti alla ricerca di particolari curiosi. Andremo alla ricerca di affreschi e orologi solari, di dettagli presenti nei dipinti che ci sveleranno la Milano del passato, di fiori, verdure e strani oggetti, nascosti tra le sculture, fino a raggiungere la Madonnina, osservandone la decorazione e svelando curiosità sulla statua più famosa di Milano.
  • SULLE TRACCE DI SANT’AMBROGIO ❖ LUNEDÌ 7 DICEMBRE 2020
    Percorso: Cattedrale + Cappella Jemale + Area archeologica + Museo del Duomo
    Durata: 90 minuti
    Lingua: Italiano
    Costo: Intero (19+ anni): 28 € – Ridotto (6- 11 anni) 17 € – Ridotto (12-18 anni) 19 €
    Nel prezzo del servizio sono inclusi la visita guidata, il sistema di microfonaggio e il biglietto di ingresso Duomo Pass Lift che consente di accedere a tutte le aree del Complesso Monumentale.
    Chi è Sant’Ambrogio? Che relazione esiste tra il Duomo di Milano e Ambrogio? Vuoi saperne di più? Lasciati portare nella Milano del IV secolo, capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Il viaggio inizierà dai sotterranei del Duomo, dove si conservano i resti della città romana scomparsa e le tracce del Battistero di San Giovanni alle Fonti, commissionato da Ambrogio e riccamente decorato nel secolo successivo. Nella notte di Pasqua del 387 cosa accadde? Ripercorreremo, passeggiando tra le navate del Duomo e accedendo alla Cappella Jemale, la visita del Santo attraverso un racconto a puntate tra vetrate, dipinti e sculture. L’ultima tappa della visita ti porterà in Museo, dove ammirerai le meraviglie in oro e avorio del Tesoro e scoprirai l’eredità di Ambrogio e la singolarità del rito ambrosiano, che ancora oggi rende la Diocesi di Milano unica al mondo.
  • DUOMO TOUR FAST-TRACK NOVEMBRE:
    ❖ Martedì 3 – 10 – 17 – 24 novembre ore 12.00
    ❖ Giovedì 5 – 12 – 19 – 26 novembre ore 12.00
    ❖ Venerdì 6 – 13 – 20 – 27 novembre ore 12.00
    ❖ Sabato 7 – 28 novembre ore 16.00
    ❖ Domenica 8 – 15 – 22 – 29 novembre ore 12.00
    Percorso: Duomo, Area Archeologica e Terrazze con accesso Fast-Track
    Durata del Tour: 90 minuti
    Lingua: Italiano
    Costo: Intero (19+ anni): 28 € – Ridotto (6- 11 anni) 17 € – Ridotto (12-18 anni) 19 €
    Tour alla scoperta dell’Area Archeologica, ove si trovano i resti del Battistero di San Giovanni alle Fonti, il primo Battistero a pianta ottagonale della cristianità, e della Cattedrale, che con le sue 3400 statue e 55 vetrate colorate, è il più importante esempio di stile gotico del Nord Italia. Raggiunte le terrazze, una vista mozzafiato ti sorprenderà passeggiando sul tetto della Città a due passi dal cielo.

Tutte le tipologie di biglietto sono acquistabili online, cliccando QUI

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Nuovi orari di bar e ristoranti a Milano in seguito al Dpcm

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Proseguono gli annunci di apertura e nuovi orari di bar e ristoranti che hanno cambiato i loro orari lavorativi adeguandosi al vecchio dpcm.

Antica Osteria Magenes

L’Antica Osteria Magenes appartenente a JRE Italia sarà aperta dal martedì alla domenica per il pranzo mentre alla sera è disponibile il nuovo delivery con anche box a sorpresa!

Daniel Canzian Ristorante

Emporio e Daniel Canzian a casa tua ma anche servizio al tavolo per il pranzo. La proposta di Daniel Canzian è davvero ricca con anche tante novità nel menù!

Voce Aimo e Nadia

Voce Aimo e Nadia rimane aperto tutti i giorni con i seguenti orari: Caffè e Gelateria dalle 8 alle ore 18. Il ristorante invece sarà aperto dalle ore 11.30 alle 15. Infine, resta sempre attivo!

Un posto a Milano

Un posto a Milano continua il suo servizio a pranzo e colazione con apertura dalle 9 alle 18 e brunch domenicale fino alle ore 16.

Vista Darsena

Chi l’ha detto che l’aperitivo Vista Darsena non può essere alle ore 16? Ecco allora che Vista Darsena apre dalle 9 alle 18 per tenere compagnia a tutti i suoi affezionati clienti!

Erba Brusca

Si continuerà anche a pranzare nel verde di Erba Brusca tutti i venerdì, sabato e domenica dalle 11.30 alle 15.30.

Berberé 

Prosegue anche una delle pizzerie più amate della città e non solo. Berberé infatti conferma i soliti orari a pranzo e prosegue con il delivery alla sera!

Ifu Oriental

Non pteva mancare anche il sushi nella nostra lista ecco allora che Ifu Oriental conferma la sua apertura a pranzo, eccetto il lunedì, dalle 12 alle 15 con possibilità di optare anche per il menù cena. Alla sera prosegue l’asporto o il delivery dalle 19 alle 23.

Pasticceria Ziva

Non poteva mancare la dolce colazione di Ziva Pasticceria che prosegue il suo regolare servizio quotidiano fino alle ore 18 mentre dalle 18 fino alle 19.30 parte il servizio d’asporto!

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L’OSPEDALE ENTRA AL MUSEO: un’iniziativa che porta la prevenzione fuori dai normali luoghi di cura

museo della scienza k
museo della scienza k

L’OSPEDALE ENTRA AL MUSEO: un’iniziativa che porta la prevenzione fuori dai normali luoghi di cura. 

Da martedì 3 novembre a giovedì 10 dicembre, i cittadini non inclusi nella campagna vaccinale pubblica potranno sottoporsi alla profilassi antinfluenzale, recandosi su prenotazione presso la Sala Biancamano del Museo della Scienza e della Tecnologia, ingresso da Via Olona 6/bis.

Un’istituzione culturale e una struttura sanitaria uniscono le forze, per rispondere alle esigenze di salute dei cittadini milanesi, in un momento reso critico dall’emergenza coronavirus. È l’inedita partnership siglata tra il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci e l’Ospedale San Giuseppe del Gruppo MultiMedica, due realtà storiche, fortemente radicate nel capoluogo lombardo.

Da martedì 3 novembre a giovedì 10 dicembre, la Sala Biancamano del Museo (ingresso da via Olona 6/bis) si trasformerà in un “luogo di prevenzione”, dove la popolazione maggiorenne potrà recarsi per effettuare il vaccino contro l’influenza, su prenotazione (da effettuarsi al call center MultiMedica 02/99961999). Qui, l’Ospedale San Giuseppe allestirà 4 postazioni, presidiate da personale medico-sanitario dedicato, per consentire anche alle categorie non coperte dalla campagna vaccinale gratuita offerta da Regione Lombardia di sottoporsi, se interessate, alla profilassi antinfluenzale. Il presidio temporaneo sarà strutturato per somministrare almeno 600 dosi al giorno del vaccino quadrivalente, nel pieno rispetto del distanziamento sociale grazie all’ampio spazio a disposizione.

Insieme alle misure di igiene e di protezione individuale, la vaccinazione è lo strumento più efficace e sicuro per prevenire l’influenza stagionale e, mai come quest’anno, è di fondamentale importanza per poter effettuare una diagnosi differenziale, individuando più facilmente i pazienti con infezione da SARS-CoV-2. Inoltre, un soggetto già indebolito dall’influenza potrebbe rischiare conseguenze più serie, qualora contraesse successivamente il CoVid-19.

 

“Vaccinarsi contro l’influenza stagionale quest’anno assume una particolare valenza, non tanto perché il vaccino svolga un’azione protettiva verso il virus SARS-CoV-2 ma perché, soprattutto nella fase iniziale, è difficile distinguere i sintomi influenzali da quelli da Covid-19”, spiega Sergio Harari, Direttore dell’U.O. di Pneumologia del Gruppo MultiMedica e Professore di Medicina Interna all’Università di Milano. Ciò determinerebbe una situazione di grande confusione, sia per i pazienti e per chi è entrato in contatto con loro – con l’obbligo di sottoporsi al tampone e rimanere in quarantena fino al suo esito – sia per il SSN, che si ritroverebbe a dover gestire un altissimo numero di casi sospetti di infezione da SARS-CoV-2, anche in presenza di sintomi banali. Per questi motivi, a fronte dell’emergenza pandemica attuale, la vaccinazione antinfluenzale è suggerita per tutti, non solo agli over 60 e alle categorie a rischio”.

Due mondi, cultura e salute, apparentemente lontani ma in realtà estremamente legati: un ospedale che entra in un museo e un museo che si trasforma in ospedale.

“L’alleanza tra il Museo e l’Ospedale San Giuseppe per la somministrazione del vaccino antinfluenzale avviene in un’ottica di solidarietà sociale e rappresenta un patto di comunità con il territorio e i suoi cittadini”, dichiara Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo. “In questi mesi di emergenza sanitaria, più che mai, ritengo sia doveroso offrire il nostro supporto alle realtà vicine come è avvenuto nel caso dell’Istituto Comprensivo Cavalieri con il progetto educativo Il Museo dietro l’Angolo. La prossimità tra il Museo e l’Ospedale genera facilità operativa e l’ampiezza degli spazi del padiglione Aeronavale consente di allestire un presidio sanitario temporaneo in totale sicurezza e nel rispetto delle disposizioni per contrastare la diffusione del Covid-19. Una nota suggestiva è rappresentata dalla sala che mettiamo a disposizione, un tempo salone delle feste del transatlantico Conte Biancamano, che già una volta in passato fu destinata ad altro. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, infatti, la nave, costruita per trasportare oltre 2.000 passeggeri, fu utilizzata per il trasporto truppe e come ospedale militare; dopo il conflitto venne completamente rimodernata, tornando a navigare col nome originario e così è arrivata a noi”.

INFO PRATICHE:

DOVE?

  • Museo Nazionale Scienza e Tecnologia – Sala Biancamano, ingresso da Via Olona 6/bis

QUANDO?

  • da martedì 3 novembre a giovedì 10 dicembre: lunedì – venerdì: dalle ore 7.30 alle ore 17.30; sabato: dalle ore 7.30 alle 12.30

La profilassi antinfluenzale è disponibile anche presso:

  • Ospedale MultiMedica Castellanza (VA) – Viale Piemonte 70, Castellanza (VA)

QUANDO?

  • da lunedì 9 novembre: lunedì – venerdì: dalle ore 13.00 alle ore 18.00

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA 

I cittadini interessati a sottoporsi alla profilassi antinfluenzale disponibile presso entrambi i presidi, al costo di 60 euro, possono prenotare:

  • telefonicamente al numero 02 99961999 (da lunedì a venerdì dalle 8 alle 16)
  • online sul sito multimedica.it

 

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Pizza Village @ Home arriva a Milano dal 5 all’8 novembre

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Dopo Napoli e New York arriva a Milano la prima edizione di PizzaVillage, in versione delivery, solo per quattro giorni dal 5 all’8 novembre (con possibilità di ordini in pre-sales dal 2 al 4 novembre).

Pizza Village @ Home

Si svolgerà a Milano, dal 5 all’ 8 novembre, una formula inedita del noto evento PizzaVillage di Napoli denominata Pizza Village @ Home. La manifestazione porterà dunque nelle case delle persone la pietanza più conosciuto al mondo: la pizza.

I maestri pizzaioli, in collaborazione con trenta colleghi tra i migliori d’Italia, realizzeranno una selezione ad hoc nei due hub di produzione, che saranno posizionati in aree strategiche tali da garantire la più ampia copertura del territorio urbano. Il menù prevede sei pizze speciali a cui si aggiunge la regina delle pizze: la Margherita. Le consegne, nei 4 giorni di evento, saranno effettuate attraverso Glovo, Official Delivery Partner, l’unica piattaforma di consegne a domicilio multi-categoria in Italia.

Le special box del Pizza Village @ Home, che oltre la pizza includeranno altre sorprese tra cui anche una bottiglia di Coca-Cola, una lattina di Acqua Minerale S. Bernardo, una bottiglia di Birra del Borgo Lisa, un mini pack di caramelle HARIBO, una mignon di Vecchio Amaro del Capo e una confezione di Caffé Kenon, saranno proposte al prezzo di 12,00 euro cadauno. Si potranno inoltre acquistare in pre-sales (2-4 novembre) al prezzo speciale di 5,00 euro. Gli ordini si potranno effettuare dal 2 all’8 novembre su Glovo, al costo di consegna di 1 euro. E con un ordine minimo di 2 pizze, in omaggio una confezione di caffè Kenon e un kilo di Farina Caputo.

Pizza Village @ Home arriverà anche con un’iniziativa di charity per sostenere le mense milanesi che operano a supporto di bisognosi con la consegna quotidiana di pizze nel quattro giorni dell’evento.

I pizzaioli di Pizza Village @ Home

Nel capoluogo lombardo, dalla Campania al Veneto, giungeranno i top player del settore: Gino e Toto Sorbillo (Gino e Toto Sorbillo), Errico Porzio (Errico Porzio), Antonio Falco (Antica Pizzeria da Michele), Francesco Carrano (Artesana), Vincenzo Capuano (Vincenzo Capuano), Davide Civitiello e Antonio Sorrentino (Rossopomodoro) e Fabio Cristiano (Antica Pizzeria da Gennaro).

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BONUS BICI: da martedì via alle richieste per gli incentivi sulla mobilità

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Dal 3 novembre sarà possibile richiedere il bonus mobilità previsto dal governo su biciclette, e-bike e monopattini. Il bonus potrà essere di due tipi: il primo riguarda il rimborso delle spese sostenute dal 4 maggio al 3 novembre (60% fino a un massimo di 500 euro); il secondo è rivolto a coloro che ancora non hanno effettuato acquisti e prevede un buono digitale, da generare sul sito del Ministero dell’Ambiente (www.buonomobilità.it).

Per la richiesta di rimborso su un acquisto già fatto, farà fede la data di inserimento della richiesta e non quella del documento di acquisto. Chi avrà acquistato un bene o servizio di mobilità previsto dal decreto fino al giorno prima dall’attivazione dell’applicazione web riceverà il rimborso con un bonifico, chi non l’avrà ancora fatto otterrà un “buono mobilità” che consegnerà al negoziante, il quale sarà poi rimborsato dal ministero.

Come sarà possibile accedere Per accedere al bonus sarà necessario attivare prima del 3 novembre un’identità Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale) se non già in possesso, scannerizzare il documento di acquisto intestato a proprio nome (fattura o scontrino parlante) e farne un documento in formato Pdf, avere pronte le proprie coordinate bancarie per ricevere il rimborso. Per coloro che richiederanno invece il buono di spesa digitale da utilizzare dopo il 3 novembre sarà ugualmente necessaria l’identità Spid. Il buono avrà durata di 30 giorni (per spese effettuate entro 31 dicembre 2020).

Chi può farne richiesta Possono usufruire del buono mobilità per l’anno 2020 i cittadini maggiorenni che hanno la residenza (e non il domicilio) nei capoluoghi di regione (anche sotto i 50.000 abitanti), nei capoluoghi di provincia (anche sotto i 50.000 abitanti), nei comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti e nei comuni delle città metropolitane (anche al di sotto dei 50.000 abitanti). Le città metropolitane sono 14: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma Capitale, Torino, Venezia. L’elenco dei comuni è consultabile sui relativi siti istituzionali.

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UN TAMPONE MENO INVASIVO PER I BIMBI: arriva dalle ricercatrici della Statale di Milano

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UN TAMPONE MENO INVASIVO PER I BIMBI: arriva dalle ricercatrici della Statale di Milano.

Un tampone salivare e un’attesa di 24 ore per l’esito. Da quattro ricercatrici della Statale di Milano arriva il tampone Covid per i bimbi che scopre il virus attraverso la saliva. Si basa su un protocollo dell’Università di Yale che le studiose – Elisa Borghi, Daniela Carmagnola, Claudia Dellavia e Valentina Massa- hanno messo a punto per facilitare la diagnosi tra i più piccoli, attraverso uno strumento rapido e non invasivo che potrebbe essere eseguito anche da mamma e papà.

Il test salivare “è decisamente meno disagevole del tampone naso faringeo”, spiegano. Le ricercatrici – coordinate dal professore di Pediatria e preside della facoltà di Medicina, Gianvincenzo Zuccotti – hanno dimostrato come il nuovo test messo a punto, abbia la stessa affidabilità del tampone. Nessuna pratica fastidiosa al naso o alla gola: basta raccogliere un campione attraverso il cotone “masticato” dal piccolo, farlo analizzare e il gioco è fatto. “Il tempo necessario per il campionamento è minimo e l’esito si ottiene in 24 ore, la procedura è sicura e accurata”.

“Il test presenta la stessa affidabilità del test naso-faringeo, ovvero del 96 % e appare efficace nell’identificare i soggetti con alta carica virale in saliva anche quando pre-sintomatici e asintomatici, permettendo così di isolare i cosiddetti super spreader, responsabili dell’80% dei contagi dagli ultimi dati e modelli in letteratura”.

Il nuovo test si potrebbe eseguire anche a casa, in caso di sintomi sospetti, per poi consegnare i campioni ai laboratori. “I kit potrebbero essere messi a disposizione dei pediatri di famiglia – spiega Zuccotti – per diagnosticare in maniera non invasiva l’infezione da SARS-CoV-2 almeno tra i bambini di 3-6 anni che, come è noto, sono spessissimo soggetti a forme virali e per i quali il rischio di ricorrere ripetutamente durante l’inverno al tampone nasofaringeo e alle code dei drive-through è molto elevato”.

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CHRISTMAS THE ORIGINAL: il Temporary store dedicato al Natale sbarca a Milano

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CHRISTMAS THE ORIGINAL: il Temporary store dedicato al Natale sbarca a Milano. Amanti dello shopping avete letto bene: ha aperto i battenti a Milano il primo temporary store dedicato al Natale.

CHRISTMAS THE ORIGINAL: il Temporary store dedicato al Natale sbarca a Milano
CHRISTMAS THE ORIGINAL: il Temporary store dedicato al Natale sbarca a Milano

Ormai ci siamo: i mercatini di Natale stanno diramando i programmi e anche se il clima degli ultimi giorni sembra più primaverile che invernale, è ora di pensare ai regali.

Decorazioni per l’albero, decorazioni da appoggio, calze natalizie, carillon, schiaccianoci e cornici di ogni tipo vi aspettano al Temporary store “Christmas The Original” in pieno centro a Milano, nella via dello shopping per eccellenza: corso Buenos Aires, 14 (MM1 Lima). Un motivo in più per aggiungerlo all’itinerario dello shopping natalizio, visto che è perfettamente abbinabile con un giro nei tantissimi negozi del corso.

Volete una preview di quello che troverete al Temporary Store di Corso Buenos Aires? Date un’occhiata qui!

 

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NUOVO DPCM: ecco cosa cambierà con il prossimo decreto

cineca ve copia
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Con un intervento di oltre 40 minuti alla Camera il premier Giuseppe Conte ha anticipato le principali misure contenute nel nuovo Dpcm che il governo si appresta a varare per contenere il contagio da Coronavirus. 

Nel pomeriggio, alle 18, il presidente del Consiglio parlerà in Senato.

Esiste un’altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese”. Per questo motivo il capo dell’esecutivo ha spiegato come sia “necessario assumere una decisione orientata che abbia nuovi interventi restrittivi modulati sulla base del livello di rischio nei territori. Su base di criteri scientifici predefiniti ci sarà un regime differenziato basato su diversi livelli regionali. A marzo sprovvisti di un piano abbiamo emanato provvedimenti che ci hanno portato un lockdown generalizzato, oggi invece abbiamo una struttura di prevenzione”.

Poi il capo dell’esecutivo ha elencato alcuni dei provvedimenti che troveranno spazio nel dpcm: “Per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre”.

Come previsto sarà introdotto “il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio”. Conte ha poi aggiunto che nel dpcm si prevede “anche integralmente” la didattica a distanza per le scuole di secondo grado.

Il governo poi prevede a livello nazionale “la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali”.

Coprifuoco serale, ancora incerto l’orario

Sul tavolo l’ipotesi di un ‘coprifuoco’ su tutto il territorio nazionale alle 21 o alle 22 (l’orario è ancora in corso di valutazione). Al centro della discussione anche una possibile chiusura dei ristoranti la domenica, che però non piace a molti. Centri commerciali chiusi nel weekend, ad eccezione di negozi alimentari, farmacie e parafarmacie.

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Philipp Plein perde la causa contro la Ferrari, in primavera 2021 l’appello

Ferrari Plein
Ferrari Plein

La Ferrari vince la battaglia legale contro Philipp Plein, almeno per ora.

Philipp Plein è da sempre un grande appassionato del Cavallino e, negli ultimi 5 anni, ha acquistato ben 5 auto di lusso con marchio Ferrari per la sua famiglia.

 La casa automobilistica si è infatti aggiudicata la causa contro lo stilista, come reso noto dalla sentenza emessa dal Tribunale di Milano pubblicata sul Corriere della Sera. Nel giugno 2018, durante la passerella maschile P/E 2018, Plein aveva incluso FerrariLamborghini e McLaren nel proprio show. La casa automobilistica del cavallino aveva citato in giudizio la maison per uso illegale del marchio durante la presentazione.

A seguito della delibera del tribunale italiano, Plein è obbligato a rimuovere da ogni piattaforma online, sito e social, tutte le immagini e i video che mostrano le vetture Ferrari. La casa automobilistica ha ottenuto anche un risarcimento di 300mila euro, oltre al rimborso delle parcelle legali, del valore di oltre 25mila euro.

Se il brand non rimuoverà o utilizzerà una delle immagini e dei video delle Ferrari dovrà pagare ogni volta una somma di 10mila euro.

Lo scorso giugno, riportano TuttoSportAutoMoto e altre testate di settore, la casa di Maranello aveva vinto un’altra causa per danno d’immagine intentata contro lo stilista tedesco. Plein aveva postato sul proprio account Instagram un paio di scarpe del suo marchio omonimo fotografato sul lunotto posteriore di un veicolo Ferrari.

Oltre alle calzature, in primo piano c’erano i loghi del brand automobilistico. Ferrari dichiarava che nei numerosi scatti che ritraevano la collezione di auto Ferrari dello stilista, i propri trademarks erano usati per scopi promozionali del marchio Philipp Plein, appropriandosi illecitamente dell’immagine positiva legata all’azienda automobilistica. “Nelle sue foto – si leggeva in un documento inviato da Ferrari al designer – le auto e i trademarks Ferrari sono associate a uno stile di vita totalmente discordante con la percezione del marchio Ferrari, in relazione a performer che compiono allusioni sessuali usando le auto Ferrari come sostegno, in un comportamento di per sé sgradevole”.

La sentenza del Tribunale di Milano si era espressa in favore del cavallino obbligando Plein alla rimozione dei contenuti che vedono coinvolta la Ferrari da ogni canale, oltre a risarcire la casa automobilistica di 300mila euro a fronte del danno d’immagine arrecato.

Ovviamente, Plein ci tiene a precisare su Instagram che questa non è la sentenza definitiva in quanto ha fatto appello e l’udienza sarà in primavera 2021. Sarà d’accordo a versare la somma finale solo se sarà destinata in beneficienza.

 

 

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Photo Vogue Festival 2020: dalla mostra open air al digital

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Ormai è difficile poter pianificare cosa fare nei prossimi giorni, ma proprio per questo aumentano sempre più le conferme di appuntamenti annuali in versione digital. L’ultimo annuncio è dato da Photo Vogue Festival 2020.

Photo Vogue Festival 2020

Confermata dunque la 5 edizione di Photo Vogue Festival che, data la situazione lancia un’edizione ibrida. Se infatti il cuore pulsante della manifestazione avverrà online tra mostre, talk e proiezioni, non mancherà una piccola parte dal vivo. Dal 30 di ottobre al 22 novembre 2020 infatti, è possibile ammirare una selezione delle due mostre principali – “All In This Together” e “In The Picture – Shifting perspectives in fashion photography” – sui cancelli del perimetro dei Giardini di Porta Venezia.

Partirà invece dal 19 novembre 2020, per terminare il 22 novembre, la mostra digital visibile online e alla quale si alterneranno diversi talk dal foto-giornalismo alla fashion photography.

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Divine Avanguardie: le donne russe in mostra a Palazzo Reale

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E’ giunta a Palazzo Reale la nuova mostra Divine Avanguardie che dà un’idea dell’arte russa e del fondamentale ruolo delle donne in questo Paese, del loro contributo alla Storia dell’Arte, del loro ruolo nella società per l’emancipazione e per il riconoscimento dei diritti attraverso un ricco corpus di opere, tramite mezzi espressivi e tecniche differenti per rappresentare l’evoluzione culturale e sociale.

Divine Avanguardie a Palazzo Reale

Circa 90 opere in larga parte mai esposte prima d’ora in Italia, in un racconto che si dipana attraverso 8 differenti sezioni e 2 grandi capitoli. Da una parte la donna e il suo ruolo nella società con sante e madonne, imperatrici, contadine e operaie, intellettuali e madri ritratte dai grandi maestri: Il’ja Repin, Boris Kustodiev e Filipp Maljavin, il suprematista Kazimir Malevich e i maestri degli anni Dieci e Venti del Novecento, Aleksandr Dejneka, Kuzma Petrov-Vodkin, autore del ritratto della poetessa Anna Achmatova, solo per citarne alcuni.

Dall’altro le donne artiste, “le amazzoni dell’avanguardia russa”, donne protagoniste di una atmosfera culturale, storica e sociale straordinaria, attive nei primi trent’anni del Novecento quando crearono opere originali e innovative: Natalia GoncharovaLjubov PopovaAleksandra Ekster e ancora artiste del realismo socialista come la scultrice Vera Mukhina con il suo modello in bronzo del complesso scultoreo “L’operaio e la kolchoziana” per il padiglione URSS all’Expo di Parigi del 1937.

La mostra sarà visitabile fino al 5 aprile 2021.

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CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO saranno concessi in due Step. Ecco le novità

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Contributi a fondo perduto concessi in due step
Entro il 15/11 ai vecchi beneficiari e ai nuovi entro il 15/12
Sono 53 i codici Ateco delle attività interessate

Contributi a fondo perduto: inquadramento

Riconoscimento di un contributo a fondo perduto ai soggetti titolari di partita Iva attiva che svolgono attività prevalente nell’ambito dei settori economici che sono oggetto delle limitazioni previste dai Dpcm emanati nel mese di ottobre 2020 al fine di contenere la diffusione dei contagi da Covid-19.

Ma lo stesso verrà concesso anche ai soggetti che non erano riusciti a presentare l’istanza ai sensi dell’articolo 25 del Dl 34/2020 (decreto Rilancio) e dalla relativa legge di conversione 77/2020 nel corso dei 60 giorni individuati dal provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 10 giugno 2020.

Non tutte le attività sono colpite allo stesso modo dalle misure restrittive.

C’è chi è stato costretto ad abbassare le serrande con effetto immediato (come le palestre, le piscine, le sale da ballo, i cinema e i teatri), e le imprese che invece possono continuare a lavorare col pubblico fino alle 18.00, per poi dedicarsi all’asporto o alle consegne a domicilio.

È chiaro quindi che i contributi a fondo perduto non possono prevedere lo stesso importo per tutte le attività interessate dal dpcm del 24 ottobre: di seguito andremo ad analizzare quindi quali sono le opzioni contenute nel decreto ristori e chi, di conseguenza, prenderà di più.

È con l’articolo 1, commi da 1 a 14) del decreto legge (cd. Ristoro) del 28 ottobre 2020 n. 137 che vengono dettate le nuove regole di concessione degli indennizzi a fondo perduto.

Schema di sintesi

Il nuovo contributo a fondo perduto andrà “a tutti gli operatori dei settori economici interessati dalle misure restrittive”, senza limiti di fatturato (quindi anche a chi supera i 5 milioni di euro) e avrà un tetto massimo di 150mila euro (articolo 1, 8 comma).

Garantito comunque un importo minimo, che equivale al proprio coefficiente settoriale e un valore di 1.000 euro per le persone fisiche e a 2.000 euro e per i soggetti diversi dalle persone fisiche.

Esclusioni

Non possono accedere al ristoro i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre 2020 e quelli che hanno cessato la partita Iva alla data del 25 ottobre 2020.

Il contributo a fondo perduto spetta a condizione che l’ammontare del fatturato e dei
corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Al fine di determinare correttamente i predetti importi, si fa riferimento alla data di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o di prestazione dei servizi.

Il contributo spetterà anche a quelle attività avviate successivamente al 1° gennaio 2019 e
in questo caso non si dovrà tener conto del calo del volume d’affari o di corrispettivi.

I beneficiari dei nuovi contributi a fondo perduto saranno individuati tramite codice
Ateco, ma c’è un’importante novità per il settore turistico: anche gli alberghi saranno indennizzati, vista la mancanza di turisti e quindi di introiti.
È prevista la possibilità di individuare con ulteriore decreto nel limite di spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2020 altri codici ATECO da affiancare a quelli già inseriti nell’allegato 1 al decreto ristori n. 269/2020 e riferiti a settori economici aventi diritto al contributo, a condizione che tali settori siano stati direttamente pregiudicati dalle misure restrittive introdotte dal Dpcm del 24 ottobre 2020.

In pratica per chi ha già presentato la domanda del primo contributo a fondo perduto l’Agenzia delle entrate prenderà quella somma e vi moltiplicherà la percentuale riconosciuta in base al codice Ateco. Tanto è vero che nel decreto con riferimento al primo contributo a fondo perduto si evidenzia che l’ammontare è determinato come quota del contributo già erogato e come quota del valore calcolato già sui dati trasmessi.
I soggetti ammessi al bonus saranno suddivisi inquattro tipologie a seconda delle chiusure e delle limitazioni all’esercizio dell’attività imposte dal nuovo Dpcm 24 ottobre 2020.


Erogazione Contributi

Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25
del DL n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che non
abbiano restituito il ristoro, il contributo a fondo perduto è corrisposto dall’Agenzia delle
entrate mediante accreditamento diretto sul conto corrente bancario o postale sul quale è
stato erogato il precedente contributo. L’ammontare del contributo a fondo perduto è
determinato per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo di cui all’articolo 25,
del Dl 34/2020 (decreto Rilancio) e dalla relativa legge di conversione 77/2020 come
quota del contributo già erogato.
I soggetti economici coinvolti nell’erogazione precedente, potranno ricevere già entro metà
novembre (il 15 novembre ha anticipato Gualtieri) l’importo a fondo perduto sul conto
corrente.

Imprese ritardatarie e nuove attività

( chi non aveva fatto domanda precedentemente)

Accesso al nuovo contributo del fondo perduto anche per tutti quei contribuenti che
rientrando nella tabella delle attività individuate con i codici Ateco allegati al
decreto, non avevamo presentato istanza di adesione al contributo previsto dal decreto
rilancio.

Tra queste rientrano le attività di catering e di animazione di feste per le quali era stato previsto un contributo a fondo  perduto ad hoc nella conversione in legge del decreto rilancio e le imprese che operano nei territori colpite da calamità e nei comuni montani per le quali con il decreto di Agosto erano stati riaperti i termini per la presentazione delle domande.
Entrano anche le imprese che hanno un volume di affari superiore a 5 milioni (in passato con il decreto rilancio escluse).
Le imprese suindicate dovranno presentare apposita istanza esclusivamente mediante la
procedura web e il modello approvati con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle
entrate del 10 giugno 2020.

L’Agenzia delle entrate riaprirà dunque il canale web per
consentire solo a tali soggetti di presentare la predetta istanza e, successivamente, calcolare la quota di contributo spettante sulla base
dello stesso parametro utilizzato per i soggetti che avevano già ricevuto il precedente
contributo. Il contributo non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui partita Iva risulti cessata
alla data di presentazione dell’istanza.
Successivamente verrà emanato un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle
entrate in cui sono definiti i termini e le modalità per la trasmissione delle istanze 6 e
ogni ulteriore disposizione per l’attuazione della disposizione in commento.
• Il rimborso, così come dispone il decreto, sarà del 10% rispetto al calo del 33% del fatturato di aprile 2019 rispetto ad aprile 2020.
Per coloro che sono stati esclusi dalla misura del decreto Rilancio, ovvero realtà economiche
con fatturato superiore ai 5 milioni di euro, i tempi di erogazione dei contributi saranno più
lunghi.

È previsto l’accredito entro il 15/12/2020.

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NUOVO DPCM: stop spostamenti fra Regioni e ipotesi coprifuoco ore 21.00

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Lunedì il premier Giuseppe Conte illustrerà al Parlamento l’orientamento che intende dare al nuovo Dpcm su cui il governo sta lavorando in questi giorni. Le divergenze con le Regioni, che vorrebbero misure nazionali, potrebbero però far slittare però la firma del provvedimento a martedì. 

Coprifuoco, stop spostamenti fra Regioni e limitazioni per gli over70

La discussione tra governo e Regioni si basa sulla “durezza” delle misure da prendere e in particolare sull’eventuale coprifuoco da far scattare: il ventaglio va da uno stop alle attività commerciali alla proposta più hard di alcuni governatori, come Michele Emiliano e Stefano Bonaccini, di vietare la circolazione tout court.

Sul tavolo, anche un freno agli spostamenti fra le Regioni, la chiusura dei centri commerciali nei weekend e limitazioni per le persone che hanno più di 70 anni, le più esposte al contagio.

Lockdown nazionale o chiusure localizzate

Le Regioni vorrebbero che venissero stabilite restrizioni di carattere nazionale, anche nel caso in cui si dovesse optare per un nuovo lockdown generale. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte è invece orientato su provvedimenti calibrati in base alla diffusione del Covid, con zone rosse e didattica a distanza. Un’ipotesi allo studio del governo è quella di prevedere, nel nuovo Dpcm, alcune limitazioni da far scattare al superamento territoriale di un certo livello di contagi. “Lavoriamo insieme alle Regioni – è il ragionamento nel governo – ma non possono sottrarsi alle evidenze scientifiche”. Una riflessione che la ministra dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, ha fatto fuori dai denti: “A indici di rischio differenti devono corrispondere misure diverse. Ognuno si assuma le sue responsabilità”.

Chiusura di bar, ristornati e musei

Nelle aree individuate come più a rischio il governo vorrebbe far scattare misure molto più stringenti. Dalla chiusura di bar e ristoranti anche a pranzo, al coprifuoco alle 18, con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari, passando dalla chiusura di musei e distributori automatici.

L’ipotesi di un coprifuoco in tutta Italia alle 21

Proprio sul coprifuoco si starebbe lavorando a un’ipotesi alternativa che sembrerebbe trovare il favore delle Regioni, ovvero quella di un coprifuoco generalizzato in tutta Italia alle 21.

L’ipotesi troverebbe il sostegno del Cts che spingerebbe però per anticiparlo dalle ore 18.

Estensione della dad anche alle medie

Nelle “zone rosse”, individuate sulla base dell’indice dei contagi, si starebbe pensando inoltre ad estendere la didattica a distanza anche alla seconda e terza media, con obbligo di mascherina sempre per le lezioni in presenza, cioè alle elementari e in prima media.

Vertici e confronti per trovare un accordo  Il nuovo Dpcm è stato al centro di una serie di vertici, uno via l’altro. Fra Regioni, Comuni, Province e governo prima, fra Conte e i capi-delegazione poi e infine fra Conte, i capi-delegazione e i capigruppo. Non è finita. Prima che Conte vada a riferire alla Camera, lunedì mattina, ci sarà un nuovo incontro fra i ministri della Autonomie, Francesco Boccia, e della Salute, Roberto Speranza, con gli enti territoriali.

Il puzzle è complesso e i tasselli non sempre combaciano. Ci sono sensibilità diverse fra Regioni di centrosinistra e di centrodestra, fra Regioni e governo, e anche in maggioranza, con Conte che vuole escludere un lockdown e qualche ministro, invece, più possibilista. Mentre Italia Viva ha già fatto sapere di essere contraria alla chiusura dei negozi alle 18.

FONTE: TGCOM24

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