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domenica, Maggio 25, 2025
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VASCO ROSSI in concerto a Milano : riconfermato per gli I-DAYS 2021

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VASCO NON STOP FESTIVAL // I-DAYS 2021
Domenica 13 giugno 2021 · I-Days Milano
VASCO NON STOP LIVE FESTIVAL
and more!
vasco rossi in concerto
Riconfermato per l’edizione 2021 di I-Days Vasco Rossi il 13 giugno 2021!
I-Days Milano tornerà a suonare più forte di prima, con l’edizione 2021 dal 10 al 13 giugno .
I biglietti già acquistati, rimarranno validi per i rispettivi concerti nel 2021.
Chi sarà obbligato a rinunciare, potrà rivendere legalmente il proprio biglietto sulla piattaforma dove è avvenuto l’acquisto oppure richiedere il rimborso tramite un “voucher” di pari valore a quello indicato sul biglietto precedentemente acquistato e comprensivo, dunque, del diritto di prevendita. I
l voucher potrà essere richiesto entro il 26 Giugno 2020.
Media Partner ufficiale dell’evento: Virgin Radio Italy

I biglietti a breve disponibili, per tutte le info clicca QUI  

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I 3 migliori sushi delivery a Milano

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Da ormai diversi anni a Milano è scoppiata la sushi mania e farne a meno è sempre più difficile. Anche in questo momento che non possiamo andare al ristorante infatti la voglia di cucina giapponese non passa ma per fortuna c’è il delivery! Ecco quindi i 3 migliori sushi delivery a Milano!

Nobu Milano

Non potevamo non cominciare questa lista dal re della Moda italiana: Giorgio Armani e il suo Nobu Milano. Un sushi decisamente di classe e “alla moda” che ora arriva direttamente a casa grazie a mymenù e deliveroo. Se invece vi trovate in zona, è possibile anche prendere take away dalle 11 alle 15 e dalle 18 alle 22.

Dove: via Gastone Pisani 1

Finger’s Garden

La cucina creativa nippo-brasiliana dello chef Okabe finalmente arriva anche a casa grazie al nuovissimo servizio delivery. Gli orari di consegna sono dalle 18.20 alle 22 con un minimo di 60 euro di spesa.

Dove: via Giovanni Keplero 2

Ichi Station

La proposta di Ichi Station dello chef stellato Haruo Ichikawa, è decisamente colorata, come solo lui sa fare. Nato come delivery, non poteva mancare tra i migliori sushi delivery a Milano! Lo trovate su Deliveroo, UberEats, JustEat e Glovo!

Dove: Viale Col di Lana, 3

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DPCM NATALE: Lombardia, ecco le ipotesi del Governo per la zona rossa

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Il Coronavirus sembra rallentare, ma è ancora presto per capire come gli italiani trascorreranno le feste di Natale. «Dipenderà dai dati dell’epidemia. Vedremo dopo la scadenza dell’ultimo Dpcm, il 3 dicembre», spiega Francesco Boccia.

Il ministro degli Affari regionali promette «rigore», perché «la priorità è mettere in sicurezza sul piano sanitario il Paese», ma nel governo più d’uno spera di salvare almeno il cenone della vigilia, e quello di Capodanno.

Ma un eventuale allentamento si deciderà in base ai dati, anche alla luce dei risultati alla scadenza del Dpcm, ovvero il 3 dicembre. «Di regole per vivere il Natale non c’è bisogno, gli italiani sono responsabili», taglia corto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ma tra i virologi c’è chi frena, temendo che il “liberi tutti” torni a far crescere il virus. Come è successo la scorsa estate.

UN NUOVO “DECRETO NATALE”. Secondo indiscrezioni, il governo sarebbe comunque già al lavoro per un nuovo decreto con le misure da osservare fino a Capodanno, anche per rilanciare un po’ l’economia. Tra le ipotesi, se i dati lo consentiranno, quella di rivedere l’orario del coprifuoco per permettere quantomeno il cenone tra parenti stretti. Altro capitolo riguarda l’apertura dei negozi. Qui l’auspicio è che le regioni oggi in zona rossa (Campania, Toscana, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Toscana) possano almeno passare in fascia arancione, risolvendo così il problema della chiusura. I

l nuovo “decreto Natale” potrebbe quindi prevedere un progressivo allentamento delle restrizioni dopo il 3 dicembre a partire dalle regioni più virtuose. Successivamente l’allentamento potrebbe essere esteso anche alle altre regioni, prevedendo anche un allungamento degli orari dei locali pubblici (con limiti di capienza) e permettendo gli spostamenti tra regioni. Con la speranza di arrivare a ridotto del Natale con tutte le regioni in zona gialla e un indice Rt intorno o addirittura sotto l’1%. Non sembrano destinati a riaprire, invece, i tradizionali mercatini di Natale, il cui stop è arrivato con l’ultimo Dpcm del 3 novembre.

«NON SARÀ UN NATALE COME GLI ALTRI». «L’auspicio è di arrivarci con l’Rt più basso possibile, ma non possiamo poi pensare di fare eccezioni in quel periodo dando luogo ai festeggiamenti cui eravamo abituati», sostiene il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, secondo cui «andranno tenute presenti tutte le misure per non vanificare gli sforzi che faremo fino al periodo natalizio». Se il direttore sanitario dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, respinge quelle che definisce «visioni catastrofiche», Giovanni Di Perri, virologo responsabile delle Malattie Infettive dell’Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, è categorico: «Sconsiglio di incontrarsi, se no rischiamo di ricominciare da capo, come con i rientri dalle vacanze estive – sostiene -. C’è da augurarsi per la salute pubblica, per il bene di tutti, per far ripartire l’economia che vengano proibite» feste e cenoni. Insomma in attesa delle regole per ora il buon senso detta un «Natale con i tuoi», ma pochi e a casa. Questa volta con tanto di mascherine e distanziamento.

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AL BACIO CASUAL GOURMET: un’insegna golosa che diventa anche app

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AL BACIO CASUAL GOURMET: un’insegna golosa che diventa anche app

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Insegna #casualgourmet della città, Al Bacio coccola i palati dei suoi avventori con un’insegna golosa e vibrante, dove la genuinità della gastronomia italiana e delle sue eccellenti materie prime incontra una cucina salutare e golosa. Oggi, una nuova veste digital arricchisce l’offerta di Al Bacio, grazie a una intuitiva e divertente Applicazione mobile (disponibile su App Store e Google Play) con cui, dopo aver creato il vostro divertente Alter Ego Al Bacio, in pochi clic potrete ordinare primizie e best seller cotti in B.T per realizzare ricette da chef in pochi minuti a “sbatti zero”, con i consigli dello Chef e le indicazioni step by step fornite tramite dei brevi video how to e Podcast. Una selezione golosa e sorprendente di bontà gourmet con cui stupire la vostra dolce o allegra compagnia secondo il mood del momento, dedicando poco tempo ai fornelli e gustando piatti e leccornie dal risultato stupefacente.

Al Bacio coccola i palati dei suoi avventori con un’insegna golosa e vibrante
Al Bacio coccola i palati dei suoi avventori con un’insegna golosa e vibrante

Lasciatevi tentare dai nuovi promo kit, a partire da 9.90€, per una prima esperienza delivery che conquisterà cuore e palato.

Sei ancora un po’ incerto se scaricare o meno all’applicazione? Inizia ad esplorare i loro menù sul sito, cliccando qui.

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Milano Music Week 2020 sarà interamente online

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Dopo il successo dell’edizione 2019, che ha ospitato oltre 300 eventi in più di 120 location coinvolgendo l’intera città metropolitana, Milano Music Week torna dal 16 al 22 novembre con una speciale edizione online, riorganizzata in modalità digitale per adattarsi alla difficile situazione imposta dalla pandemia.

Milano Music Week 2020

Mai come quest’anno sarà un momento centrale di condivisione e di confronto, per contribuire alla necessaria ripartenza dell’intero settore, e per riportare la musica al pubblico, unico vero destinatario del lavoro di questa importante filiera.

Obiettivo dell’iniziativa è quello di offrire in primo luogo un programma di workshop, webinar e conferenze rivolto a coloro che lavorano nella filiera e a tutti gli amanti della musica sui temi dei futuri scenari del settore: live streaming, intelligenza artificiale, gaming, tecnologie dei diritti, copyright, pirateria, gender gap, management e talent scouting, tra gli altri, per sottolineare il valore della musica in tutti i suoi aspetti e le figure professionali tradizionali ed emergenti dell’industria musicale.
La MMW20 si svilupperà attraverso un palinsesto di eventi in streaming – fra cui panel, workshop formativi, incontri, showcase e dj set – che potranno essere seguiti online sul nuovo canale ufficiale Youtube e il sito.

Se la terza edizione aveva come slogan “Music lives here”, quello dell’edizione in epoca Covid-19 sarà “Music works here”, per dimostrare ancora una volta la centralità di Milano, sede dell’industria musicale e creativa.

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Virologo Crisanti : a Natale bisogna chiudere tutto per due settimane . Ci vuole un lockdown totale .

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Il virologo Andrea Crisanti, docente di Microbilogia all’università di Padova, è convinto che il lockdown è uno scenario ormai inevitabile, vista la curva epidemiologica “Piuttosto che riaprire per Natale, penso che la situazione sia così malmessa da dover consigliare l’opposto: approfittare delle ferie di fine anno per chiudere tutto in quelle due settimane e cercare di fermare il contagio. Ma capisco che bisogna tener conto delle esigenze dell’economia”.

Un lockdown totale sarà inevitabile, perché con queste misure i casi non diminuiranno e il vaccino anti-covid non verrà distribuito in quantità tale da avere un impatto nei prossimi mesi. Quindi, io penso che in questo momento si cerchi di scavallare il Natale, poi ci sarà il lockdown totale, a meno che non avremo soltanto un migliaio di casi al giorno”. Lo afferma a “Piazzapulita” (La7) Andrea Crisanti, professore di Microbiologia all’Università di Padova, aggiungendo: “Tutto dipenderà dal numero di decessi. Se salirà ancora, non credo che potrà essere rimandato il lockdown. Se la situazione si mantiene a questi livelli, avremo un lockdown dopo Natale”.

 

“Se si osserva la curva dei contagi e la dinamica dei decessi si capisce come siamo in una situazione sovrapponibile a quella di marzo – precisa – E se consideriamo che con il lockdown totale di allora abbiamo dovuto attendere fine aprile per intravedere la famosa fine del tunnel, si può intuire a che punto ci troviamo. E qui non stiamo nemmeno facendo un vero lockdown”. Quindi “L’impatto delle misure restrittive sarà inferiore a quello di allora e servirà più tempo perché le restrizioni producano effetto”.

Per l’esperto dobbiamo decidere “quanta sofferenza e morti siamo disposti ad accettare. Il sistema può anche reggere e allo stesso tempo avere un numero di decessi maggiore rispetto alla prima ondata. Ma la metrica dovrebbe essere tarata sulla sofferenza umana e sociale, non sulla tenuta del sistema”. Inevitabile quindi un nuovo lockdown: “I numeri lo imporrano – dice – L’Rt resterà superiore o uguale a uno a lungo. È una questione matematica”. Quanto ai controlli, “con questo livello di contagi il numero di tamponi effettuato non ha più senso. Aveva senso farne 400mila al giorno per bloccare la catena di diffusione. Ormai la marea del virus è fuori controllo”.

 

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CITTA’ METROPOLITANA MILANO: concorso pubblico per nuove assunzioni

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CITTA’ METROPOLITANA – Nuove opportunità di lavoro nel settore pubblico nella Città Metropolitana di Milano. Attraverso le procedure selettive saranno assunti, a tempo indeterminato, vari profili professionali.

Nel dettaglio si tratta di:

  • assistenti informatici;
  • specialisti tecnico ambientali;
  • collaboratori professionali operai specializzati;
  • agenti di polizia locale;
  • specialisti economico finanziari.

I candidati, a seconda dei requisiti richiesti per la posizione, per essere ammessi alla prova devono essere in possesso del diploma o della laurea. Dovranno superare 3 prove d’esame, due scritte ed una orale, che verteranno sulle materie indicate nei rispettivi bandi.

Qui di seguito troverete il dettaglio dei requisiti richiesti per la partecipazione.

Concorsi pubblici, Città metropolitana di Milano: i requisiti generali

I requisiti generali sono quelli solitamente richiesti per la partecipazione ai concorsi pubblici come il possesso della cittadinanza italiana o di un altro dei Paesi degli Stati dell’Unione Europea o di un’altra cittadinanza tra quelle indicate nei bandi, il pieno godimento dei godimenti politici e civili, non essere stati destituiti, licenziati o dispensati dall’impiego o non essere stati dichiarati decaduti da un impiego nella Pubblica Amministrazione, ecc.

I candidati, inoltre, in questo caso devono avere una buona conoscenza della lingua inglese, essere nati entro il 31/12/1985 ed avere un’età non inferiore agli anni 18 e non superiore all’età prevista dalle vigenti disposizioni di legge per il conseguimento della pensione di vecchiaia.

All’interno dei singoli bandi, pubblicati per estratto sulla GU n. 82 del 20-10-2020, potete trovare tutte le informazioni in merito ai requisiti specifici ed alle eventuali riserve.

Concorsi pubblici, Città metropolitana di Milano: i posti disponibili

1) 4 posti: assistente Informatico – Cat. C1

 Titolo di studio:

  • diploma di perito informatico;
  • diploma di perito in informatica e telecomunicazioni;
  • diploma di perito industriale in informatica;
  • diploma di perito elettronico ed equipollenti.

2) 3 posti: specialista tecnico ambientale – Cat. D1

Titolo di studio:

  • Diploma di laurea del vecchio ordinamento in Ingegneria per l’Ambiente e il territorio;
  •  Ingegneria civile;
  •  Ingegneria Chimica;
  •  Scienze Ambientali;
  • Scienze Naturali;
  • Scienze Geologiche;
  • Architettura o Laurea nuovo ordinamento in 38/S Ingegneria per l’ambiente e il territorio;
  •  LM-35 Ingegneria per l’ambiente e il territorio;
  •  28/S Ingegneria civile;
  • LM-23 Ingegneria civile;
  •  LM-24 Ingegneria dei sistemi edilizi;
  • LM-26 Ingegneria della sicurezza;
  •  27/S Ingegneria chimica;
  • LM-22 Ingegneria chimica;
  • 82/S Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio;
  •  LM-75 Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio;
  • 68/S Scienze della natura; LM60 Scienze della natura;
  •  86/S Scienze geologiche;
  • 85/S Scienze geofisiche;
  •  LM-74 Scienze e tecnologie geologiche;
  • LM-79 Scienze geofisiche;
  • 54-S Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale;
  • LM-48 pianificazione territoriale urbanistica e ambientale o Laurea Triennale (DM 270/04 – DM 509/99) in L-7 Ingegneria civile e ambientale;
  • 08 Ingegneria civile e ambientale;
  • L-13 Scienze biologiche;
  • 12 Scienze biologiche;
  •  L-17 Scienze dell’architettura;
  • 4 Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile;
  •  L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale;
  •  07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale;
  • L-23 scienze e tecniche dell’edilizia;
  • L-27 Scienze e tecnologie chimiche;
  • 21 Scienze e tecnologie chimiche;
  • L- 34 Scienze geologiche;
  • 16 Scienze della Terra.

3) 8 posti: agenti Polizia Municipale – Cat. C1

Titolo di studio: Diploma di scuola secondaria di secondo grado (Maturità) rilasciato da Istituti riconosciuti a norma dell’ordinamento scolastico italiano.

4) 2 posti: collaboratore Professionale Operaio Specializzato – Cat. B3

Titolo di studio: Diploma di scuola secondaria di secondo grado (Maturità) rilasciato da Istituti riconosciuti a norma dell’ordinamento scolastico italiano.

5) 4 posti: specialista Economico Finanziario – Cat. D1

Titolo di studio:

  • Diploma di laurea del vecchio ordinamento in Economia e Commercio;
  • Economia Aziendale;
  • Economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali;
  • Economia e gestione dei servizi;
  • Economia e legislazione per l’impresa;
  • Economia politica;
  • Economia industriale;
  • Economia delle istituzioni e dei mercati finanziari o Laurea nuovo ordinamento in 64/S Scienze dell’economia;
  • LM-56 Scienze dell’economia;
  • 84/S Scienze economico-aziendali;
  • LM-77 Scienze economico-aziendali; 19/S Finanza;
  • LM-16 Finanza o Laurea Triennale (DM 270/04 – DM 509/99) in L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale;
  • L-33 Scienze economiche;
  • 28 Scienze economiche.

Concorsi pubblici, Città Metropolitana di Milano: le domande di partecipazione

Tutti coloro che volessero partecipare alle prove concorsuali dei nuovi concorsi della Città Metropolitana di Milano possono mandare la propria candidatura a questo indirizzo entro le ore 12 del 19 novembre.

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ISTITUTO TUMORI: “Covid in Italia già da settembre 2019”, il Prof Galli smentisce

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Il coronavirus circolava in Italia già a settembre 2019, dunque ben prima di quanto si sia pensato finora.

La conferma arriva da uno studio dell’Istituto dei Tumori di Milano e dell’Università di Siena: analizzando i campioni di 959 persone, tutte asintomatiche, che avevano partecipato agli screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, l’11,6% (111 su 959) aveva gli anticorpi al coronavirus. Galli: “Difficile sia così vecchio”.

“Non ci sono dati affidabili sulla reale insorgenza dell’infezione e sulla diffusione nel periodo prepandemico in tutto il mondo – si legge nello studio -. Abbiamo studiato la presenza di anticorpi specifici” legati all’insorgenza del coronavirus “in campioni di sangue di 959 individui asintomatici arruolati in uno studio prospettico di screening del cancro del polmone tra settembre 2019 e marzo 2020 per monitorare la data di insorgenza, la frequenza, e variazioni temporali e geografiche nelle regioni italiane. Anticorpi specifici per Sars-Cov-2 RBD sono stati rilevati in 111 individui su 959 (11,6%), a partire da settembre 2019 (14%), con un cluster di casi positivi (> 30%) nella seconda settimana di febbraio 2020 e numero più alto (53,2%) in Lombardia”.

Di questi 111 positivi, 23 risalgono a settembre, 27 a ottobre, 26 a novembre, 11 a dicembre, 3 a gennaio e 21 a febbraio. Le persone risultate positive provendono da 13 Regioni, la metà dalla Lombardia seguita da Piemonte, Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Veneto.

“Questo studio – si legge ancora nella pubblicazione che ha come primo firmatario Giovanni Apolone – mostra un’inaspettata circolazione molto precoce di Sars-Cov-2 tra individui asintomatici in Italia diversi mesi prima dell’identificazione del primo paziente e chiarisce l’insorgenza e la diffusione della pandemia di malattia da coronavirus 2019 (Covid-19). La ricerca di anticorpi Sars-CoV-2 in persone asintomatiche prima dell’epidemia di Covid-19 in Italia potrebbe rimodellare la storia della pandemia”.

IL PROFESSOR GALLI INVECE MINIMIZZA

Galli: “In Italia da settembre 2019? Difficile sia così vecchio” Massimo Galli, direttore delle Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, esprime forti dubbi che il virus fosse in Italia già da settembre 2019. “Vediamo di avere delle conferme reali – ha infatti detto -. È veramente difficile pensare che il virus sia così vecchio. Se lo fosse, bisogna chiedersi perché non ha creato molto prima focolai. Che si parli di questo virus in termini di così forte anticipazione uno la domanda se la pone. A Milano si dice più piano, più adagio”.

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Tamponi fai da te : parte la sperimentazione dei test fatti a domicilio senza ausilio medico

tamponi fai da te covid
tamponi fai da te covid

Saranno disponibili i primi tamponi fai da te, a cui potranno sottoporsi i cittadini direttamente da casa per confermare o meno la positività al Coronavirus. La sperimentazione parte in Veneto.

Un tampone che si può fare a casa e funziona «come un test di gravidanza», si compra in farmacia per pochi euro e promette «di cambiare il piano sanità», come ha commentanto il presidente del Veneto Luca Zaia che ha annunciato la sperimentazione di cinquemila test fai da te a partire da lunedì.

Roberto Rigoli, direttore dell’unità di Microbiologia e virologia di Treviso, come riporta il Corriere della Sera, ha spiegato: «Si tratta di un tampone delle fosse nasali da mettere poi nel contenitore del reagente. La sperimentazione avverrà in doppio: ogni test fai da te sarà validato da un tampone molecolare. Per ampliare la sperimentazione stiamo valutando di lavorare con molte delle microbiologie venete, quattro o cinque, per avere un numero elevato di test e più centri coinvolti. Parametri, questi, che aumentano notevolmente l’affidabilità della sperimentazione che, poi, sarà presentata all’Iss per la validazione».

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NATALE: dal coprifuoco agli spostamenti tra Regioni, ecco gli scenari possibili

natale milano
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Il prossimo Natale dovrà necessariamente essere diverso dagli altri, più sobrio e con meno contatti possibile, per evitare una nuova impennata dei casi di Coronavirus.

Al Natale 2020 mancano circa 40 giorni, ma continuano le previsioni sugli scenari possibili.

Tuttavia, adesso che qualche indicatore – l’Rt in primis – mostra di stare timidamente ripiegando, il governo comincia a ragionare su quale strategia adottare per rilanciare un po’ l’economia con l’arrivo delle tredicesime e insieme per evitare che una grande “abbuffata” natalizia si trasformi nell’innesco di una terza ondata del virus, per evitare insomma che Natale si trasformi nel bis di Ferragosto.

Ipotesi stop o allentamento del coprifuoco

Una delle misure restrittive che potrebbe cadere è quella che impone adesso il coprifuoco dalle 22 alle 5 in tutta Italia, e che scadrà il prossimo 3 dicembre. Se il famoso Rt, cioè l’indice di trasmissibilità del contagio, che verrà diffuso venerdì 4 dicembre si sarà stabilizzato intorno a 1 o addirittura sotto l’1, che è la soglia di guardia, il coprifuoco potrebbe decadere e di conseguenza bar e ristoranti potrebbero riaprire. Se i casi non dovessero diminuire è probabile che il coprifuoco resti, magari posticipandolo alle 23 o alle 24, permettendo però di festeggiare il Natale solo con i parenti più stretti e con la raccomandazione di non riunirsi per il cenone in più di 6 persone, usando mascherine e mantenendo la distanza di sicurezza. L’obiettivo sarebbe comunque quello di avere tutte le regioni in zona gialla, il che darebbe spazio alla possibilità di spostarsi tra Regioni e di poter quindi raggiungere ad esempio la famiglia di origine se si trova lontana. Ma il percorso è tutto in salita, soprattutto per Campania e Lombardia.

Gli spostamenti tra Regioni

Uno degli scenari è poi quello che, in un mese abbondante di restrizioni e chiusure, si possa arrivare a ridosso di Natale con le regioni tutte in zona gialla. Questo – teoricamente – darebbe spazio alla possibilità di spostarsi tra Regioni e di poter quindi raggiungere ad esempio la famiglia di origine se si trova lontana. Una possibilità che comunque dovrà fare i conti con raccomandazioni, che saranno ancora una volta messe nero su bianco, a non riunirsi in più di 6 persone o giù di lì, a usare anche a casa mascherine e gel disinfettante e a mantenere il distanziamento di un metro.

Regole sempre valide da osservare in modo stringente per proteggere in primo luogo gli anziani ma non solo. Esclusa invece la possibilità che ci possano essere regioni in fascia verde. Anzi, tra le ipotesi è sul tavolo anche quella di limitare gli spostamenti anche tra regioni gialle per evitare l’assalto prenatalizio ai treni.

Negozi, possibili riaperture ma con contingentamento

Uno degli obiettivi è poi quello – quantomeno – di arrivare a uno stadio in cui sia calato il sipario sulle regioni rosse, transitate nel frattempo almeno in zona arancione. Questo permetterebbe – nel periodo che precede il Natale – di riaprire i negozi che hanno dovuto abbassare le saracinesche specie nelle Regioni rosse del Nord. E di togliere i lucchetti ai centri commerciali che oramai nel week-end sono a luci spente anche in molte delle regioni gialle che hanno emanato proprie ordinanze. Questo allentamento permetterebbe di rilanciare un po’ i consumi stagnanti dopo il boom del terzo trimestre. Certo, anche il rito dei regali natalizi andrà con ogni probabilità regolato con raccomandazioni e divieti per evitare che si trasformi nel “cavallo di Troia” della terza ondata. Tra le ipotesi c’è quella di prevedere (magari con nuovi Dpcm) l’ingresso nei negozi con rigido contingentamento.

Mercatini di Natale

Non sembrano destinati a riaprire i tradizionali mercatini di Natale, il cui stop è arrivato – perentorio e con molto anticipo sui tempi – già il 3 novembre con l’ultimo Dpcm. Molto difficile che il Governo ci ripensi perché queste iniziative rischiano fortemente di esporre le città ad assembramenti difficilmente regolabili.

Messe

In questo caso si ipotizzano regole restrittive con funzioni a numero chiuso. Per i credenti non potrà essere un Natale come ogni anno. Le messe strapiene nel chiuso delle chiese in pieno inverno non sono compatibili con il virus.

Ed anche per le messe della vigilia di Natale – che con il coprifuoco attuale non sarebbero possibili – potrebbe esserci un anticipo di orario.

Non esclusa la possibilità di usare lo streaming come già successo a Pasqua.

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LUCI DI BRERA la Mostra virtuale online

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109329 Bottegantica Luci da Brera

 

“Luci da Brera” sarà visitabile a partire dalle ore 18 del 19 novembre in modalità virtuale per tutto il periodo del lockdown .

Una scelta resa necessaria dalle misure contenute nel nuovo dpcm, ma che vuole essere un chiaro segnale di come – nonostante la difficile situazione – l’arte debba continuare a vivere, a muoversi e a emozionare. Bottegantica ha selezionato cinque promettenti allievi della cattedra di Pittura tenuta da Ignazio Gadaleta presso l’Accademia di Belle Arti di Brera – da oltre due secoli fucina di straordinari artisti, come Francesco Hayez, Giovanni Segantini, Lucio Fontana, Marino Marini, Vanessa Beecroft –, e di raggrupparli all’interno di una mostra/manifesto allo scopo di farli conoscere al grande pubblico.

I cinque artisti sono Yuki Aoki (1974, Giappone); Erika Bellanca (1992, Italia); Elias Bertoldo (1994, Italia); Saeed Naderi(1981, Iran) e Arjan Shehaj (1989, Albania). Le opere, che saranno presentate eccezionalmente in forma virtuale attraverso la sezione viewing room arricchita da interviste e contenuti di approfondimento, contemplano diverse forme di espressione che attivano la persistenza della pittura, come linguaggio inesaurito e inesauribile. Lo spettatore è così messo nella condizione di riflettere sul concetto di ‘continuità’ dell’arte, e di contemplarne la storia nel suo divenire.

Con questa esposizione, Bottegantica porta avanti il laboratorio moderno e contemporaneo (Lab contemporary) nato nel 2018 con la mostra Ottocento Contemporaneo. Due generazioni a confronto e proseguito con la mostra Fresh Kiss. Pascale Marthine Tayou in collaborazione con la Galleria Continua (aprile 2018). I cinque artisti, provenienti da diversi Paesi del mondo, dialogheranno insieme attraverso un linguaggio universale, dettato dall’assenza di parole e dalla comprensione emotiva e sensibile. La luce e le sue innumerevoli derivazioni cromatiche saranno al centro di questa mostra che propone un viaggio intorno al mondo.

 

LUCI DA BRERA : Online nella sezione Viewing Room del sito www.bottegantica.com

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CURE ANTI-COVID A CASA: pronte le prime linee-guida per le cure domiciliari

saturimetro 2 2
saturimetro 2 2

Da tempo veniva richiesto un protocollo di cure domiciliari per il Covid per coloro che sviluppano la malattia, ma non hanno necessità di ricovero ovvero la stragrande maggioranza delle persone che vengono infettate da Sars Cov 2. 

Finalmente è stata realizzata una bozza del documento “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SarsCov2′”alla cui stesura ha contribuito il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli. “Il ruolo dei medici di medicina generale è cruciale e va portato al centro della gestione dei malati.

Il documento è pronto e verrà condiviso e concertato con i medici” ha detto nella conferenza stampa al ministero della Salute per l’analisi della situazione epidemiologica.

LA BOZZA

In primis c’è la misurazione periodica dell’ossigeno con il saturimetro.

cura anti covi domiciliareIl saturimetro misura la quantità di ossigeno arterioso presente nel sangue. In condizioni normali, la saturazione dell’emoglobina arteriosa si avvicina al 100 per cento. In presenza di malattie respiratorie o situazioni critiche conseguenti a traumi, questo valore tende a calare. I valori ottimali dell’emoglobina satura di ossigeno si aggirano intorno al 97-98%. Quando i valori scendono al 90% si parla di ipossiemia (ridotta quantità di ossigeno nel sangue). In pazienti giovani e sani la percentuale non deve scendere al di sotto del 95%, in pazienti anziani o con patologie respiratorie e cardiovascolari concomitanti croniche la soglia critica è 92%.

Il consiglio è il ricorso a trattamenti sintomatici come il paracetamolo e di non modificare terapie croniche in atto; corticosteroidi, eparina e antibiotici sono da utilizzare in precise situazioni e comunque su prescrizione e consiglio del medico; non sono raccomandati supplementi vitaminici e integratori (lattoferrina, vitamina D ecc) per cui non esistono evidenze solide di efficacia.

Il paracetamolo svolge un’azione antipiretica ed è quindi molto utile in caso di febbre alta, ma non cura l’infezione da nuovo coronavirus. Al momento non esiste una terapia specifica e mirata. Lo scorso 8 ottobre l’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) ha pubblicato una scheda sull’utilizzo dei corticosteroidi. “Si tratta di medicinali di sintesi che imitano l’azione di ormoni naturali; hanno proprietà antinfiammatorie e regolano l’attività di metabolismo e sistema immunitario. Sono ampiamente usati nella pratica clinica corrente ad esempio in caso di infiammazione cronica, reazioni allergiche e malattie autoimmuni. Il loro ruolo nel trattamento di infezioni gravi di origine batterica o virale è sempre stato controverso in letteratura”. Le eparine a basso peso molecolare “sono utilizzate nella profilassi del tromboembolismo venoso post chirurgico e del tromboembolismo venoso in pazienti non chirurgici”. Dopo alcuni studi ne è stato consigliato l’uso nella fase iniziale della malattia “quando è presente una polmonite e si determina una ipomobilità del paziente con allettamento”. In questa fase il farmaco viene utilizzato per prevenire il tromboembolismo venoso. Gli antibiotici sono da utilizzare quando subentrino co-infezioni batteriche.

Tra le indicazioni c’è quella di non utilizzare l’idrossiclorochina; non somministrare farmaci mediante aerosol se in isolamento con altri.

Link al sito dell’Aifa con i farmaci utilizzabili

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LOMBARDIA: in arrivo ristori complementari e (forse) una Zona “Arancione”

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LOMBARDIA – Palazzo Lombardia approverà un intervento complementare rispetto a quello nazionale. Fontana: ‘Gente stanca, la Lombardia darà ulteriori ristori’.

La settimana in arrivo potrebbe essere segnata da una doppia svolta in Lombardia: la Giunta regionale potrebbe infatti approvare la delibera sui ristori, già lunedì o martedì, a seconda del giorno in cui sarà infine fissata la riunione della Giunta. E nel provvedimento potrebbe esserci qualcosa in più dei 50 milioni di euro già individuati da Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio.

L’idea del governatore Attilio Fontana e dei suoi più stretti collaboratori è garantire un sostegno economico alle categorie e alle figure professionali penalizzate dall’ultima ordinanza regionale, quella precedente al decreto con il quale il Governo ha istituito la zona rossa in Lombardia.

E in particolare garantire un sostegno a quelle categorie e a quelle figure professionali escluse dai ristori di Palazzo Chigi. 

La Regione Lombardia probabilmente stanzierà risorse con le quali assicurare ristori economici a quelle categorie e a quelle figure professionali penalizzate dalle restrizioni imposte dalle ordinanze regionali precedenti all’ultimo decreto del Governo e, in particolare, a quelle categorie e a quelle figure professionali che non possono beneficiare dei ristori già previsti dall’esecutivo nazionale perché la tipologia dei loro contratti di lavoro non rientra tra quelle riconosciute dai provvedimenti di Palazzo Chigi.

Detto altrimenti: Palazzo Lombardia approverà un intervento complementare rispetto a quello nazionale, una misura sulla quale Attilio Fontana, presidente della Regione, e Davide Caparini, assessore regionale al Bilancio, si sono confrontati fino a ieri, e che si vuole varare il prima possibile.

Nel dettaglio, il tesoretto a disposizione della Regione per finanziare la delibera sui ristori ammonta ad almeno 50 milioni di euro e la delibera sarà approvata «massimo entro dieci giorni», fanno sapere dallo staff del governatore. Le figure professionali che potranno beneficiare del contributo regionale sono, tra le altre, i lavoratori del settore della cultura e dello spettacolo, ma anche le palestre e le figure professionali che in esse lavorano, a partire dagli istruttori. Un altro comparto incluso nel provvedimento in arrivo da Palazzo Lombardia è quello del turismo. In particolare saranno previsti ristori per le guide turistiche. Come detto, la delibera sarà approvata dalla Giunta lombarda entro dieci giorni. Già ieri mattina, però, Fontana ha preso posizione su questo tema e ha di fatto anticipato lo spirito della delibera che sarà approvata nei prossimi giorni.

La seconda svolta è relativa, invece, alla possibilità di porre le basi per un allentamento delle misure restrittive in vigore per contenere il contagio da Coronavirus.

Superata questa settimana, infatti, Regione e Ministero della Salute potranno confrontarsi su tale allentamento, se i dati sanitari ed epidemiologici lo consentiranno. «Gli indicatori della Lombardia iniziano a dare segnali di miglioramento – ha fatto sapere ieri sera Fontana sulla sua pagina Facebook –. Sono i primi risultati dopo i pesanti sacrifici che stiamo attuando dal 21 ottobre», giorno in cui fu varata l’ordinanza della Regione.

La Lombardia dunque accorcia l’orizzonte temporale sull’evoluzione del virus e guarda con fiducia alla prossima settimana, che sarà cruciale. L’obiettivo è virare dal rosso all’arancione. In altre parole ottenere un allentamento delle misure anti Covid.
Ipotesi complessa ma non del tutto remota alla luce dei più recenti segnali postivi e dellarancione “tecnico” assegnato dal monitoraggio della cabina di regìa ministero della Salute-Iss.
L‘indice di contagio Rt è passato da 2 (registrato a fine ottobre) a 1,5 a livello regionale, mentre a Milano è sceso all’1,3-1,2. Un “bellissimo segnale d’incoraggiamento” secondo gli epidemiologi. Per il direttore dell’Ats Walter Bergamaschi, che invita alla cautela, questi miglioramenti sono effetto delle misure adottate nella seconda metà di ottobre dalla Lombardia, più che del lokdown “soft” imposto dal governo.

Regione: un tecnico al posto di Gallera

Il rimpasto si farà: Bergamaschi, Vago e Zangrillo in lizza per l’assessorato alla Sanità. Lucchina consulente.

Il rimpasto di Giunta in Regione si farà perché lo vuole Matteo Salvini. Il sentire del leader della Lega è lo stesso di molti consiglieri regionali del Carroccio: a Palazzo Lombardia serve un cambio di passo. I due incontri tenutisi ieri in Regione – prima quello tra Salvini e i consiglieri leghisti e poi il vertice di maggioranza tra i partiti del centrodestra – hanno finito col rapprensentare l’inizio di un percorso che porterà al ridisegno dell’esecutivo lombardo. Secondo alcuni il rimpasto avverrà tra dicembre e gennaio, secondo altri prima di Natale, quindi tra poche settimane.


Intanto la cartina dell’Italia vira sempre più verso toni accesi: da domenica Campania e Toscana entreranno nella zona rossa, mentre Emilia-Romagna, Friuli e Marche passano in arancione.
BOLLETTINO COVID GIORNALIERO 
In Italia ci sono 37.255 nuovi casi di coronavirus, a fronte di 227.695 tamponi eseguiti (mentre venerdì l’aumento dei positivi era stato di 40.902 su 254.908 tamponi). Nelle ultime 24 ore sono stati registrati altri 544 decessi (contro i 550 del giorno prima) per un totale, da inizio emergenza, che sale a 44.683. In terapia intensiva sono ricoverati 3.306 pazienti (+76). La Regione con il maggior incremento di casi è la Lombardia: +8.129.
Sono stati eseguiti oltre 27mila tamponi in meno rispetto a venerdì. Il rapporto tra positivi e test effettuati è del 16,3%. Il totale dei contagi dal’inizio della pandemia è di 1.144.552
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Cosa fare a Milano a dicembre (permesso dalla quarantena)

festa 18 anni milano logo cosafareamilano
festa 18 anni milano logo cosafareamilano

Cosa fare a Milano a dicembre (permesso dalla quarantena)? Scopriamolo insieme!

Milano è da sempre considerata la città della movida per eccellenza. Amata in tutto il mondo per i suoi eventi e per i suoi locali alla moda, in questo momento sta vivendo un periodo difficile per via pandemia.

Purtroppo a causa delle restrizioni imposte per contrastare il Covid-19 locali, musei e tutto quello che può creare aggregazione chiude.

Non è neppure possibile organizzare feste ed eventi come la festa dei 18 anni. Per fortuna, grazie al sito dedicato alla festa dei 18 anni ci si può reinventare! Grazie agli utili consigli dello staff, si potranno scoprire molte idee e spunti per continuare a partecipare ai patinati eventi milanesi anche in questo momento di pandemia.

Milano non si ferma e trasforma tutti i suoi meravigliosi eventi in una versione del tutto nuova e moderna: con programmi e palinsesti in streaming e digitale, tutti da scoprire!

I mercatini e le fiere storiche milanesi

La fine dell’anno si avvicina e, si sa, Milano a dicembre è fantastica. Le sue vie e le sue vetrine allestite a festa, i mercatini di Natale, le fiere storiche e tanto amate, creano una vera e propria atmosfera magica.

Purtroppo però quest’anno la pandemia causata dal Covid-19 ha cambiato tutto.

L’Artigiano in Fiera è la patria indiscussa della ricerca del regalo perfetto per Natale. Purtroppo quest’anno chiude le sue porte in presenza, ma si reinventa in una versione online dove si potranno visitare tutti gli stand e gli espositori direttamente sui canali ufficiali.

Purtroppo il tanto amato mercatino degli “Oh Bej! Oh Bej!” è stato sospeso.  E sono a rischio anche le bancarelle intorno al Duomo di Milano.

Eventi e Mostre nel mese di Dicembre

Purtroppo moltissimi eventi e manifestazioni sono chiusi in presenza. Molti si sono organizzati per essere visitabili virtualmente.

Il palinsesto è in continuo aggiornamento, ma non mancano le proposte da seguire comodamente da casa nel mese di Dicembre:

– Dal 28 Ottobre al 20 Dicembre: “Golosaria 2020” online la rassegna di cultura e gusto

– Ogni martedì del mese: “Enzo Mari is Enzo Mari”

– Dal 7 Novembre al 4 Dicembre: Festival Fotografico “Zeropixel”

– Dal 29 Ottobre al 3 Dicembre: Visita virtuale alla mostra “Dante 700”

– Dal 29 Ottobre al 31 Dicembre: Mostra virtuale “Nel segno di Modigliani”

– Dal 1 Novembre al 31 Dicembre: Viaggio interattivo alla scoperta della storia del Mausoleo di Augusto

– Dal 1 Ottobre al 31 Dicembre: Visita virtuale alla casa museo di Alberto Moravia

– Dal 16 Novembre al 3 Dicembre: Festival “#FuoriLuogo” 2020

– Dal 15 Giugno al 31 Dicembre: “MilanoRisuona” – concerti virtuali dell’orchestra sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

– Dal 12 Maggio al 31 Dicembre: Digital tour alla scoperta del labirinto di Arnaldo Pomodoro

– Dal 15 Maggio al 31 Dicembre: La mostra digitale “Il mondo che verrà”

Avvalendovi del nostro portale, potrete essere sicuri di affidarvi completamente a uno staff qualificato e attento a proporvi tutte le novità e gli aggiornamenti relativi agli eventi e ai party milanesi.

Grazie al sito dedicato alle feste dei 18 anni, potrete scoprire tutti gli eventi organizzati a Milano in questo difficile periodo e tutte le idee per organizzare una bel party, anche in versione digitale.

Per qualsiasi dubbio o consiglio potrete contattare lo staff del sito Festa 18 Anni Milano, sia online sia telefonicamente, 24h su 24h (call center informazioni & prenotazioni:02 84571125 ).

 

 

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CONCERTI: “si entra con tamponi fatti massimo 72 ore prima”. Ecco la proposta

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Un nuovo protocollo comune da sottoporre poi all’attenzione del ministro Franceschini e del Governo prima possibile. Una corsa contro il tempo per combattere la crisi paurosa del settore.

Due tra le più grandi agenzie mondiali stanno lavorando insieme per una serie di misure da intraprendere in vista della ripresa (si spera) delle attività live questa estate e soprattutto dei grandi eventi, ad esempio i tour negli stadi o a Campovolo. Sanificazione delle aree, tamponi rapidi, distanze di sicurezza, gel e tanto altro.

Sul fronte delle agenzie Live c’è una corsa contro il tempo per recuperare il terreno perduto a causa della pandemiaFerdinando Salzano, a capo di Friends & Partners , una delle realtà più grandi in Italia delle realtà dal vivo, anticipa a FqMagazine che con Live Nation e Vivo Concerti stanno già lavorando a un protocollo di sicurezza per i grandi eventi live da decine di migliaia di persone di maggio e giugno 2021.

Il progetto sarà presentato al ministro Franceschini e di conseguenza anche al Comitato Tecnico Scientifico.

L’intero comparto della musica Live registra un calo di fatturato del 97% e questo scenario di crisi si protrarrà fino a maggio 2021. Il Dpcm del 24 ottobre che prevedeva la chiusura di cinema e teatri ha avuto dei contraccolpi non indifferenti sulle attività live. “Abbiamo dovuto annullare le date previste di Francesco De Gregori al Teatro Dal Verme di Milano a dicembre, ma anche altri potenziali tour al chiuso per più di 100 date – ha spiegato Salzano – Naturalmente i concerti si sarebbero svolti in teatri con capienza limitata, secondo i protocolli anti Covid-19 e rispettando, come abbiamo sempre fatto, le disposizioni sanitarie. È stato un ulteriore colpo ferale rispetto al tentativo disperato di tenere vivo settore. Rispetto al danno subito, non sappiamo neanche che tipo di sostentamento arriverà, con i 10 milioni di euro promessi dal ministro Franceschini. Certo è che ancora non abbiamo visto nemmeno un euro e ci riferiamo alla cifra stanziata ad agosto.

Noi abbiamo avuto un contraccolpo importante dalla crisi del settore, con un calo del fatturato di oltre il 90%. Il Dpcm del 24 ottobre e il successivo hanno chiuso i teatri e i cinema, ma è stata una decisione in controtendenza con i numeri diramati dall’Agis che ha sottolineato come ci sia stato un solo caso di Covid-19 negli eventi dalla riapertura post lockdown ad ottobre. Questa estate il comparto Live ha dimostrato che, seguendo le regole e fornendo tutto ciò fosse necessario per la sicurezza sanitaria, non abbiamo avuto alcun problema. Siamo sempre stati rispettosi delle regole e con la massima onestà”.

Il futuro rimane ancora una incognita nonostante i tanti concerti riprogrammati. “Questa esperienza così difficile ci insegna che dobbiamo ragionare giorno per giorno – continua Salzano -, non si può ragionare a lungo termine. È chiaro che speriamo di tornare a lavorare entro i primi 4-5 mesi del 2021 sempre compatibilmente con la situazione. Però se si va a far messa, mi sembra anche giusto che si aprano le porte dei teatri per i concerti, sempre seguendo regole ben precise”.

Intanto ci si muove già per la ripresa. “Abbiamo diversi obiettivi da concretizzare e proporre al tavolo tecnico con il ministro Franceschini – spiega Salzano -. Innanzitutto, bisogna prevedere che le capienze per gli show non siano determinate da un numero fisso, in questo caso 200 persone al chiuso e mille all’aperto, ma vengano valutate sulla base dei metri quadri disponibili della venue e su questi fare una valutazione per la capienza contingentata. Seconda missione fondamentale che stiamo portando avanti come Eventim, la multinazionale di cui facciamo parte, insieme a Live Nation (l’altra grande agenzia italiana, e internazionale, di concerti, ndr) è quello di istituire dei protocolli di sicurezza per far sì che si possano realizzare i grandi concerti e gli eventi di maggio-giugno.

 L’idea è quella di procedere in sicurezza, anche con spettatori che abbiano fatto un tampone entro le 72 ore precedenti all’evento. Si spera per allora che tracciamenti e tamponi siano snelli ed efficaci. Questa operazione ci consentirebbe di pensare ai grandi eventi, come Campovolo o dentro uno stadio, in massima sicurezza”.

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COVID: Campania e Toscana in zona Rossa, mentre le Regioni arancioni salgono a 9

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Sono 40.902 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia, a fronte di 254.908 tamponi eseguiti. Nelle ultime 24 ore ci sono stati anche 550 morti, per un totale di 44.139 decessi dall’inizio della pandemia. Aumentano di 60 unità i pazienti nelle terapie intensive (3.230 in tutto), mentre sono 1.041 in più le persone ricoverate negli altri reparti Covid (30.914 in totale). La Lombardia è la Regione con il maggior numero di nuovi casi (+10.634).

Lombardia, Piemonte e Campania con più contagi – Dopo la Lombardia, è il Piemonte la Regione che registra il maggior aumento di casi, con 5.258 nuovi contagiati su 22.778 tamponi effettuati. La Campania al terzo posto con 4.079 (su 25.510 test), seguita dal Veneto a quota 3.605 (su 17.644 tamponi).

Record di tamponi – Con i 254.908 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore si stabilisce un record di test effettuati in un giorno: sono stati circa 20mila in più rispetto a giovedì. Il rapporto tra nuovi positivi e casi testati risulta pari al 28,23%. Dall’inizio della pandemia sono 18.200.508 i tamponi effettuati. Grazie al sospetto diagnostico fino ad oggi sono stati individuati 674.591 positivi, mentre le attività di screening ne hanno individuati 391.810.

Secondo gli ultimi dati in Italia si contano in tutto 663.926 attualmente positivi, 28.872 in più. Il totale dei casi dall’inizio della pandemia è di 1.107.303.

Campania e Toscana in zona rossa, mentre le Regioni arancioni salgono a nove con l’aggiunta di Emilia-RomagnaFriuli-Venezia Giulia e Marche.

covid regioni rosse e arancioniIl ministro della Salute Roberto Speranza firmerà in serata una nuova ordinanza che entrerà in vigore a partire da domenica 15 novembre. Confermate le indiscrezioni che arrivano dalla cabina di Regia di cui fanno parte il ministero della Salute, l’Istituto superiore di sanità e le Regioni: in base al nuovo monitoraggio del virus e ai 21 parametri epidemiologici fissati dagli esperti, aumentano i territori considerati a rischio elevato e a rischio massimo. I dati sono al vaglio del Cts, poi il ministro Speranza firmerà i nuovi provvedimenti di concerto con tutti i governatori interessati. In pratica, con 16 regioni rosse o arancioni, resteranno gialle solo LazioMoliseProvincia di TrentoSardegna e Veneto.

Se la stretta aumenta, l’ultima bozza del report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e del ministero Salute segnala che l’epidemia in Italia “seppur intensificandosi per gravità a causa di un aumentato impatto sui servizi assistenziali, mostra una lieve riduzione nella trasmissibilità rispetto alla settimana precedente”. Scende infatti il valore Rt (indice di contagio) a livello nazionale: “Nel periodo 22-4 novembre l’Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1.43“, la scorsa settimana era a 1.72. Secondo gli esperti, questo “potrebbe costituire un segnale precoce di impatto delle misure di mitigazione introdotte a livello nazionale e regionale dal 25 ottobre 2020“.

Il report guarda ai dati regionali della settimana dal 2 all’8 novembre, con aggiornamenti all’11 novembre: “Nella maggior parte del territorio la trasmissibilità è compatibile con uno scenario di tipo 3 – prosegue la bozza – Si conferma pertanto una situazione complessivamente e diffusamente molto grave sul territorio nazionale”. Le criticità sono segnalate in tutte le Regioni e province autonome: venti “sono classificate a rischio alto e una a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto”. Significa che di fatto su tutto il territorio nazionale si configura “un rischio elevato di epidemia non controllata e non gestibile“. Inoltre, “sono 12 le Regioni che hanno superato almeno una soglia critica in area medica o terapia intensiva. Nel caso si mantenga l’attuale trasmissibilità, quasi tutte le Regioni e province autonome hanno una probabilità maggiore del 50% di superare almeno una di queste soglie entro il prossimo mese”.

“Si conferma – scrive quindi l’Iss – che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile“. Nella bozza del report si ricorda che “è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”. Il documento redatto da Istituto superiore di sanità e ministero della Salute ribadisce inoltre la necessità di “rispettare le misure raccomandate dalle autorità sanitarie compresi i provvedimenti quarantenari dei contatti stretti dei casi accertati e di isolamento dei casi stessi”.

Le ordinanze locali – Nel frattempo, da Nord a Sud aumentano i provvedimenti restrittivi varati in autonomia dai governatori e dai sindaci per limitare ulteriormente i contagi. Dopo l’ordinanza comune varata da Zaia, Bonaccini e Fedriga, che prevede la chiusura dei negozi la domenica, il divieto di passeggiate nei centri storici e nuove restrizioni ai centri commerciali. Se ne discuteva anche in Campania, ma ora la decisione della zona rossa per l’intera regione azzera l’ipotesi di lockdown mirati.

Nel Lazio invece, che rimane giallo, la Regione è pronta a nuove ordinanze per regolare gli accessi nelle vie della Capitale e chiudere nei giorni prefestivi e festivi i maxi store da almeno 2.500 metri quadri. “C’è uno sforzo straordinario che sta facendo il Prefetto di Roma e verranno coinvolte le Forze dell’ordine. Ci sarà un’iniziativa tecnica coordinata dal questore di Roma in grado di poter controllare i flussi. Inoltre, noi stiamo emettendo un’ordinanza per fare in modo che grandi superfici commerciali, come Ikea, rimangano chiuse nella giornata di domenica”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato ai microfoni di Radio Capital. Nell’ordinanza attualmente allo studio si prevede anche la chiusura dei mercati non alimentari nei festivi e viene ribadito il rigoroso rispetto delle misure anti Covid nelle strutture che resteranno aperte.

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McDonald’s: apre il nuovo ristorante a Sesto San Giovanni

McDONALDS
McDONALDS

Il 13 novembre McDonald’s apre un nuovo ristorante a Sesto San Giovanni, situato in Via dei Partigiani, 145. Nel locale lavoreranno 50 persone.

McDonald’s apre a Sesto San Giovanni

Il nuovo locale, dotato di 260 posti a sedere tra interno ed esterno, è completo di corsia McDrive, servizio grazie al quale è possibile ordinare, pagare e ricevere l’ordine direttamente dalla propria auto, e McCafé dove gustare un caffè di qualità e un’offerta varia di soft drink e prodotti da forno.  Nel ristorante sono presenti anche i chioschi digitali per l’ordine self-service.

Ai sensi del nuovo DPCM, in vigore dal 6 novembre, il ristorante continuerà a servire i propri clienti attraverso i suoi servizi di asporto, McDrive e McDelivery.

Il servizio di asporto, disponibile da lunedì a domenica, dalle 7:00 alle 22:00, sarà disciplinato in modo rigoroso per garantire la sicurezza e la salute dei clienti e dei dipendenti. Gli ingressi nel ristorante saranno contingentati e i prodotti consegnati in modalità contactless dal personale. L’ordinazione potrà avvenire in autonomia ai kiosk, per i quali McDonald’s ha messo in atto procedure straordinarie di pulizia e igienizzazione, o in cassa. Sarà inoltre attivo il servizio McDrive, anch’esso operativo 7 giorni su 7 dalle 7:00 fino alle 22:00.

Si aggiunge anche il servizio McDelivery per cui è prevista anche in questo caso la consegna dell’ordine a domicilio senza contatto. Il servizio è disponibile dalle ore 7 alle ore 3, da domenica a Giovedì e sempre attivo il Sabato e la Domenica.

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FABBRICA DEL VAPORE: al via il centro vaccinale anti influenzale del Comune

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Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha visitato questa mattina il centro vaccinale che ha organizzato il Comune alla Fabbrica del Vapore, luogo dove di solito si tengono mostre ed eventi culturali.

“In questi mesi sono spesso stato critico per come la Regione Lombardia ha gestito il sistema sanitario e lo sono stato anche relativamente alla campagna di vaccinazione anti influenzale.

Ma rimane il fatto che nei momenti di difficoltà, nelle grandi crisi come quella che stiamo vivendo, le istituzioni devono essere capaci di collaborare e, a volte, – ha spiegato in un video sulle sue pagine social – devono riuscire anche a fare qualcosa in più di quello che compete normalmente loro, di quello che è il loro ruolo preciso”.
Al momento in questa struttura “vengono vaccinate donne in stato di gravidanza e persone con patologie importanti, dalla prossima settimana partiremo con la vaccinazione ai bambini. Ed è comunque importante questa esperienza – ha concluso -, ad oggi si fanno i vaccini anti influenzali ma tra pochi mesi si faranno vaccinazioni anti Covid”.

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Tamponi rapidi: apre a Milano il Drive Through più grande d’Italia

tamponi rapidi drive Milano Drive Through
tamponi rapidi drive Milano Drive Through

A Milano, al parco Trenno, è entrato in funzione il drive through più grande in Italia, per eseguire tamponi rapidi per studenti e personale scolastico

Già operativo  il ‘Drive Through’ al Parco Trenno di via Novara, a Milano, per eseguire tamponi rapidi ed eventuale test molecolare. Ad inaugurarlo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana; il direttore generale dell’Ats di Milano, Walter Bergamaschi; il direttore generale dell’Asst Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco e il colonnello, Fabio Zullino.

I primi giorni le postazioni sono state riservate agli operatori della Polizia locale e della Protezione civile, mentre da lunedì 16 si partirà con i test agli studenti e al personale scolastico.

Sono 8 le linee per i test rapidi SARS-COv2 e 1 quella per i tamponi molecolari. Il tutto è dislocato in 5 tende tensostruttura (12 mt per 12 mt cad.), 7 tende pneumatiche gonfiabili, un container per lo stoccaggio dei rifiuti speciali occupando uno spazio di circa 2.000 mq zona della zona parcheggio grande 20.000 mq.

“Ringrazio l’Esercito e la Protezione civile – ha detto il presidente Fontana – per l’importante contributo che hanno dato per la realizzazione di questo ‘Drive Through’: servirà tantissimo per ‘alleggerire’ gli ospedali milanesi che, nelle ultime settimane, hanno eseguito migliaia e migliaia di tamponi per gli studenti e il personale scolastico. In questo modo, dunque, velocizzeremo gli screening per queste tipologie e, allo stesso tempo, ne beneficeranno anche tutti gli altri cittadini che avranno più ‘slot’ a loro disposizione. E’ anche grazie ad iniziative come queste che riusciamo ad eseguire oltre 50.000 test al giorno”.

Il ‘Drive Through’ più grande d’Italia permetterà di effettuare circa 800 tamponi rapidi dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14.

Per ogni linea è dedicata una postazione amministrativa per la raccolta dei dati anagrafici, una postazione sanitaria (con medici e infermieri) per l’esecuzione del tampone rapido. Una volta ricevuto l’esito (entro 20 minuti), se positivo, il cittadino si dovrà recare alla postazione 9 per l’esecuzione del tampone molecolare.

L’iniziativa è frutto di un’importante collaborazione tra Regione Lombardia, ATS Città Metropolitana, Comune di Milano, Esercito Italiano, Protezione Civile e ASST Santi Paolo e Carlo.

L’attività del Drive Through rientra nell’ambito delle molteplici attività realizzate dall’Esercito e da tutte le Forze Armate italiane a sostegno della popolazione nel corso dell’emergenza COVID19.  Il Centro Ospedaliero Militare di Milano metterà a disposizione il personale medico e sanitario mentre l’ASST Santi Paolo e Carlo gestirà tutti gli aspetti organizzativi e amministrativi, oltre all’analisi dei tamponi molecolari.

“Le misure intraprese con l’ordinanza delle settimane scorse – ha spiegato il direttore generale dell’Ats Walter Bergamaschi -cominciano ad avere il loro effetto. L’indice Rt è sempre superiore a 1, quindi i nuovi casi continuano ad aumentare ogni giorno, ma si sta avvicinando al valore di 1, che significa il valore di picco, in cui sostanzialmente il numero di contagi rimane stabile”.

Il ‘Drive’ è dedicato esclusivamente all’accertamento dei casi sintomatici del mondo della scuola, unico ambito per il quale è previsto l’accesso diretto. Potranno quindi eseguire i test senza prenotazioni solo gli studenti e il personale scolastico docente e non docente che abbiano già ricevuto un’indicazione dal proprio Medico o Pediatra o che provengano direttamente dalla Scuola e non siano riuscito a mettersi in contatto con il proprio Medico o Pediatra.

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BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

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BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

La concorrenza commerciale – da molti reputata scorretta – di Amazon è davvero la causa della morte delle librerie indipendenti? Quella che sembra essere una lotta tra Davide e Golia, una guerra ad armi impari, è il chiaro segnale della necessità di un profondo rinnovamento da parte del settore editoriale. Le librerie indipendenti lo hanno capito, e si sono organizzate facendo rete e mettendosi in gran numero su un’unica piattaforma di e-commerce.

BOOKDEALER: il 1º e-commerce che riunisce le librerie indipendenti di tutta Italia

Bookdealer è un ottimo modo per sostenere le librerie indipendenti. Si tratta della prima piattaforma di e-commerce in Italia in cui sono presenti gran parte degli esercizi di questo tipo. È l’occasione anche per vedere quali sono i punti vendita più vicini a casa e quali sono le loro attività, oppure scoprire quelli più lontani, dei quali altrimenti non avremmo potuto conoscere l’esistenza. Una risorsa che si può rivelare utile anche in questo periodo di “lockdown” e sperimentare nuovi canali di acquisto (anche se per il momento le librerie rimangono aperte anche nelle zone rosse).

“Acquistando su Bookdealer sostieni davvero le librerie indipendenti”,spiegano gli organizzatori 

“perché grazie al servizio di consegna a domicilio e spedizione tramite corriere, i librai possono mantenere vivo il rapporto con i loro clienti abituali, raggiungerne di nuovi, e farsi conoscere al di fuori della propria zona di competenza o in luoghi poco serviti, dove fino a quel momento il lettore non aveva avuto altra scelta che acquistare sui grandi store online”.

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