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venerdì, Maggio 23, 2025
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COPRIFUOCO A MILANO: Salvini si oppone e l’ordinanza non arriva

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COPRIFUOCO A MILANO: Salvini si oppone e l’ordinanza non arriva. Il governatore era pronto a firmare l’ordinanza, ma il leader della Lega lo avrebbe bloccato

Venerdì 16 ottobre, fiera BiMu di Rho, sul palco c’è Matteo Salvini. Il leader della Lega prende il microfono e parla così dell’ipotesi di coprifuoco serale per cercare di arginare la seconda ondata di coronavirus: “Il coprifuoco si fa in tempi di guerra, anche perché non mi sembra che il virus vada a letto alle 21.30 – dice -. Quindi mi spieghino l’evidenza scientifica per cui posso girare per Milano fino alle 21”. E ancora: “Mi sembrano cose strampalate, prive di senso”. Lunedì 19 ottobre, non più di 72 ore dopo, la regione Lombardia – che è guidata da Attilio Fontana, uno degli uomini di Salvini – fa sapere di aver chiesto ufficialmente al governo “lo stop di tutte le attività e degli spostamenti, ad esclusione dei casi ‘eccezionali’ – motivi di salute, lavoro e comprovata necessità -, nell’intera Lombardia dalle ore 23 alle 5 del mattino a partire da giovedì 22 ottobre”. Un coprifuoco, insomma.

E l’ok coprifuoco a Milano e nelle altre città lombarde – già duramente colpite dall’emergenza covid – sembrava poco più che una formalità, anche perché l’ultimo Dpcm del premier Giuseppe Conte lascia ampi margini di manovra alle regioni che vogliono inasprire le restrizioni. E infatti a poche ore dalla richiesta del governatore Fontana, il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva già dato il suo via libera e sembra che per tutta la giornata di martedì sia rimasto in attesa di una chiamata di Fontana per procedere alla firma.

La chiamata, però, non è mai arrivata perché il numero uno del Pirellone pare abbia dovuto fare i conti con il capo del suo partito, che pochi giorni prima si era espresso in quei termini sul capitolo coprifuoco. Martedì sera Salvini e Fontana avrebbero avuto un confronto in videoconferenza e quel che è certo è che mercoledì – a meno di 24 ore dal potenziale inizio del coprifuoco – dell’ordinanza non c’è ancora traccia, nonostante sembrasse tutto già fatto.

La rabbia dei ristoratori: “Così moriamo”

L’attesa, inevitabilmente, sta snervando l’opposizione in regione. I primi a sottolineare che c’è poco tempo da perdere sono stati i grillini, per bocca del capogruppo al Pirellone, Massimo De Rosa. “I cittadini, gli imprenditori e i lavoratori lombardi sono bloccati, in attesa che la Lega finisca di fare i propri comodi. L’ingerenza di Salvini nelle scelte che la giunta ha preso al termine di un percorso condiviso con opposizioni, sindaci e scienziati sono inaccettabili”, l’attacco del pentastellato.

“Il leader della Lega, a quanto pare, conferma di essere l’unico a non aver ancora capito nulla, della difficile situazione in cui si trova il Paese, in particolare la Lombardia. Negazionisti, complottisti e le persone che tentano di lucrare consensi sulla pandemia e sulla pelle di noi tutti non devono essere assecondati. Fontana faccia ciò per cui è stato eletto: governi e rispetti le decisioni prese, per il bene della Lombardia – l’auspicio di De Rosa -. Perdere tempo ora altro non fa se non acuire i rischi di un nuovo lockdown. Salvini, e la Lega, antepongono i propri obiettivi elettorali all’interesse dei lombardi e alla loro salute”.

Quindi, ancora il grillino: “Attendiamo le decisioni del presidente Fontana. Certo è che se le richieste di Salvini venissero, giustamente liquidate come un inutile perdita di tempo, il leader della Lega perderebbe ogni credibilità all’interno del proprio partito. Di contro, se ad essere esautorate fossero le scelte del governatore, Fontana risulterebbe essere una marionetta nelle mani di Salvini e alla Lombardia, in questo momento – ha concluso De Rosa – serve un governatore non un burattino”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Pd. “Fontana e la Regione non facciano passi indietro e non si facciano condizionare dai diktat di Salvini. In discussione c’è la salute dei lombardi, non la percentuale di voti di un partito”, l’appello di Fabio Pizzul, capogruppo dem al Pirellone. “L’ordinanza nasce da scelte condivise con i sindaci sulla base di indicazioni molto perentorie degli epidemiologi ed è di questa mattina la dichiarazione allarmata del professor Antonio Pesenti, coordinatore dell’unità di crisi della Lombardia, sulla velocità di crescita dei contagi. Chi Fontana intende ascoltare, i tecnici o il capo del suo partito? Di fronte a situazioni serie occorre grande serietà”.

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Il programma del Teatro Manzoni 2020/2021

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Tra i tanti teatri che hanno ripreso la loro attività o che almeno ci stanno provando, c’è anche il Teatro Manzoni che ha recentemente ricominciato la sua programmazione tra cabaret, prosa ed ‘extra’.

Il programma cabaret del Teatro Manzoni

  • 18-19 novembre 2020 L’ornano furioso;
  • 2-6 gennaio 2021 Il mago de Milan;
  • 23-24 febbraio 2021 Vernia o non Vernia;
  • 25-28 febbraio 2021 Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere;
  • 31 marzo 2021 Un ebreo, un ligure e l’ebraismo;
  • 7 aprile 2021 Franci;
  • 9 aprile 2021 10 anni di minchiate;
  • 10 aprile 2021 Angelo duro da vivo.

Il programma Extra

  • 8 novembre 2020 (S)legati;
  • 9 novembre 2020 Siamo musica;
  • 17 novembre 2020 Almeno tu nell’Universo;
  • 20-22 novembre 2020 E’ questa la vita che sognavo da bambini?;
  • 29 novembre 2020 – 14 febbraio 2021 – 14 marzo 2021 Oh mia bela madunina;
  • 22 febbraio 2021 Il lago dei cigni;
  • 22 marzo 2021 Abba Dream;
  • 23-28 marzo 2021 Dante Giotto;
  • 29-30 marzo 2021 Eleganzissima.

Il programma della Prosa

  • 20 ottobre – 1 novembre Amore mio aiutami;
  • 24 novembre – 6 dicembre 2020 Queste pazze donne;
  • 10 dicembre 2020 – 1 gennaio 2021 Scusa sono in riunione… Ti posso richiamare?;
  • 19-31 gennaio 2021 Don Chisciotte;
  • 9-21 febbraio 2021 I soliti ignoti;
  • 9-21 marzo 2021 Mine Vaganti;
  • 20 aprile-2 maggio 2021 Liolà;
  • 11-23 maggio 2021 Se devi dire una bugia dilla grossa.
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5 agriturismi vicino Milano

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Dopo mesi di lockdown quello che cercano tutti gli italiani è riconciliarsi con la natura e quale modo migliore per farlo se non scegliere uno dei tanti agriturismi vicino Milano? Ecco 5 idee!

Cascina Sant’Ambrogio, Rosate

A meno di un’ora da Milano la Cascina Sant’Ambrogio porta in tavola la tradizione lombarda come salumi misti, bruschette con lardo, risotto alle ortiche, tagliata di manzo e torta di mele. Dall’antipasto al dolce, vino, acqua, caffè e amaro a 33€ a persona circondati dal verde!

Agriturismo Granai Certosa

Se si cerca agriturismo vicino Milano tra i primi risultati si trova proprio questa cascina a poca distanza dalla Certosa di Pavia.

Prima di tutto i Granai sono uno spaccio di vendita dei loro prodotti agricoli tra cui riso, miele, salumi, ortaggi e uova. In tavola viene servita la cucina tipica con disponibilità secondo stagione. Il prezzo si aggira intorno ai 35 euro.

Agriturismo La Galizia

Disperso nel Parco del Ticino a Cuggiono, questa cascina offre degustazioni e prodotti a km0 provenienti direttamente dalla loro azienda agricola. Un ambiente raffinato, ideale per pranzi di lavoro, cerimonie ed eventi privati anche grazie all’ampia proposta di piatti che sapranno accontentare tutti i palati. Un ottimo pasto con una vista sul verde per una giornata di relax

Cascina Selva

Sempre dalle parti del Parco del Ticino, a Ozzero, si trova questa cascina, azienda agricole e bed&breakfast. Location ideale anche per i matrimoni in stile rustico, con il ristorante situato nella vecchia stalla, porta in tavola i formaggi freschi appena prodotti e i piatti della tradizione.

La Bettolina

Dalle parti di Gaggiano, lungo il Naviglio Pavese, si trova questo casale recentemente ristrutturato che offre piatti di qualità e dal sapore internazionale. Dalle pizze e panini gourmet, fino alle carni, vere prelibatezze in un ambiente davvero di classe unito a un cocktail bar e, come secondo i pub americani, un’immancabile tavolo da biliardo!

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Spirit de Milan: il programma dal 26 al 31 ottobre

Spirit de Milan foto di Olga BSP b
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Continuano anche per il mese di ottobre gli appuntamenti allo Spirit de Milan. Ecco il calendario dal 26 al 31 ottobre 2020.

Spirit de Milan il programma

  • LUNEDÌ 26 OTTOBRE Perché ci vuole orecchio – Open stage!“: il palco dello Spirit, “amministrato” da Flavio Pirini, si apre a tutti (cantanti e musicisti amatoriali e non) per esibirsi con il proprio strumento musicale su uno o due brani a scelta;
  • MARTEDÌ 27 OTTOBRE appuntamento settimanale con “CA.BAR.ET BOH.VISA. MILANO 5.0 – Musica e cabaret fuori dagli schermi” con protagonisti Rafael Didoni, Folco Orselli, Germano Lanzoni, Walter Leonardi e Flavio Pirini che allo Spirit de Milan hanno trovato casa e voglia di fare squadra, mescolando risate e malinconie, nonsense e profondità. (in onda anche sullo SpiritoPhono tutti i martedì alle 19:30);
  • MERCOLEDÌ 28 OTTOBRE Rock Files Live! di LifeGate Radio, a cura di Ezio Guaitamacchi;
  • GIOVEDÌ 29 OTTOBRE serata Barbera & Champagne;
  • VENERDÌ 30 OTTOBRE Bandiera Gialla;
  • SABATO 31 OTTOBRE appuntamento con Holy Swing Night, con la direzione artistica di Mauro Porro.
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JazzMi si riorganizza ma conferma la sua edizione 2020

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Distanti ma vicini, il JazzMi Festival si trasforma ma conferma la sua presenza in cittàdal 22 ottobre al 1 novembre.

JazzMi Festival 2020

L’aggravarsi della crisi sanitaria obbliga a un cambiamento di programma per The Comet is Coming, Sarathy Korwar, Michael League & Bill Laurance che sono costretti ad annullare la loro presenza alla quinta edizione di JAZZMI; ma il festival, pronto a riorganizzarsi in attesa dell’ordinanza che decreterà il coprifuoco in città, conferma la sua presenza live.

Tutti gli eventi sono stati adattati alle normative in vigore dopo i nuovi DPCM e le ordinanze regionali. Molti gli eventi gratuiti già sold out, le prenotazioni sono attive su sito e app.
Tutti i biglietti, gli aggiornamenti sul programma e i prossimi annunci sul sito jazzmi.it

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Visitare l’arte in sicurezza al Teatro degli Arcimboldi

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Claude Monet the immersive experience Milano 2020 978x1024 1

Da poco diventato tempio dell’arte, il Teatro degli Arcimboldi vuole rassicurare i suoi visitatori che le visite saranno in sicurezza.

L’arte in sicurezza al Teatro degli Arcimboldi

Proseguono con grande affluenza le mostre “Claude Monet – The Immersive Experience” e “Unknown Street Art Exhibition”, allestiste al Teatro degli Arcimboldi di Milano.

Il pubblico ha dimostrato di apprezzare la proposta culturale anche per le garanzie di sicurezza anti-covid che permettono di godere l’arte in totale sicurezza a partire dagli ampi spazi che il teatro stesso, il più grande d’Italia, ha a disposizione.

In teatro, per tutto il percorso della mostra e durante gli eventi collaterali, il visitatore potrà infatti sentirsi in un ambiente rilassato e sicuro grazie a una prevenzione attenta e a un rispetto scrupoloso degli adempimenti prescritti dalle normative anti Covid.

  • Gli ingressi sono contingentati a gruppi di massimo di 100 persone ogni mezz’ora. E’ richiesto di presentarsi puntuali e possibilmente di effettuare l’acquisto del biglietto tramite il sistema di biglietteria online.
  • Prima di entrare a ogni visitatore viene misurata la temperatura (dovrà essere inferiore a 37,5°) e viene chiesto di indossare correttamente la mascherina coprendo naso e bocca. Agli ingressi delle due mostre sono presenti dispenser di gel disinfettante ed è necessario igienizzare le mani.
  • E’ importante mantenere la distanza minima di sicurezza dagli altri (1 metro) e rispettare il percorso di visita e la capienza massima delle sale.
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Il 24 e 25 ottobre torna ApritiModa: i tesori aperti in Lombardia

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Un weekend unico per scoprire l’Italia più bella che c’è. E’ la nuova edizione di ApritiModa che si svolge sabato e domenica prossima, 24 e 25 ottobre, durante la quale oltre settanta porte di atelier, laboratori e musei si apriranno ai cittadini per raccontarsi e raccontare il genio e l’abilità italiana.

ApritiModa

Sul sito, grazie ad una mappa interattiva, è quindi possibile scegliere e prenotare la propria visita, gratuita, per scoprire luoghi di solito inaccessibili: palazzi storici, cortili nascosti, vecchie fabbriche reinventate dove nascono le creazioni che il mondo ci invidia. In 13 regioni, dal Piemonte alla Sicilia e dalla Sardegna al Friuli-Venezia Giulia, apriranno famosi brand della moda, le migliori aziende artigianali e affascinanti musei, organizzando visite a numero chiuso in orari definiti, nel pieno rispetto delle norme a tutela della salute di tutti.

Il programma in Lombardia

  • Antonio Marras;
  • Aspesi
  • Brunello Cucinelli;
  • Conceria Gaiera;
  • Curiel;
  • Fondazione Gianfranco Ferré;
  • Fratelli Rossetti;
  • Gegia Bronzini;
  • Kiton;
  • Massimo Alba;
  • Museo del tessile di Busto Arsizio;
  • Museo della Seta di Como;
  • Osti Ricami Alta Moda;
  • Piacenza Cashmere;
  • Pino Grasso Ricami;
  • Sartoria Domenico Caraceni;
  • Sartoria Fondazione alla Scala;
  • Serapian;
  • Trussardi;
  • Unic e Lineapelle;
  • Versace.
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PADEL o PADDLE? Come si chiama? Ecco un po’ di storia sul gioco del momento

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Padel mania in Italia. È meglio del calcetto?

DIFFUSASI IN POCHI ANNI, IN ITALIA QUESTA ATTIVITÀ REGISTRA LA CRESCITA PERCENTUALE PIÙ ELEVATA E RAPPRESENTA GIÀ OGGI IL 25% DEL BUSINESS DEL SETTORE SPORTIVO AMATORIALE.

Nel 2015 le richieste di prenotazione per giocare a padel in Italia erano meno di una ogni tre giorni (99 in tutto). Poco più di un anno fa, solo nei primi cinque mesi del 2019, le domande avevano toccato quota 85 mila.

Questi numeri rendono bene l’idea di come il padel sia diventato in brevissimo tempo uno degli sport più amati dagli italiani con 1.600 campi a disposizione nella Penisola. Secondo una rilevazione di PrenotaUnCampo, il portale di servizio prenotazione campi online più diffuso in Italia, il padel rappresenta a oggi il 25% del business del settore sportivo amatoriale in Italia con la più alta percentuale di crescita.


Si dice “Padel” o “Paddle”? Un po’ di storia…

Leggenda narra che la prima versione di questo gioco sia nata alla fine del diciannovesimo secolo, quando membri dell’equipaggio della marina inglese impiegavano il loro tempo libero scambiandosi una pallina con l’aiuto di un remo (“paddle” significa “pagaia” in inglese), sfruttando le pareti della stiva, a bordo dei velieri che solcavano gli oceani durante la “corsa alle colonie”.

Secondo altri questo gioco è nato, nella sua forma primitiva, nel 1898 grazie al reverendo newyorchese Frank Beal con il nome di “Paddle Tennis”, come attività ludica riservata in un primo tempo ai bambini. Il nome (paddle) deriverebbe dalla racchetta a piatto solido – paddle racquet (‘pagaia’) in lingua inglese. Per giocare si usava infatti una racchetta in legno pieno, mentre il campo era circondato di recinzioni metalliche.

In un’altra versione sulla storia del padel, il gioco deriverebbe invece dal Platform Tennis inventato attorno al 1920 da Fessenden Blanchard e James Cogswell a New York. I due desideravano giocare a tennis nel giardino di casa anche nel periodo invernale. Per questo decisero di installare un campo da tennis di dimensioni ridotte (mancava lo spazio per averne uno di dimensioni regolamentari) che avesse il pavimento sollevato rispetto al suolo – da cui la “piattaforma” del nome – per consentire di installare, sotto di esso, un sistema di riscaldamento che evitasse l’accumulo di neve. Per evitare che la palla uscisse dal perimetro di gioco, fu aggiunta infine una recinzione sul bordo del campo.

Sempre la mancanza di spazio caratterizza anche l’ultima versione sulla nascita di questo sport, quella ufficialmente riconosciuta, secondo cui nel 1969 il mecenate messicano Enrique Corcuera , volendo costruire un campo da tennis nella propria abitazione, ma ritrovandosi dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per creare il terreno di gioco, ebbe l’idea di considerare i muri come parte integrante del campo stesso. Corcuera poi coniò alcune regole per questa nuova attività – sulla falsariga di quelle già in uso nel tennis – e la chiamò “padel”. Ed è quindi questo il termine con cui il nuovo sport venne chiamato da parte del suo creatore storicamente riconosciuto.

La storia non finisce qui.

Qualche tempo dopo, Corcuera invitò a giocare a casa sua l’imprenditore spagnolo Alfonso Hohenloe il quale si entusiasmò a tal punto che al suo rientro a Marbella (1974) si fece costruire un campo nel suo circolo sportivo.

Curiosamente a Marbella (Spagna) erano soprattutto gli argentini a giocare. Molti di loro tornarono in patria e lì diffusero il Padel: in pochi anni, in Argentina, il gioco si diffuse al punto che milioni di persone – letteralmente – iniziarono a praticare questo sport facile e divertente, grazie anche ai molti campi pubblici costruiti.

Parallelamente all’Argentina anche in Spagna iniziò la diffusione di questo sport, che a differenza dei cugini sudamericani contava però un pubblico di personaggi famosi e di classi borghesi.

Il 25 luglio 1991 a seguito di questa diffusione internazionale venne costituita a Madrid la Federazione Internazionale di Padel. Fu il primo grande passo per organizzare un primo circuito internazionale basato su un vero regolamento del gioco.

Si dice “padel”. Ma allora da dove arriva il termine “paddle”?

Abbiamo visto che il termine Padel è stato utilizzato sia dal fondatore di questo sport sia tutt’ora dalla federazione internazionale che regolamenta il gioco – la International Padel Federation.

Il termine “paddle” nasce da una storpiatura del termine originario – che, effettivamente, non ha alcun significato. Questa storpiatura probabilmente si è verificata perché “paddle”, nella lingua anglosassone ha il significato di “pagaia”, che ricorda vagamente la forma della racchetta in uso in questo sport (molto diversa da quella da tennis).

La federazione italiana che si occupa ufficialmente del padel è la Federazione Italiana Tennis – FIT , che è l’organo di governo di questo sport dal 2008. Come altre federazioni nate in tutto il mondo, pur adottando il regolamento originale riferito al gioco padel, lo definisce paddle e spesso dunque i due termini finiscono col confodersi.

Quindi… Come chiamarlo?

In conclusione: potete chiamarlo padel (il nome ufficiale dato dall’ideatore del gioco) o paddle (la variante diffusa dagli anglofoni). In entrambi i casi non sbaglierete.

State certi invece che questo sport capace di conquistare decine di migliaia di persone solo in Italia nell’ultimo anno, saprà entusiasmarvi grazie un gioco divertente e amichevole, che può essere praticato da persone di diversa età, sesso, condizioni tecniche e fisiche e, soprattutto, richiede una spesa minima, quindi accessibile davvero a chiunque.

Perché tutto questo interesse?

Sono ben 10mila gli italiani che si sono appassionati a questo sport e il numero è destinato a crescere.

«In Spagna il gioco è molto popolare – spiega Gianfranco Nirdaci, coordinatore nazionale di questa disciplina sportiva all’interno della Federazione italiana tennis, in un’intervista rilasciata al Sole 24 ore. – ma in Europa subito dopo ci siamo noi e i nostri trend di crescita sono veramente più alti».

Uno sport che ultimamente sta coinvolgendo sportivi del calibro di Novak Djokovic , vincitore di tredici slam in carriera ultimo dei quali Wimbledon 2018; Roberto Mancini, attuale Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, che a Guerin Sportivo dichiara che oggi non potrebbe farne a meno di giocarci, Francesco Totti che si è talmente appassionato da farsi costruire un campo nel proprio giardino di casa e tanti altri…

È uno sport che a differenza del tennis è molto più facile da imparare e ha tempi di gioco più veloci e divertenti.

È una disciplina vantaggiosa per tutti gli sportivi: può essere una valida attività motoria senza movimenti aggressivi, adatta per tenersi in forma e nello stesso tempo può essere anche semplicemente un’occasione di incontro e di “ritrovo”. Per quanto riguarda i campi invece, essi sono sia all’aperto che indoors, quindi praticabili tutto l’anno.

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AUTOCERTIFICAZIONE IN LOMBARDIA: servirà per circolare dalle 23 alle 5

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AUTOCERTIFICAZIONE IN LOMBARDIA: servirà per circolare dalle 23 alle 5. Oggi la circolare del Viminale

Lavoro o comprovata urgenza: con la dichiarazione di coprifuoco sono questi gli unici motivi per cui si potrà uscire dalla propria abitazione. Appena viene firmata l’ordinanza torna dunque il modulo di autocertificazione esattamente come nel periodo di lockdown. E come già accadde nelle zone rosse che sono state create in tutta Italia per isolare i luoghi dove alto è il numero di contagi da Covid 19. Sarà il Viminale a fornire le indicazioni già oggi con la circolare ai prefetti che attua il Dpcm del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Nel modulo si dovranno specificare le proprie generalità e indicare il motivo che necessita l’uscita da casa oltre le 23. Se si tratta di motivi di lavoro si dovrà indicare la destinazione. Se invece si tratta di motivi di urgenza dovrà essere specificato il motivo, la destinazione e la durata dell’uscita. Per entrambi i motivi in caso di controllo potranno essere effettuate verifiche dalle forze dell’ordine.

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Al Nicolaus Hotel di Bari gran galà all’insegna della risata e della beneficenza

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Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, Dino Paradiso, Pablo&Pedro e gli Scemifreddi al Nicolaus Hotel di Bari per Echo events 24 ottobre 2020

Sabato 24 ottobre al Nicolaus Hotel di Bari l’associazione culturale Echo Events, diretta da Donato Sasso, sebbene con qualche settimana in ritardo, festeggerà il compimento dei dodici anni di attività con un gran galà all’insegna della risata e della beneficenza, nel quale interverranno importanti nomi del cabaret locale e nazionale, quali Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, Dino Paradiso, Pablo&Pedro e gli Scemifreddi.

Diventato ormai un appuntamento cult dell’autunno barese, l’evento, prodotto dall’associazione Sirio, è stato pensato in totale sicurezza all’interno di un’area che consente di rispettare le dovute distanze di sicurezza anticontagio, permettendo lo svolgimento dello show. A condurre la serata, che avrà inizio alle 20, ci saranno il noto conduttore televisivo Mauro Pulpito e l’autore e direttore artistico dell’associazione Echo Events, attuale vice sindaco e assessore alla cultura di Taranto, Fabiano Marti. Durante questo compleanno sarà donato nella mani del presidente della fondazione Le Strade di San Nicola, il dott. Lorenzo Moretto, un contributo economico per realizzare i progetti benefici dell’ente.

Ospiti di eccezione saranno Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, i due attori che hanno ottenuto una grande fama con il duo “Toti e Tata”, formatasi nel 1985 e celebre per programmi quali “Filomena Coza Depurada”, “Teledurazzo”, “Il“Polpo” e tanti altri ancora. Tornati a esibirsi insieme, dopo aver intrapreso un percorso artistico nazionale differente, solcano i palcoscenici proponendo spettacoli esilaranti che, con le affilate armi dell’ironia e della leggerezza, che da sempre contraddistingue la loro comicità.

Oltre a questi due baresi doc, ci sarà anche un lucano d’eccellenza, ovvero Dino Paradiso, portabandiera artistico della Basilicata. Noto per le sue partecipazioni ai principali format televisivi di cabaret come “Colorado” e “Made in Sud”, porta da alcuni anni in giro con lo show “Ma io sono lucano”, nel quale basandosi su racconti e aneddoti della quotidianità, trasforma il carattere pacato della “lucanità” in una singolare lentezza al punto da diventare un elemento di ilarità.

Non solo programmi di cabaret, ma anche format come “Beato tra le donne”, Quelli che… il calcio” e “Buona Domenica”, sono i principali palcoscenici del duo Pablo&Pedro, nella quotidianità Nico Di Renzo e Fabrizio Nardi, entrambi romani. Come per due bambini, ciò che li caratterizza è la fantasia. La loro comicità si basa essenzialmente sulla continua ricerca dell’originalità e innovazione, condita di improvvisazione.

Originari San Cesario di Lecce sono gli “Scemifreddi”, al secolo Anthony Fracasso, Cristiano Nobile e Tonio Rollo. Dal 2006 in attività fondono parole, concetti e storie demenziali con giocosa e pirotecnica fantasia, in un cabaret un po’ anarchico che sfugge a tutte le regole, anche a quelle che la brutalità della vita regala.

Ad accompagnare tutti questi personaggi ci sarà la band tarantina Funky Fingers band, che con la propria musica farà da colonna sonora alla serata.

The Nicolaus Hotel – Via Cardinale Agostino Ciasca, 27,– Bari

Infotel: 3452682772

Apertura: 20:00

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L’esenzione della Tassa di Occupazione suolo pubblico prorogata fino al 31 dicembre

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Fino al 31 dicembre i commercianti potranno continuare a usufruire della procedura semplificata per la richiesta di occupazione di suolo pubblico e dell’esenzione del pagamento della tassa Cosap. Lo ha stabilito una delibera della giunta di Milano, che dovrà essere approvata dal Consiglio comunale nei prossimi giorni, contenente le disposizioni per consentire ai locali di continuare a disporre di spazi all’aperto temporanei, garantendo altresì quiete pubblica, decoro e salvaguardia ambientale.

Con le norme fissate a maggio dal Consiglio comunale oltre 2.400 attività commerciali hanno potuto recuperare all’esterno gli spazi sacrificati all’interno in base alle misure di distanziamento. Se da un lato il provvedimento prorogherà gli spazi già concessi e le modalità per ottenerli, dall’altro nelle prossime settimane verranno fissate, attraverso un’ulteriore delibera, le norme per regolamentare l’attività negli anni a venire a partire dal 2021. Il provvedimento consente agli esercenti di aggiungere tra gli arredi richiesti in concessione anche elementi riscaldanti ad irradiazione elettrica. La delibera consente all’amministrazione, attraverso specifiche ordinanze, di definire diversi orari di apertura e chiusura di singoli esercizi o determinate vie, quartieri, zone e ambiti maggiormente interessati da densità abitativa, problemi di ordine pubblico o connessi all’inquinamento acustico e ambientale

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ARENA CIVICA: Cerimonia di inaugurazione dopo i lavori di riqualificazione

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Cerimonia d’inaugurazione della rinata Arena civica Gianni Brera di Milano, dopo i lavori di riqualificazione della pista d’atletica e del campo di calcio.

Alla cerimonia, oltre il Sindaco Beppe Sala, anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: “Ci sono i presupposti per ospitare il Golden Gala”, ha detto, aprendo alla possibilità che la manifestazione di atletica si possa svolgere all’Arena, aggiungendo: “Non posso parlare a nome del calcio ma le dimensioni del terreno di gioco sono omologate per il campionato Primavera, per i campionati non professionisti e ovviamente il campionato femminile. Per cui penso che sarà questa la sua vocazione”.

L’ipotesi di vedere il calcio femminile in campo all’Arena è ben accolta anche dal sindaco Beppe Sala che, durante la cerimonia, si è lasciato andare ad una battuta “Metterei subito giù due firme, possiamo ragionarci”.

Una soluzione che avrebbe l’appoggio anche delle stesse calciatrici. “Sarebbe un orgoglio – dice Regina Baresi capitano dell’Inter femminile – e un passo avanti per il calcio femminile”.

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LINEA AV GENOVA MILANO: completata oltre la metà degli scavi

terzo valico 2
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LINEA AV GENOVA MILANO: completata oltre la metà degli scavi. Terzo Valico dei Giovi: con doppio breakthrough 17 km continui di linea completata oltre la metà degli scavi sulla linea alta velocità Genova-Milano

Doppio breakthrough sulla linea ad alta velocità/alta capacità Terzo Valico dei Giovi tra Genova-Milano, opera realizzata dal Gruppo Webuild per potenziare i collegamenti del sistema portuale ligure con le principali linee ferroviarie del Nord Italia e con il resto d’Europa. I lavori riguardano gli scavi delle due opere in sotterraneo più importanti della nuova linea: la Galleria di Valico, che sarà la galleria ferroviaria più lunga in Italia e la Galleria di Serravalle.

Milestone significative che sono state celebrate lo scorso 24 settembre nel comune di Serravalle Scrivia (AL), alla presenza della Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, del commissario straordinario del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi e Nodo di Genova, Calogero Mauceri, dell’Amministratore Delegato Webuild, Pietro Salini, dell’Amministratore Delegato e Direttore Centrale di Ferrovie dello Stato, Gianfranco Battisti, e dell’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile.

Il doppio abbattimento permette ora il collegamento diretto di tutti i cantieri operativi per una tratta di circa 17 km.

Il primo breakthrough, con metodo di scavo in tradizionale, riguarda la Galleria di Valico ed è anche il primo di altri che coinvolgeranno questo tunnel lungo 27 km, che si distingue per complessità realizzativa e per le dimensioni del Camerone di Valico Nord, una cattedrale sotterranea di ben 540 mq, larga 30 e alta 22 metri.

Il secondo breakthrough riguarda invece il binario pari della Galleria di Serravallelunga in totale quasi 7 km e di cui circa 6,4 km scavati dalla TBM “Giovanna”, un macchinario complesso lungo 115 metri con un diametro di quasi 10 m. I lavori hanno attraversato contesti complessi come l’Outlet di Serravalle e la linea ferroviaria storica Genova-Torino, richiedendo l’adozione di sistemi di monitoraggio innovativi sia in superficie che in galleria.

La ferrovia del Terzo Valico

La ferrovia del Terzo Valico, lunga 53 km, una volta a regime assicurerà il collegamento tra Genova e Milano in 50 minuti (rispetto a 1h e 39 minuti attuali) e si inserisce nel corridoio Reno-Alpi, uno degli assi della rete strategica transeuropea di trasporto (TEN-T core network).

Oltre alla costruzione del tracciato principale ad alta velocità, il progetto prevede la costruzione di 4 interconnessioni tra Voltri, Genova Parco Campasso, Novi Ligure e Tortona, che permetteranno di collegare la nuova linea con quelle già esistenti.

Il Gruppo, nell’ambito del contratto unico per un valore complessivo di circa 6,9 miliardi di euro, è al lavoro anche sul Nodo ferroviario di Genova: un progetto strategico che a luglio è stato annesso al progetto del Terzo Valico.

Siamo qui oggi con orgoglio per un doppio abbattimento e l’apertura di queste due gallerie è il simbolo della competenza straordinaria di tante persone, che ringrazio per l’enorme lavoro che hanno fatto – ha dichiarato Salini -. Abbiamo molte famiglie preoccupate per il loro futuro e per far fronte a questa emergenza il Governo deve dare risposte concrete per far ripartire il lavoro e rilanciare le opere pubbliche. Solo così potremo dare al nostro Paese infrastrutture strategiche come sarà il Terzo Valico per il Nord Italia”, ha concluso Salini.

Il Gruppo è all’opera anche su altri progetti che riguardano la rete TEN-T, come la linea ferroviaria ad alta velocità ed alta capacità (AV/AC) Verona-Padova, nella tratta Verona – Bivio di Vicenza, la linea ferroviaria ad alta velocità Napoli-Bari, nella tratta Apice-Hirpinia e in quella tra Napoli e Cancello e la linea ferroviaria Bicocca-Catenanuova, progetto per il raddoppio di una sezione della tratta ferroviaria sulla linea Palermo-Catania.

 

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Salone Franchising Milano arriva in versione digitale e gratuita

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Torna anche quest’anno il Salone Franchising Milano/Ret@il Innovation Forum powered by Jakala. Dal 22 al 23 ottobre la manifestazione di riferimento in Italia per il mondo del franchising e del retail, sarà trasmessa online in versione itneramente digitale e gratuita.

Salone Franchising Milano

Giunto alla 35esima edizione, l’appuntamento fieristico più importante per chi vuole mettersi in proprio e per chi vuole ampliare il proprio business si presenta in una veste tutta nuova pronto ad adattarsi a questo strano 2020. Sarà infatti possibile seguire l’evento e parteciparvi dopo essersi registrati su salonefranchisingmilano.com.

L’edizione 2020 del Salone Franchising Milano/Ret@il Innovation Forum powered by Jakala, che vede Assofranchising in qualità di Main Partner e Federfranchising come Content Partner, offre gratuitamente un ricco palinsesto interattivo di appuntamenti, incontri formativi, convegni, consulenze e un’arena di discussione con panel specifici, relatori d’eccezione e aziende leader del settore. Qui il programma completo, mentre di seguito troverete le quattro macroaree della manifestazione.

  • F-TALK Convegni, panel, ospiti, interviste, speech dedicati alle tematiche più interessanti del mercato, per un continuo confronto sui temi più attuali del mondo del Franchising e del Retail;
  • RET@IL INNOVATION FORUM Il Ret@il Innovation Forum rappresenta l’appuntamento del Salone Franchising Milano 2020 dedicato a chi vuole vivere e scoprire le ultime novità del mercato del retail: al mattino i corsi di formazione realizzati in collaborazione con Retail Hub e, nel pomeriggio, i panel costituiti da manager di importanti Aziende nazionali ed internazionali moderati dagli esperti di Jakala discuteranno di Store del futuro, Loyalty & Engagement, Customer Experience, Digital, Geomarketing, Retail Excellence, E-Commerce.
  • SCHOOL Progetto formativo gratuito tenuto dai consulenti di Assofranchising e dedicato a chi si sta avvicinando al mondo del franchising. Un format suddiviso in moduli, che tocca temi ad hoc con lo scopo di alfabetizzare e introdurre in maniera efficace al settore, fornendo pratiche indicazioni su come avviare e gestire l’attività.
  • 4-YOU È un servizio di consulenza gratuito, su prenotazione, riservato a espositori e visitatori che avranno a disposizione professionisti di Federfranchising, content partner della manifestazione, per ricevere indicazioni, suggerimenti, pareri utili per fare il primo passo verso una nuova attività o svilupparne una già avviata.
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ATM VS TRENORD: è scontro tra Comune e Regione sulla gestione del trasporto pubblico

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ATM VS TRENORD: è scontro tra Comune e Regione sulla gestione del trasporto pubblico.

Palazzo Marino vs Pirellone. Assessore vs assessore. Atm vs Trenord. È scontro a tutto campo a Milano e in Lombardia sulla gestione del trasporto pubblico nei giorni in cui l’emergenza coronavirus è tornata a farsi sentire in tutta la sua forza.

I mezzi – treni, metro, bus e tram – stanno cercando di tenere il colpo, anche se non mancano situazioni al limite, con vagoni e carrozze affollati e distanziamento quasi mai rispettato. Nell’eterna bagarre politica tra il comune, che gestisce Atm, e la regione, che gestisce Trenord, lunedì sera a scrivere un’altra pagina ci ha pensato Marco Granelli, assessore comunale al trasporto pubblico, che ha rifilato una stoccata social alla collega in regione, Claudia Maria Terzi.

“Atm dal 14 settembre sta svolgendo un servizio  al 110% e cioè +10% del massimo previsto dall’orario invernale e sta mettendo in strada ulteriori bus aggiuntivi. Il maggiore servizio è pagato con i soldi di Atm e del Comune di Milano, nonostante 300 milioni in meno conseguenti al calo dei passeggeri di questi mesi – ha scritto Granelli -. Da Roma per Milano sono in arrivo circa 90 milioni di €, un primo importante contributo per lenire la crisi, anche se ci vorranno ancora diverse settimane”.

A sentire Granelli dal Pirellone, invece, sarebbe arrivato poco, anzi nulla. “L’assessore regionale Terzi, invece di dire cosa la Lombardia aggiunge, visto che fino ad ora i soldi in più li hanno messi Atm, Comune di Milano e Governo, e nulla la Regione (che per Milano nel 2020 ha messo 3 milioni in meno rispetto al 2019), ci comunica che in Lombardia da settembre ci sono stati potenziamenti per 11 milioni di €, tirati fuori dalle tasche delle agenzie del trasporto pubblico, delle aziende e del Comune di Milano. Molto simpatica la Terzi – ha proseguito con ironia l’assessore -, comunica quello che fanno gli altri. Grazie mille, ci fa risparmiare in comunicati stampa”.

Quindi, ecco la “puntura” finale, con un raffronto fra Atm e Trenord: “Io le consiglierei di occuparsi di mettere più treni di Trenord, servizio aumentato solo del 7% e solo in ottobre, così magari chi deve venire a Milano dalla Lombardia, lo potrà fare con il treno e non con l’automobile, portando a Milano – ha concluso Granelli – traffico e inquinamento”.

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Performing Raffaello alla Pinacoteca di Brera

Cattura
Cattura

In occasione dell’anno raffaellesco, dal 22 ottobre sarà riproposto alla Pinacoteca di Brera l’allestimento dello Sposalizio della Vergine di Raffaello realizzato da Bruno Munari. Performing Raffaello sarà visibile “in presenza” poi ogni domenica fino a dicembre.

Performing Raffaello alla Pinacoteca di Brera

Una camera ottica d’altri tempi che aiuta a rilevare la struttura dell’opera di Raffaello che a occhio nudo non è visibile se non ai più esperti. Da qui nasce una duplice visione di Raffaello: da una parte il pittore angelico e dall’altra, un uomo di scienza.

L’allestimento ideato nel 1976 da Bruno Munari ora viene ricostruito a Brera e da giovedì 22 questo sarà dunque sotto gli occhi di tutti. Massimo sei persone per volta potranno ammirare Lo Sposalizio della Vergine di Raffaello. A seguire verrà riposizionato ogni domenica. A novembre inoltre uscirà il documentario Performing Raffaello e con il Nono Dialogo Nuove prospettive sulla prospettiva, entrambi disponibili sulla nuova piattaforma Brera Plus+. Per concludere i festeggiamenti, a dicembre l’opera di Raffaello verrà riprodotta anche negli storici panettoni Cova.

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Chiude Spaziomusica a Pavia. Sul palco anche Patti Smith e Ligabue

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Trentaquattro anni di attività cancellati da permessi burocratici e carte. Chiude il tempio del rock di Pavia Spaziomusica in via Faruffini 5.

Chiude Spaziomusica

Rock e blues, artisti nazionali e internazionali hanno solcato il palco di Spaziomusica a Pavia che ora chiude i battenti. E’ chiuso in realtà dal 23 febbraio quando la pandemia ha iniziato a dilagare in Italia e solo pochi giorni dopo i gestori hanno ricevuto un’ordinanza “di demolizione e ripristino”.

Questo il lungo post condiviso sui canali social

Con il senso di responsabilità che sentiamo in quanto conduttori di un locale così importante per la città di Pavia, ci troviamo a dover raccontare il perché dopo 34 anni Spaziomusica non potrà riprendere l’attività nello stabile di via Faruffini 5.

Il 28 febbraio scorso (solo 5 giorni dopo l’obbligo di chiusura a tempo indeterminato per i locali di musica dal vivo) il Comune di Pavia – Settore Urbanistica, Edilizia, Ambiente ci ha inviato un’ordinanza di “demolizione e ripristino Spaziomusica”: in un momento storico come questo, a tutti gli effetti una condanna a morte per qualunque locale e in particolare per Spazio, che solo pochi mesi prima avevamo rilevato investendo tutto ciò che avevamo per continuare a mantenere in vita un luogo imprescindibile per la cultura della città.
Con questa ordinanza siamo stati messi a conoscenza del fatto che la destinazione d’uso dell’immobile non è compatibile con l’attività svolta, sebbene la licenza a cui siamo subentrati sia stata rilasciata dal Comune di Pavia – Comando di Polizia Locale, per di più con la definizione di “licenza permanente”.
Inoltre sono stati rilevati alcuni abusi edilizi:contestazioni corrette, ma ci stupiamo che i settori competenti non ne fossero a conoscenza già da diverso tempo, poiché per lo più avvenuti prima del rilascio dell’agibilità con tutti i sopralluoghi del caso (tutti documentati). Tanto per fare un esempio, sembra che solo nel 2020 qualcuno si sia accorto che non ci sono finestre a Spazio!
Tutto ciò ha portato a un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi e soprattutto di cambio di destinazione d’uso che i proprietari dell’immobile (presso cui Spazio è in affitto da 34 anni) hanno deciso di non effettuare, rendendo così impossibile il prosieguo dell’attività.
Tutta la documentazione a prova di quanto vi stiamo raccontando è stata portata all’attenzione di alcuni attuali assessori e consiglieri comunali e tutti hanno espresso solidarietà morale nei nostri confronti in quanto a ognuno di loro è parso chiaro quanto siamo nostro malgrado vittime in questa storia.
La rabbia è immensa poiché quello che è successo priva Pavia di un locale che è parte della storia e della cultura della città: questo è indubbiamente il peccato più grande.
Abbiamo chiesto aiuto al Comune e rinnoviamo ora il nostro appello affinché ci aiuti a individuare un nuovo spazio in cui trasferire l’attività, e nel frattempo ci permetta di organizzare nell’immediato una rassegna, magari all’interno di uno dei teatri poco utilizzati o in un qualunque spazio provvisorio, ovviamente nel rispetto delle limitazioni vigenti, per continuare a mantenere in vita l’idea che ha sempre animato Spazio e che non appartiene certo a quattro mura.
“Spaziomusica è il mondo come vorremmo che fosse”, scrive Daniela Bonanni nel libro collettivo “Spaziomusica – Spazio Bruno”: quelle pareti che sono state un luogo di emozione, condivisione, arte e cultura, di persone che si sono incontrate, innamorate, una casa per generazioni di ragazzi, ora sono diventate quanto di più lontano possibile dall’idea di Bellezza che è alla base degli ideali di Spazio. Ora quell’immobile è diventato simbolo del brutto di cui sono capaci burocrazia e interessi economici: quelle mura hanno smesso di essere un luogo, sono solo un posto che rappresenta il mondo come NON vogliamo che sia.
L’idea di Spazio non muore, in attesa di trovare una nuova casa che sia all’altezza dei nostri valori continueremo a proporre musica e arte attraverso i nostri canali social e le iniziative che organizzeremo presso i luoghi che vorranno collaborare con noi.
Spaziomusica è un luogo dell’anima, e dalle anime di chi l’ha amato rinascerà ancora più bello, ma affinché ciò possa avvenire serve che queste trovino quiete attraverso le risposte ad alcune domande che non possiamo non porre al Comune di Pavia; teniamo a precisare che non ci rivolgiamo a una specifica amministrazione ma al Comune in quanto Ente.
1) Perché è stata rilasciata una “licenza permanente” a un’attività commerciale se la destinazione d’uso dell’immobile non ne permetteva lo svolgimento?
2) Com’è possibile che, sebbene alcuni abusi edilizi siano stati effettuati prima del 1999, nel 2000 sia stata rilasciata l’agibilità senza che nessuno facesse notare la discrepanza tra stato dei luoghi e planimetrie?
3) Il dirigente di settore che ha firmato quest’ordinanza di demolizione contesta tra gli abusi edilizi una modifica alle dimensioni di un’uscita d’emergenza; eppure è lo stesso dirigente che sembra proprio avesse preso atto anche di quell’intervento non più tardi di un anno fa, avallandolo attraverso un documento inviato dal Settore Mobilità alla precedente proprietà: tutto questo è accettabile o meriterebbe un approfondimento?

 

Su quel palco hanno suonato tantissimo nomi noti tra cui Ligabue, Elio e le Storie Tese, Edoardo Bennato, Modena City Rambles, Steve Lacy, Guccini, Max Pezzali e moltissimi altri.

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Il dipinto inedito della Monaca di Monza in mostra ai musei civici

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E’ stato da poco trovato un dipinto inedito della Monaca di Monza che, per lungo tempo, è rimasto all’interno di un’abitazione. Ora sarà possibile ammirarlo, fino all’8 novembre, nei musei civici della città.

La Monaca di Monza

Il dipinto risale al 1847 a firma di Giuseppe Molteni che  raffigurò suor Virginia Maria, la monaca di Monza appunto ed è oggi esposto al piano terra dell’ex convento degli Umiliati.

La Monaca esposta al Castello Visconteo di Pavia è raffigurata in piedi, con gli occhi abbassati, con un enorme crocifisso. La versione monzese invece sostituisce il crocifisso con un vaso di fiori e raffigura la donna seduta che pare addirittura ringiovanita rispetto alla versione custodita a Pavia.

Per festeggiare il ‘grande ritorno’ il museo ha organizzato due eventi “Sulle tracce della Monaca di Monza” il 25 ottobre e l’8 novembre.

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PIANO ARIA E CLIMA: il programma per una Milano più pulita che coinvolge anche i cittadini

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PIANO ARIA E CLIMA: il programma per una Milano più pulita che coinvolge anche i cittadini

Ridurre le concentrazioni di polveri sottili, anidride carbonica e contribuire a contenere l’aumento della temperatura locale. Sono questi alcuni degli scopi del Piano Aria e Clima, il documento di visione strategica per l’adeguamento della città di Milano che prevede il raggiungimento, nell’arco del periodo 2021 – 2050, dell’azzeramento delle emissioni di carbonio e dei gas clima alteranti.

Tra gli obiettivi del Piano,  la cui adozione è stata approvata dalla giunta del comune di Milano, il rientro nei valori limite delle concentrazioni degli inquinanti atmosferici Pm10, Pm2.5 e Nox (polveri sottili e ossidi di azoto) fissati dalla direttiva dell’Unione Europea; la riduzione delle emissioni di Co2 (anidride carbonica) del 45% al 2030 e la trasformazione del capoluogo lombardo in una Città Carbon Neutral al 2050; il supporto al contenimento dell’aumento locale della temperatura al 2050 entro i 2°C, mediante azioni di raffrescamento urbano e riduzione del fenomeno dell’isola di calore in città. Il testo deliberato proseguirà il suo iter in commissione consigliare e in consiglio comunale per la sua definitiva approvazione.

Cosa prevede il Piano aria e clima

“Nel questionario condotto questa estate a cui hanno partecipato in più di diecimila – spiega l’assessore alla partecipazione, cittadinanza attiva e open data, Lorenzo Lipparini – i cittadini hanno confermato l’alto grado di preoccupazione per i temi legati al cambiamento climatico e all’ambiente, e la maggioranza di loro ha dichiarato la propria disponibilità a modificare i comportamenti quotidiani per contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’amministrazione. Il Piano delinea le azioni necessarie ad andare in questa direzione”.

Il Piano per l’Aria e per il Clima, si basa su cinque linee di intervento considerate prioritarie per una Milano che sia:

  1. pulita, equa, aperta e solidale (sana e inclusiva);

  2. una città che si muove in modo sostenibile, flessibile, attivo e sicuro (connessa e accessibile);
  3. una città che consuma meno e meglio (ad energia positiva);
  4. più verde, fresca e vivibile che si adatta ai mutamenti climatici migliorando la qualità della vita dei suoi abitanti (più fresca);
  5. una città che adotta stili di vita consapevoli (consapevole).

Insieme all’adozione del Pac, la Giunta ha approvato le linee di indirizzo per la sperimentazione di un percorso di partecipazione di tipo consultivo, rivolto ai cittadini. “Abbiamo previsto un programma articolato di incontri – aggiunge l’assessore Lipparini – che ci permetta di ascoltare i milanesi in tutti i Municipi, i portatori di interesse, gli esperti e di consultare un campione di persone estratte a sorte che si confronteranno sui contenuti del Piano. Tutti i testi e i materiali saranno consultabili online, in sicurezza e sulla piattaforma Milano Partecipa, configurata in formato open source, per garantire partecipazione di qualità e adattarsi agli standard di accesso ai servizi digitali e di tutela della riservatezza del comune”.

I risultati del percorso di partecipazione saranno restituiti alla città con strumenti idonei a divulgare pubblicamente i documenti elaborati nel percorso partecipativo, i contributi propositivi prodotti sia dai cittadini sia dai Municipi. Finalità specifiche del percorso di partecipazione sono: diffondere una informazione chiara, esaustiva e trasparente sulla materia oggetto del piano e sui suoi contenuti nella loro totalità; valutare le soluzioni proposte nel piano per raggiungere gli obiettivi, obiettivi che non sono suscettibili di modificazione, allo scopo di prevenire la produzione di squilibri sociali, civili ed economici, e di ottimizzare il rapporto costi/benefici generato dalle risorse impiegate, siano esse materiali, economiche, conoscitive, civili; individuare ambiti concreti e realizzabili di miglioramento.

Come primo strumento di ascolto per comprendere gli orientamenti dell’opinione pubblica milanese sulle tematiche ambientali di interesse dell’amministrazione comunale, è stato effettuato un questionario preliminare, attivato in modalità digitale, che si è chiuso il primo settembre. È stato rilevato il livello di conoscenza, di pensiero e la sensibilità generale che i cittadini hanno verso i cambiamenti climatici, oltre a testare i loro comportamenti e i vincoli ed eventuali contributi che l’amministrazione può dare su questo tema.

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CONFEZIONI IN MATERIALE RECICLATO: la svolta green di Esselunga

Esselunga assume: aperte 70 posizioni, ecco come candidarsi
Esselunga assume: aperte 70 posizioni, ecco come candidarsi

CONFEZIONI IN MATERIALE RECICLATO: la svolta green di Esselunga. L’azienda lo ha scritto nel suo bilancio di sostenibilità. La svolta avverrà entro il 2025

Entro il 2025 le confezioni dei prodotti Esselunga saranno in materiale riciclato, riciclabile o compostabile. È uno degli obiettivi della catena di supermercati fondati da Bernardo Caprotti che nei giorni scorsi ha presentato il suo bilancio di sostenibilità, un documento nel quale sono state ripercorse le principali tappe della sua storia e in cui sono stati illustrati i risultati ottenuti nel corso dell’ultimo anno, nonché gli obiettivi che il gruppo intende raggiungere entro il 2025.

Ma l’azienda ha già iniziato il suo cammino green: nella costruzione dei nuovi negozi Esselunga favorisce l’uso di energie rinnovabili. Non solo: sono state sviluppate iniziative per ridurre l’impatto ambientale dei packaging in plastica: è il caso della sostituzione delle confezioni dei prodotti a marchio del reparto frutta e verdura con materiale interamente compostabile, progetto avviato già nel 2017.

Esselunga, ecco quanto fattura

Esselunga ha un fatturato di oltre 8 miliardi di euro, 25mila dipendenti, più di 5,5 milioni di clienti fidelizzati, tre poli logistici, due centri di lavorazione e due centri di produzione, ed è presente in sette regioni tra il centro e il nord Italia con 162 negozi a cui si aggiungono i nuovi format di vicinato laEsse, 40 profumerie Esserbella, 95 bar Atlantic.

Esselunga è inoltre attiva con altre iniziative green. Se sei interessato all’argomento, clicca qui.

 


 

Fonte articolo : Alessandro Gemme di MilanoToday  

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