1583651978058.jpg coronavirus  conte firma il decreto  chiuse lombardia e 14 province
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Rossa, arancione o verde . Sono i tre scenari di rischio che nel dpcm in arrivo individueranno le zone da sottoporre a restrizioni in base all’andamento della pandemia da coronavirus che corre in Italia, come nel resto d’Europa e del mondo. Coprifuoco nazionale previsto dalle ore 22.00.

Misure in vigore dal 5/11 fino a 3/12  – “Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020”.

Italia divisa in tre fasce in base al livello di rischio Covid, con limitazioni differenziate: in zone rosse, mini lockdown di tre settimane.
Il nuovo Dpcm è atteso per la serata di oggi, 3 novembre.

Aspettando il testo definitivo, sappiamo che alle regioni verrà attribuito un indice di rischio, che si basa su diversi parametri (livello del contagio, pressione sugli ospedali, posti in terapia intensiva). A seconda dell’indice, la regione si trova in fascia 1, 2 o 3 (oppure gialla, arancione o rossa che dir si voglia) e deve adottare le misure anti-Coronavirus stabilite per il suo specifico livello di rischio. E’ il meccanismo previsto dal nuovo DPCM Covid del Governo, illustrato dal premier Giuseppe Conte alle Camere e atteso entro stasera.

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E’ un’ordinanza del ministero della Salute a stabilire l’inserimento di una Regione in una delle tre aree, con conseguente attivazione automatica delle misure previste.

Restrizioni per fascia

Per sapere esattamente quali limitazioni vengono previste per ognuna delle diverse fasce di rischio, bisogna attendere il testo del provvedimento.

Il premier ha anticipato quali saranno i paletti da rispettare per la prima fascia (rischio più basso), che ad oggi si applica all’intero territorio nazionale: chiusura dei centri commerciali nei festivi e nei weekend (ad esclusione di alimentari, tabacchi e farmacie al loro interno); chiusura di sale gioco, bingo e scommesse; chiusura di musei e mostre; riduzione al 50% della capienza dei mezzi pubblici; didattica a distanza in tutte le scuole superiori; coprifuoco, il cui orario è ancora da definire (intorno alle 22:00).

Le regioni con livello di rischio più elevato, che salgono in seconda fascia (ARANCIONE), dovranno poi applicare ulteriori limitazioni: si parla di bar e ristoranti chiusi tutto il giorno, didattica a distanza anche alle scuole medie (seconde e terze).

Nella terza fascia ( ROSSA) (a cui al momento sembrano candidati Lombardia e Piemonte, a rischio anche Puglia e Calabria), ci sarà un semi lockdown di tre settimane. Niente spostamenti senza autocertificazione, tutti i negozi commerciali chiusi.

Misure comunque più soft rispetto al lockdown di primavera: dovrebbero restare aperti gli uffici pubblici, gli studi professionali, le industrie e le imprese.

Stop agli spostamenti tra Regioni rosse e/o gialle, cioè a rischio elevato o medio, e libertà di circolazione solo in quelle verdi

Coprifuoco alle 22

Coprifuoco dalle 22 alle 5 – “Dalle ore 22:00 alle ore 5:00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E’ in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.

Centri commerciali – “Per l’intero territorio nazionale – ha aggiunto il premier – intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali”.

 

COSA ACCADRA’ a MILANO e in LOMBARDIA?

In zone a massimo rischio chiusi anche negozi – Stop anche alle attività dei negozi e mercati nelle regioni, province e comuni a massimo rischio.

Lo prevede la bozza del Dpcm all’articolo 1 ter. “Sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari”.

Il provvedimento ferma anche i mercati, tutte le attività di bar e ristorazione (salvo la consegna a domicilio l’asporto consentito fino alle 22) e le attività sportive.

Resta invece consentita l’attività motoria “in prossimità della propria abitazione” e con obbligo della mascherina e l’attività sportiva “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

La scuola sarà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse.

Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse – sono sospese le attività “svolte nei centri sportivi all’aperto”, così come “tutti gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva”. Nelle zone caratterizzate da “uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto” – le cosiddette fasce rosse – “è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”. Inoltre, “è consentito lo svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale”.

L’autocertificazione

Solo le Regioni ‘rosse’ entreranno, quindi, in una sorta di lockdown che per molti aspetti ricorda quello della primavera scorsa. E su questi territori si discute sull’utilizzo dell’autocertificazione, in versione modificata, fortemente voluta dal ministro Speranza. Di certo, andrà compilata ed esibita quando si dovrà uscire dopo le 22, ossia quando scatterà il coprifuoco nazionale.

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